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Documento Valutazione Rischi 2014/15

1. DISPOSITIVI DI 22 Se DPI sono forniti 9 Tutti PROTEZIONE 9 lavoratori e sono scelti zione del mancata fornitura o della INDIVIDUALE i secondo le vigenti norme lavoro non adeguatezza dei SE USATI DPI Disponibili cassette di pronto EMERGENZA soccorso con tutti i materiali zione del Tutti PRONTO lavoro SOCCORSO necessari Esiste un Piano Emergenza che spiega cosa fare in caso di soccorso Non e stato nominato un Organizza medico competente per zione del Tutti SORVEGLIANZ 2 A SANITARIA occuparsi e a sorveg lanza sanitaria sui lavoratori in quanto non sussistono particolari necessita I lavoratori devono prendere visione del Piano d Emergenza e di soccorso Corso di formazione sulle istruzioni per lavorare in emergenza BARRIERE L istituto dotato di strutture ARCHITETTONI che facilitano l accesso alle CHE persone diversamente abili Lavoratori disabili AStrutture PROTEZIONE DA SOSTANZE ESPLOSIVE Organizza zione del lavoratori devono seguire le basilari norme ergonomiche nello svolgere il proprio lavoro Il materiale scolastico sedie avoli ecc rispetta le norme Si possono rilevare ull ergonomia problemi alle articolazioni Tutti ERGONOMIA dovuti ad errori nel movimentare i carichi Il lavoratore viene informato sul rischio che pu correre lavoro pesanti 20 11 2014 Pag 46 La direzione si attiva per
2. ARIGRIDE CARBORICA POLVERE SPECIALE ESHA FLUDBRERE E SIMILI FPO vt T nz 0 unt DUE rra cla 51 t p Let Lodge i 21 4 YA TATE BETTA x ESTRO Lb J av iI TES A Y I mal X P EN a i d tj E 4 P iu i a Pa f 2 B 2 z ji M E i x i A era sta pi z 2 UE SELL Fe MB i R ry FWE qa NEC ESTAR k a 3 Po pA som 7 1 S 7 Fs 1 i i E i UNE x wat m 41 i es 7 E ct rus SEF sasa 2 LLA DEI DI INCENDIO E DEI MEZZI fa dia dee E lt EJ I a a E 3 is 1 r 2 zm G IEEE ELE ua F 3 r k LE uk P 5 i a E x t DE Del SIG TIME 1 i 3 J a fr 1 1 x 3 a 4 4 i f L A Nat E E ia 5 1 a 4 1 A t 20 11 2014 Pag 51 IN CASO DI EVENTO TELLURICO PRIMA e E opportuno che tutto il personale prenda visione del piano di evacuazione predisposto al fine di acquisire quel tanto di autosufficienza personale ed insieme collettiva che dovrebbe portare a modelli di comportamento adeguato ad una si
3. adeguata nel periodo estivo ESPOSIZIONE A RADIAZIONI IONIZZANTI Agenti Tutti Fisici Tutti ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI 20 11 2014 Pag 43 20 11 2014 Strutture Fattori Ergonomi ci Fattori psicologici Organizza zione del lavoro Organizza zione del lavoro Organizza zione del lavoro Tutti Tutti Tutti Tutti Tutti Tutti ILLUMINAZIONE CARICO DI LAVORO FISICO CARICO DI LAVORO MENTALE LAVORO VIDEO TERMINALI ORGANIZZAZIO NE DEL LAVORO ORGANIZZAZIO NE DEL LAVORO I luoghi di lavoro sono ufficientemente illuminati mediante illuminazione naturale e soprattutto artificiale Il lavoratore viene addestrato su come effettuare spostamenti di carichi I lavoratori possono subire danni nella movimentazione di carichi pesanti I lavoratori possono subire danni psicologici a Le mansioni del lavoratore causa delle mansioni che sono facilmete gestibili st eseguendo Tutti computer sono dotati di schermi di ultima generazione I lavoratori possono subire danni alla vista Stress Pause di lavoro E necessaria la presenza di un servizio di prevenzione e protezione dei rischi E stato organizzato il Servizio di Prevenzione e Protezione Pag 44 Si procede alla periodica pulizia di lampade lucernai e finestre Il lavoratore effettua pause di lavoro Il lavoratore effettua pause di lavoro Il lavoratore
4. 2 gt gt Guanti per Prestare la prodotti massima chimici attenzione Gli occhiali alunni devono protettivi entrare nei scarpe per laboratori solo agenti con la chimici presenza del camici personale qualificato Installare la necessaria cartellonistica d emergenza La cartellonistica di sicurezza carente CU VENTILAZIONE INDUSTRIALE Nel caso in cui venisse approvvigionat o un macchinario at trezzatura che crei rischio vibrazione il DVR dovr essere aggiornato Non esistono sorgenti ESPOSIZIONE sonore interne all A RUMORE edificio sufficienti a causare rischi per i lavoratori Agenti Fisici Tutti Nel caso in cui venisse approvvigionat o un macchinario at trezzatura che crei rischio rumore il DVR dovr essere aggiornato Non esistono sorgenti di ESPOSIZIONE vibrazioni sufficienti a A VIBRAZIONE causare rischi per i lavoratori Agenti Fisici La climatizzazione del plesso risulta essere sufficiente MICROCLIMA TERMICO Strutture Tutti ESPOSIZIONE A RADIAZIONI Tutti IONIZZANTI ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI Tutti Agenti Fisici I luoghi di lavoro sono ufficientemente illuminati mediante illuminazione ILLUMINAZIONE naturale e o artificiale periodica pulizia di lampade lucernai e finestre Strutture Tutti 20 11 2014 Pag 35 20 11 2014 Fattori Ergonomi ci Fattori
5. A Condizioni Anormali M Magnitudo E Condizioni Emergenza R Fattore di Rischio 20 11 2014 Pag 47 o Piano di emergenza Evacuazione Antincendio Pronto Soccorso INTRODUZIONE La stesura di tale procedura avvenuta previo un sopralluogo presso 1 locali dell istituzione scolastica sede Liceo via M Galdi e sede Tecnico via Trinita La pianificazione dell emergenza nei siti in oggetto stata effettuata con la presente relazione con specifico riferimento al D Lgs 81 08 al D Lgs n 106 09 e successive modifiche D M 26 agosto 1992 e D M 10 marzo 1998 Il piano di evacuazione di emergenza risulta necessario per ottemperare completamente alle disposizioni di legge in merito al D Lgs n 81 08 e al D Lgs n 106 09 In particolare le indicazioni per le vie di uscite di emergenza risultano essere coordinate nel seguente modo 1 Vie di emergenza percorsi senza ostacoli al deflusso che consentono alle persone che occupano un edificio o un locale di raggiungere un punto sicuro 2 Uscita di emergenza passaggio che immette in un luogo sicuro 3 Luogo sicuro luogo nel quale le persone sono da considerarsi al sicuro dagli effetti determinati dall incendio o dalle situazioni di emergenza Si deve quindi considerare la via pi breve possibile sicura ed agevole per raggiungere il luogo sicuro nei limiti delle situazioni in cui ci si viene a trovare Nel nostro caso specifico stato approntato in sede di stesura del document
6. Staccare la luce e le apparecchiature elettriche in funzione e Prendere il proprio soprabito ed allontanarsi seguendo 1 cartelli per le vie d emergenza e L ultima persona presente nel locale si ricordi di chiudere sempre la porta per evitare la propagazione delle fiamme e Seesiste un principio d incendio nel proprio locale tentare di spegnerlo utilizzando l estintore o l idrante pi vicino al proprio posto di lavoro in caso negativo abbandonare la zona seguendo le indicazioni gi citate 20 11 2014 Pag 50 USO DELL ESTINTORE AT XS Fur incencio ci mates meravperelersgari esoh ad cerd spento sz util zare la par boariicare la sona per vola attaccando le arme coo cemqpeoraceaTwerc pulpar faced conversa getto ecco ari oe d F ka m SE Sio accesa tual ase non vanno rai spent usando narrando i aet ce lesi sol parco del terrario d rorrpsesre la farma per permettera sofccamernto E Lina walka emp VA 7 Uno E AIDE aer LU ITI NEO DELINCEN THIS 57145UEM7E ACATTE COME EARL im 544 4 Tem GR nes pelo gt B AB3E pe ZEE El ETE Ars Eh E sto A pus t piv APT nee ES b
7. Inoltre imposto comma 2 che il dirigente scolastico committente deve Cooperare all attuazione delle misure di prevenzione e protezione d Coordinare gli interventi di prevenzione e protezione informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti ad interferenze Spetta al dirigente scolastico committente promuovere la cooperazione e il coordinamento suddetti elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o ove ci non e possibile ridurre al minimo i rischi da interferenze Sono in appalto le seguenti lavorazioni Lavorazione Ditta Appaltatrice Azioni di coordinamento Bamar s r l Salerno LIAPPALTATORE Ambedue concordono le Gestione dei ni IIS Baronissi accerta modalit di esecuzione del distributori automatici T i i idoneit tecnico piano di lavoro ed per ristoro all interno Iotassional nsi della sede di via M ala Galdi e della sede di LA DITTA BAMAR propone il piano di lavoro che tiene conto dei rischi via Trinita pag 6 Per le informazioni sui requisiti tecnico professionali della ditta appaltatrice valutare idoneit tecnico professionale Requisiti tecnico professionali richiesti da legislazioni specifiche es conduzione di generatori di vapore conduzione di impianti di riscaldamento ecc Mezzi attrezzature antinfortunistiche inerenti la tipologia d
8. Prima del utilizzo il lavoratore deve essere a conoscenza dei rischi specifici della macchina Prestare la massima attenzione Il lavoratore Prestare la massima Il lavoratore attenzione viene informato sul rischio che pu correre prestare la massima Il lavoratore attenzione in viene caso di informato sul pavimento rischio che bagnato o pu correre incerato Installare un impianto contro le scariche atmosferiche Richiedere certificato ISPSEL Evitare di compiere attivit che possano favorire gli incendi Corso di formazione sulle istruzioni per lavorare in sicurezza Lo 52 11 2 12 1 42 La rete mantenuta in RETI E La rete di distribuzione maniera adeguata Prestare la Tutti JAPPARECCHI DI del gas pu generare Manca un gabbiotto per massima Strutture DISTRIBUZION a incendi e o esplosioni la tutela dei contatori attenzione Tuti APPARECCHI Macchine DI SOLLEVAMENTO Tutti MEZZI DI E presente un Macchine TRASPORTO 85 5 per persone all interno della struttura Rischio d incendio ed L edificio dotato di CPI esplosione in base a ci Certificato di prevenzione che contenuto incendi n 36926 del nell edificio 21 01 2003 Incendio RISCHI DI ed INCENDIO ED esplosion ESPLOSIONE e Sollecitare l intervento degli enti preposti Richiesto certificato CPI ggiornare L impianto antincendio ertifi
9. persone prende misure adeguate affinch tale uso non ponga alcun problema sanitario e igienico ai vari utilizzatori Informa preliminarmente il lavoratore dei rischi dai quali il DPI lo protegge Rende disponibile nell azienda ovvero unit produttiva informazioni adeguate su ogni DPI Assicura una formazione adeguata e organizza se necessario uno specifico addestramento circa l uso corretto e l utilizzo pratico dei DPI Obblighi dei lavoratori lavoratori si sottopongono al programma di formazione e addestramento organizzato dal dirigente scolastico nei casi ritenuti necessari ai sensi dell Art 77 comma 4 lettera h e 5 del D Lgs 81 08 lavoratori utilizzano i DPI messi a loro disposizione conformemente All intormazione e alla formazione ricevute e all addestramento eventualmente organizzato inoltre Hanno cura dei DPI messi a loro disposizione Non vi apportano modifiche di propria iniziativa Utlizzare i DPI in maniera adeguata Al termine dell utilizzo i lavoratori seguono le procedure in materia di riconsegna dei DPI llavoratori segnalano immediatamente al datore di lavoro o al dirigente o al preposto qualsiasi difetto o inconveniente da essi rilevato nei DPI messi a loro disposizione pag 16 GESTIONE DELLE EMERGENZE Scopo della presente sezione del documento della sicurezza e quello di individuare la struttura organizzativa e le procedure operative per gestire situazioni di emergenza nell istituto
10. Fattore di rischio R 13 16 Lavori da realizzare IMMEDIATAMENTE R 9 12 Lavori da realizzare con URGENZA entro 30 giorni R R 1 i 7 8 5 6 R 4 ESPOSIZIONE AL RUMORE Per valutare l esposizione al rischio rumore durante il lavoro si sono seguite le direttive del titolo VIII del D Lgs 81 2008 valori limite di esposizione e di azione in relazione al livello di esposizione giornaliera al rumore e alla pressione acustica di picco sono i seguenti Valori limite di esposizione Lex 87dB A e Poeax 200 Pa 140 dB C riferito a 20 mPa Valori superiori di azione Lex 85dB A e 140 Pa 137 dB C riferito a 20 mPa Valori inferiori di azione Lex 80dB A e ppeag 112 Pa 135 dB C riferito a 20 mPa pag 11 Pressione acustica di picco valore massimo della pressione acustica istantanea ponderata in frequenza c Livello di esposizione giornaliera al rumore valore medio ponderato in funzione del tempo dei livelli di esposizione al rumore per una giornata lavorativa nominale di otto ore definito dalla normativa internazionale ISO 1999 1990 ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI Per valutare l esposizione al rischio vibrazione durante il lavoro si sono seguite le direttive del titolo VIII del D Lgs 81 2008 La valutazione stata effettuata sia per vibrazioni trasmesse al sistema mano braccio HAV sia per le vibrazioni trasmesse al corpo intero WBV valori di espos
11. psicologici Organizza zione del lavoro Organizza zione del lavoro Organizza zione del lavoro Organizza zione del lavoro Organizza zione del lavoro Tutti Tutti Tutti Tutti Tutti Tutti Tutti CARICO DI LAVORO FISICO CARICO DI LAVORO MENTALE LAVORO VIDEO TERMINALI ORGANIZZAZIO NE DEL LAVORO ORGANIZZAZIO NE DEL LAVORO ORGANIZZAZIO NE DEL LAVORO ORGANIZZAZIO NE DEL LAVORO Il lavoratore viene addestrato su come effettuare spostamenti di carichi I lavoratori possono subire danni nella movimentazione di carichi pesanti I lavoratori possono subire danni psicologici a Le mansioni del lavoratore causa delle mansioni che sono facilmete gestibili st eseguendo computer sono dotati di schermi di ultima generazione I lavoratori possono subire danni alla vista Pause di lavoro E in corso l organizzazione del Servizio di al Prevenzione e Protezione E necessaria la presenza di addetti servizio di prevenzione e protezione dei rischi formati Non possibile accedere alla struttura se non si viene riconosciuti dal personale all interno Rischio di essere rapinati rapiti Rischio di essere aggrediti da studenti e o loro parenti Pag 36 Il lavoratore effettua pause di lavoro Il lavoratore effettua pause di lavoro l Il lavoratore effettua pause di lavoro Effettuare le prescritte pause lavorative Mantener
12. 2014 RSPP 20 11 2014 Pag 81
13. CASO DI EMERGENZA Comando provinciale dei VVF 115 Ambulanze 118 Pronto soccorso ospedale MSS 089 82 33 29 Il punto 089 95 14 76 Polizia 113 Carabinieri 112 Polizia Municipale 089 82 82 43 20 11 2014 Pag 53 O Documento di valutazione del rischio vibrazioni se necessario Non necessario Documento di valutazione del rischio rumore se necessario Non necessario Misurazioni di igiene del lavoro es microclima inquinamento elettromagnetico illuminazione solventi o sostanze nocive Scarsa aerazione nelle aule dell ITI e negli uffici di segreteria Nessun inquinamento elettromagnetico Illuminazione sufficiente Non uso di sostanze pericolose Documentazione sul personale O Elenco delle attivit nelle quali obbligatorio fare uso di DPI compresi indumenti di lavoro con indicati i tipi e le caratteristiche degli stessi Non usati Procedure o istruzioni di lavoro in sicurezza scritte impartite ai dipendenti Vedere attestati corsi sostenuti Espletare un corso di informazione generale da tenersi a cura dell RSPP e dell ASPP Registro degli infortuni Conservato dal DSGA Libro matricola e libro paga o ultima striscia stipendio INAIL Conservato dal DSGA Eventuale documentazione relativa a infortuni Conservata nel fascicolo personale del dipendente Documentazione Sanitaria 20 11 2014 Protocollo degli accertamenti sanitari del medico competente se previsto Non previsto Relazio
14. Ergonomi ci MANUALE DI OGGETTI Tutti IMMAGAZZINA MENTO DI OGGETTI Organizza zione del lavoro Tutti AMBIENTE DI LAVORO Organizza zione del lavoro Tutti IMPIANTI ELETTRICI Strutture Uli Strutture Tutti Strutture IMPIANTI ELETTRICI 20 11 2014 MANIPOLAZIOE ante degli armadi i Area 2 di raccolta con il cancello chiuso strada APPARECCHI A PRESSIONE Prestare la massima attenzione Pericolo di ferirsi con attrezzi manuali Prestare la massima attenzione Richiudere le ante degli Rischio di urti contro le armadi soprattutto se realizzate in materiale cassetti delle scrivanie e trasparente senza bordo degli schedari lasciati poco visibili avendo cura di aperti dopo il loro utilizzo evidenziarli con appositi segnali visivi prestare la massima attenzione in caso di pavimento bagnato o incerato Segnalatori per eventuale presenza di acqua a terra e posizionamento delle attrezzature in modo adeguato lasciando opportuni spazi alle aree di passaggio Non esiste un impianto contro le scariche atmosferiche Non risulta certificato di verifica messa a terrra ISPSEL Pericolo di buona riuscita dell esodo Munirsi di chiave di apertura Il personale deve chiudere la Il cancello apre sulla strada Evitare di compiere attivit che Rischio d incendio Protezioni dell impianto Malfunzionamenti elettrici elettrico estintori Tutte le
15. PRESENZA DI UN PRINCIPIO DI INCENDIO TENTARE LO SPEGNI MENTO CON L AUSILI O DEGLI APPOSITI ESTINTORI AVVERTIRE IL PERSONALE ADDETTO ALLA SICUREZZA OPPURE L UFFICIO DI PRESI DENZA INTERROMPERE SUBITO L EROGAZI ONE DI ENERGIA ELETTRICA INTERROMPERE L EROGAZI ONE DEI GAS ALLONTANARSI SEGUENDO LE NORME COMPORTAMENTALI DI CUI PLANO DI EMERGENZA NUMERI TELEFONICI UTILI IN CASO DI NECESSIT EMERGENZA SANITARIA 118 DEL FUOCO 115 OSPEDALE DI CURIERI PRONTO SOCCORSO 09952 22729 SOCCORSQ PUBBLICO 113 OSPEDALE SALERNO PRONTO SOCCORSO 0862 61 30 95 SOCCORSO LL PUNTO 099 95 L4 76 POLIZIA MUNICIPALE 800 82 82 43 CARABINIERI 112 PRONTO INTERVENTO ENEL 800 900 118 SOCCORSO STRADALE 803 116 PRONTO INTERVENTO SOCIET IDBICA 089 303 165 ROBES SOY Zl 55 50 DEL CAS 551 20 11 2014 Pag 66 o Divieto di fumare VIETATO FUMARE Legge 11 novembre 1975 n 584 in Gazz Uff 5 dicembre n 322 Legge 16 Gennaio 2003 n 3 art 51 e successive modifiche ed integrazioni Divieto di fumare in determinati locali e su mezzi di tr asporto pubblico I trasgressori alle disposizioni saranno soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 25 a euro 250 la misura della sanzione raddoppiata qualora la violazione sia commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino a dodici anni 20 11 2014 Pag 67 o Norme di esercizio pe
16. SIRENA 20 11 2014 Pag 77 LEGENDA E EsTINTORE E rante 20 11 2014 2 QUADRO ELETTRICO PULSANTE D ALLARME CASSETTA PRONTO SOCCORSO gt INGRESSO PRINCIPALE gr lt lt lt lt lt lanes SE PIANO RIALZATO ATTENZIDNE IL SEGNALE DI ALLARME E UN SUONO E IL SEGNALE DI EVACUAZIONE UN SUONO PROLUNGATO DELLA SIRENA Pag 78 M Punto di Raccolta Nc a ROSSO PIAZZALE AL PUNTO DI RACCOLTA ROSSO xt LEGENDA ESTINTORE IDRANTE 3 ELETTRICO CASSETTA 4 XXX P 200 PRIMO PIANO LOT 22 ATTENZIONE IL SEGNALE DI ALLARME ED EVACUAZIONE E UN SUONO PROLUNGATO DELLA SIRENA 20 11 2014 Pag 79 VERDE ROSSO PIAZZALE AL PUNTO DI RACCOLTA VERDE LEGENDA n l ma w gt PS SN P Mk X 5 Es a F PRAIA ROIO Papale Ms kA EL w V IDRANTE QUADRO ELETTRICO CASSETTA el PRONTO Fl ESTINTORE 5 ye Xj x b Eo E x i P SECONDO PIANO ATTENZIONE IL SEGNALE DI ALLARME ED EVACUAZIONE E UN SUONO PROLUNGATO DELLA SIRENA Pag 80 20 11 2014 Interventi urgenti da effettuarsi SEDE LICEO Approvvigionamento materiale di primo soccorso Guanti sterili Flacone acqua ossigenata Flacone alcool Flacone di soluzione di iodopovidone Flacone
17. della classe zaini cartelle libri cancelleria ecc deve essere lasciato in aula Il docente con il registro di classe esce per ultimo dopo aver chiuso porte e finestre d opo aver disattivato eventuali interruttori generali della corrente elettrica nei locali e del gas nei laboratori Raggiunte le aree esterne e 1 centri di raccolta l insegnante proceder all appello degli alunni che terminer quando l ultimo allievo in elenco avr confermato la propria presenza Nel caso di riscontro di assenti non giustificati il CHIUDIFILA riferir immediatamente all insegnante L insegnante deve restare con la propria classe per la sorveglianza e l eventuale coordinamento SUCCESSIVO Gli insegnanti di sostegno s1 prenderanno cura dei ragazzi che in quel momento sono a loro affidati Gli insegnanti impegnati laboratori dovranno raggiungere le aree sicure con 1 propri alunni come indicato nelle normali procedure esposte dopo per aver dato chiare disposizioni al personale tecnico per mettere in sicurezza il laboratorio 2 PERSONALE DOCENTE Il personale docente non impegnato nelle classi nell attesa di prestare servizio o quello impiegato nei ricevimenti dei genitori o in ogni caso all interno degli edifici scolastici si recher nei luoghi sicuri previsti dal piano d esodo collaborando alla buona riuscita delle operazioni di evacuazione rendendosi disponibili a collaborare per l evacuazione di eventuali persone disabili e port
18. didattiche in aula e l uso di un laboratorio multimediale e di un piccolo laboratorio bivalente per lo studio tecnico pratico della Fisica e delle Scienze Per il tecnico il piano di studio prevede lo svolgimento di attivit didattiche in aula e in laboratori specifici Chimica Fisica Tecnologie Grafiche Informatica Sistemi TPS e Telecomunicazioni nonch delle visite guidate ad industrie Comune ai due indirizzi si prevede per alcune materie lo svolgimento di un progetto di fine corso per verificare il livello d apprendimento degli studenti con ausilio di partecipazione Stage visite guidate olimpiadi Informatica Matematica Scienze orientamento universitario PLS ed alternanza scuola lavoro Elenco e descrizione delle lavorazioni affidate in appalto In conformit dell Art 26 del D Lgs 81 08 il Dirigente che affida lavori all interno dell azienda a imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi deve comma 1 a Verificare l idoneit tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare in appalto o contratto d opera b Fornire agli stessi dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attivit tale obbligo non si estende ai rischi specifici dell attivit delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi
19. emergenza aiutano i mezzi di soccorso a manovrare per arrivare sul Prestare attenzione Installare sulle pedate materiali antiscivolo 10 giorni Lavoratori MACCHINE che ATTREZZATUR Macchi utilizzano i E USO E acenine macchinari I MANUTENSION in oggetto E Tutti ATTREZZI Macchine MANUALI Rischio di urti contro le MANIPOLAZION ante degli armadi i Tutti E MANUALE Dllcassetti delle scrivanie e OGGETTI degli shedari lasciati aperti dopo il loro utilizzo IMMAGAZZINA Tutti MENTO DI OGGETTI AMBIENTE DI Tutti LAVORO Tutti IMPIANTI Strutture ELETTRICI tuti IMPIANTI Strutture ELETTRICI Tuti APPARECCHI A Macchine PRESSIONE Pericolo di ferirsi con attrezzi manuali Fattori Ergonomi ci Organizza zione del lavoro Organizza zione del lavoro Non esiste un impianto contro le scariche atmosferiche Non risulta certificato di verifica messa a terra ISPSEL Rischio d incendio malfunzionamenti elettrico 20 11 2014 Richiudere le ante degli armadi soprattutto se realizzate in materiale trasparente senza bordo poco visibili avendo cura di evidenziarli con appositi segnali visivi Segnalatori per eventuale presenza di acqua a terra e posizionamento delle attrezzature in modo adeguato lasciando gli opportuni spazi alle aree di passaggio Protezioni dell impianto elettrico estintori Tutte le parti dell impianto elettrico sono adeguatamente certificate Pag 41
20. i dipendenti all utilizzo dei mezzi pubblici Installare Impianto di rilevazione antincendio 360 giorni 20 11 2014 Lavoratori Fatto re di esposti rischio Mansioni e o individui Strutture Tutti Strutture Tan Tutti Strutture ui Strutture Strutture Tun Strutture us Capitoli PERCORSI DI TRANSITO PERCORSI DI TRANSITO AMBIENTI DI LAVORO SCALE SEDE TECNICO Via Trinit n 27 Baronissi SA Descrizione del rischio Accessi all istituto vie di circolazione percorsi interni che confluiscono in iun unico percorso Spazi ristretti La scala interna non adeguata in caso di evacuazione d emergenza Non sono stati rintracciati certificati di collaudo per le scale Pericolo di cadere scivolare dalla scala interne Misure esistenti Esistono accessi separati per auto e pedoni Tutti i passaggi sono sufficientemente grandi per consentire l intervento dei VV F E presente la scala antincendio all esterno dell edificio Le scale sono dotate di ringhiere corrimano ma non di dispositivi antiscivolo sulle pedate Pag 40 Dispositivi di protezione individual Formazione Sorvegl Misure Procedure MIC Data ed informaz sanitaria di miglioramento Gli autoveicoli devono Regolamentare le 150 giorni rispettare le aree indicazioni stradali e procedere a passo d uomo Gli addetti in caso di
21. il personale specializzato Fratture I traumi che interessano gli arti e la testa sono molto frequenti In questi casi utile un impacco freddo per ridurre il dolore e il gonfiore Lo stesso vale anche per 1 traumi da schiacciamento Ustioni In caso di ustione leggera si pu alleviare il dolore con dell acqua fredda mentre per prevenire infezioni occorre proteggere la parte lesa con un fazzoletto pulito o con un panno di stoffa compatta ad esempio di cotone di lino o di seta Emorragie Il flusso del sangue che esce da una ferita pu essere arrestato con un tampone premuto o con la legatura stretta eseguita a monte della ferita Svenimenti In caso di svenimenti evitare di far assumere qualsiasi liquido al soggetto o zuccheri sollevare 1 piedi poggiandoli ad esempio su una sedia per far affluire maggior sangue al cervello 20 11 2014 Pag 52 LINEE GUIDA DA SEGUIRE IN CASO DI EVACUAZIONE FORZATA A segnale d allarme generale rappresentato da una sirena elettronica e personale ausiliario spalanca i battenti di tutte le uscite d emergenza che pu raggiungere senza pericolo e provvede all interruzione dell energia elettrica e dell alimentazione della centrale termica e professori prendono nota degli assenti del giorno e di coloro eventualmente fuori dall aula o laboratorio quindi prendono 1 registro di classe il modulo di evacuazione di solito in calce al registro una penna ed alla fine impartiscono l ordine di evacu
22. l ambiente la scarsa comunicazione eccetera Constatata la complessit del fenomeno e soprattutto la mancanza delle necessarie linee guida nazionali l approccio adottato per la valutazione dei rischi collegati allo stress lavoro correlato ha imposto di definire un programma di osservazione monitoraggio fondato necessariamente sulle previsioni normative contenute nel D Lgs 81 2008 e sui contenuti dell accordo europeo dell 8 ottobre 2004 Tale programma di osservazione monitoraggio ha imposto anzitutto l individuazione nel contesto aziendale di gruppi di lavoratori omogenei per le mansioni o per i compiti assegnati potenzialmente esposti a rischi da stress lavoro correlato In tal modo sar possibile delimitare l ambito di osservazione e rilevare la sussistenza di eventuali indicatori di stress lavoro correlato quali a titolo esemplificativo e non esaustivo l alto tasso di assenteismo l elevata rotazione del personale i frequenti conflitti interpersonali le lamentele da parte delle persone gli infortuni le richieste di cambio mansione settore ecc La rilevazione monitoraggio richiede evidentemente un impegno attento e costante e la necessaria partecipazione delle figure e dei ruoli aziendali per modulare di volta in volta le scelte aziendali alle eventuali sopravvenienze del monitoraggio Tale criterio per la valutazione dei rischi collegati allo stress lavoro correlato verr rielaborato e o modificato nel caso di adozio
23. persone diversamente abili presenti gli addetti incaricati avranno il compito di assistere durante l esodo le persone con limitazioni fisiche Pi precisamente se il grado di inabilit risulta limitare 1 movimenti per esempio persona con stampelle o persona con problemi agli arti inferiori sar opportuno incaricare almeno una persona addetta all assistenza Nel caso dovesse verificarsi la presenza di persone non udenti si dovr incaricare un addetto che ha il compito di avvisare tali persone in caso di segnale di allarme e o comunque in caso di necessit mentre se si dovesse verificare la presenza di persone non vedenti si dovr incaricare almeno una persona che avr il compito di guidarle all esterno Tale valutazione dovr essere effettuata ogni qualvolta se ne presenti la necessit anche per inabilit temporanee come per esempio un alunno con un arto inferiore fratturato che necessita di assistenza per l evacuazione o nel caso di una donna in gravidanza DITTE ESTERNE Il personale appartenente a ditte esterne che dovesse operare nell edificio dovr essere informato sulle principali misure e comportamenti da adottare in caso di emergenza con particolare riferimento al segnale di allarme e alle vie di esodo da percorrere NORME COMPORTAMENTALI IN CASO D INCENDIO EMERGENZA Non allarmare gli altri con grida di aiuto e Avvisare il responsabile della sicurezza un preposto e Chiudere le finestre eventualmente rimaste aperte
24. riduzione o cambi mansione modifiche temporanee dell orario e turno di lavoro ovvero se ci non fosse possibile o sufficiente a tutelare la lavoratrice per la specificit della mansione svolta richiede l interdizione dal lavoro per il periodo previa comunicazione all ente competente In questa procedura il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza La lavoratrice Il lavoratore comunica viene visitato tempestivame dal medico nte lo stato di curante che gravidanza alla tiene conto dei direzione rischi scolastica N Possono esserci problem per la salute delle lavoratrici in stato di gravidanza e dei nascituri Raccomandar e al dipendente la massima attenzione alla guida Possibilit per i concedere allo dipendenti che si recano stesso Invogliare i A TUTTI INCIDENTI al lavoro di incorrere in Si presti massima appropriati turni dipendenti Macchine STRADALI incidenti automobilistici attenzione quando si guida di riposo Dare all utilizzo dei mezz stress da traffico al dipendente pubblici stanchezza da guida tutto il tempo necessario a compiere il tragitto da casa al posto di lavoro Non installato un PREVENZIONE impianto di L impianto antincendio Installare Tutti rilevazione adeguatamente coadiuvato Impianto di INCENDI s i antincendio dagli estintori e da idranti rilevazione automatico antincendio 360 giorni LEGENDA N Condizioni Normali P Probabilit
25. ABILITA ED AUTORITA NELL INTERVENTO L elenco delle attrezzature antincendio disponibili la loro ubicazione il tipo e la cadenza di manutenzione viene stabilito ed mantenuto aggiornato dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione utilizzando l apposito modulo preposti e o i dirigenti sono responsabili della corretta esecuzione del programma di manutenzione delle attrezzature antincendio e della verifica della loro funzionalit L effettuata manutenzione e verifica della funzionalit deve essere riscontrabile mediante firma di un modulo appositamente predisposto a cura del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Il personale dipendente ha l obbligo di attenersi alle istruzioni riportate nel piano di emergenza in ogni caso hanno l obbligo di allontanarsi dall incendio in maniera ordinata senza farsi prendere dal panico aiutare eventuali soggetti disabili o feriti Per quanto possibile rispettare le segnalazioni ricevute a mezzo interfono telefono ed utilizzare se possibile le vie di fuga e le uscite di sicurezza pag 18 EVACUAZIONE La decisione in merito alla necessit di effettuare l evacuazione dell intera popolazione presente nell istituto deve essere assunta dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione o in sua assenza dal Responsabile della Squadra di Emergenza Interna o dal preposto A seguito della decisione di evacuazione a mezzo di interfono di analoghi dispositivi sar da
26. CESSO PRODUTTIVO ANALISI PER L ELABORAZIONE DEL DOCUMENTO DELLA SICUREZZA DI CUI ALL ART 28 DEL D LGS 81 08 Metodologia e criteri adottati nella valutazione dei rischi VALUTAZIONE DEI RISCHI Graduazione del Fattore di Rischio DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI DPI Obblighi del dirigente scolastico Obblighi dei lavoratori GESTIONE DELLE EMERGENZE Definizione di emergenza ATTIVAZIONE DELLO STATO DI EMERGENZA Fine dell emergenza Evacuazione FORMAZIONE ED INFORMAZIONE SEGNALETICA BARRIERE ARCHITETTONICHE CHIUSURA DEL DOCUMENTO ELENCO ALLEGATI ALLEGATI 10 16 16 16 17 17 18 18 19 20 22 2 3 24 25 27 pag 2 RELAZIONE PREMESSA Il Dirigente scolastico dell ISTITUTO SUPERIORE DI BARONISSI avvalendosi della facolt di cui all Art 10 e 28 del D Lgs 81 08 e della collaborazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione R S P P in relazione alla natura dell attivit dell istituto delle attrezzature di lavoro utilizzate delle sostanze impiegate nonch della sistemazione dei luoghi di lavoro ha redatto il presente aggiornamento della valutazione dei rischi II presente documento contiene Relazione finalizzata alla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei dipendenti durante l attivit lavorativa durante le ore di lavoro Individuazione delle misure di prevenzione e di protezione e dei dispositivi di protezione individuali II programma delle misure rite
27. E TECNICO RISCONTRO PIANO SEMINTERRATO 1 Centralina allarme OK Pulsante evacuazione 2 TERRA OK Pulsante evacuazione 3 PIANO SECONDO OK Pulsante evacuazione Varie o Schede tecniche di sicurezza di sostanze pericolose o nocive se utilizzate Nessuna sostanza pericolosa o nociva utilizzata e Norme di comportamento in situazioni di evacuazione 20 11 2014 Pag 60 A personale DOCENTE e A T A OGGETTO Procedure comportamentali di evacuazione per tutte le Sedi dell Istituto in caso di emergenza Secondo quanto previsto dalle norme vigenti in tema di Sicurezza deg li Edifici Scolastici 5 invita il personale DOCENTE E NON a leggere con ATTENZIONE questa circolare Si fa presente che a breve saranno effettuate senza alcun altra comunicazione e preavviso le esercitazioni per far fronte ad eventuali stati di calamit ed emergenza Tali prove avranno inizio con un suono ininterrotto dei segnalatori acustici di cui l Istituto dotato E indispensabile che tutti nessun escluso lascino gli edifici con ordine mantenendo la calma Chiunque al momento dell inizio dell esercitazione di evacuazione sia presente nell Istituto ha l obbligo di portarsi verso le aree esterne indicate come centri di raccolta e trattenervi fino al termine dell esercitazione secondo le procedure di seguito riportate COMPORTAMENTO DA ADOTTARE DURANTE UNA EMERGENZA E necessario che tutti siano preparati ad affrontare eventuali situazioni di emerg
28. ERCHE SI AVREBBE UNA REAZIONE VIOLENTA CON SCHIZZI PERICOLOSISSIMI QUINDI E L ACIDO SE USATO VIENE VERSATO LENTAMENTE NELL ACQUA IN CASO DI VERSAMENTI ACCIDENTALI DI ACIDI SI DEVE NEUTRALIZZARE IL LIQUIDO SPARSO CON IL BICARBONATO DI SODIO PER ALCALI IL REAGENTE NEUTRALIZZANTE ACIDO CLORIDICO AL 596 SE VENGONO INVECE VERSATI SOSTANZE INFIAMMABILI OCCORRE SPEGNERE TUTTE LE FIAMME E STACCARE LA CORRENTE E QUINDI OVVIO CHE NON SI POSSONO MAI BUTTARE COSE INFIAMMABILI NEI SACCHI DELLA SPAZZATURA 20 11 2014 Pag 71 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 NON ASPIRARE MAI CON LA BOCCA PRODOTTI CHIMICI PRELEVANDOLI CON PIPETTE ED UTILIZZARE GLI L APPOSITI CONTENITORI PRIMA DI ACCENDERE FIAMME OCCOR RE ACCERTARSI CHE NELLE IMMEDIATE VICINANZE DEL FUOCO DA INNESCARE NON CI SIANO RECIPIENTI CHE CONTENGANO LIQUIDI INFIAMMABILI FARE ATTENZIONE NELL USO DEI GAS TENENDO PRESENTE CHE A VOLTE LA FIAMMA E QUASI INCOLORE NON TENERE LA FIAMMA ACCESA AL DI LA DELLO STRETTO NECESSARIO QUANDO SI LAVORA CON FIAMME LIBERE BISOGNA BADARE A NON LASCIARE SPARSI I CAPELLI MA TENERLI BENE ADERENTI ALLA TESTA TENERE IL PIU POSSISILE LONTANO DALLA PROPRIA E DALL ALTRUI PERSONA IL MATERIALE IN FASE DI RISCALDAMENTO A MAGGIOR RAGIONE SI RACCOMANDA DI NON AVVICINARSI CON GLI OCCHI PER OSSERVARE DENTRO IL RECIPIENTE CHE VIENE SCALDATO IN OGNI CASO NON VOLGERE Ll APERTURA DI UN RECIPIENTE VERSO IL VISO PROPR
29. I N PREVENZIONE INCENDI 20 11 2014 Potrebbero esserci problemi per la salute delle lavoratrici in stato di gravidanza e dei nascituri Possibilit per i dipendenti che si recano al lavoro di incorrere in incidenti automobilistici stress da traffico stanchezza da guida L impianto antincendio collegato ad un impianto di alimentazione dell acqua in pressione Non installato un impianto di rilevazione antincendio automatico La direzione si attiva per riduzione o cambi mansione modifiche temporanee dell orario e turno di lavoro ovvero se ci non fosse possibile o sufficiente a tutelare la lavoratrice per la specificit della mansione svolta richiede l interdizione dal lavoro per il periodo previa comunicazione all ente competente In questa procedura coinvolto il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Si presti massima attenzione quando si guida L impianto antincendio adeguatamente coadiuvato dagli estintori e da idranti Pag 39 La lavoratrice comunica tempestivame nte lo stato di gravidanza alla direzione scolastica Raccomandar e al dipendente la massima attenzione alla guida concedere allo stesso appropriati turni di riposo Dare al dipendente tutto il tempo necessario a compiere il tragitto da casa al posto di lavoro Il lavoratore viene visitato dal medico curante che tiene conto dei rischi Invogliare
30. IO O ALTRUI NON ABBANDONARE IL POSTO DI LAVORO PER GIROVAGARE NEL LABORATORIO NE TANTO MENO DURANTE LE FASI DI RISCALDAMENTO O QUANDO LA FIAMMA ACCESA NEL CASO SI DOVESSE LAVORARE CON SOSTANZE CHE LIBERA NO GAS LAVORARE SOTTO CAPPA CIO SOTTO APPARECCHIO CHE ASPIRI E COMUNQUE STARNE LONTANI IL PIU POSSIBILE NON EFFETTUARE ESPERIMENTI SENZA L AUTORIZZAZIONE DELL INSEGNANTE E SENZA LA PRESENZA DI UN TECNICO DI LABORATORIO OVE PREVISTO NON BISOGNA GETTARE NEI LAVANDINI NULLA CHE NON SIA STATO AUTORIZZATO DAGLI INSEGNANTI E COMUNQUE DEVONO SEMMAI ESSERVI VERSATI SOLO LIQUIDI CHE NON CONTENGONO SOLUTI TOSSICI FACENDO SCORRERE SEMPRE ABBONDANTE ACQUA I RESIDUI SOLIDI FILTRI PRECIPITATI CARTE ECC V ANNO GETTATI NEGLI APPOSITI CONTENITORI NON SCARICARE NEL LAVANDINO MATERIALE INFIAMMABILE O TOSSICO MA PROVVEDERE AL SUO STOCCAGGIO E ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATO IN CASO D INCIDENTE IN GENERALE OCCORRE DARNE SUBITO NOTIZIA AGLI ADDETTI PRIMO SOCCORS O RENDERSI RESPONSABILI PER SE SIGNIFICA ANCHE ASSUMERE RESPONSABILITA PER TUTTI ESPLOSIVO INFIAMMABILE COMBURENTE GAS COMPRESSI CORROSIVO TOSSICO TOSSICO A IRRITANTE NOCIVO PERICOLOSO LUNGO TERMINE PER L AMBIENTE 20 11 2014 Pag 72 Segnaletica di procedura di emergenza sanitaria PROCEDURA DI EMERGENZA SANITARIA In caso di malore o incidente SEGNALARE L ACCADUTO AL COLLABORATORE DEL PIANO CHE SOLLECITERA L INTERVENTO DELLA SQUADRA DI PRIMO SOCC
31. ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE DI BARONISSI SA OGGETTO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DURANTE IL LAVORO E RELATIVI CRITERI ADOTTATI PIANO DI EMERGENZA EVACUAZIONE ALLEGATI INCLUSI NEL PRESENTE DOCUMENTO RSPP Prof Amedeo Cuomo DA TORE DI LAVORO D S Prof ssa Ornella Pellegrino RLS Ass Tecnico Gennaro Napoli DATA 15 12 2014 IL DOCUMENTO E COMPOSTO DA 81 PAGINE RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE DEI RISCHI PER SICUREZZA E LA SALUTE DURANTE IL LAVORO Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n 81 e Decreto Legislativo 3 agosto 2009 n 106 Attuazione dell Articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Ente ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE DI BARONISSI Indirizzo legale via M Galdi n 26 BARONISSI SA Codice Fiscale 95140540659 Codice Meccanografico SAIS044009 Telefono 089 95 60 78 sede liceo e sede amministrativa Fax 089 95 54 78 Telefono 089 95 55 1 4 sede Istituto Tecnico Fax 089 82 93 755 Sito internet www iisbaronissi gov it e mail saiS0440090istruzione it Numero lavoratori 1 DS 1 DSGA 19 ATA 68 DOCENTI tot 89 Numero alunni 224 T 382 LICEO tot 606 Data ultimo aggiornamento del documento 15 12 2014 LA pag 1 RELAZIONE DATI GENERALI DELL ENTE Anagrafica DESCRIZIONE ATTIVITA Elenco e descrizione delle lavorazioni affidate in appalto DESCRIZIONE PRO
32. LSANTI STACCO ENERGIA INTERVENTO PERIODICIT QUINDICINALE VERIFICA E MANUTENZIONE INCARICATO ROMANO GIUSEPPE PERIODICA ANTONIO UBICAZIONE TIPO N MATRICOLA RISCONTR SEDE LICEO 1 ESTERNO SCUOLA OK Cabina ENEL PIANO TERRA 2 PALESTRA OK Quadro elettrico PIANO PRIMO 3 Quadro elettrico Ss I PIANO TERRA OK Stacco energia PIANO TERRA 5 PALESTRA Stacco energia PIANO PRIMO OK Stacco energia OK 55 DISPOSITIVO ESCLUSIVO PER 7 LOCALE CALDAIA Stacco energia QUADRI ELETTRICI PULSANTI STACCO ENERGIA INTERVENTO PERIODICITA VERIFICA E MANUTENZIONE OUINDICINALE PERIODICA INCARICATO NAPOLI GENNARO 6 UBICAZIONE TIPO N MATRICOLA SEDE TECNICO RISCONTRO PIANO SEMINTERRATO 1 ESTERNO SCUOLA OK LATO CALDAIA Stacco energia PIANO TERRA 2 INGRESSO SECONDARIO OK Stacco energia 3 PIANO PRIMO OK Stacco energia 4 PIANO SECONDO OK stacco energia 20 11 2014 Pag 59 Elenco degli interruttori di allarme indicante ubicazione tipo CENTRALINA ALLARME PULSANTI DI EVACUAZIONE INTERVENTO PERIODICIT PERIODICA i UBICAZIONE TIPO N MATRICOLA SEDE LICEO RISCONTRO 1 E PIANO TERRA OK ulsante evacuazione 2 PRIMO OK Pulsante evacuazione PIANO PRIMO cabina OK Centralina allarme CENTRALINA ALLARME PULSANTI DI EVACUAZIONE INTERVENTO PERIODICIT VERIFICA E MANUTENZIONE QUINDICINALE PERIODICA INCARICATO SANTORO CARMINE UBICAZIONF T IPO N MATRICOLA SED
33. Lo stress non una malattia ma un esposizione prolungata ad esso puo ridurre l efficienza nel lavoro e pu causare malattie b il fenomeno necessita di un analisi attenta e non superficiale infatti Lo stress pu colpire qualsiasi posto di lavoro e qualunque lavoratore indipendentemente dalla grandezza pag 12 dell impresa dal settore di attivit o dal tipo di relazione contrattuale o di lavoro In pratica tuttavia non tutti i posti di lavoro e non tutti i lavoratori ne possono essere necessariamente colpiti C situazioni transitorie o contingenti non necessariamente devono essere considerate come indicatori di stress e infatti L individuo pu ben adattarsi ad affrontare un esposizione a breve termine cosa che pu anche essere positiva ma ha una maggiore difficolt a sostenere un esposizione prolungata a un intensa pressione d situazioni uguali possono generare reazioni eterogenee infatti Singoli individui possono reagire differentemente ad una stessa situazione data oppure possono reagire diversamente a situazioni similari in momenti diversi della propria vita oggetto della valutazione infine non il rischio stress nell accezione comune ma il ben diverso fenomeno dello stress lavoro correlato Tutte le manifestazioni da stress nel lavoro non possono essere ritenute correlate al lavoro stesso Lo stress da lavoro pu essere causato da fattori diversi come ad esempio il contenuto del lavoro la sua organizzazione
34. NO PROLUNGATO DELLA SIRENA 20 11 2014 Pag 75 NORME Mi CASO DI INCENDIO NW CASO DI EMERGENZA DI TELEFONO DI EMERGENZA Mar enera fa calma E iii eder miesa seni RIAA Se incendia fun criar so gi i fumo rende ymaraticabe cade aclare tutto leguipaggimmesim non nregccugara d br o alm 52 bare porta illa ci bres lpanrarai ME T ne i Dar sor non gridare e non Carrera Apra fa nosia Espora repro himine la wie di fuga indicate percarsn in verni s Fell Aren nam raara rara aTeayerag fmgaluna magn na Raggiungere lr zona ai raccolte aaa grata a sirali su 8 furan pande a vi Tatu 27222 LUOGO SICURO PIANTA PIANO PRIMO Ecala IL SEGNALE DI EVACUAZIONE E UN SUONO PROLUNGATO DELLA SIRENA 20 11 2014 Pag 76 Planimetrie TECNICO vie esodo LEGENDA E estintore IDRANTE QUADRO ELETTRICO CASSETTA PRONTO SOCCORSO INGRESSO PRINCIPALE AL PUNTO DI RACCOLTA ROSSO n ZE LABORATORIO LABORATORIO LJ LABORATORIO LABORATORIO TITTI a gg DC ge a al CORTILE INTERNO PIANO SEMINTERRATO ATTENZIONE TL SEGNALE DT ALLARME F UN SUONO PSET DELLA SIRENA IL S CNA E DI EVACUAZIONE E UN SUONO PROLUNGATO DELLA
35. NZA NEL PARCHEGGI ARE FARE ATTENZIONE A NON I NGOMBRARE LE VI E D ACC ESSO AD MEZZI DI SOCCORSO IN PRESENZA DI UN EMERGENZA ABBANDONARE LE AULE MANTENENDO LA CALMA E DOPO AVER VERI FI CATO CHE TUTTI PRESENTI RIESCANO AD ALLONTANARSI AIUTANDO QUELLI EVENTUALMENTE IN DI FFI COLT INTERROMPERE L ALI MENTAZI ONE DELLE APPARECCHI ATURE ELETTRI CHE IN USO NON PORTARE A SEGUI TO OGGETTI INGOMBRANTI CHI UDERE PORTE E FI NESTRE DELL AULA PRI MA DI ABBANDONARLA IN PRESENZA DI FUMO COPRI RE BOCCA E NASO CON UN FAZZOLETTO SE POSSI BILE BAGNATO IN PRESENZA DI FIAMME PROTEGGERE CAPELLI SE POS SI BI LE CON INDUMENTI DI LANA PERCORRERE LE VIE DI ESODO SEGNALATE DALL APPOSITA CARTELLONI STI CA SEGUI RE LE INDI CAZIONI DEGLI ADDETTI ALLE EMERGENZE EVITARE DI CORRERE E DI URLARE CREANDO PANI CO NON TORNARE I NDI ETRO PER NESSUN MOTIVO NON USARE GLI ASCENSORI se esistenti CONFLUIRE NEL LUOGO DI RACCOLTA SEGUENDO PERCORSI INDICATI NELLE PLANI METRI E DEL PI ANO DI EMERGENZA ESPOSTE NELL ISTITUTO amp LUOGO DI RACCOLTA O AREA N 1 AREA N 2 AREA N 3 SEDE LICEO PIAZZALE INGRESSO DA SCALA IN PRESENZA DI UN EMERGENZA PIAZZALE INGRESSO TERRAZZO ESTERNO ESTERNA DI EMERGENZA 0000000000000000000000000000000000000 amp LUOGO DI RACCOLTA 9 AREA N 3 SEDE TECNICO AREA N 1 AREA N 2 CAMPETTO ESTERNO DA SCALA CAMPETTO ESTERNO CAMPETTO ESTERNO IN PRESENZA DI UN EMERGENZA ESTERNA DI EMERGENZA 20 11 2014 Pag 65 IN
36. O SCOLASTICO PER LE EMERGENZE il prodotto della pianificazione della comunit scolastica per prevenire attenuare ed affrontare le emergenze individuali o collettive determinate dalla natura dell uomo e dell ambiente Il PIANO DI EMERGENZA ha essenzialmente 1 seguenti obiettivi Creare e divulgare nella comunit scolastica la coscienza della sicurezza e della prevenzione Creare le motivazioni a partecipare attivamente al miglioramento della Sicurezza nell Istituto Identificare 1 rischi individuali sociali ed ambientali nella comunit e nella realt circostante Identificare 1 gruppi a rischio fra la popolazione studentesca per facilitare lo svolgimento delle attivit quotidiane e aiutarli in situazioni di emergenza Identificare le risorse di cui si pu disporre in condizioni di normalit ed in caso di emergenza Identificare determinare e promuovere misure di prevenzione ed attenuazione dei rischi Salvare la maggiore quantit possibile di v ite umane e beni materiali in caso di disastro o calamit naturale Addestrare ad affrontare le emergenze mediante simulazione di evacuazioni parziali o totali Stimolare gli studenti affinch acquisiscano il valore della SICUREZZA e trasmettano ad altri famiglie ed amici le conoscenze acquisite 20 11 2014 Pag 61 Affinch il PIANO DI EMERGENZA abbia buona riuscita necessario che principalmente il personale dell Istituto in tutte le sue componenti colla
37. ORSO La squadra di primo soccorso e formata da BUONOCORE FRANCESCO SEDE LICEO APICELLA ADRIANA SEDE LICEO IZZO RAFFAELA SEDE TECNICO FERRARA MESCHINO SEDE TECNICO che dovra Dare la prima assistenza all infortunato 1 Segnalare l accaduto alla Presidenza o agli incaricati di presidenza U Per i minori tramite la segreteria ottenere il numero di telefono per informare la famiglia Q Chiamare il 118 qualora sia necessario un intervento qualificato Nel caso di lievi infortuni ed in assenza della famiglia provvedere al trasporto dell infortunato al vicino ospedale tramite un ambulanza 20 11 2014 Pag 73 O Segnaletica di procedura di emergenza sblocco ascensori PROCEDURA SBLOCCO ASCENSORI In caso di blocco ascensore con utenti in cabina SEGNALARE L ACCADUTO AL COLLABORATORE DEL PIANO CHE SOLLECITER L INTERVENTO DEGLI ADDETTI ASCENSORI Gli addetti ascensori sono NOCERA BIAGIO SEDE LICEO DI FILIPPO ATTILIO SEDE LICEO PAGANO GIUSEPPE SEDE TECNICO CICALESE GIUSEPPE SEDE TECNICO che dovranno Dare la prima assistenza tranquillizzando il malcapitato 1 Segnalare l accaduto alla Presidenza agli incaricati di presidenza 20 11 2014 Pag 74 Planimetrie LICEO vie di esodo NORME IN CASO DI INCENDIO Mantanere la calma gt Selncendio sviluppato in classe uscire subito chiudendo la porta Se Fincendio fuori dalla tua classe ed il fumo rende impra
38. ROPRIATO STUDIARE TUTTI I SIMBOLI CHE CONTRADDISTINGUONO LE SOSTANZE NON UNA PERDITA DI TEMPO UN BUON INVESTIMENTO PER LA PROPRIA CULTURA E LA PROPRIA SALUTE OGNI STUDENTE DEVE ESSERE RESPONSABILE DEL PROPRIO POSTO E DI TUTTO IL MATERIALE CHE GLI AFFIDATO I BANCHI DI LAVORO DEVONO ESSERE LASCIATI SEMPRE ORDINATI E P ULITI SOPRATTUTTO DOPO LE ESERCITAZIONI STRACCI SPUGNE E ALTRI SUPPELLETTILI NON DEVONO MAI RESTARE INZUPPATI DI SOSTANZE NOCIVE IL LABORATORIO UN POSTO DI LAVORO A TUTTI GLI SONO PERTANTO DA EVITARE COMPORTAMENTI FRIVOLI E DISPETTOSI E COM UNQUE SCONVENIENTI NON SI DEVE MAI MANGIARE IN LABORATORIO PER EVITARE CONTAMINAZIONI INTOSSICAZIONI E ALTRI INFORTUNI SONO ANCHE DA ESCLUDERE APPARECCHI DI LABORATORIO IN FUNZIONI DI RECIPIENTI PER ALIMENTI E BEVANDE IN LABORATORIO ED IN TUTTI I LUO GHI DELLA SCUOLA VIETATO FUMARE OCCORRE SEMPRE LEGGERE E CONTROLLARE LE ETICHETTE DEI REAGENTI SE USATI PRIMA DI UTILIZZARLI QUINDI PRELEVARE SOLO LA QUANTITA NECESSARIA IN CASO DI PRELIEVO ECCESSIVO LA QUANTITA NON UTILIZZATA NON DEVE ESS ERE RIPOSTA NEL CONTENITORE ORIGINARIO I RECIPIENTI DEI REAGENTI CHIMICI DEVONO ESSERE CHIUSI SUBITO DOPO IL PRELIEVO I REAGENTI NON DEVONO ESSERE TOCCATI CON LE MANI NON ASSAGGIARE MAI I PRODOTTI CHIMICI VOLENDONE PERCEPIRE L ODORE NON ANNUSARE DIRETTAMENTE MA CONVOGLIARE I VAPORI LEGGERMENTE VERSO IL NASO NON SI DEVE MAI AGGIUNGERE ACQUA AGLI ACIDO P
39. TINTORI PIANO PRIMO CONTROLLO E MANUTENZIONE PERIODICA DI IDRANTI ED ESTINTORI PIANO SECONDO CONTROLLO PERIODICO DELLE CASSETTE DI PRONT O SOCCORSO CONTROLLO E MANUTENZIONE PERIODICA DELLE VIE DI USCITA DI EMERGENZA PORTE E SEGNALETICA CONTROLLO PERIODICO VIE DI USCITA NON DI EMERGENZA CON RELATIVE CHIAVI DI APERTURA DEI LOCALD CONTROLLO PERIODICO POMPE PER SMALTIMENTO ACQUE REFLUE INTERRUZIONE EROGAZIONE ENERGIA ELETTRICA AL VERIFICARSI DI UNA EMERGENZA INTERRUZIONE EROGAZIONE ACQUA AL VERIFICARSI DI UNA EMERGENZA INTERRUZIONE EROGAZIONE GAS AL VERIFICARSI DI UNA EMERGENZA OPERAZIONE DI SBLOCCO ASCENSORE E CONTROLLO PERIODICO LOCALE MANOVRA ASCENSORE CONTROLLO PERIODICO LOCALE CALDAIA CONTROLLO E MANUTENZION E PERIODICA LUCI DI EMERGENZA SU TUTTI I PIANI CONTROLLO IMPIANTO DI ALLARME PULSANTI PER ATTIVAZIONE SIRENA E SEGNALETICA CONTROLLO PERIODICO QUADRI ELETTRICI SPIE LUMINOSE E PULSANTI DI STACCO ENERGIA 20 11 2014 CUOMO AMEDEO CANTARELLA GIUSEPPE SANTORO CARMINE CICALESE GIUSEPPE IZZO RAFFAELLA FERRARA MESCHINO PAGANO GIUSEPPE FERRARA MESCHINO IZZO RAFFAELLA NAPOLI GENNARO SANTORO CARMINE PASTORE GIOVANNI IZZO RAFFAELLA FERRARA MESCHINO CICALESE GIUSEPPE PAGANO GIUSEPPE NAPOLI GENNARO SANTORO CARMINE PASTORE GIOVANNI PAGANO GIUSEPPE CICALESE GIUSEPPE SANTORO CARMINE PASTORE GIOVANNI SANTORO CARMINE NAPOLI GENNARO Pag 28 Sede Liceo via M Galdi ASPP Prof Amoroso Sergio Collab
40. a sfera di competenze del presente documento Nel caso in cui una o pi dipendenti dovessero risultare essere incinta la direzione provveder a garantire alla lavoratrice tutte le opportune forme di assistenza per ci che concerne la sicurezza sul lavoro alla lavoratrice CORRETTA MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI La Movimentazione Manuale dei Carichi non caratteristica di uno specifico comparto ma riguarda la quasi totalit delle attivit lavorative assume quindi molta importanza per tutti i lavoratori Con questo termine si intendono le operazioni di trasporto e sollevamento di un carico da parte di uno o pi lavoratori comprese le azioni di sollevare deporre spingere tirare portare postare un carico Tali azioni possono portare a rischi di lesioni al tratto dorso lombare alle articolazioni ecc Per evitare tali rischi basta seguire poche semplici regole pag 14 Per prima cosa non eccedere con il carico da movimentare infatti esistono dei valori limite che il lavoratore pu movimentare da solo essi sono e 15 kg per le donne e 25 kg per gli uomini Ma soprattutto necessario movimentare i carichi secondo il seguente schema esemplificativo spalle morbide schiena dritta ginocchia piegate gambe leggermente aperte Secondo la postura per un carico di 50 Kg la forza che viene esercitata a livello delle vertebre lombari di 750 Kg o 150 Kg CERTIFICAZIONE E SOTTOSCRIZIONE Il dirigente scolastico di
41. ante ubicazione tipo ESTINTORI PORTATILI ED AUTOMATICI INTERVENTO PERIODICIT SERE a PERIODICA RUGGIERO ROCCO UBICAZIONE TIPO N MATRICOLA RISCONTRO SEDE LICEO 1 PIANO TERRA OK Tipo a polvere 2 TERRA OK Tipo a polvere 3 PIANO TERRA OK Tipo a polvere 4 PRIMO OK Tipo a polvere 5 PIANO PRIMO OK Tipo a polvere 6 PIANO PRIMO OK Tipo a polvere 7 PIANO PRIMO OK Tipo a polvere 8 PIANO PRIMO OK Tipo a polvere 9 PIANO PRIMO OK Tipo a polvere 10 PIANO PRIMO OK Tipo a polvere 1 PIANO PRIMO OK Tipo a polvere PALESTRA PIANO TERRA 12 Tipo a CO2 PALESTRA PIANO TERRA B Tipo a CO2 14 LOCALE CALDAIA OK Tipo a polvere CABINA MOTORE ASCENSORE PIANO TERRA NELLE VICINANZE 20 11 2014 Pag 56 ESTINTORI PORTATILI ED AUTOMATICI INTERVENTO VERIFICA E MANUTENZIO NE PERIODICA UBICAZIONE TIPO MAIRICOLA SEDE TECNICO CORRIDOIO 10 11 12 15 14 15 20 11 2014 SEMINTERRATO Lato bagni Tipo a polvere SEMINTERRATO LAB DI CHIMICA FISICA Tipo a polvere SEMINTERRATO LAB INFORMATICA 3 Corso F Tipo a CO SEMINTERRATO LAB INFORMATICA 1 Biennio Tipo a CO2 SEMINTERRATO CORRIDOIO Lato Lab Inf 2 Tipo a polvere SEMINTERRATO LAB INFORMATICA 2 Corso E Tipo a CO SEMINTERRATO Zona scala Tipo a polvere PIANO RIALZATO Ingresso principale Tipo a polvere PIANO RIALZATO Corrido
42. astico con la collaborazione del Servizio di Prevenzione e Protezione Ad eventuali lavoratori esposti a rischi derivanti da preparati sostanze pericolose F RSPP provveder alla distribuzione agli stessi di copia delle schede tecniche e delle norme di utilizzo relativi ai singoli prodotti L RSPP disporr la distribuzione dell organigramma per la Sicurezza a tutti i lavoratori affissione dello stesso in luoghi di massima evidenza L RSPP distribuisce il documento relativo alla procedura di pronto soccorso lotta antincendio ed emergenza ad ogni singolo lavoratore FORMAZIONE II Dirigente scolastico individua nella formazione del personale su Sicurezza ed Igiene nel luogo di lavoro un punto basilare per tutto il Sistema Sicurezza provvede quindi affinch ciascun lavoratore riceva una formazione adeguata in materia con particolare riferimento al proprio posto di lavoro ed alle proprie mansioni La formazione dei lavoratori viene svolta nei seguenti casi Creazione del Sistema Sicurezza assunzioni Trasferimento o cambio mansione Introduzione di nuove attrezzature di lavoro di nuove sostanze e o preparati pericolosi di nuove tecnologie II Dirigente scolastico provvede che la formazione sia svolta attraverso la partecipazione di tutti i dipendenti a riunioni interne di formazione sui rischi generali presenti e relative misure di Protezione e Prevenzione sui rischi specifici della singola mansione nonch sulle prescrizioni d
43. atori di handicap Gli insegnanti presenti nei laboratori avranno particolare cura di disattivare gli interruttori di energia presenti negli ambienti di chiudere finestre e porte prima dell abbandono dei locali Coloro che sono impegnati nei laboratori di chimica dovranno assicurarsi di disattivare eventuali esperimenti in corso che non sorvegliati possano diventare pericolosi 3 PERSONALE DI SEGRETERIA A seguito di segnalazione di emergenza tutto 11 personale di segreteria uscir dagli ambienti di lavo ro dopo aver spento 1 computer disattivato eventuali interruttori presenti negli uffici e aver chiuso finestre e porte chiuder a chiave eventuali porte di ambienti che contengano documenti sensibili Tutti nessuno escluso seguiranno le vie d esodo fino a raggiungere 1 centri di raccolta loro assegnati Il D S G A responsabile per il personale proceder alla verifica dei presenti e segnaler gli eventuali assenti al responsabile dei servizi di prevenzione 20 11 2014 Pag 62 4 PERSONALE ATA COLLABORATORI SCOLASTI CI Il personale ausiliario ai piani dovr Spalancare 1 portoni d entrata anche se dotati di maniglioni antipanico 2 Far confluire le varie classi lungo 1 percorsi d esodo loro assegnati 3 Badare che alcuno utilizzi l ascensore 4 Nelcaso di persone rimaste bloccate nell ascensore mettere in atto le procedure di sblocco 5 Aiutare eventuali persone disabili e portatori di handicap alunni doc
44. azione e Gli alunni in classe ricevuto l ordine di evacuazione si mettono in fila e seguono l alunno apri fila che apre le porte e guida 1 compagni verso le aree esterne di raccolta senza attardarsi a raccogliere effetti personali l alunno serra fila assiste 1 compagni in difficolt e chiude la porta del locale che viene abbandonato assicurandosi che nessuno sia rimasto indietro gli alunni di riserva aiutano 1 portatori di handicap o sostituiscono gli incaricati assenti Gli alunni isolati se possibile si aggregano alla classe o al gruppo pi vicino segnalandola propria presenza agli altri se ci non possibile procedono all evacuazione in modo individuale seguendo la via di emergenza pi vicina appena giunti all esterno raggiungono l area esterna di raccolta loro assegnata in precedenza e Coloro che sono riuniti nei locali comuni palestre aule speciali ecc si attengono alle istruzioni impartite dai professori presenti e in loro assenza procedono all evacuazione spontanea con la massima calma e seguendo le vie di emergenza indicate Il personale incaricato del controllo delle operazioni di evacuazione sorveglia che non si creino intralci lungo le vie di emergenza e interviene in soccorso di coloro che sono in difficolt Nelle aree di raccolta il docente di ogni classe provveder a fare 1 appello dei propri Studenti e compiler il modulo di evacuazione riportato alle ultime pagine del registro di classe TELEFONI IN
45. bori fattivamente per formare nei giovani la cultura alla sicurezza Per tali motivi s invitano tutti ad attenersi a questo stralcio del nostro PIANO DI EMERGENZA relativo ai comportamenti che ciascuno dovr assumere prima durante e dopo un emergenza 1 CLASSI I docenti che stanno facendo lezione unitame nte agli alunni si atterranno alle seguenti procedure in caso di allarme gi indicate nei prospetti esposti a fianco delle planimetrie che indicano 1 percorsi d esodo I 2 phe 10 1 12 Mantenete la calma Interrompere ogni attivit didattica sospendere eventuali test scritti di verifica eventualmente in svolgimento Il ragazzo con il n 1 nell elenco di classe o altro designato nell ambito della classe assume il ruolo di APRIFILA Esso dovr aprire le porte e controllare prima di uscire che le classi che precedono siano gi uscite dovr inoltre accompagnare in fila indiana e in silenzio 1 compagni verso 1 centri di raccolta Uscire ordinatamente senza correre e senza urtare 1 compagni senza urlare e creare confusione Il rappresentante di classe o in sua assenza lultimo presente nella numerazione del giorno o altro designato nell ambito della classe s incaricher come CHIUDIFILA di verificare che tutti siano usciti e di precedere l insegnante prima della chiusura della porta L insegnante e il CHIUDIFILA porgeranno aiuto ad eventuali allievi portatori di handicap Tutto 11 materiale
46. cato CPI Incendio RISCHI DI ollegato ad un impianto di ed INCENDIO ED alimentazione dell acqua in esplosion ESPLOSIONE pressione e RISCHI PER LA PRESENZA DI ESPLOSIVI massima attenzione Gli Lavoratori Agent a contatto PROTEZIONE li Lu pelli con DA AGENTI entrase chimici sostanze CHIMICI chimiche Strutture SEGNALETICA La cartellonistica di sicurezza e sufficiente genti ESPOSIZIONE cancerogg AD AGENTI ini CANCEROGENI 20 11 2014 Pag 42 con la presenza del personale T TT T Zz Tutti ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI VENTILAZIONE INDUSTRIALE Macchine Tutti Nel caso in cui venisse approvvigionat o un macchinario at trezzatura che crei rischio vibrazione il DVR dovr essere aggiornato Nel caso in cui venisse approvvigionat Non esistono sorgenti di ESPOSIZIONE vibrazioni sufficienti a oz al mena A VIBRAZIONE causare rischi per i lavoratori d rumore il DVR dovr essere aggiornato Non esistono sorgenti ESPOSIZIONE sonore sufficienti a A RUMORE causare rischi per i lavoratori Agenti Fisici Tutti Agenti Fisici Tutti Possono esserci disagi per il ricambio d ariae La climatizzazione del per la non adatta plesso risulta non aria alle porte delle aule al piamo terra MICROCLIMA TERMICO Organizza zione del lavoro Tutti temperatura nel luogo di
47. cchinari e Impianti Incomplete per il Liceo 2 Elenco della documentazione tecnica presente negli istituti Incomplete per il Liceo 3 Informativa sicurezza Moduli di consegna dei Dispositivi di Protezione Individuale se previsti NON PREVISTO 4 Documentazione generale sull organizzazione della Scuola 20 11 2014 Nome e qualifica del responsabile del servizio di prevenzione e protezione Prof Cuomo Amedeo RSPP cell 337 215356 Nome e qualifica dell addetto del servizio di prevenzione e protezione se presente Prof Amoroso Sergio Nomee qualifica del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Napoli Gennaro ATA Nome e indirizzo del medico competente se previsto NON PREVISTO Qualifiche e compiti squadra sicurezza nominativi Sede Tecnico via Trinit Collaboratori scolastici Sorveglianza ascensore PAGANO GIUSEPPE CIALESE GIUSEPPE Collaboratori scolastici Sicurezza primo soccorso FERRARA MESCHINO IZZO RAFFAELLA Assistenti tecnici Sicurezza servizio antincendio NAPOLI GENNARO SANTORO CARMINE PASTORE GIOVANNI Pag 27 COMPITI EMANAZIONE ORDINE DI EVACUAZIONE OPERAZIONI DI EVACUAZIONE AL PIANO INTERRATO OPERAZIONI DI EVACUAZIONE AL PIANO TERRA OPERAZIONI DI EVACUAZIONE AL PIANO PRIMO OPERAZIONI DI EVACUAZIONE AL PIANO SECONDO CHIAMATE DI SOCCORSO CONTROLLO E MANUTENZIONE PERIODICA DI IDRANTI ED ESTINTORI PIANO TERRA E PIANO INTERRATO CONTROLLO E MANUTENZIONE PERIODICA DI IDRANTI ED ES
48. che possono costituire pericolo per le persone e per le cose Per la stesura della presente sezione si fatto riferimento alla L C del Ministero dell Interno n P 1564 4146 del 29 9 1995 Definizione di emergenza Ai sensi delle vigenti disposizioni normative si definisce emergenza qualunque scostamento dalle normali condizioni operative tale da determinare situazioni potenziali di danno alle persone o alle cose Gli stati di emergenza possono essere classificati in 3 categorie in funzione della gravit degli stessi Emergenza di tipo 1 Stati di emergenza che possono essere controllati dalla persona o dalle persone che li individuano Emergenza di tipo 2 Stati di emergenza controllabili soltanto dall intervento dela squadra di emergenza senza l intervento di strutture di soccorso esterni Emergenza di tipo 3 Stati di emergenza controllabili soltanto con l intervento della squadra di emergenza interna con il coinvolgimento degli enti di soccorso esterni Vigili del Fuoco Tutti gli stati di emergenza devono essere registrati a cura del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione in un apposito modulo L elenco dei nominativi del personale facente parte della squadra di emergenza interna almeno 5 persone compreso il responsabile eccetto che vi sia un limitato numero di dipendenti sar affisso in azienda in modo che tutto il personale possa esserne messo a conoscenza ll Responsabile del Servizio di Prevenzione e Pr
49. chi che non possono essere evitati con altri mezzi ndividuato le caratteristiche dei DPI necessarie affinch questi siano adeguati ai rischi di cui alla lettera a tenendo conto delle eventuali ulteriori fonti di rischio rappresentate dagli stessi DPI Valutato sulla base delle informazioni a corredo dei DPI fornite dal fabbricante e delle norme d uso le caratteristiche dei DPI disponibili sul mercato e le ha raffrontato con quelle individuate alla lettera b II dirigente scolastico anche sulla base delle norme d uso fornite dal fabbricante ha individuato le condizioni in cui un DPI deve essere usato specie per quanto riguarda la durata dell uso in funzione di Entit del rischio Frequenza dell esposizione al rischio Caratteristiche del posto di lavoro di ciascun lavoratore Prestazioni del DPI Inoltre Il dirigente scolastico fornisce ai lavoratori i DPI conformi ai requisiti previsti dall Art 76 e dal decreto di cui all Art 79 comma 2 del D Lgs 81 08 e Mantiene in efficienza i DPI e ne assicura le condizioni d igiene mediante la manutenzione le riparazioni e le sostituzioni necessarie Provvede ache i DPI siano utilizzati soltanto per gli usi previsti salvo casi specifici ed eccezionali conformemente alle informazioni del fabbricante Fornisce istruzioni comprensibili per i lavoratori Destina ogni DPI ad un uso personale e qualora le circostanze richiedano l uso di uno stesso DPI da parte di pi
50. chiara di avere effettuato la valutazione del rischio ed elaborato il presente documento con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione R S P P Prof Amedeo Cuomo previa consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza pag 15 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI DPI Ai sensi dell Art 75 del D Lgs 81 08 in considerazione dei rischi che non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione da mezzi di protezione collettiva da misure metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro saranno adottati dispositivi di protezione individuali conformi a quelli previsti dal D Lgs 81 08 I DPI saranno conformi alle norme di cui al D Lgs 4 dicembre 1992 n 475 DPI inoltre avranno le seguenti caratteristiche Saranno adeguati ai rischi da prevenire senza comportare di s un rischio maggiore Saranno adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro Saranno scelti tenendo conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore Potranno saranno essere adattati all utilizzatore secondo le sue necessit Nel caso fosse necessario adottare DPI multipli questi saranno tra loro compatibili e tali da mantenere anche nell uso simultaneo la propria efficacia nei confronti del rischio e dei rischi corrispondenti Obblighi del dirigente scolastico dirigente scolastico ha scelto i DPI avendo Effettuato l analisi e la valutazione dei ris
51. di soluzione fisiologica sodio cloruro Garze miste Pinzette sterili Cotone Cerottr assortiti Cerotto tela Bende varie di garza idrofila Forbici taglia bendaggi Laccio emostatico Ghiaccio istantaneo a bombolette ed a sacchetti Sacchetti per rifiuti sanitari Teli sterili Salviette assortite Termometro Apparecchio per la misura della pressione arteriosa Posa in opera di materiale antiscivolo sulle pedate della scala interna Installazione di serratura elettronica per apertura cancell o uscita di emergenza al primo piano anche in assenza di rete elett rica 220 volt Segnalato problemi alla Provincia di Salerno Inoltrare richiesta di installazione griglie di protezione luci ed installazione di paraspigoli nell ambiente palestra SEDE TECNICO Posa in opera di materiale antiscivolo sulle pedate della scala interna Sostituire la porta antipanico al piano terra uscita secondaria Eliminare infiltrazione acqua piovana dal muro di cinta piano sotterraneo Eliminare umidit dal laboratorio corso E Segnalato problemi alla Provincia di Saler no Interventi comuni alle due scuole Attivare i corsi e o gli aggiornamenti per la sicurezza a tutto il personale ATA Attivare l assicurazione infortuni alunni Richiedere all Ente Provincia le certificazioni mancanti e o gli aggiornamenti dei Certificati scaduti CPI ASL ISPSBby Agibilitas 4 CPI sede ITI in via Trinita 27 Baronissi 49A Baronissi 15 12
52. e che necessitano di tempi pi lunghi per attraversamento organizzazione disposizione degli arredi macchinari o altri elementi in modo da non determinare impedimenti ad un agevole movimento degli utenti la corretta segnaletica per il l orientamento delle persone sia in condizione ordinarie che in caso di eventi straordinari pag 23 NOTA FINALE E CHIUSURA DEL DOCUMENTO Il presente Documento composto da n 24 pagine seguono numero 56 fogli allegati II documento stato elaborato dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi sar discusso con il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza in collaborazione con il Dirigente Scolastico che dovr approvarlo N B Eventuali aggiornamenti e o integrazioni successive recheranno in calce la di elaborazione e verranno singolarmente vistate e firmate dai sottoscrittori del presente Documento Il Dirigente scolastico Prof ssa Ornella Pellegrino Responsabile del S P P Prof Amedeo Cuomo Medico Competente NON PREVISTO Il Rappresentante dei Lavoratori Napoli Gennaro ATA Per presa visione Addetto al S P P sede Liceo Prof Amoroso Sergio DATA CERTA 15 12 2014 pag 24 Elenco allegati e Schede Macchinari e Impianti e Elenco della documentazione tecnica presente negli istituti e Informativa sicurezza Moduli di consegna dei Dispositivi di Protezione Individuale se previsti Documentazione generale sull organi
53. e la calma Non commettere atti imprudenti Mantenere la calma Avere sempre la massima educazione Il lavoratore sar informato del rischio anche mediate corso di formazione lavoratore sar informato del rischio anche mediate corso di formazione lavoratore sar informato del rischio anche mediate sulle istruzioni per lavorare in sicurezza Gli addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione saranno adeguatamente addestrati Formare gli addetti 30giorni in particolar modo gli addetti primo soccorso e gli addetti antincendio Il lavoratore viene informato sul rischio che pu correre Il lavoratore viene informato sul rischio che pu correre 20 11 2014 Organizza zione del lavoro Organizza zione del lavoro Organizza zione del lavoro Organizza zione del lavoro Macchine Organizza zione del lavoro Utilizzatori di macchine e impianti In caso d emergenza FUNZIONI E possono crearsi RESPONSABILI tra le TA mansioni che devono svolgere i lavoratori COMPITI ANALISI PIANIFICAZION EE CONTROLLO II personale pu non essere a conoscenza dei compiti dei responsabili INFORMAZIONE FORMAZIONE Non tutti i lavoratori ADDESTRAMEN sanno cosa fare in ME caso d emergenza PARTECIPAZIO NORME E I lavoratori non sono stati PROCEDIMENTI adeguatamente formati DI LAVORO sulle mansioni da svolge
54. e tutte le apparecchiature utilizzate in fase di esercitazione siano regolarmente collegate a terra controllare periodicamente l efficienza dell impianto di messa a terra del locale laboratorio annotandone la data in apposito registro collegare i circuiti eseguiti dagli allievi alla fonte di energia solo al termine dell esercitazione e dopo un attenta verifica della corretta esecuzione dei circuiti anche dal lato della sicurezza mediante collegamento con l interruttor e a chiave disposto sul tavolo di lavoro con avvisatore sonoro al quale potranno accedere solo 1 docenti ogni esercitazione dovr essere preceduta da un attenta informativa agli allievi ove siano chiaramente indicate tutte le norme di sicurezza che dovr anno essere soddisfatte 20 11 2014 Pag 68 NORME COMPORTAMENTALI PER L ESECUZIONE DELLE ESERCITAZIONI NEI LABORATORI DI ELETTRONICA Le esercitazioni nei laboratori di elettronica richiedono normalmente l utilizzo di apparecchiature e collegamenti in bassa tensione I docenti e gli assistenti di laboratorio dovranno in ogni modo prendere le pi ampie precauzioni nell affidare agli allievi 1 compito di procedere alle esperienze In particolare dovranno l consentire l uso delle sole apparecchiature in perfetta efficien za che non presentino alcuna difformit costruttiva rispetto alle norme tecniche vigente marchio CE verificando che siano integre e non presentino cause di possibili contatti accidentali morse
55. e utili per ottenere una postura dritta dei polsi Digitare in modo che le mani e polsi sovrastino la tastiera e poter cosi utilizzare l intero braccio per raggiungere i tasti pi distanti ed evitare di allungare eccessivamente le dita LA POSTURA IDEALE Per prevenire disturbi muscolo scheletrici importante assumere una posizione corretta di fronte al monitor con piedi ben poggiati al pavimento angolo di 90 gradi tra cosce e busto schiena diritta ben appoggiata allo schienale della sedia nel tratto lombare regolando l altezza della sedia e l inclinazione dello schienale a circa 90 gradi rispetto al pavimento Posizionate il monitor di fronte evitando se possibile posizioni a 45 gradi che obbligano il collo ad una posizione innaturale e regolate lo schermo in modo che lo spigolo superiore sia posto leggermente pi in basso della linea degli occhi Digitate in modo sciolto e utilizzate il mouse evitando irrigidimenti delle dita e del polso mantenendo gli avambracci appoggiati sul piano della scrivania in modo da alleggerire la tensione dei muscoli del collo e delle spalle Evitate per quanto possibile posture fisse per tempi prolungati cambiate di tanto in tanto la posizione muovetevi per rilassare i muscoli e praticate esercizi di stretching per collo schiena braccia e gambe descritti sotto STATO DI GRAVIDANZA Come prescritto dalla normativa vigente anche la salute delle donne in gravidanza e dei loro nascituri deve rientrare nell
56. eccanismi di regolazione lo spigolo superiore dello schermo sia posto un po pi in basso dell orizzontale che passa per gli occhi dell operatore e ad una distanza dagli occhi pari a circa 50 70 cm a sorvegliare che la tastiera sia sempre disposta davanti allo schermo e il mouse od eventuali altri dispositivi di uso frequente si trovino sullo stesso piano della tastiera ed in modo che siano facilmente raggiungibili ad aver cura che gli allievi eseguano la digitazione e utilizzino 1l mouse in modo da evitare irrigidimenti delle dita e del polso badando che gli avambracci siano ben appoggiati sul piano di lavoro in modo da alleggerire la tensione dei muscoli del collo e delle spalle a verificare che la postura sia corretta di fronte al video in modo tale che la distanza occhi schermo sia pari a circa 50 70 cm 20 11 2014 Pag 70 NORME COMPORTAMENTALI PER L ESECUZIONE DELLE ESERCITAZIONI NEI LABORATORI DI SCIENZE E CHIMICA 10 11 12 13 IL LABORATORIO UN LUOGO DOVE DOBBIAMO TROVARCI A NOSTRO AGI O DOBBIAMO ALLORA INNANZITUTTO ORIENTARCI SULLA DISLOCAZIONE DEI VARI MATERIALI E REATTIVI DEDICANDO PARTICOLARE ATTENZIONE A QUELLI DI ANTI INFORTUNISTICA E PRONTO SOCCORSO E SEMPRE NECESSARIO AVERE PRESENTE ALCUNE REGOLE FONDAMENTALI OCCORE SEMPRE AVERE PRESENTE CHE SI LAVORA CON SOSTANZE CHIMICHE CHE POSSONO ESSERE DANNOSE PER LA SALUTE UMANA E PROVOCARE DANNI AGLI ABITI E ALLE COSE QUANDO NON VENGONO UTILIZZATE IN MODO APP
57. effettua pause di lavoro Effettuare le prescritte pause lavorative Il lavoratore stato informato del rischio Il lavoratore stato informato del rischio Il lavoratore stato informato del rischio Corso di formazione sulle istruzioni per lavorare in sicurezza Tutti gli addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione sono adeguatament e addestrati e dotati di relativ attestati 20 11 2014 Organizza zione del lavoro Organizza zione del lavoro Organizza zione del lavoro Organizza zione del lavoro Organizza zione del lavoro Organizza zione del lavoro Utilizzatori di Macchine macchine e impianti ORGANIZZAZIO NE DEL LAVORO ORGANIZZAZIO NE DEL LAVORO COMPITI FUNZIONI E RESPONSABILI TA ANALISI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO INFORMAZIONE FORMAZIONE ADDESTRAMEN TO E PARTECIPAZIO NE NORME E PROCEDIMENTI DI LAVORO MANUTENZIONE E COLLAUDI Rischio di essere rapinati rapiti Rischio di essere aggrediti da studenti e o loro parenti In caso d emergenza possono crearsi incomprensione tra le mansioni che devono svolgere i lavoratori II personale pu non essere a conoscenza dei compiti dei responsabili Ogni lavoratore sa cosa fare in caso d emergenza lavoratori sanno svolgere le mansioni per cui sono addestrati Le macchine e gli impianti possono subire guasti dovuti all usura Mantenere la calma N
58. ei lavori da eseguire Formazione professionale documentata dei lavoratori impiegati nell esecuzione dei lavori Mezzi attrezzature disponibili e o previsti per l esecuzione dei lavori Dotazione di dispositivi di protezione individuale Numero e tipologia degli infortuni occorsi negli ultimi tre anni Elenco dei lavori simili eseguiti in precedenza ultimi tre anni Organigramma del servizio di Prevenzione e Protezione Documento sugli esiti della valutazione dei rischi Altre informazioni che l appaltatore ritiene utile fornire in merito al suo servizio di prevenzione e protezione N B Nel caso si rientri nel campo di applicazione del D Lgs 81 08 Titolo IV inerenti le misure per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili il Dirigente scolastico dovr adempiere quanto disposto dagli obblighi del Committente del suddetto decreto pag 7 DESCRIZIONE PROCESSO PRODUTTIVO L Istituto secondario di secondo grado si compone di un liceo scientifico e di un tecnico industriale termine dei cinque anni di studio si consegue il diploma di Maturit lieale e tecnico industriale in seguito al superamento di un esame di Stato che permette l accesso a qualsiasi Facolt universitaria Il settore Industriale dell istruzione Tecnica si articola in un biennio comune ed un successivo triennio di specializzazione All interno dell istituto sono presenti diverse figure professionali Ognuna di queste
59. enti visitatori ecc a raggiungere le aree sicure 6 Quando l evacuazione degli alunni terminata portarsi nelle aree sicure avendo cura in ogni caso di sorvegliare gli ingressi dell Istituto per impedire eventuali rientri o ingressi di persone estranee alla Scuola 5 PERSONALE COLLABORATORI PERSONALE TECNICO Ciascuno in relazione alle attivit e mansioni espressame nte previste dall area d appartenenza provveder a mettere in sicurezza gli ambienti di lavoro staccando 1 dispositivi degli impianti di distribuzione del gas dell energia elettrica della rete 1drica ecc Portarsi infine nelle aree sicure collaboran do alla sorveglianza degli ingressi dell Istituto Collaborare con le squadre di soccorso VV F PRONTO SOCCORSO per segnalare l ubicazione di eventuali impianti e servizi dell Istituto 6 PERSONALE ADDETTI AGLI ASCENSORI Il funzionamento degli ascensori non potr avvenire in assenza del personale incaricato Pertanto nel caso di loro assenza l ascensore dovr essere posto in FUORI SERVIZIO se non si potr assicurare la presenza di almeno uno dei due incaricati Questa procedura non limitata alle s ole ore del mattino ma anche e soprattutto alle ore pomeridiane dove il rischio di disfunzioni nell esercizio dell ascensore risulta ancora maggiore per la scarsa presenza di persone nell Istituto L uso libero degli ascensori non MAI consentito agli alunni Quanti per validi mo
60. enti o temporanee alle capacit fisiche mentali sensoriali o motorie pi in dettaglio si accertato e che la distribuzione avviene sia orizzontalmente che verticalmente in quanto i locali sono disposti su di pi livelli presenza di elevatori per le persone in tutte le strutture disposte su pi piani e ladeguatezza degli standard architettonici per tutti gli utenti senza determinare alcuna forma di discriminazione e il livello della sicurezza per le persone con disabilit La valutazione del superamento delle barriere architettoniche avvenuta anche nell ottica di individuare le difficolt di carattere motorio sensoriale o cognitivo che l ambiente pu determinare e quali misure di contenimento e abbattimento del rischio siano state adottate in caso di eventi eccezionali in particolare si verificata presenza di scale non a norma mancano le pedate antiscivolo la non linearit dei percorsi la presenza di passaggi di larghezza inadeguata e o sporgenze che possono rendere tortuoso e pericoloso un percorso la lunghezza eccessiva dei percorsi Insieme agli elementi puramente architettonici sono stati considerati anche elementi di tipo impiantistico o gestionale presenza di porte che richiedono uno sforzo di apertura o che non sono dotate del ritardo adeguato nella chiusura al fine di consentire un loro impiego e utilizzo senza che questo determini dei rischi nei confronti di person
61. enza Per sapere come prepararsi all emergenza e necessario conoscere quali sono le reazioni pi comuni in simili situazioni per poterle controllare e possibilmente eliminare le pi negative ovviamente viene preso in esame il caso che pi interessa che quello relativo ad un ambiente che vede la presenza non del soggetto singolo ma di una moltitudine di persone E proprio questa la condizione primaria per avere il PANICO cui dovuto il comportamento irrazionale della folla dettato da una risposta emotivamente esagerata alla percezione di un pericolo Nella folla 1 panico 51 manifesta con un movimento disordinato inteso come fuga dovuto a d una cattiva percezione degli eventi con conseguenze di solito rovinose Essendo l emergenza imprevista ed improvvisa essa suscita negli individui un emozione PAURA TERRORE sollecitando una reazione irrazionale La mancanza d informazioni sull evento porta a situazioni ed a reazioni nelle persone imprevedibili e pericolose Per prevenire il panico e indispensabile pertanto abituare le persone a comportamenti adeguati alle emergenze L esercitazione di evacuazione per le emergenze uno strumento u tile per prevenire 11 panico Infatti non potendo influire sul carattere delle persone n controllarne le reazioni opportuno educarle ad affrontare le situazioni di pericolo mediante alcune simulazioni di emergenza secondo le procedure fissate dal PIANO SCOLASTICO PER LE EMERGENZE S intende per PIAN
62. erale Corso di sicurezza generale Corso di sicurezza generale 30giorni 30giorni 30giorni 30giorni EMERGENZA Mancano 1 materiali PRONTO per il primo soccorso SOCCORSO Organizza zione del lavoro Organizza zione del SORVEGLIANZ lavoro A SANITARIA BARRIERE ARCHITETTONI CHE L avoratori Strutture disabili PROTEZIONE DA SOSSTANZE ESPLOSIVE Si possono rilevare Organizza zione del lavoro Tutti ERGONOMIA dovuti ad errori nel pesanti 20 11 2014 movimentare i carichi E stato redatto un Piano d Emergenza che spiega cosa fare in caso di emergenza medica Non e stato nominato un medico competente per occuparsi della sorveglianza sanitaria sui lavoratori in quanto non sussistono particolari necessit L istituto dotato di strutture che facilitano l accesso alle persone diversamente abili I materiale scolastico sedie problemi alle articolazioniltavoli ecc rispetta le norme sull ergonomia Pag 38 I lavoratori devono prendere visione del Piano d Emergenza e soccorso sulle istruzioni per lavorare in emergenza lavoratori devono seguire le basilari norme ergonomiche nello svolgere Il lavoratore viene informato sul rischio che pu correre il proprio lavoro Acquistare il 10 giorni materiale occorrente PARTICOLARI zione del lavoro INCIDENTI STRADALI Macchine N Tutti PREVENZIONE UU INCEND
63. feriranno al responsabile della sicurezza che controfirmer 11 verbale di esercitazione di evacuazione riportato alle ultime pagine del registro di classe per ogni singola classe Annotare eventuali carenze difficolt imprevisti o quanto altro A termine della prova tutto 11 personale rientrer sul posto di lavoro e le classi con i propri docenti torneranno nelle aule ordinatamente e in silenzio per completare le attivit scolastiche programmate 20 11 2014 Pag 64 Locandina COMPORTAMENTO NEI LUOGHI DI LAVORO PER LA PREVENZIONE INCENDI E LA CORRETTA GESTIONE DELLE EMERGENZE ATTENZIONE NEGLI SPOSTAMENTI AVERE BEN CURA DI PROCEDERE CON CAUTELA NON CORRERE NON FUMARE NON FARE USO DI FIAMME LI BERE NON UTILI ZZARE SORGENTI DI CALORE NON AUTORI ZZATE QUALI FORNELLI O STUFETTE NON ACCUMULARE CARTA IN AMBI ENTI PER I QUALI NON ESPRESSAMENTE PREVI STA TALE UTILI ZZAZI ONE NON MANOMETTERE L IMPIANTO ELETTRICO EVITARE L USO DI PRESE MULTI PLE DI CORRENTE SENZA UNA PREVE NTIVA VERI FI CA DEL CARI CO ELETTRICO COMPLESSI VO APPLICATO CHI UDERE PORTE E FINESTRE DELL AMBI ENTE DI LAVORO E DI SATTIVARE L ALI MENTAZIONE ELETTRICA AL TERMI NE DEL LAVORO INDOSSARE MEZZI DI PROTEZIONE INDIVI DUAL OVE RI CHI ESTO AVERE SEMPRE BEN MEMORI ZZATO IL PERCORSO PER RAGGI UNGERE L USCITA D EMERGENZA PIU PROSSI AL PROPRI O POSTO DI LAVORO NON INGOMBRARE LE VI E D ESODO E NON OSTRUI RE LE USCITE D EMERGENZA NON OSTRUI RE LE USCITE DI EMERGE
64. figure professionali ha uno specifico ruolo all interno della scuola Dirigente scolastico si occupa della direzione didattica e del totale funzionamento dell istituto A Direttore dei servizi generale ed amministrativi si occupa della direzione amministrativa e della gestione del personale ATA Docenti che si occupano dell insegnamento delle materie scolastiche Assistente amministrativo si occupa delle tipiche funzioni d ufficio Collaboratore scolastico si occupano di molteplici compiti quali la sorveglianza e pulizia locali assistenza ai docenti sia per le aule sia per i laboratori Assistente tecnico di laboratorio si occupa della gestione operativa dei laboratori Naturalmente ogni singola figura professionale presenta i propri rischi e pericoli che saranno analizzati nel prosieguo del documento pag 8 ANALISI PER L ELABORAZIONE DEL DOCUMENTO DELLA SICUREZZA DI CUI ALL ART 28 DEL D LGS 81 08 Alla stesura del presente documento hanno partecipato in conformit dell Art 29 comma 1 Il dirigente scolastico Prof ssa Ornella Pellegrino Il responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Prof Amedeo Cuomo Il Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Assistente tecnico Gennaro Napoli stato nominato e consultato cos come previsto dall Art 29 comma 2 Il medico competente non stato previsto CRITERI DI ANALISI Per l individuazione delle fonti di rischio si procedut
65. i conosciuti o prevedibili in funzione della casistica precedente per attivit similari pag 9 VALUTAZIONE DEI RISCHI La valutazione effettiva dell indice di rischio R viene effettuata mediante la quantificazione delle sue componenti e cio mediante la determinazione di Frequenza di accadimento di un evento F Magnitudo delle conseguenze M Fattore di Rischio R P Quindi per avere un effettiva riduzione del Rischio occorre provvedere a ridurre una delle sue componenti o entrambi Una riduzione del Rischio pu essere ottenuta nei seguenti modi Effettuando interventi di PROTEZIONE quindi incrementando l uso dei Dispositivi di Protezione Individuali installando impianti di sicurezza fissi o mobili ecc si avr una sensibile riduzione della MAGNITUDO delle conseguenze M Effettuando interventi di PREVENZIONE quindi incrementando l utilizzo della INFORMAZIONE e della FORMAZIONE o il sistematico controllo delle apparecchiature di sicurezza e non imponendo l ordine la pulizia dei locali e delle attrezzature ecc si avr una sensibile riduzione della FREQUENZA del Rischio F In definitiva mediante l attuazione in modo razionale ed equilibrato di misure di PREVENZIONE e di PROTEZIONE si arriver alla riduzione del RISCHIO La scelta delle misure da adottare dovr prima essere preceduta dalla necessit di stabilire il livello di rischio accettabile Per la valutazione del Rischio stato utilizzato
66. i emergenza devono rimanere sgombre in modo da consentire il raggiungimento del luogo sicuro nel minor tempo possibile 2 In caso di pericolo tutto il personale presente deve attenersi scrupolosamente alle indicazioni per l evacuazione poste all interno del locale dove si trovano 3 Le porte delle uscite d emergenza non devono essere chiuse a chiave e devono essere apribili dall interno 4 Le vie e le uscite di emergenza nonch le vie di circolazione e le porte che vi danno accesso non devono essere ostruite da oggetti in modo da poter essere utilizzate in ogni momento senza impedimenti 5 Ognuno tenuto a rispettare le indicazioni riportate all interno dei locali riguardanti le modalit per fronteggiare incendi o situazioni di emergenza fermo restando che ogni situazione diversa dall altra e che quindi in ogni occasione si raccomanda il massimo senso di responsabilit da parte di tutti 20 11 2014 Pag 48 COLLOCAZIONE DELLE VIE DI FUGA E DELLE USCITE DI EMERGENZA L edificio scolastico del TECNICO sito in via Trinit oggetto della presente relazione costituito essenzialmente da un fabbricato L edificio composto da tre piani fuori terra pi un piano seminterrato collegati da un ascensore due gruppi scale L istituto affaccia su un piazzale che risulta essere idoneo a diventare punto di raccolta in caso d emergenza Allegato a tale documento vi la planimetria dell edificio comprensiva di vie di esodo ecc L edifici
67. i legge in materia di salute ed igiene corsi di formazione informazione vengono tenuti a cura del Servizio di Prevenzione e Protezione con l ausilio di esperti o enti esterni all istituzione scolastica Ad ogni riunione verr compilato a cura del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione un Verbale di Riunione di Formazione indicante il contenuto preciso del programma svolto e la firma dei partecipanti Inoltre il Responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione provvede ad aggiornare dopo ogni riunione la scheda personale di formazione ed informazione di ciascun lavoratore indicando il numero di verbale di riunione relativo lavoratori incaricati dall attivit di pronto soccorso di lotta antincendio e di evacuazione sono sottoposti ad attivit formativa specifica relativamente alle mansioni per le quali sono incaricati L attivit formativa relativa ai rischi ed alle misure di prevenzione e protezione presenti sia di carattere specifico che generale aggiornata parallelamente all aggiornamento dei documenti di valutazione dei rischi e programma delle misure di Prevenzione e Protezione Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dell Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione ed il rappresentante dei lavoratori sono sottoposti inoltre ad un corso di formazione specifico che permetta loro di Conoscere il contenuto delle prescrizioni legislative Conoscere le loro mansioni e compiti Va
68. iceo via M Galdi OPERAZIONI TIPO DI PERIODICITA SCHEDA NOMINATIVO INTERVENTO SEGNALETICA DI VERIFICA E QUINDICINALE 01 2012 CALIENDO GERARDO SIUREZZA VIE DI ESODO MANUTENZIONE PORTE TAGLIAFUOCO ED ANTIPANICO CARICO SCARICO PRESIDI VERIFICA ED QUINDICINALE 02 2012 BUONOCORE FRANCESCO PRIMO SOCCORSO APPROVIGGIONAMENTO CENTRALE TERMICA VERIFICA QUINDICINALE 03 2012 NOCERA BIAGIO CALDAIA DOTAZIONI DI SICUREZZA CARTELLONISTICA CABINA O QUADRI VERIFICA QUINDICINALE 04 2012 ROMANO GIUSEPPE ELETTRICI DISPOSITIVI DI ANTONIO SICUREZZA STACCO ENERGIA DIFFERENZIALI CARTELLONISTICA ESTINTORI PORTATILI ED VERIFICA QUINDICINALE 05 2012 NOCERA BIAGIO AUTOMATICI RUGGIERO ROCCO IMPIANTO IDRICO VERIFICA E QUINDICINALE 07 2012 NOCERA BIAGIO ANTINCENDIO IDRANTI MANUTENZIONE RUGGIERO ROCCO E NASPO IMPIANTO DI ALLARME VERIFICA QUINDICINALE 08 2012 ROMANO GIUSEPPE PULSANTI PER ANTONIO ATTIVAZIONE SIRENA E SEGNALETICA LOCALE MANOVRA VERIFICA QUINDICINALE 09 2012 NOCERA BIAGIO ASCENSORE DOTAZIONI DI FILIPPO ATTILIO DI SICUREZZA CARTELLONISTICA VIE DI USCITA NON DI VERIFICA E QUINDICINALE 10 2012 CALIENDO GERARDO EMERGENZA CON MANUTENZIONE RELATIVE CHIAVI DI APERTURA DEI LOCALI POMPE SOMMERSE PER VERIFICA QUINDICINALE 11 2012 NON PREVISTO SMALTIMENTO ACQUE REFLUE ILLUMINAZIONE DI VERIFICA E QUINDICINALE 06 2012 NASTO ANGELO SICUREZZA MANUTENZIONE 20 11 2014 Pag 31 e Schede valutazione dei
69. io Tipo a polvere PIANO RIALZATO Ingresso secondario Tipo a polvere LOCALE CALDAIA ESTERNO SCUOLA Tipo a polvere LOCALE CALDAIA ESTERNO SCUOLA Automatico LOCALE MOTORE ASCENSORE SEMINTERRATO Tipo a polvere CORRIDOIO 1 PIANO Tipo a polvere CORRIDOIO 1 PIANO Tipo a polvere PERIODICIT QUINDICINALE INCARICATI SANTORO CARMINE PASTORE GIOVANNI NAPOLI GENNARO RISCONTRO OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK Pag 57 2 PIANO 16 LAB ELETTRONICA OK lipo CO 17 CORRIDOIO 2 PIANO OK Tipo a polvere PIANEROTTOLO 18 2 PIANO OK Tipo a polvere Elenco degli idranti indicante ubicazione tipo IMPIANTO IDRICO ANTINCENDIO NASPO MANICHETTE LANCE INTERVENTO PERIODICIT VERIFICA E MANUTENZIONE QUINDICINALE RUGGIERO ROCCO N MATRICOLA 5 2 RISCONTRO 1 2 2 2 2 2 2 PIANO PRIMO OK Manichetta e lancia IMPIANTO IDRICO ANTINCENDI NASPO MANICHETTE LANCE INTERVENTO PERIODICIT QUINDICINALE VERIFICA E MANUTENZIONE INCARICATO SANTORO CARMINE PERIODICA PASTORE GIOVANNI NAPOLI GENNARO UBICAZIONF TIPO N MATRICOLA SEDE TECNICO RISCONTRO SEMINTERRATO 1 Manichetta e lancia B PIANO RIALZATO 2 Manichetta e lancia O8 3 PIANO 1 PIANO OK Naspo PIANO 2 PIANO OK 4 Naspo 20 11 2014 Pag 58 Elenco degli interruttori di stacco energia indicante ubicazione tipo QUADRI ELETTRICI PU
70. izione e i valori di azione sono differenti in funzione della tipologia di esposizione Vibrazioni trasmesse al sistema mano braccio HAV Valore limite di esposizione giornaliero A 8 5 00 m s Valore d azione giornaliero A 8 2 50 m s Vibrazioni trasmesse al corpo intero WBV Valore limite di esposizione giornaliero A 8 1 00 m s Valore d azione giornaliero A 8 2 0 50 m s A 8 Valore di esposizione giornaliera a vibrazione trasmesse in m s valore mediato nel tempo ponderato delle accelerazioni misurate per una giornata lavorativa nominale di 8 ore Se durante la valutazione dei rischi verr rilevata la presenza di rischi da vibrazione sar redatto apposito documento di valutazione rischi in allegato ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI l criterio adottato per la valutazione del fattore di rischio specifico connesso all esposizione a sostanze chimiche pericolose e quello definito nell ambito del titolo IX del D Lgs 81 2008 In particolare si determinata preliminarmente l eventuale presenza di agenti chimici pericolosi sul luogo di lavoro e si sono valutati anche i rischi per la sicurezza e la salute di lavoratori derivanti dalla presenza eventuale di tali agenti ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI l criterio adottato per la valutazione del fattore di rischio specifico connesso all esposizione a sostanze biologiche pericolose quello definito nell ambito del D Lgs 81 2008 In particolare si determinata pre
71. liminarmente l eventuale presenza di agenti biologici pericolosi sul luogo di lavoro e si sono valutati anche i rischi per la sicurezza e la salute di lavoratori derivanti dalla presenza eventuale di tali agenti ESPOSIZIONE A RADIAZIONI OTTICHE Il criterio adottato per la valutazione del fattore di rischio specifico connesso all esposizione a radiazioni ottiche pericolose quello definito nell ambito del titolo XXXVII del D Lgs 81 2008 In particolare si determinata preliminarmente l eventuale presenza di radiazioni ottiche sul luogo di lavoro e si sono valutati anche i rischi per la sicurezza e la salute di lavoratori derivanti dalla presenza eventuale di tali radiazioni CRITERIO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO CORRELATO Il criterio adottato per la valutazione dei rischi collegati allo stress lavoro correlato dei gruppi di lavoratori conforme a quanto previsto dall ari 28 comma 1 del D Lgs 9 aprile 2008 n 81 e ai contenuti dell accordo europeo dell 8 ottobre 2004 Sul punto ad oggi nonostante gli studi e la nutrita letteratura in materia di valutazione dello stress lavoro correlato la comunit scientifica non ancora pervenuta a sviluppare un criterio scientifico consolidato e normativamente imposto Nell elaborazione di tale criterio ai fini del presente documento pertanto sono stati presi in considerazione esclusivamente i fattori previsti dalla vigente normativa sopra richiamata e segnatamente a
72. ll attivit svolta dalle singole mansioni Sede Tecnico via Trinit OPERAZIONI TIPO DI PERIODICITA SCHEDA NOMINATIVO INTERVENTO 1 SEGNALETICA DI VERIFICA E QUINDICINALE 01 2010 FERRARA MESCHINO SIUREZZA VIE DI ESODO MANUTENZIONE PORTE TAGLIAFUOCO ED ANTIPANICO PRIMO SOCCORSO APPROVIGGIONAMENTO 3 CENTRALE TERMICA VERIFICA QUINDICINALE 03 2010 SANTORO CARMINE CALDAIA DOTAZIONI DI SICUREZZA CARTELLONISTICA CABINA O QUADRI VERIFICA QUINDICINALE 04 2010 NAPOLI GENNARO ELETTRICI DISPOSITIVI DI SICUREZZA STACCO ENERGIA DIFFERENZIALI CARTELLONISTICA 5 ESTINTORI PORTATILI E D VERIFICA QUINDICINALE 05 2010 NAPOLI GENNARO AUTOMATICI SANTORO CARMINE PASTORE GIOVANNI ILLUMINAZIONE DI VERIFICA E QUINDICINALE 06 2010 PASTORE GIOVANNI SICUREZZA MANUTENZIONE 7 IMPIANTO IDRICO VERIFICA E QUINDICINALE 07 2010 NAPOLI GENNARO ANTINCENDIO IDRANTI MANUTENZIONE SANTORO CARMINE E NASPO PASTORE GIOVANNI IMPIANTO DI ALLARME VERIFICA QUINDICINALE 08 2010 SANTORO CARMINE PULSANTI PER ATTIVAZIONE SIRENA E SEGNALETICA LOCALE MANOVRA VERIFICA QUINDICINALE 09 2010 PAGANO GIUSEPPE ASCENSORE DOTAZIONI CICALESE GIUSEPPE DI SICUREZZA CARTELLONISTICA VIE DIUSCITA NON DI VERIFICA E QUINDICINALE 10 2010 CICALESE GIUSEPPE EMERGENZA CON MANUTENZUIONE RELATIVE CHIAVI DI APERTURA DEI LOCALI 1 POMPE SOMMERSE PER VERIFICA QUINDICINALE 11 2010 PAGANO GIUSEPPE SMALTIMENTO ACQUE REFLUE 20 11 2014 Pag 30 10 1 Sede L
73. llo stesso possa giustificare una sua singola azione emergenza di tipo 1 ha l obbligo di tentare lo spegnimento o contenerlo utilizzando i dispositivi antincendio consigliati e presenti in azienda idranti estintori ecc e segnalati da apposita cartellonista di colore rosso In caso di principio di incendio rilevante di tipo 2 o 3 IL SINGOLO SOGGETTO NON DEVE TENTARE LO SPEGNIMENTO ma avvisare immediatamente le funzioni interne competenti indicando alle atre persone di mettersi in salvo utilizzando le vie di fuga e le uscite di sicurezza DISPOSIZIONI PER L INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO L intervento dei Vigili del Fuoco durante il normale orario di lavoro pu essere disposto di lavoro SOLTANTO dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione o da un suo delegato In caso di incendio al di fuori dall orario di lavoro l intervento dei Vigili del Fuoco richiesto dal servizio di sorveglianza e o la portineria a prescindere dalla presunta gravit dell evento PROCEDURA DI CHIAMATA DEI VIGILI DEL FUOCO Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione o il servizio di sorveglianza richiedono l intervento dei Vigili del Fuoco telefonando al numero di emergenza 115 o ai numeri che si trovano affissi anche all ingresso dello stabilimento Nel caso in cui le linee telefoniche fossero interrotte e consentito alle suddette figure di lasciare lo stabilimento per richiedere soccorso a chiunque transiti sulla pubblica via RESPONS
74. lutare il Sistema Sicurezza pag 20 FORMAZIONE ASPP Prof Amoroso Sergio FORMAZIONE RLS Napoli Gennaro ATA INFORMAZIONE II personale tutto ricever adeguata informazione su Rischi di incendio legati alle specifiche mansioni svolte Misure di prevenzione e protezione incendi adottate nell istituzione Ubicazione delle vie di esodo ed uscite di sicurezza Procedura da adottare in caso di incendio ed in particolare Cosa fare quando si scopre un incendio Come azionare l allarme Cosa fare quando si sente un avviso di allarme incendio Come raggiungere i punti di raccolta DA CONFERMARE L AREA 2 PER LA SEDE DEL LICEO Come richiedere l intervento dei Vigili del Fuoco e dei mezzi di pronto soccorso pag 21 SEGNALETICA Per la sede di via Trinit E stata installata cartellonistica di emergenza conforme al D Lgs 81 08 Titolo V Art 162 avente il seguente Scopo Avvertire di un rischio o di un pericolo le persone esposte Vietare comportamenti che potrebbero causare pericolo Prescrivere determinati comportamenti necessari ai fini della sicurezza Fornire indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o salvataggio Fornire altre indicazioni in materia di sicurezza E stato segnalato l interruttore di emergenza atto a porre fuori tensione l impianto elettrico dell attivit E stata segnalata la manetta di chiusura del gas E stata segnalata la manetta di chius
75. ne da parte degli organi competenti di eventuali disposizioni normative norme tecniche o di buona prassi e linee guida nazionali LA CORRETTA POSTURA DAVANTI AD UN COMPUTER Di solito chi si siede davanti ad un pc non fa caso alla posizione che assume e nemmeno alla posizione del computer rispetto all ambiente la corretta ergonomia davanti ad un pc fondamentale per prevenire affaticamento della vista rigidit e tensioni muscolari al collo alla schiena alle spalle alle braccia alle mani Come disporre il pc Il piano di lavoro della scrivania deve avere una profondit sufficiente per disporre il monitor alla corretta distanza visiva tra i 50 e i 70 cm ed consentire l appoggio degli avambracci davanti alla tastiera durante la digitazione inoltre il mouse deve essere sullo stesso piano della tastiera Nei limiti del possibile sono da evitare i tavolini da computer con la tastiera disposta in un piano estraibile se questo non vi permette appoggio degli avambracci pag 13 La scrivania deve essere stabile e di altezza tra i 70 e 80 cm con uno spazio sufficiente per garantire una posizione comoda e libert di movimento delle gambe avere una superficie preferibilmente di colore chiaro ed in ogni caso non riflettente per impedire possibili riflessi La posizione della scrivania deve essere tale da evitare riflessi di finestre o lampade sul monitor del pc Lo spazio sotto la scrivania che deve essere libero cosi che gambe e gi
76. ni sanitarie e relazioni di sopralluogo del medico competente se previsto Non previsto Denunce all INAIL dei casi di malattia professionale se presente Nessuna denuncia al momento Pag 54 Documentazione sui locali e gli edifici O Certificati prevenzione incendi CPI Bisogna aggiornare quello del Tecnico Certificati agibilit Presenti sia al Liceo che al Tecnico Certificati di verifica di messa a terra ISPESL Mancano per il Liceo e per il Tecnico Dichiarazioni di conformit impianto elettrico d l 46 90 Presenti sia al Liceo che al Tecnico Dichiarazioni di conformit dell impianto termico alla regola d arte Presenti sia al Liceo che al Tecnico Dichiarazioni di conformit dell impianto di elevazione alla regola d arte Presenti sia al Liceo che al Tecnico Verifica estintori Verifica effettuata dal personale antincendio in data 15 12 2014 liceo e tecnico Verifica idranti verifica effettuata dal personale antincendio in data 15 12 2014 liceo e tecnico Verifica impianto termico verifica effettuata dal personale antincendio in data 15 12 2014 liceo e tecnico Verifica ascensore Verifica effettuata dal personale antincendio in data 15 12 2014 liceo e tecnico Documentazione sulle attrezzature e sugli impianti 20 11 2014 Elenco dei manuali tecnici ed operativi uso e manutenzione delle macchine ed impianti Esp ascensore caldaia Mancanti per il LICEO Pag 55 Elenco degli estintori indic
77. nocchia non siano compresse e siano libere di muoversi La sedia deve essere stabile ed permettere una certa libert di movimento meglio se girevole con altezza regolabile schienale regolabile in altezza e inclinazione e buon appoggio lombare per una posizione comoda Molto consigliato l uso di un poggiapiedi L illuminazione deve prevedere che le lampade siano poste al di fuori del campo visivo per evitare abbagliamenti riflessi sullo schermo contrasti eccessivi Le condizioni di maggiore comfort visivo si raggiungono con un illuminazione non eccessiva Orientate ed inclinate lo schermo per eliminare per quanto possibile riflessi residui sulla sua superficie Il monitor deve avere la marcatura CE se il tradizionale monitor CRT che vi garantisce sul rispetto dei limiti di legge relativamente all emissione di campi elettromagnetici per gli LCD tale marcatura non necessaria in quanto privi di radiazioni Cercate di non risparmiare sulla qualit del monitor e della scheda grafica i vostri occhi vi ringrazieranno La tastiera deve essere inclinabile per consentire di assumere una posizione confortevole non affaticante per le mani e le braccia Posizionate il mouse a fianco della tastiera sullo stesso livello per poterlo muovere senza impedimenti ed in modo rilassato importante tenere i polsi dritti Evitare di piegare i polsi verso l alto o verso il basso o lateralmente utilizzare i piedini della tastiera se possono esser
78. nunce all INAIL dei casi di malattia professionale se presente pag 25 Documentazione sui locali e gli edifici Certificato prevenzione incendi CPI Certificato abitabilit Certificato di verifica di messa a terra Dichiarazione di conformit impianto elettrico d l 46 90 Dichiarazione di conformit dell impianto termico alla regola d arte Dichiarazione di conformit dell impianto di elevazione alla regola d arte Verifica estintori Verifica idranti Verifica impianto termico Verifica ascensore o O O o o o o ooo Documentazione sulle attrezzature e sugli impianti Elenco dei manuali tecnici ed operativi uso e manutenzione delle macchine ed impianti Esp ascensore caldaia Elenco degli estintori indicante ubicazione tipo omologazione Elenco degli idranti indicante ubicazione tipo omologazione Elenco degli interruttori di stacco energia indicante ubicazione tipo omologazione Elenco degli interruttori di allarme indicante ubicazione tipo omologazione O OOOO Varie Schede tecniche di sicurezza di sostanze pericolose o nocive se utilizzate Norme di comportamento in situazioni evacuazione Locandina Divieto di fumare Norme di esercizio per l uso dei laboratori Segnaletica di procedura di emergenza sanitaria Segnaletica di procedura di sblocco ascensori Planimetrie delle strutture vie di esodo Nota finale del RSPP O O o O O O pag 26 ALLEGATI 1 Schede Ma
79. nute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza L indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e del addetto per ilservizio di prevenzione e protezione della sede di via M Galdi sede Liceo Non stato nominato un medico competente in quanto nelle sedi dell istituzione scolastica non sussistono esigenze particolari L individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a problematiche specifiche per le quali si richiedono riconosciute capacit professionali specifica esperienza adeguata formazione ed addestramento II presente documento sar custodito a cura del dirigente scolastico presso l istituto pag 3 DATI GENERALI DELL ENTE Ente Attivit Sede legale amministrativa Sede Liceo Scientifico Sede Tecnico Industriale Dirigente Scolastico Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione RSPP Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione ASPP Medico Competente Preposti Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Addetti Primo Soccorso Addetti Antincendio ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE DI BARONISSI Scuola secondaria di secondo grado T 089 95 60 78 Fax 089 95 54 87 Via Trinit n 27 Baronissi S Telefono 089 95 55 14 via M Galdi 26 Baronissi SA 089 82 93 755 Prof ssa Ornella Pellegrino P
80. o attraverso le seguenti fasi Analisi delle fonti potenziali di pericolo di tutti i posti di lavoro e nelle fasi lavorative Identificazione del personale soggetto direttamente a tali rischi Valutazione dei rischi Eliminazione o riduzione dei rischi mediante opportuni interventi alla fonte e avvio di un procedimento di confronto delle situazioni di rischio residuo al fine di accertare che le soluzioni adottate abbiano effettivamente ed efficientemente ridotto i rischi esistenti e che non ne siano stati introdotti di nuovi Verifica nel tempo della efficacia e dell efficienza del programma delle sicurezza sua revisione periodica a seguito della variazione delle situazioni di rischio in relazione al grado di evoluzione della tecnica inoltre ogni volta che si proceder alla scelta di nuova attrezzature di lavoro o alla risistemazione dei luoghi di lavoro sar necessario effettuare una valutazione preliminare dei rischi primari derivanti infatti saranno richieste le necessarie informazioni al progettisti costruttori installatori Metodologia e criteri adottati nella valutazione dei rischi Il D Lgs 81 08 prevede che il documento di cui all Art 28 contenga una relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa Per tale valutazione stata eseguita una procedura rivolta a criteri operativi semplificati che permetton
81. o di eseguire e mettere in atto le seguenti fasi a Individuazione delle fonti potenziali di pericolo attraverso un processo di conoscenza di evidenze oggettive di tipo tecnico organizzativo che possono produrre rischi b Individuazione dei soggetti esposti alle fonti di pericolo del tipo e del grado di esposizione in funzione di diversi parametri e cio Grado di formazione informazione Tipo di organizzazione del lavoro ai fini della sicurezza Fattori ambientali psicologici specifici Dispositivi di protezione individuali Sistemi di protezione collettiva Piani di emergenza di evacuazione di soccorso Sorveglianza sanitaria c Valutazione dei rischi in senso stretto per ogni rischio evidenziato dalle fasi precedenti con la formulazione di un giudizio di gravit del rischio e quindi di conformit e di adeguatezza della situazione esistente rispetto alle esigenze della sicurezza e della prevenzione A seguito delle fasi appena descritte effettuate dall analista con le collaborazioni prima descritte si proceduto alla Individuazione delle misure di prevenzione e protezione da attuare a seguito della valutazione Programmazione temporale della messa in opera delle misure di protezione e di prevenzione individuate Quindi per ognuna delle attivit lavorative del processo produttivo si proceduto alla rilevazione delle mansioni specifiche predisponendo per ognuna di esse l inventario dei rischi possibili g
82. o di prevenzione e sicurezza un piano di evacuazione le cui piantine si allegano a queste indicazioni comportamentali ma comunque sono affisse all interno di ogni locale con l indicazione anche in maniera succinta del comportamento da tenere in caso di emergenza Sono previste pi uscite d emergenza ed anche in funzione di ci stato redatto il progetto per la cartellonistica con le indicazioni ed individuazione dei percorsi uscite di sicurezza estintori idranti posizione delle cassette di pronto soccorso etc UBICAZIONE DELL INSEDIAMENTO L istituto composto da due edifici siti nel comune di Baronissi in provincia di Salerno L arrivo dei soccorsi e da ritenersi piuttosto rapido questi possono arrivare sia dalla locale associazione di volontariato punto sia dal vicino Pronto Soccorso posto a circa 7 5 Km dallo stabile in oggetto nel confinante comune di Mercato San Severino SA Le strade per raggiungere 1 plessi scolastici sono diverse e la vicinanza alle uscite del raccordo autostradale Salerno Avellino uscita Baronissi ed uscita Lancusi consente di essere facilmente raggiungibili anche da soccorsi che debbano arrivare da altri comuni limitrofi o dalla citta di Salerno ACCORGIMENTI All interno dell istituto dovranno essere garantiti sempre 1 seguenti accorgimenti ed dovere di tutto il personale qualora ne ravvisasse la inosservanza di comunicarlo ai responsabili al fine di garantirne 1 rispetto 1 Le vie e le uscite d
83. o scolastico del LICEO sito in via M Galdi oggetto anch esso della presente relazione e costituito essenzialmente da un fabbricato L edificio composto da due piani fuori terra collegati da un ascensore e due gruppi scale L istituto affaccia su una strada pertanto non risulta essere idoneo a diventare un sicuro punto di raccolta si dovr in caso d emergenza provvedere alla chiusura della strada Allegato a tale documento vi la planimetria dell edificio comprensiva di vie di esodo ecc SISTEMA D ALLARME L allarme in caso d incendio sar dato per mezzo di sirena PRESIDI SANITARI E ANTINCENDIO All interno dell edificio scolastico ubicata una cassetta di pronto soccorso e il personale preposto ha di corredo una dotazione in valigia per i primi soccorsi I presidi antincendio estintori ed idranti sono sistemati ai vari piani dell edificio come evidenziato nei piani di evacuazione esposti Ogni occupante qualora ne ravvisasse la non funzionalit tenuto a segnalarlo immediatamente alla direzione al responsabile o ad un membro del gruppo permanente PROVA GENERALE D EVACUAZIONE Almeno due volte l anno sar effettuata una prova generale d evacuazione d emergenza in modo da potersi rendere conto sul campo di eventuali problematiche non valutate e per rendere consapevole il personale sui sistemi e le procedure da adottare Si chiarisce in ogni modo che ogni situazione od evento presenta caratteristiche diverse ogni volta e pe
84. oco probabili e indipendenti Non sono noti episodi gi verificatisi Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe incredulit pag 10 MAGNITUDO M Per quanto riguarda la scala dell entit del danno atteso abbiamo i seguenti livelli Livello 4 2 gravissimo Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidit totale Esposizione cronica con effetti letali e o totalmente invalidanti Livello 3 2 grave Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidit parziale Esposizione cronica con effetti irreversibili e o parzialmente invalidanti Livello 2 medio Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di inabilit reversibile Esposizione cronica con effetti reversibili Livello 1 lieve Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di inabilit rapidamente reversibile Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili La programmazione temporale degli interventi stata effettuata in base ai seguenti livelli di Rischio Prima di riportare i risultati dell analisi si descriver brevemente come agisce il programma utilizzato per la valutazione del Rischio questo adotta la metodologia delle liste di controllo che consistono nella individuazione per ogni tipologia di attivit lavorativa degli ARGOMENTI di intervento successivamente sono stati individuati dei sottoargomenti specifici definiti CAPITOLI di intervento infine si proced
85. on commettere atti imprudenti Non possibile accedere alla struttura se non si viene riconosciuti dal personale all interno Mantenere la calma Avere sempre la massima educazione Tutte le mansioni sono state ben ditribuite ai lavoratori Le procedure d emergenza sono gestite dal Servizio di Prevenzione e Protezione Durante le riunioni per la sicurezza vengono spiegate tutti i compiti delle varie figure Formare pi specificamente il collaboratore I lavoratori vengono addestrati per affrontare i casi d emergenza scolastico icalese G La maggior parte dei lavoratori sono docenti Le altre categorie lavorative vengono istruiti prima di affrontare le proprie mansioni Formare i docenti di nuova Le macchine e gli impianti ricevono la necessaria manutenzione prevista dal costruttore Pag 45 Il lavoratore viene informato sul rischio che pu correre Il lavoratore viene informato sul rischio che pu correre I lavoratori sono informati delle mansioni da svolgere Corso di formazione sulle istruzioni per lavorare in sicurezza Corso di formazione sulle istruzioni per lavorare in sicurezza sar addestrato aggiornamento specifico Corso di aggiornamento generale Prima di prendere in consegna i Corso di DPI i formazione lavoratori sulle istruzioni firmano il per lavorare in foglio di sicurezza consegna dei DPI I lavoratori possono
86. oratori scolastici Sorveglianza ascensore NOCERA BIAGIO DI FILIPPO ATTILIO Collaboratori scolastici Sicurezza primo soccorso BUONOCORE FRANCESCO APICELLA ADRIANA Collaboratori scolastici Sicurezza servizio antincendio NOCERA BIAGIO CALIENDO GERARDO RUGGIERO ROCCO ROMANO GIUSEPPE ANTONIO COMPITI EMANAZIONE ORDINE DI EVACUAZIONE AMOROSO SERGIO GIANNATTASIO M D AMORE MARIA OPERAZIONI DI EVACUAZIONE AL PIANO TERRA NOCERA BIAGIO BUONOCORE FRANCESCO OPERAZIONI DI EVACUAZIONE AL PIANO PRIMO DI FILIPPO ATTILIO CALIENDO GERARDO NASTO ANGELO RUGGIERO ROCCO CHIAMATE DI SOCCORSO BUONOCORE FRANCESCO APICELLA ADRIANA ED ESTINTORI PIANO TERRA ED ESTINTORI PIANO PRIMO SOCCORSO CONTROLLO E MANUTENZIONE PERIODICA DELLE VIE DI USCITA DI EMERGENZA PORTE E SEGNALETICA CONTROLLO PERIODICO VIE DI USCITA NON DI CALIENDO GERARDO EMERGENZA CON RELATIVE CHIAVI DI APERTURA DEI LOCALI CONTROLLO PERIODICO POMPE PER SMALTIMENTO ACQUE REFLUE VERIFICARSI DI UNA EMERGENZA ANTONIO Pag 29 20 11 2014 UNA EMERGENZA UNA EMERGENZA PERIODICO LOCALE MANOVRA ASCENSORE DI FILIPPO ATTILIO CONTROLLO PERIODICO LOCALE CALDAIA NOCERA BIAGIO EMERGENZA SU TUTTI I PIANI CONTROLLO IMPIANTO DI ALLARME PULSANTI PER ATTIVAZIONE SIRENA E SEGNALETICA ANTONIO CONTROLLO PERIODICO QUADRI ELETTRICI SPIE ROMANO GIUSEPPE LUMINOSE E PULSANTI DI STACCO ENERGIA ANTONIO o per verifica e manutenzione impianti descrizione de
87. otezione coordina l intervento della squadra di emergenza interna Insieme con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione vi il Responsabile della Squadra di Emergenza Interna individuato nella persona dell ASPP di sede il quale organizza ed responsabile dele azione della Squadra di Emergenza Interna nel caso di emergenza di tipo 3 responsabile fino all arrivo delle squadre di soccorso esterne al loro arrivo collabora per la buona riuscita dell intervento Inoltre il Responsabile del Servizio di Emergenza esegue i seguenti compiti Assume la diretta direzione delle operazioni operative Decide le particolari strategie di intervento ln caso di assenza del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dispone l intervento dei soccorsi esterni Organizza i primi soccorsi delle persone infortunate Comunica al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione l evoluzione dell evento incidentale La Squadra di Emergenza Interna avr i seguenti compiti ll personale si dovr mettere immediatamente a disposizione del Responsabile della Squadra di Emergenza Interna e del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Azionare immediatamente le attrezzature previste dalle specifiche procedure idranti estintori ecc istruisce tutto il personale all utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuali delle vie di esodo delle uscite di emergenza ecc Controllare la fruibili
88. parti dell impianto elettrico sono adeguatamente certificate possano favorire gli incendi Pag 33 Il lavoratore iene informato Il lavoratore viene informato sul rischio che pu correre Il lavoratore viene informato sul rischio che pu correre sulle istruzioni per lavorare in sicurezza Installare un impianto contro le scariche atmosferiche Richiedere certificato ISPSEL Installare serratura elettronica funzionante anche in assenza di corrente 360 giorni 10 giorni 20 11 2014 Strutture Strutture Incendio ed esplosion e Agenti chimici Strutture genti cancerogg ini genti biologici Lavoratori a contatto con sostanze chimiche Tutti Tutti Tutti RETI E APPARECCHI DI DISTRIBUZIONE APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO MEZZI DI TRASPORTO RISCHI DI INCENDIO ED ESPLOSIONE RISCHI PER LA PRESENZA DI ESPLOSIVI PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI SEGNALETICA ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI La rete di distribuzione Prestare la La rete mantenuta in del gas pu generare massima I MEM maniera adeguata incendi e o esplosioni attenzione Non e presente il libretto d istruzioni E presente un ascensore per persone all interno della struttura L impianto antincendio ollegato ad un impianto di alimentazione dell acqua in pressione 2 e
89. r l uso dei laboratori NORME COMPORTAMENTALI PER L ESECUZIONE DELLE ESERCITAZIONI NEI LABORATORI DI ELETTROTECNICA E DI FISICA Le esercitazioni di laboratorio di elettrotecnica e di elettrologia richiedono l utilizzo di apparecchiature e collegamenti con cavi volanti a tensione di rete di 220 380V possono pertanto presentare rischi di elettrocuzione in caso di errato uso delle attrezz ature o dei collegamenti I docenti e gli assistenti di laboratorio dovranno per questo prendere le pi ampie precauzioni nell affidare agli allievi l articolazione dell esercitazione da svolgere In particolare dovranno l consentire l uso delle sole apparecchiature in perfetta efficienza che non presentino alcuna difformit costruttiva rispetto alle norme tecniche vigente marchio CE verificando che siano integre e non presentino cause di possibili contatti accidentali morsettiere difettose o scoperte rotture dell involucro protettivo conduttori lacerati ecc assicurarsi che i circuiti siano stati regolarmente eseguiti e non si possano verificare corti circuiti al momento dell erogazione della corrente elettrica non consentire agli allievi di eseguire le esercitazioni o qualsivoglia intervento tecnico su apparecchiature sotto tensione solo il personale docente potr in caso di assoluta necessit operare sotto tensione adottando sempre tutti 1 mezzi di prevenzione individuali scarpe isolanti gua nti isolanti ecc assicurarsi ch
90. re in caso di emergenze Le macchine e gli impianti possono subire guasti dovuti all usura MANUTENZION E E COLLAUDI I lavoratori possono incorrere in danni pi o meno gravi a causa della mancata fornitura o della non adeguatezza dei DPI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE SE USATI Tutte le mansioni saranno ben distribuite ai lavoratori Le procedure d emergenza sono gestite dal Servizio di Prevenzione e Protezione Durante le riunioni per la sicurezza vengono spiegate tutti i compiti delle varie figure I lavoratori vengono addestrati per affrontare i casi d emergenza Formare i La maggior parte dei lavoratori sono docenti Le altre categorie lavorative vengono istruiti prima di affrontare le proprie mansioni Le macchine e gli impianti ricevono la necessaria manutenzione prevista dal costruttore Prima di prendere in consegna i DPI i lavoratori firmano il foglio di consegna dei DPI I DPI sono forniti ai lavoratori e sono scelti secondo le vigenti norme Pag 37 docenti di nuova I lavoratori saranno informati sulle mansioni da svolgere Corso di formazione sulle istruzioni per lavorare in sicurezza sulle istruzioni per lavorare in sicurezza Il personale non docente sar addestrato alle mansioni che dovr svolgere Corso di formazione sulle istruzioni per lavorare in sicurezza Corso di sicurezza generale Corso di sicurezza gen
91. rischi Condizione Tipologie Strutture Strutture Strutture Strutture Strutture Macchine 20 11 2014 Lavoratori esposti Lavoratori in oggetto utilizzano i USO E macchinari MANUTENSIONE Capitoli PERCORSI DI TRANSITO AMBIENTI DI LAVORO AMBIENTE POLIFUNZIO NALE PER ATTIVITA SPORTIVE MACCHINE ATTREZZATURE SEDE LICEO Via M Galdi Baronissi SA Procedure Dispositivi di Descrizione del rischio Misure esistenti protezione individuale Formazione Sorveglianza ed informaz Sanitaria Misure empo di miglioramento occorrente Accessi all istituto vie di circolazione percorsi interni L accesso unico Regolamentare 150 giorni per i pedoni raccolta mu ue Inoltrare richiesta 190 giorni Divieto di utilizzo di palloni plafoniere luci sportive di installazione che non griglie di richiedono protezione luci ed installazione di paraspigoli Non vi sono certificati di E presente la scala collaudo per le scale antincendio all esterno dell edificio Le scale sono dotate di Pericolo di scivolare ringhiere corrimano Installare sulle m dalle scale mancano di dispositivi pedate 10 giorni antiscivolo sulle pedate materiali antiscivolo dell utilizzo il lavoratore deve essere a conoscenza dei rischi specifici della macchina Pag 32 ATTREZZI MANUALI Macchine Tutti Fattori
92. rof Amedeo Cuomo Sede Liceo M Galdi Baronissi Prof Amoroso Sergio Non previsto Prof ssa Giannattasio M Prof ssa D Amore M Liceo Prof Cuomo Amedeo Prof Cantarella G Tecnico Ass Tecnico Napoli Gennaro Via M Galdi Buonocore Francesco Ferrara Mesci Via Trinit Ferrara Meschino Sede Liceo Via M Galdi Nocera Biagio Caliendo Gerardo Ruggiero Rocco Romano Giuseppe Antonio pag 4 Napoli Gennaro Addetti Antincendio Sede tecnico Pastore Giovanni Via Trinit Santoro Carmine Nocera Biagio Sede Liceo CEN Via M Galdi Di Filippo Attilio Sede Tecnico Cicalese Giuseppe via Trinita Pagano Giuseppe Nocera Biagio Buonocore Francesco Di Filippo Attilio Sede Liceo Caliendo Gerardo Via M Galdi Nastro Angelo Ruggiero Rocco Addetti sorveglianza ascensori Squadra Evacuazione Izzo Raffaella 3 Ferrara Meschino ede Tecnico Via Trinit Cicalese Giuseppe pag 5 DESCRIZIONE ATTIVITA L istituto si compone di due scuole un liceo scientifico e un tecnico industriale indirizzo Informatica e telecomunicazioni La sede del Liceo ospita anche gli uffici di segreteria e di Dirigenza ed sita in Baronissi alla via M Galdi 26 localit Saragnano L a sede del Tecnico e sita sempre in Baronissi alla via Trinit 27 localit Sava La scuola rivolta a ragazzi di et compresa trai 14 ei 19 anni Nello specifico indirizzo liceale prevede lo svolgimento di attivit
93. rtanto si raccomanda sempre la massima concentrazione ed il massimo senso di responsabilit da parte di ognuno anche e soprattutto durante le prove Queste ultime hanno la funzione di esercitare tutti ad affrontare nel miglior modo possibile eventi e situazioni di emergenza che possono verificarsi Inoltre 1 il personale deve essere adeguatamente addestrato ai sensi del D Lgs 8 1 08 a fronteggiare tutte le emergenze che possono accadere presso la struttura sempre tenendo presente che la salvaguardia della vita umana ha la priorit sui propri interessi personali 2 il lavoratore che in caso di pericolo grave immediato e che non pu essere evitato nell impossibilit di contattare 1l competente superiore gerarchico prende misure per evitare le conseguenze di tale pericolo non pu subire pregiudizio per tale azione a meno che non abbia commesso una grave negligenza Tale documento a disposizione di tutto il personale e sar visibile da parte degli ospiti in ottemperanza alle disposizioni di legge sull informazione e formazione 20 11 2014 Pag 49 ASCENSORE Gli edifici sono dotato di ascensore il cui uso dovr essere vietato in caso di emergenza Tale divieto risulta comunque essere segnalato con appositi cartelli installati in prossimit degli ingressi all impianto PRESENZA DI PERSONE DIVERSAMENTE ABILI In caso di emergenza dovr essere incaricato un numero di persone adeguato in base alla gravit della situazione di
94. t delle uscite di emergenza e dei relativi luoghi sicuri Provvedere a facilitare l accesso dei mezzi di soccorso pag 17 DELLO STATO DI EMERGENZA Chiunque venga a conoscenza per qualunque motivo di un evento incidentale di qualunque natura deve darne immediatamente notizia al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione oppure al Responsabile dela Squadra di Emergenza Interna o in loro assenza a qualunque componente della Sguadra di Emergenza Interna Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione o in suo assenza il Responsabile della Squadra di Emergenza Interna rintraccia immediatamente i componenti della Squadra di Emergenza Interna informandoli in merito alla natura dell evento negativo e ai dispositivi di protezione da adottare Fine dell emergenza Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione o su sua delega il responsabile della Squadra di Emergenza Interna comunica a mezzo di un segnale convenuto il cessare dell emergenza e quindi la ripresa delle normali attivit lavorative COMPORTAMENTO IN CASO DI INCENDIO Chiunque si renda conto della presenza di un principio di incendio ha l obbligo di segnalarlo agli Enti preposti Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Responsabile della Squadra di Emergenza Interna Squadra emergenza e o Portineria La persona che per prima si rende conto della presenza di rischio incendio qualora ritenga che l entit de
95. ta notizia a tutto il personale della necessit di avviare l evacuazione utilizzando le vie di esodo e le uscite di sicurezza poste in prossimit delle singole postazioni di lavoro La notifica della decisione di evacuazione dovr comprendere indicazioni in merito ai percorsi di esodo e alle relative uscite di sicurezza non fruibili a causa dell incendio facendo riferimento alla numerazione delle stesse riportata nelle planimetrie affisse all interno del luogo di lavoro Le singole uscite di emergenza sono indicate dalla cartellonistica di emergenza conforme al D Lgs 81 08 le stesse saranno inoltre segnalate da illuminazione di emergenza alimentata da sorgente autonoma La prova di evacuazione del luogo di lavoro deve avvenire almeno due volte ogni anno a cura e sotto la diretta responsabilit del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione pag 19 FORMAZIONE ED INFORMAZIONE OGGETTO E FINALIT La presente sezione descrive la struttura organizzativa e le responsabilit delle varie funzioni finalizzate a garantire una corretta e proficua formazione ed informazione ai dipendenti in materia di Sicurezza e Salute sul luogo di lavoro L organizzazione e le responsabilit assegnate nel presente documento si applicano costantemente all interno dell unit produttiva Le attivit di formazione ed informazione ai dipendenti in materia di Sicurezza e salute sul luogo di lavoro sono predisposte ed attuate dal Dirigente scol
96. ticabile le scale o corridoi chiudere la porta e cercare di sigillare la fessure con panni possibilmente bagnati Aprire la finestra e senza esporsi troppo chiedere soccorso fumo fa respirare filtrare l aria attraverso un fazzoletto meglio se bagnato e sdraiati sul pavimento fumo tende a salire versa l alto NORME IN CASO DI EMERGENZA Mantenere la calma Interrompere immediatamente ogni attivit Lasciare tutto l equipaggiamento nan preoccuparsi di libri a altro Incaolannarsi dietro all apri Fila Ricardarsi di non spingere non gridare e non correre gt Seguire le vie di fuga indicate percorso in verde Raggiungere la zona di raccolta assegnata al NUMERI DI TELEFONO DI EMERGENZA 112 i POLIZIA 113 VIGILI DEL FUOGO 145 i EMERGENZA SANITARIA 118 HA mu au nos m 54 e 5 et ca ui DTE e i h BI LUOGO SICURO i a a d area a varda h ERAN 13 10 PIANO DI EMERGENZA Likas Scientifico lescigro 26 24090 SA Piano Term LELLA EI Sci Xr IL SEGNALE DI EVACUAZIONE E UN SUO
97. tivi di salute ne abbiano la necessit dovranno effettuare la corsa insieme ad un collaboratore scolastico che li dovr accompagnare Pertanto per nessun motivo gli alunni potranno liberamente e autonomamente utilizzare g li ascensori AI suono dell allarme a causa di un esercitazione o di un emergenza vera il personale incaricato provveder senza indugio a bloccare l ascensore Il normale funzionamento dell ascensore sar assicurato solo dalla fine emergenza 20 11 2014 Pag 63 7 NORME GENERALI IN CASO DI EMERGENZA I 10 Seguire 1 percorsi d esodo segnalati nelle planimetrie ai piani e dalla segnaletica di sicurezza Le classi dovranno procedere in modo ordinato verso le vie d uscita ad esse assegnate Non usare gli ascensori Nell accedere ai corridoi occorre dare la precedenza alle classi pi prossime alle scale Nello scendere le scale opportuno mantenersi dalla parte del muro lasciando una via libera vicino alla ringhiera per 1 personale che eventualmente doves se intervenire ai plani per un soccorso antincendio o medico Non avvicinarsi ai corrimani delle scale possono essere pericolosi Dirigersi verso le uscite con passo svelto senza per correre spingersi o gridare Non calarsi da aperture finestrature o livelli di quota seguire solo le indicazioni riportate nelle planimetrie esposte nelle aule nei corridoi e nei locali di lavoro in genere Gli insegnati impegnati in aula dopo l esercitazione ri
98. truttiva rispetto alle norme tecniche vigente marchio CE verificando che siano integre e non presentino cause di possibili contatti elettrici accidentali morsettiere difettose o scoperte rotture dell involucro protettivo conduttori lacerati ecc ad assicurarsi che tutte le attrezzature siano regolarmente collegate e non vi siano situazioni di pericolo cavi logorati prese difettose ecc alla sorveglianza attenta degli allievi onde impedire che siano rimosse le protezioni agli apparecchi o siano effettuati collegamenti elettrici con apparecchiature sotto tensione ad assicurarsi che tutte le apparecchiature utilizzate in fase di esercitazione siano regolarmente collegate a terra al controllo periodico dell efficienza dell impianto di messa a terra del locale laboratorio annotandone la data in apposito registro alla sorveglianza degli allievi onde prevenire che questi possano manomettere il software di sistema o che senza autorizzazione installino software non autorizzato a sorvegliare che gli allievi non compiano operazioni illecite nei collegamenti alla rete a correggere la postura degli allievi di fronte al video badando che questi abbiano 1 piedi ben poggiati al pavimento e la schiena poggiata allo schienale della sedia nel tratto lombare regolando a tal fine l altezza della sedia e l inclinazione dello schienale a pretende che lo schermo del video sia sempre posto di fronte all allievo in maniera che anche agendo su eventuali m
99. ttiere difettose o scoperte rotture dell involucro protettivo conduttori lacerati ecc assicurarsi che 1 circuiti siano stati regolarmente eseguiti e non si possano verificare corti circuiti al momento dell erogazione della corrente elettrica non consentire agli allievi di eseguire le esercitazioni o qualsivog lia intervento tecnico su tratti di circuito che non siano in bassa tensione assicurarsi che tutte le apparecchiature utilizzate in fase di esercitazione siano regolarmente collegate a terra controllare periodicamente l efficienza dell impianto di messa a terra del locale laboratorio annotandone la data in apposito registro collegare i circuiti eseguiti dagli allievi alla fonte di energia solo al termine dell esercitazione e dopo un attenta verifica della corretta esecuzione circuitale anche dal lato della sicurezza ogni esercitazione dovr essere preceduta da un attenta informativa agli allievi ove siano chiaramente indicate tutte le norme di sicurezza che dovranno essere soddisfatte 20 11 2014 Pag 69 NORME COMPORTAMENTALI PER L ESECUZIONE DELLE ESERCITAZIONI NEI LABORATORIO DI INFORMATICA I docenti e gli assistenti di laboratorio dovranno in ogni modo prendere le pi ampie precauzioni nell affidare agli allievi le esercitazione e in particolare saranno tenuti 10 11 12 a consentire che siano usate le sole apparecc hiature che siano in perfetta efficienza che non presentino alcuna difformit cos
100. tuazione d emergenza e Naturalmente per fronteggiare l emergenza tutti debbono essere messi in grado di saper coordinare 1 loro interventi il che significa che tali interventi non possono essere una iniziativa spontanea provocata dal contesto del pericolo ma debbono essere 1 risultato di un certo numero di esercitazioni di protezione civile e E altresi importante mettere bene in vista 1 numeri telefonici dei Vigili del Fuoco del pronto soccorso dell Ospedale pi vicino della Polizia di Stato dei Carabinieri DURANTE Non allarmare gli altri con grida di aiuto e uscire dall aula e Ripararsi negli angoli dell aula in corrispondenza delle travi DOPO e Portarsi ordinatamente nell area prescelta per l emergenza e Controllare che siano presenti nell area d emergenza tutti gli occupanti della struttura e In caso di assenza di qualcuno immediatamente dovr darsi comunicazione al gruppo operativo di prima emergenza PRIMO SOCCORSO Nel caso si verifichi un incidente qualsiasi ai danni di una persona nella struttura necessario che ognuno sappia cosa pu fare per ridurne al minimo le conseguenze La prima cosa da fare comunque chiamare il personale competente o il servizio 118 fornendo tutte le informazioni disponibili sull accaduto soprattutto sulla parte del corpo dell occupante interessata al danno sul tipo di incidente e sulla presenza del battito cardiaco Vediamo che cosa si pu fare mentre arriva
101. un metodo basato su una scala di gravit del danno atteso M e di una scala di probabilit del suo verificarsi F Ogni scala semiqualitativa prevede 4 valori ciascuno corrispondente ad un livello di probabilit pi o meno alto e a una gravit del danno pi o meno alto e a un importanza del danno pi o meno grave definibili nel seguente modo PROBABILITA P Per quanto riguarda le probabilit abbiamo i seguenti livelli Livello 4 2 altamente probabile Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori Si sono gi verificati danni per la stessa mancanza rilevata in situazioni simili verificarsi del danno alla mancanza rilevata non susciterebbe alcun stupore in altre parole l evento sarebbe largamente atteso Livello 3 2 probabile mancanza rilevata pu provocare un danno anche se in modo automatico o diretto Gia noto all interno dell unit produttiva qualche episodio in cui la mancanza rilevata ha fatto seguito a un danno Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe una moderata sorpresa Livello 2 2 poco probabile mancanza rilevata pu provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi Sono noti solo rarissimi episodi gi verificatisi Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa Livello 1 2 improbabile mancanza rilevata pu provocare un danno per la concomitanza di pi eventi p
102. ura dell acqua dei soli impianti idrici Sono apposti cartelli indicanti Le uscite di sicurezza dei locali Gli idranti naspo posizionati all interno dei locali A Gili estintori posizionati all interno dei locali Vie di esodo Sono installati cartelli di Divieto Avwvertimento Prescrizione Salvataggio di soccorso Informazione in tutti i posti interni o esterni all attivit nei quali ritenuta opportuna la loro installazione Per la sede di via M Galdi E in corso il completamento pag 22 BARRIERE ARCHITETTONICHE Le norme vigenti in materia di abbattimento di barriere architettoniche prese in esame sono Legge 9 1 1989 n 13 Disposizioni per favorire il superamento e l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati decreto ministeriale 16 6 1989 n 236 Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l accessibilit l adattabilit e la visitabilit degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata ai fini del superamento e dell eliminazione delle barriere architettoniche art 4 sesto comma decreto del Presidente della Repubblica 24 7 1996 n 503 Regolamento recante norme per l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici spazi e servizi pubblici art 18 Nel corso del sopralluogo si verificare che non vi siano barriere architettoniche che ne impediscano la fruibilit a persone con limitazioni perman
103. uto a dare le risposte alle domande proposte nelle liste di controllo in questo modo stato impostato un filtro di ricerca e di selezione degli argomenti interessanti per l attivit lavorativa analizzata Le liste di controllo raccolgono una serie di evidenze molto diversificate che tengono conto degli aspetti tecnico organizzative procedurali formativi comportamentali ecc presenti all interno dell attivit lavorativa Le liste di controllo costituiscono quindi uno strumento versatile e facile da applicare e utilizzare all interno di qualunque attivit lavorativa una valida guida per formulare un giudizio sulla gravit del rischio individuato e per una valutazione delle priorit di intervento ai fini della programmazione temporale delle misure necessarie fine di evitare di rendere eccessivamente voluminoso l incartamento le liste di controllo sono conservate presso il servizio prevenzione e protezione e disponibili per qualsiasi necessit In allegato al presente documento vengono presentate una serie di schede di valutazione sintetiche che indicano la situazione dell istituto In considerazione dei risultati dell analisi avremo una serie di domande tratte delle liste di controllo le cui risposte indicano i lavori necessari per adeguare l attivit lavorativa mentre il valore del Fattore di rischio crescente indica l urgenza della effettuazione dei lavori in funzione della seguente gradazione Graduazione del Fattore di Rischio
104. zzazione della Scuola O O O O O Nome e qualifica del responsabile del servizio di prevenzione e protezione Nome e qualifica dell addetto del servizio di prevenzione e protezione se presente Nome e qualifica del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza se presente Nome e indirizzo del medico competente se previsto Qualifiche e compiti squadra sicurezza nominativi Mansionario per verifica e manutenzione impianti descrizione dell attivit svolta dalle singole mansioni Schede valutazione dei rischi Piano di emergenza evacuazione antincendio pronto soccorso Documento di valutazione del rischio vibrazioni se necessario Documento di valutazione del rischio rumore se necessario Misurazioni di igiene del lavoro es microclima inquinamento elettromagnetico illuminazione solventi o sostanze nocive Documentazione sul personale Elenco delle attivit nelle quali obbligatorio fare uso di DPI compresi indumenti di lavoro con indicati i tipi e le caratteristiche degli stessi Procedure o istruzioni di lavoro in sicurezza scritte impartite ai dipendenti Registro degli infortuni Libro matricola e libro paga o ultima striscia stipendio INAIL Eventuale documentazione relativa a infortuni Documentazione Sanitaria O Protocollo degli accertamenti sanitari del medico competente se previsto Relazioni sanitarie e relazioni di sopralluogo del medico competente se previsto De

Documento Valutazione Rischi 2014/15

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