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1. 0 3 o bo p 9 d Valvola a quattro Valvola tre par RE 0 164 SANCO Appendice Appendice 10 c Lunghezze equivalenti dei raccordi Lunghezza equivalente in metri Diametro Raccordo a U Restringimento nominale Raccordo mm l acqua compres brasatura sione dolce DTE 0 15 0 13 0 11 0 18 0 16 0 15 0 19 0 17 0 16 a eo 10 0 24 0 20 0 19 40 0 29 0 25 0 23 70 0 31 0 28 0 25 10 0 33 0 28 0 26 40 0 40 0 35 0 31 70 0 43 0 38 0 35 10 0 43 0 36 0 33 40 0 53 0 47 0 40 70 0 57 0 51 0 46 10 0 57 0 51 0 43 40 0 65 0 59 0 53 70 0 74 0 65 0 60 10 0 73 0 63 0 58 40 0 88 0 75 0 69 70 0 93 0 82 0 75 0 48 0 34 0 41 0 41 0 19 0 18 10 0 97 0 82 0 73 0 48 0 34 0 42 0 42 0 20 0 19 40 1 1 0 96 0 88 0 58 0 40 0 49 0 49 0 24 0 22 70 1 2 1 1 0 98 0 63 0 45 0 53 0 53 0 25 0 23 10 1 3 0 98 0 66 0 47 0 57 0 57 0 28 0 27 40 1 6 1 2 0 80 0 56 0 65 0 65 0 33 0 30 70 1 7 1 3 0 87 0 61 0 71 0 71 0 34 0 31 10 0 13 1 5 1 3 0 60 0 69 0 69 0 38 0 35 40 0 15 1 7 1 5 0 71 0 80 0 80 0 45 0 42 70 0 16 2 0 1 7 0 80 0 85 0 85 0 48 0 44 10 0 16 1 5 0 74 0 84 0 84 0 48 0 45 40 0 18 1 7 0 87 0 96 0 96 0 54 0 51 70 0 20 2 0 0 97 1 1 1 0 0 57 0 54 10 0 22 2 7 0 75 0 63 40 0 24 22 0 87 0 72 70 0 26 3 4 0 87 0 71 10 0 35 4 7 4 1 2 9 2 4 76 1 4
2. UI NIME 31 11 Messa in esercizio degli TTTODIQUILL esses esee kk n 34 IZ Manutenzione Rem 34 Capitolo 2 Irame etsCtgUd a an 35 in 35 2 Lagoa dell acgud Pera 36 o Ilrame e gli effetti batteriostatici irene 39 Capitolo 3 Normativa e legislazione esesssecccsssccccssssccccssesceossseccocsssececssssecossssecccsseecosssseseosoo 45 NE 000 0 45 DIO Oni ari ria 45 Nonne SUUD OTIO REA 46 IONI 50 Norme sui raccordi per tubi di 51 Loche par CEE CERO CREA 54 2 55 OE nali 55 US e 56 dE iaia 56 1 3 Norme la garanzia della qualit i 59 60 2 LE SISIAZIONE nazionale rinata o 61 S ELIA 61 3 2 Risparmio energetico ritenere apre 02 3 3 Distribuzione del acqua potabile 64 AMPI ia 66 4 La legislazione europea rr 66 Capitolo 4 rioen 73 1 Installazione del tubo di rame SANCO La realizzazione di un impianto contempla una serie di lavorazioni che limitandoci alle sole tuba zioni possiamo cos riassumere tracciatura delle linee prefabbricazione posa in opera delle tubazioni In
3. ALEZIO 4 PANZA LIDI AL o LRD ALAN NINA DIL NON I HH DIAL AIN INI A _ nd _a i 4 14 NIIISNI I NA E REI 0 0 038 O AI C S A E E LLL utu ai NE AN iL LINEE LN A HH 4 2 ANNATA o C INIZI NINA NI LI ez AAA PH NAPPA NANA e er IRI ed 5 NN ADI e AN NIN _ _ gt 4 SII NULLI AHAH ALA ZLI ZIO LI ZA A 4 5 6 7 8 910 12 16 20 24 30 5540 50 60 7080 100120 160 200 250 300 400 500 600700 800 1000 1200 1600 2000 3000 4000 Perdite di carico lineari Pa m
4. ARI i NN N A_N HH HA HH H T lz LANA TR NDS AIN H 4 NEN pul AN DN RN KD GE DG D Y GNO DE Y see SAT AI 1 11 E ILI ML NER NEESSIPKHAHATHNAI ANH PARA LL LL ALL NH HH NEN T ec ANDA H NATN CE LEAN GALE METSAN ANLE NAE LS ATN AXI H A FANN m NA N ENAA _ 31 AI kN TENE L M AAA FT SMALTI AIA idol AIN LA NA INI ANNI ANIA NLS AN qi E i NH E I
5. en e 4 All atto della costruzione o ristrutturazione ficio contenente gli impianti di eui all art 1 commi 2 delia legge il committente o il propricturio affiggono ben visibile un cartello clie oltre ad indicare gli estremi della concessione edilizia ed informazioni relative alla parte edile deve riportare il nome dell installatore dell impianto o degli impianti e qualora sta previsto il progetto 4 del progettista dell impianto degli impianti Art 10 Sanzioni 1 Le sanzioni amministrative di cui all art 16 comma i della legge vengono determinate nella misura variabile tra minimo e il massimo con riferimento alla entit e complessit dell impianto a grado di pericolosit ed alle altre circostanze obiettive e soggettive della violazione 2 Le sanzioni amministrative sono aggiornale ogni cinque anni con regolamento del Ministro dell industria del commercio e dell artigiunato sulla base dell evoluzio ne tecnologica in materia di prevenzione sicurezza della svalutazione monctaria 3 Le violazioni della legge accertate mediante verifica o in qualunque altro modo a carico delle imprese instaltateici sono comunicate alla commissione di cui allart 4 della degge competente per territorio che prevvede all iscrizione nell albo provinciale delle imprese artigiane nel registro delle ditte cu l impresa inadempiente risulta iscritta mediante apposito
6. 124 Estratto della Specifica Tecnica UNI TS 11147 Impianti a gas per uso domestico Impianti di adduzione gas per usi domestici alimentati da rete di distribuzione da bombole e serbatoi fissi di GPL realizzati con sistemi di giunzioni a raccordi a pressare Progettazione installazione e manutenzione i 198 D P R 412 93 Allegato Regolamento norme la progettazione installazione esercizio impianti termici degli edifici ai fini del contenimento PR e OR T 135 Estratto D M del 12 04 96 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione la costruzione e l esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili er iran 138 Tabella dimensionale UNI EN 12735 1 Tubi rame per l aria condizionata e refrigrazione 143 Tabelle per la determinazione delle perdite di carico iii 145 akire chtomemento postale Gruppo I Arno 109 Numero 277 GAZZETTA 22 UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 81 ETBRLICA TUTTI 1630501 MENO I FESTIVI PARTE PRIMA Rosa Marted 28 ottobre 1968 DIRETISGE REDAZIONE PRESSO NIMESTERO b E UFFICIO P9RGLICAZIONE DELLE LEGGI TELEFCHO 030 139 L ISTITUTO POLIBRAFICD BELLO STATO LIBAEGIA BILLO STATE GIESER
7. chiatura consente di piegare tubi fino al 18 mm Entrambe le tipologie di curvatubi hanno pesi ridottissimi entro 0 5 kg curvatubi a ruota fig 1 18 consentono di Raggio minimo di curvatura mm raggio interno raggio in corrispondenza dell asse neutro Tab 1 10 Raggio minimo di curvatura 23 SANCO Installazione del tubo di rame piegare tubo di rame ricotto nudo e rivestito fino al 18 mm Con altri tipi di curvatubi a ruota possibile curvare tubo di rame crudo fino al 18 mm Questi utensili possono re fino a 2 kg curvatubi a ruota da banco azionati manualmente consentono di eseguire piegature di tubi di rame ricotto fino a 42 mm con un raggio di curvatura pari a 3 volte il raggio del tubo e piegature di rame crudo fino 28 mm con un raggio di curvatura pari a 4 volte il raggio del tubo Attualmente questo tipo di curvatubi a ruota da banco stato tra sformato in una unit fissata su un apposito supporto smontabile azionata elettricamente che consente di eseguire curve e controcurve in spazi ridotti e con vari angoli di apertura un terzo tipo di curvatubi stato derivato da un apparecchio realizzato originariamente per la piegatura dei tubi di acciaio composto da un telaio a forma di triangolo isoscele lungo la bisettrice dell angolo opposto alla base minore agisce un attuatore che ha all estremit una matrice con profilo circolare L attuatore p
8. 4A Perdite di carico lineari Pa m 146 147 5 6 7 8 910 12 16 20 24 30 3540 50 60 7080 100 120 160 200 250 500 400 Portate l h Appendice 2 Diagramma per la determinazione delle perdite di carico lineari Ata A 15 C Portate l h gt LI SANS TTT ANN LN 4 34 HINT LL E sii NTF TN LAT O LL NL NI NIENTE oi T NI 1 _ Lal Hr L1 AIO LER TEM pu SH __ dA B _ INIT AL HAN A PONI NIN ATI NI S L O A AZ LAI LIN UL AM AN AZ EL DZ 408 SVI _ Kd LAC LEN LI EC i ci Li ALL Ll NONA E Ma De iN CO LIN TNT LL DADI AL bc EI L1 4 4 ADI ALL TAJ pede SSA Oo Le OL LA
9. LAU DN a SE NA NANNI NC DAI TN NENTI INIZI i CINA NAANI NI _ d 4 1 414 1 2 41 1 4 INELII DA III 41414 47 4 I __ A 9b ION AN ANALI NI o inn uaizi LOLLI el liM LU Ll Le L 661 I RENE N __ Mi LiYXlli A IMI NI INL LN L1 gt INTE i p NL Lm LIL HHN ALINIA AV NI NINO NC NT III dI x 1 e GT T EFN URS ER I uu
10. Zi illl CEPA A N O A 240 5 A NA a AEN N 29 200 ATENA DA LZ INI ANNI SAINTE 180 I AH 180 11 4144 111 LA ttt I ALLA 4 ui HAHA AH DEI LIL 5 LINK 80 01774 NITTI DALLE LL NI LLL 90 80 HAHA ANA IN HAES 80 70 NI 1 NIN INIT 70 ANC IAA LANG in si UNIN NN TN 10 12 16 20 24 5095540 50 60 7080 100120 160 200 250 300 400 500 600 800 10001200 1600 2000 3000 4000 5000 6000 800010000 20000 50000 40000 Perdite di carico lineari 160 Tol Portate l h Appendice 9 Diagramma per la determinazione delle perdite di carico lineari tubi da 35x1 5 a 108x3 mm Acqua a 70 C Portate l h 700 600 450 350 300 T ALINA ANSIA DENON Pa N J BI CNC 2 AHAH HAHA SELE ANIA E ININ IN LI d Xi
11. AE EN A pre EN BEN AW RV SEED I LLN IL NINA NITRO N LAT NI NES AC LI 1 A I ol LL Nri Nne ZANINI NT MINI DINT 21 N LUNI SENT DINNANZI SN HANS A gt gt AA RSI INTIMI Le SN LULTIqIL LA NARO N CZ AIR ZI T ATTN NANTIN TAANILAN LTA L ELEME DEN EIL P li ANTE ot que 11 ARCANA XL _ 121 MIND LIU AA SINJI ANI LUI LE IONI NI AL NIN IN A ALZATA ALL LEN ei rq ATL Lecce N EN LO 4v 7l X AK LUZ gt TANA ho Perdite di carico lineari Pa m Rogi 3 4 5 6 7 8910 12 16 20 24 30 3540 50 60 7080 100 120 160 200 250 300 400 100000 90000
12. approvato con regio decreto 3 Febbraio 1901 n 45 modificato con regia decreto 23 giugno 1904 n 369 cos sostituita 7 fatti di rame od rivestili interna mente di 343agnatuve o saldati con lega di stagno piom bo contenenre di questo ultima pi del 10 tw il divieto non pncern amp i iubi di rame elettrolitico delle condotte per acqua paisbile nell interno delle abitazioni che sono ammessi sempre che siano osservate le seguenti prescri ZLU TH 1 il materiale rame elettrolitico pu essere impie gato eschisivamente tubazioni nell interno delle abl Lazioni 2 il materiale rame eleticulitico per quanto guarda la composizione chimica deve avere un titolo di purezza non inferiore al 99 40 9 di rame comprese even iualj minime tracce di argento non deve contenere fosforo in quantit superiore a gr 004 3 i tubi di rame elettrolitico che non contengono fosforo o che lo coniengono in misura inferiore a gr 0 015 all esame microscopico eseguito con un in pgrandimento di 75 diametri devono dimostrarsi esenti da ossido ramenc 4 l acqua eroggla deve contenere al massimo 3 milligrammi di rame per litro dopo contatto stagnante 16 ore con 1 tubi e solamente per i primi 10 giorni di esercizio Dopo tale periodo la quantit di rame di sciolta non deve superare mg 1 5 per litro 3 le dille produttrici devoro apporre sui ubi di rame apposita punzonatura interv
13. delle qui pubblicato stato redatto ad sensi dell art 1 comuna 3 del desto unico delie disposizioni sulla promulgazione delle sull emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica Halama approvato con decreta del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985 1092 23 solo fine di facilitare lettura delle disposizioni di legge quali operato nnvio Restano invariati id valore e Pellicacia degli alti legislativi qui Masseria Note alle preneran L an 87 comma quinto della Costhiuzione conferisce Presidente deila Repubblica il potere di promulgare le leggi e di emanare decreti aventi valore di legge cd i regolamenti Per ii desto dell art 15 della legge n 46 1990 sj veda in nota all art comma lettera dell art 17 della legge n 400 19k8 Disciplina dell aurivit di Governo ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri prevede che con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei Ministri sentilo i parere del Consiglio di Stato che deve pronundarsi entro novanta giorni dalla richiesta possano essere emanati regolamenti per l attuazione l integrazione delie leggi dei decreti legislativi recanti norme di principio esclusi quelli relativi a materie riservate competenza regionale comma 4 dello stesso articolo stabilisce che gli anzidetti regolamenti
14. n 133 Pag 5 9 9 9 10 2 Li 4 15 16 13 19 19 19 2 21 24 24 25 26 26 26 26 4 5 1996 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale n 103 DECRETI DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI MINISTERO DELL INTERNO DECRETO 12 aprile 1996 Approvazione deila regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione la costruzione e l esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi IL MINISTRO DELL INTERNO Vista la legge 27 dicembre 1941 n 1570 Visto 1 della legge 13 maggio 1961 n 469 Visto l art 2 delia legge 26 lugiio 1965 n 966 Visto il decreto dol Presidente della Repubblica 27 aprile 1933 n 547 Vista la legge 6 dicembre 1971 n 1033 norme per ia sicurezza dell impiego del gas combustibile Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 lugiio 1982 n 577 Vista ta direttiva del Consiglio delle Comunit europee 90 396 CEE del 29 giugno 1990 concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di apparecchi gas Visto di decreto legislativo 19 sertembre 994 n 676 Rilevata la necessit di aggiornare le disposizioni di sicurezza antincendi per ali impianti di produzione calore alimentati a combustibile gassoso Vista la regola tecnica elaborata dal Comitato centrale tecnico scientifico per la prevenzione incendi di cui all art
15. rame polietilene 3 2 1 1 Tubi di acciaio tubi di acciaio possono essere senza saldatura oppure con saldatura longitudinale e devono avere caratteristiche qualitative e dimensionali non minori di quelle prescritte dalla UNI 8863 serie leggera Nel prospetto 1 sono riportati i diametri e gli spessori dei tubi per le portate termiche considerate nel campo di applicazione della presente norme prospetto 1 TUBI DI ACCIAIO DIAMETRI E SPESSORI Diametro esterno De mm 152 21 9 26 9 39 7 42 4 48 3 60 3 76 1 88 9 Spessore 5 mm 2 0 2 9 259 2 9 2 9 2 9 22 2 2 3 6 Diametro interno Di mm 19 2 16 7 22 9 27 9 36 6 42 5 53 9 69 7 81 7 Per le tubazioni di acciaio con saldatura longitudinale se interrate occorre prevedere tubi aventi caratteristiche uguali a quelle dei tubi usati per pressione massima di esercizio p lt 5 bar UNI EN 10208 1 127 TUBI DI RAME tubi di rame devono avere le caratteristiche prescritte dalla UNI EN 1057 Per i diametri di uso corrente gli spessori minimi da impiegare sono indicati nel prospetto 2 Per diametri maggiori non riportati nel prospetto 2 si deve adottare lo spessore massimo previsto dalla UNI EN 1057 prospetto 2 TUBI DI RAME DIAMETRI E SPESSORI Diametro esterno De mm 12 0 14 0 15 0 16 0 18 0 22 0 28 0 35 0 42 0 54 0 Spessore 5 mm 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 5 1 5 1 5 1 5 2 0 Diametro interno Di mm 10 0 12 0 13 0 14 0 16 0 190 250 320 390 50 0 3 2 1 3 Tubi di polietilen
16. 3 3 2001 1 2 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale n 52 Art 4 Obblighi generali Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite AI fine di cui al comma 1 le acque destinate al consumo umano a non devono contenere microrganismi parassiti n altre sostanze in quantit concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana b fatto salvo quanto previsto dagli articoli 13 e 16 devono soddisfare i requisiti minimi di cui alle parti A e B dell allegato I c devono essere conformi a quanto previsto nei provvedimenti adottati ai sensi dell articolo 14 comma 1 L applicazione delle disposizioni del presente decreto non pu avere l effetto di consentire un deterioramento del livello esistente della qualit delle acque destinate al consumo umano tale da avere ripercussioni sulla tutela della salute umana n l aumento dell inquinamento delle acque destinate alla produzione di acqua potabile Art 5 Punti di rispetto della conformit lvalori di parametro fissati nell allegato I devono essere rispettati nei seguenti punti a per le acque fornite attraverso una rete di distribuzione nel punto in cui queste fuoriescono dai rubinetti utilizzati per il consumo umano b perle acque fornite da una cisterna nel punto in cui fuoriescono dalla cisterna c per le acque confezionate in bottiglie o contenitori rese disponibili per i
17. 4 BICCHIERATURA Una soluzione alternativa all uso dei raccordi a brasare per la giunzione di due tubi di uguale dia metro ma non solo consiste nel realizzare in una dei due tubi un bicchiere In questo modo il secondo tubo potr facilmente inserirsi nel primo SANCO Installazione del tubo di rame Fig 1 15 Rappresentazione schematica di un bicchiere Fig 1 16 Espansore a pinza Fig 1 17 Espansore elettrico 22 e tramite una brasatura realizzare una perfetta tenuta fig 1 15 Per tale operazione bisogna disporre di uno specifico attrezzo In commercio ne esistono di due tipi manuale per tubi da 10 a 22 mm una pinza appositamente sagomata e facilmente maneggia bile permette di effettuare l operazione anche in spazi ristretti fig 1 16 elettrici per tubi da 42 la testina espansore viene montata agevolmente su un tra pano elettrico e permette di velocizzare l opera zione fig 1 17 Da notare che l espansore a pinza rispetto alla testina conferisce al tubo una superficie interna del bicchiere di tipo prismatico esagonale Ovviamente dovendo agire su un tubo allo stato fisico crudo occorre prima effettuare la ricottura locale Per quanto concerne l estremit dell altro tubo da raccordare occorre rettificare l eventuale ovalizzazione Nel caso di tubi di rame preisolati prima delle operazioni sopra descritte in adiacenza all estre mit v
18. La lega brasante non deve essere messa a contatto della fiamma essa deve liquefarsi per ASPORTAZIONE DELLE BAVE INTERNE ED ESTERNE PULIZIA DEL TUBO E DEL RACCORDO APPLICAZIONE DEL DECAPANTE ACCOPPIAMENTO RISCALDAMENTO DELLA GIUNZIONE APPLICAZIONE FRA TUBO E RACCORDO DELLA LEGA SALDANTE Fig 1 14 Alcune fasi per la realizzazione di una brasatura SANCO Installazione del tubo di rame il solo contatto con le pareti calde e luso del flusso come gi detto serve ad impedire la riossidazione della superficie del tubo di rame molto elevata alla temperatura di brasatura ed a fluidificare la lega che cosi scorre meglio all interno del giunto e flussi da utilizzare devono essere solubili in acqua in modo che gli eventuali residui possa no essere asportati con un semplice lavaggio e riscaldamento del giunto deve essere fatto indirizzando la fiamma sul raccordo e non sul tubo al fine di ottenere una temperatura pi omogenea tra le pareti del tubo e quelle del raccordo Le temperature necessarie alla realizzazione di una brasatura forte sono invece ottenibili solo per mezzo di fiamme ossiacetileniche o similari cio con una attrezzatura decisamente pi ingombran te inoltre la regolazione della fiamma richiede una discreta esperienza La fusione della lega d apporto necessita di una quantit di energia superiore risulta pertanto opportuno dopo il riscaldamento iniziale del giun to accostare ba
19. M Esempio di staffaggio a muro su guida Esempio di staffaggio direttamente a muro Fig 1 20 Esempi di staffaggi 27 elasticit minore si potrebbero manifestare solle citazioni assiali elevate In conseguenza dell impe dimento alla dilatazione nasce una sollecitazione lt AT E 132 000 N mm rame incrudito quindi 0 0000168 85 5 132 000 177 41 N mm Tale valore corrisponde a oltre il 60 del mini mo carico unitario di rottura a trazione 290 N mm Per completezza si calcola la spinta esercitata dal tubo sulle apparecchiature punti fissi poste all estremit La spinta viene calcolata con la seguente espressione F o S dove o 177 41 N mm calcolata precedentemente 5 0 4 76 73 62 4 293 93 mm sostituendo si ha F 177 41 293 93 52 150 N valore tutt altro che trascurabile Quanto sopra evidenzia che le dilatazioni ter miche provocano deformazioni e sollecitazioni alle tubazioni e sforzi alle estremit Se ne che nel caso in cui il tratto considerato non rettili neo le deformazioni della condotta in funzione della geometria del tracciato possono risultare tali da sollecitare pericolosamente punti caratteri stici quali curve derivazioni estremit ecc 9 COMPENSATORI DI DILATAZIONE La posa delle tubazioni avviene solitamente in spazi abbastanza obbligati e sebbene in fase di
20. polietilene espanso a cellule chiuse materiale elastomerico a cellule chiuse Per tali materiali sono disponibili anche alcuni pezzi speciali in particolare le curve Ogni guaina deve essere inserita sul tubo preferibilmente durante la posa e va raccordata a quelle adiacenti 9 7 10 9 11 9 1 12 9 33 mediante apposito collante La posa delle guaine a tubazione installata richiede il taglio longitudina le di ogni guaina ed il successivo incollaggio Tale procedimento oltre a richiedere tempi di posa maggiori meno efficace in quanto l incollaggio delle guaine non sempre risulta perfetto L uso delle guaine almeno con riferimento alla situazione attuale dell impiantistica in Italia si limita per lo pi a diametri esterni fino a 54 mm oltre vengono impiegate le coppelle Queste ultime possono essere di polistirolo di adeguata densit poliuretano espanso lana minerale lana di vetro lana di roccia Le coppelle vengono rivestite con laminati metallici lamiera zincata alluminio oppure limi tatamente ad applicazioni all interno di edifici e per tubi non convoglianti acqua surriscaldata o vapore possono essere impiegati tubi di cloruro di polivinile Quando si fa uso di guaine a cellule 5 Installazione del tubo di rame chiuse per rivestire tubazioni di acqua fredda e refrigerata la barriera vapore o anticondensa di per s garantita salvo accertarsi della corretta esecuzione delle g
21. 1 Il Governo delegato ad emanare entro il termine di un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge i decreti legi slativi recanti le norme occorrenti per dare attuazione alle direttive comprese negli elenchi di cui agli allegati A e 2 I decreti legislativi sono adottati nel rispetto dell articolo 14 della legge 23 agosto 1988 n 400 su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro per le politiche comunitarie e del Ministro con competenza istituzionale prevalente per la materia di concerto con i Ministri degli affari esteri della giustizia e del tesoro del bilancio e della programmazione economica e con gli altri Ministri interessati in relazione all oggetto della direttiva 3 Gli schemi dei decreti legislativi recanti attuazione delle diret tive comprese nell elenco di cui all allegato sono trasmessi dopo che su di essi sono stati acquisiti gli altri pareri previsti da disposi zioni di legge ovvero sono trascorsi i termini prescritti per l espres sione di tali pareri alla Camera dei deputati e al Senato della Repub blica perch su di essi sia espresso entro quaranta giorni dalla data di trasmissione il parere delle Commissioni competenti per materia decorso tale termine 1 decreti sono emanati anche in mancanza di detto parere Qualora il termine previsto per il parere delle Commis sioni scada nei trenta giorni che precedono la scadenza dei termini previsti al comma 1 o successi
22. I Con la dizione alle dirette dipendenze di un impre sa del settore di cui all art 3 comma 1 lettere b della legge deve intendersi non solo 1 rapporto di lavoro subordinato ma altres ogni altra forma di collaborazione tecnica continuativa nell ambito dell impresa artigiana da parte del titolare dei soci o dei familiari 5 2 1992 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico professionali Il H certificato di riconoscimento dei reauisitr tecnico professionali rilasciato alle imprese artigiane dalla commissione provinciale per l artigianato che ha provve dulo all accertamento dei requisiti a norma dell art 4 della legge al riconoscimento degli stessi a norma dell art 5 comma 1 2 altre imprese singole o associate responsabile tecnico di cui al comma 2 dell art 1 della legge il certificato di riconoscimento rilasciato dalla camera di commercio competente presso la quale stata presentata la domanda di cui all art 5 comma 2 della legge o presso la quale si concluso positivamente V aecertamento di cui all art 4 della legge ad opera della commissione nomunata dalla giunta della medesima camera di commercio 5 I certificato rilasciato sulla base di modelli approvati con decreto del Ministro dell industria del commercio e dell artigianato che fissera altresi modalit per l effettuazione di periodiche verifiche
23. K OA Oea PAT LL SII I LD _ N E B E X NN RT LE PIT HERE HH NA INNI Y NIN H N TN ADI NANI FUAT LL AGAIN ATNA ANTT NETS SANI I IN HA AHAHAH L1 141445 4 4 NIILIIIOIOKILC LWwLA ILA ILLE IIIS I N ri 1 4 LA LAG KENN T S LLLI be LI LET LE EE LI DIL 1 1 III I AL dai A LL TII b 0 INNI NATA SIIT UTI r LOCUM HERMES deed LX AT 10000 9000 8000 7000 6000 9900 9000 4500 4000 3500 3000 600 2400 2200 2000 1800 1600 14
24. essere riassunta nello schema a blocchi di fig 1 6 Analizziamo ora brevemente le singole fami glie Raccordi a giunzione capillare La giunzione capillare brasatura l operazione durante la quale una lega metallica d apporto viene portata a fusione a contatto dei pezzi da unire preventivamente riscaldati La lega allo stato liquido penetra nell intersti zio delimitato dalle pareti dei due elementi da unire bagnandone completamente le superfici Pertanto i prodotti appartenenti a questa fami glia dovranno essere progettati e costruiti ottimiz zando quelle caratteristiche geometriche imposte dal metodo di giunzione suddetto Una particolare cura deve essere posta nella realizzazione delle superfici in particolare quelle a contatto con la lega brasante che devono esse Fig 1 5 Ordine per l indicazione dei diametri nominali SANCO Installazione del tubo di rame RACCORDI Raccordi a giunzione Raccordi capillare meccanici Raccordi Raccordi misti Raccordi a Flange a brasare UNI EN 1254 4 compressione ISO 7005 3 Raccordi per brasatura dolce e forte UNI EN 1254 1 Raccordi per brasatura forte UNI EN 1254 5 a innesto alia con bicono con colletto conico UNI 11065 con guarnizione pr EN 1254 6 pr EN 1254 7 UNI EN 1254 2 UNI EN 1254 2 Fig 1 6 Tipi di raccordi per tubo di rame Installazione del tubo di rame re prive di difetti macchie solc
25. estrusione del materiale direttamente sul tubo rivestimento del tubo con guaina continua fab bricata precedentemente Con il primo procedimento vengono estrusi seguenti tipi di materiali Polivinilcloruro E stato il primo esempio di tubo di rame rivestito Il rivestimento in alcuni casi pu presentarsi a forma stellare fig 1 26 per creare una intercape dine d aria isolante 31 Applicazioni reti di distribuzione sotto traccia per acqua fredda e calda raccolta condensa dei ventil convettori per ogni apparecchio consigliabi le almeno il 16 mm e distribuzione di combustibili gassosi alle utenze reti di adduzione del gasolio dalla cisterna ai bruciatori Polietilene Applicazioni e reti sotto traccia di impianti idrotermici e reti interrate di impianti a gas Con il secondo procedimento i tubi vengono rivestiti con i seguenti materiali polietilene espanso a cellule chiuse polietilene espanso a cellule chiuse ricoperto da pellicola di polietilene compatto elastomerico a cellule chiuse Applicazioni reti di distribuzione sotto traccia per acqua Guaina di polivinilcloruro stellare Guaina di polivinilcloruro non stellare Polietilene a cellule chiuse Polietilene a cellule chiuse Guaina di polietilene Fig 1 26 Tipi di guaine SANCO Installazione del tubo di rame Tab 1 13 Lato H cm del compensatore di dilatazione quadro con raccordi in funzion
26. ripor tate in allegato IIIc PARTE PRIMA Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n 52 del 3 marzo 2001 Serie generale Spediz abb post 45 art 2 comma 20 b Legge 23 12 1996 n 662 Filiale di Roma GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 4 4 cu E 2 1 7 LI W E E 7 E i 5 d TR 5 SI PUBBLICA TUTTI I GIORNI NON FESTIVI DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI VIA ARENULA 70 00100 ROMA AMMINISTRAZIONE PRESSO L ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO LIBRERIA DELLO STATO PIAZZA G VERDI 10 00100 ROMA CENTRALINO 06 85081 _ r l e o tie S0 Roma Sabato 3 marzo 2001 N 41 L DECRETO LEGISLATIVO 2 febbraio 2001 n 31 Attuazione della direttiva 98 83 CE relativa alla qualit delle acque destinate al consumo umano 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale n 52 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale n 52 2 o o_o 2 mm LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI DECRETO LEGISLATIVO 2 febbraio 2001 n 31 SOMMARIO Attuazione della direttiva 98 83 CE relativa alla qualit delle acque destinate al consumo umano IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DECRETO LEGISLATIVO 2 febbraio 2001 n 31 Attuazione de
27. 1 Contatore 2 Dispositivo di intercettazione del contatore distributore 3 Punto di consegna del gas 4 Dispositivo di intercettazione dell impianto interno cliente 5 Presa di pressione completa di tappo ed eventuale rubinetto 6 Flessibile se necessario 7 Gas 8 Entrata 9 Uscita B componenti 1 2 e 3 costituiscono il gruppo di misura 133 Tubi di rame tubi di rame devono avere le caratteristiche prescritte dalla UNI EN 1057 Per i diametri di uso corrente gli spessori minimi da impiegare sono indicati dalla UNI 7129 Raccordi con terminali a pressare per tubi di rame Le giunzioni dei tubi di rame possono essere realizzate mediante raccordi con terminali a pressare conformi alla UNI 11065 Il processo di giunzione i materiali e gli utensili impiegati devono essere quelli definiti dal fabbricante del sistema con le indica zioni e le modalit previste sul libretto di istruzioni ed avvertenze messo specificatamente a corredo dello stesso raccordi con i terminali a pressare non devono essere interrati o posti sottotraccia Prima di introdurre la tubazione nel raccordo a pressare deve essere accertata la presenza dell elemento di tenuta nella propria sede Il raccordo stesso non deve essere utilizzato nel caso di mancanza dell elemento di tenuta di evidente danneggiamento dello stes so del corpo del raccordo Le giunzioni miste tubo di acciaio con tubo di rame ed anche quelle per il collegamento di rubine
28. 5 trasgressori delle disposizioni previste dalla presente legge sono puniti con l ammenda lire 100 mila a lire 2 milioni o con l arresto fino a due anni Art 6 La presente legge entra in vigore dopo un anno dalla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale La presente legge munita del sigillo Stato sar inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubbli ca italiana fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato Data a Roma addi 6 dicembre 1971 SARAGAT Colombo Gava Restivo Zagari Mariotti 112 SERIE GENERALE o Q Spedizione in abbonamento postale Gruppo Anno 131 Numero 59 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 5 cu mE Si PUBBLICA POMERIGEI PARTE PRIMA Roma Lunedi 12 marzo 1990 DI TUTTI t GIORNI MENO FESTIVI CMREZIONE E REDAZIONE PRESSO i MINISTERO DI GRAZIA GIUSTIZIA UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI ARENULA 7D BIO ROMA AMMINISTRAZIONE PRESSO L ISTITUTO POLIGRAFICO ZECCA DELLO STATO LIBRERIA DELLO STATO PIAZZA G VERDE 10 00100 ROMA CENTRALINO 05081 x m La Gazzetta Ufficiale oltre alla Serie gencrale pubblica fre Se ie ciascuna contraddistinta con auto noma numerazione 1 Serie speclale Corte costituzionale pubblicata il mercoled 2
29. Tab 3 5 Tolleranze sul diametro esterno d Diametro esterno Tolleranze sullo spessore di parete nominale De A gt lt x 1 Inclusa l eccentricit 2 10 per tubi R250 semiduri da 35 mm 42 mm e 54 mm di diametro con spessore di 1 2 mm Nota l eccentricit controllata per mezzo della tolleranza sullo spessore di parete 1 AJ mM NEN X X mE mE MS NEN EM Nu NEN NEN II 8 LL I valori indicati con R sono le dimensioni europee raccomandate valori indicati con X sono altre dimensioni europee in uso Tab 3 4 Diametri esterni e spessori di parete nominali Tab 3 6 Tolleranze sullo spessore di parete individuata dalla sigla Cu DHP tab 3 1 o dal codi ce di designazione alfanumerico CW024A secondo la norma UNI EN 1412 Come si pu facilmente notare si tratta di rame ad elevata purezza Cu minimo 99 90 in cui il fosforo presente ha la fun zione di garantire la disossidazione del metallo conseguentemente l assenza di ossido rameoso come richiesto da DPR 1095 68 pi avanti ripor tato che impone qualora il contenuto di fosforo sia 48 inferiore a 0 015 uno specifico esame al micro SCODIO Il contenuto di fosforo inoltre non modifica le caratteristiche chimico fisiche del metallo fatta eccezione la notevole riduzione di conduttivit elet trica La prima novit rilevan
30. ai cicli ter mici alle vibrazioni alla flessione alla tenso corro sione ed una prova di resistenza alle alte tempera ture 650 C per garantire la sicurezza anche in caso di incendio Ricordiamo infine che il produttore dovr indi care le istruzioni per la corretta installazione del raccordo Leghe per brasatura Nel quadro complessivo della normativa non pote vano mancare norme sulle leghe d apporto per la realizzazione della brasatura Occorre innanzitutto chiarire la differenza che intercorre tra due metodi di giunzione spesso rite nuti a torto identici Infatti secondo la definizione 54 della norma UNI EN 24063 Saldatura brasatura forte brasatura dolce e saldobrasatura dei metalli Nomenclatura dei procedimenti e relativa codifica zione numerica si definisce saldatura il procedimento di giunzione di ele menti metallici che porta a fusione per mezzo di una fiamma prodotta dalla combustione di un gas oppure di un arco elettrico generato da due elettro di o con altri sistemi le codifiche numeriche indi viduano i differenti procedimenti di saldatura le estremit degli elementi da unire che solidificando si immediatamente provocano l unione degli ele menti Talvolta un elettrodo fornire anche materiale d apporto che si lega metallurgicamente con il metallo fuso a brasatura al contrario non provoca mai la fusione degli elementi da unire la giunzione ne per mezzo della fusion
31. aj gli impianti di produzione di trasporto di conseguito con specializzazione relativa al scttore delle distribuzione e di utilizzazione dell energia elettrica attivit di cui all articolo 2 comma 1 presso un istituto all interno degli edifici a partire dal punto di consegna statale o legalmente riconosciuto previo un periodo di dell energia fornita dall ente distributore inserimento di almeno un anno continuativo alle dirette i dipendenze di una impresa settore b gli impianti radiotelevisivi elcitronici in energ le antenne e eli impianti di protezione da scariche E H t atmosferiche oppure titolo o altestato conseguito air sensi deila lezisla ione vigente in materia di formazione professiona le previo un perixlo di insertmenic di ameno due anni consecutivi dirette dipendenze di una del c gli impianti di riscaldamento e di climatizzazione azionati da fluido liquido aeriforme gassoso e di qualsiasi natura specie 4 gli impianti idrosanitari nonch quelli di traspor a Oppure prestazione lavorativa svolta alle dirette to di trattamento di uso di accumulo e di consumo di dipendenze di una impresa del settore nel medesimo acqua all interno degli edifici partire dal punto di ramo di attivit dell impresa stessa per um periodo non consegna dell acqua fornita dall ente distributore inferiore a tre anni escluso quello computato ai fini dell apprendistato
32. in tale caso occorre richiedere conferma al produttore Tab 1 5 Pressioni e temperature massime per raccordi a pressare per trasporto acqua classe 1 punti garantisce la tenuta meccanica mentre l O ring quella idraulica L O ring trovarsi a met della lunghezza dell inserimento del tubo o al bordo del raccordo La deformazione provocata dalla pressatura presente sia sul raccordo che sul tubo perch ci avvenga in modo uniforme necessario che quest ultimo si presenti con eccentricit e ovaliz zazione nei limiti previsti dalla norma Questo sistema consiste in una connessione a Fig 1 10 Raccordo a compressione con guarnizione O Ring 1 Dado di bloccaggio 2 Anello elastico 3 Rondella di compressione 4 O Ring 5 Corpo del raccordo 11 freddo tramite pressione vedi sequenza fotografi ca a pag 13 Si raccomanda di sbavare il tubo dopo il taglio controllare che la guarnizione sia ben inserita nel raccordo spingere il raccordo sul tubo fino alla linea di battuta e quindi eseguire la pressatura mediante l apposito utensile Una pressione costante prima e dopo il rilievo del rac cordo consente al raccordo al tubo di rame e alla guarnizione di congiungersi in maniera indissolu bile con doppia forza raccordi secondo la norma UNI 11065 che come gi detto anticipa la norma UNI EN 1254 7 sono suddivisi in due categorie a seconda del loro campo di utilizzo se sono a contatto con acqu
33. progetto edilizio per gli impianti il cui progetto non sia soggetto per legge ad approvazione Art 7 Installazione degli impianti I Le imprese installatrici sono tenute ad eseguire gli impianti a regola d arte utilizzando allo scopo materiali parimenti costruiti a regola d arte materiali ed i Serie generale n 59 componenti realizzati secondo le norme tecniche di sicurezza dell Ente italiano di unificazione UNI e del Comitato elettrotecnico italiano CEI nonch nel rispetto di quanto prescritto dalla legislazione tecnica vigente in materia si considerano costruiti a regola d arte 2 In particolare gli impianti elettrici devono essere dotati di impianti di messa a terra e di interruttori differenziali ad alta sensibilit o di altri sistemi di protezione equivalenti 3 Tutti impianti realizzati alla data di entrata in vigore della presente legge devono essere adeguati entro tre anni da tale data a quanto previsto dal presente aritcolo 8 Finanziamento dell attivit di normazione iscnica H 3 per cento del contributo dovuto annualmente dall Istituto nazionale per l assicurazione contro gli infortuni sul lavoro INAIL per l attivit di ricerca di cui all articolo 3 terzo comma del decreto legge 30 giugno 1982 n 390 convertito con modificazioni dalla legge 12 agosto 1982 n 597 destinato all attivit di normazione tecnica di cui all articolo 7 della presente legge svolta
34. riportante le distanze massime per lo staffaggio 8 DILATAZIONI TERMICHE In conseguenza dell aumento di temperatura le tubazioni si dilatano L allungamento di un tubo e pi in generale di un qualsiasi solido rappresen tato analiticamente dalla seguente espressione dove Q coefficiente di dilatazione lineare 1 68 10 tra 25 e 100 L lunghezza del tratto di tubo in esame m AT salto termico espresso in C ovvero la differenza fra la massima temperatura d esercizio e la minima Ad esempio nel caso di una condotta rettilinea di rame lunga 40 m posata con una temperatura ambiente di 5 che in esercizio raggiun gere 85 l allungamento conseguente AL 0 0000168 85 5 40 0 0538 m 54 mm se la condotta suddetta si trovasse fra due apparecchi fissi esempio pompa e batteria di scambio ed avesse un diametro limitato 18x Imm in conseguenza dell incremento di temperatura si verificherebbe molto probabil mente solo una flessione del tubo con sollecita zioni dannose per eventuali organi intermedi ad esempio valvolame Se il tubo ha un diametro maggiore ad esempio 76 1x2 5 mm quindi una Distanze massime raccomandate per lo staffaggio mm Orizzontale Verticale 26 SANCO Installazione del tubo di rame Fig 1 19 Collarini di fissaggio a muro Esempio di collare a mensola per tubazioni inclinate o orizzontali ID
35. serraggio sul corpo fig 1 10 L installazione al pari dei raccordi a bicono particolarmente semplice ed anche in caso di smontaggio e successivo riavvitamento suffi ciente sostituire la guarnizione torica per ottenere nuovamente la funzionalit del giunto Una limitazione all uso di questo tipo di rac cordi dovuto alla compatibilit della guarnizione con i fluidi trasportati e con le temperature esercizio Raccordi a pressare press fittings Questo tipo di raccordo fig 1 11 inizialmen te nato per l utilizzo con altri materiali da qual che anno utilizzato anche per il rame Il raccordo comunemente chiamato anche press fitting pre senta un O ring in materiale sintetico alloggiato in una nicchia toroidale sulla sua parete interna La giunzione si forma quando si pressa il raccordo contro la parete esterna del tubo la parte metalli ca parzialmente deformata e schiacciata in pi Fig 1 9 a b Esempi di raccordi meccanici con sede conica SANCO Installazione del tubo di rame Temperatura massima Pressione massima Nota 1 i raccordi devono poter resistere a temporanee escursioni fino a 110 C con 6 bar di pres sione per 1 ora in caso di malfunzionamento dell impianto Nota 2 Per interpolazione si possono ricavare i valori intermedi di pressione ammissibili Nota 3 alcune tipologie di raccordi a pressare possono essere idonee per temperature pressioni diverse da quanto indicato
36. simili gli impianti di protezione antincendio 2 Sono altresi soggetti all applicazione della presente legge gli impianti di cui al comma 1 lettera relativi agli immobili adibiti ad produitive al commercio al terziario ad altri usi Il DM 4 otobre 1982 reca Norme in materia di autorizzazione per l installazione di impianti telefonici interni Noto 2 Si trascrive il lesto dell art 3 comma 1 lettere A e cJ della n 4621990 1 requisiti Tecnico prefessienali di cui all art 2 comma 2 SOD i hj oppure diploma di scuola secondaria superiore conseguito con specializzazione relativa al settore delle attivit di all art 2 comma presso un istituto statale o legalmente previo un periodo di inserimento di almeno un anne continuativo afle dirette dipendente di una impresa del setlore oppure titolo o atlestato conseguito ai sensi della legislazione vigenie in materia in formazione professionaie previo un periodo di inserimento di almeno due anni consecutivi alle dirette dipendenze di una impresa dol settore 15 2 1992 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPURBLICA TALIANA Serie generale 38 r rrr r_oo m__ _T t1t11tt_r r11tkte e 0 RR Ro RR RR E ERE RR P RR 4 i traseris Il testo degl
37. vo del sistema che a sua volta influir sul calcolo del fabbisogno energetico mensile e stagionale contrario se le tubazioni sono isolate non emettono energia e conseguentemente non sono da considerare nel calcolo che risulta quindi sem plificato Tuttavia il tubo considerarsi isolato solo se la coibentazione risulta conforme alla suddetta UNI 10376 tubi preisolati dei produttori pi qualificati sono dotati delle opportune certificazioni di confor mit anche nei confronti di questa norma se invece la tubazione viene coibentata in opera dovr essere il progettista o l installatore a rilasciare questa certificazione Impianti a gas Anche in questo settore abbiamo assistito ad un forte incremento delle quote di mercato di perti nenza del tubo di rame certamente favorito dall esi stenza della norma UNI 7129 Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione Progettazione installazione e manutenzione che gi nel 1972 e con maggior dettaglio nel 1992 ne ammetteva l uso Nel dicembre 2001 stata pubblicata una nuova versione che ingloba anche gli aggiornamenti del 95 e del 97 Riteniamo opportuno evidenziare che la norma UNI 7129 attualmente in fase di profonda revisio ne allo scopo di migliorarne alcune indicazioni SANCO Normativa e legislazione risultate di incerta interpretazione ma soprattutto di metterla al passo con l evoluzione della tecnica Riportiamo le indica
38. 0 00542 q da cui 13761 N D d q Nel caso di tubo di rame convogliante acqua SANCO Installazione del tubo di rame es a 4 C applicando la presente formula viene calcolata la massima distanza fra due appoggi al variare delle dimensioni dei tubi di rame risultati arrotondati numericamente sono riportati di seguito Dimensioni Massima Dimensioni Massima distanza distanza mm mm mm mm 22 x 1 5 28 x 1 5 35 x 1 5 42 x 1 5 54 x 2 76 1 x 2 5 88 9 x 2 5 108 x 3 Lo staffaggio dei tubi di rame normalmente viene eseguito fissando direttamente il tubo sulla parete con apposite staffe oppure staffando il o i tubi su un supporto metallico guida a sua volta fissato alla parete Le figg 1 19 e 1 20 riportano alcune soluzioni specifiche Con il termine generico di staffa si indicano tre tipologie di appoggio semplice scorrevole o punto fisso In funzione di questa diversa tipolo gia di fatto si hanno staffe di forme diverse Prima di eseguire la posa degli staffaggi occorre procedere alla tracciatura della linea rispettando le eventuali pendenze previste a disegno Ese guendo le operazioni di tracciatura si ha automa ticamente un riscontro di eventuali interferenze con altri impianti Diametro nominale del tubo mm 12 14 15 16 18 22 28 35 42 54 Per completezza si riporta qui di seguito la tabella indicata nel prEN 14905 e contenuta al punto 6 1 1 della UNI TS 11147
39. 10 del decreto dei Presidente della Repubblica 29 luglio 1982 n 577 Visto l art 1 del citato decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 1982 n 577 Espietata la procedura di informazione prevista dalla iegse 21 giugno 1986 n 317 Decreta Art 1 Campo di applicazione presente decreto per scopo l emanazione di disposizioni riguardanti la progettazione la costruzione l esercizio dei sottoelencati impianti termici di portata iermica complessiva maggiore di 35 kW convenzionalmente tale valore assunto corrispondente al vaiore di 30 000 kCal h indicato nelle precedenti disposizioni alimentati da combustibili gassosi alla pressione massima di 0 5 bar ed individua le misure di sicurezza per il raggiungimento degli obiettivi descritti nell art 2 a climatizzazione di edifici ambienti 5 produzione centralizzata di acqua calda acqua surriscaldata e o vapore c forni da pane e laboratori artigiani d lavaggio biancheria e sterilizzazione e cucine e lavaggio stoviglie Non sono oggetto del presente decreto gii impianti realizzati specificatamente per essere inseriti in cicli di lavorazione industriale gli apparecchi di tipo A le stufe catalitiche i nastri radianti e gli inceneritori 2 Pi apparecchi termici alimentati a gas di seguito denominati apparecchi installati nello stesso locale o in locali direttamente comunicanti sono considerati come facenti parte di un unico impianto di portata t
40. 14 347 III NLN DI IN ANI gt gt gt LIA AZIZ LALACLEUN A AN LLL UN LIPS HNES TT TA NI Lo 1141 1 1 OZ __ LaL NU AAT Cal Perdite di carico lineari Pa m 148 149 4 5 6 7 8 910 12 16 20 24 30 3540 50 60 7080 100 120 160 200 250 300 400 Portate 1 3 Diagramma la determinazione delle perdite di carico lineari Azoto A 15 C Portate 1 100000 90000 80000 70000 60000 55000 50000 45000 40000 35000 30000 26000 24000 22000 20000 18000 16000 14000 12000 10000 9000 8000 7000 N NANNI KS NIDI NIN IAN A ALL NINNI T L BFI LL gt MR INR NINA E NL LLL
41. 3 terzo comma del D L n 390 1982 Disciplina delle funzioni prevenzionali e omologative delle unit sanitane locali e dell Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro il seguente Il contributo di cui all art 3 secondo comma della legge 19 dicembre 1952 n 2390 viene assegnato al fondo sanitario nazionale di cui all art SI della legge 23 dicembre 1978 n 833 per essere destinato ad attivit di ricerca nel campo della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali a partire dalla cessazione dell attivit commissa del ENFI 15 Il testo dell art 17 della legge 400 1988 Disciplina dell attivit di Governo ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri e it seguente Art 17 Regolamenti 1 Con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione dei Consiglio dei Ministri sentito il parere del Consiglio di 51310 che deve pronunziarsi entro novanta giorni dalla richiesta possono essere emanati regolamenti per disciplinare lesecuzione delle leggi e dei decreti legislativi 6 l attuazione e l integrazione delle leggi e dei decreti legislativi recanti norme di principio esclusi quelli relativi a materie riservate alla competenza regionale le matene in cui manchi la disciplina da parte di leggi o di atti aventi forza di legge sempre che non si tratti di materie comunque riservate alla jegge 24 Vorganizzazion
42. 52 raccordi meccanici a compressione UNI EN 93 re impiegate in funzione della temperatura del flui SANCO Normativa e legislazione do convogliato e specificano anche le prove con le relative metodologie alle quali i prodotti devono essere sottoposti Tra queste oltre alle verifiche dimensionali e di tenuta alla pressione opportuno sottolineare il controllo degli eventuali residui carboniosi la resi stenza alla dezincificazione quando richiesta e la resistenza alla corrosione sotto sforzo La marcatura obbligatoria e la dichiarazione di conformit quando richiesta sono altre indicazioni incluse nella norma La UNI 11065 e le future norme UNI EN 1254 6 e 7 definiscono le caratteri stiche dei raccordi a innesto e a pressare Queste riportano alcuni tra i materiali pi usati per il corpo del raccordo da sottolineare che sono tutti o in rame Cu DHP o in leghe di rame Vengono riportate anche le temperature e le pressioni massime applicabili con l utilizzo di tubi metallici mediante tabelle e note Analiz zando nello specifico per i raccordi a pressare c una grossa novit infatti sono suddividi in due classi la Classe 1 per raccordi per l ac qua mentre la Classe 2 per quelli per gas ad uso domestico Le norme a venire impongono inoltre che il rac cordo prima di essere messo in commercio superi numerosi test tra i quali solo per citarne alcuni la prova a pressione alla trazione al vuoto
43. 80000 70000 60000 95000 30000 45000 40000 35000 30000 26000 Portate l h 10000 9000 8000 7000 6000 5500 5000 4500 4000 3500 3000 2600 2400 2200 2000 1800 1600 1400 1200 1000 900 800 700 600 990 200 450 400 350 300 260 240 220 200 180 160 140 120 100 90 80 70 60 90 40 30 E m M T ANATS N NIN LE NINAN NOAS AAA DINT AIM I ALI A L1 LN TT A MATTINA LEN MII IE LT ANI N 4 I NL OL NAT NACL e ANI S SIA LR NL A P SE 26 A AN _ i ELE AL e E Z EJ A INI N AN NNN AT NAUNA AN ETNIA NIN E A P A iu N E L A KJ LN LET aum EBD M m Ld E MILI AHAH L i NARRA RA ANIA PL 1 I LZ dii a
44. AS N AINT ALTA AAA 4 Ce HERE ENNAN N N _ Ac XR ri TY T p im t BN e AEREA Ne NE PN ce id TO XI 4 1 L7 NK IMI LI DINNER 1 i INE GN N AKU NA NEC ZIE TN ES KE Ge DZ TAI SATA IX LL KRAN AL LAE LANI AA AN AAS PIA LAI A A ANI p EA JOAL pq E s NI rea EE AEREE AHAHAH 3A HRRNAASN Nt rn uu e E IN gt erica LL N ZI NINNI LIL 411414 A Lu N ZAZIONE ONION cuum Lu iL 414 gt
45. Mini stro per l Industria il Commercio e l Artigianato funzionari del Ministero dell Industria del Com mercio e dell Artigianato nonch degli istituti enti e laboratori sopra indicati nell esercizio delle loro funzioni sono ufficiali di polizia giudiziaria ART 5 trasgressori delle disposizioni previste dalla legge sono puniti con l ammenda da lire 100 mila a lire 2 milioni o con l arresto fino a due anni ART 6 La presente legge entra in vigore dopo un anno dalla sua pubblicazione nella GAZZETTA UFFICIALE La presente legge munita del sigillo dello Stato sar inserita nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana fatto obbli go a chiunque spetti di osservarla e di farla osser vare come legge dello Stato Data a Roma addi 6 dicembre 1971 SARAGAT Colombo Gava Restivo Zagari Mariotti umano La prima una legge del 1989 emanata con lo scopo di eliminare le barriere tecniche alla libera circolazione dei prodotti da costruzione all interno della Unione Europea all epoca ancora definita Comunit Economica Europea prodotti da costruzione per usufruire dei vantaggi offerti da un mercato liberalizzato devono soddisfare una serie SANCO Normativa e legislazione LEGGI E DECRETI L 186 1 marzo 1968 Sicurezza degli impianti elettrotecnici DPR 1095 3 agosto 1968 Modifica all art 125 del regolamento generale sanitario approvato con regio decreto 3
46. NITITITAMAT ITTI I IT N T Azd N l1 2600 111141 N 1 1 Il INI IMM 400 MO 6 2206 1800 Sl AE 4 1800 AHNA INTITINI Nol DI IAA LA 1600 ALL 2 1200 n 5 AL 2 5 dA A 2 A 1200 S AS ILA LO a 00 Ad NETTA LAT I AII A LA LL 909 ao I 4 1 LAS MX 800 206 N HHTHHHNEHHTPRAE MN LINT a S S m NTA TNN e A AAN IL 00 so 41 ANAT LET INI LL XI Hua I NHH LA 450 5 o TTAN SI N IST ATI G so IL ITTTIIMAT LJ eI EL M LULA LB iw 356 na ALAN IAA LA LI L1 del OL Le Ll Nue I Ml li ii ixl 260 ENTE DATATO prec RP I I 26 EN DZ I AL I 260 240
47. P R 412 allegato B del 26 agosto 1993 ISOLAMENTO DELLE RETI DI DISTRIBUZIONE DEL CALORE NEGLI IMPIANTI TERMICI Le tubazioni delle reti di distribuzione dei fluidi caldi in fase liquida o vapore degli impianti termici devono essere coibentate con materiale isolante il cui spessore minimo fissato dalla seguente tabel la in funzione del diametro della tubazione espresso in mm e della conduttivit termica utile del mate riale isolante espressa in W m C alla temperatura di 40 C Per valori di conduttivit termica utile dell isolante differenti da quelli indicati in tabella i valori minimi dello spessore del materiale isolante sono ricavati per interpolazione lineare dei dati riportati nella tabella stessa montanti verticali delle tubazioni devono essere posti al di qua dell isolamento termico dell involucro edilizio verso l interno del fabbricato ed i relativi spessori minimi dell isolamento che risultano dalla tabella vanno moltiplicati per 0 5 Per tubazioni correnti entro strutture non affacciate n all esterno n su locali non riscaldati gli spesso ri di cui alla tabella vanno moltiplicati per 0 3 Nel caso di tubazioni preisolate con materiali o sistemi isolanti eterogenei o quando non sia misurabile diret tamente la conduttivit termica del sistema le modalit di installazione e i limiti di coibentazione sono fissati da norme tecniche UNI che verranno pubblicate entro il 31 ottobre 1993
48. Presenta comprovate propriet batteriostatiche che ne fanno il materiale particolarmente idoneo per le reti idrico sanitarie al fine di prevenire le proliferazioni batteriche come la Legionellosi Grazie alla sua azione sulla parete cellulare dei microrganismi patogeni il tubo di rame SANCO inibisce la formazione di batteri all interno delle tubazioni dell acqua adibita al consumo umano che producono i loro effetti molto pericolosi quando viene nebulizzata e inalata ad esempio in occasione di docce idromassaggi o in presenza di fontane Oltre a un intervento di carattere preventivo il tubo di rame consente grazie alle sue propriet fisiche e chimiche l adozione di appropriati interventi decontaminanti shock termico clorazione disinfezione con biossido di cloro senza incorrere per questo nel pericolo di danneggiare l impianto Nel metabolismo umano il rame necessario per la crescita e lo sviluppo ed indispensabile per un buono stato di salute E inoltre presente in numerosi cibi che fanno parte della nostra dieta Prodotti multivitaminici venduti normalmente in farmacia e al supermercato includono il rame tra i propri componenti in quanto svolge un azione antinvecchiamento e antiossidante contro i radicali liberi A termine del suo prolungato ciclo vitale interamente e facilmente riciclabile riducendo cosi la quantit dei rifiuti urbani da smaltire Il tubo di rame a differenza di altri materiali come noto ha
49. Serie generale n 52 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Sei mesi prima della scadenza dell ulteriore periodo di deroga la regione o provincia autonoma trasmette al Ministero delia sanit un aggiornata e circostanziata relazione sui risultati conseguiti Qualora per circostanze eccezionali non sia stato possibile dare completa attuazione ai provvedimenti necessari per ripristinare la qualit dell acqua la ragione o la provincia autonoma documenta adeguatamente la necessit di un ulteriore periodo di deroga Ministero della sanit con decreto di concerto con il Ministero dell ambiente valutata la documentazione pervenuta previa acquisizione del parere favorevole della Commissione europea stabilisce un valore massimo ammissibile per l ulteriore periodo di deroga che non deve essere superiore a tre anni Tutti i provvedimenti di deroga devono riportare quanto segue a i motivi della deroga b i parametri interessati i risultati del precedente controllo pertinente ed il valore massimo ammissibile per la deroga per ogni parametro l area geografica la quantit di acqua fornita ogni giorno la popolazione interessata e gli eventuali effetti sulle industrie alimentari interessate d un opportuno programma di controllo che preveda se necessario una maggiore frequenza dei controlli e una sintesi del piano relativo alla necessaria azione correttiva compreso un calendario dei lavor
50. Serie speciale Comunit europee pubblicata il martedi e giovedi 3 Serie speciale Regioni pubblicata il sabato fr A eh M M re __ or me mor gt _ NN NI LN Siam Legge 5 Marzo 1990 n 46 NORME PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI 113 12 3 1990 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale n 59 r LEGGI DECRETI E ORDINANZE PRESIDENZIALI LEGGE 5 marzo 1990 n 46 2 L esercizio delle attivit di al comimal subordinato ai possesso dei requisiti tecnico professiona li di cui all articolo 3 da parte dell imprenditore 11 quale qualora non ne sia in possesso prepone all esercizio delle La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica attivit di cui al medesimo comma 1 un responsabile hanno approvato tecnico che abbia requisiti Norme per la sicurezza degli impianti IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PROMULGA Art 3 la seguente legge Requisiti tecnico professionali 1 I requisiti tecnico professionali di cui all articolo 2 Art 1 comma 2 sono i seguenti Ambito di applicazione laurea in materia tecnica specifica conseguita 1 Sono soggetti all applicazione della presente legge i Presso una universit statale o legalmente riconosciuta seguenti impianti relativi agli edifici adibiti ad uso civile b oppure diploma di scuola secondaria superiore
51. VERDI 18 96108 CENTRALINO 85881 Roma Sabato 4 maggio 1996 SI PUBBLICA TUTTI MINISTERO DELL INTERNO DECRETO MINISTERIALE 12 aprite 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione la costruzione e l esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi 138 4 5 1996 Suppiemento ordinariu alla GAZZETTA UFFICIALE GIGRNI NON FESTIVI Serie senerdie SOMMARIO m M NISTERO DELL INTERNO DECRETO MINISTERIALE 12 aprile 1996 Approvazione deila regoia tecnica di prevenzione incendi per progettazione la costruzione e l esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi ALLEGATO Titolo li Generalit il Termini definizioni tolleranze dimensionali 1 2 Luoghi di installazione degli apparecchi Titolo Inswilazione all aperto 2 1 Disposizioni GOMUDI ua a ped CETTE 12 Disposizioni particol ri ue 9 Eck RR OR E Ws titolo Installazione in locali esterni i oll ee hohem ono o non Titolo fV fastallazione in faobricari destinati anche ad altro uso o in oculi inseriti nella volumetria del fabbricato servio 4 1 Disposizioni comuni D TSE FEST 42 Locali di Iinsiallazione di apparecchi per lu climatizzazione di edifici ed ambienti per produzion
52. Via Cascina Zanchi 3 24030 Almenno 5 Bartolomeo BG Stampato in Italia Printed in Italy
53. a norma dell articolo della legge 23 ottobre 1992 n 421 L art 7 quinquies del citato decreto legislativo cosi recita Art 7 quinquies Coordinamento con le agenzie regionali per l ambiente 1 Il Ministro della sanit e il Ministro dell ambiente d intesa con la Conferenza permanente per rapporti tra lo Stato le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano stipulano l ambito delle rispettive competenze un accordo quadro per il coordi namento e la integrazione degli interventi per tutela della salute dell ambiente che individua i settori di azione congiunta e i relativi programmi operativi 2 Le regioni individuano le modalit e i livelli di integrazione politiche sanitarie politiche ambientali prevedendo la stipulazi di accordi di programma e convenzioni tra le unit sanitarie loca ie aziende ospedaliere e le agenzie regionali per la protezione dell am biente per la tutela della popolazione dal rischio ambientale con par ucolare riguardo alle attivit di sorveglianza epidemiologica e di comunicazione del rischio Tali accordi devono comunque garantire l erogazione delle prestazioni richieste dalle unit sanitarie locali per lo svolgimento di funzioni e di compiti istituzionali senza aggiuntivi per il Servizio sanitario nazionale 3 Le regioni le unit sanitarie locali per le attivit di laboralo rio gi svolte dai presidi multizonali di prevenzione come compito d
54. acque utilizzate Necessario solo se le acque provengono o sono influenzate da acque superficiali 9 Necessario solo se si utilizza la cloramina nel processo di disinfezione Necessario solo per le acque vendute in bottiglie o in contenitori n tutti gli altri casi i parametri sono contenuti nell elenco relativo al controllo di verifica 2 Controllo di verifica Il controllo di verifica mira a fornire le informazioni necessarie per accertare se tutti i valori di parametro contenuti nel decreto sono rispettati Tutti i parametri fissati sono soggetti a controllo di verifica a meno che Azienda unit sanitaria locale competente al controllo non stabilisca che per un periodo determinato improbabile che un parametro si ritrovi in un dato approvvigionamento d acqua in concentrazioni tali da far prevedere il rischio di un mancato rispetto del relativo valore di parametro I presente punto non si applica ai parametri per la radioattivit 100 101 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE TABELLA 1 Frequenza minima di campionamento analisi le acque destinate al consumo umano da una rete di distribuzione da cisterne o utilizzate nelle imprese alimentari campioni debbono essere prelevati nei punti individuati ai sensi dell articolo 6 al fine di garantire che le acque destinate al consumo umano soddisfino i requisiti del presente decreto Tuttavia nel caso di u
55. bava non asportata potrebbe danneggiare l O ring necessario inoltre verificare che il raccordo sia pulito e che la posizione dell O ring sia cor retta Non si devono usare lubrificanti o oli 3 L inserimento del raccordo A questo punto si inserisce il raccordo agevolando l operazione mediante rotazione del raccordo stesso che pu anche non avere il fermo di battuta 4 La pressatura Si sistemano le ganasce della pressatrice perpendicolarmente sul raccordo curando che siano adatte alle dimensioni del tubo e del tipo previsto dal produttore A que sto punto si avvia l utensile di pressatura fino alla completa chiusura della ganascia 3 3 Innesto rapido La realizzazione di una giunzione ad innesto rapido come gi detto non richiede utensili spe cifici limitando l intervento dell operatore alla pre parazione del tubo passi necessari sono I seguenti 1 Il taglio del tubo Si effettua preferibilmente con un tagliatubi a rotella 2 La sbavatura Anche nel caso del raccordo ad innesto una installazione a regola d arte pre vede che vengano eliminate eventuali bave interne ed esterne 3 La calibratura Alcuni produttori consigliano di calibrare il tubo ricotto dopo il taglio e la sba vatura 4 L inserimento Si inserisce il raccordo fino al fermo di battuta oppure se questo non ci fosse fino ad un segno sul tubo applicato in precedenza La possibilit in alcuni tipi di smontare il rac cordo aumenta la prat
56. che conseguentemente ne riduce la diffusione Non tuttavia trascurabile una loro caratteri stica poco nota e sfruttata la possibilit di otte nere in modo relativamente semplice l isolamento elettrico necessario all interruzione della conti nuit tra diversi tratti di tubazione 3 TECNICHE DI ESECUZIONE 3 1 Brasatura Il fenomeno che contraddistingue questo tipo di giunzione che correttamente detta per bra satura capillare la penetrazione del metallo allo stato fuso nell interstizio per capillarit per mezzo cio di quella forza che si instaura nell in terstizio purch sufficientemente piccolo o di un tubo capillare generata dalla tensione superficia le di un liquido che ne bagni le pareti fig 1 12 Questa propriet dipende quindi dal potere bagnante del liquido e cio dalla sua tensione di vapore superficiale nonch dalla distanza tra i pezzi liquidi che hanno buone propriet di penetra zione capillare tendono naturalmente qualora posti su una superficie piana metallica o non metallica a stendersi su di essa in modo unifor me senza rimanere sotto forma di goccia SANCO Installazione del tubo di rame Fig 1 12 Effetti della capillarit La capillarit permette di vincere la forza di gravit pertanto le brasature capillari possono essere eseguite anche dal basso verso l alto con il giunto posizionato nel modo definitivo L altezza di risalita del metallo fuso in funzione
57. cui al comma 1 sono adottati in conformit 3i dicembre 2000 sono aggiornati ogni sei anni 3 Nell espletamento dell attivit conoscitiva di eui af comma 1 le amministrazioni sono tenute ad utilizzare i dati e le itformazioni gi acquisite con particolare riguardo quelle preondinate alla reda zione dei piani di risanamento delle acque di cui alla legge 10 maggio 1576 M9 nonch a quelle previste dala legge maggio 1589 n 183 ot al ari 30 Per quanto nguarda i decreto del Presidente della Repub blica 24 maggio 1928 n 236 vedi le note alle premexse 0160074 ra Wc a FRANCESCO M CITA redattore ALFONSO ANDRIANI virg redofrore anus AS 464115370 Roma 2001 Istituto Poligrafico Zecca dello Stato 5 111 LEGGE 6 dicembre 1971 n 1083 Norme per la sicurezza dell impiego gas combustibile GAZZETTA UFFICIALE n 320 del 20 dicembre 1971 La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga la seguente legge Art 1 Tutti i materiali gli apparecchi le installazioni e gli impianti alimentati con gas combustibile per uso domestico ed usi simi lari devono essere realizzati secondo le regole specifiche della buona tecnica per la salvaguardia della sicurezza Art 2 gas combustibili ad uso domestico ed uso similare distribuiti mediante condotte o liquefatt
58. dall UNI e dal 2 La somma di cui ai comma calcolata sull ammon tare del contributo versato dall INAIL nel corso dell anno precedente iscritta a carico del capitolo 3030 dello siato di previsione della spesa del Ministero dell industria del commercio e dell artigianato per il 1990 e a carico delle proiezioni del corrispondente capitolo per anni seguenti Art 9 Dichiarazione di conformit l Al termine dei lavori l impresa installatrice tenuta a rilasciare al committente Ia dichiaraziene di conformit degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui all articolo 7 Di tale dichiarazione sottoscritta dal titolare dell impresa installatrice e recante i numeri di partita IVA e di iscrizione alla camera di commercio industria artigianato agriceltura faranno parte integrante la relazione contenente la tipologia dei materiali impiegati nonch ove previsto il progetto di cui all articolo 6 Art 10 Responsabilit del committente o del proprietario 1 li committente o il proprietario tenuto ad affidare i lavori di installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui all articolo 1 ad imprese abilitate ai sensi dell articolo 2 115 3 1990 prm Art 11 Certificato di abitabilit e di agibilit 1 Il sindaco rilascia il certificato di abitabilit di agibilit dopo aver acquisito anche 1 dichiarazione di conform
59. debbono contenere gli schemi dell impian to e i disegni planimetrici nonch una relazione tecnica sulla consistenza sulla tipologia dell installazione della trasfonnazione o dell ampliamento dell impianto stesso con particolare riguardo all individuzione dei materiali componenti da utilizzare e alle misure di prevenzione e di sicurezza da adottare Si considerano redatti secondo la buona tecnica professionale 1 progetti elaborati in conformit alle indicazioni delle guide dell Ente italiano di unificazione UNI del CEI 3 Qualora l impianto a base di progetto sia variato in opera il progetto presentato deve essere integrato con la necessaria documentazione tecnica attestante tali varianti in corso d opera alle quali che al progetto l installatore deve fare riferimento nella sua dichiarazione di conformit 3 Installazione degli impianti 1 materiali componenti costruiti secondo le norme tecniche la salvaguardia della sicurezza dei UNT e del nonch nel rispetto della legislazione tecnica vigente in materia di sicurezza si considerano costruiti d arte 2 Si intendono altresi costruiti a regola d arte i materiali ed i componenti elettrici dotati di certificati o attestati di conformit alle norme armonizzate previste dalla legge 18 ottobre 1977 n 791 o dotati altresi di marchi di cui all allegato del decreto del Ministero dell industria del commercio d
60. degli impianti La letteratura tecnica pi diffusa tra cui le stesse Linee Guida riporta metodi di intervento quando la proliferazione gi in atto i principali sono trattamento termico e clo razione Il trattamento termico pu essere realizzato mettendo periodicamente in circolo un flusso di acqua a temperatura elevata shock termico flussaggio di acqua calda deve permettere di rag giungere in tutti i punti dell impianto anche al rubi netto pi distante una temperatura di almeno 70 C continuativamente per un periodo di 3 giorni facendo scorrere l acqua per 30 minuti almeno una volta al giorno A fronte di una discreta semplicit di questa 43 Fig 2 2 Colonizzazione superficiale di materiali differenti utilizzati nei circuiti idraulici Rame nuovo ii metodologia necessario sottolineare che essa non impedisce il riformarsi della contaminazione quindi si dovr procedere con trattamenti ripetuti frequentemente e con regolarit Inoltre la stru mentazione di controllo dovr permettere di garan tire il raggiungimento delle temperature indicate In alternativa il trattamento termico essere realizzato progettando la distribuzione di acqua calda ad una temperatura costante di 55 60 in modo da prevenire la contaminazione Tuttavia questa tecnica presenta due grandi inconvenienti gli elevati consumi energetici e la complessit impiantistica infatti per ragioni di sicurezza e
61. degrado della risorsa idrica b i parametri interessati i risultati dei controlli effettuati negli ultimi tre anni valore massimo ammissibile proposto e la durata necessaria di deroga c l area geografica la quantit di acqua fornita ogni giorno la popolazione interessata e gli eventuali effetti sulle industrie alimentari interessate d un opportuno programma di controllo che preveda se necessario una maggiore frequenza dei controlli rispetto a quelli minimi previsti e il piano relativo alla necessaria azione correttiva compreso un calendario dei lavori una stima dei costi la relativa copertura finanziaria e le disposizioni per il riesame Le deroghe devono avere la durata pi breve possibile comunque non superiore ad un periodo di tre anni Sei mesi prima della scadenza di tale periodo la regione o la provincia autonoma trasmette al Ministero della sanit una circostanziata relazione sui risultati conseguiti ai sensi di quanto disposto al comma 2 nei periodo di deroga in ordine alla qualit delle acque comunicando e documentando altres l eventuale necessit di un ulteriore periodo di deroga Il Ministero della sanit con decreto da adottare di concerto con il Ministero dell ambiente valutata la documentazione pervenuta stabilisce un valore massimo ammissibile per l ulteriore periodo di deroga che potr essere concesso dalla regione Tale periodo non dovr comunque avere durata superiore ai tre anni
62. di gas Tubazioni di gas negli edifici Pressione massima di esercizio 5 bar Raccomandazioni funzionali Tale norma europea in relazione alle strategie normative europee di settore di riferimento per le regolamentazioni tecniche dei vari Paesi membri del CEN Comitato Europeo di Normazione in sintonia per con le realt normative gi esistenti a livello nazio nale locale anche a fronte di particolari regolamentazioni vigenti sul loro territorio Nel caso specifico la UNI EN 1775 non sostituisce le analoghe prescrizioni della UNI 7129 che risulta pi dettagliata e rappre senta il riferimento normativo per l attuazione dei criteri e delle procedure previsti dalla legislazione nazionale vigente in materia di sicurezza I SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente norma prescrive i criteri per la progettazione l installazione la messa in servizio e la manutenzione degli impianti domestici e similari per l utilizzazione dei gas combustibili distribuiti per mezzo di canalizzazioni Essa si applica a alla costruzione ed ai rifacimenti di impianti o di parte di essi comprendenti il complesso delle tubazioni e degli accessori che distribuiscono il gas a valle del contatore impianti interni b all installazione di apparecchi aventi singola portata termica nominale non maggiore di 35 kW 30 000 kcal h alla ventilazione dei locali in cui detti apparecchi sono installati d all evacuazione dei prodotti della combustion
63. di polimeri ma soprattutto agli additivi plastificanti stabilizzanti coloranti ecc in esse contenuti Inoltre i manufat ti devono essere sottoposti a controlli di idoneit attraverso prove di migrazione totale e specifica Il rame e le leghe di rame sono l oggetto del paragrafo 1 5 del documento legislativo ed in particolare si fa esplicito riferimento tra gli altri alle tubazioni e raccordi in rame Cu DHP agli ottoni Cu 55 64 Pb lt 3 5 Zn il resto e ai bronzi allo stagno Sn 1 5 9 Pb lt 4 5 Zn 10 Cu il resto per raccordi rubinette ria e valvolame in alcuni componenti come pompe e grandi valvole si possono anche utilizzare i bronzi all alluminio Al 4 12 5 Ni 6 Cu il resto ed infine altre leghe come i cupronickel possono essere impiegate per applicazioni specifi che Vengono prese in considerazione anche le leghe per brasatura punto 2 0 si stabilisce che non devono contenere piombo e antimonio in per centuali superiori a 0 1 e cadmio a 0 012 si noti che in commercio esistono numerosi prodotti validi che non contengono i suddetti metalli Possiamo osservare che il sistema rame perfettamente rappresentato non solo nei tubi e raccordi in Cu DHP ma anche negli ottoni con cui viene fabbricata la gran parte dei raccordi a com pressione e dei collettori oltre che essere larga mente utilizzato per la rubinetteria ed il valvolame 3 3 4 Impianti a gas Abbiamo gi accennato a
64. di tutte queste prove riassunto in un certificato di collaudo di cui all atto dell ordinazio ne essere richiesta copia Da quanto sopra riportato emerge con evidenza 90 che la produzione del tubo di rame deve rispettare standard qualitativi molto elevati analogamente le metodologie di prova sono decisamente avanzate in particolare la prova a correnti indotte che per mette la rilevazione delle pi piccole imperfezioni microfori fessure deformazioni superficiali ecc non rilevabili in altro modo Tutti i tubi per l intera lunghezza devono essere sottoposti a questa verifica per mezzo di un siste ma che automaticamente provvede a scartare i prodotti non idonei Norme accessorie Due norme accessorie di cui diamo solo un accen no sono la UNI 10823 Tubi di rame rivestiti per applicazione gas in zone di interramento Rivesti mento esterno in materiali plastici ottenuti per fusione e la UNI EN 13349 Tubi di rame pre iso lati mediante rivestimento a guaina compatta Quest ultima descrive le caratteristiche dei tubi di rame a norma UNI EN 1057 dotati per di un isolamento compatto quindi una norma focaliz zata sui requisiti del materiale del rivestimento pi che sul tubo di rame sottostante La UNI EN 13349 applicabile per la distribu zione di acqua calda e fredda per gli impianti di riscaldamento ma non con temperature superiori ai 95 alla distribuzione del gas domestico comb
65. e materiali simili Tutti i raccordi ed i pezzi speciali devono essere di acciaio oppure di ghisa malleabile i raccordi di acciaio devono avere estremit filettate UNI ISO 50 EN 10241 o saldate EN 10253 1 i raccordi di ghisa malleabile devono avere estremit unicamente filetta te UNI EN 10242 rubinetti per installazione fuori terra compresi i casi in pozzetti e scatole ispezionabili installazioni a vista devono essere in alter nativa di ottone di bronzo di acciaio di ghisa sferoidale conformi alla UNI EN 331 essi devono risultare di facile manovra e manu tenzione Le posizioni di aperto chiuso devono essere chiaramente rivelabili 3 2 2 2 Per tubi di rame Le giunzioni dei tubi di rame possono essere realizzate mediante giunzione capillare con brasatura dolce o forte UNI EN ISO 4063 per mezzo di raccordi conformi alla UNI EN 1254 1 ed esclusivamente mediante brasatura forte per mezzo di raccordi conformi alla UNI EN 1254 5 Le giunzioni dei tubi di rame possono essere realizzate anche con giunzione meccanica per mezzo di raccordi a com pressione smontabili conformi alla UNI EN 1254 2 tenendo presente che le giunzioni meccaniche non devono essere impiegate nelle tubazioni interrate I raccordi ed i pezzi speciali possono essere di rame di ottone o di bronzo Le giunzioni miste tubo di rame con tubo di acciaio ed anche quelle per il collegamento di rubinetti di raccordi di por tagomma ed altri accessori devono essere
66. eccezione dei tratti terminali per l allacciamento degli apparecchi tratti che devono peraltro avere la minore lunghezza possibile Nel caso di posa sottotraccia entro la fascia di 200 mm ubicata nella zona pi bassa di una parete preferibile col locare la tubazione nella met superiore di tale fascia per evitare i possibili danneggiamenti causati da interventi suc cessivi quali per esempio la posa di battiscopa ecc Nel caso la tubazione venga collocata entro la met inferiore di tale fascia che si estende fino a 100 mm sopra il pavi mento necessaria una segnalazione esterna che individui in modo chiaro visibile e permanente la posizione della tubazione gas Nel caso di posa entro parete che contenga cavit mattoni forati o simili ecc necessario adottare in aggiunta le prescrizioni di cui in 3 3 1 4 L intera tubazione sotto traccia deve essere annegata in malta di cemento 1 3 di spessore non minore di 20 mm operando come segue realizzata la traccia si procede alla stesura di uno strato di almeno 20 mm di malta di cemento sul quale va collocata la tubazione dopo la prova di tenuta dell impianto vedere 3 4 la tubazione deve essere completamente annegata in malta di cemento rubinetti le giunzioni filettate e le giunzioni meccaniche devono essere a vista o inserite in apposite scatole ispeziona bili non a tenuta verso l esterno Per i locali non ventilati devono essere comunque rispettate le condiz
67. emanato il Decreto Ministeriale 6 04 2004 n 174 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 07 04 Esso fissa le caratteri stiche dei materiali e degli oggetti destinati a venire a contatto con le acque destinate al con sumo umano criteri a cui devono rispondere questi mate riali sono due art 2 1 a non devono alterare l acqua conferendole un carattere nocivo b non devono alterare l acqua peggiorando le caratteristiche organolettiche fisiche chimi che e microbiologiche Il decreto riporta una lista positiva di mate riali tra cui compare il rame Cu DHP un ulte riore conferma che il tubo SANCO protegge la salubrit dell acqua che usiamo e beviamo Estratto Punto 1 5 Allegato 1 del D M 174 04 1 5 RAME E LEGHE 1 5 1 Tubazioni e raccordi in Rame Cu DHP Rame 99 90 0 015 lt a Fosforo lt 0 040 Contenuto massimo delle impurezze conside rate tossiche As Ni Cd Pb per elemento 0 02 Totale massimo delle impurezze considerate tossiche 0 06 2 3 IL RAME EGLI EFFETTI BATTERIOSTATICI Un importante aspetto che viene quasi sempre tra scurato quello relativo ai parametri microbiologici elencati nell allegato parte A della Direttiva 98 83 CE e del decreto di recepimento il D Lgs 31 del 2 febbraio 2001 In questo campo l impiego del tubo di rame particolarmente indicato Come riportato da un recente rapporto relativamente a un fenomeno peraltro gi ben conosciuto il t
68. esistono norme UNI in merito relative ai giunti a flangia per i tubi di rame e le sue leghe bronzo ottone Un valido riferimento e la norma ISO 7005 3 prima edizione 15 2 1988 e specificatamente la parte terza copper alloy and composite flanges In questa norma per le flange circolari in lega di rame si fa riferimento a due specifici ratings serie 1 comprendente ISO PN 16 ISO PN 20 ISO PN 50 serie 2 di uso limitato comprendente ISO PN 6 ISO PN 25 180 PN 40 ratings sono definiti in funzione della massi ma temperatura e pressione d esercizio principali tipi di flange previsti dalla ISO 7005 3 sono flangia piana in lega di rame per brasatura e saldatura sul tubo flangia libera in materiale ferroso con collare scorrevole piano slip on in lega di rame per la saldatura o brasatura del tubo flangia libera in materiale ferroso con collare scorrevole a collarino welding neck per la saldatura del tubo flangia cieca blind in lega di rame o in mate riale ferroso ricoperto da una superficie in lega di rame flangia libera di materiale ferroso con collarino scorrevole in lega di rame per la giunzione del tubo mediante brasatura dolce o forte o sal datura flangia a collarino welding neck in lega di rame flangia libera slip on in lega di rame con sede a tasca per brasatura dolce o forte o saldatu ra Le caratteristiche dei vari tipi di flange ed I relativi crite
69. febbraio 1901 n 45 e modificato con regio decreto 23 giugno 1904 n 369 L 1083 6 dicembre 1971 Norme per la sicurezza dell impiego del gas com bustibile Direttiva 85 374 CEE relativa al ravvicinamento delle disposizioni legisla tive regolamentari ed amministrative degli Stati Membri in materia di responsabilit per danno da prodotti difettosi Direttiva 89 106 CEE concernente i prodotti da costruzione DPR 224 24 maggio 1988 Regolamento per l attuazione della Direttiva CEE 85 374 L 46 5 marzo 1990 Norme per la sicurezza degli impianti L 10 9 gennaio 1991 Norme per l attuazione del piano energetico nazio nale in materia di uso razionale dell energia di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinno vabili di energia DPR 447 6 dicembre 1991 Regolamento di attuazione della legge n 46 in materia di sicurezza degli impianti DPR 412 26 agosto 1993 Regolamento recante norme per la progettazione l installlazione l esercizio e la manutenzione degli impianti tecnici degli edifici ai fini del contenimen to dei consumi di energia in attuazione dell art 4 comma 4 della legge 10 del 9 gennaio 1991 DM 6 agosto 1994 Recepimento delle norme UNI attuative del decre to del presidente della Repubblica 26 agosto 08 1993 n 412 recante il regolamento il conteni mento dei consumi di energia degli impianti termi ci degli edifici e rettifica del valore limite del fabbi sog
70. in base al progresso scientifico e tecnologico Anche nel trasporto attraverso tubazioni l acqua reagisce con i materiali delle stesse in particolar modo nel periodo iniziale dell esercizio quando la superficie interna dei tubi pu essere maggiormen te soggetta ad attacchi Per questa ragione i trattamenti di potabiliza zione dovranno tenere conto di che tra l immissione in rete dell acqua ed il suo utilizzo da parte del consumatore perch la qualit dell acqua stabilita dalla Direttiva 98 83 CE vedi par 3 4 pag 70 sia preservata A questo proposito utile rammentare che il valore di 2 000 ug l per il parametro Rame stato fissato sulla base di un limite suggerito dall Orga nizzazione Mondiale della Sanit a titolo provvisorio e che in un prossimo futuro potr essere modifica to alla luce di nuovi studi scientifici in atto Dai primi dati disponibili risulta altamente proba bile che questo valore possa essere innalzato peral tro bene precisare che i limiti OMS non sono pro priamente dei valori guida bensi un valore nel caso del rame al di sopra del quale possono presentarsi lamentele da parte di utilizzatori per modifiche delle caratteristiche organolettiche dell acqua valori parametrici stabiliti dalla Direttiva UE sono al contrario requisiti di accettabilit tuttavia il superamento di questi valori non comporta auto maticamente l interruzione della fornitura di acqua attraverso la rete
71. infatti le autorit competenti decidono caso per caso i provvedimenti da adotta re tenendo conto anche dei rischi per la salute umana che deriverebbero dall interruzione dell ap provvigionamento o da un uso limitato delle acque destinate al consumo umano In conclusione riteniamo utile sottolineare che come si evince dalla tabella 2 2 il rame una tra le pochissime sostanze per le quali la nuova direttiva ha previsto un aumento del valore massimo di con centrazione al contrario la maggior parte degli altri parametri ha subito una forte riduzione dei valori ammissibili L entrata in vigore della Direttiva Europea 98 83 CE in materia di acque destinate al con sumo umano ha posto in evidenza il problema dell idoneit dei materiali utilizzati per i vari componenti dell impianto idrico al fine di garan tire inalterata la qualit dell acqua potabile distribuita Progettisti ed installatori sono per tanto tenuti a scelte progettuali nella consape volezza dei rischi che possono insorgere a causa dell utilizzo di materiali non conformi alla legge La Direttiva comunitaria 98 83 sui materiali a contatto con l acqua potabile stata recepita dall Italia con il Decreto Legislativo 2 Febbraio 2001 n 31 Quest ultimo dopo il previsto periodo biennale di transizione entrato piena mente in vigore alla fine del 2003 tubi realizzati con materie plastiche quindi attraverso una sintesi della lavorazione del petrolio comportano
72. livello di cloro disciolto nell acqua deve mantenersi in un interval lo tra 1 e 3 mg l in tutte le zone dell impianto ci rappresenta un ulteriore difficolt se come fre quentemente accade esistono parti del circuito utilizzati molto saltuariamente Diversamente l iperclorazione shock consiste in un trattamento di durata limitata ma con concen trazioni di cloro decisamente elevate 20 mg l per 2 ore o 50 mg l per 1 ora seguito dallo svuota mento e da un risciacquo prolungato dell impianto Molti problemi nell utilizzo di questo metodo nascono dal fatto che il cloro oltre ai problemi di potabilit dell acqua pu risultare aggressivo per molti materiali metallici e plastici infatti noto che le sostanze ossidanti cloro incluso tendono a dan neggiare i manufatti in plastica in quanto agiscono sulle catene del polimero e hanno effetti distruttivi sugli stabilizzanti Il comportamento del rame invece apprezza bilmente migliore una ricerca condotta da Caval lotti e Billi ha valutato il quantitativo di rame disciolto da una tubazione del tipo prepassivato con trattamenti anticorrosivi al passaggio continuo di acque contenenti cloro a concentrazioni note e crescenti E stato messo in evidenza che in condi zioni di flusso e in misura minore di ristagno la dissoluzione di rame sempre trascurabile ed anzi 44 nel caso di ristagno tende a ridursi all aumentare della concentrazione di cloro anche in tempi molto
73. lu AI ooo de i ARL NT PIANI TATA NIN Lou 1 rs ll E INI LEAF N gt Perdite di carico lineari Pa m 50 159 5 6 7 8910 12 16 20 24 30 3540 50 60 7080 100 120 160 200 250 300 400 500 600700800 1000 1200 1600 2000 3000 4000 100000 90000 80000 70000 60000 55000 50000 45000 40000 35000 30000 26000 24000 22000 20000 18000 16000 14000 12000 10000 9000 8000 7000 6000 5500 5000 4500 4000 3500 3000 350 Portate l h Appendice 8 Diagramma per la 9000 TDI i III ALL LL LI DINT ININIIAION Nia No ITA LI LITI 8000 5 7095 3000 SN ID a 4500 AHHA MAZZIN TENZA NINO 4500 ini Leida ee REINER ETA EA S500 30 CONTINI NC NS NIN 2600 _ 1 I
74. lunghi Non appena quest ultima entrer in vigore quella italiana decadr automaticamente senza tuttavia introdurre varianti tecniche infatti opportuno sottolineare che tra le due norme in que stione non vi sono sostanziali differenze Mentre questo Manuale in stampa sono n cantiere norme sulle pi nuove tipologie di rac cordo e prEN 1254 6 la norma europea che riguar der i raccordi ad innesto detti anche push fitting prEN 1254 7 la norma europea che riguar der i raccordi a pressare detti anche press fitting Le caratteristiche tecniche dei differenti metodi di SANCO Normativa e legislazione SANCO Normativa e legislazione Lunghezza minima zona di contatto L Tolleranze sul diametro C Diametro nominale UNI UNI Maggiorazione esterno per interno per 1254 1 1254 5 L raccordi maschi raccordi femmina ss L8 5 7 8 Rss Fig 3 2 Raccordi di tipo B UNI EN 1254 2 2 8 0 15 ra 0 06 giunzione sono state descritte pi nel dettaglio nel 1254 2 sono a loro volta suddivisi in due sotto capitolo 1 qui analizziamo pi specificatamente gruppi Un alcuni aspetti normativi delle singole parti con l e e tipo A raccordi per i quali non richiesta alcu 45 sclusione della parte 3 che esula dall argomento di na preparazione specifica del tratto terminale 16 7 questo ma
75. nativa giunti a flangia Fig 1 8 Raccordi misti in ottone a manicotto femmina maschio filettato b gomito con flangia di fissaggio a 2 fori f f filettato c T femmina a brasare derivazione femmina filettato Raccordi a compressione con guarnizione L evoluzione tecnologica dei materiali per guarni zioni nonch gli elevati standard qualitativi rag giunti hanno prodotto uno sviluppo notevolissimo sia come quota di mercato che come variet di prodotti Valvole rubinetti collettori oltre naturalmen te ai raccordi affidano la tenuta idraulica ad una guarnizione che sempre frequentemente di tipo torico O Ring ed in materiali plastici o in gomme altamente modificate In questo tipo di raccordi la tenuta dovuta alla compressione della guarnizione che con l interposizione di un anello viene esercitata dal dado per mezzo del SANCO Installazione del tubo di rame Temperatura massima Pressione massima in funzione del diametro nominale 2 bar tra 6 mm compreso da 54 mm a 54 mm compreso a 108 mm compreso 1 Valori intermedi di pressione possono essere determinati per interpolazione 2 Alcuni tipi di raccordi a compressione sono adatti per usi a rapporti temperature pressioni diversi da quelli indicati in tabella Per tali applicazioni necessario seguire le indicazioni del produttore dei raccor di in esame Tab 1 4 Temperature e pressioni massime di esercizio per raccordi a compressione
76. necessario prevedere un sistema di regolazione che permetta la distribuzione dell acqua ad alta temperatura ma contemporaneamente un utilizzo a temperature ridotte dopo opportuna miscelazio ne per evitare pericoli di ustioni Una considerazione finale che possiamo trarre in merito ai trattamenti termici in generale che essi sono efficaci nel combattere le contaminazioni ma sottopongono gli impianti a condizioni operati ve molto sollecitate in particolare per quanto con cerne la dilatazione termica e l invecchiamento di alcuni materiali per le tubazioni ed altri componen ti Il rame al contrario un materiale compatibile SANCO Il rame e l acqua con questo trattamento poich possiede un coeffi ciente di dilatazione sufficientemente contenuto e perch le temperature indicate sono irrilevanti in confronto al suo punto di fusione situato a 1083 C e non riducono la vita utile della tubazione La clorazione consiste come noto nell applica zione di consistenti dosaggi di cloro per ottenere concentrazioni notevolmente superiori a quelle comunemente utilizzate nella normale potabilizza zione delle acque destinate al consumo umano Anche in questo caso almeno in teoria sareb bero utilizzabili due procedimenti differenti ma Pi perclorazione continua provocando una elevata presenza di sottoprodotti difficilmente compatibile con le esigenze di qualit dell acqua potabile in pratica fortemente sconsigliata Il
77. nel rispetto delle indicazioni della legge stessa La dichiarazione sottoscritta dal titolare dell im presa installatrice completa dei numeri di partita IVA e iscrizione alla C C I A A necessaria per l ot tenimento del certificato di abitabilit o agibilit per i nuovi edifici Se l impianto realizzato in un edifi cio per il quale il certificato di abitabilit gi stato rilasciato l impresa installatrice dovr depositare presso il Comune il certificato di conformit 3 3 2 Risparmio energetico Il rame ha fornito un contributo importante fini del risparmio energetico ancor prima che venis sero emanate in merito leggi che nell evolversi delle ripetute crisi energetiche hanno imposto modifiche sostanziali agli impianti di riscaldamento 62 Inoltre all apparire delle normative in materia l industria del tubo di rame ha risposto con tempe stivit immettendo sul mercato un tubo prerivesti to adeguato alle nuove esigenze meglio conosciu to con il nome di tubo rame 373 dal numero della legge stessa E infatti la legge 30 aprile 1976 n 373 Norme per il contenimento del consumo energetico per usi termici negli edifici che introduce con l art 8 l ob bligatoriet dell isolamento termico delle tubazioni dell impianto di riscaldamento Le modalit per la realizzazione del suddetto isolamento sono state esplicitate nel successivo DPR 28 giugno 1977 n 1052 Regolamento di esecuzi
78. no e con colletto conico indicate dalla UNI EN 1254 sono riportate nella tab 1 4 Raccordi a compressione con colletto conico una famiglia di prodotti particolare infatti pur se alcuni elementi del raccordo sono general Pressione massima per brasatura forte in funzione del diametro nominale bar da 6 mm compreso da 34 mm da 54 mm da 108 mm a 34 mm compreso a 54 mm compreso a 108 mm compreso a 159 mm compreso 7 Per applicazioni non previste dalla tabella necessario richiedere l approvazione del produttore raccordi 2 Valori intermedi di pressione possono essere ottenuti per interpolazione leghe per brasatura forte sono riportate nella tab 1 9 di pag 18 Tab 1 3 Temperature e pressioni massime di esercizio per brasatura forte Installazione del tubo di rame mente da unire al tubo di rame per mezzo di bra sature la tenuta idraulica affidata all accoppia mento di due superfici conoidali per mezzo della forza prodotta dal serraggio di un dado su una madrevite fig 1 9 a b Si tratta in pratica di bocchettoni che colle gano due tratti di tubazione o un tubo ad un componente serbatoi pompe valvole ecc permettendone un eventuale smontaggio o sostituzione Questi raccordi per il loro specifico impiego non sono molto utilizzati ma possono rappresen tare una valida soluzione per tubazioni di piccolo diametro per le quali non sono disponibili in alter
79. ogni tipologia di giunzione senza dipendere da condizioni esclusive e vincolanti Al tempo stesso con il medesimo tipo di tubo si possono realizzare nei limiti e nel rispetto previsti dalle normative diverse tipologie di impianto riscaldamento idrico e gas con evidenti vantaggi operativi ed economie di assortimento delle scorte Da sottolineare che la calibratura dei tubi di rame certificati da EUROPA METALLI rende particolarmente agevoli e affidabili le nuove tecniche di giunzione raccordi a pressare e a innesto che si aggiungono alla classica e sempre attuale brasatura Dimensioni diametro esterno da 6 a 267 mm spessore da 1 0 a 3 0 mm PUNZONATURA Il tubo di rame SANCO riporta mediante punzonatura ogni 60 cm tutte le informazioni richieste dal DPR 1095 68 CALIBRATURA La calibratura sia per i tubi diritti sia in rotoli una caratteristica fondamentale per eseguire correttamente ogni tipologia di giunzione in particolare indispensabile per i raccordi a pressare EFFETTI BATTERIOSTATICI Gli impianti realizzati in rame possiedono una maggiore capacit di ridurre il numero di germi patogeni nell acqua rispetto a quelli realizzati in materiale plastico Colonie di escherichia coli al contatto con il rame prima e dopo 24 ore SANCO un materiale naturale che non rilascia sostanze nocive o pericolose E anche amagnetico e quindi non altera il campo magnetico naturale
80. per la loro composizione un attento controllo su diversi parametri chimi ci Risulta fondamentale prima di tutto cono scere la loro reale composizione chimica e l e ventuale presenza di collanti additivi stabiliz zanti coloranti o altri composti che possono essere utilizzati in fase di produzione Particolare attenzione in diversi paesi nord europei stata posta al livello di benzene riscontrato in acque distribuite con tubi di pla stica oltre che a un altra molecola MIBE metiltert butiletere che viene ugualmente uti lizzata come additivo nei derivati del petrolio In seguito all analisi degli elementi contenuti bisogner poi verificare che questi rientrino nei limiti di legge l allegato del D L 31 01 riporta la lista dei parametri e i relativi valori v tabel la Svenska Dagbladet Dicembre 2003 Water Research 37 2003 SANCO Il rame e l acqua PARAMETRI CHIMICI D L 2 febbraio 2001 n 31 Acrilammide Antimonio Arsenico Benzene Benzo a pirene Boro Bromato Cadmio Cromo Rame Cianuro 1 2 dicloroetano Epicloridrina Fluoruro Piombo Mercurio Nichel Nitrato come NO Nitrito come NO Antiparassitari Antiparassitari Totale Idrocarburi policiclici aromatici Selenio Tetracloroetilene Tricoroetilene Trialometani Totale Cloruro di vinile Clorito Vanadio Dal momento che la qualit dell acqua pota bile dipende anche dai materiali della tubazione lo Stato ha
81. preferenziale dove 42 Ricerca KIWA legionella circuito aperto 1 la legionella prolifera infatti l acqua non resta cosi a lungo nei tubi da consentire ai batteri di moltipli carsi quindi quelli che si trovano nell acqua pro vengono solo dal biofilm ricercatori del KIWA hanno misurato la quan di biofilm indirettamente cio attraverso il livello di ATP una molecola presente in tutti gli organismi viventi E subito apparso chiaro che i pi bassi valori di ATP sono stati rilevati nei tubi di rame 720 pg cm e poi in quelli di acciaio 820 e quelli in plastica 1950 La minore quantit di legionella nel biofilm SANCO rame e l acqua Polibutilene O O 1000 O SE Rame invecchiato 14 Tempo giorni misurata sul tubo di rame 27 cfu cm rispetto al tubo in acciaio 560 nonostante i valori quasi simili di ATP stata spiegata con l influenza del rame sulla composizione del biofilm Nel biofilm del PeX stata misurata una quantit di legionella di 1 700 cfu cm cio 60 volte pi del rame Questa caratteristica del rame non tuttavia in grado di assicurare una prevenzione assoluta da contaminazioni di legionella soprattutto a causa delle possibili fluttuazioni della concentrazione degli ioni nell acqua risulta pertanto necessario prendere in esame gli interventi pi affidabili per la disinfezione
82. prodotto o il servizio Ci ha di conseguenza condotto allo sviluppo di norme e criteri per il sistema qualit ad integrazio ne dei requisiti dei prodotti e servizi indicati nelle specifiche tecniche La serie di norme da UNI EN ISO 9000 a UNI EN ISO 9004 rappresenta una razionalizzazione di molti e diversi approcci nazio nali in questo senso Nel 2001 sono state pubblicate le norme UNI EN ISO 9001 2001 e UNI EN ISO 9004 2001 e la relativa serie a seguito di una revisione iniziata nel 1992 nota come VISION 2000 La nuova norma pone particolare attenzione alle esigenze degli uti lizzatori e alla sua applicabilit alle pi diverse situazioni ed organizzazioni Obiettivo della norma l orientamento all ade guatezza sostanziale pi che alla conformit solo formale del sistema gestionale per la qualit Per coloro che volessero approfondire le princi pali innovazioni fra il testo finale delle norme della coppia coerente ISO 9001 2001 e ISO 9004 2001 le norme esistenti e le certificazioni si rimanda alla raccolta completa delle domande piu frequenti reperibile in italiano sul sito www aicq it Il sistema di gestione per la qualit di una orga nizzazione influenzato dagli obiettivi dell organiz zazione dal prodotto o servizio fornito e dalle espe rienze specifiche dell organizzazione stessa perci varia da una organizzazione all altra Anche i produttori di semilavorati di rame ed in particolare di tubi hanno
83. prolungati 180 210 giorni Si noti che le concen trazioni di cloro sperimentate sono esattamente quelle indicate dalle Linee Guida e quindi i risultati sono stati ottenuti nelle condizioni operative alle quali un impianto in tubo di rame sarebbe sottopo sto durante un trattamento di disinfezione Le conclusioni a cui crediamo si possa perveni re sono che il problema della contaminazione degli impianti sta diventando ogni giorno sempre pi evi dente ma anche che i sistemi per prevenire e com battere il fenomeno sono in alcuni casi di efficacia incerta o non sperimentata mentre altri validi sotto l aspetto della bonifica possono risultare pericolosi per la vita dell impianto stesso Decisamente positivo invece il contributo che il rame in grado di mettere a nostra disposizione non solo fornire un aiuto prezioso nel contra stare la proliferazione dei batteri all interno dei nostri impianti ma anche grazie alle sue propriet fisiche e chimiche permettere l adozione di appro priati interventi decontaminanti senza incorrere in pericoli di danneggiare l impianto La capacit di questo metallo di inibire la proli ferazione dei batteri sulla sua superficie era gi conosciuta in ambito nautico infatti molte vernici anti fouling per impedire la crescita di alghe e molluschi da dare sulle chiglie delle navi contene vano dei sali di rame Spesso durante l estate si sente ripetere il consiglio di inserire un filo di
84. prova di cur De vatura che deve essere eseguita nelle condizioni consuete di lavo ro utilizzando cio utensili pie gatubi senza mandrino calibrato re interno Lo spezzone di tubo sul quale viene eseguita la prova deve essere piegato a 90 con un raggio minimo di curvatura che varia vedi tab 1 10 in fun zione del diametro Il successivo esame visivo ad occhio nudo non deve rilevare la nominale Diametro esterno presenza di difetti strappi sulla superficie ester na tubi allo stato fisico ricotto possono essere piegati a mano appoggiando il tubo su un ginoc chio tuttavia operando esclusivamente con le mani si ottengono raggi di curvatura non costanti e con raggi di curvatura ridotti si rischia addirittu ra lo schiacciamento al contrario consigliato vivamente l uso di curvatubi che possono essere sia manuali che motorizzati Ormai sono disponi bili unit molto maneggevoli ed altrettanto legge re che possono essere trasportate agevolmente in cantiere Citiamo alcuni tipi di curvatubi e il curvatubi pi elementare costituito dalle cosiddette molle di acciaio che vanno inserite all esterno o all interno del tubo di rame Le molle da applicare all esterno del tubo vengo no impiegate per il tubo ricotto nudo per una gamma dimensionale che va da 0 6 mm 22 mm esterno Per la piegatura del tubo di rame ricotto rivestito la molla viene inserita all interno del tubo Questa seconda
85. quantitativo delle acque superficiali sotterranee all interno di ciascun bacino idrografico 2 programmi di cui al comma 1 sono adottati in conformit alle indicazioni di cui all allegato 1 e resi operativi entro il 31 dicem bre 2000 Tali programmi devono essere integrati con quelli gi esi stenti per gli obiettivi a specifica destinazione stabiliti in conformit all allegato 2 3 Al fine di evitare sovrapposizioni e di garantire il flusso delle informazioni raccolte e la loro compatibilit con il sistema informa tivo nazionale dell ambiente nell esercizio delle rispettive compe tenze le regioni possono promuovere accordi di programma con le strutture definite sensi dell articolo 92 del decreta legislativo 31 marzo 1998 n 112 con l agenzia nazionale per la protezione del l ambiente le agenzie regionali e provinciali dell ambiente pro vince le autorit d ambito 1 consorzi di bonifica e gli altri enti pub blici interessati Nei programmi devono essere definite altresi le modalit di standardizzazione dei dati e di interscambio delle infor mazioni L allegato 2 sezione del citato decreto legislativo reca Criteri generali metodologie per il rilevamento delle caratteristiche qualitative e per la classificazione delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile Il decreto legislativo 30 dicembre 1992 n 502 reca Rior dino detla disciplina in materia sanitaria
86. quanto concerne i collaudi che vanno eseguiti ripetutamente nel corso della realizzazione dell im pianto un primo collaudo prevede una prova di tenuta sul complesso delle tubazioni costituenti l impianto prima di allacciare gli apparecchi e qua lora sia prevista un installazione sotto traccia prima di completare l annegamento nella malta cementizia Un secondo da effettuarsi al termine del lavo ro utilizzando il contatore stesso come strumento di verifica da sottolineare infine che tratti inter rati delle tubazioni di rame devono avere un rivesti mento protettivo conforme alla UNI 10823 punto 3 3 4 2 Anche la norma per gli impianti a gas di petrolio liquefatti stata aggiornata Infatti nel gennaio del 1999 stata emanata la nuova edizione della UNI SANCO Normativa e legislazione 7131 Impianti a gas di petrolio liquefatti per uso domestico non alimentati da rete di distribuzione Progettazione installazione e manutenzione alla quale questo tipo di impianti sono assoggettati Questa recente edizione gi pubblicata sulla Gaz zetta Ufficiale n 4 del 5 gennaio 2001 introduce rilevanti aggiornamenti in merito all installazione dei contenitori del GPL che possono essere singo le bombole pi bombole collegate in parallelo ma anche piccoli serbatoi i cosiddetti bomboloni alle apparecchiature di regolazione dell alimentazione ed alla connessione dell impianto interno vero e proprio Per quanto rig
87. rame nelle pozze per eliminare le larve delle zanzare Addirittura in molti ospedali americani sono obbli gatorie maniglie e corrimani in ottone lega rame zinco per evitare la trasmissione di malattie e bat teri patogeni infine la scelta di coniare le monete dell Euro in lega di rame unitamente a caratteristi che chimico fisiche ed economiche nata dalla opportunit di avere per le mani un materiale batteriostatico e quindi intrisecamente pi igienico 3 Normativa e legislazione La normativa tecnica per definizione un libero accordo tra le parti committente e fornitore che accettano le indicazioni delle normative come metro di valutazione del prodotto oggetto della transazione In tal modo il committente pu valutare pi cor rettamente le offerte di differenti fornitori di un pro dotto standardizzato Cos pure sar pi agevole valutare preventivamente i costi per un fornitore se i committenti richiedono prodotti standardizzati In ogni caso sempre per libero accordo tra le parti si pu fare riferimento ad un qualunque altro metro di valutazione altro tipo di normative un prototipo nessun riferimento ecc quindi almeno teorica mente non obbligatorio il rispetto della normati va tecnica contrario le norme giuridiche sono ovvia mente da osservare e le eventuali violazioni sono perseguibili a seconda dei casi sul piano civile o penale Tuttavia possibile che leggi dello Stato o
88. recepito questa nuova esi genza ed hanno adeguato i loro cicli produttivi a questi criteri produttori pi qualificati hanno cosi raggiunto l obiettivo di poter garantire i loro control li sulle qualit dei prodotti e fregiarsi del certificato rilasciato dagli enti preposti che accerta la confor mit alle norme UNI EN ISO 9000 dei sistemi aziendali di garanzia della qualit SANCO Normativa e legislazione 3 2 NORMATIVE CEN Il 1 gennaio 1993 ha dato avvio con l eliminazio ne delle barriere doganali al mercato unico euro peo Questa rivoluzione ha provocato la neces sit di definire un complesso di norme tecniche europee alle quali i produttori dovranno conforma re le loro produzioni lavori in questo ambito sono stati ripartiti in numerosi Technical Committees ognuno dei quali ha studiato o sta ancora elaborando proposte di normative suddivise anch esse tra norme di pro dotto e norme di applicazione che dopo l approva zione dovranno essere adottate dagli enti norma tori nazionali e dovranno sostituire integralmente le norme nazionali attuali Abbiamo gi parlato di alcune di queste norme tubi di rame raccorderia e leghe brasanti analoga mente altri prodotti sono gi sottoposti o lo saran no in un prossimo futuro a questo nuovo regime normativo Le valvole termostatiche per radiatori e la rubinetteria sanitaria sono in questo senso esempi che possono essere citati nel 1986 il CEN ha e
89. regioni le Aziende sanitarie locali ed 1 gestori d acquedotto ciascuno per quanto di competenza devono provvedere affinch venga ridotta al massimo la concentrazione di piombo nelie acque destinate al consumo umano durante il periodo previsto per conformarsi al valore di parametro nell attuazione delle misure intese a garantire il raggiungimento del valore in questione deve darsi gradualmente priorit ai punti in cui la concentrazione di piombo nelle acque destinate al consumo umano pi elevata Nota 5 Deve essere soddisfatta la condizione nitrato S0 nitrito 3 lt 1 ove le parentesi quadre esprimono la concentrazione mg l per il nitrato NO e per il nitrito e il valore di 0 10 mg l per i nitriti sia rispettato nelle acque provenienti da impianti di trattamento Per antiparassitari s intende insetticidi organici erbicidi organici fungicidi organici nematocidi organici acaricidi organici alghicidi organici rodenticidi organici sostanze antimuffa organiche prodotti connessi tra l altro regolatori della crescita e i pertinenti metaboliti prodotti di degradazione e di reazione Nota 6 Il controllo necessario solo per gli antiparassitari che hanno maggiore probabilit di trovarsi in un determinato approvvigionamento d acqua Nota 7 Il valore di parametro si riferisce ad ogni singolo antiparassitario Nel caso di aldrina dieldrina eptacloro ed eptacloro eposs
90. termini per contatto Saldatura di giunti testa a testa di tubi e o raccordi in polietilene per il trasporto di gas combustibili di acqua e di altri fluidi in pressione Saldatura di materie plastiche Saldatura per elettrofusione Saldatura di tubi e o raccordi in polietilene per il trasporto di gas combustibili di acqua e di altri fluidi in pres sione Prodotti di gomma Guarnizioni di tenuta di gomma vulcanizzata per tubi flessibili di allacciamento di appa recchi a gas per uso domestico Requisiti Canne fumarie collettive ramificate per apparecchi di tipo B a tiraggio naturale Progettazione e verifica Canne fumarie collettive e camini a tiraggio naturale per apparecchi a gas di tipo C con ventilatore nel circui to di combustione Progettazione e verifica Apparecchi a gas Classificazione in funzione del metodo di prelievo dell aria comburente e di scarico dei pro dotti di combustione Rame e leghe di rame Tubi di rame rivestiti per l applicazione gas in zone di interramento Rivestimento esterno di materiali plastici applicato per estrusione Apparecchi a gas per la produzione istantanea di acqua calda per uso sanitario equipaggiati con bruciatore atmosferico Rubinetti a sfera ed a maschio conico con fondo chiuso a comando manuale per impianti a gas negli edifici Prescrizioni per apparecchi funzionanti esclusivamente a GPL Apparecchi di riscaldamento domestici non raccordabili a condotto di scarico dei fumi compresi gli appar
91. un anno dalla data di centrata im vigore della presente legge alla commissione provinciale per l artigianato coloro che dimostrino di essere iscritti alla medesima data da almeno ua anno nell albo provinciale delle imprese artigiane di cui alla legge E agosto 1985 443 come imprese insiallatrici di manutenzione degli impianti di cui all art 1 dell art 4 ce il testo dell art t della legge n 46 1990 si veda in nota all art Note all art 5 legge n 791 1977 reca Attuazione della direttiva del consiglio delle Comunit europee n 72 23 CEE relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere ulilizzato entro alcuni limiti di tensione 13 giugno 1989 reca Liste degli organismi dei modelli di marchi di conformit pubblicazione delta lista riassuntiva di norme armonizzate unitamente al recepimento ed alla pubblicazione di ulteriori 5 gruppo testi italiani di norme CEI in applicazione della legge 18 ottobre 977 n 791 sull attuazione della direttiva n 73 23 CEE relativa alla garanzia di sicurezza del materiale elettrico _ La direliva n 83 189 CEE che prevede una procedura d informazione nel settore delle norme delle regolamentazioni tecniche slata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale delle Comunit europee L 109 del 26 aprile 1983 Si traserive l art 7 comma 2 della legge n 46 1990 2 In pa
92. un elevato valore di recupero sia come sfridi e ritagli sia come materiale dismesso e questo valore debitamente conteggiato lo rende ancor pi competitivo in termini di costi rispetto ad altri materiali in particolare ai prodotti plastici Da rilevare inoltre che i tubi realizzati con materie plastiche quindi attraverso una sintesi della lavorazione del petrolio comportano per la loro composizione un attento controllo su diversi parametri chimici Risulta fondamentale prima di tutto conoscere la loro reale composizione chimica e l eventuale presenza di collanti additivi stabilizzanti coloranti o altri composti che possono essere utilizzati in fase di produzione Particolare attenzione sia negli Stati Uniti sia in diversi paesi nordeuropei stata posta al livello di benzene riscontrato in acque distribuite con tubi in materiale plastico oltre che a un altra molecola MTBE metiltert butiletere che viene ugualmente utilizzata come additivo nei derivati del petrolio TABELLA DELLE DIMENSIONI DI PRODUZIONE STANDARD TUBI IN ROTOLI lunghezza diametro rotoli esterno min garantita dei rotoli pressione dimensioni De x Sp CARATTERISTICHE TECNICHE Lega 024 99 9 min 0 015 0 040 secondo UNI EN 1412 Dimensioni e tolleranze secondo UNI EN 1057 Punto di fusione 1083 Rugosit assoluta e e 0 0015 mm basse perdite di carico Coefficiente di dilatazione termica l
93. 0 0 40 5 6 4 8 3 4 2 8 70 0 49 6 0 5 2 3 8 3 0 10 0 52 7 4 6 5 3 7 2 2 2 2 1 6 1 5 40 0 61 8 5 7 3 4 3 2 5 2 6 1 8 1 7 70 0 61 9 4 7 9 4 7 2 7 2 7 1 9 1 8 1159 Appendice 11 Perdita di carico Z in mm di per 1 alle varie velocit circolante nei tubi SANCO Appendice Appendice 13 Portate in volume m h a 15 C per gas naturale densit 0 6 calcolate per tubazioni di rame con perdite di carico di 1 0 mbar De Mm 100 120 140 150 160 180 220 28 0 42 0 54 0 35 0 sme em co were ese ee 00 2 0 ge 39 we de e L m portata 2 0 39 0 85 1250 250 3 23 3 89 5 60 9279 19 57 38 46 0 250 Appendice 14 Portate in volume m h a 15 C miscele di GPL densit 1 69 calcolate per tubazioni di rame con perdite di carico di 2 0 mbar mm 80 100 14 0 42 0 54 0 1 12 0 15 0 16 0 18 0 22 0 28 0 35 0 Appendice 12 Portate in volume m h a 15 C per gas manifatturato densit 0 85 calcolate per tubazioni di rame 10 1 0 1 0 1 0 1 0 1 5 1 5 1 5 con perdite di carico di 0 5 mbar Sp mm 1 0 5 2 0 L m portata 2 0 33 072 2 2 107 9130 4 75 7 60 16 15 31 69 54 28 106 39 sas use sas zer e ws sar uw e os ns se me mm 8 0 10 0 12 0 D mm o
94. 00 1200 u 91e1J0d Appendice 4 Diagramma per la determinazione delle perdite di carico lineari Acqua a 10 C tubi da a 28x1 5 mm 555 852955 5 55 8 8 8 2888 8 R T 5 30000 40000 3000 4000 5000 6000 800010000 20000 800 10001200 1600 2000 20 24 30 3540 50 60 7080 100 120 160 200 250 300 400 500 600 16 10 12 Perdite di carico lineari Pa m 195 1652 5 Diagramma la determinazione delle perdite di carico lineari tubi da 35x1 5 108x3 mm Acqua A 10 C Portate l h CA INCL LA qINYA4H NHA ANIHHHHHNHHHHSHHHANHAHNTANHISOHRHAHSHHUPNAEHH M IHE RN NANNI 2 UNITI RENEE NILO NT __ 1141 E EN NEN INN 1 11 o N L_ QU LAC NN NINNI ERARIALI 1 ANNA NR IAA NI ANIA rl N Nd NALI NALI DE LL __ CL 111 La oos ot Nor t NL ALTA LIO LL N
95. 00 milioni e dell arre sto fino a tre anni saranno previste in via alternativa congiunta solo nei casi in cui le infrazioni ledano o espongano a pericolo inte ressi generali dell ordinamento interno In tali casi saranno previste la pena dell ammenda alternativa all arresto per le infrazioni che espongano a pericolo o danneggino l interesse protetto la pena del l arresto congiunta a quella del ammenda per le infrazioni che rechino un danno di particolare gravit fatta salva la previsione delle sanzioni alternative o sostitutive della pena detentiva di cui all articolo 10 comma 1 lettera della legge 25 giugno 1999 n 205 La sanzione amministrativa del pagamento di una somma non inferiore a L 50 mila e non superiore a L 200 milioni sar previ sta per le infrazioni che ledano o espongano a pericolo interessi diversi da quelli sopra indicati Nell ambito dei limiti minimi e mas simi previsti le sanzioni sopra indicate saranno determinate nella loro entit tenendo conto della diversa potenzialit lesiva dell inte resse protetto che ciascuna infrazione presenta in astratto di specifi che qualit personali del colpevole comprese quelle che impongono particolari doveri di prevenzione controllo o vigilanza nonch del vantaggio patrimoniale che l infrazione pu recare al colpevole o alla persona o ente nel cui interesse egli agisce In ogni caso in deroga ai limiti sopra indicati per le infrazioni alle disposiz
96. 100 spimm 1 31 1 L m portata 0 21 0 46 0 84 1 38 ose 099 186 43 os os 086 E NC E a 006 032 166 1 57 SANCO SANCO Appendice Appendice Appendice 15 Perdita di carico Pa m con gasolio a 15 C e velocit m s seguito Portata Dimensioni dei tubi mm V 10x1 12 1 14 1 15 1 16x 1 Portata Dimensioni dei tubi mm V 8x1 10 x 1 12 x 1 14 1 15x1 16 x 1 NOTA PER LA LETTURA DEI TABULATI Procedendo nella lettura da sinistra si rilevano Valore della portata espressa in l h di gasolio Perdita di carico continua in Pa m riportata nella riga superiore Velocit del fluido in m s riportata nella riga inferiore La presenza dell asterisco indica che si in condizioni di moto laminare 168 SANCO SANCO Appendice Appendice seguito seguito Portata Dimensioni dei tubi mm Portata Dimensioni dei tubi mm I h 10 x 1 12 x 1 14 1 15 1 16 1 VAL 10x1 12 x 1 ID 1 15 1 16x 1 SANCO SANCO Appendice Appendice seguito seguito Portata Dimensioni dei tubi mm 10 x 1 12x 1 14x1 Portata Dimensioni dei tubi mm 12 x 1 14x 1 15 1 16x 1 18x1 In collaborazione con l Istituto Italiano del Rame 17 2 173 Finito di stampare nel mese di ottobre 2006 per conto della Consedit sas presso Societ Cooperativa Grafica Bergamasca srl
97. 154 33 100000 90000 80000 70000 60000 55 50000 45000 40000 35000 30000 26000 24000 22000 20000 18000 16000 14000 12000 10000 9000 8000 7000 6000 5500 4500 4000 3500 3000 2600 2200 2000 1800 1600 1400 1200 1000 800 700 600 990 450 400 350 Portate l h Appendice 6 10000 Diagramma perla 0000 CLINXILHIKILLINIHLILNELIXLL AALCLKLIXNLEMGNLLI EKLLIEMLB GLLLLLILILETICISLLLL ZEOLOLI 9900 determinazione delle IT weder C INNI tubi da 6x1 a 28 15 mm 6000 DELIO VENERE 5500 1 N LA LN iN 1 5500 Acqua a 40 C 5000 SSANLILI NANA ANTANI Aa AAA SAT 5000 o A EN ANN IS _ 1 4000 AHAHAH N AAA SATANA 44 4000 so COENIN ee EB LA 2600 I I I GR pm 4 A AC 2600 400 d OILA N TTT NL INE IM L 2400 27 k A k a RA E EEH N SA uu e di 7 1
98. 1990 90GDORT 117 SERIE GENERALE Spedizione abbonamento postale Gruppo 7076 Anno 133 Numero 38 L GO UFFICIALE _ SI PUBBLICA TUTT Roma Sabato 15 febbraio 1992 GIORNI NGN FESTIVI DIREZIONE REDAZIONE PRESSO IL MINISTERO Di GRAZIA GIUSTIZIA UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI VIA ARENULA 70 10100 ROMA AMMINISTRAZIONE PRESSO UISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO LIBRERIA DELLO STATO PIAZZA G VERDI 10 00100 ROMA CENTRALINO 85081 PARTE PRIMA DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 6 dicembre 1991 n 447 Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n 46 in materia di sicurezza degli impianti 118 m rr y_r rr o rr r____r_r____T rr r65l1 rr rr ea amp Mim in materia di sicurezza degli impianti IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto 87 quinto comma della Costituzione Visto l art 15 della legge 5 marzo 1990 n 46 recante norme per la sicurezza degli impianti Visto l art 17 comma 1 lettera 5 della lesse 23 agosto 1985 n 400 Udito il parere del Consiglio di Stato espresso nell adunanza generale del 27 giugno 1991 Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del 6 novembre 1991 Sulla proposta del Ministro dell industria del commer cio dell artigianato EMANA il seguente regolamento Art 1 Ambito di applicazione 1 Per edifici a
99. 3 Impianti 3 3 1 Posa in opera Generalit 3 9 1 1 E vietato installare impianti per gas aventi densit relativa maggiore di 0 80 in locali con pavimento al di sotto del piano di campagna 2222 Le tubazioni possono essere collocate vista sotto traccia ed interrate In ogni caso nella posa delle tubazioni consentito l uso di gesso o materiali similari Devono inoltre essere osservate le prescrizioni di seguito riportate ddl consentito l attraversamento di intercapedini chiuse purch la tubazione nell attraversamento non abbia giunzioni di nessun tipo saldate filettate o meccaniche e sia collocata all interno di un tubo guaina passante di acciaio aven te diametro interno di almeno 10 mm maggiore del diametro esterno della tubazione gas e spessore non minore di 2 mm con l estremit verso l esterno della tubazione gas e spessore non minore di 2 mm con l estremit verso l ester no dell edificio aperta e quella verso l interno sigillata E consentito il solo attraversamento di vani o ambienti classificati con pericolo d incendio per esempio rimesse gara ge box magazzini di materiali combustibili ecc purch la tubazione abbia solo giunzioni per saldatura di testa e sia 3 Sull argomento in ambito CEN attualmente allo studio il progetto di norma prEN 1555 4 Plastics piping systems for the supply of gaseous fuels Polyethylene PE Valves 129 3 3 1 4 figura 1 Attraversamento di muri p
100. 600 SERE 2 1200 AN A 2 018 E 1200 EESTI e 900 7 A 900 OL IN LLLELLLL 1 ALL 4 LET LLLI Lei 2 T Sae NANI EE 250 ARTO TRENI 4 LY 20 5 450 AAT Set ANI NILI Le 450 HH KH HANE 400 x HART 1 Les Lei sil dl he uil 1 I_ i1 _ L 260 I LLETLILLILN SAL 260 20 kT LI llll XL MA NL NLIAII X lo LX 1 240 220 LS VA LL 220 200 1 LLLLLLILLECNLLLLLLTE ITALA NINNI 200 180 4 1 180 i PI ANTI e e A STN RI TAE NEA GEEA NE w TLA AITINA n LA EH STEAK AH HH ANNI HAN di DANNI SLA TINIIN IA IN DA i LI S IMIII E NITI OLANI S INLL NL N IL IN 90 a 11 444 AL CL DR ci 0 423
101. 6222 il metodo di analisi utilizzato deve essere in grado al minimo di nice concentrazioni Enumerazione dei microrganismi coltivabili conteggio delle colonie a 37 C prEN ISO 6222 uguali al valore di parametro con un esattezza una precisione ed un limite di rilevamento Clostridium perfrigens spore comprese specificati Detti metodi se dissimili da quelli di riferimento di cui all articolo 11 comma 1 Filtrazione su membrana seguita da incubazione della membrana su agar m CP Nota 1 a 44 2 1 lettera d devono essere trasmessi preventivamente all Istituto superiore di sanit che si per 21 3 ore in condizioni anaerobiche Conteggio delle colonie gialle opache che diventano rosa 0 riserva di verificarli secondo quanto indicato nel decreto di approvazione dei metodi di rosse dopo un esposizione di 20 30 secondi a vapori di idrossido di ammonio riferimento Indipendentemente dalla sensibilit del metodo di analisi utilizzato il risultato deve essere espresso indicando lo stesso numero di decimali usato per il valore di parametro Nota 1 Il terreno di coltura m CP agar cos composto di cui all Allegato I parti B e C Terreno di base Triptosio 30g Estratto di lievito 20g Saccarosio 5g Cloridrato di L cisteina lg MgSO 7 H30 Bromocresolo porpora 40 mg Agar 15g Acqua 1000ml Dissolvere gli ingredienti ed adeguare il pH a 7 6 Sterilizzare in autoclave a 121 C per 15 minuti Lasciare raffreddare e aggiun
102. 7 19 21 49 16 72 22 29 18 81 15 82 13 54 13 93 pressione di esercizio ASTM z 18 81 10 75 6 84 5 37 8 06 4 20 5 16 3 50 4 30 5 37 4 18 5 57 4 70 3 96 3 39 3 48 69 70 29 87 27 88 19 01 pressione di esercizio di scoppio ASTM d acqua MPa contenuto d acqua 0 0283 0 0785 0 1327 0 3142 0 5309 0 4909 0 8550 0 8347 0 8042 1 2570 1 2316 2 0428 2 8274 4 0828 5 6612 8 3323 Si ricorda che la norma UNI CIG 7129 relativamente agli impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione e la norma UNI CIG 7131 relativamente agli impianti GPL per uso domestico non alimentati da rete di distribuzione stabiliscono che i tubi di rame devono avere caratteristiche qualitative e dimensionali non minori di quanto evidenziato in grassetto nelle tabelle SERIE GAS Inoltre la norma UNI EN 1057 al punto 6 3 5 stabilisce per le Tolleranze di lunghezza che le lunghezze devono essere maggiori o uguali a quelle ordinate INSTALLAZIONE DEI TUBI DI RAME DI EUROPA METALLI NEGLI IMPIANTI IDROTERMOSANITARI Per una corretta installazione richiesta l attenzione su alcuni punti che sono alla base per la validit della garanzia Regola d arte In base all art 7 della Legge 46 90 gli impianti devono essere eseguiti a regola d arte i prodotti e la loro installazione devo no ris
103. 80 x N NCPHEN A NEAN i DAI KHT XN AL a NINE 6 JL VII MA TNINNNNTIN INI e 16 20 24 30 35 40 50 60 7080 100 120 160 200 250 300 400 500 600 800 10001200 1600 2000 3000 4000 5000 6000 800010000 20000 30000 40000 Perdite di carico lineari Pa m 156 155 Portate Appendice 7 Diagramma per la determinazione delle perdite di carico lineari tubi da 35x1 5 a 108x3 mm Acqua a 40 C Portate l h 1200 NINNI THANASM GOHHSHANHHRHHNTHANKHIHHNKOHRRHPN NL EL LN LENA 141 14 NL I INIIN INI TITAN TRA rr NINNA N N NNT ANA A EE AA SEN NNT TONINO NN ARENA RENO E A i ENIT SIIT AIN Ll i i pec 2 11 APPIENO AT a Li di NENTI o dr AE LALA N bob 0 8 0 40
104. 82 Tab 1 1 Rame e leghe di rame per la fabbricazione dei raccordi Fig 1 2 Manicotto ridotto femmina femmina 2 2 Configurazione In funzione della geometria del raccordo stesso si possono individuare le seguenti tipologie manicotti normali e ridotti fig 1 2 curve a 45 90 e 180 1 3 gomiti a 90 diramazioni a T normali e ridotte fig 1 4 raccordi vengono designati indicando a denominazione del tipo esempio manicot to curva T il diametro nominale cio il diametro nomina le del tubo su cui va inserito il raccordo il diametro della filettatura per i raccordi misti Per 1 raccordi di riduzione vanno indicati 1 dia metri o la filettatura partendo dalla misura mag giore ad esempio 22 18 Per i manicotti o raccordi di riduzione con attacco a brasare ed uno filettato va indicato prima il diametro nominale dell imbocco a brasa re poi quello del terminale filettato Per i raccordi a T i diametri vanno indicati nel l ordine mostrato in fig 5 E infine necessario ricordare che generalmen te gli imbocchi dei raccordi si intendono di tipo SANCO Installazione del tubo di rame Fig 1 3 Curva a 90 femmina femmina Fig 1 4 Raccordo T femmina femmina femmina femmina pertanto indispensabile indicare in modo esplicito gli eventuali imbocchi di tipo maschio 2 3 Tecnologia di connessione e di tenuta La normativa per i raccordi
105. Autori forniscono cifre pi elevate mentre nei primi anni di et si hanno quantit tre volte superiori Occorre inoltre sottolineare che tutti i tessuti corporei hanno bisogno di rame per il normale metabolismo con diverse necessit La concentrazione di rame negli organi varia bile nel fegato che l organo in cui si ha il maggior deposito vi sono 6 7 mg di rame kg di tessuto 35 nel cervello 5 8 nel cuore ne possono avere circa 3 3 mg Il rame ingerito sotto forma di sali solubili assorbito con rapidit e viene trasportato nel siero legato inizialmente all albumina poi tramite un legame pi forte alla o ceruloplasmina livelli seri ci normali sono compresi tra 1 25 e 1 45 ug ml con una tendenza ad una rapida diminuzione per il passaggio negli organi di utilizzazione o di escrezio ne Circa 2 0 2 5 mg vengono escreti giornalmen te mentre il fabbisogno giornaliero generalmente si aggira sui 2 3 mg in situazioni normali e 3 4 mg in situazioni fisiologiche critiche come ad esempio nella gravidanza In condizioni normali l organismo umano trattiene solo 1 del rame ingerito Occorre aggiungere che i pi recenti studi sono pervenuti alla conclusione che gli attuali ritmi ed abitudini alimentari non sono sufficienti a fornire le quantit richieste di questo come di altri metalli essenziali Attualmente la produzione mondiale di rame per usi agricoli e veterinari si aggira sulle 70 000
106. EA E E ia O o c OL E O O TO O i 9 10 11 12 13 14 15 allungamento del tubo tra i due punti fissi mm Fig 1 24 Lunghezza del braccio del compensatore a U 30 SANCO Installazione del tubo di rame e gt Fig 1 25 Compensatore di dilatazione soffietto pressione massima d esercizio pressione al collaudo dell impianto temperature d esercizio massima e minima dilatazione da assorbire durata numero di cicli desiderata Particolare cura va posta per il posizionamen to delle guide del tubo in prossimit del giunto di dilatazione E quindi consigliabile ogni volta con sultare le pubblicazioni e le specifiche tecniche dei costruttori di tali apparecchi 10 COIBENTAZIONE Nell impiantistica civile i fluidi convogliati hanno livelli termici pi contenuti rispetto agli impianti industriali Ci nonostante sono ammesse disper sioni limitate non tanto ai fini dei parametri di processo quanto per limitare i consumi di ener gia Ecco quindi che anche le tubazioni realizzate con tubi di rame vengono coibentate con materia li e metodologie varie tubi di rame vengono for niti preisolati seppur limitatamente allo stato fisi co ricotto da 6 a 22 mm Il prerivestimento dei tubi di rame viene eseguito in stabilimento secon do due procedimenti distinti
107. EUROPA METALLI S P A BUILDING APPLICATIONS 20142 Milano Via Corradino d Ascanio 4 Tel 02 89388 1 Fax 02 89388 473 www europametalli it www thecopperlink com em europametalli it Europa Metalli S p A BUILDING APPLICATIONS EUROPA METALLI COPPER INSIDE L utilizzo di ciascun prodotto descritto in questa pubblicazione presuppone un attenta valutazione della destinazione d uso nonch delle condizioni ambientali e funzionali in cui il prodotto verr installato Questa valutazione deve essere fatta in fase di progettazione e da personale competente Europa Metalli non assume alcuna responsabilit per un utilizzo non idoneo dei propri prodotti inoltre si riserva in ogni momento la facolt di apportare modifiche ai dati contenuti nella presente pubblicazione EUROPA METALLI S p A la societ italiana del Gruppo che detiene la leadership internazionale prodotti intermedi di rame Protagonista di innumerevoli impieghi dall elettronica all industria aerospaziale all edilizia alla monetazione Euro il rame svolge oggi un ruolo di primo piano nell impiantistica proponendosi come unico materiale per i diversi tipi di impianto riscaldamento sanitario gas domestico condizionamento EUROPA METALLI stata la prima azienda in Italia a produrre il tubo di rame per impiantistica consentendo al nostro paese di allinearsi al resto d Europa Oggi presente sul mercato con una gamma di p
108. I PARAMETRI E VALORI DI PARAMETRO PARTE A Parametri microbiologici Escherichia coli E coli Per le acque messe in vendita in bottiglie o contenitori sono applicati i seguenti valori Valore di parametro Conteggio delle colonie a 37 C 96 Serie generale n 52 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Parametri chimici PARTE B Parametro Valore di parametro Unit di mL imma Acrilammide 0 O Animoio 50 2 Arsenico 1 10 2 Benzene 10 4 Benzo a pirene 0010 4 Boo mgl O Bomo l Cadmo bo _ Ram amm po 3didooean Bo mgl Epidordim 010 ugl Noni Fhouo jo mgl i0 idrocarburi policiclici Somma delle concentrazioni ini Tetracloroetilene 10 ugi Somma delle concentrazioni aei paramen o Trialometani Totale 30 Somma delle concentrazioni r p 10 Cloruro di vinile Como 1 Vamdio Indipendentemente dalla sensibilit del metodo analitico utilizzato il risultato deve essere espresso indicando lo stesso numero di decimali riportato in tabella per il valore di parametro 97 Se
109. I 7129 Terza edizione Dicembre 2001 Gas plants for domestic use fed by network distribution Design installation and maintenance Classificazione ICS 91 140 40 SOMMARIO La norma prescrive i criteri per la progettazione l installazione la messa in servizio e la manutenzione degli impianti domestici e similari per l utilizzazione dei gas combustibili distribuiti per mezzo di canalizzazioni Essa si applica alla costruzione ed ai rifacimenti di impianti o di parte di esse comprendenti il complesso delle tubazioni e degli accessori che distribuiscono il gas a valle del contatore impianti interni nell installazione di apparecchi aventi singola portata termica nominale non maggiore di 35 kW circa 30 000 kcal h alla ventilazione dei locali in cui detti apparecchi sono installati all evacuazione dei prodotti della combustione RELAZIONI NAZIONALI La presente norma costituisce la UNI 7129 1992 e relativi aggiornamenti A1 1995 e A2 1997 ORGANO COMPETENTE CIG Comitato Italiano Gas RATIFICA Presidente dell UNI delibera del 7 novembre 2001 PREMESSA La presente norma stata elaborata dal CIG ente federato all UNI La presente edizione rappresenta un testo coordinato della UNI 7129 in quanto contiene l aggiornamento A1 del 1995 e l aggiornamento A2 del 1997 contiene ulteriori nuove modifiche in merito a cui la Commissione Centrale Tecnica ha dato la sua approvazione il 23 novembre 2000 che rig
110. Il collegamento diretto tra materiali a diverso potenziale elettrochimico in presenza di un elettrolita ad esempio l acqua pro voca una corrosione per contatto a danno del metallo elettrochimicamente meno nobile Negli impianti idrosanitari questa situazione si pu verificare negli allacciamenti tra rame e acciaio zincato dove quest ulti mo rappresenta il metallo meno nobile nella coppia galvanica Ouesto fenomeno tuttavia influenzato fra gli altri fattori dal rapporto tra l estensione della superficie dei due metalli Cosi un componente di piccole dimensioni una valvola in ottone ad esempio montata su una tubatura in acciaio zincato provoca una corrosione irrilevante ai danni del tubo contrario in un impianto realizzato con tubo di rame i componenti di metallo meno nobile si corrodono con velocit accre sciuta provocando il fenomeno della colorazione dell acqua Dilatazione termica In fase di realizzazione degli impianti si deve tenere conto che la dilatazione dei tubi di rame circa 1 2 mm m con un AT di 70 In presenza di una dilatazione termica elevata necessario adottare appropriati sistemi di compensazione Curvatura Si raccomanda l uso di utensili specifici per il tubo di rame raggi minimi di curvatura per De lt 18 mm sono indicati nel prospetto 9 UNI EN 1057 punto 8 6 Per diametri esterni supe a titolo indicativo si consiglia di utilizzare raggi di curvatura non inferiori a 5 6 volte il diame
111. LLE TUBAZIONI Possono essere utilizzati esclusivamente tubi idonei Sono considerati tali quelli rispondenti alle caratteristiche di seguito indicate e realizzati in acciaio in rame o in polietilene 5 2 1 Tubi di acciaio a i tubi di acciaio possono essere senza saldatura oppure con saldatura longitudinale e devono avere caratteri stiche qualitative e dimensionali non inferiori a quelle indicate dalla norma UNI 8863 b i tubi in acciaio con saldatura longitudinale se interrati devono avere caratteristiche qualitative e dimensionali non inferiori a quelle indicate dalla norma UNI 8488 5 2 2 Tubi di rame tubi di rame da utilizzare esclusivamente per le condotte del gas della VII specie pressione di esercizio non superiore a 0 04 bar devono avere caratteristiche qualitative e dimensionali non minori di quelle indicate dalla norma UNI 6507 serie B Nel caso di interramento lo spessore non essere minore di 2 0 mm 5 2 3 Tubi di polietilene tubi di polietilene ammessi unicamente per l interramento all esterno di edifici devono avere caratteristiche qua litative e dimensionali non minori di quelle indicate dalla norma UNI ISO 4437 serie S8 con spessore minimo di 3 mm 5 3 GIUNZIONI RACCORDI E PEZZI SPECIALI VALVOLE 5 3 1 Tubazioni in acciaio a l impiego di giunti a tre pezzi ammesso esclusivamente per i collegamenti iniziale e finale dell impianto inter no b le giunzioni dei tubi di acciaio devono essere realizzate m
112. MINISTRAZIONE PRESSO L ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO LIBRERIA DELLO STATO PIAZZA VERDI 10 00100 ROMA CENTRALINO 06 85081 La Gazzetta Ufficiale o tre alla Serie generale pubblica quattro Serie speciali ciascuna contraddistinta con autonoma numerazione 1 Serie speciale Corte costituzionale pubblicata il mercoled 2 Serie speciale Comunit europee pubblicata il luned e il gioved 3 Serie speciale Regioni pubblicata il sabato 4 Serie speciale Concorsi ed esami pubblicata il marted e il venerd Anno 145 Numero 166 MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO DEL FRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 3 agosto 1968 n 1098 Modifica asilari 125 del regolamento generale sanitario approvato con regio decreto 5 febbralo 45 modifi cato con regio decreto 13 giugno n 369 IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto Tari 87 della Cosiliuzione Visto l art 125 lettera d del resolamenio genernlc sanitario approvato cun regio decrelo 3 febbraio 1901 45 modificato con regio decreto 23 giugno 15904 n 359 che vela l impiego del rame non stagnato per le condotte di acqua potabile dito 1 parere del Consiglio di Stato Sentito 11 Consiglio dei Ministri Sulla proposia del Ministro per 1 sanit di concerto con il Ministro per l industria il commercio e nato Decreta La lectera d del n 1 dell art 125 del regolamento gene rale
113. NI EN 200 Rubinetteria sanitaria Prescrizioni generali dei rubinetti singoli e miscelatori dimensione 1 2 PN 10 Pressione dinamica minima di 0 05 MPa UNI EN 215 Valvole termostatiche per radiatori Requisiti e metodi di prova UNI ISO 228 Filettatura di tubazioni per accoppiamento non a tenuta sul filetto UNI EN 1044 Brasatura forte Metalli d apporto UNI EN 1045 Brasatura forte Flussi per brasatura forte Classifi cazione e condizioni tecniche di fornitura UNI EN 1057 Tubi rotondi di rame senza saldatura per acqua e gas nelle applicazioni sanitarie e di riscaldamento UNI EN 1254 1 5 Rame e leghe di rame raccorderia idraulica UNI EN 1264 1 4 Riscaldamento a pavimento Impianti e compo nenti UNI EN 1775 Trasporto e distribuzione del gas Tubazione di gas negli edifici Pressione massima di esercizio lt 5 bar Raccomandazioni funzionali UNI ISO 3677 Metallo di apporto per brasatura dolce brasatura forte e saldobrasatura SANCO Normativa e legislazione 69 UNI 5364 Impianti di riscaldamento Regole per la presenta zione dell offerta e per il collaudo UNI 7131 Impianti a gas di petrolio liquefatti per uso dome stico non alimentati da rete di distribuzione Pro gettazione installazione e manutenzione UNI 7357 Calcolo del fabbisogno termico di edifici UNI 8364 Impianti di riscaldamento Controllo e manuten zione UNI 8723 Impianti a gas per apparecchi utilizzati i
114. NOUN TTN 27 mE AAA ASINI AIN ANTANI SION _ INI NI M3744 H NHTHH HNHHIH ASG SER AH _ DE 6 NE EUN N Brunus son N A Perdite di carico lineari Pa m 162 1555 5 6 7 8 910 12 16 20 24 30 35 40 50 60 7080 100120 160 200 250 300 400 500 600700 800 1000 1200 1600 2000 3000 4000 100000 90000 80000 70000 60000 55000 50000 45000 40000 35000 30000 26000 24000 22000 20000 18000 16000 14000 12000 10000 9000 8000 7000 6000 9500 9000 4500 4000 3500 3000 Portate 1 SANCO Appendice Appendice 10 a Lunghezze equivalenti dei pezzi speciali Lunghezze equivalenti dei pezzi speciali m curva raccordo a 90 gomito rubinetto Gas naturale Miscele Gas di cracking 228 22 3 539 530 amp 17 Gas di petrolio liquefatto Miscele base di GPL S 223 22 93 59 9 Eins Appendice 10 b Valori del coefficiente di perdita localizzata G componenti impianto Diametro interno tubi rame Tipo di resistenza localizzata Valvola di intercettazione diritta EN Saracinesca a passaggio ridotto 5 0 Deere eee e RE x
115. PE NERD 18 ROHA CENTRALINO SOS i rc JI EJ lo cl PRESTI E CONDIZIONI ADO HAM EH T E ALLA PARTE FRA SUPPLEMENTI CARDINARI ALLA SECONDA della daserrionl PREIS Seriale L dO ME Trimestrale L 53 o Ua fascicolo Anso 24 558 L pito 4 910 Faarienli mmzabz arreirabz SugplistiszLi erdinai L 90 B sanaire La x y sedicesimo o frazione di E PRLZZI di gbbecamento comperi d impraia di bolip Per TESTERO T prezel di tona doppio di quelli pez I lf asclcsli 20 piiril dala dl pabkiicarianq l mpar a abbonamenti deve verme ni ci postale mn 140502 intastato all Istituto dello A 1 vm t1t_r 1n1R R1 dmb6m c 6__ _m C P M LEGGI E DECRETI SERIE GENERALE Spediz abb post 45 art 2 comma 20 b Legge 23 12 1996 n 662 Filiale di Roma GAZZETT DELLA REPUBBLICA ITALIANA PARTE PRIMA Roma Sabato 17 luglio 2004 DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO iL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI ARENULA 70 00100 ROMA AM
116. Requisiti e prove UNI 9731 Camini Classificazione in base alla resistenza termica Misure e prove UNI 9891 Tubi flessibili di acciaio inossidabile a parete continua per allacciamento di apparecchi a gas di uso domesti co e similare UNI 10191 Prodotti tubolari di acciaio impiegati per tubazioni interrate o sommerse Rivestimento esterno di polietilene applicato per fusione UNI 10284 Giunti isolanti monoblocco 10 lt DN lt 80 PN 10 UNI 10285 Giunti isolanti monoblocco 80 x DN lt 600 PN 16 1 Alla data di pubblicazione della presente norma sono in vigore Legge 6 dicembre 1971 n 1083 Norme per la sicurezza dell impianto del gas combustibile Legge 5 marzo 1990 n 46 Norme per la sicurezza degli impianti 2 Per i termini e le definizioni vedere UNI 7128 125 UNI 10389 UNI 10520 UNI 10521 UNI 10582 UNI 10640 UNI 10641 UNI 10642 UNI 10823 UNI EN 26 UNI EN 331 UNI EN 449 UNI EN 751 UNI EN 751 2 UNI EN 751 3 UNI EN 1057 UNI EN 1254 1 UNI EN 1254 2 UNI EN 1254 4 UNI EN 1254 5 UNI EN 1443 UNI EN 1775 UNI EN 10208 1 UNI EN 10240 UNI EN 10242 UNI EN 29453 UNI EN ISO 3677 UNI EN ISO 4063 UNI ISO 7 1 UNI ISO 50 UNI ISO 228 1 UNI ISO 4437 UNI ISO 5256 CEI 64 8 CEI EN 60335 2 31 1 EN 89 UNI 613 EN 10241 EN 10253 1 Generatori di calore Misurazione in opera del rendimento di combustione Saldatura di materie plastiche Saldatura ed elementi
117. SI DI GPL REALIZZATI CON SISTEMI DI GIUNZIONI A RACCORDI A PRESSARE PROGETTAZIONE INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente specifica tecnica fornisce i criteri per la progettazione e l installazione delle tubazioni di rame e leghe di rame degli impianti domestici e similari realizzati con sistemi di raccordi a pressare idonei alla distribuzione dei gas combustibili La presente specifica tecnica si applica in accordo con le UNI 7129 e UNI 7131 relativamente alla progettazione costruzione col laudo ed ai rifacimenti di impianti o parte di essi realizzati con sistemi di raccordi a pressare posti all esterno degli edifici com prendenti il complesso delle tubazioni e degli accessori per la distribuzione del gas a valle del punto di consegna La presente specifica tecnica si applica agli impianti di adduzione gas di VII specie della Il e famiglia per usi domestici e simi lari alimentati da rete di distribuzione da bombole e serbatoi fissi di GPL La progettazione l installazione ed il collaudo degli impianti oggetto della presente specifica tecnica devono essere eseguite da per sonale in possesso dei requisiti previsti dalle leggi e normative vigenti e di idonea capacit tecnica Per la ventilazione dei locali l installazione di apparecchi l evacuazione dei prodotti della combustione la messa in esercizio e la manutenzione vedere UNI 7129 e UNI 7131 La presente specifica tecnica non si applica agli impi
118. T DELL ACQUA POTABILE Un parziale contributo all assunzione di rame e dato dall acqua potabile la concentrazione media mente riscontrata varia tra 10 e 600 ug l per un quantitativo di 1 2 litri al giorno Secondo l Organizzazione Mondiale della Sanit una assunzione giornaliera di 2 mg l dovrebbe for nire un pi che sufficiente margine di sicurezza per la salute La Food and Drug Administration ha stabilito per quanto concerne l acqua potabile il limite di 1 000 ug l l Environment Protection Agency con sidera tale limite sul valore di 1 300 ug l mentre la tab C del DPR 236 del 1988 indicava una CMA di 1 000 ug l dopo stagnazione nella tubazione l acqua un composto chimico formato da due elementi naturali idrogeno H e ossigeno O e che viene contraddistinto con la formula chimica H O l acqua che la natura ci procura per essere desti nata ad uso umano chimicamente pura infatti non esente da altri composti chimici sia in soluzione che in sospensione Essa si arricchisce nel corso del suo ciclo naturale di tutte le sostanze con le quali viene a contatto siano esse aeriformi liquide o solide a causa di una certa affinit chimi ca o per effetto del trascinamento dinamico SANCO rame e l acqua Ricordiamo a questo proposito che a causa di situazioni locali particolari in alcune Regioni italia ne come Lombardia Piemonte Emilia Romagna Veneto ma anche in molte altre nazioni europee esisto
119. a sono designati di Classe 1 se con gas combusti bile per uso domestico di Classe 2 Ogni classe ha le sue condizioni di esercizio La norma ammette che un singolo prodotto possa essere conforme ad entrambe le classi Raccordi a innesto rapido il tipo di giunzione pi semplice e rapido che addirittura non prevede attrezzature e utensi leria per l esecuzione le operazioni si riducono SANCO Installazione del tubo di rame Temperatura massima C Pressione massima bar Marcatura 5 Marcatura PN 1 20 a 70 5 1 Tab 1 6 Pressioni e temperature massime per raccordi a pressare per trasporto gas combustibile per uso domestico classe 2 Temperature massime C Pressioni massime bar Diametro da 6 fino a 54 mm Tab 1 7 Temperature e pressioni massime applicabili nelle giunzioni con l utilizzo di raccordi a innesto prEN 1254 6 solamente al taglio a misura del tubo ed all inne sto Il raccordo presenta una parte terminale con all interno un O ring in materiale sintetico e un anello dentato generalmente in acciaio che funge da meccanismo di blocco sblocco con tubo inse rito quest ultimo pu essere collegato ad un anel lo di sfilamento nel caso si tratti di un raccordo smontabile Fig 1 11 Raccordi a pressare press fittings La tenuta idraulica assicurata dall O ring mentre quella meccanica realizzata per mezzo dell anello dentato questo trattiene il tubo di rame anche se
120. a ai sensi dell art 10 comma 3 del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi sull emana zione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana approvato con decreto del Presi dente della Repubblica 28 dicembre 1985 n 1092 al solo fine di faci litare la lettura delle disposizioni di legge alle quali operato il rin vio Restano invariati il valore e l efficacia degli atti legislativi qui tra scritti Per le direttive CEE vengono forniti gli estremi di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale delle Comunit europee GUCE Note alle premesse L art 76 della Costituzione stabilisce che l esercizio della fun zione legislativa non pu essere delegato al Governo se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti L art 87 della Costituzione conferisce tra l altro al Presi dente della Repubblica il potere di promulgare le leggi e di emanare i decreti aventi valore di legge ed i regolamenti La direttiva 98 83 CE pubblicata in GUCE L 330 del 5 dicembre 1998 La legge 21 dicembre 1999 n 526 reca Disposizioni per l a dempimento di obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alle Comunit europee Legge comunitaria 1999 Gli articoli 1 e 2 della citata legge cos recitano Art 1 Delega al Governo per l attuazione di direttive comunita rie
121. a dichiarazione di conformit di cui all articolo 9 Art 19 Entrata in vigore 1 La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana La presente legge munita del sigillo dello Stato sar inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato Data a Roma addi 5 marzo 1999 COSSIGA ANDREOTTI Presidente del Consiglio dei Ministri Visto if VASSALLI NOTE Il testo delle note qui publicato stato redatto ai sensi dell art 19 comma 3 del teste unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985 n 1092 al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali operato il rinvio Restano invariati il valore e l efficacia degli atti legislativi qui trascritti Note all art 2 H RD n 2011 1934 successive modificazioni ed inlegrazioni approva il testo unico delle leggi sut consigli provinciali dell economia corporativa e sugli uffici provinciali dell economia corporativa La legge n 443 1985 reca Legge quadro per l artigianato Note all art 5 la legge n 443 1985 si veda nelle note all art 2 Per il R D n 2011 1934 veda nelle note all art 2 Nota all art 8 Il testo dell art
122. a rimosso un tratto del rivestimento zione del giunto a bicchiere richiede un maggiore tempo d esecuzione per la formazione del bicchie re per contro dimezza il numero di brasature per raccordare due tubi di rame fra di loro 5 CURVATURA Fra le propriet che caratterizzano il rame ed relativi semilavorati la seconda per importanza dopo la conduttivit elettrica e termica la mal leabilit Il sempre maggiore utilizzo del tubo di rame dovuto appunto anche alla elevata plasticit del materiale che consente di sagomare il tubo senza alcuna difficolt tubi di rame senza saldatura per la distribu zione dei fluidi vengono forniti UNI EN 1057 secondo tre stati fisici ricotto semiduro e duro SANCO Installazione del tubo di rame Fig 1 18 Curvatubi Il carico unitario di rottura a trazione R min non deve essere inferiore rispettivamente a ricotto 220 N mm semiduro 250 N mm duro 290 N mm Analogamente l allungamento min ricotto 40 Ssemiduro 2073096 duro 39 Un dato particolarmente significativo della pla sticit del materiale rappresentato dalle prove di allargamento di curvatura e bordatura del tubo ricotto Durante la prova di allargamento i tubi devono sopportare una deformazione fino al 30 senza presentare ad occhio nudo segni di rottura o difetti tali da pregiudicare l effi cienza del tubo Ancor pi significativa risulta essere tuttavia la
123. al momento dell esercizio della delega 8 nelle materie di competenza delle regioni a statuto ordina rio e speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano saranno osservati l articolo 9 della legge 9 marzo 1989 n 86 l arti colo 6 primo comma del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977 n 616 e l articolo 2 del decreto legislativo 31 marzo 1998 n 112 109 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale n 52 2 Nell attuazione delle normative comunitarie gli oneri di pre stazioni e controlli da eseguirsi da parte di uffici pubblici in applica zione delle normative medesime sono posti a carico dei soggetti inte ressati in relazione al costo effettiva del servizio ove ci non risulti in contrasto con la disciplina comunitaria Le tariffe di cui al dente periodo sono predeterminate e pubbliche L allegato 4 della citata legge contiene l elenco delle direttive da attuare con decreto legislativo Il decreto Presidente della Repubblica 24 maggio 1988 n 236 reca Attuazione della direttiva CEE numero 80 778 concer nente ia qualit della acque destinate al consumo umano ai sensi del l art 15 della legge 16 aprile 1987 n 183 Il decreto legislativo 11 maggio 1999 n 152 reca Disposi zioni sulla tutela delle acque dall inquinamento recepimento della direttiva 91 27 CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane
124. ale Il terzo pi complesso livello prevede un trattamento chimico fisico spinto un possibile schema di trattamento la sequenza clorazione break point coagulazione flocculazione decanta zione filtrazione passaggio su letto di carbone attivo disinfezione finale In corrispondenza ai tre livelli di complessit tecnologica degli impianti di potabilizzazione ven Parametro Valore Valore nel DPR 236 88 nelle 98 83 CE Rame Cadmio Cromo Nickel Antimonio Piombo Arsenico Idrocarburi policiclici aromatici Cloruri di vinile Benzene non presenti espressamente Tab 2 2 Confronto di alcuni valori parametrici gono definiti dalla UE altrettanti livelli di qualit delle acque da trattare E chiaro che i trattamenti pi semplici A1 possono essere adottati solo per acque poco contaminate mentre le acque pi con taminate richiedono i trattamenti pi complessi A2 A3 e quelle di contaminazione ancor pi ele vata non possono essere sottoposte a potabilizza zione Per alcuni contaminanti non stato possibile in sede comunitaria definire i valori limite sufficiente mente confortati dalla necessaria base tecnica e scientifica Questo non significa che non vi sia alcun limite per tali parametri bens che la UE lascia libert di comportamento agli Stati membri finch con apposita procedura comunitaria sar SANCO rame e l acqua possibile definire i limiti stessi
125. ale medi I volumi calcolati rappresentano una media su un anno civile 103 Serie generale n 52 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale n 52 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale n 52 ALLEGATO D cicloserina 400 mg B solfato di polimixina 25mg SPECIFICHE PER L ANALISI DEI PARAMETRI Beta D glucoside di indossile da dissolvere in 8 ml di acqua 60 mg sterile prima dell addizione 1 PARAMETRI PER I QUALI SONO SPECIFICATI METODI DI ANALISI 4 Soluzione di difosfato di fenolftaleina allo 0 5 filtrata 20 ml sterilizzata I seguenti metodi di analisi relativi ai parametri biologici sono fomiti per riferimento ogni qualvolta disponibile un metodo CEN ISO per orientamento in attesa dell eventuale futura FeCl 6 al 4 5 filtrata sterilizzata 2 adozione conformemente alla procedura di cui all articolo 12 della direttiva 98 83 CE di ulteriori definizioni internazionali CEN ISO dei metodi per tali parametri Batteri coliformi ed Escherichia coli E coli ISO 9308 1 2 PARAMETRI PER I QUALI VENGONO SPECIFICATE LE CARATTERISTICHE Di Enterococchi ISO 7899 2 PRESTAZIONE Pseudomonas acruginosa prEN ISO 12780 2 Per i parametri indicati di seguito per caratteristiche di prestazione specificate si intende che Enumerazione dei microrganismi coltivabili conteggio delle colonie 22 C prEN ISO
126. ali e sintetiche utilizzate per la fab bricazione dei giunti e degli elementi di tenuta posti in contatto con le acque destinate al consumo umano allegato L idoneit degli oggetti destinati a venire in contatto con l acqua fabbricati con i suddetti materiali subor dinata all effettuazione del controllo della migrazione globale della migrazione specifica qualora indicato per i costituenti di cui al punto 1 dell allegato e al punto 1 dell allegato III della migrazione di coadiu vanti e della migrazione di coloranti con le modalit riportate in allegato E ammesso l uso dei coloranti di cui agli articoli 12 18 del decreto ministeriale 21 marzo 1973 e successivi aggiornamenti qualora nella suddetta legislazione non se ne vieti espressamente l uso in contatto con acqua I controllo dell idoneit degli oggetti deve essere effettuato sull oggetto finito Quando ci non sia possibile le determinazioni saranno eseguite su un provino rappresentativo del materiale che viene a contatto con l acqua e quindi assi milabile a tutti gli effetti all oggetto stesso avente la stessa composizione e preparato con le stesse tecniche produttive Le prove dovranno essere effettuate su oggetti nuovi su provini previo lavaggio secondo le modalit previ ste in allegato IIIc Detti oggetti o provini saranno quindi posti in contatto con acqua distillata a 40 per 24 ore I risultati delle prove di cessione ve
127. allata amp gni 60 centi nier sulla quale siano indicati il marchio di fabbrica il nome della ditta produttrice l anno di fabbricazione il titolo di purezza del materiale Con decreto del Ministro per la sanit di concerto com il Ministro per l industria 11 commercio e l artigianato verranno cmanale istruzioni tecniche concernenti lime pianto del tubi di rame per la disiriburzione domestica dell acqua potabile Detto decreto verr pubblicato nella Gearzettoa Oficiale della Repubblica italiana presente munito dol gigilo Stato sari nella Raccolta della e dii decreti della Repubblica italiana E arto cobliso chiunque osservarlo e di farlo osservare Daio zd Antagnod addi 3 agosto 1969 SARAGAT LroxE ZELUOLI LANZINI Visto el Re gesrrzt nily Corte der con addi 21 octobre 198 galera i25 foglio il DECRETO 6 aprile 2004 n 174 Regolamento concernente i materiali e gli oggetti che pos sono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione tratta mento adduzione e distribuzione delle acque destinate al con sumo umano ALLEGATO Articolo 5 del regolamento METALLI E LORO LEGHE CHE POSSONO ESSERE UTILIZZATI PER LA PRODUZIONE DI MANUFATTI DESTINATI A VENIRE A CONTATTO CON ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO
128. amente informata delle deroghe applicate e delle condizioni che le disciplinano Ove occorra la regione provincia provvede inoltre a fornire raccomandazioni a gruppi specifici di popolazione per i quali la deroga possa costituire un rischio particolare Le informazioni e raccomandazioni fornite alla popolazione fanno parte integrante del provvedimento di deroga Gli obblighi di cui al presente comma sono osservati anche nei casi di cui al comma 9 qualora la regione o la provincia autonoma lo ritenga opportuno 12 La regione o la provincia autonoma tiene conto delle deroghe adottate a norma del presente articolo ai fini della redazione dei piani di tutela delle acque di cui agli articoli 42 e seguenti del decreto legislativo n 152 del 1999 e successive modifiche 13 Ministero della sanit entro due mesi dalla loro adozione comunica alla Commissione europea 1 provvedimenti di deroga adottati ai sensi del presente articolo e nei casi di cui ai commi 3 e 4 i risultati conseguiti nei periodi di deroga 14 Il presente articolo non si applica alle acque confezionate in bottiglie o contenitori rese disponibili per il consumo umano Art 14 Conformit ai parametri indicatori 1 In caso di non conformit ai valori di parametro o alle specifiche di cui alla parte C dell allegato I lautorit d ambito sentito il parere dell azienda unit sanitaria locale in merito al possibile rischio per la salute umana derivante dal
129. ampioni da analizzare anche con riferimento agli impianti di distribuzione domestici e alle frequenze dei campionamenti intesi a garantire la significativa rappresentativit della qualit delle acque distribuite durante l anno nel rispetto di quanto stabilito dall allegato Il Per quanto concerne i controlli di cui all articolo 6 comma 1 lettera a l azienda unit sanitaria locale tiene conto dei risultati rilevamento dello stato di qualit dei corpi idrici effettuato nell ambito dei piani di tutela delle acque di cui all articele 43 del decreto legislativo 11 maggio 1999 n 152 e successive modificazioni e in particolare per le acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile dei risultati della classificazione e del monitoraggio effettuati secondo le modalit previste nell allegato 2 sezione A del citato decreto legislativo n 152 del 1999 L azienda unit sanitaria locale assicura una ricerca supplementare caso per caso delle sostanze e dei microrganismi per i quali non sono stati fissati valori di parametro a norma dell allegato I qualora vi sia motivo di sospettarne la presenza in quantit o concentrazioni tali rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana Ta ricerca dei parametri supplementari effettuata con metodiche predisposte dall Istituto superiore di sanit Ove gli impianti di acquedotto ricadano nell area di competenza territoriale di pi aziende u
130. ante ed interporre un nuovo raccordo Le condizioni di esercizio indicate dalla UNI EN 1254 sono riportate nelle tabb 1 2 e 1 3 Raccordi misti A differenza dei precedenti i raccordi misti sono dotati sia di imbocchi a giunzione capillare che filettati fig 1 8 raccordi misti permettono limitatamente agli Pressione massima per brasatura dolce in funzione del diametro nominale 1 2 da 6 mm compreso da 34 mm da 54 mm a 34 mm compreso a 54 mm compreso a 108 mm compreso 1 Per applicazioni non previste dalla tabella necessario richiedere l approvazione del produtto re dei raccordi 2 Valori intermedi di pressione possono essere ottenuti per interpolazione Le leghe per brasatura dolce sono riportate nella tab 1 8 di pag 17 Tab 1 2 Temperature e pressioni massime di esercizio per brasatura dolce SANCO Installazione del tubo di rame imbocchi filettati la possibilit di smontare la giun zione e si rivelano particolarmente utili nei punti di transizione per unire ad esempio una tubazione di acciaio con una di rame oppure negli allaccia menti degli apparecchi sanitari per i quali esistono specifici raccordi muniti di staffe fig 1 8b per il loro fissaggio alle pareti in modo che il successivo serraggio della giunzione filettata non potr provo care alcun danno alla giunzione brasata Raccordi meccanici Questa generica definizione contraddistingue tutti tipi di raccordi che non utilizzano p
131. anti soggetti al DM 12 aprile 1996 IMPIANTI INTERNI Punto di consegna Ai fini dell applicazione della presente specifica tecnica viene considerato punto di consegna del gas l uscita del gruppo di misura Per impianti non alimentati da rete di distribuzione ma da serbatoi o bombole si considera come punto di consegna il raccordo di collegamento alla bombola bidone o il dispositivo di intercettazione generale rubinetto contatore ubicato dopo il riduttore di secondo salto del serbatoio Immediatamente a valle del gruppo di misura deve essere sempre inserito un dispositivo di intercettazione una presa di pressione e se necessario un giunto elastico flessibile atto ad eliminare eventuali tensioni sul contatore Il dispositivo d intercettazione dell impianto deve essere ubicato in posizione accessibile solo al cliente per esempio vano del con tatore In caso contrario deve essere utilizzato un dispositivo d intercettazione che in caso di manovra di chiusura resti bloccatto in tale posizione La presa di pressione deve essere ubicata e realizzata in modo da essere accessibile al cliente ed utilizzabile solo dagli addetti ai lavori per esempio vano del contatore stesso per esempio la presa di pressione pu essere preceduta da un dispositivo di inter cettazione o incorporata nel dispositivo di intercettazione a valle del contatore mi _ Schema gruppo di misura e collegamento all impianto Legenda
132. atura ambiente a determinare la resistenza meccanica della tuba zione Quando invece le temperature di esercizio delle tubazioni aumentano le leghe basso fon denti possono subire scorrimenti viscosi pi mar cati del decremento di caratteristiche meccani che del tubo fattore da non trascurare la capilla rit nelle giunzioni dirette ovvero senza l interpo sizione di raccordi non sempre possibile garan tire interstizi sufficientemente piccoli perch il fenomeno si verifichi in questo caso preferibile indirizzarsi sulla brasatura forte Infine a causa delle temperature raggiunte con la brasatura forte i raccordi in ottone resi stenti alla dezincificazione potrebbero perdere la loro peculiarit per possibili modificazioni di natura metallurgica 3 2 Pressatura Una delle caratteristiche di questa giunzione data dalla semplicit di esecuzione soprattutto sui diametri maggiori l installatore dovr avere cura solo di scegliere le ganasce compatibili con la pressatrice Si opera a freddo in assenza di fiamme La giunzione prevede diversi passaggi 1 Il taglio del tubo Non sono richiesti particolari Installazione del tubo di rame accorgimenti anche se come nella brasatura si consiglia di usare un tagliatubi a rotella per avere un taglio perpendicolare ed evitare ova lizzazioni 2 La sbavatura Bisogna sbavare accuratamente l interno e l esterno dei tubi di rame una
133. bi di acciaio con o senza saldatura dei tubi di rame purch l angolo compreso fra i due tratti di tubo sia uguale o maggiore di 90 ed il raggio di curvatura misurato sull asse dei tubi non sia minore di 10 volte il diametro per De lt 60 3 mm 38 volte il diametro per De lt 60 3 mm Nel caso di tubazioni di polietilene sono ammessi cambiamenti di direzione utilizzando le caratteristiche di flessibilit del tubo purch il raggio di curvatura non sia minore di 20 volte il diametro del tubo stesso A monte di ogni derivazione di apparecchio di utilizzazione e cio a monte di ogni tubo flessibile o rigido di collega mento fra l apparecchio e l impianto interno deve sempre essere inserito un rubinetto di intercettazione posto in posi zione visibile e facilmente accessibile Se il contatore situato all esterno dell abitazione bisogna anche inserire un analogo rubinetto immediatamente all interno dell alloggio in posizione facilmente accessibile Da quanto sopra sono peraltro esclusi i casi in cui i contatori sono installati in un balcone facente parte dell appartamento punti terminali dell impianto compresi quelli ai quali previsto il successivo allacciamento degli apparecchi di utiliz zazione devono essere chiusi a tenuta con tappi filettati o sistemi equivalenti vietato utilizzare tubi rubinetti accessori ecc rimossi da altro impianto 3 3 2 Tubazioni in vista 9 9 2 3 3 42 3 3 2 3 Le tuba
134. cchetta di lega al giunto e prose guire nel riscaldamento per mezzo della fiamma ossiacetilenica spostando via via il contatto lungo la circonferenza del raccordo Inoltre nel caso di leghe rame fosforo non si utilizzano disossidanti poich il fosforo presente in lega ad assolvere la funzione La brasatura forte in particolare con le leghe al fosforo meno influenzata dal fenomeno della capillarit infatti tende a formare con facilit il cordone di brasatura questo fenomeno vantag giosamente utilizzabile nel collegamento di tubi di grande diametro sui quali difficoltoso raggiun gere su tutta la superficie di contatto la tempera tura omogenea necessaria alla diffusione unifor me della lega brasante Caratteristiche meccaniche e campi d impiego Per quanto concerne le caratteristiche meccani 20 che bene infine precisare che la brasatura forte non sempre la pi forte In altre parole la resistenza meccanica dei giunti realizzati per brasatura forte non sempre pi elevata di quella ottenibile per brasatura dolce Infatti le temperature pi elevate raggiunte nella realizzazione di una brasatura forte provoca no una ricottura del tubo di rame che ne riduce la tenacit Poich lo sfilamento del raccordo brasato correttamente a seguito della grande superficie di contatto potrebbe avvenire a valori di sforzo pi elevati di quelli necessari alla rottura del tubo quest ultimo a temper
135. cienza nel tempo dell utensile di pressatura e delle ganasce l installatore deve provvedere far eseguire la manutenzione e la revisione periodica dell attrezzatura secondo le modalit previste dal fabbricante Estremit del tubo da inserire nel raccordo a pressare AI fine di realizzare una corretta giunzione con raccordi a pressare l installatore deve controllare che l estremit del tubo non senti residui bave taglienti e tagli non perpendicolari a difesa dell integrit della guarnizione di tenuta 134 iun PARTE PRIMA Roma Giovedi 14 ottobre 1993 2 DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO IL MIMISTERO DI E GIUSTIZIA LEGGI DECRETI ABENULA 70 00180 ROMA AMMINISTRAZIONE PRESSO L ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO LIBAERIA DELLO STATO PIAZZA E VERDI 18 ROMA CENTRALINO 15087 sini anon eat cr ci 5 cu 375 rr T N 96 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 agosto 1993 n 412 Regolamento recante norme progettazione l installazione l esercizio e manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia in attuazione dell art 4 comma 4 della legge 9 gennaio 1991 n 10 139 14 10 1991 Supplemento o
136. circa la permanenza in capo alle imprese dei requisiti tecnico professionali Art 4 Progettazione degli impianti 1 Fatta salva l applicazione di norme che impongono una progettazione degli impianti la redazione del progetto di cui all art 6 della legge obbligatoria per l installazione la trasformazione e l ampliamento dei seguenti impianti per gli impianti elettrici di cui all art 1 comma 1 lettera della legge per tutte le utenze condominiali di uso comune aventi potenza impegnata superiore a 6 kW per domestiche di singole unit abitative di superficie superiore a 400 mq per gli impianti effettuati lampade Muorescenti a catodo freddo collegati ad impianti elettrici per i quali obbligatorio il progetto e in ogni caso per impianti di potenza complessiva maggiore di 1200 VA rese dagli alimentatori b per gli impianti di cui all art comma 2 della legge relativi agli immobili adibiti ad attivit produttive al commercio al terziario altri ust quando le utenze sono alimentate a tensione superiore a 1000 V inclusa ia parte im bassa tensione o quando utenze sono alimentate in bassa tensione qualora la superficie superi i 200 c il progetto comunque obbligatorio per gli impianti elettrici con potenza impegnata superiore o uguale a 1 5 kW per tutta l unit immobiliare provvista unche solo parzialmente di ambienti soggetti a normativa specifica del Comitato el
137. cnico industriale di ruolo di materia tecnica 2 Sono altresi soggetti all applicazione della presente legge gli impianti di cui al comma lettera relativi agli immobili adibiti ad attivit produtlive al commercio al terziario e ad altri usi abilitati Sono abilitate all instaliazione alla trasformazione alf amphliariento e alla manutenzione degli Impianti di cui all articolo tutte ie imprese singoie 0 associato resolarmente iscritte nel registro delle ditte di cul al regio decreto 20 seltembre 1934 n 2011 successive modificazioni ed integrazioni o nell albo provinciale delle imprese artigiane di cui alla legge 5 agosto 1985 n 443 O i e 114 12 3 1990 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2 Le imprese alle quali siano stati riconosciuti i requisiti tecnico professionali hanno diritto ad un certificato di riconoscimento secondo i criten stabiliti dal regolamento di attuazione di cui all articolo 15 Art 5 Riconoscimento dei requisiti tecnico professionali 1 Hanno diritto ad ottenere il riconoscimento dei requisiti tecnico professionali previa domanda da presen tare entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge alla commissione provinciale per l artigia nato coloro che dimostrino di essere iscritti alla medesima data da almeno un anno nell albo provinciale delle imprese artigiane di cui alla legge 8 agosto 1985 n 443 come imprese
138. contatto diretto con le pi importanti Aziende utilizzatrici il costante supporto del proprio Centro Ricerche e le sinergie con le altre societ del Gruppo hanno permesso di raggiungere un livello qualitativo del prodotto tale da garantire la massima affidabilit il pieno rispetto della normativa vigente e la totale rispondenza alla continua evoluzione tecnologica richiesta dagli utilizzatori finali SANCO m N Qualit allo stato puro JJ SANCO CAMPI DI UTILIZZO ACQUA POTABILE FREDDA E CALDA DISTRIBUZIONE DI COMBUSTIBILI LIQUIDI E GASSOSI PANNELLI RADIANTI Nel rispetto e nei limiti previsti dalle normative GARANTITO 30 ANNI SANCO offre grazie a un processo di produzione brevettato una qualit superiore rispetto a quella prescritta da normative e regolamentazioni e pertanto prestazioni decisamente migliori rispetto a quelle dei tubi in rame comunemente in commercio E composto da rame raffinato ovvero praticamente puro Cu DHP 99 9 min e come tale espressamente certificato da EUROPA METALLI Non contiene elementi additivi quali coloranti fluidificanti plastificanti che possono essere invece presenti in materiali alternativi derivati dal petrolio SANCO offre grazie a un processo di produzione brevettato una qualit superiore rispetto a quella prescritta da normative e regolamentazioni e pertanto prestazioni decisamente migliori rispetto a quelle
139. damento in particolare per le reti orizzontali principali riferimenti per una corretta progetta zione sono UNI 5364 Impianti di riscaldamento ad acqua calda Regole per la presentazione dell offerta e per il collaudo UNI 7357 Calcolo del fabbisogno termico per il riscaldamento 9 UNI 8364 Impianti di riscaldamento Controllo e manutenzione UNI 9317 Impianti di riscaldamento Conduzio ne e controllo UNI 10202 Impianti di riscaldamento con corpi scaldanti a convezione naturale Metodi di equilibratura In seguito all emanazione della legge 10 91 e DPR 412 93 di cui si parler pi avanti in questo capitolo sono state pubblicate una serie di impor tanti norme raccolta dall UNI nel volume M13 La progettazione l installazione l esercizio e la manu tenzione con la legge 10 91 tra le quali vi sono le 96 specifiche per l isolamento delle tubazioni UNI 10347 Riscaldamento e raffrescamento degli edifici Energia termica scambiata tra una tubazione e l ambiente circostante Metodo di calcolo UNI 10376 Isolamento termico degli impianti di riscaldamento e raffrescamento degli edifici In base a queste norme se le tubazioni non sono coibentate necessario calcolare l energia termica scambiata dalle tubazioni con l ambiente questo contributo deve essere sommato all energia fornita dalle altre fonti il risultato ottenuto deve essere uti lizzato per la valutazione del rendimento complessi
140. debbano recare la denominazione di regolamento sana adottati previo parere del Consiglio di Stato sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei e pubblicati nella Ufficiale Nate all art Si trascerive id testo dell art 1 della legge n 45 1990 Art Ambito di applicazione 1 Sono soggetti all applica zione della presente legge i seguenti impianti relativi agli edifici adibiti uso civile gli impianti di produzione di trasporto di distribuzione di utilizzazione dell energia elettrica all interno degli edifici a partire dal punto di consegna dell energia fornita dall ente distributore b gli impianti radiotelevisivi ed elettronici in genere antenne c gli impianti di protezione da scariche atmosferiche c gh impianti di riscaldamento c di climatizzazione azionali da fluido liquido aeniforme gassoso di qualsias natura o specie d gli impianti idrosanitari nonche quelli di trasporto di Lrattamento di uso di accumulo di consumo di acqua all interno degli edifici a partire dal punto di consegna dell acqua fornita dall ente distributore e ph impianti per ib trasporto l uulizzazione di gas allo stato liquido acriforme all interno degli edifici a partire dal punto di consegna del combustibile gassoso fornito dall ente distributore f gli impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di ascensori di montacarichi di scale mobili
141. definizione dei tracciati si cerchino sempre solu SANCO Installazione del tubo di rame zioni che in funzione della geometria consentano di compensare le dilatazioni termiche talvolta occorre fare ricorso anche ai giunti di dilatazione Ne esistono di due tipi giunti con spinta sulla tubazione giunti senza spinta sulla tubazione Di seguito vengono esaminati i primi secondi si applicano piuttosto raramente nell impiantistica idrotermica giunti di dilatazione con spinta sulla tubazio ne si applicano quando in un tratto rettilineo le estremit sono bloccate punti fissi Per rispetta re le migliori condizioni di esercizio il giunto di dilatazione dovrebbe essere posto sulla mezzeria fra i punti fissi Questa soluzione preferibile anche quando sul tratto rettilineo vi sono delle derivazioni in grado di assorbire spostamenti In tal caso il giunto sottoposto a deformazio ne da entrambe le estremit giunto di dilatazio ne pu essere messo anche vicino ad uno dei punti fissi solo quando nel tratto rettilineo non vi sono derivazioni Questa seconda soluzione con sente minori oneri per la realizzazione dei suppor ti di guida Prendiamo in considerazione un tipo di com pensatore elementare la classica U loop fig 1 21 La U in grado di assorbire la compressio ne l espansione della tubazione sfruttando la propria flessibilit La lunghezza dei bracci della U indicata con b in fig
142. dei tubi in rame comunemente in commercio Viene sottoposto in fase di produzione a un trattamento brevettato di passivazione e stabilizzazione della parete interna che lo rendono assolutamente affidabile nel rispetto dei parametri di potabilit previsti dalla normativa Europea in materia di acque potabili trasportate Direttiva Europea 98 83 e D L 31 01 L entrata in vigore della Direttiva Europea 98 83 CE in materia di acque destinate al consumo umano ha posto in evidenza il problema dell idoneit dei materiali utilizzati per i vari componenti dell impianto idrico al fine di garantire inalterata la qualit dell acqua potabile distribuita Progettisti ed installatori sono pertanto tenuti a scelte progettuali nella consapevolezza dei rischi che possono insorgere a causa dell utilizzo di materiali non conformi alla legge SANCOS fabbricato secondo il D P R 1095 68 ed conforme al D M 174 04 G U 166 del 17 07 04 che definisce le condizioni alle quali devono rispondere i materiali a contatto con l acqua potabile La qualit della materia prima e il particolare processo di lavorazione consentono di garantire eccellente malleabilit e quindi massima facilit di posa in opera elevatissima conducibilit termica oltre 1000 volte maggiore a quella delle materie plastiche ottima resistenza meccanica vedi carico unitario a rottura impermeabilit ai gas nessun problema di invecchiamento e di espo
143. della larghez za dell interstizio mostrata in fig 1 13 Le leghe utilizzabili per la brasatura del rame sono molto numerose e sono state classificate come abbiamo gi anticipato vedi cap 3 1 1 in funzione di alcuni parametri primo fra tutti la temperatura di fusione Le due grandi famiglie di leghe sono individua te dalla UNI EN 1057 nel modo seguente leghe per brasatura dolce sono leghe con temperatura di fusione inferiore a 450 C leghe per brasatura forte sono leghe con tem peratura di fusione superiore a 450 C Le distinzioni ulteriori sono date dalla compo sizione chimica della lega e dal campo di applica zione a sua volta influenzato dalla composizione chimica Brasatura dolce Le leghe brasanti tra quelle individuate dalla UNI EN 29453 idonee alle applicazioni nel campo del l idrotermosanitaria sono del tipo stagno argento o stagno rame entrambe del tipo senza piombo Riportiamo nella tab 1 8 le caratteristiche salienti delle principali leghe Come possiamo notare sono caratterizzate dall avere una composizione chimica molto simile Fig 1 13 Risalita del materiale di saldatura per effetto della capillarit Installazione del tubo di rame Tab 1 8 Leghe per brasatura dolce secondo UNI EN 29453 lo stagno l elemento fondamentale e da un intervallo di temperature di fusione compreso tra 1220 ei 250 C La lega brasante comunemente commer cializzata s
144. di attuazione una sanzione amministrativa da lire un milione a Hire dieci milioni 2 regolamento di attuazione di cui all articolo 15 determina modalit della sospensione delle imprese dal registro o dall albo di cui all articolo 2 comma 1 e dei provvedimenti disciplinari a carico dei professionisti iscritti nei rispettivi albi dopo ia terza violazione delle norme relative alla sicurezza degli impianti nonche gli aggiornamenti dell entit delle sanzioni amministrative di cui al comma 1 Art 17 Abrogazione e adeguamento dei regolamenti coniunali e regionali t I comuni e le regioni sono tenuti ad adeguare 1 propri regolamenti qualora siano in contrasto con la presente leppe 18 Disposizioni transitorie l Fino all emanazione del regolamento di attuazione di cui all articolo 15 sono autorizzate ad eseguire opere di installazione di trasformazione di ampliamento e di 12 3 1990 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale n 59 manutenzione degli impianti di cui all articolo 1 le imprese di cui all articolo 2 comma 1 le quali sono tenute ad eseguire gli impianti secondo quanto prescritto dall articolo 7 ed a rilasciare al committente o al proprietario la dichiarazione di conformit recante i numeri di partita e gli estremi dell iscrizione alla camera di commercio industria artigianato e agricoltura 2 La dichiarazione di cui al comma 1 sostituisce a tutti gl effetti l
145. di raccordi Cassa risiede nella gamma dimensionale che prevede dia che abbinano terminali a brasare a compres 64 325 metri nominali tra 108 mm per i raccordi sione con terminali filettati In particolare vengo alla UNI d 1294 1 e tra 14 7 e 159 mm no definite le caratteristiche specifiche di questi per quelli conformi alla UNI EN 12545 raccordi cio le filettature che possono essere La tab 3 7 riassume queste indicazioni con lav cilindriche conformemente alle norme internazio 76 1 0 07 0 33 vertenza che il trattino indica una misura non previ nali ISO 7 ISO 228 oppure coniche secondo 355 18 0 08 0 10 sta dalla norma D il diametro nominale interno ISO 7 filettature esterne La gamma dei diame 88 9 5275 1 per i raccordi femmina ed esterno per i raccordi tri spazia da 1 8 a 4 pollici con filettature sia 106 maschio e L la lunghezza della zona di contatto maschio che femmina Ovviamente per gli altri tra tubo raccordo requisiti non specifici vi sono rimandi alle altre i Inoltre se il diametro del terminale maschio parti della norma stessa ons 1 AO inferiore al diametro del corpo del raccordo la sua Le norme indicano infine le pressioni di eserci 159 E 21 5 0 20 0 23 lunghezza dovr essere maggiorata del valore L3 zio a cui le varie famiglie di raccordi possono esse Tab 3 7 Caratteristiche geometriche dei raccordi
146. dibiti ad uso civile al fini del comma 1 dell art 1 della legge 5 marzo 1990 n 46 di seguito denominata legge si intendono le unit immobiliari o la 119 15 2 1992 GAZZETTA UrrtoaLe DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generate n 38 _ mo om hc ss Si scs Cso IP INIL parte di csse destinate ad uso studio professionale o sede di persone giuridiche private associazioni circoli o conventi e simili 2 Sono soggetti all applicazione della legge per quanto concerne i soll impianti elettrici di cui all art comma 1 lettera della legge anche gli edifici adibiti a sede di socicli ad attivit industriale commerciale o agricola o comunque di produzione o di mtermediazione di beni o servizi gli edifici di culto nonch gli immobili destinati ad uffici scuole lu ghi di cura magazzini o depositi o in genere a pubbliche finalit dello Stato o di enti pubblici territoriali istituzionali economici 3 Per impianti di utilizzazione dell energia elettrica si intendono 1 circuiti di alimentazione degli apparecchi utHizzatori c delle prese a spina con esclusione degli cquipaggiamenti elettrici delle macchine degli utensili degli apparecchi elettrici in genere Nell ambito degli impianti elettrici rientrano anche quelli posti all esterno di edifici sc gii stessi sono collegati ad impianti elettrici posti all interno Gli impianti luminosi pubblicitari rientrano altresi nello stesso a
147. draulica per l al lentamento del serraggio potrebbe venir meno provocando perdite dannose se non eliminate prontamente Questi raccordi sono nati allo scopo di per mettere un loro smontaggio e pertanto l installa zione su tubazioni sottotraccia oltre che uno snaturare la loro caratteristica fondamentale inconciliabile con la necessaria ispezionalit Un compromesso rappresentato dal loro inserimento in cassette dotate di uno sportello apribile e di dimensioni adeguate a permettere le operazioni di manutenzione Rispetto ai raccordi tradizionali quelli a pres sare si caratterizzano per la velocit e la facilit di installazione che ne hanno decretato il successo e la rapida diffusione Questa semplicit non deve fare trascurare all installatore elementari precau zioni e la cura degli strumenti di lavoro consisten te anche nella pulizia delle ganasce e nella manu tenzione periodica dell attrezzo di pressatura raccordi a innesto sono ancora pi semplici dei press fitting e hanno la possibilit di essere smontabili bisogna segnalare che al momento della stampa di questo manuale non sono ancora normati Pertanto opportuno consigliarne l uti lizzo solo per determinate e particolari situazioni come per esempio impianti di natura temporanea cantieri campeggi Per quanto concerne infine la flange abbiamo gi evidenziato che la limitazione principale dovuta al relativamente grande diametro minimo
148. due direzioni Se invece il tubo posato e protetto dentro una canaletta questa deve venire utilizzata ad esclusivo uso dell impianto a gas La canaletta deve essere costituita con materiali resistenti agli agenti atmo sferici e non propaganti la fiamma L eventuale superficie di chiusura deve essere non a tenuta e rimovibile per es una griglia di aerazione al fine di permettere ispezioni e o manutenzioni La specifica tecnica spiega i criteri di posa negli edifici unifamiliari e multifamiliari Non vi sono diversit sostanziali tra i due casi per gli edifici SANCO Normativa e legislazione multifamiliari va sottolineata la raccomandazione di mantenere una certa distanza tra le tubazioni sia a vista che in canaletta per permettere gli interventi di manutenzione sostituzione nonch l obbligo di individuare facilmente e correlare ogni tubazione alla rispettiva unit abitativa Un semplice accenno va fatto alle norme UNI 8723 Impianti a gas per apparecchi utilizzati in cucine professionali e di comunit Prescrizioni di sicurezza UNI 9034 Condotte di distribuzione del gas con pressioni di esercizio minore o uguale a 5 bar Materiali e sistemi di giunzione UNI 9165 Reti di distribuzione del con pressioni massime di esercizio minori o uguali a 5 bar Progettazione costruzione e collaudi UNI 9860 Impianti di derivazione d utenza del gas Progettazione costru zione e collaudo anch esse amm
149. e tubi polietilene da impiegare unicamente per le tubazioni interrate devono avere caratteristiche qualitative e dimensionali non minori di quelle prescritte dalla UNI ISO 4437 serie S 8 3 con spessore minimo di 3 mm Nel prospetto 3 sono riportati i diame tri e gli spessori dei tubi per le portare termiche considerate nel campo di applicazione della presente norma prospetto 3 TUBI DI POLIETILENE DIAMETRI E SPESSORI Diametro esterno De mm 20 0 25 0 32 0 40 0 50 0 63 0 75 0 90 0 110 0 Spessore 5 mm 3 0 3 0 3 0 3 0 3 0 3 6 4 3 9 2 6 3 Diametro interno Di mm 14 0 19 0 20 0 34 0 44 0 55 8 66 4 79 6 97 4 3 2 2 Giunzioni raccordi e pezzi speciali rubinetti 3 2 2 1 Per tubi di acciaio Le giunzioni dei tubi di acciaio devono essere realizzate mediante raccordi con filettatura conforme alla UNI ISO 7 1 o a mezzo sal datura di testa per fusione Per la tenuta delle giunzioni filettate possono essere impiegati specifici composti di tenuta non indurenti UNI EN 751 1 even tualmente accompagnati da fibra di supporto specificata dal produttore canapa lino fibra sintetica ecc o nastri di fibra sinteti ca non tessuta impregnati di composto di tenuta UNI EN 751 2 Possono essere impiegati anche nastri di PTFE non sintetizzato conformi alla UNI EN 751 3 128 vietato luso di fibre di canapa su filettature di tubazioni convoglianti GPL o miscele GPL o miscele GPL aria escluso in ogni caso l uso di biacca minio
150. e Nota 1 La progettazione e l installazione la messa in servizio e la manutenzione degli impianti oggetto della presente norma devo no essere eseguite da personale qualificato Nota 2 Per gli impianti con apparecchi di portata termica nominale maggiore di 35 kW sono applicabili le disposizioni legislative e regolamentari vigenti nonch le norme UNI esistenti sull argomento 2 RIFERIMENTI NORMATIVI UNI 7140 Apparecchi a gas per uso domestico Tubi flessibili non metallici per allacciamento UNI 7141 Apparecchi a gas per uso domestico Portagomma e fascette UNI 8849 Raccordi di polietilene PE 50 saldabili per fusione mediante elementi riscaldanti per condotte per convo gliamento di gas combustibili Tipi dimensioni e requisiti UNI 8850 Raccordi di polietilene PE 50 saldabili per elettrofusione per condotte interrate per convogliamento di gas combustibili Tipi dimensioni e requisiti UNI 8863 Tubi senza saldatura e saldati di acciaio non legato filettabili secondo UNI ISO 7 1 UNI 9099 Tubi di acciaio impiegati per tubazioni interrate o sommerse Rivestimento esterno in polietilene applicato per estrusione UNI 9165 Reti di distribuzione del gas con pressioni massime di esercizio minori o uguali a 5 bar Progettazioni costru zioni e collaudi UNI 9177 Classificazione di reazione al fuoco dei materiali combustibili UNI 9264 Prodotti finiti di elastomeri Guarnizioni di tenuta ad anello per condotte di gas e loro accessori
151. e centralizzata di acqua calda ucqua surmscaldata 4 3 Locali per forni da pane lavaggio biancheria laboraton artigiani e sterilizzazione 4 4 Loca di installazione di impianti cucina e lavaggio stoviglie 4 5 Locali di installazione di di calda a scambio 4 6 Locali di installazione di modul tup radianti 4 1 Tosiallazione al inlerti Titolo V impianto interno di adduzione del gas Me RTRT 32992 wd x women wo Mod db TITO MOMatenau delle er casa 9o pO EO wo x wo 4m o ine Giunzioni raccordi e pezzi speciali 22 2 2 2 i 3 54 Posa m lt il ai 5 Gruppo di misurazione ur 6 6 Prova di tenuta dell impianto 2 2 Titolo YI Disposizioni complementari PAMELA da 6 2 Mezzi di estinzione degit incendi o aaa ao a 5 5 Segnaletica di SICUMEZZA uu uo Eo om dog wr E dox XR m o9 E E ak de a de s 6 4 Esercizio e manutenzione s I Titolo VIE mpianti esistenti doom ow mom Xo 2 XR RAIL OE E Tuve _ lt m p m x
152. e degli Impianti si intendono tutti quelli finalizzati a contenere il degrado normale d uso nonch a far fronte ad eventi accidentali che comportino la necessit di primi interventi che comunque non modifichino ia strutture essenziale dell impianto o la loro destinazione d uso Art 9 Verifiche 1 Per Fesercizio della facolt prevista dall art 14 della legge gh enti interessati operano la scelta del libero professionista nell ambito di appositi elenchi conservati presso le camere di commercio e comprendenti pi sezioni secondo le rispettive competenze Glrclenchi sono formali annualmente sulla base di documentata domanda di iscrizione approvati dal Ministro dell industria del commercio dell artigianato 2 Con decreto del Ministro dell industria del com mercio e dell artigianato sentiti gli ordini e i collegi professionali sono adottati schemi uniformi di elenchi di sezioni a cui dovranno adeguarsi eli elenchi e le sezioni predisposti dalle camere di commercio 3 soggetti direttamente obbligati ad ottemperare quanto previsto dalla legge devono conservare tutta la documentazione amministrativa e 1 conseenarla all avente causa in caso di trasferimento dell immobile qualsiasi titolo nonch devono darne copia alla persona che utilizza i locali 121 5 2 16892 Cazzi rta rr nie iii
153. e del diametro esterno D mm del tubo e della dilatazione AL mm da assorbire dilatazione AL mm diametro esterno De mm Formula A 1 3 13 8 16 8 19 5 21 7 23 8 25 7 Tab 1 14 Lato cm del compensatore di dilatazione rettangolare con raccordi funzione del diametro esterno D mm del tubo e della dilatazione AL mm da assorbire dilatazione AL mm diametro esterno De mm Formula A 1 5 AL 11 2 15 9 19 4 22 5 32 25 1 27 5 29 7 31 8 33 7 35 5 SANCO Installazione del tubo di rame Tab 1 15 Raggio R cm del compensatore di dilatazione a lira o a spirale in funzione del diametro esterno D mm del tubo e della dilatazione AL mm da assorbire diametro esterno 6 9 8 4 Formula R 0 65 calda di impianti idrosanitari reti di distribuzione di fluidi caldi di impianti di riscaldamento reti di distribuzione acqua refrigerata alimen tazione dei ventilconvettori Lo spessore dei materiali isolanti sopra menzio nati in riferimento alle condizioni di esercizio ed alle tipologie di posa indicate dai fabbricanti nel rispetto della normativa vigente varia da 6 mm per il tubo da 6 mm a 10 mm per il 22 mm In alter nativa per la coibentazione delle tubazioni si fa uso normalmente di guaine fornite in lunghezza standard di 2 m e con spessori diversi Le guaine possono essere anch esse realizzate con
154. e della direttiva 91 676 CEE relativa alla protezione delle acque dall inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole Note alari 2 Per quanto concerne il decreta maggio 1999 n 152 vedi le note alle premesse L art 2 comma 1 lettera o bis del citato decreto legistalivo cosi recita Art 2 Definizioni 1 Ai fini del presente decreto si intende a al ontissis 0 bis gestore del servizio idrico integrato il soggetto che in base alla convenzione di cui all articolo 11 della legge 5 gennaio 1954 n 36 gestisce 1 servizi idrici integrati e soltanto fino alla piena operativit del servizio idrico integrato il gestore esistente del servi zio pubblico La legge 5 gennaio 1994 n 36 reca Disposizioni in materia di risorse idriche L art 9 comma 2 della citata legge cosi recita 2 comuni e le province provvedono alla gestione del servi 210 idrico integrato mediante le forme anche obbligatorie previste dalla legge 8 giugno 1990 n 142 come integrata dall articolo 12 23 dicembre 1992 n 468 Note al art 8 Per quanto concerne il decreto legislativo 11 maggio 1999 n 152 vedi le note alle premesse L art 43 del citato decreto legisla tivo cos recita Art 44 Rilevamento dello stato di qualit dei corpi idrici 1 Le regioni elaborano programmi per la conoscenza la verifica dello stato qualitativo e
155. e di un materiale d appor to costituito da leghe metalliche le quali solidifican dosi formano un legame metallurgico con le parti metalliche da collegare In questo caso le codifiche numeriche da indicare come rappresentazioni sim boliche nei disegni sono brasatura forte 91 brasatura dolce 94 Saldo brasatura 97 Le tecniche di giunzione pi utilizzate nell im piantistica civile sono certamente la brasatura e la giunzione meccanica con i raccordi a compressio ne o misti precedentemente indicati E utile pertanto precisare le norme di riferimen to per le leghe d apporto esse sono UNI EN ISO 3677 Metallo di apporto per brasatu ra dolce brasatura forte e saldobrasatura Desi gnazione UNI EN 1044 Brasatura forte Metalli d apporto UNI EN 29453 Leghe per brasatura dolce Com posizione chimica Le leghe classificate in queste norme sono numerose e destinate ad applicazioni molto diversi ficate per cui necessario individuare con maggio re precisione le leghe pi idonee SANCO Normativa e legislazione A questo scopo necessario considerare aspetti tecnologici ma una notevole attenzione va posta anche alle possibili implicazioni di carattere sanita rio Infatti opportuno ricordare che elementi come piombo antimonio o cadmio sono sostanze tossi che pertanto le leghe per brasatura contenenti que ste sostanze non devono essere poste a contatto dell acqua potabile la quale inquinandosi no
156. e ed il funzionamento delle amministrazioni pubbliche secondo le disposizioni dellate legge l organizzazione del lavoro ed i rapporti di lavoro dei pubblici dipendenti in base agli accordi sindacali 2 Con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazio ne del Consiglio dei sentito i Consiglio di Stato sono emanat j regolamenti per la disciplina delle materie coperte da riserva assoluta di legge prevista dalla Cosliluzione per le quali le leggi della Repubblica autorizzando l esercizio della potest regolamentare del Governo determinano norme generali regolatirici della materia dispongono l abrogazione delle norme vigenti con effetto dell entrata in vigore delle norme repolamentari i Con decreto ministeriale possono essere adottati regolamenti nelle materie di competenza del Ministro o di autorit sotlordinate al Ministro quando la legge espressamente conferisca tale potere Tali regolamenti per materie di competenza di pi Ministri possono essere adottati con decreti intermimisteriali restando la necessit di apposita autorizzazione da parie della legge T regolamenti ministeriali ed interminisieriali non possono norme contrarie a quelle dei regolamenti emanali dal Governo Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio der Ministri prima della loro emanazione 4 regolamenti di cui al comma ed 1 regolamenti ministeriali ed intermimister
157. e fittings Wrough carbon steel for general use and without specific inspection requirements 126 3 IMPIANTI INTERNI 3 1 Dimensionamento dell impianto 3 1 1 Generalit Le sezioni delle tubazioni costituenti l impianto vedere appendice A devono essere tali da garantire una fornitura di gas sufficiente a coprire la massima richiesta limitando la perdita di pressione fra il contatore e qualsiasi apparecchio di utilizzazione a valori non maggiori di 0 5 mbar per i gas della 1 famiglia gas manifatturato 1 0 mbar per i gas della 2 famiglia gas naturale 2 0 mbar per i gas della 3 famiglia GPL Qualora a monte del contatore sia installato un regolatore di pressione si ammettono perdite di pressione doppie di quelle sopra riportate 3 1 2 Determinazione della portata in volume La portata di gas necessaria per alimentare ogni apparecchio deve essere rivelata in base alle indicazioni fornite dal costruttore Qualora non fosse disponibile questo dato la portata in volume in m h deve essere calcolata dividendo la portata termica nomi nale Q in kW dell apparecchio per il potere calorifico superiore del gas in kJ m nel caso di apparecchi di cottura potere calorifico inferiore del gas H in kJ m nel caso di tutti gli altri apparecchi e moltiplicando per 3600 vedere appendice 3 2 Materiali 3 2 1 Tubazioni Le tubazioni che costituiscono la parte fissa degli impianti possono essere di acciaio
158. e nominale che di fatto un parametro convenzionale in funzione del quale sono calcolate le tubazioni Secondo la nor mativa italiana UNI 1282 Elementi di tubazione UNI 1284 Tubazioni Pressioni di esercizio massi me ammissibili si fa riferimento alla pressione nominale correlandola con le condizioni d eserci zio pressione temperatura tipo di fluido La serie generale delle pressioni nominali degli ele menti di tubazione UNI 1283 Elementi di tuba zione prevede diciotto valori d uso corrente da PN 1 PN 2500 La serie delle pressioni nominali per le flange e riportata dalla norma UNI ISO 7268 Elementi di tubazione Analogamente le norme americane ASA Ame rican Standard Association per la raccorderia di acciaio ed il valvolame flangiato prevedono il PPR Primary Pressure Rating e la classificazione delle pressioni massime ammesse in funzione delle caratteristiche dei materiali e delle tempera ture di esercizio A titolo d esempio si citano i seguenti rating 150 libbre corrisponde ad una pressione mas sima ammissibile di 150 psig pound square inch gauge a 500 F 260 per tutti i materiali 300 libbre corrisponde ad una pressione mas sima ammissibile di 300 psig a 850 F 454 C per l acciaio al carbonio contenente un massimo di 0 5 Mo a 975 F 525 C per gli acciai legati In Italia fino ad ora per quanto concerne applicazioni nell impiantistica civile ed industriale non
159. e recepite dal Ministero dell indu stria del commercio e dell artigianato entro i successivi trenta giorni canali dell aria calda per la climatizzazione invernale posti in ambienti non riscaldati devono essere bentati con uno spessore di isolante non inferiore agli spessori indicati nella tabella per tubazioni di dia metro esterno da 20 a 39 mm Conduttivit Termica utile dell isolante W m ce da 60 a 79 _ gt 100 0 032 Diametro esterno della tubazione mm SANCO Normativa e legislazione degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia in attuazione dell art 4 comma 4 della legge 9 gennaio 1991 n 10 Il Decreto indica infine specifiche normative tecniche per la determinazione e la verifica delle caratteristiche dei prodotti utilizzabili Tra queste vi in particolare la gi citata UNI 103 6 Isolamen to termico degli impianti di riscaldamento e raffre scamento degli edifici gi recepita unitamente alle altre con il DM 6 agosto 1994 G U n 197 del 24 agosto 1994 Recepimento delle norme UNI attua tive del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993 n 412 recante il regolamento per il contenimento dei consumi di energia degli impianti termici degli edifici e rettifica del valore limite del fabbisogno requisiti minimi per l isolamento di tutte le tubazioni che convogliano fluidi caldi sono indicati nell allegato B del DPR 412 93 che rip
160. ecchi di riscaldamento a combustione cataliti ca diffusa Materiali di tenuta per giunzioni metalliche filettate a contatto con gas della 12 22 32 famiglia e con acqua calda Composti di tenuta anaerobici Materiali di tenuta per giunzioni metalliche filettate a contatto con gas della 12 22 32 famiglia e con acqua calda Composti di tenuta non indurenti Materiali di tenuta per giunzioni metalliche filettate a contatto con gas della della 1 22 32 famiglia e con acqua calda Nastri di PTFE non sinterizzato Rame e leghe di rame Tubi rotondi di rame senza saldatura per acqua e gas nelle applicazioni sani tarie e di riscaldamento Rame e leghe di rame Raccorderia idraulica Raccordi per tubazioni di rame con terminali atti alla saldatura o brasatura capillare Rame e leghe di rame Raccorderia idraulica Raccordi per tubazioni di rame con terminali a compressione Rame e leghe di rame Raccorderia idraulica Raccordi combinanti altri terminali di connessione con termi nali di tipo capillare o a compressione Rame e leghe di rame Raccorderia idraulica Raccordi per tubazioni di rame con terminali corti per brasa tura capillare Camini Requisiti generali Trasporto e distribuzione di gas Tubazioni di gas negli edifici Pressione massima di esercizio lt 5 bar Raccomandazioni funzionali Tubi di acciaio per condotte di fluidi combustibili Condizioni tecniche di fornitura Tubi della classe di pre scrizione A Rivesti
161. eceden te per alcuni parametri rame compreso laddove la direttiva ha previsto un innalzamento Il rame quindi continuer ad essere sottoposto ad un limite di 1 mg l 1000 ug l ma con una rilevante differenza oggi questo valore non pi un valore massimo ma esso si riferisce ad un campione di acqua destinata al consumo umano ottenuto dal rubinetto tramite un metodo di campio namento adeguato e prelevato in modo da essere rappresentativo del valore medio dell acqua ingerita settimanalmente dai consumatori omissis nota 3 della Parte B Parametri chimici pag 22 infine doveroso ricordare che nel febbraio 2002 stato emanato un aggiornamento al decre to di recepimento D L 27 del 2 febbraio in G U n 58 del 9 marzo 2002 ma quest ultimo non ha introdotto modifiche concernenti il rame Questo aspetto assume una forte rilevanza poi ch come indicato all articolo 6 la qualit dell ac qua deve essere valutata nel caso di fornitura attraverso una rete di distribuzione ne punto all interno dei locali o stabilimenti in cui queste fuo riescono dai rubinetti di norma utilizzati per il con sumo umano Per questo motivo mentre gli enti erogatori devono garantire la qualit dell acqua distribuita la Direttiva attribuisce al proprietario la responsabilit che l impianto domestico venga rea lizzato con tecnologie e materiali che permettano di preservarne la bont evitando superamenti de
162. ecla tecnica di prevenzione incendi presente decreto 4 Sicurezza degli apparecchi e relarivi dispositivi 1 Gili apparecchi a gas che rientrano sel campo di applicazione della direttiva 90 596 del 29 giugno 1990 resativi dispositivi di sicurezza regolazione e controllo devono sssere muniti rispettivamente di marcatura CE e di attestato di conformit ai sensi della citata direttiva 2 Fino al 31 dicembre 1995 gii apparecchi e i dispositivi fabbricati in Italia privi rispettivamente della marcatura e dell attestato di conformit devono rispondere aile prescrizioni della iegisiazione italiana vigente Comunque tali apparecchi e dispositivi immessi in commercio fino al 31 dicembre 1995 possono essere installati anche dopo tale data 3 Gli apparecchi che non rientrano nel campo di applicazione della citata direttiva 90 396 devono essere costruiti secondo le regole della buone tecnica ai fini della salvaguardia della sicurezza ed essere rispondenti alla vigente legislazione in materia In ogni caso tali apparecchi dovranno essere dotati di dispositivi di sicurezza di regolazione controllo muniti di attestato di conformit ai sensi della direttiva stessa 3 Commercializzazione CEE 1 1 prodotti legalmente riconosciuti in uno dei Paesi dell Unione europea sulla base di norme armonizzate di norme o regole tecniche straniere riconosciute equivalenti ovvero originari di Paesi contraenti
163. ecreto e di portata termica non superiore a 116 kW purch realizzati in conformit alla previgente normativa non richiesto aicun adeguamento anche nel caso di aumento di portata termica purch non superiore al 20 di quella esistente e purch realizzata una sola volta tale da comportare il superamento della portata termica oltre i 116 kW 3 In ogni caso successivi aumenti deila portata termica realizzati negli impianti di cui ai precedenti commi richiedono l adeguamento alle disposizioni del presente decreto Art 7 Disposizioni finali Fatto saivo quanto previsto nell art de presente decreto sono abrogate tutte 16 precedenti disposizioni impartite in materia dal Ministero dell interno presente decreto sar pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana fatto obbligo a chiunque spetti di osservario e di farlo osservare Roma 12 aprile 1996 Ministro CORONAS 141 Estratto D del 12 04 96 REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER LA PROGETTAZIONE LA COSTRUZIONE E L ESERCIZIO DI IMPIANTI TERMICI ALIMENTATI DA COMBUSTIBILI GASSOSI p IMPIANTO INTERNO DI ADDUZIONE DEL GAS 5 1 GENERALIT Il dimensionamento delle tubazioni degli eventuali riduttori di pressione deve essere tale da garantire il corretto funzionamento degli apparecchi di utilizzazione L impianto interno ed i materiali impiegati devono essere confor mi alla legislazione tecnica vigente 5 2 MATERIALI DE
164. ediante raccordi con filettature o a mezzo saldatura di testa per fusione o a mezzo di raccordi flangiati nell utilizzo di raccordi con filettatura consentito l impiego di mezzi di tenuta quali ad esempio canapa con mastici adatti tranne per il gas con densit maggiore di 0 8 nastro di tetrafluoroetilene mastici idonei per lo spe cifico gas vietato l uso di biacca minio o altri materiali simili d tutti i raccordi ed i pezzi speciali devono essere realizzati di acciaio oppure di ghisa malleabile quelli di acciaio con estremit filettate o saldate quelli di ghisa malleabile con estremit unicamente filettate e le valvole devono essere di facile manovrabilit e manutenzione e con possibilit di rilevare facilmente le posi zioni di aperto e di chiuso Esse devono essere di acciaio di ottone o di ghisa sferoidale con sezione libera di pas saggio non minore del 75 di quella del tubo sul quale vengono inserite Non consentito l uso di ghisa sferoi dale nel caso di gas con densit maggiore di 0 8 5 3 2 Tubazioni in rame a le giunzioni dei tubi di rame devono essere realizzate mediante brasatura capillare forte b i collegamenti mediante raccordi metallici a serraggio meccanico sono ammessi unicamente nel caso di instal lazioni fuori terra e a vista o ispezionabili Non sono ammessi raccordi meccanici con elementi di materiale non metallico raccordi ed i pezzi speciali possono essere di rame di ottone o di bronzo Le gi
165. el comma 2 dell art 7 deila legge si intende ogni sistema di protezione previsto dalle norme CEI contro i contatti indiretti 7 Con riferimento alle attivit produttive si applica l elenco norme generali di sicurezza riportate I del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 31 marzo 1989 pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale 93 del 21 aprile 1989 8 Per l adeguamento degli impianti gi realizzati alla data di entrata in vigore della legge consentita una suddivisione dei lavori in fasi operative purch l adegua mento complessivo avvenga comunque nel triennio previsto dalla legge vengano rispeltati i principi di progettazione obbligatoria con riferimento alla globalit dei lavori e venga rilasciata per ciascuna fase la dichiarazione di conformit che attesti l autonomia funzionalit la sicurezza Si considerano comunque adeguati gli impianti elettrici precsistenti che presentino i seguenti requisiti sezionamento e protezione contro le sovracorrenti pesti all origine dell impianto protezione contro 1 diretti protezione contro i contalli indiretti o prolezione con interrultore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore 30 mA Art Attivit ch norniazione icenica 1 L UNI ed il CEI svolgono l attivit di elaborazione di specifiche tecniche perla salvaguardia della sicurezza di cui all art 7 della legge a
166. ell artigianato 13 giugno 1989 pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n 171 del 24 luglio 1989 120 15 2 1992 GAZZETTA UFriciane DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale n Te er TT 3 Gli impianti realizzati in conformit alle norme tecniche dell UNI del nonch alla legislazione tecnica vigente si intendono costruiti a regola d arte 4 Nel caso in cui peri malcriali i componenti gli impianti non siano state seguite le norme tecniche per la salvaguardia della sicurezza del UNE del CEI Finstallatore dovr indicare nella dichiarazione di conformit fa norma di buona tecnica adottata 5 In tale ipotesi si considerano a regola d arte i materiali componenti ed impianti per il cui uso o la cui realizzazione siuno state rispettate le normative emanate dagli organismi di normalizzazione di cui all allegato delta direttiva n 83 189 CEE se dette norme garantisco no un livello di sicurezza equivalente Per interruttori dilfcrenziali ad alta sensibilit si intendono quelli aventi corrente differenziale nominale non superiore ad impianti elettrici devono essere dotali di interrultori differenziali con il livello di sensibilit pi idonco ai fini della sicurezza nell ambiente da proteggere e tale da consentire un regolare lunzionamento degli stessi Per sistemi di proiezione equivalenie ai fini d
167. ente e dei lavori pubblici quanto concerne la competenza di cui alla lettera f di concerto con il Ministero dei trasporti e della navigazione per quanto concerne la competenza di cui alla lettera I Le funzioni di cui al comma 1 lettera g sono esercitate dal Ministero dei lavori pubblici di concerto con i Ministeri della sanit e dell ambiente sentiti i Ministeri dell industria del commercio e dell artigianato e delle politiche agricole e forestali 3 Gli oneri economici connessi all eventuale attivit di sostituzione esercitata ai sensi dell articolo 5 del decreto legislativo 31 marzo 1998 n 112 in relazione alie funzioni e ai compiti spettanti a norma del presente decreto alle regioni e agli enti locali sono posti a carico dell ente inadempiente Art 12 Competenze delle regioni province autonome 1 Alle regioni e alle province autonome compete quanto segue a previsione di misure atte a rendere possibile un approvvigionamento idrico di emergenza per fomire acqua potabile rispondente ai requisiti previsti dall allegato I per la quantit ed il periodo minimi necessari a far fronte a contingenti esigenze locali b esercizio dei poteri sostitutivi in casi di inerzia delle autorit locali competenti nell adozione dei provvedimenti necessari alla tutela della salute umana nel settore dell approvvigionamento idrico potabile c concessione delle deroghe ai valori di parametro fissati all alle
168. enzimi quali la tirosinasi la citocromo ossidasi la superossido dismutasi l amino ossidasi contengono rame ed una decina di essi ne dipendono per il loro funzio namento Il rame prende parte ai processi che regolano lo sviluppo embrionale la crescita infanti le la robustezza delle ossa la formazione dei glo buli bianchi e rossi il trasporto del ferro il metabo lismo del colesterolo e del glucosio la contrazione del muscolo cardiaco e lo sviluppo del cervello Per contro la carenza di rame pu comportare alcuni problemi per la salute quali anemia proble mi cardiaci e circolatori anomalie ossee complica zioni nel funzionamento del sistema nervoso ed immunitario dei polmoni e dei reni della tiroide e del pancreas E opportuno sottolineare infine che non esistono riferimenti scientifici in merito a malattie professionali legate al rame L uomo ha impiegato il rame sin dai tempi pi antichi per usi tecnologici ma anche per la costru zione di utensili da cucina e per il trattamento dei cibi fino ai pi recenti impieghi nel controllo sia di patologie vegetali animali ed umane sia della cre scita di microorganismi acquatici indesiderabili Come molti altri elementi essenziali necessari per i normali processi metabolici il rame non viene sintetizzato nell organismo e deve pertanto essere apportato quotidianamente con la dieta L organi smo umano adulto contiene circa 1 0 mg di rame per kg di peso corporeo alcuni
169. ere valutata la sua resistenza elettrica per mezzo di una prova comunemente indicata come spark test nel corso della quale si sottopone il tubo rivestito ad una differenza di potenziale pari a 30 000 V allo scopo di verificare la validit della protezione contro l azione di even tuali correnti disperse vedi par 2 4 5 Norme sui raccordi per tubi di rame La situazione normativa attuale per quanto riguarda i raccordi ancora in fase di evoluzione e proprio per questo motivo come sempre nei periodi di tran sizione un po lacunosa poich non comprende tutte le tipologie di prodotto esistenti in commercio La norma europea pubblicata nel gennaio 1998 e recepita dall UNI nell aprile 1998 suddivisa nelle seguenti cinque parti UNI EN 1254 1 Rame e leghe di rame Raccorderia idraulica Rac cordi per tubazioni di rame con terminali atti alla saldatura o brasatura capillare e UNI EN 1254 2 Idem Idem Raccordi per tubazioni di rame con terminali a compressione e UNI EN 1254 3 Idem Idem Raccordi per tubazioni di plastica con terminali a compressione UNI EN 1254 4 Idem Idem Raccordi combinanti altri terminali di connessione con terminali di tipo capillare o a compressione UNI EN 1254 5 Idem Idem Raccordi per tubazioni di rame con terminali corti per brasatura capillare UNI 11065 la norma italiana sui raccordi a pressa re entrata in vigore prima di quella europea attesa in tempi pi
170. eri sui materiali da costruzioni degli impianti idrosanitari Lavori recentissimi in questo campo indicano che il rame a differenza degli altri materiali usati per gli impianti idrico sanitari inibisce l accresci mento di batteri colonizzanti compresa la Legio nella pneumophila Il rame uno dei materiali per impianti idrosanitari che soddisfa tutti i requisiti richiesti dalla normativa internazionale pi qualifi cata Rilievi eseguiti durante ricerche sui problemi di qualit dell acqua all interno delle abitazioni nel l area del Tamigi hanno evidenziato che impianti contenenti tubi di rame a differenza di quelli realiz zati con tubi di acciaio zincato o di plastica sono meno soggetti a colonizzazione da parte di micror ganismi E stato dimostrato da Nuttall che il rame non solo supera il test dando risultati dello stesso ordi ne di grandezza del vetro materiale di riferimento e significativamente inferiori rispetto a tutti gli altri materiali non metallici provati in parallelo fino ad allora considerati adatti per l uso ma che induce un ambiente ostile alle eventuali immissioni e proli ferazioni di Legionelle fig 2 2 Il testo italiano pi importante in materia provie ne dalla Conferenza permanente per i Rapporti tra lo Stato le Regioni e le Provincie Autonome di Tren to e Bolzano che in data 4 Aprile 2000 ha ratifica to le Linee guida per la prevenzione ed il controllo della Legionellosi predisposte dal M
171. erimetrali esterni Legenda 1 Atmosfera esterna 2 Ambiente 3 Tubo guaina 4 Intercapedine 5 Sigillatura 6 Tubazione protetta con materiali aventi classe 0 di reazione al fuoco UNI 9177 La protezione di cui sopra pu essere realizza ta nel caso di tubazione in vista mediante un tubo guaina metallico passante avente diametro interno di almeno 10 mm maggiore del diametro esterno della tubazione gas e spessore non minore di 2 mm oppure nel caso di tubazio ni sotto traccia mediante posa secondo le prescrizioni di cui in 3 3 3 Nell attraversamento di muri pieni muri di mattoni forati e pannelli prefabbricati la tubazione non deve presentare giunzioni o saldature e deve essere protetta con tubo guaina passante murato con malta di cemento Nell attraversamento di muri perimetrali esterni l intercapedine fra tubo guaina e tubazione gas deve essere sigillata con materiali non indurenti per esempio asfalto cemento plastico e simili in corrispondenza della parte interna del locale vedere figura 1 Nell attraversamento di solette pavimenti o soffitti la tubazione gas deve essere infilata in un tubo guaina sporgente almeno 20 mm dal pavimento e l intercapedine fra la tubazione gas e il tubo guaina deve essere sigillata con materia li non indurenti per esempio asfalto cemento plastico e simili In ogni caso nella posa delle tubazioni non con sentito il contatto con gesso o materiali similari vedere figura 2 tubi gua
172. ermica pari alla somma delle portate termiche dei singoli apparecchi All interno di una singola unit immobihare adibita ad uso abitativo ai fini dei calcolo della portata termica complessiva non concorrono gli apparecchi domestici di portata termica singola non superiore a 35 kW quali gli apparecchi di cottura alimenti le stufe i caminetti i radiatori individuali gli scaldacqua unifamiliari gli scaldabagno ed i iavabiancheria 3 Le disposizioni del presente decreto si applicano agli impian di nuova realizzazione Agli impianti esistenti alla data di emanazione del presente decreto si applicano le disposizioni di cui al Titoio VII dell allegata regola tecnica 2 Obiettivi Ai fini della prevenzione degli incendi ed allo scopo di raggiungere i primari obiettivi di sicurezza relativi alla salvaguardia deile persone degli edifici dei soccornitori impianti di sui all articolo precedente devono essere realizzati in modo da evitare accumuli pericolosi di combustitile gassoso nei luoghi di installazione e nei locali direttamente comunicanti con essi nel caso di fuoriuscite accidentali del combustibile medesimo 140 Serie generale n 103 n e mars limitare in caso di evento incidentale danni alle persone limitare in caso di evento incidentale danni ai locali vicini a quelli contenenti gli impianti 3 Disposizioni tecniche Ai Sai del raggiungimento degli descritti approvata la r
173. ettono il tubo di rame come materiale idoneo al trasporto del gas 3 1 3 Norme per la garanzia della qualit Ognuno di noi possiede un concetto di qualit soggettivo cio non confrontabile La qualit di un prodotto spesso influenzata dall esperienza pi o meno positiva che in passato abbiamo vissuto oppure garantita dalla fiducia nelle persone che ci consigliano Fino a pochi anni fa non era possibile misura re a qualit o averne una indicazione preventiva In seguito si venuta a radicare sempre pi la con vinzione che un fattore fondamentale delle presta zioni di una azienda od organizzazione la qualit dei suoi prodotti o servizi Nei confronti della qualit esiste a livello mon diale una continua tendenza verso maggiori esigen ze da parte dei committenti contemporaneamente vi una crescente consapevolezza che per ottenere o mantenere buoni risultati economici spesso necessario un continuo miglioramento della qualit La maggior parte delle organizzazioni industria li commerciali o enti pubblici forniscono beni pro dotti o servizi che devono soddisfare le esigenze requisiti degli utilizzatori Tali requisiti sono spesso 09 contenuti in specifiche tecniche Tuttavia le spe cifiche tecniche possono da sole non garantire che i requisiti del cliente siano sempre realmente sod disfatti se vi sono carenze nelle specifiche stesse o nel sistema organizzativo che progetta e realizza il
174. ettrotecnico italiano in caso di locali adibiti ad uso medico per i quali sussista pericolo di esplosione o maggior rischio di incendio Serie cenerale n puma d per gli impianti di cui all art 1 comma 1 lettera b della legge per gli impianti cleitronici in generc quando coesistono con impianti elettrici con obbligo di progettazione nonch per gli impianti di protezione da scariche atmosferiche in edifici di volume superiore a 200 mc dotati di impianti elettrici soggetti a normativa specifica CEI o in edifici con volume superior a 200 me con un altezza superiore a 5 metri e per gh impianti di cui all art 1 comma lettera della legge per le canne fumarie colicttive ramificate nonch per gli impianti di climatizzazione per tutte le utilizzazioni aventi una potenzialit frigonfera pari o superiore 40 000 frigoric ora f per gli impianti di cui all art 1 comma 1 lettera e della legge pcr il trasporto l utilizzazione di gas combustibili con portata termica superiore 34 8 kW o di pas medicali per uso ospedaltero c simili nel caso di g per gli impianti di all art 1 comma 1 lettera della qualora siano inseriti im un attivila soggetta al rilascio del certificato prevenzione incendi comunque quando gli idranti sono in numero o superiore a 4 o gli apparecchi di rilevamento sono in numero pari o superiore 10 2 progetti
175. fatte salve le proroghe concesse dalla Commissione europea ai sensi dell articolo 16 Le norme regolamentari e tecniche adottate ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n 236 del 1988 restano in vigore ove compatibili con le disposizioni del presente decreto fino all adozione di specifiche normative in materia Dall attuazione del presente decreto non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato 94 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale n 52 presente decreto munito del sigillo dello Stato sar inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana E fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare Dato a Roma addi 2 febbraio 2001 Visto Guardasigilli Fassino CIAMPI AMATO Presidente del Consiglio dei Ministri MATTIOLI Ministro per le politiche comunitarie VERONESI Ministro della sanit Ministro degli affari esteri FASSINO Ministro della giustizia Visco Ministro del tesoro del bilancio e della program mazione economica NESI Ministro dei lavori pubblici LETTA Ministro dell industria del commercio e dell arti gianato e del commercio con l estero PECORARO SCANIO Ministro delle politiche agricole e forestali BORDON Ministro dell ambiente LorERO Ministro per gli affari regionali 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE ALLEGATO
176. gato I parte B o fissati ai sensi dell articolo 11 comma 1 lettera b e gli ulteriori adempimenti di cui all articolo 13 d adempimenti relativi all inosservanza dei valori di parametro o delle specifiche contenute nell allegato I parte C di cuiall articolo 1400 e adempimenti relativi ai casi eccezionali per i quali amp necessaria particolare richiesta di proroga di cui all articolo 16 f adozione di piani di intervento per il miglioramento della qualit delle acque destinate al consumo umano g definizione delle competenze delle aziende unit sanitarie locali 08 Serie generale n 52 3 3 2001 t3 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Art 13 Deroghe La regione o provincia autonoma stabilire deroghe ai valori di parametro fissati nell allegato I parte B o fissati ai sensi dell articolo 11 comma 1 lettera b entro i valori massimi ammissibili stabiliti dal Ministero della sanit con decreto da adottare di concerto con il Ministero dell ambiente purch nessuna deroga presenti potenziale pericolo per la salute umana e semprech l approvvigionamento di acque destinate al consumo umano conformi ai valori di parametro non possa essere assicurato con nessun altro mezzo congruo Il valore massimo ammissibile di cui al comma 1 fissato su motivata richiesta della regione o provincia autonoma corredata dalle seguenti informazioni a motivi della richiesta di deroga con indicazione della causa del
177. gere 104 105 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale n 52 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale n 52 Parametri in Precisione in Limite di S del valore del valore di di parametro parametro Nota 2 del valore di rilevazione parametro Nota 3 Acrilammide Controllare secondo le specifiche prodotto Wem Ww Aem m m m I O mmm mp m mE LN mas m m E mm m Eu m mp Ba m vestite da E E Lu Cianuro 154 4 dicloroetano EFI 22 Per la concentrazione di ioni idrogeno le caratteristiche di prestazione specificate Epicloridrina Controllare richiedono che il metodo di analisi impiegato deve consentire di misurare concentrazioni secondo le pari al valore di parametro con un accuratezza di 0 2 unit pH ed una precisione di 0 2 unit specifiche del pH prodotto grande numero di misurazioni ripetute ed il valore vero la sua misura generalmente indicata come errore sistematico La precisione misura la dispersione dei risultati intorno alla media essa generalmente espressa come la deviazione standard all interno di un gruppo 106 107 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE omogeneo di campioni e dipende soio da errori casuali Tali termini sono definiti nella norma ISO 5725 Nota 3 Il limite di rilevament
178. getto e la dichiarazione di conformita o il certificato di collaudo ove previsto si riferiscono alla sola parte degli impianti oggetto dell opera di rifacimento Nella relazione di cui all articolo 9 dovr essere espressamente indicata la compatibilit con gli impianti preesistenti Art 14 l Per eseguire i collaudi ove previsti e per accertare lu conformit degli impianti alle disposizioni deila presente della normativa vigente 1 comuni le unit sanitarie locali i comandi provinciali dei vigili dei fuoco l Istituto superiore la prevenzione e la sicurezza del lavoro ISPESL hanno facolt d avvalersi della coliaborazione det professionisti nell ambito dello rispettive competenze di all articolo comma 1 secondo le modalit stabilite dal regolamento ut atteazione di cui all articolo 15 2 Il certificato di collaudo deve essere rilasciato entro tre mesi daha presentazione della relativa richiesta 116 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA mr o oo o tr i A Ami sio ara mi Aa rasi m rerutt r _t 6 _ Serie cencrale n 59 Art 13 Reeolamento di attuazione Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge emanato con le procedure di cui all articolo 17 della legge 23 agosto 1988 n 400 1 regolamento di attuazione Nel regolamento di attuazione sono precisati i limiti per i q
179. hi fori o cricche che possano ostacolare lo scorrimento del metal lo fuso e la sua uniforme distribuzione Il raccordo dovr poi presentare una sporgen za verso l interno fig 1 7 avente la funzione di battuta d arresto per determinare il corretto accoppiamento tra tubo e raccordo ed impedire che il metallo fuso tracimi all interno provocando un eccessivo consumo di leghe d apporto e con seguenza ancor pi grave riducendo la sezione di passaggio fino addirittura ad occluderla La caratteristica geometrica che potremmo definire imprescindibile tuttavia il diametro con le relative tolleranze Innanzi tutto la gamma di diametri deve essere evidentemente congrua a quelle del tubo di rame inoltre le tolleranze sul diametro interno devono essere tali da permette re un inserimento corretto del raccordo sul tubo ma non eccessive poich un interstizio troppo ampio non consente di ottenere una buona capil larit cio una distribuzione omogenea della lega brasante all interno dell interstizio I raccordi a giunzione capillare pur essendo possibile ed agevole un loro disassemblamento sono da considerare raccordi permanenti Infatti Temperatura massima C Fig 1 7 Battuta di arresto non raccomandabile eseguire una seconda volta nello stesso punto la giunzione per cui nei casi in cui si presentasse la necessit si dovr procedere a tagliare interamente il tratto di tubo rivestito della lega bras
180. hi l installatore deve provarne la tenuta Se qualche parte dell impianto non in vista la prova di tenuta deve precedere la copertura della tubazione La prova va effettuata con le seguenti modalit si tappano provvisoriamente tutti i raccordi di alimentazione degli apparecchi ed il collegamento al contatore e si chiudono i relativi rubinetti si immette nell impianto aria o altro gas inerte fino a che sia raggiunta una pressione di almeno 100 mbar dopo il tempo di attesa necessario per stabilizzare la pressione comunque dopo un tempo non minore di 15 min si effettua una prima lettura della pressione mediante un manometro ad acqua o apparecchio equivalente di sensibilit minima di 0 1 mbar 1 mm 20 trascorsi 15 min dalla prima si effettua una seconda lettura fra le due letture non deve essere rivelata alcuna caduta di pressione Se si verificassero delle perdite queste devono essere ricercate con l ausilio di soluzione saponosa o prodotto equivalente ed eli minate le parti difettose devono essere sostituite e le guarnizioni rifatte vietato riparare dette parti con mastici ovvero cianfrinarle Eliminate le perdite occorre ripetere la prova di tenuta dell impianto fino ad ottenimento di risultato positivo 132 Estratto della Specifica Tecnica UNI TS 11147 Febbraio 2005 IMPIANTI A GAS PER USO DOMESTICO IMPIANTI DI ADDUZIONE GAS PER USI DOMESTICI ALIMENTATI DA RETE DI DISTRIBUZIONE DA BOMBOLE E SERBATOI FIS
181. i istituto in base a norme vigenti nei confronti delle unit sanitarie locali 51 avvalgono delle agenzie regionali per la protezione dell am biente Note all art 1 Il decreto legislativo 31 marzo 1998 n 112 reca Conferi mento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997 n 59 5 del citato decreto legislativo cos recita Art 5 Poteri sostitutivi 1 Con riferimento alle funz e a1 compiti spettanti alle regioni e agii enti locali in caso di ac ata inattivit che comporti inadempimento agli obblighi derivanti dail appartenenza alla Unione europea o pericolo di grave pregiudi zio agli interessi nazionali il Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro competente per materia assegna all ente inadempiente un congrue termine per provvedere 2 Decorso inutilmente tale termine il Consiglio dei Ministri sentito 11 soggetto inadempiente nomina un commissario che prov vede in via sostitutiva 3 n casi di assoluta urgenza non si applica la procedura di cui al comma 1 1 Consiglio dei Ministri pu adottare il provvedimento di cui al comma 2 su proposta del Presidente del Consiglio dei Mini stri di concerto con il Ministro competente Il provvedimento in tal modo adottato ha immediata esecuzione ed immediatamente comu nicato rispettivamente alla Conferenza permanente per i rapport
182. i limiti causati da cessioni di sostanze da parte dei materiali utilizzati o dalla sua cattiva manutenzione Le aziende produttrici che aderiscono alla Campagna Europea di Promozione del Rame nel l mpiantistica ECPPC garantiscono attraverso un rigoroso controllo del processo produttivo la piena conformit del prodotto alle normative nazionali ed alle nuove regolamentazioni europee che abbiamo qui riassunto Selezione della legislazione normativa Italiana In materia di tubo di rame e sue applicazioni nel settore idrotermosanitario D P R 1095 68 Materiali ammessi per la distribuzione dell acqua potabile 76 Estratto D M 174 04 Regolamento concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione trattamento adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo ARR reiris runian 77 D Lgs 31 01 Attuazione della direttiva 98 83 CE relativa alla qualit delle destinate dakconsumo UMANO paniere 79 Legge 46 90 Norme per la sicurezza degli 113 D P R 447 91 Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n 46 in materia di 54 5 4 118 Estratto della norma UNI 7129 Impianti gas uso domestico alimentati da rete di distribuzione Progettazione installazione e manutenzione
183. i una stima dei costi la relativa copertura finanziaria e le disposizioni per il riesame f la durata della deroga I provvedimenti di deroga debbono essere trasmessi al Ministero della sanit ed al Ministero dell ambiente entro e non oltre quindici giorni dalla loro adozione In deroga a quanto disposto dai commi da 1 a 8 se la regione o la provincia autonoma ritiene che l inosservanza del valore di parametro sia trascurabile e se l azione correttiva intrapresa 10 norma dell articolo 10 comma 1 sufficiente a risolvere il problema entro un periodo massimo di trenta giorni fissa il valore massimo ammissibile per il parametro interessato e stabilisce il periodo necessario per ripristinare la conformit ai valori di parametro La regione o la provincia autonoma trasmette al Ministero della sanit entro il mese di gennaio di ciascun anno gli eventuali provvedimenti adottati ai sensi del presente comma Il ricorso alla procedura di cui al comma 9 non consentito se l inosservanza di uno stesso valore di parametro per un determinato approvvigionamento d acqua si verificata per oltre trenta giorni complessivi nel corso dei dodici mesi precedenti 90 Serie generale n 52 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE 11 La regione o provincia autonoma che si avvale delle deroghe di cui al presente articolo provvede affinch la popolazione interessata sia tempestivamente e adeguat
184. i ad omega ed a lira fig 1 22 Per la scelta del raggio di curvatura si fa riferi mento alla tab 1 13 Fino ad ora abbiamo esaminato giunti di dilata zione aventi dimensioni in funzione della dilatazio ne ed anche degli spazi disponibili per la posa Questi giunti si possono prefabbricare anche in cantiere In alternativa esistono anche i compen satori assiali a soffietto fig 1 25 che peraltro almeno in Italia vengono impiegati raramente nel l impiantistica idrotermica con tubazioni di rame Applicazioni sono visibili per gli impianti suddetti a bordo delle navi Per la loro scelta occorre far riferimento ai seguenti dati diametro della tubazione 5 Installazione del tubo di rame Diametro 12x1 14x1 18x1 22x1 5 28x1 5 del tubo L minimo mm 1000 1200 1400 1600 1800 H minimo 250 300 350 400 450 Tab 1 11 Loop realizzati senza raccordi valori minimi e di H L 7 0 75 L minimo 1 10 minimo L 7 0 50 L minimo H 1 40 H minimo Tab 1 12 Loop realizzati senza raccordi maggiorazioni da apportare ad H per valori di L minori di L_ minimo Fig 1 22 Compensatori di dilatazione a omega e a lira distanza tra due punti fissi F ed distanza tra due diramazioni prossime al compen satore distanza della mezzeria del compensatore dalla diramazione pi vicina braccio del compensatore i raggi di curvatura del tubo circa 4 5 volte il dia metro esterno di questo SE pae
185. i articoli 4 5 comma I della legge n 46 1990 per il testo delari si veda in nota all art Arl 4 Aeccertumento dei requisiti tecnico professionoli 1 L accertamento dei requisiti tecnico professionalt espletato per le imprese artigiane dalle commissioni provinciali per l artigianato Per le altre imprese espletato da una commissione nominata dalla giunta della camera di commercio industria artigianato agricoltura composta da un minime di cinque ad un massimo di nove membri dei quali un membro in rappresentanza degli ordini professionali un membro in rappresentanza dei collegi professionali un membro in rappresentanza degli enti crogatori di energia elettrica di gas ed i memori designali dalle organizzazioni delle categorie pi rappresentative a livello nazionale degli esercenti le attivit disciplinate dalla presente legge la commissione presieduta da un docenic universitario dt ruolo di materia tecnica o da un docente di istituto lecnico Industriale di ruolo di materia tecnica 2 Le imprese alle quali siano stati riconosciuti i requisiti tecnico professionali hanno diritto ad un ver ficato di riconoscimento secondo 1 criteri stabiliti dal regolamento di situazione di cui all art 152 Art 5 Riconoscimento dei requisiti tecnico professionali comma Hanno diritto ad ottenere il riconoscimento dei requisiti tecnico professionali previa domanda da presentare entro
186. i e compressi in bombole che non abbiano di per s odore caratteristico e sufficiente perch possa esserne rilevata la presenza prima che si creino condizio ni di pericolo devono essere odorizzati a cura delle imprese od aziende produttrici o distributrici con sostanze idonee ag giunte in quantitativi adeguati in modo che sia possibile avvertire la presenza di gas in quantit pericolosa per esplosivit e tossicit Art 3 materiali gli apparecchi le installazioni e gli impianti alimentati con gas combustibile per uso domestico e l odorizzazione del gas di cui ai precedenti articoli realizzati secondo le norme specifiche per la sicurezza pubblicate dall Ente nazionale di unificazione UNI in tabelle con la denominazione UNI CIG si considerano effettuati secondo le regole della buona tecnica per la sicurezza Le predette norme sono approvate con decreto del Ministro per l industria il commercio e l artigianato Art 4 La vigilanza sull applicazione della presente legge demandata al Ministero dell industria del commercio e dell artigianato che ha facolt di disporre accertamenti direttamente o a mezzo di istituti enti o laboratori autorizzati con decreto del Ministro per l industria commercio e l artigianato funzionari del Ministero dell industria del commercio e dell artigianato nonch degli istituti enti e laboratori sopra indcati nell esercizio delle loro funzioni sono ufficiali di polizia giudiziaria Art
187. i ed estemi di cui agli articoli 7 e 8 intesi a garantire che le acque destinate al consumo umano soddisfino nei punti indicati nell articolo 5 comma 1 i requisiti del presente decreto devono essere effettuati a ai punti di prelievo delle acque superficiali e sotterranee da destinare al consumo umano b agli impianti di adduzione di accumulo e di potabilizzazione C alle reti di distribuzione d agli impianti di confezionamento di acqua in bottiglia in contenitori e sulle acque confezionate f sulle acque utilizzate nelle imprese alimentari sulle acque fornite mediante cisterna fissa mobile Per le acque destinate al consumo umano fornite mediante cisterna i controlli di cui al comma 1 devono essere estesi anche all idoneit del mezzo di trasporto Nei casi in cui la disinfezione rientra nel processo di preparazione o di distribuzione delle acque destinate al consumo umano i controlli di cui al comma 1 verificano l efficacia della disinfezione che la contaminazione da presenza di sottoprodotti di disinfezione sia mantenuta al livello pi basso possibile senza compromettere la disinfezione stessa In sede di controllo debbono essere utilizzate per le analisi dei parametri dell allegato I le specifiche indicate dall aliegato III I laboratori di analisi di cui agli articoli 7 e 8 devono seguire procedure di controllo analitico della qualit sottoposte periodicamente al controllo del Ministero della sa
188. i progettisti sia per mezzo di adeguate garanzie in aggiunta alla salvaguardia del buon nome della societ nel caso dei produttori di componenti Conduttivit Materiali termica K Tubo PB Tubo PP Tubo PE X Tubo di acciaio Tubo di rame Tubo di PVC con scanalatura Tubo di PVC senza scanalatura Conduttori di alluminio Conduttori di acciaio Strato di supporto di cemento Strato di supporto anidro utile a questo proposito ricordare la Direttiva CEE 85 374 sulla responsabilit del produttore per danno derivante da prodotti difettosi recepita dal nostro ordinamento con il DPR 24 maggio 1988 n 224 che introduce una garanzia decennale a parti re dal momento della commercializzazione del pro dotto Fino a qualche anno fa l anello debole della catena era rappresentato dalla categoria degli installatori che unica nazione in Europa non aveva gli strumenti legali per il riconoscimento della quali ficazione professionale Si assisteva cosi all inguinamento del settore parte di aziende improvvisate quando addirittura non si trattava di dopolavoristi cassaintegrati ed altro ancora La legge 5 marzo 1990 n 46 Norme per la sicurezza degli impianti ed il relativo DPR 6 dicembre 1991 n 447 Regolamento di attuazione della legge n 46 in materia di sicurezza degli impian ti sono norme di estrema importanza per il settore impiantistico Infatti oltre ad introdurre l obbligato
189. i rame in alcuni cibi e bevande valori espressi in ug kg di alimento va da frutta e verdura Nonostante tutte le fonti di possibile assunzione inclusa l esposizione ad ele vate concentrazioni da parte dei lavoratori dei set tori produttivi interessati TWA 1mg m per le polveri e 0 2 mg m per i fumi la tossicit umana da rame estremamente rara ed il meccanismo con si verifica l avvelenamento pressoch sconosciuto Si anzi dire che la tossicit del rame un problema di tossicit acuta e non di tos sicit cronica non sono mai state riportate n eccessive concentrazioni di rame in popolazioni normali n casi di intossicazione cronica se si eccettuano naturalmente le due condizioni geneti camente determinate che portano ad un errore nel metabolismo del rame ed influiscono sul suo 36 bilancio la malattia di Wilson che provoca un accu mulo di metallo e la malattia di Menke una forte carenza Anche l avvelenamento acuto da rame abba stanza raro in letteratura sono riportati episodi mortali di intossicazione acuta accidentale o volontaria dovuti ad eccessiva ingestione di sali del metallo generalmente solfato di rame ed codifi cata una TDL per via orale in un adulto cioe il quantitativo minimo che produce i primi segnali di avvelenamento corretto da un fattore di sicurezza di 124 di peso corporeo per provocare sin tomi di tipo gastroenterico nausea o vomito 2 2 LA QUALI
190. i tra lo Stato le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano di seguito denominata Conferenza Stato regioni alla Conferenza Stato Citt e autonomie locali allargata ai rappresentanti delle comu mia montane che ne possono chiedere il riesame nei termini con eh effetti previsti dall articolo 8 comma 3 della legge 15 marzo 1997 59 110 nm SI GAZZETTA VEL 4 Restano ferme ie disposizioni in materia di poteri sostitutivi previste dalla legislazione vigente Note all art 13 Per quanto concerne il decreto legislativo maggio 1999 n 152 vedi le note alle premesse Gli articoli dle del ciato decreto 42 Rifevamento delle caratteristiche del bovino idrogra fico ed analisi dellVimpatto eserciteto dall artivit antropica Al fine di garantire l acquisizione delle informazioni necessarie alla redazione dei piano di tutela le regioni provvedono ad ciaborare programmi di rilevamento dei dan utili a descrivere ie caratteristiche del bacino idrografico a valutare l impatto antropico esercitato sul medesimo mas m m m dela NOMENICO CORTESANI direttore a m A e d DERE t n alle indicazioni di cui all allegato 3 operativi entro il generale n 2 I programmi di
191. i un velo sottile senza bolle d aria e possedere una bassa viscosit appena rag giunto lo stato liquido in modo da scorrere facilmente sulle superfici del giunto quando inizia a depositarsi il materiale d apporto indi pendentemente dall inclinazione del giunto rispetto all orizzontale 3 dissolvere gli ossidi eventualmente presenti sulle superfici da collegare ma soprattutto impedire la riossidazione durante la fase di riscaldo 4 aumentare la fluidit del materiale d apporto in modo che quest ultimo possa raggiungere e riempire completamente l interstizio tra tubo e raccordo 5 al termine della brasatura non lasciare sostan ze corrosive e possibilmente essere solubile in acqua In commercio i disossidanti per brasatura dolce vengono forniti sotto forma di paste o fluidi e devono essere conformi alla norma UNI EN 29454 disossidanti per brasature forti all argento sono formati da miscele a base di tetraborato e fluoruri di potassio disponibili anch essi sotto forma di paste polveri o talora come rivestimen to della bacchetta di lega brasante essi devono essere conformi alla norma UNI EN 1045 L esecuzione della brasatura La distinzione tra brasatura dolce e brasatura forte dovuta come gi detto alla diversa tem peratura di fusione della lega di apporto la quale a sua volta determina una differenziazio ne dei procedimenti da seguire per realizzare la giunzione SANCO Installazione del tubo di
192. iati con bende o nastri dichiarati idonei allo scopo dal produttore 3 3 4 3 Le tubazioni devono essere posate su un letto di sabbia lavata di spessore minimo 100 mm e ricoperte per altri 100 mm con sabbia dello stesso tipo E inoltre necessario prevedere ad almeno 300 sopra le tubazioni la posa di nastro di avvertimento di colore giallo segnale RAL 1003 Subito l uscita fuori terra la tubazione deve essere segnalata con il medesimo colore per almeno 70 mm 3 3 4 4 La profondit di interramento della tubazione misurata fra la generatrice superiore del tubo ed il livello del terreno deve essere almeno pari a 600 mm Nei casi in cui detta profondit non possa essere rispettata occorre prevedere una protezione della tubazione con tubi di acciaio piastre di calcestruzzo o con uno strato di mattoni pieni 3 3 4 5 Le tubazioni interrate di polietilene devono essere collegate alle tubazioni metalliche prima della loro fuoriuscita dal terreno e prima del loro ingresso nel fabbricato 3 3 4 6 Nel caso di parallelismi sovrappassi e sottopassi fra le tubazioni gas ed altre canalizzazioni preesistenti la distanza minima misurata fra le due superfici affacciate deve essere tale da consentire gli eventuali interventi di manutenzio ne su entrambi i servizi 3 4 PROVA DI TENUTA DELL IMPIANTO Prima di mettere in servizio un impianto di distribuzione interna di gas e quindi prima di collegarlo al contatore e che siano allacciati gli apparecc
193. icit di questa innovativa tecnologia in questo caso le case produttrici for niscono anche un attrezzo speciale simile ad una forcella le cui estremit a ferro di cavallo premo no uniformemente contro l anello di smontaggio Quest ultimo fa in modo che i denti dell anello di bloccaggio si allarghino permettendo l estrazione e la riutilizzazione del raccordo La sua velocit di smontaggio lo rende adatto anche all utilizzo in impianti temporanei come per esempio cantieri o campeggi 3 4 Normativa Riteniamo utile anticipare qualche notizia sul progetto di norma europea prEN 14905 Plum bing fittings Recommended practice for the installation of copper and copper alloy plumbing fittings sulla installazione dei raccordi per il tubo di rame Essa descrive come si installano a regola d arte le varie tipologie di raccordi Per esempio nel paragrafo dedicato alla bra satura si elencano le operazioni da seguire per ottenere una brasatura corretta Questo para grafo a sua volta diviso in tre sottoparagrafi brasatura dolce brasatura forte con lega d apporto a basso contenuto d argento brasatura forte con lega d apporto ad alto contenuto d argento si noti che per basso contenuto d argento si intendono quelle leghe d apporto contenenti fosforo che funge da disossidante Non ci sono sostanziali differenze rispetto a quanto scritto in questo Manuale altri testi tecni ci e articoli su stampa specializzata
194. ido il valore parametrico pari a 0 030 98 bromato nel periodo compreso tra il 25 dicembre 2003 ed il 25 dicembre 2008 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale n 52 Antiparassitari Totale indica la somma dei singoli antiparassitari rilevati e quantificati nella procedura di controllo I composti specifici sono i seguenti benzo b fluorantene benzo k fluorantene benzo ghi perilene indeno 1 2 3 cd pirene I responsabili della disinfezione devono adoperarsi affinch il valore parametrico sia pi basso possibile senza compromettere la disinfezione stessa I composti specifici sono cloroformio bromoformio dibromoclorometano bromodiciorometano Per le acque di cui all articolo 5 comma 1 lettere a b e d questo valore deve essere soddisfatto al pi tardi entro il 25 dicembre 2006 Il valore di parametro clorito nel periodo compreso tra il 25 dicembre 2003 e il 25 dicembre 2006 pari a 800 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale n 52 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale n 52 AVVERTENZA ALLEGATO II Fermo restando quanto disposto dall articolo 8 comma 3 a giudizio dell autorit sanitaria CONTROLLO competente potr essere effettuata la ricerca concernente i seguenti parametri accessori 1 alghe TABELLA A 2 batteriofagi anti E co
195. il materiale rame elettrolitico pu essere impie gato esclusivamente per le tubazioni nell interno delle abitazioni 17 07 2004 per rendere attuabile la direttiva Si scelta la via della ista positiva di materiali utiliz zabili a contatto con l acqua potabile Il decreto si basa sul principio che i materiali utilizzabili non devono peggiorare le caratteristiche organolettiche e microbiologiche dell acqua potabi le e non devono rilasciare sostanze nocive per la salute Le categorie di materiali ammessi compren 05 2 il materiale rame elettrolitico per quanto riguar da la composizione chimica deve avere un titolo di purezza non inferiore a 99 90 di rame comprese eventuali minime tracce di argento e non deve con tenere fosforo in quantit superiore a 0 04 3 i tubi di rame elettrolitico che non contengono fosforo o che lo contengono in misura inferiore a g 0 015 all esame microscopico eseguito con un ingrandimento di 75 diametri devono dimostrarsi esenti da ossido rameoso 4 l acqua erogata deve contenere al massimo 3 milligrammi per litro di rame dopo contatto sta gnante per 16 ore con i tubi e solamente per i primi 10 giorni di esercizio Dopo tale periodo la quantit di rame disciolta non deve superare mg 1 5 per litro 5 le ditte produttrici devono apporre sui tubi di rame apposita punzonatura intervallata ogni 60 centimetri sulla quale siano indicati il marchio di fabbrica il nome della ditta prod
196. ilare di pertinenza del tubo di rame 99 Impianti idrotermosanitari Il progetto e la realizzazione degli impianti devono tenere in considerazione oltre alla funzionalit del l impianto stesso anche la compatibilit alle strut ture dell edificio in cui sono inseriti Questa esigenza rese indispensabile l emana zione di norme tecniche specifiche gi negli anni 50 allorch l ASSISTAL Associazione Nazionale Installatori pubblic le Norme drosanitarie Italiane che pi recentemente sono confluite nella norma UNI 9182 Impianti di alimentazione e distribuzione di acqua fredda e calda Criteri di progettazione col laudo e gestione Questa norma indica tra i criteri di progettazio ne anche i materiali con i quali i componenti che costituiscono gli impianti devono essere realizzati per le tubazioni ammesso il rame in accordo con il DPR 1095 vedi par 3 3 3 ed in particolare riportata la seguente specificazione 12 4 Tubi di rame tubi di rame devono rispondere alla norma UNI 6507 Il minimo diametro esterno ammissibile per tubi di rame 10 Una particolare attenzione stata dedicata alla definizione dei criteri di progettazione che devono garantire il rispetto di alcuni requisiti fondamentali garantire l osservanza delle norme di igiene assicurare la corretta pressione e portata tutte le utenze assicurare la tenuta verso l esterno limitare la produzione di rumori e vibraz
197. in conformit La qualit delle acque destinate al consumo umano deve essere resa conforme ai valori di parametro dell allegato I entro il 25 dicembre 2003 fatto salvo quanto disposto dalle note 2 4 e 10 dell allegato I parte B Art 16 Casi eccezionali In casi eccezionali e per aree geograficamente delimitate qualora non sia possibile un approvvigionamento di acque destinate al consumo umano conformi ai valori di parametro di cui all allegato I con nessun mezzo congruo il Ministero della sanit su istanza della regione provincia autonoma pu chiedere alla Commissione europea la proroga del termine di cui all articolo 15 per un periodo non superiore a tre anni L istanza di cui al comma 1 deve essere trasmessa al Ministero della sanit entro il 31 marze 2002 e deve essere debitamente motivata deve indicare le difficolt incontrate e deve essere corredata almeno delle informazioni di cui all articolo 13 comma 2 Sei mesi prima della scadenza del periodo di proroga concesso ai sensi del comma 1 la regione o provincia autonoma interessata trasmette al Ministero della sanit un aggiornata e circostanziata relazione sui progressi compiuti comunicando e documentando altres l eventuale necessit di un ulteriore periodo di proroga in relazione alle difficolt incontrate I Ministero della sanit chiedere alla Commissione europea la concessione di una ulteriore proroga per un periodo non superiore a t
198. in qualit di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivit di installazione di trasformazione di ampliamento di manutenzione deg impianti di cui all articolo 1 gli impianti per il trasporto e l utilizzazione di gas alio stato liquido o aeriforme all interno degli edifici a partire dal punto di consegna del combustibile gassoso fornito dall ente distributore f gli impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di ascensori di montacarichi di scale mobili 4 simili m g gli impianti di protezione antincendio Accertamento dei requisiti tecnico professionali I L accertamento dei requisiti tecnico professionali espletato per ie imprese artigiane dalle commissioni provinciali per Varugianato Per tutte imprese esplztato da una commissione nominata dalla giunta della camera di commercio Industria artigianato e agricoltura e composta da un minimo di cinque ad un massimo di Art 2 nove membri dei quali un membro in rappresentanza degli ordini professionali un membro in rappresentanza dei professionali un membro in rappresentanza erogatori di energia elettrica e di gas ed 1 restanti memori designat dalle organizzazioni delle categorie piu uppresentauve livello nazionale degli esercenti le attivit disciplinare dalla presente legge la commissione presieduta da un docente universitario di ruolo di materia tecnica o da un docente di istituto te
199. ina di cui al presente punto possono essere costituiti da tubi metallici o da tubi di plastica non propaganti la fiamma idonei alla posa entro murature vedere appendice D aventi diametro interno maggiore di almeno 10 mm del diametro esterno della tubazione gas 1 2 interno 3 4 5 gas E figura 2 Attraversamento di solette _ 23 pavimenti o soffitti 4 2 4 perte pra 1 Tubazione gas a 2 Intercapedine 1 IL ETCC 3 Sigillatura HOT 2 90 1 4 Tubo guaina FILI J d TER Dimensioni in mm 5 d IL IM Sed Non ammessa la posa in opera delle tubazioni gas a contatto con tubazioni dell acqua per i parallelismi e gli incro ci la tubazione gas se in posizione sottostante deve essere protetta con idoneo tubo guaina impermeabile di mate riale incombustibile o non propagante la fiamma vietato l uso delle tubazioni gas come dispersori conduttori di terra o conduttori di protezione impianti e apparec chiature elettriche CEI 64 8 telefono compreso inoltre vietata la collocazione delle tubazioni gas nelle canne fumarie nei condotti per lo scarico delle immondizie nei vani per ascensori o in vani e cunicoli destinati a contenere servizi elettrici e telefonici e nei giunti di dilatazione e giunti sismici degli edifici 130 3 3 1 6 3 9 1 7 3 3 1 8 ammessa la curvatura a freddo dei tu
200. ineare 0 0168 mm m Conduttivit termica a 20 C 364 W m C oltre 1 000 volte superiore a quella delle materie plastiche Dilatazione termica 1 2 mm m con AT 70 C Non rammollisce alle alte temperature Assoluta impermeabilit ai gas Resistente ai raggi UV Stato fisico R 220 o R 290 secondo UNI EN 1057 I tubi in rotoli vengono forniti nello stato fisico ricotto R 220 con le seguenti caratteristiche Carico unitario a rottura R min gt 220 MPa N mm Allungamento percentuale A min gt 40 I tubi in verghe vengono forniti nello stato fisico duro R 290 con le seguenti caratteristiche Carico unitario a rottura R min gt 290 MPa N mm Allungamento percentuale min gt 3 Residuo carbonioso tubi in rotoli C lt 0 06 mg dm2 rispetto a C lt 0 20 mg dm2 previsto dalla norma UNI EN 1057 mm 6x1 8x1 10 x 1 12 x 1 14 x 1 15 x 1 16 x 1 18 x 1 22 22 x 1 5 mm 720 720 720 720 720 720 720 920 TABELLA DELLE DIMENSIONI DI PRODUZIONE STANDARD TUBI IN VERGHE da 5 m in fasci dimensioni De x Sp mm 6x1 8x1 10 x 1 12 x 1 14 x 1 15 x 1 16 x 1 18 x 1 22 x 1 5 28 x 1 5 SOX 35 x 1 5 42 x 1 42 x 1 2 42 x 1 5 54 x 1 5 54 x 2 64 x 2 76 1 x2 88 9 x 2 108 25 De Diametro esterno Sp Spessore pressione di scoppio MPa 100 30 75 23 60 18 50 15 42 99 40 12 37 61 33 43 27 35 41 03 21 49 32 24 17 10 20 63 25 79 14 20 1
201. inistero della sanit e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 5 Maggio 2000 n 103 Questo documento conferma le propriet batte riostatiche del rame indicandone nella sezione lonizzazione rame argento Par 2 5 le ragioni scientifiche Metalli come il rame e l argento sono noti agenti battericidi e l effetto dovuto alla loro azione sulla parete cellulare del microrganismo che comporta una distorsione della permeabilit cellula re che unita alla denaturazione proteica porta le cellule alla lisi ed alla morte Inoltre viene sottolineato che a causa dell ac cumulo del rame nel biofilm l effetto battericida per siste per alcune settimane dopo la disattivazione del sistema e riduce la possibilit di una ricolonizzazio ne Il problema della contaminazione degli impianti ha sollecitato l attenzione dell Osservatorio Sanit dell AICARR la quale ha condotto un approfondito studio che stato pubblicato come Libro Bianco sulla Legionella nel quale sono riportate sia le cita te Linee Guida ministeriali che le Linee Guida ASH RAE 12 2000 e comprende alcuni interessanti arti coli tecnici che evidenziano l importanza dei mate riali tra cui citiamo testualmente pag 60 sono SANCO rame e l acqua elementi che fanno associare una influenza sulla proliferazione della legionella alla presenza di alcuni materiali Le gomme naturali il legno e alcuni materiali plastici sembrano favorirne la pro
202. installatrici o di manutenzione degli imp anti di cui all articolo 2 Hanno altresi diritto ad ottenere il riconoscimento dci requisiti tecnico professionali previa domanda da presentare entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge alla camera di commercio industria artigianato e agricoltura coloro che dimostrino di essere iscritti alla medesima data da almeno un anno nel registro delle ditte di cui al regio decreto 20 settembre 1934 n 2011 e successive modificazioni ed integrazioni come imprese installatrici di manutenzione impianti di cui all articolo 1 Art Progettazione degli 1 1 Per l installazione la trasformazione e l ampliamen to degli impianti di cui at commi 1 lettere aJ b cJ e e gj 2 dell articolo 1 obbligatoria la redazione del progetto da parte di professionisti iscritti negli albi professionali nell ambito delle rispettive competenze 2 La redazione del progetto per l installazione la trasformazione e l ampliamento degli impianti di cui al comma obbligatoria di sopra dei limiti dimensio nali indicati nel regolamento di attuazione di cui al l articolo 15 3 Il progetto di cui al comma depositato presso gli organi competenti al rilascio di licenze di impianto o di autorizzazioni alla costruzione quando previsto dalle disposizioni legislative e regolamentari vigenti b presso gli uffici comunali contestualmente al
203. ioni permettere una manutenzione periodica e straordinaria Infine va posta l attenzione sulle procedure di installazione messa in esercizio e manutenzione ma soprattutto di collaudo sono infatti previste prove e verifiche in corso d opera e finali prove idrauliche a freddo e a caldo verifiche di coibenta zione e sulla rumorosit Nel momento in cui questo manuale in stam pa sono state pubblicate le prime tre parti della 1 La norma UNI 6507 stata sostituita dalla UNI EN 1057 SANCO Normativa e legislazione norma EN 806 Specification for installation inside buildings conveying water for human consumption che danno indicazioni sui criteri di progettazione part 2 design e di dimensionamento delle tuba zioni part 3 pipe sizing simplified method degli impianti per acqua potabile In cantiere sono le parti riferite all installazione part 4 installation e alla manutenzione dell impianto part 5 operation and manteinance Impianti di riscaldamento La normativa italiana che annovera molte norme sui componenti per gli impianti di riscaldamento e su importanti aspetti impiantistici non contempla indicazioni specifiche per il dimensionamento delle reti la scelta dei materiali o per l installazione degli impianti stessi Tuttavia ben noto a tutti i progettisti ed instal latori che il tubo di rame di gran lunga il materiale pi impiegato per le condutture idrauliche degli impianti di riscal
204. ioni dei decreti legi slativi saranno previste sanzioni penali o amministrative identiche a quelle eventualmente gi comminate dalle leggi vigenti per le viola zioni che siano omogenee e di pari offensivit rispetto alle infrazioni medesime d eventuali spese non contemplate da leggi vigenti e che non riguardano l attivit ordinaria delle amministrazioni statali regio nali potranno essere previste nei soli limiti occorrenti per l adempi mento degli obblighi di attuazione delle direttive alla relativa coper tura in quanto non sia possibile far fronte con i fondi gi assegnati alle competenti amministrazioni si provveder a norma degli articoli 5 e 21 della legge 16 aprile 1987 n 183 osservando altresi il disposto dell articolo 11 er comma 2 della legge 5 agosto 1978 n 468 intro dotto dall articolo 7 della legge 23 agosto 1988 n 362 all attuazione di direttive che modificano precedenti diret tive gi attuate con legge o decreto legislativo si proceder se la modificazione non comporta ampliamento della materia regolata apportando le corrispondenti modifiche alla legge o al decreto legi slativo di attuazione della direttiva modificata f 1 decreti legislativi assicureranno in ogni caso che nelle materie trattate dalle direttive da attuare la disciplina disposta sia pienamente conforme alle prescrizioni delle direttive medesime tenuto anche conto delle eventuali modificazioni comunque interve nute fino
205. ioni di cui in 3 3 2 1 Le tubazioni sotto traccia non possono essere installate sulle pareti esterne dei muri perimetrali e nelle intercapedini comunque realizzate Pu essere evitata la formazione della traccia solo per le tubazioni a pavimento sempre che le stesse siano poggiate 131 direttamente sulla caldana del solaio e ricoperte con almeno 20 mm di malta di cemento figura 3 Zone da utilizzare per la posa sottotraccia di tubazioni gas Legenda 1 Zona da utilizzare Dimensioni mm 3 3 4 Tubazioni interrate 3 3 4 1 Le tubazioni interrate devono avere sul loro percorso riferimenti esterni in numero sufficiente a consentirne in ogni tempo la completa individuazione quali per esempio targhe da fissare al muro pilastrini da posare nel terreno sul l asse della tubazione ecc 3 3 4 2 Tutti i tratti di tubazioni di acciaio devono essere provvisti di un adeguato rivestimento protettivo contro la corrosio ne realizzato secondo le UNI ISO 5256 o UNI 9099 o UNI 10191 ed isolati mediante giunti isolanti monoblocco secon do le UNI 10284 e UNI 10285 da collocarsi fuori terra in prossimit della risalita della tubazione Analogamente i tratti interrati di tubazione di rame devono avere rivestimento protettivo conforme alla UNI 10823 tratti di tubazione privi del rivestimento protettivo contro la corrosione posti in corrispondenza di giunzioni curve pezzi speciali ecc devono essere prima della posa accuratamente fasc
206. istruttivo delle suc cessive opere murarie 12 MANUTENZIONE Le reti di distribuzione dei fluidi realizzate con tubo 34 di rame in virt delle caratteristiche del materiale non richiedono alcuna specifica manutenzione Eventuali interventi manutentivi sugli impianti sono dovuti ad esempio alla presenza di sostanze varie improprie nei fluidi convogliati che devono essere eliminate o alla sostituzione di guarnizioni su boc chettoni a sede piana o su giunti flangiati Se si devono svuotare impianti di riscaldamen to o ad acqua refrigerata realizzati con tubo di rame nell ipotesi che rimangano vuoti per un certo tempo il tubo non subisce alcuna alterazio ne Altrettanto non accadrebbe se i tubi fossero di acciaio in quanto all interno si avrebbe la for mazione di ruggine Inoltre se le operazioni di svuotamento fossero ripetute ciclicamente sul l acciaio si rischierebbe di danneggiare irrepara bilmente le tubazioni stesse l applicazione esternamente al tubo di rame di pitture un fatto puramente estetico o dovuto all esigenza di individuare il fluido convogliato da ogni singola linea Pertanto non necessario dover provvedere a periodici ripristini durante la vita dell impianto 2 rame e l acqua 2 1 ILRAMEELUOMO Nel metabolismo umano il rame necessario per la crescita e lo sviluppo ed indispensabile per un buono stato di salute La ricerca scientifica ha evidenziato che almeno una ventina di
207. it del prodotto alimentare finale b impianto di distribuzione domestico le condutture i raccordi le apparecchiature installati tra i rubinetti normalmente utilizzati per l erogazione dell acqua destinata al consumo umano la rete di distribuzione estera La delimitazione tra impianto di distribuzione domestico e rete di distribuzione esterna di seguito denominata punto di consegna costituita dal contatore salva diversa indicazione del contratto di somministrazione c gestore il gestore del servizio idrico integrato cos come definito dall articolo 2 comma 1 lettera o bis del decreto legislativo 11 maggio 1999 n 152 e successive modifiche d autorit d ambito la forma di cooperazione tra comuni e province ai sensi dell articolo Veni 9 comma 2 della legge 5 gennaio 1994 n 36 e fino alla piena operativit del servizio idrico integrato l amministrazione pubblica titolare del servizio Art 3 Esenzioni 1 La presente normativa nen si applica a alle acque minerali naturali e medicinali riconosciute b alle acque destinate esclusivamente quegli usi per i quali la qualit delle stesse non ha ripercussioni dirette od indirette sulla salute dei consumatori interessati individuate con decreto del Ministro della sanit di concerto i Ministri dell industria del commercio e dell artigianato dell ambiente dei lavori pubblici e delle politiche agricole e forestali 82
208. it o il certificato di collaudo degli impianti installati ove previsto salvo quanto disposto dalle lege vigenti Att 12 Ordinaria manutenzione degli impianti e cantieri 1 Sono esclusi dagli obblighi della redazione del progetto e del rilascio del certificato di collaudo nonche dall obbligo di cui all articolo 10 1 lavori concernenti l ordinaria manutenzione degli impianti di cut all ar ticolo 1 2 Sono altresi esclusi dagli obblighi della redazione del progetto del rilascio del certificato di collaudo le installazioni per apparecchi per usi domestici e la fornitura provvisoria di energia elettrica per gli impianti di cantiere similari fermo restando l obbligo del rilascio della dichiarazione di conformit di cui all articolo 9 Art 13 Deposito presso il comune del progetto della dichiarazione di conformit o del certificato di collaudo 1 Qualora nuovi impianti tra quelli di cul ai commi lettere b c e e e 2 dell articolo vengano installati jm edifici quali gi stato rilasciato certificato di abitabilit l impresa installatrice deposita presso il comune entro trenta giorni dalla conclusione del lavori Il progetto di rifacimento dell impianto la dichiarazione di conformit o il certificato di collaudo degli impianti installati ove previsto da alire norme dal regolamento di attuazione di cui all articolo 15 2 In caso di rifacimento parziale di impianti il pro
209. ito indicati solventi agenti emulsionanti E vietato l impiego di materiali di scarto o gi utilizzati 1 4 sostanze di partenza additivi possono essere utilizzati tutti 1 monomeri le sostanze di partenza gli additivi e 1 coloranti previsti dalla legislazione sui materiali ed oggetti in materia plastica destinati ad entrare in contatto con alimenti di cui al decreto ministeriale 21 marzo 1973 e successivi aggiornamenti con le condizioni limitazioni e tolle ranze di impiego ivi previste qualora nella suddetta legislazione non se ne vieti espressamente l uso in con tatto con acqua 1 5 Inoltre possono essere utilizzati Piombo fosfito bibasico PVC rigido e suoi copo Piombo solfato tribasico a prevalente conte Piombo stearato bibasico nuto in PVC esente da pla stificanti LMS del Pb per tutte e quattro le sostanze Piombo stearato neutro comulativamente 0 05 ppm come somma secondo il metodo riportato in alle gato III sezione 2 n 4 decreto ministeriale 21 mar zo 1973 Tali limiti sono applicati fino al 25 dicembre 2003 2 Limiti di migrazione L idoneit degli oggetti destinati a venire in contatto con l acqua subordinata all effettuazione del controllo della migrazione globale della migrazione specifica qualora indicato per 1 singoli costituenti di cui al punto del presente allegato della migrazione di coadiuvanti e della migrazione di coloranti con le modalit
210. iunzioni Utilizzando invece le coppelle ad esempio di polistirolo o di lana mine rale occorre realizzare appositamente la barriera vapore con materiali specifici Fin qui si parlato di materiali per il rivesti mento e la coibentazione dei tubi e delle relative tecniche di posa un altro fattore importante oltre alle caratteristiche di coibenza il comportamen to al fuoco di tali materiali La situazione ottimale sarebbe quella di avere materiali per il rivestimen to e o la coibentazione dei tubi di classe 0 ovve ro incombustibili ad esempio la lana minerale Attualmente una buona parte dei materiali usati sotto forma di guaine estrusi e coppelle sono di classe 1 cio autoestinguenti Va posta comunque particolare attenzione ai fumi tossici che possono essere emessi da questi materiali anche se di tipo autoestinguente in relazione ai luoghi ove saranno installate le tubazioni Un altra propriet che i materiali per coibenta zione potrebbero possedere la bassa emissivit di fumi di fatto ci non necessario poich le tubazioni degli impianti idrosanitari in particolare quelle di piccolo diametro sono collocate quasi esclusivamente sotto traccia 11 MESSA IN ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI Quando un qualsiasi impianto viene installato e le tubazioni sono ancora a vista meglio se non ancora coibentate occorre procedere ai collaudi In tal modo un eventuale intervento risulta essere facilmente eseguibile e non d
211. l accordo SEE possono essere commercializzati in Italia per essere impiegati nel campo di applicazione disciplinato da presente decreto Nelle more della emanazione di apposite norme armonizzate agli estintori alle porte c agli elementi di chiusura per i quali richiesto il requisito di resistenza al fuoco nonch ai prodotti per i quali richiesto ii requisito di reazione al fuoco si applica la normativa italiana vigente che prevede specifiche clausole di mutuo riconoscimento concordate con i servizi della commissione stabilite nei seguenti decreti del Ministro dell interno decreto 12 novembre 1990 per gli estintori portatili decreto 5 agosto 1991 per i materiali ai quali richiesto il requisito di reazione fuoco decreto 6 marzo 1992 per gli estintori carreilati decreto 14 dicembre 1993 per le porte gli altri elementi di chiusura cwi richiesto il requisito di resistenza al fuoco Art 6 Disposizioni per gli impianti esistenti 1 Agli impianti esistenti alla data di emanazione del presente decreto e di portata termica superiore a 116 kW purch approvati e autorizzati dai competenti organi dei Corpo nazionale dei vigili del fuoco in base alla previgente normativa non richiesto alcun adeguamento anche nel caso di aumento di portata termica purch non superiore al 20 di quella gi approvata od autorizzata purch realizzata una sola volta 2 Agli impianti esistenti alta data di emanazione del presente d
212. l consumo umano nel punto in cui sono imbottigliate o introdotte nei contenitori d perle acque utilizzate nelle imprese alimentari nel punto in cui sono utilizzate nell impresa Nell ipotesi di cui al comma 1 lettera a il gestore si considera aver adempiuto agli obblighi di cui al presente decreto quando i valori di parametro fissati nell allegato I sono rispettati nel punto di consegna indicato all articolo 2 comma 1 lettera b Per gli edifici e le strutture in cui l acqua fornita al pubblico il titolare ed il gestore dell edificio o della struttura devono assicurare che i valori di parametro fissati nell allegato I rispettati nel punto di consegna siano mantenuti nel punto in cui l acqua fuoriesce dal rubinetto Qualora sussista il rischio che le acque di cui al comma 1 lettera a pur essendo nel punto di consegna rispondenti ai valori di parametro fissati nell allegato I non siano conformi a tali valori al rubinetto le aziende unit sanitarie locali anche in collaborazione l autorit d ambito e con il gestore dispongono che a siano prese misure appropriate per eliminare il rischio che le acque non rispettino i valori di parametro dopo la fornitura b i consumatori interessati siano debitamente informati e consigliati sugli eventuali provvedimenti e sui comportamenti da adottare 03 3 3 2001 1 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Art 6 Controlli I controlli intern
213. l tipo di impiantistica a cui si riferisce que sto manuale la distanza fra due appoggi succes sivi pu essere determinata secondo il criterio che pone un limite alla freccia di scostamento della rettilineit Normalmente una tubazione continua orizzon 25 tale vincolata su pi appoggi campate Ai fini del calcolo della massima distanza fra i supporti si considera la tubazione orizzontale appoggiata su tre supporti equidistanti n 2 campate Il valore massimo della distanza fra due appoggi pu essere ricavato indirettamente dal l espressione che fornisce la freccia massima Con la configurazione geometrica adottata l e spressione che d il valore della freccia massima P pur con una certa approssimazione numerica peraltro accettabile la seguente f 0 00542 q L E J dove f freccia in m q carico uniformemente distribuito si assume in questo caso uguale alla somma della massa lineica del tubo pi la massa del flui do contenuto N m L distanza fra due appoggi adiacenti m E modulo di elasticit di Young per il rame allo stato fisico incrudito si assume il valore 132 000 106 N m momento d inerzia equatoriale m per il tubo J 1 64 D d Ricavando L e sostituendo il valore dei simboli si ha Vr 132 000 106 1 64 D d4 0 00542 ponendo f freccia massima 0 3 mm si ha 4 L N0 0003 132 000 106 1 64 d
214. la fornitura sia vietata o sia limitato l uso delle acque ovvero siano adottati altri idonei provvedimenti a tutela della salute tenendo conto dei rischi per la salute umana che sarebbero provocati da un interruzione dell approvvigionamento o da un uso limitato delle acque destinate consumo umano Le autorit competenti informano i consumatori in ordine ai provvedimenti adottati 06 Serie generale n 52 3 3 2001 a b Me d 8 b 1 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Art 11 Competenze statali Sono di competenza statale le funzioni concernenti le modifiche degli allegati I II e III in relazione all evoluzione delle conoscenze tecnico scientifiche o in esecuzione di disposizioni adottate in materia in sede comunitaria la fissazione di valori per parametri aggiuntivi non riportati nell allegato qualora ci sia necessario per tutelare la salute urnana in una parte od in tutto il territorio nazionale i valori fissati devono al minimo soddisfare i requisiti di cui all articolo 4 comma 2 lettera a l adozione di metodi analitici diversi da quelli indicati nell allegato III punto 1 previa verifica da parte dell Istituto superiore di sanit che i risultati ottenuti siano affidabili almeno quanto quelli ottenuti con i metodi specificati di tale riconoscimento deve esserne data completa informazione alla Commissione europea l adozione previa predispo
215. la non conformit ai valori di parametro o alle specifiche predetti dispone che vengano presi provvedimenti intesi a ripristinare la qualit delle acque ove ci sia necessario per tutelare 1 salute umana 2 Entro il 31 gennaio df ciascun anno la regione o la provincia autonoma comunica al Ministero della sanit e dell ambiente le seguenti informazioni relative ai casi di non conformit riscontrati nell anno precedente a il parametro interessato ed il relativo valore i risultati dei controlli effettuati nel corso degli ultimi dodici mesi 1 durata delle situazioni di non conformit b l area geografica la quantit di acqua fornita ogni giorno la popolazione coinvolta e gli eventuali effetti sulle industrie alimentari interessate C una sintesi dell eventuale piano relativo all azione correttiva ritenuta necessaria compreso un calendario dei lavori una stima dei costi e la relativa copertura finanziaria nonch disposizioni in materia di riesame 3 Nel caso di utenze inferiori a 500 abitanti l obbligo di cui al comma 2 assolto mediante la trasmissione di una relazione contenente i parametri interessati con i relativi valori e la popolazione coinvolta 4 Il presente articolo non si applica alle acque confezionate in bottiglie o contenitori rese disponibili per il consumo umano Serie generale n 52 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Art 15 Termini per la messa
216. la realizzazione degli impianti tecnici progettazione installazione collaudo e manuten zione in funzione delle condizioni di esercizio tipi che temperatura pressione ecc o del grado di sicurezza specifico per la singola categoria di impianto Il terzo infine indica i criteri che l industria deve seguire per il necessario controllo della qualit dei prodotti 3 1 1 Norme di prodotto Alla prima categoria appartengono le norme dei principali prodotti utilizzati nell impiantistica ad esempio tubi di rame raccordi per tubi di rame leghe per brasatura valvolame e rubinetteria generatori di calore caldaie bruciatori ecc pompe radiatori aerotermi ventilconvettori ecc scambiatori di calore collettori solari Nel seguito concentreremo l attenzione sui primi tre in conseguenza della loro pi stretta atti nenza all argomento del manuale SANCO Normativa e legislazione Norme sul tubi di rame L orientamento adottato dal Comitato Europeo di Normalizzazione per quanto concerne i tubi di rame stato di produrre norme specifiche per tipologia di applicazione Il pacchetto di norme comprende tubi di rame per usi generali UNI EN 12249 tubi di rame per scambiatori di calore lisci UNI EN 12451 e alettati UNI EN 12452 tubi di rame per condizionamento e refrigerazio ne UNI EN 12735 tubi di rame per gas medicali UNI EN 13348 tubi capillari di rame UNI EN 12450 tubi preisolati c
217. le caratteristiche principali di alcune tra le leghe pi usate 1 flussi disossidanti flussi per brasatura devono essere scelti anch essi in funzione del tipo di brasatura infatti quelli per brasatura dolce sono stabili cio non si decompongono in un intervallo di temperatura insufficiente a comprendere le pi elevate tempe rature della brasatura forte Inoltre necessario che siano compatibili con la lega d apporto utilizzata tuttavia alcune carat teristiche generali possono essere richiamate Un buon disossidante deve 1 fondere ad una temperatura inferiore di 50 100 C rispetto a quella di solidus della lega d apporto ed essere stabile fino ad una temperatura di 150 200 C pi elevata della temperatura di liquidus 2 spandersi sulle superfici da brasare sotto SANCO Installazione del tubo di rame Simbolo Designazione Intervallo abbreviato secondoUNI EN ISO 3677 di fusione Composizione chimica min max in massa B Ag44CuZn 675 735 675 735 43 45 29 31 resto B Cu44ZnAg 690 810 Si 690 810 19 21 43 45 resto 0 Simbolo Designazione Intervallo abbreviato secondoUNI EN ISO 3677 di fusione B Cu89PAg 645 810 645 810 B Cu92PAg 645 825 645 825 B Cu93P 710 820 710 820 Composizione chimica min max in massa 1 La norma fissa dei limiti per le impurezze che non devono superare lo 0 15 Tab 1 9 Leghe per brasatura forte secondo UNI EN 1044 forma d
218. leggi dell Unione Europea contengano rimandi o richia mino espressamente le normative tecniche In que sto caso le normative citate diventano obbligatorie fino a quando la legge in questione non venga abrogata inoltre opportuno ricordare che in ambito legi slativo oggi esiste una gerarchia che vede al primo posto in ordine di importanza la legislazione euro pea Le Direttive emanate dall Unione Europea sono infatti vincolanti per gli Stati Membri che devono recepirle nei rispettivi ordinamenti giuridici abrogando nel contempo le eventuali leggi naziona li in contrasto con le direttive stesse Anche in ambito normativo stata attribuita questa precedenza al fine di eliminare le barriere tecniche alla circolazione dei prodotti all interno della UE Cos le norme nazionali stanno per essere progressivamente sostituite da norme europee CEN 45 3 1 NORMATIVA UNI La normativa UNI concernente il tubo di rame pu essere suddivisa nel modo seguente norme di prodotto norme di applicazione norme per l assicurazione della garanzia della qualit Questa suddivisione necessaria per compren dere le ragioni di indicazioni apparentemente incongruenti tra norme diverse al riguardo di uno stesso prodotto Infatti se il primo gruppo fissa le caratteristiche condizioni di fornitura e campo di applicazione dei singoli componenti tubi raccordi valvole ecc di validit generale il secondo fissa 1 criteri per
219. li 3 Parametri da analizzare 4 enterobatteri patoge i 5 enterovirus 1 Controllo di routine 6 funghi 7 protozoi Il controllo di routine mira a fornire ad intervalli regolari informazioni sulla qualit organolettica e 8 Pseudomonas aeruginosa microbiologica delle acque fornite per il consumo umano nonch informazioni sull efficacia degli 9 Stafilococchi patogeni eventuali trattamenti dell acqua potabile in particolare di disinfezione per accertare se le acque E destinate 5 umano rispondano o no ai pertinenti valori di parametro fissati dal presente Tali parametri vanno ricercati con le metodiche di cui all articolo 8 comma 3 Devono comunque decreto essere costantemente assenti nelle acque destinate al consumo umano gli enterovirus i batteriofagi Vanno sottoposti a controllo di routine almeno i seguenti parametri anti E coli gli enterobatteri patogeni e gli stafilococchi patogeni Alluminio Nota 1 Ammonio Colore Conduttivit Clostridium perfringens spore comprese Nota 2 Escherichia coli E coli Concentrazione ioni idrogeno Ferro Nota 1 Nitriti Nota 3 Odore Pseudornonas aeruginosa Nota 4 Sapore Conteggio delle colonie 22 37 C Nota 4 Batteri coliformi a 37 C Torbidit Disinfettante residuo se impiegato Necessario solo se usato come flocculante o presente in concentrazione significativa nelle
220. liferazione mentre il rame e altri materiali sembrano ini birla Una conferma dell azione batte riostatica del rame proviene dal KIWA un istituto olandese di ricer ca e certificazione che ha esamina to la proliferazione dei batteri della legionella in tre differenti impianti dotati rispettivamente di tubi di rame di acciaio inossidabile e di polietilene reticolato Biofilm for mation and growth of legionella on pipe material in a experimental hot tap water installation di W Schef fer D Van der H Veenen daal Nella prima parte dell esperi mento gli impianti hanno funziona to a ricircolo Dopo una lenta cre scita i batteri della legionella hanno raggiunto il loro massimo sviluppo intorno al sessantesimo giorno Per il rame e l acciaio inox sono stati osservati valori di 200 000 cfu l per il PeX di 2 000 000 1 cio dieci volte tanto cfu acroni mo inglese di Unit Formanti Colonie parametro che indica la quantit di batteri Successivamente stato simulato il consumo domestico dell acqua sanitaria per una durata di oltre trecento giorni sono state considerate anche le aperture di rubinetto e le fasi di stagnazione valori medi dei livelli di legionella in acqua sono stati intorno ai 10 000 cfu I per l acciaio e per il PeX e circa 1 200 cfu l per il rame La ricerca del KIWA ha esaminato anche il bio film che diventare il luogo
221. limitazioni riguardano la pressione massima di esercizio che deve essere non maggiore di 0 04 bar condotte di 7 specie secondo DM 24 novem bre 1984 e per i metodi di giunzione che potranno essere realizzati per mezzo di brasatura forte o con raccordi meccanici a compressione per tubazioni fuori terra e a vista o ispezionabili senza elementi non metallici 3 4 LALEGISLAZIONE EUROPEA La legislazione europea si esprime attraverso la l e manazione di Direttive del Consiglio Europeo che gli Stati Membri devono obbligatoriamente recepi re per non incorrere nelle sanzioni pecuniarie pre SANCO Normativa e legislazione Legge 1083 del 6 dicembre 1971 Legge 6 dicembre 1971 n 1083 Norme per la sicurezza dell impiego del gas combustibile GAZ ZETTA UFFICIALE n 320 del 20 dicembre 197 1 La Camera dei Deputati ed il Senato della Repub blica hanno approvato IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga la seguente legge ART 1 Tutti i materiali gli apparecchi le installazioni e gli impianti alimentati con gas combustibile per uso domestico ed usi similari devono essere rea lizzati secondo le regole specifiche della buona tecnica per la salvaguardia della sicurezza ART 2 gas combustibli ad uso domestico ed uso similare distribuiti mediante condotte o liquefatti e compres si in bombole che non abbiano di per s odore caratteristico e sufficiente perch possa esserne rilevata la presenza prima che si creino c
222. lla direttiva 98 83 CE relativa alla qualit della acque destinate al consumo umano 5 Allegato I Parametri e valore di parametro 2 2 20 Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione Vista la direttiva 98 83 CE del Consiglio del 3 novembre 1998 concernente la qualit delle acque destinate Allegato II Controllo eee earn 27 al consumo umano Allegato III Specifiche per l analisi dei parametri onnee rannen 30 Vista la legge 21 dicembre 1999 n 526 recante Disposizioni per l adempimento di obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alle Comunit europee legge comunitaria 1999 e in particolare gli articoli 1 e 2 D 35 e l allegato A Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988 n 236 Visto il decreto legislativo 11 maggio 1999 n 152 e successive modifiche Vista la deliberazione preliminare del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del 26 gennaio 2001 sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano unificata per le materie ed i compiti di interesse comune delle regioni delle province e dei comuni con la Conferenza Stato citt ed autonomie locali Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del 2 febbraio 2001 su
223. lla legge 1083 71 a pro posito delle leggi sulla sicurezza degli impianti ritorniamo ora sull argomento poich in base a questa legge che tutte le norme UNI CIG inerenti 66 gli impianti ed apparecchi a gas sono soggette all approvazione oltre che dell Ente normatore anche del Ministro per l Industria il Commercio e l Artigianato che con apposito Decreto ministeria le le pubblica sulla Gazzetta Ufficiale al fine di ottenere la loro pi ampia divulgazione Poich questa legge tuttora pienamente vigente e di rilevante importanza si ritiene utile riportarla integralmente Un altro testo legislativo decisamente impor tante il D M 12 aprile 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la proget tazione la costruzione e l esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi Infatti opportuno ricordare che le centrali ter miche di portata termica superiore a 35 kW sono in base all art 4 della legge 966 del 1965 e al D M 16 febbraio 1982 una delle 97 attivit soggette al controllo di prevenzione incendi Il decreto 12 4 96 concerne come il titolo stesso chiarisce la progettazione costruzione ed esercizio delle centrali termiche a gas e sostituisce la fatidica ed ormai obsoleta Circolare 68 del 25 novembre 1969 decreto introduce finalmente anche se con alcune limitazioni la possibilit di uti lizzare il tubo di rame per l adduzione del gas al generatore Le
224. lla proposta del Ministro per le politiche comunitarie e del Ministro della sanit di concerto con i Ministri degli affari esteri della giustizia del tesoro del bilancio e della programmazione economica dei lavori pubblici dell industria del commercio e dell artigianato e del commercio con l estero delle politiche agricole e forestali dell ambiente e per gli affari regionali 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale n 52 EMANA seguente decreto legislativo Art 1 Finalit 1 Il presente decreto disciplina la qualit delle acque destinate al consumo umano al fine di proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque garantendone la salubrit e ia pulizia Art 2 Definizioni 1 Ai fini del presente decreto s intende per acque destinate al consumo umano 1 le acque trattate o non trattate destinate ad uso potabile per la preparazione di cibi e bevande o per altri usi domestici a prescindere dalla loro origine siano esse fornite tramite una rete di distribuzione mediante cisterne in bottiglie o in contenitori 2 le acque utilizzate in un impresa alimentare per la fabbricazione il trattamento la conservazione 0 l immissione sul mercato di prodotti o di sostanze destinate al consumo umano escluse quelle individuate ai sensi dell articolo 11 comma 1 lettera e la cui qualit non pu avere conseguenze sulla salubr
225. manato le normative europee che nel 1989 sono state adottate dall UNI come norme UNI EN 215 per le valvole e UNI EN 200 per la rubinetteria In questo caso possiamo anticipare che sono gi in corso studi per la revisione ed aggiornamen to periodico delle norme suddette Per quanto concerne invece la normativa euro pea a carattere applicativo con implicazioni per il tubo di rame i Comitati Tecnici all opera sono e Cen TC 130 Heating systems e Cen TC 164 Water supply e Cen TC 234 Gas supply lavori di questi Comitati sono iniziati dopo che le norme di prodotto erano state quanto meno definite nelle loro parti essenziali ed hanno accu mulato ulteriori ritardi dovuti alla difficolt di armo nizzare le tecniche di installazione tradizionali delle singole nazioni europee 60 Tuttavia qualche passo avanti stato compiuto anche in questo campo Infatti possiamo citare alcuni esempi signifi cativi come la norma EN 806 Specifications for installations inside buildings covering water for human consumption part 1 general part 2 design part 3 pipe sizing simplified method che tuttavia sar resa pubblica unitamente alle altre parti ancora in fase di approvazione part 4 installation part 5 operation and manteinen o come la UNI EN 1775 Trasporto e distri buzione di gas Tubazioni di gas negli edifici Pressione massima di esercizio 5 bar Racco mandazioni funzionali Ma soprattutto occorre rico
226. mbito qualora siano collegati ud impianti elettrici posti all interno 4 Perimpianto radiotelevisivo ed elettronico si intende la parte comprendente tutte lc componenti necessarie alla trasmissione ed alla ricezione dei segnali e dei dali ad installazione fissa funzionanti bassissima tensione mentre tutIc componenti funzionanti a tensione di rete nonch i sistemi di protezione contro le sovratensioni sono da ritenersi appartenenti all impianto elettrico Per gli impianti telefonici interni collegati alla rete pubblica continua ad applicarsi ii decreto 4 ottobre 1982 del Ministro delle poste e delle telecomunicazioni pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n 8 del 10 gennaio 1983 con riferimento all autorizzazione all installazione aeli amphamenti degli impianti stessi 5 Per impianto del gas a valle act punto di consegna si intende l insieme delle iubazioni e dei loro accessori dal medesimo punto di consegna all apparecchio utilizzatore l installazione cd 1 collegamenti del medesimo de predisposizioni edili e o meccaniche per la ventilazione del locale dove deve essere installato l apparecchio le predisposizioni edili meccaniche lo scarico all esterno dei prodotti della combustione 6 Per impianti di protezione antincendio si intendono gli idranti gh impianti di spegnimento di tipo automatico c manuale nonch gli impianti di rilevamento di gas fumo incendio Art 2 Requisiti tecnico professionali
227. mbocco Il taglio eseguito con un seghetto difficilmente ortogonale all asse del tubo salvo non si usino particolari guide peraltro ingombranti quindi non combacer con la battuta interna dei raccordi Fig 1 1 Tagliatubi a rotella SANCO Installazione del tubo di rame 2 TIPOLOGIE DI GIUNZIONE Oltre ai tubi una qualsiasi rete di distribuzione composta ovviamente anche da raccordi ovvero sistemi di giunzione fra i vari elementi di tubazio ne e fra questi ultimi e le apparecchiature ad essi collegati Esistono molti tipi di raccordi fra loro differen ti per il materiale di fabbricazione ma soprattutto per le caratteristiche del prodotto che determina no differenti metodi di installazione e funzioni assolte Riteniamo pertanto opportuno riassume re in una rassegna ragionata le tipologie presenti sul mercato 2 1 Materiali raccordi per il tubo di rame sono ovviamente elementi metallici ma possono essere fabbricati sia con il rame stesso che con alcune leghe di rame Al fine di evitare inconvenienti dovuti ad un particolare fenomeno corrosivo che analizzeremo nel cap 2 consigliamo fermamente di utilizzare esclusivamente questi materiali Le norme UNI EN 1254 vedi cap 3 riportano a titolo di esempio le seguenti indicazioni tab 1 1 Designazione del materiale CuSn5Zn5Pb5 C 491 EL CuZn36Pb2As CW602N E CuZn39Pb3 CW614N CuZn33Pb2 C CC750S ELI CuZn15As C CC760S UNI EN 19
228. menti protettivi interni e o esterni per tubi di acciaio Prescrizioni per i rivestimenti di zincatura per immersione a caldo applicati in impianti automatici Raccordi di tubazione filettati di ghisa malleabile Leghe per brasatura dolce Composizione chimica Metallo di apporto per brasatura dolce brasatura forte e saldobrasatura Designazione Saldatura brasatura forte brasatura dolce e saldobrasatura dei metalli Nomenclatura dei procedimenti e relativa codificazione numerica per la rappresentazione simbolica sui disegni Filettature di tubazioni per accoppiamento a tenuta sul filetto Designazione dimensioni e tolleranze Tubazioni Manicotti di acciaio filettati secondo UNI ISO 7 1 Filettature di tubazioni per accoppiamento non a tenuta sul filetto Designazione dimensioni e tolleranze Tubi di polietilene PE per condotte interrate per distribuzione di gas combustibili Serie metrica Specifica Tubi ed accessori di acciaio impiegati per tubazioni interrate o immerse Rivestimento esterno e interno a base di bitume o di catrame Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Sicurezza degli apparecchi elettrici d uso domestico e similare Parte Il Norme particolari per le cappe da cucina Gas fired storage water heaters for the production of domestic hot water Indipendent gas fired convection heaters Steel threaded pipe fittings Butt welding pip
229. n potrebbe pi essere utilizzata per il consumo umano Negli impianti di riscaldamento o di distribuzione del gas al contrario questo problema non esiste Tuttavia al fine di evitare possibili confusioni bene utilizzare esclusivamente le leghe che essen do prive degli elementi suddetti sono adatte sia per gli impianti di acqua potabile come anche per gli altri tipi di impianti civili Per concludere infine necessario richiamare l attenzione sui flussi per brasatura anch essi oggetto di norme specifiche UNI EN 1045 Brasatura forte Flussi per brasatura forte Classificazione e condizioni tecniche di fornitura UNI EN 29454 Flussi per brasatura dolce Classifi cazione e caratteristiche UNI EN 29455 parti 1 14 Flussi per brasatura dolce Metodi di prova 3 1 2 Norme applicative Analizziamo ora le regole tecniche che governano la realizzazione degli impianti opportuno premettere che in questo settore ci troviamo a dover ottemperare contemporanea mente a norme tecniche ed atti legislativi talvolta non coordinati fra loro basti pensare allo sfasa mento temporale tra l emanazione delle norme per gli impianti a gas la loro pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Inoltre l introduzione delle norme europee ha provocato come gi detto un cambio nella numerazione delle norme che non stato ancora recepito nella totalit dei casi Considereremo nel seguito i principali impianti dell edilizia abitativa e sim
230. n cucine professionali e di comunit Prescrizioni di sicu rezza UNI 9034 Condotte di distribuzione del gas con pressioni di esercizio lt 5 bar Materiali e sistemi di giunzione UNI 9165 Reti di distribuzione del gas con pressioni massime di esercizio lt 5 bar Progettazione costruzione e collaudi F A 1 UNI 9182 Impianti di alimentazione e distribuzione di acqua fredda e calda Criteri di progettazione collaudo e gestione UNI 9317 Impianti di riscaldamento Condizioni e controllo UNI 9860 Impianti di derivazione d utenza del gas Progetta zione costruzione e collaudo UNI 10202 Impianti di riscaldamento con corpi scaldanti a convenzione naturale Metodi di equilibratura SANCO Normativa e legislazione UNI 10347 Riscaldamento e raffrescamento degli edifici Ener gia termica scambiata da una tubazione e ambiente circostante Metodo di calcolo UNI 10738 Impianti alimentati a gas combustibile per uso domestico preesistenti alla data del 13 marzo 1990 Linee guida per la verifica delle caratteristiche fun zionali UNI EN 24063 Saldatura brasatura forte brasatura dolce e saldo brasatura dei metalli Nomenclatura dei procedi menti e relativa codificazione numerica per la rap presentazione simbolica sui disegni UNI EN 29453 Leghe per brasatura dolce Composizione chimica UNI EN 29454 Flussi per brasatura dolce Classificazione e caratte ristiche UNI EN 29455 1 15 Flussi per b
231. na rete di distribuzione i campioni possono essere prelevati anche alle fonti di approvvigionamento o presso gli impianti di trattamento per particolari parametri se si pu dimostrare che il valore ottenuto per i parametri in questione non sarebbe modificato negativamente Volume d acqua distribuito Controllo di routine Controllo di verifica prodotto ogni giorno in una di campioni all anno Numero di campioni all anno zona di approvvigionamento Note3 4 e 5 Note 3 e 5 Note 1 e 2 m gt 100 51024 41 1000 10000 1 1 ogni 3300 m g del volume totale e frazione di 3300 100 51000 510000 100000 3 ogni 1000 m g del volume 3 ogni 10000 m g del volume totale e frazione di 1000 totale e frazione di 1000 10 1 ogni 25000 m g del volume totale e frazione di 10000 100000 Una zona di approvvigionamento una zona geograficamente definita all interno della quale le acque destinate al consumo umano provengono da una varie fonti e la loro qualit pu essere considerata sostanzialmente uniforme volumi calcolati rappresentano una media su un anno Per determinare la frequenza minima in una zona di approvvigionamento invece che sul volume d acqua si pu fare riferimento alla popolazione servita calcolando un consumo di 200 pro capite al giorno Nel caso di approvvigionamento intermittente di breve durata la frequenza del controllo delle acq
232. nche sulla base di indicazioni del Ministero dell industria del commercio e dellartiginato Direzione generale della produzione industriale e di osservazioni della commissione permanente di all art 15 comma 2 della legge ed inviano semestralmen te alla Direzione generale predetta la descrizione dci lavori svolti in tale settore per l attribuzione delle somme di cui all art 8 della Jegge che verranno erogate secondo criteri da determinarsi con regolamento del Ministro dell industria del commercio dell artigianato di concerto con il Ministro del tesoro Art 7 Dichiarazione di conformit I La dichiarazione di conformit viene resa sulla base di modelli predisposti con decreto del Ministro dell indu stria del commercio e dell artigianato sentiti FUNI e il CEI 2 La dichiarazione di conformit rilasciata anche sugli Impianti realizzati dagli uffici tecnici interni delle ditte non installatrici intendendosi per uffici tecnici interni le strutture aziendali preposte all impiantistica 3 Copia della dichiarazione inviata dal committente alla commissione provinciale per l artigiunato quella insediata presso la camera di commercio Art 8 Manutenzione degli impianti I Per manutenzione degli impianti di ascensori montacarichi in servizi privato continuano ad applicarsi le disposizioni di cui all art 5 della legge 24 ottobre 1942 n 1415 2 Per intervenit di ordinaria manutenzion
233. nerale della competente Direzione generale del Ministero dell indu stria del commercio e dell artigianato o da un suo delegalo composta da ser rappresentanti designati dalle organizzazioni sindacali mapgior mente rappresentative deile categorie imprenditoriali artigiane interessate da sei rappresentanti delle professioni designali paritelica mente dai rispettivi consigli nazionali e da rappresentanti degli enti erogalori di energia elellrica e di gas 4 La commissione permanente di cui al comma 2 collabora ad indagini studi sull evoluzione tecnologica del comparto Nota all art 8 Si trascrive il testo dell art della legge n 1415 1942 Impianto ed esercizio di ascensori e di montacarichi in servizio privato Art 5 Il proprietario tenuto ad affidare la manutenzione di lutto il sistema dell ascensore o del montacarichi persona munita di certificato di abilitazione specializzata la quale deve provvedere a mezzo di personale abilitato Il certificato di abilitazione rilasciato dal prefetto in seguito all esito favorevole di una prova teorico pratica da sostenersi dinanzi ad apposila commissione esaminatrice in conformit delle norme stabilite dal regolamento Note all art 9 testo dell art 14 della legge n 46 1990 il seguente 14 Verifiche 1 Per eseguire i collaudi ove previsti e per accertare la conformit degli impianti alle disposi
234. nformi alla UNI EN 1254 2 tenendo presente che le giunzioni meccaniche non devono essere impie gate nelle tubazioni interrate I raccordi ed i pezzi speciali possono essere di 97 rame di ottone o di bronzo Le giunzioni miste tubo di rame con tubo di acciaio ed anche quelle per il collegamento di rubi netti di raccordi portagomma ed altri accessori devono essere realizzate con raccordi misti a giun zione capillare o meccanici sul lato rame e filettati sull altro lato secondo la UNI EN 1254 4 Le leghe per brasatura dolce devono essere conformi alla UNI EN 29453 e le leghe per brasatura forte devono essere conformi alla UNI EN ISO 36 7 La nuova UNI 7129 sempre nel punto 3 2 2 2 introduce un opportuno riferimento ai rubinetti e alla loro norma di prodotto rubinetti per installa zioni fuori terra installazioni a vista in pozzetti e in scatole ispezionabili devono essere in alternativa di ottone di bronzo di acciaio di ghisa sferoidale conformi alla UNI EN 331 Per quanto concerne i tubi di polietilene ricor diamo che come da indicazioni specifiche della norma essi possono essere utilizzati unicamente per le tubazioni interrate punto 3 2 1 3 ed inoltre devono essere collegati alle tubazioni metalliche prima della loro fuoriuscita dal terreno e prima del loro ingresso nel fabbricato punto 3 3 4 5 Un impianto a gas realizzato a regola d arte rispetta in ogni punto questa normativa in particolar modo per
235. ngono riferiti al volume in acqua degli oggetti pieni ed espressi in mg migranti kg di acqua in via subordinata e solo quando non sia possibile in In tale caso il risultato verr trasformato in mg migranti kg di acqua moltipli candolo per il fattore di conversione convenzionale 6 Per quanto riguarda la migrazione globale detti GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 70 Serie generale n 166 oggetti sono ritenuti idonei quando il residuo ottenuto dalla prova effettuata non sia superiore a 60 mg kg per 1 costituenti di cui al punto 1 dell allegato e non superiore a 50 mg kg per 1 costituenti di cui al punto 1 dell allegato 2 Per quanto concerne la migrazione specifica si appli cano gli stessi criteri di espressione dei risultati e gli oggetti sono ritenuti idonei quando vengono rispettati 1 limiti specifici eventualmente indicati per le singole sostanze o gruppi di esse di cui al punto 1 dell allegato e al punto 1 dell allegato ALLEGATO IIIa MATERIE PLASTICHE 1 Costituenti autorizzati le materie plastiche comprese le verniciature i rivestimenti le membrane possono essere fabbricati esclusivamente a partire dai costituenti di seguito indi cati Inoltre gli oggetti preparati a partire dai suddetti costituenti non devono cedere sostanze ritenute nocive alla salute come taluni monomeri composti a basso peso molecolare intermedi catalizzatori dai costi tuenti di segu
236. nit in collaborazione con l Istituto superiore di sanit Il controllo svolto nell ambito degli ordinari stanziamenti di bilancio Art 7 Controlli interni Sono controlli interni i controlli effettuati dal gestore del servizio idrico integrato per la verifica della qualit dell acqua destinata al consumo umano I punti di prelievo dei controlli interni possono essere concordati con l azienda unit sanitaria locale Per l effettuazione dei controlli il gestore del servizio idrico integrato si avvale di laboratori di analisi interni ovvero stipula apposita convenzione con altri gestori di servizi idrici I risultati dei controlli devono essere conservati per un periodo di almeno cinque anni per l eventuale consultazione da parte dell amministrazione che effettua i controlli esterni I controlli di cui al presente articolo non possono essere effettuati dai laboratori di analisi di cui all articolo 8 comma 7 04 Serie generale n 52 3 3 2001 t3 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Art 8 Controlli esterni 1 controlli esterni sono quelli svolti dall azienda unit sanitaria locale territorialmente competente per verificare che le acque destinate al consumo umano soddisfino i requisiti del presente decreto sulla base di programmi elaborati secondo i criteri generali dettati dalle regioni in ordine all ispezione degli impianti alla fissazione dei punti di prelievo dei c
237. nit sanitarie locali la regione pu individuare l azienda alla quale attribuire la competenza in materia di controlli Per gli acquedotti interregionali l organo sanitario di controllo individuato d intesa fra le regioni interessate L azienda unit sanitaria locale comunica i punti di prelievo fissati per il controllo le frequenze dei campionamenti e gli eventuali aggiornamenti alla competente regione provincia autonoma ed al Ministero della sanit entro il 31 dicembre 2001 e trasmette gli eventuali aggiornamenti entro trenta giorni dalle variazioni apportate 05 Serie generale n 52 3 3 2001 7 t2 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Per le attivit di laboratorio le aziende unit sanitarie locali si avvalgono delle agenzie regionali per la protezione dell ambiente ai sensi dell articolo 7 quinquies del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n 502 e successive modificazioni 1 risultati delle analisi eseguite sono trasmessi mensilmente alle competenti regioni o province autonome ed al Ministero della sanit secondo le modalit stabilite rispettivamente dalle regioni o provincie autonome e dal Ministero della sanit Art 9 Garanzia di qualit del trattamento delle attrezzature e dei materiali Nessuna sostanza o materiale utilizzati per i nuovi impianti per l adeguamento di quelli esistenti per la preparazione o la distribuzione delle acque destinate al consumo umano 0 impure
238. no DM 12 aprile 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione la costruzione e sercizio degli impianti tecnici alimentati da comb stibili gassosi DM 2 aprile 1998 Modalit di certificazione delle caratteristiche e delle prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti ad essi connessi DPR 218 13 maggio 1998 Regolamento recante disposizioni in materia di sicurezza degli impianti a gas combustibile per uso domestico Direttiva 98 83 CE Concernente la qualit delle acque destinate al consumo umano DPR n 551 21 dicembre 1999 Regolamento recante modifiche al DPR 26 agosto 1993 n 412 in materia di progettazione installazio ne esercizio e manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia D Lgs 31 2 febbraio 2001 Attuazione della direttiva 98 83 CE relativa alla qualit delle acque destinate al consumo umano D Lgs 27 2 febbraio 2002 Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 2 febbraio 2001 n 31 recante attuazione della direttiva 98 83 CE relativa alla qualita delle acque destinate al consumo umano DM 174 6 aprile 2004 Regolamento concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione trattamento adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano UNI ISO 7 Filettatura di tubazioni per accoppiamento a tenuta sul filetto U
239. no purtroppo situazioni analoghe si verifi cato in passato un forte inquinamento dovuto soprattutto a composti organici quali i diserbanti i composti organoalogenati ed anche a taluni ioni metallici come il ferro e il manganese che ha imposto l emissione di ordinanze per la concessio ne di deroghe temporanee al rispetto dei limiti vigenti per le sostanze suddette Si individuano normalmente due tipi di acque acqua di falda ovvero proveniente dal sottosuolo generalmente pi dura per sali di calcio e magne SiO acqua di superficie ovvero acqua proveniente direttamente da precipitazioni o dalla fusione di nevi e ghiacciai In Italia l 8776 dell acqua distribuita dagli acque dotti acqua di falda di cui il 37 proveniente da sorgenti e il 50 da pozzi del rimanente il 9 rap presentato da acque superficiali e il 4 da altre fonti Il totale 6 miliardi di m anno circa La Direttiva 75 440 CEE ha identificato tre livelli di impianti tecnologici atti a rendere potabili le acque di superficie Il primo e pi semplice livello A1 consiste in un trattamento fisico per es una filtrazione su letto a sabbia seguito da una disinfe zione per es con cloro attivo Il secondo livello A2 intermedio prevede una combinazione di normali trattamenti chimici e fisi ci un possibile schema di trattamento la sequen za preclorazione coagulazione flocculazione decantazione filtrazione disinfezione fin
240. nuale cui emergono importanti del tubo da collegare che realizzano la tenuta siderazioni per mezzo della compressione di un anello posi Innanzitutto necessario sottolineare la deci zionato esternamente al tubo fig 3 1 n sione di standardizzare la fabbricazione di due e tipo B raccordi per i quali necessaria una famiglie di raccordi a brasare che differiscono tra formatura specifica cartellatura del tratto ter 25 164 ale loro principalmente per la lunghezza della zona di minale del tubo che realizzano la tenuta per 0 07 contatto tra tubo e raccordo mezzo della compressione del tubo stesso con mo La conseguenza che il metodo di giunzione da tro il raccordo fig 3 2 raccordi di tipo B pos EENXEESD adottare dovr essere anch esso differente per i sono essere utilizzati solo con tubi ricotti o La raccordi pi lunghi UNI EN 1254 1 si potr utilizza semiduri diametri nominali e le relative tolle re indifferentemente la brasatura dolce o forte ranze sono le stesse dei raccordi femmina della mentre i raccordi la zona di contatto pi tabella precedente fino al diametro massimo di 405 2 corta UNI 1254 5 dovr essere utilizzata 108 mm 85999 esclusivamente la brasatura forte Infine la UNI EN 1254 4 definisce i requisiti n Una seconda differenziazione tra le due famiglie dei raccordi misti ovvero di quel tipo
241. o pari a tre volte la deviazione standard relativa tra lotti di e oppure cinque volte la deviazione standard relativa tra lotti di un bianco Nota 4 metodo deve determinare il tenore complessivo di cianuro in tutte le sue forme cianuro totale Nota 5 L ossidazione deve essere effettuata per 10 minuti una temperatura di 100 C in ambiente acido con l usc di permanganato Le caratteristiche di prestazione si applicano ad ogni singolo antiparassitario e dipendono dall antiparassitario considerato Attualmente il limite di rilevamento pu non essere raggiungibile per tutti gli antiparassitari ma ci si deye adoperare raggiungere tale obiettivo Le caratteristiche di prestazione si applicano alle singole sostanze specificate al 25 del valore parametrico che figura nell allegato I Le caratteristiche di prestazione si applicano alle singole sostanze specificate al 50 del valore parametrico che figura nell allegato I 108 Serie generale n 52 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale n 52 _t ty 1 1 6 t t _ _ m t 81k2zki1r_r111 __ t t gt gt x 222 ncoco5 e Pr Pr lt x kk E NOTE AVVERTENZA testo delle note qui pubblicato stato redatto dall amministra zione competente per materi
242. o nazionale per l assicurazione contro gli infortuni sul lavora INAIL l attivit di ricerca di cui all art 3 terzo comma del decreto legge 30 giugno 1982 n 390 convertito con modificazioni dalla legge 12 aposto 1982 n 597 6 destinato all attivit di normazione tecnica di cui all art della presente legge svolla dall UNI dal CEL 2 La somma di cui comma 1 sull ammontare del contributo versato dall INAIL nel corso dell anno precedente iscritta carico del capitolo 3030 dello stato di previsione della spesa del Minisiero dell industria det commercio e dell artigianato per il 1990 carico delle proiezioni del corrispondente capitolo per gli anni seguenti 5 f Regofumeure di attuazione Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge emanato con le procedure di cur all art 17 della legge 23 agosto 1988 n 400 il regolamento di attuazione Nel regolamento di attuazione sono precisati i limiti per i quali nsulti obbligatoria redazione del progetto di cui all art 6 e sono definiti t criteri 1c modalit di redazione del progetto stesso in relazione grado di complessit tecnica dell installazione degli impianti tenuto conto dell evoluzione tecnologica per fini di prevenzione di sicurezza 2 Presso it Ministero dell industria del commercio dell artigiana to istituita una commissione permanente dal dircitore ge
243. o di prodotti o sostanze destinate al consumo umano acqua che pur conforme al punto di consegna alle disposizioni di cui all afticolo 4 comma 2 non lo sia al punto in cui essa fuoriesce dal rubinetto se l acqua utilizzata ha conseguenze per la salubrit del prodotto alimentare finale L inosservanza dell prescrizioni imposte ai sensi degli articoli 5 comma 3 10 commi 1 e 2 con i provvedimenti adottati dalle competenti autorit punita a con l sanzione amministrativa pecuniaria da lire cinquecentomila a lire tre milioni se i provvedimenti riguardano edifici o strutture in cui l acqua non fornita al pubblico b con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire dieci milioni a lire sessanta milioni se i provvedimenti riguardano edifici o strutture in cui l cqua amp fornita al pubblico c con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire venti milioni a lire centoventi milioni se i provvedimenti riguardano la fornitura di acqua destinata al consumo umano La violazione delle disposizioni di cui all articolo 9 punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire venti milioni a lire centoventi milioni Art 20 Norme transitorie e finali Le disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988 n 236 cessano di avere efficacia al momento della effettiva vigenza delle disposizioni del presente decreto legislativo conformemente a quanto previsto dall articolo 15
244. o fino ad ottenere il taglio completo L unica accortezza nell uso quella di applica re spostamenti radiali della ruota di taglio conte nuti ma costanti ad esempio mezzo giro dell im pugnatura a cui solidale la ruota stessa ogni due giri dell attrezzo Operando in tale modo l estremit del tubo non rimane curvata all interno e la superficie interna praticamente esente da bave Per elimi nare le eventuali bave sull attrezzo montata una lama a triangolo di acciaio duro con la quale possibile raschiarle e asportarle Una limitazione operativa all uso di questo attrezzo la si incontra quando per mancanza di spazio non possibile farlo ruotare intorno al tubo In tali condizioni occorre usare un utensile concettualmente simile in cui l insieme delle tre ruote montato su un corpo unico azionato da un cricco Quindi la ruota di taglio compir sempre un intero arco di circonferenza mentre l impugnatura si limiter a spaziare su un arco pi limitato Il taglio dei tubi di rame pu essere eseguito anche con il seghetto utilizzando a rigore lame da taglio aventi una specifica dentatura di fatto spe cialmente nel settore dell impiantistica idrotermo sanitaria vengono utilizzate lame per il taglio dei tubi di acciaio Questo crea una maggior quantit di bave all interno del tubo e nel caso si debba inserire un raccordo maschio occorre necessa riamente eliminarle altrimenti non possibile eseguire l i
245. on rivestimento espanso tubi preisolati mediante rivestimento a guaina compatta UNI EN 13349 tubi prerivestiti con PVC norma italiana corri spondente UNI 10823 Composizione chimica percentuale Massa volumetrica min media kg dm Cu DHP 99 90 da 0 015 fino a 0 040 Rame disossidante ad alto residuo di P destinato a semilavorati senza esigenze di conduttivit elettri ca ma con buone caratteristiche di plasticit ed esente da fenomeni di fragilit in ambiente riducente Tab 3 1 Composizione chimica Stato metallurgico Diametro esterno Resistenza Allungamento Durezza del materiale nominale a trazione indicativa De 5 77 mm MPa Designazione Termine in max min secondo EN 1173 consueto da 40 a 70 da 75 a 100 R250 ELET 1 Vedere la tab 3 3 per la relazione tra dimensioni del tubo ed allungamento per i tubi alloc stato R250 semiduro Nota 1 valori di durezza riportati tra parentesi non costituiscono dei requisiti dela presente norma ma vengono indicati soltanto a scopo orientativo Nota 2 1 MPa equivale ad 1 N mm VAENE ANNE Tab 3 2 Propriet meccaniche 46 SANCO Normativa e legislazione tubi di rame per idrotermosanitaria UNI EN 1057 Le ultime tre sono norme di interesse pi gene rale in questo ambito tuttavia ci occuperemo soprattutto di quest ultima La norma europea UNI EN 1057 che risale al febbraio 1996 sostit
246. on sia pieno ma prowvisto di intercapedini come i mattoni forati allora la guaina deve essere solo metallica Inoltre la sezione libera tra guaina e tubo deve essere sigillata in corrispon denza della parte interna si noti che nell attraversa mento del muro non devono esserci giunzioni se non quella di ingresso e di uscita Bisogna evidenziare che la UNI TS 11147 riguar da solo installazioni con tubazioni in rame Le tuba zioni possono essere posate a vista in canaletta o interrate tali tubazioni devono essere conformi alla UNI EN 1057 Per le tubazioni a vista l attenzione posta sui fissaggi e sulle dilatazioni termiche dal momento che la differenza tra la temperatura massima e minima misurata sulla superficie del tubo rag giungere valori considerevoli nell appendice C della norma contemplato anche il caso di un AT di 90 Per prevenire dannosi ed antiestetici sposta menti rotture degli ancoraggi o della staffatura delle tubazioni sono allora riportate opportune raccomandazioni per esempio che i tubi siano adeguatamente ancorati alla parete che bisogna scegliere con cura dove mettere i punti fissi e di scorrimento che non bisogna mettere i punti fissi proprio sui raccordi che va messo solo un punto fisso in un tratto di tubazione senza compensatori di dilatazione che se tale tratto di tubazione molto lungo il punto fisso va messo nel mezzo per quanto possibile per dimezzare l allungamento nelle
247. ondizioni di pericolo devono essere odorizzati a cura delle imprese od aziende produttrici o distributrici con sostanze idonee aggiunte in quantitativi adeguati in modo che sia possibile avvertire la presenza di gas in quantit pericolosa per esplosivit e tossicit ART 3 materiali gli apparecchi le installazioni e gli impianti alimentati con gas combustibile per uso domestico e l odorizzazione del gas di cui ai prece denti articoli realizzati secondo le norme specifi che per la sicurezza pubblicate dall Ente Nazionale viste dai trattati dell Unione Europea Si tratta di leggi quadro che estendono cio i loro principi su una pluralit di settori e campi di applicazione Abbiamo gi fatto riferimento a una Direttiva europea la 85 374 ma anche altre hanno implica zioni specifiche sul tubo di rame in particolare la 89 106 CEE sui prodotti da costruzione e la 98 83 CE sulle acque destinate al consumo 67 di Unificazione UNI in tabelle con la denominazio ne UNI CIG si considerano effettuati secondo le regole della buona tecnica per la sicurezza Le pre dette norme sono approvate con decreto del Mini stro per l Industria il Commercio e l Artigianato ART 4 La vigilanza sull applicazione della presente legge demandata al Ministero dell Industria del Com mercio e dell Artigianato che ha facolt di dispor re accertamenti direttamente o a mezzo istituti enti o laboratori autorizzati con decreto del
248. one della legge 30 aprile 19 6 n 373 relativa al consumo energetico per usi termici negli edifici Dopo quasi 15 anni durante i quali la legge 373 non mai stata applicata pienamente si perve nuti alla nuova legge 9 gennaio 1991 n 10 Norme per l attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia La legge dedica una particolare attenzione alla progettazione e messa in esercizio degli impianti art 25 26 e 27 che deve essere accompagnata da una relazione tecnica del progettista che attesti la conformit alla legge stessa art 28 secondo i criteri individuati dalle norme tecniche Inoltre prevista l introduzione della certificazione energe tica degli edifici art 29 e 30 che dovr essere allegata ai contratti di locazione o compravendita dell immobile o della singola unit abitativa Anche l esercizio e la manutenzione sono rego lamentati art 31 individuando tra l altro la figura del responsabile della conduzione e della manu tenzione dell impianto Per quanto concerne l isolamento delle tubazio ni la legge art 4 comma 4 rimanda alle regole tecniche emanate anche se con un certo ritardo con il DPR 26 agosto 1993 n 412 Regolamento recante norme per la progettazione l installazione l esercizio e la manutenzione degli impianti tecnici SANCO Normativa e legislazione D
249. onnessi Questo decreto sancisce che quei prodotti che hanno riferimenti specifici ad alcuni requisiti della legge 10 91 nella denominazione di vendita nell etichetta o nelle pubblicit sono soggetti all obbligo di certificazione secondo le modalit del decreto stesso Tra i prodotti riportati nell apposito allegato figurano le tubazioni metalliche preisolate per le quali deve essere certificata la resistenza termica lineica e i materiali isolanti per le tubazioni e con dotte per i quali deve essere certificata alternati vamente la conduttivit termica o la resistenza ter mica lineica 3 3 3 Distribuzione dell acqua potabile documento base senza dubbio il Decreto del Presidente della Repubblica 3 agosto 1968 n 1095 apparso sulla Gazzetta Ufficiale n 277 del 29 ottobre 1968 che qui a lato riportiamo integral mente Con questa legge fu sancita la possibilit di uti lizzare il tubo di rame per la distribuzione dell ac qua potabile in alternativa al tubo di acciaio zinca to Un notevole impulso all emanazione di questo decreto venne fornito per altro dalla constatazio ne che in tutto il mondo industrializzato il rame era ed tuttora il materiale pi utilizzato per le tubazio ni dell acqua potabile A seguito del recepimento della nuova Direttiva Europea sull acqua destinata al consumo umano vedi cap 3 4 il Ministero della Salute ha emanato il decreto 174 04 Regolamento concernente i mate
250. ortiamo inte gralmente importante notare che i valori degli spessori di isolamento con cui devono essere coibentate le tubazioni dipendono esclusivamente da fattori geo metrici diametro delle tubazioni dalla temperatu ra del fluido che percorre la tubazione e dalla con duttivit del materiale isolante al contrario nessu na influenza attribuita al materiale costituente la tubazione In realt poich il tubo di rame ha uno spessore di parete molto ridotto possiamo certamente affer mare che a parit di diametro interno il tubo con il diametro esterno minimo tra i prodotti in com mercio e pertanto anche lo spessore di isolante necessario per rispettare i requisiti di legge risulta essere il pi ridotto A titolo di completezza ricordiamo che il DPR 412 stato aggiornato con il DPR n 551 del 21 dicembre 1999 Regolamento recante modifiche al DPR 26 agosto 1993 n 412 in materia di progettazione instal lazione esercizio e manutenzione degli impianti ter mici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n 81 del 6 aprile 2000 senza che vi fossero modifiche 04 riguardanti l isolamento delle tubazioni Un ultimo riferimento legislativo in merito ai tubi di rame preisolati il D M 2 aprile 1998 G U n 102 del 5 maggio 1998 Modalit di certificazio ne delle caratteristiche e delle prestazioni energeti che degli edifici e degli impianti ad essi c
251. orto per la loro libera circolazione all interno della UE Da pochi mesi la UE ha dato mandato al CEN di avviare questa procedura anche per i tubi di rame quali in un prossimo futuro dovranno essere anch essi marcati con il simbolo CE La direttiva 98 83 CE approvata il 3 novem bre 1998 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunit Europee il 5 dicembre 1998 che sosti tuisce ed abroga la precedente direttiva CEE 80 778 definisce invece le caratteristiche necessarie perch un acqua possa essere conside rata utilizzabile per il consumo umano con tivo di proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque amp arantendone la salubrit e la pulizia Questa direttiva rappresenta un ulteriore con ferma della piena compatibilit tra tubi di rame ed acqua potabile infatti impone come valore di para metro del rame un limite di 2 mg l che raddoppia la massima concentrazione ammissibile 1 mg l prevista dal DPR 24 maggio 1988 n 236 Attuazio ne della Direttiva CEE 80 778 concernente la qua lit delle acque destinate al consumo umano ai sensi dell articolo n 15 della legge 16 aprile 1987 n 103 Tuttavia nell atto di recepimento della direttiva europea con il decreto legislativo del 2 febbraio 2001 n 31 Gazzetta Ufficiale S O n 52 del 3 71 marzo 2001 che abroga il suddetto DPR 236 88 l Italia ha optato per mantenere il valore pr
252. ossero formate durante il riscaldamento 7 POSA DEL TUBO DI RAME Quando viene dimensionato un impianto il pro blema che sempre si incontra quello di dover trasferire nell unit di tempo una certa quantit di fluido In funzione del tipo di fluido e della lunghezza complessiva della condotta rete occorre otti mizzare due grandezze che caratterizzano la con dotta stessa ovvero perdita di carico distribuita e diametro Tutto questo rispettando i limiti di velo cit ammessi per quel determinato fluido e dovuti a vari fenomeni erosione rumore spinte del flui do nelle curve ecc Definito il diametro della condotta e delle eventuali derivazioni almeno nel settore dell im piantistica idrotermosanitaria il progettista nella maggior parte dei casi ha terminato il suo compi to indicando su una pianta il tracciato e i diametri delle tubazioni integrati al pi da qualche sezio ne trasversale tipica ove indicato l insieme delle tubazioni e di eventuali parti di altri impianti problemi della posa o meglio degli staffaggi e della compensazione delle dilatazioni termiche vengono spesso liquidati in forma descrittiva nel capitolato con frasi quanto meno ermetiche Le maggiori difficolt sorgono nella posa dei tratti a vista delle tubazioni evidente che quan to meno ci si debba porre in condizioni di evitare un aspetto antiestetico delle tubazioni stesse con andamenti ondulatori e non rettilinei Ne
253. otto forma di filo e confezionata in pra tici rocchetti esistono tuttavia anche altre forme commerciali Tra queste possiamo citare gli anelli da inseri re tra il tubo ed il raccordo semplici da utilizzare ma poco pratici per quanto concerne la necessit di disporre sempre di una gamma abbastanza estesa di diametri e le paste contenenti anche il disossidante da spalmare sul tubo Brasatura forte La norma UNI EN 1044 specifica la composi zione chimica di un gran numero di leghe d appor to per la brasatura forte Di seguito ne verranno elencate solo alcune a titolo di esempio Le leghe usate nell impiantistica idrotermosanitaria sono caratterizzate da un alta percentuale di argento e rame e si possono dividere sommariamente in due classi leghe a base di rame fosforo indicate con il simbolo CP seguito da tre cifre e leghe a base di argento con il simbolo AG seguito da tre cifre Anche la scelta delle leghe per brasatura forte richiede una particolare attenzione infatti alcune di esse contengono elementi metallici che non devono essere posti a contatto con l acqua pota bile Riteniamo quindi opportuno consigliare l uso di leghe esenti da cadmio Cd 0 01 Al con trario la lega Ag40Cd ISO 3677 B Ag40ZnCd Cu 595 630 pu essere opportunamente utiliz zata per gli impianti di riscaldamento in conside razione del pi favorevole intervallo di fusione compreso tra 595 e 630 Nella tabella 1 9 riportiamo
254. particolare fra queste lavorazioni la prefab bricazione e la posa in opera sono molto legate alle caratteristiche intrinseche del materiale con cui realizzato il tubo Infatti se mettiamo a confronto il tubo di rame con gli altri materiali troveremo che esso possie de un insieme di caratteristiche pressoch unico pu essere rigido o flessibile pu essere brasato ma pu anche utilizzare raccordi filettati o mecca nici a compressione pu essere utilizzato sotto traccia o a vista Tutto ci si traduce in una tecnica di posa in opera molto semplice ed efficace che riteniamo utile riassumere nelle pagine di questo capitolo 1 TAGLIO Il taglio del tubo di rame in qualsiasi stato metal lurgico eseguito per deformazione a freddo mediante una rotella opportunamente sagomata che viene fatta ruotare con l asse di rotazione parallelo al tubo ed imprimendo ad essa una forza costante ed ortogonale alla generatrice del tubo stesso La rotella che funge da utensile per il taglio inserita all estremit di una asta che avanza telescopicamente azionata da un accop piamento vite chiocciola fig 1 1 Dalla parte opposta alla rotella oltre il tubo vi sono due ruote aventi all incirca lo stesso diame tro esterno che appoggiandosi sulla generatrice del tubo svolgono la funzione di guida dell intero attrezzo L insieme delle tre ruote una l utensile per il taglio e due di guida viene fatto ruotare intorno al tub
255. pettare la normativa tecnica vigente in materia Qualit dell acqua Per gli impianti di distribuzione dell acqua potabile si devono rispettare i requisiti della Direttiva Europea 98 83 e D L 31 01 Velocit dell acqua Per gli impianti di acqua fredda e calda di consumo la velocit massima di 2 m s per diametri esterni fino a 28 mm e 2 5 m s per diametri superiori Per gli impianti di riscaldamento la velocit dell acqua non deve eccedere i seguenti valori tubazioni principali colonne 0 9 1 3 m s tubazioni secondarie 0 5 0 9 m s diramazioni minori collegamento agli apparecchi 0 2 0 5 m s Degasaggio Nel caso di forti riduzioni di pressione e in impianti di riscaldamento a vaso aperto opportuno inserire un separatore d a ria con scarico automatico Distribuzione di gas combustibile gas utilizzabili sono quelli previsti dalle norme UNI CIG 7129 e UNI CIG 7131 gas naturale GPL gas manufatturato Giunzione Negli impianti di distribuzione dell acqua potabile si raccomanda l uso della brasatura capillare dolce con leghe Sn Ag3 e Sn p f 230 260 C UNI EN 29453 e l uso di disossidanti solubili in acqua compatibili con il tubo di rame UNI EN 29454 1 e l uso finale dell acqua trasportata Si consiglia l uso di raccordi a giunzione capillare conformi alle norme UNI EN 1254 raccordi meccanici possono essere uti lizzati purch in luoghi ispezionabili Giunzione acciaio zincato rame
256. pianti a gas per uso domestico e similare Linee guida per la verifica e per il ripristino della tenuta di impianti interni in esercizio UNI TS 11147 Impianti di adduzione gas per usi domestici alimen tati da rete di distribuzione da bombole e serbatoi fissi di GPL realizzati con sistemi di giunzioni a rac cordi a pressare UNI EN 13349 Tubi di rame pre isolati mediante rivestimento di guaina compatta prEN 14905 Plumbing fittings Recommended practice for the installation of copper and copper alloy plumbing fit tings prEN 806 4 5 Specification for installation inside buildings convey ing water for human consumption Part 4 installa tion part 5 operation and manteinance SANCO Normativa e legislazione di requisiti essenziali definiti dalla Direttiva sud detta attraverso il rispetto di normative armoniz zate emanate dal CEN su mandato della stessa Unione Europea le quali indicano le metodologie ed i criteri di valutazione per accertare la confor mit dei prodotti stessi da questa Direttiva che la normazione europea riceve una spinta propulsiva determinante infatti l Unione Europea nell affidare il mandato al ha istituito finanziamenti specifici a favore dell Ente normatore per lo studio e la pubblicazione delle necessarie norme armonizzate prodotti di fabbricazione europea conformi queste norme potranno fregiarsi del ben noto mar chio CE che rappresenta il passap
257. qua ma dei lavori di Schofield il quale osserv che il rame non viene colonizzato in modo significativo n da Legionella n da altri batteri contrariamente all acciaio inossidabile ed alla gomma che lo sono fortemente Tuttavia un accurata distinzione deve essere fatta tra l azione del rame sui batteri planctonici e la sua azione sui batteri sessili per esempio quelli costituenti un biofilm Olkstra ha scoperto che il rame in soluzione pu ridurre la vitalit di alcuni batteri per esempio Pseudomonas florescens P aeruginosa ma non ha rilevato alcuna correlazione fra legionella e rame Versteegh ha rilevato che concentrazioni di rame inferiori a 10 mg l furono sufficienti per ridurre la vitalit delle Aeromonas hydrophila e con ferm le scoperte di Wells sui batteri coliformi Per contro la maggior parte dei microrganismi predilige superfici sulle quali fonti di energia possano essere acquisite dall adiacente flusso d acqua o dove siano presenti condizioni di nicchia per esempio condizioni anaerobiche al di sotto di un film batteri l utilizzo di sottoprodotti di altri batteri o anche i batteri stessi come fonte di energia Tali aggrega zioni di microrganismi ed i loro sottoprodotti meta bolici formano stratificazioni meglio conosciute come biofilm Questo fenomeno ovviamente produrre effetti nocivi sulla salute umana e pertanto parti colarmente importante che sia studiato il compor tamento dei batt
258. r chiunque operi in questo settore ma data la complessit e vastit di questo argomento un esame anche superficiale non rien tra negli scopi di questo manuale Concentriamo invece l attenzione sulle leggi che interagiscono direttamente con l utilizzo del tubo di rame 3 3 1 Sicurezza degli impianti Le prime leggi in materia di sicurezza degli impianti sono state cronologicamente la legge 1 marzo 1968 n 186 per il settore elettrotecnico e la legge 6 dicembre 1971 n 1083 per la sicurezza dell im piego del gas combustibile Queste leggi impongo no che gli impianti devono essere realizzati secon do le regole della buona tecnica per la salvaguar dia della sicurezza affermando inoltre esplicita mente che il pieno rispetto delle norme UNI e CEI relative garanzia di questo modo di operare La sicurezza tuttavia va pensata non solo come prevenzione di eventuali incidenti ma anche come garanzia di benessere derivante dal buon funzionamento dell impianto L ottenimento di que sto risultato dato dal concorso di tre fattori una corretta progettazione la scelta di prodotti di qua lit ed infine una realizzazione che rispetti le sud dette regole di buona tecnica l impiantistica non fa certamente eccezione questa regola fondamentale e perch ci avvenga necessario che tutte le figure professionali ope ranti nel settore siano qualificate e responsabili del proprio operato sia direttamente come nel caso de
259. rame La brasatura dolce realizzabile con un can nello utilizzante GPL quindi un attrezzatura molto semplice e maneggevole oppure con pinze elet triche Le sequenze delle fasi per realizzare una bra satura dolce sono fig 1 14 taglio a misura del tubo eventuale rimozione delle bave e calibratura pulizia dell estremit mediante telasmeriglio fine applicazione di uno strato sottile ed uniforme di disossidante sul tubo esecuzione dell accoppiamento raccordo tubo riscaldamento del giunto applicazione della lega brasante asportazione di eventuali residui di disossidante necessario sottolineare alcuni aspetti e L uso del tagliatubi a rotella garantisce un taglio a squadra perfettamente combaciante con la battuta all interno del raccordo Le sbavature esterne rendono ovviamente difficoltoso l inserimento del raccordo ma ben pi pericolose possono risultare quelle interne poich in grado di provocare cavitazione e quindi corrosione erosione La calibratura fondamentale per ottenere i giochi necessari a generare il fenomeno della capillarit in particolar modo sui tubi ricotti di diametro superiore a 16 mm essi sono com mercializzati in rotoli ed possibile che risulti no leggermente ovalizzati La pulizia serve ad eliminare lo strato di ossido che impedisce al metallo fuso di bagnare le pareti del giunto e che rende molto precario il legame tra metallo e lega brasante
260. rasatura dolce Metodi di prova EN 806 173 Specification for installations inside buildings covey ing water for human consumption Part 1 general part 2 design part 3 pipe sizing simpli fied method UNI EN 13348 Tubi di rame tondi senza saldatura per gas medicali per vuoto UNI EN 12735 1 Tubi di rame tondi senza saldatura per condiziona mento e refrigerazione Tubi per sistemi di tuba zioni UNI EN 12735 2 Tubi di rame tondi senza saldatura per condizio namento e refrigerazione Tubi per apparecchia ture UNI EN 737 3 Impianti per gas medicali compressi e per vuoto UNI EN 12449 Tubi tondi senza saldatura per usi generali UNI EN 12450 Tubi capillari rotondi di rame senza saldatura 70 UNI EN 12451 Tubi tondi senza saldatura per scambiatori di calore UNI EN 12452 Tubi alettati senza saldatura per scambiatori di calore UNI 7129 Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione Progettazione installazione e manutenzione UNI EN 331 Rubinetti a sfera ed a maschio conico con fondo chiuso a comando manuale per impianti a gas negli edifici UNI 10823 Tubi di rame rivestiti per applicazione gas in zone di interramento Rivestimento esterno di materiali pla stici applicato per estrusione UNI 11065 Raccorderia idraulica raccordi a pressare in rame e leghe di rame per acqua e gas combustibile UNI EN 378 2 Impianti di refrigerazione e a pompa di calore UNI 11137 Im
261. rdare perch gi pienamente vigente la norma sui sistemi di riscal damento a pannelli radianti UNI EN 1264 Riscal damento e pavimento Impianti e componenti Essa suddivisa in quattro parti di cui ad oggi sono state pubblicate le prime tre p 1 Definizioni e simboli p 2 Determinazione della potenza termica p 3 Dimensionamento p 4 Installazione l importanza di questa norma dovuta alla definizione di un metodo di calcolo che riassume le esperienze lungamente maturate in tutti i paesi europei e che permette finalmente di poter mette re a confronto differenti tipologie di pannelli radianti utilizzando un unico metodo per la proget tazione Un esempio di dimensionamento di un impian to a pannelli radianti secondo il metodo della norma europea riportato nel cap 6 tuttavia importante sottolineare che tra i fattori che influenzano l emissione del calore nell ambiente 6 ovviamente compresa la conduttivit termica del materiale con cui fabbricato il tubo della serpen tina La norma fissa questo parametro nella tabella che riportiamo integralmente in cui PB il polibu tilene PP il polipropilene e PE X il polietilene reti colato Dalla tabella emerge prepotentemente un SANCO Normativa e legislazione dato il rame il miglior conduttore di calore tra i materiali di uso tecnologico 3 3 LEGISLAZIONE NAZIONALE La conoscenza delle leggi in materia di impiantisti ca fondamentale pe
262. rdinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale n 242 14 10 1993 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale 242 gt rr r_1nRgo ooopwer___y np rome Per tubazioni correnti entro strutture non affacciate n all esterno n su locali non ISOLAMENTO DELLE RETI DI DISTRIBUZIONE DEL CALORE riscaldati gli spessori di cui alla tabella 1 vanno moltiplicati 03 NEGLI IMPIANTI TERMICI Nel caso di tubazioni preisolate con materiali o sistemi isolanti eterogenei o quando non sia misurabile direttamente la conduttivit termica del sistema le modalit di installazione e i limiti di coibentazione sono fissati da norme tecniche UNI che verranno pubblicate entro il 31 ottobre 1993 e recepite dal Ministero dell industria del commercio e dell artigianato entro i successivi trenta giorni Le tubazioni delie reti di distribuzione dei fluidi caldi in fase liquida o vapore degli impianti termici devono essere coibentate con materiale isolante 1 cui spessore minimo fissato dalla seguente tabella 1 in funzione del diametro della tubazione espresso in mm e delia conduttivit termica utile del materiale isolante espressa in W m C alla temperatura di 40 C I canali dell aria calda per la climatizzazione invernale posti in ambienti non riscaldati TAB devono essere coibentati con uno spessore di isolante non inferiore apli spesso
263. re mani cotto che permette l esecuzione di un collega mento con giunto brasato l operazione di riscaldamento per arrivare alla ricottura consiste nel portare il materiale ad una temperatura compresa fra i 500 e 600 color rosso Oltrepassare i 600 portare all in grossamento spropositato dei grani della struttu ra cristallina addivenendo quindi all infragilimento del materiale Per il riscaldamento utilizzabile sia la fiamma ossiacetilenica che quella ossipro panica Usando il cannello ossiacetilenico vanno evitati i surriscaldamenti locali dovuti al contatto del dardo con il tubo per i motivi sopra citati Il cannello ossipropanico consente un riscal damento pi sicuro in quanto produce una fiam ma con una intensit di calore pi uniforme Per valutare la temperatura raggiunta dal tubo occorre controllare che la luce emessa dal tubo sia rosso scura non chiara L uso di gessi colora ti o altre sostanze che a contatto col tubo e in virt della temperatura raggiunta hanno un com portamento inequivocabile cambia il colore scompaiono bruciano di fatto viene effettuato molto raramente Terminata la ricottura contrariamente all ac ciaio il tubo di rame pu essere raffreddato immergendolo in acqua senza problemi di altera SANCO Installazione del tubo di rame zione della struttura cristallina Con l immersione in acqua si ottiene anche una sicura rimozione di eventuali pellicole che si f
264. re anni La regione o provincia autonoma provvede affinch la popolazione interessata dall istanza sia tempestivamente ed adeguatamente informata del suo esito La regione o provincia autonoma assicura ove necessario che siano fomiti consigli a gruppi specifici di popolazione per i quali potrebbe sussistere un rischio particolare La regione o provincia autonoma informa tempestivamente il Ministero della sanit delle iniziative adottate ai sensi del presente comma Il presente articolo non si applica alle acque confezionate in bottiglie o contenitori rese disponibili per il consumo umano 92 Serie generale n 52 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Art 17 Informazioni e relazioni Il Ministero della sanit provvede all elaborazione ed alla pubblicazione di una relazione triennale sulla qualit delie acque destinate al consumo umano ai fine di informare i consumatori La relazione di cui al comma 1 contiene le informazioni relative alle forniture di acqua superiori a 1000 m al giorno in media o destinate all approvvigionamento di 5000 o pi persone La relazione in particolare deve rendere conto delle misure di cui agli articoli 3 comma 1 lettera b 4 8 10 11 13 commi 9 e 11 14 16 e all allegato I parte C nota 10 La relazione di cui al comma 1 viene pubblicata entro l anno successivo al triennio cui si riferisce e viene trasmessa alla Commissione eu
265. realizzate con raccordi misti a giunzione capillare o meccanici sul lato tubo di rame e filettati sull altro lato secondo la UNI EN 1254 4 Le leghe per brasatura dolce devono essere conformi alla UNI EN 29453 e le leghe per brasatura forte devono essere conformi alla UNI EN ISO 3677 I rubinetti per installazione fuori terra installazione a vista in pozzetti e in scatole ispezionabili devono essere in alter nativa di ottone di bronzo di acciaio di ghisa sferoidale conformi alla UNI EN 331 e con le medesime caratteristiche di cui in 3 2 2 1 3 2 2 3 Per tubi di polietilene raccordi i pezzi speciali delle tubazioni di polietilene devono essere anch essi di polietilene secondo le UNI 8849 e UNI 8850 le giunzioni possono essere realizzate mediante saldatura per elettrofusione secondo la UNI 10521 o in alternativa mediante sal datura di testa per fusione a mezzo di elementi riscaldanti secondo la UNI 10520 Le giunzioni miste tubo di polietilene con tubo metallico devono essere realizzate mediante un raccordo speciale polietilene metal lo avente estremit idonee per saldatura sul lato polietilene e per giunzione filettata o saldata sul lato metallo In nessun caso tale raccordo speciale pu sostituire il giunto dielettrico rubinetti per i tubi di polietilene possono avere in alternativa il corpo di polietilene o il corpo di ottone di bronzo o di acciaio sempre con le medesime caratteristiche di cui in 3 2 2 1 3
266. ri indicati nella tabella I per tubazioni di diametro esterno 20 a 39 mm Conduttivit Termica Diametro esterno della tubazione utile dell isolante mm W m lt 2 da 20 39 da 40 59 da 60a79 80 99 gt E 0 039 13 19 20 33 37 di 032 14 M 24 56 40 44 0 034 15 23 si 30 44 0 056 17 25 34 43 4 32 0 038 18 28 37 4G 51 56 0 040 20 30 44 50 55 amp 0 042 22 32 43 54 59 64 0 044 24 35 45 58 63 69 0 046 26 38 50 62 68 74 0 048 2B 41 54 66 7 79 0 050 30 e 5s 71 77 84 Per valori di conduttivit termica utile dell isolante differenti da quelli indicati in tabella 1 i valori minimi dello spessore del materiale isolante sono ricavati per interpolazione lineare dei dati riportati nella tabella stessa i montanti verticali delle tubazioni devono essere posti al di qua dell isolamento termico dell invol cro edilizio verso interno del fabbricato ed i relativi spessori minimi dell isolamento che risultano dalia tabella 1 vanno moltiplicati per 0 5 136 137 Supplemento ordinario Gazzetta Ufficiale n 123 del 4 maggio 1296 Serie generale Spedizione in gbbomunnemo postale 2076 Renta DELLA REPUBBLICA ITALIANA PARTE PRIMA DIREZIONE SEDAZIONE PRESSO 4 MINISTERO DI GRADA E SHISTIZIA UFACIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI VIA ARMENULA 70 00100 ROMA AMMINISTRAZIONE PRESSO L ISTITUTO POLUGRAFICO ZECCA DELLO STATI LIBRERIA DELLO STATO PIAZZA G
267. ri per la scelta sono indicati sulla norma sopra citata Campi di impiego dei raccordi E utile riassumere brevemente le differenze esi SANCO Installazione del tubo di rame stenti tra un tipo e l altro di raccordo ed eviden ziare gli specifici campi di impiego Occorre premettere che attualmente non sussistono pregiudiziali limitative nei confronti di alcun tipo di raccordi per l installazione nei pi comuni impianti Tuttavia a nostro giudizio qual che particolare applicazione non consigliabile raccordi a brasare richiedono una discreta esperienza per la loro corretta installazione ma dal punto della sicurezza permettono di ottenere la massima affidabilit Una rilevante conseguen za di ci risiede nella massima libert a nostra disposizione per quanto concerne i campi di applicazione e l inserimento nelle strutture archi tettoniche una giunzione capillare ben eseguita e collaudata pu essere posta sottotraccia anche in impianti interni di adduzione del gas UNI 7129 L unico fattore che potrebbe limitarne l utilizzo un eventuale incompatibilit ambientale ad esempio per la presenza di materiali combustibili che non possano essere rimossi caso per altro assai raro durante la fase di riscaldo per eseguire la giunzione contrario i giunti meccanici sono certamen te di pi agevole installazione ma dovranno esse re posizionati in luoghi accessibili per ispezioni o manutenzioni poich la tenuta i
268. riali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione trattamento adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano pubblicato sulla G U del SANCO Normativa e legislazione D P R 1095 DEL 3 AGOSTO 1968 modifica all art 125 del regolamento generale sanitario approvato con regio decreto 3 febbraio 1901 n 45 e modificato con regio decreto 23 giu gno 1904 n 369 Presidente della Repubblica Visto l art 87 della Costituzione Visto l art 125 lettera d del regolamento generale sanitario approvato con regio decreto 3 febbraio 1901 n 45 e modificato con regio decreto 23 giu gno 1904 n 369 che vieta l uso del rame non sta gnato per le condotte di acqua potabile Udito il parere del Consiglio di Stato Sentito il Consiglio dei Ministri Sulla proposta del ministro della Sanit di concerto con il Ministro per l Industria il Commercio e l Arti gianato Decreta La lettera d del n 1 dell art 125 del regolamento generale sanitario approvato con regio decreto 23 giugno 1904 n 369 cos sostituita d fatti di rame ed ottone e non rivestito interna mente di stagnatura o saldati con lega di stagno e piombo contenente quest ultimo pi del 10 il divieto non concerne i tubi di rame elettrolitico nelle condotte di acqua potabile nell interno delle abitazioni che sono ammessi sempre che siano osservate le seguenti prescrizioni 1
269. rie generale n 52 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale n 52 Il valore di parametro si riferisce alla concentrazione monomerica residua nell acqua calcolata secondo le specifiche di rilascio massimo del polimero corrispondente a contatto con l acqua Ove possibile ci si deve adoperare per applicare valori inferiori senza compromettere la disinfezione Per le acque di cui all articolo 5 comma 1 lettere a b e 9 il valore deve essere soddisfatto al pi tardi entro il 25 dicembre 2008 Il valore di parametro per il Nota 2 a 25 ug l Nota 3 Il valore si riferisce ad un campione di acqua destinata al consumo umano ottenuto dal rubinetto tramite un metodo di campionamento adeguato e prelevato in modo da essere rappresentativo del valore medio dell acqua ingerita settimanalmente dai consumatori Le procedure di prelievo dei campioni e di controllo vanno applicate se del caso secondo metodi standardizzati da stabilire ai sensi dell articolo 11 comma 1 lettera b L Autorit sanitaria locale deve tener conto della presenza di livelli di picco che possono nuocere alla salute umana Nota 4 le acque di cui all articolo 5 comma 1 lettere a b e d questo valore deve essere soddisfatto al pi tardi entro il 25 dicembre 2013 Il valore di parametro del piombo nel periodo compreso tra il 25 dicembre 2003 ed il 25 dicembre 2013 pari a 25u g l Le
270. riet della progettazione di alcuni tipi di impianto art 6 ed una serie di adempimenti a carico del progettista essa ha posto le basi per la certificazione delle imprese con comprovati requisiti tecnico professio SANCO Normativa e legislazione nali art 2 3 4 e 5 Ma l importanza di questa legge non si esaurisce in questi punti anche la scelta dei materiali individuata come operazione altamente responsabilizzante impegnando tutti all uso di materiali costruiti secondo le norme UNI o CEI nonch alla loro installazione nel rispetto della normativa tecnica fabbricanti sono tenuti se espressamente richiesto ad attestare la conformit dei loro pro dotti alle normative vigenti e questa opportunit potr risultare di grande aiuto per gli installatori che sapranno utilizzarla Permane certamente il problema del controllo sui prodotti ordinati e immagazzinati dall installatore ma anche in questo caso il produttore qualificato potr fornire adegua te garanzie apponendo sempre il numero della norma di riferimento tra le indicazioni riportate sulla confezione ove presente o direttamente sul prodotto Occorre inoltre ricordare che in caso di lavori di manutenzione modifica o ampliamento degli impianti la legge prescrive l adeguamento degli impianti nel loro complesso alle normative in vigo re Infine viene fatto obbligo all installatore di rila sciare una dichiarazione di conformit degli impian ti realizzati
271. rocedimenti tecnologici di brasatura o saldatura per realizzare la giunzione di tubi La tenuta idraulica e la resi stenza meccanica sono affidate al serraggio degli appositi dispositivi e alla presenza di guarnizioni nelle forme e materiali pi differenti AI contrario dei raccordi a giunzione capillare ed in particola re di quelli a brasare la caratteristica comune pi evidente dei raccordi meccanici risiede nella pos sibilit di procedere a montaggi e smontaggi suc cessivi al pi sostituendo l elemento di tenuta Le altre caratteristiche sono specifiche di ogni singola famiglia e vanno analizzate separatamente Temperatura massima C Raccordi a compressione Dal punto di vista costruttivo questi raccordi sono realizzati generalmente in tre o pi pezzi separati il corpo e i vari dati di serraggio a cui si aggiungono gli elementi di tenuta bicono o guar nizioni che caratterizzano il tipo di raccordo Raccordi a compressione con bicono L elemento di tenuta in questo caso un anello di ottone bicono che viene infilato sul tubo di rame tra il dado ed il corpo del raccordo stesso La sua particolare sezione fa s che il serraggio del dado sul corpo genera una forza parallela all asse del tubo che determina la tenuta idrauli ca del giunto ed una forza perpendicolare sem pre rispetto all asse del tubo che blocca il tubo stesso impedendone lo sfilamento Le condizioni di esercizio per i raccordi con bico
272. rodotti in grado di soddisfare le differenti esigenze di carattere impiantistico prodotti EUROPA METALLI portano con s tutta l esperienza della Societ e del Gruppo KME esperienza consolidata da una costante presenza sul mercato e valorizzata da molteplici servizi ed attivit per il cliente Assistenza pre e post vendita Corsi di formazione presso la propria sede produttiva scuola SANCO Attivit di marketing e collaborazione con le pi importanti Associazioni del settore Idrotermosanitario B Pubblicazioni su riviste specializzate Convegni e meeting dedicati agli operatori idrotermosanitari Partecipazione a campagne d informazione per la divulgazione degli aspetti tecnico normativi La qualit globale EUROPA METALLI il risultato di una continua ricerca a qualsiasi livello produzione distribuzione ed assistenza ed confermata dall ottenimento dei principali marchi internazionali oltre che dalla certificazione del Sistema Qualit Aziendale secondo UNI EN ISO 9001 e del Sistema di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001 ottenuti dall Istituto Italiano per la Garanzia della Qualit per i Prodotti Metallurgici IGO EUROPA METALLI inoltre presente nel settore Idrotermosanitario con i propri prodotti industriali infatti fornitore delle pi importanti aziende appartenenti ai vari comparti del settore rubinetteria valvolame caldaie condizionamento e refrigerazione La lunga esperienza il
273. ropea entro due mesi dalla pubblicazione La prima relazione dovr riferirsi agli anni 2002 2003 e 2004 Il Ministero della sanit provvede alla redazione di una relazione da trasmettere alla Commissione europea sulle misure adottate e sui provvedimenti da prendere ai sensi dell articolo 5 comma 4 ed in relazione al valore parametrico dei trialometani di cui all allegato I parte B nota 10 Le informazioni elaborate dal Ministero della sanit ai sensi del presente decreto sono rese accessibili ai Ministeri interessati Art 18 Competenze delle regioni speciali e province autonome Sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e Bolzano Art 19 Sanzioni Chiunque fornisce acqua destinata al consumo umano in violazione delle disposizioni di cui all articolo 4 comma 2 punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire venti milioni a lire centoventi milioni La violazione delle disposizioni di cui all articolo 5 comma 2 secondo periodo punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire dieci milioni a lire sessanta milioni Serie generale n 52 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale n 52 Si applica la stessa sanzione prevista al comma 2 a chiunque utilizza in imprese alimentari mediante incorporazione o contatto per la fabbricazione il trattamento la conservazione l immissione sul mercat
274. rticolare gli impianti elettrici devono essere dotati di impianti di messa a terra e di interruttori differenziali ad alla sensibilit o di altri sistemi di protezione equivalenti H D P C M 31 marzo 1989 reca Applicazione dell art 12 del D P R 17 maggio 1988 n 175 concernente rischi rilevanti connessi determinate attivit industriali Nota ai art 6 Si traserive il testo degli articoli 7 15 della legge n 4671990 Art 7 Installazione degli impianti Le imprese imstallatrici sono tenute ad eseguire eli impianti a regola d arte utilizzando allo scopo materiali parimenti costruiti a regala d arte 1 materiali ed i componenti realizzati secondo le norme tecniche di sicurezza dell Ente italiano di unificazione UNI e dcl Comitato elettrotecnico italiano nonch nel rispetto di quanto prescritto dalla legislazione tecnica vigente in matera si considerano costruiti a regola 2 In particolare gli impianti elettrici devono essere di impianti di messa a terra e di interruttori differenziali ad alta sensibilit o di aliri sistemi di protezione equivalenti 3 Tutti gh impianti realizzati alla data di entrata in vigore della presente legge devono essere adeguati entro anni da quanio previsto dal presente articolo 8 Finanziumeno dell attivit di normazione tecnica I 4 per cento del conlribulo annualmente dall Istitut
275. sensi del presente allegato le impurezze conside rate come tossiche sono quelle definite come tali nell al legato I parte B del decreto legislativo n 31 2001 I materiali metallici a contatto con acque destinate al consumo umano devono essere installati in base a norme di buona pratica costruttiva al fine di evitare accoppiamenti galvanici sfavorevoli La durata di validit della presente lista di cinque anni dalla data di entrata in vigore del presente regola mento 1 I metalli e le loro leghe utilizzabili sono 1 5 Rame e leghe 1 5 1 Tubazioni e raccordi in Rame Cu DHP Rame gt 99 90 0 015 lt Fosforo lt 0 040 Contenuto massimo delle impurezze considerate tos siche As Ni Cd Pb per elemento 0 02 Totale massimo delle impurezze considerate tossiche 0 06 77 17 7 2004 ALLEGATO III Articolo 5 del regolamento MATERIE PLASTICHE GOMME NATURALI E SINTETICHE CHE POSSONO ESSERE UTILIZ ZATE NEGLI IMPIANTI FISSI DI CAPTA ZIONE TRATTAMENTO ADDUZIONE E DISTRIBUZIONE DELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO La durata di validit della presente lista fissata in cinque anni a decorrere dalla data di pubblicazione del presente regolamento Le disposizioni del presente allegato concernono le materie plastiche autorizzate per l utilizzazione negli impianti fissi di captazione trattamento addu zione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano allegato le gomme natur
276. sizione ai raggi UV rispetto dell ambiente igienicit e salute totale riciclabilit SANCO FA LA DIFFERENZA Parete interna di un tubo di rame non trattato Parete interna di un tubo di rame SANCOS in rotoli con l esclusivo trattamento di passivazione e la sua caratteristica colorazione o O O tubi di rame EUROPA METALLI costituiscono un sistema applicativo universale per ogni tipologia di giunzione senza dipendere da condizioni esclusive e vincolanti Prodotto secondo UNI EN 1057 presenta comprovate propriet batteriostatiche che lo rendono particolarmente adatto per gli impianti di acqua potabile L elevato punto di fusione 1083 C di resistenza alla pressione e la sua conduttivit termica ne fanno il materiale idoneo per la realizzazione degli impianti di riscaldamento tradizionale nella versione preisolata o in abbinamento con apposite guaine isolanti e per la realizzazione di impianti a pavimento o a parete E inoltre il materiale pi indicato per gli impianti di gas domestico dove le prestazioni di sicurezza affidabilit impermeabilit sono inderogabili Da sottolineare che in diverse localit la pressione della rete di distribuzione idrica pu aumentare sensibilmente durante la notte anche a causa della diminuzione del prelievo richiedendo quindi un idonea resistenza alla pressione I tubi di rame EUROPA METALLI costituiscono inoltre un sistema applicativo universale per
277. sizione da parte dell Istituto superiore di sanit dei metodi analitici di riferimento da utilizzare per i parametri elencati nell allegato III punti 2 e 3 nel rispetto dei requisiti di cui allo stesso allegato l individuazione di acgue utilizzate in imprese alimentari la cui qualit non pu avere conseguenze sulla salubrit del prodotto alimentare finale l adozione di norine tecniche per la potabilizzazione e la disinfezione delle acque l adozione di norme tecniche per la installazione degli impianti di acquedotto nonch per lo scavo la perforazione la trivellazione la manutenzione la chiusura e la dei pozzi l adozione di prescrizioni tecniche concementi il settore delle acque destinate al consumo umano confezionate in bottiglie o in contenitori adozione di prescrizioni tecniche concernenti l impiego delle apparecchiature tendenti a migliorare le caratteristiche dell acqua potabile distribuita sia in ambito domestico che nei pubblici esercizi l adozione di prescrizioni tecniche concernenti trasporto di acqua destinata al consumo umano 07 Serie generale n 52 3 3 2001 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE 2 Le funzioni di cui al comma 1 lettere b d e f h i I sono esercitate dal Ministero della sanit di concerto con il Ministero dell ambiente per quanto concerne le competenze di cui alle lettere a e b sentiti i Ministeri dell ambi
278. sottoposto a trazioni di rilevante intensit poich i denti sono inclinati in maniera tale da opporsi allo sfilamento del tubo Le condizioni di esercizio previste dal prEN 1254 6 sono riportate nella tab 1 7 Giunti a flangia giunti a flangia normalmente non vengono utiliz zati sui tubi di piccolo diametro sono per indi spensabili per collegare ad esempio i tubi a pompe serbatoi e in generale quando occorre facilitare il montaggio e lo smontaggio Nella maggior parte dei casi le flange sono circolari tal volta ellittiche ovali ad esempio per il collega mento di piccole elettropompe o quadrate appli cazioni navali Le flange circolari hanno almeno SANCO Installazione del tubo di rame Asportazione delle bave interne ed esterne Applicazione del raccordo Accoppiamento tra tubo e raccordo Impiego dell apposito utensile Pressatura Giunzione completa SANCO Installazione del tubo di rame quattro fori o un numero multiplo di quattro fori non devono essere in asse con i diametri orizzon tale e verticale del tubo installato Nell impiantistica idrotermica l uso delle flange inizia a comparire per diametri al di sopra del pol lice si citano in proposito gli attacchi di alcune elettropompe di circolazione ove si utilizzano flange con diametri da 1 1 4 in avanti ovvero nel caso del tubo di rame a partire dal 35 mm tubi e le flange di acciaio sono dimensionati in funzione della pression
279. tali che devono recare la denominazione di regolamento sono adottati previo parere del Consiglio di Stato sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta LAVORI PREPARATORI Senato della Repubblica atto n 172 Preseniato dal sen ALivERTI ed altri 9 luglio 1987 Assegnato alla 10 commissione Industria im sede referente 22 settembre 1987 con pareri delle commissioni 1 P 8 e He Esaminato dalla 10 commissione in sede referente il 13 14 gennaio 1955 7 Assegnato nuovamenie alla 10 commissione in sede deliberante il 5 gennaio 1988 Esamimaro dalla 10 commissione in sede deliberante e approvato 20 gennaio 1988 in un lesto unificato con allo n 51 Camera dei ailo 2241 Assegnato alla X commissione Atlivit produltive in sede E islativa il 1 marzo 1988 con pareri delle commissioni 1 V XIT Esaminato dalla X commissione 19 maggio 1988 2 giugno 1383 25 luglio 1988 4 ottobre 1988 14 20 21 dicembre 1988 4 maggio 1989 25 ottobre 1989 24 gennaio 1990 e approvato il 1 febbraio 1990 in un iesto unificato con atti numeri 394 548 740 940 2182 e 2222 Sendito della Repubblica alto n 51 172 B Assegnato alla 10 commissione Industria in sede deliberanie il 16 febbraio con parere della commissione 2A Esaminato dalla 10 commissione e approvato il 21 febbraio
280. te lunghezza Pertanto spressione valida solo per b gt L Installazione del tubo di rame Costruttivamente la U pu essere realizzata partendo da un tubo di rame in verga stato fisico incrudito e sagomata a freddo con l ausilio dei curvatubi gi descritti giunti ad omega o a lira fig 1 22 sono simili alle U ma costruttivamente pi impegnativi A titolo esemplificativo si riportano di seguito i dati caratteristici per la realizzazione dei com pensatori di dilatazione pi comuni Compensatori a U realizzati senza raccordi fig 1 23 Dal diagramma di fig 1 24 in funzione della dilatazione fra F ed F si ricava il braccio H fig 1 23 del compensatore successivamente occorre verificare che L non sia inferiore al minimo valore riportato in tab 8 analoga verifica va fatta per H Per valori di L minori dei minimi consentiti si applicano ad H le maggiorazioni indicate nella tab 1 9 Con riferimento a quanto detto in precedenza raccomandabile che la U venga posta in mezzeria fra le due diramazioni in modo tale che Fig 1 21 Compensatori di dilatazione a U loop Compensatori U realizzati con raccordi brasare fig 1 25 Si utilizza tubo di rame allo stato fisico incrudito La U pu essere quadrata rettangolare 2 valori di H in fun zione del diametro del tubo e della dilatazione sono riportati nelle tabb 1 11 e 1 12 Compensator
281. te rispetto alla UNI 6507 l introduzione di un terzo stato fisico di fornitura del tubo definito semiduro tabb 3 2 e 3 3 di una nuova famiglia di tubi accanto ai rotoli di tubo ricotto ed alle verghe diritte incrudite potran no essere fabbricate e commercializzate verghe diritte semidure Esse a differenza delle preceden ti possono essere piegate manualmente con sforzi minori conservando per una rettilineit dei tratti quasi impossibile da ottenere raddrizzando il tubo ricotto tre stati fisici saranno contraddistinti da una sigla che rappresenta sinteticamente il valore 49 del carico di rottura a trazione rispettivamente R220 R250 R290 La seconda variazione di notevole importanza rappresentata dalla gamma dimensionale entro la quale i tubi potranno essere prodotti infatti come si rilevare dalla tab 3 4 stata estesa verso diametri pi elevati e sono stati introdotti spessori non presenti nella norma italiana precedente Anche le tolleranze sui diametri nominali sono SANCO Normativa e legislazione state modificate differenziandole in funzione dello stato fisico tab 3 5 Nel caso della tolleranza sullo spessore nominale come evidenziato dalla tab 3 6 si introdotta una notevole semplificazione sia per il numero estremamente ridotto di valori sia per l inclusione in essa della tolleranza sull eccentricit che nella norma italiana era da considerare sepa ratamente Questa si
282. tonnellate annue di cui circa il 77 utilizzato come fungicida il 1276 come integratore nel mangime del bestiame e 11 nei fertilizzanti Sono numerosi i progetti per stimare il possibile impatto del rame a livello ambientale sia acquatico che terrestre con le potenziali ricadute di valutazio ne del rischio La concentrazione nelle acque lacu stri e fluviali varia in modo considerevole in rappor to con le condizioni del suolo nelle aree di drenag gio mentre le acque marine contengono normal mente quantit comprese tra 1 3 con concentrazioni pi elevate in superficie Per il contenuto degli alimenti come possibile rilevare dalla tab 2 1 citiamo ad esempio il fegato degli animali e i crostacei che mediamente hanno un contenuto di rame di oltre 20 000 ug kg otatisticamente si ha che in Europa e nel Nord America cereali e carni incluso il pesce contribui scono per il 20 30 ciascuno del contenuto di rame di una dieta normale ed un altro 10 1576 deri SANCO Il rame e l acqua legumi 2200 cavolfiori 170 spinaci in foglie 21250 52200 a carote 830 patate 2070 pomodori 890 crauti 600 mele 480 arance 320 vino 90 600 1630 riso 3590 latte vaccino 30 60 750 7800 formaggio burro 60 100 yogurt 290 fegato di animali 20000 b carni 2500 13930 b gamberi 5300 salame 440 trota 330 ostriche 30700 a valutato sulla massa di sostanza secca b valore medio Tab 2 1 Contenuto d
283. tro esterno del tubo Calibratura E consigliabile la calibratura del tubo nella zona di giunzione per mezzo degli appositi calibratubi indice Capitolo 1 Installazione del tubo di rame 2 1 1 1 1 4 3 on 3 gt 4 AVE RR TOA 4 P RII pU VHC MN IU 4 2 9 Tecnologia di connessione iii 5 Raccordi a giunziohe CablllalG oriana 5 RI ai 7 eec nni 8 IGES RR EA 8 Raccordi a compressione con DiCOnO sees eese riore ricer zie ranieri nieee zione 8 Raccordi compressione CORO tO CODIDO grinta 8 Raccordi a compressione con gUArNIZIONE cirie 9 Raccordi a Dressare press fittiNgS susanna 10 ka a cordi a innesto FODIQU iii olo 11 CIELI eZ AIA II 12 campi g vo RETE Cm 14 3 Tecniche di ESECUZIONE eri 15 AEREI IA 15 ian 16 SEI 17 HS 17 esecuzione della brasatura ini 18 Caratteristiche meccaniche campi di impiego eese eee essen eene neni 20 ACEA EIA 20 MERO 21 ANI c MR Ter 21 Ls 000 rd MONTE 21 SMS CIS I IS Tome 22 O RICO mom 24 POSI del Area il 25 SENI cure NEMI 26 9 Xompensatorr di dilatazione 27 Qc TU moet 31 anc 31
284. tti di raccordi portagomma ed altri accessori e componenti devono essere realizzate mediante raccordi con terminali misti filettati da un lato e pressati sull altro lato CRITERI GENERALI DI POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI COSTITUENTI L IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS Criteri generali Le tubazioni del gas devono essere posate nelle parti esterne dell edificio per esempio cortili pareti perimetrali muri di cinta ecc Deve essere garantita una facile accessibilit per eventuali interventi di manutenzione Non consentito l uso di gesso o altri materiali metallici o non metallici per esempio collari di fissaggio che possano risultare cor rosivi se posti a contatto con le tubazioni Non consentita la posa delle tubazioni nei giunti di dilatazione sismici degli edifici Ubicazione delle tubazioni Le tubazioni possono essere collocate a vista in canaletta interrate Le tubazioni interrate con raccordi a pressare devono possedere i seguenti requisiti i raccordi a pressare devono essere posti all interno di un pozzetto ispezionabile ed accessibile il gas combustibile deve avere una densit minore di 0 8 il pozzetto deve avere una dimensione tale da consentire una corretta manovrabilit della pinza DISPOSIZIONI PRATICHE PER L INSTALLAZIONE DEI SISTEMI CON RACCORDI PRESSARE Precauzioni generali Le istruzioni per il montaggio e la posa in opera previste dal fabbricante del sistema e riportate sul libre
285. tto di istruzioni ed avver tenze devono essere sempre rispettate L installatore deve sempre verificare la presenza della guarnizione di tenuta nella propria sede L installatore deve fornire al cliente la dichiarazione rilasciata dal fabbricante del sistema pressare comprovante la durabilit del sistema medesimo E vietato l utilizzo di raccordi visibilmente danneggiati l utilizzo di utensili e o ganasce diversi da quelli indicati dal fabbricante del sistema nel libretto di istruzioni ed avvertenze l utilizzo di tubi diversi da quelli indicati dal fabbricante del sistema nel libretto di istruzioni ed avvertenze manomettere o sostituire la guarnizione di tenuta utilizzare in impianti per adduzione gas i raccordi a pressare per acqua facenti parte della Classe 1 secondo UNI 11065 trasformare i raccordi a pressare esclusivamente per acqua facenti parte della Classe 1 secondo la UNI 11065 in raccordi a pressare per gas facenti parte della Classe 2 secondo la UNI 11065 Pulizia delle ganasce di pressatura La superficie delle ganasce di pressatura nella zona dove esse entrano in contatto con il raccordo a pressare deve essere mante nuta pulita e priva di scorie metalliche oltre che lubrificata Tale pulizia deve essere periodicamente effettuata dall installatore per mezzo di utensili idonei indicati dal fabbricante Manutenzione e revisione dell utensile di pressatura e delle ganasce Al fine di garantire l effi
286. tuazione poteva provocare per errori di interpretazione il rischio di spessori localmente inferiori al minimo previsto Anche la marcatura stata migliorata includen do pi informazioni di quanto fosse previsto nella precedente UNI la pi importante delle quali senza dubbio il riferimento alla norma di prodotto Le dimensioni nominali lo stato fisico il mar chio del produttore e la data di fabbricazione mese e anno o trimestre e anno sono le altre informazio ni che dovranno comparire nella marcatura la quale inoltre essere permanente Lodevole stata infine la decisione in merito alle prove da effettuare di inserire le precise e pun tuali indicazioni delle norme di riferimento o talora riportando in annessi normativi la completa descri zione dei metodi di prova da utilizzare Tra questi una menzione particolare meritano la prova a correnti indotte alternativa di prove a pressione per verificare l integrit del tubo e la prova per la determinazione del residuo carbonioso sulla superficie interna del tubo Ricordiamo per inciso che la presenza di que st ultimo in quantit superiore a 0 2 mg dm valo re gi presente nella citata norma italiana essere la causa della corrosione puntiforme nelle condutture di acqua potabile Le prove meccaniche trazione allargamento schiacciamento e piegatura sono invece eseguite con metodi statistici suddividendo la produzione in lotti L insieme
287. u essere costituito da una cremagliera o da un pistone oleodinamico azionato da una pompa manuale o elettrica In corrispondenza con vertici dei rimanenti angoli del telaio sono posizionati uno per parte dei settori di riscon tro sui quali si appoggia il tubo durante la pie gatura Con questo tipo di attrezzatura pos sibile realizzare la piegatura dei tubi di rame ricotti nudi e rivestiti fino a 22 mm con un raggio di curvatura pari a circa 3 5 volte il rag gio del tubo nudo Il peso di questi apparec chi raggiunge i 4 kg l utilizzo delle apparecchiature sopra descritte non richiede il riempimento dei tubi tecnica utiliz zata nel passato quando non erano disponibili n le attrezzature attuali n l attuale gamma di gomiti e curve Va comunque rammentato che la tecnica di piegatura del tubo di rame condotta a caldo dopo riempimento del tubo stesso consen te in assoluto il migliore mantenimento degli 24 spessori sia nella parte compressa che in quella tesa 6 RICOTTURA Il tubo di rame allo stato fisico crudo presenta una minore plasticit rispetto allo stato fisico ricotto Questa condizione limita enormemente le deformazioni del tubo stesso La necessit di deformare anche solo localmente il tubo di rame pu sussistere ad esempio per curvare un tubo crudo con diametro maggiore di 28 mm o per consentire l espansione al fine di realizzare diret tamente all estremit del tubo il bicchie
288. uali risulti obbligatorta la redazione del progeito di cui all articolo 6 c sono definiti 1 criteri le modalit di redazione del progetto stesso in relazione al grado di complessit tecnica deil installazione degli impianti tenuto conto dell evoluzione tecnologica per fini di prevenzione di sicurezza 2 Presso il Ministero dell industria del commercio dell artigianato Isutuita una commissione permanente presieduta dal direttore generale della competente Direzione generale del Ministero dell industria del commercio dell artigianato da un suo delegato e composta da sei rappresentanti designati dalle organizza zioni sindacali maggiormente rappresentative delle categorie imprenditoriali arligiane interessate da sel rappresentanti delle professioni designati pariteticamente dai rispettivi consigli nazionali e da duc rappresentanti degli enti erogatori di energia elettrica e di gas 3 La commissione permanente di comma 2 collabora ad indagini e studi sull evoluzione tecnologica del comparto Art 16 1 Alla violazione di quanio previsto dall articolo 10 consegue a carico del committente del proprietario secondo modalit previste dal regolamento di attuazione di cui all articolo 15 una sanzione ammini strativa da lire centomila lire cinquecentomila Alla violazione delle altre norme della presente legge consegue secondo le modalit previste dal medesimo regolamento
289. uarda la progettazione e rea lizzazione dell impianto interno la norma rimanda integralmente alle indicazioni riportate dalla UNI 129 pertanto i riferimenti di quest ultima hanno piena validit anche nel campo della UNI 7131 Ad integrazione della UNI 7129 e UNI 7131 stata pubblicata la specifica tecnica UNI TS 11147 che stabilisce i criteri per la progettazione l instal lazione e la manutenzione degli impianti per il tra sporto del gas combustibile ad uso domestico rea lizzati con sistemi di raccordi a pressare Tale norma prende in considerazione solamente la parte dell impianto posta all esterno dell edificio secondo la UNI TS 11147 i raccordi a pressare devono essere conformi alla UNI 11065 e devono essere in rame e leghe di rame questi possono essere messi solo in vista o in canaletta o interrati nel caso di posa interrata il raccordo a pressare deve a trovarsi dentro un pozzetto ispezionabile e accessibile con dimensioni tali da consentire la manovrabilit della pinza b trasportare gas combustibile con densit minore di 0 8 Il raccordo pu essere messo sottotraccia Ci sono vincoli da osservare per l attraversa mento dei muri affinch eventuali perdite non porti no ad accumulo di gas all interno del locale o nelle cavit murarie Viene quindi prescritto che il tubo deve essere protetto da un tubo guaina passante di metallo o altro materiale non propagante la fiamma 98 nel caso che il muro n
290. uardano sia alcuni dettagli di esecuzione dell impianto sia e soprattutto i prodotti e i componenti da utilizzare per la sua realizzazione a fronte di nuove norme europee di recente emanazione ad essi relative Le varianti introdotte si riferiscono principalmente ai seguenti punti a cui si rimanda per l acquisizione delle varianti stesse punto O Introduzione introdotto ex novo punto 2 Riferimenti normativi punto 3 2 1 e relativi sottopunti punto 3 2 2 e relativi sottopunti punto 3 3 1 2 e 3 3 2 3 punto 3 3 3 1 3 3 3 3 e 3 3 4 3 3 5 9 59 52 punto 3 6 2 punto 5 3 2 3 5 2 1 punto 5 3 4 3 punto 5 4 2 3 appendice D Bibliografia introdotta ex novo Sono state inoltre apportate alcune modifiche editoriali nel testo della norma La presente edizione non rappresenta una revisione globale della UNI 7129 ma un suo aggiornamento limitatamente a quanto sopra segnalato 124 O INTRODUZIONE Nell ambito dell attivit normativa europea non esiste attualmente una norma di sistema che sviluppa in modo organico le varie problematiche degli impianti a gas per uso domestico come intesi dalla presente norma Di recente stata emanata una norma europea recepita dall UNI tradotta e pubblicata in lingua italiana che definisce i principi generali comuni per le tubazioni di impianti a gas negli edifici e precisamente la UNI EN 1775 Trasporto e distribuzione
291. ubo di rame non consente la proliferazione batterica ed quindi in grado di controllare il livello di inquina mento biochimico di un acqua potabile La progettazione e l esercizio delle reti di distri buzione dell acqua potabile all interno delle abita zioni possono talvolta favorire lo sviluppo batteri co per esempio attraverso condizioni di portata SANCO rame e l acqua ridotta o di stagnazione o permettendo che la tem peratura dell acqua fredda superi i 20 Analoghe situazioni possono sussistere nei cir cuiti dell acqua calda di consumo Molti organismi possono sopravvivere con tem perature fino a 50 cosicch non vengono elimi nati da un trattamento in caldaia o preparatore elettrico specialmente se questi sono predisposti per produrre acqua calda alla temperatura di utiliz 20 per usi igienici di circa 45 La stratificazione della temperatura nei serbatoi di accumulo inoltre pu portare localmente a con dizioni di proliferazione batterica Tuttavia anche un sistema ben progettato e gestito pu essere contaminato ad esempio da una cattiva installazione che non garantisca la dovuta pulizia durante le fasi di posa in opera Vi sono un certo numero di fattori chiave che devono essere ben presenti in fase di progettazio ne costruzione avviamento ed esercizio degli impianti idrosanitari specialmente nei grandi edifi Ci Wells trov che i batteri gram negativi Escheri chia coli Pse
292. udomonas aeruginosa Acinetobacter caocoacticus Klebsiella pneumoniae Aeromonas hydrophila considerati essere patogeni opportuni sti erano ridotti a meno dell 1 del loro numero ini ziale dopo cinque ore di permanenza in acqua a contatto della superficie dei tubi di rame Inoltre trov che non vi era aumento dei batteri dopo una permanenza nei tubi di 24 ore Per con fronto lo stesso esperimento fu eseguito con tuba zioni di polipropilene PP polivinilcloruro PVC polibutilene PB e polietilene reticolato XL PE nel caso di E coli non si evidenziarono n riduzione di vitalit n accrescimento elevato fig 2 1 La conclusione tratta da Wells fu che gli impian ti idrosanitari realizzati in rame possiedono una maggiore capacit potenziale di ridurre il numero di patogeni opportunisti nell acqua rispetto agli impianti costruiti con materiali alternativi segnata mente plastici Questa interessante conclusione fu ulterior 40 Fig 2 1 mente ribadita da uno studio eseguito da parte del Public Health Laboratory Service inglese che ha esaminato gli impianti idrosanitari in alcuni ospeda li e in altri grandi edifici in Inghilterra e nel Galles per determinare l eventuale presenza di legionelle Bench lo studio fosse relativamente limitato vi sono alcune prove che l incidenza della Legionella fu minore negli impianti in tubo di rame Questa scoperta rappresent una forte confer SANCO Il rame e l ac
293. ue distribuite con cisterna deve essere stabilita dall Azienda unit sanitaria locale Per i differenti parametri di cui all aliegato 1 l Azienda unit sanitaria local pu ridurre il numero dei campioni indicato nella tabella se a i valori dei risultati dei campioni prelevati in un periodo di almeno due anni consecutivi sono costanti e significativamente migliori dei limiti previsti dall allegato I e b non esiste alcun fattore capace di diminuire la qualit dell acqua La frequenza minima non deve essere inferiore al 5096 del numero di campioni indicato nella tabella salvo il caso specifico di cui alla nota 6 Nella misura del possibile il numero di campioni deve essere equamente distribuito in termini di tempo luogo La frequenza deve essere stabilita dall Azienda unit sanitaria locale 102 Serie generale n 52 3 3 2001 Volume contenitori 3 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE TABELLA 2 Frequenza minima di campionamento e analisi per le acque confezionate in bottiglie o contenitori e messe a disposizione per il consumo umano Controlio di routine Numero Controilo di verifica Numero di campioni all anno d acqua ogni giorno messo campioni all anno vendita in bottiglie m lt Ti Eo TS toi dl Li gt 10 lt 12 1 5 60 1 ogni 5 del volume totale 1 ogni 100 del volume tot
294. uisce la precedente norma ita UNI 6507 come pure le equivalenti norme DIN BSI AFNOR ecc che finora erano presenti Diametro esterno nominale nell ordinamento normativo di ogni nazione euro pea questo significa che possiamo operare con la certezza dell unicit della norma in tutta Europa non solo ai fini della certificazione ma soprattutto della circolazione della merci Analizziamo alcuni aspetti della norma eviden ziando le differenze rispetto alla precedente tubi devono essere fabbricati con una materia prima la cui composizione chimica univocamente Spessore di parete nominale e mm Tab 3 3 Valori minimi di allungamento per i tubi allo stato metallurgico R250 semiduro SANCO SANCO Normativa e legislazione Normativa e legislazione Diametro esterno nominale Spessore di parete nominale e mm Diametro esterno nominale Tolleranze sul diametro nominale De mm applicabile al i i applicabile a qualsiasi diametro diametro medio maggiore di fino a e compreso tutti gli stati metallurgici stato metallurgico stato metallurgico R290 duro R250 semiduro 7 76 1 0 07 0 15 8 99 _ we s9 sU s M9 2 s 1 Compreso lo scostamento dalla circolarit 2 Compreso il diametro di 6 mm Nota le tolleranze per i tubi allo stato metallurgico R220 ricotto sono applicabili soltanto per il diametro medio gt
295. unzioni miste tubo di rame con tubo di acciaio devono essere realizzate mediante brasatura forte raccordi filettati c non ammesso l impiego di giunti misti all interno degli edifici ad eccezione del collegamento della tubazione in rame con l apparecchio utilizzatore d le valvole per i tubi di rame devono essere di ottone di bronzo o di acciaio con le medesime caratteristiche di cui al punto 5 3 1 lettera e 142 UNI EN 12735 1 Tabella dimensionale Dimensioni Nomin ali Diametro esterno serie metrica serie anglosassone Seni r___ LL __ a CU 11 31891 1 1 ues x5 LL ECC dii CL if sa l _ 8890 07 7 9480 LoL 4 m Disponibile in verghe 8 Disponibile in rotoli 143 Tabelle per la determinazione delle perdite di carico Appendice 1 Diagramma la determinazione delle perdite di carico lineari Ossigeno A 15 C Portate 1 100000 90000 80000 70000 60000 55000 50000 45000 40000 35000 30000 26000 24000 22000 20000 18000 16000 14000 12000 10000 9000 8000 7000 6000 5500 2000 4500 4000 3500 3000 LI IM Lz
296. ura pu essere calcolata partendo da schematizzazioni pi o meno vicine al reale comportamento del giunto Adottiamo a titolo d esempio la schematizzazione pi sempli ce La forza F conseguente ad una dilatazione ter mica viene ad essere applicata all elemento tra sversale il braccio del giunto Secondo la presen te schematizzazione si suppone il braccio inca strato in A In tale punto il momento flettente dato dalla sollecitazione conseguente rappresentata dalla dove il momento resistente rispetto all asse 0 2 sostituendo nell espressione che rappresenta la tensione si ha o Fb D 2 seguendo ancora l ipotesi della trave incastrata in A e caricata all estremit da una forza F la freccia data dall espressione f F b 3E J Fb J b 3 E sostituendo nell espressione della tensione si ricava o 3 D f E 2 b risolvendo rispetto a b si ha b Y 3 Df E 2 oj in fase di progettazione adottando 290 N mm rame incrudito 3 si ottiene 290 3 906 07 N mm inoltre E 132 000 N mm rame incrudito l espressione che fornisce la lunghezza del brac cio della U diventa b V 8 D f 132 000 2 96 67 45 26 V fD Con la schematizzazione adottata non si tenuto conto che di fatto il braccio della U in A compie una rotazione con conseguente inflessio ne del tratto aven
297. ustibile liquido Si noti che secondo questa norma il rivestimento serve principalmente a pro teggere il tubo dalla corrosione esterna e a dare qualche protezione dagli urti e i carichi meccanici ma ha l obiettivo di regolamentare l isolamento ter mico Il rivestimento pu essere di materiale plastico compatto liscio sigla PLN profilato PRF o alveo lare ALV e deve possedere alcuni requisiti su dimensioni e tolleranze di composizione di pro priet meccaniche e di resistenza al fuoco La norma italiana UNI 10823 esplicita mente focalizzata sulle tubazioni interrate per il tra sporto dei gas combustibili ma applicabile anche a fluidi in generale SANCO Normativa e legislazione lt P n 3 1 Raccordi tipo A UNI EN 1254 2 Il rivestimento realizzato con un processo di estrusione deve essere in grado di proteggere la tubazione dai numerosi ed insidiosi rischi derivanti dall interramento in particolare deve essere in grado di resistere ad azioni meccaniche accidenta li a sostanze ammoniacali contenute ad esempio nei fertilizzanti ed altri agenti aggressivi Per questi motivi il rivestimento plastico deve essere compat to non espanso aderente al tubo non sfilabile manualmente e di spessore uniforme 1 5 mm 10 inoltre deve resistere ai raggi UV al calore alla penetrazione e agli urti Infine deve ess
298. uttrice l anno di fabbricazione il titolo di purezza del materiale Con decreto del Ministro per la Sanit di concerto con il Ministro per l Industria il Commercio e l Arti gianato verranno emanate istruzioni tecniche con cernenti l impianto dei tubi di rame per la distribu zione domestica dell acqua potabile Detto Decreto verr pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica Italiana Il presente Decreto munito del sigillo di Stato sar inserito nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare Dato ad Antagnod 3 agosto 1968 dono metalli rame e leghe acciaio e inox allumi nio ecc alcuni tipi di materie plastiche prodotti ceramici smalti e vetri e prodotti a base di leganti idraulici materiali non contenuti nella sta positi va devono essere oggetto di una autorizzazione specifica del Ministero della Salute Occorre sottolineare che il rame ed alcune sue leghe incluse nell elenco dei materiali idonei sono SANCO Normativa e legislazione utilizzabili semplicemente sulla base della certifica zione rilasciata dal produttore che attesta la conformit del tipo di rame o della composizione chimica della lega impiegati nella fabbricazione del tubo o degli accessori correlati alle prescrizione del suddetto decreto Al contrario per le materie plasti che sono imposti limiti alle famiglie
299. vamente questi ultimi sono prorogati di novanta giorni 4 Entro due anni dalla data di entrata in vigore della presente legge nel rispetto dei principi e criteri direttivi da essa fissati il Governo pu emanare con la procedura indicata nei commi 2 e 3 disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi emanati ai sensi del comma 1 5 Il termine per l esercizio della delega per l attuazione della direttiva 97 5 CE di sei mesi Art 2 Criteri e principi direttivi generali della delega legisla tiva 1 Salvi gli specifici principi e criteri direttivi stabiliti negli articoli seguenti ed in aggiunta a quelli contenuti nelle direttive da attuare 1 decreti legislativi di cui all articolo saranno informati ai seguenti principi e criteri generali a le amministrazioni direttamente interessate provvederanno all attuazione dei decreti legislativi con le ordinarie strutture ammini strative b per evitare disarmonie con le discipline vigenti per i singoli settori interessati dalla normativa da attuare saranno introdotte le occorrenti modifiche o integrazioni alle discipline stesse c salva l applicazione delle norme penali vigenti ove necessa per assicurare l osservanza delle disposizioni contenute nei decreti legislativi saranno previste sanzioni amministrative e penali per le infrazioni alle disposizioni dei decreti stessi Le sanzioni penali nei limiti rispettivamente dell ammenda fino a L 2
300. verbale 4 La violazione reiterata per pi di tre volle delle norme relative alla sicurezza degli impianti da parte delle imprese abilitate comporta altresi in casi di particolare gravit la sospensione temporanea dell iscrizione delle medesime imprese dal registro delle ditte dall albo provinciale delle imprese artigiane su proposta dei soggetti accertatori su giudizio delle commissioni che sovraintendono ila tenuta dei registri e degli albi 5 Dopo la terza violazione delle norme riguardanti la progcilazione e i collaudi 1 soggetti accertatori propon sono agli ordini professionali provvedimenti disciplinari a carico dei professionisti iscritti rispettivi albi 6 All applicuzione delle sanzioni di cui al presente articolo provvedono gli uffici provinciali dell industria del commercio dell artigtanato li presente decreto munito del sigillo Stato sar inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo ve di farlo osservare Dato Roma addi 6 dicembre 1991 COSSIGA ANDRET Presidente Consiglio dei Ministri Ronrato dell inehhi siria del commiercio e dell artigianato Visto M REV alla Corte dei consi it 7 febbre P9097 d Onvergeo regisire dh foglio n 4 122 Serie generale n 3 r uc z i bilie nere
301. zioni della presente legge della normativa vigente i comuni le unit sanitarie locali i comandi provinciali dei vigili del fuoco l Istituto superiore per la prevenzione la sicurcaza del lavoro ISPESL hanno facolt di avvalersi della collaborazione dei liberi professionisti nell ambito delle fispellive competenze di cui all art 6 comma secondo le modalit stabilite dal regolamento di situazione di cor all art 15 2 IE certificato di collaudo deve essere rilasciato entro tre mesi dalla presentazione della relaliva richiesta Per if testo dell art 1 della medesima legge n 46 1900 si veda in nola allari all art 10 testo dell art 18 comma f della legge n 46 1990 il seguente E Alla violazione di quanto previsto dall art 10 consegue carico del committente del proprietario secondo le modalit previste dal regolumento di ailuuzione di cui allart 15 una sanzione amministrativa da lire centomila a lire cinguecentomila Alla violazione delle altre norme della presente legge consegue seconde ie modalit previste dal medesimo regolamento di attuazione una sanzione amministrativa da lire un milione a lire dicci milioni Per il testo dell art 4 della medesima legge n 46 1990 si veda in noia all art 3 9260148 123 Estratto della norma UNI 7129 IMPIANTI A GAS PER USO DOMESTICO ALIMENTATI DA RETE DI DISTRIBUZIONE PROGETTAZIONE INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE UN
302. zioni in vista installate nei locali ventilabili qualora richiedano giunzioni queste devono essere saldate o filetta te nei locali non ventilabili cio privi di aperture rivolte verso l esterno le giunzioni devono essere unicamente saldate Le tubazioni in vista devono avere andamento rettilineo verticale ed orizzontale ed essere opportunamente ancorate per evitare scuotimenti vibrazioni ed oscillazioni Gli elementi di ancoraggio devono essere distanti l uno dall altro non pi di 2 5 m per i diametri di tubazione sino 33 7 mm e di 3 0 m per i diametri maggiori Le tubazioni in vista devono essere collocate in posizione tale da non subire urti e danneggiamenti e ove necessario adeguatamente protette Inoltre devono essere protette contro la corrosione mediante appositi rivestimenti idonei al luogo di installazione quale zincatura UNI EN 10240 o verniciatura 3 3 3 Tubazioni sotto traccia Le tubazioni sotto traccia possono essere installate nelle strutture in muratura nei pavimenti nelle pareti perimetrali nelle tramezze fisse nel solaio purch vengano posate con andamento rettilineo verticale ed orizzontale e siano rispettate le seguenti condizioni 9 9 2 1 3 3 3 2 3 3 3 3 3 3 3 4 o9 9 9 Le tubazioni sotto traccia devono essere posate ad una distanza non maggiore di 200 mm dagli spigoli paralleli alla tuba zione vedere figura 3 e con elementi atti a permetterne l individuazione del percorso anche disegni ad
303. zioni sui materiali ammessi per le tubazioni 3 2 1 Tubazioni Le tubazioni che costituiscono la parte fissa degli impianti possono essere di acciaio rame polietilene Ed inoltre specifica 3 2 1 2 Tubi di rame tubi di rame devono avere le caratteristiche pre scritte dalla UNI EN 1057 La norma nell intento di agevolare l operatore riporta anche un prospetto con le misure pi comuni per i diametri non citati nel prospetto biso gna adottare il massimo spessore raccomandato previsto dalla norma UNI EN 1057 opportuno sottolineare che rispetto all edizione precedente stato finalmente abolito l obbligo dello spessore minimo di 2 mm per le tubazioni interrate Infatti prodotti come indicato dall art 7 della 46 90 devono essere conformi alle norme specifiche di prodotto che nel caso della UNI EN 1057 non pre vede lo spessore suddetto per diametri inferiori ai 54 mm Analogamente per le giunzioni i raccordi e pezzi speciali utilizzabili con tubo di rame si prescri ve quanto segue 3 2 2 2 Per tubi di rame Le giunzioni dei tubi di rame possono essere realiz zate per giunzione capillare con brasatura dolce o forte UNI EN ISO 4063 per mezzo di raccordi conformi alla UNI EN 1254 1 ed esclusivamente mediante brasatura forte per mezzo di raccordi conformi alla UNI EN 1254 5 Le giunzioni dei tubi di rame possono essere realizzate anche con giunzio ne meccanica per mezzo di raccordi smontabili co
304. zze associate a tali sostanze o materiali deve essere presente in acque destinate al consumo umano in concentrazioni superiori a quelle consentite per il fine per cui sono impiegati e non debbono ridurre direttamente o indirettamente la tutela della salute umana prevista dal presente decreto Con decreto del Ministro della sanit da emanare di concerto con i Ministri dell industria del commercio e dell artigianato e dell ambiente sono adottate le prescrizioni tecniche necessarie ai fini dell osservanza di quanto disposto dal comma 1 Art 10 Provvedimenti e limitazioni dell uso Fatto salvo quanto disposto dagli articoli 13 14 e 16 nel caso in cui le acque destinate al consumo umano non corrispondano ai valori di parametro fissati a norma dell allegato I l autorit d ambito d intesa con l azienda unit sanitaria locale interessata e con il gestore individuate tempestivamente le cause della non conformit indica 1 provvedimenti necessari per ripristinare la qualit dando priorit alle misure di esecuzione tenuto conto dell entit del superamento del valore di parametro pertinente e del potenziale pericolo per la salute umana Sia che si verifichi sia che non si verifichi un superamento dei valori di parametro qualora la fornitura di acque destinate al consumo umano rappresenti un potenziale pericolo per la salute umana l azienda unit sanitaria locale informa l autorit d ambito affinch

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