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1. Bee m ma 3X9 HN NEN m ee ee ud Umi Figura A1 House of Interaction per il caso studio Label Master 236 Appendici aasma III 22 LEGENDA a DEI lt 2 NO 2 D SX S 5 BELICE Ple I PL TT TT ef iSo mmm 237 Appendici Appendice A2 Nell appedice 2 sono presenti Customized Evolutionary Paths per il caso studio della macchina industriale Label M aster Per motivi di spazio e di utilita vengono riportati solamente quelli che sono concretamente impiegati nel redesign Tabella A2 CEP per il caso studio Label Master Requisito Trende Gruppo CEP stato 13 53 Per poter eseguire la stampa meccanica e il taglio laser l interfaccia grafica deve essere progettata appositamente per diventare l unico intermediario automatico che utilizza l utente per portare a termine le funzioni 54 LT macchina deve essere in grado di prendere le decisioni e di agire di conseguenza senza chiedere conferme ma mantenendo i componenti di controllo dei processi sempre ben visibili EL 94 Le azioni che deve eseguire l utente per mantenere il controllo sui processi che la macchina in autonomia esegue devono essere ben visibili R1 T6 S4 S A monitor devono essere fornite le note apposite
2. TE I a nant m Per motivi di tempo e risorse vengono applicati i primi due metodi da cul si ottengono le seguenti tre revisioni in cui viene indicato il concept cui si riferiscono il problema riscontrato e il metodo che le ha ricavate e Concept combinato C3 L utente non ha il completo controllo delle attivit dell auto durante la ricarica Non ci sono note che indicano che sta ricaricando energia o altri segnali e feedback Consistency inspection e Concept singolo C10 L utente non conoscere in anticipo se nel luogo in cui sta andando c a disposizione la rete elettrica e quindi non in grado di attivare la carica preventiva Features inspection e Concept singolo C11 Mentre la persona sta guidando opportuno che non venga disturbata da messaggi scritti a monitor di alcun tipo Features inspection Modifica e integrazione dei concept Le revisioni vengono analizzate e vanno a modificare le soluzioni progettuali a cui si riferiscono con l utilizzo dei requisiti d interazione a cui si associano dei principi e dei CEP Tabella 4 5 Soluzioni progettuali revisionate Tipologia Requisiti Concept concept correttivi Per far mantenere all utente il controllo sui processi che riguardano il suo mezzo di trasporto oltre a mostrare i risultati a monitor emette un C3 Combinato R1 particolare suono P28 e lo schermo diventa verde indicando lo stato ottimale P37 Mentre
3. po o J Ce ie TE 11 1230 38 82337 J 0171917235 RERUM j NUS FINEM 9242839 1 91 28 o a a 232433 13 B1827 82337 C __ 242739 Jj 14 1827 C 823 __ 23242 j i 51025 TB x dii e __ 5 7 10 51018 O 5812 onoz LL 101123 Jh j O 21210322 1172 ge dumm MEER mm 25 383 333 e _ LI de NILE O io 118 01724 242 102440 92739 9112740 1 e 10 18 5818 A 112638 101825 J nr 23 27 EMEN EET ACE 52 o o 5818 CoO o 272S 002S S S S S Y O pe am 23 02338 926 38 F de dei pe 23 Le Te 5 22 1273109 92638 7 926298 2429 0233 e T 102 _ ld oss vL 2 1049 1 s PAP 2 E lui 01725 0125 1719 111718 Ed Li 10 di E qu 252 no 22222 22 ei a 3 __ e rm e a ona quocp o E 545 qi j 90 ff n 1 1 8 10 2 7107 9 E iui 42 3 2 22 gt ci dae x LT 93 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Tabella 3 16 C
4. m m um JA EBLE PEE EG TABELLE DEI TABELLE DEI CRITERI PESI UEMM DATABASE SHH H 22 2625 22 _ CARATTERIZZAZIONE Cas CONTESTO Figura 5 1 Architettura di IDIM aggiornata 179 5 Aggiornamento di IDIM Tabella 5 1 Matrice delle relazioni degli aspetti N WO N 29 30 31 28 ecce 608229080055 180 5 Aggiornamento di IDIM a samasaa iX MESS NI ME I Dopo aver individuato tutti gli aspetti d interazione si procede con la loro analisi all interno della HOI per ottenere i requisiti d interazione piu adatti al prodotto Grazie in modo particolare al caso studio sulla chirurgia maxillo facciale si sono aggiunti nuovi requisiti d interazione e quindi nuove relazioni tra requisiti e aspetti che vanno a incrementare il contenuto di dati del database del corpo centrale della HOI La tabella 5 2 riporta i nuovi requisiti individuati con le loro caratteristiche Tabella 5 2 Nuovi requisiti d interazione N Requisiti Unit Trend Categoria e 32 Tempo per la spiegazione delle azioni da compiere relative Sec Down Ph In ad una funzione 33 Tolleranze dimensionali concesse nell eseguire un azione Ph In 34 Tolleranze temporali concesse nell eseguire un azione Ph In 35 Indice di rischio Ph Ps De
5. KI MN I m Dopo l ordinamento locale si deve effettuare anche un ordinamento globale le situazioni vengono considerate tutte insieme e i loro stati vengono posti in relazione tra loro anche se appartengono a situazioni diverse Si mantiene la distinzione tra i diversi campi non si possono confrontare stati appartenenti a campi diversi poich non ha alcun senso e utilit Quando due stati dello stesso campo mostrano forti somiglianze vengono posti allo stesso punto di una linea temporale globale Gli stati iniziale e finale di un pattern possono non essere necessariamente consecutivi nella linea temporale dopo l analisi completa perch in alcuni casi l evoluzione di uno specifico prodotto pu saltare uno o pi stati Ad esempio si consideri ancora le situazioni oscuramento di una stanza e pulizia dei pavimenti e i pattern rispettivi aspirapolvere robot con tenda riavvolgibile tenda riavvolgibile con motore e tenda riavvolgibile con motore vetri auto oscuranti Lo stato iniziale aspirapolvere molto simile allo stato tenda riavvolgibile perch in entrambi i casi l utente deve prendere tutte le decisioni ed eseguire una parte delle azioni Lo stesso vale per gli stati robot e vetri auto oscuranti perch sono due prodotti che eseguono in completa autonomia le azioni e sono in grado anche di prendere le decisioni senza l intervento del
6. 163 2 3 2 172 4 3 3 MARIS ana 174 S Aggiornamento Gna 178 OI O DMS u uum aa 186 6 1 Redesign di una macchina industriale l ll nr 186 6 1 1 Descrizione del prodotto Label Master 42 1 0 r 186 6 1 2 Applicazione di IDIM al prodotto Label M 193 6 2 Generazione dei Functional M ock Up dell interazione 203 0 2 L 203 6 2 2 Generazione dei FM U 204 6 2 3 Esempio di applicazione del FMUI a nn 209 Te DISCUSSIONE nile 216 Oy CONCUSION A 220 NI abr 222 BID OGame 223 DOO rea 235 Apbenalce Alisea 236 ADDODOICe A 2 u asss 238 a S 245 lista ss 257 VIII 1 Introduzione ccc 1 Introduzione Il mercato dei prodotti di consumo cambiato molto velocemente negli ultimi trent anni Negli anni 80 l aspetto fondamentale per creare un prodotto di qualit e di successo era l affidab
7. a MU MN MF ER an n m Funzione media del prodotto 1 Utenti che lavano le stoviglie scegliendo uno dei programmi implementati senza variazioni Funzione articolata del prodotto 1 programma in cui si modifica qualche dato Funzione molto articolata del prodotto 1 Utenti che lavano le stoviglie scegliendo e modificando programmi esistenti e gestendo tutti i dati contenuti nel men Secondo prodotto appartenente allo stesso Forno dominio Funzione molto facile del prodotto 2 Utenti che cucinano il cibo impostando manualmente con rotella o tasti il timer e i gradi Funzione facile del prodotto 2 Utenti che cucinano il cibo selezionando un programma tra quelli preimpostati senza variazioni Funzione articolata del prodotto 2 programma e variandone qualche dato Funzione molto articolata del prodotto 2 personale programma di cottura Il software genera automaticamente il questionario da proporre agli utenti Contiene complessivamente 16 domande quantit di molto inferiore rispetto alla media dei questionari creati prima delle modifiche Il questionario viene proposto a 25 utenti appartenenti rispettivamente 3 utenti alla prima classe d utenza 8 alla seconda classe 10 alla terza e i rimanenti 4 all ultima classe La maggior parte possiede un livello qualitativo medio basso con alcune eccezioni che possiedono livelli alti Dai questionari sono emersi 32 aspetti d interazione alcuni
8. Principi d interazione Multi metodo 3 25 Fasi del processo completo di IDIM 125 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina a sss su KI MN I m Per rendere maggiormente comprensibili le fasi che il designer deve compiere con IDIM per ottenere le soluzioni progettuali finali si seguono le attivit riportate dalla figura 3 25 Innanzitutto si caratterizza il prodotto attraverso la sua descrizione con la classe di prodotto successivamente devono essere identificate e analizzate le esigenze degli utenti attraverso il questionario e la HOI La terza attivit riguarda la definizione dei possibili percorsi futuri che l interazione del prodotto pu assumere partendo dall analisi della situazione evolutiva attuale La quarta attivit consiste nel generare i primi concept singoli e combinati riferiti al prodotto grazie ai risultati ottenuti dalla HOI dai percorsi evolutivi e da linee guida opportunamente assegnate Tali concept nella quinta e ultima attivit devono essere validati tramite opportuni strumenti di valutazione dell usabilit per fornire le soluzioni progettuali finali da poter affidare al progettisti tecnici per la definizione delle specifiche costruttive Caratterizzazione del prodotto La procedura di IDIM inizia con la scelta della classe di prodotto 1 Nel caso de
9. 197 6 Sfruttamento di IDIM a F_ C 1 9 C __ z 9 1 C C 1 9 l _ C 19 l C So C j Co o 1 9 9 e U 9 T T T Figura 6 12 SSD differenziati per la macchina Label Master a e per il solo modulo della stampa meccanica b Creati i diagrammi SSD e noti i requisiti d interazione specifici si procedere con la creazione dei CEP Data l elevata mole di CEP circa 215 in quanto divisi per le tre entit F B e S si riporta di seguito solamente un estratto riferito al requisito R11 tab 6 7 In appendice A2 si riportano solo i CEP specifici che verranno usati per la creazione dei concept Tabella 6 7 Estratto deiCEP riferiti al requisito R11 Requisito Trend Gruppo stato T1 53 Durante l esecuzione della funzione principale l utente non deve essere distratto dall eseguire altre funzioni inattese che sono compito specifico del prodotto L utente non deve spostarsi dal pannello di controllo principale della Label Master per eseguire azioni inattese in quanto il prodotto che autonomamente le esegue La macchina deve essere costruita in modo tale che sia autonoma nell eseguire azioni inattese senza disturbare e coinvolgere l utente che continua nelle sue ativit
10. re EZ uipin EE sg s rer n Secondo prodotto appartenente allo stesso Lavastoviglie dominio Funzione molto facile del prodotto 2 Lavare le stoviglie facendo partire la macchina senza visualizzare alcun programma Funzione facile del prodotto 2 Lavare le stoviglie scegliendo uno del programmi implementati senza variazioni Funzione articolata del prodotto 2 Lavare le stoviglie scegliendo un programma in cui si modifica qualche dato Funzione molto articolata del prodotto 2 Lavare le stoviglie scegliendo e modificando programmi esistenti e gestendo tutti i dati contenuti nel menu Identificazione e analisi delle esigenze e attese degli utenti Dopo aver selezionato la classe di prodotto IDIM genera il questionario 2 per raccogliere le esigenze e attese degli utenti La struttura dello strumento e la stessa presente nell ultima versione del metodo IDGL par 3 1 2 Dai questionari si ricavano gli aspetti d interazione 3 Complessivamente nel caso studio del frigorifero si sono intervistati 30 utenti e si sono ricavati 4 aspetti d interazione tra i quali e Funzione Mantenere gli alimenti freschi e sani dopo l inserimento presenza di note o aluti nelle varie fasi della funzione livello di controllo del sistema livello di chiarezza delle spiegazioni del manuale etc e Funzione Variare le impostazioni di base es temperatura del frigorifero per adattarle ai nuovi
11. RE Ph In components d interazione per aumentare l usabilita Dinamicizzare il prodotto rendendolo intelligente 17 15 Dynamics actions ovvero renderlo capace di prendere autonomamente Ph In delle decisioni Partial or excessivelncrementare le funzioni e la libert di personalizzazione 18 16 actions aboutidel prodotto in base alle capacita e all esperienze Ph In increase potentiality dell utente Partial or excessiveRidurre le capacit funzionali del prodotto se viene 19 16 Jactions aboutirichiesto un carico cognitivo eccessivo Ph De decrease potentiality Another dimensionEvitare di fornire messaggi aiuti nell eseguire le azioni 20 17 e a Ph In actions migliorando l affordance dei componenti d interazione 88 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina NO NO NI UJ WW W CO UJ UJ UJ LJ NO NO N N N N N N IN UJ gt 31 N 34 41 8 19 I NO UJ GW Iw CO N N N N N N N N I3 A WO N NO NO 3 25 26 28 2 3 UJ A 34 Another dimensionSpostarsi da un interazione di tipo fisico a una components completamente libera da qualsiasi contatto _ Sfruttare le vibrazioni per aumentare la qualita dei M echanical vibration Ms feedback forniti Fornire aiuti e messaggi che si generano Periodic action automaticamente dopo un certo periodo di inutilizzo del pr
12. Agziomamento requisiti d interazione dinterazione Aggiornamento IDIM matrice delle relazioni A13 Esperti d usabilit DIM Multi metodo DIM vuota M6 3 2 M3 Figura 4 10 Scomposizione della prima macroattivita 150 Identificazione dello stato evolutivo 14 DIM Requisiti d interazione Agziomamento HOT S SSD completa Os Aggiornamento IDIM trend rome dinterazione 3 trend evolutivi d interazione M4 4 Validazione di IDIM sss ccc Per ottenere le attivita dei due casi chirurgici vengono coinvolti alcuni chirurghi maxillo facciali chirurghi ripercorrono i due casi suddividendo le attivita in tre momenti temporali attivita pre operative di diagnosi intra operative dove le attivita chirurgiche vengono effettuate post operative in cul si effettuano controlli terapie risultati di questa fase sono riportati nelle tabelle 4 6 e 4 7 Uno studio completo richiederebbe di considerare tutte le attivita elencate ma questo comporterebbe un lavoro eccessivo e impraticabile con le risorse e tempi disposizione accordo con i chirurghi solo due attivita vengono prese in considerazione Effettuare fisicamente la diagnosi attivita 1 2 in entrambi i casi chirurgici Effettuare il taglio attivita 3 3 Le due attivit sono state selezionate perch compaiono in entrambi i casi e possiedono un elevata com
13. parametri del sistema 43 36 Phase transitions Sfruttare le transizioni tra gli stati per incrementare e Ph In migliorare i feedback Utilizzare alcune tipologie di espansione non solamente 37 Thermal expansion quella fisica per dare all utente il corretto aiuto in caso di Ph Ps In errori Utilizzare additivi esterni realt virtuale etc pe 45 38 Strongoxidants incrementare l affordance e la capacit di apprendimento Ph In del sistema 39 Inert atmosphere Vincolare lo spazio di lavoro in modo da poterlo lasciare Ph In inalterato durante l intera sessione di lavoro 47 Composite materials Creare un dialogo pi forte unendo insieme alcuni Ph Ps In componenti ed elementi del prodotto Per dimostrare 1 cambiamenti condotti si consideri ad esempio il principio Universality Esso viene modificato dall originario significato di utilizzo di un linguaggio universale in Rendere i componenti capaci di effettuare in parallelo piu funzioni grazie a semplici e ridotte azioni degli utenti pi vicino al significato del principio inventivo che recita Rendere una parte o un oggetto capace di eseguire pi funzioni insieme eliminando le parti in eccesso Il contenuto della matrice delle relazioni stato rivisto e modificato a causa del cambiamento dei significati dei principi La matrice modificata viene riportata in tabella 3 16 90 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Tabella 3 16 M
14. Collegamento al metodo Web Sites Analysis Consistency inspection Il metodo valuta la coerenza della struttura dell interfaccia ovvero la variabile della internal consistency Gli esperti di usabilit valutano se sono presentate nello stesso modo le informazioni e i comandi in termini di posizionamento di geometria di colori di azionamenti Collegamento al metodo Consistency Inspection Collaborative usability inspection Feature inspection Competitive comparative analysis Formal usability inspection Figura 3 6 Maschera in cui si visualizza la lista del multi metodo Il metodo unisce insieme sia esperti del sistema che sviluppatori software e perfino gli utenti reali finali Vengono formati diversi gruppi e ognuno svolge un analisi di tipo walkthrough ma durante il processo c e la libera condivisione delle idee non si attende la fine per esprimere le proprie considerazioni Il metodo mira ad analizzare tutti i passaggi che un utente reale deve fare per portare a termine un determinato obiettivo concentrandosi in modo particolare sull analisi funzionale ovvero sull individuazione delle funzioni importanti del sistema e sulla loro scomposizione in azioni semplici da eseguire Il metodo consiste nell effettuare delle analisi ripetute e si confrontano poi alla fine i risultati Le valutazioni vengono effettuate tra il dispositivo in questione e alcuni prodotti concorrenti oppure si considera l
15. La chiave di azionamento del laser deve permettere un solo movimento per evitare confusione nell utente e creare dei percorsi forzati di azione P9 Il sistema si disattiva automaticamente quando le protezioni non sono attive quando si rompe la carta o si preme il pulsante OFF Il sistema ruota in automatico la chiave in posizione di laser spento P17 Il programma ICARO deve esclusivamente caricare le informazioni CAD e quelle riguardanti la lavorazione da eseguire ma non pu far funzionare il laser Il laser solo ed esclusivamente attivato da SCADA L interruttore ON OFF di ICARO viene spostato nella facciata di SCADA in alto a sinistra P14 pulsanti rimangono inattivi fino al completo passaggio di informazioni tra i due software poi assumono i colori verde ON e grigio OFF iniziali della macchina pronta all accensione P8 senza sovraccaricare la memoria e l attenzione dell utente Per rendere maggiormente evidenti le azioni che l utente deve svolgere e quelle che invece vengono svolte dalla macchina in automatico compaiono alcune note a monitor che evolvono con lo stato del sistema P11 P9 C20 Singolo R4 RB Livello di controllo R12 del sistema complessit C21 nell esecuzione della funzione livello di chiarezza su come iniziare problema dei ruoli tra ICARO e SCADA i Combinato C25 C14eC17 R17 R19 R5 vs R11 C18 positiva 240 Combinato C26 C17 e C20 C18 e C24 C27 Combin
16. Sit Guida Atlante stradale E un documento statico che Navigatore satellitare Il navigatore assistita non pu mai essere aggiornato 5 1 1 automaticamente individua nuove strade se quella prefissata interrotta per qualche motivo Inoltre tramite sistemi wireless si connette in automatico alla rete Scarica automaticamente gli aggiornamenti sulla situazione del traffico del meteo etc 5 1 2 Sit Meridiana Non ci possono esserefOrologio classico Qualsiasi aggiornamento Orologio automatico Si aggiorna in automatico Misurazione aggiornamenti e non ha neppure senso parlarne cambiamento di orario indicazione del giorno senza bisogno dell intervento dell utente del tempo 5 2 3 deve essere effettuato dall utente 5 2 1 5 2 2 Definizione L aggiornamento del prodotto impossibile prodotto consente alcuni tipi di Il prodotto si aggiorna automaticamente senza aggiornamento per qualche elemento interno l intervento dell utente ma l intervento dell utente per portare termine la procedura necessario 111 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Tabella 3 20 Continua T6 TREND T6 Self government Sit Pulizia dei Scopa e paletta Gli utenti devono Aspirapolvere Gli utenti ottengono Robot Il prodotto completamente fare tutto da soli dal prendere la alcune azioni automaticamente autonomo dal punto di vista decisione se il caso di pulire attraverso la pression
17. UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE Dipartimento di Ingegneria Elettrica Gestionale e Meccanica DIEG Corso di dottorato in Ingegneria Industriale dell Informazione XXVI ciclo Tesi di dottorato METODI INNOVATIVI PER LA PROGETTAZIONE DELL INTERAZIONE UOMO MACCHINA Tutor Dottorando Prof Stefano Filippi Barattin Daniela 2014 Avanti sempre Alla mia famiglia a Gloria e a Omar Sommario ra sss O IE eee Sommario Le odierne leggi del mercato spingono le aziende a creare prodotti che siano da un lato innovativi per stupire e attrarre gli utenti dall altro facili da usare per essere subito accettati Per ottenere tale obiettivo la ricerca descritta in questa tesi svolta durante i tre anni di dottorato tratta la generazione e validazione di un nuovo metodo per l interaction design Esso guida il progettista verso la creazione di soluzioni progettuali che rendono il prodotto innovativo e usabile senza bisogno di ulteriori redesign Inizialmente la ricerca si concentrata sull analisi e sul miglioramento di due metodi di progettazione esistenti Interaction Design Guidelines IDGL per la progettazione dell interazione e Usability Evaluation Multi Method UEMM per la valutazione dell usabilit Il secondo passo stato quello di generare un metodo che gestisca l evoluzione dell interazione chiamato Interaction Trends of Evolution ITRE Questo metodo suggerisce la direzione migliore da seguire per c
18. con gli aiuti provenienti dal principio Dinamicizzare una funzione Infatti il principio suggerisce di gestirei valori di default dell interazione tra utente e prodotto in modo flessibile Specificando e ottimizzando rispetto alle condizioni di una certa situazione alcuni valori di default per ottenere un certo risultato si riesce a rendere pi efficace l interazione poich l utente deve effettuare solamente poche e semplici scelte e il sistema esegue il resto delle azioni Ad esempio nel caso del navigatore satellitare il concept singolo che deriva dal requisito e principio citati In base alle abitudini dell utente di utilizzare il prodotto il sistema crea al suo interno degli stati di default per assecondare l utente Se l utente ricerca sempre delle citt e non vie specifiche dopo la quarta volta che effettua questo tipo di ricerca il navigatore fornisce direttamente la schermata con la scelta della citt da ricercare senza doverci accedere premendo una serie di pulsanti Per ogni requisito si deve individuare almeno un concept singolo concept che si individuano in questa fase non sono tutte le soluzioni finali che si ottengono Infatti la matrice delle relazioni indica nelle restanti caselle esterne alla diagonale principale le relazioni che intercorrono tra i requisiti Tali relazioni possono essere negative o positive come gia accennato nel tetto della HOI Infatti il tetto si genera automaticamente grazie alla matrice Di c
19. del montaggio di un componente iniziale sia riferito alla bobina da collegare alla precedente per garantire la continuit del ciclo sia al montaggio dei componenti per la stampa meccanica Altri aspetti apparentemente nuovi inseriti dagli intervistati sono stati inglobati in quelli gi esistenti Gli aspetti sono stati successivamente inseriti all interno della HOI La struttura vuota fornita da IDIM stata riempita anche nelle parti che richiedevano l intervento diretto del progettista per la generazione delle nuove relazioni tra aspetti e requisiti Infatti analizzando gli aspetti in particolare quelli nuovi si sono definiti due nuovi requisiti descritti in tabella 6 2 Tabella 6 2 Descrizione dei nuovi requisiti d interazione N Requisiti Trend Categorie Continuit dei rifornimenti Ph In Numero di pezzi da montare per il set up Ph De Data l introduzione dei due requisiti stata opportunamente modificata la matrice delle relazioni sia lungo la diagonale principale che nelle caselle intermedie In particolare i principi espressi in sigle piu adatti per l implementazione dei requisiti risultano essere tab 6 3 Tabella 6 3 Principi d interazione relativi ai nuovi requisiti Requisito R37 Continuit dei rifornimenti P5 P6 P9 P11 P17 P24 R38 Numero di pezzi da montare per il set up P2 P4 P5 P12 P14 P15 P16 P26 P41 P47 Mentre per quanto riguardano le relazioni positive e negat
20. di riuscire a mantenere UEM M un metodo applicabile per un qualsiasi ambito e per un qualsiasi prodotto Inoltre deve poter essere usato sia dal mondo accademico per la ricerca che dal mondo industriale per i processi di sviluppo prodotto e di valutazione seconda premessa Ci comporta ovviamente un elevato grado di soggettivit dei valori contenuti all interno delle tabelle La soggettivit comunque non pu scomparire completamente perch altrimenti sarebbe inevitabile la limitazione dell utilizzo del metodo non solo per alcuni ambiti e prodotti ma anche rispetto a determinate risorse a disposizione come ad esempio il team di lavoro Ci non toglie che la soggettivit deve essere gestita in modo tale da fornire dei risultati oggettivi di cui si possa dimostrarne la bont Tenendo conto di tutti questi fattori lo strumento che consente di rendere i valori delle tabelle dei criteri di caratterizzazione pi confacenti a tali richieste la belief map Filippi e Barattin 2012a Le Belief map sono importanti strumenti che consentono di ridurre la soggettivit in alcuni ambiti di analisi Come descritto in Ullman 2003 la belief map uno strumento che aiuta a valutare in modo corretto informazioni ed elementi che sono incerti incompleti e che evolvono continuamente nel tempo Il termine Belief rappresenta la relazione tra la conoscenza oggettiva di un elemento e la confidenza ovvero la fiducia riguardo l abbinamento tra le diverse a
21. e confort percepito dall uso del prodotto da parte degli utenti e Goal 2 valutare una specifica feature caratteristica o componente del sistema Questa tipologia di obiettivo ricorre abbastanza frequentemente perch molto spesso i cambiamenti e gli aggiornamenti riguardano piccole parti e non l intero prodotto e Goal 3 valutare la coerenza e la consistenza di un sistema rispetto alle caratteristiche di una famiglia di sistemi simili L analisi in questo caso svolta per individuare se il sistema rispecchia le caratteristiche del marchio dell azienda o se facilmente riconducibile alla versione precedente del prodotto e Goal 4 valutare il confronto tra le caratteristiche del sistema analizzato e sei indici della qualit architettura struttura generale del sistema comunicazione chiarezza e coerenza con cui il prodotto comunica con l utente funzionalit insieme delle funzioni implementate nel prodotto contenuti affidabilit e livello di aggiornamento delle informazioni comprensibilit del linguaggio etc gestione qualit della gestione operativa del prodotto durante il suo funzionamento e accessibilit aspetti riguardanti l accessibilit rapida e senza aiuti alle funzionalit del prodotto L analisi molto approfondita e richiede risorse e tempi maggiori degli altri Goal Anche in questo caso i metodi di valutazione dell usabilita vengono classificati in base alle 4 classi del criterio Il range di valori
22. ems 13 N Inserendo tali valori in IDIM il sistema fornisce il seguente multi metodo specifico per il frigorifero e Heuristic Evaluation e Collaborative usability inspection e Coaching method Applicando il multi metodo si ricavano le revisioni 18 Esse devono essere tradotte in aspetti d interazione da analizzare nuovamente per ricavare i requisiti d interazione specifici Dai requisiti si individuano prima i CEP e successivamente i concept finali 19 riapplicando i principi d interazione e la matrice delle relazioni percorso in linea tratteggiata in figura 3 24 Considerando nuovamente il caso del frigorifero viene applicato il metodo delle euristiche alle soluzioni individuate In particolare vengono sottoposti all analisi i due concept combinati C3 e C8 e Concept combinato C3 si violano la terza euristica Libert e controllo da parte degli utenti e la settima euristica Flessibilit ed efficienza d uso Il sistema di apertura della porta del frigorifero fisso ovvero se si sosta davanti per piu di tre secondi si apre sempre la porta Sorgono due problemi principali da un lato l attesa dei tre secondi per l utente essere eccessiva annoiandolo e facendogli rifiutare dopo un certo periodo il prodotto settima euristica dall altro l utente non riesce a fermare l apertura della porta che avviene in automatico terza euristica e Concept combinato C8 viola la prima euristica
23. opportunamente sagomata a gancio in modo che sia chiaro che deve connettersi a un oggetto in modo veloce Viene sfruttata ora la relazione positiva che intercorre tra i requisiti R1 e R2ei principi P33 Cheap short living object eil principio P17 Dynamics che posseggono il seguente esempio connesso e Concept combinato di un DVD recorder ogni volta che si accende il DVD recorder l apparecchio apre in automatico senza l intervento dell utente lo sportellino posto nella parte frontale in modo da rendere subito accessibili i pulsanti Grazie a quest ultimo viene generato un nuovo concept combinato apposito per il distributore di energia e antenna viene alzata dal tetto dell auto senza l intervento dell utente P33 quando viene lanciata l operazione di ricarica e mentre l auto si sta muovendo L antenna viene alzata e si aggancia automaticamente ai fili della corrente che rileva sopra di essa P17 Anche in quest ultimo caso l intervento del principio P17 evidente nell automatismo di aggancio ai fili della corrente mentre il principio P33 sottolinea la facilit con cui opera l auto senza interagire direttamente con l utente Nella seguente tabella si riportano tutti gli altri concept individuati tab 4 4 in cui sono specificati la tipologia del concept i requisiti da cui sono ottenuti i principi e i CEP utilizzati Tabella 4 4 Concept singoli e combinati concept Quando sta per entrare in riserva l auto senza chiedere n
24. 231 Bibliografia wr sEsssG Ng ae B Shackel S Richardson 1991 Human Factors for Informatics Usability Cambridge Cambridge University Press O Shai Y Reich 2004 Infused Design Theory Research in Engineering Design vol 15 pp 93 107 1 S Sheng S Namasivayam T B Thong 2012 Analyzing the trends of engineering education using TRIZ Proceeding of the International Conference on Education and M anagement Innovation IPEDR Singapore vol 30 pp 183 188 B Shneiderman C Plaisant M Cohen S Jacobs 2009 Designing the user interface Strategies for effective human computer interaction 5th ed Boston MA Addison Wesley R Sibies P Mika M Menken P Haase 2003 Evaluation plan Amsterdam the Netherlands Vrije Universiteit Silverback 2 0 disponibile in www Silverbackapp com Ultimo accesso 17 07 2013 S L Smith J N Mosier 1986 Guidelines for designing user interface software Tech Rep No ESD TR 86 278 Bedford M A MITRE Corporation M Specker Wentzlaff 2007 Exploring Usability Needs by Human Computer Interaction Patterns Task M odels and Diagrams for User Interface Design vol 4849 pp 254 260 D Spencer 2009 Card Sorting Designing Usable Categories Rosenfeld M edia R Stark F L Krause C Kind U Rothenburg P Muller H Hayka H Stockert 2010 Competing in engineering design The role of Virtual Product Creation CIRP Journa
25. 29 2 Stato dell arte ssssassiss ZZZ NAMES CNN I a I e Diagnosi aiuto e ripristino i componenti ele informazioni utili o necessarie per risolvere uno stato di errore Quattro sono le features presenti manuali utente F61 help on line F62 rilevamento errori F63 e sistemi di annullamento delle azioni F64 e Feedback l insieme di tutti gli aspetti informazioni e azioni che possono essere intese come feedback F71 e Software tutti i sistemi software che possono gestire alcune funzionalit del prodotto Non necessario che sia presente in tutti i prodotti Si suddivide in menu scelta multipla F81 e web F82 e Funzioni le funzioni rappresentano gli obiettivi per cui stato costruito il prodotto Le quattro maggiori classi riscontrate in letteratura sono fornire F91 trasformare F92 regolare F93 e informare F94 e Altro features che sono fondamentali per il sistema ma che non rientravano nelle precedenti categorie Sono presenti tre features consuetudini di marca F101 tasso di innovazione F102 e servizio clienti F103 Anche le features vengono correlate ai metodi di valutazione dell usabilit e assegnati i valori della loro relazione in base alla quantit e pertinenza dei problemi di usabilit riscontrati da 0 se non riesce ad individuare nessun problema fino a 3 se il metodo riesce a rintracciare tutti i problemi di usabilit pertinenti alla
26. Complessivamente sono stati individuati 42 pattern Considerando l analogia con il TRIZ in questo punto d obbligo effettuare una precisazione Nel TRIZ i pattern per essere tali devono comparire in piu situazioni e prodotti Se non possiedono una certa frequenza di ritrovamento vengono scartati In questa ricerca si considerano tutti i pattern che vengono individuati perch non si ha a disposizione l elevata quantit di dati del TRIZ e quindi considerando tutti i pattern evita di dimenticare qualche informazione importante Generazione dei trend evolutivi dell interazione Per ottenere i trend evolutivi gli stati devono essere ordinati temporalmente e generalizzati ovvero slegati dalla situazione particolare da cui sono stati creati Queste due importanti attivit consentono di generare trend evolutivi adatti a prodotti tra loro molto diversi che appartengono ad ambienti altrettanto differenti Inizialmente viene condotto un ordinamento locale dei pattern cio un ordinamento all interno delle singole situazioni presenti in ogni campo L operazione abbastanza semplice perch nei pattern considerati che eseguono la stessa funzione generale i miglioramenti sono evidenti dal punto di vista dell interazione Si consideri come esempio di ordinamento locale la situazione oscuramento di una stanza presente in tabella 3 19 Tenendo presente il campo d interazione a cui si riferisce l ordinamento dei pattern diventa tenda tenda r
27. FIPS FM U FM Ui GOMS HD HOQ HR IDEF0 IDGL IDIM IFR ISO ITRE LINK UP LTM NIH OTSM P Ph ProM Analytic Hierarchy Process Behaviour Concept compromise Decision Support Problem Customized Evolutionary Path Completezza dei risultati Criticit Data Collection Analysis and Reporting Tool Definizione Dynamic Product Usage Information System Livello di facilit di utilizzo del metodo Risorse relative alla strumentazione Function Function Behaviour Structure Federal Information Processing Standard Functional Mock Up Functional Mock Up dell interazione Goals Operators M ethods and Selection rules Hard Disk House Of Interaction House Of Quality Hard Review Integration for Function M odeling Interaction Design GuideLines Interaction Design Integrated M ethod Ideal Final Result International Organization of Standardization Interaction TRends of Evolution Leveraging Integrated Notification Knowledge through Usability Parameters Long term memory Not Invented Here General theory of powerful thinking Principio d interazione Aspetto fisico Process Mining 25 Ps PUTQ QFD QUIS RW SA SADT SIT SM SR SSD STM SUM SUS TAC TP TR TRIZ UAF UEM UEMM UPI WAM MI VE VP Lista degli acronimi ccc Aspetto psicologico Purdue Usability Testing Questionnaire Quality Function Deplyment Questionnaire for User Interaction Satisfaction Requisito d interazione Real Wor
28. L insieme ordinato degli stati generalizzati rappresenta un percorso evolutivo completo ovvero il trend evolutivo dell interazione per ogni specifico campo Tutti i trend scoperti sono riportati nella tabella 3 20 In essa per ogni trend vengono riportate le situazioni che hanno generato gli stati 107 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina HRS EIZO 52 22 5222 Ei I I successivamente la definizione generica di ogni stato Ognuno di essi etichettato con lo stesso codice spiegato in precedenza 108 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Tabella 3 20 Database completo dei trend evolutivi dell interazione da 1 2 TREND T1 Functional contemporaneity Sit Lavaggio Rubinetto classico L azione di lavarsi le mani Rubinetto con il pedale L azione del lavaggio Rubinetto a fotocellula Gli utenti non devono delle mani deve essere arrestata completamente per aprire delle mani viene fermata per localizzare iljinterrompere l azione di lavaggio delle mani e chiudere l acqua e per regolare la temperatura pedale Dopo di ci l apertura e chiusura dellperch l acqua esce e si ferma quando rubinetto avviene contemporaneamente richiesto in base al naturale movimento delle all azione di lavarsi le mani 1 1 3 mani dell utente 1 1 1 Sit Accesso e Casello con operatore o cassa automatica Casello con pagamento automatico L azion
29. Maissel 1991 What is usability Proceedings of the 4th International Conference on Human Computer Interaction September 1991 Stuttgart North Holland N Bhushan R Kanwal 2004 Strategic Decision Making Applying the Analytic Hierarchy Process Springer Verlag B Biel T Grill V Gruhn 2010 Exploring the benefits of the combination of a software architecture analysis and a usability evaluation of a mobile application The Journal of Systems and Software vol 83 pp 2031 2044 T Blochwitz M Otter M Arnold C Bausch C Claufs H Elmqvist S Wolf 2011 The Functional Mockup Interface for Tool independent Exchange of Simulation M odels Proceeding of the 8th Modelica 2011 Conference 20 22 marzo Dresda Germania pp 20 22 N R Bogatyrev O A Bogatyreva 2009 TRIZ evolution trends in biological and technological design strategies Proceeding of the 19th CIRP Design Conference Competitive Design 30 31 marzo Cranfield University pp 293 299 T Brinck D Gergle S D Wood 2002 Usability for the Web San Francisco Morgan Kaufmann G Cascini G Fantoni F Montagna 2013 Situating needs and requirements in the FBS framework Design Studies vol 34 5 pp 636 662 D Cavallucci N Khomenko 2007 From TRIZto OTSM TRIZ Addressing complexity challenges in inventive design International Journal of Product Development vol 4 pp 4 21 L Chan M L Wu 2005 A systematic approach to
30. THEN nuova temperatura acqua temperatura acqua variazione manopola 2 ELSE nuova temperatura acqua temperatura acqua 214 6 Sfruttamento di IDIM La figura 6 20 ripercorre l intera situazione in cui sono evidenziati i blocchi FM Ui con gli input e output e le relazioni tra i blocchi stessi altezza utente ia distanza delle mani Posizionamento profondita delle mani B2 Uscita temperatura acqua automatica dell acqua temperatura acqua uz della temperatura B3 loa o richiesta utente MEN nuova B4 temperatura Settaggio della 298 temperatura variazione manopola Figura 6 20 Simulazione completa tramite FMUi della situazione di lavaggio delle mani Grazie a questo esempio si evidenzia che e possibile simulare l utente e quindi anche l interazione che instaura con il prodotto Inoltre sono anche compatibili con i FM U tecnologici e possono essere usati in sinergia in quanto derivano direttamente dalla loro struttura Oltre a questi aspetti positivi esistono anche una serie di elementi negativi Ad esempio per il momento sono stati definiti pochi blocchi FM Ui e la discretizzazione dei valori degli input nei range fa perdere precisione alla simulazione Un ulteriore problema risiede nella difficolt di prevedere tutte le possibili combinazioni dei valori degli input e quindi anche la generazione delle formule per il momento si arr
31. al tempo TR le risorse relative alla strumentazione ER le risorse relative alle competenze ed esperienze che devono avere gli esponenti del team di lavoro SR le risorse relative al costi Rauteberg et al 2006 Chevalier et al 2007 Quest ultima categoria esce dagli obiettivi di UEM M e quindi viene trascurata Nella tabella 2 5 si riportano le relazioni tra i metodi e le risorse evidenziate Il range di valori sempre lo stesso ma pi grande il valore e meno risorse sono necessarie al metodo Tabella 2 5 Relazioni tra metodi di valutazione e risorse Criterio 5 Performance Come suggerito da Hartson et al 2001 e da Hackos e Redish 1998 quattro indici vengono impiegati per descrivere il criterio delle performance richieste da un metodo e tipologia di misurazioni e risultati riscontrati soggettivi o oggettivi e VP validit dei risultati il rapporto tra il numero di problemi di usabilit rispetto a tutti i problemi trovati e CP completezza dei risultati il rapporto tra i problemi di usabilita trovati e la somma di tutti i problemi di usabilita del sistema e EP facilit di utilizzo del metodo per utenti non esperti La tabella 2 6 mostra i valori risultanti dall analisi condotta sui metodi rispetto alle performance Il range di valori varia sempre tra 0 quando le performance indicate non vengono per nulla soddisfatte e 3 quando sono completamente soddisfatte L insieme ordinato delle tabelle 2
32. e non ci sono note di aiuto che compaiono per la scelta delle impostazioni iniziali e Parte II Classi di utenti In questa zona sono inserite le classi di utenti che sono state individuate e Parte III Percentuali del peso degli aspetti riscontrati In questo spazio si devono calcolare i pesi dei vari aspetti in base alla loro frequenza e al livello qualitativo degli utenti che li hanno individuati In base alle risposte fornite nel questionario il livello qualitativo di un utente si quantifica dalla media aritmetica dei due valori ottenuti in base alle funzioni che esegue con i due prodotti appartenenti allo stesso ambito Ad esempio si consideri per entrambi i prodotti una classificazione in quattro gruppi Se con il primo prodotto esegue quasi tutte le funzioni ad esclusione di quelle piu complesse viene assegnato il peso di 0 75 Se invece con il secondo prodotto esegue solamente le funzioni base acquistera un punteggio pari a 0 3 Complessivamente il peso che viene assegnato all utente pari alla media dei due valori ovvero 0 53 In questa zona sono presenti tante colonne quante sono le classi di utenza a cui se ne aggiunge una che rappresenta la somma per righe delle varie percentuali trovate 22 2 Stato dell arte yarr ssssasssssssaSSTa sas GESESESSSUNITWSSESSSTISRSSSSG RSEUUSSESTUISISEEIESSSSITTSKIiXEIEETyS I I Quest ultima conferisce all aspetto il grado di importanza piu alto e piu rapidamente deve essere ris
33. prefissata e questo la funzione prefissata completamente implica l interruzione dopo set up trasparente agli utenti dell azione corrente iniziale le due azioni Essi possono rimanere Quest ultima pu vengono compiute focalizzati nell azione essere continuata solo contemporaneamente iniziale senza alcuna alla fine distrazione 181 5 Aggiornamento di IDIM sss KK KEEiyuiruapaiqpauaaQaaua saaaaaaasaas gt s n nn TREND T6 Self government Sit Esecuzione Bisturi a sega Bisturi con tecnologia del taglio alternativa Le azioni e piezoelettrica 055 0 decisioni medico deve prendere completamente a tutte le decisioni sulla carico dell utente in posizione sulle quanto deve decidere dimensioni del taglio dove fare il taglio lejinserendo il bisturi dimensioni laj nella zona da tagliare profondit Il bisturi per esegue fisicamente il taglio scegliendo automatico la potenza da utilizzare portare a termine la funzione senza rovinare tessuti circostanti Definizione L interazione l L interazione L interazione L interazione Interamente a carico principalmente a principalmente alcompletamente dell utente Il prodotto carico dell utente Le carico del prodotto Le carico del prodotto passivo e sempre in decisioni vengono decisioni sono in parte interamente attesa delle decisioni e interamente p
34. presente una definizione stabile del concetto di function F e viene considerato da molti un modello prescrittivo invece che descrittivo Galle 2009 cerca di trovare le soluzioni ai due problemi modificando la struttura interna di un ristretto numero di processi Inoltre sottolinea che il metodo FBS non nasce come modello di 168 4 Validazione di IDIM sss ccc design prescrittivo ma solo come metodo descrittivo Anche Cascini et al 2013 hanno individuato dei problemi nel metodo che hanno risolto aggiornando la versione con nuove variabili e processi Innanzitutto hanno osservato che Gero non ha distinto i requisiti ingegneristici dai bisogni reali degli utenti espressi in forma non rigorosa come i requisiti Inoltre nel metodo sono presenti solamente processi che da un lato consentono un cambiamento di mondo ma non di variabile dall altro consentono un cambiamento di variabile ma esse devono appartenere allo stesso mondo Con i requisiti R del metodo FBS questa regola non viene rispettata perch i requisiti sono entit a se stanti diverse da funzioni comportamenti e strutture e appartengono al mondo esterno Nel processo della Formulation i requisiti R diventano F B e S interpretati In questo caso si cambia contemporaneamente non solo variabili ma anche mondo Per la risoluzione di questi problemi propongono l introduzione di due nuove variabili i bisogni degli utenti Customers Needs N e i requisiti Requireme
35. problema si rileva tramite una tomografia computerizzata tridimensionale TAC La risoluzione del problema consiste in una coronoidectomia intraorale e in successive terapie per mantenere risultati ottenuti nel tempo L operazione si compone di diverse fasi Inizialmente viene eseguita un anestesia locale al paziente Successivamente si procede con l incisione delle mucose della bocca tra il ramo ramus della mandibola e primi denti molari necessaria sia per il taglio che per la visione delle operazioni Viene parzialmente alzato Il periostio ovvero la membrana che ricopre le ossa per vedere bene dove si trova il coronoide e l incisura sigmoidea fig 4 5 che rappresentano i punti di riferimento per il taglio Si creano due canali per riuscire ad inserire in uno l endoscopio per la visione delle azioni e nell altro il bisturi per il taglio due canali sono aperti grazie a divaricatori opportunamente posizionati L osteotomia termine tecnico per il taglio dell osso viene eseguita con un bisturi a sega alternativa o piezoelettrico cominciando dalla parte posteriore La figura 4 6 mostra l istante in cui viene eseguita l osteotomia tramite bisturi a sega alternativa Dall immagine evidente come il coronoide invada la parte dello zigomo sovrastante e ne impedisca la normale funzionalit Figura 4 6 Istante dell osteotomia Robiony et al 2012 Dopo l operazione il paziente in grado di aprire la bocca con un ampiezza maggiore e mol
36. seconda attivita L ultima attivit si focalizza sulla validazione di tali soluzioni attraverso la generazione del multi metodo OI completa Definizione dei D percorsi evolutivi p t SD completa specifici Generazione delle soluzioni Requisiti dinterazione specifici 11 A22 delle soluzioni A23 DINI Matrice delle relazioni DIM Principi dinterazione sperti d usabilit pd Multi metodo DIM trend evolutivi d interarione iM nendum Sr Figura 4 12 Rappresentazione delle attivita di generazione delle linee guida La generazione dei CEP prima attivit viene eseguita rispetto ai requisiti di SA2 Complessivamente si ottengono 93 CEP ma per problemi di spazio vengono riportati solo quelli che si utilizzano successivamente tab 4 13 157 4 Validazione di IDIM Tabella 4 13 CEP usati nel caso studio Requisito Requisito Trend estato CEP R1 T1 S3 Il bisturi eil pannello di comando devono essere sempre funzionanti e a disposizione del chirurgo in modo da non dover compiere altre azioni che richiedono l arresto di quelle principali pee 53 Non devono subentrare intermediari persone e strumenti il chirurgo e il bisturi mentre sta effettuando il taglio kiss T10 S3 Il sistema deve essere in grado di fornire strumenti sempre visibili e pronti all utilizzo senza aver bisogno di pulizia o settaggi iniziali R3 T1 53 Le dimensioni del sistema devono essere in grado di
37. spiegano il motivo oppure sono presenti una serie di segnali acustici ma sono tutti uguali anche se segnalano fenomeni diversi Nel trend T8 lo stato selezionato e il quarto perch oltre al manuale cartaceo presente anche qualche aiuto a display per non sono aiuti risolutivi L ultimo trend si trova allo stato S2 perch la lavatrice si pu inserire in pi stanze in casa e soprattutto sono presenti le lavatrici pubbliche in pi luoghi della citt anche se comunque in numero limitato Da queste considerazioni il diagramma SSD della lavatrice definito in fig 3 23 Definito il SSD nel dettaglio si procede con la creazione dei CEP e conseguentemente delle rispettive soluzioni progettuali Per semplicit di esposizione per ogni CEP creato si riportano vicino anche le soluzioni progettuali relative tab 3 21 120 11 53 12 52 15 53 16 53 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina LAVATRICE Figura 3 23 SSD della lavatrice Tabella 3 21 CEP e relative soluzioni progettuali Trend e CEP Soluzioni progettuali stato Se c la necessit di eseguire una nuova azione inattesa dopo l iniziale set up della macchina le azioni vengono eseguite contemporaneamente L utente deve memorizzare alcuni nomi e sigle scelti da lui stesso La lavatrice deve aggiornare propri lavaggi in modo autonomo base alle condizioni specifiche di quel momento La lavatrice esegue la
38. taglio P2 P7 T3 S3 Integrare il sistema di taglio con un canale che se attivato rilascia una sostanza biologica e liquida che disinfetta e se opportunamente trattata cicatrizza anche la ferita P7 1 53 10 53 La sostanza C4 Singolo R1 R12 disinfetta sempre e continuamente la ferita ma se viene esposta a particolari fonti luminose es Raggi UV solidifica cicatrizzando la ferita Non sono pi necessari punti di sutura e non rimangono segni nel corpo del paziente P2 P21 L ultima fase di questo caso studio riguarda la valutazione e l aggiornamento delle soluzioni progettuali individuate Lo scopo di valutare tramite un opportuno multi metodo le soluzioni descritte in tab 4 14 La prima azione da svolgere riguarda la creazione del multi metodo In questa situazione gli obiettivi sono diversi rispetto agli utilizzi precedenti Infatti l attenzione si sposta dall analisi della struttura e della gestione delle soluzioni progettuali all analisi della loro efficacia e della soddisfazione che provocano negli utenti Quindi le prestazioni e gli obiettivi da raggiungere sono i capi saldi da valutare a scapito delle risorse che vengono considerate solo secondariamente Inoltre non si ha a disposizione il prototipo reale ma solamente virtuale non si possono intervistare direttamente gli utenti finali medici ne gli sviluppatori industriali Cid non toglie che a questo livello il team di lavoro ha acquisito maggiore esperienza anche
39. vengono selezionati i metodi in base alle esigenze contingenti del momento 76 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Fasi per la scelta dei metodi di valutazione Interrompi il processo di valutazione e ritorna ee L Ll Ill L L LLlJg all ambiente di scelta del prodotto Tutte le informazioni contenute all interno del rettangolo Il valutatore intervenire e definire alcuni elementi durante lo svolgimento del processo di selezione dei metodi azzurro riguardano il contesto aziendale ovvero le condizioni al contorno del prodotto in cui opera l azienda per aumentare la sua efficienza e funzionalit Contesto aziendale All interno del rettangolo rosso invece sono contenuti tutti i dati che descrivono e caratterizzano il singolo prodotto preso in questione 3 Definisci gli obiettivi da perseguire Prodotto 2 Visualizza le prestazioni e le risorse del processo modifica solo per utenti esperti Concluso l inserimento di tutti i parametri necessari per la selezione dei metodi di valutazione e possibile visualizzare e stampare il report che contiene tutti i dati scelti premendo il pulsante sottostante Dopo aver inserito separatamente i dati dei 5 aspetti fondamentali del processo ovvero situazione obiettivi prestazioni risorse e caratteristiche si devono stabilire i legami che intercorrono tra di loro assegnando un peso di 2 importanza diverso in base ai lor
40. 0 63 0 62 0 91 0 65 0 63 0 64 M114 029 032 028 06 018 0 29 0 62 059 0 62 029 0 29 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina La tabella 3 9 suddivisa in due parti espone i valori delle feature riferite nuovi metodi Inseriti Tabella 3 9 Tabella dei valori delle feature per i nuovi metodi da F11 a F36 Feature _ 110 0 31 029 0 29 029 0 31 0 92 0 19 0 62 06 0 19 032 MITI 0 65 06 0 62 031 034 0 19 0 20 0 19 0 20 021 049 M112 0 62 06 0 6 0 65 0 62 0 65 0 32 02 0 63 03 034 M113 06 0 65 0 65 0 62 06 0 63 0 65 0 6 059 0 34 0 29 Tabella 3 9 Continua da F41 a F71 Feature Sl RR ET TES IS ORE RE YE T _ 111 0 29 033 0 19 0 19 0 18 029 03 032 03 052 M12 0 31 031 0 19 031 065 031 034 032 0 62_ M113 0 62 029 0 19 0 32 0 20 029 0 65 0 62 0 31 0 65 M114 018 0 19 021 021 020 033 03 03 029 031 Tabella 3 9 Continua da F81 a F103 Feature _ 112 0 61 029 0 59 0 59 0 62 0 63 0 18 0 19 021 M113 0 61 0 64 0 91 06 0 93 059 0 32 0 65 0 20 M114 03 032 0 29 0 32 029 0 19 0 33 063 0 32 La tabella 3 10 riporta i valori delle risorse a sinistra e delle prestazioni a destra Tabella 3 10 Tabella dei valori delle
41. 35 35 35 35 9 35 2 35 35 12 17 28 33 9 11 17 29 11 12 21 31 111252131 35 11 17 19 28 35 35 36 6 Negati 36 36 17 23 28 36 36 36 Hm OO CO I 17 23 24 17 23 24 9 17 42 35 9 11 17 27 R 32 32 3 6 32 218 32109 32 32 32 32 32 32 32 32 32 33 33 33 33 33 33 34 3 6 34 38 3 9 34 34 34 34 34 34 5 13 17 24 11 17 23 39 5 13 17 24 2 6 23 29 10 13 19 20 9 11 17 29 Nella nuova procedura di IDIM il processo di creazione dei concept ordinato e prima si generano concept singoli relativi alle funzioni poi quelli relativi al comportamento e infine quelli relativi alla struttura La generazione dei concept combinati non cambia solamente vengono creati separatamente per le tre variabili Definiti i concept combinati si inserisce un nuovo processo che consente di creare nuovi concept strutturali partendo da quelli del comportamento Applicando i principi d interazione che si riferiscono alla struttura il progettista interpreta i concept comportamentali per derivarne le strutture che li possono riprodurre Tale processo deve essere eseguito sia per i concept singoli che per i combinati Complessivamente si ottengono una maggiore quantit di soluzioni progettuali 184 5 Aggiornamento di IDIM Tabella 5 6 Classificazione dei principi nelle variabili F B e S N Principi 1 Segmentat
42. 4 Validazione di IDIM s ccc attesi Re sp V requisiti attesi vengono poi trasformati in requisiti reali esterni sp VI per poter avere un riscontro diretto con la realt l processo successivo reinterpreta i requisiti esterni R per renderli requisiti interpretati R sp VII da cui cominciare a creare nuova memoria Inoltre i requisiti interpretati R sono fondamentali per ricavare le funzioni interpretate F sp VIII basi per cominciare lo svolgimento del processo di Formulation Nel nono processo i requisiti interpretati vengono confrontati con i requisiti attesi sp IX ovvero con gli obiettivi che il progettista si era posto per testare la bonta dei risultati raggiunti Grazie al confronto si pu costruire ulteriore nuova memoria interna sp X Per quanto riguarda la ridefinizione del processo di Formulation vengono eliminati i primi tre processi perch gestiscono una variabile che ora non esiste pi e vengono aggiunti altri processi che consentono di ottenere gli stessi risultati In fig 4 19 si possono notare i cambiamenti apportati External world Figura 4 19 Ridefinizione del processo Formulation Cascini et al 2013 Il primo subprocesso consente di generare il definitivo set di requisiti interpretati R sp dai requisiti esterni R che rappresentano il punto di partenza per la definizione delle funzioni interpretate F sp XII dei comportamenti interpretati
43. 5 5 Merging vincolati di dialogo con il prodotto in modo da evitare Ph De inserimenti multipli 6 6 niversaity componenti capaci di effettuare in parallelo funzioni grazie a semplici e ridotte azioni degli utenti Integrare insieme pi funzioni in modo da poterl 7 7 Nested doll eseguire con le stesse azioni da parte dell utente che Ph De venivano effettuate nella precedente versione del prodotto Ridurre il piu possibile la quantita di dati che devono Anti weight essere memorizzati dagli utenti sfruttando valori di Ph Ps De default e o ricopiando gli stati del sistema 9 hon tre sorgere di sat pericoloso ettore PNI action evitare l insorgere di stati pericolosi o di errore Aggiungere azioni che vengono effettuate 20 20 rain action automaticamente base alla previsione dei Ph In IL 11 11 ARE x Ph In cushioning stato di errore 1 comportamenti degli utenti 12 Equipotentialty Limitare le variazioni di richieste di particolari abilit e Ps De conoscenze degli utenti 13 13 he other Way roundscambiare le azioni tra loro per ridurre la complessite Ph De actions d interazione he other way roundScambiare tra loro i componenti per aumentare la 14 13 iE MAR Ph De components capacit di apprendimento e di memorizzazione 15 14 Curvature Differenziare la forma dei componenti d interazione pe Ph In aumentare l affordance DEI Hs le forme e le posizioni dei component p 16 15
44. CNC Lavorazione devono effettuare tutte le azioni e pianificano le attivit per lavorare il Gli utenti definiscono le lavorazioni del legno lavorazioni di intaglio manualmente Dopo di ci gli utenti e illche la macchina deve compiere anche le decisioni necessarie per tornio eseguono il lavoro gli utenti insieme alla macchina stessa Dopo effettuare le azioni sono lasciate posizionano i pezzi da intagliare di ci il tornio definisce nelle mani e nell esperienza degli nell apposito alloggio e la macchina autonomia i parametri in base a utenti 6 3 1 opera il taglio in modo automatico e quanto stabilito e avvia le lavorazioni veloce per ottenere il risultato atteso in assoluta autonomia 6 3 2 6 3 3 Definizione L interazione interamente carico L interazione principalmente a L interazione principalmente a L interazione completamente a dell utente Il prodotto passivo e carico dell utente Le decisioni carico del prodotto Le decisioni sono carico del prodotto Il prodotto sempre in attesa delle decisioni e vengono interamente prese in parte prese dall utente e parte interamente autonomo nel prendere azioni dell utente dall utente mentre le azioni sono dal prodotto mentre le azioni sono le decisioni ed eseguire le rispettive condivise con il prodotto condotte quasi completamente azioni senza coinvolgere gli utenti 112 3 Sviluppo d
45. Ci accade solo se il ciclo e finito e durante i processi solo se non 6 innescata la protezione bambini 2 Si deve modellare la maniglia dell obl in modo tale che sia intuitivo dove mettere le dita e cosa fare poi per aprirlo Inoltre si deve agevolare al massimo l apertura impiegando poca forza Ad esempio essere una maniglia cilindrica o a forma di parallelepipedo in cui nella parte rivolta verso l interno si pone un pulsante che abbia la forma delle 4 dita della mano afferrando la struttura si preme il pulsante che apre l obl e poi continuando a tirarla si apre con un solo gesto la porta Figura 3 11 Maschera di inserimento dei concept singoli 97 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina casu 2 2 222222522222 AIA I Conclusa la parte di generazione dei concept singoli il progettista viene direzionato verso la creazione dei concept combinati Anche in questo caso il sistema consente di stampare un documento in cui sono riportati i requisiti specifici del caso studio in relazione tra loro il tipo di relazione i principi connessi e i relativi esempi La figura 3 12 riporta un breve estratto del documento appena citato Esempio Sele impostazioni sono date per default non dovrebbe comparire alcun tipo di nota che indichi come andare avanti ma cosi facendo si taglia completamente fuori l utente che sente di non avere piv il controllo sul sistema e con il tempo
46. DI CHIAREZZA SU COME INIZIARE O UNELLO DI COMPRENSIONE SULLA CORRETTA CONCLUSIONE DELLA PROCEDURA compuesta MELLA VISUALIZZAZIONE DEI DATI DURANTE LE AZIONI O COMPLESSIT NELLA VISUALIZZAZIONE DEI DATI DOPO LA CONCLUSIONE DEL PROCESSO O LIVELLO DI COMPRENSIONE DELL AMBIENTE DI ARRIVO QUANTITA DI PASSAGGI PER RIUSCIRE A TERMINARE L AZIONE O LIVELLO DI MEMORIA E IMPEGNO RICHIESTI x QUANTIT DI CONOSCENZE RICHIESTE PROGESK eA EG DI FUNZIONI DI RECUPERO DEGLI ERRORI LIVELLO DI VISIBILITA DELLE AZIONI PER CONCLUDERE LA FUNZIONE O QUANTITA DI TEMPO CONCESSO PER LA LETTURA DI UNA O QUANTHA DI TEMPO TRASCORSO PER PORTARE A TERMINE LA FUNZIONE COMPLETA MANUALE DISTRUZIONI Avevo DI CHIAREZZA DELLE SPIEGAZIONI NEL MANUALE O PRESENZA DELLA STESSA FUNZIONE E DEGLI STESSI PASSAGGI DA SVOLGERE ALL INTERNO DEL MANU ALE ASPETTI NON INSERITI RIGUARDANTI LA FUNZIONE DI STAMPAGGIO A CALDO DELL ORO o OP LOLS PREMO AMANO MEL RITORNO diede AONTAGGLO 11 CONSIDERANDO LA FUNZIONE STAMPA MECCANICA DI PARTICOLARI SU QUALI ASPETTI HAI TROVATO DIFFICOLTA Q QUALI SONO SECONDO TE DI PARTICOLARE INTERESSE TALI DA DOVER ESSERE PRESENTI ANCHE NELLA NUOVA VERSIONE DEL PRODOTTO SEGNA CON UNA CROCETTA LE RISPOSTE CHE RITIENI OPPORTUNE ASPETTI GENERALI DELLA FUNZIONE O LIVELLO DI COMPRENSIONE DEL SIGNIFICATO DELLA FUNZIONE X cows NELL ESECUZIONE DELLA FUNZIONE C OO MARS XC LI
47. Essa composta in totale da nove fasi La prima fase raccoglie e classifica le informazioni e i vincoli del problema da risolvere La seconda fase definisce e analizza il problema ed evidenzia le possibili contraddizioni tecniche Nella terza fase viene proposta la miglior soluzione possibile che si pu raggiungere completamente libera da contraddizioni Per conseguirla le contraddizioni devono essere risolte con gli strumenti del TRIZ piu complessi quarta fase e piu semplici e classici quinta fase spiegati nella parte precedente del paragrafo Nella sesta fase si effettua un primo controllo delle soluzioni ottenute se ci sono ancora delle contraddizioni si ritorna alla prima fase con la ridefinizione del problema altrimenti si analizzano le soluzioni evidenziando i punti di forze e le debolezze settima fase Nell ottava fase si procede con l implementazione delle soluzioni per individuare le interazioni tra il prototipo e l ambiente in cui il prodotto finale verra utilizzato Nell ultima fase viene effettuato il confronto tra la soluzione migliore possibile e quella effettivamente raggiunta per definire il livello di validit e di bonta della soluzione finale Negli ultimi quindici anni TRIZ evoluto in una teoria piu articolata e complessa definita con l acronimo OTSM Calallucci e Khomenco 2007 Khomenco et al 2007 Baldussu et al 2011 L acronimo russo OTSM viene tradotto in inglese come General theory of powerful thinking
48. LL LE e Figura 4 7 Radiografia ossea del fibroma evidenziato in alto Essa viene connessa alla mandibola attraverso una particolare catena di collegamento come mostrato in fig 4 8 Successivamente sono stati riconnessi i principali vasi sanguigni della mandibola con la nuova parte 147 4 Validazione di IDIM Figura 4 8 Radiografia della nuova parte di mandibola Nella paziente non sono state riscontrate nuove ricrescite del fibroma e sono stati inseriti denti nella protesi 4 2 2 Applicazione di IDIM due casi chirurgici appena descritti sono i punti di partenza per la valutazione di IDIM Dato che in medicina l attenzione posta prevalentemente sulla sicurezza di paziente e medico lo studio di come interagisce il chirurgo con gli strumenti per portare a termine la funzione non si orienta sul facilitare le sue azioni ma sul massimizzare la sicurezza Data tale premessa l obiettivo che si pone la ricerca di migliorare l interazione tra il medico e le attivit chirurgiche per capire se tali miglioramenti possano essere intesi come leve di intervento per ottimizzare ulteriormente i protocolli chirurgici Ovviamente non si ha la pretesa di cambiare i protocolli ma di proporre dei suggerimenti che opportunamente validati e testati possano migliorare il lavoro dei chirurghi Concretamente l analisi strutturata su due macroattivita Nella prima i due casi chirurgici maxillo facciali vengono esaminati appro
49. P13 P19 P26 relative ad una funzione un azione P21 P30 P35 P36 R34 Tolleranze temporali concesse nell eseguire un azione P1 P2 P6 P9 P11 P17 P18 P21 P30 R35 Indice di rischio P5 P8 P11 P12 P14 P17 P19 R36 Numero medio di discipline da conoscere per poter P8 P12 P14 P19 P26 completare una funzione Successivamente vengono introdotte le relazioni positive e negative che intercorrono nel nuovi requisiti Vengono inserite un totale di 68 relazioni visualizzate in tabella 5 5 Inoltre i principi contenuti all interno della matrice delle relazioni vengono classificati rispetto alle tre variabili F B e Sper poter ottenere anche le soluzioni progettuali classificate nello stesso modo Di seguito si riporta la lista dei principi tab 5 6 in cui si sottolinea l appartenenza dei principi a una o pi classi Per motivi di spazio nella tabella sono riportati solamente i codici numerici e i nomi dei principi e le classi di appartenenza 183 5 Aggiornamento di IDIM Tabella 5 5 Relazioni positive e negative dei nuovi requisiti d interazione Principi associati Rx Principi associati 4 9 14 15 16 34 10 13 20 23 34 10 20 23 27 34 5 17 19 24 34 11 17 24 29 34 17 20 23 28 34 4 15 16 26 34 4 6 16 28 34 8 12 17 40 3 35 4 Positiva 591124 35 9 11 17 28 35 11 17 28 29 5 35 12 17 19 28 35 8 12 17 21 OO 35 12 17 21 Positiva 3 Positiva 3
50. Visibilit dello stato del sistema Infatti se l utente un non vedente lo stato del sistema rimane sempre ignoto se non ne richiede espressamente alcune informazioni Le due revisioni possono essere trasformate rispettivamente nei seguenti principi Livello di personalizzazione della funzione e Quantit di tempo trascorso per portare a termine la funzione completa per la prima Presenza di risposte fisiche o a monitor che compaiono al termine di ogni azione e ai cambiamenti di stato e Complessita nella visualizzazione dei dati durante le azioni per la seconda Analizzando gli aspetti nella HOI per la prima nota sono emersi i requisiti R19 e R25 mentre per il secondo il requisito R20 Grazie a tali requisiti ai CEP generati su di essi e alla nuova applicazione della matrice delle relazioni si ottengono i due nuovi concept combinati revisionati 132 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina s sss sss 22 25 22 1 5 _ _ Turreo ee un_ ___ ___r_m6 e porta del frigorifero deve essere costruita con vetri auto oscuranti Inoltre deve essere scorrevole in modo da facilitare l apertura e rendere il dialogo con l utente trasparente Per evitare problemi dovuti all apertura involontaria della porta la fotocellula che rileva la presenza dell utente viene tarata in modo particolare Se l utente sosta davanti alla porta per piu di un secondo i vetri diventano trasparenti ma
51. _064 0 64 _013 0 13 _029 0 29 032 _ 033 009 034 034 0 _010 032 010 0 036 036 0 011 032 032 0 065 0 61 0 61 0 0 30 034 034 0 0 64 064 0 64 013 035 035 0 029 010 010 0 0 32 082 082 0 033 032 063 0 0 63 0 66 0 66 066 082 0 82 0 0 66 080 080 0 71 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Tabella 3 4 Continua da F51 a F103 Feature 061 0 61 0 83 0 34 0 34 0 10 0 66 0 61 0 35 0 35 0 36 10 0 10 0 10 0 28 0 32 0 33 0 34 0 34 0 31 0 14 0 14 x 0 35 12 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Successivamente viene riportata la tabella delle risorse tab 3 5 comprensiva anche del valori medi Tabella 3 5 Tabella delle risorse con i valori aggiornati 0 84 064 0 69 M22 080 06 L ultima tabella che viene inserita nel documento quella riguardante le prestazioni tab 3 6 Tabella 3 6 Tabella delle prestazioni con i valori aggiornati valori presenti all interno delle tabelle possono essere aggiornati ogni volta si esegue una valutazione Infatti la conoscenza e la confidenza di un metodo cambiano nel tempo in base al numero di volte che viene impiegato al tipo di prodotto ed esperienza co
52. a soddisfare i consumatori attraverso la traduzione della loro domanda in target di progettazione QFD un modo di assicurare la qualit mentre il prodotto ancora nella fase di progettazione Akao 1990 La prima azienda in cui stato impiegato e l industria navale Mitsubishi Kobe Akao 1997 Inizialmente venne utilizzato solamente per la parte di progettazione di grandi navi e anche in seguito come supporto per lo sviluppo dei servizi clienti All inizio degli anni 80 si e diffuso molto rapidamente anche in America in molte grandi aziende come ad esempio Ford Motor Company Xerox Hewlett Packard Kodak e IBM Benner et al 2003 Molti ricercatori hanno continuato lo studio sul metodo e hanno prodotto varie evoluzioni della QFD ma la pi diffusa e utilizzata e la versione a quattro fasi o modello ASI Cohen 1995 Questa versione consiste in una serie di quattro diverse matrici che consentono di inglobare non solamente la fase di progettazione ma anche quella di creazione dei componenti di definizione dei processi produttivi e di controllo della reale produzione del prodotto Dall analisi delle esigenze e attese dei customers il processo si conclude con la definizione dei parametri da mantenere sotto controllo per raggiungere gli obiettivi stabiliti inizialmente In fig 2 5 vengono riportate le quattro fasi che successivamente vengono descritte e Fase 1 Product Planning In questa fase si individuano gli obiettivi generali che d
53. a cui mirare e il sistema in automatico definisce quali comportamenti ed esempi hanno ottenuto con successo lo stesso obiettivo progettista ora deve riuscire a sfruttare meglio le indicazione che vengono fornite per generare le soluzioni progettuali L Intent M ethod non un metodo creativo non genera in automatico le soluzioni progettuali ma fornisce dei suggerimenti da applicare al contesto particolare e soddisfare le esigene degli utenti Un ulteriore metodo completo e l Infused Design L Infused Design Shai e Reich 2004 un metodo di progettazione che risolve determinati problemi sfruttando modelli matematici e la collaborazione di designer con formazioni e conoscenze diverse metodo si basa sulla definizione del problema di design in termini matematici La conoscenza i processi solutori e le soluzioni risultanti che contraddistinguono un problema vengono tradotte in espressioni e modelli matematici Un esempio la teoria dei grafi in cui i grafi vengono sfruttati per rappresentare le relazioni che intercorrono tra i diversi elementi che costituiscono il problema modelli chiamati Combinatorial Representations CR sono comprensibili da tutti gli ingegneri che lavorano sul prodotto anche se possiedono background diversi L applicazione del metodo consiste in alcuni passaggi il designer definisce il problema costruisce la rappresentazione matematica con i CR compara il proprio CR con gli esempi esistenti per individuarne
54. all interno di un software che consente la creazione dell interfaccia in modo semplice e veloce mantenendo i canoni della consistenza e del linguaggio naturale usato dagli utenti Ad esempio gli elementi usati per comunicare con l utente sono i call out ovvero i fumetti classici in cui vengono riportate sia le note che eventuali comandi 1 call out sono usati 18 2 Stato dell arte TE EI I rana m in tutte le interfacce che vengono prodotte con questo sistema Il limite che al momento possiede il campo di applicabilit si estende solamente agli elettrodomestici IdealXML Montero e Lopez Jaquero 2007 uno strumento per la progettazione delle interfacce grafiche basato sull interazione e usabilit e su modelli task based La costruzione dell interfaccia si centra nell identificazione dei task ossia dei compiti che gli utenti devono svolgere per raggiungere i loro obiettivi e sulle relazioni che si instaurano tra loro Successivamente IdealXLM aiuta il designer graficamente nella costruzione di un prototipo dell interfaccia ad alta fedelt ovvero il prototipo risulta essere molto simile al prodotto finale Il limite che possiede lo strumento risiede ancora una volta nell ambito di applicabilit solo interfacce web o pannelli di comando digitali Al momento pochi metodi contengono strumenti che gestiscono sia la parte di progettazione che di valutazione dell interazione e dell usabilita Cid consentirebbe di prevenire ulte
55. architettura del database e gli strumenti che compongono IDGL sono visualizzati in figura 2 4 Le frecce che collegano tra loro i diversi strumenti indicano i processi che devono essere compiuti 45 2 Stato dell arte REQUISITI PRINCIPE D INTERAZIONE D INTERAZIONE eem Wai sona MATRICE DELLE me DD RELAZIONI QUESTIONARIO EL HOUSE OF INTERACTION Re Figura 2 4 Strumenti e processi di IDGL Il processo di progettazione inizia con la raccolta delle esigenze e attese degli utenti verso il prodotto o verso le funzioni che si vogliono Implementare in esso Le esigenze e attese vengono analizzate all interno di una particolare struttura simile ad uno strumento gi esistente in letteratura risultati di tale analisi assumono la forma di requisiti generici rivolti all interazione Essi rappresentano la base per la generazione delle soluzioni progettuali finali grazie alla loro combinazione con principi incentrati sull interazione Questi principi forniscono dei suggerimenti pratici su come implementare requisiti all interno del prodotto Le combinazioni tra requisiti principi sono contenute all interno di una specifica struttura Nei due paragrafi successivi vengono spiegati dettagliatamente tutti gli strumenti e processi che compongono IDGL e nell ultima parte viene condotto un caso studio per illustrare come si esegue il metodo 2 6 1 Struttura del metodo IDGL Il primo s
56. attenzione nella costituzione dei blocchi stessi per simulare nel modo migliore il non determinismo del comportamento degli utenti IDIM in questo scenario si deve inserire non solamente per l individuazione degli input ma anche possibilmente per la definizione delle formule interne dei blocchi Un ultimo sviluppo futuro gia attuabile e l applicazione di IDIM a nuovi ambiti per testare la sua efficacia di metodo di progettazione dell interazione Ad esempio un campo interessante potrebbe essere quello riabilitativo come eseguire il redesign su apparecchiature necessarie per la riabilitazione fisica dopo un trauma oppure rieducativo come la logopedia Entrambi i settori necessitano di un interazione particolare con il paziente poich li deve aiutare a superare una difficolt spesso molto complessa dal punto di vista psicologico Altri settori potrebbero essere quello puramente informatico di progettazione di un interfaccia web oppure il settore dell eco sostenibilit prendendo come basi le molteplici ricerche gi esistenti sull argomento 221 Ringraziamenti Ringraziamenti Alla conclusione di questi tre anni di dottorato devo ringraziare molte persone che mi hanno aiutato a conseguire questo nuovo traguardo Ringrazio il prof Filippi che mi ha dato la possibilit di raggiungere questo obiettivo e mi ha guidato nello sviluppo della ricerca ringrazio tutti coloro che hanno partecipato attivamente in alcuni settori della tesi in
57. attivita perla valutaz La situazione e una componente importante del sistema per la scelta dei metodi di valutaziione e delinea chi sono gli utenti e il livello di completezza del prodotto valori che sono gia visualizzati possono essere cambiati in base alle circostanze particolari del caso Scegli la tipologia pi adatta di situazione in cui si trova il prodotto Figura 3 2 Maschera di dialogo con Access per la scelta della classe della situazione L utente quindi si trova inizialmente una maschera introduttiva in cui viene spiegato lo scopo del programma e delle azioni che sta per eseguire Successivamente si apre una nuova maschera in cui gli viene chiesto di scegliere ordinatamente e uno per volta la classe dei criteri e quando necessario assegnare il peso agli attributi fig 3 3 La maschera ha molte note esplicative che aiutano l utente nelle sue attivit L utente accede tramite gli appositi pulsanti come si pu vedere da figura 3 3 alle sottomaschere specifiche per l inserimento dei dati pulsanti per si attivano sequenzialmente in modo tale da vincolare l utente a non commettere errori o a dimenticare di inserire parte dei dati Ogni volta che l utente conclude l introduzione di alcuni valori come ad esempio dei pesi delle feature una procedura automatica li memorizza in apposite strutture per avviare calcoli finali L utente deve inserire anche i vincoli come visibile in fig 3 4 Questo step fondamentale perch
58. creare problemi Questo il motivo per cui compaiono solitamente entrambi i moduli nella stessa macchina La fustellatrice meccanica composta anch essa da un rullo sul quale viene montato un clich di magnesio con particolari incisioni in rilievo che costituiscono gli elementi taglienti fig 6 5b Anche in questo caso la pressione di taglio e regolata manualmente dall esterno ER Figura 6 5 Modulo di fustellatura meccanica a e clich per il taglio b Subito dopo la fustellatrice meccanica si trova la fustellatrice laser fig 6 6 Essa e il componente pi importante del prodotto E composta da due laser posti in serie opportunamente refrigerati che eseguono tagli e marcature in una camera chiusa e protetta La regolazione e l avvio del laser avviene tramite un software dedicato che verr trattato piu approfonditamente in seguito Il modulo dotato di alcuni sistemi di sicurezza che bloccano l avvio del laser fintanto che tutte le protezioni non sono state attivate laser come gia accennato pu tagliare completamente l etichetta oppure pu inciderla senza per lasciare segni di bruciature 189 6 Sfruttamento di IDIM Figura 6 6 Fustellatrice laser Adiacente alla fustellatrice laser si trova il gruppo per la raccolta e impacchettamento dello sfrido fig 6 7 Lo sfrido rappresenta lo scarto che si elimina dalle etichette ovvero la carta adesiva che si trova attorno ad esse ma che non costituisce una
59. da dover ricalcolare di volta in volta Inoltre anche il processo di ricerca nel database di IDGL degli esempi associati ai principi e alle relazioni negative e positive tra i requisiti macchinoso e spesso non viene eseguito per non perdere troppo tempo anche se il passaggio richiesto dal metodo E assente un certo grado di automazione in alcuni passaggi per rendere pi fluido il processo e principi d interazione non possiedono la stessa credibilit generale che possiedono i principi inventivi del TRIZ Infatti i principi inventivi si basano sull analisi di 40000 brevetti principi d interazione non sono costituiti dallo studio dell interazione di altrettanti prodotti ma solamente da una traduzione di quelli del TRIZ in modo troppo libero La prima critica richiede una maggiore chiarezza nella costruzione del questionario e maggiori aluti nella definizione degli elementi per la valutazione qualitativa degli utenti L obiettivo quindi di rendere piu guidata e veloce l identificazione delle informazioni necessarie per la creazione del questionario Per ottenere ci si introdotto un nuovo strumento che contiene tutte le informazioni utili per generare i quesiti da proporre agli utenti la classe di prodotto La classe di prodotto raccoglie al suo interno tutti i dati che descrivono le caratteristiche del prodotto che si dovr realizzare La sua struttura si articola in diversi punti Dominio Il dominio rappresenta l ambito in cui
60. data caratteristica analizzata valori delle relazioni sono riportati in tabella 2 4 30 2 Stato dell arte Tabella 2 4 Relazioni tra metodi di valutazione e features da F11 F43 MIL 3 3 3 2 2 2 0 OF 0 0 01 1 1 M2 171 171 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 11 1221111111 MM 12 1 171 1 1 1 10 1 ft apa of of 0 PMI 2p tt 1 1 2 2 2 2 2 121200010 MI 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 M7 2 2 2 1 10 00 0 0 0 1 at ao mg 2 2 2 1 1 0 00 0 1 0 0 1 1 00 0 0 0 OF 0 0 0 0 0 1 0 0 1 2 2 2 11 1 2 2 2 j 2 2 2 1 1 1 2 2 22 0 0 1 0 0 0 0 010 1 Ltd 2 31 2 Stato dell arte Tabella 2 4 Continua da F51 a F103 1 2 2 3 1 1 1 1 2 0 3 3 0 0 0 0 0 _ 0 2 2 1 1 1 1 1 0 0 0 2 2 2 2 0 M3 1 1 1 1 1 1 21 1 0 0 0 0 0 0 1 RISIEDE RE mis 1 1 2 2 1 1 1 10 90 1 Mio 1111101111 000 mu 101011111 111 111 2 mig 0 0 1 1 1 1 1 J 1J1 FEE L T SEE HP eee eee eae MEET PETE PEER MERE 32 2 Stato dell arte FasscysrsFSSGBGUSGSEPSEGENGSSTSSKUKTSTWSSESSSIISRSSSS OXNICKUESSTISISEEESSSSSITISIiXIIE a a n i as m Criterio 4 Risorse metodi di valutazione dell usabilita vengono caratterizzati in base alle risorse che richiedono per essere portati a termine UEM M classifica le risorse in quattro classi diverse risorse relative
61. debba inserire a mano su tutta la macchina la carta di problema una nuova bobina si predispone nella parte di svolgimento un altro cilindro dell inserimento di porta bobina con sopra una bobina di carta bianca senza etichette Una volta una nuova bobina finita la bobina di etichette il sistema deve riconoscere automaticamente la C67 Singolo fine di essa e far srotolare l altra bobina di carta bianca T6 S4 3 53 La nuova carta viene attaccata attraverso un sistema automatizzato che rilascia colla a caldo su un lato della carta P17 e poi lo attacca all altro tramite pressione e ricomincia lo scorrimento Lo stesso processo lo effettua per attaccare la nuova carta stampata tagliando con il coltello gi presente a bordo macchina la carta bianca 254 Appendici La funzione di collegamento di due lembi di carta rotta durante la lavorazione deve essere effettuata principalmente dalla macchina T6 S4 P17 che fornisce all utente tutti gli strumenti necessari per effettuare le poche azioni a lui richieste P12 L utente deve attaccare manualmente la carta ma il banco di lavoro e il collante sono facilmente trasportabili sulla zona di rottura P12 pongono all interno della macchina dei sensori che misurano la tensione della carta Quando la carta per una qualsiasi causa si rompe la macchina si arresta immediatamente P10 mantenendo per in automatico in tensione la carta in tutti i settori in particolare attorno alla r
62. dell attivit che deve effettuare l utente Lo stesso aspetto inoltre si lega al requisito Visibilita dei dati in modo debole perch lo rappresenta in modo marginale rispetto al requisito precedente L L L i E 1 d bi Bg HB Lt neo iu EJEA ERB Figura 2 7 Rappresentazione della 53 2 Stato dell arte TE EI m rana m e Parte VIII Legami tra i requisiti d interazione Si evidenziano le relazioni positive negative che intercorrono tra i requisiti Ad esempio il requisito Visibilita dei componenti d interazione e il requisito Dimensioni del prodotto sono in relazione negativa tra di loro Cid perch se si riduce sempre di piu il volume del prodotto la visibilit dei componenti che sono posti sulla sua superficie diminuisce Ma questo significa peggiorare l interazione tra utente e dispositivo perch non vede piu chiaramente i tasti Quindi la relazione risulta essere negativa Invece considerando sempre il primo requisito e il terzo requisito Forma dei componenti d interazione la relazione diventa positiva Infatti modificando opportunamente la forma dei componenti del prodotto pu essere migliorata anche la loro visibilit e Parte Grado di risoluzione degli aspetti individuati in prodotti concorrenti n questa sezione viene indicato il livello piu o meno alto con cui i prodotti concorrenti presenti nel mercato gestiscono gli as
63. diventati inutili P2 Ci non toglie che per mantenere sotto controllo tutti processi e le attivit del prodotto viene lasciata a monitor l apposita etichetta gi ora presente con la velocit seguita T7 S4 P28 199 6 Sfruttamento di IDIM m Sapendo che requisiti 5 R11 sono in relazione positiva tra loro viene creato il seguente concept combinato tenendo come basi i precedenti concept singoli e Relativo alla struttura S Posizionare nel posto della velocit di linea il pulsante JOG P14 in modo da averlo in tutte le schermate di SCADA e poterlo azionare quando c necessit Questo processo viene seguito per tutti gli aspetti e requisiti Per motivi di spazio si riportano concept ottenuti in appendice A3 Il processo successivo definito da IDIM l individuazione di eventuali nuovi concept relativi alla struttura considerando quelli relativi al comportamento Analizzando i concept comportamentali presenti nell appendice A3 si ottengono 4 nuovi concept e primo concept un concept combinato che deriva dal concept combinato C49 Dato che la centratura avviene automaticamente per non disturbare il processo di problem solving dell utente la macchina non deve fornire alcun tipo di feedback in particolare nessuna nota a monitor che confermi che la centratura viene effettuata dal sistema P31 e secondo concept un concept sing
64. domande apposite per l individuazione degli input ambientali ed ergonomici Le domande richiedono quali tipologie di problemi o di vantaggi incontrano gli utenti quando interagisce anche un prodotto esterno opportuno come nel resto delle domande gi presenti proporre una serie di risposte che l utente deve spuntare e nello stesso tempo lasciare la possibilit che vengano inseriti nuovi elementi Ad esempio una domanda sull interazione semplice di rotazione della ruota nella lavatrice fig 6 14 Per ruotare la rotella dei programmi di lavaggio quali aspetti dovuti alla stessa presenza della rotella di selezione creano difficolt o aiuti nel raggiungimento del tuo obiettivo L altezza della rotella La forma della rotella posizione relativa sulla lavatrice La tua statura La tua corporatura Figura 6 14 Esempio delle nuove domande del questionario Per quanto riguarda le esigenze degli utenti esse vengono gi individuate nelle domande classiche presenti nel questionario in cui si chiede di valutare la precisa funzione dati provenienti dai questionari vengono analizzati e individuati gli aspetti d interazione e quindi gli input ricercati Grazie a tale processo si verificare l esattezza delle interazioni semplici individuate per le funzioni indicate Infatti nelle risposte sulle funzioni si individuano se sono state tralasciate delle azioni per la costruzione degli FM Ui Output Gli output dei FMU classici sono co
65. dove viene svolto il test per raccogliere tutte le informazioni che l utente pu fornire durante la prova Alla conclusione del test vengono 2 Stato dell arte EI rana n m proposti agli utenti dei questionari da compilare per raccogliere le loro impressioni La quantit di informazioni che si ricavano molto contenuta ma la tecnica utile quando si hanno poche risorse a disposizione Card Sorting Il metodo consente di rilevare quali attivit e quali caratteristiche sono importanti per gli utenti attraverso la classificazione di tali attributi Spencer 2009 Per effettuare la classificazione si scrivono in apposite tessere card i nomi delle attivit e si distribuiscono al gruppo di utenti Quest ultimo provvede alla suddivisione delle card e all assegnazione di un nome ad ogni raggruppamento L osservatore esperto raccoglie informazioni durante la classificazione in cui gli utenti parlano e discutono e alla fine un esperto di scienze cognitive e psicologiche analizza la classificazione Il metodo richiede parecchie risorse e tempi per lo svolgimento di tutte le attivit ma fornisce dati piu attendibili di altri metodi perch impiega piu utenti Metodi Expert based Consistency Inspection Il metodo impiega gli esperti di usabilit per valutare la coerenza interna di un interfaccia o di un intero prodotto Nielsen 1993 La coerenza viene considerata come la congruenza la costanza e la ripetitivit degli elementi
66. e poco chiare Usabilit Non semplice vedere dove sono posti i tasti sull apparecchio Usabilit Alcuni simboli sono disegnati con una tonalit riflettente che ne impedisce in alcuni casi la loro visualizzazione sui tasti Usabilit Non si sintonizzano in automatico i canali per la registrazione dei programmi televisivi Non Alcuni canali non si registrano nella lista interna del DVD usabilit impedendo la registrazione degli show presenti in essi M sistema di apertura e chiusura per l inserimento del DVD non Usabilita semplice da attuare Non Spesso se si avvia il film dal DVD recorder non si vedono le X usabilit immagini nel televisore TM spende troppo tempo per effettuare una registrazione Usabilita programmata ae Non ci sono aiuti interattivi sul dispositivo che compaiono durante Usabilita l esecuzione delle azioni Usabilit Il libretto di istruzioni poco utile e spesso non contiene le informazioni ricercate Usabilit tasti hanno forme poco distinguibili e riconoscibili Analizzando i problemi che sono stati riscontrati e i commenti degli utenti di UEMM che hanno applicato i tre metodi di valutazione dell usabilit sono stati definiti possibili cambiamenti ai valori contenuti all interno delle tabelle dei criteri di caratterizzazione Nel seguente elenco vengono riportate le modifiche del database di UEMM suddivise per criteri 44 2 Stato dell arte FasscysrsFSSGBGUSGSEPSEGENGS
67. facilitare l apertura del frigorifero si pone una porta scorrevole simile a Singolo quella dei supermercati La porta si deve aprire in automatico quando la fotocellula rileva la posizione dell utente davanti alla porta P10 L utente deve solamente avvicinarsi senza prendere alcuna maniglia T6 S4 Per evitare che ogni volta che l utente passa vicino al frigorifero si aprano le R12 vs porte a causa del rilevamento della fotocellula quest ultima deve essere R19 opportunamente tarata P10 Se rileva che l utente sta sostando davanti alla negativa porta per pi di un secondo i vetri diventano trasparenti Se la sosta supera 3 secondi la porta si apre P24 Combinato C1 e C2 129 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Il frigorifero dotato di un display in cui possibile visualizzare le informazioni dei prodotti contenuti all interno Lo schermo touch screen per facilitare il dialogo con l utente P21 ed posto in posizione centrale Singolo R12 R g dn rispetto alla porta per essere piu accessibile P16 tramite menu predefiniti l utente pu accedere alle informazioni sui prodotti senza doverli prelevare dal frigorifero T3 53 P9 Il display fornisce sempre le informazioni a monitor che vengono richieste dall utente Altri dati invece rimangono visibili sullo schermo anche quando Singolo qa 22 eer in stand by ad esempio ora avvisi di manutenzione promemoria ut
68. fibroma ossificante nella mandibola Toro et al 2006 La coronoidectomia intraorale un intervento utilizzato per risolvere l iperplasia del processo del coronoide L iperplasia definita come una crescita anomala dell osso del processo del coronoide che l estremit indicata in figura 4 5 presente nella mandibola Processo del coronoide Ramo della mandibola Figura 4 5 Rappresentazione della mandibola con indicate alcune parti riprese nel caso chirurgico da Gear et al 2005 La crescita anomala del coronoide provoca problemi nella masticazione e apertura della bocca del paziente in quanto l osso va a conficcarsi nello zigomo impedendo il corretto funzionamento della mandibola Una delle maggiori cause dell insorgere dell iperplasia dovuta 145 4 Validazione di IDIM sawss7sssismmasSSEKKGSSSSSESGESESESESESESISESWISSIWSEKSSSSECGESIREESTWISWSSEESESESTESISSSIGESSE ESE I I n alla malattia di Jacob osteocondroma tumore benigno raro che crea una pseudo congiunzione tra il coronoide l arco dello zigomo Altre cause meno frequenti sono l iperattivit del muscolo temporale stimoli endocrinologi traumi e fattori genetici ed ereditari Ricade nelle malattie rare e pu essere unilaterale ovvero presente solo su un lato della mandibola o bilaterale quando presente in entrambi i lati Il caso chirurgico analizzato in questa ricerca ricade nell iperplasia dovuta a osteocondroma unilaterale
69. gia presenti nella lista precompilata come e Numero di parole straniere usate all interno per la funzione Pulire i capi variando i dati del programma pre impostato andando nei men a comparsa o a tendina interni e gestendo i valori contenuti in essi e Complessit nella visualizzazione dei dati dopo la conclusione del processo per la funzione Pulire i capi utilizzando i programmi pre impostati senza variarli girando solo la ruota di selezione e Livello di chiarezza su come iniziare per la funzione Pulire i capi variando i dati dei programmi pre impostati presenti sul display Altri invece sono completamente nuovi inseriti a mano dagli intervistati legati ad alcune fasi delle funzioni come ad esempio Non posso cambiare la temperatura dell acqua nel programma delicati Gli aspetti vengono analizzati all interno della HOI Il progettista inserisce tutti i dati relativi ad ogni questionario e il sistema propone in automatico la casa parzialmente riempita in cui ci sono da inserire le relazioni nel corpo centrale per i nuovi aspetti se non sono riconducibili ad altri gi esistenti Ad esempio l aspetto precedentemente citato viene posto in relazione con il requisito R11 Visibilit delle azioni procedure e R13 Numero di parametri che possono essere modificati senza interrompere il processo di problem solving con un livello di intensit forte mentre il requisito R17 Procedure di default viene relazionato debolmente al
70. in modo automatico come ad esempio la rottura della carta senza richiedere spostamenti e azioni dell utente T6 S4 P17 L utente per spostare manualmente la carta non deve ricercare il pulsante a bordo macchina andando a muoversi sul modulo desiderato perch la macchina deve essere in grado di risolvere autonomamente determinati problemi T6 S4 P17 Se comunque gli spostamenti della carta sono necessari l utente deve premere il pulsante apposito sul pannello di controllo senza variare la sua posizione di lavoro 1 53 P5 La Label Master viene dotata di particolari sensori e programmi software che le consentono di essere autonoma nella gestione di alcuni problemi come il passaggio della carta 76 54 P17 Ci significa che i pulsanti di JOG vengono eliminati da bordo macchina Per le necessita che si possono incontrare la schermata principale e anche quelle secondarie di SCADA vengono dotate del pulsante di JOG Singolo C4 Singolo Confusione nell uso R11 del pulsante 06 Singolo 245 Appendici C6 Combinato R5 vs R11 Posizionare posto della velocit di linea il pulsante JOG 14 modo da 2 5 positiva averlo in tutte le schermate di SCADA e poterlo azionare quando c necessit pulsanti devono essere subito riconoscibili dall utente che non deve interrompere il flusso continuo del proprio processo di problem solving F T7 54 per ottenere ci i pulsanti devono essere distinti in base al
71. inerenti alla seconda funzione visualizzare foto COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO UTILIZZATO ascoltare musica Aspetti inerenti alla seconda funzione visualizzare foto LIVELLO DI COMPRENSIONE DEI SIMBOLI UTILIZZATI ascoltare musica Aspetti inerenti alla seconda funzione visualizzare foto CONFUSIONE DOVUTA A SIMBOLI SIMILI ascoltare musica n e e jJ m Figura 3 10 Estratto delle relazioni tra aspetti e requisiti in Access 87 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Tabella 3 15 Principi d interazione rivisti TRIZ Principi Definizione e utilizzo Categoria e 1 Segmentation Scomporre le azioni complesse in pi azioni semplici Ph In Eliminare le funzioni e i componenti non importanti dal punto di vista dell utente Focalizzare l attenzione in quelli 2 2 Takingout ew Ph In che possono generare insoddisfazione se non sono presenti Rendere il comportamento del sistema differente per i 3 iLocal quality suoi diversi stati in modo da poterli riconoscere X Ph Ps In immediatamente senza fraintendimenti e confusione Rendere i componenti che eseguono funzioni diverse Asymmetry molto diversi tra loro in modo da far diventare semplice Ph In il loro riconoscimento Combinare insieme pi elementi per generare dei percorsi
72. interfaccia in esame che viene valutata da diversi team di lavoro Il metodo considera 8 ispettori con diverse conoscenze sul campo che hanno l obiettivo di riscontrare i difetti del prodotto attraverso le euristiche di Nielsen e i 6 passi del Walkthrough cognitivo 78 Collegamento al metodo Collabotative Usability Inspection Collegamento al metodo Features Inspection Collegamento al metodo Comparative Analysis Collegamento al metodo Formal Usability Inspection Collegamento alla presentazione del metodo Web Sytes Analysis Collegamento alla presentazione del metodo Consistency Inspection Collegamento alla presentazione del metodo Collaborative Usability Insnerctian Collegamento alla presentazione del metodo Features Inspection Collegamento alla presentazione del metodo Comparative Analysis Collegamento alla presentazione del metodo Formal Usability Inspection 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina 2 I Come si notare dalle maschere rappresentate nelle figure precedenti l utente non deve eseguire alcun calcolo manuale ma tutto viene effettuato in automatico dal software grazie alle scelte degli utenti La matrice delle decisioni viene costruita dal programma e di volta in volta aggiornata in base ai nuovi inserimenti La figura 3 7 illustra una parte del programma scritto per l
73. l utilizzo dei FM U Uno dei principali linguaggi di sviluppo che si concentra in modo particolare sull aspetto della correlazione tra modelli Modelica Mattsson et al 1998 odelica consente ai progettisti di simulare problemi multi fisici e multi dominio in un unico ambiente Oltre a M odelica esistono altri strumenti e linguaggi di sviluppo dei FMU come ad 203 6 Sfruttamento di IDIM iZ IEEE MU MNNDECCN M I m rant m esempio Silver e Exite che utilizzano software di progettazione appositi Blochwitz et al 2011 Modelica per rimane quello utilizzato dalle piattaforme come AMESim Dymola e SimulationX Grazie al vasto utilizzo dei FMU molti ricercatori mirano a definire un unica interfaccia standard per la creazione e uso di tali prototipi per renderli capaci di comunicare tra loro Blochwitz et al 2011 risultati sono applicazioni concrete in diversi campi come ad esempio la simulazione degli autoveicoli Abel et al 2012 Bellonce et al 2013 e il calcolo della diffusione della temperatura in un abitazione Nouidui et al 2013 M odelica al momento non include la simulazione degli utenti nel testare le funzionalit del prodotto Esistono casi particolari di alcune aziende e gruppi di ricerca che hanno simulato anche l azione dell utente ma tali FMU non hanno valenza generica per un qualsiasi prodotto e soprattutto non sono a disposizione del mondo accademico 6 2 2 Generazione dei FMU dell
74. la fase di analisi oppure di generazione delle idee ma entrambe con annessa anche la valutazione Ci previene la necessit di ulteriori processi di redesign Inoltre la mole di soluzioni progettuali finali pi elevata rispetto a quella dagli altri metodi citati nello stato dell arte Questo accade perch l interazione viene descritta nelle soluzioni attraverso tre lati diversi quello della funzionalit quello del comportamento e infine della struttura Negli altri metodi non esiste questa distinzione cosi netta e spesso nelle soluzioni tali variabili sono mescolate tra loro In IDIM tale suddivisione uno step importante del processo di progettazione Infatti una stessa azione che l utente sta eseguendo con un prodotto viene vista e descritta rispetto alle tre variabili Ci consente di ottenere almeno il doppio delle soluzioni ottenute con un metodo classico L aspetto della soggettivita che limita molti metodi per l interazione viene fortemente ridimensionato in IDIM Infatti l impiego di particolari tecniche e strumenti consentono di dare al metodo piu oggettivita nei risultati che propone Ad esempio l uso delle belief map nella parte di valutazione riduce la soggettivit dei valori presenti nelle tabelle dei criteri di caratterizzazione La presenza di strutture fisse e generiche come la classe di prodotto la HOI i diagrammi SSD rendono la parte di progettazione pi generica e di conseguenza meno soggettiva e legata al prodotto spec
75. le sue attese sia esplicite che implicite su cui basare la nuova progettazione del prodotto Capire e implementare le esigenze degli utenti significa soddisfarli e quindi creare un prodotto di qualit e di successo classici metodi di progettazione non si focalizzano sull utente Essi mirano ad aumentare l efficienza energetica il numero di funzionalit disponibili le nuove tecnologie emergenti Per non si concentrano su chi effettivamente utilizzera il prodotto e come lo utilizzera Cid dimostra che non sono adatti per lo studio e soprattutto per l implementazione dell interazione e dell usabilita Per queste ragioni malgrado l ID sia una disciplina che nata solo recentemente annovera al suo interno gi molti strumenti e metodi Inizialmente i primi strumenti erano composti da serie di principi che venivano usati come linee guida su cui basare il processo di progettazione Tali raccolte derivano soprattutto dall ambito della valutazione dell usabilit Infatti alcune di esse sono nate espressamente per la valutazione di un prodotto gi esistente Per da alcune ricerche svolte M ulet e Vidal 2008 si sottolinea l efficacia dei principi come linee guida di progettazione per l interazione Inoltre opportuno evidenziare che tali principi sono nati soprattutto per il mondo web e per le interfacce digitali Cid non toglie che si possono estendere anche al mondo degli oggetti fisici poich la formulazione di tali principi sufficienteme
76. ma le parti hardware sono solo a livello virtuale Si hanno a disposizione gli utenti reali e i progettisti della macchina un numero ristretto di ore di lavoro ma alti valori di conoscenze del team di lavoro e di strumentazione per il caso specifico Il budget a disposizione medio e si vogliono ottenere prestazioni oggettive ma non di elevato livello Le features pi importanti sono gli output i feedback forniti e i sistemi di riconoscimento e recupero degli errori Per la matrice del confronto a coppie si pone molta importanza agli obiettivi e alle prestazioni mentre si lasciano in secondo piano le risorse e la situazione 200 6 Sfruttamento di IDIM acc Il multi metodo risultante suggerisce i metodi e 1 Features Inspection e 2 Group e 3 Consistency Inspection Per ragioni di tempo sono stati applicati solamente due metodi e nello specifico Features Inspection e Expert Usability Walkthrough Quest ultimo uno dei metodi da aggiungere al multi metodo per la valutazione dei concept strutturali in concept rivolti al comportamento La valutazione stata condotta dal team di ricerca in tre giorni risultati sono riassunti nelle seguenti note e Concept combinato C6 La funzione JOG ancora poco comprensibile perch se l operatore poco esperto e non conosce la lingua inglese non riesce a capire la sua funzionalit e non quindi utilizzarla correttamente Features Inspection e Concept singo
77. maggior parte delle azioni e prende alcune decisioni minori in base a poche scelte decisioni dell utente L utente setta la macchina in modo da attivare un apposito componete che consente di inserire un capo senza arrestare il lavaggio In base al tipo di lavaggio l utente settare il tempo di funzionamento di tale componente in modo da bloccare l inserimento di nuovi capi Se troppo tempo che il lavaggio cominciato L utente pu modificare il nome di tutti i programmi in particolare di quelli che ha inventato e memorizzato negli spazi vuoti presenti Se latemperatura fissata dall utente eccessiva per i capi introdotti nella lavatrice rilevati da un apposito sensore che riconosce materiali e colori la macchina in autonomia cambia la temperatura e la stabilisce in quella piu corretta L ora si aggiorna automaticamente grazie a un sensore GPS che le fornisce i valori corretti L utente deve ancora inserire il bucato ma il detersivo viene automaticamente prelevato dalla macchina da un apposito serbatoio nella quantit stabilita dal programma La macchina rileva il tipo di biancheria inserita e propone all utente il lavaggio ritenuto migliore L utente pu cambiare alcuni valori ma solo in certi range stabiliti sempre dalla macchina 121 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina feedback forniti dalla L obl deve essere aperto e chiuso solo dalla macchina lavatrice devon
78. nel 161 4 Validazione di IDIM ___ __ _ _ _ pCtmpprr 6I Ao p gt gpz o xWW i r gt s gt i OOO QQW EE E SSSS Uil amp C o settore medico e hanno a disposizione della strumentazione pi avanzata per la simulazione del prototipo IDIM suggerisce i seguenti due metodi Heuristic evaluation e Guideline based evaluation metodi vengono applicati in sequenza e complessivamente si sono individuate le seguenti revisioni cui si indicano i principi che sono stati violati e Concept combinato C2 Al chirurgo viene sempre richiesto di inserire la descrizione della procedura chirurgica e i parametri del taglio manualmente tutto ci richiede una buona conoscenza delle procedure da inserire e anche dei possibili problemi che potrebbero insorgere e di conseguenza le relative azioni correttive Conformit ai compiti dai principi da Dix e Finlay Conformit alle aspettative dai 7 principi dialogici 150 Inoltre si richiede la conoscenza del linguaggio specifico della macchina Al momento non esistono standard definiti e quindi si richiede una certa esperienza Consistenza e standard quarta euristica delle 10 euristiche di Nielsen e Concept combinato C2 Il chirurgo deve essere sempre presente insieme ad altri assistenti in sala operatoria se nascono dei problemi anche dovuti alla macchina rotture o malfunzionamenti Libert e controllo da parte degli uten
79. nel prodotto Il terzo punto cui poter integrare i metodi riguarda gli input su cui eseguire la valutazione del multi metodo generato da UEM M Essi sono i concept singoli e combinati che si creano dalla combinazione di IDGL e ITRE Dalla loro valutazione vengono generate le revisioni Dato che quest ultime devono essere integrate nei concept da cui derivano vengono trasformate nella loro forma e rese simili agli aspetti d interazione di IDGL In questo modo vengono svolti nuovamente i processi partendo dall analisi nella HOI fino alla definizione delle soluzioni progettuali finali in cui sono integrate le revisioni Quest ultima attivit conclude il processo di integrazione del nuovo metodo a cui si assegna il nome di Interaction Design Integrated Method IDIM 3 3 2 Struttura del metodo IDIM Dopo aver individuato i punti di integrazione tra i tre metodi in questo paragrafo viene delineato nel dettaglio l intero processo che il progettista deve compiere con IDIM Passo passo viene affiancato il caso studio di design di un frigorifero per rendere piu comprensibile l applicazione del metodo La figura 3 24 riproduce lo schema completo della struttura di IDIM 123 IDGL DATABASE D INTERAZIONE CLASSE DI PRODOTTO QUESTIONARI A CONTESTO gt STRIP STATE CUSTOMIZED DIAGRAM m EVOLUTIONARY TREND EVOLUTIVI ITRE DATABASE 3 Sviluppo di un metodo completo rivolt
80. nella figura 3 1 Alto M edio Alto N T Medio clam c Q Medio Basso Basso Basso M edio Basso Medio M edio Alto Alto Conoscenza Figure 3 1 Grafico dell equazione della credenza Ullman 2003 Una belief map completa quando si possiedono un valore per la conoscenza e un valore per la confidenza che combinati insieme vanno a determinare un punto specifico nel grafico Hauser 2009 Yang et al 2010 Molte ricerche in letteratura sfruttano le belief map per ridurre la soggettivit dei risultati individuati come ad esempio nella valutazione dell efficacia delle comunicazioni militari Shi et al 2011 Grazie alle caratteristiche di questo strumento il grado di incertezza dei valori contenuti all interno delle tabelle si riduce notevolmente senza pero intaccare l applicabilit di UEMM in diversi ambiti Per l assegnazione dei valori della confidenza e della conoscenza ai cinque criteri di UEMM al gruppo di ricerca viene chiesto di esaminare nuovamente tutti metodi contenuti nel database e di valutarne conoscenza e confidenza in base ai giudizi linguistici presenti in tabella 3 1 Questi giudizi poi vengono tradotti in numeri come mostrato nell ultima colonna della stessa tabella Ogni membro del gruppo di ricerca ha proposto dei giudizi che poi sono stati uniti insieme attraverso una media aritmetica Sfruttando la formula 3 1 si pervenuti ai valori di belief per ciascun metodo e criterio Successivamente s
81. non scatta l apertura T6 S4 P17 Se invece la fotocellula rileva il profilo della mano dell utente che si avvicina apre immediatamente la porta P10 P17 e sistema adatta il tipo di feedback di avviso dello stato del sistema in base alle capacit e caratteristiche fisiche degli utenti P8 Se l utente un non vedente il frigorifero avvisa di qualche anomalia tramite output sonori appena rileva il passaggio della persona davanti al frigorifero T7 S4 P10 Ad esempio l emissione di un suono breve quando c un prodotto in scadenza due suoni lunghi in sequenza se un prodotto e gi scaduto La procedura di IDIM si conclude con l esposizione dei nuovi risultati revisionati e controllati Complessivamente per il frigorifero si sono ottenute 26 soluzioni progettuali finali tra le quali quelle piu importanti oltre a quelle esposte sono e frigorifero si connette wireless alla rete internet per scaricare in automatico gli aggiornamenti del software nuovi dati sui prodotti che possono essere inseriti orario modifiche del software stesso etc e per risolvere in modo proattivo eventuali problemi ed errori software che possono accadere Se il problema hardware il sistema avvisa direttamente l utente di cosa successo e chi chiamare per poterlo risolvere e frigorifero gestisce la temperatura interna e altre impostazioni senza l intervento dell utente ma solamente conoscendo il tipo di prodotti inseriti all interno Se un prodo
82. o Interaction TRends of Evolution La procedura che viene seguita da ITRE per generare le soluzioni progettuali sistematica e applicabile a qualsiasi prodotto grazie alla genericit dei trend Nella prima fase si definisce il livello evolutivo attuale del prodotto all interno del SSD Successivamente vengono definiti i CEP per tutti i trend adattandoli al caso specifico Dai CEP e dagli esempi presenti all interno del database ad essi associati il progettista pu procedere con la creazione delle idee Per spiegare meglio come si generano le soluzioni progettuali ad esempio si consideri il caso della radiosveglia con il diagramma SSD di fig 3 21 e i relativi CEP Considerando in particolare il CEP la radiosveglia deve aggiornare l ora senza coinvolgere l utente e l esempio associato al trend del navigatore satellitare in particolare la sua capacit di potersi connettere ai sistemi GPS la soluzione progettuale risulta la radiosveglia in grado di aggiornare e sistemare l ora in modo automatico tramite l individuazione del meridiano di appartenenza e della relativa ora grazie a segnali GPS Se invece si considera il CEP la radiosveglia deve contenere procedure proattive in grado di prevenire malfunzionamenti e l esempio dell orologio atomico la soluzione progettuale che ne deriva e la radiosveglia stabilire una connessione wireless con la casa produttrice per mantenere lo stato del prodotto monitorato per evitare e preveni
83. odello Label M aster di Sei Laser Converting Primo prodotto appartenente allo stesso dominio Funzione facile del prodotto 1 Lavorazioni semplici automatiche e ripetitive senza la scrittura di programmi Funzione media del prodotto 1 programmi a bordo macchina Funzione articolata del prodotto 1 Programmazione della macchina ed eventuale manutenzione e riparazione in caso di rottura Secondo prodotto appartenente allo stesso Macchine composite a pi stadi per la dominio creazione di prodotti es Materie plastiche tessuti etc Funzione facile del prodotto 2 Sorveglianza della macchina funzionante con carico e scarico delle materie prime e dei prodotti finiti Funzione media del prodotto 2 Sorveglianza della macchina e impostazione delle lavorazioni tramite programmazione Funzione articolata del prodotto 2 Gestione completa della macchina con eventuale manutenzione e riparazione in caso di rottura Grazie alle informazioni contenute nella classe di prodotto IDIM genera il questionario da proporre agli utenti Complessivamente sono presenti 16 domande la maggior parte a risposta multipla Il questionario stato proposto a 20 utenti di cui 10 operai 3 tecnici 7 progettisti 193 6 Sfruttamento di IDIM a s sssassusrsauy III I a ann m appartenenti livelli qualitativi diversi In figura 6 11 si riporta un estratto di un questionario completato da un progettista O LIVELLO
84. operazioni chirurgiche con una breve introduzione al mondo 144 4 Validazione di IDIM NIME MADE I medico successivamente vengono proposte le fasi dell applicazione di IDIM e i risultati che si sono raggiunti 4 2 1 Casi chirurgici Il settore medico a differenza di altri ambienti come quello della progettazione meccanica possiede delle caratteristiche molto particolari La piu importante e incisiva il forte vincolamento all osservazione di protocolli operativi per l esecuzione di molte attivit Un protocollo definito come un complesso di regole e procedure cui ci si deve attenere nell eseguire una certa terapia od operazione In particolare nell ambito chirurgico i protocolli diventano ancora piu restrittivi e i chirurghi sono tenuti a seguirli fedelmente protocolli sono ottimizzati per salvaguardare la salute del paziente ed evolvono in base alle nuove scoperte e tecnologie impiegate L ambito particolare su cui si focalizza questa ricerca la chirurgia maxillo facciale La chirurgia maxillo facciale una disciplina della chirurgia che ha come obiettivo la valutazione globale la diagnosi e il trattamento delle patologie delle ossa e dei tessuti molli dell area della testa comprendendo quindi cranio faccia mandibola mascella e denti In particolare in questo studio vengono analizzati due casi chirurgici una coronoidectomia intraorale Robiony et al 2012 e un
85. perch in alcuni casi come ad esempio la situazione non compaiono pesi indicati dagli utenti mentre in altri come le feature sono presenti sia i pesi forniti dagli utenti di UEMM che pi colonne che descrivono lo stesso criterio Premesso ci successivamente viene spiegato nel dettaglio come si effettuano i calcoli Si consideri il criterio della situazione In base alla scelta della classe effettuata dall utente viene selezionata solamente la colonna corrispondente a tale classe dalla tabella 2 2 e direttamente inserita nella prima colonna della matrice delle decisioni Ogni valore viene normalizzato rispetto al massimo valore presente e infine convertito in percentuale Per il criterio della situazione la procedura finita Si prendono in esame ora gli obiettivi In questo caso oltre ad avere la scelta della classe sono presenti anche i pesi assegnati dagli utenti Dipendentemente dalla classe inoltre si possono avere pi attributi che descrivono lo stesso tipo di obiettivo come ad esempio il goal 1 che racchiude in s l efficacia l efficienza e la soddisfazione In questo caso si considerano solamente le colonne della tabella 2 3 che si riferiscono alla classe scelta Successivamente si moltiplicano i pesi degli attributi forniti dagli utenti per tutti i valori delle colonne corrispondenti a tale attributo L ultimo passaggio consiste nella somma dei valori presenti nella stessa riga ovvero appartenenti allo stesso metodo ma che descrivon
86. personalizzabili R25 Tempo per concludere una funzione azione R30 Intercambiabilita dei componenti d interazione R32 Tempo per la spiegazione delle azioni da compiere relative ad ogni funzione R33 Tolleranze dimensionali concesse nell esecuzione di un azione R34 Tolleranze temporali concesse nell esecuzione di un azione R35 Indice di rischiosita requisiti contrassegnati dall asterisco sono quelli nuovi individuati nello studio Anch essi devono essere aggiunti al database di IDIM 20 4 Frequenza 4 L ultima fase di analisi dei casi chirurgici riguarda l identificazione dello stato evolutivo delle attivit chirurgiche tramite il diagramma SSD II livello evolutivo dipende principalmente dagli strumenti usati dai chirurghi Questa una limitazione dello studio dovuta alla scarsa conoscenza del gruppo di ricerca dell ambito e dei protocolli medici Per definire al meglio i diagrammi SSD viene sfruttata un altra volta l abilit di IDIM nel generare multi metodi di valutazione Questo nuovo coinvolgimento dello strumento richiesto per ottenere le informazioni necessarie in modo strutturato e oggettivo Inoltre si possono integrare le lacune grazie all apporto diretto dei chirurghi In questo caso le condizioni al contorno sono differenti rispetto al caso precedente in cui stato sfruttato il multi metodo Innanzitutto gli utenti finali ovvero i chirurghi maxillo facciali sono disponibili per even
87. protocols based on FBS conding scheme Proceeding of the International Conference on Engineering Design ICED11 15 18 agosto Copenaghen Danimarca Preece 1994 Human Computer Interaction Reading M A Addison Wesley QFD 2000 disponibile in http qfd2000 software informer com Ultimo accesso 03 10 2013 QFD Capture disponibile in http www qfdcapture com Ultimo accesso 03 10 2013 230 Bibliografia u s usss Ng ae QFD Designer disponibile nttp www ideacore com index php option com_content amp view article amp id 111 amp Itemid 90 Ultimo accesso 03 10 2013 Qualica QFD disponibile in http www qualica de qps_dfss html Ultimo accesso 03 10 2013 Rauterberg 2006 Usability Engineering choosing and adapting design methods University of Technology Eindhoven Redish 1995 Are we really entering a post usability era ACM SIGDOC Asterisk Journal of Computer Documentation vol 19 1 pp 18 24 G Retseptor 2003 40 Inventive Principles in Quality Management TRIZ Journal disponibile in nttp www realinnovation com archives 2003 03 a 01 pdf Ultimo accesso 03 10 2013 Rich Sidner Lesh A Garland S Booth Chimani 2006 DiamondHelp a new interaction design for networked home appliances Personal and Ubiquitous Computing vol 10 pp 187 190 M Robiony M Casadei F Costa 2012 Minimally Invasive Surgery for Coronoid Hyperplasia Endoscopically A
88. quality function deployment with a full illustrative example Omega vol 33 pp 119 139 H T Chang J L Chen 2004 The conflict problem solving CAD software integrating TRIZ into eco innovation Advances in Engineering Software vol 35 pp 553 566 T Chang 2005 The Study of Integrating Su Field Analysis Modeling with Eco Innovative Concept for Product Design Proceeding of the 4th International Symposium on Environmentally Conscious Design and Inverse Manufacturing 12 14 dicembre Tokio Giappone pp 663 670 H Y Chen Y M Chang 2008 Extraction of product form features critical to determining consumers perceptions of product image using a numerical definition based systematic approach International Journal of Industrial Ergonomics vol 39 pp 133 145 A Chevalier N Bonnardel 2007 Articulation of web site design constraints Effects of the task and designers expertise Computers in Human Behaviour vol 23 pp 251 266 224 Bibliografia wr sEsssG Ng ae V Chulvi R Vidal 2011 Usefulness of evolution lines in eco design Procedia Engineering vol L Cohen 1995 Quality function deployment how to make QFD work for you Prentice Hall Publishing H Cong L H Tong 2008 Grouping of TRIZ Inventive Principles to facilitate automatic patent classification Expert Systems with Applications vol 34 pp 788 795 L L Constantine L D Lockwood 1999 Software for use A pr
89. quantit di informazioni molto pi elevata rispetto alle ispezioni e soprattutto non risentono delle capacit ed esperienza del valutatore nel gestire le linee guida durante il processo Fernandez et al 2011 Dati i vantaggi e i limiti di entrambe le categorie recentemente sono stati generati metodi che combinano insieme il lavoro svolto dagli esperti e dagli utenti reali In questi metodi i team di lavoro sono misti e collaborano durante tutto il processo di valutazione Nei successivi sotto paragrafi vengono elencati e spiegati alcuni dei metodi di valutazione dell usabilit presenti in letteratura elencati nella tabella 2 1 Essi sono necessari per la comprensione di strumenti successivi usati nella ricerca Tabella 2 1 Raccolta dei metodi di valutazione dell usabilita M etodo di valutazione Categoria Sigla Nome M11 Controlled experiment M12 Focus group M13 Psychological monitoring M14 Post talk walkthrough User based M15 Query techniques M16 Remote usability testing M17 Think aloud M18 Co discovery learning M19 Coaching method M21 Consistency inspection M22 Feature inspection M23 Formal usability inspection Expert M24 Guideline based evaluation based M25 Heuristic evaluation M26 M odel based evaluation M27 Using previous studies M28 Cognitive walkthrough M31 Collaborative usability inspection M32 Competitive comparative analysis M33 Participatory heuristic evaluation Pluralistic walkthrough Ibrid
90. questa fase suggerisce l incremento del contenuto informativo sui requisiti interpretati Nel caso di IDIM la procedura di costruzione della memoria si configura come l aggiornamento del database del metodo in termini di nuovi requisiti d interazione nuovi aspetti d interazione e nuovi esempi per la definizione dei CEP derivanti dal caso studio che si sta portando avanti L ultimo subprocesso riguarda la trasformazione dei F B e 5 in Fe e In IDIM ci avviene nel momento in cui partendo dai CEP si generano le soluzioni progettuali finali Anche in questo caso le soluzioni progettuali non sono specificate rispetto alle tre entit base e quindi sorge ora una nuova criticita Mancata classificazione delle soluzioni progettuali finali rispetto F B e S e Synthesis processo di sintesi composto solamente da due subprocessi Il primo consiste nella trasformazione dei comportamenti attesi in strutture attese Se In questo passaggio potrebbe configurarsi come la trasformazione delle soluzioni progettuali rivolte comportamenti in soluzioni progettuali rivolte alla struttura Questa transizione al momento non presente nel metodo a causa della mancata classificazione delle soluzioni progettuali in struttura e comportamento Di conseguenza si genera la quarta criticit CR4 Mancata trasformazione delle soluzioni progettuali rivolte al comportamento in soluzioni progettuali rivolte alla struttura Il
91. regole esposte nel punto precedente Ad esempio nel caso del DVD recorder la classe di prodotto completa visibile in tabella 3 13 La classe di prodotto e stata ideata per essere direttamente selezionata dal progettista nel database di IDGL Ovviamente ci accadr quando si sono svolti tanti casi studio e sono presenti molte classi di prodotto Al momento sono presenti poche classi complete Il progettista inoltre pu cambiare i dati contenuti all interno della classe e aggiornarli Grazie alle informazioni contenute all interno della classe di prodotto la stesura del questionario risulta pi agevole ma rimane ancora troppo arbitraria la struttura Per evitare ci vengono stabiliti i quesiti che devono comparire all interno Nella prima parte sono presenti quattro domande incentrate sull utente e si richiedono eta sesso titolo di studio e occupazione Successivamente si chiede se l utente non usa il prodotto in esame Se risponde a questa domanda il questionario si conclude in questo punto per l utente ma importante sapere qual la motivazione che sta dietro a tale risposta Il progettista deve introdurre una serie di cause che nascondono altrettanti problemi d interazione tra cui l utente scegliere 83 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina 66 535 EE mwee e _ ur cs cno_ _m__ __ mm6 Tabella 3 13 Classe di prodotto del DVD
92. rispettivamente per le attivit SA1 e SA2 L ordinamento dei requisiti stabilito in automatico dalla HOI e dipende dalla quantit di volte che vengono ripresi dagli aspetti nelle due diverse attivit Tabella 4 10 Requisiti d interazione per SA1 3 R7 Forma dei simboli Formadeismboi i R32 Tempo per la spiegazione delle azioni da compiere relative ad ogni funzione R33 Tolleranze dimensionali concesse nell esecuzione di un azione 154 4 Validazione di IDIM Tabella 4 11 Requisiti d interazione per SA2 NO Requisiti d interazione Frequenza R11 Visibilit delle azioni procedure R22 M essaggi di errore R17 Procedure di default R19 Funzioni sistemi intelligenti R23 essaggi di aiuto che compaiono durante le azioni Feedback sullo stato del sistema R12 Visibilit dei dati R15 Dati da dover memorizzare per concludere la funzione R16 Numero di attivit necessarie per portare a termine la funzione R24 M essaggi che compaiono dopo le azioni per spiegarne le conseguenze 1 Visibilita dei componenti d interazione 5 Simboli universali R21 Elementi d interazione per un uscita rapida dalle funzioni R26 Tempo per leggere i messaggi prima che scompaiono R36 Numero di discipline da dover conoscere a livello medio per poter completare una funzione 3 Dimensioni del prodotto Linguaggio universale R10 Abbreviazioni R18 Azioni che salvaguardano dati importanti del sistema R20 Funzioni
93. si sta ricaricando il display R1 diventa giallo P37 P38 in modo da far capire all utente lo stato del sistema senza note o ulteriori disturbi T7 S4 L auto dispone di un rilevatore GPS R19 P2 che analizza il percorso dell utente ed effettua in autonomia la ricarica preventiva se si sta C10 Singolo R19 R20 avvicinando a luoghi non serviti dalla rete T6 S4 P17 Inoltre l utente pu chiedere di effettuare il rifornimento anche quando l auto non lo effettua in automatico indicando prima di partire la strada nel navigatore integrato R20 P12 Si deve cercare di evitare di usare messaggi a monitor mentre la persona sta guidando e sostituirli con simboli R5 standard P12 opportunamente colorati P37 che distraggono meno l utente sono C11 Singolo R5 O 172 272 vs piu intuitivi Se sono necessari messaggi scritti si deve utilizzare un linguaggio standard in italiano senza abbreviazioni e termini tecnici P33 Le soluzioni progettuali revisionate vengono inserite come nuovi esempi nel database di IDIM diventando utili suggerimenti per casi studio futuri 4 2 Applicazione di IDIM nel settore medicale Il secondo caso di valutazione dell applicabilit di IDIM si rivolge all ambito medico e in particolare all analisi di due casi di chirurgia maxillo facciale con l obiettivo di proporre eventuali suggerimenti per migliorare l interazione tra chirurgo e strumentazione Nella prima parte del paragrafo vengono descritte le due
94. somme vengono normalizzate rispetto al valore piu grande e rese successivamente delle percentuali Il metodo che ha totalizzato il 100 il primo metodo scelto Anche in questo caso si propone un esempio per comprendere meglio come opera l algoritmo Si consideri la seguente matrice delle decisioni tabella 2 11 ottenuta con i criteri sopra esposti per un generico caso e in aggiunta 1 valori della matrice del confronto a coppie presente in tabella 2 9 Tabella 2 11 Esempio di matrice delle decisioni MH 33 6 6 90 6 1 M13 11 M14 50 M15 50 M16 0 M17 60 M18 60 M19 67 M21 43 M22 11 M23 67 M24 50 M25 60 M26 1 M27 43 M28 60 M31 93 M32 100 M33 100 Moltiplicando tutti valori delle colonne rispettivamente per i valori della matrice del confronto a coppie si ottiene la prima parte della tabella 2 12 Nella tabella scompaiono i simboli della percentuale perch porli durante i calcoli inutile oltre che fuorviante Successivamente i valori vengono sommati per riga come evidenziato nella penultima colonna tab 2 12 mentre nell ultima sono presenti i valori normalizzati quelli che determinano il metodo vincitore ossia in questo esempio il M 22 Feature inspection 39 2 Stato dell arte Tabella 2 12 Esempio di esecuzione dell algoritmo di calcolo per l individuazione del primo componente del multi metodo Metodi Situazione Obiettivi Feature Risorse Prestazioni Somme Pr
95. su di esse Esso si basa sul Questionnaire for User Interaction Satisfaction QUIS Karoulis et al 2006 e sul modello System Usability Scale SUS Bangor et al 2009 perch sono due strumenti facilmente adattabili a questo contesto Complessivamente vengono individuate 42 situazioni ma per motivi di tempi e risorse ne devono essere scartate alcune per l analisi finale Il criterio adottato per la scelta mira a creare un insieme di situazioni che siano il piu possibile diverse tra loro per quanto riguarda la funzione generale e l ambiente in cui si svolge l interazione In questo modo si cerca di massimizzare la probabilit di trovare informazioni utili e interessanti e di coinvolgere pi elementi diversi in modo da espandere il successivo ambito di applicazione dei trend Seguendo questo criterio si sono selezionate 16 102 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina s sss sss 22 25 22 1 5 _ _ Turreo ee un_ ___ ___r_m6 situazioni pulizia dei pavimenti oscuramento di una stanza cucina lavaggio delle mani stiratura chiamata risposta al telefono misurazione del tempo scrittura accesso siti web guida assistita shopping apertura di una porta scrittura digitale accesso uscita dalle autostrade a pagamento apertura casseforti e lavorazi
96. sull utilizzo del prodotto sfruttando gli utenti reali Solitamente agli utenti viene chiesto di eseguire un certo numero di compiti con il prodotto o prototipo mentre un valutatore esperto registra e analizza i risultati del lavoro che stanno svolgendo gli intervistati Le ispezioni invece sono condotte da valutatori esperti del settore o dai designer del prodotto Esse sono analisi degli aspetti di usabilit basate su principi e linee guida che aiutano i valutatori a identificare eventuali anomalie o incongruenze con i 2 Stato dell arte ssssassiss ZZZ NAMES CNN I a I processi cognitivi dell utente processi cognitivi consistono nella sequenza di singole azioni o eventi che consentono di portare a termine un certo obiettivo processi di problem solving e sono necessari per la formazione della conoscenza della persona Vygotskij 1987 Le due categorie possiedono alcuni vantaggi svantaggi Le ispezioni non necessitano di elevate risorse sono quindi anche meno costose mentre nei metodi empici impiegando gli utenti reali si necessitano di spazi risorse per la loro gestione e budget pi sostanziosi Inoltre per testare un prodotto con l utente il prototipo deve essere ad un buon livello di avanzamento cosa che non sussiste con le ispezioni perch a volte bastano solamente dei prototipi su carta per valutarne le caratteristiche Ci non toglie che i metodi empirici raccolgono una
97. tali principi e il CEP ottenuto dal trend T6 per lo stato S3 riferito al requisito R19 Il concept singolo che ne risulta Per facilitare le azioni di taglio soprattutto quando richiesta un elevata precisione in zone molto delicate con dimensioni dei tagli dell ordine dei mm si crea un braccio meccanico robotizzato che sostituisce il chirurgo nell effettuare fisicamente il taglio Il medico guida il braccio dalla consolle esterna digitale di facile utilizzo e comprensione Grazie ad un particolare guanto che gestisce la realt virtuale il chirurgo direziona il braccio per effettuare il taglio Nel display posto sulla consolle si pu vedere dove si sta dirigendo il braccio e vengono forniti all utente particolari feedback tattili direttamente dal guanto stesso In questo modo i piccoli tremolii delle mani ed eventuali sbavature vengono facilmente corretti dal software che gestisce il braccio robotico Come si pu notare il CEP riferito al trend T6 indirizza il concept verso una soluzione in cui l utente prende principalmente le decisioni mentre le azioni concrete sono lasciate al prodotto L uso di un braccio meccanico suggerito dal principio P12 perch consente di eseguire azioni precise senza particolari richieste sui movimenti del chirurgo Il principio P35 suggerisce di sostituire gli strumenti odierni bisturi con componenti digitali e pannelli di controllo come il guanto in realt virtuale Inoltre sfruttando la relazione positi
98. tende ad abbandonare il DVD in quanto una caratteristica fondamentale che deve possedere il dispositivo la sensazione di controllo che egli deve avere Per ovviare al problema basta mostrargli i risultati in modo chiaro ogni qualvolta che si cambia lo stato del sistema o si esequa una piccola modifica o un miglioramento tramite una nota a monitor scritta con un linguaggio semplice In base all utente che vi accede si pu evitare di indicare alcuni cambiamenti che l utente non conosce e quindi non riesce a percepire e con il tempo si possono inserire poich comincia a diventare un esperto Funzione1 Aspetti inerenti alla terza funzione scegliere un Aspetto QUANTITA DI PASSAGGI PER RIUSCIRE A Requisito Numero di impostazioni programma e modificare i suoi parametri TERMINARE L AZIONE definite per default entrando nei men interni del sistema Funzionez Aspetti inerenti alla quinta funzione usare Aspetto PRESENZA DI NOTE O AIUTI NELLE VARIE Requisito Numero di note aiuti che programmi di lavaggio particolari mezzo FASI DELLA FUNZIONE compaiono durante lo carico cicli brevi lana e delicati svolgimento delle funzioni Tipodi Negativa Principi Azioni preventive Azioni preparatorie Ammortizzare Dinamicizzare una Rendere veloce saltare oltre relazione funzione Figura 3 12 Report per la creazione dei concept combinati Di seguito si riporta un esempio due requisiti R4 Feedback sullo stato del sistema e R8 Linguaggio univers
99. un apposito algoritmo che fornisce in uscita solamente i metodi di valutazione dell usabilit pi adatti al caso in questione L ultima attivita che viene svolta e l aggiornamento dei valori contenuti all interno dei database grazie alla nuova esperienza acquisita dal team di lavoro Grazie alla sua struttura UEMM risolve alcuni dei problemi presenti in letteratura in particolare l arbitrarieta della scelta e dell utilizzo dei criteri per la caratterizzazione dei metodi oltre che fornire un algoritmo di calcolo predeterminato e ripetibile in diverse circostanze e con diversi prodotti Nei due paragrafi successivi vengono definiti nel dettaglio gli elementi che costituisco UEM M In particolare nel primo paragrafo vengono descritti i criteri di selezione e gli strumenti che vengono utilizzati per la generazione del multi metodo nel secondo si propone un caso studio per descrivere il processo che viene compiuto dall utente per ottenere il multi metodo specifico 25 2 Stato dell arte TABELLA DEI CRITERI DI CARATTERIZZAZIONE BN mi MATRICE DELLE _ MULTI METODIDI M LLE Fear DECISIONI METODO DELL USABILITA WES MATRICE DEL Ta CONFRONTO A COPPIE TABELLE DEI PESI ESTERNI a CONTESTO ESTERNO Figura 2 3 Strumenti e processi di UEMM 2 5 1 Struttura del metodo UEMM Il primo strumento che viene costruito il database dei metodi di valutazione dell usabilit Complessivamente in e
100. un prodotto inserito dominio caratterizzato dal contenere prodotti diversi tra loro ma che sono accumunati dal raggiungere lo stesso macro obiettivo che caratterizza l ambito Ad esempio un dominio quello degli elettrodomestici e al suo interno sono contenuti prodotti come l aspirapolvere il ferro da stiro normale e a caldaia la lavastoviglie la lavatrice etc Tutti questi prodotti hanno in comune l obiettivo di aiutare gli utenti con i lavori domestici Un altro dominio quello dell abbigliamento In questo caso vengono inglobate tutte le tipologie di vestiti ma anche cappelli guanti cinture e altri accessori L obiettivo e quello di coprire il corpo degli utenti Al momento si sono individuati nove domini che oltre ai due gi definiti sono Prodotti elettronici per l intrattenimento Macchine industriali Mezzi di trasporto motorizzati Mezzi di trasporto non motorizzati Arredamento Serramenti e Accessori di bellezza e Funzioni implementate Vengono inserite tutte le funzioni presenti nel prodotto possibilmente in ordine di complessit Ci perch potrebbe gi essere un aiuto per la classificazione degli utenti 82 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina HRS EIZO 52 22 5222 Ei I I e Criterio di classificazione degli utenti Il criterio viene scelto anche in questo caso dall utente da una lista di criteri proposti anche se vi
101. utilizzando programmi pre impostati senza variarli girando solo la ruota di selezione 2 Pulire capi variando 1 dati dei programmi pre impostati presenti sul display 3 Pulire i capi variando i dati del programma pre impostato andando nei men a comparsa o a tendina interni e gestendo valori contenuti in essi 4 Pulire i capi sfruttando programmi di lavaggio particolari mezzo carico cicli brevi lana e delicati 5 Pulire capi attraverso un programma nuovo creato dall utente in cui gestisce tutti dati del ciclo di lavaggio Classi di utenti 1 Utenti che avviano il lavaggio girando solo la rotella dei programmi 2 Utenti che visualizzano sul display il programma di lavaggio variando alcuni dati presenti a monitor e usano anche particolari tipi di lavaggio pre impostati 3 Utenti che variano i parametri del programmi di lavaggio dai men e gestiscono inoltre anche dati interni della macchina 4 Utenti che programmano il lavaggio completo e gestiscono tutti i dati interni della macchina Prodotti concorrenti M odello Dyns it 41032522 di Hoover Modello Was 24422IT di Bosch Modello EWF 16981W Jetsy Time di Rex Electrolux Primo prodotto appartenente allo stesso Lavastoviglie dominio Funzione facile del prodotto 1 Utenti che lavano le stoviglie facendo partire la macchina senza visualizzare alcun programma 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina REESE THEE a a
102. 11 036 037 _ MI7 067 023 082 0 32 009 036 035 0 58 059 0 10 0 61 __ MI8 063 0 64 064 030 0 10 0 34 037 060 0 64 009 061_ MI9 062 055 082 0 10 0 10 032 033 0 61 0 60 0 10 064_ M21 0 14 064 011 0 63 0 83 0 83 083 0 11 0 61 0 10 010 M22 064 0 65 0 09 0 84 0 32 0 82 0 10 0 83 0 15 0 62 0 09 _ M23 038 075 012 0 31 0 34 0 64 0 58 0 81 0 64 034 07 M25 0 67 0 61 032 0 10 0 32 0 64 0 65 0 86 0 81 033 063 M26 0 63 0 63 011 0 14 0 09 0 63 0 36 0 62 0 63 031 0 34 M28 064 0 63 010 0 12 0 10 0 58 0 84 0 84 0 80 058 0 36 _ M31 082 085 059 0 11 0 33 0 62 0 63 0 81 0 63 0 64 0 63 _ M32 082 082 086 0 11 0 35 0 64 0 62 0 82 0 60 059 0 81 __ M33 084 086 082 0 67 0 61 0 81 0 82 0 61 0 65 0 61 0 64 M34 086 086 0 86 0 65 0 66 0 82 082 0 60 057 0 65 0 84 Si consideri in questo caso il metodo M25 e la classe Goal 1 La valutazione attraverso le euristiche di Nielsen molto conosciuta dal team di ricerca e per questo il valore della conoscenza media si attesta a 0 9 La confidenza invece di riscontrare i problemi di usabilit relativi all efficacia l efficienza e la soddisfazione dell interazione tra l utente e il prodotto si definiscono mediamente a 0 7 0 64 e 0 25 In p
103. 2 0 5 47 121820 1121820 f l e I ie i e e 22820 Sy 2 2 1 9242839 2 ees EN 24 27 pou 121820 12 1827 122 232428 12 3 9 11 28 peu 182399 51 ga i 1182324 J u 10 2746 __ Ii Pd 23 O 15 22 94801 59 05819 0525 1 DENEN 19 25 16 o BD 58175 57810 o 4 41 71 wass 10 1125 11 25 BI 10235 02325 102325 102325 15 A E L25410 11 26 o _ O 19 O ol e LI 004220901025 fi 5102275 102325 10 2205210 2325 _ sie RAZER PIE i FECE L d 21 350318 po E Was Tas 2o Bed or pati i ni 203999 x 1117 5400 01725 91019 pegas 101725 92639 1111 03 9 ooo if ii o uvo _ 0 vi C E 149 11 58122 5 2 51933 RI a ry rr _ 92 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Tabella 3 16 Continua da R19 a R27 Regs 19 Ro HG es es lup i 2 Vs _ _ ir Li cc cc i ee di _ e _ cl 3 fe a u j C s s o 4911 Jj jk f y T 12 9 9 91019 91019 1 2 x 5 Edie ade I p j o sar ei 93839 0 3839 93839 o 50 de 1 22 7989 93839 93839 I _
104. 2 2 3 2 4 2 5 2 6 va a comporre la tabella dei criteri di caratterizzazione Grazie a questa tabella il database completo 33 2 Stato dell arte Tabella 2 6 Relazioni tra i metodi di valutazione e le performance Il terzo strumento che viene impiegato all interno di UEMM rappresentato dall insieme delle tabelle dei pesi esterni L insieme composto da quattro tabelle che racchiudono le scelte che l utente deve effettuare per individuare il tipo di situazione in cui si colloca il suo caso studio il tipo di obiettivo che perseguita e assegnare i relativi pesi degli aspetti che fanno parte dell obiettivo i pesi delle feature i vincoli che si presentano durante lo svolgimento del processo di valutazione La prima tabella contiene solamente una riga in cui viene inserita la situazione selezionata dall utente di UEMM La seconda tabella composta da un numero di righe che varia rispetto al tipo di obiettivo scelto Infatti se si seleziona l obiettivo 1 il numero di righe pari a 4 Infatti nella prima contenuta la tipologia di obiettivo e nelle altre tre gli attributi efficacia efficienza e soddisfazione Se al contrario si seleziona l obiettivo 2 il numero di righe pari a 1 poich non possiede ulteriori suddivisioni interne Per ognuno presente una seconda colonna in cui inserire i pesi degli obiettivi e delle loro caratteristiche in base alle esigenze del caso studio range di valori varia da 1 se l attribut
105. 20 x montagna P12 Di conseguenza l utente appena accesa l auto entrare nel men e avviare la ricarica completa subito o tra un certo periodo di tempo T6 S4 Il linguaggio e la simbologia utilizzati devono essere semplici nella lingua dell utente senza abbreviazioni e termini tecnici P33 Applicazione di opportuni metodi di valutazione dell interazione ai concept e individuazione delle revisioni concept singoli e combinati vengono valutati dal punto di vista dell interazione grazie alla generazione di un opportuno multi metodo ll gruppo di ricerca definisce i pesi da inserire nelle apposite tabelle In questo caso si pone molta attenzione agli obiettivi in particolare all efficienza all efficacia e alle prestazioni rispetto alla situazione e alle risorse Non si hanno a disposizione n il prototipo reale n i futuri sviluppatori del prodotto M a si possono intervistare gli utenti finali Sono settati su un livello medio sia la conoscenza ed esperienza del team di lavoro che la strumentazione e il budget a disposizione Si presta molta importanza agli output che vengono forniti rispetto agli input e ad altre grandezze come il manuale d istruzioni e le texture usate nell interfaccia Inseriti i dati IDIM fornisce in uscita tre metodi di valutazione dell usabilit Combinato C7 e C8 e 1 Consistency inspection e 2 Featuresinspection e 3 Collaborative usability inspection 143 4 Validazione di IDIM
106. 36 Numero medio di discipline da conoscere per poter Down Ph Ps De completare una funzione Le relazioni presenti nel corpo centrale della HOI non vengono riportate per motivi di spazio ma sono state aggiunte nel database di IDIM L attivit successiva si basa sulla definizione del livello evolutivo attuale tramite il diagramma SSD Dai casi studio svolti stato individuato un nuovo trend evolutivo e nuovi esempi da aggiungere al database dei trend In tabella 5 3 si riportano il nuovo trend a cui sono stati aggiunti ulteriori esempi esterni al campo medico e gli esempi medici che sono stati integrati nei trend esistenti Per motivi di spazio e ripetitivita delle informazioni esposte si riportano solo gli elementi nuovi che sono stati aggiunti Tabella 5 3 Aggiornamenti al database dei trend TREND T1 Functional contemporaneity SIT s DEF 52 Bisturi a sega Bisturi con tecnologia Se piezoelettrica Se l elemento osseo da l elemento osseo da tagliare presenta tagliare presenta qualche caratteristica qualche caratteristica che richiede una che richiede una maggiore durezza si maggiore durezza il deve stoppare bisturi riconosce il completamente problema e cambiare automatico adatta la strumento potenza emanata Definizione Una nuova e inattesalSe una nuova ell esecuzione di una azione richiesta perjinattesa azione inattesa risolvere la funzione richiesta per risolvere azione
107. 373 410 B Helms K Shea F Hoisl 2009 framework for computational design synthesis based on graph grammars and function behaviour structure Proceeding of the International Design Engineering Technical Conference amp Computers and Information in Engineering Conference IDETC CIE 30 agosto 2 settembre San Diego California USA M Hertzum N E Jacobsen 2001 The evaluator effect A chilling fact about usability evaluation methods International Journal of Human Computer Interaction vol 13 pp 421 443 E Hippel 2009 Democratizing innovation the evolving phenomenon of user innovation International Journal of Innovation Science vol 1 1 pp 29 40 Horsky McColgan J E Pang A J Melnikas J A Linder J L Schnipper B Middleton 2010 Complementary methods of system usability evaluation Surveys and observations during software design and development cycles Journal of Biomedical Informatics vol 43 pp 782 790 T J Howard S J Culley E Dekoninck 2008 Describing the creative design process by the integration of engineering design and cognitive psychology literature Design Studies vol 29 pp 160 180 Howarth T Smith J ackson R Hartson 2009 Supporting novice usability practitioners with usability engineering tools Human Computer Studies vol 67 pp 533 549 J Huart C Kolski M Sagar 2004 Evaluation of multimedia applications using inspection methods the Cognitive
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109. Anche i FMUI possiedono espressioni matematiche per gestire alcune situazioni ma sono presenti anche altri algoritmi piu sofisticati per gestire gli aspetti piu imprevedibili tipici dell interazione Se l output un valore numerico riferito principalmente alla quantificazione di elementi di ergonomia di caratteristiche strutturali della persona etc vengono usate le equazioni matematiche Ad esempio si consideri il blocco che simula l avvicinamento della mano dito della persona al pulsante di richiesta della fermata negli autobus L output indicante la distanza tra la mano e il pulsante si ottiene tramite equazioni matematiche che si basano su parametri antropometrici altezza utente lunghezza del braccio etc Nel caso invece di dover ottenere in uscita valori Booleani o altri risultati pi complessi si richiedono dei sistemi di elaborazione pi articolati ma che comunque mantengono le loro caratteristiche di ripetitivit e genericit Esempi sono particolari espressioni logiche e condizionali Per capire meglio il loro significato e struttura si consideri la situazione dei sistemi di chiusura con carta magnetica blocco che ne simula l interazione con l utente legge la carta e apre il sistema in caso di successo Gli input sono il segnale che arriva dal sensore che legge il passaggio della carta e il segnale derivante dall orientazione della carta Gli output consistono in un nuovo segnale di successo sulla corretta lettura della carta
110. B sp XIII e delle strutture interpretate S sp XIV Lo stesso accadeva anche nel processo classico FBS ma in modo pi confuso e meno delineato restanti subprocessi sono gli stessi del metodo di Gero e infatti mantengono la numerazione in cifre L estensione del metodo di Gero con le modifiche di Cascini et al 2013 viene considerato nei prossimi paragrafi 1 1 4 Validazione di IDIM sassa a a a III AES n 4 3 2 Mapping Il mapping tra processi e variabili di IDIM e FBS viene svolto analizzando gli elementi simili e le mancanze di corrispondenze tra i due metodi Si mantengono i processi FBS come basi per il confronto e Needs identification primo subprocesso FBS trasforma in In IDIM N si configurano come i bisogni degli utenti evidenziati attraverso l utilizzo del questionario che si genera automaticamente nel linguaggio dell utente L analisi di tali bisogni consente agli aspetti d interazione di essere raccolti Quest ultimi rappresentano l interpretazione dei progettisti dei bisogni degli utenti e quindi costituiscono Nel secondo subprocesso N gt R IDIM trasforma i bisogni interpretati espliciti degli utenti in requisiti d interazione grazie all utilizzo della HOI Quindi anche in questo caso i due metodi sono molto simili Anche il terzo processo in cui si trasformano i requisiti attesi Re in bisogni attesi viene eseguito da IDIM Infatti i requisiti d interazione e
111. E Orologio atomico La Misurazione disponibile il manuale sua tecnologia interna e cartaceo 8 3 2 processi di default assicurano che non si possano generare problemi 8 3 1 Definizione ci sono aluti Una spiegazione orale e Un manuale d istruzioni Sono disponibili aiuti Sono disponibili aiuti Sono presenti aiuti disponibili per uscire strutturata l unica cartaceo disponibile interattivi risolutivi proattivi uno stato di errore tipologia di aiuto come aiuto per l utente presente 114 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Tabella 3 20 Continua 9 TREND Context span Sit Orologio meccanico sui campanili Gli utenti Orologio da polso Gli utenti possono conoscere Misurazione devono cercare dove sono i campanili per l ora ovunque 9 1 1 del tempo conoscere l ora 9 1 2 Sit Shopping Negozio Gli utenti devono muoversi e cercare il Acquisti attraverso i servizi postali Gli utenti E Commerce Tramite una connessione internet negozio specifico per comprare il capojricevono i cataloghi e poi spediscono la richiesta E abi possono fare shopping ovunque d abbigliamento 9 2 1 tramite i servizi postali 9 2 3 Definizione L interazione pu avvenire solo in un posto L interazione pu avvenire in un numero i pu avvenire ovunque specifico limitato di posti 115 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchin
112. Functional mock up unit for co simulation import in EnergyPlus Journal of Building Performance Simulation pubblicato online DOI 10 1080 19401493 2013 808265 D Overton 2006 Not fault found returns cost the mobile industry 4 5 billion per year WDS Global Disponibile http www wds co no fault found returns cost the mobile industry 4 5 billion per year Ultimo accesso 21 11 2013 E H Park 1996 Human Interaction with Complex Systems Conceptual Principles and Design Practice Springer S Pencil H Min 2013 Optimal machine tools selection using quality function deployment and fuzzy multiple objective decision making approach Journal of Intelligent amp Fuzzy System vol 24 1 pp 163 174 D Peronio 2010 Ciclo integrato per la valutazione d usabilita Tesi di laurea specialistica in Ingegneria dell Innovazione Industriale Facolt di Ingegneria Universit degli studi di Udine S C Pin F Haron S Sarmady A Z Talib A T Khader 2011 Applying TRIZ principles in crowd management Safety Science vol 49 2 pp 286 291 R Polillo 2005 Un modello di qualit per i siti web Mondo Digitale 4 2 pp 32 44 P G Polson C Lewis J Rieman C Wharton 1992 Cognitive walkthroughs A method for theory based evaluation of user interfaces International Journal of Man Machine Studies vol 36 pp 741 773 M Pourmohamadi J S Gero 2011 LINKOgrapher an analysis tool to study design
113. LI USATI gt pe els a gt 6 CONFUSIONE DOVUTA SIMBOLI SIMILI Figura 2 10 Estratto della HOI riferita al DVD recorder risultati principali che fornisce la sono i requisiti d interazione specifici Per il DVD recorder sono 22 requisiti tra i quali R1 Visibilit dei componenti d interazione e R11 Visibilita delle azioni procedure Sfruttando i principi e i rispettivi esempi il progettista deve creare i concept singoli per ogni requisito Nella tabella 2 22 si riporta un estratto degli concept singoli che si sono generati il cui totale pari a 46 soluzioni Barattin 2010 63 2 Stato dell arte Tabella 2 22 Estratto dei concept singoli ottenuti sul DVD recorder PROBLEMA ASPETTO REQUISITO PRINCIPIO CORRISPONDENTE D INTERAZIONE RISOLUTORE CONCEPT SINGOLO Personalizzazione del funzionamento del dvd recorder Numero funzioni personalizzabili Difficolta nella scelta dei parametri all inizio di un film Possibilit di capire se un azione e andata a buon fine Controllo sulle azioni che si eseguono Visibilit dati Difficolt nella fase di scelti a monitor visualizzazione Difficolt nella visualizzazione dei dati durante la registrazione immediata Numero e qualit dei feedback di risposta diretta del dispositivo Facilit di trovare i tasti giusti sull apparecchio Facilit nell inserimento del cd Visibilita tasti sull apparecchio Livello di d
114. La tecnica predefinita in tutte le sue parti ma richiede un impiego di risorse notevole alle quali vengono richiesti livelli di esperienza diversi Model Based Evaluation Il metodo prevede i problemi di usabilit di un futuro prodotto tramite l applicazione di un modello predefinito Smith e Mosier 1986 Esistono molteplici modelli che rappresentano le caratteristiche fondamentali di un interfaccia di un prodotto e sono sufficientemente generici per essere applicati a piu prodotti diversi La famiglia di modelli piu famosa e utilizzata quella dei S Amant et al 2007 GOM S un acronimo che sta per Goals gli obiettivi che l utente pu raggiungere con il sistema Operators le operazioni azioni di base M ethods le sequenza di operazioni di base necessarie per raggiungere un determinato obiettivo e Selection rules le regole di selezione che descrivono cos necessario per raggiungere un determinato obiettivo Questa tecnica prevede i comportamenti degli utenti e del prodotto senza aver bisogno degli utenti reali e di un prototipo funzionante Ci non toglie che per applicare con successo il metodo occorrano tempi e costi elevati Using Previous Studies Il metodo sfrutta studi e risultati precedenti operati su prodotti diversi come prove metri di valutazione a sostegno o contro alcuni aspetti di progettazione all interno del prodotto in analisi Baker 2009 Grazie ai risultati gi pervenuti in altri casi studio i
115. M RECIPES Figura 6 10 Schermata dedicata alla stampa meccanica di SCADA 192 6 Sfruttamento di IDIM m 6 1 2 Applicazione di IDIM al prodotto Label Master L applicazione del metodo inizia con la scelta della classe di prodotto In questo caso non presente nel database e deve essere creata Per ottenere tale obiettivo si analizza il prodotto le funzioni che esegue e successivamente si effettuano delle ricerche in internet per individuare concorrenti e i loro prodotti La tabella 6 1 mostra la classe di prodotto per la macchina Industriale di finitura e taglio delle etichette Tabella 6 1 Classe di prodotto della macchina industriale di finitura completa di etichette Classe di prodotto Macchina industriale per la finitura completa ka elite S hiss Dominio Macchine industriali per la lavorazione del materian Funzioni implementate 1 Stampa a caldo dell oro 2 Stampa meccanica 3 Fustellatura meccanica 4 Fustellatura laser 5 Raccolta e impacchettamento dello sfrido 6 Taglio e imballaggio delle etichette multiple Criterio di classificazione degli utenti Lavoro ruolo che possiedono rispetto alla macchina Classi di utenti 1 Operai addetti alla macchina controllo e azionamento 2 Tecnici programmazione e manutenzione 3 Progettisti della macchina Prodotti concorrenti M odello ROTOWORX 330 di Durst M odello VEGAPLUS di Prati M
116. Management vol 15 pp 71 89 R Wever C Boks J Van Kuijk 2008 User centred design for sustainable behavior International Journal of Sustainable Engineering vol 1 1 pp 9 20 H A Yanco J L Drury J Scholtz 2004 Beyond Usability Evaluation Analysis of Human Robot Interaction at a Major Robotics Competition Human Computer Interaction vol 19 1 2 pp 117 149 N Yang 2003 Quality Function Deployment QFD matrix analysis software review Disponibile in http castle eiu edu pingliu tec5133 resources Spring2003 Research Paper Ning Yan g pdf Ultimo accesso 03 10 2013 M Yang F I Khan R Sadiq P Amyotte 2011 A rough set based quality function deployment QFD approach for environmental performance evaluation a case of offshore oil and gas operations Journal of Cleaner Production vol 19 pp 1513 1526 M J Van den Haak M de Jong P J Schellens 2004 Employing think aloud protocols and constructive interaction to test the usability of online library catalogues A methodological comparison Interacting with Computers vol 16 pp 1153 1170 P A Verhaegen J D hondt J Vertommen S Dewulf J R Duflou 2009 Relating properties and functions from patents to TRIZ trends CIRP Journal of Manufacturing Science and Technology vol 1 pp 126 130 233 Bibliografia a P E Vermaas K Dorst 2007 In conceptual framework of John Gero s FBS model and the prescriptive aims
117. NAVIGAZIONE INTERNET c ELABORAZIONE DOMESTICA DI IMMAGINI C APPLICAZIONI PROFESSIONALI DISEGNO TECNICO CONTABILITA ECC TUSSICA 14 PER QUANTO TEMPO USI RARAMENTE X UNA VOLTA ALLA SETTIMANA o UNA VOLTA AL GIORNO c SEMPRE Figura 2 9 Parte del questionario sottoposto agli utenti Dalla valutazione qualitativa emerso che 3 utenti hanno un peso basso attorno a 0 3 4 utenti sono nell intorno medio basso con punteggio pari a 0 5 10 utenti di livello medio alto con un peso di 0 75 e 4 utenti di livello alto con un punteggio pari a 0 9 Dai questionari si sono ricavati complessivamente 25 aspetti da analizzare all interno della HOI Di seguito si riporta una parte di tali aspetti e Personalizzazione del funzionamento del DVD recorder e Controllo sulle funzioni che si eseguono e Presenza di aiuti durante lo svolgimento delle azioni e Facilit nell uso e nella comprensione del libretto di istruzioni e Livello di comprensione dei simboli usati e Confusione dovuta a simboli simili Inizialmente il progettista inserisce nella struttura della HOI vuota in ordine casuale gli aspetti in modo da poter completare la parte pi a sinistra della casa Grazie a ci viene calcolato il peso dei singoli aspetti sommando insieme i pesi degli utenti che li hanno indicati Dopo quest ultimo passaggio possibile ordinare gli aspetti ponendo il piu importante in alto Ora possibile completare la parte central
118. P positivi che negativi includono le funzionalit le regolazioni e le personalizzazioni inserite nel prodotto Inoltre tra gli aspetti negativi si annoverano anche i costi Quindi l IFR pu essere descritto dalla seguente formula eq 2 1 aspetti positivi IFR Eq 2 1 aspetti negativi costi Teoricamente tale rapporto dovrebbe tendere all infinito Nella realt ci non pu mai accadere e si progetta il prodotto in modo che il suo percorso evolutivo stia contenuto il pi possibile interno dei limiti dati dall IFR avvicinandosi ad esso il pi possibile fig 2 1 IFR II sistema oggi Limite evolutivo dettato da IFR Evoluzione Figura 2 1 IFR e limiti evolutivi Mann 2003 Per tendere all IFR TRIZ offre una serie di strumenti che aiutano il progettista e lo indirizzano verso il suo obiettivo Tra gli strumenti pi conosciuti e utilizzati che verranno successivamente ripresi in questo documento ci sono i 40 principi inventivi le 39 features la matrice delle contraddizioni e gli 8 trend evolutivi Questi strumenti riescono ad astrarre il problema a renderlo generico e non piu dipendente dal prodotto specifico Dal problema astratto vengono proposte soluzioni generiche che poi il progettista rende specifiche rispetto alla sua condizione Questo aspetto rende possibile il superamento del muro dell inerzia psicologica e della NIH Tong et al 2008 40 principi inventivi Altshuller 1999 rappresent
119. Per portare il sistema allo Per portare il sistema allo Il sistema sempre pronto stato ottimale di utilizzo si stato ottimale di utilizzo si allo stato ottimale devono eseguire una serie di devono eseguire una serie di azioni che perduranojazioni temporanee iniziali durante tutto l utilizzo del prodotto Il SSD di SA1 mostra che pochi stati si trovano a destra della linea indicante il livello attuale e ci significa che le opportunit di miglioramento sono abbastanza scarse Al contrario il SSD di SA2 possiede pi stati a destra e quindi maggiori possibilit di evoluzione Inoltre l attivit SA2 156 4 Validazione di IDIM possiede molti piu requisiti di interazione rispetto all altra tabella 4 11 in cui addirittura rientrano tutti quelli scoperti Per queste ragioni il resto della ricerca si concentrera solamente sull attivita 5 2 ES E3 Figura 4 11 SSD delle attivita SA1 SA2 Generazione delle linee guida per possibili futuri miglioramenti Quest ultima parte tratta la generazione delle linee guida per migliorare l attivit SA2 Come mostrato in figura 4 12 la prima attivit definisce i percorsi evolutivi specifici Essi sono una delle basi assieme ai requisiti d interazione e alla matrice delle relazioni per la generazione delle soluzioni progettuali
120. SSSITISIiXIIE a a n i as m invece opportuno che decresca un unit di misura e infine la categoria di appartenenza La categoria viene scelta tra 4 categorie presenti in cui si intersecano due dimensioni ortogonali Da un lato si ha la contrapposizione tra aspetto fisico Ph e aspetto psicologico Ps delle caratteristiche del prodotto interfaccia fisica contrapposta ai processi cognitivi presenti nella mente dell utente e dall altro l aumento In o la riduzione De non solo in quantita di un requisito Uno stesso requisito pu appartenere anche a pi di una categoria poich in base alla situazione specifica in cui si trova il progettista avere pi di un significato Ad esempio si consideri il primo requisito R1 Visibilit dei componenti d interazione L unit di misura la percentuale poich la visibilit non pu possedere altre unit pi concrete come il metro o il secondo La direzione o trend che segue up ovvero la tendenza quella di cercare di aumentare sempre piu la visibilit dei componenti per avere una migliore interazione con essi La categoria di appartenenza Ph In Ci perch descrive solamente la fisicit dei componenti e il trend di aumentare la grandezza del requisito Gli altri requisiti vengono riportati di seguito in tabella 2 19 La lista dei requisiti viene continuamente aggiornata ogni qualvolta si individua un nuovo elemento requisiti rappresentano il primo elemento
121. STSSKUKTSTWSSESSSIISRSSSS OXNICKUESSTISISEEESSSSSITISIiXIIE a a n i as m e Situazione Applicando i metodi si riscontrato che la classe RW che indica l utilizzo per test di un prototipo completo e funzionante adatta per la valutazione con tutti i metodi in ugual misura Ci significa che il metodo M 22 cambia dal valore 2 a 3 e Obiettivi metodi rispettano tutti i valori immessi all interno dell apposita tabella ma il metodo M 22 grazie alla sua approfondita analisi sulle feature del sistema riesce a valutare completamente anche l efficacia passando dunque dal valore 2 a 3 e Feature In questo caso sono presenti pi modifiche Considerando il metodo M 11 dipendentemente dai compiti che vengono stabiliti all inizio dell indagine gli output vengono valutati con lo stesso peso degli input quindi le feature F21 e F22 passano dal valore 2 a 3 Il metodo M 22 riesce ad analizzare anche se non nel dettaglio i feedback che vengono forniti dal prodotto perch si analizzano anche i cambiamenti di stato di quest ultimo situazione in cui il prodotto fornisce sempre dei feedback Quindi la feature F71 passa da 1 a 2 Per quanto riguarda il metodo M31 dipendentemente dai compiti che vengono analizzati la feature che descrive la visibilit dello stato attraverso la vista molto importante tale da passare dal valore 1 a 3 e Risorse metodo M 22 ha risparmiato tempo rispetto a quello pianificato all inizio Ci accaduto pe
122. UN N GI GI GI GI GI CO LJ based 27 Collaborative usability inspection Ibridi 32 Competitive comparative analysis 3 3 CD C2 C2 CO Expert M24 Guideline based evaluation Participatory heuristic evaluation M34 Pluralistic walkthrough 3 N I metodi di valutazione presenti in UEMM sono stati confrontati con tutte le tipologie di situazione In base al livello di soddisfacimento del criterio ad ogni metodo viene assegnato un peso da 1 a 3 valore quest ultimo che indica il massimo grado di soddisfacimento In tabella 2 2 vengono riportati i valori di tali relazioni Criterio 2 Obiettivi Ogni processo di valutazione ha degli obiettivi da raggiungere Considerando la classica definizione di usabilit della ISO 9241 11 1998 e il modello della qualit descritto da Polillo 2005 si sono distinti quattro tipologie diverse di obiettivi 27 2 Stato dell arte __ rrrr_ amp rm_ y_F m ooo_ ysrr gt y ii5 _oajE 6 ga eogogogo dl oaGae F P e Goal 1 trovare tutti i problemi di usabilit del sistema Si conduce un analisi a 360 basandosi sui tre indici principali della definizione classica di usabilit efficacia raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione all accuratezza e completezza dei risultati ottenuti efficienza rapporto tra il livello di efficacia e l impiego e consumo di risorse e soddisfazione livello di utilit
123. VELLO Di CONTROLLO SUL SISTEMA M PERSONALIZZAZIONE DELLA FUNZIONE O DIVERTIMENTO NELL ESECUZIONE DELLA FUNZIONE O LIVELLO DI RISCHIOSITA DELLA FUNZIONE AZIONE SIMBOLI E LINGUAGGIO Q COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO UTILIZZATO p Di COMPRENSIONE DEI St BOI UTILIZZATI Figura 6 11 Estratto di un questionario compilato da un utente Dall analisi dei questionari e dall utilizzo della matrice delle relazioni degli aspetti si sono ricavati 62 aspetti d interazione di cui i pi frequenti sono e 1 Complessit nell esecuzione della funzione per fustellatura laser 194 6 Sfruttamento di IDIM a EE sas an m e 2 Livello di controllo sul sistema per fustellatura laser e 3 Complessit nell esecuzione della funzione per stampa meccanica e 4 Livello di personalizzazione della funzione per stampa meccanica e 5 Livello di controllo sul sistema per stampa meccanica Dai questionari sono stati individuati anche nuovi aspetti da aggiungere al database di IDIM come ad esempio e livello di evidenziazione dei pulsanti del software per tutte le funzioni presenti e Complessita nell inserimento iniziale del materiale da lavorare in questo caso specifico il materiale la carta con le etichette da rifinire e Mancanza di un manuale di istruzioni per particolari elementi della macchina in questo caso specifico il manuale d istruzioni mancante quello dedicato agli allarmi e Complessit
124. Walkthrough case Interacting with Computers vol 16 pp 183 215 IHS Goldfire sotfware The Platform for Optimal Product Decisions disponibile in nttp www inventionmachine com products and services innovation software Ultimo accesso 04 07 2013 S Imran F Foping Feehan M Dokas 2010 Domain Specific M odeling Language for Early Warning System Using IDEF0 for Domain Analysis International Journal of Computer Science Issues vol 7 5 pp 10 17 Innovation WorkBench 2005 IWB software disponibile in http www ideationtriz com new iwb asp Ultimo accesso 04 07 2013 221 Bibliografia EER a ISO 9241 11 1994 Ergonomic Requirements for Office Work with Visual Display Terminals VDTs Part 11 Guidance on Usability Disponibile in http www iso org iso home store catalogue_tc catalogue_detail htm csnumber 3800 9 Ultimo accesso 25 09 2013 R J Kamper 2002 Extending the usability of heuristics for design and evaluation Lead follow and get out of the way International Journal of Human Computer Interaction vol 14 3 4 pp 447 462 B Karakostas Y Zorgios C C Alevizos 2006 Automatic derivation of BPELAWS from IDEFO process models Software amp System M odeling vol 5 2 pp 208 218 A Karoulis S Sylaiou M White 2006 Usability evaluation of a virtual museum interface Informatica vol 17 3 pp 363 380 Khomenko R De Guio L Lelait Kaikov 2007 A fra
125. a La struttura posseduta dal database dei trend consente di avere una loro maggiore applicabilita e comprensione Come gia accennato il database non contiene suggerimenti che indicano come passare da uno stato all altro ovvero come implementare l evoluzione trend evolutivi della teoria TRIZ si comportano allo stesso modo solo che poi sono stati successivamente aggiunti altri strumenti per sopperire al problema In questa ricerca il problema viene gestito attraverso lo sfruttamento del database in un framework che consente di ottenere delle soluzioni progettuali Quest ultime hanno lo scopo di creare un prodotto innovativo dal punto di vista dell interazione perch anticipa l evoluzione rispetto ad alcune sue caratteristiche C un ultimo punto importante da definire che riguarda la possibilit di aggiornare il database dei trend non solamente con nuovi esempi esplicativi ma anche con nuovi stati A causa della ridotta ricerca svolta sui prodotti alcuni stati possono essere stati tralasciati o nel tempo l interazione con i prodotti evolversi e migliorare ulteriormente Quindi importante tenere continuamente aggiornato il database 3 2 2 Generazione del metodo di progettazione incentrato sui trend evolutivi ITRE La generazione di soluzioni progettuali innovative deve basarsi su un metodo che sfrutti al suo interno i trend evolutivi in modo che l azienda che lo utilizza riesca a produrr
126. a Funzioni implementate 1 Rifornire di carburante il mezzo tramite l intervento di un operatore 2 Rifornire di carburante il mezzo da parte dell utente nelle postazioni di self service con pagamento tramite banconote 3 Rifornire di carburante il mezzo da parte dell utente nelle postazioni di self service con pagamento tramite carta di credito o bancomat Classi di utenti 1 Utenti che riforniscono il proprio mezzo solamente con l aiuto di un operatore del distributore 2 Utenti che riforniscono il proprio mezzo nelle stazioni self service pagando banconote 3 Utenti che riforniscono il proprio mezzo nelle stazioni self service pagando con carta di credito o bancomat Prodotti concorrenti Stazioni di rifornimento di benzina o diesel Stazioni di rifornimento per auto elettriche Primo prodotto appartenente allo stesso Sistemi di allacciamento alla corrente dominio presa di un elettrodomestico Funzione media del prodotto 1 macchinario pesante Funzione articolata del prodotto 1 Connettere alla corrente particolari sistemi di sicurezza che richiedono pi azioni per completare la connessione es operai che lavorano sulla rete elettrica che collegano e staccano la corrente con particolari sezionatori Secondo prodotto appartenente allo stesso Sistemi di allacciamento alla rete idrica dominio Funzione molto facile del prodotto 2 Aprire il rubinetto per riempire un serbatoio Funzione facile del prodotto 2 Selezionare una
127. a comunit scientifica Si riportano i principi d interazione rivisti in tabella 3 15 in cui si evidenzia il parallelismo con i principi TRIZ gi dal mantenimento degli stessi nomi Filippi e Barattin 2011 Filippi e Barattin 2013b E D Req U iti leg a mi Per ogni aspetto particolare individuato nel prodotto identifica i requisiti che possono trasformarlo in un i elemento generico e misurabile da cui partire per la creazione dei concept Torna alla HOI Funzione di appartenenza Nome dell aspetto Aspetti inerenti alla terza funzione registrare programmi PRESENZA DELLA STESSA FUNZIONE E DEGLI STESSI mentre sono trasmessi PASSAGGI DA SVOLGERE ALL INTERNO DEL MANUALE Ems jim Aspetti inerenti alla quarta funzione registrare programmi che LIVELLO DI CONTROLLO SUL SISTEMA iniziano tra qualche ora Aspetti inerenti alla quarta funzione registrare programmi che LIVELLO DI PERSONALIZZAZIONE DELLA FUNZIONE iniziano tra qualche ora 4 NEN Aspetti inerenti alla seconda funzione visualizzare foto LIVELLO DI COMPRENSIONE DEL SIGNIFICATO DELLA ascoltare musica FUNZIONE Aspetti inerenti alla seconda funzione visualizzare foto LIVELLO DI CONTROLLO SUL SISTEMA ascoltare musica Aspetti inerenti alla seconda funzione visualizzare foto LIVELLO DI PERSONALIZZAZIONE DELLA FUNZIONE ascoltare musica Jim Aspetti
128. a succedendo e il motivo delle loro azioni 53 Il chirurgo non deve essere disturbato da azioni improvvise da dover compiere per evitare di mettere in pericolo la salute del paziente 53 Per ridurre il rischio di complicanze nel paziente opportuno che il taglio avvenga solamente con il bisturi senza intermediari esterni R18 T6 S4 Per ridurre i rischi per il paziente il sistema deve essere in grado di eseguire la maggior parte delle azioni e prendere anche le decisioni ma il chirurgo deve continuare rimanere informato di tutto ci che accade R18 T8 S5 Per evitare rischi al paziente il sistema deve essere munito di aiuti proattivi che intervengano quando si generano errori R18 Per evitare rischi improvvisi per la salute del paziente opportuno che il sistema di taglio sia sempre pronto 158 4 Validazione di IDIM R19 T6 S4 Il sistema di taglio deve essere intelligente in modo che in completa autonomia riconosca e valuti il problema clinico imposti i parametri per la diagnosi ed esegua il taglio senza richiedere la presenza del chirurgo R19 T7 S4 feedback che il sistema di taglio fornisce al chirurgo non devono disturbare la fluidit del suo ragionamento anzi lo devono favorire indirizzandolo verso la corretta azione ad esempio tramite pressioni esercitate sulle mani del chirurgo stesso R19 18 55 Gli aiuti forniti devono poter risolvere in autonomia il problema creato durante il taglio sfruttando la super
129. a creazione della prima iterazione per trovare il multi metodo finale Option Compare Database Function prima scelta metodo Programma per calcolare la prima percentuale corretta per selezionare il primo metodo Dim databasel As DAO Database Dim matrip As DAO Recordset Dim coppie As DAO Recordset Dim temp As DAO Recordset Set databasel CurrentDb Set matrip databasel OpenRecordset Matrice per conti Set coppie databasel OpenRecordset Matrice del confronto Set temp databasel OpenRecordset Temporanea varl Forms Maschera di scelta del dispositivo Prodotto Value Ciclo per individuare nella matrice del confronto a coppie i pesi da moltiplicare nel ciclo successivo coppie MoveFirst Do Until coppie EOF If coppie Prodotto vari And coppie Righe Situazione Then var sit percentuale End If If coppie Prodotto vari And coppie Righe Obiettivi Then var ob coppie Peso percentuale End If If coppie Prodotto vari And coppie Righe Features Then var fea coppie Peso percentuale End If If coppie Prodotto vari And coppie Righe Risorse Then var ris coppie Peso percentuale End If If coppie Prodotto vari And coppie Righe Prestazioni Then Figura 3 7 Parte del programma per la selezione del primo metodo di valutazione dell usabilit Il software inoltre avverte gli utenti di eventuali problemi come ad esempio la scelta contemporanea di due classi nello stesso cr
130. a del EM pulsante ON OFF in ICARO C15 Singolo Livello di controllo dell etichetta tipo di taglio etc in ICARO e poi da esso accedere direttamente del sistema C16 Singolo complessit nell esecuzione della SCADA 1 53 6 54 P5 In SCADA viene dato il comando finale di inizio funzione R11 R23 delle lavorazioni livello di chiarezza ICARO deve essere progettato in modo che richieda l inserimento di tutte le C17 Singolo su come iniziare problema dei ruoli informazioni necessarie per la lavorazione e deve contenere anche gli algoritmi tra ICARO e SCADA C18 Singolo 11 Combinato C22 e C24 12 Per l attivazione e spegnimento del laser vengono sostituiti i pulsanti ON OFF con un apposito interruttore P3 P16 La colorazione la stessa di tutti gli altri interruttori presenti in SCADA in modo da non generare confusione nell utente T7 S4 P37 Il dialogo tra i programmi di gestione del laser e delle sue lavorazioni deve essere chiaro e trasparente ed entrambi devono avere un ruolo ben definito P27 In particolare ICARO ha la funzione di caricare tutte le informazioni necessarie per far partire la lavorazione SCADA ha la funzione di avviare e gestire tutte le lavorazioni non solo la fustellatura laser L utente deve inserire tutte le informazioni sulla lavorazione laser geometria di calcolo appropriati per il completo set up della macchina 10 53 P17 SCADA deve recepire tutte le informazio
131. a e soddisfazione in specifici contesti d uso ISO 9241 11 1994 Torrente et al 2013 Quest ultima definizione riassume efficacemente tutte le precedenti versioni fornite dai diversi ricercatori in cui si evidenzia l importanza della specificit dei contesti d uso degli utenti e delle attivit da compiere con il prodotto Inoltre si pone sullo stesso livello dell efficacia e dell efficienza di utilizzare un determinato sistema per raggiungere uno scopo la soddisfazione che si genera nell utente 2 2 Usability evaluation La valutazione dell usabilit un insieme di metodologie che consentono di quantificare gli aspetti relativi all usabilit di un prodotto che si interfaccia con l utente Torrente et al 2013 La disciplina nata agli inizi degli anni 80 con la definizione di una serie di principi e linee guida che possiedono lo scopo di stabilire il livello di usabilit in un generico prodotto Ad oggi molti studi e ricerche sui metodi e processi di questo settore sono stati svolti a livello accademico ma risultato molto comuni anche nei dipartimenti di Ricerca amp Sviluppo di molte aziende metodi di valutazione dell usabilit definiti anche con l acronimo UEM Usability Evaluation M ethod sono classificati in due categorie principali rispetto alla tipologia di valutatore che viene impiegato metodi empirici o User based method e le ispezioni o Expert based method metodi empirici si basano sulla raccolta di informazioni
132. a i concept singoli e combinati ottenuti dalla fase di progettazione della Label M aster 235 Appendici Appendice A1 House Of Interaction completata con i dati derivanti dal caso studio della macchina industriale Label Master risultati dei questionari proposti ai venti utenti sono stati opportunamente analizzati insieme alle informazioni provenienti da tre prodotti appartenenti a questa classe di prodotti X e LI T x i P kI 1 hr I il R E a B HH ae Rini we 2 1 i ie umum Le See Pee H NH e odu ae mas ERI m o DO mamas s zum cdl situa da ee u osi m WE ENKI m Hm NH MM M WM sua ee eee d cu ANa il Umaman uu ee ee
133. a luce l esempio suggerisce di spostare la fonte del laser lontano dal luogo di lavoro per evitare che il laser stesso interferisca con il resto della strumentazione www triz40 com e Principio Segmentation La prima definizione Dividere un oggetto in parti indipendenti a cui e associato l esempio Sostituire una stazione di calcolo mainframe con pi personal computer La seconda definizione recita Creare un oggetto facile da disassemblare con l esempio Arredamento modulare L ultima definizione Aumentare il grado di frammentazione con Sostituire i balconi alle finestre con le tapparelle per oscurare una stanza Le tre definizioni hanno in comune l aspetto della divisione solamente che viene gestito in modo diverso www triz40 com Molte ricerche evidenziano l effettiva utilit dei principi in diversi settori dalla costruzione di macchine utensili a controllo numerico Li e Huang 2009 alla gestione della qualit nel processo di sviluppo prodotto Retseptor 2003 alla progettazione eco sostenibile Serban et al 2005 fino ad arrivare alla progettazione e gestione delle folle per le uscite di sicurezza Pin et al 2011 e alla finanza Dourson 2004 Altri ricercatori invece hanno adattato la definizione dei principi per il loro ambito come ad esempio Srinivasan e Kraslawski 2006 con i processi chimici Quest ultimo documento molto interessante anche per la trasformazione di un altro strumento TRIZ le 39 featu
134. a principali La funzione deve essere regolata con l aiuto di un apposito intermediario automatico che guida l utente nelle diverse azioni 13 52 L utente viene facilitato nella definizione dei parametri di stampa grazie a intermediari esterni automatizzati T1 53 T1 53 13 52 13 52 Il modulo di stampa deve essere in grado di eseguire la maggior parte delle azioni richiedendo all utente solamente alcune che vengono guidate dal modulo stesso La funzione deve essere regolata automaticamente dalla macchina in base alle informazioni che possiede senza chiedere ulteriori dati all utente L utente non deve pi descrivere nel dettaglio e regolare a mano le impostazioni delle lavorazioni ma la macchina prende il suo posto ricavando le informazioni in automatico La macchina deve ricavare le informazioni che le sono necessarie per eseguire le lavorazioni senza chiederle all utente ma estraendole da disegni CAD dal tipo di carta impiegato etc T3 53 T3 53 T3 53 198 6 Sfruttamento di IDIM m Definiti CEP il gruppo di lavoro procede con la definizione dei concept singoli e combinati Viene sfruttata la matrice delle relazioni e i relativi principi d interazione concept vengono prodotti gi suddivisi per funzioni comportamenti e strutture Per rendere piu veloce lo svolgimento del processo non si generano come indicato da IDIM prima tutti i con
135. a sulla creazione di prodotti non inquinanti fornendo delle linee guida per il risparmiano energetico e la riduzione dei rifiuti Una sezione di questo ambito si concentra sul concetto che il risparmio di energia nei prodotti non dipende solamente dall efficienza energetica ma soprattutto dal modo in cui vengono utilizzati Se il prodotto usato correttamente dagli utenti il risparmio notevole Di conseguenza tali tecniche di progettazione ricadono all interno dell ambito dello studio dell interazione e dell usabilit In particolare si sono sviluppate quattro teorie che indirizzano il progettista verso la generazione di prodotti eco sostenibili Lilley et al 2006 Wever et al 2008 La prima teoria nominata Functionality matching Essa consente di generare prodotti che invitino gli utenti a mantenere i comportamenti richiesti con il prodotto senza pero utilizzare alcun tipo di imposizione n scritta n tramite particolari feedback o affordance spinte L affordance l insieme delle caratteristiche fisiche di un oggetto che 16 2 Stato dell arte II TE EI a E n tanen n suggeriscono all utente come interagire con esso La teoria del Eco feedback invece cerca di direzionare il comportamento degli utenti con il prodotto attraverso delle note degli avvertimenti scritti sul prodotto ben visibili agli utenti La terza teoria Scripting vincola ancora di pi l interazione tra utente e prodotto attraverso l impiego di u
136. a tutti questi elementi LINK UP in grado di generare molteplici scenari in cui svilupparsi l interazione tra utente e prodotto Essi costituiscono le basi per l individuazione dei bisogni degli utenti attraverso inizialmente una valutazione delle possibili attivit che compirebbe l utente con esperti di usabilit e metodi quali Expert Walkthrough o Heuristic Evaluation e successivamente attraverso test concreti e diretti con gli utenti Nel frattempo il sistema in base ai risultati individuati durante le valutazioni aggiorna i valori di importanza del parametri critici Alla conclusione di ogni analisi i bisogni degli utenti che sono sorti vengono salvati all interno del database del metodo per essere sfruttati in futuri studi Anche in questo caso pero il processo si conclude con l individuazione dei parametri critici da analizzare ma non fornisce alcuna indicazione su come svilupparli Altri metodi invece come ad esempio gli stessi principi per l interazione sopra citati si concentrano solamente nel fornire un aiuto per la generazione delle soluzioni progettuali ma non trattano minimamente la fase di individuazione delle esigenze degli utenti ossia le basi di partenza per la generazione delle stesse soluzioni Un ulteriore esempio di tale categoria sono le tecniche di progettazione che si focalizzano contemporaneamente su interazione ed eco sostenibilit L eco sostenibilit una parte della progettazione meccanica che si concentr
137. abert D McCrickard W W Winchester 2009 An integrative approach to requirements analysis how task models support requirements reuse in a user centric design framework Interacting with computer vol 21 pp 304 315 F Montero V Lopez Jaquero 2007 Idealxml an interaction design tool Computer Aided Design of User Interfaces vol 5 pp 245 252 B M Moores 2006 Radiation safety management in health care The application of Quality Function Deployment Radiography vol 12 pp 291 304 M orae 3 3 di TechSmith disponibile in www Techsmith com Ultimo accesso 17 07 2013 229 Bibliografia a S Movahed 2008 Interaction Design with regards to mobile rich internet applications Master s Thesis Lulea University of Technology Disponibile in http epubl ltu se 1402 1617 2008 135 LTU EX 08135 SE pdf Ultimo accesso 08 06 2013 E Mulet R Vidal 2008 Heuristic guidelines to support conceptual design Research in Engineering Design vol 19 2 3 pp 101 112 1993 National Institute of Standards and Technology Integration Definition for Function Modelling IDEFO US Department of Commerce Technology Administration Federal Information Processing Standards Publication Report Number FIPS PUB 183 J Nielsen 1993 Usability engineering New York NY Academic Press J Nielsen R L Mack 1994 Usability inspection methods New York Wiley T S Nouidui M Wetter W Zuo 2013
138. acqua Definita la distanza delle mani dell utente dal rubinetto il rubinetto in grado di stabilire se far uscire l acqua o meno fig 6 17 Figura 6 17 Rappresentazione dell interazione del secondo blocco L input unico di questo blocco la distanza delle mani in quanto non ci sono altre condizioni ambientali o umane che possono influenzare l azione ad eccezione di guasti del sistema come la fotocellula rotta o ostruita rottura sulle tubazioni dell acquedotto etc che per esulano da questa ricerca Per quanto concerne l output l acqua fuoriesce solamente se le mani si trovano a una distanza inferiore ai 10cm dal rubinetto In caso positivo la temperatura dell acqua viene percepita dall utente Il valore della temperatura noto nel sistema perch corrisponde alla temperatura dell acqua presente nell acquedotto alla prima apertura mentre nelle aperture successive alla temperatura decisa dagli altri utenti che hanno usato il rubinetto In questo caso la temperatura dell acqua risulta essere sia un input che un output del sistema Se la distanza delle mani maggiore di 10cm l output riferito alla temperatura pari a N A ovvero non disponibile La tabella 6 12 descrive il secondo blocco FM Ui Tabella 6 12 Blocco FMUi B2 uscita automatica dell acqua INPUT cm distanza mani acqua OUTPUT C temperatura_acqua distanza mani temperatura acqua IF distanza mani 10 THEN temperatura
139. acqua temperatura acqua ELSE temperatura acqua N A 212 6 Sfruttamento di IDIM _r 55EWCWWFWEEFFWEFWWW We AE WENN URP ra Rm n n valutazione della temperatura dell acqua Questo terzo blocco simula la valutazione dell utente riguardo la temperatura dell acqua che esce dal rubinetto fig 6 18 Figura 6 18 Rappresentazione dell interazione del terzo blocco Gli input sono rappresentati dalla temperatura corrente dell acqua e dalla temperatura desiderata Entrambe possono avere 4 valori bollente calda tiepida e fredda Questi valori esprimono la temperatura nel linguaggio tipico dell utente Tali valori per si riferiscono implicitamente a quattro precisi intervalli di temperature bollente maggiore o uguale a 50 C calda da 40 C a 49 C tiempida da 30 a 39 C fredda inferiore a 30 C Gli output consistono nella variabile successo che dipende dalla valutazione della temperatura e la temperatura corrente dell acqua necessaria se la valutazione ha esito negativo La tabella 6 13 rappresenta il terzo FMUI Tabella 6 13 Blocco FMUi B3 valutazione della temperatura dell acqua INPUT range temperatura acqua range richiesta utente OUTPUT Bool successo temperatura acqua richiesta utente IF temperatura acqua richiesta utente THEN successo 1 ELSE successo 0 C temperatura acqua temperatura acqua temperatura acqua 213 6 Sfruttamento di IDIM B4 settaggio d
140. actical guide to the models and methods of usage centered design Boston MA Addison Wesley C Courage 2005 Understanding Your Users A Practical Guide to User Requirements Methods Tools and Techniques Gulf Professional Publishing J J Cristiano J Liker C C White 2000 Customer driven product development through Quality Function Deployment in the U S and Japan Journal of Product Innovation Management vol 17 pp 286 308 I Dikmen M T Birgonul S Kiziltas 2005 Strategic use of quality function deployment QFD in the construction industry Building and Environment vol 40 pp 245 255 A Dix J E Finlay G D Abowd R Beale 2004 Human computer interaction 3rd ed Upper Saddle River NJ Pearson Education E Domb 1998 The 39 Features of Altshuller s Contradiction Matrix TRIZ Journal disponibile in http www triz Journal com archives 1998 11 d Ultimo accesso 03 10 2013 S Dourson 2004 The 40 Inventive Principles of TRIZ Applied to Finance TRIZ Journal disponibile http www triz journal com archives 2004 10 07 pdf Ultimo accesso 03 10 2013 L L Downey 2007 Group usability testing Evolution in usability techniques Journal of Usability Studies vol 2 pp 133 144 J S Dumas J C Redish 1999 A practical guide to usability testing Bristol UK Intellect Book A Fernandez E Insfran S Abrahao 2011 Usability evaluation methods for the web A systematic ma
141. al gruppo di ricerca facile accedere alla struttura sorgente degli strumenti e processi due metodi possiedono delle criticit che sono state evidenziate da un attento studio del gruppo di ricerca che li ha creati grazie anche all esecuzione di nuovi casi di studio e soprattutto da esperti esterni del settore che collaborando con riviste internazionali a cui sono stati proposti alcuni articoli che ne descrivono la struttura e le funzionalit hanno contribuito ad individuare le carenze Le criticit sono state analizzate scrupolosamente e sono stati ricavati alcuni miglioramenti con cui aggiornare i metodi Nei prossimi due paragrafi la procedura appena descritta viene applicata separatamente a UEM M e IDGL 3 1 1 UEMM II metodo UEMM stato analizzato in profondit dal gruppo di ricerca e da tre revisori esterni collaboratori con una rivista internazionale per poterlo rendere adatto e usabile per il mondo accademico e per l industria Complessivamente si sono individuati tre macroproblemi che ostacolano l efficacia e la credibilit del metodo e valori contenuti all interno del metodo sono troppo aleatori e stabiliti in modo poco preciso Non esiste una giustificazione scientifica di queste grandezze e neppure un algoritmo che aiuti a determinarle Di conseguenza i risultati che vengono forniti e che vanno a costituire il multi metodo non sono attendibili perch si constatare la bonta di UEMM solamente dopo aver effettuato la
142. al minimo l apporto dell utente sia nella scelta delle decisioni da prendere per raggiungere un certo scopo che nell esecuzione delle azioni pratiche in modo da diminuire pesantemente la quantit di azioni che deve svolgere direttamente l utente 6 54 sistema base alle poche scelte effettuate dall utente dai menu a tendina dell interfaccia grafica riesce a prendere le opportune decisioni ed eseguire le rispettive azioni senza richiedere l esecuzione da parte dell utente di nuove azioni 11 BA sistema deve interrompere temporaneamente l attivit dell utente in modo visibile per attivare le barriere B in automatico senza richiedere all utente di eseguire azioni suppletive per la loro attivazione 94 F Tramite impostazioni stabilite a priori per default il sistema deve essere in grado di prendere le decisioni ed eseguire le rispettive azioni per concludere qualsiasi funzione Wadi 54 sistema grazie a impostazioni stabilite di default nella macchina deve prendere decisioni ed eseguire azioni BEN portare a termine un compito senza che l utente intervenga direttamente nello svolgimento dei processi 54 sistema deve possedere una parte software una hardware l immagazzinamento di impostazioni di default che gli consentono di essere autonomo nel prendere decisioni nell eseguire azioni senza l intervento dell utente 7 essere previsti di default dei feedback sui cambiamenti di stat
143. al of Oral and Maxillo Facial Surgery vol 63 pp 655 663 S Gero 1990 Design prototypes a knowledge representation schema for design Al Magazine vol 11 4 pp 26 36 S Gero U Kannengiesser 2004 The situated function behaviour structure framework Deign Studies vol 25 pp 373 391 S Gero U Kannengiesser 2006 Function Behaviour Structure Ontology of processes Proceeding of the Design Computing and Cognition 06 Springer pp 407 422 W H J Geudens P Sonnemans V Petkova A Brombacher 2005 Soft reliability a new class of problems for innovative products how to approach them Proceeding of the Reliability and M aintainability Symposium 24 27 gennaio pp 374 378 226 Bibliografia Asrama Ng Kia i CN I Ghostrec disponibile in www ghostrec com Ultimo accesso 17 07 2013 Gingele S J Childe M E Miles 2002 A modeling technique for re engineering business processes controlled by ISO 9001 Computers Industry vol 49 pp 235 251 M S Goldman 2009 Memory without feedback in a neural network Neuron vol 61 4 pp 621 634 Hackos J Redish 1998 User and Task Analysis for Interface Design John Wiley amp Sons Inc R Hartson T S Andre R C Williges 2001 Criteria for evaluating usability evaluation methods International Journal of Human Computer Interaction vol 13 4 pp
144. ale sono in relazione positiva tra loro e il principio P28 Feedback pu fornire un valido aiuto per sfruttare al meglio tale relazione grazie anche all esempio associato feedback proposti all utente dopo ogni azione per effettuare la registrazione programmata nel tempo consistono in un messaggio sullo schermo che visualizza la scelta cui si utilizza un linguaggio semplice conosciuto e di una grandezza leggibile Alla fine vengono riproposti tutti dati in modo da dare l ultima possibilit di controllo all utente su ci che ha selezionato Da tutti questi dati il concept combinato che si genera dopo che si selezionato il programma di lavaggio il display riassume tutte le caratteristiche e relativi valori di tale selezione ed evidenzia quali parametri possono essere variati e i relativi range in cui muoversi Tutto ci espresso tramite un linguaggio semplice senza tecnicismi e abbreviazioni e sfruttando simboli appartenenti alle precedenti versioni del prodotto In totale si sono ottenuti 19 concept combinati Tutti i concept generati vanno ad incrementare il database degli esempi di IDGL 3 2 Sviluppo di un metodo per l evoluzione dell interazione Molte ricerche si focalizzano sullo studio dell evoluzione in ambiti diversi tra loro e la maggior parte ha in comune il punto di partenza i trend tecnologici del TRIZ Ci non toglie che tra tutte queste ricerche siano assenti studi sull evoluzione dell interazio
145. ali processi grazie alla raccolta di metodi di valutazione molto diversi tra loro In particolare i metodi Model based evaluation e Expert usability walkthrough valutano al meglio questi aspetti perch sono focalizzati sulla valutazione dei comportamenti degli utenti consentiti dalla struttura del prodotto Inoltre questi metodi riescono a fornire una sorta di quantificazione della compatibilit tra comportamenti e strutture grazie ai loro processi e strumenti Ad esempio il metodo Expert usability walkthrough si basa su domande che mirano ad analizzare i possibili comportamenti consentiti dalla struttura del prodotto sviluppata in IDIM grazie alla suddivisione dei concept nelle tre entit FBS La prima domanda che compone il metodo chiede la corretta azione per concludere il compito e realizzabile ed evidente tanto quanto la soddisfazione del bisogno particolare dell utente ad essa correlato Nel rispondere a questa domanda il progettista deve analizzare approfonditamente la struttura del prodotto e capire se il comportamento che si richiede all utente intuitivo ed evidente ovvero se quello atteso dall utente o se invece un comportamento innaturale che forza il processo logico dell utente nel risolvere il problema e CR7 Mancata generazione delle specifiche tecniche costruttive relative a B e S La quinta e la settima criticita trattano la mancanza della suddivisione delle specifiche tecniche rispetto a F B e S Queste cri
146. all architettura di IDIM in cul vengono raccolte le relazioni tra gli aspetti d interazione Utilizzando questa tabella quando compare uno specifico aspetto nelle risposte degli utenti vengono simultaneamente evidenziati gli aspetti collegati i quali possono suggerire dei bisogni impliciti Ad esempio gli aspetti d interazione livello di chiarezza su come iniziare un azione e livello di controllo sul sistema sono evidentemente relazionati tra di loro in quanto il livello di chiarezza su come iniziare pesantemente influenzato dalla presenza di controlli come ad esempio le spie luminose Quindi se alcuni utenti individuano difficolt nel capire come cominciare un azione dietro di essa ci potrebbe essere il bisogno implicito di una mancanza di chiarezza nel posizionamento dei sistemi di controllo dell interfaccia Le relazioni tra gli aspetti d interazione possono dunque far emergere nuovi bisogni impliciti degli utenti e quindi arricchire il contenuto delle soluzioni progettuali finali Tali relazioni vengono raccolte in un nuovo strumento di IDIM denominato matrice delle relazioni degli aspetti CR2 Mancata classificazione dei CEP rispetto F B e S La seconda criticit indica la necessit di classificare i CEP rispetto alle funzioni ai comportamenti e alle strutture non solo rispetto ad ogni requisito d interazione in modo da renderli pi facilmente 174 4 Validazione di IDIM s ZZZ ETTORE AINSI cn compr
147. all interno di un prodotto La stessa tipologia di informazioni devono essere presentate sempre nello stesso modo sia in termini di formattazione di colori di forme di ubicazione all interno del prodotto L esperto di usabilit deve valutare il prodotto considerando la norma appena menzionata Per eseguire un ispezione di buon livello l esperto deve avere una conoscenza approfondita del settore perch non ci sono aiuti concreti domande o percorsi da seguire per svolgere la valutazione Expert Usability Walkthrough Il metodo basa la valutazione dell usabilit del prodotto da parte di un gruppo di esperti in funzione dell analisi dei processi cognitivi che l utente deve compiere per raggiungere i suoi obiettivi Esistono diverse versioni di questa tecnica ma quella maggiormente diffusa il Cognitive Walkthrough Polson et al 1992 Huart et al 2004 Il suo scopo di evidenziare eventuali errori di progettazione dell interfaccia che potrebbero interferire negativamente con la facilit di apprendimento delle modalit di utilizzo del prodotto da parte dell utente finale L esecuzione della valutazione prevede una breve spiegazione all inizio di cos il prodotto che si sta per analizzare quali sono le sue funzioni e di conseguenza quali attivit dovranno fare gli utenti per completare i loro obiettivi e quali sono le caratteristiche degli utenti che utilizzeranno il prodotto Successivamente gli esperti eseguono diversi compiti e per o
148. alori contrastanti La contraddizione invece amministrativa quando si deve cambiare un elemento per evitare che si realizzi una situazione indesiderata La contraddizione tecnica la pi importante definita dalla presenza simultanea 21 2 Stato dell arte EI rana n m di due feature incompatibili Un esempio di quest ultima tipologia l esigenza di un elevata resistenza meccanica unita ad un peso estremamente ridotto Per riuscire a risolvere le contraddizioni tecniche si utilizza un nuovo strumento del TRIZ la matrice delle contraddizioni Altshuller 1999 Chang e Chen 2004 E una matrice quadrata e contiene nelle sue righe e colonne le 39 features Nelle caselle interne sono indicate se presenti le contraddizioni tecniche tra le due features interessate Inoltre sono contenuti anche i principi inventivi che possono condurre il progettista verso la risoluzione della contraddizione in modo innovativo La matrice gi precompilata grazie all analisi svolta sui brevetti e la versione completa e visibile in www triz40 com Ad esempio intercorre una contraddizione tra le features peso di un oggetto in movimento e lunghezza di un oggetto in movimento In particolare se si considera un moderno aereo per il trasporto di passeggeri si cerca di renderli sempre piu leggeri per consumare meno ma nello stesso tempo si vuole trasportare sempre pi persone Ovviamente trasportare piu persone incrementa la lunghezza e soprattutto i
149. alutazione Ad esempio si consideri il primo quesito e la risposta negativa Se non possibile avere a disposizione gli utenti finali durante test tutti 1 metodi appartenenti sia alla categoria User based che a quella ibrida devono essere esclusi perch non soddisfano la richiesta Infatti metodi eliminati hanno bisogno degli utenti finali per essere svolti Se invece la risposta positiva non si deve eliminare alcun metodo perch allo stato delle informazioni possedute si hanno sicuramente a disposizione gli utenti e anche gli esperti di usabilit Successivamente alle tabelle dei pesi esterni all utente viene chiesto il completamento di un altra struttura la matrice del confronto a coppie La matrice ha la funzione principale di pesare tra loro i criteri precedentemente individuati per la caratterizzazione dei metodi Nelle righe e nelle colonne visibili all utente sono ordinatamente disposti i criteri e in particolare la situazione gli obiettivi le features le risorse e le prestazioni In ogni casella interna viene inserito il peso che ogni criterio possiede rispetto agli altri La scala di valori che viene impiegata ripresa dalla scala di Saaty Saaty e Vargas 2000 Questa scala consente di trasformare in numeri dei giudizi linguisti che sono molto pi semplici da assegnare rispetto a valori numerici al criteri durante il loro confronto La tabella 2 8 riassume brevemente valori numerici ei relativi giudizi linguisti
150. alutazione composta da un solo subprocesso in cui vengono comparati i comportamenti interpretati con quelli attesi Be posti come obiettivi Questo processo presente anche in IDIM quando viene adottato ed eseguito il multi metodo Questa attivit viene svolta contemporaneamente a quella di valutazione descritta nel paragrafo precedente Ci perch manca la distinzione tra soluzioni progettuali relative alla struttura e relative al comportamento Questa criticit viene inglobata all interno della CR4 poich il problema descritto lo stesso e Documentation Nella fase di documentazione dopo aver confrontato funzioni comportamenti e strutture attesi con quelli reali e averli dunque validati si procede alla definizione delle specifiche tecniche Tutto ci completamente assente da IDIM e va a 173 4 Validazione di IDIM sss ccc costituire la settima criticit CR7 Mancata generazione delle specifiche tecniche costruttive relative a F B e S e Reformulation types 1 2 3 In questa fase sono racchiusi tre diversi macroprocessi che vanno a definire delle modifiche alla struttura tipologia 1 ai comportamenti tipologia 2 e alle funzioni tipologia 3 in base alle differenze identificate tra elementi attesi ed elementi effettivamente raggiunti In IDIM la maggior parte dei processi vengono riassunti nell applicazione del multi metodo di valutazione alle soluzioni progettuali Sfortunatamente non si valutano le
151. alutazione completa e quindi si seleziona il Goal 1 assegnando pesi efficacia 3 efficienza 1 soddisfazione 3 L utente poi deve accedere alla maschera per cambiare solo se lo ritiene opportuno i valori di risorse e prestazioni ma solitamente come viene anche consigliato nella maschera stessa si lasciano inalterati se non si possiede un elevata esperienza nel settore Si attiva ora il pulsante per la scelta del tipo di situazione Si possiede gi un primo prototipo che per non completo poich non sono implementate tutte le funzionalit ma la parte dell interfaccia di comando totalmente sviluppata Quindi si seleziona la classe HR L attivit successiva richiede di inserire i vincoli Si hanno a disposizione per eventuali interviste e test sia gli utenti finali della lavatrice che gli sviluppatori del prodotto Si hanno tempi relativamente ristretti ovvero inferiori alle 100 ore di lavoro ma strumentazioni livelli d esperienza del team di valutazione e disponibilit finanziarie intermedie Si ricercano dati oggettivi con un livello medio di prestazioni finali Successivamente vengono richiesti i pesi delle features Per motivi di spazio si riportano i valori in tabella 3 11 La prossima attivit richiesta all utente di controllare un report ovvero un resoconto di tutte le scelte eseguite per individuare eventuali errori di selezione Confermati tali dati l utente deve completare la matrice del confronto a coppie In questo ca
152. andi processi con molte attivit correlate QFD 2000 qfd2000 software informer com anch esso un software completamente dedicato alla in cui il suo completamento viene suddiviso in 8 attivita strettamente guidate da finestre di dialogo con l utente che facilitano molto l inserimento corretto dei dati QFD 2000 consente inoltre di poter creare delle nuove matrici e strumenti di analisi con annessi i relativi algoritmi 51 2 Stato dell arte FasscysrsFSSGBGUSGSEPSEGENGSSTSSKUKTSTWSSESSSIISRSSSS OXNICKUESSTISISEEESSSSSITISIiXIIE a a n i as m Un limite del software l impossibilit di poterlo integrare ad altri moduli per procedere con il processo di sviluppo prodotto QFD Designer www ideacore com lavora attraverso particolari maschere per il completamento della HOQ Le maschere sono basate su template che successivamente in automatico riescono a condurre confronti dei dati contenuti A differenza dei precedenti software quest ultimo gestisce anche altri moduli connessi per l analisi dei servizi Business planning Six Sigma etc La teoria QFD e non solamente la inizialmente stata applicata all ambito strettamente ingegneristico come ad esempio per la parte automobilistica Miller et al 2005 e per la selezione del miglior utensile da impiegare per certe lavorazioni Pencil e Min 2013 Molti ricercatori appartenenti ad altri settori hanno cercato di introdurre la sistematicita della teoria QFD nei loro
153. ando la ferita Non sono Combinato R1 R12 piu necessari punti di sutura e non rimangono segni nel corpo del paziente La sostanza quando ha concluso la fase di cicatrizzazione si colora con una tonalita particolare ad esempio bianco Se invece dopo la cicatrizzazione cominciano a presentarsi delle infezioni a livello sottocutaneo la sostanza comincia a diventare rossa in modo che sia evidente lo stato in cui si trova la guarigione P24 e P37 C2 Combinato R18 R21 C2 Combinato R11 R20 Le nuove soluzioni progettuali ottenute sono aggiunte al database di IDIM come nuovi esempi che aiutano i progettisti nell applicare al meglio il metodo 4 3 Confronto con il metodo Function Behaviour Structure I metodo IDIM stato testato con due diversi casi studio completi nei precedenti paragrafi ma manca una validazione della sua architettura processi e strumenti Per questo motivo viene sfruttato i metodo di progettazione Function Behaviour Structure di Gero Gero e Kannengiesser 2004 con l estensione di Cascini et al 2013 come modello per la validazione di IDIM che verr ampiamente spiegato di seguito Viene condotto un confronto tra gli strumenti le entit che vengono utilizzate e i processi di IDIM e di FBS esteso con l obiettivo di trovare i punti simili e soprattutto le differenze tra i due metodi attivit di mapping Tali differenze indicate con il termine criticit vengono successivamente analizzate per cap
154. aneity il prodotto si trova allo stato S1 perch per inserire un capo nella lavatrice si deve arrestare completamente il lavaggio aprire lo sportello inserire il capo e far ripartire il processo Questo conferma lo stato S1 in cui l utente per eseguire un azione inaspettata deve fermare interamente la precedente Anche per il trend T2 lo stato il primo poich l utente non pu scegliere il nome dei programmi presenti sulla lavatrice e li deve ricordare a memoria per poterli usare Nei due successivi trend lo stato selezionato quello piu a destra perch nel primo caso non ci sono intermediari tra utente e lavatrice mentre nel secondo non ci sono dati o informazioni temporanei da dover ricordare Nel trend T5 lo stato selezionato il secondo in quanto l aggiornamento di un azione avviene solamente con l intervento dell utente sia ad esempio per il cambiamento della temperatura del lavaggio sia dell orologio del sistema Anche per il trend T6 lo stato individuato il S2 poich l utente deve prendere tutte le decisioni e compie anche una parte delle azioni come ad esempio inserimento del detersivo e della biancheria la chiusura e apertura dell oblo la selezione dei programmi etc Per quanto concerne il trend T7 lo stato il terzo Infatti sono presenti feedback automatici che pero in alcuni casi disturbano il processo di problem solving dell utente Ad esempio l obl non si apre ma non ci sono note o segnali particolari che
155. ano la sintesi delle ricerche sui brevetti condotti da Altshuller in cui si evidenziano le soluzioni alternative che possono essere impiegate per risolvere una certa richiesta Sono dei suggerimenti generici non riferiti ad un ambito o a un prodotto specifico Ogni principio possiede un titolo una definizione che consente una maggiore comprensione del suo significato e infine una serie di esempi concreti in cui stato applicato Data la genericit dei principi in alcuni casi essi possiedono pi di una definizione Di seguito si riportano due principi per evidenziare la loro composizione il primo possiede un unica definizione mentre il secondo possiede tre diverse definizioni e Principio Taking out Eliminare un componente o una proprieta che e di disturbo da un oggetto oppure isolare l unica parte componente o proprieta necessaria dell oggetto Descrive il suggerimento di eliminare le parti che generano problemi e di evidenziare quelle che sono necessarie per raggiungere determinati obiettivi Alcuni 20 2 Stato dell arte TE EI I degli esempi ad esso connessi sono Posizionare il compressore rumoroso al di fuori dell edificio in cui viene utilizzata l aria compressa in questo modo la parte di disturbo viene posta esternamente ma si raggiungere ugualmente il risultato di avere l aria compressa Usare la fibra ottica o condotti di luce per separare una sorgente laser o simili dal luogo in cui si necessita dell
156. apacit della persona e bisogni attese dell utente Per quanto riguarda la prima categoria l altezza e la vista sono ne due esempi riferiti rispettivamente alla situazione dell apertura di una porta a fotocellula e della visualizzazione di immagini su uno schermo La capacita di ricordarsi a memoria le informazioni la destrezza sono Invece due esempi che appartengono alla seconda categoria Infatti possono essere sfruttate nella simulazione dell interazione con un bancomat codice da ricordare a memoria e ripetere quando serve o con un distributore automatico serie di azioni per accedere ai prodotti selezionati L ultima categoria include ad esempio un preciso livello del volume del televisore oppure un particolare tipo di lavaggio o il tempo per effettuare il lavaggio di una lavatrice Le condizioni ambientali consentono di descrivere il contesto in cui si svolge l interazione Tali condizioni riguardano sia il prodotto caratteristiche fisiche tipiche dei FMU tecnologici impostazioni procedure software inserite etc sia tutti gli altri elementi che entrano nel processo d interazione tra utente e prodotto o che lo possono influenzare Alcuni esempi sono l altezza di un mobile su cui posta la radio il colore di un adesivo di avvertimento il livello di luminosita di una stanza Dato che tali input sono pesantemente relazionati agli utenti la loro caratterizzazione espressa utilizzando il linguaggio degli utenti stessi In questo mo
157. appositamente creato per ricavare informazioni sull utilizzo del prodotto direttamente dall utente mentre lo usa Au et al 2008 Il software viene installato sul prodotto e l utente lo usa nel proprio ambiente domestico Inoltre durante l utilizzo del prodotto all utente viene chiesto di compilare dei questionari appositi per ottenere maggiori informazioni E particolarmente utile quando si devono valutare interfacce Uno svantaggio la lontananza nello spazio e nel tempo degli utenti e quindi la possibilit di avere un intervista diretta Teaching method I metodo basa la valutazione dell usabilit di un prodotto in funzione di come un utente lo insegna ad un altro inesperto Vora e Helander 1995 Inizialmente un utente viene addestrato nell utilizzo del prodotto Successivamente all utente viene chiesto di insegnare l utilizzo del prodotto ad un altro utente novizio Durante l insegnamento gli esperti ricavano le informazioni sull utilizzo del prodotto e degli eventuali problemi che possono sorgere Si ricavano informazioni molto importanti sui processi cognitivi dell utente che sta insegnando ma gli osservatori non possono interferire nel test e quindi chiedere eventuali delucidazioni Shadowing method Il metodo prevede che l utente esegua una lista di azioni con il prodotto che gli viene consegnata in silenzio senza commenti da parte dell osservatore Zaphiris e Kurniawan 2007 Un esperto in scienze cognitive presente nella stanza
158. aratteristiche ingegneristiche Matrix Processi chiave P Process Planning 0 Manufacturing Planning Matrix Requisiti di produzione Process Control 0 Production Caratteristiche delle Planning Matrix Processi chiave Figura 2 5 QFD suddiviso nelle quattro fasi con le relative matrici Fase 3 Process Planning L obiettivo di questa fase consiste nell individuazione dei processi chiave di produzione che sono in grado di riprodurre e di mantenere sotto controllo i componenti fondamentali individuati nella fase precedente Questa sezione affidata agli ingegneri di produzione i quali devono ordinare e relazionare i processi tra loro e documentarne i parametri di controllo Fase 4 Process Control In questa fase si individuano le istruzioni pratiche di lavoro i piani di costruzione di controllo e di manutenzione nel tempo Infatti i processi e i loro parametri chiave vengono tradotti in requisiti di produzione da attuare Gli ingegneri devono essere in grado di definire quali sono i parametri critici per mantenere sotto controllo i processi pi rischiosi confrontandoli con gli obiettivi definiti nella prima fase per capire se la direzione intrapresa e quella corretta Cristiano et al 2000 Dall analisi della struttura del metodo e dalle applicazioni presenti in letteratura si possono sottolineare alcuni importanti benefici Aumento della soddisfazione dei customers in quanto le loro richieste diventano il punt
159. articolare il livello di convinzione che si individuino i problemi di usabilit direzionati verso la soddisfazione che prova l utente abbastanza basso perch il metodo M 25 richiede solo l intervento di esperti che potrebbero non interpretare correttamente il comportamento degli utenti reali Applicando la stessa espressione in eq 3 1 si ottengono come valori della belief 0 67 0 61 e 0 32 La tabella 3 4 riporta tutti i valori relativi alle feature Da questo punto in poi non vengono proposti altri esempi per non rendere ripetitivo il documento 70 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Tabella 3 4 Tabella delle feature con i valori aggiornati da F11 a F43 Feature Mil 082 082 0 82 057 057 059 0 10 009 0 10 0 10 0 10 031 030 031 _ 15 030 0 30 029 0 32 064 062 062 062 0 62 062 062 0 09 0 09 0 09 _ SE UE SE SE SR AE BE HE TK NE ee M18 0464 0 64 0 64 0 34 030 0 09 0 09 0 09 0 10 M21 064 0 64 064 0 33 033 0 66 0 66 0 69 066 M22 066 0 66 0 66 0 14 0 14 0 11 011 011 011 M25 064 0 64 0 64 0 79 081 064 064 0 64 M26 0465 065 0 64 0 31 031 013 0 13 0413 M33 0 66 0 66 0 66 0 57 057 066 0 66 0 66 0 66 0 66 M34 064 063 0 62 0 58 058 06 0 66 0 66 066 066 0 09 0 09 010 0 10 0 68 01 011
160. asi non sono completi ovvero gestiscono solo una parte del processo di sviluppo prodotto Ad esempio molti metodi trattano la fase di individuazione raccolta e analisi dei requisiti degli utenti fermandosi poi a questo punto senza fornire degli aiuti che guidino l utente verso la generazione delle soluzioni progettuali Alcuni esempi sono i metodi DCART e LINK UP Il metodo DCART Data Collection Analysis and Reporting Tool Howarth et al 2009 si pone l obiettivo di individuare in modo automatico i problemi di usabilit di un prodotto dalle indicazioni e commenti derivanti dagli utenti Questo consente di ottenere dati corretti e sicuri anche se i designer sono poco esperti nel processo di raccolta e catalogazione delle informazioni problemi di usabilit UP possiedono un alto livello di astrazione ovvero non sono strettamente connessi al prodotto specifico e possono essere richiamati in diversi processi DCART crea una sorta di collegamento tra i dati grezzi provenienti direttamente dall osservazione degli utenti in UP strutturati Il collegamento rappresentato dagli UP Instance UPI Essi riportano nel linguaggio del progettista le esigenze e le aspettative degli utenti Gli 15 2 Stato dell arte EI rana n m UPI sono ancora legati al prodotto specifico e vengono creati dopo una sessione di training del sistema Infatti DCART viene implementato all interno di un software in cui si inseriscono gli UPI sistema po
161. aticamente attuabili quando si crea la situazione di errore T10 S3 Deve essere evidente che le funzioni della macchina devono essere sempre pronte all uso T10 53 B lprodotto sempre operativa e cid opportunamente evidenziato dal sistema T10 S3 E opportunamente evidenziato che la macchina sempre pronta all uso senza bisogno di azioni di backup R11 T11 S2 In ogni funzione pericolosa evidenziato che l utente deve interrompere la sua attivit momentaneamente per l attivazione automatica delle barriere di protezione R11 T11 S2 L utente deve interrompere momentaneamente l esecuzione delle sue azioni per attendere l attivazione automatica delle barriere protettive opportunamente evidenziate La macchina interrompe le azione dell utente fornendo a monitor gli opportuni avvisi per attivare in modo automatico le opportune barriere protettive BE contempo non devono disturbare l utente R15 T3 S2 L utente e il sistema dialogano tra loro tramite intermediari automatizzati che semplificano la loro interazione e non richiedono all utente di memorizzare nuovi dati R15 T3 S2 S sistema predispone all utente una serie di menu tendina e altri intermediari automatici che aiutano l utente nella scelta delle azioni da eseguire senza richiedere loro di memorizzare altri dati 94 BN sistema deve essere in grado di prendere le decisioni ed eseguire le rispettive azioni per soddisfare le diverse LT M senza richieder
162. ato C15 e C19 C29 _ Combinato C34 C28 e C31 C35 Combinato C29 e C32 ancanza di un manuale d istruzione per gli allarmi problema della gestione degli allarmi R11 vs R17 negativa R11 vs R19 negativa R4 vs R23 positiva R19 R22 R9 R28 R19 vs R28 negativa Quando la chiave viene girata dal sistema in automatico posizione di arresto del laser a monitor vicino all interruttore bianco se stato premuto OFF grigio se c qualche rottura compare la nota LASER DISATTIVATO e nei messaggi di errore il motivo della disattivazione se per rottura o altri problemi non generati direttamente dall utente P9 P28 Per rendere maggiormente evidenti le azioni che l utente deve svolgere quelle che invece vengono svolte dalla macchina in automatico compaiono alcune note a monitor che evolvono con lo stato del sistema P9 P11 Il sistema auto corregge gli stati di errore software senza chiedere aiuto e azioni all utente T6 S4 P9 L utente non deve intervenire per risolvere i problemi software della macchina Tutto il sistema munito di aiuti proattivi che risolvono i problemi T8 S6 P9 Ogni volta che si crea un errore l utente viene avvertito di cosa sta facendo la macchina P11 per mantenere comunque evidenti i processi Per risolvere i problemi pi complessi e hardware richiesto l intervento dell utente P23 Per risolvere gli a
163. ato ma che appartengono allo stesso ambito e implementano funzioni la cui interazione richiede sforzi simili di quella del prodotto analizzato problemi che ritrova un utente esperto con un prodotto appartenente allo stesso ambito di quello in esame sono sicuramente piu attendibili rispetto quelli individuati da un utente poco esperto Ci perch il secondo utente pu essere arrivato a trovare il problema accidentalmente sbagliando qualche passaggio in una fase precedente e pu portare a correggere problemi inesistenti Da tali conclusioni i problemi individuati vengono pesati in modo diverso Il punteggio dipende dalle funzioni che l utente riesce a utilizzare su due prodotti appartenenti allo stesso ambito Le funzioni dei due prodotti vengono ordinate in base al loro livello di complessit Una funzione si considera complessa quando si devono eseguire molti passaggi per poterla concludere con molte decisioni da prendere dati da ricordare che se dimenticati possono compromettere la corretta riuscita dell attivit II numero di classi qualitative varia da prodotto a prodotto Solitamente si ottengono dalle 3 alle 6 classi ma la fascia piu utilizzata pari a 4 classi Il progettista deve creare la suddivisione pi idonea alla sua situazione IDGL propone di default la classificazione in 4 gruppi Un esempio esposto nel seguente elenco puntato 1 Basso livello qualitativo utenti che utilizzano poche e semplici funzioni A questo gruppo
164. atrice delle relazioni modificata da R1 a R9 Ras 2 B A4 5 78 9 14 15 An dll adi 26 29 36 EROE er _ U 2 4 15 G a a i i i 2 2222 LE p ems S _ 2 15 35 pm 28 42 43 gel dol j oo x 2383681228 _ 81228 8 1228 P2344 42 7133347 21 52 214 GL L 581 3477 8840 a 37 P25 x i 1545 47 d 3 Pe nts keen lo eem qon BARBI RN x 81228 3812 81219 81219 82138 21820 as FEE DUE NENNEN S es eee per n pa 37 38 41237 7 3 maaa i 1 1 4 525 a L pos pis 93839 538397 CLE esu L 4 T 272 758905592 L I L TOT j 3839010 3886 p 91 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Tabella 3 16 Continua da R10 a R18 ford il i E EE Li ce Idi e 222 21 221 1 1221 i 3 VA 520 6 52838 TN o lt __ ii ili EEE e ei oo Sele 19 81219 jJ Qo e e y ESSE oa 2138 8218 o P o Wen TE war aoa H21820 121820 C 31238 Pb 00
165. attro blocchi La prima attivit il completamento della classe di prodotto riferita al rubinetto automatico dell acqua Il risultato visibile in tabella 6 10 Tabella 6 10 Classe di prodotto per il rubinetto automatico dell acqua Classe di prodotto Rubinetto automatico dell acqua Sistemi per l erogazione di un fluido Funzioni implementate Erogazione dell acqua Regolazione della quantit d acqua in uscita Regolazione della temperatura dell acqua Interazioni elementari per la funzione 1 1 Posizionamento delle mani 2 Uscita automatica dell acqua Elementi esterni che influenzano l interazione 1 Interazioni semplici per la funzione 2 1 Valutazione della pressione dell acqua 2 Settaggio della pressione dell acqua Elementi esterni che influenzano l interazione Acquedotto pressione acqua in entrata 2 Interazioni semplici per la funzione 3 1 Valutazione della temperatura dell acqua 2 Settaggio della temperatura dell acqua Elementi esterni che influenzano l interazione Acquedotto temperatura acqua in entrata 3 Criterio di classificazione degli utenti Funzioni del prodotto che vengono utilizzate Classi di utenti 1 Utenti che riescono a far fuoriuscire l acqua senza regolazioni 2 Utenti che regolano in pressione e temperatura la fuoriuscita dell acqua Prodotti concorrenti Modello HyTronic85 di Geberit Modello Hondus Digital di Grohe Modello Presto SQUALE 2 di Franke Primo prodotto appartenente allo ste
166. automatico R38 710 53 5 Grazie a poche semplici azioni eseguite dall utente il sistema deve essere grado di prepararsi allo stato ottimale di funzionamento senza richiedere in seguito altre azioni preparatorie 244 Appendici Appendice A3 Nell appendice vengono presentati concept singoli e combinati derivati dalla prima fase di progettazione della macchina Label M aster Essi sono classificati per tipologia singolo o combinato per gli aspetti d interazione che li hanno individuati i rispettivi requisiti e la variabile F B o S in cul vengono specificati Tabella A3 Concept per il caso studio Label Master Tipologia Livello di distinzione La velocit della linea non deve essere piu stabilita dall utente ma viene Singolo e riconoscimento stabilita in automatico dalla macchina in base al tipo di carta e di lavorazioni da dei tasti eseguire 76 54 P17 sull apparecchio pulsanti per la velocita della macchina vengono eliminati dalla schermata livello di R2 R5 principale di SCADA per evitare fraintendimenti e confusione nell utente P26 comprensione dei in quanto sono diventati inutili P2 Ci non toglie che per mantenere sotto simboli utilizzati controllo tutti i processi e le attivit del prodotto viene lasciata a monitor problema della l apposita etichetta gia ora presente con la velocit seguita T7 S4 P28 velocit laser La macchina deve essere in grado di risolvere eventuali problemi
167. azie alle informazioni contenute nella classe di prodotto IDIM fornisce in automatico il questionario da proporre ai futuri utenti del distributore In totale sono presenti 13 domande suddivise in domande rivolte all utente prima parte e all interazione col prodotto seconda parte Figura 4 2 riporta un estratto di una domanda IN BASE ALLE FUNZIONI CHE UTILIZZI RISPONDI ALLE RESTANTI DOMANDE 10 CONSIDERANDO LA FUNZIONE DI OTTENERE IL RIFORNIMENTO SOLO CON UN OPERATORE ESTERNO SU QUALI ASPETTI HAI TROVATO DIFFICOLTA O QUALI SONO SECONDO TE DI PARTICOLARE INTERESSE TALI DA DOVER ESSERE PRESENTI ANCHE NELLA NUOVA VERSIONE DEL PRODOTTO SEGNA CON UNA CROCETTA LE RISPOSTE CHE RITIENI PIU OPPORTUNE ASPETTI GENERALI DELLA FUNZIONE O LIVELLO DI COMPRENSIONE DEL SIGNIFICATO DELLA FUNZIONE O COMPLESSITA NELL ESECUZIONE DELLA FUNZIONE LIVELLO DI CONTROLLO SUL SISTEMA LIVELLO DI PERSONALIZZAZIONE DELLA FUNZIONE DIVERTIMENTO NELL ESECUZIONE DELLA FUNZIONE SIMBOLI E LINGUAGGIO COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO UTILIZZATO LIVELLO DI COMPRENSIONE DEI SIMBOLI UTILIZZATI CONFUSIONE DOVUTA A SIMBOLI SIMILI Figura 4 2 Estratto del questionario degli utenti Il questionario stato proposto a 24 utenti di cui e 8 appartenenti alla prima classe ovvero a coloro che eseguono solitamente il rifornimento solamente grazie ad un operatore esterno e 10 appartenenti alla seconda classe ovvero a coloro che eseguono personalmente i
168. bella degli aspetti inserita anch essa nel database di Access il questionario viene generato automaticamente poich viene programmato in Visual Basic come deve essere composto e quali opzioni fornire Successivamente il programma indirizza verso il completamento della HOI La figura 3 9 riproduce la schermata che consente l accesso alle diverse parti della casa per poterle completare o aggiornare Tabella 3 14 Tabella degli aspetti d interazione Macro categoria di Aspetto d interazione appartenenza Aspetti generali della funzione Simboli e linguaggio Livello di visibilit dei tasti manopole sull apparecchio A11 Livello di distinzione e riconoscimento dei tasti Fisicita manopole sull apparecchio A Presenza di risposte fisiche a monitor che compaiono al termine di ogni azione e ai cambiamenti di stato 9 Numero di parole straniere usate all interno della funzione 12 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina A13 Presenza di note o aiuti nelle varie fasi della funzione A14 A15 A16 azioni Complessita nella visualizzazione dei dati dopo la Visibilita delle procedure e conclusione del processo delle azioni 18 19 Manuale d istruzioni _ House Of Interaction La House Of Interaction una struttura che permette di trasformare degli aspetti positivi e negativi di un qualsiasi prodotto in elementi i requisiti che hanno una struttura generica da cui ricavare le idee innova
169. bre Monaco Germania 775 780 Y Akao 1990 Quality Function Deployment Productivity Press Cambridge Y Akao 1997 QFD Past Present and Future Proceeding of the 3rd International Symposium on Quality Function Deployment 1 2 ottobre Linkoping Svezia pp 1 12 G S Altshuller 1999 Innovation Algorithm TRIZ systematic innovation and technical creativity Technical Innovation Center R Amant T E Horton F E Ritter 2007 Model based evaluation of expert cell phone menu interaction ACM Transaction in Computer Human Interaction TOCHI vol 14 pp 1 24 S T Andre H R Hartson S M Blez F A McCreary 2001 The user action framework a reliable foundation for usability engineering support tools International Journal of Human Computer Studies vol 54 1 pp 107 136 F T W Au S Baker Warren G Dobbie 2008 Automated usability testing framework Proceedings of the 9 Conference on Australasian User Interface AUIC 08 vol 76 pp 55 64 C Bach D L Scapin 2010 Comparing inspections and user testing for the evaluation of virtual environments International Journal of Human Computer Interaction vol 26 pp 786 824 E Baessler Breuer Grawatsch 2002 Combining The Scenario Technique With QFD And TRIZ To A Product Innovation Methodology TRIZ Journal Disponibile in http www triz journal com archives 2002 01 Ultimo accesso 03 10 2013 1 Baker 2009 Advanc
170. cedente confronto ha dato esiti positivi si procede con la definizione delle specifiche tecniche costruttive Le funzioni attese Fe vengono trasformate in funzioni esterne F sp 12 ripetuto i comportamenti attesi in comportamenti esterni B sp 17 e le strutture attese Se in strutture reali S sp 18 In questo caso sparisce il termine D precedente perch viene convertito nelle tre entit base appartenenti al mondo reale esterno e Reformulation type 1 Dalla struttura esterna ottenuta S si possono creare nuove interpretazioni S sp 13 da cui identificare nuovi obiettivi Se da cui i subprocessi 6 e 9 In questo modo si crea nuova memoria e Reformulation type 2 Grazie alla nuova struttura interpretata S si ricavano i nuovi comportamenti interpretati B sp 14 Inoltre anche dall osservazione dei comportamenti esterni definiti durante il processo di documentazione si possono ricavare nuovi comportamenti interpretati B sp 19 nuovi comportamenti sono analizzati per ricavare anche in questo caso nuovi obiettivi Be sp 8 e generare nuova memoria e Reformulation type 3 Considerando ora i nuovi comportamenti interpretati si possono ridefinire le nuove funzioni interpretate Fi sp 16 Come nel caso precedente si possono ricavare ulteriori funzioni interpretate F da quelle esterne F sp 20 e creare nuova memoria Il metodo FBS viene ripreso da molti ricercatori come strumento di design A
171. cept i CEP da un lato che individuano il percorso generico da seguire ei principi dall altro che indicano delle soluzioni concrete da poter sfruttare Definiti quindi i concept singoli l azione successiva e di defi il t inire i concept combinati 11 Si sfrutta nuovamente la matrice delle relazioni che definisce ipo di relazione che intercorre tra due requisiti e i principi che possono risolvere la contraddizione o incrementare il rapporto positivo Ritornando all esempio della progettazione del frigorifero si riportano di seguito alcuni concept singoli da cui poi si sono derivati i concept combinati Per ogni concept viene indicato all inizio il requisito a cui si riferisce e il tipo di relazione se il concept combinato e all interno del testo i principi e i CEP utilizzati Una parte dei risultati sono riportati in tabella 3 25 Tabella 3 25 Concept singoli e complessi riferiti al caso del frigorifero Tipologia dii concept La porta del frigorifero deve essere costruita tramite vetri auto oscuranti Essi sono costituiti di un particolare materiale che consente di rendere il vetro opaco o completamente trasparente in base a determinate condizioni Singolo 76 54 P9 Tutto deve avvenire in automatico anche il passaggio da uno stato all altro Per garantire ci si deve dotare la porta di particolari sensori che attivano il processo di trasparenza del vetro quando l utente si avvicina ad una certa distanza limite Per
172. cept relativi alle funzioni poi quelli del comportamento e infine quelli riferiti alle strutture ma per ogni problema individuato da uno o pi requisiti vengono definite le soluzioni progettuali in F B e S Questo utile soprattutto per far comprendere in modo piu efficiente all azienda i risultati a cui si pervenuti Complessivamente si sono ottenuti 76 concept tra singoli e combinati Di seguito viene proposto un esempio di generazione di concept singoli e combinati relativi a un problema Si consideri la scarsa comprensione del significato del pulsante JOG per gli operatori poco esperti espresso nell aspetto d interazione Confusione nell uso del pulsante JOG e la scarsa comprensione dei pulsanti della velocit della linea espresso dagli aspetti Livello di distinzione e riconoscimento dei tasti sull apparecchio e Livello di comprensione dei simboli utilizzati Il primo aspetto Confusione nell uso del pulsante JOG viene implementato dal requisito R11 Visibilita delle azioni procedure Prendendo spunto dai CEP relativi al R11 e i principi suggeriti dalla matrice delle relazioni si ottengono i seguenti concept singoli in cui si specificano CEP e principi utilizzati e Relativo alla funzione F La macchina deve essere in grado di risolvere eventuali problemi in modo automatico come ad esempio la rottura della carta senza richiedere spostamenti e azioni dell utente 76 54 P17 e Relativo al comportamento B L utente per s
173. cept singoli a cui si riferiscono requisiti interessati dalla relazione possibile creare i concept combinati ossia le soluzioni progettuali finali che non possiedono alcuna contraddizione interna e inoltre contengono un maggior livello informativo Per comprendere meglio come si svolge quest ultima parte si considerino i requisiti R25 Tempo per concludere una funzione azione e R26 Tempo per leggere i messaggi prima che scompaiono Essi sono in contraddizione tra loro poich riducendo il tempo complessivo di esecuzione di un azione si riducono anche i tempi che si lasciano a disposizione per leggere una nota a monitor Questo significa che l utente potrebbe non riuscire a leggere la nota e non capire come svolgere il resto delle operazioni Per risolvere la contraddizione si sfrutta il principio connesso P18 Aumentare l intensit di una funzione azione Aumentare la capacit di una funzione del prodotto in base alla qualit richiesta all utente 28 2 Stato dell arte DIAGONALE PRINCIPALE Principi suggeriti per ogni requisito con gli esempi singoli Requisiti d interazione RELAZIONI POSITIVE Principi suggeriti per sfruttare le relazioni positive con gli esempi combinati RELAZIONI NEGATIVE Principi suggeriti per risolvere le relazioni negative con gli esempi combinati Requisiti d interazione Figura 2 8 Rappresentazione schematica della matrice delle relazioni L esempio c
174. ci impiegati in questa valutazione Tabella 2 8 Scala di valori di Saaty impiegata nella matrice del confronto a coppie Valutazione linguistica Ugualmente importante Leggermente pi importante Pesantemente piu importante Estremamente piu importante 1 Pili importante La diagonale principale della matrice del confronto a coppie contiene solo numeri 1 poich un criterio rispetto a s stesso ugualmente importante Mentre nelle restanti caselle se un criterio pesantemente pi importante quindi con valore 7 la casella corrispondente rispetto alla diagonale principale contiene un valore numerico pari al reciproco di 7 quindi 0 14 Ci perch se il criterio 1 pesantemente piu importante rispetto al criterio 2 viceversa il criterio 2 deve essere pesantemente meno importante del criterio 1 e quindi possedere un peso che rispecchi tale diversit 36 2 Stato dell arte Alla matrice vengono successivamente aggiunte altre due colonne che rappresentano la media geometrica dei valori presenti in ogni riga e il peso assoluto percentuale della riga rispetto alla somma totale dei valori di tutte le righe coinvolte La tabella 2 9 rappresenta un esempio di matrice del confronto a coppie riempita Tabella 2 9 Esempio della matrice di confronto a coppie Situazione 1 03 3 02 9 S 5 1 5 1 1 L ultimo strumento che necessario per la creazione del multi metodo la matrice delle decisioni L
175. ci per determinati campi di applicazione Alcuni esempi sono il Golfire sviluppato dalla Invention Machine www inventionmachine com TRISolver di TriS Europe GmbH www trisolver eu Innovation WorkBench di Ideation International www ideationtriz com e infine Triptych di Statistical Design Institute www stat design com 2 5 Usability Evaluation Multi Method UEMM Usability Evaluation M ulti M ethod UEM M un metodo che definisce quali sono i metodi di valutazione dell usabilit piu adatti per un prodotto in base alle caratteristiche del prodotto stesso e alle condizioni esterne in cui si esegue la valutazione Peronio 2010 La lista dei metodi opportunamente ordinati costituisce il multi metodo che viene proposto dal sistema all utente Per l ordinamento e la selezione dei metodi si utilizzano degli algoritmi che gestiscono in modo chiaro una serie definita di criteri ottenendo un percorso stabilito e ripetibile per ricavare la soluzione finale Il processo di selezione dei metodi di valutazione dell usabilit di UEMM costituito da una serie di strumenti legati tra loro da particolari processi come evidenziato in fig 2 3 database di UEMM contiene una serie di metodi di valutazione dell usabilit ricavati in letteratura che vengono descritti e classificati rispetto alcuni parametri all interno di particolari tabelle che l utente deve parzialmente completare dati contenuti in tali tabelle vengono elaborati da
176. cipale di SCADA pu cambiare la pressione di stampa premendo prima il pulsante giallo di attivazione del sistema e poi le frecce che indicano se aumentare o diminuire la pressione P35 Successivamente l utente deve attendere che la macchina stampi alcune etichette di prova L utente valuta se la stampa va bene e se le modifiche sono buone deve premere il pulsante di accettazione altrimenti l altro pulsante per cambiare nuovamente i parametri P29 sistema consente di cambiare la pressione di stampa in corso d opera tramite appositi pulsanti posti sull interfaccia grafica di SCADA P35 Prima si attiva la funzione premendo il pulsante giallo La macchina si arresta e attende che l utente modifichi la pressione di stampa con gli appositi pulsanti freccia La macchina avverte il cambiamento lo attua in automatico P17 e stampa un ristretto numero di etichette di prova e si ferma Attende una risposta positiva dell utente tramite la pressione di un apposito pulsante e in questo caso riprende il processo normale P29 altrimenti se l utente preme il secondo pulsante di ridefinizione dei parametri si ritorna al momento in cui la macchina riceve le modifiche e le riattua nuovamente L utente e facilitato nel montaggio del clich grazie all affordance dei nuovi strumenti in cui l utente deve seguire le linee guida poste sul cilindro per allineare il clich P12 Per aiutare l utente a montare in modo allineato e preciso il cliche si costruisc
177. compaiono gli aspetti d interazione le caselle della diagonale principale sono oscurate perch si porrebbero in relazione tra loro stessi gli aspetti e non avrebbe senso Le restanti caselle interne sono colorate se indicano la presenza di una relazione tra i due aspetti diversi e bianche se non ci sono relazioni La matrice risulta essere simmetrica perch alla relazione non si assegnano valori positivi e negativi o direzioni di lettura come accade invece nella matrice delle contraddizioni del TRIZ La tabella 5 1 riproduce la matrice delle relazioni degli aspetti 178 5 Aggiornamento di IDIM IDGL DATABASE D A PRINCIPI REQUISITI D INTE RAZIONE ASPETTI D INTERAZIONE D INFERAZIONEN C4 MATRICE DELLE CLASSE DI EGLI PRODOTTO ASPETTI MATRICE DELLE RELAZIONI QUESTIONARI CONTESTO STRIP STATE CUSTOMIZED DIAGRAM m EVOLUTIONARY PATHS diagnosi ed esegua sen CR INTERACTION ERA 2 ACOPPIE TREND EVOLUTIVI MULTI hod Nation Goals Features Resources Perfor ITI ER METODO MATRICE DELLE SSS 97 25 63 82 ITRE DATABASE CONTESTO PRECISIONE 67 57 85 50 62 44 89 85 eee s
178. confronto con i concorrenti in cui viene effettuata una valutazione piu tecnica 8 Si inseriscono i valori che corrispondono al livello di implementazione delle specifiche tecniche nel prodotto dei concorrenti Benner et al 2003 Molti ricercatori hanno cercato di implementare in particolari software il completamento della HOQ per rendere tale attivit piu veloce e agevole Esistono molteplici esempi tra i quali Qualica QFD QFD Capture QFD 2000 e QFD Designer Yang 2003 Qualica QFD www qualica de un pacchetto software che gestisce l intero processo di sviluppo prodotto in cui rientra anche la HOQ Il completamento della HOQ si basa su una serie di modelli che guidano l utente in questa attivit inoltre il sistema consente anche di creare dei report finali e di effettuare particolari analisi A causa dei molteplici moduli integrati tra cui ad esempio uno dedicato al TRIZ il software complesso da utilizzare per gli utenti novizi e per coloro che lo utilizzano saltuariamente QFD Capture www qfdcapture com un software creato appositamente per il completamento della HOQ e non ha altri moduli esterni connessi Ci lo rende molto semplice e facile da usare per qualsiasi utente La procedura per l analisi delle richieste degli utenti molto guidata e alcune parti vengono riempite semi automaticamente come le mappe di confronto tra i concorrenti A causa della sua semplicit il software non adatto per la gestione di gr
179. consentono un interazione senza contatto Pneumatics andSemplificare l interazione fisica sostituendo i componenti hydraulics reali con elementi grafici componenti d interazione flessibili sottili films per rendere migliore il dialogo Color changes Assegnare colori base allo stato del sistema Mantenere l omogeneit su tutti i componenti dell interfaccia Discarding andNascondere i messaggi e aiuti che sono diventati obsoleti recovering help ed aggiornarli se il problema si ripresenta in un altra forma Analizzare e incrementare le azioni prevedibili pe trasformarle in elementi di successo e inserire le azioni M echanics substitution Homogeneity Discarding and ritenute di successo in altri sistemi in modo da aumentare ulteriormente la capacit di apprendimento del prodotto e la sua affordance sfruttando l esperienza degli utenti Discarding andSostituire i componenti d interazione obsoleti con altri recovering actions recovering che possiedono un elevata affordance components Ph In Ph In Ph In Ph Ps In Ph Ps In Ph Ps De Ps In Ph In Ps In Ph In Ph Ps In Ph In Ps In Ph In Ph In Ph In Ph Ps In Ph Ps In Ph Ps In Ph In Ph In 89 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Analizzare 1 cambiamenti di stato del sistema pe 42 35 Parameter changes fevidenziare possibili automazioni nella gestione dei
180. contenere tutti dispositivi che consentono di non far interrompere mai l attivit principale al chirurgo per risolvere eventuali problemi R3 13 53 Le dimensioni del sistema devono consentire di ulteriori intermediari persone o oggetti R11 T1 S3 La visibilita delle azioni e dell ambiente in cui compiere le azioni devono essere garantite senza che il chirurgo interrompa continuamente il suo lavoro 53 La visibilita delle azioni deve essere garantita senza l impiego di esterni T6 S3 Le procedure ed azioni da compiere da parte del sistema devono essere ben visibili in modo che il chirurgo possa prendere facilmente e velocemente le proprie decisioni devono disturbare il suo processo di problem solving kamak S3 La visibilita dei risultati e della zona ditaglio devono essere garantite senza che il chirurgo interrompa continuamente il suo lavoro R12 13 53 La visibilita dei risultati e della zona di taglio devono essere garantiti senza l impiego di intermediari esterni DE ni 53 Deve essere sempre chiaro ed evidente che il bisturi di taglio gia AP ROS aos otel pronto perso T6 S4 Il sistema di taglio deve contenere delle procedure di default che si attivano quando accadono determinate condizioni in modo da ridurre il carico decisionale ed operativo del chirurgo T8 S5 Il sistema deve contenere delle procedure di default che fungono da aiuti risolutivi in modo che mostrino al chirurgo cosa st
181. contenuti una serie di dati su di essa come della funzione lo spessore la composizione etc tutte informazioni necessarie per stabilire i quantit di passaggi parametri della lavorazione Tali codici sono gi presenti nel database del laser per terminare e quindi facilmente richiamabili dall utente P8 P17 l azione quantit di Nella schermata principale di ICARO devono essere sempre visibili le scelte C44 Singolo conoscenze richieste operate sulle lavorazioni e sui materiali Inoltre in automatico compaiono i dati problema della sulle velocit di avanzamento sui pezzi fatti etc 77 54 P24 P28 selezione del tipo di L utente viene avvertito dalla macchina se le scelte che ha operato sono C45 Singolo taglio laser incompatibili con le caratteristiche proprie del laser A sua volta la macchina suggerisce all utente alcune soluzioni per risolvere il problema T8 S6 P9 Se l utente seleziona delle lavorazioni incompatibili con il tipo di carta scelto a causa delle caratteristiche proprie del laser il sistema avvisa con una nota C46 Singolo apposita a monitor dell errore riscontrato 76 54 P11 e suggerisce direttamente quale tipo di lavorazione essere eseguita in modo da ottenere un risultato piu simile possibile alla scelta precedente T8 S6 P9 R15 vs R17 Nell ambiente ICARO l utente deve selezionare il file CAD della geometria il positiva tipo di lavorazione da svolgere e il tipo di carta che utilizzera P8 Il resto viene R16
182. cune critiche che minano la credibilit e applicabilit di IDGL e sono state riassunte nei seguenti punti e La parte iniziale di creazione del questionario e di definizione dei prodotti per l analisi qualitativa abbastanza confusa Al progettista vengono date solamente alcune generiche indicazioni su cosa deve comparire all interno del questionario per raccogliere 81 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina s suis 2 2 2 22 25 22 25 22 1 2 _eE_Tr_ __ TEE DE a re nn le giuste informazioni Inoltre per la scelta dei criteri di classificazione e dei prodotti appartenenti allo stesso ambito lasciato tutto a discrezione del designer Se il progettista non esperto puo tralasciare informazioni importanti quindi opportuno definire delle linee guida precise che lo aiutino in questa fase e completamento del corpo centrale della HOI pu essere complesso se il progettista non esperto del metodo Infatti individuare le relazioni tra gli aspetti che risultano diversi in ogni caso studio e i requisiti e successivamente anche assegnare un peso a tale relazione richiede esperienza nel settore IDGL deve essere un metodo pi usabile anche per un designer inesperto e La parte di completamento della HOI abbastanza lunga e richiede molto impegno e attenzione da parte del progettista per non sbagliare il collocamento dei simboli e dei valori dei pesi che sono tutti
183. d esempio Tang et al 2011 sfruttano il metodo per la creazione di uno schema di codifica per lo studio dei protocolli Si mantiene la concezione generale del metodo e le variabili ma il loro significato viene adattato al nuovo contesto Puormohamadi e Gero 2011 hanno inoltre costruito un software per la codifica dei protocolli basato sul metodo FBS il LINKOgrapher Helms et al 2009 hanno usato il metodo come fondamento per la generazione di un framework che contiene descrizioni dettagliate dei prodotti da cui derivano sintesi per la determinazione delle performance relativamente a certe caratteristiche del prodotto Howard et al 2008 creano un nuovo metodo di design che utilizza il metodo FBS come ponte per collegare i metodi classici di design alla psicologia cognitiva per la creativit Zha et al 2001 creano un nuovo metodo Assembly oriented design in cui sfruttano FBS come un modulo inserito insieme ad altri per il Design For Assembly Infine Wang et al 2002 nell ambito dell interazione uomo macchina rivolto all informatica sfruttano FBS come punto di partenza per la creazione di un loro metodo che si focalizza sull analisi della struttura e del comportamento di particolari software con gli utenti Altri ricercatori invece si focalizzano sulla struttura interna del metodo identificando carenze e problemi a cui pongono una soluzione Ad esempio Vermaas e Dorst 2007 identificano due principali problemi nel metodo di Gero non
184. d index of usability method for comparing the relative usability of different software systems Behavior amp Information Technology vol 16 4 5 pp 267 278 D Lockton D Harrison N A Stanton 2010 The design with Intent M ethod a design tool for influencing user behavior Applied Ergonomics vol 41 pp 382 392 D L Mann 2003 Better technology forecasting using systematic innovation methods Technological Forecasting and Social Change vol 70 pp 779 795 P G Maropoulos D Ceglarek 2010 Design verification and validation in product lifecycle CIRP Annals Manufacturing Technology vol 59 pp 740 759 J Marsot 2005 QFD a methodological tool for integration of ergonomics at the design stage Applied Ergonomics vol 36 pp 185 192 Matrice delle contraddizioni e 40 principi inventivi TRIZ disponibile in http www triz40 com Ultimo accesso 27 09 2013 S E Mattsson H Elmqvist M Otter 1998 Physical system modeling with M odelica Control Engineering Practice vol 6 4 pp 501 510 K Miller C Brand N Heathcote B Rutter 2005 Quality function deployment and its application to automotive door design Proceedings of the Institution of Mechanical Engineers Part D Journal of Automobile Engineering vol 219 12 pp 1481 1493 R Molich M R Ede K Kaasgaard B Karyukin 2004 Comparative usability evaluation Behaviour amp Information Technology vol 23 pp 65 74 C Mont
185. da la creazione del questionario da proporre agli utenti Come indicato dal modello contenuto nel database di IDGL ci sono delle parti standard che devono rientrare Inizialmente si posizionano le domande che richiedono le generalit degli utenti e quella riguardante le funzioni che utilizza nel DVD recorder per identificare la classe di utenza di appartenenza Successivamente devono comparire le domande per l analisi qualitativa e infine quelle sui problemi e sulle esigenze che possiedono gli utenti nei confronti del prodotto Complessivamente il questionario si struttura in 36 domande in cui la maggior parte a risposta multipla e viene completato in un tempo medio di 15 minuti per utente Il documento stato 61 2 Stato dell arte sottoposto a 20 utenti cosl suddivisi 2 utenti appartenenti alla prima classe d utenza 2 utenti appartenenti alla seconda classe 3 utenti appartenenti alla terza e 13 utenti appartenenti all ultima classe La figura 2 9 riporta una parte di un questionario completato da un utente 12 POSSIEDI UN CELLULARE SI o NO 12 1 SE HAI RISPOSTO SI ALLA DOMANDA PRECEDENTE PER COSA LO USI AXTELEFONARE AINVIARE MESSAGGI o LEGGERE INVAIRE MAIL ASCOLTARE MUSICA SCATTARE FOTOGRAFIE n ENTRARE IN INTERNET MALTRO SPECIFICARE C CV V AU 13 POSSIEDI UN o NO 13 1 SE HAI RISPOSTO SI ALLA DOMANDA PRECEDENTE PER COSA LO USI GIOCHI SCRITTURA TESTI ELABORAZIONE DATI W
186. del prodotto A3 Identificazione dell attuale livello evolutivo D del prodotto dell interazione del prodotto 4 Creazione dei CEP del prodotto percorsi evolutivi dell interazione AS oncept singoli combinati del prodotto Individuazione applicazione di opportuni metodi di po valutazione dell interazione Revisioni dei concept alle soluzioni progettuali ed individuazione delle revisioni Soluzioni progettuali finali 01 DIM Requisiti dinterazione DIM Esempi di CEP dai trend avolutivi DIM Aspetti d interazione SSD vuoto n Matrice delle relazioni DIM HOI vuota Trend evolutivi dell interazione IM Principi d interazione Multi metodo Ml M2 M4 M5 M6 M7 8 M9 Figura 4 1 Elenco attivit da svolgere per il completamento del caso studio 135 4 Validazione di IDIM s a a I Caratterizzazione del prodotto selezione e completamento della classe di prodotto La prima fase consiste nella selezione della classe di prodotto dal database di IDIM In questo caso la classe di prodotto non esiste e deve essere creata riempiendo il format vuoto che mette a disposizione IDIM La tabella 4 1 riassume i dati della nuova classe di prodotto che viene aggiunta al database del metodo Tabella 4 1 Classe di prodotto del distributore di carburante energia Classe di prodotto Distributore di carburante energia Sistemi di rifornimento energi
187. dell interazione per la revisione delle soluzioni progettuali Dopo aver ottenuto una lista completa di concept combinati e singoli si procede alla loro valutazione Al progettista viene richiesto di inserire all interno delle tabelle dei pesi esterni 14 valori che contraddistinguono la sua situazione in modo da vincolare la scelta dei metodi di valutazione 12 Le tabelle dei criteri di valutazione 13 sono gi precompilate e pronte per essere richiamate in automatico dal sistema di calcolo Il progettista deve pesare i criteri utilizzati dalla matrice del confronto a coppie 15 IDIM ora possiede tutti i dati necessari per avviare l algoritmo per la definizione del multi metodo 17 nella matrice delle decisioni 16 Nel caso del frigorifero la tabella 3 26 riporta la sintesi dei dati contenuti nelle tabelle dei pesi esterni e nella matrice del confronto a coppie progettisti hanno posto particolare attenzione agli obiettivi e alle prestazioni in cui si sottolinea l efficacia e la soddisfazione nel raggiungerli Inoltre non si hanno prototipi reali da poter testare ma solo rappresentazioni virtuali ad alto livello Si possiedono livelli medi di conoscenza ed esperienza del team di lavoro oltre che di budget e tempi di lavoro 130 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Tabella 3 26 Tabella dei pesi esterni matrice del confronto a coppie Indici dei criteri di valutazione dii Valor Obiet
188. deve rimanere sul livello funzionale non devono comparire indicazioni costruttive dati vengono raccolti tramite interviste e questionari proposti al possibili futuri customers del prodotto Infatti quando le informazioni vengono riportate all interno della HOQ possiedono il linguaggio tipico dei customers non tecnico Le richieste vengono inoltre ordinate in base alla loro importanza per i customers 2 Tale graduatoria viene stabilita grazie a scale di valori es scala di Likert Likert 1974 espresse tramite parole per 50 2 Stato dell arte FasscysrsFSSGBGUSGSEPSEGENGSSTSSKUKTSTWSSESSSIISRSSSS OXNICKUESSTISISEEESSSSSITISIiXIIE a a n i as m facilitare coloro che devono assegnare i punteggi ma convertite poi in valori numerici Chan e Wu 2005 Nella parte pi a destra della HOQ c la sezione in cui si riportano i risultati dell analisi effettuata sui competitors ossia sulla concorrenza In particolare vengono riportate le impressioni dei customers su come i concorrenti implementano le loro richieste 3 Anche in questo caso si usa una scala a 5 punti di Likert su cui si esprimono i giudizi La parte alta della HOQ contiene le caratteristiche o specifiche ingegneristiche Esse rappresentano una descrizione tecnica di come realizzare le richieste dei customers e per questo motivo assumono anche il nome di HOW 4 Possiedono un linguaggio tecnico e hanno ancora un contenuto astratto in quanto la loro definizione come part
189. di SR3 tecnologia e costi richiede una strumentazione Si eliminano evoluta sia tecnologicamente appartenenti alle fasce SR 1e che di prestazioni e consumi 6 Quanto possibile investire Si possiede una bassa Si eliminano i metodi sulla formazione del team di disponibilit finanziaria appartenenti alle fasce ER 2 e lavoro formare e istruire il team di ER3 lavoro possiede un livello medio di Si eliminano i metodi disponibilit finanziaria per appartenenti alla fascia ER 3 formare e istruire il team di lavoro Si possiede un alta disponibilit Non deve essere eliminato finanziaria per formare e istruire alcun metodo il team di lavoro 35 2 Stato dell arte 2 25 2 2222 IE I m ann n m 7 Si ricercano particolari Non si ricercano particolari Non deve essere eliminato prestazioni dal processo prestazioni come risultati alcun metodo predominanti ricercano prestazioni di medio Si eliminano metodi livello appartenenti alle fasce VP 1e CP 1 ricercano prestazioni di alto Si eliminano i metodi livello di completezza e validit appartenenti alle fasce VP 1 VP 2 le CP 2 8 Si ricercano dati oggettivi Non si ricercano dati oggettivi Si eliminano i metodi ovvero deti visualizzabili e appartenenti alla fascia TP 3 misurabili fisicamente durante Si ricercano dati oggettivi Si eliminano i metodi lo svolgimento della appartenenti alla fascia TP 1 v
190. di lavaggio l utente cambia la temperatura imposta di default Se il valore scelto troppo alto per le caratteristiche di quel tipo di lavaggio la lavatrice emette un suono di avvertimento Allo stesso tempo compare un messaggio sul display che fornisce il range corretto di temperature tra cui scegliere per evitare danni ai capi da lavare Un altro esempio viene riportato in figura 3 11 in cui si visualizza la schermata del software per l inserimento dei concept singoli Maschera di inserimento dei concept singoli Le prime tre voci esprimono la funzione di appartenenza l aspetto particolare e il requisito generico su cui si deve strutturare il concept ovvero quell idea che rappresenta nello specifico del prodotto la risoluzione pratica del requisito suggerimenti che sono stati forniti possono aiutare nel bene come ideare al meglio la nuova soluzione Funzione Aspetti inerenti alla prima funzione scegliere un programma girando la ruota classica o usando i pulsanti e avviare la macchina Aspetto FACILITA NELL APERTURA DELL OBLO A FINE CICLO Requisito Numero di feedback fisici o a monitor che tornano all utente ogni volta che cambia lo stato del sistema Si predisporre un pulsante nella parte frontale della macchina vicino a dove dovrebbe essere situata la maniglia e permettere un apertura facilitata premendo solamente quel tasto e la lavatrice deve aprirsi da sola
191. di ritorno all utente chiaro comprensibile Sfruttando ora le relazioni positive e negative e i relativi principi ed esempi combinati partendo dai concept singoli si creano i concept combinati finali In questo caso si ottengono 35 concept combinati dalle relazioni positive e 15 da quelle negative La tabella 2 23 riporta un estratto dei concept combinati derivanti dalle relazioni negative Tabella 2 23 Estratto dei concept combinati derivanti dalle relazioni positive per il DVD recorder REQUISITO CONTRO REQUISITO M Per evitare confusione nell utente bene riuscire a usare una simbologia che riprenda quella utilizzata in dispositivi simili ma ormai superati come in questo caso il videoregistratore con cui l utente ha R5 vs R6 gi una buona familiarit Inoltre se simboli sono in numero eccessivo si possono eliminare creando delle impostazioni di default predefinite che aiutino l utente nell eseguire delle azioni complesse facendo decidere al dispositivo in modo autonomo cosa selezionare in base ai dati scelti in precedenza Anche se il simbolo universale ma troppo simile ad un altro R5 vs R7 meglio evitare di inserirlo e di lasciare solo quello pi noto e inserire RG vs R7 la funzionalita di quello eliminato in quello rimanente scrivendo a monitor che possibile eseguire quella funzione premendo due volte lo stesso pulsante Anche se le impostazioni sono def
192. di ICARO dedicata Successivamente seleziona il tipo di taglio e il tipo di carta riprendendo il codice riportato sulla bobina Il resto delle azioni viene eseguito dalla macchina T6 S4 P17 e all utente non si richiede di possedere particolari conoscenze e capacit di gestione del taglio P8 250 Appendici e r J rimasst n rr eM 6iiik Gf ii b JKE EHEELa fff poeooUoO pgge eeae F F _ t T La schermata principale di ICARO fornisce all utente una serie di menu tendina che riassumono in poche selezioni tutte le informazioni necessarie per l esecuzione del taglio P17 menu riguardano il richiamo del file contenente la geometria CAD dell etichetta il tipo di lavorazione da eseguire e il tipo di carta da lavorare L utente deve solo selezionare una delle opzioni che compaiono e poi il sistema autonomo nel ricavare le informazioni implicite Complessita che gli servono per far partire la lavorazione P19 Quando viene caricata la C43 Singolo nell esecuzione della geometria si apre la classica finestra di dialogo di ICARO che mostra la funzione livello di geometria in cui volendo si possono effettuare delle modifiche immediate Sul controllo sul tipo di taglio sono elencate le diverse tipologie tra cui scegliere Per quanto sistema livello di riguarda il tipo di carta ogni bobina deve essere gia munita di un codice personalizzazione appena viene prodotta in cui sono
193. di SCADA In questo modo si pu azionare quando c la necessit Centralmente si pone la scritta JOG e subito sotto il disegno stilizzato di un rullo e della carta in movimento indicata da una freccia A lato si pongono due pulsanti con sopra due frecce che indicano la funzione del pulsante movimento a destra o movimento a sinistra 201 6 Sfruttamento di IDIM cc Analizzando nello stesso modo le altre due revisioni si ottengono i seguenti concept singoli strutturali e A monitor devono essere sempre visibili i dati delle lavorazioni scelte anche durante le operazioni potendo tornare indietro da SCADA nella schermata di ICARO con il pulsante posto in alto a destra e Si deve sempre usare la stessa lingua in entrambi i programmi e su tutte le schermate per tutte le azioni ci significa che si pu scegliere tra italiano o inglese o altre lingue nazionali in base agli utenti a cui viene destinata la macchina e pulsante di uscita da software rimane in quella posizione ma viene cambiato il simbolo in una porta indicante l uscita dal software e non lo spegnimento della macchina Alla fine si sono ottenuti 84 concept finali che sono stati usati per integrare il database di Di seguito si riporta un esempio del cambiamento apportato al software SCADA nella parte di stampa meccanica fig 6 13 Dal confronto con la figura 6 10 rappresentante l originale schermata di SCADA si possono notare la minore quantit di dati prese
194. di assegna un peso di 0 3 2 Medio basso livello qualitativo utenti che utilizzano un numero maggiore di funzioni e leggermente piu articolate rispetto alla classe precedente a cui si assegna un peso di 0 5 3 Medio alto livello qualitativo utenti che usano la maggior parte delle funzioni ad eccezione delle pi complesse Di conseguenza si assegna un peso di 0 75 4 Alto livello qualitativo utenti che usano tutte o quasi le funzioni implementate in particolare quelle pi complesse e possiedono il peso massimo pari a 1 Queste due classificazioni vanno a comporre le prime due parti del questionario di raccolta dei bisogni degli utenti Infatti malgrado il questionario sia anonimo devono comparire dati sull et sul livello di istruzione sul tipo di lavoro Questi dati sono necessari se il criterio di classificazione degli utenti si basa sull et o sul livello di istruzione delle persone La terza e ultima parte si focalizza sul prodotto e sull interazione con esso In particolare si richiedono quali funzioni del prodotto si utilizzano Se la risposta negativa l utente deve indicarne la ragione Mentre se la risposta positiva viene chiesto di segnalare sia i problemi che incontra nell esecuzione delle azioni che i punti positivi che vorrebbe ritrovare ancora Le domande sono a risposta multipla con la possibilit di inserire sempre dei commenti personali Questa macrostruttura viene fornita da IDGL e il progettista la deve adattare d
195. di design ampiamente accettato in letteratura sia dal punto di vista pratico con l integrazione dei suoi dati tramite l esecuzione di due casi studio appartenenti ad ambiti molto diversi tra loro Grazie a questa prima fase di validazione il quinto capitolo riassume tutte le modifiche e aggiunte apportate ad IDIM Il sesto capitolo descrive due modalit diverse di utilizzo del metodo l applicazione ad un caso reale industriale in cui viene eseguito il redesign di una macchina industriale di finitura delle etichette e la generazione dei Functional M ock Up rivolti all interazione in cui IDIM gioca un ruolo importante per la loro costruzione 2 Stato dell arte Asas TE EI aaa rana n m 2 Stato dell arte In questo capitolo vengono introdotti tutti i concetti chiave gli ambiti gli strumenti ei metodi che rappresentano la base di partenza per le attivit di ricerca proposte in questo documento Il primo paragrafo introduce e commenta la definizione di usabilit che costituisce uno degli elementi cardine I secondo paragrafo definisce l ambito della valutazione dell usabilita usability evaluation In esso vengono descritti alcuni metodi presenti in letteratura che riescono a stimare con tecniche diverse il grado di usabilit presente in un prodotto Inoltre inserita nell ultima parte la descrizione di modelli che riescono a fornire una valutazione dei metodi di valutazione dell usabilit in mo
196. do da riuscire a stabilire per un certo prodotto quali di questi metodi il piu adatto Nel terzo paragrafo viene definita cos l interazione uomo macchina e il relativo ambito di studio l Interaction Design In esso inserita la spiegazione di alcuni strumenti e metodi che vengono impiegati in questa disciplina sottolineando le caratteristiche positive e negative che possiedono Il quarto paragrafo si concentra sulla definizione di innovazione sistematica e in particolare della teoria piu nota e studiata che tratta questo argomento il TRIZ Vengono spiegati nel dettaglio alcuni strumenti appartenenti a questa teoria con annesso qualche esempio Gli ultimi due paragrafi contengono la descrizione di due metodi rispettivamente di valutazione e di progettazione dell usabilit Essi costituiscono le fondamenta concrete su cui si strutturano le successive attivit grazie alle loro particolari caratteristiche e strutture metodo di valutazione dell usabilit composto da una serie di strumenti che consentono di stabilire quali sono i metodi di valutazione dell usabilita presenti nel secondo paragrafo pi idonei per un certo prodotto Al contempo il metodo di progettazione dell interazione si focalizza sulla generazione di una serie di soluzioni progettuali usabili e innovative che implementano nel prodotto le esigenze e attese degli utenti 2 1 Usabilit Il concetto di usabilit uno degli elementi chiave attorno al quale ruota l
197. do la generazione dei FM Ui pu essere vista come un co design ovvero come un processo di progettazione in cui anche l utente diventa un attore importante affianco dei progettisti Si consideri ad esempio la situazione del controllo del volume della radio Gli input presenti sono il livello corrente del volume il livello ricercato e il massimo livello consentito per non disturbare i vicini caratteristiche degli utenti Un ulteriore input il livello di rumorosit presente nella stanza condizione ambientale Misurare questi parametri in decibel in particolare il volume ricercato e il livello di rumorosita nella stanza alquanto inutile perch gli utenti non ne capirebbero i valori e non li saprebbero indicare Di conseguenza vengono introdotti i range range sono intervalli di valori che vengono etichettati con un linguaggio comprensibile agli utenti Ad esempio il volume ricercato viene espresso attraverso 4 livelli silenzio che corrisponde all intervallo tra 0 e 10 dB sussurri tra 11 e 35 dB conversazione tra 36 e 65 dB urla da 66 dB in poi In questo modo gli utenti possono direttamente associare il loro volume ricercato con il loro bisogno originario sentire un preciso tono e volume di voce degli attori Un problema rilevato nell analisi delle situazioni la corretta individuazione di tutti gli input necessari alla simulazione poich in alcuni casi sono in grande quantita Tale problema essere risolto grazie all inte
198. do si basa sul Think Aloud in cui per l utente pu interagire apertamente con l osservatore e chiedergli tutto ci di cui ha bisogno per completare il suo compito Sarodnik e Brau 2006 Nielsen e Mack 1994 L osservatore ha l obbligo di rispondere all utente fornendo le indicazioni richieste In questo caso la raccolta di informazioni viene effettuata durante la discussione aperta tra i due soggetti Questa tecnica particolarmente usata quando si ricercano dati precisi quantitativi su alcune prestazioni perch l osservatore pu intervenire nella discussione e indirizzare le attivit dell utente Want amp Need Analysis Il metodo si basa su un utilizzo particolare della tecnica del brainstorming per ricavare informazioni sulle esigenze degli utenti verso il prodotto Courage 2005 Il team di lavoro prepara una serie di domande da porre agli utenti focalizzate all individuazione dei loro bisogni e aspettative puntuali su determinate caratteristiche del prodotto Gli utenti riuniti insieme discutono in base agli aspetti proposti esponendo tutte le idee e commenti che possiedono a riguardo brainstorming Gli esperti di usabilita registrano e analizzano successivamente le risposte Questa tecnica offre la possibilit di ottenere molte risposte alle domande ma quest ultime devono essere filtrate perch spesso gli utenti si influenzano a vicenda modificando quindi i loro reali pareri Automated Testing Il metodo sfrutta un software
199. e nell indicazione dello stato del sistema aperto chiuso Nella tabella 6 9 viene rappresentato il blocco completo per l apertura del sistema con carta magnetica Tabella 6 9 Blocco FMUi completo per la simulazione dell apertura di un sistema con carta magnetica INPUT Bool passaggio in progress Bool orientamento carta int codice sistema int codice carta OUTPUT Bool successo passaggio in progress orientamento carta codice sistema codice carta IF passaggio in progress AND orientamento carta THEN IF codice sistema carta THEN successo 1 ELSE successo 0 ELSE successo 0 Bool stato_sistema 208 6 Sfruttamento di IDIM asss Ta EE I m ann m 6 2 3 Esempio di applicazione degli FMIUi Per comprendere meglio come si strutturano e agiscono gli FM Ui si propone di seguito un esempio completo per la situazione riguardante il lavaggio delle mani In particolare la situazione descrive il lavaggio delle mani dell utente con un rubinetto che si aziona tramite fotocellula in cui l utente regola la temperatura dell acqua tramite l apposita manopola La situazione composta da quattro interazioni semplici corrispondenti ai quattro blocchi FMUi B1 posizionamento delle mani B2 uscita automatica dell acqua B3 valutazione della temperatura dell acqua B4 settaggio della temperatura dell acqua Inizialmente viene applicato IDIM ei primi suoi tre strumenti per stabilire gli input dei qu
200. e uscita dalle L azione di guidare deve essere completamente della guida non deve arrestarsi ne subire autostrade ale necessariamente arrestata per pagare al variazioni 0 interferenze avviene pagamento casello 1 2 1 contemporaneamente al pagamento 1 2 2 Definizione Una nuova e inattesa azione richiesta per Se una nuova e inattesa azione richiesta per L esecuzione di una nuova e inattesa azione e risolvere la funzione prefissata e questo implica risolvere la funzione prefissata dopo un set up completamente trasparente agli utenti Essi l interruzione dell azione corrente Quest ultima iniziale le due azioni vengono compiute possono rimanere focalizzati nell azione iniziale essere continuata solo alla fine contemporaneamente senza alcuna distrazione TREND T2 Long term memory usage Sit Accesso ai Password prefissata Il sito web predefinisce una Password personalizzabile Il sito web definisce password e gli utenti devono ricordare e usare una password ma poi gli utenti la possono solo quella 2 1 2 cambiare 2 1 1 Sit Apertura Codice di apertura Gli utenti stabiliscono un Riconoscimento tramite impronte digitali casseforti codice e lo devono ricordare per aprire lalretina vocale Non esiste nulla da dover cassaforte in un secondo momento 2 2 2 ricordare per aprire la cassaforte 2 2 1 Definizione Gli utenti devono memorizzare e ricordare dati Gli utenti devono
201. e della HOI selezionando dalla tabella dei requisiti tab 2 19 i pi 62 2 Stato dell arte rr sz 55SEWCWWFEWEEFFFWFWWWW W Fg WANNA In adatti per implementare gli aspetti nel prodotto Per ogni relazione si deve indicare anche il livello di intensit che intercorre con il dato aspetto e il requisito Il tetto della HOI si riempie in automatico grazie alle relazioni presenti nella matrice delle relazioni La parte bassa e la parte pi a destra vengono completate alla fine perch si ha bisogno di individuare una serie di concorrenti e conoscere approfonditamente le loro caratteristiche In totale si sono scelti 4 concorrenti del DVD recorder molto noti nel mercato al momento attuale La figura 2 10 riporta una piccola parte della HOI specifica per il DVD recorder DIS 52525250606 PS 5 2 2 k ti e S 5 r E Zi Un Uu m o i Zi VISIBILIT DEI COMPONENTI D INTERAZIONE SENZA INTERROMPERE IL PROHLEM SOLVING Ui Pp C Z i PROCEDURE DI DEFAULT SIMBOLI UNIVERSALI VISIBILITA DEI DATI DIREZIONE INCREMENTO UNITA D PERSONALIZZARE IL FUNZIONAMENTO DEL DVD RECORDER CONTROLLO SULLE AZIONI CHE SI ESEGUONO e PRESENZA DI AIUTI DURANTE LO SVOLGIMENTO DELLE AZI 4 FACILITA NELL USO E NELLA COMPRENSIONE DEL LIBRETTO D ISTRUZIONI 5 LIVELLO DI COMPRENSIONE DEI SIMBO
202. e della matrice delle decisioni per il DVD recorder Metodi Situazione Obiettivi Feature Risorse Prestazioni Somme Prima iterazione 6978 84 693 80 M33 0 35 1500 80 333 1 1 2 1 43 2 Stato dell arte TE EI m rana m Il primo metodo che viene selezionato il Collaborative Usability Inspection Iterando cinque volte l algoritmo facendo attenzione a porre i coefficienti riduttivi per ottenere metodi complementari tra loro la lista completa del multi metodo la seguente Controlled Experiment Feature Inspection Formal Usability Inspection Remote Usability Testing Physiological Testing St a Il gruppo di ricerca procede con l esecuzione della valutazione sfruttando i metodi pi adatti suggeriti da UEMM Per motivi di tempo e personale a disposizione vengono applicati solamente i primi tre metodi Da essi sono ricavati 16 problemi che sono stati riassunti nella seguente tabella 2 18 Tabella 2 18 Raccolta di tutti i problemi individuati con i tre metodi di valutazione Hpo ogan Problema M problema Usabilit Il linguaggio utilizzato varia dall italiano all inglese a Nella funzione di registrazione istantanea di uno show non si ha il Usabilita completo controllo dello stato del sistema Usabilit Alcuni simboli sono sconosciuti na Alcuni simboli sono troppo simili tra loro e non chiara la loro Usabilit IR funzionalit Usabilit Si utilizzano parole troppo tecniche
203. e di alcuni dell interazione perch prende ogni all esecuzione della pulizia con scopa pulsanti ma altre sono ancora a loro decisione ed esegue le rispettive e paletta 6 1 2 carico come la scelta della direzione azioni senza l intervento dell utente in cui pulire Tutte le decisioni dalla pulizia alla ricarica della sua restano sempre una responsabilit batteria Interna e alla zona in cui dell utente 6 1 3 effettuare la pulizia 6 1 1 Sit Tende Gli utenti devono decidere se Tenda riavvolgibile Gli X utenti Tenda riavvolgibile con motore Gli Vetri auto oscuranti Il prodotto Oscuramento tende devono essere tirate per devono percepire la necessit di utenti devono percepire la necessit mantiene l oscurit voluta nella di una stanza oscurare la stanza Una volta modificare l oscurit della stanza di modificare l oscurit della stanza stanza senza richiedere nulla deciso l utente deve eseguire da solo Una volta presa la decisione l utente Una volta presa la decisione vienejall utente in base al livello di le azioni 6 2 3 preme un pulsante la tenda si settata opportunamente la tenda luminosit presente all esterno alla muove fino al completo che in autonomia si sistema per posizione del sole al tempo alle raggiungimento dell oscurit ottenere il risultato atteso 6 2 4 stagioni etc 6 2 1 ricercata 6 2 2 Sit Martello e scalpello Gli utenti Tornio manuale Gli utenti Tornio a controllo numerico
204. e furti clonazioni dei conti correnti il prelievo viene positiva effettuato in un secondo momento dai gestori Una cartella apposita nel pannello di controllo dell auto mostra tutti movimenti P39 ci sono guasti al sistema di rifornimento l utente viene prontamente avvisato di cosa sta accadendo tramite segnali acustici e Singolo R22 una nota a monitor che avverte quale problema si verificato P11 e cosa fare per risolverlo P11 poich il problema hardware e non risolvibile direttamente dal sistema T8 S5 Le note esposte a monitor possono distrarre dalla guida la persona C8 Singolo sistema 5 53 7 54 Se sono guasti fisici pericolosi per l utente l auto non parte ma C9 P19 quindi devono essere sostituite con segnali acustici P28 o differenti colorazioni P37 dello schermo che indicano lo stato del avvisa l utente su cosa sta succedendo tramite inizialmente un segnale R22 vs sonoro che fa diventare rosso lo schermo P28 e poi compare la nota R23 con le indicazioni su come procedere P9 Se il problema software negativa il sistema dell auto connettersi in remoto alla casa costruttrice e risolvere in autonomia il problema senza avvisare e disturbare l utente P17 L utente chiedere di effettuare il rifornimento anche quando l auto non lo necessita perch capitare che acceda a luoghi in cui manca il servizio continuo della rete come ad esempio in alta Singolo R
205. e gruppo criteri individuati caratterizzano i metodi in base alle possibili condizioni esterne che si possono incontrare in un qualsiasi caso di studio assegnando loro specifici valori Complessivamente si sono individuati 5 criteri 26 2 Stato dell arte mrasrsss EI n a asi m Criterio 1 Situqzione La situazione il criterio che descrive lo stato di sviluppo del prodotto e si divide in 4 classi e Virtual Engineering VE il prodotto solamente espresso tramite un modello funzionale e solitamente si nelle prime fasi del processo di sviluppo prodotto SoftModeling SM il prodotto rappresentato mediante concept ossia mediante idee che sono ancora su carta ma definiscono gi oltre che il modello funzionale anche alcune caratteristiche costruttive e d interazione e Hard Review HR il prodotto viene rappresentato attraverso un prototipo fisico anche se non ancora completo in tutte le sue parti dipendentemente da cosa deve essere testato e Real World RW il prodotto completo in tutte le sue parti pronto per la vendita Questa classificazione deriva dalla ricerca svolta da Fitzpatrick et al 1999 in cui si evidenzia l importanza della situazione nel processo di valutazione Tabella 2 2 Relazioni tra metodi di valutazione dell usabilit e situazioni M11 Controlled experiment 0 1 1 3 14 User based 3 17 3 21 2
206. e i seguenti esempi di aiuto per il suo sfruttamento e Concept per un DVD recorder Utilizzare forme diverse per i tasti e disporli sull apparecchio vicini tra loro in base alle funzioni che ricoprono stessa funzione stesso gruppo Alcuni possono avere la forma del proprio simbolo ad esempio il PLAY disegnarlo come un triangolo Si dispongono vicini tra loro quelli che appartengono ad una certa funzione ad esempio quelli che servono per avviare fermare mandare avanti o indietro un film posizionarli vicini nella parte superiore mentre quelli per gestire il men interno uniti tra loro ma nella parte inferiore e Concept per un DVD recorder E bene distinguere nettamente dagli altri tasti il tasto di uscita rapida in modo che sia subito visibile e distinguibile Scrivere sopra ESC per capire che si sta uscendo e colorarlo di rosso si pu usare una forma rettangolare per renderlo unico anche sul telecomando aumentandone la dimensione Inoltre bene porlo leggermente distanziato da tutti gli altri 141 4 Validazione di IDIM sss a I Grazie a questi esempi possibile generare il seguente concept singolo e L antenna estraibile simile a quella presente nei vecchi televisori All estremit viene posto un gancio che si connette con facilita ai fili della corrente P4 Anche in questo caso visibile l influenza del principio la forma della punta dell antenna
207. e idee che anticipino le future tendenze superando i concorrenti del mercato Il metodo deve implementare in modo sistematico il database dei trend Questo si ottiene individuando inizialmente lo stato evolutivo del prodotto in esame e poi cercando di definire i percorsi evolutivi che potrebbe intraprendere sulla base delle indicazioni dei trend Queste due attivit sono il fondamento per la creazione del metodo di previsione dell evoluzione dell interazione sintetizzate in figura 3 19 Generazione di uno strumento per Trend evolutivi dell interazione l individuazione trip State Diagram della situazione attuale A21 Generazione di ustomized Evolutionary Path uno strumento perla previsione delle possibili evoluzioni future A22 Definizione del metodo di 01 previsione dell evoluzione dell interazione A23 sperti di usabilit MI Figura 3 19 Rappresentazione delle attivit per la generazione del metodo di previsione dell evoluzione 116 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina ac Generazione di uno strumento per l individuazione della situazione attuale Lo scopo di questa attivit quello di individuare uno strumento di definizione dell attuale livello evolutivo del prodotto da analizzare II livello evolutivo viene stabilito grazie ai trend e ai loro stati Ogni trend viene considerato come una linea temporale in cui sono inseriti in modo sequenziale i suoi stati Il risu
208. e la creazione degli SSD di ITRE viene individuato il primo punto per l integrazione Infatti Il progettista deve conoscere le caratteristiche del prodotto le sue funzioni e come interagisce con l utente Una parte di queste informazioni sono contenute nella classe di prodotto di IDGL Quindi il diagramma SSD pu avere come input la classe di prodotto secondo punto di integrazione si focalizza sui CEP di ITRE CEP sono dei suggerimenti che forniscono una possibile evoluzione futura di una certa caratteristica dell interazione del prodotto Al momento per i CEP sono da un lato riferiti al prodotto specifico ma dall altro risultano essere molto generici poich non si riferiscono espressamente a un componente a una parte o a un singolo attributo del prodotto Ci comporta che spesso non sono cosi facili da interpretare e soprattutto implementare nel prodotto Per risolvere questo problema si sfruttano i requisiti d interazione di IDGL requisiti esprimono degli attributi specifici del prodotto sui quali possibile costruire i CEP per renderli maggiormente usabili In questo modo i CEP possono essere proposti come ulteriori aiuti durante la creazione dei concept singoli di IDGL Infatti vengono affiancati ai principi d interazione come linee guida da un lato i CEP definiscono il percorso da seguire per far evolvere correttamente e in modo innovativo il prodotto dall altro i principi forniscono le soluzioni concrete per implementare il requisito
209. e modifiche apportate alla struttura del metodo IDIM stato sfruttato in un caso aziendale reale e per la generazione dei Functional Mock Up dell interazione Nel primo caso IDIM stato interamente applicato nel redesign della macchina industriale di finitura delle etichette Label Master dell azienda Sei Laser Sono stati analizzati sia la struttura fisica della macchina che il software che regola il suo funzionamento 220 8 Conclusioni mccc Complessivamente si sono ottenute in collaborazione con i progettisti dell azienda 84 soluzioni progettuali finali di cui alcune ritenute importanti e applicabili dall azienda come ad esempio la soluzione proposta della suddivisione dei ruoli tra i software di comando della macchina industriale e la sostituzione di alcuni pulsanti con interruttori Inoltre sono state aggiunte nuove informazioni nel database Nel secondo caso alcuni strumenti di IDIM sono stati adattati e utilizzati per l individuazione degli input per la generazione dei Functional Mock Up rivolti all interazione In particolare sono state introdotte informazioni anche sull ambiente circostante il prodotto e l utente che possono interferire con il loro dialogo e che sono indispensabili per i Functional Mock Up La parte di sfruttamento stata fondamentale per evidenziare la flessibilit la completezza e l applicabilit di IDIM Malgrado lo studio e le modifiche apportate al metodo IDIM presenta ancora aspetti da migliorare U
210. e nell esperienza degli utenti Questo stato viene posto nel campo self government perch si focalizza nella capacit di un prodotto di prendere ed eseguire azioni autonomamente Un altro esempio si riferisce alla situazione lavaggio delle 103 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina a I INI I n annt rr m mani Uno degli stati che descrive il prodotto rubinetto classico l azione di lavarsi le mani deve essere arrestata completamente per aprire e chiudere l acqua per regolare la temperatura In questo caso lo stato viene posto nel campo d interazione Functional contemporaneity perch si focalizza l attenzione sulle attivit che dovrebbero essere compiute contemporaneamente senza arresti Complessivamente sono stati identificati 53 stati che verranno mostrati pi avanti nel testo per motivi di spazio Figura 3 17 riassume graficamente il processo di inserimento degli stati nei campi d interazione Ogni stato viene etichettato con un codice di tre numeri il primo indica il campo a cui appartiene il secondo la situazione e il terzo rappresenta il numero specifico assegnato allo stato per distinguerlo dagli altri appartenenti alla stessa situazione 2 l _ Situazione 2 i 124 1 Stato I 1 2 2 I Stato sie PO A 1 2 3 D INTERAZIONE 1 ari Z 2 g PA TE m 7 1 I 1 Stat
211. e non ci siano fraintendimenti nell utente P28 che compaiono al A fianco di ogni interruttore deve essere posta una spia P28 che diventa termine di ogni verde se il pulsante e la relativa funzione sono attivi altrimenti rimane grigio C10 Singolo azione P38 in modo da uniformare la modalit di funzionamento fornitura dei problema della feedback T7 S4 comprensione delle spie 246 Appendici Per evitare confusioni e fraintendimenti nell utente si devono eliminare quegli elementi che possono portare a informazioni ridondanti e contraddittorie come l utilizzo combinato di spie e interruttori a cui si assegnano precise colorazioni e forme P26 R1 vs R4 Per evitare confusione errori da parte dell utente le spie vengono tolte e si lasciano solamente gli interruttori In base al colore si capisce cosa attivabile e cosa invece gia attivo P5 P37 Anche le note presenti vicino agli interruttori indirizzano verso la corretta comprensione del loro significato alleggerendo il carico cognitivo dell utente P12 Comprensione del Per rendere comprensibile e chiaro lo stato in cui si trova il laser spento C13 Singolo linguaggio utilizzato acceso ma non in funzione acceso e in funzione la macchina deve evidenziare 9 livello di con opportuni feedback il proprio stato P28 Inoltre l aggiornamento comprensione dei automatico degli stati deve essere immediato 5 53 i R5 R7 R8 simboli utilizzati problem
212. e nulla all utente in modo da ridurgli la quantit di dati che deve memorizzare Il sistema deve ridurre al minimo l apporto dell utente sia nella scelta delle decisioni da prendere raggiungere un certo scopo che nell esecuzione delle azioni pratiche in modo da diminuire pesantemente la quantit di dati che deve memorizzare T6 S4 Il sistema in base alle poche scelte effettuate dall utente dai menu a tendina dell interfaccia grafica riesce prendere le opportune decisioni ed eseguire le rispettive azioni senza richiedere la memorizzazione da parte dell utente di nuovi dati T11 pem Bd sistema deve interrompere temporaneamente l attivit dell utente in modo visibile per attivare le barriere Bd in automatico senza richiedere all utente di ricordarsi nuovi dati per la loro attivazione kaj S2 L utente e il sistema dialogano tra loro tramite intermediari automatizzati che semplificano la loro interazione e non richiedono all utente di eseguire ulteriori azioni R16 T3 S2 S sistema predispone all utente una serie di men a tendina e altri intermediari automatici che aiutano l utente nella scelta delle azioni da eseguire senza richiederne di nuove 241 Appendici Bod 94 sistema deve essere in grado di prendere le decisioni ed eseguire le rispettive azioni per soddisfare le diverse senza richiedere nulla all utente in modo da ridurgli la quantita di azioni da svolgere 54 Il sistema deve ridurre
213. e si richiedono molte pi risorse 12 2 Stato dell arte EI rana n m Collaborative Usability Inspection Il metodo si basa su una valutazione del prodotto eseguita da un team di sviluppatori e utenti finali tramite il metodo del walkthrough cognitivo in cui per i membri possono parlare e interagire tra di loro Constantine e Lockwood 1999 La squadra composta da 6 12 membri con competenze e ruoli differenti e tutti devono partecipare all ispezione Successivamente i risultati ottenuti vengono quantitativamente valutati tramite strumenti statistici Questa tecnica consente di avere direttamente l apporto degli utenti finali nella valutazione e di confrontare le idee di tutti quando emerge un problema Pluralistic Walkthrough Il metodo si basa sulla conduzione di un walkthrough cognitivo svolto non da un singolo esperto ma da un gruppo di esperti d usabilita progettisti e utenti finali Nielsen e M 1994 Il sistema viene presentato con pannelli in formato cartaceo in cui compaiono le funzioni che si possono eseguire e che devono essere testate Tutti i partecipanti assumono il ruolo di un utente e scrivono le azioni che sarebbero necessarie per eseguire i compiti assegnati Questa parte avviene in silenzio e ogni membro lavora in autonomia rispetto agli altri Questo elemento lo differenzia dalla tecnica precedente Alla fine il gruppo discute le soluzioni a cui essi sono giunti Partecipatory Cooperative Heurist
214. e significa che si stanno combinando insieme attivit di due livelli diversi Gingele et al 2002 99 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina sassa I III I rn m CONTROLLI ATTIVITA INPUT OUTPUT FUNZIONI MECCANISMI Fig 3 13 Sintassi della struttura IDEF0 Grado di dettaglio Livello di scomposizione Fig 3 14 Scomposizione di uno schema IDEFO 100 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina HRS EIZO 52 22 5222 Ei I I Il modello possiede molteplici aspetti positivi Imran et al 2010 e applicabile a un ampia variet di ambiti tipologie di aziende e business su diversi livelli di dettaglio e Fornisce in modo conciso e preciso i dettagli sulle attivit per facilitarne la loro comprensione valutazione ed uso e Facilita la comunicazione tra i diversi attori che prendono parte alle attivit Cid non toglie che ci siano alcuni vincoli al modello da tener presenti Kim e Jang 2002 e descrizione del sistema completamente statica non possono essere inseriti elementi dinamici e modello non quantitativo quindi non possono essere valutati i dati e risultati da un punto di vista matematico e Le informazioni sulle fonti degli input sui controlli o meccanismi non sono note dallo schema In questa ricerca il modello IDEFO verr impiegato per evidenziare dove necessario q
215. e un cilindro con una cavita rettangolare che corrisponde al cliche P15 che quindi ovviamente dovr avere dimensioni e forma standard In questo modo l utente e facilitato nell allineamento del clich perch lo deve porre esattamente all interno della cavit T10 S3 P19 Per incollare il clich al cilindro si sfrutta una depressione che si crea sulla superficie del cilindro mediante risucchio d aria L aria viene aspirata dai fori sul cilindro verso il suo interno Ci consente che una volta che viene posizionato il clich esso si attacchi alla superficie e di mantenere tale posizione senza la generazione di bolle d aria e altri difetti tra il cliche e il cilindro che possano rovinare la superficie di stampa T3 S3 P44 i R1 R23 C58 Singolo Complessita del montaggio di un componente C60 Singolo iniziale tempo richiesto per il montaggio problema della complessit nel montaggio del Col Singolo cliche R33 R38 1 253 Appendici L utente non deve inserire il cilindro a mano e appoggiarlo agli appositi bracci e Combinato poi collegare eventuali condotti per l aspirazione dell aria ma deve solamente C51 59 preoccuparsi di montare manualmente il clich con l utilizzo della depressione d aria P9 che si crea attivando e disattivando un apposito pulsante II cilindro di stampa gi attaccato alla macchina e ai condotti per l aspirazione dell aria dalla sua superficie P7 Premendo il pulsante
216. e uomo macchina 66 3 1 Revisione di UEM M e di IDGL E 66 epp EUER TN 66 CARO 81 3 2 Sviluppo di un metodo per l evoluzione dell interazione 98 3 2 1 Generazione dei trend evolutivi 102 3 2 2 Generazione del metodo di progettazione incentrato S pbtrend evollltivis Rei 116 3 2 3 Prima applicazione del metodo ITRE 120 3 3 Integrazione dei tre metodi per l interazione IDIM 122 3 3 1 Analisi e definizione dei punti di integrazione dei metodi 122 3 3 2 Struttura del metodo Interaction Design Integrated Method feet B u uuu y AM EROS er ce ec aaa 123 VII Indice rss puya ZE IZ rn em 134 4 1 Applicazione di IDIM nel settore industriale 2 4 ee 134 4 2 Applicazione di IDIM nel settore medicale ee 144 I SEI toS CEUDLI DOS eR 145 Ae 72s AVDIC ONE di DIM a 148 4 3 Confronto con il metodo 163 4 3 1 Metodo di design Function Behaviour
217. ecniche D per la costruzione anche fisica del prodotto e Reformulation type 1 conduce verso possibili modifiche alla struttura S se il comportamento reale valutato in precedenza non soddisfacente e Reformulation type 2 conduce verso possibili modifiche ai comportamenti previsti Be se i comportamenti reali valutati in precedenza non sono soddisfacenti e Reformulation type 3 conduce verso possibili modifiche alle funzioni F se i comportamenti reali valutati in precedenza non sono soddisfacenti Concetto importante che accompagna il metodo FBS la situatedness Situatedness definisce la continua evoluzione delle idee dei designer verso uno stesso prodotto in base alla loro esperienza acquisita che cambia in funzione dell ambiente circostante e di ci che vedono seeing La progettazione diventa un processo dinamico in continuo cambiamento perch in base a ci che il progettista sperimenta in un certo contesto pu influenzarlo nella creazione delle idee Ci viene dimostrato ad esempio dagli schizzi iniziali che vengono generati dai progettisti per spiegare agli altri le loro idee Gero e Kannengiesser 2004 Schon e Wiggings 1992 Secondo i ricercatori gli schizzi assumono una doppia valenza da un lato hanno il classico compito di far ricordare al progettista un idea Dall altro vengono considerati come mezzi da partire per ricercare nuove interpretazioni e modificare l idea iniziale grazie alle nuove conoscenze che i pr
218. egli utenti e le rispettive classi e successivamente individuare i prodotti e le categorie per effettuare la valutazione qualitativa I criterio per la prima classificazione e in base alle funzioni che l utente usa Complessivamente si sono individuate nel DVD recorder 4 funzioni 1 Guardare film da DVD esterno 2 Registrare istantaneamente il programma che si sta guardando Gestire l hard disk HD dell apparecchio immettendo foto ascoltando musica memorizzata etc 4 Programmare uno spettacolo televisivo nel tempo 60 2 Stato dell arte FT Fr rrmy rr a a SI RIEEEIEIESESEESEE MIC ESSE SEE cuu n Grazie alle funzioni si generano automaticamente le quattro classi d utenza e 1 CLASSE utenti che usano un lettore DVD solo per guardare film da disco esterno e 2 CLASSE utenti che sono in grado di registrare trasmissioni tv senza programmazione e guardano film da disco esterno e 3CLASSE utenti che sono capaci di gestire dati all interno dell HD e 4CLASSE utenti che visualizzano dati da DVD e HD e sono in grado di programmare nel tempo una registrazione Dopo aver descritto le classi si passa all analisi qualitativa Nello stesso ambito del DVD recorder vengono considerati il computer e il cellulare Infatti sono prodotti elettronici che hanno modalit di funzionamento e interazione molto simili tra loro Inoltre utilizzano la stessa simbologia e lo stesso linguaggio Per entrambi i prodotti v
219. eguenti pesi per gli attributi efficacia 2 efficienza 2 soddisfazione 3 Per quanto riguarda le feature sono stati inseriti nell apposita tabella i seguenti pesi tabella 2 13 Tabella 2 13 Tabella dei pesi esterni delle feature per il DVD recorder o CHEN o P o Kms Dalla tabella 2 13 si notare ad esempio l importanza rivestita dagli input dei comandi cui assegnato il valore 3 Infatti la selezione dei corretti comandi per avviare un qualsiasi processo di visualizzazione o di programmazione della registrazione di un film fondamentale 41 2 Stato dell arte a IZZO EE aaa rana n m per il prodotto devono essere chiari guidati attuabili con poche azioni Dopo le feature si devono definire quali sono i limiti all interno dei quali l azienda effettuare il processo di valutazione La tabella 2 14 riassume le scelte effettuate Tabella 2 14 Tabella dei vincoli per il DVD recorder Metodi esclusi 1 Gli utenti finali sono Si Non deve essere eliminato disponibili per il processo di valutazione 2 Gli sviluppatori del sistema sono disponibili per il processo di valutazione 3 Quante ore si hanno a disposizione per il processo di valutazione 4 Qual il livello di esperienza e conoscenza dei valutatori che andranno ad esaminare il prodotto 5 Qual la qualita e la quantita della strumentazione che pu essere utilizzata nel proces
220. el based evaluation e expert walkthrough using previous 152 4 Validazione di IDIM sss ccc studies Gli esperti di usabilit li applicano in questo ordine e l intero processo consente di generare due liste di aspetti d interazione descritti nelle tabelle 4 8 e 4 9 relativi rispettivamente alle due attivit SA1 e SA2 L ordine di esposizione degli aspetti arbitrario e rispecchia l ordinamento presente nei database di IDIM Non avrebbe senso in questo momento dare un valore numerico agli aspetti poich tutti hanno lo stesso peso per la data attivit Tabella 4 8 Aspetti d interazione per SA1 Aspetti d interazione Complessit nell esecuzione di una funzione N A12 Presenza di risposte fisiche o a monitor che compaiono al termine di ogni o ai cambiamenti di stato Tabella 4 9 Aspetti d interazione per SA2 IN Aspetti d interazione Complessit nell esecuzione di una funzione Livello di controllo sul sistema Livello di personalizzazione della funzione A12 Presenza di risposte fisiche o a monitor che compaiono al termine di ogni azione ai cambiamenti di stato Alcuni aspetti della tabella vengono segnati con un asterisco perch rappresentano i nuovi aspetti da aggiungere nel database di IDIM Lo specifico ambito di applicazione di questa ricerca consente di scoprire nuovi elementi che non rientrano nei classici prodotti industriali Ad esempio l aspetto livello di rischiosit della procedu
221. el processo di progettazione con lo scopo di generare una serie di soluzioni usabili e innovative Gli strumenti di valutazione di UEMM vengono integrati nella seconda parte del processo in cui vengono revisionate e validate le soluzioni progettuali Le revisioni vengono trasformate nuovamente per poter migliorare le soluzioni progettuali a cui si riferiscono Da questa sinergia si generato IDIM Interaction Design Integrated M ethod IDIM un metodo di progettazione e valutazione dell interazione che inizia con la raccolta e analisi delle esigenze e attese degli utenti verso un certo prodotto e si conclude con la definizione di una serie di soluzioni progettuali con un elevato contenuto di usabilit e innovazione L architettura e l efficacia di IDIM sono state validate attraverso il confronto diretto con le grandezze e i processi di un metodo di sviluppo prodotto molto noto in letteratura Il confronto ha permesso di modificare tre processi nella fase di design iniziale di inserire tre nuove grandezze e un nuovo strumento Inoltre IDIM stato validato con l esecuzione di due casi studio completi rivolti al design di un distributore di carburante energia e al miglioramento dell interazione tra chirurgo e strumenti durante un operazione di chirurgia maxillo facciale Dal loro svolgimento sono state aggiunte nuove informazioni e dati nel database di IDIM come ad esempio un nuovo trend d interazione e nuovi esempi Grazie ai nuovi dati raccolti e all
222. el volume della radio accade grazie a due interazioni semplici la prima l azione di ruotare il selettore del volume utente e la seconda composta dal cambiamento del livello del volume prodotto Le interazioni semplici sono considerate i blocchi dei FM Ui Tali blocchi sono caratterizzati da due dimensioni ortogonali tra loro La prima definisce gli obiettivi del FMUi ovvero la simulazione degli aspetti cognitivi contro gli aspetti ergonomici La seconda dimensione definisce la struttura dei FMUi essa basarsi sulle funzioni come accade per i FMU classici oppure su altri formalismi strumenti etc impiegati per l analisi dei dati Definita la natura dei FMUI successivamente vengono descritti gli input gli output e il corpo interno per poter simulare l interazione in modo prevedibile e controllato Input Gli input degli FMU tecnologici sono costituiti da quantit fisiche univocamente misurabili e tali misure devono essere ripetibili nel tempo Queste caratteristiche devono essere presenti anche negli FM Ui Per simulare un interazione semplice si devono conoscere sia tutte le grandezze che determinano il comportamento dell utente sia le condizioni ambientali che possono modificare la situazione 204 6 Sfruttamento di IDIM a lt s a eT sas ann m Le caratteristiche degli utenti che determinano una parte del comportamento dei FMUI appartengono a tre diverse categorie ergonomia c
223. ella temperatura dell acqua L ultimo blocco FM Ui simula l interazione tra utente e rubinetto con l obiettivo di modificare la temperatura dell acqua fig 6 19 Figura 6 19 Rappresentazione dell interazione del quarto blocco Questo blocco viene coinvolto in qualsiasi caso ovvero sia che ci sia l esigenza di modificare la temperatura perch quella corrente non rispetta le attese dell utente e in questo caso si necessita di una certa elaborazione sia che la temperatura sia corretta e quindi non si necessita di ulteriori azioni Se l utente percepisce la temperatura troppo calda o fredda puo variarla grazie alla rotazione della manopola posta a lato del rubinetto In questo caso gli input del blocco corrispondono alla variazione della posizione della manopola numero di tacche ruotate la variabile successo appartenente al precedente blocco e la temperatura dell acqua L output costituito dalla nuova temperatura dell acqua che verr rivalutata nel precedente blocco B3 per capire se ora corretta e corrisponde a quella attesa dall utente numero di tacche ruotate dall utente determina la variazione della temperatura e ogni tacca equivale a 2 C La tabella 6 14 definisce il blocco B4 Tabella 6 14 Bloco FMUi B4 settaggio della temperatura dell acqua INPUT tacche variazione manopola C temperatura acqua Bool successo OUTPUT temperatura acqua temperatura acqua variazione manopola IF successo 0
224. emplice di selezione di un programma di lavaggio della lavatrice La nuova parte della classe di prodotto visibile nella tabella 6 8 Il resto della classe rimane uguale a quella classica presente in IDIM Tabella 6 8 Nuova parte della classe di prodotto della lavatrice Classe di prodotto Dominio Funzioni implementate Interazioni elementari per la funzione 1 Elettrodomestici 1 Pulire capi utilizzando programmi pre impostati senza variarli girando solo la ruota di selezione 2 Pulire 1 capi variando 1 dati dei programmi pre impostati presenti sul display 3 Pulire 1 capi variando i dati del programma pre impostato andando nei men comparsa o a tendina interni e gestendo valori contenuti in essi 4 Pulire i capi sfruttando programmi di lavaggio particolari mezzo carico cicli brevi lana e delicati 5 Pulire i capi attraverso un programma nuovo creato dall utente in cui gestisce tutti dati del ciclo di lavaggio 1 Rotazione della ruota 2 Valutazione della posizione 3 Avvio del lavaggio estraendo la ruota Elementi esterni che influenzano l interazione Rotella 1 Interazioni semplici per la funzione 2 1 Accesso al menu del display 2 Selezione del lavaggio 3 Awio del lavaggio premendo il pulsante Elementi esterni che influenzano l interazione Display 2 Interazioni semplici per la funzione 3 1 Accesso del del display 2 Selezione del lavaggio 3 Accesso al menu del
225. end evolutivi nel metodo e alla loro collaborazione con i principi d interazione Infatti il principale commento positivo proveniente dall azienda descrive le soluzioni che sono state loro proposte come l ottimo a cui tendere sia dal punto di vista del rispetto delle esigenze e attese degli utenti sia dal punto di vista dell innovazione dell innovazione verso cui dirigersi Ad esempio si consideri il concept combinato derivante dal caso studio sulla Label M aster I pulsanti che indicano le funzioni di accensione e spegnimento di componenti o attivit vengono sostituiti con interruttori opportunamente colorati II grigio indica che l interruttore non funzionante bianco che si pu avviare il componente o l attivit rosso che il componente o l attivit funzionante e essere arrestata La novit presente in questa soluzione riguarda l introduzione dell interruttore elemento tipicamente reale e concreto in un ambiente virtuale Infatti l interruttore molto familiare agli utenti della macchina perch viene utilizzato tutti i giorni per accendere e spegnere la luce nelle stanze per avviare la Label Master stessa etc Ci comporta che l utente sa come interagire con un interruttore e tale comportamento ormai diventato naturale e automatico senza dover riflettere su come funziona il dispositivo L elemento nuovo sta nel trasportare il concetto dell interruttore all interno dell interfaccia grafica di comando L interruttore non es
226. ene indicato di default il criterio in base all utilizzo delle funzioni presenti nel prodotto poich il piu usato e Classi di utenti Vengono elencate le classi d utenza che si ricavano in base al criterio precedente e Prodotti concorrenti Vengono elencati da un minimo di due a un massimo di sel prodotti concorrenti che sono il top di gamma nel momento in cui si effettua lo studio Sono necessari per il riempimento della parte pi a destra e della parte bassa della HOI e Primo prodotto appartenente allo stesso dominio e relative funzioni Il prodotto appartenente allo stesso dominio viene indicato per effettuare l analisi qualitativa degli utenti Si seleziona un primo prodotto campione in cui si devono indicare le funzioni presenti e creare parallelamente le classi qualitative a cui verr assegnato un peso peso dipende dalla complessit della funzione stessa e dal numero di classi che si creano Infatti per uniformare l assegnazione dei valori si predispone la possibilit di creare ad un minimo di 3 classi a un massimo di sei In base al numero di classi si suddividono uniformemente i pesi considerando un range che va da 0 a 1 in modo che tra un valore e l altro ci sia circa lo stesso intervallo Ci consente successivamente una maggiore automazione delle operazioni e Secondo prodotto appartenente allo stesso dominio e relative funzioni Deve essere selezionato un secondo prodotto per l analisi qualitativa e si seguono le stesse
227. engono individuate quattro funzioni in base alle quali assegnare il peso agli utenti intervistati Le quattro classi che ne derivano per il computer sono e lCLASSE peso assegnato 0 3 Utenti che usano il computer solamente per giocare e 2 CLASSE peso assegnato 0 5 Utenti che usano il computer per giocare e navigare in internet e 3CLASSE peso assegnato 0 75 Utenti che usano il computer per giocare navigare in internet e conoscono e utilizzano anche software di scrittura ed elaborazione dati e 4CLASSE peso assegnato 1 Utenti che usano il computer con applicazioni e software professionali spesso molto complessi e articolati Per il cellulare e 1CLASSE peso assegnato 0 3 Utenti che usano il cellulare solamente per telefonare e 2 CLASSE peso assegnato 0 5 Utenti che usano il cellulare per telefonare e inviare SM S e 3 CLASSE peso assegnato 0 75 Utenti che usano il cellulare per telefonare inviare SMS e sono in grado di gestire l archivio per ascoltare musica fare fotografie e leggere inviare e mail e 4CLASSE peso assegnato 1 Utenti che usano tutte le funzioni del cellulare comprese quelle pi complesse e particolari come la gestione dell agenda interattiva l avvio del navigatore satellitare shopping on line e controllo dei propri movimenti bancari In base a questo elenco ogni utente intervistato possiede uno specifico peso dato dalla media dei pesi dei due prodotti La prossima attivit riguar
228. ensibili e applicabili Non si aggiungono nuove strutture in questo caso ma si ampliano e arricchiscono quelle gi esistenti Per esempio si consideri come prodotto da studiare la carta Bancomat Uno dei significativi requisiti risulta essere dati da dover memorizzare per concludere l azione e il trend Long term memory usage La carta Bancomat inserita all interno del primo stato Gli utenti devono memorizzare e ricordare dati fissi scelti da altri utenti poich il codice segreto viene definito dalla banca e il proprietario della carta non lo pu modificare Lo stato successivo del trend suggerisce Gli utenti devono memorizzare dati scelti da loro stessi CEP relativi al requisito precedente devono essere classificati rispetto a F B e S In particolare il CEP relativo alla funzione diventa opportuno fornire un codice segreto personalizzabile per prevenire lapsus improvvisi in cui si dimentica il codice e anche per eliminare possibili clonazioni con prelievi non autorizzati CEP definito rispetto al comportamento risulta essere abbastanza diverso confrontato con il precedente il proprietario della carta deve essere libero di scegliere il formato del codice segreto composizione lunghezza etc in base alle sue caratteristiche conoscenze e abilit capacit di memorizzazione etc Infine il CEP relativo alla struttura diventa il codice segreto dovrebbe essere costituito da un numero di cifre personalizzabile compre
229. ente etc 77 54 P28 R12 vs display posto centralmente nella porta del frigorifero accessibile a tutti Combinato gli utenti grazie ai comandi vocali P12 Infatti il sistema fornisce i dati R4 C4 e C5 positiva richiesti senza che l utente debba aprire la porta o premere una serie di pulsanti In questo modo il dialogo diventato completamente trasparente Per evitare che l utente inserisca a mano le informazioni sui prodotti acquistati nel database del sistema il frigorifero viene dotato di un lettore di codici a barre Grazie al codice il frigorifero riesce a recepire una serie di dati il tipo di prodotto le sue caratteristiche di conservazione la data di scadenza etc L inserimento delle informazioni avviene in modo automatico P17 grazie ad una semplice azione dell utente T6 S4 Se l utente si dimentica di guardare se ci sono alimenti in frigorifero che scadono il frigorifero stesso in automatico lo avvisa tramite il colore del R12 vs display senza interventi esterni di attivazione P28 P37 Il display di colore R19 verde indica l assenza di anomalie e prodotti in scadenza Il giallo indica che negativa tra 5 giorni uno o piu prodotti scadono Il rosso indica la presenza di almeno un prodotto scaduto L utente non viene disturbato durante le sue attivit dal frigorifero ma viene awertito del suo stato in modo non invasivo P24 Singolo Combinato CAeC7 Applicazione di opportuni metodi di valutazione
230. ente vengono analizzati i bisogni esterni N trasformandoli in bisogni interpretati dai progettisti sp Tali bisogni vengono ulteriormente analizzati e trasformati in requisiti R sp 11 Questo processo utile per ricavare un primo set di requisiti che aiutano a specificare meglio i reali bisogni degli utenti Il terzo processo si occupa dell identificazione dei bisogni impliciti che gli utenti non indicano ma che sono basilari per il prodotto Quindi i requisiti attesi vengono trasformati in bisogni attesi sp III che rappresentano esattamente le esigenze implicite L ultimo processo consiste nella validazione con gli utenti dei bisogni impliciti trovati Di conseguenza dai bisogni attesi Ne si ottengono una nuova serie di bisogni esterni N sp IV 169 4 Validazione di IDIM ccc Expected world Interpreted world External world Figura 4 17 Needs identification Cascini et al 2013 secondo processo aggiunto il Requirements definition rappresentano in fig 4 18 External world Interpreted world Expe cted world Figura 4 18 Requirements definition Cascini et al 2013 In questo processo sono presenti sei subprocessi che hanno il compito di definire i requisiti di progettazione partendo dai bisogni attesi degli utenti Infatti la prima attivit consiste nel trasformare i bisogni attesi espliciti e impliciti degli utenti in un set completo di requisiti 170
231. ento di ulteriori redesign si valuta la possibilit di utilizzare i tre metodi in sequenza Eseguendo pero alcuni casi studio emerso che nell applicazione dei tre metodi le soluzioni progettuali provenienti soprattutto da IDGL e ITRE e le revisioni di UEMM sono difficili da combinare 122 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina a insieme Inoltre alcune operazioni devono essere ripetute ad esempio la creazione delle soluzioni progettuali in ITRE e successivamente in IDGL Ci comporta grosse perdite di tempo elemento cruciale per le aziende che conduce verso il rifiuto dei metodi Per questi motivi si considera la possibilit di integrare insieme IDGL UEM M e ITRE per creare un unico metodo di progettazione valutazione e previsione dell evoluzione dell interazione Filippi e Barattin 2012a L integrazione dei metodi pu avvenire se si individuano dei punti in comune che consentono di combinare grandezze e risultati Analizzando i metodi stabilito che IDGL e ITRE sono metodi di design con strumenti volti a creare linee guida UEMM invece molto diverso e si concentra sulla valutazione dell usabilit con lo scopo di fornire i metodi di valutazione adatti al caso in questione Ci significa che la maggior parte dell integrazione tra gli strumenti avviene tra IDGL e ITRE Ci non toglie che anche UEM M venga unito al processo proprio perch gestisce un settore che n ITRE n IDGL coprono Durant
232. ere leEliminazione di una piu parti funzioni che non sono 5 parti propriet di disturbo importanti per l utente la loro mancanza non provoca Ph De selezionare solo le partiinsoddisfazione concentrarsi invece su quelle ritenute necessarie Definizione della qualit come soddisfazione dei bisogni itc espliciti o impliciti dell utente che deve coincidere con Ph De quella del prodotto finale Differenziazione delle funzioni parti in modo da Asimmetria renderle immediatamente riconoscibili e non ambigue Ph In all utente Combinazione di piu dati insieme in un dato unico in modo da effettuare un unica scelta rispetto ad una 5 Combinazione pn Ph De multipla il dato unico e l elemento combinatorio che ingloba automaticamente gli altri Universalit dei simboli e del linguaggio utilizzati riprendere il linguaggio e la simbologia di dispositivi di versioni precedenti o diversi ma che svolgono funzioni Universalit simili che quindi sono gia noti all utente Se il prodotto assolutamente nuovo riprendere linguaggi e simboli da elementi che implementano parte di quelle funzioni e sono di largo consumo Creazione di un prodotto con piu funzioni all interno Incastro inclusione di pi 2 SR ae senza pero ottenere un dispositivo troppo complesso che generi confusione nell utente Bilanciamento delle funzionalit del prodotto se una funzione troppo articolata e richiede troppi passaggi 7 Contrappeso ris
233. erpretazioni pero il metodo richiede piu tempo per la sua conduzione Features Inspection Il metodo si concentra sull analisi delle funzionalit di un prodotto e del rapporto tra tali funzioni e le azioni che l utente deve svolgere per portarle a termine Nielsen e Mack 1994 Vengono elencati tutti i compiti che devono eseguire gli utenti per essere analizzati In particolare l esperto deve individuare scorrendo tutte le funzioni se le sequenze di azioni sono troppo lunghe per portare a termine la funzione se richiedono conoscenze o esperienze che un normale utente non possiede se ci sono ostacoli di qualsiasi tipo che possono disturbare il processo di problem solving dell utente Questa tecnica simile al Walkthrough Cognitivo ma differenzia per l approfondita analisi sui processi funzionali e non su una visione d insieme 11 2 Stato dell arte EI rana n m Formal Usability Inspection Il metodo combina insieme la valutazione tramite euristiche e il walkthrough cognitivo per individuare e descrivere i difetti e i problemi di usabilit del prodotto Nielsen e 1994 E un processo formale costituito da un percorso strutturato in 6 fasi nelle quali agiscono 8 ispettori con diversi gradi di esperienza nel settore Durante la valutazione vengono prima identificati i profili degli utenti e quindi poi ripercorsi tutti i compiti che si possono svolgere rispondendo contemporaneamente alle indicazioni dei due metodi
234. esta alle situazioni base 215 7 Discussione 7 Discussione Dai risultati pervenuti dallo sfruttamento di IDIM per il caso industriale e per la generazione dei FMUi si possono dedurre alcune importanti caratteristiche del metodo Innanzitutto l analisi delle soluzioni progettuali finali evidenzia il loro elevato contenuto di usabilit e innovazione Infatti focalizzando l attenzione sull aspetto dell usabilita le soluzioni progettuali proposte rispettano le regole di design dell interazione pi comuni Ad esempio il concept singolo relativo alla macchina industriale Label M aster L utente viene avvertito dalla macchina se le scelte che ha operato sono incompatibili con le caratteristiche proprie del laser A sua volta la macchina suggerisce all utente alcune soluzioni per risolvere il problema rispetta pi regole di design Innanzitutto il terzo principio Controllabilit dei principi dialogici ISO poich l utente possiede il controllo sullo stato del sistema anche quando ci sono degli errori Infatti in questa situazione gli errori vengono scoperti tolleranza degli errori quinto principio dialogico ISO e tramite una procedura guidata facilmente risolti Prevenire gli errori 5 regola d oro di Shneiderman e Aiutare gli utenti a riconoscere gli errori diagnosticarli e correggerli nona euristica di Nielsen Considerando ora l aspetto dell innovazione esso presente nelle soluzioni progettuali grazie all integrazione dei tr
235. esterno ovvero dalle nuove esperienze push process che dal mondo interpretato ossia da confronti tra le attese e le azioni effetti reali pull process Da queste riflessioni il metodo FBS viene rivisto e gli otto processi classici vengono modificati introducendo all interno la suddivisione dei mondi Ci comporta la classificazione delle funzioni comportamenti e strutture nei nuovi mondi In totale si ottengono 20 subprocess che sono evidenziati in figura 4 16 inseriti negli otto processi classici e spiegati nella parte sottostante singoli processi sono numerati e le variabili appartenenti ai tre mondi indicati con apici e pedici appositi per far capire la differenza tra di essi In particolare le variabili appartenenti al mondo esterno vengono indicate con la lettera e come apice le variabili 166 4 Validazione di IDIM x 7 iii a a incluse nel mondo interpretato con la lettera i come apice e quelle contenute nel mondo atteso con il pedice e e l apice i External World Figura 4 16 Schema dei processi contenuti all interno del metodo FBS Gero e Kannengiesser 2004 e Formulation Si introduce una nuova grandezza i requisiti R del prodotto derivanti dagli utenti requisiti appartenenti al mondo reale esterno vengono interpretati dai progettisti e classificati in funzioni F subprocesso 1 comportamenti B sp 2 e strutture 5 sp 3 Tali grandezze vengono ul
236. evono essere perseguiti per l intero processo di sviluppo prodotto Le richieste degli utenti vengono trasformate in caratteristiche o specifiche ingegneristiche del prodotto Tali caratteristiche sono grandezze misurabili e indipendenti tra di loro e vengono ordinate in base alla loro importanza valutata dagli utenti e in base a valori target riferiti a performance stabilite su livelli ottimali Questa fase e la piu importante dell intero processo per la definizione degli obiettivi e spesso viene utilizzata senza le altre Lo strumento che viene impiegato prende il nome di House Of Quality e ne verr spiegato il funzionamento nel dettaglio successivamente e Fase 2 Product Design In questa fase l obiettivo di individuare i componenti chiave che strutturano il prodotto Infatti le caratteristiche ingegneristiche vengono tradotte in caratteristiche dei componenti e delle parti da progettare nel prodotto Tali grandezze vengono opportunamente ordinate in funzione della loro capacit di rispettare il livello di performance richiesto dalle caratteristiche ingegneristiche Questa fase rappresenta la sezione pi complessa perch si generano i concept soluzioni progettuali strutturali che andranno a comporre il prodotto e quindi si richiedono creativit e innovazione 48 2 Stato dell arte Richieste degli utenti Caratteristiche ingegneristiche Product Planning M atrix Product Design 0 Design Deployment C
237. ezione si riportano in modo specifico visibilit dello stato del sistema corrispondenza tra il mondo reale e il sistema libert e controllo da parte degli utenti consistenza e standard prevenzione degli errori riconoscere piuttosto che ricordare flessibilit ed efficienza d uso design minimalista ed estetico aiutare gli utenti a riconoscere gli errori diagnosticarli e correggerli guida e documentazione e principi di design per l usabilit di Dix et al 2004 Questi principi sono in totale 14 suddivisi in 3 gruppi in base alle caratteristiche che descrivono Sono molto generici e adatti a un qualsiasi prodotto anche se sono nati in particolare per lo studio delle interfacce grafiche e digitali principi sono classificati rispetto all apprendibilit ovvero alla facilit con cui un utente riesce a interagire col prodotto per la prima volta e sono inclusi la familiarita con i processi e la coerenza nelle modalit di funzionamento e di azione Il secondo gruppo descrive la flessibilit ossia la capacit di un sistema di adattarsi alle diverse situazioni e alcuni esempi sono la controllabilit delle azioni e la personalizzazione L ultimo gruppo riguarda la robustezza la capacit del sistema di riuscire a portare a termine gli obiettivi che vuole l utente questo gruppo contiene la ripristinabilita e la conformit ai compiti Successivamente sono nati veri e propri metodi di progettazione dell interazione anche se in alcuni c
238. fferenza tra la stampante meccanica e i restanti moduli deve essere tenuta in considerazione Ad esempio nel trend T1 Functional contemporaneity la stampa meccanica appartiene allo stato 1 mentre i restanti moduli al T2 Infatti la stampante meccanica richiede che se manca colore per stampare si deve arrestare tutto il ciclo per immettere il colore nell apposito contenitore effettuare una serie di stampe di prova e poi riavviare il ciclo Inoltre anche per il settaggio della posizione del cilindro si deve arrestare il funzionamento Per i restanti moduli il settaggio avviene via software all inizio e poi la macchina si gestisce in automatico in base ai parametri inseriti Dall analisi approfondita del prodotto il gruppo di ricerca ha notato che al momento non presente un trend incentrato sulla sicurezza In modo particolare il modulo del taglio laser possiede una serie di protezioni e allarmi che evitano l insorgere di situazioni pericolose per la salute degli operatori Partendo da queste premesse si generato un nuovo trend T11 Security In tabella 6 6 viene definito il nuovo trend con annessi alcuni esempi che aiutano nella sua applicazione Tabella 6 6 Nuovo trend T11 Security TREND T11 Security Sit Tornio 0 fresa Tornio o fresa semi Tornio o fresa Lavorazioni manuale L utente automatica L utente controllo numerico meccaniche deve continuamente deve attivare L utente deve stare attento a ci che manualmente le sospe
239. ficazione dettagliata delle azioni da compiere per concludere un progetto Ad esempio nella fase di pianificazione delle attivit di progettazione di un nuovo prodotto Questo linguaggio si basa sul modello grafico per la descrizione di sistemi Structured Analysis and Design Technique SADT ideato da D T Ross nel 1977 Ross e Schoman 1997 Ross 1977 Karakostas et al 2006 Successivamente nel 1993 il National Institute of Standards and Technology ha dichiarato IDEFO uno standard per la modellazione di funzioni Function Modelling nel Federal Information Processing Standard FIPS National Institute of Standards and Technology 1993 Gingele et al 2002 IDEFO si presenta come una serie ordinata gerarchicamente di diagrammi e testi che vengono relazionati tra loro Nel diagramma sono presenti dei box chiamati nodi che vengono usati per indicare le attivit ovvero i perni centrali dell intera struttura Gingele et al 2002 Le attivit dette anche funzioni contengono un azione un processo o una trasformazione identificata da un verbo o da una frase che descrive gli obiettivi che si vogliono raggiungere Se sono presenti piu box ognuno deve essere contraddistinto da un numero crescente Le frecce che collegano le attivit rappresentano i flussi di informazioni i dati e le altre entit che interessano il nodo Complessivamente esistono quattro diverse tipologie di collegamenti e Input sono tutti i dati in ingresso necessa
240. fonditamente per individuare gli elementi necessari per l applicazione di IDIM per la generazione delle linee guida seconda attivit Nel frattempo il database di IDIM viene aggiornato e arricchito grazie alle nuove informazioni provenienti da questo settore Figura 4 9 mostra le due attivit in cui sono evidenziati gli input output meccanismi e controlli utilizzati 148 4 Validazione di IDIM a a ea I I n i Casi chirurgici Aggiornamento IDIM aspetti d interazione i I Agziomamento requisiti d interazione di Agziomamento trend evolutivi d interazione E Asgiomamento IDIM matrice delle relazioni 04 Aggiornamento IDIM 06 Requisiti d interazione specifici DI completa SSD compl eta Soluzioni finali validate Generazione di Ot suggerimenti per possibili miglioramenti I fs d usabilit Multi metodo du da evolutivi d interazione Requisiti d interazione AHO vuota DIM delle relazioni DIM Principi d interazione MI NA hai M35 M3 M4 M7 MS Figura 4 9 Macroattivit da svolgere per la generazione delle soluzioni progettuali Analisi dei casi chirurgici A causa del basso livello di conoscenza ed esperienza che il gruppo di ricerca ha sull ambito della chirurgia maxillo facciale il processo di applicazione di IDIM non seguira fedelmente quanto esposto nel paragrafo 3 3 Verranno introdotti ed eliminati alcuni processi in modo da rendere maggiormente oggetti
241. ge un esempio di trend poco utile per questo prodotto Infatti non ci sono dati momentanei da dover tenere in memoria per ottenere una qualsiasi funzione della radiosveglia Quindi la linea temporale viene posta sull ultimo stato pi a destra 117 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina RADIOSVEGLIA Figura 3 21 SSD della radiosveglia Generazione di uno strumento per la previsione delle evoluzioni future Conosciuto il livello evolutivo in cui si trova il prodotto in esame si devono definire i percorsi evolutivi che pu intraprendere il prodotto rispetto alle diverse caratteristiche dell interazione Per ottenere ci si sfruttano ancora i trend e in particolare la definizione degli stati che si trovano a destra nei SSD rispetto al livello attuale Si adattano le generiche definizioni di tali stati al prodotto specifico Le linee guida che nascono vengono chiamate Customized Evolutionary Path CEP Esse contengono i suggerimenti sulle possibili evoluzioni del prodotto rispetto una data caratteristica dell interazione Inoltre importante sottolineare che i CEP non forniscono soluzioni progettuali in cui si includono componenti fisici ma si basano solamente sull interazione e sulle funzioni da portare a termine Come esempi esplicativi per i CEP si consideri nuovamente il caso della radiosveglia e in particolare il SSD esposto in fig 3 21 L aggiornamento dell ora ancora manuale eseguita dall u
242. gia Requisito Trend e CEP CAMP sao R1 T3 53 Non devono essere presenti intermediari esterni tra i componenti del distributore nell effettuazione del rifornimento T5 S3 l sistema di rifornimento deve aggiornare continuamente automaticamente i feedback che indicano i cambiamenti avvenuti T7 S4 feedback che il sistema fornisce all utente durante e dopo il rifornimento non devono interferire con il normale processo di problem solving di guida continuamente e automaticamente aggiornato L esecuzione del rifornimento deve essere compiuta in parallelo alla funzione di guida dell autoveicolo attraverso lo sfruttamento di processi di default preinseriti L auto deve riuscire in piena autonomia a prendere la decisione di eseguire il rifornimento e di compiere anche l azione concreta della ricarica sfruttando processi di default senza disturbare e far intervenire l utente Le azioni per mantenere sicuri i dati personali durante il rifornimento devono essere continuamente aggiornate e salvaguardate da opportuni software senza l intervento dell utente L esecuzione dell attivit di rifornimento deve essere portata avanti da sistemi intelligenti in parallelo alla guida dell utente senza interromperla Il sistema deve essere intelligente e capace di prendere le decisioni e di eseguire le azioni per svolgere il rifornimento senza interpellare l utente Il sistema deve poter essere personalizzabile da parte dell utente deve eseguire tutte le azi
243. gni passo giudicano le caratteristiche del prodotto e le azioni richieste all utente cercando di rispondere a domande del tipo e l utente sara in grado di formulare gli obiettivi corretti e l utente capir qual la corretta azione da eseguire sull interfaccia per raggiunge l obiettivo del compito e utente assocera il risultato dell azione con l effetto ottenuto 10 2 Stato dell arte AZIZ EZIO TE EI m rana m e Sel utente ha eseguito una azione corretta comprender in che misura si avvicinato all obiettivo del compito In base alle risposte fornite si ricostruiscono i percorsi logici che esegue l utente e gli eventuali problemi nel prodotto Questa tecnica fornisce risultati Importanti sugli aspetti cognitivi ma richiede tempo e valutatori esperti non solo di usabilit ma anche di scienze cognitive per essere in grado di entrare nella testa degli utenti Heuristic Evaluation Il metodo attua un confronto tra le caratteristiche del prodotto e le euristiche fornite per la loro valutazione Un euristica una norma che descrive un aspetto dell usabilita E molto generica e pu essere applicata a un qualsiasi prodotto e pu anche avere pi di un interpretazione Questo aspetto un limite di questa tecnica perch se il valutatore non esperto risultati possono essere ben diversi e spesso non corretti Per ovviare a tale problema quando si conduce un analisi tramite euristiche si considerano pi valutat
244. go compie lui stesso le azioni e la macchina impara cosa deve fare P32 e come Il chirurgo trasferisce la sua conoscenza alla macchina senza dover scrivere con linguaggi particolari le azioni da svolgere dati che devono essere inseriti perch particolari per il dato caso vengono richiesti con termini tecnici comunemente in uso tra i chirurghi di quel ramo della medicina Ci significa che ogni macchina deve essere specializzata per un determinato settore e a volte per determinate operazioni P12 R8 R15 C2 Combinato R36 162 4 Validazione di IDIM E necessario che almeno un certo quantitativo di medici e infermieri seguano l operazione da vicino in modo da evitare l insorgere di problemi inattesi che la macchina in autonomia non sa come gestire P13 Grazie ad una connessione wireless possibile chiedere la collaborazione di medici esterni che stanno seguendo da lontano l operazione Quest ultimi possono interagire col sistema in modo attivo solamente se chirurghi presenti in sala concedono l approvazione per non incorrere in sovrapposizioni di azioni e quindi in problemi per la salute del paziente P17 e P18 Integrare il sistema di taglio con un canale che se attivato rilascia una sostanza biologica e liquida che disinfetta e se opportunamente trattata cicatrizza la ferita La sostanza disinfetta sempre e continuamente la ferita ma se viene esposta a particolari fonti luminose es Raggi UV solidifica cicatrizz
245. i 2 Stato dell arte ccc Metodi User based Controlled Experiment Il metodo valuta alcuni o tutti gli aspetti di un prodotto tramite una pianificazione dettagliata del processo di valutazione e l utilizzo di metodi statistici per comparare i risultati Dix et al 2004 Inizialmente vengono definite delle ipotesi da verificare e su di esse vengono costruiti i compiti che devono eseguire gli utenti risultati raccolti dall osservazione degli utenti vengono analizzati tramite metodi statistici e confrontati tra loro Questo strumento consente di ottenere risultati oggettivi grazie ai calcoli statistici ma complesso da eseguire e richiede molte conoscenze ed esperienza Focus Group Il metodo consente di rilevare le impressioni soggettive di un gruppo di utenti verso determinati aspetti di un prodotto Nielsen 1993 Un moderatore esperto di usabilit e di gestione di gruppi di lavoro riunisce un gruppo di 6 9 utenti campione a cui pone delle domande gia predefinite su alcuni problemi e aspetti che si possono riscontrare sul prodotto Dopo l esposizione della domanda si genera una discussione libera nel gruppo in cui ognuno esporre le proprie valutazioni esigenze e commenti Questa tecnica consente di individuare aspetti e problemi nascosti del prodotto perch soggettivi di ogni utente Il moderatore deve essere in grado di condurre la discussione verso gli obiettivi predefiniti senza eccessive divagazioni e man
246. i questa ricerca si focalizzata sulla generazione e sfruttamento di un metodo di sviluppo prodotto innovativo per l ambito dell interazione uomo macchina Due metodi di progettazione IDGL e di valutazione UEMM dell interazione gi esistenti sono stati analizzati e modificati per essere piu efficaci e innovativi nei loro risultati e piu generici e usabili per la loro applicazione In particolare sono stati aggiunti nuovi strumenti e automatizzato molti processi Successivamente stato generato un metodo di previsione dell evoluzione dell interazione ITRE che consente di anticipare l uscita di prodotti innovativi prima di tutti i concorrenti Anche in questo metodo come in IDGL sono stati usati strumenti della teoria per l innovazione sistematica TRIZ Infatti sono stati considerati i trend evolutivi orientati all ambito tecnologico e il loro processo di generazione per ottenere un nuovo set di trend evolutivi focalizzati su diversi aspetti dell interazione Ognuno e affiancato da una serie di esempi che aiutano il progettista nel loro sfruttamento e nella generazione di soluzioni progettuali che anticipano le future tendenze Dati gli stretti tempi di lavoro e le ridotte risorse a disposizione delle aziende i tre metodi sono stati integrati in un unico sistema in modo da rendere il processo di sviluppo prodotto pi rapido e coeso Gli strumenti di progettazione di IDGL e ITRE sono stati posti in sinergia tra loro durante la prima parte d
247. i che risolvono i problemi al posto dell utente R22 T8 S6 S Non devono comparire a monitor messaggi di avvenuti stati di errore da dover risolvere perch la macchina munita di aiuti proattivi che compensano e risolvono tali stati senza l intervento dell utente R23 T1 53 L esecuzione dell azione inattesa deve essere svolta interamente dalla macchina senza coinvolgere l utente che viene avvisato solo a monitor di cosa sta svolgendo la macchina in parallelo R23 T6 S4 La macchina deve prendere le decisioni ed eseguire le azioni senza chiedere nulla all utente Deve comunque mantenere informato l utente tramite la visualizzazione di messaggi di avviso R23 T7 S4 S Le note a monitor che vengono fornite come feedback delle azioni svolte dalla macchina e dall utente non Kua devono essere di disturbo al ragionamento della persona ma diventarne parte integrante R23 T8 S6 S Il sistema viene fornito di aiuti proattivi che mantengono sempre l utente informato sullo stato del sistema grazie ad apposite note che compaiono nello schermo del sistema R23 110 53 S A monitor devono comparire dei messaggi o delle etichette che indichino lo stato di preparazione della macchina che non necessita di continui set up T8 S6 Il manuale d istruzioni non deve pi esistere fisicamente ma si deve trasformare in una serie di aiuti proattivi R28 18 56 La macchina deve risolvere i dubbi e gli errori che l utente commette in modo proattivo L utente non deve eseguire azioni s
248. i concrete avverr nella seconda matrice della teoria QFD Yang et al 2011 La parte centrale della HOQ contiene le relazioni che intercorrono tra WHAT e HOW 5 Ogni richiesta dei customers viene posta in relazione con le specifiche piu adatte Non tutte le specifiche sono idonee per una certa richiesta e viceversa Inoltre vengono definiti tre livelli che indicano l intensit della relazione forte media e debole Sul tetto della HOQ compaiono le relazioni che intercorrono tra le specifiche tecniche 6 Le relazioni esprimono se due specifiche si influenzano e in che modo ovvero se positivamente o negativamente Questa parte molto interessante per la ricerca che si svolge in questo documento poich si avvicina alla struttura di uno strumento della teoria TRIZ la matrice delle contraddizioni Infatti anch essa esprime anche se solo in negativo le relazioni che intercorrono tra le specifiche tecniche e ci costituisce un punto di partenza per l integrazione tra le due teorie A sostegno di ci esistono gi alcune ricerche che trattano questa possibile integrazione come ad esempio in Baessler et al 2002 dove le specifiche tecniche della HOQ vengono prese e utilizzate negli strumenti del TRIZ La parte in basso della HOQ contiene due gruppi con informazioni diverse Il primo gruppo contiene i valori target migliori e peggiori su cui basare la successiva Implementazione delle specifiche tecniche 7 Il secondo gruppo contiene un nuovo
249. i modificare l oscurit della stanza Una volta presa la l oscurit della stanza Una volta presa la decisione l utente preme un pulsante e la decisione viene settata opportunamente la tenda si muove fino al completo tenda che in autonomia si sistema per raggiungimento dell oscurit ricercata ottenere il risultato atteso 105 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina 22 2 2 22 25 EX e a UCET EE s ler Pulizia dei Aspirapolvere Gli utenti ottengono alcune Robot Il prodotto completamente pavimenti azioni automaticamente attraverso la autonomo dal punto di vista dell interazione pressione di alcuni pulsanti ma altre sono perch prende ogni decisione ed esegue le ancora a loro carico come la scelta dellajrispettive azioni senza l intervento direzione in cui pulire Tutte le decisioni dell utente dalla pulizia alla ricarica della sua restano sempre una responsabilit batteria interna e alla zona in cui effettuare dell utente Scopa e paletta Gli utenti devono fare tutto Aspirapolvere Gli utenti ottengono alcune da soli dal prendere la decisione se il caso azioni automaticamente attraverso la di pulire all esecuzione della pulizia con pressione di alcuni pulsanti ma altre sono scopa e paletta ancora a loro carico come la scelta della direzione in cui pulire Tutte le decisioni restano sempre una responsabilit dell utente
250. i moduli Inoltre sul banco superiore deve essere presente anche un apposita pistola che rilascia strisce di colla calda P12 Lo stesso processo e tecnologia per incollare la carta bianca iniziale su quella da lavorare viene sfruttato anche per la rottura della carta durante le lavorazioni nei diversi moduli per automatizzare il piu possibile i processi senza intermediari P17 R19 vs R38 positiva 255 Appendici La stessa tecnologia automatizzata usata nella parte iniziale per incollare la carta bianca a quella da lavorare viene sfruttata anche quando la carta si rompe durante il funzionamento Essendoci presenti sensori di rilevamento Combinato n Nm della tensione la macchina trasla in automatico i banchi di lavoro e la pistola a C67 e C73 caldo P16 Essa in automatico fa spostare lungo il banco superiore la pistola per rilasciare la colla e poi preme i due banchi tra loro per attaccare i fogli P17 Tutto ci avviene in autonomia rispetto all utente E opportuno mantenere l utente sempre informato su cosa sta succedendo R19 vs R23 nella macchina anche se i processi sono automatizzati fornendo a monitor le negativa note opportune tali che evitino l intervento diretto dell utente sulla macchina che attivi altro a monitor P9 P11 Combinato C76 C67 70 C71 256 Lista degli acronimi Lista degli acronimi AHP B C cDSP CEP CP CR DCART DEF D PUIS EP ER F FBS
251. i presentato in altri processi Nel Card Sorting invece si utilizzano nuovi strumenti per effettuare la valutazione card nelle quali si scrivono le funzioni che dovrebbe effettuare il prodotto e gli utenti hanno il compito di classificarle e ordinarle secondo precisi criteri Non si ha bisogno in questo caso di un prototipo ma si testano ugualmente le sue funzionalit Per ognuno dei cinque metodi sopra citati vengono definiti i valori per le tabelle dei criteri di classificazione Per ottenere ci si sfruttano le informazioni trovate in letteratura e l esperienza accumulata dall azienda valori sono stati definiti con lo strumento delle belief map La tabella 3 7 riporta solo i valori delle situazioni relativi ai nuovi metodi che sono stati opportunamente numerati Tabella 3 7 Tabella dei valori delle situazioni per i nuovi metodi Categoria M etodo di valutazione i Card Sorting M111 Shadowing Method 7020 0 33 0 60 0 83 User based M112 Teaching Method M113 Automated Testing LE 114 Want amp Need Analysis La tabella 3 8 riporta i valori degli obiettivi per i cinque metodi Tabella 3 8 Tabella dei valori degli obiettivi per i nuovi metodi Goal 1 Goal 4 Goal Goal dea 3 Wnuo 33 065 065 063 019 09 03 090 089 033 020 MI 065 031 09 032 019 0 32 032 065 06 019 062 M112 019 062 058 029 020 0 65 0 64 06 0 65 0 61 031 M113 020 088 035 065 023
252. i riesce direttamente a collegare i dati grezzi che il designer inserisce durante l osservazione con gli utenti con gli UP generici da cui poi partire per la costruzione dei requisiti tecnici metodo si ferma all individuazione degli UP senza fornire ulteriori strumenti per la generazione delle soluzioni progettuali LINK UP M ontalbert et al 2009 o Leveraging Integrated Notification Knowledge through Usability Parameters un metodo di design che si concentra anch esso nell individuazione e analisi delle esigenze e attese degli utenti proponendo ai designer modelli di attivit e scenari di utilizzo del prodotto in modo semiautomatico Lo scopo lo stesso di DCART ovvero di guidare il designer nella corretta individuazione dei bisogni reali dell utente LINK UP si compone di diverse fasi ed stato implementato in un particolare software per rendere ancora piu veloce e sicura la procedura Il primo passo che viene compiuto di definire il design model Il design model racchiude una serie di informazioni che delineano dettagliatamente quali sono i parametri critici e importanti del processo in esame Le informazioni riguardano le attivit che possono essere compiute con il prodotto le caratteristiche le abilit e conoscenze pregresse degli ipotetici utenti finali e altri aspetti inerenti all ambiente di sviluppo Alle variabili viene assegnato un certo valore che ne stabilisce l importanza in base a sondaggi web o interviste Grazie
253. i riportano le tabelle suddivise per criterio La tabella 3 2 si riferisce alla situazione Per ogni classe vengono discussi i singoli valori di conoscenza e di confidenza Per motivi di spazio si riportano solo i risultati finali della belief 68 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Tabella 3 1 Giudizi linguistici per l assegnazione dei valori di conoscenza e confidenza Valutazione linguistica Valore I metodo non mai stato utilizzato prima 2 Conoscenza Il metodo stato utilizzato 3 5 volte metodo stato utilizzato piu di 7 volte I metodo non fornisce per nulla i risultati attesi Il metodo fornisce una piccola parte dei risultati attesi ma non c nessuna convinzione su possibili miglioramenti Il metodo fornisce una piccola parte dei risultati attesi ma sono possibili EN alcuni miglioramenti Confidenza Il metodo fornisce una larga parte dei risultati attesi ma non nessuna convinzione su possibili miglioramenti Il metodo fornisce una larga parte dei risultati attesi ma sono possibili alcuni miglioramenti Il metodo fornisce con assoluta certezza i risultati attesi Tabella 3 2 Tabella della situazione con i nuovi valori stabili con le belief map VE SM HR RW MIS 0 19 082 0 44 084 M28 0 44 0 37 056 054_ Successivamente si propone un esempio che spiega come si sono ottenuti i valori Si consideri il me
254. i un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Il primo paragrafo sulle attivit svolte nel periodo di ricerca si focalizza nella creazione di un metodo completo incentrato sull interazione uomo macchina Per ottenere questo obiettivo i due metodi presentati nello stato dell arte UEMM e IDGL vengono opportunamente modificati per poter far fronte ad alcune loro carenze Successivamente si genera un nuovo metodo di progettazione per la previsione dell evoluzione dell interazione Interaction TRends of Evolution ITRE ITRE consente di anticipare la direzione da seguire nel mercato creando innovazione prodotti L ultimo passo l integrazione dei tre metodi in un unico metodo in cui gli strumenti di UEMM IDGL e ITRE sono posti in sinergia tra loro per ottenere senza sprechi di tempo e risorse soluzioni progettuali usabili e innovative 3 1 Revisione di UEMM e IDGL metodi Interaction Design GuideLines IDGL e Usability Evaluation M ulti M ethod UEMM vengono considerati come basi per la creazione del metodo di sviluppo prodotto focalizzato sull interazione e l usabilit La scelta di questi due metodi si basa sulle loro caratteristiche e strutture Infatti essi non sono ancora stati opportunamente validati n da un punto di vista strutturale n pratico tramite varie applicazioni Cid consente di poterli facilmente modificare e aggiornare per le nuove esigenze di integrazione in un unico metodo Inoltre essendo creati d
255. i un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Tabella 3 20 Continua T7 TREND T7 Feedback It Persona in strada Per ottenere le Navigatore satellitare portatile Il Navigatore satellitare integrato corrette indicazioni per arrivare in un navigatore genera feedback navigatore genera feedback visivi luogo si deve arrestare la macchina automatici sull individuazione della proiettandoli sul parabrezza Ci crea e chiedere ai passanti per strada strada corretta ma l utente deve una situazione di realt aumentata distogliere lo sguardo dalla strada e dove l utente non deve distogliere lo guardare nel display Questo non sguardo dalla strada mantenendo rientra nella naturalezza del dialogo quindi la naturalezza del dialogo Sit Stiratura Ferro da stiro con braci Non ci sono Ferro da stiro elettrico Gli utenti Ferro da stiro con caldaia Fornisce in Ferro da stiro con caldaia di ultima feedback che indicano quando si devono girare il disco di selezione automatico una serie di feedback generazione Fornisce in automatico raggiunta la corretta temperatura della temperatura per sentire un sulla temperatura pressione delluna serie di feedback e grazie a per stirare 7 2 1 piccolo suono che indica illvapore etc Per i feedback processi di default interni tali raggiungimento di una certalinterferiscono parzialmente con illfeedback rispettano il naturale temperatura 7 2 3 naturale processo di problem solving proces
256. i volta in volta al suo caso studio Tutti i dati raccolti dal questionario vengono analizzati all interno di un particolare strumento la House Of Interaction Step 2 in fig 2 4 Essa deriva dalla House of Quality della teoria del Quality Functional Deployment QFD 4 2 Stato dell arte FasscysrsFSSGBGUSGSEPSEGENGSSTSSKUKTSTWSSESSSIISRSSSS OXNICKUESSTISISEEESSSSSITISIiXIIE a a n i as m Quality Function Deployment Quality Function Deplyment QFD un metodo che consente di inserire nel processo di sviluppo prodotto la voce dei customers dalla fase di generazione delle soluzioni progettuali fino alla fase di produzione Cristiano et al 2000 Il termine customer indica la generica persona interessata al prodotto e o al progetto quindi in questa espressione sono inclusi gli utenti finali del prodotto i progettisti i venditori e manutentori Grazie alla struttura dei suoi strumenti che consentono un efficace comunicazione tra i diversi customers coinvolti nel processo gli ingegneri sono guidati nella corretta formulazione dei problemi non solo progettuali e nella definizione delle migliori soluzioni per risolverli Benner et al 2003 QFD uno degli strumenti utilizzati nella teoria per la gestione e controllo della qualita Total Quality Management e Total Quality Control E stato inventato in Giappone nel 1966 da Yoji Akao che lo definisce un metodo per lo sviluppo della qualit nella progettazione mirando
257. iati i pattern dell interazione Quest ultimi vengono temporalmente ordinati generalizzati e resi omogenei dal punto di vista della loro rappresentazione per andare a comporre i trend evolutivi La figura 3 16 rappresenta sintetizzate le fasi che strutturano questa attivita Cl Trend evolutivi del TRIZ Selezione delle situazioni ituazioni selezionate 9 campi dell interazione Identificazione del pattem d interazione 413 Pattem dell interazione Generazione del trend evolutivi dell interazione Ald Trend evolutivi dell interazione Figura 3 16 Rappresentazione delle attivita per la generazione dei trend dell interazione Selezione delle soluzioni Per individuare dove e quando puo aver luogo l evoluzione nell interazione sono state individuate le situazioni collegate a diversi aspetti dell interazione Con il termine situazione si intende un insieme di prodotti che soddisfano una specifica funzione generale La funzione generale indica l obiettivo finale per cui stato costruito il prodotto il perch esiste quel prodotto Essa rappresenta quindi i confini delle scelte di progettazione per venire incontro e soddisfare il piu possibile le richieste degli utenti M ovahed 2008 Ulmann 2003 Cinque esperti di usabilit sono stati coinvolti nel gruppo di ricerca per la selezione delle situazioni piu significative Inoltre stato generato appositamente un questionario per raccogliere dati
258. iavvolgibile tenda riavvolgibile tenda riavvolgibile con motore tenda riavvolgibile con motore vetri auto oscuranti Non ci sono automatismi nel primo stato del primo pattern l utente con la tenda classica deve prendere le decisioni ed eseguire le azioni completamente a mano senza nessun aiuto Nel caso della tenda riavvolgibile tutto ancora a carico dell utente ma con poche azioni riesce ugualmente a movimentare la tenda La tenda riavvolgibile a motore non richiede azioni manuali dell utente se non di settaggio iniziale grazie al quale la tenda diventa autonoma nell eseguire tutti i processi All utente ancora chiesto di prendere le decisioni ma non di eseguirle concretamente Infine i vetri auto oscuranti sono completamente autonomi poich si basano su condizioni esterne sia per prendere le decisioni che per eseguirle e non in funzione degli interventi dell utente Considerando ora la situazione pulizia dei pavimenti l ordinamento risulta scopa e paletta aspirapolvere aspirapolvere robot L insieme scopa e paletta rappresenta un interazione completamente manuale L aspirapolvere riesce ad eseguire alcune azioni automaticamente anche se le decisioni sono tutte a carico dell utente mentre il robot completamente automatico tale da rendere il problema della pulizia dei pavimenti inesistente per l utente 106 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina a sss su
259. ic Evaluation Il metodo sfrutta la valutazione tramite euristiche in cui per si impiegano solo esperti ma anche gli utenti Tan et al 2013 Entrambi sono guidati ad eseguire dei compiti con il prodotto e devono verificare la conformit nell attuazione di tali compiti rispetto alle euristiche prescelte Esistono due varianti del metodo La prima crea un unico gruppo di lavoro in cui tutti i membri collaborano sempre insieme Nel secondo caso valutatori vengono divisi a coppie formate da un esperto e da un utente L esperto deve eseguire le azioni per portare a termine gli obiettivi mentre l utente commenta quanto accade In entrambe le varianti per avere maggiori informazioni si creano dei questionari appositi da proporre alla fine di ogni sessione di lavoro metodi appena elencati sono stati aggiornati e modificati per essere adattati a diversi campi come ad esempio nell ambito biomedico Horsky et al 2010 nell ambito dell elettronica soprattutto per dispositivi mobili Kjeldskov e Stage 2003 della robotica Yanco et al 2004 dell architettura Biel et al 2010 e molti altri Inoltre sono stati implementati in software che li rendono piu sistematici usabili e applicabili ad una vasta gamma di prodotti Questi software sono sviluppati sia a livello accademico come il Sirius di Torrente et al 2013 e Saturn in Biel et al 2010 che a livello commerciale con software liberi e a pagamento come Silverback 2 0 www Si
260. icit rientra proprio in questo punto e richiede la generazione di percorsi 86 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina h sssisasESNGESISSErSESEESESESEESSRESSSESSSESSKEIS SISEGESETWESTIISSEGKESESIKKTISTESSSSESSSEESSSSSIii ESP In guidati per il completamento del corpo della HOI Considerando il fatto che gli aspetti sono gia predefiniti come i requisiti possono essere gia stabilite anche le relazioni che intercorrono tra di essi e fornirle direttamente di default L utente le pu visualizzare e modificare mentre se deve inserire un nuovo aspetto nell ultima casella predisposto lo spazio e di conseguenza dovr inserire anche le relazioni con i requisiti Di seguito in figura 3 10 si riporta un estratto di tali relazioni all interno di Access Completati tutti campi richiesti nella HOI il sistema fornisce in automatico all utente i requisiti che sono stati individuati per il dato prodotto Parallelamente procura anche i principi d interazione e i relativi esempi per costruire i concept semplici principi d interazione sono il soggetto della quarta criticita Per risolverla la definizione dei principi viene pesantemente rivista per mantenere lo stesso significato dei principi TRIZ solo che adattato all ambito dell interazione Lo scopo di sopperire alla mancanza di osservazioni e studi su casi pratici come invece accade nella teoria di Altshuller e renderli maggiormente oggettivi e accettati dall
261. ico o dell affidabilit ma rispetto agli obiettivi degli utenti La soft reliability stata generata anche dal cambiamento nella concezione della qualit di un prodotto ora essa si basa sulla soddisfazione degli utenti e non piu sull affidabilit del prodotto Il nuovo centro attorno al quale si deve focalizzare la progettazione l utente Di conseguenza inizia a generarsi l interesse ad esaminare il dialogo tra l utente e il prodotto e a renderlo il pi intuitivo e naturale possibile Per ottenere ci il primo passo stato quello di concentrare l attenzione sulla valutazione dell usabilit ovvero nello stabilire quando l interazione tra utente e prodotto pu definirsi facile e di immediata comprensione per l utente stesso Torrente et al 2013 Ricerche sviluppate sull argomento 1 Introduzione a a EI I hanno generato raccolte di linee guida e di principi metodi che coinvolgono utenti ed esperti di usabilit Dix et al 2004 Nielsen 1993 Dumas e Redish 1999 Successivamente il focus si spostato dalla sola valutazione alla progettazione dell interazione nei prodotti in modo da renderli subito usabili e accettati dagli utenti senza ulteriore redesign Lee et al 2010 Inizialmente si sono sfruttate alcune liste di principi per la valutazione Successivamente sono stati sviluppati strumenti che sfruttavano tali principi fino alla creazione di veri e propri metodi di progettazione per l intera
262. ida Per ognuno viene definito il requisito il trend e lo stato a cui tende La tabella 3 24 li riassume 128 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Tabella 3 24 CEP relativi al frigorifero Requisito Requisito Trend estato CEP R12 13 53 Non si deve aver bisogno di alcun tipo di intermediario poter accedere alle informazioni dei prodotti contenuti all interno del frigorifero 54 prodotti contenuti all interno del frigorifero devono essere visibili ed 150 senza che l utente debba eseguire alcuna azione manuale 54 Il frigorifero deve essere in grado di svolgere tutte le azioni senza richiedere l intervento dell utente che pero deve rimanere costantemente informato T7 S4 Il sistema deve fornire feedback che definiscano in modo chiaro lo stato del frigorifero senza interferire con il normale processo di problem solving dell utente R20 T7 S4 Il sistema deve fornire dei feedback personalizzati che indicano lo stato del sistema in base alle indicazioni dell utente ma non devono mai interferire con i suoi processi di problem solving Generazione dei concept singoli e combinati SI p pr Noti i requisiti i CEP ei principi d interazione 9 evidenziati dalla matrice delle relazioni 10 ossono generare le prime soluzioni progettuali ovvero i concept singoli In questo processo ogettisti hanno due diverse linee guida da tener presenti per la creazione dei con
263. ie all utilizzo di simboli e linguaggio ripresi dalla precedente versione del televisore Considerando ancora una volta come prodotto il navigatore satellitare il concept combinato che deriva dalla relazione positiva sopra citata risulta essere Il navigatore satellitare riprende la terminologia le icone e i simboli sia dal computer che implementa funzioni simili che dagli atlanti autostradali per le indicazioni di particolari elementi come segnali o cartelli che si possono trovare lungo il percorso Un estratto della matrice delle relazioni con tutti i principi inseriti sia lungo la diagonale principale che nelle altre caselle intermedie si pu vedere in tabella 2 21 59 2 Stato dell arte Tabella 2 21 Estratto della matrice delle relazioni 2 5 15 24 25 27 28 4 17 32 34 38 Ogni volta che si conclude lo studio di un prodotto i concept singoli e combinati vengono Inseriti all interno del database di IDGL come nuovi esempi da poter sfruttare nei futuri casi studio quando il dato requisito o la data relazione viene richiamata Nel paragrafo successivo si propone un caso studio completo che evidenzia come viene impiegato IDGL 2 6 2 Prima applicazione sul campo del metodo IDGL Una prima applicazione completa del metodo IDGL riguarda il redesign di un DVD recorder appartenente a una nota industria italiana primo passo che deve eseguire il gruppo di ricerca di definire il criterio di classificazione d
264. ifico e alle capacit e conoscenze del progettista stesso che sta usando il metodo Grazie alla struttura dei database IDIM in continuo aggiornamento e ci consente di avere a disposizione esempi sulle ultime idee e interazioni relative a prodotti anche molto diversi tra loro Ultima caratteristica importante l usabilit di IDIM Il metodo e i suoi strumenti sono stati creati e modificati per essere facili da capire e utilizzare anche da progettisti inesperti o che si apprestano per la prima volta a usare IDIM Alcuni processi sono stati automatizzati per evitare l insorgere di errori o di incomprensioni come ad esempio l algoritmo di calcolo per la selezione del multi metodo la generazione delle domande del questionario le relazioni gi definite nel corpo della e nell intera matrice delle relazioni Sono sempre presenti note che indirizzano l utente durante i processi e anche esempi di utilizzo dei principi e dei trend d interazione che spiegano come 217 7 Discussione a II __ _ _ _ __ ___ sfruttare al meglio i loro rispettivi strumenti Alcuni metodi presenti in letteratura sono pi complessi da utilizzare rispetto a IDIM perch richiedono set up dei loro strumenti difficili e molto specifici per cul l utente deve avere una buona esperienza di utilizzo del metodo IDIM non necessita di alcun set up preliminare ma fornisce di volta in volta gli strumenti utili per portare a termine il p
265. ilit nella struttura e nella durata dell utilizzo il prodotto non doveva avere rotture fisiche o malfunzionamenti Questo garantiva un ampia accettabilit e soddisfazione per gli utenti Le aziende per ottenere questo risultato si sono focalizzate sullo studio della tecnologia rendendola sempre piu affidabile ed efficiente ma nel contempo anche innovativa in modo da attrarre i clienti all acquisto Kim e Christiaans 2008 Infatti prodotti contengono al loro interno un elevato numero di funzioni sono personalizzabili e riescono ad eseguire le azioni molto velocemente e spesso anche senza l intervento diretto dell utente grazie alla presenza di software di gestione molto articolati Questa tendenza e diventata sempre pi spinta negli anni 90 dove per essere competitivi nel mercato diventato globale con la presenza di un numero sempre piu crescente di concorrenti la tecnologica deve essere sempre all avanguardia ma il time to market per ottenere un nuovo prodotto viene drasticamente ridotto Inoltre a cid si aggiunge un forte taglio dei costi e delle risorse che le aziende possono impiegare per i processi di sviluppo prodotto Un ulteriore elemento da considerare in questo scenario e la crescente evoluzione e utilizzo dei dispositivi elettronici che hanno comportato un pronunciato cambiamento in termini di connessioni di comunicazioni e di gestione dei dati da poter attuare ovunque e in qualsiasi momento Kim e Coursaris 2006 L elettronica in
266. ima iterazione 7149 M14 882 5749 72 M15 882 3904 74 M 16 1059 6473 81 M 17 1059 6465 81 18 1059 5425 68 M19 1176 6689 83 M21 165 6491 81 M22 1353 8013 100 M23 1176 6616 85 M 24 882 7292 91 M25 1059 6414 80 M 26 1176 7183 90 M27 765 6756 84 M 28 1059 6634 83 M31 1647 7403 92 M32 1764 6892 86 M 33 1764 6490 81 Per effettuare la successive iterazioni si impiega un algoritmo che consente di ottenere di volta in volta metodi che siano il pi possibile complementari a quelli scelti in modo tale da riuscire ad individuare la maggior parte dei problemi di usabilit Per ottenere cio si elimina il metodo risultato migliore dalla lista Si moltiplicano i valori presenti nell iniziale matrice delle decisioni per 1 se il metodo di valutazione a cui appartengono non incluso nello stesso gruppo User based Expert based o Ibridi di quello scelto nella precedente iterazione 0 3 se invece appartiene invece allo stesso Nell esempio condotto precedentemente il metodo Feature Inspection appartiene alla classe Expert Based quindi tutti i valori dei metodi M 21 M 23 M 24 M 25 M26 M27 M28 vengono moltiplicati per 0 3 mentre quelli degli altri metodi restano inalterati Poi si esegue lo stesso algoritmo di calcolo visto in precedenza In questo modo si ottiene il multi metodo Solitamente composto da una serie ridotta di metodi perch le condizioni in cui un progettista opera sono s
267. impiegati nelle relazioni tra metodi e obiettivi Inizia da 0 che indica che il metodo non assolutamente adatto per la valutazione del specifico obiettivo fino al valore 3 che definisce un metodo che soddisfa a pieno l obiettivo prefissato con la rilevazione del maggior numero di problemi di usabilit Per la prima e l ultima tipologia di obiettivi i pesi vengono assegnati rispettivamente per tutte le categorie degli aspetti indicati Ad esempio nel goal 1 per ogni metodo si assegna un valore rispetto all efficacia all efficienza e alla Soddisfazione che consente di ottenere durante la valutazione risultati sono riportati in tabella 2 3 28 2 Stato dell arte Tabella 2 3 Relazioni tra i metodi di valutazione dell usabilita e gli obiettivi M etodi Goal 1 Goal Goal Goal 4 3 Cont Access M11 M 12 M 13 M14 rm CJ 1 2 3 1 1 1 2 2 21 2 M22 2 2 M23 3 M24 1 25 2 M26 2 M27 1 1 28 2 M31 3 M32 3 M3 3 3 4 3 3 3 2 2 1 31 13 21 12 2 3 lt e M 16 M17 M18 lt O I UJ MM MD MI MM MI M16 MU MIB MI MMS M22 2 M23 KES _ 25_ _ 26_ MN M28 _ M31 M3 M3 M34 LJ Criterio 3 Features del sistema Le features rappresentano le caratteristiche di un prodotto riferite all interazione Esse sono relazionate agli aspetti della compatibilit cognitiva degli utenti nei riguardi del prodot
268. in cui si modifica il modo di generare le soluzioni aumentandone l efficacia Questa evoluzione del TRIZ dovuta all aumento della complessit nei problemi di design connessa al coinvolgimento di piu ambiti e attori per la generazione delle soluzioni OTSM revisiona le basi nel TRIZ in modo formale mantenendo sempre la contraddizione come elemento centrale La differenza risiede nel tipo di contraddizione la nuovatipologia descrive un problema complesso non piu semplice Tali contraddizioni vengono ordinate e relazionate tra loro come accade effettivamente nella realt in un particolare network All inizio il network dei problemi relaziona sotto problemi alle soluzioni parziali Successivamente vengono estratte le soluzioni tecniche e relazionate tra loro all interno del nuovo network delle contraddizioni Infine i parametri che regolano le relazioni tra le contraddizioni vengono raccolti in un ulteriore network dei parametri Queste tre rappresentazioni dei problemi complessi sono il punto di partenza per la generazione 24 2 Stato dell arte ssssassiss ZZZ NAMES CNN I a I delle soluzioni progettuali Per ottenere tali soluzioni vengono impiegati gli strumenti classici del TRIZ opportunamente modificati e aggiornati per gestire contemporaneamente piu di una contraddizione Grazie alla sua particolare struttura il TRIZ stato implementato in molteplici software pi o meno specifi
269. inali sono o e disponibili per il processo di alcun metodo valutazione Devono essere eliminati tutti i sono disponibili per il processo metodi M 3 3 e M 3 4 di valutazione Non deve essere eliminato alcun metodo 3 Quante ore si hanno a Non si conoscono i limiti di Non deve essere eliminato disposizione per il processo di tempo valutazione deve impiegare un tempo Si devono eliminare i metodi inferiore alle 50 ore appartenenti alle fasce TR 1 e 9 TR 2 deve impiegare un tempo Si devono eliminare i metodi inferiore alle 100 ore appartenenti alla fascia TR 1 superiore alle 100 ore alcun metodo 4 Qual il livello di esperienza e Il livello di esperienze e Non deve essere eliminato conoscenza dei valutatori che conoscenze possedute dal team alcun metodo andranno ad esaminare il di lavoro alto prodotto Il livello di esperienze e Si eliminano i metodi conoscenze possedute dal team appartenenti alla fascia ER 3 di lavoro medio Il livello di esperienze Si eliminano conoscenze possedute dal team appartenenti alle fasce ER 2 e di lavoro basso ER 3 5 Qual la qualit e la quantit Si richiede una strumentazione Non deve essere eliminato della strumentazione che pu standard poco costosa alcun metodo Si richiede una strumentazione di Si eliminano metodi di fascia essere utilizzata nel processo di valutazione medio livello in termini
270. ing E Government performance in the United States through enhanced usability benchmarks Government Information Quarterly vol 26 pp 82 88 A Baldussu N Becattini G Cascini 2011 Network of contradictions analysis and structured identification of critical control parameters Procedia Emgineering vol 9 pp 3 17 F Ballarini D Moncada M C Martinez N Alen H Viola 2009 Behavioral tagging Is a general mechanism of long time memory formation Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America 106 34 2009 14599 14604 Disponibile in http www ncbi nim nih gov pubmed 19706547 Ultimo accesso 08 06 2013 A Bangor P Kortum J Miller 2009 Determining What Individual SUS Scores Mean Adding an Adjective Rating Scale Journal of Usability Studies vol 4 3 pp 114 123 D Barattin 2010 Generazione di linee guida per l Interaction Design Tesi di laurea specialistica in Ingegneria dell Innovazione Industriale Facolt di Ingegneria Universit degli studi di Udine 223 Bibliografia ccc G Belloncle P Chombart B Clark 2013 An integrated approach to developing automotive climate control systems Complex System Design amp M anagement vol 1 pp 209 226 M Benner A R Linnemann W M F Jongen P Folstar 2003 Quality Function Deployment QFD can it be used to develop food products Food Quality and Preference vol 14 pp 327 339 Bevan J Kirakowsky J
271. inite per default e quindi sarebbe inutile dire cosa si deve fare poich si esegue tutto in automatico R11 vs R17 n opportuno evidenziare comunque cosa fa il sistema in modo che l utente abbia sempre il controllo dei processi che vengono compiuti Teoricamente se i passaggi sono tutti segnati e ben visibili non si dovrebbero commettere errori Ci non toglie che sia opportuno mantenere una serie di note di avvertimento che avvisano dell uscita dal percorso corretto cosa succederebbe se si va avanti per quella strada e come poter tornare indietro senza variare il resto delle impostazioni Se si commettono errori troppo gravi il sistema deve procedere senza l intervento dell utente che consenta la modifica delle impostazioni per rimediare al problema Valgono le stesse considerazioni fatte per le procedure se le Impostazioni sono date per default non occorrerebbe mostrare i dati R12 VS R17 uN LI che sono gia stati predefiniti ma per dare pi sicurezza all utente nella schermata finale si propone un riassunto di quanto scelto R11 vs R22 concept combinati rappresentano insieme a 13 concept singoli che non sono rientrati direttamente nelle relazioni le soluzioni progettuali finali per il DVD recorder Tali concept vengono successivamente usati per aggiornare il database della matrice delle relazioni di IDGL 65 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina 3 Sviluppo d
272. intera ricerca In letteratura sono presenti molteplici definizioni ma tutte si focalizzano sull obiettivo di rendere piu semplice l uso di un prodotto Ad esempio Bevan et al 1991 indicano l usabilit come la facilit d uso e il livello di accettabilit di un prodotto per una particolare classe di utenti che eseguono specifiche attivit in specifici ambienti Un altro contributo perviene da Shackel e Richardson 1991 in cui l usabilit la capacit di un sistema in termini di funzionalit rivolte agli utenti di essere usato facilmente ed efficacemente da un particolare range di utenti tramite l impiego di specifici supporti per soddisfare uno specifico range di attivit all interno di uno specifico range di scenari Nielsen 1993 uno dei pionieri di questo settore e definisce l usabilit attraverso cinque attributi Folmer e Bosch 2004 e Apprendibilita learnability i sistemi devono essere semplici da imparare e gli utenti devono poter eseguire velocemente alcune attivit con il sistema e Efficienza efficiency i sistemi devono essere efficienti ed avere un elevata produttivit quando l utente ha imparato come sfruttarli al meglio 2 Stato dell arte asss EI TE _ __ _ __ _ _ _ e Capacit di ricordare memorability i sistemi devono essere facili da ricordare poich gli utenti non devono re imparare continuamente come usare il sistema se il suo utilizzo sporadico nel te
273. interazione Definiti gli aspetti d interazione vengono costruiti i quattro blocchi 210 6 Sfruttamento di IDIM B1 posizionamento delle mani L utente si avvicina al lavandino al rubinetto con le mani fig 6 16 Figura 6 16 Rappresentazione dell interazione del primo blocco Questa azione influenzata dall altezza dell utente e dalle dimensioni del lavandino Il blocco si riferisce chiaramente a un aspetto ergonomico L output rappresentano da un valore numerico che caratterizza l interazione la distanza delle mani Essa diventa nota e disponibile solamente se si realizza l avvicinamento delle mani dell utente condizioni specifiche affinch l interazione si compia La tabella 6 11 rappresenta il blocco FMUI che definisce il posizionamento delle mani Tabella 6 11 Blocco FMUi B1 posizionamento delle mani INPUT cm altezza utente cm altezza lavandino cm profondita_lavandino OUTPUT cm distanza mani altezza utente altezza_lavandino profondit lavandino altezza utente altezza lavandino profondit lavandino Ad esempio se un utente alto 160cm e interagisce con un lavandino posizionato a un metro di altezza dal pavimento e con una profondit di 50cm profondit intesa come distanza tra il lato del lavandino su cui poggia l utente e il lato appoggiato al muro la distanza delle mani si attesta a 10cm dal rubinetto 211 6 Sfruttamento di IDIM B2 uscita automatica dell
274. interazione L obiettivo di questo paragrafo la generazione dei FM Ui partendo dal confronto con i FMU classici Filippi et al 2013b Vengono analizzate nel dettaglio le caratteristiche che formano i FMU e successivamente vengono trasferite al mondo dell interazione L individuazione di tali caratteristiche viene ottenuta dallo studio delle situazioni reali in cui si svolge una certa interazione tra utente e prodotto Partendo da queste analisi si sono dedotti alcuni importanti aspetti Innanzitutto i FM U classici o tecnologici simulano un prodotto fisico FMUi simulano la sinergia tra l utente e il prodotto durante un attivit di problem solving Tale sinergia prende il nome di situazione Sono state considerate quindici situazioni tra le quali l accesso in un negozio con una porta a fotocellula la gestione della temperatura all interno di una stanza attraverso il termostato e il controllo del volume della radio FMU tecnologici sono composti da blocchi corrispondenti a componenti di prodotti reali come valvole pompe motori etc comportamento prevedibile di questi componenti consente di creare una funzione matematica che riproduca fedelmente tale comportamento in ambito virtuale Similmente i FMUi rappresentano tutte le semplici interazioni utente prodotto che avvengono in qualsiasi situazione Un interazione semplice definita da un unica azione svolta indifferentemente dall utente o dal prodotto Ad esempio la variazione d
275. ion 800 4 Asymmetry 06500 6 Universality amp BS 8 fAnti weight FB 9 Preliminary anti action FB Pa a 14 other way rounds ta ponents 15 Curvature 16 Dynamics components BS 2 17 Dynamics actions 5 8 Partial or excessive actions aboutF irene potete i 9 Partial or excessive actions aboutF B S d cR NE N Prndpi Classeli 5 Skipping 101 1 6 Harm to benefit components 7 Harm to benefit actions F 28 Feedback i BS 30 Intermediary required actions 38 Homogeneity F B S 40 Discardingandrecovering actionsF B Discarding and recoveringB S d RM 42 Parameter changes sd in transitions 44 Thermal expansion 85 46 nertatmosphere 585 Successivamente si passa alla fase di valutazione In questo caso la procedura non viene variata per l individuazione del multi metodo Per si introduce durante l applicazione del multi metodo una valutazione rivolta espressamente ai concept strutturali per ricavare i comportamenti effettivi che si ottengono Lo scopo di questa attivit di poter instaurare il confronto tra tali comportamenti e quelli attesi che si sono posti come obiettivi Ci viene svolto aggiungendo alla lista dei metodi risultanti almeno uno dei due metodi suggeriti M odel based evaluation e Expert usability walkthrough Ottenute le revisioni si procede con la loro implementazione senza l aggiun
276. ione tra medico e strumenti in modo da rendere pi intuitive e usabili le sue attivit e capire dai medici stessi se possono influenzare i protocolli Di conseguenza si manterra la dicitura di soluzioni progettuali ma con il significato di suggerimenti e non di imposizioni Tenendo presente ci si consideri ad esempio il requisito R19 Funzioni sistemi intelligenti che legato ai principi P12 Equipotentiality e P35 Pneumatics and hydraulics Questi principi riportano come esempi e Concept singolo per il DVD recorder per registrare un programma con il DVD il sistema prende l orario d inizio quello di termine il canale etc direttamente dal televideo del televisore All utente viene chiesto solamente di selezionare il programma desiderato In questo modo non si esigono particolari abilit all utente perch l interazione stata molto facilitata non si richiedono dati da memorizzare e l insorgenza degli stati di errore e stata drasticamente ridotta 159 4 Validazione di IDIM sassa a a a a n e Concept singolo per la lavatrice durante la selezione del programma viene impiegato un pannello touch screen con icone che rappresentano le funzionalita del sistema al posto dei classici pulsanti In questo modo l interazione diventa piu semplice piu intuitiva e diretta Questi due esempi vengono presi come spunti per lo sfruttamento dei principi per la generazione dei concept singoli In particolare si considerino
277. ire se possono essere sfruttate per migliorare IDIM attivit di analisi Tali miglioramenti andranno a creare una versione conclusiva aggiornata e ottimizzata del metodo Filippi et al 2013a 4 3 1 Metodo di design Function Behaviour Structure Il metodo Function Behaviour Structure FBS di Gero Kannengiesser 2004 un metodo descrittivo di progettazione che si compone di tre elementi fondamentali in cui si possono identificare tutte le variabili necessarie per la progettazione le funzioni function i comportamenti behaviour e le strutture structure Grazie alle loro interazioni si generano una serie di processi che conducono dalle esigenze degli utenti verso la creazione delle specifiche tecniche di costruzione del prodotto Concetto basilare su cui si fonda il metodo di generare e utilizzare una conoscenza dinamica e in continua evoluzione derivante 163 4 Validazione di IDIM IAS cn dall esperienza che il progettista acquisisce interagendo con l ambiente esterno Gero e Kannengiesser 2006 La prima versione del metodo FBS Gero 1990 si basa esclusivamente sull utilizzo delle tre variabili base e Funzioni Functions F descrivono gli obiettivi per cui un prodotto e stato creato le funzioni rispondono alla domanda per cosa stato creato l oggetto e Strutture Structures S descrivono i componenti del prodotto e le relazioni che intercorrono tra e
278. iste fisicamente ma mantiene ugualmente tutte le sue funzionalit fornendo all utente dei feedback visivi e non tattili di spostamento della superficie dell interruttore che mostrano l avvenuto cambiamento di stato In questo caso grazie alla posizione dell interruttore e al suo colore subito chiaro lo stato del sistema e cosa pu fare l utente per cambiarlo e raggiungere suoi obiettivi Lo sfruttamento di IDIM per la generazione degli input dei FM Ui ha consentito di evidenziare delle importanti caratteristiche del metodo Prima tra tutte IDIM possiede un elevato grado di flessibilit sia dal punto di vista delle procedure sia per quanto riguarda gli ambiti di applicazione L esempio della flessibilit nella struttura del metodo e data dalla generazione degli input nei FM Ui Gli input relativi alle esigenze degli utenti sono facilmente identificati da IDIM grazie alla sua struttura orientata all utente Per l individuare pero le altre tipologie di input gli strumenti del metodo sono stati opportunamente adattati con modifiche comunque 216 7 Discussione FV sassa I ______ _ _ _____ contenute come visibile dal caso studio proposto nel paragrafo 6 2 Vengono aggiunte alcune etichette alla classe di prodotto senza stravolgerne l architettura e il significato infatti vengono inserite nuove informazioni modificare quelle gi presenti Considerando anche il caso medico si pu constatare che
279. istema usato per la visualizzazione della zona da operare deve essere integrato nello stesso bisturi di taglio P7 In questo modo si evitano sia l impiego di ulteriore personale che di creare sulla zona altri tagli 171 53 In questo modo si riduce notevolmente il rischio di emorragie e complicazioni nella cavita orale R1 vs t P9 L endoscopio deve sempre possedere una certa mobilit per positiva S t poter essere direzionato sul punto esatto in cui si vuol vedere P16 Inoltre il sistema di visualizzazione deve essere dotato di un canale R1lvsR12 Tid 225 ui interno che secerne in modo automatico in base alla quantita di positiva j sporco accumulato un liquido che permette di mantenere pulito lo C3 Combinato x M strumento senza continuamente estrarlo dalla cavita orale II liquido R18 vs R12 n ei deve essere inerte possibilmente biologico modo da positiva provocare embolie o reagire con il sangue o altri tessuti organi P9 Il liquido viene rilasciato dalla cima dello strumento pulisce l obiettivo R18 vs R35 ee iD negativa della camera e grazie alla sua viscosita elettrostaticita rimane attaccato alla superficie dello strumento T10 S3 Sullo stelo sono previsti dei piccoli fori che aspirano il liquido e anche parte del sangue e delle impurita comandi per spostare l endoscopio devono essere integrati nello stelo del bisturi o nella consolle insieme a quelli per il
280. istinzione dei tasti a causa della loro forma 64 In base al modo di operare dell utente alle scelte che fa alle funzioni che usa rendere piu evidenti e accessibili alcune funzioni e creare nuovi stati di default in base alle sue abitudini Esempio se solito guardare i film in inglese con i sottotitoli in italiano dopo cinque volte che esegue cio alla sesta il DVD lo fornisce in automatico Alla fine delle procedure pi lunghe che cambiano le impostazioni del dispositivo riproporre a monitor tutti dati scelti e richiedere un ultima conferma in modo da far mantenere all utente il controllo su ci che ha scelto Spostare il posizionamento dei tasti dalla parte superiore alla parte frontale dell apparecchio Utilizzare forme diverse per tasti e disporli sull apparecchio vicini tra loro in base alle funzioni che ricoprono stessa funzione stesso gruppo Ad esempio quelli che Servono avviare fermare mandare avanti indietro un film raggrupparli insieme mentre quelli per gestire il men interno porli vicini pure loro ma in un altra zona pi distaccati Alcuni possono avere la forma del simbolo che rappresentano esempio Il PLAY disegnarlo come un triangolo 2 Stato dell arte Evidenziare la forma di ogni tasto creare con l uso di una membrana gommosa una superficie rialzata con al centro un altezza maggiore che ai lati Quando viene premuto il centro abbassa dando un feedback
281. ists in the IDIM exploitation to generate interaction Functional Mock Up FM Ui These simulate the dialogue between users and products without the need of real users and real products everything Is virtual They are derived from the FMU focused on technology Thanks to IDIM some components of the interaction Functional Mock Up are created easier and faster These two situations highlight the completeness and flexibility of IDIM components and processes from both the academic and the industrial point of view VI Indice sasa Sa sipimi Rar m Indice G u u 1 FO OG IL reer Cet eee 4 21 Usabllit Quis Es 4 2 2 US abililyiEvaluatioihu s y u u u A E 5 Interaction Desidia suu Ma 14 2 4 Teoria per l innovazione sistematica 2 2 1 1 44 19 2 5 Usability Evaluation M ulti M ethod mnn 25 2 51 Struttura del metodo UEM Muse apaku rtt ro E REPE bre te pula 26 2 5 2 Prima applicazione sul campo del metodo 41 2 6 Interaction Design Guidelines 102020 mee 45 2 6 1 Struttura del metodo IDGL a oodd e E teo atn 46 2 6 2 Prima applicazione sul campo del metodo IDGL 60 3 Sviluppo di un metodo completo per l interazion
282. ite feedback appositi come note a monitor suoni etc R5 T5 53 F simboli devono essere continuamente aggiornati in modo automatico quando vengono introdotte nuove funzioni e nuove azioni da svolgere R5 15 93 5 simboli usati nei pulsanti bordo macchina quelli presenti nei pulsanti dell interfaccia grafica devono essere continuamente aggiornati in modo automatico rispetto al cambiamenti di stato del sistema R5 T6 S4 F Le decisioni e le relative azioni necessarie per raggiungere un determinato obiettivo devono essere portate avanti dalla macchina e i simboli grafici che vengono forniti all utente servono solo per far capire in quale stato si trova il sistema in un determinato momento e cosa sta eseguendo R5 17 54 5 simboli usati come risposta feedback presenti monitor devono essere standard e noti agli utenti diventare motivo di interruzione del processo cognitivo dell utente R7 T5 S3 F simboli devono essere continuamente aggiornati in modo automatico quando vengono introdotte nuove funzioni e nuove azioni da svolgere R7 5 53 5 simboli usati nei pulsanti bordo macchina quelli presenti nei pulsanti dell interfaccia grafica devono essere continuamente aggiornati in modo automatico con i cambiamenti di stato del sistema R7 7 54 F simboli usati come risposta nei feedback delle diverse funzioni non devono essere motivo di interruzione del processo cognitivo dell utente T5 S3 F Il linguaggio utilizzato
283. iterio oppure quando durante l elaborazione dei calcoli rimangono meno di 5 metodi per la costruzione del multi metodo Nel primo caso l utente viene reindirizzato alla maschera in cui c l errore per risolverlo nel secondo caso invece viene lasciata all utente la decisione di continuare con i vincoli imposti che hanno ridotto drasticamente il numero di metodi disponibili oppure tornare indietro e modificare i vincoli come visibile in fig 3 8 79 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Il numero di metodi selezionati rimasti inferiore a 5 Si vuole procedere ugualmente con il processo o si vuole ritornare alla maschera di inserimento dei vincoli e cambiare qualche dato per rendere piu flessibili i limiti Ritornare alla maschera per l inserimento Continuare con il processo EPA d Figura 3 8 Maschera di avvertimento per il numero ridotto di metodi di valutazione dell usabilit Grazie alla creazione di questo prototipo il metodo diventato automatizzato e viene completamente risolta la criticit relativa alla complessit dell esecuzione dei calcoli Per dimostrare come sono state implementate le criticit si esegue un nuovo caso studio incentrato sulla valutazione di una lavatrice di una nota azienda multinazionale L utente accede al programma e inserisce passo passo i dati che vengono richiesti cominciando dalla scelta degli obiettivi da perseguire Si vuole effettuare una v
284. ito da un software a cui vengono collegati degli opportuni sensori per recepire diversi segnali in modo da poter attivare degli aiuti proattivi che si autoregolano e subentrare completamente all utente R20 T6 S4 F Il sistema deve eseguire completamente dalla scelta dei parametri all esecuzione delle azioni le funzioni di cui l utente ha necessit R20 T6 S4 Il sistema sostituisce in tutte le azioni l utente basando le sue scelte in funzione delle caratteristiche e dei bisogni che l utente stesso esprime alla macchina tramite l apposita interfaccia di dialogo R20 T6 S4 S In base alle esigenze espresse dall utente nell apposita finestra di dialogo del sistema quest ultimo deve essere in grado di interpretarle correttamente e di eseguire le azioni per soddisfarle R22 T6 S4 F Alla macchina viene affidato il compito di eseguire le azioni in automatico e di prendere le relative decisioni su ogni funzione per evitare all utente di incorrere in stati di errore R22 T6 S4 S La macchina deve eseguire tutte le azioni e prendere le relative decisioni in completa autonomia in modo da non far incorrere l utente in stati di errore da dover risolvere R22 S 7 54 Gli eventuali messaggi di errore forniti come feedback sono solo avvertimenti di avvenuti cambiamenti di stato non devono disturbare il processo di problem solving della persona R22 T8 S6 L utente non deve risolvere concretamente gli stati di errore perch la macchina fornita di aiuti proattiv
285. ive che intercorrono tra nuovi requisiti e quelli gia esistenti i risultati finali sono visibili in tabella 6 4 195 6 Sfruttamento di IDIM Tabella 6 4 Aggiornamento della matrice delle relazioni 5 17 24 7 9 16 17 19 5 6 7 9 17 24 11 14 23 29 17 24 39 3 5 16 17 20 24 26 1 7 2 7 9 13 17 18 24 42 9 1 1 motivi di spazio e risorse disposizione il team di progettazione considera solamente i primi 34 aspetti e i relativi requisiti risultanti In appendice Al si riporta la completa riguardante solamente tali aspetti L elaborazione della conduce all individuazione di 19 requisiti visibili in tabella 6 5 in cui viene specificata la loro frequenza di ritrovamento Tabella 6 5 Requisiti d interazione individuati per la Label Master 3 i 2 Parallelamente al completamento della HOI si svolta l analisi dello stato evolutivo attuale della Label Master Il completamento di questa attivit comporta la creazione del diagramma 196 6 Sfruttamento di IDIM _ rFTT_ m _ gt P x _g g g gt G GA F I SISW W a SSD specifico Dall analisi svolta sul prodotto si evidenzia la necessita di due diagrammi SSD uno apposito per la stampa meccanica e il secondo che descrive tutti i restanti moduli della macchina Ci perch si osservato che in alcuni trend la di
286. l rifornimento nelle pompe self service pagando con banconote 137 4 Validazione di IDIM ___ ___ Y oww 5S Q i zgc me Mir ke e 6 appartenenti alla terza classe ovvero a coloro che eseguono personalmente il rifornimento nelle pompe self service pagando con carta di credito o bancomat Identificazione e analisi degli aspetti d interazione per definire i requisiti d interazione Raccolti tutti dati dai questionari sono emersi 28 aspetti d interazione suddivisi nelle tre funzioni pi frequenti sono risultati e Complessit nell esecuzione della funzione per la terza funzione e Livello di controllo sul sistema per la seconda funzione e Livello di personalizzazione della funzione per la prima funzione e Presenza di risposte fisiche a monitor che compaiono al termine di ogni azione e cambiamenti di stato per la terza funzione Sono stati individuati anche alcuni nuovi aspetti scritti direttamente dagli utenti che per sono risultati simili ad aspetti gi esistenti Ad esempio non ho tempo per eseguire il rifornimento da solo indicato nella prima funzione viene inserito nell aspetto quantit di tempo trascorso per portare a termine la funzione Gli aspetti vengono inseriti all interno della per ricavare i requisiti d interazione Per ottenere ci vengono introdotti anche i dati riguardanti gli utenti quali e quanti problemi hanno individuato e i dati rela
287. l aspetto Dal 96 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina riempimento con gli ultimi dati sui concorrenti il sistema fornisce in uscita i requisiti specifici da cui ricavare i concept singoli insieme ai relativi principi ed esempi presenti nella matrice delle relazioni Complessivamente si ottengono 18 requisiti tra i quali tab 3 18 Tabella 3 18 Requisiti d interazione per la lavatrice N Requisiti d interazione R5 Simboli universali Feedback sullo stato del sistema R19 Funzioni sistemi intelligenti R11 Visibilit delle azioni procedure R13 Numero di parametri che possono essere modificati senza interrompere il processo di problem solving sistema fornisce un report stampabile con tutti i requisiti posti in ordine di importanza I progettista ora ha tutti gli strumenti per creare i concept singoli Complessivamente ne vengono generati 42 Ad esempio il requisito R12 Visibilit dei dati derivante dall aspetto Livello di controllo sul sistema ha indicato come principio risolutore P9 Preliminary anti action Ad esso associato c e l esempio Se l utente tenta di cambiare i dati delle procedure di default per aumentare la luminosit dello schermo nello stesso schermo compaiono note e vengono emessi segnali sonori se si esce dai range di valori di sicurezza per gli occhi Sfruttando questa indicazione il concept singolo che nasce il seguente Dopo la selezione del programma
288. l frigorifero non esiste e viene inserita dal progettista La tabella 3 22 riporta la classe di prodotto completa Tabella 3 22 Classe di prodotto del frigorifero Classe di prodotto Elettrodomestici Funzioni implementate 1 Mantenere gli alimenti freschi e sani dopo l inserimento 2 Variare le impostazioni di base es temperatura del frigorifero per adattarle ai nuovi prodotti inseriti 3 Modificare le impostazioni pi avanzate del frigorifero orario colore del display etc Classi di utenti 1 Utenti che non modificano mai alcun parametro del frigorifero e inseriscono solo all interno gli alimenti 2 Utenti che sono in grado di variare le impostazioni di base del sistema 3 Utenti che conoscono come cambiare le impostazioni del frigorifero piu avanzate Prodotti concorrenti Modello KSV36BW 30 di Bosch elettrodomestici Modello FreeStore RRF4110A0X di Rex Electrolux Modello Absolute WTV45972 NFC IX di Whirlpool dominio Funzione molto facile del prodotto 1 Cucinare il cibo impostando manualmente con ena eomm arela otasin mer etti Funzione facile del prodotto 1 Cucinare il cibo selezionando un programma tra quelli preimpostati senza variazioni Funzione articolata del prodotto 1 variandone qualche dato Funzione molto articolata del prodotto 1 Cucinare il cibo creandosi il proprio personale programma di cottura 126 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina a
289. l of M anufacturing Science and Technology vol 3 pp 175 184 C T Su C S Lin T L Chiang 2008 Systematic improvement in service quality through TRIZ methodology An exploratory study Total Quality Management amp Business Excellence vol 19 3 pp 223 243 J L Tan D H L Goh R P Ang V S Huan 2013 Participatory evaluation of an educational game for social skills acquisition Computers amp Education vol 64 pp 70 80 J Tang R Y K Fung B Xu D Wang 2002 A new approach to quality function deployment planning with financial consideration Computers amp Operations Research vol 29 pp 1447 1463 H H Tang Y Y Lee J S Gero 2011 Comparing collaborative co located and distributed design processes in digital and traditional sketching environments a protocol study using the function behaviour structure coding scheme Design Studies vol 32 pp 1 29 TechOptimizer 3 0 Professional Edition software package di Invention Machine Corporation Boston USA disponibile in http inventionmachine com Ultimo accesso 08 06 2013 J Terninko 2000 Su field analysis TRIZ Journal disponibile in http www metodolog ru triz journal archives 2000 02 d article4 02 2000 PDF Ultimo accesso 03 10 2013 M Thompson 2003 Remote observation strategies for usability testing Information Technology and Libraries AM ER Library Association vol 22 1 pp 22 31 232 Bibliografia Us
290. l peso dell aereo che invece si vuole ridurre La matrice delle contraddizioni suggerisce i principi Dynamics Anti weight Pneumatics and hydraulics Discarding e Recovering Considerando il principio anti weight esso suggerisce ai designer di focalizzare la loro attenzione sulla forma delle ali e della fusoliera dell aereo in modo da ridurre la densit dell aria sopra le ali e far volare l aereo molto piu facilmente con minori consumi senza dover ridurre il peso dell aereo o il numero di passeggeri Filippi e Barattin 2013b Un altro strumento molto importante della teoria TRIZ sono i trend evolutivi tecnologici Verhaegen et al 2009 Il processo con cui sono stati definiti composto da alcune fasi Inizialmente sono stati considerati molti prodotti diversi tra loro appartenenti a diversi ambiti e situazioni Successivamente sono stati evidenziati alcuni cambiamenti ricorrenti nelle evoluzioni dei prodotti chiamati poi pattern Tali pattern sono stati confrontati tra loro slegandoli dall ambito specifico a cui si riferivano andando a generare i trend evolutivi Altshuller ha individuato 8 trend evolutivi Sheng et al 2012 1 Evoluzione tendente all aumento dell idealit Evoluzione strutturata in fasi seguendo la curva a S Evoluzione tendente all aumento della controllabilita flessibilit e dinamicita del sistema Sviluppo non uniforme degli elementi di un sistema Alternazione tra semplificazione e aumento della comp
291. l utente Conseguentemente a queste similitudini i due stati del pattern aspirapolvere robot non potranno essere vicini nella linea del tempo perch esistono altri stati intermedi che questa situazione ha saltato ma che sono messi in evidenza dalla situazione di oscuramento di una stanza La figura 3 18 mostra la linea del tempo globale finale del campo d interazione self government 51 52 53 94 i Ituazion jen uds st Martello e Tornio avorazione ce scalpello manuale numerico ll legno Situazione I O dali Tend TENERNE I riavvolgi 1 Vetri auto scuramento della MEE e bilecon oscuranti stanza motore Situazione TM gens qe l l Pulizia dei paletta 11 polvere li Robot pavimenti i i TEMPO Figura 3 18 Linea del tempo del campo Self government L ultima attivita da svolgere per ottenere i trend mira a scollegare gli stati dalle situazioni e prodotti specifici da cui derivano in modo da renderli il piu generici possibile Gli stati quindi vengono analizzati per colonne le stesse che si possono visualizzare in figura 3 18 contraddistinte dalla lettera Se da un numero progressivo Ogni elemento che gli stati hanno in comune viene messo in evidenza L insieme degli elementi in comune vengono elaborati e resi generici in modo da risultare una descrizione completa dello stato considerato
292. ld Structure Attivit chirurgica Structured Analysis and Design Technique Situazione Soft Modeling Risolrse relative alle conoscenze e abiilt del team di lavoro Strip State Diagram Short term memory Software Usability Measurement Inventory System Usability Scale Trend d interazione Tomografia Computerizzata Tridimensionale Tipologia di risultati riscontrati Risorse relative al tempo Teoriya Resheniya Izobreatatelskikh Zadatch ovvero teoria per la risoluzione dei problemi inventivi User Action Framework Usability Evaluation M ethod Usability Evaluation M ulti M ethod Usability Problem Instance Website Analysis and M easureM ent Inventory Virtual Engineering Validita dei risultati 250
293. le loro funzionalit in modo evidente ma all interno di uno stesso gruppo devono essere molto simili tra loro per evidenziarne l appartenenza P38 pulsanti devono avere marcato il classico aspetto 3D in rilievo e ci deve essere implementato in tutti P38 Per differenziarli in base alle loro Livello di funzionalit vengono cambiate le forme P4 e i colori P37 evidenziazione dei Per i comandi di attivazione spegnimento di qualche componente si usano pulsanti nel non pulsanti ma interruttori perch piu intuitivi e immediati Sotto software R1 R2 R7 l interruttore vengono poste le scritte ON e OFF in corrispondenza del punto di problema dei accensione e spegnimento Singolo pulsanti poco S Per le selezioni delle caratteristiche e delle opzioni si mantengono le classiche evidenti forme rettangolari in rilievo di un pulsante P12 P38 Colorazioni gli interruttori completamente bianco alta la parte sinistra quando si indica la possibilit di attivare la funzione rosso con la parte alta destra quando si arrestare la funzione che in corso d opera pulsanti grigio indica un pulsante che al momento non pu essere premuto verde indica l attivazione dell opzione azione Le scritte interne devono essere nere e solamente quando i pulsanti sono inattivi diventano grigie Presenza di risposte L attivazione e spegnimento di ogni funzione deve essere contrassegnata da fisiche o a monitor appositi feedback in modo ch
294. le opzioni 4 Selezione dell opzione particolare 5 Modifica del valore 6 Conferma dei nuovi dati 7 Avvio del lavaggio premendo il pulsante Elementi esterni che influenzano l interazione Display 3 Interazioni elementari per la funzione 4 1 Accesso al men del display 2 Accesso al men dei lavaggi speciali 3 Selezione del lavaggio 4 Avvio del lavaggio premendo il pulsante 206 6 Sfruttamento di IDIM _ rT___ WY mymvYmmmyW y _ _rrcr lo c m e REESE N xsz cMWMbk Elementi esterni che influenzano l interazione Display 4 Interazioni elementari per la funzione 5 1 Accesso del men del display 2 Selezione del lavaggio personalizzato 3 Selezione dell opzione particolare 4 Modifica del valore 5 Conferma dei nuovi dati 6 Avvio del lavaggio premendo il pulsante Elementi esterni che influenzano l interazione Display 5 Grazie a queste modifiche apportate alla classe di prodotto il questionario possiede tutte le informazioni necessarie per definire le nuove domande in aggiunta a quelle classiche Se il questionario viene solamente sfruttato per la generazione degli input sugli FM Ui vengono tolte le domande inerenti alla valutazione qualitativa degli utenti Ci perch non forniscono alcun elemento per la ricerca degli input e appesantiscono il documento e il lavoro richiesto agli intervistati Vengono invece inserite
295. le procedure di IDIM possono essere variate in base alle richieste senza sconvolgere gli obiettivi del metodo Infatti se mancano conoscenze specifiche verso un certo ambiente ad esempio verso le attivit chirurgiche si compensare con l esecuzione di metodi di valutazione adatti al caso specifico con il coinvolgimento di esperti del settore Cosi facendo si ottengono gli stessi risultati modificando l ordine di utilizzo degli strumenti Questo non elimina il fatto che rimanga un metodo guidato in tutti passaggi per ricavare le soluzioni progettuali Inoltre IDIM pu essere applicato non solamente all ambito della progettazione classica come dimostrato dallo studio in Sei Laser ma anche a settori che non sono strettamente legati alla meccanica come i FM Ui e la chirurgia maxillo facciale A supporto di ci si consideri il caso studio medico e il concept del braccio meccanico per l esecuzione dell operazione di taglio Gi esiste al momento una tecnologia simile che consente di eseguire le operazioni tramite sistemi robotizzati Questo evidenzia che le soluzioni individuate non sono completamente estranee e distanti dalla realt chirurgica Confrontando IDIM con i metodi presenti nel mondo accademico si affermare che un metodo completo poich dai bisogni degli utenti si perviene alla generazione di soluzioni progettuali gi validate dal punto di vista dell usabilit e dell interazione Quindi non viene effettuata solamente
296. legno Dopo di ci gli definiscono le lavorazioni che la macchina utenti eil tornio eseguono il lavoro gli utenti deve compiere insieme alla macchina stessa posizionano i intagliare Dopo di cid il tornio definisce in autonomia i nell apposito alloggio e la macchina opera parametri in base a quanto stabilito e avvia taglio in modo automatico e veloce per le lavorazioni in assoluta autonomia ottenere il risultato atteso Oscuramento Tende Gli utenti devono decidere se lelTenda riavvolgibile Gli utenti devono di una stanza tende devono essere tirate per oscurare la percepire la necessit di modificare stanza Una volta deciso l utente devell oscurit della stanza Una volta presa la eseguire da solo le azioni decisione l utente preme un pulsante e la tenda si muove fino al completo raggiungimento dell oscurita ricercata Tenda riavvolgibile con motore Gli utenti Vetri auto oscuranti Il prodotto mantiene devono percepire la necessit di modificare l oscurit voluta nella stanza senza l oscurit della stanza Una volta presa la richiedere nulla all utente in base al livello di decisione viene settata opportunamente la luminosit presente all esterno alla tenda che in autonomia si sistema per posizione del sole al tempo alle stagioni ottenere il risultato atteso Tenda riavvolgibile Gli utenti devono Tenda riavvolgibile con motore Gli utenti percepire la necessit di modificare devono percepire la necessit d
297. lessit del sistema Evoluzione tendente all aumento della segmentazione e dell uso dei campi Evoluzione attraverso il coordinamento e il de coordinamento degli elementi del sistema Evoluzione verso la riduzione del coinvolgimento dell utente po iE ae qe Ogni trend associato ad una serie di esempi in modo da rendere pi chiaro il loro significato e la loro applicazione Per evidenziare concretamente come sono costruiti i trend si consideri il terzo trend Evoluzione tendente all aumento della controllabilit flessibilit e dinamicita del sistema Considerando un oggetto solido l evoluzione segue i seguenti stati monolitico presenza di una cavita presenza di piu cavita utilizzo di materiali porosi utilizzo attivo della capillarit L esempio dell evoluzione del mattone riassume efficacemente la spiegazione degli stati appena enunciati fig 2 2 22 2 Stato dell arte Hiiret e 111111 m Presenza di Presenza di M ateriale Capillarita M onolitico ma una cavlta pi cavit poroso attiva AAAA TTTTTT Figura 2 2 Esempio concreto dell applicazione di un trend del TRIZ TechOptimizer 3 0 Inizialmente il mattone era un unico pezzo un monolite poi stato costruito con una cavit interna e nel tempo con pi cavit per avere maggiore resistenza Successivamente si sono considerati nuovi materiali porosi per la sua costruzione fino all utilizzo al suo interno di
298. li C15 C18 Non chiaro come possibile passare dalla schermata di SCADA a quella di ICARO per rivedere la geometria inserita Expert Usability Walkthrough e Concept singolo C28 Non stato ancora risolto completamente il problema del bilinguismo in alcune situazioni Features Inspection e Concept combinato C12 equivoco il simbolo di uscita dal software di SCADA posto in alto a destra Features Inspection Le note sono state analizzate e trasformate in requisiti all interno della HOI Considerando i CEP precedentemente creati si sono generati nuovi concept che possono andare ad aggiungersi o a modificare quelli esistenti Nello specifico la prima nota pu essere implementata attraverso il requisito R5 Simboli universali e il principio d interazione P19 Partial or excessive actions about decrease potentiality Si generano dunque due nuovi concept singoli e Concept singolo relativo alla funzione F La funzione di JOG deve essere chiara e comprensibile dalla maggior parte degli utenti della macchina quindi deve essere munita di scritte e simboli appositi e Concept singolo relativo alla struttura S Oltre alla scritta JOG opportuno inserire un piccolo disegno che faccia comprendere meglio il significato della parola un rullo su cui transita la carta Questi due concept vanno a modificare in concept combinato C6 Posizionare nel posto della velocit di linea il pulsante JOG in modo da averlo in tutte le schermate
299. liciti evidenziati in precedenza in requisiti attesi In IDIM la transizione rappresentata dalla trasformazione degli aspetti dell interazione ricavati da utenti e progettisti nei requisiti d interazione grazie all utilizzo della HOI Il secondo subprocesso gt R viene ottenuto all interno della HOI Infatti la parte posta pi in basso della HOI contiene i valori reali di prodotti concorrenti presi in esame e anche i valori target migliori e peggiori che si possono avere espressi sui requisiti d interazione Re Tali valori rendono i requisiti reali e concreti perch si assegnano grandezze che rappresentano la realt esterna R L ultimo subprocesso consiste in una seconda analisi dei R da parte dei progettisti R In IDIM questa conversione presente nella generazione del SSD partendo dai valori target e dai requisiti d interazione R In questa sezione tutti i subprocessi sono simili e non si riscontrano criticit e Formulation l primo subprocesso che compare in questa sezione trasforma requisiti interpretati in funzioni comportamenti e strutture interpretati In IDIM partendo dal diagramma SSD R si generano i CEP per ogni specifico requisito Purtroppo i CEP al 172 4 Validazione di IDIM sss ccc momento non sono classificati rispetto alle tre entit F B e S Cid genera la seconda criticita CR2 Mancata classificazione dei CEP rispetto F B e S secondo subprocesso di
300. llarmi pi complessi e le rotture fisiche l utente deve andare a sfogliare l apposito manuale d istruzioni e agire come viene illustrato in esso P23 Per gli allarmi pi complessi viene creato un manuale d istruzioni apposito con la spiegazione di cos l allarme quale la causa che lo ha generato e come fare per risolverlo P23 P48 con un linguaggio che impiega le stesse parole e termini delle note a monitor P38 L utente non pu essere costretto a dover utilizzare strumenti cartacei per risolvere i problemi della macchina che deve essere autonoma e risolvere problemi software P17 L utente deve solamente leggere le note a monitor che compaiono con gli allarmi solo quando ci sono rotture fisiche non risolvibili direttamente dal sistema P11 249 Combinato C36 630633 _ i Complessita nell esecuzione della funzione livello di controllo sul sistema livello di precisione nell esecuzione della funzione presenza di funzioni di recupero degli errori problema della centratura del taglio laser Complessita nell esecuzione della funzione livello di controllo sul sistema livello di personalizzazione della funzione quantit di passaggi per terminare l azione quantit di conoscenze richieste problema della selezione del tipo di taglio laser R17 R33 R22 R23 R15 R16 R17 R20 Il sistema munito di aiuti proattivi che risol
301. ltato di questa operazione un nuovo strumento chiamato Strip State Diagram SSD visibile in figura 3 20 11 52 oO n NO e n C e 7 T6 S1 17 51 T S2 AH N n C A n T9 S2 Figura 3 20 Strip State Diagram Il prodotto viene confrontato rispetto ad ogni linea evolutiva e si stabilisce in quale stato ricade Ogni volta che viene individuato lo stato il SSD viene allineato in modo che ogni stato selezionato sia posto sulla stessa linea verticale In questo modo si ha direttamente l indicazione del livello attuale trend devono essere considerati tutti insieme per un qualsiasi studio anche se in certi casi alcuni trend possono risultare inutili In queste situazioni lo stato piu a destra viene selezionato per default perch l interazione risulta essere la migliore possibile gi ora Per una maggiore comprensione di come funziona lo strumento si consideri l esempio dell analisi del livello evolutivo di una radiosveglia La figura 3 21 rappresenta il SSD del prodotto Come si notare le strip dei trend vengono allineate verticalmente rispetto agli stati in cui si trova il prodotto Si consideri il trend T1 Functional contemporaneity II prodotto si trova nello stato S2 in quanto permette di vedere l ora mentre si ascolta la musica dopo un breve set up iniziale in cui si attiva la funzione della musica Inoltre la quarta linea corrispondente al trend T4 Short term memory usa
302. lternative possibili e criteri target Shi et al 2011 Sikder et al 2007 La conoscenza definita come la somma delle informazioni possedute da chi prende le decisioni quantificata grazie a giudizi linguistici sulla probabilit che tali informazioni siano correte Se tutto noto e conosciuto riguardo le alternative la probabilit diventa pari al 100 se non c alcuna informazione la probabilit di indovinare la corretta informazione diventa del 50 La confidenza indica quanto si convinti che le alternative possano avvicinarsi ai target Anche in questo caso la quantificazione si basa su giudizi linguistici ma l intervallo dei valori inizia da 0 se si crede che le alternative non si avvicinano per nulla ai target fino al 100 nella situazione opposta Da queste definizioni si evince che le belief map consentono di pesare con giudizi di una persona la conoscenza che essa stessa possiede sull argomento 67 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina stss kz NsEm uacuq 2 22 25 22 25 22 1 25 T_ __wFrWurreo ee un _ ___ __ _m L equazione 3 1 mostra la relazione tra la conoscenza e la confidenza c Il valore della belief ovvero della credenza viene calcolato con il metodo Bayesiano M endoza e de Alba 2006 Zhu et al 2005 belief p k p c 1 1 p amp Eq 3 1 Il diagramma che si genera da tale equazione visualizzato
303. lverbackapp com Morae 3 3 della TechSmith www Techsmith com e Ghostrec www ghostrec com In letteratura esistono molte ricerche sui singoli metodi di valutazione sulle loro caratteristiche e funzionalit ma sono presenti pochi documenti in cui trovare dei criteri oggettivi per la comparazione degli UEM Ci consentirebbe di definire quale metodo o quale insieme di metodi sono pi adatti ad eseguire la valutazione di un certo prodotto in determinate condizioni Alcuni esempi si possono ritrovare in Van den Haak et al 2004 che confronta il metodo Think Aloud con il Co Discovery Learning in Herzum e Jacobsen 2001 che descrivono uno studio comparativo tra Walkthrough cognitivo Heuristic Evaluation e Think Aloud in Bach e Scapin 2010 che confrontano le tre categorie di metodi Malgrado tutti eseguano dei 13 2 Stato dell arte EI rana n m confronti tra diversi metodi manca la definizione di una procedura standard per tale processo Le ricerche sopra citate si basano su alcuni criteri di valutazione come ad esempio la pertinenza relevance che rappresenta la capacit di un metodo di scoprire importanti problemi di usabilita l accuratezza che indica il rapporto tra la quantita di problemi di usabilita rispetto a tutti i problemi individuati sul prodotto l efficacia nell individuare i problemi di usabilita rispetto alla quantit di risorse tempi e costi impiegati Hertzum e Jacobsen 2001 Molich et al 2004 Que
304. mazioni che contiene in base allo stakeholder ovvero al tipo di persona che e interessata alla progettazione del prodotto che le deve successivamente utilizzare Ad esempio se il soggetto un progettista i dati vengono definiti in modo piu tecnico mentre se lo stakeholder un commerciale i dati vengono focalizzati sui costi e risorse Un altro metodo completo di progettazione dell interazione Interaction Design Guidelines DGL Filippi e Barattin 2011 Non viene illustrato in questo paragrafo perch viene ripreso e descritto dettagliatamente nel proseguo del documento poich rappresenta uno degli elementi cardine della ricerca Negli stessi anni sono stati creati diversi software che aiutano i progettisti nella generazione di soluzioni progettuali usabili Si focalizzano in modo particolare nella generazione di interfacce grafiche o di prototipi ad alto livello in cui non sono implementate tutte le funzioni e o tutte le caratteristiche come ad esempio la fisicit dell oggetto Ne esistono diversi esempi tra i quali DiamondHelp e IdealXM L DiamondHelp Rich et al 2006 uno strumento di progettazione che consente di creare interfacce collaborative che aiutano attivamente l utente nell esecuzione delle azioni pi complesse La procedura inizia dall individuazione e analisi delle richieste degli utenti per concludersi con la realizzazione di un interfaccia con un alto grado di usabilit Tale procedura e stata implementata
305. memorizzare dati scelti da loro Non esistono dati da memorizzare e ricordare fissi scelti da altri utenti stessi per compiere la funzione 109 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Tabella 3 20 Continua da T3 a T4 TREND Intermediaries Sil DEF Sit Cucina Fornello classico da cucina e fiammifero Il Fornello classico da cucina accendigas Fornello da cucina accensione fiammifero un intermediario esterno manuale L accendigas considerato un intermediario piezoelettrica Non sono necessari intermediari senza il quale non possibile accendere la esterno che consente l accensione ma un per accendere la fiamma che viene attivata fiamma 3 1 1 dispositivo automatico Premendo solamente tramite la pressione di un pulsante posto sul un bottone si ottiene l obiettivo di accendere la fornello stesso 3 1 2 fiamma 3 1 3 Sit Accesso e Casello con operatore cassa automatica Sia Casello con pagamento automatico Il casello uscita X dalle l operatore che la cassa automatica sono costituito in modo che l utente interagisca autostrade a considerati degli intermediari esterni Sono direttamente con la sbarra senza alcun pagamento automatici in quanto eseguono le loro azioni in intermediario esterno 3 2 2 modo automatico ma sono necessari per alzare la sbarra e poter entrare o uscire dall autostrada 3 2 1 Definizione L interazione pu avveni
306. mework for OTSM TRIZ based computer support to be used in complex problem management International Journal of Computer Applications in Technology vol 30 pp 88 104 S H Kim K J Jang 2002 Designing performance analysis and IDEFO for enterprise modelling in BPR International Journal of Production Economics vol 76 pp 121 133 Kim C Coursaris 2006 Qualitative review of empirical mobile usability studies Proceeding of the 20 Americas Conference on Information Systems 4 6 agosto Acapulco M essico C Kim H Christiaans 2008 The correlation between soft problems and user characteristics Proceeding of the 9 Southeast Asian Ergonomics Society Conference 22 24 ottobre Bangkok Tailandia Kjeldskov J Stage 2003 New techniques for usability evaluation of mobile systems International Journal of Human Computer Studies vol 60 pp 599 620 A Koca M Funk E Karapanos A Rozinat W M P van der Aalst H Corporaal J B O S Martens P H A van der Putten A J M M Weijters A C Brombacher 2009a Soft Reliability an Interdisciplinary Approach with a User System Focus Quality and Reliability Engineering International vol 25 1 pp 3 20 A A C Brombacher J Panchal F Mistree 2009b Engineering soft reliability in product realization Proceeding of the ASM E 2009 International Design Engineering Technical Conferences 30agosto 2 settembre San Diego California USA pp 7
307. mpo e Errori errors il sistema non dovrebbe consentire di commettere errori Se accadono il sistema deve aiutare l utente a recuperare lo sbaglio e ritornare nella condizione iniziale e Soddisfazione satisfaction il sistema deve essere piacevole e divertente nell utilizzo tale da rendere felice l utente durante il suo utilizzo Preece 1994 indica l usabilit come la misura della facilit con cui un sistema essere usato o essere insegnato ad essere utilizzato sottolineando anche in questa definizione il concetto di apprendibilit In Redish 1995 il termine usabilit ingloba al suo interno il concetto di soddisfacimento degli obiettivi degli utenti usabilit significa che le persone che usano il prodotto possono utilizzarlo velocemente e facilmente per raggiungere i loro obiettivi Brinck et al 2002 modificano leggermente la precedente definizione in l usabilit il grado con cui gli utenti possono portare a termine un set di attivit ricercate Rosson e Carroll 2001 riassumono brevemente il significato di usabilita in tre concetti la qualita del sistema definita rispetto alla facilit di apprendimento alla facilit d uso e alla soddisfazione dell utente Date le molteplici definizioni formalmente l usabilit stata definita dallo standard ISO 9241 11 come il livello fino a cui un prodotto essere utilizzato da specifici utenti per raggiungere specifici obiettivi con efficacia efficienz
308. n affordance molto spinta Infatti il prodotto viene costruito in modo tale che limiti l utente a utilizzarlo solo in certi modi che consentono un elevato risparmio di energia L ultima teoria Forced functionality indirizza il progettista verso la creazione di prodotti intelligenti ovvero che siano in grado di prendere in assoluta autonomia delle decisioni e le relative azioni scavalcando le scelte dell utente se ritenute sbagliate Oltre agli strumenti e metodi sopra citati molti ricercatori hanno sviluppato sistemi che considerano sia la parte di raccolta e analisi delle esigenze e attese degli utenti che di generazione delle soluzioni progettuali per poterle soddisfare Di seguito vengono proposti quattro di questi metodi Il primo e l Intent M ethod L Intent M ethod Lockton et al 2010 un metodo di progettazione che si basa sull utilizzo di comportamenti target target behaviour per ricavare soluzioni progettuali per uno specifico prodotto comportamenti target sono composti da comportamenti che dovrebbe avere l utente per raggiungere determinati obiettivi Essi vengono classificati in gruppi che possiedono delle caratteristiche in comune e salvati all interno del database del metodo All interno di ogni gruppo vengono posti degli esempi concreti che alutano a spiegare come poter implementare nel prodotto in esame il determinato comportamento Durante la fase di utilizzo del sistema il progettista descrive il comportamento dell utente
309. n base al concetto chiave che una qualsiasi sostanza essere trasformata solo da un altra sostanza da un campo o da una combinazione di queste due grandezze Su Field utilizza degli schemi molto semplici costituiti da due tipi principali di elementi collegati tra loro in modo opportuno la Substance ed il Field L elemento Substance S si riferisce ad un oggetto materiale singolo elemento o sistema L elemento Field si riferisce ad un campo in senso lato F associabile a flussi di energia a campi fisici elettrici informazioni e quant altro comporti la realizzazione di un qualche genere di effetto Si evidenzia che la presenza di un F comporta la presenza di una S che ne rappresenta la fonte Grazie a una serie di regole ben precise il passaggio da una sostanza all altra ben delineato Se al momento una struttura Su Field non funziona pu essere modificata qualche parte sfruttando le soluzioni standard Esse rappresentano soluzioni di problematiche standardizzate ottenute da precedenti studi Su Field Ad esempio una soluzione suggerisce di rimuovere l interazione errata aggiungendo un nuovo campo field Infine un algoritmo importante da menzionare che va a costituire una parte importante della teoria TRIZ ARIZ Savransky 2000 ARIZ un algoritmo costituito da una serie di fasi che conducono verso lo sviluppo di soluzioni progettuali per problemi complessi Esistono diverse versioni ma quella piu utilizzata la ARIZ 85
310. n cui dovrebbero comparire una nota iniziale che indichi cosa si sta attivando una nota per ogni passaggio e una nota alla fine quando si concluso il processo per far capire all utente che ha concluso correttamente la ricerca navigatore preso d esempio si trova in una situazione intermedia Come gi accennato all interno della descrizione della HOI gli elementi piu importanti che rappresentano i risultati ricercati all interno della casa sono i requisiti d interazione Step 3 in fig 2 4 requisiti rendono i problemi di usabilit e di interazione il pi oggettivi possibile fornendo una lista di indici quantitativi che minimizzano l influenza dei giudizi personali Inoltre la loro natura generica consente di gestire allo stesso modo differenti prodotti Per queste ragioni i requisiti sono definiti a priori in un apposita tabella che fa parte del database di IDGL Complessivamente sono tuttora presenti 31 requisiti d interazione Essi derivano sia dall analisi di prodotti e di processi di design in cui il focus risiede nell interazione sia dalla comparazione con le 39 features della teoria TRIZ per un maggior approfondimento sulla teoria TRIZ si rimanda al paragrafo 2 4 del documento Ogni requisito numerato possiede un titolo una direzione che indica il miglioramento dell interazione up se deve incrementare e down se 54 2 Stato dell arte FasscysrsFSSGBGUSGSEPSEGENGSSTSSKUKTSTWSSESSSIISRSSSS OXNICKUESSTISISEEESS
311. n importante sviluppo futuro da considerare riguarda la quantificazione dell innovazione focalizzata sull interazione in un prodotto Al momento gli strumenti di IDIM riescono a valutare solo qualitativamente e in precise situazioni l evoluzione di un prodotto L obiettivo che si vuole perseguire riuscire a individuare strumenti che consentano di valutare quantitativamente il grado di innovazione dell interazione di un prodotto indipendentemente dalle sue precedenti versioni o da altri prodotti Dal confronto con il metodo di progettazione per la validazione di IDIM emersa la necessita di considerare anche la parte di generazione delle specifiche tecniche costruttive e quindi di inserire la fattibilit tecnologica i tempi e i costi all interno di IDIM elementi che allo stato dell arte sono completamente assenti Un terzo possibile sviluppo testare la possibilit di creare un modello prescrittivo per la generazione di metodi applicativi per l Interaction Design Partendo dalla nuova struttura di IDIM e dall analisi dei processi di altri metodi incentrati sull interazione si pone l obiettivo di costruire un architettura di processi e strumenti generici che possano comporre un modello adattabile ai diversi casi di design che si possono riscontrare Considerando i Functional Mock Up si presentano pi sviluppi futuri innanzitutto di costruire nuovi blocchi funzionali che possano simulare interazioni tra loro molto diverse Inoltre si pone l
312. ndere sta lavorando protezioni per poter inizialmente le attivit interrompendo continuare lelperch si attivino le periodicamente la sua lavorazioni sul pezzo attivit per evitare di barriere protettive in modo automatico incorrere in infortuni Puntatori laser L utente deve continuamente Sit Puntatore luminoso la propria attivit di puntamento se si rivolge verso gli utenti per problemi di sicurezza per gli occhi L utente obbligato L utente deve L utente ad interrompere interrompere continuamente la temporaneamente la temporaneamente la propria attivit per sua attivit attivit monitorare attivare manualmente l attivazione processi elementi le barriere protettive automatica delle pericolosi a causa barriere protettive dell assenza di barriere protettive interrompere Definizione deve Puntatori led L utente non deve preoccuparsi di nulla e non interrompere propria attivita perch non ci sono piu processi pericolosi per presenti L utente non viene mai interrotto durante la sua attivit a causa delle barriere protettive perch non sono piu processi elementi pericolosi Ai diagrammi SSD si aggiunge quindi una nuova strip contenente 4 stati rappresentante il trend T11 In figura 6 12 si evidenziano i due diagrammi SSD aggiornati per il prodotto Label M aster a e per il solo modulo della stampa meccanica b
313. ndotta e ai risultati raggiunti Questo consente di ottenere un database dinamico e continuamente aggiornato Per quanto riguarda la seconda criticit si sono condotte parallelamente due ricerche per individuare ulteriori metodi di valutazione dell usabilit da aggiungere a quelli gi presenti nel database La prima ricerca si svolta in ambito industriale grazie alla collaborazione di un azienda locale La seconda invece interessa il mondo della letteratura scientifica sull argomento due principali criteri di scelta dei metodi sono stati la novit la recente data di creazione del metodo e il grado di differenza con quelli gi presenti nel database Un azienda multinazionale locale di elettrodomestici che ha collaborato con il nostro gruppo di ricerca per alcuni casi studio ha consentito l analisi dei metodi che venivano impiegati dal loro team di ricerca e sviluppo per la valutazione dell usabilit dei loro prodotti Il metodo pi recente che utilizzano l Automated Testing L esecuzione del metodo necessita di installare nell elettrodomestico particolari sensori che tramite una connessione wireless registrano e 73 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina s sss sss 22 25 22 1 5 _ _ Turreo ee un_ ___ ___r_m6 Inviano alla casa produttrice informazioni sui comportamenti degli utenti La mole di dati informazioni che si ottengono molto elevata e viene spesso analiz
314. ne A questo punto si nota che la fattibilit tecnologica e i costi non rappresentano degli elementi cardine nello studio dell evoluzione dell interazione perch tale studio si basa sulle funzioni e non sui prodotti fisici che implementano il dialogo con l utente 3 3 Integrazione dei tre metodi per l interazione IDIM In questo paragrafo si analizza la generazione di un unico metodo completo per l interazione che racchiuda al suo interno i processi di progettazione di valutazione e di previsione dell evoluzione dell interazione Dall analisi dei tre metodi presenti nei due paragrafi precedenti si individuano i punti in cui possibile integrare i loro processi e strumenti Nella seconda parte del paragrafo viene descritto nel dettaglio il nuovo metodo completo chiamato Interaction Design Integrated Method IDIM Durante la descrizione per aumentare il livello di comprensione dei processi in particolare delle integrazioni viene svolto un caso studio in cui si tratta la progettazione di un frigorifero 3 3 1 Analisi e definizione dei punti di integrazione dei metodi tre metodi IDGL UEMM e ITRE sono stati applicati in alcuni casi studio per dimostrarne l efficacia nell individuare le esigenze degli utenti e i problemi d interazione verso il prodotto e anche nel proporre delle soluzioni usabili e innovative per risolverli Data la necessit delle aziende di generare delle soluzioni progettuali che siano subito valide per evitare lo svolgim
315. ne richiede un esperienza e un abilit da parte del team di lavoro abbastanza elevata che al momento evidentemente non possiedono Questo va a modificare il valore dell attributo delle prestazioni EP facendolo passare da 2 a 1 Quest ultima attivit consente di aggiornare continuamente i valori contenuti all interno delle tabelle dei criteri di caratterizzazione sfruttando le nuove conoscenze che il team di lavoro acquisisce con la pratica 2 5 2 Prima applicazione sul campo del metodo UEMM Una prima applicazione del metodo UEM M ha come soggetto un DVD recorder appartenente a una nota industria italiana Il gruppo di ricerca inizialmente deve definire le condizioni al contorno che descrivono il prodotto e l azienda all interno delle tabelle dei pesi esterni successivamente deve valutare i criteri e la loro importanza all interno della matrice del confronto a coppie e infine applicare gli algoritmi di calcolo definiti all interno della matrice delle decisioni per individuare il multi metodo Il primo passo richiede la definizione del tipo di situazione in cui si trova l azienda In questo caso si ha a disposizione il prototipo completamente concluso quindi viene selezionata la classe RW Per quanto riguarda gli obiettivi l azienda ha bisogno di una panoramica il ampia possibile sull ambito dell usabilit e quindi di individuare il maggior numero di problemi relativi ad essa Ci conduce alla scelta del Goal 1 in cui si inseriscono i s
316. ne uomo macchina Data la crescente importanza di questo settore nella progettazione questo paragrafo si pone l obiettivo di individuare i trend evolutivi dell interazione basandosi sul processo con cui sono stati ricavati i trend del TRIZ Inoltre si pone anche il secondo obiettivo di creare un metodo che consenta lo sfruttamento di tali trend in ambito progettuale Nel paragrafo sono presenti tre macro attivit la generazione dei trend evolutivi la generazione del metodo che sfrutta i trend evolutivi per la creazione di linee guida di progettazione ITRE e un applicazione concreta del metodo a un prodotto reale Filippi e Barattin 2013b 98 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina a sss su KI MN I m rappresentare passi che sono stati seguiti per la creazione e sfruttamento dei trend viene impiegato un particolare formalismo IDEFO IDEFO o Integration for Function Modeling un linguaggio grafico di modellazione e rappresentazione delle attivit dei processi e delle azioni di un sistema o di un organizzazione Imran et al 2012 Tramite alcuni semplici elementi e possibile rappresentare il flusso logico delle attivit informazioni e dati che sono necessari per raggiungere un determinato obiettivo Viene utilizzato in molteplici ambienti soprattutto in quelli che richiedono una piani
317. nel tempo all utente che 10 considera sempre pronto 182 5 Aggiornamento di IDIM Definizione Per portare il sistema Per portare il sistema ll sistema sempre allo stato ottimale dijallo stato ottimale dijpronto allo Stato utilizzo si devonojutilizzo si devonojottimale eseguire una serie di eseguire una serie di azioni che perdurano azioni temporanee durante tutto l utilizzo iniziali del prodotto Grazie al nuovo trend anche il diagramma SSD viene modificato aggiungendo la nuova stringa in basso corrispondente al trend T10 Nella successiva attivit di generazione dei CEP oltre a specificarli per ogni requisito vengono suddivisi in base alle variabili F B e S La struttura non varia ma vengono triplicati gli spazi per l inserimento dei CEP e ovviamente dei relativi esempi nel database progettista deve creare quando possibile i CEP relativi a un requisito incentrando il loro contenuto sia sulle funzioni che sui comportamenti e sulla struttura Dai CEP requisiti e principi possibile generare le soluzioni progettuali finali Grazie alla presenza di nuovi requisiti la matrice delle relazioni viene integrata In primo luogo vengono inseriti i principi usati per creare i concept singoli lungo la diagonale principale tabella 5 4 Tabella 5 4 Integrazioni della diagonale principale della matrice delle relazioni Principi isi Principi 020 R32 Tempo per la spiegazione delle azioni da compiere P8 P12
318. nerazione di soluzioni progettuali usabili partendo dalle esigenze degli utenti Tali esigenze sono costituite sia da dati che rappresentano l utilizzo del prodotto sia da dati che descrivono il comportamento dell utente e le sue impressioni La raccolta di tali informazioni avviene tramite l osservazione degli utenti attraverso un particolare software che viene installato sul prodotto M ediante una connessione wireless il sistema invia dati ai ricercatori Il software viene indicato con la sigla D PUIS che significa Dynamic Product Usage Information System Autonomamente quando si verifica un certo comportamento un certo risultato o un certo errore il programma registra e invia i dati spesso in modo nascosto agli utenti Infatti solamente in alcune situazioni il software propone agli utenti dei quesiti in cui esprimere le loro opinioni riguardo un specifico evento Negli altri casi l utente non viene disturbato nelle sue attivit Le informazioni vengono processate all interno di un altro software ProM Process Mining Il funzionamento del software complicato e si basa sull analisi degli eventi registrati da D PUIS scomponendoli in eventi semplici sui quali vengono applicati una serie di algoritmi logici Le soluzioni progettuali che nascono dal processamento degli eventi semplici vengono opportunamente catalogate all interno dello strumento cDSP compromise Decision Support Problem cDSP una particolare tabella che adatta le infor
319. ni elaborate da ICARO e renderle operative nel momento in cui l utente da l avvio tramite l interruttore On OFF che precedentemente era presenti in ICARO Dopo aver premuto ON da SCADA compare in centro allo schermo una nota di avvertimento di ruotare la chiave di attivazione meccanica del laser per motivi di sicurezza P11 247 Appendici feedback che il sistema fornisce devono far mantenere il controllo della situazione all utente senza pero il suo processo di problem solving T7 S4 Dopo il caricamento delle informazioni e impostazioni in ICARO tramite il nuovo pulsante CARICAM ENTO si accede in automatico a SCADA con destra in alto la nota CARICAMENTO IN CORSO P28 P11 Concluso il caricamento l interruttore ON OFF si abilita e compare la nota LASER PRONTO P11 P42 Avviato il processo tramite il pulsante ON compare un ulteriore scritta P11 che invita a girare a destra la chiave per l ultima accensione Le parole usate all interno delle note devono possedere tutte lo stesso linguaggio italiano o inglese in base al bacino di utenza ma la lingua deve essere la stessa in tutti i punti P38 Si devono limitare i movimenti che l utente pu compiere con la chiave di sicurezza di accensione del laser in modo da evitare disturbi durante il processo di problem solving ed errori durante l accensione 7 54 P9 L utente pu solamente girare la chiave dal lato concesso e finire l attivazione del laser P17
320. nte generale da inglobare anche loro Tra le pi note e utilizzate raccolte di principi ci sono e sette principi dialogici ISO 9241 110 www iso org Tali principi sono considerati degli standard su cui basarsi per generare un corretto dialogo tra utente e prodotto Hanno una validit generale per prodotti diversi tra loro e appartenenti ad ambiti diversi ma 14 2 Stato dell arte ccc non hanno un carattere di imposizioni o vincoli Sono linee guida da poter seguire ma non da dover rispettare in modo rigoroso Essi fanno parte di uno standard ISO piu ampio che definisce il concetto di usabilit e dei relativi processi sette principi dialogici sono i seguenti adeguatezza al compito auto descrittivita controllabilita conformita alle aspettative tolleranza degli errori adeguatezza alla personalizzazione adeguatezza all apprendimento e otto regole d oro di Shneiderman Shneiderman et al 2009 Tali regole sono anch esse delle norme che non hanno carattere di imposizioni ma di suggerimenti Sono riassunte nelle seguenti voci preservare la coerenza fornire un usabilit universale offrire un feedback informativo progettare dialoghi provvisti di chiusura prevenire gli errori permettere un inversione facile delle azioni supportare il controllo interno ridurre il carico della memoria a breve termine e dieci euristiche di Nielsen Nielsen 1993 Sono gia state definite genericamente nel capitolo 2 2 In questa s
321. nterpreted World World within Interpreted World Figura 4 15 Schema dei processi che collegano i tre mondi Gero e Kannengiesser 2004 e Interpretation trasforma le variabili del mondo esterno che entrano in relazione con il progettista in interpretazioni ovvero in esperienze sensoriali percezioni e idee che vanno a comporre il mondo interpretato e Focussing considera alcuni aspetti del mondo interpretato come obiettivi per il mondo atteso e per la definizione delle azioni che dovrebbero far raggiungere tali obiettivi nel mondo esterno e Action definisce gli effetti che si hanno nel mondo esterno in base alle azioni pianificate nel mondo atteso Dai processi sopra elencati si intuisce che il mondo atteso contenuto all interno del mondo interpretato perch contiene previsioni basate sulle entit appartenenti all interpretato mentre il mondo interpretato a sua volta contenuto nel mondo esterno perch gli elementi presenti sono particolari interpretazioni di quelli reali esterni L insieme dei mondi e dei processi crea le situazioni che consistono nell unione degli elementi presenti nel mondo reale esterno e di quelli interpretati interni nelle diverse circostanze in cui il progettista pu imbattersi Le situazioni generano la constructive memory Il contenuto informativo della memoria viene determinato dall esperienza originale a cui si sommano gli effetti delle situazioni successive Tali effetti derivano sia dal mondo
322. nti a monitor alcuni pulsanti trasformati in interruttori opportunamente colorati i pulsanti resi tridimensionali il pulsante JOG inserito al posto della velocit di linea la possibilit di cambiare la pressione di stampa a monitor e non piu con le manopole Inoltre i simboli di alcuni pulsanti lo stesso JOG Exit sono stati modificati e lo stato del sistema sempre ben visibile a monitor grazie all introduzione dell apposita etichetta SE Laser Converting Label Master E MANUAL SCI L OmU STANDARD RECIPE 24 04 2013 15 49 29 VIZI 9 CONTINUOUSFUNCT Laser Converting CONTINUOUSFUNCT ICARO LIGHT ALARMS HELP EXIT WINDER PRINT START STOP ON UV RAY START STOP Print pressure e b Figura 6 13 Nuova schermata di SCADA rivolta alla stampa meccanica 202 6 Sfruttamento di IDIM 6 2 Generazione dei Functional Mock Up dell interazione In questo secondo paragrafo IDIM viene sfruttato per l individuazione di alcune parti importanti per la generazione dei Functional Mock Up FMU rivolti all interazione FMU dell interazione indicati con FMUi sono una particolare tipologia di prototipi che simulano l interazione tra l utente e un prodotto Obiettivo dei FMUi di rendere il pi possibile veloce il processo di valutazione dell interazione con il prototipo senza l impiego dell utente reale mantenendo al contempo un elevato grado di affidabilit della simulazione Ini
323. nts Need rappresentano le esigenze che gli utenti possiedono verso un certo prodotto o un certo problema Possono essere positivi e quindi situazioni da ricercare oppure negativi e quindi situazioni da evitare Possono derivare direttamente dagli utenti espliciti ma anche dalle conoscenze e supposizioni dei progettisti impliciti in base allo studio del comportamento degli utenti Requirement R rappresentano la traduzione dei Need nelle specifiche tecniche Tutti i requisiti devono possedere un valore e una metrica che li caratterizzi Anch essi possono derivare dagli utenti o dagli sviluppatori del prodotto Il processo della Formulation viene pesantemente rivisto perch si inseriscono le due nuove variabili che vanno a sostituire i requisiti R classici di Gero Complessivamente si ottengono due nuovi processi in aggiunta della Formulation e sono Needs identification e Requirements definition N e R vengono suddivisi negli stessi tre mondi di FBS e sono soggetti alle stesse regole tre processi vengono descritti nel dettaglio e per ognuno si riporta uno schema che li evidenzia La figura 4 17 rappresenta il processo di Needs identification In questa immagine i nuovi processi inseriti vengono contraddistinti da numeri romani per non confonderli con i processi del modello FBS di Gero In questo primo processo sono presenti quattro subprocessi in cui si identificano tutti i bisogni espliciti e impliciti degli utenti Inizialm
324. nuova etichetta In fig 6 7a nella parte bassa presente una scatola nera all interno della quale sono presenti degli slicer ovvero dei coltelli circolari Essi hanno il compito di tagliare con la giusta profondit la carta in modo che rimanga la base su cui sono incollate le etichette ma lo sfrido sia tagliato Questa operazione molto delicata perch stabilire manualmente la pressione di taglio dei slicer sempre affidata all esperienza dell operatore Lo sfrido viene raccolto in un apposita bobina nella parte alta del modulo fig 6 7D Figura 6 7 Modulo di raccolta e impacchettamento dello sfrido parte bassa a parte alta b 190 6 Sfruttamento di IDIM La parte finale della macchina esegue se richiesto il taglio delle etichette multiple per comporre tante bobine quante sono le etichette presenti in una fila fig 6 8 Anche in questo settore si utilizzano slicer circolari per il taglio Nella parte sottostante presente un cilindro di raccolta delle bobine AN Figura 6 8 Modulo di imballaggio delle etichette finite Per ogni modulo sono presenti a bordo macchina una serie di pulsanti che consentono di fermare o avviare alcune funzionalit come ad esempio il passaggio della carta Tali comandi non sono per presenti nella parte di raccolta e impacchettamento dello sfrido Parte importante della macchina per l interazione con l utente il software che gestisce le lavorazioni e in modo partic
325. nuti delle soluzioni progettuali essi sono stati considerati in modo positivo perch forniscono il punto di arrivo ideale a cui tendere Tenendo conto solamente delle funzioni e non della struttura fisica che le implementa stato possibile generare dei concept con un interazione il pi naturale e intuitiva possibile per gli utenti Questo aspetto spesso trascurato dai metodi di progettazione classica che legano quasi subito la funzione con il componente fisico Inoltre il lavoro svolto stato apprezzato per la quantit di risorse e tempi impiegati per ottenere le soluzioni Le risorse e i tempi di svolgimento dello studio sono stati ridotti il piu possibile per non occupare troppo tempo al personale dell azienda Questo elemento fondamentale per la gestione del lavoro aziendale Tutto ci per non evita l insorgere di alcuni problemi Il principale sollevato dall azienda riguarda la definizione delle specifiche tecniche IDIM non genera specifiche tecniche ma soluzioni progettuali da cui dedurle IDIM si focalizza espressamente sull interazione e non possiede alcun strumento per lo studio della fattibilit tecnologica e dei costi Infatti gli ingegneri della Sei Laser hanno ribadito pi volte che al momento alcune soluzioni sono inattuabili da un lato per la tecnologia richiesta poich non ancora disponibile e dall altro per i costi eccessivi che comportano Questo limite deve essere considerato per eventuali modifiche future ma se
326. nvented Here NIH Lichtenthaler e Ernst 2006 L inerzia psicologica un fenomeno psicologico che appartiene non solamente all ambito della progettazione ma diffuso in tutti i settori Essa viene definita come la tendenza a usare ripetutamente gli stessi schemi mentali e quindi gli stessi processi e azioni Focalizzandosi sulla progettazione l inerzia psicologica limita il campo di lavoro del designer e lo vincola ad usare gli stessi processi e le stesse conoscenze per definire le soluzioni progettuali Non pu uscire dagli schemi precostruiti per scoprire se in altri settori ci possono essere degli aiuti nella risoluzione del suo problema che possono creare novit Ci si accompagna anche al concetto del NIH ovvero se la soluzione non appartiene al proprio ambito non viene accettata anche se dimostrata la sua validit La teoria TRIZ riesce a scavalcare queste due sindromi per suggerisce soluzioni appartenenti ad ambienti completamente diversi da quello tecnico specifico del prodotto La teoria composta da una serie di strumenti il cui fine di avvicinarsi il pi possibile al Ideal Final Result IFR M ann 2003 L IFR viene definito come il limite evolutivo a cui un prodotto tende per eliminare tutti gli aspetti negativi e lasciare solamente quelli positivi Gli aspetti sia 19 2 Stato dell arte __ rrrr_ amp rm_ y_F m ooo_ ysrr gt y ii5 _oajE 6 ga eogogogo dl oaGae F
327. nza andare a cambiare la natura di IDIM che quella di mirare all idealit all ottimo dell interazione prodotto utente che si possa avere Un altro problema individuato durante l analisi dei diversi casi studio da parte del nostro gruppo di ricerca risiede nell assenza di aiuti e indicazioni per l inserimento di nuove informazioni nel database del metodo Infatti quando ad esempio si crea un nuovo trend il progettista deve riuscire da solo a costruire tutti gli stati e ad inserire degli esempi guida Tale aspetto rende IDIM meno usabile dal punto di vista della sua manutenzione non andando comunque ad inficiare la parte di applicazione Anche in questo 218 7 Discussione FV sassa I ______ _ _ _____ caso la soluzione potrebbe essere un ulteriore studio per rendere automatica completamente o parzialmente quest ultima parte 219 8 Conclusioni _ 6 III TSK IIS ANI nn 8 Conclusioni Negli ultimi trent anni per generare un prodotto di successo si deve implementare al suo interno l interazione attesa dall utente contemporaneamente a un elevato grado di novit Per ottenere ci le aziende si sono avvicinate da un alto all ambito dell interazione uomo macchina e alla progettazione del corretto dialogo utente prodotto e dall altro alla progettazione dell innovazione in modo sistematico all interno dei nuovi prodotti L integrazione dei due ambiti non diretta e semplice e per ottenere c
328. nzione viene chiesto dove hanno incontrato aspetti negativi e positivi Per evitare di lasciare queste ultime domande aperte all utente che scrivere ci che vuole e quindi si rischiano incomprensioni e perdite di dati parallelamente a quanto avvenuto per i requisiti si crea la lista degli aspetti d interazione Dato che i requisiti sono stati catalogati in una lista predefinita grazie alle loro caratteristiche di genericita anche gli aspetti sono stati generalizzati nonostante siano espressi nel linguaggio dell utente In questo modo anche le ultime domande sono gi predefinite La lista degli aspetti viene creata in base ai precedenti casi studio svolti e vengono suddivisi per categorie in base alle caratteristiche a cui si riferiscono La tabella 3 14 visualizza tutti gli aspetti d interazione presenti al momento numerati in sequenza con un codice Per rendere maggiormente automatizzato e scorrevole la generazione del questionario ma anche tutto il resto del processo di progettazione viene sfruttato lo stesso strumento applicato per UEMM ovvero il software Access All interno del software vengono inserite tutte le informazioni del sistema a partire dalle classi di prodotto L utente quando accede al programma deve solamente selezionare la classe di prodotto adeguata oppure crearla se assente ma il sistema fornisce in automatico una maschera di dialogo in cui sono evidenziati tutti i campi da riempire Grazie a questi dati e alla ta
329. o 1 1 2 N x 9 Figura 3 17 Rappresentazione del processo di inserimento degli stati nei campi d interazione Identificazione dei pattern d interazione In questa fase si iniziano a generare i percorsi evolutivi individuando all interno di ogni campo gli step evolutivi compiuti dai prodotti che eseguono la stessa funzione generale Viene condotta quindi una valutazione globale a coppie tra tutti gli stati inseriti in un campo e appartenenti alla stessa situazione Quando il confronto rintraccia un miglioramento dal punto di vista dell interazione la coppia di stati considerata un pattern Un pattern contiene la descrizione degli stati iniziali e finali in cui avvenuto il miglioramento ma non ci sono leggi o altre indicazioni che definiscono il percorso di transizione trai due stati Ci accade anche alle ricerche sui trend che sono state analizzate nel capitolo dello stato dell arte Nella creazione dei pattern non stato considerato e rispettato volontariamente il flusso temporale dei prodotti Questo perch se un vecchio modello di un prodotto possiede una buona interazione che nella nuova versione risulta essere peggiorata sfortunatamente questo accade abbastanza spesso si 104 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina a sss su KI MN I m considera il pr
330. o Passo Modulo 152 00 mm Modulo Test Modulo Bianco Continuo Modulo Stampato Continuo Divisione in Zone Centratura OffsetX 00 mm Offset Y 0 0 mm OffsetXL2 00 OffsetYL2 00 mm Parametri Variazione Velocit Mark 00 Var Potenza Mark L1 Var Potenza Mark L2 6 Sfruttamento di IDIM Info Lavoro Max Velocit Avanzamento 100 m min Velocit Avanzamento Reale vam Produttivit 00 pcs min Figura 6 9 Schermata del software ICARO ICARO costruito dall azienda che producei laser mentre SCADA progettato dalla Sei Laser Per questo motivo spesso ci sono molti problemi di dialogo tra i due sistemi SEI Laser Converting Label Master Evo Sei Print State JOB CLICHE STEP nch LENGTH oli 1 84 288 04 PRINTING SPEED 27 i ROTARY FUNCT im 300 DFF 3 SEMI ROTARY FUNCT STOP FHASE HOT FOIL CYLINDER T FINE CORRECTION Imm 90 NOTCH SENSOR imm 385 LINE SPEED SET UP TENSION MIN DIAMETER stop ACTUAL DISMETER 7 Prrtng unit Cicdl protection intervention 9 Emergency buttons pushed 700 Imm 00 imi CYLINDER FINE CORRECTION OFFSET NOTCH SENSOR 2 18 2011 337 17 Phi 2 18 2011 33717 PM OR PA PRINT UNWINDER OPTIONS MANUAL COMMANDS PRODUCTION DATA statistics MACHINE DATA SYSTE
331. o di partenza per la generazione delle soluzioni progettuali Aiuto per effettuare il confronto tra le richieste degli customers e ci che l azienda in grado di produrre Aumento effettivo della comunicazione tra le diverse sezioni dell azienda 49 2 Stato dell arte TE EI m rana m e Progettazione della qualita gia nei primi processi e Definizione dei momenti e dei parametri critici da tenere sotto controllo e Aggiunta rapida di eventuali nuove informazioni senza ripercorrere tutti i processi e Riduzione significativa del time to market 40 e dei costi di sviluppo prodotto 60 Benner et al 2003 Come precedentemente accennato la fase maggiormente utilizzata la prima ovvero quella In cui si ricavano i requisiti ingegneristici dalle richieste dei customers nella House Of Quality HOQ La figura 2 6 riporta la struttura schematica della HOQ Correlation Matrix 6 Caratteristiche ingegneristiche HOW 4 Valutazione dei Relationship concorrenti da Matrix parte dei 5 customers 3 Richieste degli Gradi di utenti importanza degli WHAT aspetti 1 2 Valori target max e min 7 Valutazione tecnica dei concorrenti 8 Figura 2 6 House Of Quality La prima attivita per completare la HOQ riguarda la determinazione delle richieste dei customers 1 ovvero il WHAT gli elementi e le caratteristiche che devono comparire all interno del nuovo prodotto In questa fase si
332. o all interazione uomo macchina GE D INTERAZIONE REQUISITI d D INTERAZIONE MATRICE DELLE RELAZIONI HOUSE OF INTERACTION PATHS MATRICE DEL CONFRONTO 0 1 0 ACOPPIE METODO 5 CONTESTO METODLDI MR DELL U T Es j PEU E TABELLE DEI UEMM DATABASE 5 EN pipi 2 ESTERNI _ CARATTERIZZAZIONE CONTESTO Figura 3 24 Architettura del metodo IDIM 124 Il Prodotto Jtenti Carattenzzazione del prodotto 1 AI 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Classe di prodotto Identificazione e analisi delle esigenze e attese degli utenti 2 5 2 Generazione dei CEP del prodotto possibili percorsi evolutivi futuri 5 8 Generazione dei Concept singoli e combinati del prodotto concept singoli e combinati 5 8 9 10 11 4 Applicazione di opportuni metodi di valutazione TM i dell interazione perla Soluzioni progettuali finali n revisione delle soluzioni progettuali 12 17 AS j ins vuota M2 M3 M4 M5 M6 M7 8 9 requisiti d interazione del prodotto IDIM Requisiti d interazione IDIM Esempi di CEP dai trend evolutivi DIM Aspetti d interazione IM SSD vuoto Wil Trend evolutivi dell interazione IM Matrice delle relazioni
333. o che si considera marginalmente soddisfatto durante la valutazione a 3 se l attributo deve essere pienamente soddisfatto La terza tabella contiene i pesi che l utente deve assegnare alle diverse feature rispetto a un range di valori che varia da 0 se la feature non appartiene al prodotto del caso studio 1 se la feature presente ma con un basso peso dal punto di vista dell interazione poich la sua presenza non fondamentale per lo svolgimento dei compiti con il sistema 2 se la feature aggiunge delle caratteristiche a quelle principali che consentono aiuti e miglioramenti al dialogo con l utente 3 se la feature indispensabile per svolgere le funzioni principali del sistema La quarta tabella contiene i vincoli che sono imposti alla valutazione E molto importante perch in sole otto domande vengono definiti i limiti all interno dei quali effettuare successivamente la valutazione Le risposte alle domande vengono convertite in algoritmi di esclusione di alcuni metodi presenti nel database Nella seguente tabella 2 7 vengono definite le domande e le relative risposte possibili tra cui scegliere e in base a quest ultime quali metodi escludere 34 2 Stato dell arte F massssSssTassss S a a m Tabella 2 7 Tabella dei vincoli con relative risposte e conseguenze sui metodi di valutazione coinvolti Quesito 7 Risposte _ Metodi esclusi 1 Gli utenti f
334. o del sistema durante lo svolgimento di funzioni per non interferire il normale svolgimento del di problem solving dell utente 7 ka La macchina fornisce per default a monitor tramite note scritte o direttamente dalla macchina tramite suoni o vibrazioni dei feedback sui cambiamenti di stato operati senza che interferiscano con il processo cognitivo dell utente 53 LT sistema deve regolare l esecuzione automatica delle attivit senza chiedere all utente di impiegare Bg meccanici e digitali automatici mu 94 BA sistema in base agli obiettivi che devono essere raggiunti prende le decisioni ed esegue le azioni per le funzioni automatico senza chiedere all utente 54 Il sistema intelligente autonomia decisioni in base ad informazioni precedenti ed esegue le rispettive azioni per raggiungere gli obiettivi fissati senza richiedere nulla all utente che deve solamente mantenere un controllo passivo sulle lavorazioni 54 sistema deve essere dotato di un software di fisici che ne rilevano lo stato delle lavorazioni in base esso elaborino le decisioni le azioni senza chiedere aiuto all utente 7 lud Il sistema deve autogestire i feedback di risposta ai cambiamenti di stato e alle azioni dell utente senza disturbarlo nel suo processo di problem solving 242 Appendici R19 T8 S6 S Il sistema deve essere costitu
335. o essere quindi se l utente prova a sforzarlo sa in automatico che automatici e non disturbare il non si aprira anche perch si accende una spia rossa processo di problem solving sull obl che indica l impossibilit di aprirlo Quando dell utente aperto la spia verde suoni devono essere differenziati in base ai diversi momenti del lavaggio Gli aiuti devono essere La lavatrice deve essere in grado di risolvere problemi proattivi nella lavatrice software e piccoli problemi hardware senza richiedere l intervento dell utente Ci avviene grazie ad un collegamento internet con la casa produttrice che gestisce i problemi Se c necessit di sostituire componenti o avere particolare manutenzione appare una nota a monitor che indica cosa fare e chi chiamare per risolvere il problema La possibilit di usare la Si deve costruire un particolare modello di lavatrice lavatrice deve essere estesa a trasportabile che va a batteria che sia in grado di lavare qualsiasi luogo un capo alla volta quando c una necessit immediata CEP ele soluzioni progettuali esposte rappresentano uno studio completo condotto con il metodo ITRE Alcune soluzioni sono gia implementabili nelle odierne lavatrici in quanto non richiedono evoluzioni tecnologiche particolari come ad esempio le soluzioni dei feedback M entre altre indicano la tendenza a cui approcciarsi e a cui far tendere anche la tecnologia per poter rendere migliore l interazio
336. o inizia con la descrizione della struttura della macchina e prosegue con l applicazione di IDIM per migliorarne l interazione 6 1 1 Descrizione del prodotto Label Master La macchina industriale Label M aster un prodotto composto da diversi moduli connessi tra loro in cui ognuno effettua una particolare funzione Essa di grandi dimensioni come possibile vedere in fig 6 1 Figura 6 1 Label Master in configurazione base Questa configurazione quella base ovvero quella in cui sono presenti i componenti minimi che il prodotto pu possedere e sono partendo da sinistra svolgimento bobina di etichette 1 stampa meccanica o gruppo flexo 2 fustellatura laser 3 e raccolta dello sfrido e imballaggio etichette finite 4 La macchina che stata analizzata possiede ulteriori due moduli Il primo inserito tra i moduli 1 e 2 la stampatrice a caldo per l oro eil secondo inserito tra la stampa 186 6 Sfruttamento di IDIM a ea E WENN I n n meccanica e la fustellatrice laser la fustellatrice meccanica Di seguito vengono spiegati i diversi moduli e le relative funzioni Il modulo iniziale di svolgimento della bobina delle etichette 1 composto da un rullo svolgitore e da un banco su cui passa la carta tesa L allineamento delle etichette viene effettuato da una serie di fotocellule disposte in questo modulo e in piu moduli successivi solitamente sempre prima di una lavorazione Sul banco presente un c
337. o pero 37 2 Stato dell arte FasscysrsFSSGBGUSGSEPSEGENGSSTSSKUKTSTWSSESSSIISRSSSS OXNICKUESSTISISEEESSSSSITISIiXIIE a a n i as m attributi diversi Le somme vengono poi normalizzate come per il criterio precedente rispetto al valore massimo presente ed espresse in percentuali La colonna risultate viene inserita all interno della matrice delle decisioni Per una maggiore comprensione dell algoritmo viene proposto di seguito un esempio Si ipotizzi che l utente abbia scelto il primo obiettivo e abbia dato seguenti pesi agli attributi efficacia pari a 2 efficienza pari a 1 e soddisfazione pari a 3 Vengono isolate dalla tabella 2 2 le prime tre colonne tabella 2 10 prima parte Poi i pesi vengono moltiplicati rispettivamente per ogni criterio e per tutti i valori contenuti nella colonna corrispondente tabella 2 10 seconda parte Per ogni riga i valori vengono sommati insieme tabella 2 10 terza parte In base al valore maggiore si normalizzano tutti gli altri tabella 2 10 quarta parte Quest ultima colonna rappresenta la colonna da inserire all interno della matrice delle decisioni Tabella 2 10 Esempio di funzionamento dell algoritmo per la generazione della matrice delle decisioni T Gol Goal 6 93 3 lt GJ Mia 2 3 3 mis 2 1 6 Mie 4 1 3 Questo stesso algoritmo di calcolo viene applicato anche per le feature ottenendo un unica colonna dalle molteplici
338. o rapporti Tutto questo avviene nella matrice del confronto a coppie che si accede dal pulsante posto qui a lato Figura 3 3 Maschera principale di dialogo con l utente Ritorna all ambiente attivit per la Devono essere stabiliti i vincoli operativi nello studio del prodotto in termini di risorse tempi e prestazioni Di seguito sono proposte 8 domande con le rispettive risposte da poter modificare che determinano le limitazioni valutazione 1 Esistono utenti reali impiegabili nel processo di valutazione 2 Esistono sviluppatori del prodotto impiegabili nel processo di valutazione 3 Quante ore si hanno a disposizione per il Si pu impiegare un tempo superiore alle 100 ore processo di valutazione 4 Qual il livello di esperienza e conoscenza dei valutatori che andranno ad esaminare il prodotto 5 Qual la qualita e la quantita della Si possiede una strumentazione di medio livello in termini di tecnologia e costi strumentazione che pu essere utilizzata nel processo di valutazione 6 Quanto possibile investire sull istruzione e Si possiede un livello medio di disponibilit finanziaria formazione del team di lavoro 7 Si cercano di ottenere particolari prestazioni dal Non si ricercano particolari prestazioni prodotto 8 Si ricercano dati oggettivi ovvero dati visualizzabili e misurabili fisicamente durante lo svolgimento della valutazione Figura 3 4 Maschera per l introduzione dei
339. o reale M aropoulos e Ceglarek 2010 Questa tecnica consente di creare dei mock up in breve tempo grazie allo sviluppo di software CAD molto evoluti e di modificare nel tempo i prototipi molto velocemente e facilmente sia nelle caratteristiche pi superficiali come colore e orientazione nello spazio digitale che nelle proprieta piu significative come le dimensioni di un componente il materiale etc Inoltre grazie alle ultime tecnologie a disposizione il progettista interagire con il prototipo in modo quasi reale attraverso sistemi aptici particolari come guanti e visiera per la realt virtuale Filippi e Barattin 2012b Queste caratteristiche offerte dal mondo digitale consentono un elevato risparmio di tempo e costi Uno svantaggio pesante di questi prototipi la difficolt nel gestire i dati provenienti dalla simulazione Stark et al 2010 Per risolvere tale inconveniente l evoluzione successiva dei mock up virtuali si spostata verso la simulazione digitale delle specifiche funzionalit del prodotto espresse attraverso blocchi funzionali precostruiti Tali elementi diventano la base per la creazione dei Functional M ock Up Ferrise et al 2013 FM U consentono di analizzare gli aspetti tecnologici del prodotto come ad esempio caratteristiche elettriche idrauliche meccaniche ecc in modo molto semplice perch sono gestite direttamente da espressioni matematiche Esistono molti strumenti che supportano la creazione e
340. o scopo della matrice di effettuare tutti i calcoli necessari per fornire ordinatamente i metodi di valutazione piu adatti al caso in esame Questa matrice regolata da algoritmi che si basano sui metodi di analisi multi criterio e in particolare sul metodo Analytic Hierarchy Process AHP Bushan e Kanwal 2004 Il metodo AHP suddivide i problemi decisionali in sottoproblemi e li gerarchizza per priorit e importanza assegnando loro dei pesi Tali sottoproblemi vengono trattati e risolti indipendentemente gli uni dagli altri e durante l ultimo processo di valutazione vengono confrontati e i risultati finali aggregati tra loro In questo caso la matrice delle decisioni si basa sulla scomposizione del macro problema di valutazione degli UEM in sotto problemi rappresentati dalla valutazione degli stessi metodi rispetto ai singoli criteri precedentemente elencati Inoltre grazie alla standardizzazione dei risultati numerici provenienti dalle singole valutazioni possibile aggregarli e confrontare complessivamente i metodi per scegliere i pi adatti per certe condizioni Essa composta lungo le righe dai metodi di valutazione dell usabilit presenti nel database e lungo le colonne dai 5 criteri di caratterizzazione valori che vengono posti nelle caselle interne dipendono dai numeri inseriti nella tabella dei criteri di caratterizzazione e dai pesi presenti nelle tabelle dei pesi esterni Ogni colonna della matrice viene trattata in modo diverso
341. o tra utente e prodotto Data la crescente importanza dell interazione e dell innovazione nei processi di sviluppo prodotto questa ricerca si pone l obiettivo principale di creare un metodo di progettazione e valutazione dell interazione che riesca a generare soluzioni progettuali con un alto livello di usabilita ma al contempo anche con un alto contenuto di innovazione per soddisfare pienamente le esigenze degli utenti metodo deve essere completo ovvero dalla raccolta e analisi delle esigenze degli utenti il processo deve concludersi con la definizione di soluzioni progettuali innovative e usabili che implementino nel prodotto tali esigenze Le soluzioni ottenute prima di essere trasferite nel prodotto devono essere valutate e corrette dagli idonei strumenti di valutazione che devono essere forniti dal metodo Inoltre il metodo deve essere usabile ovvero i suoi strumenti e processi devono essere di facile e immediato utilizzo sia per designer esperti che novizi Infine l architettura del metodo deve essere sufficientemente flessibile e adattabile al contesto in modo da poterlo applicare per un qualsiasi prodotto Per ottenere tali aspetti l architettura e i contenuti del metodo devono essere opportunamente validati sia dal punto di vista strutturale che dal punto di vista pratico con l esecuzione di pi casi studio Quest ultimo step fondamentale per valutare se il metodo adatto sia al contesto accademico scientifico che al mondo ind
342. o ulteriormente anche dall applicazione del secondo metodo di valutazione suggerito il Feature inspection E assente l importante trend che tratta la preparazione dell ambiente per eseguire le attivit Grazie a questa osservazione viene aggiunto il trend T10 Set up La tabella 4 12 mostra la struttura del nuovo trend composto da tre stati in cui sono aggiunti gli esempi medici analizzati in questo caso studio Inoltre gli altri trend verranno arricchiti con nuovi esempi derivanti proprio dal campo medico Grazie all applicazione del multi metodo stato possibile creare i due diagrammi SSD delle due attivit come mostrato in figura 4 11 Tabella 4 12 Nuovo trend T10 Set up aggiunto grazie al caso medico TREND TREND T10 Set up 9 SsSusTas s s I SS SI III s SIT DEF S SS Diagnos Endoscopio classico Per ottenere la giusta ottenere la giusta sequenza sequenza di immagini il di immagini in modo medico inserisce i dati del continuo il medico deve percorso che deve compiere continuamente manovrare e di ci che deve registrare l endoscopio la TAC in modo che il sistema sia pronto per lavorare in autonomia Sit Cloroformio Per Puntura di anestetico Dopo Anestesia addormentare il paziente la puntura iniziale il medica gli si fa respirare all inizio e paziente pronto senza ad intervalli regolari da unajaltre azioni essere mascherina il cloroformio operato per farlo dormire Definizione
343. oceeding of the International Conference on Engineering Design ICED 2013 19 22 agosto Seul Korea S Filippi D Barattin F Ferrise Bordegoni U 20130 Human in the loop a model to integrate interaction issues in complex simulations Proceeding of the 15th International Conference on Human Computer Interaction 2013 21 26 luglio Las Vegas USA pp 242 251 R Fitzpatrick A Dix 1999 A Process for Appraising Commercial Usability Evaluation Methods Proceedings of HCI International The 8 International Conference on Human Computer Interaction pp 1068 1072 E Folmer J Bosch 2004 Architecting for usability a survey The Journal of Systems and Software vol 70 pp 61 78 M Freiberg J Baumeister 2008 A Survey on Usability Evaluation Techniques and an Analysis of their actual Application Report n 450 pp 1 54 University of Wurzburg Germania M Funk A Rozinat A A Medeiros A Van der Putten Corporaal W M P Van der Aalst 2009 Improving Product Usage Monitoring and Analysis with Semantic Concepts Proceeding of the Third International United Information Systems Conference UNISCON 2009 21 24 aprile Sydney Australia pp 190 201 Galle 2009 The ontology of Gero s FBS model of designing Design Studies vol 30 pp 312 339 A J L Gear E Apasova J SchmithzW Schubert 2005 Treatment modalities for mandibular angle fractures Journ
344. ocesso di miglioramento inverso Si propone come esempio di pattern quello presente campo self government e nella situazione oscuramento della stanza Lo stato iniziale rappresentato dalla descrizione della tenda riavvolgibile a motore in cui l utente deve eseguire manualmente le azioni per poter creare zone d ombra in casa Lo stato finale invece corrisponde ai vetri auto oscuranti che tramite un particolare sensore che rileva il livello luminoso oscura il vetro in automatico senza l intervento dell utente Per comprendere meglio i concetto di pattern in tabella 3 19 vengono proposti tutti i pattern di tutte le situazioni appartenenti al campo self government Tabella 3 19 Pattern presenti nel campo d interazione self government Campo d interazione self government Situazioni Pattern Lavorazione Martello e scalpello Gli utenti devono Tornio manuale Gli utenti pianificano le del legno effettuare tutte le azioni e lavorazioni di attivit per lavorare il legno Dopo di ci gli intaglio manualmente anche le decisioni utenti eil tornio eseguono il lavoro gli utenti necessarie per effettuare le azioni sono posizionano i pezzi intagliare lasciate nelle mani e nell esperienza degli nell apposito alloggio e la macchina opera il taglio in modo automatico e veloce per ottenere il risultato atteso Tornio manuale Gli utenti pianificano le Tornio a controllo numerico CNC Gli utenti attivit per lavorare il
345. oddisfare le richieste dell azienda e dall altro di arricchire il database del metodo con nuove informazioni La seconda situazione consiste nell utilizzo di IDIM per la generazione dei Functional M ock Up rivolti all interazione FM Ui Essi consentono di simulare il dialogo tra utente e prodotto senza avere a disposizione n i bisogni dell utente n il prodotto poich tutto virtuale Essi sono stati derivati da quelli dedicati alla tecnologia Grazie agli strumenti di IDIM alcuni componenti dei FM Ui sono stati creati pi velocemente e facilmente Questi due casi di studio sottolineano la completezza e flessibilit dei componenti e dei processi di IDIM sia dal punto di vista accademico che industriale Summary sassa lee Summary Today s market laws push companies to create products innovative enough to amaze users on one hand and easy to use to be accepted on the other In helping to achieve this goal the PhD research described in this thesis deals with the generation and validation of anew method for interaction design It leads the designer towards the generation of design solutions that produce Innovative and usable products without the need of further redesign activities At the beginning the research analyses and improves two existing design methods the Interaction Design GuideLines IDGL for interaction design and the Usability Evaluation M ulti M ethod UEMM for usability evaluation The next step is the generati
346. odotto Aumentare la trasparenza delle attivit del sistema ed Continuity of useful TL evitare di creare delle interruzioni durante il processo di action problem solving dell utente Sfruttare la conoscenza pregressa sugli stati del dialogo pping con l utente per saltare parte di esso Harm X to benefitSostituire i componenti che possiedono forme obsolete component che possano evocare sbagliate azioni funzioni Trasformare le azioni errate sia di utenti che del sistema Harm to benefit in conoscenza per prevenire che si ripresentino ancora in actions fritura Fornire i feedback corretti per ogni azione dell utente pe Feedback evitare comportamenti modali Intermediary possiblelntrodurre aiuti esterni momentanei per gestire gli stati di actions errore Intermediary Inserire azioni intermedie per ottenere un dialogo piu required actions facile e veloce Evitare l impiego di aiuti esterni nell effettuare le azioni Self service ma migliorare i componenti dell interfaccia colori forme posizioni etc per aumentare l affordance Consentire all utente di testare l interazione del sistema Copying prima di comprarlo attraverso l impiego di dimostratori copie digitali Cheap short livingSostituire le azioni complesse che richiedono elevate objects abilit agli utenti con altre piu semplici cheap Sostituire i componenti che obbligano ad avere un interazione fisica con altri che
347. of design methodology Design Studies vol 28 pp 133 157 P R Vora M G Helander 1995 A Teaching M ethod as an Alternative to the Concurrent Think Aloud Method for Usability Testing Advances in Human Factors Ergonomics vol 20 pp 375 360 L S Vygotskij 1987 l processo cognitivo Bollati Boringhieri Torino P Zaphiris S Kurniawan 2007 Human Computer Interaction Research in Web Design and Evaluation Idea Group Inc Press X F H J Du J H Qiu 2001 Knowledge based approach and system for assembly oriented design Part the approach Engineering Applications of Artificial Intelligence vol 14 pp 61 75 F Zhang X Lu Wang H Liu 2009 Study on Product Innovative Design Process Driven by Ideal Solution Growth and Development of Computer Aided Innovation vol 304 pp 160 168 F Zorriassatine C Wykes R Parkin N Gindy 2003 A survey of virtual prototyping techniques for mechanical product development Proceedings of the Institution of Mechanical Engineers Part B Journal of Engineering Manufacture vol 217 4 513 530 234 Appendici Appendici In questa sezione vengono riportate tutte le appendici necessarie per comprendere come funziona il metodo IDIM attraverso il caso studio della macchina industriale Label M aster Nella prima appendice viene riportata la House Of Interaction della macchina la seconda contiene Customized Evolutionary Path e l ultim
348. ogettisti hanno acquisito Cid rimanda anche a un altro concetto fondamentale che rientra nel metodo FBS constructive memory Gero e Kannengiesser 2006 Questo tipo di memoria contiene informazioni su un certo evento o prodotto in modo dinamico ovvero si aggiorna tutte le volte che l evento viene richiamato Le informazioni contenute vengono aggiornate in base alla nuova esperienza che viene acquisita dalla situazione particolare del momento Considerando dunque questi due nuovi concetti Gero e Kannengiesser 2004 hanno modificato il metodo FBS con l introduzione di tre nuove entit che descrivono l ambiente suddiviso in tre diversi mondi e I mondo esterno external world ovvero il mondo composto da rappresentazioni che sono al di fuori esterne al progettista o al sistema di progettazione e mondo interpretato interpreted world ovvero il mondo costituito da esperienze sensoriali percezioni e idee possedute dai designer o dal sistema di design Il loro insieme crea una rappresentazione nel progettista di quella parte del mondo esterno con cui venuto in contatto e mondo atteso expected world ovvero il mondo in cui vengono previsti gli effetti delle azioni in base agli obiettivi e alle interpretazioni presenti nel mondo interpretato tre mondi vengono collegati tra loro da tre processi come visualizzato in figura 4 15 165 4 Validazione di IDIM External World Action Expected I
349. olare la fustellatura laser software caricato in un computer a bordo macchina con schermo touch screen Esso composto da due sottoprogrammi indipendenti che comunicano tra loro i dati relativi al taglio laser Questi due sottoprogrammi sono ICARO e SCADA ICARO un software completamente dedicato all avvio e gestione del laser Infatti in esso si definiscono le geometrie delle etichette da creare il luogo dove effettuare il taglio la profondit la velocit di scorrimento della carta e l accensione stessa del laser In fig 6 9 riportata la schermata riassuntiva dei dati inseriti che consente l accensione del laser L accensione del laser composta da pi azioni e ICARO consente solo di preparare il laser ma non di effettuare direttamente anche il taglio SCADA il software di gestione di tutte le lavorazioni presenti sulla macchina compresa anche la fustellatura laser Per ogni modulo presente una schermata dedicata in cui sono riportati i dati relativi alla lavorazione come la velocit della linea velocit del nastro di etichette quali elementi stanno lavorando e uno schema semplificato del modulo che si sta visualizzando Inoltre sempre presente in basso una barra contenente gli allarmi che avvisano di errori commessi o malfunzionamenti La figura 6 10 mostra la schermata dedicata alla stampa meccanica in cui si possono notare tutti gli elementi elencati precedentemente 191 lavorazione Modalit di lavor
350. olo che deriva dal concept C53 Per la chiusura del modulo di stampa la macchina una volta inserito il cilindro negli appositi bracci meccanici lo abbassa portandolo al suo interno e richiude automaticamente le protezioni senza che l utente debba compiere ulteriori azioni P17 e terzo concept singolo e deriva da C57 Il sistema fornisce automaticamente una nota quando sta effettuando la stampa di prova che avvisa l utente di cosa sta succedendo Inoltre quando ha finito la stampa e la macchina si ferma a monitor compare una seconda nota che avvisa che il test finito e che deve controllare lo stato della stampa e premere il pulsate pi adatto alla situazione P11 e quarto concept singolo e deriva dal concept singolo C66 L utente viene avvisato da un suono acustico e da un messaggio a monitor che la carta bianca per il passaggio carta sta finendo e deve essere sostituita a breve P28 In questo modo l utente non deve continuamente interrompere le sue attivit per controllare lo stato della bobina Generati tutti concept essi devono essere valutati dai metodi di valutazione proposti dal multi metodo di IDIM Vengono quindi completate le tabelle dei pesi esterni In particolare si scelto l obiettivo Goall perch apre la valutazione verso tutti gli aspetti dell interazione e dell usabilit dei sistemi in modo particolare sull efficacia La situazione HR poich la parte di simulazione software costruibile facilmente
351. oltello utile per tagliare e successivamente incollare nuovamente due lembi del nastro delle etichette quando si passa da una bobina all altra fig 6 2a Figura 6 2 Coltello e banco di lavoro per il ricongiungimento dei lembi a e sistema di conferimento carica elettrica b Inoltre c la possibilit di inserire un dispositivo che conferisce al nastro delle etichette una certa carica elettrica che consente una migliore lavorabilit nei moduli successivi soprattutto per quello di stampaggio fig 6 2b Il modulo di stampaggio a caldo dell oro fig 6 3 consente di inserire degli inserti dorati sulle etichette Esso possiede una bobina di carta dorata che sviene riscaldata da un sistema a raggi UV sulla carta delle etichette in modo che l oro si attacchi alla carta Per fare in modo che l oro si depositi solo in determinati punti si predispone sul rullo di pressione un particolare cliche ovvero un rivestimento in lamiera del rullo con inseriti dei particolari in rilievo che consentono di limitare l oro e lasciare solo le parti richieste Il modulo successivo la stampatrice meccanica fig 6 4a Essa consente di stampare sulle etichette piccoli particolari suo obiettivo non di stampare completamente le etichette ma di rifinire solamente i dettagli La stampa avviene tramite un rullo su cui viene attaccato un cliche in questo caso di plastica su cui sono presenti i dettagli da inserire fig 6 4b II rullo preleva il colo
352. olto rispetto agli altri presenti e Parte IV Valutatori valutatori sono tutti gli utenti che si sono offerti di compilare il questionario Vengono raggruppati per categorie di utenza ma ognuno occupa una colonna e Parte V Frequenza di accadimento degli aspetti questa parte presente una griglia in cui le righe sono rappresentate dai problemi e le colonne dai valutatori che li hanno individuati in base a chi ha trovato l aspetto si colora la casella corrispondente e Parte VI Requisiti d interazione requisiti d interazione rappresentano la generalizzazione degli aspetti riscontrati Il progettista deve rintracciare per ogni aspetto requisiti che lo possono risolvere da una lista precompilata che viene definita e commentata dopo la descrizione della casa Questa la parte compilativa pi importante che il progettista deve effettuare e Parte VII Legami tra i requisiti d interazione e gli aspetti In questa sezione si definiscono legami tra gli aspetti che sono sorti dai questionari e requisiti d interazione che possono implementarli Queste relazioni possono essere forti medie o deboli Ad esempio se si considera l aspetto non ci sono note di aiuto che compaiono per la scelta delle impostazioni iniziali esso si lega con un intensit forte al requisito Messaggi di aiuto che compaiono durante le azioni Infatti il requisito trasforma in modo assolutamente generico l aspetto particolare riferito ad un certo momento
353. oltre ha comportato la nascita delle interfacce grafiche di comando con l utente che hanno rimpiazzato i classici sistemi meccanici in quanto ritenute piu funzionali Tutti questi aspetti hanno provocato la nascita di prodotti da un lato tecnologicamente molto avanzati intelligenti nel prendere determinate decisioni e azioni senza l intervento dell utente personalizzabili ma dall altro molto complessi sia nella loro comprensione che nell utilizzo tali da diventare un problema per l utente Infatti quest ultimo non capendo realmente cosa pu fare il prodotto e come si deve comportare per farlo funzionare correttamente si sente insoddisfatto e lo spedisce al centro assistenza perch lo considera guasto Molti centri assistenza dalla met degli anni 90 si sono trovati pieni di prodotti correttamente funzionanti dal punto di vista tecnico ma che invece secondo gli utenti sono rotti Overton 2006 Questa divergenza di vedute viene catalogata come un problema di soft reliability Geudens et al 2005 La soft reliability una disciplina della progettazione meccanica che si occupa di risolvere i problemi derivanti da una mancata congruenza tra ci che il progettista ritiene siano i bisogni dell utente implementandoli nel prodotto e le esigenze reali degli utenti et al 20093 Nella maggior parte dei casi il progettista non riesce ad immedesimarsi nell utente Quindi progetta il prodotto in modo errato non dal punto di vista energet
354. ombinato connesso La durata dei messaggi a monitor deve dipendere dalla tipologia di utenti che utilizza il prodotto gli utenti giovani o esperti necessitano di meno tempo di lettura mentre un utente pi anziano o novizio il contrario Di conseguenza il sistema deve essere opportunamente settato base all utente che vi accede Considerando il prodotto specifico del navigatore il concept combinato che ne risulta Il navigatore setta i tempi per la lettura delle note in base all et dell utente che lo usa e alla frequenza di utilizzo tempi vengono stabiliti da valori di default in base all et e modificati in modo progressivo in base alla frequenza di utilizzo In questo modo la contraddizione viene eliminata poich i tempi complessivi di esecuzione delle azioni si riducono garantendo per all utente la lettura delle note Ora viene proposto un esempio con una relazione positiva Si considerino requisiti R5 Simboli universali e R12 Visibilit dei dati Utilizzare una simbologia universale e conosciuta dalla maggior parte degli utenti incrementa la visibilit e leggibilit complessiva dei dati La matrice delle relazioni suggerisce il principio P6 Universalit Universalit nei simboli e nel linguaggio usati riprendendoli da precedenti versioni del prodotto o da prodotti che implementano le stesse funzioni L esempio combinato associato la visibilit e leggibilit dei messaggi aumentata graz
355. ommentare e ripercorrere le proprie azioni e impressioni Questa tecnica solitamente viene associata ad altre che impiegano l utente e richiede pi tempo e risorse per la sua esecuzione Query Techniques metodi Query Techniques sono basati sulla raccolta di domande che possono essere richieste direttamente all utente tramite un intervista o attraverso un questionario scritto Dumas e Redish 1999 Le interviste sono discussioni guidate con l utente in cui la flessibilit di adattamento delle domande e degli argomenti il maggior vantaggio questionari sono un 2 Stato dell arte ssssassiss ZZZ NAMES CNN I a I Insieme di domande scritte pre assemblate proposte agli utenti Questi strumenti hanno poca flessibilit ma possono raggiungere molte pi persone con poche risorse a disposizione Le domande possono avere carattere generale essere incentrate sull utente e sulla sua esperienza richiedere classificazioni di aspetti o avere piu opzioni tra cui scegliere questionari di usabilita piu noti sono e SUMI Software Usability Measurement Inventory Sibies et al 2003 si compone di 50 domande alle quali l utente risponde in termini di accordo disaccordo e indecisione Le domande vertono su cinque aspetti dell usabilit efficienza interesse utilit controllo apprendibilit e WAMMI Website Analysis and M easureM ent Inventory Watkins et al 2008 un questi
356. on il seguente esempio da considerare come linea guida e Concept per un DVD recorder Evidenziare che nella superficie superiore del DVD ci sono tre tasti Creare per ognuno con l uso di una membrana gommosa una superficie rialzata con al centro un altezza maggiore che ai lati in modo che quando viene premuto si abbassi dando un feedback di ritorno all utente Grazie a tale esempio e ai 9 53 e 3 53 relativi a R1 si ottenuto il seguente concept singolo e sistema di connessione alla corrente per ricaricare l auto elettrica composto da un antenna inserita nel tetto della macchina nella parte posteriore ed viene estratta automaticamente P15 in modo tale che l operazione possa avvenire in qualsiasi luogo 79 53 Non sono previsti operatori o strumenti esterni T3 S3 Analizzando il concept l operazione di ricarica avviene ovunque perch la rete elettrica presente in quasi tutte le strade percorse dagli utenti Ci soddisfa il trend T9 Inoltre non sono piu previsti gli operatori che eseguono il rifornimento e quindi eventuali intermediari T3 Mentre l influsso del principio P15 si evidenzia nella creazione di un apposita antenna estraibile che funge da collegamento tra auto e corrente in cui l affordance della forma del componente sufficientemente chiara nell indicare quale funzione deve compiere Si consideri nuovamente il requisito R2 e il principio P4 Asymmetry ad esso associato principio fornisc
357. on of a new method for the management of evolution in interaction named Interaction Trends of Evolution ITRE It suggests the best direction to follow to create innovative products and beat competitors The adoption in the field of these three methods needs too much time and too many resources To solve the problem they are integrated into a new complete method for interaction design evaluation and forecasting named Interaction Design Integrated M ethod IDIM It leads the designer from the user needs recognition to the definition of innovative and usable design solutions Once developed IDIM is validated regarding database content architecture and processes IDIM database is tested and improved thanks to two case studies The first case study regards the design of a new gas energy station the second focuses on the interaction improvement between maxillo facial surgeons and surgical devices IDIM architecture is validated thanks the comparison with a well known design method widely accepted in the academic literature From this comparison some IDIM processes are modified and new ones are added in order to make IDIM more intuitive and automated The updated release of IDIM is then exploited in two real situations The first one is the redesign of a professional system for label die cutting and digital finishing The achieved design solutions both fulfill the company s expectations and enrich the IDIM database The second real situation cons
358. onario specifico per la rilevazione dell usabilit dei siti web e consente di rilevare il giudizio degli utenti sui seguenti aspetti attrattiva controllabilit efficienza utilit apprendibilit e 0015 Questionnaire for User Interaction Satisfaction Tullis et al 2004 si compone di undici sezioni personalizzabili ciascuna dedicata alla rilevazione del giudizio degli utenti su specifici aspetti dell usabilit del prodotto Gli utenti rispondono alle domande delle varie sezioni all interno di un range da 1 a 9 e PUTQ Purdue Usability Testing Questionnaire Lin et al un test composto da 100 domande sull interfaccia del sistema strutturato su otto fattori dell interazione uomo macchina Remote Usability Testing Il metodo si basa sulla separazione in termini di tempo e o spazio tra il valutatore e gli utenti campione Agli utenti viene chiesto di utilizzare il prodotto nel loro ambiente domestico Il prodotto viene munito di particolari rilevatori che tramite una connessione internet inviano informazioni al valutatore Thompson 2003 Questa tecnica consente di mantenere molti bassi sia i costi che gli sforzi organizzativi per il valutatore non ha possibilit di interagire con l utente almeno non direttamente ma solo tramite eventuali questionari proposti via e mail Think Aloud Il metodo fornisce informazioni sul processo logico cognitivo dell utente mentre svolge compiti con il prodotto Rubin e Chisnell 2008 L u
359. oncerne gli elementi dell interazione e 6 Self government mirare a rendere il prodotto sempre pi autonomo dall utente in modo da interferire il meno possibile con il suo processo di problem solving e 7 cercare di rendere i feedback che riguardano gli aspetti dell interazione pi naturali possibile e 8 Help puntare a rendere gli aiuti piu chiari e attivi nel loro intervento quando si creano stati di errore richieste specifiche dell utente etc e 9 Context span mirare ad espandere il pi possibile il contesto in cui avviene l interazione col prodotto Dopo aver individuato i campi d interazione si procede con la definizione degli stati Uno stato la descrizione di uno specifico prodotto espressa rispetto a uno dei campi dell interazione Lo stato consente di identificare univocamente un prodotto all interno della situazione a cui appartiene e rappresenta il punto di partenza per la generazione dei trend evolutivi Appena ogni stato viene creato viene inserito all interno del campo d interazione a cui si riferisce considerando il campo come una sorta di contenitore di dati che definiscono caratteristiche simili Per esempio si consideri la situazione lavorazione del legno Uno degli stati che rappresenta il prodotto martello e scalpello definito gli utenti devono effettuare tutte le azioni e lavorazioni di intaglio manualmente anche le decisioni necessarie per effettuare le azioni sono lasciate nelle mani
360. one La definizione che viene affiancata la seguente Predisposizione di una serie di note azioni automatiche che si innescano nella funzione che si sta svolgendo per prevenire uno stato di errore A momento gli esempi presenti non sono molti a causa del numero esiguo di casi studio svolti L esempio affiancato a P9 Le note devono essere ben visibili e si devono distinguere dall ambiente in sottofondo Per ottenere ci lo sfondo della nota varia in funzione di ci che contiene sfondo azzurro una nota di aiuto sfondo giallo una nota di avvertimento sfondo rosso una nota di avviso dell avvenuto errore 55 2 Stato dell arte Tabella 2 19 Requisiti d interazione N requisiti ita Trend Categoria e isibilit dei componenti d interazione Ph In orma dei componenti d interazione Down Ph De Imensioni del prodotto Down Ph De eedback sullo stato del sistema Up Ph In imboli universali Up Ph Ps In umero di simboli Down Ph De orma dei simboli Down Ph De Inguaggio universale Up Ph Ps In niformita del linguaggio Up Ph Ps In bbreviazioni Down Ph De isibilita delle azioni procedure Ph In Visibilita dei dati Up Ph In Up Ph In interrompere il processo di problem solving Funzioni che una volta concluse tornano all ambiente di partenza Dati da dover memorizzare per concludere la funzione Numero di attivit necessarie per portare a termine la funzione rocedure di default Azioni che
361. one del legno Definizione dei campi d interazione L analisi delle sedici situazioni viene basata su due delle piu importanti raccolte di principi standard e linee guida per la progettazione e valutazione dell usabilit e dell interazione gi presentate nel paragrafo 2 3 le euristiche di Nielsen Nielsen 1993 e le otto regole d oro di Shneiderman Shneiderman et al 2009 Queste due raccolte vengono utilizzate come metriche per valutare modo oggettivo la presenza di cambiamenti importanti nell interazione che l utente deve affrontare con due prodotti appartenenti alla stessa situazione Grazie quest analisi vengono definiti nove campi d interazione che rappresentano gli ambiti in cul vengono inserite le situazioni e i cambiamenti tra i prodotti nove campi d interazione sono e 1 Functional contemporaneity cercare di eseguire e concludere piu funzioni contemporaneamente con un basso livello di complessit delle interazioni richieste e 2 Long term memory LTM usage mirare a ridurre il piu possibile il carico della memoria a lungo termine Ballarini et al 2009 e 3 Intermediaries cercare di ridurre la presenza di intermediari umani e non nell interazione tra il prodotto e l utente e 4 Short term memory STM usage mirare di ridurre il piu possibile il carico della memoria a breve termine Goldman 2009 e 5 Self update cercare di ottenere un prodotto che si auto aggiorni automaticamente per quanto c
362. oni e la maggior parte delle decisioni riguardanti il rifornimento in base alla diverse caratteristiche selezionate dall utente 55 Il sistema deve essere fornito di aiuti proattivi che prevengono e risolvono la formazione degli errori m messaggi che compaiono durante le azioni del rifornimento devono aggiornarsi autonomamente in base alle nuove condizioni che si creano senza far intervenire l utente T7 S4 messaggi di aiuto per lo svolgimento delle attivit non devono disturbare 140 4 Validazione di IDIM asss a a Si I a rana m Generazione dei concept singoli e combinati In questa fase partendo dai CEP e dai requisiti d interazione si generano inizialmente concept singoli grazie ai suggerimenti presenti lungo la diagonale della matrice delle relazioni e successivamente i concept combinati grazie alle caselle intermedie della stessa matrice Di seguito si riportano i concept singoli e combinati che si sono ottenuti dallo studio Ma per motivi di spazio solo per il primo concept si riporta tutto il procedimento e le grandezze utilizzate mentre per gli altri vengono riportate le definizioni con indicati i principi d interazione e i CEP utilizzati sia per i concept singoli che combinati Si considerino i requisiti R1 Visibilit dei componenti d interazione e R2 Forma dei componenti d interazione La matrice delle relazioni suggerisce tra gli altri il principio P15 Curvature c
363. onseguenza questa parte risulta essere inutile nella HOI ma viene mantenuta per rispettare il parallelismo con la HOQ tradizionale Ritornando alla matrice delle relazioni per ogni relazione vengono assegnati gli opportuni principi che possono da un lato risolvere la contraddizione e dall altro incrementare ulteriormente la relazione positiva Questo aspetto viene ripreso in parte dalla matrice delle contraddizioni del TRIZ Infatti essa suggerisce i principi pi idonei per risolvere le contraddizioni che si creano tra due features La matrice delle relazioni possiede pero altri due elementi che la rendono pi ricca i principi lungo la diagonale principale e i principi per le relazioni positive Ogni casella della matrice delle relazioni viene divisa in due parti la parte in alto a destra contiene i principi per la risoluzione della relazione positiva la parte in basso a sinistra i principi perla risoluzione della contraddizione che intercorre tra i due requisiti La figura 2 8 rappresenta schematicamente la matrice delle relazioni Nelle caselle pu capitare che sia presente solamente una tipologia di relazione nessuna relazione oppure entrambe Ci accade perch in base all interpretazione dei requisiti nella situazione specifica Per ogni relazione individuata vengono forniti degli esempi di come stata interpretata e risolta Tali esempi prendono il nome di esempi combinati Grazie alle relazioni al principi e agli esempi associati e ai con
364. ontinua da R28 R31 n 2 32 38 123238 20 23 31 123238 46 47 QE 37 12 17 19 4 po 30 gt Hs 36 412 4 14 31 94 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina a sss su KI MN I m Il software poi fornisce per ogni requisito le relazioni positive e negative che possiede con gli altri requisiti e i relativi principi ed esempi per poterle risolvere e generare i concept combinati Grazie all utilizzo del software Access molti passaggi sono stati resi pi veloci e alcune procedure vengono effettuate di default dal sistema in base a poche decisioni prese dall utente Tutto ci risponde alla terza criticit Per evidenziare come sono state risolte le criticit si esegue un nuovo caso studio incentrato sulla riprogettazione di una lavatrice di una nota azienda multinazionale La prima azione che l utente deve compiere accedere al programma e inserire le informazioni richieste per completare la classe di prodotto della lavatrice che al momento non esiste nel database di IDGL La tabella 3 17 riporta la classe di prodotto completa Tabella 3 17 Classe di prodotto della lavatrice Classe di prodotto Elettrodomestici Funzioni implementate 1 Pulire capi
365. ori che eseguono separatamente l ispezione Esistono pi raccolte diverse di euristiche le pi famose sono le dieci euristiche di Nielsen Nielsen e Mack 2004 le otto regole d oro di Shneiderman Shneiderman et al 2009 e le diciotto euristiche di Kamper Kamper 2002 Questa tecnica adatta per essere applicata gi nelle prime fasi di progettazione per la valutazione dei prototipi con ridotti tempi di esecuzione Guideline Based Evaluation Il metodo confronta le linee guida predefinite dal valutatore con le caratteristiche del prodotto per individuare gli aspetti di quest ultimo che non ne sono conformi Smith e Mosier 1986 Le linee guida sono delle regole o norme volte a migliorare l usabilit di un prodotto e si riferiscono puntualmente a caratteristiche molto specifiche A differenza dell euristica vista nel metodo precedente la linea guida molto dettagliata e indica gli attributi specifici e le modalit di progettazione da attuare per ottenerli nel prodotto Le raccolte di linee guida sono solitamente molto lunghe e il valutatore deve essere in grado di scegliere quelle che al momento sono pi importanti per accorciare i tempi di esecuzione Esistono anche per le linee guida varie raccolte che si concentrano soprattutto nella valutazione delle interfacce web Questa tecnica adatta sia per valutatori esperti che inesperti perch le linee guida per la loro costituzione sono molto precise e non lasciano spazio a molteplici int
366. ottura bloccandola con opportuni rulli e supporti dislocati in pi stadi T8 P17 L utente viene avvisato a monitor con una nota evidente e tramite un segnale sonoro dell avvenuta rottura della carta e dell arresto della macchina T8 S6 P11 Per riattaccare i due lembi della carta spezzata non occorre pi che l utente faccia svolgere la carta a mano la attacchi in modo preciso con il nastro Complessita Singolo nell inserimento e 9 passaggio della carta problema delle Singolo frequenti rotture 9 della carta R4 R23 Complessita nell inserimento e passaggio della carta problema delle C72 singolo frequenti rotture della carta R2 R38 i Combinato C74 C66 9 C72 adesivo e poi riavvolga nuovamente la carta prima di far partire la lavorazione L utente ora deve solo preparare i banchetti per poter usare la colla a caldo pi semplice da stendere per la persona e premere per riattaccare i lembi e far ripartire la lavorazione Infatti l utente deve posizionare il banco inferiore poi quello superiore usare la pistola per cospargere la carta di colla incollare i lati e premere l apposito pulsante per ricominciare la lavorazione T3 S3 P1 Per il fissaggio della carta nella rottura data la mancanza di un banco di lavoro in tutti i moduli si predispone un banchetto rigido di 10 cm di larghezza posto sulla parte inferiore della carta e uno uguale sulla parte superiore Questo sistema viene riprodotto su tutti
367. particolare il professore e chirurgo Robiony per la collaborazione nell esecuzione del caso studio chirurgico il professor Cascini per l analisi di IDIM effettuata con il modello FBS i professori Ferrise Bordegoni e Cugini per la parte della generazione dei FMU dell interazione l ing Peronio per la parte iniziale della generazione del metodo UEM M Inoltre ringrazio l ing Zuliani dell azienda Sei Laser Converting e i suoi collaboratori in particolare l ing Tassotti che mi hanno concesso la possibilit di studiare come IDIM lavora in un contesto industriale reale Ringrazio la mia famiglia a mia mamma mio papa e Omar che mi ha sempre supportato e sopportato nel concludere al meglio questa esperienza e un ringraziamento particolare va a mia sorella Gloria che mi ha aiutato nella revisione stilistica della tesi Ringrazio i miei colleghi con cui ho condiviso questa esperienza per tutti i piccoli gesti e aluti quotidiani che mi hanno fatto trascorrere serenamente questo periodo di lavoro e studio Un ultimo ringraziamento a tutti coloro che non ho nominato apertamente ma che piu o meno direttamente hanno contribuito a questo lavoro Un sentito grazie a tutti 222 Bibliografia Fasc ae Bibliografia A Abel T Blochwitz A Eichberger P Hamann U Rein 2012 Functional Mock up Interface in Mechatronic Gearshift Simulation for Commercial Vehicles Proceeding of the 9 International odelica Conference 3 5 settem
368. per capire lo stato del sistema e mantenere il controllo sui processi da parte dell utente R1 7 54 componenti del sistema i loro feedback che producono base alle azioni devono essere visibili tali da Integrarsi naturalmente nel processo di problem solving dell utente R2 T3 S3 L utente deve interagire con l interfaccia grafica della macchina per poterle dare i comandi e tenerla sotto controllo senza utilizzare altri intermediari T6 54 La forma dei componenti deve permettere l esecuzione automatica di tutte le funzioni T7 S4 Lo stato e la forma dei componenti variare alla fine dell esecuzione di una funzione per ottenere un feedback migliore che non disturbi il processo di problem solving dell utente T7 S4 La forma il colore o lo stato dei componenti variare alla fine di un azione e rappresentare un feedback che non disturba il processo di problem solving dell utente Edi 1 53 nn Il sistema deve eseguire in completa autonomia le azioni inattese fornendo a monitor i feedback di avvenuta azione 7 54 BH feedback delle funzioni forniti alla loro conclusione non devono disturbare il processo di problem solving dell utente 230 Appendici T7 S4 S feedback fisici acustici e a monitor forniti per ogni azione conclusa non devono disturbare il processo di problem solving dell utente T8 S6 S Il sistema viene fornito di aiuti proattivi che mantengono sempre l utente informato sullo stato del sistema tram
369. per l esecuzione delle funzioni deve essere mantenuto dal sistema continuamente aggiornato e standard soprattutto nei nuovi termini che possono essere introdotti grazie alle nuove funzioni T5 53 S Le parole utilizzate nelle note a monitor devono aggiornarsi continuamente con l introduzione di nuovi termini per una comprensione ad ampio raggio tra gli utenti T7 S4 S Il linguaggio usato nelle note che fungono da feedback deve essere standard e noto agli utenti per evitare che diventi un motivo di distrazione nel processo di problem solving dell utente R 185 F lllinguaggio presente negli aiuti proattivi del sistema deve essere uniforme e noto all utente 22 T8 S6 Nei dialoghi con l utente durante l applicazione degli aiuti proattivi la macchina deve usare sempre un linguaggio uniforme e noto all utente T8 S6 S Le note fornite durante l applicazione degli aiuti proattivi da parte del sistema devono essere scritte con un linguaggio uniforme quindi nella stessa lingua in tutte le parti del determinato modulo R11 T1 S3 F Durante l esecuzione della funzione principale l utente non deve essere distratto dall eseguire altre funzioni inattese che sono compito specifico del prodotto 239 Appendici T1 S3 L utente non deve spostarsi dal pannello di controllo principale della Label M aster per eseguire azioni inattese in quanto il prodotto che autonomamente le esegue T1 S3 La macchina deve essere costruita in modo tale che sia a
370. per la generazione delle soluzioni progettuali Ad essi vengono affiancati i principi d interazione ovvero secondi elementi fondamentali in IDGL principi d interazione rappresentano i suggerimenti che vengono forniti per Implementare i requisiti nel prodotto con lo scopo di migliorare l interazione con l utente Step 4 in fig 2 4 ESSI derivano dai 40 principi inventivi del TRIZ principi del TRIZ sono stati tradotti in principi pi vicini e inerenti all ambito dell interazione Nell ottenere ci sono state impiegate come controlli le classiche regole di valutazione dell usabilit come le otto regole d oro di Shneiderman e le dieci euristiche di Nielsen Complessivamente si sono ottenuti 47 principi d interazione Ad ogni principio viene assegnato un numero un titolo e la sua spiegazione Infine si assegnano anche una serie di esempi concreti chiamati esempi singoli che aiutano il progettista nel comprendere il significato del principio e nel poterlo sfruttare nel miglior modo possibile Come si notare il numero di principi del TRIZ non combacia con quello di IDGL Cid perch alcuni principi inventivi hanno suggerito piu principi d interazione grazie alle loro diverse interpretazioni mentre altri non sono stati sfruttati Ad esempio si consideri il principio d interazione P9 Azioni preventive Il titolo leggermente variato rispetto al principio del TRIZ da cui deriva Questo per non accade per tutti i principi d interazi
371. pesso molto restrittive Dopo lo svolgimento della valutazione con i metodi suggeriti il team di lavoro in grado di poter cambiare i valori contenuti all interno delle tabelle dei criteri di caratterizzazione Ci accade perch il team acquisisce un maggiore livello di esperienza nella valutazione dei problemi di usabilit con gli UEM ed in grado di poter stabilire se un metodo di quelli utilizzati riesce a soddisfare meglio o peggio un determinato attributo dei criteri Viene effettuata un analisi consuntiva dei valori contenuti all interno delle tabelle considerando ad esempio se le risorse sfruttate sono state sufficienti oppure se erano in eccesso o in difetto se le prestazioni sono state raggiunte completamente o meno se gli obiettivi sono stati centrati e in quale misura se i problemi di usabilit individuati si concentrano maggiormente su una feature o su un altra e se 40 2 Stato dell arte TE I I rana m un metodo individua pochi problemi rispetto agli altri risultando quindi meno adatto alla valutazione specifica Ad esempio il multi metodo suggerisce il Think Aloud Applicandolo il team di lavoro si accorge di impiegare pi tempo di quello stabilito inizialmente a causa di problemi di organizzazione della discussione con gli utenti Per questo motivo nella tabella delle risorse viene cambiato il valore dell attributo TR passando da 2 a 1 C da considerare inoltre che la capacit organizzativa della valutazio
372. petti definiti dagli utenti Sono presenti cinque gradi di soddisfazione delle richieste Pi il grado elevato maggiore l interesse nel studiare il prodotto concorrente per prendere spunto su come soddisfare l utente Ad esempio considerando il concorrente per il navigatore satellitare Garmin Nuvi rispetto all aspetto non ci sono note di aiuto che compaiono per la scelta delle impostazioni iniziali si trova al livello pi basso perch non c alcuna nota all inizio che spieghi come iniziare a interagire con il sistema ma ci sono solo icone e simboli e Parte XI Valutazione dei concorrenti sui requisiti d interazione rispetto un target alto euno basso Nell ultima parte si specificano quali sono i valori dei requisiti d interazione per ogni prodotto concorrente andandoli poi a confrontare con quelli ritenuti ottimali target alto e quelli considerati pessimi target basso Considerando nuovamente il caso del navigatore satellitare e il requisito precedentemente individuato M essaggi di aiuto che compaiono durante le azioni il modello Garmin Nuvi possiede un numero di note pari a tre perch compaiono solamente delle indicazioni in alto allo schermo di cosa scrivere per fare la ricerca Il target pessimo zero in cui non compare alcuna nota e l utente deve essere in grado da solo di concludere la ricerca Invece il target ottimo e nell intorno delle sei note Questo perch i passaggi per effettuare una ricerca sono circa quattro i
373. petto alle altre prevedere delle impostazioni di default che rispetto alla scelta di determinati parametri ne scelgano altri e ne effettuino le relative azioni Predisposizione di una serie di note azioni Azioni preventive automatiche che si innescano nella funzione che si sta Ph In svolgendo per prevenire uno stato di errore un Evidenziazione delle procedure che devono essere 10 Azioni preparatorie I Ph De compiute per aiutare l utente Attenuazione delle funzioni in base all utente che 11 Ammortizzare accede al sistema rendere certe funzioni pi o meno Ph In dettagliate Coincidenzatra la potenzialit attesa dall utente su ogni 12 Equipotenzialit Ph In funzione e quella reale posseduta dal prodotto Le relazioni tra requisiti e principi vengono inserite in una particolare struttura la matrice delle relazioni Step 5 in fig 2 4 La matrice delle relazioni composta lungo le righe e le colonne dai requisiti d interazione Nelle caselle della diagonale principale sono contenuti i principi assegnati al determinato requisito La matrice delle relazioni fornisce in automatico i principi piu adatti per creare una pi soluzioni progettuali chiamate concept singoli per ogni requisito definito dalla HOI Ad esempio il requisito Procedure di default che indica la quantit di informazioni che il prodotto pu gestire automaticamente pu essere implementato al meglio 57 2 Stato dell arte TE EI m rana m
374. plessit interna Per semplicit Effettuare fisicamente la diagnosi verr indicata con la sigla SA1 ed Effettuare Il taglio con SA2 Tabella 4 6 Attivit chirurgiche della coronoidectomia intraorale Pre operative Intra operative 2 Preparazione del paziente all operazione compresa anestesia Intervento 3 1 Preparare la bocca del paziente con i tagli e canali necessari per l operazione 3 2 Inserire lo strumento per la visualizzazione e monitoraggio in uno dei canali nella corretta posizione 3 3 Effettuare il taglio 3 4 Check chirurgico verificare la buona riuscita delle azioni 4 Conclusione dell operazione 4 1 Ricucire i tagli 4 2 Risvegliare il paziente Post operative 5 Valutazione dell esito dell intervento 5 1 Effettuare esami di verifica delle condizioni dell intervento 5 2 Gestire le complicanze a breve e lungo termine 151 4 Validazione di IDIM Tabella 4 7 Attivita chirurgiche dell operazione del fibroma ossificante Pre operative 1 Diagnosi 1 1 Preparare il paziente per l attivit di diagnosi 12 Effettuare fisicamente la diagnosi 1 3 Leggere i risultati per individuare il problema Intra operative ntervento prima parte necessari per l operazione posizione 3 3 Effettuare il taglio con la rimozione completa del fibroma 3 4 Check chirurgico verificare la buona riuscita delle azioni ntervento seconda parte prelevare la cresta iliaca posi
375. postare manualmente la carta non deve ricercare il pulsante a bordo macchina andando a muoversi sul modulo desiderato perch la macchina deve essere in grado di risolvere autonomamente determinati problemi T6 S4 P17 Se comunque gli spostamenti della carta sono necessari l utente deve premere il pulsante apposito sul pannello di controllo senza variare la sua posizione di lavoro T1 S3 P5 e Relativo alla struttura S La Label Master viene dotata di particolari sensori e programmi software che le consentono di essere autonoma nella gestione di alcuni problemi come il passaggio della carta T6 S4 P17 Ci significa che i pulsanti di JOG vengono eliminati da bordo macchina Per le necessit che si possono incontrare la schermata principale e anche quelle secondarie di SCADA vengono dotate del pulsante di JOG Considerando ora i due aspetti relativi alla velocit della linea essi vengono implementati grazie ai due requisiti R2 Forma dei componenti d interazione e R5 Simboli universali due concept singoli che si ottengono sono e Relativo alla funzione F La velocit della linea non deve essere piu stabilita dall utente ma viene stabilita in automatico dalla macchina in base al tipo di carta e di lavorazioni da eseguire 76 54 P17 e Relativo alla struttura S pulsanti per la velocit della macchina vengono eliminati dalla schermata principale di SCADA per evitare fraintendimenti e confusione nell utente P26 in quanto sono
376. ppartenente allo stesso Cellulare dominio Funzione molto facile del prodotto 2 Utenti che usano il cellulare solamente per telefonare Funzione facile del prodotto 2 Utenti che usano il cellulare per telefonare e inviare SM S Funzione articolata del prodotto 2 Utenti che usano il cellulare per telefonare inviare SMS e sono in grado di gestire l archivio per ascoltare musica fare fotografie leggere inviare e mail Funzione molto articolata del prodotto 2 Utenti che usano tutte le funzioni del cellulare comprese quelle pi complesse e particolari come la gestione dell agenda interattiva l avvio del navigatore satellitare shopping on line e il controllo i propri movimenti bancari 84 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina v amsaq 2 22 25 22 25 22 1 5 weE 0e _ _ nptRarrooes zn_ __ ___r __m Continuando con la struttura del questionario le due domande seguenti investigano tempi e luoghi di utilizzo del prodotto e subito dopo quali sono le funzioni impiegate e quelle che si vorrebbero vedere implementate in una versione futura del prodotto Successivamente sono introdotte le domande per la valutazione qualitativa dell utente ovvero viene chiesto si possiede i due prodotti e quali funzioni usa L ultima parte del questionario riguarda la raccolta delle esigenze e dei problemi che l utente incontra nell esecuzione delle diverse funzioni del prodotto In questo caso per ogni fu
377. pping study Information and Software Technology vol 53 pp 789 817 F Ferrise M Bordegoni U Cugini 2013 Interactive Virtual Prototypes for testing the interaction with new products Computer Aided Design and Applications vol 10 3 pp 515 525 S Filippi D Barattin 2011 Exploiting TRIZ tools in Interaction Design Proceeding of the ETRIA TRIZ Future 2011 2 4 novembre Dublino Irlanda pp 85 101 S Filippi D Barattin 2012a Generation adoption and tuning of usability evaluation multi methods International Journal of Human Computer Interaction vol 28 6 pp 406 422 S Filippi D Barattin 2012b Classification and Selection of Prototyping Activities for Interaction Design Intelligent Information Management vol 4 147 156 225 Bibliografia lt rasa sEas Ng ae S Filippi D Barattin 2013a Systematic innovation interaction design usability evaluation and trends of evolution CIRP Design 2012 chapter 29 pp 301 310 Springer Verlag London DOI 10 1007 978 1 4471 4507 3 S Filippi D Barattin 20130 Definition and exploitation of trends of evolution about Interaction Technological Forecasting amp Social Change pubblicato online e disponibile in nttp www sciencedirect com science article pii 5004016251300231X Ultimo accesso 16 10 2013 S Filippi D Barattin G Cascini 2013a Analyzing the cognitive processes of an interaction design method using FBS framework Pr
378. presenti in tabella 2 4 Per le risorse e le prestazioni si considerano direttamente le colonne dei valori medi Tali valori vengono normalizzati e introdotti all interno della matrice delle decisioni In questo caso gli utenti non hanno possibilit diretta di intervento nei valori delle tabelle 2 5 e 2 6 Ci accade perch sono i criteri pi complessi su cui determinare i corretti valori e per questo motivo si evita che l utente di UEM soprattutto se inesperto non sappia cosa inserire e commetta degli errori Ci non toglie che possa cambiare i valori nelle due tabelle purch abbia acquisito un certo bagaglio di esperienza Completate tutte le colonne della matrice vengono applicate le restrizioni fornite dai vincoli e quindi vengono eliminati quei metodi di valutazione che non possono essere utilizzati durante il processo perch non rispettano alcuni requisiti fondamentali del caso preso in esame 38 2 Stato dell arte FasscysrsFSSGBGUSGSEPSEGENGSSTSSKUKTSTWSSESSSIISRSSSS OXNICKUESSTISISEEESSSSSITISIiXIIE a a n i as m Ora viene condotta la prima iterazione dell algoritmo per l individuazione del primo metodo che andr a comporre il multi metodo pesi assoluti dei criteri presenti nella matrice del confronto a coppie vengono moltiplicati per tutti i valori presenti nelle rispettive colonne della matrice delle decisioni Tali prodotti vengono sommati per righe in modo da ottenere per ogni UEM un unico valore Queste
379. prodotti inseriti livello di controllo del sistema livello di personalizzazione della funzione presenza di risposte fisiche o a monitor che compaiono al termine di ogni azione e ai cambiamenti di stato etc e Funzione Modificare le impostazioni pi avanzate del frigorifero orario colore del display etc livello di memoria e impegno richiesti complessit della visualizzazione dei dati durante le azioni etc Gli aspetti d interazione vengono inseriti all interno della House Of Interaction 4 per essere analizzati e soprattutto relazionati ai requisiti d interazione 5 Grazie alle relazioni gi precostruite all interno della casa i requisiti specifici per il prodotto vengono definiti in modo semi automatico Nel caso del frigorifero si sono individuati 11 requisiti tra i quali i pi frequenti che verranno impiegati anche successivamente nello studio sono tab 3 23 Tabella 3 23 Requisiti per il design del frigorifero us R20 Funzioni personalizzabili R22 M essaggi di errore R1 Visibilit dei componenti d interazione 127 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina HRS EIZO 52 22 5222 Ei I I Generazione dei possibili percorsi evolutivi futuri Parallelamente al riempimento della HOI progettisti devono definire percorsi evolutivi migliori per il prodotto In particolare devono definire inizialmente il diagramma SSD 7 sfruttando gli stati dei t
380. questionario stato posto a 20 utenti appartenenti alle due classi citate nella tabella 6 10 In particolare solo 5 appartengono alla prima classe e restati 15 alla seconda Gli utenti inoltre possiedono caratteristiche fisiche molto diverse tra loro Ci importante per capire l incidenza delle caratteristiche degli utenti nell esecuzione dell interazione Per quanto riguarda l individuazione degli input riferiti alle prime due interazioni semplici si ottenuto che la maggior parte ha segnato la profondit e l altezza del lavandino come aspetti che influenzano maggiormente la loro interazione con il rubinetto e circa la met ha segnato la propria altezza Inoltre nelle domande successive sorto il problema della bassa temperatura dell acqua in uscita all inizio Ci rappresenta l input dell acqua proveniente dall acquedotto della sua temperatura Inoltre questo aspetto conferma che la temperatura in ingresso non quasi mai quella richiesta dagli utenti esigenza presente nella terza interazione semplice Ci anche dimostrato nella domanda apposita riguardante la funzione della regolazione della temperatura Molti intervistati trovano problemi nell iniziare la funzione e nel controllarla Il controllo in particolare dimostra che l utente ricerca una certa temperatura anche pi volte finch non raggiunge il suo obiettivo Quindi tale temperatura molto importante e dovr rientrare negli input del terzo blocco per la simulazione dell
381. r una corretta e attenta pianificazione degli elementi da analizzare capacit che derivata dall applicazione precedente del metodo M 11 Ci ha consentito di cambiare il valore di TRda 3 a 2 e Prestazioni Durante l applicazione del metodo M11 e in particolare nel momento dell utilizzo degli strumenti statistici il team di lavoro ha notato una certa difficolt nell uso e nell interpretazione dei dati statistici derivanti dai test Per questo motivo l indice EP da 1 stato trasformato in 2 Il metodo M31 risultato quello che ha riscontrato piu problemi non inerenti all usabilita cosa che non doveva accadere da quanto indicato dall indice VP Quindi VP per il metodo M 31 stato cambiato da 3 a 2 Questi cambiamenti vanno ad aggiornare le tabelle dei criteri di caratterizzazione rendendo sempre pi attendibili i valori contenuti in esse 2 6 Interaction Design GuideLines IDGL Interaction Design GuideLines IDGL un metodo di progettazione per l interazione che dalla raccolta e analisi delle esigenze e aspettative degli utenti genera le soluzioni progettuali pi adatte per soddisfare tali esigenze Barattin 2010 Le soluzioni progettuali si focalizzano espressamente sull interazione tra l utente e il prodotto tralasciando la fattibilit tecnologica e costi Infatti non possiedono la struttura di specifiche tecniche costruttive ma di linee guida che mirano a creare un prototipo funzionale piuttosto che strutturale L
382. ra tipica delle attivit chirurgiche poich 153 4 Validazione di IDIM r asss ETTI SII IAS cn lavorano con organi vitali molto delicati Questi nuovi aspetti vengono generalizzati e integrati nel database di IDIM per aumentarne il contenuto informativo e l efficacia del metodo stesso per le future applicazioni Ottenuti gli aspetti si generano due HOI una per attivit chirurgica Automaticamente si generano le relazioni tra gli aspetti presenti nel database prima di questa esperienza e requisiti d interazione Al contrario i nuovi aspetti devono essere gestiti dagli esperti di usabilit che devono cercare le nuove relazioni con requisiti d interazione Per effettuare correttamente questo processo in alcuni casi pu esserci la necessit di inserire nuovi requisiti d interazione Ad esempio l aspetto livello di precisione nell esecuzione delle funzioni azioni viene facilmente associato ai requisiti R11 visibilit delle azioni e R20 Funzioni personalizzabili Per altri due requisiti vengono aggiunti perch molto pi pertinenti all aspetto R33 Tolleranze dimensionali concesse nell esecuzione di un azione e R34 Tolleranze temporali concesse nell esecuzione di un azione Questi rappresentano la precisione richiesta nell effettuare le azioni come il taglio con il bisturi o nell esecuzione della diagnosi con strumenti a raggi X Le tabelle 4 10 e 4 11 contengono la lista completa di requisiti d interazione
383. re che il self service Analizzando attentamente le caratteristiche del distributore il diagramma SSD ottiene la seguente struttura fig 4 4 9 O 1 _ 19 _ uw Figura 4 4 SSD della pompa di carburante 139 4 Validazione di IDIM F _ gt _ gt y o 5 AI i _ i ii FXFFSFj5i a a oe EE gt gt _ SI consideri ad esempio il primo trend evolutivo T1 Functional contemporaneity Il prodotto inserito nel primo stato perch l utente deve arrestare la guida spegnere la macchina e fare il rifornimento Quindi deve interrompere completamente la prima funzione guida che stava eseguendo per iniziare e concludere la seconda rifornimento altrimenti non pu riprendere la prima funzione Nel trend T2 invece il prodotto si trova al terzo stato poich non ci sono dati da dover ricordare per effettuare Il rifornimento Creazione dei possibili percorsi evolutivi dell interazione Individuato il livello evolutivo il passo successivo la definizione dei CEP Per ogni requisito si devono comporre i CEP per ogni trend ritenuto idoneo Data la quantit di dati da riportare di seguito solamente i che verranno utilizzati successivamente vengono proposti Per ognuno viene indicato il requisito e il trend a cui si riferisce tab 4 3 Tabella 4 3 CEP utilizzati nello studio del distributore di carburante ener
384. re da un apposita vaschetta presente al di sopra del nastro di etichette una spatola elimina il colore in eccesso e tramite pressione si imprimono le immagini sulle etichette 187 6 Sfruttamento di IDIM CON 4 Figura 6 3 Modulo di stampaggio caldo dell oro Figura 6 4 Modulo di stampa meccanica a e clich per il rullo di stampa b 188 6 Sfruttamento di IDIM c litio GREGGE E Al momento la stampa interamente meccanica ovvero tutti i comandi che vengono dati per stabilire la pressione e la centratura dei dettagli sono tutti manuali L operatore deve muovere il rullo in alto e in basso pressione e verso destra e sinistra centratura attraverso una serie di manopole visibili in figura 6 4a Non sono aiuti digitali ne meccanici per stabilire la corretta combinazione di valori tutto affidato all esperienza dell operatore Vicino al modulo della stampa presente un dispositivo a raggi UV per asciugare piu velocemente il colore depositato II modulo successivo la fustellatrice meccanica fig 6 5a Essa consente di tagliare secondo una particolare forma l etichetta o suoi particolari Solitamente si utilizza per definire semplici contorni delle etichette ma spesso rimpiazzato completamente dalla fustellatrice laser Infatti la fustellatrice laser molto pi precisa ma lascia un solco maggiore sulle etichette e ci potrebbe in alcuni casi
385. re manualmente posizione e richieste quantita di pressione di stampa P19 azioni svolte interamente dalla macchina tempo trascorso per sistema costituito da due bracci meccanici su cui viene poggiato dall utente terminare una C52 Singolo funzione presenza di risposte fisiche o a monitor complessit C53 Singolo nell esecuzione di una funzione R11 R15 problema della calibrazione iur manuale della stampa meccanica il cilindro con il clich Una volta inserito il cilindro i due bracci lo posizionano correttamente in modo automatico senza l intervento dell utente in base ai sensori di posizione e alla geometria delle etichette derivante da SCADA T6 S4 P17 L utente per montare il clich deve aprire tramite un sistema automatico le protezioni per montare il cilindro e riattivarle poi con lo stesso sistema T3 S2 P7 P17 L utente deve aprire le protezioni della stampante meccanica per inserire il S cilindro premendo l apposito pulsante a lato T3 S2 P7 Le protezioni non sono pi removibili in modo da garantire una maggiore sicurezza nei confronti dell utente 711 53 Tutte le viti e le manopole devono essere tolte per evitare l insorgere di comportamenti errati nell utente P26 C54 Singolo 252 Appendici E concessa la regolazione della pressione di stampa in modo manuale se il cliche rovinato o consumato ma solamente tramite interfaccia grafica P35 L utente dalla schermata prin
386. re solamente grazie a L interazione pu avvenire solamente grazie L interazione avviene senza intermediari un intermediario esterno non automatico un intermediario esterno automatico TREND 4 Short term memory usage SIT DEF Sit Scrittura Macchina da scrivere Per riportare sul foglio Computer con un programma di scrittura Una una parola o una frase letta da qualche parte parola o una frase letta da qualche parte sul tale frase deve essere ricordata finch non la si computer o in internet pu essere direttamente scrive 4 1 2 copiata con gli appositi comandi Non c la necessit di ricordarsi qualcosa 4 1 1 Sit Chiamata Telefono classico fisso Per chiamare un numero Smartphone Per chiamare qualcuno che ha e risposta al letto in un giornale lo si deve ricordare fintanto pubblicato il suo codice QR in un giornale e che non si alza la cornetta del telefono e lo si compone nella tastiera 4 2 2 sufficiente riprendere il codice con la fotocamera dello smartphone e la chiamata si attiva automaticamente Non si deve ricordare alcun dato 4 2 1 Definizione Gli utenti devono memorizzare Gli utenti devono memorizzare Non ci sono dati da dover tenere in memoria temporaneamente dati prefissati scelti da altri temporaneamente dati scelti da loro stessi temporaneamente 110 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Tabella 3 20 Continua T5 TREND T5 Self update
387. re stati di errore Un ulteriore utilizzo di ITRE e soprattutto dei diagrammi SSD e di valutazione di successive release dello stesso prodotto In questo caso si impiega un unico SSD e si inseriscono le versioni e si possono valutare qualitativamente quali miglioramenti sono stati apportati La figura 3 22 mostra un esempio generico di valutazione tra due versioni di un prodotto m A Te T eJ T L L 1 T T p Te e T T T T T T T Figura 3 22 SSD con confronto tra due prodotti Si pu effettuare anche una valutazione tra prodotti diversi tra loro ma che soddisfano la stessa funzione generale In questo caso per si pu solo confrontare trend per trend e valutare quale prodotto sia migliore in modo locale e non in generale Questo limite viene considerato tra i possibili sviluppi futuri del metodo 119 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina ee 3 2 3 Prima del metodo In questo paragrafo viene applicato interamente il metodo ITRE a un prodotto di uso comune la lavatrice Inizialmente viene individuato il livello evolutivo attuale di un modello recente presente sul mercato successivamente vengono definiti CEP e infine le soluzioni progettuali basate su di essi La prima attivit quella di creare il diagramma SSD Si consideri il trend T1 Functional contempor
388. reare prodotti innovativi e anticipare i concorrenti sul mercato L applicazione separata dei tre metodi richiede troppo tempo e troppe risorse Per ovviare a questo problema i tre metodi sono stati integrati in un unico metodo completo di progettazione valutazione e previsione dell evoluzione dell interazione chiamato Interaction Design Integrated M ethod IDIM Questo metodo guida il progettista dall individuazione delle necessit degli utenti alla definizione di soluzioni progettuali usabili e innovative IDIM stato successivamente validato nei contenuti del database nell architettura e nei processi Il database stato testato e migliorato grazie a due casi di studio Il primo riguarda il design di un distributore di carburante energia il secondo si focalizza sul miglioramento dell interazione tra chirurghi maxillo facciali e la strumentazione utilizzata durante gli interventi L architettura e i processi di IDIM sono stati validati attraverso il confronto con un metodo di progettazione molto noto e ampiamente accettato nel mondo accademico Grazie a tale confronto stato possibile migliorare alcune attivit e inserirne di nuove per rendere IDIM piu intuitivo e automatizzato La versione aggiornata di IDIM stata poi sfruttata in due situazioni reali La prima e l applicazione di IDIM in un caso aziendale di redesign di una macchina per la finitura e il taglio di etichette Le soluzioni progettuali ottenute hanno permesso da un lato di s
389. recorder Classe di prodotto DVD recorder Prodotti elettronici per l intrattenimento Funzioni implementate 1 Guardare film da DVD esterno 2 Registrare istantaneamente il programma che sta guardando 3 Gestire l hard disk HD dell apparecchio immettendo foto ascoltando musica memorizzata etc 4 Programmare uno spettacolo televisivo nel tempo Criterio di classificazione degli utenti Funzioni utilizzate nel prodotto Classi di utenti 1 Utenti che usano un lettore DVD solo per guardare film da disco esterno 2 Utenti che sono in grado di registrare trasmissioni tv senza programmazione guardano pure film da disco esterno 3 Utenti che oltre a guardare film da dischi esterni sono capaci di gestire dati all interno dell HD 4 Utenti che visualizzano dati da DVD e HD e sono in grado di programmare nel tempo una registrazione Prodotti concorrenti M odello Samsung BD F8500 Modello Panasonic DM P BDT230 Modello Sony BDP S1100 Primo prodotto appartenente allo stesso dominio giocare Funzione media del prodotto 1 Utenti che usano il computer per giocare e ene Pe Funzione articolata del prodotto 1 Utenti che usano il computer per giocare navigare in internet e conoscono e utilizzano anche software di scrittura ed elaborazione dati Funzione molto articolata del prodotto 1 Utenti che usano il computer con applicazioni e software professionali spesso molto complessi e articolati Secondo prodotto a
390. rend 6 contenuti nel database di IDIM per fotografare il livello evolutivo in cui si ritrova il prodotto Considerando il caso studio precedente viene spiegato come si assegnano gli stati dei trend nelle tre situazioni possibili che si possono incontrare Il frigorifero non ha alcun dato temporaneo o permanente che l utente deve memorizzare quindi i trend T2 e T4si trovano all ultimo stato M entre nel trend T5 il prodotto si inserisce nel primo stato Infatti non c la possibilit di aggiornare il sistema rispetto ai nuovi prodotti inseriti Se si considera il trend T8 sono presenti solo manuali d istruzioni cartacei e quindi lo stato a cui appartiene il prodotto il terzo Eseguendo gli stessi ragionamenti per tutti i trend si ottiene il SSD completo fig 3 26 in cui le strip del diagramma sono state opportunamente riarrangiate FRIGORIFERO Figura 3 26 SSD riferito al caso studio del frigorifero Grazie al diagramma SSD e ai requisiti d interazione possibile ora definire i CEP 8 progettisti devono creare per ogni requisito tutti i CEP relativi ai trend Pu accadere che in alcuni casi non si possa creare il CEP riferito a un certo requisito in quanto non avrebbe senso Cid accade quando il trend descrive una caratteristica che non rientra nella definizione del requisito Di seguito si riportano per motivi di leggibilit solamente i CEP riferiti al caso del frigorifero che vengono utilizzati nella generazione delle linee gu
391. res Le 39 features rappresentano i requisiti ingegneristici e le caratteristiche fisiche del prodotto che i progettisti gestiscono durante il processo di sviluppo prodotto Domb 1998 Su et al 2008 Alcuni esempi vengono riportati di seguito e Peso di un oggetto in movimento La massa di un oggetto in un campo gravitazionale e quindi la forza che il corpo esercita sul suo supporto o sospensione e Resistenza La capacit di un oggetto di resistere alla deformazione attuata da una forza Ad esempio la resistenza a rottura e Perdita di informazioni Parziale o completa permanente o temporanea perdita di dati o della possibilit di accedervi Domb 1998 Durante le sue ricerche Altshuller not che la base su cui si creano le soluzioni innovative la contraddizione tra due aspetti del prodotto La contraddizione l effetto prodotto dall incrocio di due caratteristiche che hanno percorsi opposti e si verifica quando apportando una variazione al sistema una caratteristica si dirige verso il proprio miglioramento mentre l altra verso il proprio peggioramento Le caratteristiche sono le propriet specifiche di un componente o di un sistema e quindi le features sopra definite La feature che migliora il suo andamento viene detta migliorativa e l altra peggiorativa Esistono tre diverse tipologie di contraddizioni fisica amministrativa e tecnica Si ha una contraddizione fisica quando per una singola feature si vorrebbero avere pi v
392. rese prese dall utente e injautonomo nel azioni dell utente dall utente mentre le parte dal prodotto prendere le decisioni azioni sono condivise mentre le azioni sono ed eseguire le con il prodotto condotte quasi rispettive azioni senza completamente dal coinvolgere gli utenti prodotto TREND T10 Set up SIT DEF Sit Fuoco Per illuminare Lampada con Lampada con Illuminazione una stanza si develinterruttore Per fotocellula o sensore accendere con illuminare la stanza sildi luminosit Il fiammiferi o altro il deve fuoco su pezzi di legna tramite un pulsante lalpronto allo Stato Dopo averlo acceso ma poi rimanejottimale e si attiva e si deve sempre ejcostante nel tempo disattiva continuamente non si devono svolgere automatico senza ravvivare inserendo azioni ausiliarie per illaver bisogno che altri ceppi suo mantenimento l utente faccia delle azioni con esso Sit Televisori con Televisori Sintonizzazion sintonizzazione sintonizzazione e canali manuale L utente automatica a E accendere sistema sempre televisivi deve sintonizzare ilprodotto una volta canali televisivijacceso provvede in manualmente la prima automatico alla volta che guarda la tv e rilevazione e poi questi rimangono salvataggio dei canali registrati senza senza evidenziare bisogno di altre attivit queste attivit continue
393. rettamente dal guanto P28 T7 S4 Il chirurgo inoltre deve cambiare il bisturi se richiesto dal sistema T6 S3 Nel braccio robotico devono anche essere integrati 1 sistemi di visualizzazione e pulizia della zona da operare per evitare continue interruzioni dell operazione e bisogno di molto personale specializzato P7 160 4 Validazione di IDIM seras sms ZZZ ETTI III ZII UNUS NES cn Dotare il dispositivo di taglio di un sistema che sia in grado di memorizzare i protocolli operatori standard di adattarli alla situazione specifica del momento grazie all inserimento da parte del medico di alcuni dati particolari delle condizioni del caso chirurgico P17 Il braccio meccanico viene integrato in una struttura piu R17 vs R19 s complessa che esegue in completa autonomia tutta l operazione non solo l attivit di taglio medico esternamente controlla il processo C2 Combinato soa et R22 vs R24 non deve eseguire azioni ma viene dotato di tutti comandi per gestirlo T6 S4 P10 P17 Puo arrestare un azione o modificare negativa i x i alcuni parametri senza pero mettere in pericolo la vita del P9 Grazie poi ad una connessione wireless possibile chiedere la collaborazione di medici esterni che stanno seguendo da lontano l operazione 78 55 Quest ultimi possono interagire col sistema in modo attivo P11 L endoscopio o il s
394. ri per eseguire in modo completo l attivit indicata possono avere una qualsiasi struttura ovvero essere elementi fisici dati informatici somme di denaro e altro Graficamente vengono posti in ingresso nel lato sinistro del box e Output sono i risultati dell attivit compiuta e anch essi possono avere pi strutture Sono rappresentati come una freccia in uscita posta sul lato destro e Controlli sono quegli elementi che permettono un controllo una revisione dell attivit che si sta eseguendo solitamente sono norme regole euristiche l esperienza di qualche esperto etc quindi solitamente elementi immateriali Essi sono rappresentati come frecce in ingresso verticali poste nella parte alta del box e Meccanismi sono tutti gli strumenti necessari per completare l azione sono componenti fisici o anche persone che sono necessari per la costruzione di una parte o per lo svolgimento dell attivita La freccia in ingresso posta nella parte bassa del box La fig 3 13 riporta la struttura schematica di un nodo IDEFO La struttura gerarchica e ordinata delle attivit si riflette anche nelle eventuali loro scomposizioni in sub attivita Infatti IDEFO un modello top down in cui l attivit principale che indica l obiettivo che si vuole raggiungere viene scomposta in pi attivit elementari che a loro volta possono essere ulteriormente scomposte fig 3 14 Solitamente non si superano le 7 attivit in uno stesso livello Se ci accad
395. riori redesign del prodotto e quindi perdite di costi e di immagine per le aziende Questo uno degli aspetti che influisce nella scarsa accettabilita e utilizzo di questi strumenti nel mondo industriale 2 4 Teoria per l innovazione sistematica TRIZ TRIZ l acronimo russo di Teoriya Resheniya Izobreatatelskikh Zadatch ovvero di teoria per la risoluzione dei problemi inventivi sviluppata da Genrich Altshuller dall inizio degli anni 60 Lateoria halo scopo principale di rendere sistematico il processo di progettazione in particolare la parte pi creativa di generazione delle soluzioni progettuali Altshuller 1999 TRIZ applicabile a molteplici contesti diversi tra loro poich possiede strumenti generici e adattabili ai diversi prodotti L idea di base che regge la teoria la possibilit di rendere sistematica l ianovazione attraverso una serie di strumenti Tale concetto sorto grazie all analisi svolta su 40000 brevetti da cui Altshuller evidenzi che solamente poche idee erano realmente originali meno del 10 sul totale mentre tutte le altre si rifacevano ad esse Tali idee non originali erano ugualmente considerate delle innovazioni perch venivano applicate a domini completamente diversi dagli originali e quindi apparivano nuove Cong e Tong 2008 II TRIZ inoltre un valido aiuto per superare alcuni problemi psicologici che limitano la progettazione come ad esempio l inerzia psicologica Zhang et al 2009 e il Not I
396. risorse e prestazioni per i nuovi metodi M113 0 94 0 65 0 63 028 0463 M114 06 062 034 02 L ultima criticit viene risolta cercando di rendere automatizzato e invisibile all utente l algoritmo finale di calcolo L automatizzazione resa possibile attraverso l uso del software Access metodo viene trascritto all interno del software in cui sono presenti tabelle e maschere che dialogano con l utente e programmi che eseguono in autonomia i calcoli degli algoritmi Tali programmi sono scritti in Visual Basic e vengono attivati dagli utenti grazie ai comandi presenti nelle finestre di dialogo sottoforma di pulsanti L intero database di UEM M viene inserito all interno del software in particolari strutture dati chiamate tabelle Per ogni tabella dei criteri di caratterizzazione viene creata la sua omonima in Access L utente dialoga con il software attraverso le maschere specifiche strutture che consentono l introduzione di 15 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina dati dall esterno come ad esempio la selezione del tipo di attributi dei criteri e i loro relativi pesi Un esempio di maschera fornito dalla figura 3 2 che rappresenta la selezione della classe di situazione pi adatta al caso particolare MERE VE FA e a Ne 3 Bo Ge ENT S Ritorna all ambiente di sele
397. rocesso di sviluppo prodotto C inoltre da sottolineare che alcuni di questi strumenti derivano da altri gi presenti e largamente utilizzati in letteratura come ad esempio gli strumenti TRIZ e la HOQ Questo consente di aumentare la velocit di apprendimento nell utilizzo di IDIM per la familiarit che gli utenti percepiscono verso strumenti e processi simili che hanno gi sperimentato Tutte le caratteristiche sopra menzionate e in particolare la completezza e la flessibilit nell utilizzo di IDIM rendono il metodo adatto all ambito accademico della ricerca ma anche all ambito industriale Infatti la struttura di IDIM indirizza le soluzioni progettuali verso l idealit concetto molto legato al settore della ricerca Anche l aspetto del continuo aggiornamento dei dati contenuti nel database favorisce la ricerca perch le basi da cui si parte per l analisi sono costantemente le pi nuove presenti nello scenario accademico Queste caratteristiche per rendono IDIM adatto anche al mondo industriale Lo studio effettuato in Sei Laser lo dimostra Gli ingegneri dell azienda sono rimasti soddisfatti del lavoro fatto in quanto sono stati evidenziati problemi che anche loro stessi avevano individuato come ad esempio la complessit eccessiva del dialogo tra i due software di comando della macchina ma anche nuovi problemi da affrontare come ad esempio la difficolt nell interpretazione dei pulsanti presenti nell interfaccia di comando conte
398. rtamenti possibile individuare i concept strutturali piu adatti per poter ottenere il dato comportamento Ad esempio si consideri il principio another dimension spostarsi da un interazione di tipo fisico a un interazione senza contatti Tra 1 diversi suggerimenti il principio indica di modificare l interazione fisica in un interazione a riconoscimento vocale in cui assente qualsiasi contatto diretto La struttura del prodotto dovr essere opportunamente adattata per ottenere tale interazione Cosi facendo si riescono a generare nuove soluzioni progettuali sfruttando i principi d interazione in un modo completamente nuovo e diverso e CR5 Mancata generazione delle specifiche tecniche costruttive relative alla struttura Questa criticit possiede forti analogie con la settima criticit e per questo motivo verranno trattate insieme successivamente e CR6 Mancatatrasformazione delle soluzioni progettuali relative alla struttura in soluzioni progettuali relative al comportamento La sesta criticit pu essere considerata come una sorta di valutazione della struttura del prodotto Infatti la transizione dalle soluzioni progettuali strutturali a quelle relative al comportamento richiede una precisa analisi dei comportamenti consentiti dai componenti fisici Cid implica una valutazione dell impatto dei concept strutturali sull interazione tra utente e prodotto La parte relativa alla valutazione di IDIM gi predisposta per effettuare t
399. rvento di IDIM Infatti sfruttando alcuni suoi strumenti possibile ottenere direttamente dagli utenti le loro esigenze e indirettamente anche le condizioni ambientali e gli altri input di tipo ergonomico In particolare si devono sfruttare i primi tre strumenti di IDIM la classe di prodotto il questionario e gli aspetti d interazione Gli input infatti possono essere visti come specifici aspetti d interazione per la data situazione L obiettivo riuscire a sfruttare la classe di prodotto e il questionario per ricavare gli aspetti d interazione Quest ultimi per al momento hanno una struttura che consentono di definire solamente le esigenze degli utenti ma non gli aspetti ergonomici o ambientali circostanti Ci richiede una modifica della struttura della classe di prodotto e del questionario per riuscire a ricavare anche tali grandezze 205 6 Sfruttamento di IDIM a lt s a eT sas ann m Nella classe di prodotto ogni funzione deve essere suddivisa rispetto alle interazioni semplici che la compongono Questo individua tutti i blocchi FM Ui che devono comparire per simulare l interazione completa Per ogni interazione semplice la classe predispone una particolare etichetta che descrive l ambiente esterno In essa devono rientrare tutti gli elementi prodotti singoli componenti fenomeni fisici etc che intervengono e influenzano la specifica Interazione Ad esempio si consideri l interazione s
400. salvaguardano dati importanti del sistema unzioni sistemi intelligenti unzioni personalizzabili lementi d interazione per un uscita rapida dalle funzioni essaggi di errore essaggi di aiuto che compaiono durante le azioni Up Messaggi che compaiono dopo le azioni per spiegarne le Up conseguenze empo per concludere una funzione azione sec Down empo per leggere i messaggi prima che scompaiono sec Up Congruenza tra le sequenze delle azioni reali e quelle U E E Yo Up descritte nel manuale d istruzioni Congruenza tra le funzioni reali e quelle inserite nel manuale U d istruzioni P unzioni mancanti Down Ps De ntercambiabilit dei componenti d interazione Up Ph In empo per sostituire un componente d interazione sec Ph De mm3 x Up Down Ph In Ph Ps De Ph De Ph In Ph In Ps In Ph In Ph In Ph De Ph In Ph Ps In Ph De Ph In Ph In Down Up Up Up Up Up Down TI rm Ph In principi d interazione sono stati classificati nelle stesse quattro categorie dei requisiti in modo da poterli associare tra loro piu facilmente Un estratto della tabella dei principi viene proposto in tabella 2 20 in cui sono indicati per motivi di spazio solamente titoli la definizione e la classe di appartenenza 56 2 Stato dell arte Tabella 2 20 Estratto dei principi d interazione di IDGL N Principi 7 Definzone Categoriafe rasformazione di un azione complessa in piu azioni Rimuov
401. secondo subprocesso descrive il passaggio da Se S Anche in questa situazione non si pu trovare una corrispondenza nei processi di IDIM poich al momento le soluzioni progettuali rappresentano il risultato finale che si ottiene dal metodo non ci sono altre attivit in cui si ricavano le specifiche tecniche costruttive Questo rappresenta la quinta criticit CR5 M ancata generazione delle specifiche tecniche costruttive relative alla struttura Analysis primo subprocesso presente in questa fase reinterpreta nuovamente le strutture esterne reali In IDIM ci accade quando si svolge la parte di valutazione per validare le soluzioni progettuali S in quanto vengono reinterpretate e analizzate S dal punto di vista dell usabilita L altro subprocesso invece valuta i comportamenti B che si ottengono dalle strutture appena valutate S Anche questa parte non presente in IDIM ottenendo quindi la sesta criticita CR6 M ancata trasformazione delle soluzioni progettuali relative alla struttura in soluzioni progettuali relative al comportamento Le due criticit CR4 e CR6 sembrano essere in contraddizione tra loro In realt non cosi perch nel modello FBS coesistono entrambi i processi da cui scaturiscono le criticit in quanto appartengono a due diversi mondi mondo atteso per la CR4 e mondo interpretato per la CR6 In IDIM manca la distinzione tra i mondi e questo conduce ad una apparente contraddizione e Evaluation La v
402. serie di pulsanti ed eseguire determinate azioni tra cui aprire particolari rubinetti per far fuoriuscire l acqua Funzione articolata del prodotto 2 Connettere tubature miscelatori e altri componenti particolari per riempire un serbatoio 136 4 Validazione di IDIM sawss7sssismmasSSEKKGSSSSSESGESESESESESESISESWISSIWSEKSSSSECGESIREESTWISWSSEESESESTESISSSIGESSE ESE I I n Questa nuova classe di prodotto aggiunge un nuovo dominio che in IDIM ancora non esiste sistemi di rifornimento di energia Questo dominio non contiene solo i distributori di carburante ma anche altri prodotti come ad esempio i sistemi di ricarica delle auto elettriche o i gruppi di continuit elettrica che si attivano quando ci sono blackout prodotti per l analisi qualitativa degli utenti sono stati scelti opportunamente per poter coinvolgere piu utenti nella fase dell inchiesta Infatti l allacciamento alla rete elettrica un attivit diffusa e i vari gradi di difficolt sottolineano la capacit e l esperienza di un utente nell utilizzare prodotti che immettono energia in un secondo sistema prodotti concorrenti selezionati non si basano su modelli specifici di pompe di benzina o su apposite colonnine per la ricarica elettrica di una certa azienda Si considerano due prodotti generici perch le azioni richieste sono le stesse nei diversi modelli Creazione automatica del questionario per gli utenti e relativa compilazione In questa fase gr
403. settori allargando lo spazio di applicazione Ad esempio Benner et al 2003 ha verificato la possibilit di applicare la teoria al settore della produzione alimentare Dikmen et al 2005 hanno introdotto QFD nel mondo dell edilizia M arsot 2005 ha usato la QFD per integrare gli aspetti dell ergonomia nei processi di design Tang et al 2002 hanno applicato i concetti della teoria al campo della finanza e infine M oores 2006 al campo della radiografia medica Tutti i lavori condotti hanno riportato buoni risultati sottolineando l efficacia di analisi del metodo Ritornando alla spiegazione della House Of Interaction essa riprende diverse parti della HOQ e le trasforma per renderle adatte all analisi dell interazione tra utente e prodotto Inoltre ci sono alcune parti nuove che la contraddistinguono dalla precedente La figura 2 7 riporta la struttura generica che possiede la HOI Di seguito vengono descritte nel dettaglio le diverse parti e Parte I Aspetti riscontrati In questa sezione sono elencati tutti gli aspetti importanti Sia positivi che negativi che gli utenti intervistati hanno indicato nel questionario Tali aspetti vengono trascritti nella HOI in forma generica n con accezione positiva n negativa per considerarli tutti allo stesso modo Ad esempio considerando il navigatore satellitare come prodotto due aspetti che sono stati riscontrati sono il sistema non mantiene mai la stessa strada se ripetuta pi di una volta
404. si aprono le protezioni e si alzail cilindro Se si deve attaccare il cliche si attiva l aspirazione d aria con l apposito pulsante di comando mentre se si deve togliere si spegne l aspirazione con un altro pulsante posto vicino al precedente P9 P19 pulsanti di accensione spegnimento aspirazione aria e apertura chiusura protezioni sono a bordo macchina per facilitare le operazioni P10 e non Combinato R1 vs R11 disturbare il normale processo di problem solving dell utente P24 Per C54 e C55 positiva ottenere ci il modulo dovr avere la stessa forma e struttura degli altri in cui sono presenti i 4 pulsanti in modo da facilitarne il riconoscimento e l utilizzo P38 L inserimento della nuova bobina di carta con le etichette non deve pi essere a carico completamente dell utente ma della macchina che in automatico C65 Singolo mantiene sempre della carta in rotazione al suo interno 76 54 P17 senza richiedere nulla all utente Ci implica l inserimento di nuovi componenti e materie prime per mantenere la continuit della funzione L utente non deve pi occuparsi di far passare a mano la carta per tutta la R19 vs R38 positiva Combinato C52 e C60 C66 Singolo Complessit macchina perch tale azione viene eseguita automaticamente dalla macchina nell inserimento e 6 54 P21 L utente deve solo controllare quando la bobina della carta bianca passaggio iniziale finisce per sostituirla della carta Per evitare che l utente
405. so si assegna particolare importanza alle prestazioni e alle risorse rispetto alla situazione e agli obiettivi La tabella 3 12 riporta la matrice del confronto completa 80 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Tabella 3 11 Tabella dei pesi delle feature per il caso studio della lavatrice Um m Paj o o 5 0 Tabella 3 12 Matrice del confronto coppie per il caso studio della lavatrice __ Situazione Obiettivi Feature Risorse Prestazioni Prestazioni 9 Inseriti valori della matrice del confronto all utente viene solamente chiesto di visualizzare la lista completa del multi metodo che viene riportata nel seguente elenco puntato e 1 Collaborative Usability Inspection e 2 TeachingMethod e 3 Formal Usability Inspection e Consistency Inspection e 5 Physiological Monitoring e 6 Want amp NeedAnalysis 7 Coaching Method Come si pu notare gi rientrano i nuovi metodi inseriti nella lista e grazie all utilizzo di Access la procedura diventa molto pi semplice e breve rispetto alla struttura precedente 3 1 2 IDGL Lo stesso processo di revisione adottato per UEMM stato applicato per IDGL Il gruppo di ricerca ha effettuato alcuni casi studio ha analizzato la struttura interna del database e degli strumenti sfruttando le indicazioni di revisori delle riviste a cui stato sottoposto un articolo che si focalizza sul Metodo Sono emerse al
406. so di valutazione 6 Quanto possibile investire sulla formazione del team di lavoro deve impiegare un tempo inferiore alle 100 ore Il livello di esperienze e conoscenze possedute dal team di lavoro medio Si richiede una strumentazione standard poco costosa possiede un livello medio di disponibilit finanziaria formare e istruire il team di alcun metodo Non deve essere eliminato alcun metodo Si devono eliminare metodi appartenenti alla fascia TR 1 Si eliminano i metodi appartenenti alla fascia ER 3 Non deve essere eliminato alcun metodo SI eliminano i metodi appartenenti alla fascia ER 3 lavoro Non si prestazioni predominanti ricercano dati oggettivi SI eliminano metodi appartenenti alla fascia TP 1 Non deve essere eliminato alcun metodo 7 Si ricercano particolari prestazioni dal processo ricercano particolari come risultati 8 Si ricercano dati oggettivi ovvero dati visualizzabili misurabili fisicamente durante lo svolgimento della valutazione Dopo queste scelte si compone la prima parte della matrice delle decisioni tabella 2 15 in cui si evidenziano i valori assegnati a ciascun metodo rispetto a ogni criterio e soprattutto grigio sono segnati i metodi di valutazione esclusi dall analisi per incompatibilit rispetto alle caratteristiche richieste Il gruppo di ricerca ora deve completare la matrice del confronto a coppie In questo caso
407. so di problem solving Un dell utente 7 2 4 esempio riguarda il blocco dell uscita del vapore e quindi l impossibilit di stirare fintanto che non si raggiunta la giusta temperatura 7 2 2 Definizione Non sono presenti feedback feedback sono presenti solo sell feedback S generano feedback S generano richiesti dall utente automaticamente ma disturbano in automaticamente rispettano il qualche modo il naturale processo di processo di X problem solving problem solving dell utente dell utente 113 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Tabella 3 20 Continua 8 TREND T8 Help TREND T8 Help Sit Apertura di Chiave metallica in un Carta magnetica Alla Carta elettronica con il Riconoscimento vocale hotel senza reception reception l addetto codice Un aiuto impronte digitali Non ci sono aiuti nel spiega come risolvere i interattivo presente retina Il sistema caso di problemi con la problemi con la carta se richiesto dall utente possiede al suo interno chiave 8 1 2 8 1 3 una tecnologia cosi avanzata che non c la possibilit che si creino errori 8 1 4 Sit Scrittura Primi programmi di Odierni programmi di scrittura disponibile il scrittura software manuale cartaceo sono predisposti per 8 2 1 consentire all utente di chiedere aiuto e sono in grado di eseguire la maggior parte delle azioni per risolvere il problema 8 2 2 Sit Orologio da polso
408. so tra 4 e 8 e dovrebbe essere possibile variarlo piu di una volta e Mancata classificazione delle soluzioni progettuali finali rispetto F B e S Le soluzioni progettuali non sono classificate rispetto a F B e S come accaduto per i CEP La criticita sottolinea l importanza di specificarli rispetto alle tre entit perch aiuta molto i progettisti nell interpretare e specificare al meglio i concept durante il processo di sviluppo prodotto in particolare durante la generazione delle specifiche tecniche Per ottenere cid i principi d interazione devono essere classificati nelle variabili FBS poich in questo modo anche le soluzioni derivanti da essi risulteranno direttamente classificate in base alle tre variabili L analisi dei principi e dei loro esempi associati evidenzia che alcuni di loro si riferiscono solamente ad una singola variabile mentre altri contengono un doppio o anche triplo riferimento Comunque risulta sempre possibile classificare i principi in modo chiaro Le definizioni vengono lasciate cosi come sono poich gi contengono al loro interno dei riferimenti alle funzioni comportamenti o strutture Ad esempio il principio segmentation suggerisce scomporre le azioni complesse in pi azioni semplici Il termine azioni essere inteso come un riferimento diretto al comportamento in quanto il principio indica proprio di modificare le azioni di utente e o prodotto durante l interazione e quindi il loro comportamen
409. specifiche tecniche come richiesto dal modello FBS e quindi insorge una nuova criticit Data la somiglianza con la CR7 viene inglobata al suo interno e gestita insieme e Un altro subprocesso importante da menzionare in questa fase la costruzione della memoria ogni qualvolta si attua il processo di design In IDIM questo processo viene costantemente eseguito poich ogni volta che si incontra un nuovo dato viene subito catalogato e memorizzato nel database interno del metodo 4 3 3 Analisi criticita Le sette criticita riscontrate vengono analizzate dettagliatamente per stabilire se possibile sfruttarle per creare dei miglioramenti da apportare all architettura di IDIM Prima di cominciare con l analisi opportuno effettuare un importante considerazione La maggior parte delle criticita sono relazionate alle variabili N e R Ci per atteso in quanto IDIM un metodo focalizzato sull utente e grazie alle modifiche apportate da Cascini et al 2013 stato possibile valutare in modo pi specifico IDIM e CR1 Diverso ordine temporale delle azioni nel processo di Needs identification La prima criticita suggerisce di analizzare i risultati dei questionari prima di processarli all interno della HOI per ricercare i bisogni impliciti degli utenti Questa ulteriore analisi generare nuovi aspetti d interazione e quindi nuovi requisiti e nuove soluzioni progettuali Per ottenere tale processo una nuova tabella viene aggiunta
410. specifico viene assegnata pi importanza alle prestazioni e alle feature rispetto che alle situazioni e agli obiettivi Ci perch il prodotto deve garantire buone prestazioni a livello funzionale ma anche a livello interattivo per non aver bisogno di creare un servizio clienti sempre presente Per ottenere ci ovviamente il DVD recorder deve essere progettato in modo accurato nelle sue diverse feature Le risorse hanno un importanza intermedia in quanto consumi sono molto contenuti e quindi perdono di importanza per l utente La tabella 2 16 riassume i dati della matrice 42 2 Stato dell arte Tabella 2 15 Matrice delle decisioni per il DVD recorder 11 50 15 50 M16 0 M17 60 M18 60 M19 67 M21 43 M22 11 M23 67 M24 50 M25 60 M26 1 M27 43 M28 60 M31 93 M32 100 M33 100 Tabella 2 16 del confronto coppie per il DVD recorder sse ew ee s s sn geometrica assoluto Obiettivi 5 1 03 03 02 Feature 7 3 1 5 03 5 3 02 1 02 090 12 Prestazioni 9 5 3 5 1 0 3 68 L ultimo processo consiste nell applicazione dell algoritmo per la generazione del multi metodo Di seguito vengono riportati i valori della prima iterazione tab 2 17 e successivamente per motivi di spazio direttamente la lista ordinata dei metodi di valutazione dell usabilit piu adatti per il caso studio del DVD recorder Tabella 2 17 Prima iterazion
411. ssi Nella maggior parte dei prodotti la struttura viene definita in termini di geometria topologia e materiali La struttura risponde alla domanda cos e o In cosa consiste l oggetto e Comportamenti Behaviours B descrivono gli attributi che possono essere derivati dalla struttura S del prodotto essi rispondono alla domanda cosa fa l oggetto Il metodo FBS analizza tutte le possibili relazioni tra le tre variabili e alla fine deriva un insieme ordinato di otto processi che racchiudono un intero processo di sviluppo prodotto La figura 4 14 rappresenta schematicamente i processi che verranno spiegati nel successivo elenco Gero e Kannengiesser 2004 e Formulation trasforma i requisiti ingegneristici espressi in funzioni F in comportamenti che sono previsti essere in grado di implementare tali funzioni Be e Synthesis trasforma i comportamenti previsti Be in strutture S che devono essere in grado di riprodurre tali comportamenti e Analysis deriva il reale comportamento del prodotto Bs dalla struttura S e Evaluation confronta i comportamenti reali Bs derivanti dalla struttura con quelli attesi Be per capire se la soluzione ideata nella struttura essere accettata in base alle richieste iniziali Figura 4 14 Rappresentazione del metodo FBS Gero e Kannengiesser 2004 164 4 Validazione di IDIM sss ZZZ a aaa n e Documentation produce una serie di specifiche t
412. ssisted Intraoral Coronoidectomy Journal of Craniofacial Surgery vol 23 6 pp 1838 1840 A Roderburg F Klocke P Koshy 2001 Principles of technology evolutions for manufacturing process design Procedia Engineering vol 9 pp 294 310 D T Ross 1977 Structured Analysis SA A language for communication ideas IEEE Transactions on software Engineering vol 3 1 pp 16 34 D T Ross K E Schoman 1997 Structured analysis for requirements definition IEEE Transactions on software Engineering vol 3 1 pp 6 15 M Rosson Carroll 2001 Usability Engineering San Francisco M organ Kaufmann Rubin D Chisnell 2008 Handbook of usability testing How to plan design and conduct effective tests Hoboken NJ Wiley T L Saaty G Vargas 2000 Models methods concepts amp applications of the analytic hierarchy process International Series in Operations Research amp Management Science vol 175 Springer D Savransky 2000 Engineering of Creativity Introduction to TRIZ methodology of Inventive Problem Solving CRC Press D Schon G Wiggins 1992 Kinds of seeing and their functions in designing Deisgn Studies vol 13 2 pp 135 156 SDI Tools Triptych software disponibile in http www stat design com Software Triptych html Ultimo accesso 04 07 2013 D Serban E Man N lonescu T Roche A TRIZ Approach to Design for Environment Product Engineering vol 1 pp 89 100
413. sso Rubinetto per l erogazione del gas dominio Funzione facile del prodotto 1 Apertura con erogazione casuale del gas Funzione media del prodotto 1 Apertura e regolazione della fuoriuscita del gas Funzione articolata del prodotto 1 Apertura regolazione e manutenzione del sistema di erogazione del gas Secondo prodotto appartenente allo stesso Rubinetto per taniche e contenitori in plastica dominio Funzione facile del prodotto 2 Apertura con erogazione casuale del liquido 1 2 3 209 6 Sfruttamento di IDIM _ r cs gt E lt iiii JMMMLIia i po gt o gt 7 gt yq 0o oo 0oAAAAI _ GG T e FF Funzione media del prodotto 2 Apertura e regolazione del liquido Funzione articolata del prodotto 2 Apertura regolazione del liquido installazione e disinstallazione del dispositivo per l erogazione Successivamente si genera il questionario per gli utenti Ad esempio nel caso del posizionamento delle mani e della fuoriuscita dell acqua dal rubinetto nella prima funzione la domanda si concentra sul lavandino e assume la seguente forma fig 6 15 Per azionare l uscita automatica dell acqua quali aspetti dovuti alla presenza del lavandino creano difficolt o aiuti nel raggiungimento del tuo obiettivo L altezza lavandino La profondita del lavandino La forma del lavandino La tua statura La tua corporatura Figura 6 15 Estratto del questionario per il rubinetto automatico Il
414. sso vengono inseriti 21 UEM ripresi dalla letteratura che si basano sia sull impiego degli utenti finali sia dei soli esperti del settore oppure una combinazione delle due categorie Essi sono Controlled Experiment Focus Group Physiological Monitoring Post Task Walkthrough o Retrospective Testing Query Techniques Remote Usability Testing Think Aloud Co Discovery Learning e Coaching M ethod per la categoria user based per la categoria expert based sono presenti Consistency Inspection Features Inspection Formla Usability Inspection Expert Usability Walkthrough Heuristic Evaluation Guideline based Evaluation M odel Based Evaluation Using Previous Studies Gli ultimi quattro metodi appartengono alla categoria ibrida Competitive Comparative Analysis Collaborative Usability Inspection Pluralistic Walkthrough e Partecipatory Cooperative Heuristic Evaluation la descrizione dei metodi sopra citati si trova nel paragrafo 2 2 Il database viene caratterizzato rispetto ad una serie di criteri che rispecchiano gli elementi principali di cui tener conto all interno di un processo di valutazione dell usabilita Tali criteri sono ottenuti dalla comparazione di studi presenti in letteratura come ad esempio Hartson et al 2001 Freiberg e Baumeister 2008 e Koutsabasis et al 2007 da alcuni casi studio di valutazione dell usabilit svolti in precedenza dal gruppo di ricerca e dalla conoscenza ed esperienza personale dei componenti di tal
415. sti criteri vengono gestiti in modo troppo soggettivo e nella maggior parte dei casi assente unaroadmap che indichi chiaramente come poterli sfruttare Inoltre la validit e l affidabilit dei risultati che si ottengono devono essere ancora analizzate in profondit Alcuni gruppi di ricerca si stanno focalizzando su questi problemi come ad esempio Filippi e Barattin 2012a con il metodo UEM M che verr trattato nel dettaglio nei paragrafi successivi 2 3 Interaction Design L Interaction Design ID una disciplina della progettazione meccanica per lo sviluppo prodotto che si focalizza sull interazione uomo macchina Dix et al 2004 Park 1996 Con il termine interazione uomo macchina si intende il dialogo che si instaura tra l utente e il prodotto Tale dialogo descrive sia i comportamenti degli utenti che il funzionamento del prodotto compresi le azioni che esegue e i feedback che restituisce L ID fornisce le soluzioni progettuali migliori per rendere l interazione piu naturale intuitiva e usabile possibile Lee et al 2010 L interazione connessa al concetto di usabilit per la definizione del concetto di usabilita si rimanda al paragrafo 2 1 del documento infatti per avere una buona interazione tra l utente e il prodotto il prodotto deve essere facile e intuitivo da usare Per ottenere tale interazione l ID analizza approfonditamente l utente le sue caratteristiche e i suoi comportamenti per ricavare le sue esigenze e
416. stituiti dalle misurazioni delle performance rilevate dai prototipi Gli FM Ui hanno una doppia natura e sono divisi in due categorie Da un lato ci sono gli output che possiedono lo stesso ruolo e lo stesso significato dei FM U tecnologici Essi sono la traduzione dei bisogni e delle attese degli utenti in grandezze misurabili e comparabili rispetto ai valori target stabiliti Considerando nuovamente l esempio del volume della radio l output si no riferito al successo o meno dell azione svolta per modificare il volume rispetto a quanto ricercato e alle condizioni ambientali Dall altro lato la seconda 207 6 Sfruttamento di IDIM iZ IEEE MU MNNDECCN M I m rant m categoria di output introduce nuovi aspetti che caratterizzano l interazione dal punto di vista temporale Essi sono valori numerici Booleani percentuali etc che diventano noti e usabili solo in un preciso momento e solamente seguendo un preciso percorso Questi output possono diventare input per nuovi blocchi FM Ui Ad esempio si consideri il blocco che simula l arresto di un auto azionata dall autista L output che si genera del tipo si no ma si ottiene solamente quando l utente preme sul pedale del freno con una certa intensit in cui intervengono anche le condizioni di manutenzione della macchina e dell ambiente esterno Struttura FMU tecnologici generano gli output partendo dall elaborazione degli input all interno di apposite espressioni matematiche
417. strumenti e nuovi inserimenti di IDIM Le prime attivita di IDIM sono rimaste invariate Infatti il progettista deve prima di tutto selezionare la classe di prodotto riferita al suo caso in esame Nel database del metodo stata inserita la nuova classe di prodotto relativa al distributore di carburante energia che si pu visualizzare nel paragrafo 4 1 Automaticamente vengono creati i questionari da proporre agli utenti per raccogliere gli aspetti d interazione La tabella che contiene gli aspetti d interazione stata integrata con 5 nuovi elementi che vengono catalogati al suo interno nella sezione aspetti generali della funzione l aspetto A27 Livello di rischiosit della funzione procedura nella sezione fisicit gli aspetti 28 Quantit di tempo trascorso per sostituire un componente A29 Livello di precisione nell esecuzione delle funzioni azioni A30 Livello di sforzo fisico richiesto e in visibilit delle procedure e delle azioni A31 Quantit di conoscenze richieste In questo momento si inserisce il nuovo strumento definito grazie al confronto con il modello FBS la matrice delle relazioni degli aspetti Infatti essa viene usata per identificare eventuali nuovi aspetti derivanti da quelli indicati dagli utenti Tale attivit deve ovviamente essere effettuata prima di applicare la HOI dopo aver raccolto gli aspetti dai questionari La matrice ha una struttura molto semplice lungo le righe ele colonne
418. su GESSSSISICGESSEKKESSESEK Ng ae L H Tong H Cong S Lixiang 2008 Automatic classification of patent documents for TRIZ users World Patent Information vol 28 pp 6 13 C Toro W Millesi N Zerman M Robiony M Politi 2006 A case of aggressive ossifying fibroma with massive involvement of the mandible differential diagnosis and management options International Journal of Petriatric Otorhinolaryngology Extra vol 1 167 172 M S Torrente A M Prieto D A Guti rrez M E A de Sagastegui 2013 Sirius A heuristic based framework for measuring web usability adapted to the type of website The Journal of Systems and Software vol 86 pp 649 663 Trisolver 2 1 Idea Generator amp Manager disponibile http www trisolver eu software innovationssoftware htm Ultimo accesso 04 07 2013 S Tullis J Stetson 2004 A comparison of questionnaires for assessing website usability Proceeding of the UPA 2004 Usability Professional Association conference Minneapolis MN D G Ulmann 2003 The mechanical design process McGraw Hill International Edition Z Wang W P He D H Zhang H M Cai S H Yu 2002 Creative design research of product appearance based on human machine interaction and interface Journal of Materials Processing Technology vol 129 pp 545 550 Watkins Smith 2008 Website quality and corporate financial performance Journal of Accounting Business 6
419. ta di nuovi processi ma tenendo sempre presente la suddivisione in F B e S La nuova architettura di IDIM stata migliorata e aggiornata in pi punti e viene testata approfonditamente nel prossimo paragrafo in cui viene sfruttata per un caso aziendale e per la costruzione dei componenti per la simulazione dell interazione 185 6 Sfruttamento di IDIM 6 Utilizzo di IDIM Nella fase di validazione l efficacia di IDIM stata dimostrata come metodo completo di sviluppo prodotto rivolto all interazione In questo capitolo IDIM viene sfruttato in due situazioni reali in cui si evidenziano gli effettivi contributi che apportare al mondo Industriale e accademico Infatti la prima parte tratta il caso di redesign di una macchina industriale per la stampa e finitura delle etichette effettuato insieme all industria costruttrice mentre la seconda parte riguarda il mondo accademico e in particolare la generazione dei Functional M ock Up incentrati sull interazione in cui IDIM viene sfruttato per l individuazione di alcuni importanti elementi che li compongono 6 1 Redesign di una macchina industriale L azienda Sei Laser Converting ha proposto al gruppo di ricerca di effettuare il redesign della macchina industriale Label M aster con l obiettivo di migliorare l interazione con l operatore che ne gestisce il funzionamento Durante lo studio il prodotto viene analizzato in collaborazione con gli ingegneri dell azienda paragraf
420. tare come lavora il metodo e se in grado di generare soluzioni usabili e innovative Grazie soprattutto all ultimo caso studio verr valutata la flessibilit delle procedure e degli strumenti di IDIM Nella seconda parte del capitolo si procede con la valutazione delle strutture e dei processi tramite il confronto con un metodo di progettazione accettato dal mondo accademico e considerato in questa ricerca come un modello sul quale basare le eventuali modifiche di IDIM 4 1 Applicazione di IDIM nel settore industriale Il metodo IDIM viene applicato per il design di un nuovo distributore di carburante energia in cui si pone l obiettivo principale di cercare di rendere il pi possibile automatizzata l operazione di ricarica Nel testo vengono indicate le fasi seguite per lo sviluppo del nuovo prodotto come indicato nel paragrafo 3 3 La figura 4 1 riassume brevemente le fasi che verranno seguite nell esecuzione del caso studio 134 4 Validazione di IDIM TE EEUU ERU 22222222522 i Gi oM fff amp amp ffgeg xw amp ili amp amp MGO lt w_w__T _OA b b b_ b b b bpr eaeaee e I T __ i Il Creazione igenze e aspettative degli utenti automatica del questionario per gli utenti e relativa D compilazione A2 Identificazione analisi degli aspetti dinterazione per definire 1 requisiti dinterazione Requisiti dinterazione
421. tecnologico Evoluzione attraverso il coordinamento e il de coordinamento degli elementi del sistema molto simile nell ambito biologico a le specie viventi cambiano a volte loro stesse e a volte influenzano il cambiamento di altre Lo sbilanciamento di questo fenomeno causa catastrofi nell ecosistema o forti stress fisiologici malattie e a volte anche la morte nei singoli esseri viventi In questo esempio si sottolinea la possibilit di avere evoluzioni ordinate e bilanciate oppure non coordinate che possono provocare danni Si consideri ora dall altro lato il trend biologico l accelerazione della velocit di evoluzione di una specie direttamente proporzionale alla complessit dell organismo i mammiferi evolvono piu velocemente dei batteri Esso completamente nuovo perch nessuno dei trend TRIZ si focalizza sulla velocit dell evoluzione Analizzando ulteriori ricerche al momento assente una customizzazione dei trend TRIZ nell ambito dell Interaction Design e dell usabilit Esistono come gi sottolineato nei paragrafi precedenti principi e regole che governano l interazione ma non indicano quale potrebbe essere la sua evoluzione nel tempo 23 2 Stato dell arte EI rana n m La teoria TRIZ composta anche da altri strumenti come ad esempio l analisi Substance Field e le 76 soluzioni standard Chang 2005 Terninko 2000 L analisi Substance Field un metodo analitico che definisce e risolve un problema i
422. tenendo un livello piu generale possibile dei problemi che si discutono Physiological Monitoring Il metodo si basa sulla rilevazione di cambiamenti psicofisici per identificare eventuali problemi di usabilit di uno prodotto Dix et al 2004 Questa tecnica si basa sul concetto che quando l utente incontra un problema o comunque un aspetto che non soddisfa il suo personale processo di problem solving si generi dello stress a causa degli sforzi intrapresi per risolvere tale problema Nel caso opposto se l interazione risulta buona si ottiene uno stato rilassato All utente viene chiesto di eseguire determinati compiti con il prodotto durante i quali viene costantemente monitorato attraverso una serie di sensori Tali sensori rilevano alcuni parametri fisiologici ritmo cardiaco elettroencefalografia dilatazione pupillare movimento degli occhi e attivit delle ghiandole sudoripare Il metodo molto recente e poco utilizzato perch si richiedono ingenti risorse e attrezzature Post Task Walkthrough o Retrospective Testing Il metodo si basa sul commento postumo degli utenti sulle attivit che hanno svolto durante il test di usabilit precedente in modo da ricavare ulteriori informazioni Nielsen 1993 All utente viene chiesto di rivedere tramite filmato e di commentare quanto detto durante il test di utilizzo del prodotto Grazie all ulteriore verifica l utente aggiunge nuove informazioni pi specifiche perch possiede piu tempo per c
423. tente deve svolgere alcune attivit assegnate spiegando ad alta voce tutto quello che sta facendo quello che avrebbe voluto fare ma ci sono stati degli ostacoli le sue impressioni e commenti Un osservatore esperto di usabilit monitora e registra il test ricavando informazioni su quali aspetti e azioni possono essere dei potenziali problemi rispetto al percorso logico dell utente Da questa tecnica si ricavano molte informazioni ma l osservatore deve essere esperto del campo perch non pu mai intervenire per non disturbare il processo mentale dell utente Quest ultimo a sua volta avere difficolt nel parlare ed eseguire le azioni contemporaneamente perch non un comportamento naturale che avrebbe nell usare il determinato prodotto ma non puo essere aiutato dal valutatore Co Discovery Learning Il metodo una variante del Think Aloud in cui gli utenti non vengono testati singolarmente ma in modo collegiale Downey 2007 Contemporaneamente gli utenti devono svolgere dei 2 Stato dell arte ssssassiss ZZZ NAMES CNN I a I compiti con il prodotto durante l esecuzione devono esporre che cosa pensano confrontarsi tra loro per risolvere eventuali problemi Anche in questo caso sono presenti degli osservatori che analizzano i comportamenti e le discussioni senza mai intervenire Tecnica molto utile quando si possiedono ristretti budget e tempi Coaching Method Il meto
424. tente e quindi rispetto al trend T5 Self update il prodotto viene posto nel secondo stato Il prodotto consente alcuni tipi di aggiornamento per qualche elemento interno ma l intervento dell utente per portare a termine la procedura necessario La corrispondente definizione del CEP per lo stato T5 S3 ll prodotto si aggiorna automaticamente senza l intervento dell utente diventa la radiosveglia deve aggiornare l ora senza coinvolgere l utente Si consideri ora il trend T8 Help e lo stato in cui si trova al momento il prodotto il terzo perch se si presenta un qualche problema da risolvere sulla radiosveglia c solamente un manuale d istruzioni cartaceo che essere d aiuto all utente La generica definizione dell ultimo stato del trend T8 recita Sono presenti aiuti proattivi e il CEP che ne deriva e la radiosveglia deve contenere procedure proattive in grado di prevenire malfunzionamenti Definizione del metodo di previsione dell evoluzione dell interazione Grazie alla presenza di questi due nuovi strumenti possibile costruire un nuovo metodo di progettazione che sia in grado di fornire delle soluzioni progettuali che anticipino le evoluzioni 118 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina rcso o_M a swsSss dei prodotti in ambito dell interazione II risultato dell unione e collaborazione dei due strumenti genera il metodo di design ITRE
425. tep che compone la procedura di IDGL riguarda la raccolta delle esigenze e attese degli utenti attraverso specifici questionari Step 1 in fig 2 4 Per effettuare ci il progettista deve innanzitutto identificare la tipologia di utenti che pu fornire le informazioni pi utili per lo studio IDGL suggerisce una serie di criteri fondamentali perla catalogazione degli utenti Nello specifico vengono create due liste di criteri e quindi due diverse classificazioni La prima ha lo scopo di classificare gli utenti in base al tipo di prodotto in esame mentre la seconda fornisce una valutazione qualitativa della persona intervistata La prima lista di criteri viene ricavata grazie alle ricerche svolte da Nielsen Nielsen 1993 A causa della variet di prodotti presenti sul mercato impossibile definire un unico criterio per classificare gli utenti Quindi IDGL ordina in base alla frequenza di utilizzo seguenti criteri tra i quali il progettista sceglier il pi adatto 1 Suddivisione in base alle funzioni utilizzate 2 Suddivisione in base alla competenza ed esperienza dell utente con prodotti simili a quello in esame 46 2 Stato dell arte s aamarwuussnaauy ___ _ _ _ _ _ _ _ 3 Suddivisione in base alle caratteristiche personali dell utente come eta titolo di studio etc La seconda classificazione consente di valutare gli utenti in base alla loro esperienza con prodotti diversi da quello consider
426. teriormente analizzate e vengono ipotizzate nuove evoluzioni andando ad accrescere la memoria interna subprocessi push pull interni 4 5 6 Grazie a quest ultime analisi possibile gi ora definire gli obiettivi da perseguire ovvero cio che ci si attende dal prodotto in termini di funzioni sp 7 comportamenti sp 8 e strutture Se sp 9 Inoltre si trasformano le funzioni attese in comportamenti attesi Be sp 10 Tutti questi processi rispecchiano il processo originario che dalle funzioni generava i comportamenti attesi e Synthesis Sono presenti solamente due subprocessi Il primo trasforma i comportamenti attesi Be in strutture attese Sei sp 11 Successivamente le strutture attese devono essere convertite in strutture esterne S sp 12 reali in grado di rappresentare gli obiettivi che si sono stabiliti come accadeva anche nel processo classico e Analysis Le strutture esterne S vengono attentamente osservate e analizzate per ricavare le interpretazioni interne di esse S sp 13 Per rispettare il processo classico le strutture 167 4 Validazione di IDIM sss ccc interpretate devono essere ulteriormente valutate e trasformate in comportamenti interpretati sp 14 e Evaluation Questo processo non varia rispetto all originale infatti comportamenti interpretati vengono confrontati con quelli attesi costruiti in precedenza sp 15 e Documentation Se il pre
427. ti terza euristica delle 10 euristiche di Nielsen e Concept combinato C2 Se pi chirurghi da pi luoghi diversi possono intervenire durante l operazione possono nascere problemi di controllo e comando per chi realmente presente Supportare il controllo interno settima regola delle 8 regole d oro di Shneiderman e Concept combinato C4 La sostanza impiegata per la cicatrizzazione non fornisce alcun feedback durante la sua asciugatura e neppure durante il periodo di copertura Offrire un feedback informativo terza regola delle 8 regole d oro di Shneiderman Queste revisioni vengono analizzate e integrate alle soluzioni progettuali a cui si riferiscono In particolare si devono individuare i requisiti a cui si possono associare conseguentemente al principi che possono essere utili per risolvere il problema Nella seguente tabella si riportano le soluzioni progettuali revisionate in cui si evidenziano i requisiti che sono stati aggiunti ei principi usati per risolvere le revisioni tab 4 15 Tabella 4 15 Soluzioni progettuali revisionate em concept correttivi Dotare il dispositivo di taglio di un sistema che sia in grado di memorizzare i protocolli operatori standard e di adattarli alla situazione specifica del momento grazie all inserimento da parte del medico di alcuni dati particolari delle condizioni del caso chirurgico La prima volta che viene usata la macchina deve essere addestrata ovvero il chirur
428. ticit non possono essere prese in considerazione per migliorare IDIM perch si scontrano con la definizione e lo scopo del metodo Infatti IDIM stato pensato fin dall inizio come un sistema che genera suggerimenti e aiuta nella generazione delle soluzioni progettuali particolari ma non specifiche tecniche gia adatte per essere applicate direttamente sul prodotto Non ci sono strumenti in IDIM che trattano con la fattibilit tecnologica con il consumo di risorse tempi e costi perch il focus incentrato sull interazione tra utente e prodotto Queste criticit per vengono tenute presenti come sviluppi futuri del metodo 176 4 Validazione di IDIM IAS cn Le criticit sono state analizzate per quelle idonee l architettura di IDIM stata modificata Nel prossimo paragrafo verranno esposti tutti i cambiamenti nel processo di sviluppo prodotto del metodo sia dal punto di vista degli strumenti che dei loro contenuti 177 5 Aggiornamento di IDIM 5 Aggiornamento di IDIM Grazie alle validazioni effettuate con il confronto del metodo FBS e i casi studio completi condotti su prodotti e ambiti diversi stato possibile individuare una serie di miglioramenti e Integrazioni da apportare agli strumenti processi e contenuti informativi di IDIM Si riporta il nuovo processo di generazione delle soluzioni progettali finali in figura 5 1 Di seguito vengono commentati ordinatamente nuovi
429. tive su cui costruire il nuovo dispositivo 4 Visualizza stampa il report Segui le frecce per sui requisiti AREER PED EE 1 l esecuzione del hi LH ernie processo Ho ct sta sTsT ERN esse it 151118 E ITI io s Inserisci i requisiti corrispondenti ai vari aspetti risultati della valutazione dei prodotti concorrenti I i I s Th 3 3 Crea visualizza stampa i BH n T 71 7 Hun diste HA Per vedere quali aspetti hann i en 25 individuato gli utenti e quale pes 2 Crea visualizza stampa il importanza possiedono premi il report contenente gli aspetti e 6 Inserisci i valori di target alti e bassi pulsante che si trova a fianco per i loro pesi dei requisiti avviare la procedura che permette di ottenere il report che li ripropone tutti in modo ordinato 7 Crea visualizza stampa la tabella riassuntiva dei report Figura 3 9 Inserimento dati nella HOI Inizialmente il progettista deve inserire dati ottenuti dai questionari In questo modo IDGL cataloga e valuta qualitativamente gli utenti senza richiedere l intervento del progettista poich sfrutta degli algoritmi interni che eseguono il calcolo in completa autonomia Successivamente viene richiesto l inserimento dei dati negli altri settori della casa in particolare nella parte centrale La seconda crit
430. tivi Sedo T Virtual Engineering Vincoli 74 Utenti nella valutazione Si Sviluppatori del prodotto nella valutazione Tempo stanziato per la ricerca Livello esperienza e conoscenze del team Livello strumentazione richiesta Budget a disposizione Prestazioni particolari richieste Dati oggettivi richiesti lt gt 100 Alto Basso Medio Features Sistemi di input Input fisici 1 Sistema di Regolazione 2 e istruzioni regolazione Input dati 3 Modifica interfaccia NO Sistema DRA Manuale diagnosi d istruzioni Comandi Sistema output Output fisici Output dati Sistema di Scritte visualizzazione interfaccia ripristino aiuto r Rilevazionierrori Annullamento Do jm s Sistema A menu scelta Colori Help online Icone sistema Trasformazione 1 Consultazione Altro Consuetudini di marca _ Innovazione 3 Aspetto del 1 servizio clienti 3 1 2 Simboli 3 2 Texture Dimensioni interfaccia Visiva Uditiva Sistema visibilit di stato Altri sensi Sistema Feedback feedback 131 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Matrice del confronto coppie fse Features Risorse Prestazioni tuazione 1 oa 03 02 0M Oi T 7 3 J Features 0M i 13 08 wos 03 038 05
431. tivi al confronto con i concorrenti Figura 4 3 mostra un estratto della HOI TIPO UTENTE 1 TIPO UTENTE 2 TIPO UTENTE 3 0 1 2 3 5 9 6 ATORE 3 ATORE 7 ATORE 8 ALUTATORE 4 2 ni E E lt lt E E 2 A lt lt ALUTATORE 23 ALUTATORE 19 ALUTATORE 20 ALUTATORE 1 ALUTATORE 14 ALUTATORE 2 ALUTATORE 5 ALUTATORE 24 ALUT O S O amp lt lt lt lt BE F BY amp gt 2 4194 did lt lt lt lt VALUTATORE 16 VALUTATORE VALUTATORE y V V V V V V V V V V V V j 4 vamos z2 B BM NN Figura 4 3 Parte a sinistra della per il distributore di carburante energia 138 4 Validazione di IDIM Grazie allo sfruttamento della HOI si sono ricavati i 18 requisiti che vengono sfruttati per la generazione delle idee progettuali La tabella 4 2 li riporta in ordine di importanza in base alla frequenza di ritrovamento Tabella 4 2 Requisiti d interazione per il distributore di energia Tempo per concludere una funzione azione Lu M ida LN LN x Identificazione dell attuale livello evolutivo dell interazione del prodotto Viene considerato l attuale livello evolutivo di una pompa di benzina diesel presente in un qualsiasi distributore in cui possibile avere sia il servizio con operato
432. to Considerando ora il principio flexible shells and thin films facile dedurre che si riferisce espressamente alla struttura poich indica l utilizzo di componenti fisici particolari senza fare alcun collegamento alle funzioni o al comportamenti Grazie a questa nuova classificazione la matrice delle relazioni oltre a evidenziare quali principi sono pi adatti per il dato requisito filtra le indicazioni che fornisce anche rispetto a F B e S dipendentemente dalle richieste Infatti per evitare problemi di comprensione nello sviluppo del processo di IDIM viene ordinata temporalmente la fase di generazione delle soluzioni progettuali prima si creano i concept relativi alle funzioni poi quelli appartenenti ai comportamenti e infine quelli della struttura e CR4 Mancata trasformazione delle soluzioni progettuali rivolte al comportamento in soluzioni progettuali rivolte alla struttura Sfruttando la classificazione dei principi d interazione rispetto alle tre variabili e in particolare i principi che si riferiscono alla struttura si risolvere la criticita della trasformazione dei concept relativi al 175 4 Validazione di IDIM saa ETTI aaaiaaasasna cn comportamento in concept strutturali principi relativi alla struttura suggeriscono come definire la morfologia dell interfaccia colori forme materiali etc per raggiungere un preciso comportamento Di conseguenza applicandoli alle soluzioni progettuali relative ai compo
433. to il prodotto deve consentire di svolgere azioni per concludere una funzione che siano compatibili con i processi cognitivi dell utente Chen et al 2008 Per facilitare la loro comprensione e applicabilita le features vengono rappresentate attraverso gli elementi e i componenti fisici che le implementano nel prodotto Complessivamente sono state analizzate 30 features suddivise in 10 classi e Input l insieme di elementi e componenti fisici che consentono l inserimento dei dati Sono contenute le features input fisici F11 input dati F12 e comandi F13 e Output l insieme di elementi che consentono l interpretazione dei dati in uscita dal prodotto La classe composta dalle due features output fisici F21 e output dati F22 e Visualizzazione dell interfaccia informazioni ed elementi che consentono all utente di interpretare correttamente le features di input e output Le features presenti sono testo F31 colori F32 icone F33 simboli F34 texture F35 e dimensioni F36 e Visibilit dello stato del prodotto componenti che informano in modo automatico l utente sullo stato del prodotto in un determinato momento Ne fanno parte le features vista F41 udito F42 e altri sensi F43 e Regolazione insieme di features che migliorano o cercano di rendere maggiormente conforme il funzionamento del sistema La classe composta da regolazione delle funzioni F51 e regolazione dei componenti dell interfaccia F52
434. to piu facilmente Il secondo caso chirurgico esaminato riguarda lo studio e la sistemazione di un fibroma ossificante generatosi nella mandibola di una paziente Il fibroma ossificante un tumore 146 4 Validazione di IDIM s AZIZ a Ei I a ant m benigno che comporta la crescita dell osso in modo aggressivo distruttivo per le restanti ossa del cranio fig 4 7 Ricerche specifiche del settore hanno evidenziato che esistono diverse tipologie di calcificazioni crescite anomale delle ossa della bocca e semplice riconoscerne la tipologia se non attraverso esami approfonditi caso che stato preso in considerazione in questa ricerca riguarda un fibroma ossificante indolore individuato nella mandibola della paziente Non comporta linfonodi ingrossati o altre infiammazioni Dalla radiografia emerso che si tratta una cellula gigante tumorale La risoluzione adottata l eliminazione del fibroma tramite la sua completa asportazione e data l elevata estensione eliminano met mandibola compresi i denti Al suo posto verr impiantato un pezzo della cresta dell ileo del bacino su cui andranno anche ad effettuare una protesi dentaria Dopo diverse simulazioni con prototipi hanno effettuato l operazione attraverso un taglio della pelle davanti alla mandibola Hanno effettuato il taglio per eliminare il fibroma e subito dopo hanno inserito la parte di osso del bacino RA 05 33231 18 FT SEAT
435. todo M 12 Il Focus Group ben conosciuto dal gruppo di ricerca in quanto e stato utilizzato piu volte con tutte e quattro le classi della situazione In particolare con la classe SM la maggior parte dei membri lo ha impiegato piu di sette volte ottenendo un valore medio pari a 0 92 Anche dal punto di vista della confidenza il valore elevato poich hanno potuto direttamente constatare che la tipologia di classe riesce a soddisfare pienamente i risultati prefissati Infatti il valore si attesta a 0 92 69 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina a sss SERERE KI a SE E RU MN I m Applicando la formula 3 1 si ottiene la seguente espressione matematica da cul si ottiene il valore della belief specifica eq 3 1 belief p k p c 1 p c 1 p k 0 92 0 92 1 0 92 1 0 92 0 85 Eq 3 2 Lo stesso procedimento attuato per tutti i metodi La tabella 3 3 contiene i nuovi valori degli obiettivi Tabella 3 3 Tabella degli obiettivi con i valori aggiornati Goal Goal Goal 2 3 081 08 035 015035 035 031 08110 MI2 036 038 082 009 0 09 034 033 064 0 _ 13 086 064 039 0 08 0 10 0 10 063 0 6 _ 14 026 080 037 0 10 0 08 0 30 0 63 0 60 064 MIS 033 032 032 009 064 033 033 0 09 MI6 054 031 038 012 010 010 009 065 0
436. tto necessit di una temperatura inferiore il frigorifero abbassa di qualche grado la propria temperatura interna automaticamente e Nel frigorifero non esistono piu pulsanti fisici perch l interazione avviene tramite comandi vocali l utente deve richiedere direttamente le informazioni al sistema che risponde vocalmente o tramite note poste sul display Dopo un breve periodo di addestramento il sistema ha memorizzato la voce e il modo di esprimersi della persona Grazie a ci in grado di riconoscere le richieste dell utente e None piu necessario un manuale di istruzioni perch il sistema gestisce in automatico la maggior parte degli errori Se l utente ha qualche domanda o richiesta presente una guida in linea sempre attiva che lo aiuta nella risoluzione 133 4 Validazione di IDIM 4 Validazione di IDIM Dopo aver definito la struttura del metodo ei passi per poterlo attuare si procede con la fase di validazione dei processi degli strumenti e dei contenuti informativi di IDIM sia dal punto di vista applicativo che teorico Date le scarse risorse a disposizione i casi applicativi che vengono condotti sono limitati come anche i confronti con i metodi di progettazione affermati nel mondo accademico Ovviamente questo aspetto limita la bont dei risultati ma viene considerato come uno sviluppo futuro Nella prima parte del capitolo si trattano due casi studio appartenenti ad ambiti molto diversi tra loro con lo scopo di valu
437. tuali inchieste tempo concesso piu breve perch il totale di ore disponibili fissato per lasciare spazio alle successive attivit piu 155 4 Validazione di IDIM r ccc lunghe e complesse Il budget gli strumenti e le abilit e le esperienze del team di lavoro rimangono a un livello medio come nel caso precedente ll prototipo reale e l attenzione viene posta sulle risorse necessarie e sugli obiettivi Inseriti i nuovi valori di input IDIM suggerisce un multi metodo composto da tre metodi Query techniques Feature inspection e Formal usability inspection Per quanto riguarda la costituzione dei questionari vengono preparate nove domande che richiedono informazioni su diversi aspetti di interazione relazionati ai nove trend di IDIM Per esempio la prima domanda riferita al trend T1 Functional contemporaneity chiede se alcune volte vengono richieste alcune azioni improvvise e inaspettate durante l attivit del taglio Se la risposta positiva viene posta una ulteriore domanda che richiede se queste azioni costringono il chirurgo a interrompere l attivit del taglio o se invece il chirurgo puo eseguirle in parallelo oppure ancora se le azioni si svolgono senza il bisogno del coinvolgimento del chirurgo Dalla risposta facile definire a quale stato del primo trend appartiene l attivit SA2 Gi l analisi dei questionari evidenzia che il database di IDIM non adeguato per trattare casi medici Ci confermat
438. uali sono le attivit che sono state affrontate per ottenere i diversi risultati In questo caso la staticita del modello e la caratteristica di non essere quantitativo non influenzano i processi perch si delineano da un punto di vista qualitativo con lo scopo di aumentarne la loro comprensione Le informazioni riguardanti input output meccanismi e controlli verranno definiti di volta in volta nei diversi paragrafi Figura 3 15 evidenzia gli input output meccanismi e controlli necessari per l esecuzione delle tre macroattivita del paragrafo Ul Trend evolutivi del TRIZ ituazioni Generazione del Trend evolutivi dell interazione Il trend evoluti Ol Al Generazione di ITE ITRE 22 2 Prima soluzioni progettuali finali applicazione di applicatree 03 ITRE perti di usabilit 1 Figura 3 15 Rappresentazione delle tre attivit principali per la generazione dei trend evolutivi dell interazione e il loro sfruttamento 101 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina HRS EIZO 52 22 5222 Ei I I 3 2 1 Generazione dei trend evolutivi Come suggerito dalla teoria TRIZ il primo passo per la generazione dei trend evolutivi riguarda l individuazione delle situazioni connesse a diverse caratteristiche dell interazione che risolvono problemi ed esigenze degli utenti in diversi ambienti Analizzando i cambiamenti nelle varie situazioni vengono evidenz
439. ualizzati a monitor in modo continuo R11 T6 S4 S La macchina deve prendere le decisioni ed eseguire le rispettive azioni in automatico e prendere le informazioni necessarie per la loro esecuzione riconoscendo i materiali di cui composta la carta e le geometrie nei disegni CAD All utente devono essere forniti a monitor i dati sufficienti per capire lo stato in cui si trova la Label M aster R11 7 54 F feedback che vengono forniti all utente non devono disturbare il suo processo cognitivo ma devono essere sufficientemente riconoscibili e visibili per il corretto proseguo delle attivit R11 7 54 L utente deve mantenere il controllo sui processi che manda in esecuzione tramite opportuni feedback visibili che per non lo disturbano dal suo processo di problem solving R11 7 54 S feedback forniti dalla macchina non devono disturbare l utente durante il suo processo di problem solving ma devono essere ben visibili a monitor e anche tramite azioni fisiche particolari emissioni sonore vibrazioni etc R11 T8 S6 F Tutte le funzioni devono essere munite di aiuti proattivi che evidenzino le azioni da svolgere e quelle che gi si stanno attuando R11 T8 S6 La macchina deve risolvere in autonomia determinate situazioni grazie ad aiuti proattivi inseriti in essa e ben visibili all utente durante la loro attuazione 240 Appendici R11 T8 S6 S La macchina viene munita di aiuti proattivi che devono essere ben visibili all utente e autom
440. ulla Singolo R17 R19 all utente T6 S4 attiva la procedura automatica di ricarica P17 L utente continua senza alcun problema la sua guida T1 53 Una volta completato il rifornimento il sistema aggiorna in automatico T5 S3 senza l intervento dell utente il livello di carica C2 Singolo pu eases la quantita di Km che si possono percorrere Visualizza sul pannello di controllo i nuovi dati senza disturbare l utente 77 54 P28 Per far mantenere all utente il controllo sui processi che riguardano il C3 Combinato R4 vs RI9 suo mezzo di trasporto oltre a mostrare i risultati sul pannello di CleC2 positiva controllo emette un particolare suono P28 e lo schermo diventa verde indicando lo stato ottimale P37 Quando il sistema si connette alla rete per la ricarica il veicolo viene Singolo identificato grazie alla lettura di un particolare microchip opportunamente costruito e protetto P11 e vengono direttamente scalati i soldi dal conto corrente P9 T5 S3 Ogni volta che si conclude il rifornimento viene inviata la quota spesa P28 T5 S3 in tempo reale e viene avvisato l utente tramite una nota sul pannello di controllo 142 4 Validazione di IDIM Una connessione remota del veicolo ai gestori della corrente consente R12 vs l invio delle quantita di soldi spese per la ricarica all utente senza pero Combinato segnali acustici o note a monitor mentre sta guidando P2 P28 C4 e C5 ie Inoltre per evitar
441. un particolare fluido che lo rende contemporaneamente forte e resistente ma anche elastico Molti ricercatori hanno approfondito lo studio dei trend evolutivi TRIZ utilizzandoli nel loro particolare dominio tecnologico di applicazione o trasformandoli e adattandoli a nuovi ambiti Considerando il primo caso un esempio appartenente al settore della produzione aziendale l utilizzo dei trend evolutivi per scoprire nuove tecnologie che mirano all ottimizzazione dei processi di lavorazione delle macchine utensili verso la riduzione dell impiego delle risorse Roderburg et al 2011 Un altro esempio viene riscontrato nel settore dell eco design In questa situazione i trend vengono sfruttati per evidenziare quali sono i componenti del prodotto che maggiormente possono essere modificati per migliorarne l eco compatibilit Chulvi e Vidal 2011 Considerando ora il campo dell applicazione dei trend TRIZ in nuovi ambiti un esempio interessante riguarda la biologia In questo caso i trend tecnologici vengono confrontati con l ambito della biologia da cui si sono evidenziati aspetti in comune e aspetti in completa opposizione Da questo processo sono stati generati 16 trend evolutivi biologici Alcuni di loro sono la diretta traduzione dei trend TRIZ nel campo della biologia mentre altri sono completamente nuovi Bogatyrev e Bogatyreva 2009 Si considerino questi due esempi che spiegano in modo chiaro il concetto di traduzione dei trend TRIZ Il trend
442. una possibile soluzione e infine traduce e adatta tale soluzione alla sua situazione specifica terzo metodo che viene descritto lo User Action Framework L User Action Framework UAF Andre et al 2001 un ordinato e strutturato database di conoscenze e informazioni contenente problemi idee soluzioni progettuali valutazioni sull usabilit creato per aiutare i progettisti nel processo di sviluppo prodotto attraverso l integrazione dei loro strumenti particolari di design nel metodo UAF Il metodo si compone di quattro strumenti interni sufficientemente generici per poter integrare quelli specifici che utilizzano 1 designer Ogni strumento rappresenta una fase del processo di sviluppo prodotto la progettazione la 17 2 Stato dell arte asss ZE II SUCRE MANC NC ME ME n rana m valutazione la classificazione la documentazione delle informazioni ricavate dalle precedenti fasi per la generazione del database complessivo che viene richiamato durante le prime due fasi Al momento il metodo ancora in via di sviluppo e infatti composto solo da due strumenti lo strumento rivolto alla valutazione e quello rivolto alla raccolta e classificazione delle informazioni L ultimo metodo che viene illustrato in questo documento l Interdisciplinary approach with a user system focus Koca et al 2009a Koca et al 2009b Funk et al 2009 Esso un metodo completo che conduce verso la ge
443. uppletive ma solo seguire gli eventuali suggerimenti 243 Appendici R28 T8 S6 S Il manuale d istruzione non deve pi esistere e al suo posto si devono implementare nella macchina una serie di schemi risolutivi dei problemi e dubbi in cui pu incorrere l utente senza richiedergli di eseguire particolari azioni R33 T6 S4 F La macchina viene opportunamente costruita e calibrata in modo tale che le funzioni che richiedono precisioni dimensionali particolari siano eseguite in automatico dal sistema e non dall utente R33 T6 S4 La macchina deve eseguire la centratura della stampa e del taglio in automatico grazie ai sensori in modo tale che l utente non debba compiere in modo particolare quelle azioni che richiedono precisioni e tolleranze dimensionali molto strette La macchina deve eseguire concretamente tutte quelle azioni che richiedono tolleranze dimensionali e precisione in generale molto stretti grazie all utilizzo di sensori posti in essa L utente deve solo controllare alla fine del lavoro se sono rispettate R33 10 53 5 L utente deve effettuare un numero limitato di scelte a monitor per definire alcune informazioni da cui la macchina poi estrapola dati necessari per effettuare le azioni fisiche che necessitano di tolleranze dimensionali molto strette Il montaggio di un componente deve essere eseguito principalmente dalla macchina e l utente deve solamente eseguire semplici azioni iniziali con l aiuto di un intermediario
444. ustriale tramite alcuni casi reali di utilizzo La struttura del documento e suddivisa in otto capitoli Dopo l iniziale parte introduttiva in cui e stato inquadrato il contesto e gli obiettivi che ci si propone di raggiungere viene inserita un ampia sezione di stato dell arte in cui vengono introdotti e spiegati tutti i concetti gli ambiti e gli strumenti necessari per la comprensione delle successive attivit Questo capitolo inizia con la spiegazione del concetto di usabilit per continuare con la descrizione della disciplina di valutazione dell usabilit e di progettazione per l interazione Il quarto paragrafo dedicato allo studio dell innovazione sistematica e in particolare del metodo di progettazione che per 1 Introduzione a a a TEEN m antonomasia implementa tale concetto Si conclude con la definizione dettagliata di due metodi gia esistenti in letteratura che fungono da basi per le attivit successive Il terzo capitolo si concentra sulla creazione del nuovo metodo di sviluppo prodotto partendo dalla revisione dei due metodi esistenti e dalla generazione di un terzo metodo che si focalizza sull evoluzione dell interazione Il nuovo metodo l integrazione dei tre metodi citati e viene indicato con il nome di Interaction Design Integrated M ethod IDIM IDIM viene successivamente validato sia dal punto di vista teorico attraverso una revisione dei suoi processi e contenuti grazie al confronto con un modello
445. utonoma nell eseguire azioni inattese senza disturbare e coinvolgere l utente che continua nelle sue ativit principali 3 52 funzione deve regolata l aiuto di un apposito intermediario automatico che guida l utente nelle diverse azioni 13 52 B L utente viene facilitato nella definizione dei parametri di stampa grazie a intermediari esterni automatizzati R11 T3 S2 S Il modulo di stampa deve essere in grado di eseguire la maggior parte delle azioni richiedendo all utente solamente alcune che vengono guidate dal modulo stesso R11 13 53 F La funzione deve essere regolata automaticamente dalla macchina in base alle informazioni che possiede senza chiedere ulteriori dati all utente R11 T3 S3 L utente non deve pi descrivere nel dettaglio e regolare a mano le impostazioni delle lavorazioni ma la macchina prende il suo posto ricavando le informazioni in automatico R11 13 53 5 La macchina deve ricavare le informazioni che le sono necessarie eseguire le lavorazioni senza chiederle all utente ma estraendole da disegni CAD dal tipo di carta impiegato etc R11 T6 S4 F Tutte le funzioni devono essere eseguite in completa autonomia dal prodotto ma devono essere sempre visibili dall utente gli stati in cui si trova e i risultati ottenuti R11 T6 S4 Il prodotto deve eseguire tutte le azioni di lavorazione delle etichette senza chiedere nulla all utente che deve solo controllare i processi e i dati che vengono vis
446. va che intercorre tra i requisiti R19 e R11 visibilit delle azioni procedure e il principio P7 Nested doll si ricava il seguente concept combinato Nel braccio robotico devono anche essere integrati sistemi di visualizzazione e pulizia della zona da operare per evitare continue interruzioni dell operazione e bisogno di molto personale specializzato Complessivamente si sono generate 28 linee guida ma la maggior parte stata scartata perch propongono soluzioni troppo fantascientifiche e poco realistiche oppure sono in aperta contraddizione con i protocolli medici La tabella 4 14 riassume le soluzioni progettuali in cui sono evidenziati i principi requisiti e 1 utilizzati per la loro creazione Tabella 4 14 Soluzioni progettuali individuate x cr Per facilitare le azioni di taglio soprattutto quando richiesta un elevata precisione in zone molto delicate con dimensioni dei tagli dell ordine dei mm si crea un braccio meccanico robotizzato guidato dal medico dalla consolle esterna digitale di facile utilizzo e comprensione P5 Grazie ad un particolare guanto che gestisce la realt virtuale P35 P45 il chirurgo direziona il braccio per effettuare Cl Combi R11 vs R19 il taglio Nel display posto sulla consolle si pu vedere dove si sta ombinato s Bp positiva dirigendo il braccio P35 vengono forniti all utente particolari feedback tattili di
447. valutatori inizialmente esaminano la congruenza delle condizioni esterne tra il prodotto in esame ei risultati pregressi successivamente se il confronto positivo i risultati vengono considerati all interno della nuova progettazione Questa tecnica consente di risparmiare molto tempo perch non si eseguono ispezioni ma si richiede un livello molto alto di competenza dei valutatori Metodi ibridi Competitive Comparative Analysis metodo coinvolge uno o pi team di lavoro in cui partecipano sia utenti finali che progettisti per valutare l usabilit di un prodotto Rubin e Chisnell 2008 Nielsen e Mack 1994 Si differenzia in due varianti Nella prima la valutazione viene eseguita attraverso la comparazione dei risultati ottenuti analizzando i prodotti concorrenti Un unico team di lavoro valuta i prodotti dei principali concorrenti e i risultati vengono considerati come punti di partenza per la progettazione del nuovo prodotto Nella seconda versione invece sono presenti pi team di lavoro che effettuano sul prototipo del prodotto in esame la valutazione dell usabilit In un secondo momento si confrontano e uniscono i risultati Nella prima versione si richiede pi tempo per l esecuzione delle valutazioni ma si ricavano dati e informazioni utili per poter ottenere idee pi vantaggiose al livello di vendite nel mercato Nella seconda versione invece il tempo impiegato per eseguire la valutazione notevolmente ridotto ma ovviament
448. valutazione Questo inoltre non garantisce che i metodi applicati siano realmente i migliori 66 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina t t J 5 RZ a I n ran m e metodi di valutazione dell usabilit sono in numero ristretto e il database dovrebbe essere ingrandito maggiormente analizzando sia la letteratura scientifica a riguardo che esperienze derivanti dalle aziende che li applicano nei loro processi di sviluppo prodotto e Gli algoritmi di calcolo usati per la creazione del multi metodo sono complessi soprattutto per un utente inesperto In particolare rischioso che debba essere proprio l utente ad effettuarli concretamente con i valori contenuti all interno dei database molto facile che accada un errore durante l esecuzione e potrebbe passare inosservato E assente qualsiasi forma di automazione nei meccanismi di calcolo Partendo da queste tre critiche stata modificata la struttura e i contenuti di UEMM per renderlo maggiormente oggettivo e automatizzato La prima critica richiede la creazione di un algoritmo di un metodo o lo sfruttamento di un qualche strumento che consenta di determinare in modo meno incerto e pi oggettivo i valori contenuti nelle tabelle dei criteri di caratterizzazione Prima di individuare la soluzione al problema si devono definire alcune premesse che ne vincolano la sua costruzione La prima premessa fondamentale
449. vi i risultati Ad esempio la classe di prodotto e i questionari non verranno considerati Infatti si inizia con una stretta collaborazione con i chirurghi per la definizione della lista delle attivit chirurgiche che consentono di individuare gli aspetti d interazione l input principale per il funzionamento della HOI Grazie al completamento della HOI i requisiti d interazione specifici vengono evidenziati Successivamente viene definito il livello di evoluzione delle attivit chirurgiche L aggiornamento del database di IDIM avviene attraverso tutte le fasi sopra citate che vengono descritte nella figura 4 10 e rappresentano la prima macroattivita Il primo step che deve essere compiuto riguarda l identificazione delle attivit chirurgiche Innanzitutto in questo studio il termine attivit viene inteso come un set di azioni che i chirurghi conducono per ottenere un preciso obiettivo Ogni attivit deve essere definita in modo chiaro non ci devono essere sovrapposizioni e i loro obiettivi devono avere un appropriato livello di complessit se un obiettivo semplice e ovvio viene inglobata l azione in un altra per stabilire un unica attivita 149 Identificazione delle attivita hirurziche MI ista delle attivit chinursi Aggiomamento aspetti dinterazmone dei requisiti d imterazione A123 aspetti Requisiti d interazione specifici 4 Validazione di IDIM O1 HO completa Q7
450. videnziati dai progettisti Re basati sulle nuove funzioni che dovrebbero essere implementate nel prodotto vengono trasformati in aspetti d interazione ovvero nei bisogni impliciti degli utenti Ne In questo punto pero si genera la prima criticita Quest ultimo subprocesso in IDIM viene eseguito prima degli altri due subprocessi esposti precedentemente Infatti una parte del questionario che viene utilizzato nel primo subprocesso si genererebbe nel terzo subprocesso Questa criticita viene etichettata con la sigla CR1 e con la definizione Diverso ordine temporale delle azioni nel processo di Needs identification L ultimo subprocesso che tratta la transizione da a in IDIM corrisponde alla generazione automatica del questionario usato per le interviste agli utenti Infatti esso si basa sulle nuove ed esistenti esigenze da implementare nel prodotto definite dai progettisti Ne che vengono tradotte nel linguaggio dell utente N Anche in questo caso si ripropone nuovamente lo stesso problema precedente dell ordinamento temporale delle azioni In IDIM il quarto subprocesso fondamentale per la creazione delle singole domande del questionario che pero risulta gi essere usato nel primo e secondo subprocesso Data l analogia con la criticit precedente il problema viene inglobato nella CR1 e Requirements definition I primo subprocesso nel metodo FBS descrive il passaggio tra bisogni attesi degli utenti espliciti ed imp
451. vincoli 17 3 Sviluppo di un metodo completo rivolto all interazione uomo macchina Un apposito pulsante che si attiva solo alla fine richiede di completare la matrice del confronto a coppie fig 3 5 Ritorna all ambiente di selezione delle attivita perla valutazione Lb Matrice del confronto coppie In questa fase si devono stabilire i rapporti tra gli aspetti definiti nelle attivita precedenti in particolare tra la situazione glic caratteristiche del sistema le prestazioni e le risorse Nel rapporti tra due stessi elementi il valore da inserire nelle caselle de reciproco di quello corrispondente Figura 3 5 Maschera per il completamento della matrice del confronto a coppie Complessivamente devono essere eseguite otto azioni da parte dell utente per ottenere il multi metodo finale In figura 3 6 si visualizza il multi metodo ottenuto in cui si pu accedere ad LI appositi file che descrivono come si esegue il metodo di valutazione dell usabilita indicato Ritorna all ambiente iniziale Metodi di valutazione dell usabilit selezionati Ordine Nome del metodo Web site analysis Spiegazione E una collezione di metodi precedenti che pero si concentrano in modo particolare sullo sviluppo dei siti web Da questo ambiente nato il concetto di usabilit e pure i problemi ad esso conessi e quindi ci sono una serie di studi di nicchia che si evolvono separatamente Informazioni specifiche sui metodi
452. visione del chirurgo e del team di lavoro T6 S4 Il sistema deve essere autonomo sia nel prendere le decisioni che nell eseguire le azioni ma se accadono rotture hardware devono comparire note che descrivono l errore verificato 55 l sistema deve essere munito di aiuti proattivi per evitare l insorgere di errori sistema deve essere autonomo sia nel prendere le decisioni che nell eseguire le azioni ma se accadono rotture hardware devono comparire note che descrivono cosa fare per risolvere il problema il chirurgo informato quando agiscono 53 Il chirurgo non deve essere disturbato nell eseguire l azione principale del taglio per ridurre al minimo la rischiosit dell operazione D 53 Non devono rientrare nell operazione di taglio intermediari esterni evitare di mettere a rischio la vita del paziente T10 S3 Per evitare rischi il sistema deve essere sempre allo stato ottimale e pronto all uso Nella seconda fase i requisiti d interazione definiti nella tabella 4 11 e i CEP sono necessari per lo sfruttamento della matrice delle relazioni per la creazione delle soluzioni progettuali In questa ricerca non del tutto appropriato parlare di soluzioni progettuali perch l esperienza e la conoscenza dell ambito analizzato ridotta Inoltre non si ha la pretesa di imporre direttamente nuove specifiche tecniche per i protocolli medici Lo scopo di suggerire dei possibili miglioramenti rivolti esclusivamente all interaz
453. vono la maggior parte dei problemi soprattutto software P9 P17 Se accadono danni e rotture fisiche di componenti della macchina essa fornisce una nota a monitor che avvisa dei danni che si sono creati cosa fare e chi chiamare per risolverli P11 La centratura del taglio laser deve avvenire in automatico senza l intervento dell utente 76 54 P17 grazie a nuovi strumenti e accorgimenti nella macchina e nei suoi componenti L utente non deve pi centrare manualmente il taglio laser e non deve neppure fare altre azioni per ottenere lo stesso risultato perch esegue tutto in automatico il sistema T6 S4 P19 Tramite l utilizzo di un ulteriore sensore e della presenza nei disegni CAD di nuove tacche vicine alle etichette che ne determinano la dimensione precisa la macchina deve essere in grado di auto centrare il taglio senza chiedere niente all utente T6 S4 P17 Il sistema avvisa l utente a monitor in ICARO tramite una nota a lato che la centratura del taglio verr effettuata in automatico 7 54 P28 La scelta del tipo di taglio da eseguire e di conseguenza dei diversi parametri connessi viene semplificata grazie all introduzione di impostazioni di default che inglobano pi informazioni in funzione di un unica scelta dell utente T6 S4 P17 L utente deve caricare il file da cui il sistema riprende la geometria delle etichette e se deve fare delle modifiche alla geometria le puo fare direttamente perch si apre la schermata
454. vs R17 stabilito in automatico senza richiedere altro all utente P17 che considera il positiva taglio completamente settato Combinato 251 Appendici Nell ambiente ICARO viene dato da scegliere all utente il file della geometria CAD delle etichette e tramite due menu a tendina il tipo di lavorazione e la carta impiegata P8 Il resto delle informazioni vengono automaticamente stabilite dal sistema compresa la centratura del taglio in base al disegno CAD e al cicli interni della macchina P17 Dato che la centratura avviene automaticamente per non disturbare la fluidita del processo di problem solving dell utente non devono comparire feedback su questa funzione P20 La funzione di calibrazione della stampa meccanica avviene in modo automatico dalla macchina T6 S4 P17 l utente non deve eseguire alcuna C50 Singolo WP oe A x Quantit di passaggi azione particolare se non l inserimento iniziale del cilindro di stampa nella sua per terminare sede l azione livello di L utente deve solo inserire il cilindro con il clich montato sugli appositi memoria e impegno sostegni e la macchina in autonomia T6 S4 P17 lo posiziona correttamente in C51 Singolo richiesti quantit di R17 R19 base alle richieste derivanti da SCADA L utente non deve prendere altre Combinato C39 e C43 R17 vs R23 negativa Combinato C49 CA3e CAS conoscenze decisioni P9 e soprattutto non deve calibra
455. zata con metodi statistici Per ulteriori informazioni sul funzionamento del metodo e dei prossimi che si andranno a definire si rimanda al paragrafo 2 2 di questo documento secondo metodo meno utilizzato rispetto al precedente il Want amp Need Analysis In questo caso si intervistano direttamente gli utenti svolgendo in gruppo una specie di brainstorming sul prodotto su ci che gli utenti vorrebbero avere al suo interno e sui problemi che invece adesso incontrano Viene utilizzato meno rispetto a qualche anno fa perch richiede molto pi tempo e risorse sia per la gestione delle sedute di brainstorming con gli utenti sia per l analisi di dati che non sono schematici e ripetitivi come quelli derivanti dall Automated Testing Per viene condotto ancora perch fornisce i bisogni e le aspettative nascoste che gli utenti possiedono ma che un dispositivo non riuscirebbe a individuare da solo Per quanto riguarda la ricerca effettuata nella letteratura oltre ad aver trovato i due metodi sopra citati nello studio aziendale si sono individuati altri tre nuovi metodi Teaching M ethod Shadowing M ethod e Card Sorting Tutti i metodi sono appartenenti alla categoria User Based Sono metodi con un elevato grado di diversit rispetto a quelli presenti nel database soprattutto il Teaching M ethod e il Card Sorting Nel Teaching M ethod vengono utilizzati due utenti di cui uno funge da insegnante per il secondo elemento questo che non si ma
456. zialmente vengono introdotti i FMU descrivendone la loro struttura e i loro obiettivi successivamente viene definito tutto il processo di generazione dei FMU dell interazione e contestualmente l utilizzo di IDIM per l individuazione di alcune componenti chiave di queste strutture nello specifico gli input 6 2 1 Functional Mock Up Un mock up la simulazione di un prodotto usata per una specifica attivit di valutazione Zorriassatine et al 2003 Il mock up quindi un prototipo costruito ad hoc per una certa attivit di valutazione di un prodotto in una specifica fase del processo di sviluppo Le attivit di valutazione si concentrano su diversi aspetti che spaziano dalla misurazione di particolari performance sia fisiche come la resistenza al calore o la velocit raggiunta in determinate condizioni all usabilit all ergonomia o ad altri ambiti prototipi inizialmente erano completamente fisici Ci comporta un elevato grado di conformit con il prodotto finale ma nello stesso tempo elevati costi di fabbricazione e spreco di risorse e tempi Inoltre se il processo di sviluppo del prototipo ancora alle prime fasi sicuramente il prototipo avr una vita molto breve e non apporta grandi miglioramenti al prodotto finale Grazie alle nuove tecnologie sviluppate nel campo della realt virtuale i prototipi si sono spostati dall ambito fisico a quello digitale prototipi digitali simulano nell ambiente virtuale il prodotto fisic
457. zione 4 3 Effettuare il taglio della parte di cresta designata I 4 4 Sistemare la parte lesa dell addome con suture e terapie di ricostruzione della parte mancante ntervento terza parte Post operative 7 Valutazione dell esito dell intervento 5 Il prossimo step mira ad identificare gli aspetti d interazione relativi alle due attivit chirurgiche selezionate Tre esperti d usabilit del nostro gruppo di ricerca vengono coinvolti e in particolare viene richiesto loro di analizzare le attivit chirurgiche usando i metodi di valutazione suggeriti da IDIM Questo passaggio non esiste nel processo classico di IDIM In questa situazione a causa della scarsa conoscenza dell ambito medico da parte degli esperti si deciso di utilizzare il multi metodo per ottenere un maggior livello di oggettivita Infatti il multi metodo suggerisce il modo migliore per ottenere informazioni sfruttando il pi possibile la collaborazione tra esperti di usabilit e chirurghi Gli input sulle condizioni esterne da inserire devono tenere conto di avere a disposizione i prodotti reali da valutare non solo prototipi i chirurghi possono essere coinvolti nella valutazione ma non gli sviluppatori degli strumenti si pone particolare attenzione agli obiettivi che si vogliono perseguire e all impiego delle risorse che risultano essere limitate Definiti gli input IDIM automaticamente identifica tre metodi di valutazione heuristic evaluation mod
458. zione Lockton et al 2010 Shai e Reich 2004 Essi si basano sulla soddisfazione delle esigenze e attese degli utenti in cul si analizzano anche i comportamenti che gli utenti stessi manifestano per raggiungere i loro obiettivi metodi presenti al momento in letteratura sono in alcuni casi incompleti e in altri casi poco usabili Infatti in alcune situazioni metodi analizzano solamente le esigenze degli utenti ma i risultati che individuano non li sfruttano per la generazione di linee guida di progettazione Howarth et al 2009 Dall altro lato invece ci sono metodi e soprattutto alcuni loro strumenti che sono molto difficili da usare perch spesso richiedono di stabilire i valori di determinati parametri oppure richiedono di installare supporti che esigono in entrambi i casi specifiche conoscenze Koca et al 2009a Queste caratteristiche rendono difficilmente applicabili tali metodi nella realt industriale Infatti ancora oggi molte aziende non utilizzano metodi di progettazione e valutazione dell usabilit perch considerati incompleti o richiedenti troppo tempo per il loro impiego Inoltre l aspetto dell innovazione all interno del prodotto fondamentale perch i canoni sociali hanno reso l innovazione un bisogno dell utente Hippel 2009 Tale bisogno induce la persona all acquisto e quindi a profitti per l azienda metodi per l interazione al momento non implementano al loro interno il concetto di innovazione riferito al dialog

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