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Proposta di Piano Energetico Comunale per il Comune di

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1. 4 5 1300 1350 1400 1450 1500 1550 1600 1650 Gradi giorno Figura 41 Consumi di metano totali vs gradi giorno x 10 PALAZZO DI CITTA 5 p006 2005 4 5 E S 5 2004 E 4 o j e Q O 3 2007 2 5 1300 1350 1400 1450 1500 1550 1600 1650 Gradi giorno Figura 42 Consumi di metano palazzo di citt vs gradi giorno 100 am Sinn E Proposta di Piano Energetico Comunale ii Comune di Salerno aS e COMUNELDI SALERNO o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE x10 UFFICI COMUNALI 5 2 2007 5 _ 48 E S o 4 6 E e 2005 A 2004 E E 42 2 6 4 3 8 2003 3 6 2006 1300 1350 1400 1450 1500 1550 1600 1650 Gradi giorno Figura 43 Consumi di metano uffici comunali vs gradi giorno fascia A lt 600 GG ore 6 giornaliere dal 1 dicembre al 15 marzo fascia B tra 601 e 900 GG ore 8 giornaliere dal 1 dicembre al 31 marzo fascia C tra 901 e 1400 GG ore 10 giornaliere dal 15 novembre al 31 marzo fascia D tra 1401 e 2100 GG ore 12 giornaliere dal 1 novembre al 15 aprile fascia E tra 2101 e 3000 GG ore 14 giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile fascia F gt 3000 GG nessuna limitazione tra le ore 5 e le ore 23 di ciascun giorno Tabella 39 Fasce di funzionamento
2. Tipologia di scuola 3 Buono 2 Sufficiente 1 Insufficiente Scuola materna Minore di 18 5 Da 18 5 a 23 5 Maggiore di 23 5 Scuola elementare Minore di 11 0 Da 11 0 a 17 5 Maggiore di 17 5 Scuole medie Minore di 11 5 Da 11 5 a 15 5 Maggiore di 15 5 Tabella 42 Classi di qualit per le scuole consumi in Wh mc GG anno su dati ENEA e FIRE La Tabella 43 riporta i consumi unitari delle scuole per le quali sono disponibili dati di consumo e volumetria A partire dalla distribuzione dei valori annuali ne stato calcolato il valor medio Per evitare di distorcere tale valore con dati anomali o incompleti in alcuni casi i dati del 2002 non erano calcolati per l intero anno ma soltanto per alcuni mesi sono stati esclusi dal calcolo del valor medio i dati inferiori al 30 della media dell intero campione per la scuola in esame valori medi cos filtrati sono stati confrontati con i limiti delle classi di qualit riportate in Tabella 42 L indice di qualit risultante variabile da 1 a 3 stato quindi riportato nella colonna finale Si pu osservare come la grande maggioranza degli edifici presenti valori di consumi unitari corrispondenti alla classe di qualit 3 Buono salvo due scuole materne Monticelli ed Ogliara segnalate in grigio chiaro i cui consumi ricadono nella fascia 2 Sufficiente Due scuole Medaglie d Oro e Giovi Casa Polla non risultano classificabili I Q 1 in q
3. ssscrrrrrereree eee ee eeee irene ne zinio zione 150 8 3 Impiego di regolatori di flusso e sistemi di telecontrollo per il funzionamento ad illuminamento costante luciana 152 8 3 1 Impiego di lampade semaforiche a led ssessssesssssssssosssssssssesssssssscssessessssesesese 153 9 Uso delverde inisenisi aE a a e EE AAE EEEE A A a 155 9 1 1 Giardini persi Ri 155 Proposta di Piano Energetico Comunale per il Comune di Salerno I na Vus Proposta di Piano Energetico Comunale paci e Comune di Salerno COMUNE DI SALERNO e e _ www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 9 1 2 Iii 155 9 1 3 Tecnologie e noie iii 156 9 1 4 Riduzione della CO3 isiiiiiiniataie 157 9 1 5 Riduzione delle polveri sottili rrrerserrereeeeerererenesirerenenizenee ieri zeeneneo 158 9 1 6 Integrazione di giardini pensili con pannelli SOlari sssrrrrrrrerrereceerieneceeo 158 9 1 7 Riutilizzo delle atQue ica 159 10 Azioni di informazione e sensibilizzazione rvirricarzinnacanicacionezinericonanioneniazineaionesinnsrazzonenzone 160 10 1 1 Sportello ehefgla siiriiri 160 10 2 Mobilit sostenerli 163 10 2 1 Pa rcheggis lari alia 163 10 2 2 C r Pooling ssscsissouissesien deten e eea aer Eaa aiioa a eE a 163 11 Potenzialit delle fonti di energia rinnovabile ii 165 n a E Kea PE CE N e E E T A A 165 11 1 2 Energia Solare Fotovoltaica
4. 160 Tabella 60 Gli incentivi del nuovo Conto Energia i 166 Tabella 61 Livelli di integrazione dei moduli fotovoltaici da 100 n 167 Tabella 62 Caratteristiche degli aerogeneratori iii 194 Tabella 63 Potenza ottenibile con impianti idraulici ad acqua fluente 200 Tabella 64 Valvole di regolazione inserite nell acquedotto di Salern0 n 202 Tabella 65 Ipotesi di interventi di risparmio energetico e di produzione di rinnovabili 223 Tabella 66 Impatto degli interventi sui vincoli di emissioni di CO2 i 225 Tabella 67 Potenziale economico di mitigazione settoriale in Italia secondo lo scenario ENEA ALT anno 2020 allusioni 228 Tabella 68 Quadro sinottico delle schede d azione per diversi comuni italiani 1 2 304 vaas E Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno e e COMUNEIDISALERNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Tabella 69 Quadro sinottico delle schede d azione per diversi comuni italiani 2 2 305 244 ici COMUNE DI SALERNO ES PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno 21 Appendice A I Tavole riepilogative dei dati utilizzati per i PEC PEC ANCONA Bilancio energeti
5. www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 3 6 1 Stima dei consumi e delle emissioni di CO2 per gli anni 1990 e 2005 Gli obiettivi di riduzione della CO imposti dal protocollo di Kyoto e dalle politiche comunitarie fanno riferimento agli anni 1990 e 2005 E quindi necessario stimare consumi ed emissioni del territorio comunale a tali date Per quanto riguarda la stima all anno 2005 si preso come riferimento la distribuzione dei consumi energetici e della CO per vettore nell anno 2008 consumi energetici al 2005 sono stati valutati a partire dalle serie storiche disponibili che includono tale anno nelle rilevazioni permettendo di valutarne la variazione rispetto all anno 2008 Per la stima della CO si considerato il valore del fattore di emissione a tale anno Le stime Tabella 26 evidenziano un incremento di circa il 5 di consumi ed emissioni tra il 2005 ed il 2008 la percentuale di variazione di consumi ed emissioni di CO differisce leggermente a causa dei diversi valori del fattore di emissione per l energia elettrica nei due anni EoUwWw j gt ggg ge i e xce 2 SE Fatt emiss Consumo Fatt emiss Cons kWh KgCO2 kWh CO2 t risp a 2008 Cons kWh KgCO2 kWh CO2 t Energia Elettrica 697 569 332 0 459 320 184 0 870 606 885 319 0 482 292 519 Metano 399 781 291 0 185 73 854 1 099 439 279 682 0 185 81 151 Gasolio 431 215 236 0 279 120 2
6. AREA TEMATICA Ciclo dell acqua SCHEDA 4 2 Recupero acqua piovane DESCRIZIONE Installazione di cisterne di accumulo per la raccolta di acqua piovana RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI Non ci sono vincoli o ostacoli normativi REQUISITI APPLICATIVI Obbligatorio nei settori in cui elevato il ricorso ad acqua di processo non necessariamente di origine potabile TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE L obiettivo di quest azione la riduzione dei consumi di acqua potabile per questo scopo si rende obbligatorio nelle nuove costruzioni l utilizzo delle acque meteoriche raccolte dalle coperture degli edifici per l irrigazione del verde pertinenziale la pulizia dei cortili e dei passaggi Sulle coperture dei tetti devono essere realizzati degli appositi canali di gronda impermeabili atti a convogliare le acque meteoriche nel serbatoio di raccolta per poter essere successivamente riutilizzate Gli edifici di nuova costruzione aventi almeno 30 m2 di superficie destinata a verde pertinenziale e o cortile devono essere dotati di una cisterna per la raccolta delle acque meteoriche Questa cisterna deve essere dotata di un sistema di filtraggio per l acqua in entrata e di un adeguato sistema di pompaggio tale da poter fornire l acqua alla pressione necessaria a seconda degli usi L impianto idrico cos formato non pu essere collegato a quello dell acqua potabile e le sue bocchette devono essere dotate
7. ssssssessesssssssossssossssscosssseesssssseesessoosssscssssseessseee 165 12 Potenziale fotovoltaico per il comune di Salerno 168 12 1 1 Introd u i Nessicsssssisssosiiesruseuseoeen unineme nannaa ra NaNe eroana Kaneen rE Ea s aniT 168 12 2 Determinazione del potenziale teoric0 169 12 2 1 Premessa cccccrrrrrrenereren ere n anice nen enezezece nere nenese nen ecenanecenanece nare neneseeanicenanicenne 169 12 2 2 Determinazione della superficie disponibile all installazione esere 169 12 2 3 Calcolo del Potenziale Teorico sssessnsssesssseoesossssssssenoesssssssssnseosssssssssssossese 169 12 2 4 Determinazione dei valori di radiazione solare scvrrrrrrreee cere eeeeeenienee 170 12 2 5 Determinazione dell energia annua producibile ssrrrrrrerrrrrereneerineee 170 12 3 Impianto fotovoltaico sul Centro Agroalimentare di Salerno in 172 12 3 1 Descrizione del Sto lla 172 12 3 2 Dimensionamento dell impianto e valutazione economica dell investimento 175 12 3 3 Valutazione economica dell investimento etnrrerrerrereneeee ie ezenieneneee 176 12 3 4 Riferimenti Normali nn 178 12 4 Leggl e decretil naielie aaa 179 12 4 1 Normativa generale iaia 179 12 4 2 Decreto Legislativo n 504 del 26 10 1995 aggiornato 1 06 2007 179 13 Analisi del potenzial
8. COMUNE DI SALERNO 0 PIANO ENERGETICO COMUNALE Intervento t CO Mt CO2 Shift modale trasporti 395 74 6 32 Efficienza industria 203 55 8 82 Efficienza terziario 186 28 11 84 Efficienza tecnologie trasporto 149 25 6 91 Efficienza residenziale 38 06 16 09 Efficienza generazione 12 01 10 76 Carbon Capure and Storage 27 27 2 41 Calore da rinnovabili 35 94 3 84 Elettricit da rinnovabili 64 23 7 06 Nucleare 75 04 6 56 Riduzione domanda servizi energetici 81 26 18 54 Solare termico 85 59 2 08 Biofuels 96 39 7 36 Fotovoltaico solare a concentrazione 229 65 4 13 Idrogeno 397 93 0 97 Tabella 67 Potenziale economico di mitigazione settoriale in Italia secondo lo scenario ENEA ACT anno 2020 131 500 r SMIFTMODALE TRASPORTI si EFFICIENZA TECNOLOGIE TRASPORTO force ELETTRICITA DA FER 400 t i i que EFFICIENZA TERZIARIO i i i rr RIMICIENZA GENERAZIONI TERMOBL J rr FEF ENTA DECUNENTIAI F l H i F H VK pal 300 f i f ar CALORE DA FER i 4 i EFFICENZA INDUSTRIA 200 f 1 i _ ucOUARE TERMIZO ii r ca 100 3 Di Samo ei i o 488 9 0 i mpera H J w afageiagatagiiagate 100 Eea eo 300 400 500 U 50 100 150 200 250 300 Mt CO2 Figura 99 Potenziale economico di mitigazione settoriale in Italia secondo lo scenario ENEA ACT anno 2040 131 17 3 1 Presenza industriale
9. cccerrereree eee eeereeere rene eee iz ere niceeene 214 16 3 Benefici ottenibili urinaria 217 I Scenari diazine iii 220 17 1 1 Interventi sul sistema di trasporti ssssesssssesssoosssscssssssessssssessessossssssessssessssese 220 17 1 2 Interventi sui consumi residenziali cccrrrrerce ee eee eeee irene nen ee ie ezenieenenee 220 17 1 3 Interventi sull illumINAZIONE cccrrrrrrte cere crea neeee eee ee eee creo eee ne nen ie ie eeeeenecenee 221 17 1 4 Produzione da fotovoRalco sauri 221 17 1 5 Produzione da mini e micro eolico ssssssssssssessossosossssssenosossssssesessosssssssssssosssse 221 17 1 6 Fonte idroelettrica e recupero energetico dagli acquedotti gt 222 172 Scenari d azione quadro di SINtESl air 223 17 2 1 Impatto sui vincoli di emissione di CO rsrrrrrerrerierenenirenesenesecereneoreneee 224 17 3 SUMedeltoti a cali 226 17 3 1 Presenza industriale e necessit di innovazione crrrrrrreree cere eiceeenienee 228 18 Bibliografia ii 231 18 1 1 Bibliografia su Illuminazione pubblica crreerrrrrrereerieeenee eee ener esere rene rione 234 18 1 2 Bibliografia su cogenerazione e biomasse reeserrrrrecerrererenesereceneo rione 236 18 1 3 Bibliografia su potenziale EOlicO snrrrrrrrtrrrreren eee eeee ee rice nice se ee eeenenieenee 237
10. p a w N o Volumi serviti mc 0 5 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Anno Figura 46 Andamento dei volumi serviti per le scuole campione x 108 Consumi metano CV 0 40374 3 5 N a N Consumi metano kWh anno 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Anno Figura 47 Consumi di metano per le scuole campione Consumi metano norm a mc CV 0 17211 11 A ad f wa m ai z een SS N o Na I E Sa a 2 in Ma C SF amp w 5 S E x N N N lt N A ei GS GS 5 LS N z x N D X N E y x E N E AN a 4 ia Q D Q 3 Y 2 4 N 1 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Anno 104 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale 3 5 e Comune di Salerno nre COMUNE DI SALERNO e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Figura 48 Consumi di metano per unit di volume per le scuole campione Consumi metano normalizzati mc GG CV 0 077308 Consumi metano kWh anno mc GG 2 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Anno Figura 49 Consumi di metano per unit di volume e gradi giorno per le scuole campione Si riportano di seguito le classi di qualit definite nell ambito della Metodologia FIRE ENEA
11. 30 00 Trasporti 20 00 10 00 0 00 Ll aes S S S r 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Figura 16 Ripartizione dei consumi elettrici per settore percento rielaborazione da dati ENEL 62 Sins p Proposta di Piano Energetico Comunale q Comune di Salerno ESS Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 63 x ua E Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 3 4 Consumi di metano Dall analisi energetica settoriale emerso che il consumo di metano sul territorio comunale costituisce una voce rilevante dei consumi del fabbisogno complessivo In particolare essi corrispondono al 23 del bilancio energetico totale consumi disaggregati per settore hanno mostrato che la maggiore richiesta determinata proprio dai consumi termici del residenziale terziario e industria che consumano la maggior parte della quantit richiesta dal territorio comunale Per configurare le caratteristiche dei singoli settori sono stati acquisiti i consumi storici di metano per le utenze servite da Salerno Energia che copre circa il 90 del territorio comunale di Salerno I dati disponibili con cadenza annuale a partire dal 2001 sono stati distinti in sei categorie di utenza Categorie Cucina ed acqua calda Cucina
12. 16 Potenzialit energetico ambientali legate alla diffusione della cogenerazione a biomassa sul territorio comunale37 La cogenerazione a biomassa associa al risparmio energetico i benefici dell utilizzo di fonti alternative L utilizzazione di fonti energetiche alternative e di strumenti per il risparmio energetico sono agevolati anche in Italia da una legislazione che mira alla salvaguardia ambientale e ad una maggiore indipendenza energetica Tra gli incentivi assumono particolare rilevanza i certificati verdi che premiano l utilizzo di fonti energetiche alternative e i certificati bianchi che invece incentivano il risparmio energetico La possibilit di installare impianti di cogenerazione alimentati a biomasse presuppone la presenza di un quantitativo sufficiente di fonti energetiche Allo stesso tempo necessario effettuare un analisi dell utenza in modo da visualizzare la giusta distribuzione di installazione degli impianti Nel presente capitolo sono dunque affrontati nel dettaglio le potenzialit di risparmio energetico della cogenerazione con particolare attenzione rivolta al utilizzo di biocombustibili realisticamente ricavabili da biomasse disponibili sia nell area comunale che in quella provinciale 37 Questo capitolo stato curato dall ing Marco Sorrentino del DIMEC dell Universit di Salerno Hanno collaborato in qualit di tesiste di primo livello in ingegneria meccanica Anna D Auria e Marianna Tango re
13. Consumi metano mc anno 3 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Anno Figura 34 Consumi totali di metano Analisi dei trend temporali Modello del primo ordine x 10 Consumi totali ordine 2 II a ton VA ST Pa 6 1T Sa LS Consumi metano mc anno N hS 7 2 L 1 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Anno 95 ven e Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Figura 35 Consumi totali di metano Analisi dei trend temporali Modello del secondo ordine x 108 Consumi totali ordine 3 0 5 9 Cl Consumi metano mc anno 1 5 lie 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Anno Figura 36 Consumi totali di metano Analisi dei trend temporali Modello del terzo ordine Un analisi basata sui soli consumi annui non sufficiente per sviluppare delle previsioni attendibili L analisi dei dati forniti ha mostrato in particolare come il numero delle utenze servite per ciascuna tipologia non sia costante nel periodo 2002 2007 ma sia andato crescendo E poi plausibile che i consumi di metano almeno per l aliquota utilizzata per il riscaldamento possano dipendere dalle temperature esterne registrate nel corso degli
14. impianto cogenerativo con motore endotermico Per la legenda si rimanda a quella utilizzata in Figura 96 curia NRE AAA ARAN RIA NARRA ONDA EA ES ERA A AETERNA 218 Figura 98 Potenziale economico di mitigazione settoriale in Italia secondo lo scenario ENEA ACT anno 2020 Illusione 227 Figura 99 Potenziale economico di mitigazione settoriale in Italia secondo lo scenario ENEA ACTE anno 2040 Illica 228 Vanta Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e l Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE i Figura 100 Situazione italiana in relazione alle tecnologie per la generazione di energia ed efficienza energetiCa eil 229 Figura 101 Situazione mondiale in relazione alle tecnologie per la generazione di energia ed efficienza ChHerselit alici iii 230 241 vaa E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno Comune pIsALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE iii 20 Indice delle tabelle Tabella 1 Target nazionali ed europei per il 2012 e 2020 in Migliaia di tonnellate di CO2 EQUIVALENTE zii linea ani ana iaia ini 18 Tabella 2 Emissioni di CO per gli scenari di riferimento pre e post crisi e loro rapporto 23 Tabella 3 Documentazione Ufficiale della CE 26 Tabella 4 Interventi previsti dalla programmazione del PEAR 33 Tabella 5 In
15. o Y Q 2 s 8 i si O e a o S 7 z E E gt T o 3 lo Z Ra T 5 O E Ir CO co NO CH VOC NM VOC CO equiv categoria t anno t anno t anno t anno t anno t anno AUTO 53 229 07 1 166 68 3 11 10 19 131 25 57 206 13 MOTOCICLI 3 263 01 474 31 0 07 4 92 87 88 4 620 67 BUS 29 973 70 123 40 0 33 2 83 34 48 30 500 29 MERCI PESANTI 24 531 97 100 65 0 50 2 79 39 25 25 080 77 MERCI LEGGERI 9 439 64 78 47 0 21 0 61 8 40 9 704 23 TOTALE 120 437 39 1 943 51 4 22 21 34 301 26 127 112 09 categoria CO co NO CH NM VOC CO equiv AUTO 44 2 60 0 73 7 47 8 43 6 45 0 MOTOCICLI 2 7 24 4 1 7 23 1 29 2 3 6 BUS 24 9 6 3 7 8 13 3 11 4 24 0 MERCI PESANTI 20 4 5 2 11 8 13 1 13 0 19 7 MERCI LEGGERI 7 8 4 0 5 0 2 9 2 8 7 6 TOTALE 100 0 100 0 100 0 100 0 100 0 100 0 Tabella 50 Emissioni annue di gas serra nel Comune di Salerno e ripartizioni percentuali 120 Viana E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno COMUNEDI SALERRO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE j Ripartizione percentuale emissioni per tipologia di veicolo 80 0 70 0 60 0 50 0 40 0 30 0 20 0 10 0 0 0 AUTO MOTOCICLI BUS MERCI PESANTI MERCI LEGGERI E CO2 equiv WCO2 MCO W CH4 MNO2 BNMVOC Figura 59 Ripartizione percentuale emissioni annue di gas serra nel Comune di Salerno Ripartizione per
16. Proposta di Piano Energetico Comunale per il Comune di Salerno V va Proposta di Piano Energetico Comunale iii Comune di Salerno Coianeiongaiems A SA iu fera www dimec unisa it PEC_Salerno t9 indice delle isute a ora A i 238 20 Indicedeli stane Gaiole 242 21 Appendice A I Tavole riepilogative dei dati utilizzati per i PEC 245 22 Appendice A Il Classificazione delle strade 256 23 AppendicsA III Schede d aZione a lei ni 260 24 Appendice A IV Analisi comparativa dei PEC 303 Proposta di Piano Energetico Comunale per il Comune di Salerno VI x ua E Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 e Comune di Salerno COMUNFIDISALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 1 Introduzione Il Piano Energetico Comunale PEC fu istituito come adempimento obbligatorio dalla Legge 10 91 concernente le Norme in materia di uso razionale dell energia di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia all art 5 Piani Regionali che costituisce il punto di riferimento fondamentale per la stesura dello stesso In particolare il comma 5 prescrive che 1 Piani Regolatori Regionali Generali dei Comuni con popolazione superiore a 50 000 abitanti devono prevedere uno specifico Piano a livello comunale 1 11 Il PEC pu essere considerato un Documento di censimento dei fabbisogni energetici del Comu
17. ci da un lato comporta la riduzione delle emissioni inquinanti locali ma dall altro lato comporta maggiori emissioni climalteranti inoltre la maggiore diffusione di questi dispositivi potrebbe comportare un sovraccarico sulla rete elettrica RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI Digs 192 05 Digs 311 06 REQUISITI APPLICATIVI Consigliato in tutte le nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni di edifici esistenti non raggiunti dalla rete di gas metano TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE La pompa di calore una macchina in grado di trasferire il calore da una sorgente fredda ad una sorgente calda invertendo il percorso che il flusso termico compie spontaneamente ed opera quindi in base allo stesso principio del frigorifero o del condizionatore La pompa di calore costituita da un circuito chiuso percorso da un fluido frigorigeno che a seconda delle condizioni di temperatura e di pressione in cui si trova assume lo stato di liquido o di vapore L efficienza di una pompa di calore viene misurata dal Coefficiente di prestazione o COP II COP il rapporto tra l energia fornita ceduta al mezzo da riscaldare o da raffrescare ed energia elettrica consumata Il COP variabile a seconda del tipo di pompa di calore e delle condizioni di funzionamento ed ha in genere valori dell ordine di 3 4 per il riscaldamento e 2 per il raffrescamento sono pi alti se la sorgente fredda acqua Esistono diverse
18. infatti relativamente piuttosto limitata in Campania che si colloca al 14 posto a livello nazionale nella classifica delle regioni italiane delle installazioni di fotovoltaico nell ambito del Conto Energia 99 con circa 0 2 W per abitante nonostante abbia potenzialit di gran lunga superiori alle regioni del nord 90 In tale contesto la provincia di Salerno si colloca appena sopra la media regionale con 252 KW installati nell ambito del Conto Energia corrispondenti a circa 0 23 W per abitante II nuovo Conto Energia 99 prevede degli incentivi sulla produzione di energia da fotovoltaico secondo il seguente schema Taglia di potenza Incentivo kWh kw Non integrato Parzialmente integrato Integrato 1 3 0 40 0 44 0 49 3 20 0 38 0 42 0 46 gt 20 0 36 0 40 0 44 Tabella 60 Gli incentivi del nuovo Conto Energia L incentivo decrescente con la taglia di potenza dell impianto e dipende dal tipo di integrazione realizzata con gli elementi architettonici e costruttivi secondo le seguenti tre categorie 166 gus a E Proposta di Piano Energetico Comunale ii S Comune di Salerno cart COMUNE DI SALERNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Sistemi non integrati I moduli sono posti su costruzioni a terra Sistemi fotovoltaici Sono aggiunti alla struttura di un edificio Moduli non parzialmente integrati flessibili sono fiss
19. 0 8 iic 0 6 Sac 0 4 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Anno Figura 55 Consumi elettrici e trend Uffici giudiziari 111 Comune di Salerno Comune pIsALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE ze a Proposta di Piano Energetico Comunale i i 5 Iconsumi del settore dei trasporti Negli ultimi decenni si assistito ad un crescente sviluppo del settore dei trasporti questo da un lato ha contribuito alla crescita sociale ed economica del paese ma dall altro soprattutto in riferimento al traffico stradale ha condizionato sempre pi la qualit della vita della collettivit influendo tra l altro in maniera significativa sul deterioramento dell ambiente Per tale motivo risultato di primaria importanza l implementazione di uno strumento analitico quantitativo capace di stimare gli effetti derivanti dal traffico stradale sia in termini di consumi energetici che di emissioni 112 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale 3 5 Comune di Salerno a COMUNE DI SALERNO a www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 5 1 La metodologia di stima A tal proposito in questa sezione del Piano Energetico Comunale PEC si effettuata una stima dei consumi energetici e delle emissioni da traffico stradale per la citt di Salerno attraverso una metodologia innovativa che estende metodi esistenti in letteratura
20. Agricoltura Industria Trasporti Terziario Residenziale Altro Totale En Elettrica 0 039 16 306 1 685 12 156 7 725 0 341 38 251 Metano 0 137 2 586 1 144 4 227 13 827 0 000 21 922 Gasolio 0 434 0 434 21 910 0 434 0 434 0 000 23 646 GPL 0 000 0 000 1 751 0 000 0 000 0 000 1 751 Benzina 0 000 0 000 14 430 0 000 0 000 0 000 14 430 Totale 0 609 19 326 40 921 16 817 21 986 0 341 100 000 Tabella 13 Ripartizione dei consumi per settore e vettore energetico 58 za ana E Proposta di Piano Energetico Comunale aci 5 a Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Dall analisi congiunta emerge che i consumi energetici del Comune possono essere ricondotti essenzialmente a tre tipologie di utenti civile trasporti industriale con il residenziale che supera i consumi del terziario Pertanto si riporter singolarmente l analisi settoriale del residenziale con uno studio interamente dedicato ai consumi degli edifici comunali e dei trasporti Tali approfondimenti possono essere considerati propedeutici e fondamentali per la successiva fase di pianificazione L analisi della domanda settoriale sar effettuata in relazione ai vettori energetici utilizzati che vede come era prevedibile i consumi elettrici e di metano concentrati negli usi civili e industriali e l utilizzo dei prodotti petroliferi quasi esclusivamente richiesti dai trasporti Nei paragrafi successivi
21. Per quanto riguarda gli impianti solari questi sono trattati in alcuni punti specifici 224 08 L installazione di impianti solari e di pompe di calore da parte di installatori qualificati destinati unicamente alla produzione di acqua calda e di aria negli edifici esistenti e negli spazi liberi privati annessi considerata estensione dell impianto idrico sanitario gi in opera 224 09 Il Comune in sintonia con gli indirizzi della direttiva europea 2002 91 di quelli nazionali di cui al D Lgs 192 05 e dello schema del nuovo D Lgs gi approvato preliminarmente dal C M in data 6 10 06 nonch del Disegno di Legge regionale in materia di energia D G R n 109 05 in rapporto alle caratteristiche fisiche e morfologiche del territorio privilegia quale fonte di energia rinnovabile quella solare fotovoltaica 224 10 Conseguentemente fatti salvi i provvedimenti nazionali e regionali in via di emanazione con particolare riguardo al Piano Energetico Ambientale Regionale P E A R nella progettazione di nuovi edifici ovvero nella ristrutturazione di quelli esistenti e consentito realizzare coperture che impieghino pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica per potenze non inferiori a 3 kW per autoconsumo o immissione in rete AI di sotto del solaio di copertura possono essere allocate eventuali attrezzature e o macchinari necessari al funzionamento di detti impianti in apposito ambiente avente le car
22. emerge come tecnicamente fattibile con un tempo di ritorno di 10 anni Altezza sul livello del 25m 25 50m 50 75 100m 100 m terreno s l t s l t s l t s l t Velocit media del vento ila 3 1 4 4 1 5 5 1 6 6 1 7 minima m s D gt Tipo aerogeneratore T Olnjm olojo X Tabella 2 Scelta del tipo di aerogeneratore in funzione dell altezza sul livello del terreno e della velocit media del vento 195 ven a Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 14 Energia dal mare Salerno una citt di mare con un litorale molto esteso Ha quindi senso valutare le potenzialit di utilizzazione dell energia legata al mare Si pu prelevare energia dal mare essenzialmente secondo quattro diversi meccanismi Dalle correnti marine Dalle maree Dal gradiente termico esistente tra le acque superficiali e quelle profonde OTEC Po a Dalle onde marine L escursione delle maree poco marcata nel Mediterraneo come mostrato nella Figura 82 che evidenzia come le uniche zone interessanti a questo riguardo in Europa siano localizzate nell alto Atlantico tra le coste francesi irlandesi ed islandesi E anche da escludere il ricorso allo sfruttamento del gradiente termico esistente tra le acque superficiali e le acque profonde che potrebbero funge
23. http www comune bologna it bologna ambiente QualitaAmbientale Energia PEC Programma php Programma Energetico Comunale Bologna Febbraio 2007 Sintesi e Sintesi Tecnica http www comune bologna it bologna ambiente QualitaAmbientale Energia Download PEC SintesiPEC 07 zip Programma Energetico Comunale Bologna Febbraio 2007 Volume I http www comune bologna it bologna ambiente QualitaAmbientale Energia Download PEC Volume_ 1 07 zip Programma Energetico Comunale Bologna Febbraio 2007 Volume II http www comune bologna it bologna ambiente QualitaAmbientale Energia Download PEC Volume_Il 07 zip Programma Energetico Comunale Bologna Febbraio 2007 Linee Guida Piano Energetico Comunale Comune di Foggia http www dimec unisa it PEC Salerno Documenti Foggia PEC bilancio pdf Piano Energetico Ambientale Comunale Comune di Perugia Documento di sintesi http www comune perugia it resources Docs Ambiente Per 20sito 20internet 20A 2021 PUBBLICAT I PEAC Peac_ relazione sintesi 1 pdf Piano Energetico Ambientale di Ancona http www comune ancona it ankonline inc risorse contesti Calendiario ambiti ottobre 08 PEAC pdf Piano Energetico Comunale di Forl http www comune forli fc it servizi gestionedocumentale visualizzadocumento aspx ID 799 Piano Energetico Comunale di Piacenza http www comune piacenza it natura ambiente energia pdf Pec_Piacenza pdf Piano Energetico Comunale di Udine http
24. impossibilit di avere una produzione costante di energia nell arco dell anno e della giornata Il problema della stima dell energia media producibile dal vento in una data area geografica o viceversa dell individuazione delle aree geografiche strategiche eleggibili per la produzione di energia strettamente correlato all orografia del terreno e alla distribuzione della velocit del vento sono coinvolti dunque vincoli economici sociali e ambientali La specifica conformazione del terreno e degli insediamenti urbani importante oltre che per verificare la presenza dello spazio fisico necessario alle istallazioni cfr Delibera 28 56 del 26 luglio 2007 successivamente modificata dalla Delibera 30 02 del 23 maggio 2008 perch pi un terreno rugoso cio presenta variazioni brusche di pendenza boschi edifici e montagne maggiori saranno gli ostacoli che il vento incontrer e che ne ridurranno velocit Realizzare un analisi puntuale attivit complessa e laboriosa essendo necessarie campagne anemometriche condotte per lunghi periodi da 1 a 3 anni finalizzate alla stima delle distribuzioni di velocit del vento annuali delle variazioni mensili e annuali della velocit media e del profilo verticale della velocit del vento Esistono tuttavia fonti autorevoli 2 che supportano nell individuazione dei range di velocit del vento intercettabili alle diverse quote sul livello del terreno o del mare per il territorio d
25. modificando alcune parti dell art 12 del D Lgs 387 03 Il comma 8 dell art 20 della Legge Regionale 20 gennaio 2008 n 1 legge finanziaria 2008 della Regione Campania aveva intanto previsto l adozione del Piano energetico ambientale regionale PEAR che costituisce urgente ed inderogabile necessit di disciplina della materia energetica in Campania la procedura di approvazione stata definita al comma 9 dello stesso articolo La Regione Campania pone cos le basi per una politica energetica dagli obiettivi ben definiti che sostengano la produzione e l utilizzo di fonti energetiche rinnovabili l installazione di impianti nelle strutture produttive creando altres un sistema campano di imprese ad alto contenuto tecnologico nel settore delle fonti rinnovabili e dell efficienza energetica Anche il Comune di Salerno non si sottrae a questi impegni e contribuisce alla realizzazione degli obiettivi comuni seguendo un ottica di integrazione attraverso una pianificazione energetica ben articolata che traduce coerentemente al PEAR gli obiettivi in impegni specifici al 2013 e al 2020 29 ze a Proposta di Piano Energetico Comunale je 5 Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Il riferimento principale per l elaborazione del PEC ancora costituito dalle Leggi n 9 e n 10 del 1991 che nel dettare le norme dei Piani energetici estendono anche i Comuni
26. pdf kp_ratification pdf gt 8 Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Biomasse Tecnologia Applicazioni e Potenzialit http www minambiente it opencms opencms home_it menu html mp menu menu_attivita amp m Biomasse html Tecnologia__Applicazioni_e_Potenzialita01 h tm 9 La Biomassa http www enerecosrl com portale_informativo biomassa_biogas php 10 ITABIA Italian Biomass Association http www itabia it 11 Il Piano Energetico e Ambientale Regionale http www economiacampania net UserFiles File VolumePEAR pdf 12 Infascelli R Faugno S Pindozzi S Boccia L DISPONIBILIT DI BIOMASSE AGRO FORESTALI E RESIDUI DI POTATURE IN CAMPANIA IX Convegno Nazionale dell Associazione Italiana di Ingegneria Agraria Ischia Porto 12 16 settembre 2009 13 Pubblicazioni disponibili sul sito www energialab it 14 Pubblicazioni disponibili sul sito www fire italia it 15 Mercato dell energia e i certificati verdi gli strumenti di mercato nelle politiche ambientali www nextville it 16 Il ruolo dei certificati bianchi nella liberalizzazione del mercato www nextville it 17 Pubblicazioni disponibili sul sito www sito regione campania it 18 1 3 Bibliografia su potenziale eolico 18 1 3 1 Articoli e risorse in rete 1 E Pedersen P Larsman THE IMPACT OF VISUAL FACTORS ON NOISE ANNOYANCE AMONG PEOPLE LIVING IN THE VINICITY OF WIND TURBINES Journal of Environmental Psyc
27. www comune salerno it i www unisa it z PIANO ENERGETICO COMUNALE TT Proposta di Piano Energetico Comunale per il Comune di Salerno Marzo 2009 www dimec unisa it PEC_Salerno a at Fo Proposta di Piano Energetico Comunale 3 iN e Comune di Salerno COMUNE SALEBHO Li Le fera www dimec unisa it PEC_Salerno Sommario i NP iaia 1 LI VDEINIGdPEC lla 3 1 2 Fasi di elaborazioni del PEC aria 5 1 3 Struttura deldocumento ei 7 1 4 Contributi e ringraziamenti ii 9 1 4 1 Ringraziamenti rit 10 1 5 Piattaforma dalia ala 11 2 II PEC nel quadro energetico ambientale iii 12 2 1 Dalle prescrizioni di Kyoto agli impegni locali i 17 2 1 1 Gli effetti della crisi economica svcrrrrerer cere re ceca renne einen ee ie ene cenere nine io nice 19 2 2 Ileontesto Normativo ema 25 2 2 1 Il contesto normativo comunitario rrrrrrrrre cere ricrea ee ee zare cicci rene eezeninizenee 25 2 2 2 Il quadro normativo nazionale srrrrrrererrerenee re eeeeen esere rene ice nen eeiieneneezeee 26 2 2 3 Il quadro normativo regionale rrrrrrerrrrereeee rice eeenerererenasicenenenieereneenioe 28 2 3 Inquadramento del PEC nell ambito del PEAR e del RUEC 31 2 4 IPPEARCampania a aaa 32 2 4 1 Il dato provinciale nel PEAR Campania esrrrrrrecerrereree rece renenieenenenizenioeeneoe 34 2
28. 100 e 78 t anno rispettivamente Per quanto riguarda i veicoli merci leggeri da notare la bassa concentrazione emessa di composti organici volatiti sia metano che altri con circa il 3 del totale circa 1 t anno di metano e poco pi di 8 t anno di altri composti organici volatili Complessivamente si stima siano emesse Tabella 50 oltre 120 mila tonnellate all anno t anno di biossido di carbonio circa 2 mila tonnellate all anno di monossido di carbonio oltre 4 tonnellate all anno di biossido di azoto oltre 21 tonnellate all anno di metano e oltre 300 tonnellate all anno di altri composti organici volatili In totale si stima che a Salerno vengano emesse ogni anno oltre 127 mila tonnellate di CO equivalente Da un analisi per singola categoria veicolare Tabella 50 e Figura 60 emerge che le auto sono i veicoli che emettono la maggior quantit di CO2 equiv con il 45 del totale oltre 57 mila t anno di CO equiv seguite dai veicoli merci con circa 28 del totale circa 35mila t anno di CO equiv dai bus con il 24 del totale oltre 30 mila t anno di CO equiv mentre i motocicli emettono circa il 4 del totale circa 5 mila t anno di CO equiv 119 Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno D Pier COMUNE DI SALERNO PIANO ENERGETICO COMUNALE Q D E 5 2 5 3
29. 2 amp Comune di Salerno COMUNE DISALERNO ee www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE AREA TEMATICA Ciclo dell acqua SCHEDA 4 1 Dispositivi per il risparmio idrico DESCRIZIONE Adozione di dispositivi per la regolazione del flusso di acqua delle docce dei rubinetti e delle cassette di scarico dei servizi igienici RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI Non ci sono vincoli o ostacoli normativi REQUISITI APPLICATIVI Obbligatorio per gli edifici nuovi e per quelli esistenti in caso di rifacimento dell impianto idrico sanitario TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE Questa azione ha lo scopo di ridurre i consumi di acqua potabile soprattutto di acqua calda sanitaria Per questo scopo si propone l utilizzo di dispositivi per la regolazione del flusso d acqua di docce e rubinetti quali gli erogatori a basso flusso e i rompigetto aerati Le cassette di scarico dei servizi igienici devono essere dotate di un dispositivo comandabile manualmente che consenta in fase di scarico la regolazione continua del volume di acqua scaricata e prima dello scarico la regolazione di almeno due diversi volumi d acqua Con tali accorgimenti si prevede una riduzione del consumo di acqua calda del 20 NOTE ED OSSERVAZIONI 283 za Vus e Proposta di Piano Energetico Comunale 2 amp Comune di Salerno COMUNE DISALERNO ee www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE
30. 2007 Illuminazione stradale Selezione delle categorie illuminotecniche La presente Norma UNI 11248 2007 fornisce le linee guida per determinare le condizioni di illuminazione in una data zona della strada identificate e definite in modo esaustivo nella UNI EN 13201 2 mediante l indicazione di una categoria illuminotecnica Adottando le precauzioni ed i consigli progettuali previsti nella norma UNI EN 13201 2 nella legge regionale campana LR N 12 del 25 luglio 2002 e nella norma italiana UNI 11248 si ottiene il perseguimento di tali obiettivi primari a b c d e f controllo del flusso luminoso direttamente inviato al di sopra del piano dell orizzonte adozione dei valori minimi e massimi di luminanze e di illuminamenti previste dalle norme a seconda della tipologia di strada o ambito da illuminare adozione di lampade ad elevata efficienza ottimizzazione degli impianti in termini di minimizzazione delle potenze installate e massimizzazione dei rapporti interdistanze altezza dei sostegni adozione di sistemi per la riduzione del flusso luminoso riduzione dell abbagliamento diretto e controllo dei gradienti di luminanza 139 zs vaa Proposta di Piano Energetico Comunale fee 5 q I Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Da 8 1 Proposta di strategie innovative La selezione delle migliori tra le strategie di intervento analizzat
31. 5 50 6 4 8 20 115 905 9 48 4 9 0 30 111 234 13 46 4 12 7 129 pre diy Proposta di Piano Energetico Comunale ii j Comune di Salerno Mis Comune Di Salzano e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 0 L 60 000 _ i 0 o O VO a 55 000 2o g EJ 10 9 E 50 000 TE 2 13 a 45 000 E 40 768 S og V o X 40 000 A n 37 377 e 35 000 T T T 30 a 0 10 20 30 0 10 20 30 Figura 69 Consumi energetici e variazioni percentuali del parco veicolare variando le velocit medie urbane di tutte le categorie veicolari 160 000 r 140 000 7 130 000 SEL 121 096 120 000 111 234 110 000 100 000 Emissioni t CO eq 0 10 20 30 o r o 0 5 10 v g 9 13 20 4 Var emissioni t CO eq 30 1 0 10 20 30 Figura 70 Emissioni e variazioni percentuali del parco veicolare variando le velocit medie urbane di tutte le categorie veicolari 100 2 80 2 o CAM 13 50 58 48 36 46 38 O S f N o E 40 5 2 20 7 0 T T 7 0 10 20 30 2 0 oK 5 o 3 0 E og 9 g4 5 P 13 a 2 20 x E gt 30 L 0 10 20 30 Figura 71 Emissioni di PM10 e var
32. D ACQUISTO MENTI FORMAZIONE DEL SETTORE Parma X X X X Como X X X Genova X X X X X Milano X X X X Savona X X Fabriano X X Comuni torinesi X X X X X X Foligno X X Padova X Latina X X Tabella 59 Caratteristiche dello Sportello Energia in diversi comuni italiani La classificazione ha tenuto conto di nove voci cos definite e Diagnosi energetica analisi del patrimonio edilizio scolastico e delle infrastrutture pi energivore a livello comunale illuminazione pubblica piscine ecc allo scopo di poter 160 x ua E Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE intervenire l dove c pi bisogno con contromisure atte a limitare il dispendio energetico inutile e Contracting risparmio sulle bollette energetiche a carico delle Amministrazioni comunali attraverso la stipula di contratti economicamente pi vantaggiosi e Progettazione e finanziamento risparmio sulle bollette energetiche e utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili attraverso la programmazione sia tecnica che finanziaria di interventi anche a carattere sperimentale sugli impianti e sugli involucri edilizi e Pianificazione attivit di pianificazione energetica a livello sovracomunale per l integrazione della variabile energetica negli strumenti regolatori e di pianificazione ponendo particolare attenzion
33. Differenze orarie di temperatura 50 E E Jo F E E ja a va 0 5 1 1 5 2 2 5 3 3 5 4 4 5 x 10 Vi si filtrate 50 E p E 9 pi iu citta PA Hat 0 0 5 1 5 2 3 3 5 4 4 5 Fai ora i 10 Figura 37 Valori sperimentali di temperatura differenze orarie e valori filtrati Successivamente si provveduto a stimare i dati mancanti A tale fine sono stati calcolati i valori medi tm della temperatura in funzione di mese giorno e ora per i quattro anni e le variazioni medie di temperatura At per i quattro anni dati mancanti sono quindi stati stimati a partire da queste grandezze con la seguente formula Equazione 1 t anno mese giorno ora t nese giorno ora At anno I risultati sono presentati nella Figura 38 97 Proposta di Piano Energetico Comunale I Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Temperature orarie verdi dati stimati dI T T T T Ag hema i i i 35 I i 9 30b 2 RN g 290 j I S 3 20F F D E 2 15 I I 10 I i i Ei sli i i a t l i i l i 0 5 1 1 5 2 2 5 3 3 5 4 4 5 i 4 Progressivo ora x 10 Figura 38 Temperature orarie complete di dati stimati Sono state quindi calcolate le temperature medie giornaliere pe
34. GPL wi j Bia Pai ra Ufficio Tecnico Finanze riscaldamento su base provinciale diversi macrosettori si valutata la quota di lUTF su base comunale GPL destinata ad usi domestici cucina acqua calda riscaldamento ed stata sottratta al totale comunale La quota rimanente stata divisa equamente tra Terziario e Industria AIRU dati di teleriscaldamento Oltre ai dati sul consumo di combustibile peli DET viene indicata per ogni impianto la Hera bilanci di sostenibilit e Database ripartizione percentuale del calore tra settore Fluido deroghe ne T Residenziale e Terziario in base alla tipologia Consumi di cobustibile ng pia termovettore Comune di Bologna di volumetrie riscaldate dall impianto stesso Proprietari e gestori di impianti non Hera Il bollettino petrolifero fornisce i dati di vendite ad uso Autotrazione per TRASPORTI Bollettino petrolifero gasolio benzina GPL a scala z Ufficio Tecnico Finanze provinciale L UTF fornisce i dati di vendite sia a scala comunale che provinciale 248 Proposta di Piano Energetico Comunale put T Comune di Salerno COMUNEDI SALERRO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE PEC BRESCIA Bilancio energetico per il periodo 1997 2001 TIPO DI RIPARTIZIONE FONTE DATI DATI NOTE ENEL Consumi di energia elettrica I consumi vengono ripartiti per settore 3 Dati riguardanti la ripartizione territoriale
35. Pertanto il corretto utilizzo delle fonti energetiche un attivit fondamentale nella pianificazione del territorio che risulta strettamente correlata agli elementi che in esso agiscono Proprio in considerazione degli aspetti che caratterizzano le esigenze particolari del territorio all interno del quale prevista la programmazione delle azioni si delineano gli obiettivi secondo cui si articola il PEC di Salerno che mirano a e ricostruire un bilancio energetico del territorio comunale sia globale che suddiviso in vettori e settori e individuare le azioni indispensabili ai fini di una pianificazione energetica efficiente del territorio comunale e effettuare ed aggiornare un censimento energetico degli edifici di propriet comunale con l individuazione di possibili interventi di risparmio energetico e di ricorso all uso di fonti rinnovabili e valutare la fattibilit degli interventi stimandone altres i costi e individuare le ulteriori azioni tese al raggiungimento degli obiettivi del PEC quali ad esempio sensibilizzazioni informazioni istituzioni di organismi forme di incentivazione ecc ven Tani Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE e elaborare scenari di evoluzione dell offerta e della domanda delle fonti energetiche nel medio periodo e evidenziare i possibili scenari di miglioramento in ordine energet
36. Universit di Salerno DIMEC approvata con delibera della Giunta Municipale del Comune di Salerno n 1166 del 31 10 2008 Le problematiche oggetto di un Piano Energetico Comunale attengono a numerosi e diversi aspetti concernenti l energia e il relativo impatto ambientale aspetti che travalicano ampiamente i confini di una singola specializzazione disciplinare o accademica Pertanto per tener conto dell interdisciplinariet e della complessit del problema si formato un gruppo di lavoro composto da docenti e ricercatori universitari e da professionisti attivi in diversi ambiti disciplinari e che ha visto i contributi di dottorandi e laureandi delle Facolt di Ingegneria dell Universit di Salerno e dell Universit di Napoli Federico II nella convinzione che efficaci processi di razionalizzazione delle risorse energetiche ed ambientali e di crescita del tessuto socio economico non possano prescindere da una piena valorizzazione delle risorse umane operanti nel settore della ricerca e della innovazione Lo sviluppo del PEC stato svolto in stretta collaborazione con l Energy Manager del Comune di Salerno ing Giancarlo Savino e con gli Assessorati coinvolti in particolare l Assessorato all Ambiente e l Assessorato all Urbanistica Il gruppo di lavoro coordinato dal prof Gianfranco Rizzo costituito dal prof Cesare Pianese dagli ingg Ivan Arsie e Marco Sorrentino del Dipartimento di Ingegneria Meccanica DIMEC dell
37. Universit di Salerno dal prof Antonio Piccolo e dall ing Pierluigi Siano del Dipartimento di Ingegneria dell Informazione ed Ingegneria Elettrica DIIIE dell Universit di Salerno dal prof Giulio Erberto Cantarella e dagli ingg Stefano De Luca Armando Carten e Valeria Ferrara del Dipartimento di Ingegneria Civile DICIV dell Universit di Salerno dal prof Roberto Gerundo e dall arch Alessandro Siniscalco del Dipartimento di Ingegneria Civile DICIV dell Universit di Salerno dal prof Renato lovino dalla prof Flavia Fascia e dagli ingg Fabio Sannino e Annita Corbosiero del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio DiPiST dell Universit di Napoli Federico II e dall ing Patrizia lannucci dall ing Giuseppina Di Napoli e dal prof Adolfo Senatore del DIME dell Universit di Napoli Federico Il Ha collaborato in qualit di tesista l ing Vittoria Galibardi che ha svolto una tesi di laurea specialistica in Ingegneria Meccanica sull analisi comparativa dei PEC per vari comuni italiani Hanno approfondito tematiche correlate al PEC in qualit di tesisti della laurea di primo livello in Ingegneria Meccanica Anna D Auria Marianna Tango Mario D Agostino Francesco Lazzarini Massimo Naddeo Luigi Mea Hanno collaborato inoltre al progetto l ing Mario Raiola promotore di un progetto di Car Pooling l architetto paesaggista Enrico Auletta l ing Raffaele Di Martino l ing Francesco Serravalle e
38. applicazione della metodologia in precedenza delineata hanno permesso di quantificare il consumo energetico complessivo del Comune di Salerno per l anno di riferimento 2008 stimato in circa 1823 GWh annui pari a circa 157 mila tonnellate di petrolio equivalente TEP Il dato aggregato sopra indicato consente dalla stima complessiva della domanda di energia la ripartizione tra i diversi settori di destinazione finale e vettore energetico utilizzato In particolare i consumi energetici e le emissioni di CO sono stati aggregati in funzione dei macro settori individuati Residenziale Industria Agricoltura Terziario Trasporti Altro ed in funzione del vettore energetico Energia Elettrica Metano Gasolio GPL Benzina 3 Per essere accessibile agli usi finali l aliquota relativa al fabbisogno di energia indicata nei bilanci per ciascuna fonte primaria deve essere trasformata nelle fonti finali impiegate nei processi di consumo e trasportata sul luogo di utilizzo finale Pertanto nei bilanci abbreviati per passare dall energia primaria all energia finale bisogna considerare il consumo raggruppato in due aliquote 1 la trasformazione in energia elettrica e in calore ed i relativi consumi e le perdite del settore energetico che include la raffinazione e la cokefazione nonch l energia spesa per il trasporto e la distribuzione delle fonti finali fino ad arrivare ai consumi settoriali 2 la disponibilit effettiva di energia per gli
39. cattiva progettazione della luce Le normative vigenti impongono l adozione di sorgenti luminose ad alta efficienza per cui nella fase di progettazione obbligatorio individuare le sorgenti luminose inefficienti n lt 89Im Wn 89 m W e prevederne la sostituzione 143 ve a Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comunespi SaLeato e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE na 8 2 3 Interventi sui sistemi di alimentazione Tutti gli impianti di illuminazione esterna devono essere muniti di dispositivi di regolazione del flusso luminoso per la riduzione dei consumi energetici di almeno il 30 per cento dopo le ore 23 e dopo le ore 24 nel periodo di ora legale Inoltre il rendimento di tali dispositivi non deve essere inferiore al 97 per cento Per gli impianti di illuminazione di strade extraurbane e di quelle urbane devono essere adottati dispositivi idonei alla riduzione automatica dei livelli di illuminamento luminanza ai valori minimi mantenuti di progetto L introduzione di sistemi per la riduzione del flusso luminoso fortemente consigliata unitamente a sistemi di telecontrollo a distanza in quanto permette di conseguire notevoli risparmi Il flusso luminoso emesso da una lampada pu essere regolato dal valore massimo a un valore compatibile con il regolare funzionamento della stessa per mezzo di opportuni dispositivi detti appunto regolatori di flusso luminoso Segue ora una brev
40. l obbligo di predisporre una pianificazione energetica dei propri territori In particolare l articolo 5 al Comma 5 della Legge n 10 del 91 prevede che I piani regolatori generali di cui alla legge 17 agosto 1942 n 1150 e successive modificazioni e integrazioni dei comuni con popolazione superiore a cinquantamila abitanti devono prevedere uno specifico piano a livello comunale relativo all uso delle fonti rinnovabili di energia La predisposizione del PEC di Salerno avvenuta con l approvazione della delibera della Giunta Municipale del Comune di Salerno n 1166 del 31 10 2008 Il PEC si inserisce con un chiaro punto di vista nel quadro degli obiettivi definiti dalla politica energetica nazionale e regionale considera gli strumenti peculiari indicati dalle normative comunitarie per esaminare i processi propri del Comune di Salerno definendone una razionalizzazione concreta su scala territoriale 30 Vanta E Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno e Comune DI SALERNO www dimec unisa it PEC_Salerno E PIANO ENERGETICO COMUNALE 2 3 Inquadramento del PEC nell ambito del PEAR e del RUEC AI fine di pianificare gli interventi volti a un uso razionale dell energia e allo sviluppo delle fonti rinnovabili il PEC richiede una fase preliminare di analisi e di confronto con le linee di politica energetica delineate a livello regionale tracciate dal PEAR il Piano Energetico Ambientale Regionale de
41. l arch Enrico Adinolfi operanti nel settore del risparmio energetico Il gruppo di lavoro ha tenuto incontri e contatti con la Commissione Energia dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di Salerno e con l IRE Istituto di Ricerca per il Risparmio Energetico ze vaa Proposta di Piano Energetico Comunale feet 5 q I Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE si Le tematiche energetiche ed ambientali al di l delle pur necessarie competenze specialistiche interessano tutta la comunit cittadina Pertanto si sono adottate modalit di lavoro aperte e condivise per aprirsi ai contributi ed ai suggerimenti degli operatori delle associazioni dei professionisti e dei cittadini anche in linea con recenti direttive comunitarie in tema di politiche energetiche ed ambientali Durante lo svolgimento del progetto stato sviluppato un sito Web http www dimec unisa it PEC Salerno ed stata diffusa una newsletter informativa inviata anche agli organi di informazione Inoltre le indicazioni i commenti e le disponibilit a collaborare al progetto sono state raccolte ed analizzate in modo sistematico attraverso un questionario on line 1 4 1 Ringraziamenti La stesura del PEC ha richiesto il reperimento di notevoli quantit di dati Un sentito ringraziamento per la preziosa collaborazione fornita va a Ufficio Vettoriamento ENEL di Salerno Salerno Energia Ufficio delle Dogane
42. nelle classi microidro da 1 a 100 kW o miniidro da 100 kW a 1 MW Questi impianti sono piuttosto diffusi all estero per esempio in Svizzera mentre sono relativamente poco presenti in Italia dove prevalgono le taglie pi grandi Secondo fonti di letteratura 128 il costo medio del l energia elettrica prodotta da impianti miniidro di 0 045 0 065 euro kwh mentre i costi di installazione e costruzione di un 199 za ana E Proposta di Piano Energetico Comunale aci 5 z Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE miniidro sono di 800 1300 euro kW installato Nel caso di installazione di un impianto idroelettrico di potenza nominale superiore a 220 kW il gestore deve corrispondere agli enti pubblici locali comuni provincia e regione i cosiddetti Canoni Idrici per la concessione e lo sfruttamento di acque pubbliche Si riporta quindi una stima della potenza ottenibile da un impianto ad acqua fluente per portate fino a 10 mc s in corrispondenza di un salto compreso tra 0 5 e 2 metri Tabella 63 Nel caso del fiume Irno portata media di 3 mc s un eventuale impianto ad acqua fluente avrebbe una potenza inferiore ai 100 kW configurandosi come impianto del tipo micro hydro Pur considerando la possibilit di installare pi impianti lungo i corsi d acqua il contributo potenziale fornito da tale fonte appare quindi nel complesso molto limitato Potenza ottenibil
43. programmazione energetica comunale promossa nell ambito dei Piani Energetici Comunali Le Linee Guida costituiscono delle raccomandazioni per l uso efficiente dell energia e la valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili nelle aree di recupero espansione riqualificazione urbana e sono articolate secondo Schede d azione che riportano indicatori e standard prestazionali sugli edifici e sugli impianti Le Linee Guida dell Energia possono essere articolate secondo una diversa gradazione di priorit con tre livelli di efficacia e Indirizzo interventi di efficienza energetica che sarebbe bene realizzare ma non possono essere imposti e risultano applicabili a discrezione dei progettisti costruttori che dovranno comunque presentare una valutazione di fattibilit e motivare l eventuale non applicazione della soluzione proposta e Direttiva soluzioni tecnologiche o standard prestazionali che sono fortemente raccomandati ma ammettono un margine di discrezionalit e Prescrizione interventi che vanno obbligatoriamente presi in considerazione 133 a E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno 23 re Comune DI SALERNO 0o 0 PIANO ENERGETICO COMUNALE 7 1 Schede d azione A partire dall analisi delle schede d azione descritte nel paragrafo precedente ed analizzando le esigenze e le specificit del Comune di Salerno sono state formulate e proposte le relat
44. trattamento fiscale del contributo in conto scambio di cui alla delibera AEEG n 74 2008 Bologna C d 2009 PEC Comune di Bologna ENEA s d Tratto da www solaritaly enea it ISTAT s d www istat it 2009 PEC Comune di Portogruaro 185 vaa E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE iii 13 Analisi del potenziale eolico34 13 1 1 Introduzione La crescente attenzione nei confronti dell ambiente dello sviluppo sostenibile della riduzione dei costi e della possibilit di diversificazione delle fonti di approvvigionamento concorrono sempre pi insieme con lo sviluppo delle tecnologie a fare dell energia eolica una fonte competitiva di energia elettrica L assenza di emissioni nocive e la ridotta produzione di CO2 l indipendenza da qualsiasi fonte di carburante la disponibilit della materia prima il vento a costo zero in loco e nelle 24 ore rispetto agli impianti fotovoltaici sono i principali vantaggi della soluzione energetica Il livello di rumorosit considerato nel passato uno dei principali deterrenti all istallazione di pale eoliche con le nuove soluzioni impiantistiche arrivato a poco pi di 40 dB 1 Lo svantaggio principale al di l dell accettabilit sociale delle istallazioni ritenute ancora da alcuni antiestetiche costituito dalla variabilit dei venti e dunque dall
45. www comune udine it opencms opencms release ComuneUdine cittavicina territorio Urbanistica pianoenergetico pdf PECschede pdf Piano Energetico Comunale di Venezia http www ambiente venezia it nuovo pagina asp id_pagina 64 RUEC Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale Comune di Salerno 2006 http www dimec unisa it PEC Salerno Documenti RUEC Salerno pdf PIANO D AZIONE PER LO SVILUPPO ECONOMICO REGIONALE PASER Regione Campania Maggio 2008 http www dimec unisa it PEC Salerno PASER Campania pdf http www energymanager net index phpPoption com content amp task view amp id 261 amp ltemid 171 Studi preliminari per l elaborazione del Piano Energetico Regionale P E R della Campania http www sito regione campania it energia energia_studi index studi poreliminari asp http www dimec unisa it PEC Salerno Documenti PER Regione Campania Studi Preliminari pdf ISTAT INDICI NAZIONALI DEI PREZZI AL CONSUMO http www istat it prezzi precon rivalutazioni variaz34 html 232 2 vez pa Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 Italian Greenhouse Gas
46. www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE ns AREA TEMATICA Interventi di risparmio energetico negli edifici SCHEDA 2 6 Serre solari DESCRIZIONE La serra solare un sistema di accumulo energetico La serra solare uno spazio chiuso separato dall ambiente esterno mediante pareti vetrate e collegato alla costruzione con aperture eventualmente apribili un sistema molto comune per realizzare delle serre solari riguarda la creazione di ambienti vetrati accostati alla parte esterna dell edificio Tale tipologia d intervento coerente con quanto previsto dai Dlgs 192 05 e Dlgs 311 06 di non considerare nel calcolo della volumetria utile i componenti bioclimatici addossati o integrati all edificio RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI L 10 91 Dlgs 192 05 Digs 311 06 Regolamento edilizio Regione Campania RUEC Salerno REQUISITI APPLICATIVI Raccomandato nelle nuove costruzioni e nelle aree residenziali gi esistenti TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE Secondo quanto stabilito dai DIgs 192 05 e 311 06 possibile prevedere la chiusura con una vetrata trasparente per le logge e le terrazze purch tale chiusura non crei un nuovo locale riscaldato o abitabile cio il volume aggiunto deve essere un volume tecnico inoltre questo tipo di intervento deve essere realizzato allo scopo di ottenere un risparmio energetico che deve essere certificato con una relazione tecnica La serra sola
47. 13201 1 44 Norma UNI 10819 1999 Impianti di illuminazione esterna Requisiti per la limitazione della dispersione verso l alto del flusso luminoso 45 Norma UNI 11095 2003 Illuminazione gallerie 46 UNI EN 12193 2008 Illuminazione di installazioni sportive 47 UNI EN 12464 2 2008 Illuminazione dei posti di lavoro Parte 2 Posti di lavoro in esterno 48 Norma CEI 34 33 Apparecchi di Illuminazione Parte Il Prescrizioni particolari Apparecchi per l illuminazione stradale 49 Norme CEI 34 relative a lampade apparecchiature di alimentazione ed apparecchi d illuminazione in generale 50 Norma CEI 11 4 Esecuzione delle linee elettriche esterne 51 Norma CEI 11 17 Impianti di produzione trasmissione e distribuzione di energia elettrica Linee in cavo 52 Norma CEI 64 7 Impianti elettrici di illuminazione pubblica e similari 53 Norma CEI 64 8 variante V2 Sezione 714 Ambienti e applicazioni particolari Impianti di illuminazione situati all esterno 54 Impianti a norme CEI volume 6 Illuminazione Esterna TNE Maggio 97 55 G Forcolini Illuminazione led Editore Hoepli Milano 2008 56 http www cie co at 57 http www fire italia it caricapagine asp target esco asp 58 http www sibersrl it ita prodotti php 59 http www autorita energia it relaz_ann relaz_annuale htm 60 http www led lighting it 61 L Di Fraia Introduzione al Convegno internazionale I
48. 19 34 anni Indice di possesso del Diploma scuola media superiore 35 44 anni Indice di vecchiaia Metri quadrati per occupante in abitazioni occupate da persone residenti Nuclei familiari Numero di abitazioni Numero di localit abitate Numero di occupanti per stanza in abitazioni occupate da persone residenti Numero di stanze per abitazione Numero medio di componenti per famiglia Occupati Percentuale di abitazioni occupate da persone residenti in affitto tra le abitazioni occupate da persone residenti Percentuale di abitazioni occupate da persone residenti in propriet tra le abitazioni occupate da persone residenti Percentuale di coppie con figli Percentuale di coppie non coniugate Percentuale di donne tra la popolazione di 75 anni e pi Percentuale di donne tra la popolazione di 85 anni e pi Percentuale di nuclei familiari ricostituiti Percentuale di popolazione residente con meno di 5 anni Percentuale di popolazione residente di 75 anni e pi Percentuale di popolazione residente di 85 anni e pi Popolazione presente Popolazione residente Popolazione residente che si sposta giornalmente Popolazione residente di 15 anni e pi Popolazione residente di 6 anni e pi Popolazione residente in convivenza Popolazione residente in famiglia Popolazione residente in famiglia in abitazione Popolazione residente in famiglia in altro tipo di alloggio Popolazione straniera residente Rapporto di masco
49. 2 4 pag 35 Provincia Agricoltura Industria Terziario Domestico Totale Salerno 92 6 1 416 8 1 086 7 1 057 2 3 653 3 TOTALE 263 7 5 564 4 5 512 6 5 746 6 17 087 3 Consumi finali elettrici per settore per gli anni 2003 2007 espressi in GWh tabella 2 5 pag 36 2003 2004 2005 2006 2007 Settore GWh GWh GWh GWh GWh 2007 Agricoltura 82 5 84 8 84 7 88 9 92 6 2 5 Industria 1 224 5 1 261 0 1 330 0 1 382 0 1 416 8 38 8 Terziario 873 8 916 7 964 1 1 082 8 1 086 7 29 7 Usi nr 998 8 1 036 0 1 031 6 1 047 6 1 057 2 28 9 Domestici Totale 3 179 7 3 298 5 3 4104 4 3 547 3 3 653 3 100 0 consumi Nella provincia di Salerno il settore Industria quello con i consumi finali elettrici maggiori ed anche quello in cui c stato il pi forte incremento dei consumi dal 2003 al 2007 Impianti di generazione di energia elettrica per provincia Situazione al 31 12 2007 tabella 2 9 pag 47 Potenza Potenza Settore Tipologia Impianti Sezioni Efficiente Efficiente Lorda Netta Numero Numero MW MW Idrico 17 90 4 90 3 Solo Termoelettrico HIGCUZIONE gi 3 2 6 2 5 energia elettrica Termoelettrico Cogenerazione 6 22 3 20 9 Eolico 6 51 9 51 9 Fotovoltaico 41 4 5 4 5 Totale 171 7 170 1 La provincia di Salerno presenta il maggior numero di impianti idroelettrici 17 della Regione e il minor numero di impianti eol
50. 2003 2007 Gradi giorno 1650 1600 1550 1500 Gradi giorno 1450 1400 1350 1300 E 2003 2004 2005 2006 2007 Anno Figura 40 Gradi giorno calcolati nel periodo 2003 2007 E stata quindi esaminata la dipendenza tra consumi di metano annuali per le diverse categorie ed i gradi giorno calcolando anche i relativi coefficienti di correlazione 1 massima correlazione 0 assenza di correlazione 1 correlazione inversa riportati nell istogramma in Figura 44 per il totale dei consumi e per le diverse categorie di utenza consumi totali mostrano un discreto grado di correlazione con i gradi giorno Figura 41 con un coefficiente di correlazione superiore a 0 6 Un simile grado di correlazione rilevato per tutte le 99 ze a Proposta di Piano Energetico Comunale je 5 c Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE tipologie ad eccezione degli Uffici Comunali Figura 43 e delle Scuole Medie che manifestano un assenza di correlazione con valori dei coefficienti nulli o negativi mentre i consumi del Palazzo di Citt presentano una correlazione piuttosto marcata con i gradi giorno Figura 42 con un coefficiente di correlazione pari a circa 0 75 Figura 44 5 x 10 2005 7 5 T 2004 5 7 3 p006 E E 6 5 L d 6 2 2007 2 5 5 5 O 5 E 2003
51. 2010 kWh Tabella 1 Tariffe per un impianto fotovoltaico con entrata in esercizio nell anno 2010 kWh Lo scambio sul posto disciplinato dalla Deliberazione ARG elt 74 08 Allegato A Testo integrato dello scambio sul posto TISP e dalla successiva Deliberazione ARG elt 186 09 che ha recepito 176 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale 3 5 Comune di Salerno a COMUNE DI SALERNO o 0 www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE quanto previsto dalla legge n 99 09 consente di valorizzare l energia immessa in rete secondo un criterio di compensazione economica con il valore dell energia prelevata dalla rete In termini generali se l energia immessa inferiore o uguale a quella prelevata le condizioni offerte dallo scambio sul posto sono pi vantaggiose del ritiro dedicato poich permettono di remunerare l energia immessa in rete al valore di mercato dell energia pi il costo unitario variabile dei servizi associato alla propria bolletta di fornitura Considerando un incentivo in conto energia di 0 346 kWh e che il consumo annuo del centro agroalimentare di 728 640 kWh anno corrispondenti a un costo medio di 85 884 stato valutato pi conveniente lo scambio sul posto rispetto alla vendita dell energia prodotta Si ipotizzata una vita media dell impianto di 20 anni un tasso di interesse del 3 e un decadimento della producibilit pari a circa 8 che equivale ad un de
52. 390 742 015 6 224 521 Domestico 132 477 213 138 840 042 139 033 241 137 151 194 137 832 495 137 776 876 140 873 069 Industria 205 696 434 206 123 879 211 091 421 294 027 708 298 139 727 299 807 686 297 367 822 Terziario 151 532 801 164 612 853 169 502 305 165 825 952 179 818 523 189 497 862 221 676 297 Trasporti 7 035 605 8 738 448 8 306 784 8 191 256 8 919 331 7 450 208 30 721 529 Totale 498 467 073 520 047 293 529 709 098 606 936 208 624 663 349 635 962 777 697 569 332 Tabella 14 Consumi elettrici per anno e settore KWh anno fonte ENEL 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Agricoltura 0 11 0 10 0 12 0 10 0 12 0 11 0 10 Cons propri ENEL 0 23 0 23 0 22 0 19 0 12 0 12 0 89 Domestico 26 58 26 70 26 25 22 60 22 07 21 66 20 19 Industria 41 27 39 64 39 85 48 44 47 73 47 14 42 63 Terziario 30 40 31 65 32 00 27 32 28 79 29 80 31 78 Trasporti 1 41 1 68 1 57 1 35 1 43 1 17 4 40 Totale 98 59 98 32 98 43 98 65 98 57 98 83 95 60 Tabella 15 Ripartizione dei consumi elettrici per anno e per settore fonte ENEL Le serie storiche evidenziano un aumento generale dei consumi nel periodo 2002 2008 pari a circa il 40 Nel complesso la crescita ha interessato tutti i settori ma con dinamiche molto diverse consumi dell industria si sono mantenuti stabili dal 2002 al 2004 hanno mostrato un rapido aumento nel 2005 per poi stabilizzarsi su tale valore negli anni suc
53. 4 contributi in conto capitale a sostegno del risparmio energetico e dell utilizzo delle fonti rinnovabili di energia 32 AIDI 1993 Raccomandazioni per l illuminazione pubblica 33 AIDI 1998 Guida per il Piano Regolatore Comunale dell illuminazione pubblica 34 CIE Pubblicazione 115 1995 Recommendations for lighting of roads for motor and pedestrian traffic 35 CIE Pubblicazione 136 2000 Guida all illuminazione delle aree urbane in sostituzione della CIE 92 1992 36 CIE Pubblicazione n 92 1992 Guide to the lighting of urban areas 37 CIE Pubblicazione 154 2003 The maintenance of outdoor lighting systems 38 Norma UNI 10439 2001 Requisiti illuminotecnici delle strade con traffico motorizzato 39 Rapporto tecnico CEN TR 13201 1 2004 Illuminazione stradale Road lighting Selezione delle classi di illuminazione 40 NORMA EN 13201 2 2004 Illuminazione stradale Requisiti prestazionali 41 NORMA EN 13201 3 2004 Illuminazione stradale Calcolo delle prestazioni 42 NORMA EN 13201 4 2004 Illuminazione stradale Metodi di misurazione delle prestazioni fotometriche recepiscono anche la CIE Pubblicazione 115 1995 Recommendations for lighting of roads for motor and pedestrian traffic 43 NORMA UNI 11248 2007 Illuminazione stradale Selezione delle categorie illuminotecniche in sostituzione della UNI 10439 recepisce il rapporto tecnico CEN TR
54. 5 Prescrizioni nell ambito del RUEC di Saletto ran 44 2 5 1 Proposte di integrazione sssesssssesssoossssessssesessesssossessoosssssescessscesessoossssoesseseeeese 47 3 Bilancio energetico cOmMignale iaia aa ea di a 48 3 1 La Metodologia a real ene 51 3 2 Bilancio complessivo del territorio COMUNALE i 55 3 33 La domanda diehetgia elettrica coniare 60 3 4 Consumidi METANO sssini rene a a E aaa 64 3 5 Consumidiprodotti petrollleli nile 68 3 6 Bilancio delle Emissioni di CO7 70 3 6 1 Stima dei consumi e delle emissioni di CO2 per gli anni 1990 e 2005 73 3 7 La metodologia top down ciali 75 3 8 Sintesi e confronto del quadro energetico del Comune di Salerno con altri bilanci Comunalas a RO RO RA E II 84 3 9 Scenari energetici tendenziali al 2012 e al 2020 i 89 Proposta di Piano Energetico Comunale per il Comune di Salerno Il 5 a Proposta di Piano Energetico Comunale 3 Comune di Salerno COMUNE DISALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 4 Analisi degli edifici di propriet comunale iii 92 4 1 Consumi di metano rele 93 4 1 1 Calcolo dei gradi giorno ima 96 4 1 2 Analisi dei consumi di metano per le scuole ssssssssssessssssessssssssssssssssossessoosssesesese 102 42 COMI iano 108 5 lconsumidelsettore dei trasporti ii 112 5 1 Lametodolo adi sssini is
55. 5 25 120 TRICASE LATO IS OE J Fa 2 100 25 fin J 2 20 5 8 F N 3 il li Ao E Produzione so o 2 15 a 5 Z 3 3 so AE a a A a O d 5 60 D io 5 S da E EEEE EEE PEER ERE REESE E J g 10 bi fe 2 Ca te Bio E 0 5 09 1 4 mm Hubbert curve J H ia 2 Le i NPDHistoricaldata cia z 1 o NPD forecast 2007 H a O 0 i f f I I 1970 1980 1990 2000 2010 2020 2030 a o Calendar year 1920 1950 1940 1959 1950 1970 1980 1990 2000 2010 Figura 2 Previsioni della produzione di greggio Figura 3 Andamento dei prezzi e della in Norvegia con la curva di Hubbert produzione del petrolio negli ultimi cento anni A rovinare l illusione di un energia illimitata e a basso prezzo provvide anche la crisi petrolifera del 1973 quando il prezzo del petrolio per effetto di una inattesa interruzione del flusso di greggio dai paesi dell OPEC crebbe di un ordine di grandezza in pochi mesi innescando un periodo di recessione Una seconda impennata dei prezzi si ebbe alla fine degli anni 70 in concomitanza con un significativo calo della produzione Figura 3 mentre le ultime instabilit con una rapida crescita a circa 140 dollari al barile ed un altrettanto repentino calo seguiti da una crescita tendenziale accompagnata da fluttuazioni varie sono storia recente E interessante tuttavia confrontare l analogo crollo dei prezzi dal picco massimo del 1981 che rispetto a quello verifica
56. ABITAZIONI COLLETTIVE 0 1 0 2 0 2 0 1 0 1 VARIE 5 9 15 1 5 8 5 2 5 9 PUBBLICA ILLUMINAZIONE 63 7 51 2 58 9 60 5 61 2 TOTALE 100 0 100 0 100 0 100 0 100 0 Tabella 45 Ripartizione percentuale dei consumi elettrici x10 Consumi totali 2 8 2 6 N P N N en Consumi elettrici kWh anno N D 1 4 1 2 2003 2004 2005 Figura 52 Consumi elettrici e trend temporale 2006 2007 Anno 2008 2009 109 ze a Proposta di Piano Energetico Comunale e 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE x 107 PUBBLICA ILLUMINAZIONE E g E x E o E l 2 Q 0 9 a Fay 0 8 San 0 7 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Anno Figura 53 Consumi elettrici e trend Pubblica illuminazione x 108 STRUTTURE PUBBLICHE w 0 0 N 0 Consumi elettrici kWh anno 1 5 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Anno Figura 54 Consumi elettrici e trend Strutture pubbliche 110 Ji vasi B Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE x 105 UFFICI GIUDIZIARI 2 2 1 8 Sa 16 o dura 1 4 1 2 Consumi elettrici kWh anno
57. CEI CEI EN 62053 23 CEI 13 45 apparati per la misura dell energia elettrica c a Prescrizioni particolari Parte 23 Contatori statici di energia reattiva classe 2 e 3 CEI 64 8 parte 7 sezione 712 sistemi fotovoltaici solari PV di alimentazione Delibera ARG elt 33 08 condizioni tecniche per la connessione alle reti di distribuzione dell energia elettrica a tensione nominale superiore ad 1 kV Delibera ARG elt n 119 08 disposizioni inerenti l applicazione della deliberazione dell Autorit per l energia elettrica e il gas ARG elt 33 08 e delle richieste di deroga alla norma CEI 0 16 in materia di connessioni alle reti elettriche di distribuzione con tensione maggiore di 1 kV Delibera ARG elt n 280 07 modalit e condizioni tecnico economiche per il ritiro dell energia elettrica ai sensi dell articolo 13 commi 3 e 4 del decreto legislativo 29 dicembre 2003 n 387 03 e del comma 41 della legge 23 agosto 2004 n 239 04 Delibera ARG elt n 88 07 disposizioni in materia di misura dell energia elettrica prodotta da impianti di generazione Delibera ARG elt n 111 06 condizioni per l erogazione del pubblico servizio di dispacciamento dell energia elettrica sul territorio nazionale e per l approvvigionamento delle relative risorse su base di merito economico ai sensi degli articoli 3 e 5 del decreto legislativo 16 marzo 1999 n 79 Delibera ARG elt n 156 07 approvazione del Testo integrato delle disposizioni dell A
58. EER definito come rapporto tra il fabbisogno di raffrescamento e la potenza elettrica che variano da 1 8 a 5 secondo la Direttiva europea sui condizionatori ad uso domestico un dispositivo di classe A se l indice di efficienza energetica maggiore di 3 2 I sistemi di raffrescamento ad assorbimento invece prelevano un fluido ad elevata temperatura maggiore di 90 C e tramite questo si svolge una trasformazione chimica e termodinamica ad un fluido presente all interno ad esempio bromuri di lito o di ammoniaca che consente la produzione del freddo sistemi ad assorbimento presentano rendimenti inferiori a quelli degli impianti con compressore elettrico ma hanno il vantaggio di non gravare sui carichi elettrici che risultano essere particolarmente problematici nella stagione estiva NOTE ED OSSERVAZIONI La decisione di installare un condizionatore deve avvenire sempre a seguito della verifica dei reali fabbisogni di raffrescamento 278 ic COMUNE DI SALERNO E amp PIANO ENERGETICO COMUNALE aw e Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno AREA TEMATICA Impianti termici SCHEDA 3 6 Rete di Teleriscaldamento DESCRIZIONE Il teleriscaldamento un sistema di riscaldamento a distanza che consiste essenzialmente nella distribuzione attraverso una rete di tubazioni isolate e interrate di acqua calda acqua surriscaldata o vapore provenien
59. Energia e sviluppo sostenibile politiche e tecnologie Rubettino 2005 20 Jeremy Rifkin Entropia New Age 1992 21 Donella e Dennis Meadows Jorgen Randers nuovi limiti dello sviluppo Oscar Saggi Mondadori 2006 22 M Dentice d Accadia M Sasso S Sibilio R Vanoli Applicazioni di energetica Liguori 1999 23 W J Palm III Matlab 6 per l ingegneria e le scienze McGraw Hill 2001 24 A B Lovins Energia dolce Bompiani 1979 25 U Colombo Energia Storia e scenari Donzelli 1996 26 R Renzetti L energia Savelli 1979 27 R Brown C Flavin H French State of the World 98 Stato del pianeta e sostenibilit Rapporto annuale Edizioni Ambiente 1998 28 L Maugeri L era del petrolio Feltrinelli 2006 29 J Rifkin The Hydrogen Economy Tarcher Putnam Ed 2002 30 G Zoppis C una foresta di betulle all 80 piano la Repubblica CASA 13 settembre 2008 http www dimec unisa it PEC Salerno Giardini Pensili pdf 31 McAliney Mike ed Arguments for Land Conservation Documentation and Information Sources for Land Resources Protection Trust for Public Land Sacramento California December 1993 http www westgov org wga initiatives tpl sec17 htm 32 David J Nowak and E Gregory McPherson United States Forests Service Northeastern Forest Experiment Station 1993 33 D Gaudioso R Pignatelli La pianificazione energetico ambientale a livello locale nelle principali citt italiane APAT http
60. Il modello complessivo si compone di due sottomodelli il modello del sistema dei trasporto ed il modello di stima dei consumi energetici e delle emissioni da traffico stradale si veda la Figura 56 Offerta di infrastrutture e servizi di trasporto Sistema delle attivit Attributi di livello di servizio EA AA amp l MODELLO DI Esa Re MODELLO DI OFFERTA MODELLO DI DOMANDA DOMANDA OFFERTA MODELLO DEL km percorsi anno SISTEMA DEI TRASPORTI MODELLO DI STIMA DEI CONSUMI ENERGETICI E Domanda aggregata DELLE EMISSIONI DA TRAFFICO STRADALE Di mobilit stradale Quantit di carburante consumato Emissioni da traffico stradale Figura 56 Una metodologia innovativa per la stima dei consumi energetici e delle emissioni da traffico stradale Attraverso il modello di simulazione del sistema dei trasporti possibile stimare le prestazioni del sistema di trasporto con il calcolo di opportuni indicatori sintetici sia nello scenario attuale che in ipotetici scenari progettuali Mediante la stima di tali indicatori attraverso il modello di stima dei consumi energetici e delle emissioni da traffico stradale possibile stimare i consumi e le emissioni da traffico attuali nonch quantificare gli effetti di ipotetici interventi progettuali sul sistema dei trasporti della citt principali fattori di originalit rispetto ai metodi utilizzati in lettera
61. L elaborazione del Bilancio energetico consente di fornire un quadro di sintesi da cui sia possibile evidenziare la quantit e il tipo di energia prodotta importata esportata eventualmente trasformata e infine consumata I consumi finali che si registrano sia nelle trasformazioni in elettricit e calore che negli usi finali consentono la stima del fabbisogno energetico riconducibile al medesimo ambito territoriale Considerata la dimensione comunale si ritiene trascurabile il termine relativo alla produzione e all esportazione mentre i consumi si approssimano coincidenti con le importazioni Pertanto il dato indicato nel bilancio per ciascuna tipologia di vettore energetico sia primario che secondario si riferisce alla disponibilit per il consumo interno da valutare attraverso un approfondita analisi della domanda di energia che consenta di e quantificare il fabbisogno di energia e distribuire i consumi dei vettori energetici tra i diversi settori e disaggregare a livello territoriale i flussi di energia e ricostruire l evoluzione storica della domanda energetica e distinguere in funzione della qualit e degli usi dell energia e tracciare l evoluzione temporale dello sviluppo o meno della domanda e determinare indici di efficienza energetica e individuare i settori di utilizzo finale da analizzare in modo pi intenso Alla luce degli obiettivi sopra indicati i risultati derivanti dall
62. LEGISLATIVI Non ci sono vincoli o ostacoli normativi REQUISITI APPLICATIVI Facoltativo TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE Si vuole favorire la diffusione di elettrodomestici frigoriferi lavatrici lavastoviglie ad alta efficienza Uno degli strumenti messi a disposizione per scegliere in modo consapevole i prodotti l etichetta energetica A seguito di diverse direttive europee vige infatti ora l obbligo di dotare ogni elettrodomestico frigorifero lavatrice lavastoviglie di una etichetta ben visibile che deve contenere le indicazioni sulle caratteristiche tecnico energetiche del modello ed un indicatore sintetico dell efficienza energetica Sono state definite a questo proposito sette classi indicate con le lettere successive dalla A alla G che individuano il livello dei consumi dai bassi fino agli alti Per ogni elettrodomestico sono stati definiti dei criteri specifici per la classificazione in classi Per favorire la diffusione di elettrodomestici ad alta efficienza si prevede la realizzazione di una campagna informativa e l erogazione di incentivi Deve essere previsto il coinvolgimento diretto degli esercizi commerciali presenti sul territorio comunale L incentivo cui potrebbe essere aggiunto un ulteriore sconto dei distributori dovrebbe essere vincolato ad un corretto smaltimento degli elettrodomestici dismessi attraverso un impegno dei distributori all assunzione dei relativi costi Per promuover
63. PIANO ENERGETICO COMUNALE 3 9 Scenari energetici tendenziali al 2012 e al 2020 Un riferimento essenziale per la valutazione degli effetti di politiche di risparmio energetico e di ricorso alle rinnovabili costituito dallo scenario tendenziale da considerarsi come il quadro atteso in un futuro in cui i trend demografici ed economici attuali si mantengano stabili e non si abbiano innovazioni nella pianificazione territoriale Per la stima dello scenario tendenziale di riferimento per l ambito comunale si fatto riferimento agli studi contenuti nel PEAR della Campania 10 che delineano due diversi scenari tendenziali definiti rispettivamente come scenario di bassa crescita e di alta crescita Per ognuno dei due scenari stato stimato il tasso medio annuo di variazione dei consumi disaggregati per vettore Tabella 35 Si quindi ipotizzato che i consumi per vettore energetico relativi al territorio comunale manifestino nel periodo considerato lo stesso tasso di variazione tendenziale valutato a livello regionale Consumo Consumo previsto ipotesi bassa Consumo previsto ipotesi alta osservato ktep ktep ktep A m a A m a TIPOLOGIA DI 2005 2020 2005 2020 FONTE 2005 2013 2020 1 2013 2020 2 Combustibili solidi 8 5 2 8 8 5 3 6 4 Combustibili liquidi 3 814 3 981 4 076 0 4 4 096 4 281 0 8 Combustibili gassosi 1 220 1 240 1 287 0 4 1 274 1 360 0 7 Rinnovabili 69 92 128 4 2 98 176 6 4 Energia elettrica 1 37
64. Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 2 Il PEC nel quadro energetico ambientale Il Piano Energetico Comunale uno strumento di programmazione a livello territoriale locale che si inquadra per in un contesto molto pi ampio Ci dovuto alla particolare generalit e pervasivit del tema energetico che per i suoi stretti legami con gli aspetti ambientali ed economici ha una dimensione che spazia dal livello planetario fino a quello europeo nazionale regionale e locale Il tema energetico confinato fino a non molti anni tra i convegni degli specialisti ormai ampiamente presente nel dibattito politico con un crescente coinvolgimento dei media e dell opinione pubblica La disponibilit energetica a livello nazionale strettamente connessa allo sviluppo industriale e al tenore di vita Ciononostante la consapevolezza delle interconnessioni poste dai temi dell energia dell ambiente e dello sviluppo stata appannaggio fino a pochi anni fa soltanto di una cerchia relativamente ristretta di scienziati tecnici politici e intellettuali mentre recente e non ancora del tutto consolidata una sua pi ampia diffusione nell opinione pubblica e nelle stesse istituzioni I primi lavori scientifici sulla interdipendenza dei fattori energetici economici ambientali e demografici risalgono agli inizi degli anni 70 3 Lo studi
65. TEMATICA Fonti energetiche alternative SCHEDA 5 2 Impianti solari fotovoltaici DESCRIZIONE Installazione di impianti solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI L 10 91 Dlgs 192 05 Dlgs 311 07 RUEC Salerno REQUISITI APPLICATIVI Obbligatorio per gli edifici residenziali di nuova costruzione e consigliato in tutti gli altri edifici che presentino una buona esposizione a Sud ed elevate possibilit di integrazione dei pannelli fotovoltaici con la struttura architettonica TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE II funzionamento dei dispositivi fotovoltaici si basa sulla capacit di alcuni materiali semiconduttori tra cui il pi utilizzato il Silicio opportunamente trattati di convertire l energia della radiazione solare in energia elettrica in corrente continua senza bisogno di parti meccaniche in movimento La corrente continua a sua volta viene trasformata per mezzo di un dispositivo detto Inverter in corrente alternata con una tensione idonea al suo utilizzo in apparecchiature elettriche Il componente base di un impianto FV la cella fotovoltaica Pi celle assemblate e collegate tra di loro in una unica struttura formano un modulo fotovoltaico Infine pi moduli possono poi essere collegati in serie in una stringa La potenza elettrica richiesta determina poi il numero di stringhe da collegare in parallelo per realizzare finalmente un genera
66. TICA testo integrato delle condizioni tecniche ed economiche per la connessione alle reti elettriche con obbligo di connessione di terzi degli impianti di produzione di energia elettrica Testo integrato delle connessioni attive TICA Delibera ARG elt n 161 08 modificazione della deliberazione dell Autorit per l energia elettrica e il gas 13 aprile 2007 n 90 07 in materia di incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici Delibera ARG elt n 179 08 modifiche e integrazioni alle deliberazioni dell Autorit per l energia elettrica e il gas ARG elt 99 08 e n 281 05 in materia di condizioni tecniche ed economiche per la connessione alle reti elettriche con obbligo di connessione di terzi degli impianti di produzione di energia elettrica Delibera ARG elt n 188 05 definizione del soggetto attuatore e delle modalit per l erogazione delle tariffe incentivanti degli impianti fotovoltaici in attuazione dell articolo 9 del decreto del Ministro delle attivit produttive di concerto con il Ministro dell ambiente e della tutela del territorio 28 luglio 2005 deliberazione n 188 05 183 x ua Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUINFIDISALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE a Delibera ARG elt n 260 06 modificazione ed integrazione della deliberazione dell Autorit per l energia elettrica e il gas 14 settembre 2005 n 188 05 in ma
67. Vendite di metano per autotrazione 66 Tabella 20 Vendite di metano per autotrazione e usi agricoli Fonte SNAM 67 Tabella 21 Vendite di gasolio benzina e GPL per autotrazione Litri anno fonte UTF 68 Tabella 22 Fattori di emissione di CO per i diversi vettori energetici 70 Tabella 23 Fattori di emissione di CO per unit di energia elettrica prodotta gC0 kWh relativi alla media della produzione elettrica italiana 59 i 70 Tabella 24 Emissioni di CO per settore di attivit ii 71 Tabella 25 Emissioni di CO per vettore energetico i 72 Tabella 26 Consumi energetici ed emissioni di CO per il 2008 e per il 2005 73 Tabella 27 Consumi energetici ed emissioni di CO per il 1990 74 Tabella 28 Dati demografici fonte ISTAT sla 78 Tabella 29 Dati storici della domanda di energia in Regione Campania i 81 Tabella 30 Domanda di energia elettrica settoriale Provincia di Salerno e Regione Campania 81 Tabella 31 Dati storici della domanda di elettricit Provincia di Salerno e Regione Campania 81 Tabella 32 Dati storici della emissioni di CO Regione Campania 81 Tabella 33 Ripartizione dei consumi energetici per settore in alcuni Piani Energetici italiani 86 Tabella 34 Ripartizione dei
68. a sostegno dell utilizzo delle fonti rinnovabili di energia nell edilizia i contributi per il contenimento dei consumi energetici nei settori industriale artigianale e terziario definendo altres le responsabilit per la conservazione e l uso razionale dell energia e istituendo la certificazione energetica degli edifici In particolare l Art 5 Piani regionali prevede al Comma 1 che Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge d intesa con l ENEA individuano i bacini che in relazione alle caratteristiche alle dimensioni alle esigenze di utenza alla disponibilit di fonti rinnovabili di energia al risparmio energetico realizzabile e alla preesistenza di altri vettori energetici costituiscono le aree pi idonee ai fini della fattibilit degli interventi di uso razionale dell energia e di utilizzo delle fonti rinnovabili di energia e al Comma 2 che predispongono rispettivamente un piano regionale o provinciale relativo all uso delle fonti rinnovabili di energia L articolo suddetto prevede inoltre al Comma 3 che il Piano Energetico predisposto a livello sia regionale che provinciale e comunale contenga a il bilancio energetico regionale o provinciale b l individuazione dei bacini energetici territoriali c la localizzazione e la realizzazione egli impianti di teleriscaldamento d l individuazione delle risorse finanziarie
69. anni Nei paragrafi successivi si analizzano in maggior dettaglio questi due aspetti per poter sviluppare un modello da utilizzare in fase previsionale 4 1 1 Calcolo dei gradi giorno E stata effettuata l analisi di dati storici di temperatura misurati nel territorio comunale stazione meteorologica sita presso il nuovo cementificio in localit Sardone per il periodo 2003 2007 anni per i quali sono disponibili misure che coprono l arco dell intero anno con frequenza oraria L esame dei dati misurati dati di base evidenzia la presenza di alcuni periodi privi di dati in particolare nel 2007 e la presenza di alcuni probabili outliers ovvero dati anomali ascrivibili a malfunzionamento del sistema di misura o di registrazione Si quindi effettuata un analisi sulle differenze orarie di temperatura che ha permesso di isolare i dati anomali in quanto caratterizzati da valori delle differenze orarie superiori a 5 gradi Figura 37 secondo grafico Una successiva analisi ha consentito di filtrare questi dati anomali sostituendoli con stime ottenute tramite tecniche di interpolazione punti indicati in rosso nel diagramma in basso 96 I Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno R e 0 PIANO ENERGETICO COMUNALE Temperature orarie dati di base 50 L a F F E E E E j iiy iN I i pal a Mi ua jar Tati Pi vi My 0 0 5 1 1 5 3 5 4 4 5 x 10
70. atmosfera In queste localizzazioni stato calcolato che la rimozione delle polveri sottili PM10 nel breve periodo pari al 13 31 La quantificazione dell effetto di riduzione delle polveri certamente uno degli aspetti pi interessanti del fenomeno Da uno studio condotto a Chicago U S A dove la copertura arborea stimata pari all 11 di superficie stato calcolato che in un anno gli alberi hanno rimosso dall atmosfera 234 t di PM10 In questo ambiente un singolo albero di grandi dimensioni con un tronco di circa 75 cm di diametro rimuoverebbe quasi un chilogrammo di particolato sottile all anno Nel considerare invece tutti gli alberi questo valore si attesta sempre in studi su aree urbane nordamericane intorno ai 60 g rimossi per albero all anno Studi effettuati a Chicago 32 hanno mostrato come una foresta di 120 acri circa 48 ettari possa assorbire ogni giorno circa 2 5 kg di monossido di carbonio 58 kg di ossido di zolfo 11 kg di ossidi di azoto e 78 kg di particolato Per quanto riguarda il particolato se ne ricava una capacit di assorbimento pari a circa 0 58 tonnellate per ettaro per anno E interessante stimare sulla base di questi dati la superficie di foresta necessaria a neutralizzare il particolato originato dal traffico automobilistico Mentre una valutazione puntuale delle emissioni certamente difficile ed incerta una stima pu essere ottenuta a partire da valutazioni ricavate dal Centro Euro
71. biomassa in virt non solo dei benefici energetico ambientali discussi nei paragrafi precedenti ma anche degli incentivi succitati i e certificati verdi o tariffa omnicomprensiva Dalla finanziaria 2008 si pu notare una convenienza nell adottare impianti di produzione dell energia elettrica verde su piccola scala inoltre si spera in un accelerazione degli interventi per l aumento dell efficienza energetica L intervento in tali ambiti per alcuni aspetti affidato alle amministrazioni regionali questo fattore per incide sullo sbilanciamento delle ricchezze e delle necessit tra le regioni Per quanto concerne la situazione regionale Il Programma Operativo FESR fondo europeo per lo sviluppo regionale della Campania 17 si occupa dello sfruttamento delle risorse del territorio e in particolare per quanto riguarda l energia vengono stanziati finanziamenti per favorire l installazione di nuovi impianti che sfruttino le fonti rinnovabili per la produzione energetica per agevolare lo sviluppo delle reti e incrementare l efficienza energetica e per installare impianti cogenerativi con un particolare riferimento agli impianti con una taglia inferiore ai 50 MWe Il Programma Operativo Interregionale POIN 17 approvato dalla commissione europea prevede la collaborazione delle regioni del mezzogiorno al fine di potenziare lo sfruttamento delle risorse per la produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili All inte
72. complesse delle dinamiche di innovazione nel sistema industriale e della ricerca cos come complesse ed articolate dovranno essere le risposte a tali problemi Anche in un ambito comunale per possibile attivare meccanismi virtuosi di coinvolgimento del mondo professionale dell universit della ricerca e dell industria sui problemi energetici ed ambientali perch si possano innescare processi di crescita socio economica di sviluppo territoriale e di valorizzazione delle risorse umane In questo senso l esperienza condotta nell ambito del gruppo di lavoro del PEC cui hanno contribuito con impegno ed entusiasmo molti giovani tesisti dottorandi e ricercatori pu intendersi come molto positiva anche per contrastare il preoccupante fenomeno di fuga dei cervelli con il conseguente depauperamento di una risorsa di primaria importanza per il nostro territorio POSIZIONE ITALIANA N PVIII gen E A SOFC amp Carbone pulito OCS Legenda A PV c Si Fotovoltaico silicio cristallino C Hp rinnovabili MOC BT Bassa Temperatura E D MT MediaTemperatura S A PEC Solare termodinamico PEFC Celle a combustibile adelettrolita S I polimerico MCFC Celle a combustibile a carbonati fusi I t CHP Combined Heat amp Power T a Bocarburanti 1l gen CCS Catturae confinamento della CO PV film sottile A Solare termi MT D O I c Biomasee rifiuti gassificazione PVes Eolico Biomasse rifiuti oombustione TA Eo 8
73. con il fine principale di ridurre i costi del trasporto ma con ulteriori benefici quali la riduzione dei consumi energetici e delle relative emissioni inquinanti oltre al decongestionamento del traffico e dei parcheggi e il recupero dei surplus di energia dagli acquedotti Sono quindi presentate le Linee guida e le relative Schede d azione che rappresentano lo strumento operativo del PEC e di collegamento con gli altri strumenti di programmazione Queste ultime sono riportate in dettaglio nell Appendice Il lavoro conclude con la presentazione degli scenari di evoluzione tendenziale della domanda delle fonti energetiche primarie e nel caso delle rinnovabili anche dell offerta Si illustrano la metodologia e la modellistica per l elaborazione con riferimento anche ai dati di input utilizzati per le previsioni Vengono anche presentati i risultati sintetici di un analisi comparata svolta su alcuni Piani Energetici Comunali reperiti in letteratura con rimando all appendice per alcuni elementi di dettaglio vaa E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno Comune pIsALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Gi iii 1 4 Contributi e ringraziamenti La stesura del Piano Energetico Comunale di Salerno svolta da un gruppo di lavoro coordinato dal Prof Gianfranco Rizzo nell ambito di una Convenzione tra il Comune di Salerno e il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell
74. conseguente all istallazione dei regolatori pari al 20 del consumo energetico senza regolatori Ren 2 312 647 kWh anno risparmio energetico medio annuo Che tradotto in euro considerando il costo del singolo kWh 0 16 euro kWh previsto per l illuminazione pubblica Reuro 370 023 euro risparmio medio annuo in euro Considerato la possibilit che non tutte le lampade vengano dotate di regolatore di flusso si presentano di seguito i dati di riepilogo relativi ad un singolo regolatore di flusso di potenza 15kVA idoneo al controllo di 75 lampade visto che le lampade installate hanno una potenza di 150W o 250W si considera una potenza media 200W per lampada Il costo del regolatore comprensivo dei costi di installazione di 8000 152 susa guar uw Ta Proposta di Piano Energetico Comunale 22 S Comune di Salerno ioi o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE i ai Installazione 8000 7708 1233 6 4 di un singolo regolare di flusso da 15KVA 75 lampade 8 3 1 Impiego di lampade semaforiche a led Per la citt di Salerno il consumo dei semafori incide per il 2 sul totale della pubblica illuminazione corrispondente ad una spesa annua di pi di 35 000 anno per l energia elettrica dei semafori cui vanno aggiunti i costi di manutenzione pulizia sostituzione periodica lampade ecc Le possibilit di risparmio energetico ed economico in questo campo possono quindi essere mo
75. consumi energetici per vettore in alcuni Piani Energetici italiani 86 242 x ua Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE va Tabella 35 Scenari tendenziali per la regione Campania Previsione dei consumi di energia finale distinti per vettore Fonte PEAR Campania in 89 Tabella 36 Scenari tendenziali a breve termine 2012 ii 90 Tabella 37 Scenari tendenziali a lungo termine 2020 i 90 Tabella 38 Calcolo delle temperature medie e dei gradi giorno 98 Tabella 39 Fasce di funzionamento degli impianti di riscaldamento i 101 Tabella 40 Tabella riepilogativa su scuole censite 102 Tabella 41 Consumi di metano per le scuole 103 Tabella 42 Classi di qualit per le scuole consumi in Wh mc GG anno su dati ENEA e FIRE 105 Tabella 43 Consumi unitari di metano per le scuole e indici di qualit 3 Buono 2 Sufficiente l lnsufficiente 1 Non disponibile usar 107 Tabella 44 Consumi elettrici delle strutture comunali KWhN aNN0 n 108 Tabella 45 Ripartizione percentuale dei consumi elettrici 109 Tabella 46 Composizione del parco veicolare del comune di Salerno fonte ACI 2007 114 Tabella 47 Spostamenti sistema
76. da destinare alla realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia 27 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale aci 5 Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE e la destinazione delle risorse finanziarie secondo un ordine di priorit relativo alla quantit percentuale e assoluta di energia risparmiata per gli interventi di risparmio energetico f la formulazione di obiettivi secondo priorit di intervento g le procedure per l individuazione e la localizzazione di impianti per la produzione di energia fino a dieci MW elettrici per impianti installati al servizio dei settori industriale agricolo terziario civile e residenziale nonch per gli impianti idroelettrici Successivamente al Piano Energetico Nazionale del 10 Agosto 1998 e alle Leggi del 91 sono state emanate numerose normative per lo sviluppo sostenibile del settore energetico coerentemente agli obiettivi di risparmio e promozione delle rinnovabili In generale la materia principalmente regolata da un esteso corpus di norme e atti legislativi nazionali in gran parte in recepimento degli orientamenti comunitari Tuttavia da un attenta analisi delle leggi suddette e delle successive normative emerge con chiarezza che l attuazione delle stesse ampiamente delegata a livello locale attraverso la pianificazione e la gestione delle risorse energetiche da parte delle Regioni delle Provincie
77. del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CES S3 Strade urbane interquartiere Strade urbane di quartiere 50 70 50 50 50 30 50 0 5 5 50 30 30 259 ga Vus De Proposta di Piano Energetico Comunale SI PE Comune di Salerno COMUNE DI SALERNO PIANO ENERGETICO COMUNALE www dimec unisa it PEC_Salerno 23 Appendice A III Schede d azione AREA TEMATICA Illuminazione ed apparecchiature elettriche SCHEDA 1 1 Campagna di illuminazione domestica ad alta efficienza DESCRIZIONE Adozione di lampade fluorescenti compatte ad alimentazione elettronica per tutte le applicazioni domestiche ove richiesta una forte illuminazione cucina angolo studio angolo pranzo bagno tali dispositivi garantiscono un aumento del comfort assenza di ronzio di effetto stroboscopico di sfarfallii a fine vita della lampada un aumento della durata fino al 50 in pi e una riduzione dei consumi energetici fino al 25 in meno rispetto all alimentazione tradizionale a 50 Hz Insieme alle lampade fluorescenti previsto l utilizzo di dispositivi di controllo per la riduzione dei consumi elettrici di illuminazione quali gli interruttori a tempo i sensori di presenza e i sensori di illuminazione naturale RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI RUEC Salerno REQUISITI APPLICATIVI Obbligatorio per edifici di nuova costruzione e per le parti comuni degli edifici residenziali Facoltativo per edifici esiste
78. dell energia la politica estera in materia energetica le sfide legate al cambiamento climatico il mercato interno dell energia le azioni sull offerta e sulla domanda delle risorse energetiche il ruolo delle fonti rinnovabili e del nucleare La politica energetica dei singoli Stati Membri non pu prescindere dal contesto continentale e dai vincoli e dagli obiettivi che vengono concordati a livello comunitario Pertanto ciascun Paese dell UE ha il compito di recepire quanto emanato dalla Commissione intervenendo con un corpus normativo che ben interpreti le strategie della politica europea 2 2 2 Il quadro normativo nazionale Nonostante le notevoli variazioni del quadro istituzionale e di mercato in materia di energia il Piano Energetico Nazionale PEN datato al 1985 e approvato come ultimo aggiornamento dal Consiglio dei Ministri il 10 agosto 1988 pu essere considerato ancora oggi il principale strumento di politica energetica nazionale 26 x ua E Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Il PEN ha promosso infatti l uso razionale dell energia e del risparmio energetico ha adottato le norme per l autoproduzione e ha esteso il progressivo aumento di fonti alternative di energia puntando al raggiungimento entro il 2000 del 44 dell aliquota del rinnovabile all interno del mix generati
79. della dicitura acqua non potabile NOTE ED OSSERVAZIONI Per determinare il volume del serbatoio bisogna tener conto dei seguenti parametri consumo totale annuo di acqua per l irrigazione volume di pioggia captabile all anno questo parametro dipende a sua volta da una serie di parametri quali la superficie di raccolta della copertura e l efficienza del filtro 284 za Vus lai Proposta di Piano Energetico Comunale 2 amp e_ Comune di Salerno Comunripr SaLERnO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE AREA TEMATICA Fonti energetiche alternative SCHEDA 5 1 Impianti solari termici DESCRIZIONE Installazione di impianti solari termici integrati agli edifici ed integrazione con sistemi di distribuzione del calore a bassa temperatura RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI L 10 91 Dlgs 192 05 Dlgs 311 06 RUEC Salerno REQUISITI APPLICATIVI Obbligatorio per edifici di nuova costruzione e per interventi di ristrutturazione degli impianti termici esistenti TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE La trasformazione dell energia solare in energia termica sicuramente il modo pi razionale ed ecologicamente sostenibile per riscaldare un fluido in genere acqua o aria per gli utilizzi domestico e produttivo L energia solare viene catturata con un collettore solare che trasferisce l energia della radiazione solare al fluido termovettore il quale vien
80. della produzione di Illuminazione Pubblica Utenza Domestica Energia Elettrica ASM Azienda Servizi energia elettrica tra impianti all interno del territorio Piccola Industria e terziario Utenze industriali Municipalizzati di comunale e impianti esterni Brescia e Energia immessa nella rete di teleriscaldamento GWh 3 e Numero di utenze allacciate Calore fornito dalla e Migliaia di m serviti rete di ASM e GWh di energia prodotta in impianti combinati VETTORI teleriscaldamento produzione combinata di energia termica ed elettrica e in impianti semplici sola produzione di ENERGETICI energia termica a mezzo di caldaie semplici e Energia erogata dalla rete per tipologia di utenza e Volume di gas Mm fornito da SNAM e da ASM e Volume di gas fornito da ASM ripartiti secondo gli ASM usi uso civile e deroghe Gas Naturale SNAM Rete Gas Energia termica GWh prodotta da gas naturale ripartita secondo gli usi usi civili e piccole aziende usi industriali e ospedalieri utenze industriali Gasolio ASM e Energia termica GWh prodotta Per i servizi di trasporto pubblico urbano e Percorrenzatotale relativa alle linee urbane km e Passeggeri trasportati Per il traffico privato ASM e Numero medio di veicoli in transito all interno della Per i servizi di trasporto pubblico urbano e quelli PRE citt di pulizia e raccolta rifiuti si calcolato il TRASPORTI Bibliografia P specializzata Fattore d
81. desunti dai calcoli precedenti Tabella 65 Tabella 26 Tabella 27 sono stati quindi sintetizzati nella Tabella 66 per gli anni 1990 2005 2012 e 2020 Si pu notare come per lo scenario a medio lungo termine 2020 sia possibile ottenere una riduzione di emissioni rispetto all anno di riferimento 2005 anche superiore al 13 richiesto dalle norme comunitarie sia per lo scenario a bassa crescita che per quello ad alta crescita Invece per il 2012 si prevedono livelli di emissioni di poco ridotti rispetto al 1990 mentre secondo le prescrizioni del protocollo di Kyoto si sarebbe dovuta ottenere una riduzione del 6 5 E anche evidente come l affidabilit della stima del valore di riferimento per le emissioni sia minore per il 1990 rispetto al 2005 a causa delle necessarie estrapolazioni effettuate Paragrafo 3 6 1 Non si tenuto conto per esempio dei risparmi conseguibili con la sostituzione degli elettrodomestici attuali con quelli di classe energetica pi elevata 224 iii COMUNE DI SALERNO PS PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno 2012 Bassa crescita 502 778 Alta crescita 513 743 1990 515 073 515 073 Riduzione Target Kyoto 2020 457 435 479 387 2005 563 920 563 920 Riduzione Target CE Tabella 66 Impatto degli interventi sui vincoli di emissioni di C
82. di Salerno Ufficio Statistico di TERNA Camera di Commercio di Salerno Salerno Sistemi SNAM Rete Gas 10 Vanta E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno Comune pisALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE i 1 5 Piattaforma di calcolo Tra le finalit del PEC ci sono quelle di renderlo uno strumento operativo aggiornabile modificabile e adattabile alle esigenze future Si scelto quindi di sviluppare e utilizzare ove possibile una piattaforma di calcolo integrata che assuma come dati di ingresso quelli gi in uso presso le strutture che gestiscono i dati energetici ed ambientali essenzialmente fogli di calcolo in Excel e che consenta di produrre un report con grafici e tabelle con una procedura informatizzata Come motore di calcolo si optato per l utilizzo di fogli di Excel integrati e di Matlab 23 61 affermatosi come standard in molti settori tecnico scientifici grazie anche grazie ad un amplissima libreria di applicazioni Uno schema funzionale della piattaforma di calcolo Excel Matlab descritto in Figura 1 Interfaccia utente Matlab Dati storici Moduli di calcolo Report Dati di Excel Matlab input Excel Report Dati di output Excel Figura 1 Schema della piattaforma di calcolo del PEC Questa scelta consentir un pi agevole aggiornamento dei risultati a partire dalla disponibilit di nuovi dati 11 x ua E Proposta di
83. di dettaglio sugli edifici scolastici Vengono dunque esaminati i consumi di metano sull intero territorio comunale analizzandone le linee di tendenza Analogamente per il sistema dei trasporti sono presentati e discussi i consumi energetici relativi ai prodotti petroliferi illustrandone le relative metodologie E quindi analizzata la composizione del patrimonio edilizio valutandone i relativi consumi energetici anche in relazione alle problematiche della certificazione energetica Nel capitolo successivo sono analizzati e stimati i potenziali energetici relativi alle fonti rinnovabili nel territorio salernitano con particolare riferimento al fotovoltaico all eolico all energia dal mare e all idroelettrico Si apre poi la fase di pianificazione energetica con i capitoli concernenti le proposte di miglioramento del quadro energetico ambientale nei singoli settori di uso finale attraverso molteplici tipologie di intervento quali e unarticolato intervento sul sistema di illuminazione pubblica contenente diversi scenari di azione e corredato da una dettagliata analisi costi benefici ven ai Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE e il ricorso alle coperture a verde ed in generale al verde urbano in relazione ai potenziali benefici in termini ambientali energetici architettonici e sociali e l uso delle auto di gruppo
84. di gas serra quantificandone sia il peso relativo sia il costo addizionale Per ogni insieme di tecnologie la Figura 98 e la Tabella 67 mostrano l impatto in termini di riduzione delle emissioni di CO stimato in circa 114 Mt di CO al 2020 rispetto allo scenario di riferimento con la stima del relativo costo di abbattimento per tonnellata di CO2 Il costo di abbattimento calcolato sommando i costi di investimento e operativi di ogni tecnologia ed includendo i potenziali risparmi che essa in grado di determinare ad esempio per i minori consumi energetici e dividendo per la quantit di emissioni che la potenziale penetrazione della tecnologia pu determinare Si spiega perci la presenza di interventi con costi negativi nel caso in cui i risparmi siano rilevanti rispetto all alternativa sostituita Rispetto alle opzioni considerate per il territorio salernitano si pu notare come l intervento accreditato con il migliore rapporto costi benefici sia costituito dalla diversione modale dei trasporti che rappresenta un opzione su cui il comune di Salerno ha effettuato cospicui investimenti metropolitana Ovviamente l efficacia di tali interventi dipende anche da fattori quali le preferenze dei consumatori e la presenza di politiche efficaci Pi in generale emerge la convenienza ad investire sulle strategie e sulle tecnologie per il risparmio energetico In ordine di convenienza seguono gli interventi di efficientamento nei se
85. di materia utilizzata nella fabbricazione e a drastica riduzione negli ingombri e dei pesi agevola e semplifica l approvvigionamento di materiali la produzione industriale la movimentazione l imballaggio il trasporto la distribuzione commerciale l immagazzinaggio la logistica la dismissione e il LED non contiene sostanze tossiche o nocive e il LED emette quantit trascurabili di radiazioni UV e IR e le parti componenti del LED sono facilmente disaggregabili smaltibili e riciclabili e ampiamente praticabile e conveniente in termini economici e funzionali l integrazione in completa autonomia di esercizio con tecnologie fotovoltaiche di sfruttamento dell energia solare e efficienze e rendimenti sono elevati e molto lunga la durata media di vita il ciclo di vita di un prodotto LED di circa cinque volte superiore a quello delle migliori lampade attualmente sul mercato e le basse potenze e i minimi ingombri aprono il campo all uso modulare della fonte luminosa con positive ripercussioni sulla flessibilit d uso dell impianto di illuminazione ossia facilit di parzializzazione customizzazione regolazione del flusso luminoso gestione del colore led non risentendo dell effetto di cicli frequenti di on off presentano una durata di vita media di 50000 60000 ore a cui corrisponde sempre un decadimento medio di flusso attorno al 40 148 vay E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Sale
86. e Proposta di Piano Energetico Comunale 2 amp Comune di Salerno COMUNE DISALERNO ee www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE AREA TEMATICA Impianti termici SCHEDA 3 3 Pannelli radianti e sistemi a bassa temperatura DESCRIZIONE Utilizzo di sistemi per la distribuzione del calore a bassa temperatura che sfruttano la trasmissione del calore per irraggiamento quali pannelli radianti integrati nel pavimento o nei muri e piastre scaldanti che sostituiscono i tradizionali termosifoni RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI Digs 192 05 Digs 311 07 REQUISITI APPLICATIVI Obbligatorio per gli edifici nuovi e quelli oggetto di ristrutturazione in combinazione con l uso delle caldaie a condensazione e delle pompe di calore TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE L utilizzo dei sistemi di distribuzione a bassa temperatura pannelli radianti integrati nei pavimenti o nelle pareti dei locali da climatizzare piastre scaldanti che sostituiscono i tradizionali termosifoni consente di raggiungere un elevato grado di comfort grazie allo scambio di calore per irraggiamento con cui si ottiene una distribuzione uniforme della temperatura nel pavimento nelle pareti o nel soffitto Inoltre si riducono anche i consumi poich l aria pu essere mantenuta un paio di gradi al di sotto dei valori tradizionali Questi sistemi permettono di sfruttare a pieno le prestazioni di una caldaia a condensazione o di
87. e a 0 8 in aprile Tra le grandi aree si salvano solo Cina e India che tuttavia accusano un forte calo rispetto all andamento storico Peraltro le variazioni trimestrali del PIL cinese rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente sono calate costantemente da un massimo di 11 5 nel secondo trimestre del 2007 a poco pi del 6 nel secondo trimestre del 2009 Ancora peggiore il deterioramento dell economia indiana Fonte AEEG 2009 19 ata a E Proposta di Piano Energetico Comunale B e Comune di Salerno Re Colaip Satrao ee www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Nonostante la fase di forte rallentamento generale tra le fonti energetiche tradizionali il carbone si conferma come la risorsa prevalente e in maggiore crescita e in particolare in Asia con Cina e India che largamente lo utilizzano tra l altro nella generazione elettrica E resto del mondo m United States E Cina e India Fonte Elaborazione Dati dell EA Figura 7 Serie storica del fabbisogno di energia per aree geografiche A livello nazionale si registrata una riduzione della domanda complessiva di energia primaria per il quarto anno consecutivo Il calo solo in parte la conseguenza della scarsa o negativa crescita economica come rilevato nella Figura 7 che illustra il trend calante del rapporto tra fabbisogno di energia primaria e PIL verificatosi negli ultimi tre decenni correlato con
88. e dei Comuni che assumono pertanto un ruolo fondamentale nell applicare gli indirizzi della politica nazionale e quindi europea Non essendo definiti infatti regolamenti di attuazione o indirizzi specifici le azioni regionali e comunali possono seguire con un ampio margine di discrezionalit l orientamento nazionale e interpretare le norme applicando strategie volte al raggiungimento degli obiettivi su scale territoriali ridotte A tal proposito si cita il Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n 112 concernente Il conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali in attuazione del capo 1 della Legge 15 marzo 1997 n 59 che ha organizzato le funzioni di programmazione e pianificazione in campo energetico nonch le attivit amministrative in materia di impianti di produzione di energia elettrica secondo un criterio di pluralismo e sussidiariet tra Stato Regioni Province ed Enti Locali Altres la Legge Costituzionale 18 10 2001 n 3 concernente Modifiche al Titolo V Parte Il della Costituzione ha ridefinito le competenze legislative regolamentari ed amministrative dello Stato delle Regioni e degli Enti Locali prevedendo in particolare la produzione trasporto e distribuzione nazionale dell energia come materia di legislazione concorrente 2 2 3 Il quadro normativo regionale A livello regionale lo strumento d indirizzo per la sostenibilit energetica della Regione Campan
89. e necessit di innovazione Uno studio sulle tipologie di intervento non pu prescindere oltre che da una stima dei costi anche da un analisi di massima degli impatti potenziali che interventi di razionalizzazione energetica e di produzione da fonte rinnovabile potrebbero avere sulla bilancia tecnologica e sull ambito industriale ed occupazionale Bench il contesto di tali studi travalichi l ambito 228 Ji vasi P Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE comunale si ritiene utile riportare i risultati di recenti studi condotti nell ambito del programma Industria 2015 120 e finalizzati ad analizzare la posizione italiana e quella mondiale in termini di presenza industriale e di potenzialit di ricerca per varie opzioni di intervento energetico ambientale Dall analisi comparata della situazione italiana Figura 100 e di quella mondiale Figura 101 emerge per l Italia un significativo deficit in termini di presenza industriale soprattutto in settori chiave quali il fotovoltaico sia con silicio cristallino che a film sottile e l eolico Un deficit significativo presente pur se in misura inferiore anche nel settore del solare termico a bassa e media temperatura mentre c un buon posizionamento nel settore dei biocarburanti di prima generazione e del geo termoelettrico Le ragioni di tali ritardi rimandano ad analisi
90. edificio Infine importante evitare che un sistema di TLR e o cogenerazione diventi una barriera per lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili pertanto si suggerisce ad esempio di individuare soluzioni impiantistiche dotate di sistemi di accumulo che sfruttano l energia solare termica 280 za Vus e Proposta di Piano Energetico Comunale 2 5 e Comune di Salerno COMUNE DISALERNO ee www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE AREA TEMATICA Impianti termici SCHEDA 3 7 La cogenerazione e la micro cogenerazione DESCRIZIONE La cogenerazione una delle soluzioni migliori per realizzare un sistema di produzione energetica decentralizzata con la cogenerazione infatti si produce contemporaneamente energia elettrica ed energia termica consumando combustibile una sola volta ed in un solo luogo Pertanto rispetto alla generazione di energia separata la cogenerazione permette di risparmiare circa il 35 40 della fonte energetica primaria e di conseguenza si ha una riduzione delle emissioni di CO2 direttamente proporzionale al risparmio di energia La cogenerazione di piccola taglia caratterizzati da una potenza inferiore a 1 MW prende il nome di microcogenerazione questa tecnologia abbina ai vantaggi gi citati anche quello della vicinanza tra produzione e consumo di energia eliminando la necessit di predisporre costose reti di teleriscaldamento ed azzerando le perdite non trascurabi
91. elettrica per gli edifici di propriet comunale dati organizzati in fogli di calcolo per anno riportano i consumi di metano ed i relativi costi a partire dal 2002 e su base bimestrale per le utenze comunali suddivise nelle seguenti categorie IMPIANTI SPORTIVI PALAZZO DI CITTA UFFICI COMUNALI SCUOLE MATERNE SCUOLE ELEMENTARI SCUOLE MEDIE UFFICI GIUDIZIARI 92 a Ii Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Gi iii 4 1 Consumi di metano consumi di gas naturale per le strutture comunali mostrano una notevole variabilit con una crescita negli anni dai 456 000 mc anno del 2002 ai 774 000 mc anno del 2005 ed un successivo decremento fino ai 568 000 mc anno del 2007 Figura 32 Il maggior contributo ai consumi legato agli impianti sportivi che incidono per una percentuale notevole e che dopo aver raggiunto il 54 nel 2004 mostra una riduzione costante fino al 41 circa del 2007 Figura 33 Il 20 circa dei consumi attribuibile alle Scuole Elementari mentre le Scuole Medie evidenziano un trend di crescita quasi lineare dall 8 circa del 2002 al 16 circa del 2007 Le Scuole Materne mostrano un andamento anomalo con una brusca discesa dal 18 del 2002 fino ad un valore pari a circa il 6 Il Palazzo di Citt incide per una percentuale oscillante attorno al 5 tra il 3 4 ed il 7 2 gli Uffici Comunali ne ass
92. evidenziare quanto segue 3 www enel it enelsi 194 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale 3 5 Comune di Salerno an COMUNE DI SALERNO O amp www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE e Range di velocit 3 1 4 m s Tale range di velocit riscontrabile ad altezze sul livello del terreno di 25 m nell area Nord del Comune In tal caso solo l aerogeneratore di tipo G ha un tempo di ritorno minore di venti anni di circa 18 anni e Range di velocit 4 1 5 m s Questo range rintracciabile ad altezze sul livello del terreno di 25 e 50 m In questo caso l unico aerogeneratore economicamente conveniente il tipo G con un tempo di ritorno di 11 anni e Range di velocit 5 1 6 m s Il range prevalentemente presente a 50 75 e 100 m s l t Dall analisi economica risulterebbero installabili aerogeneratori di tipo C D E e G I tipi C D ed E per hanno un altezza che va da 12 a 18 metri quindi probabilmente non riuscirebbero a produrre l energia stimata considerando le peculiarit del territorio salernitano L aerogeneratore di tipo G appare il pi conveniente con un tempo di ritorno di 8 anni anche se a causa della sua altezza pari a 25 m non riuscirebbe a produrre l energia stimata e Range di velocit 6 1 7 m s Il range intercettabile a 100 m s l t Per le motivazioni di cui sopra nonostante molti aerogeneratori appaiano economicamente vantaggiosi soltanto quello di tipo
93. foreste a breve rotazione e da colture dedicate residui delle industrie agroalimentari e o della lavorazione del legno biomassa da potature di imprese agricole o verde pubblico Questi prodotti sono destinati direttamente alla combustione e si prestano maggiormente per essere utilizzato per applicazioni residenziali Infatti gli impianti termici a biomasse hanno raggiunto livelli di efficienza affidabilit e comfort simili a quelli degli impianti tradizionali a gasolio e a gas metano NOTE ED OSSERVAZIONI Allo scopo sia di limitare le emissioni inquinanti che di minimizzare i costi necessario ridurre al minimo le distanze per il trasporto e lo stoccaggio della biomassa in altre parole la biomassa deve essere utilizzata come una risorsa locale AREA TEMATICA Fonti energetiche alternative 289 ic COMUNE DI SALERNO E amp PIANO ENERGETICO COMUNALE aw iva Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno SCHEDA 5 4 Impianti eolici DESCRIZIONE Verifica di dettaglio della fattibilit tecnico economica ambientale istituzionale per impianti eolici stand alone e o wind farm nel territorio comunale RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI L 10 91 D M 27 07 2005 REQUISITI APPLICATIVI Facoltativo TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE Solo da pochi decenni l energia eolica viene impiegata per produrre elettricit Esist
94. individuando obiettivi intermedi al 2013 quale termine di attuazione assunto dall UE per i programmi energetici nel breve e medio periodo In particolare gli obiettivi specifici annunciati nella proposta sono alquanto ambiziosi rispetto all arco temporale considerato e prevedono e il raggiungimento di un livello di copertura del fabbisogno elettrico regionale attraverso le fonti rinnovabili pari al 25 al 2013 e al 35 al 2020 e incremento dell apporto complessivo delle fonti rinnovabili al bilancio energetico regionale dall attuale 4 a circa il 12 nel 2013 e al 17 nel 2020 e sostegno allo sviluppo della cogenerazione con l obiettivo per quanto riguarda gli impianti a gas naturale di taglia inferiore a 100 MWe di incrementare la potenza installata di 50 MWe entro il 2013 e di 100 MWe entro il 2020 e miglioramento dell efficienza energetica negli usi finali Per raggiungere questo obiettivo si prevede di realizzare per quanto riguarda i consumi finali termici interventi di risparmio energetico pari ad almeno 100 ktep anno entro il 2013 e di altri 100 ktep anno entro il 2020 A questi vanno aggiunti gli apporti provenienti dallo sviluppo delle fonti rinnovabili fonte solare geotermica e biomasse per i quali si prevede un incremento di 100 ktep anno entro il 2013 e di 180 ktep anno entro il 2020 Relativamente ai consumi finali elettrici si ipotizza un contenimento della domanda pari a circa 130 ktep anno sia al 2013 che
95. it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 6 Iconsumi del settore residenziale Nell ambito di un Piano Energetico Comunale particolare attenzione riveste l analisi del patrimonio edilizio e lo studio dei diversi interventi riconducibili al settore civile finalizzati al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni inquinanti Questa sezione del PEC dopo un riepilogo sugli aspetti normativi inerenti il patrimonio edilizio ed una sintesi dei dati di interesse su Salerno riporta una dettagliata analisi delle tipologie costruttive e successivamente la stima dei relativi consumi energetici concludendosi con analisi di scenario tese a quantificare i benefici ottenibili con diversi livelli di intervento Lo studio presentato tra gli Allegati al PEC ed completato da dati tabelle e diagrammi contenuti nei suoi allegati A B C e D Lo studio stato svolto in collaborazione con il prof Renato lovino con la prof Flavia Fascia con i dottorandi ing Fabio Sannino e arch Annita Corbosiero e con l ing Patrizia lannucci del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio DiPiST dell Universit di Napoli Federico lIl 132 ven Tai Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 7 Linee guida per l energia Le Linee guida per l energia costituiscono uno degli strumenti di integrazione della
96. marzo 2009 delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali del sistema elettrico di ulteriori componenti Istituzione della componente tariffaria UC7 e modificazioni dell Allegato A alla deliberazione dell Autorit 29 dicembre 2007 n 348 07 Delibera ARG elt n 348 07 testo integrato delle disposizioni dell Autorit per l energia elettrica e il gas per l erogazione dei servizi di trasmissione distribuzione e misura dell energia elettrica per il periodo di regolazione 2008 2011 e disposizioni in materia di condizioni economiche per l erogazione del servizio di connessione Delibera ARG elt n 349 07 prezzi di commercializzazione nella vendita di energia elettrica PCV nell ambito del servizio di maggior tutela e conseguente la remunerazione agli esercenti la maggior tutela Modificazioni della deliberazione dell Autorit per l energia elettrica e il gas 27 giugno 2007 n 156 07 TIV Delibera ARG elt n 353 07 aggiornamento delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali del sistema elettrico di ulteriori componenti e disposizioni alla Cassa conguaglio per il settore elettrico Delibera ARG elt n 90 07 attuazione del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 19 febbraio 2007 ai fini dell incentivazione della produzione di energia elettrica mediante impianti fotovoltaici Delibera ARG elt n 99 08
97. nel Comune di Salerno caieooia PM 2 5 PM 2 5 PM 10 PM 10 t anno t anno AUTO 9 65 20 0 12 12 22 8 MOTO 1 60 3 3 1 78 3 4 BUS 16 92 35 1 17 72 33 4 MERCI PESANTI 15 24 31 6 16 24 30 6 MERCI LEGGERI 4 82 10 0 5 27 9 9 TOT 48 23 100 0 53 13 100 0 o e g N gt _ AUTO MOTO BUS MERCI MERCI PESANTI LEGGERI E PM 2 5 t anno EPM 10 t anno Figura 61 Emissioni annue di polveri sottili nel Comune di Salerno 122 at Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno COMuNEIDNSALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE AUTO MOTO BUS MERCI MERCI TOT PESANTI LEGGERI E PM 2 5 g km EPM 10 g km Figura 62 Ripartizione percentuale delle emissioni annue di polveri sottili nel Comune di Salerno Come indicatori di efficienza sono state stimate le emissioni pro capite e quelle rapportate al PIL del comune da tale analisi emerge che mediamente sono emesse una tonnellata di CO equivalente per abitante e circa 42 tonnellate di CO equivalente per milione di euro Con riferimento alle emissioni di polveri sottili si stima che ogni anno vengano emesse circa 0 38 kg di PM10 per abitante e circa 20 kg di PM10 per milioni di euro Tali risultati se confrontati con i valori disponibili per altri comuni italiani mostrano che il comune di Salerno mediamente molto virtuoso collocandosi sempre tra le prime p
98. problematiche connesse all uso dell energia e considera gli strumenti e le soluzioni per gestire efficientemente le risorse nel complesso Infatti il PEC si prefigge importanti obiettivi generali ed altri peculiari secondo le specifiche dettate dal Comune di Salerno Coerentemente agli obiettivi della politica energetica comunitaria il PEC costituisce lo strumento di attuazione rispetto a quanto riportato nei Libri Verdi e nelle Direttive volte e alla riduzione delle emissioni climalteranti nel rispetto e nel superamento del Protocollo di Kyoto che portino ad una diminuzione delle emissioni della CO a livelli inferiori del 6 2 rispetto ai livelli del 1990 e alsostenimento delle pratiche di risparmio ed uso efficiente dell energia e allo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili e assimilate allo sviluppo di qualsiasi attivit economica che si impegni sul fronte ambientale Emerge che l efficienza energetica costituisce un argomento di grande interesse nelle politiche energetiche internazionale e quindi nazionali unitamente allo sviluppo delle clean energy technology e alla sostenibilit ambientale Si vuole precisare che ottimizzare il consumo non significa ridurre gli utilizzi che inevitabilmente si tradurrebbe in un abbassamento del tenore di vita ma in una razionalizzazione degli stessi in modo da evitare gli sprechi e gli eccessi e soddisfare il fabbisogno tenendo conto degli aspetti economici sociali e ambientali
99. raggiunto in pochi anni un tasso di raccolta dell ordine del 70 50 x ua E Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDISALERNO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 3 1 La Metodologia A livello metodologico la formulazione del bilancio energetico del Comune di Salerno stata effettuata attraverso la valutazione di dati acquisiti in modo disaggregato in taluni casi supportata da analisi di tipo bottom up come quelle effettuate per lo studio del sistema dei trasporti e del patrimonio edilizio L acquisizione di dati e informazioni si basa su una disaggregazione a livello comunale relativa ai consumi di energia dispacciata all utenza sia da reti urbane energia elettrica e gas naturale che fornita attraverso distributori o depositi prodotti petroliferi e altri combustibili Le informazioni relative alla prima categoria di consumo sono periodicamente ottenibili dai tabulati delle concessionarie del pubblico servizio o delle aziende municipalizzate o speciali che forniscono il servizio i secondi dall Ufficio Tecnico di Finanza UTF dai distributori e dai depositi urbani e provinciali delle societ petrolifere e dai grossisti Nel caso specifico le analisi sono state effettuate come censimento dei dati essenzialmente resi disponibili da enti fornitori di energia e dall UTF database analizzati durante la fase necessaria alla preparazione del bilancio energetico comuna
100. scenario sono dunque avvertiti direttamente da tutti i paesi e richiedono un approccio complementare condiviso perch l accesso all energia un requisito fondamentale per il loro sviluppo sia economico che sociale Le altre fonti tra cui il solare e l eolico non sono riuscite a mettere in discussione il primato dei combustibili fossili Nel quadro di un aumento del consumo mondiale di energia di quasi il 30 previsto nei prossimi quindici anni il peso delle energie alternative aumenter senza che cresca tuttavia sensibilmente la loro quota percentuale sul consumo totale Questa breve analisi che ha mostrato chiaramente i limiti e le criticit degli attuali modelli di sviluppo e in cui si manifestano apertamente le profonde interconnessioni tra recessione economica crisi energetica e cambiamenti climatici induce alla consapevolezza che lo scenario energetico internazionale difficilmente potr subire radicali mutamenti nel breve periodo Ci significa che a trenta anni dalla prima grande crisi petrolifera pesa ancora la mancanza di un approccio chiaro alla questione energetica improntato sulla diversificazione delle fonti primarie e sull uso efficiente dell energia nei vari settori di consumo finale In un tale contesto si andato affermandosi il concetto di Sviluppo Sostenibile inteso come quella forma di sviluppo capace di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacit delle future generazioni di soddisfare
101. secondi gli Dati di vendita di apparecchiature elettriche rilevati usi finali in punti vendita italiani e Refrigerazione Database predisposto dall IFR Italia contenente i dati e Lavaggio di consumo e le caratteristiche dei singoli modelli di e Illuminazione frigocongelatori lavabiancheria e lavastoviglie e Apparecchi elettronici presenti sul mercato italiano al giugno 1995 e fino a e Scaldacquaelettrico gennaio del triennio 1997 1999 e Ferro da stiro Database relativo a frigoriferi e congelatori riportato e Stufa elettrica Elettrici nella rivista Apparecchi elettrodomestici per i e Condizionatore prodotti del 1998 e Altre applicazioni Dati di consumo provenienti dall ENEA dei singoli modelli di frigocongelatori lavabiancheria e lavastoviglie presenti sul mercato italiano al 1991 1993 e 1998 Dati risultanti dalle elaborazioni effettuate da Ambiente Italia per i Piani Energetici di diversi Comuni italiani in relazione ai consumi per refrigerazione lavaggio biancheria e stoviglie illuminazione apparecchiature elettroniche acqua 250 COMUNE DI SALERNO ES PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno calda e sanitaria riscaldamento ambienti e condizionamento I dati sono stati disaggregati in base ai diversi settori Commercio comunicazione e trasporti servizi pubblici e privati pubblica amministrazione alb
102. siano poi distribuite ad utenze vicine anche residenziali Mentre una centrale termoelettrica convenzionale che brucia combustibile fossile derivati del petrolio e o gas metano per la produzione di energia elettrica ha una efficienza che non supera il 40 mentre il restante 60 viene disperso sotto forma di calore ceduto ai fumi ed alle acque di raffreddamento in un impianto di cogenerazione il calore prodotto dalla combustione viene invece recuperato per altri usi sotto forma di energia termica e non viene disperso evitando quindi un ulteriore riscaldamento dell atmosfera La cogenerazione raggiunge efficienze complessive del 90 e questo porta i seguenti vantaggi e risparmio dell energia primaria di circa il 35 40 e riduzione dell impatto ambientale in riferimento alla produzione di energia elettrica e diminuzione delle emissioni di gas serra clima alteranti CO2 e diminuzione dei costi energetici della struttura cui a servizio Nel caso di trigenerazione si evita l elevato consumo di energia elettrica che richiede la climatizzazione estiva convenzionale con l utilizzo di condizionatori a compressore Il condizionamento estivo con l utilizzo di impianti ad assorbimento consente un risparmio della fonte energetica primaria del 50 rispetto ad un condizionatore tradizionale vantaggi della trigenerazione possono essere sintetizzati in e una maggiore affidabilit dell approvvigionamento di energia elettrica e ben
103. stimarne l efficacia relativa Ulteriori analisi di dettaglio dovranno essere svolte anche per tener conto della prossima o eventuale attivazione sul territorio comunale di grandi impianti di produzione e conversione energetica In particolare e Termovalorizzatore E allo studio la realizzazione di un termovalorizzatore da costruire sul territorio comunale con una potenza di circa 70 MW elettrici In caso di utilizzo cogenerativo l impianto potrebbe erogare a regime circa 100 MW termici per alimentare utenze quali serre o un impianto di teleriscaldamento a servizio del territorio limitrofo e Centrale termoelettrica Tra gli interventi ipotizzati o in programma per il territorio comunale assume particolare rilevanza la costruzione di una centrale termoelettrica della potenza di circa 780 MW alimentata a metano e Impianto di compostaggio E in fase di costruzione nella zona industriale di Salerno un impianto per lo smaltimento della frazione organica dei rifiuti con un processo di produzione di biogas da digestione anaerobica e di energia elettrica con una capacit di progetto di 30 000 tonnellate annue 17 2 1 Impatto sui vincoli di emissione di CO2 E utile infine analizzare l impatto degli interventi ipotizzati sulle emissioni di CO agli anni 2012 e 2020 per verificare la possibilit di rispettare almeno a livello locale i vincoli posti dal protocollo di Kyoto e dalle norme comunitarie valori delle emissioni di CO
104. tale tecnologia rispetto ad altre soluzione ad alta efficienza Lo scopo di questa azione quindi quella di diffondere la conoscenza tra i cittadini dell esistenza di tali apparecchi e di far comprendere sia il potenziale risparmio sia le modalit nelle quali le pompe di calore possono essere utilizzate inoltre non da escludere la possibilit di offrire incentivazioni economiche per la sostituzione delle caldaie obsolete con questi dispositivi L azione potrebbe essere realizzata attraverso le seguenti fasi 1 protocollo d intesa con i produttori e distributori di energia e le associazioni dei soggetti interessati installatori e possibili utenti che definisca i contributi allo studio 2 assegnazione dello studio ad un consulente esterno specializzato che preveda l individuazione delle attivit interessate all installazione di pompe di calore l esecuzione di un check up energetico e la valutazione della fattibilit tecnico economica 3 predisposizione di una campagna informativa 4 monitoraggio e diffusione dei risultati con l invio degli stessi in primo luogo agli utenti interessati NOTE ED OSSERVAZIONI Nel caso di ristrutturazioni di edifici esistenti o di nuovi edifici raggiunti dalla rete di gas metano l adozione di una pompa di calore va motivata attraverso uno studio energetico ambientale che confronti tale soluzione impiantistica con le soluzioni a pi alta efficienza a gas metano 275 za Vus
105. tipologie in funzione del tipo di sorgente fredda e calda usata e le pompe di calore aria aria utilizzano come sorgente fredda l aria esterna e come sorgente calda l aria all interno del locale dove installata la pompa di calore e le pompe di calore aria acqua utilizzano come sorgente fredda invece dell aria esterna l acqua di un fiume lago o pozzo e le pompe di calore acqua acqua utilizzano l acqua anche come pozzo caldo di solito un serbatoio o uno scambiatore da cui si distribuisce l acqua nell impianto tradizionale ad acqua della casa e le pompe di calore terra acqua utilizzano come sorgente fredda il terreno attraverso una lunga tubazione orizzontale interrata ad una profondit minima di 1 5 m dove la temperatura del terreno resta abbastanza stabile La pompa di calore la tecnologia da adottare negli edifici non raggiunti dalla rete di gas metano In tutti gli altri casi l adozione di questo dispositivo pur risultando energeticamente pi efficiente di una caldaia a condensazione va a gravare sul sistema elettrico e comporta un livello di emissioni climalteranti che pu risultare superiore rispetto ad una caldaia a gas 274 iii vay Proposta di Piano Energetico Comunale 3 e Comune di Salerno COMUNE DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE a metano Per questo motivo sempre necessario effettuare una valutazione energetico ambientale che confronti
106. tutti i motivi modo pedonale Salerno Esterno Totale Salerno Esterno Totale Salerno Esterno Totale Salerno 18 365 48 18 413 39 5 0 4 31 3 99 0 0 3 99 3 Esterno 131 131 0 4 0 4 0 7 0 0 0 7 Totale 18 496 48 18 544 23 4 0 4 20 3 99 7 0 3 100 tutti i motivi tutti i modi tutti i motivi tutti i modi tutti i motivi tutti i modi Salerno Esterno Totale Salerno Esterno Totale Salerno Esterno Totale Salerno 46 525 12 388 58 913 100 100 100 51 0 13 6 64 5 Esterno 32 400 32 400 100 100 35 5 0 0 35 5 Totale 78 925 12 388 91 313 100 100 100 86 4 13 6 100 116 Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno COMUNE DI SALERNO PIANO ENERGETICO COMUNALE 5 2 Stima dei consumi e delle emissioni da traffico stradale per la citt di Salerno 5 2 1 Consumi Attraverso il modello di stima dei consumi energetici stato possibile quantificare le quantit di carburante consumate Tabella 49 Complessivamente ogni anno sono consumate all interno del territorio comunale circa 12 mila tonnellate di benzina e circa 27 mila tonnellate di Diesel Questi consumi sono stati omogeneizzati in tonnellate equivalenti di petrolio tep tramite i coefficienti di conversione GWP100 Global Warming Potential ovvero i fattori che sintetizzano il contributo della singola sostanza all effetto serra in termini di tonnellate equivalenti d
107. una committenza sostanzialmente nuova famiglie condomini in particolare per la trasformazione di lastrici solari 9 1 4 Riduzione della C02 Come noto in presenza di luce le piante assorbono CO2 durante il processo di respirazione rilasciando ossigeno fenomeno della fotosintesi clorofilliana E stato stimato che un albero di grandi dimensioni pu assorbire un quantitativo di CO dell ordine di 22 kg per anno 31 Secondo altri dati un ettaro di bosco assorbirebbe dalle 5 alle 6 tonnellate di CO per anno E utile quindi stimare il contributo che la presenza di vegetazione pu fornire in termini di assorbimento della CO2 emessa dai processi di combustione Dato che in prima approssimazione la combustione di un Normal metro cubo di metano produce circa 2 kg di CO si deduce che per assorbire la CO2 corrispondente al consumo totale di metano sul territorio circa 30 milioni di Nmc per anno a cui corrisponderebbe la produzione di circa 60 000 t anno di CO2 sarebbero necessari circa 109 kmq di bosco corrispondenti quasi al doppio del territorio comunale pari a 58 96 kmq 68 L obiettivo di equilibrare i consumi di CO2 soltanto attraverso una riforestazione da effettuarsi in loco non quindi perseguibile Va per osservato come rispetto agli obiettivi di riduzione della CO possibile prevedere di riforestare anche in luoghi diversi rispetto al luogo di produzione della CO dato che l effetto serra ha dimensioni p
108. una pompa di calore NOTE ED OSSERVAZIONI Il sistema di raffrescamento a pannelli a volte considerata come una soluzione non efficace per il timore di avere pavimenti o porzioni di pareti troppo caldi o che non forniscono comfort 276 za Vus e Proposta di Piano Energetico Comunale 2 amp Comune di Salerno COMUNE DISALERNO ee www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE AREA TEMATICA Impianti termici SCHEDA 3 4 Verifica dei fabbisogni di raffrescamento DESCRIZIONE La verifica dei fabbisogni di raffrescamento in sede di progettazione per gli edifici appartenenti al settore Terziario consente di limitare l installazione non necessaria di impianti di condizionamento e il sovradimensionamento degli impianti stessi RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI Digs 192 05 Digs 311 08 REQUISITI APPLICATIVI Obbligatorio per gli edifici nuovi e per gli edifici oggetti di riqualificazione impiantistica appartenenti al settore terziario TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE In sede di progettazione degli edifici nuovi o oggetto di riqualificazione impiantistica bisogna effettuare la verifica dell effettiva esigenza di installazione di un impianto di condizionamento estivo Con questa verifica si andranno a valutare Superficie esterna l involucro dell edificio deve presentare elevate caratteristiche di isolamento e impermeabilit Inerzia termica l edificio deve avere un i
109. vengono presentati ed analizzati dapprima i dati relativi ai consumi di energia elettrica poi di metano e infine dei prodotti petroliferi gasolio benzina GPL 59 ui Proposta di Piano Energetico Comunale 5 Comune di Salerno e Mis ComuneDi Salzano www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE z 3 3 La domanda di energia elettrica consumi dell energia elettrica rivestono un ruolo fondamentale all interno del bilancio energetico complessivo e necessitano pertanto di un analisi dettagliata del settore Per mostrare la situazione attuale si riportano i dati concernenti i consumi di energia elettrica della citt di Salerno aggiornati all anno 2008 oltre ad un analisi comparata tra i consumi a partire dai valori del 2002 fino a quelli dell anno di riferimento considerato Per il reperimento delle informazioni necessarie alle valutazione dei consumi elettrici sul territorio comunale si fatto riferimento ai dati puntuali forniti da ENEL consumi dell energia elettrica sono aggregati nei database consultati in funzione dei settori di uso finale Agricoltura Consumi propri ENEL Domestico Industria Terziario e di ulteriori categorie di utilizzo dati originari sono stati successivamente rielaborati poich all interno della categoria Terziario erano riportate delle voci di consumo chiaramente imputabili alla categoria Trasporti non presente nella classificazione originaria p
110. www areeurbane apat it site files rapporto cap pianificazione pdf 231 pci vaa B Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno COMUNE DI SALERNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 Legambiente PM10 Istruzioni per l uso 2006 http www legambiente eu documenti 2006 1024 Malaria2006 pm10 istruzioni per luso pdf Lagambiente Mal aria di citt 2007 http www legambiente eu documenti 2006 1024 Malaria2006 DossierMal aria2007 pdf F Asdrubali Certificazione energetica e regolamenti edilizi comunali http www programmavision it gallery CERTIFICAZIONE ENERGETICA REGOLAMENTI EDILIZI COMUNAL 1 pdf Andrew M Cornett A GLOBAL WAVE ENERGY RESOURCE ASSESSMENT Proceedings of the Eighteenth 2008 International Offshore and Polar Engineering Conference Vancouver BC Canada July 6 11 2008 ASM SpA Brescia Bilancio energetico della citt di Brescia 2002 http www energie rinnovabili net comune di _brescia_piano energetico comunale Piano Energetico Comunale Comune di Modena Marzo 2007 http www comune modena it documenti piano_ energetico completo pdf Piano Energetico Comunale Udine Febbraio 2002 etico pdf PECschede pdf Programma Energetico Comunale Bologna Febbraio 2007
111. 0 000 1000 10 000 000 4 380 5 02 30 Recupero energetico da acquedotto 2 211 715 969 1 11 100 Impianto ad acqua fluente su Irno kW 100 8760 876 000 384 0 44 100 Totali 200 926 166 100 00 98 747 715 87 257 100 00 Tabella 65 Ipotesi di interventi di risparmio energetico e di produzione di rinnovabili Nell ambito degli interventi analizzati i maggiori benefici in termini di risparmio energetico potrebbero ottenersi con interventi sugli edifici circa 50 e sul traffico diversione modale e decongestione mentre in termini di riduzione della CO oltre agli interventi citati offrono dei 223 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale 3 5 Comune di Salerno an COMUNE DI SALERNO e amp www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE contributi di rilevo anche le installazioni di impianti fotovoltaici in particolare quello previsto dal Comune di Salerno sul territorio del Comune di Eboli che ridurrebbe le emissioni complessive circa del 20 Va peraltro detto che gli interventi ipotizzati non costituiscono certamente un quadro esaustivo delle possibili azioni di risparmio energetico e di ricorso alle fonti rinnovabili Inoltre l entit dei singoli interventi sia a breve che a medio termine certamente una grandezza difficile da stimare Ciononostante l analisi effettuata ha il pregio di mettere direttamente a confronto in un quadro organico molte delle principali azioni di intervento e di
112. 00000 5780000 5760000 5740000 5720000 5700000 5680000 5660000 5640000 numero abitanti 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Figura 28 Serie storica della popolazione della Regione Campania popolazione Comune di Salerno 144000 142000 140000 138000 136000 134000 132000 130000 128000 numero abitanti 126000 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Figura 29 Serie storica della popolazione della Provincia e del Comune di Salerno Per ogni anno stato cos calcolato il fattore di correzione anagrafica definito come rapporto tra la popolazione della Campania e quella del Comune di Salerno considerando anche altri elementi socio economici e demografici di particolare interesse come la densit abitativa Note le stime sulle popolazioni e gli analoghi fattori correttivi anagrafici si applicata la procedura top down per determinare i fabbisogni energetici comunali elaborando i dati regionali relativi alle evoluzioni delle serie storiche della domanda di energia e di elettricit disaggregati anche per settore e delle emissioni climalteranti di CO fornite dal PEAR Il database di partenza considerato per le elaborazioni si riporta nelle Tabelle di seguito 80 Proposta di Piano Energetico Comunale ji I Comune di S
113. 04 2006 Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n 170 del 24 07 200 Ai fini dell applicazione delle norme previste dal Dlgs n 285 Nuovo Codice della Strada con il termine strada viene definita l area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni dei veicoli e degli animali Le strade secondo il Codice della Strada sono classificate riguardo alle loro caratteristiche costruttive tecniche e funzionali nei seguenti tipi A Autostrade B Strade extraurbane principali C Strade extraurbane secondarie D Strade urbane di scorrimento E Strade urbane di quartiere F Strade locali Successivamente il Ministero con il provvedimento del 12 aprile 1995 introduce la classificazione di altri tipi di strade che si possono trovare in ambito urbano con funzione e caratteristiche intermedie rispetto ai tipi precedentemente indicati quali e strade di scorrimento veloce intermedie tra le autostrade e le strade di scorrimento e strade interquartiere intermedie tra quelle di scorrimento e quelle di quartiere e strade locali interzonali intermedie tra quelle di quartiere e quelle locali quest ultime anche con funzioni di servizio rispetto alle strade di quartiere Classificazioni illuminotecniche delle strade La Norma UNI EN 13201 2 del settembre 2004 che recepisce la norma EN 13201 2 Road Lighting Part 2 Performanc
114. 11 109 760 955 0 61 3 Industria 352 440 771 30 310 19 33 4 Terziario 306 679 384 26 374 16 82 5 Residenziale 400 947 431 34 481 21 99 6 Altro 6 224 521 535 0 34 Totale 1 823 659 582 156 833 100 00 Tabella 11 Bilancio energetico per settore di attivit La ripartizione per settore mostra come una parte consistente circa il 41 sia assorbita dai trasporti seguito dal settore residenziale dall industria e dal terziario mentre il contributo dell agricoltura risulta trascurabile Consumi settoriali 0 34 E Trasporti E Agricoltura E Industria E Terziario E Residenziale E Altro Figura 12 Ripartizione dei consumi di energia per settore di attivit Le aliquote disaggregate sia per settore sia per vettore energetico separatamente analizzate hanno consentito l analisi del fabbisogno energetico complessivo il cui dato totale deriva proprio dall unione dei singoli contributi considerati Pertanto si ritiene utile riepilogare i dati del bilancio complessivo con riferimento ancora al consumo settoriale ma con la ripartizione per vettore energetico sia primario che secondario utilizzato 57 ii COMUNE DI SALERNO pEE PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno In tal modo possibile rilevare attraverso un analisi congiunta della domanda i settori in maggior misura responsabili della richiesta di energ
115. 14 0 945 407 627 763 0 279 113 639 GPL 31 935 781 0 238 7 596 1 022 32 638 368 0 238 7 763 Benzina 263 157 942 0 277 72 832 0 945 248 763 203 0 277 68 848 Totale 1 823 659 582 594 681 1 735 194 334 563 920 risp 1990 127 95 115 46 121 74 109 48 Tabella 26 Consumi energetici ed emissioni di CO per il 2008 e per il 2005 Per la stima all anno 1990 non disponendo di dati specifici relativi al territorio comunale e di serie storiche antecedenti il 2002 si fatto riferimento alle analisi effettuate da ENEA in ambito regionale presentate nel PEAR Campania 10 da cui si sono valutate le variazioni nei consumi per vettore riportate in Tabella 27 Ne derivano valori di consumo energetico pari a circa l 82 di quelli relativi al 2005 e di emissioni di CO pari a circa il 91 In questo caso la differenza tra le due variazioni maggiore rispetto al caso precedente a causa del pi elevato valore assunto per il fattore di emissione per energia elettrica per il 1990 73 ze na a Proposta di Piano Energetico Comunale 22 a e Comune di Salerno re COMUNE DI SALERNO e amp www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 1990 Consumo Fatt emiss risp a 2005 Cons kWh KgC02 KWh CO2 t Energia Elettrica 0 779 472 903 375 0 592 279 959 Metano 0 694 304 975 320 0 185 56 340 Gasolio 0 940 383 039 673 0 279 106 784 GPL 0 940 30 66
116. 44 6 86 6 41 6 50 3 SC ELEM E MAT C A ALEMAGNA 77 15000 1 90 1 90 2 76 2 68 2 61 1 40 2 21 3 SC ELEM E MAT G VICINANZA 75 16700 2 46 2 75 5 62 5 29 6 54 3 92 4 43 3 SC ELEM E MAT MARICONDA 93 5050 6 64 7 45 6 93 2 58 9 21 4 92 6 29 3 SC ELEM E MAT PRODUTTIVITA SORRISO 34 2 3410 0 00 0 87 17 34 0 51 0 61 0 67 0 53 3 SC ELEM E MAT N ABBAGNANO 40 4800 0 00 0 00 0 00 10 41 5 91 7 54 7 96 3 SC ELEM E MAT G RODARI 36 5050 0 00 0 00 0 00 6 69 5 85 5 33 5 96 3 SC ELEM E MAT MAZZETTI 55 3940 0 00 0 00 0 00 11 14 7 43 4 54 7 70 3 SC MAT MARICONDA 117 1560 8 68 6 95 8 04 7 55 5 66 7 66 7 42 3 SC MAT MONTICELLI 57 2250 0 00 0 00 0 00 12 72 30 55 20 69 21 32 2 SC MAT SARAGAT 96 3530 1 22 1 24 1 67 1 60 1 51 1 35 1 43 3 SC MAT TORRIONE BASSO 120 2450 5 84 7 12 8 34 6 87 6 87 6 23 6 88 3 SC MAT PIO XII 13 2650 4 99 7 93 9 22 9 32 8 27 5 07 7 47 3 SC MAT MONTESSORI 1007 2600 0 00 0 00 0 00 0 08 11 67 6 16 8 91 3 SC MAT OGLIARA 1005 1750 0 00 0 00 0 00 0 00 0 60 18 91 18 91 2 SC MAT SALA ABBAGNANO 46 5980 10 49 10 87 9 75 12 26 12 31 10 87 11 09 3 SC ELEM GIOVI CASA POLLA 1004 1790 0 00 0 00 0 00 0 00 0 00 0 00 0 00 1 SC ELEM M LUCIANI 69 3900 3 65 6 35 11 65 4 12 6 24 5 18 6 20 3 SC ELEM MATIERNO 86 3500 0 40 7 88 6 18 6 55 6 76 5 12 6 50 3 SC ELEM MERCATELLO PREF 118 2950 7 82 7 20 9 38 8 47 9 25 7 25 8 23 3 SC ELEM DE VECCHI 9 4500 0 00 0 00 0 00 6 97 5 85 8 42 7 08 3 SC ELEM M PIRONE 33
117. 5100 amp sprache 3 Car Pooling Progetto Mercurio http www progetto mercurio it Progetto Europeo VOLTIMUM http www voltimum it http www legambiente campania it index php option com content amp task view amp id 302 amp ltemid 224 http www window state tx us specialrpt energy renewable ocean ph http www otecnews org articles vega 10 potential locations html http en wikipedia org wiki Ocean current http www certificativerdi it http it wikipedia org wiki Certificato verde http it wikipedia org wiki Certificato bianco http it wikipedia org wiki Certificato nero http www mercatoelettrico or http it wikipedia org wiki Conto_ energia 100 Il nuovo Studio The Italian Photovoltaic Market 2008 pubblicato da EuPD Research e Assosolare http www caspi it documenti vari EuPD Research _Saienergia ott08 pdf 233 na aw I Proposta di Piano Energetico Comunale paci 5 e Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 101 Codice Concordato di raccomandazioni per la qualit energetico ambientale di edifici e spazi aperti http www iris ba cnr it sustain_it sbr_pdf Codice 20Concordato PDF 102 Carta di Aalborg Carte delle citt europee per uno sviluppo durevole e sostenibile http www aalborgplus10 dk 103 Protocollo ITACA per la valutazione energetico amb
118. 52 Totale 29 666 535 32 672 395 36 372 501 37 787 621 40 299 997 36 744 825 37 848 374 36 676 503 Tabella 17 Consumi di metano sul territorio comunale Fonte Elaborazione Dati Salerno Energia L analisi della distribuzione percentuale dei consumi annui tra le tipologie di utenza Tabella 18 mostra come i consumi prevalenti siano quelli per l utenza domestica in particolare Cucina acqua calda e riscaldamento consumi relativi alle voci Riscaldamento e acqua calda commerciale industriale enti pubblici caserme e Riscaldamento e acqua calda 64 pci COMUNE DI SALERNO PES PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno commerciale industriale industriale promiscuo presentano incidenze dell ordine de o e de le industriale industrial g t d dell ord del 15 e del 12 rispettivamente 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Cucina ed acqua calda 9 75 11 13 10 30 10 30 10 08 10 87 9 45 Cucina acqua calda e riscaldamento 53 84 60 09 59 23 60 04 61 23 56 60 55 69 Ristorazione e Panifici 5 33 5 59 4 23 3 81 3 92 4 25 6 75 Riscaldamento e acqua calda commerciale industriale enti pubblici caserme 21 37 14 06 15 78 16 24 15 93 17 90 15 03 Riscaldamento e acqua calda enti scolastici 1 19 411 1 90 1 91 2 12 2 26 0 98 Riscaldamento e acqua calda commercia
119. 6200 0 00 0 00 0 00 9 47 6 67 5 14 7 09 3 SC ELEM BUONOCORE 35 5450 0 00 0 00 0 00 7 83 8 66 8 38 8 29 3 SC ELEM DON MILANI 39 11300 0 00 0 00 0 00 7 10 8 28 7 74 7 71 3 SC ELEM GIOVI PIEGOLELLE 82 3300 3 59 9 25 9 05 6 79 7 66 7 36 7 28 3 SC ELEM ARBOSTELLA 132 7100 0 00 0 00 0 00 5 34 5 39 4 73 5 16 3 SC ELEM S MARGHERITA 111 1700 5 71 3 24 8 49 5 46 4 38 5 12 5 40 3 SC ELEM S EUSTACHIO 74 1490 1 79 5 12 6 41 5 86 5 68 8 11 5 50 3 SC MEDIA LANZALONE 1003 11016 0 00 0 00 0 00 0 00 8 88 6 55 7 71 3 SC MEDIA T TASSO 42 17600 4 53 5 66 6 03 4 15 4 99 4 29 4 94 3 SC MEDIA PIRRO 76 12156 2 49 4 17 4 77 3 20 3 05 4 04 3 62 3 SC MEDIA N VERNIERI SUCC 92 5050 7 67 8 36 11 62 11 77 10 87 9 99 10 04 3 SC MEDIA S TOMMASO D AQUINO 56 11700 0 00 0 00 0 00 6 26 4 86 6 13 5 75 3 SC MEDIA POSIDONIA 43 18250 0 00 0 00 0 00 6 18 5 18 6 96 6 11 3 SC MEDIA GIOVANNI XXIII 1001 18650 0 00 0 00 0 00 0 00 0 00 5 11 5 11 3 SC MEDIA MONTERISI 1002 7500 0 00 0 00 0 00 0 00 0 00 2 98 2 98 3 SC MEDIA TORRIONE ALTO 105 8640 2 32 0 00 3 44 7 32 7 05 3 57 4 74 3 SC MAT E MEDIA GIOVI PIEGOLELLE 25 9850 4 07 5 35 6 08 4 40 5 05 5 08 5 01 3 Tabella 43 Consumi unitari di metano per le scuole e indici di qualit 3 Buono 2 Sufficiente 1 Insufficiente 1 Non disponibile 107 taci COMUNE DI SALERNO PEG PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec u
120. 7 1 531 1 761 1 7 1 539 1 813 1 8 TOTALE 6 488 6 849 7 255 0 7 7 012 7 633 1 1 Tabella 35 Scenari tendenziali per la regione Campania Previsione dei consumi di energia finale distinti per vettore Fonte PEAR Campania Poich gli scenari tendenziali regionali furono valutati in periodo antecedente la crisi economica e considerata l attuale mancanza di scenari pi aggiornati a livello regionale si tenuto conto degli effetti della crisi riducendo le emissioni di CO2 ed i consumi energetici conformemente ai fattori desunti dall analisi effettuata da ENEA nell ultimo rapporto sull energia e l ambiente 131 secondo i dati riportati in Tabella 2 Si pu constatare come pur considerando gli effetti di riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO indotti dalla crisi economica gli scenari tendenziali non consentirebbero di rispettare n gli obiettivi di Kyoto riduzione del 6 5 al 2012 rispetto al 1990 n quelli comunitari riduzione al 2020 del 13 rispetto all anno 2005 Infatti per il 2012 si prevede una crescita delle emissioni variabile tra il 5 ed il 7 rispetto al 1990 rispettivamente per lo scenario di bassa ed alta 89 pci COMUNE DI SALERNO ES PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno crescita economica Per il 2020 invece si prevede per lo scenario di bassa crescita una leggera riduzione di emissioni ci
121. 780 MW intesa della Regione Altre informazioni sulla situazione della provincia di Salerno possono essere ricavate dagli Studi preliminari per l elaborazione del Piano Energetico della Campania anche in questo caso i dati si riferiscono all anno di pubblicazione del documento 2002 e In provincia di Salerno si trova il 35 delle aziende agro alimentare della Regione sul totale delle attivit delle provincia circa 75000 quelle agro alimentari sono il 6 8 pag 70 e Le province di Napoli e Salerno figurano tra i principali poli esportatori del Mezzogiorno soprattutto nel comparto metalmeccanico e alimentare pag 90 e Il porto di Salerno ha fatto registrare significativi incrementi di attivit del traffico commerciale nello scalo salernitano operano direttamente pi di 60 imprese che occupano circa 1 500 dipendenti pag 110 e La provincia di Salerno presenta il pi elevato quantitativo di biomassa complessiva disponibile a fini energetici 256 4 kt anno ed in particolare di legna e sottoprodotti forestali 148 5 kt anno di scarti delle lavorazioni agro industriali 36 3 kt anno mentre al secondo posto dopo la provincia di Caserta per la disponibilit di sottoprodotti agrari 71 6 kt anno pag 494 495 e l analisi della soluzione ottimale a livello provinciale mostra che nella provincia di Salerno possibile realizzare 2 impianti di cogenerazione da 20 MWe ciascuno che ra
122. 9 Quadro sinottico delle schede d azione per diversi comuni italiani 2 2 305
123. 9 623 0 238 7 295 Benzina 0 940 233 757 817 0 277 64 695 Totale 1 425 345 808 515 073 risp 2008 risp 2005 risp 1990 100 00 100 00 Tabella 27 Consumi energetici ed emissioni di CO per il 1990 74 x ua E Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDISALERNO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 3 7 La metodologia top down Le banche dati analizzate per l elaborazione del Bilancio energetico comunale si presentano disomogenee in relazione a molti fattori Il ricorso a dati disaggregati mentre favorisce la possibilit di applicare l approccio bottom up disaggregato per natura metodologica richiede d altra parte una verifica dei margini di errore nell aggregazione Pertanto si ritenuto opportuno ai fini di una convalida dei risultati esposti riportare le analisi del bilancio energetico del Comune di Salerno attraverso un diverso approccio modellistico di tipo top down utilizzato in maniera diffusa per la redazione di bilanci energetici anche di altri PEC In generale la procedura top down si presta bene all applicazione in caso di mancanza e incompletezza di dati o estrema disomogeneit di informazioni problematiche rilevate in relazione alla indisponibilit di alcuni enti o societ a fornire quanto richiesto per effettuare le elaborazioni Nel caso particolare dei bilanci elaborati per il Comune di Salerno nonostante l adeguata disponibili
124. 920 182 296 84 425 SC MEDIA 306 560 282 749 318 728 298 512 260 039 IMPIANTI SPORTIVI 996 020 1 400 652 1 219 329 1 279 300 976 781 UFFICI GIUDIZIARI 1 519 366 1 716 147 1 606 376 1 633 712 977 547 IMPIANTI SEMAFORICI 216 488 208 749 222 915 286 000 232 685 IMPIANTI SOLLEVAMENTO 61 425 59 652 63 931 140 059 64 679 STRUTTURE PUBBLICHE 2 858 162 3 436 951 3 018 997 3 259 137 2 303 794 ABITAZIONI COLLETTIVE 22 654 43 094 37 016 17 492 21 829 VARIE 1 331 030 3 592 968 1 201 881 1 193 538 982 053 PUBBLICA ILLUMINAZIONE 14 289 431 12 202 220 12 295 688 13 853 622 10 202 715 TOTALE 22 433 720 23 830 911 20 872 259 22 913 569 16 659 291 Tabella 1 Consumi elettrici delle strutture comunali kWh anno La Tabella 44 presenta i consumi elettrici annuali delle strutture comunali per ognuna delle tipologie di utenza considerate La maggiore incidenza sui consumi elettrici pari a circa il 60 rappresentata dalla voce Illuminazione pubblica Nell ambito del PEC del Comune di Salerno per massimizzare le prestazioni degli impianti e minimizzare gli impatti negativi e il consumo energetico sono state valutate le seguenti categorie di intervento Ottimizzazione del progetto solo per eventuali impianti nuovi Interventi sui componenti Interventi sui sistemi di alimentazione Ottimizzazione del piano di manutenzione Applicazioni di nuove tecnologie efficienti ed ecosostenibili Led Forme d
125. A Bilancio energetico per il periodo 1996 2003 TIPO DI RIPARTIZIONE FONTE DATI DATI NOTE SA stato calcolato il consumo di gas per Call Camuzzi S p A 3 Li P ii ia Gai utente e per diverso settore di utilizzo as Naturale ENEL Gas AMETS yeni ana ciar ana Ata Civile residenziale Civile terziario Industria Autotrazione Energia Elettrica ENEL Consumi di energia elettrica suddivisi per settore Agricoltura Domestico Terziario Industria Poich a seguito della liberalizzazione del mercato energetico sono entrati nel commercio altri operatori che producono e distribuiscono energia elettrica i dati successivi al 2000 sono stati ricavati rapportando per i diversi settori di utilizzo il consumo comunale di elettricit a quello provinciale Vettori energetici Gasolio Fornitori di Gasolio per gli impianti termici Ministero dell Agricoltura Relazione della Camera di Commercio di Piacenza peri consumi di gasolio nel settore agricoltura Consumi complessivi di gasolio su base comunale per gli impianti termici e su base provinciale per il settore agricoltura Per il settore industriale poich i dati relativi al consumo totale di gasolio sono disponibili solo per la met degli impianti termici presenti nel Comune si usata questa procedura sulla base dei dati disponibili si calcolato l erogato medio degli impianti appartenenti a quel settore e estendo tale valore medio anche a q
126. A Impianti termici SCHEDA 3 5 Condizionamento estivo con gruppi frigoriferi ad alta efficienza o ad assorbimento DESCRIZIONE Gli impianti di condizionamento estivo che utilizzano gruppi frigoriferi ad alta efficienza o gruppi frigoriferi ad assorbimento sono due soluzioni impiantische che garantiscono la riduzione dei consumi per il condizionamento estivo RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI Digs 192 05 Digs 311 09 REQUISITI APPLICATIVI Entrambe le soluzioni sono consigliata nel caso di installazione di nuovi impianti in particolare i sistemi di raffrescamento ad assorbimento sono consigliati nel caso di presenza di un impianto di cogenerazione o di sistemi di teleriscaldamento integrati con impianti solari termici TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE I condizionatori a compressore elettrico funzionano facendo eseguire ad un gas inerte un ciclo termodinamico frigorifero L efficienza elevata si pu ottenere sia migliorando il compressore sia regolandone il funzionamento attraverso un inverter L inverter permette di modulare la potenza erogata dalla macchina andando a modificare il numero di giri di rotazione del compressore in funzione della effettiva richiesta di freddo dell ambiente In questo modo si ottengono risparmi anche del 30 rispetto ai climatizzatori tradizionali Attualmente sul mercato sono presenti condizionatori con livelli di efficienza molto diversi con indici di efficienza energetica
127. ALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE AREA TEMATICA Mobilit Sostenibile SCHEDA 7 4 Altri interventi di mobilit sostenibile DESCRIZIONE In questa scheda si riportano un elenco di possibili interventi che possono portare ad un risparmio energetico nel settore dei trasporti stradali RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI REQUISITI APPLICATIVI TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE La mobilit condizionata dai seguenti fattori e i mezzi di trasporto utilizzati e le fonti energetiche usate per il funzionamento dei mezzi e la rete di infrastrutture disponibile e gli orari in cui avvengono gli spostamenti Per favorire la mobilit ed ottenere un risparmio energetico si pu intervenire su tutti questi fattori di seguito sono riportati alcuni possibili interventi e promuovere e sviluppare progetti di telelavoro sia a livello delle strutture comunali sia con le principali aziende di servizi presenti sul territorio comunale Il telelavoro permette di rendere non pi necessari gli spostamenti per recarsi sul posto di lavoro consentendo ad un numero sempre maggiore di cittadini di lavorare a casa propria Lo sviluppo di progetti di questo tipo possibile grazie all enorme sviluppo delle reti di telecomunicazioni registrato negli ultimi tempi in particolare bisogna avere a disposizione linee tradizionali veloci ADSL HDSL o reti in fibra ottica Per consentire lo svi
128. AZIONI Un obiettivo a medio lungo termine dell azione potrebbe riguardare l indipendenza energetica della segnaletica stradale secondo tale pratica in via di diffusione la segnaletica stradale e pi in generale la cartellonistica viene alimentata con impianti minieolici o minifotovoltaici garantendone cos l indipendenza energetica Solitamente si preferisce specialmente nelle zone centrali della citt il fotovoltaico al minieolico in quanto meno invasivo e ingombrante La convenienza di questo intervento evidente soprattutto quando elevato il numero di apparecchi da sostituire 296 ic COMUNE DI SALERNO E amp PIANO ENERGETICO COMUNALE aw e Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno AREA TEMATICA Mobilit Sostenibile SCHEDA 7 2 Incentivazione all uso della bicicletta Sistema park and ride DESCRIZIONE Tra gli interventi che si possono attuare per ridurre l utilizzo dei mezzi privati e favorire la mobilit sostenibile la realizzazione dei cosidetti parcheggi scambiatori che favoriscono l utilizzo di biciclette tradizionale o elettriche RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI REQUISITI APPLICATIVI TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE Il sistema park and ride costituito da un parcheggio scambiatore in cui possibile parcheggiare la proprio automobile e noleggiare un altro veicolo a basso impatto ambien
129. Azioni volte ad aumentare l utilizzo di Fonti Soggetti interessati Rinnovabili Esempi di buone pratiche Azioni di Management Programmazione e Aspetti economici Studio Altri aspetti Comunicazione e Formazione ile P Descrizione Le schede sono suddivise secondo sei Aree spa i si siga Riferimenti Normativi e Legislativi tematiche ata SIR Reti Requisiti applicativi Bologna Tipologia d intervento e prestazioni energetiche Ottobre Involucro ce 41 42 43 25 Ren Ls Note e osservazioni 44 45 2007 Impianti termici Illuminazione ed apparecchiature elettriche a Lula cava Le linee guida si articolano secondo diversi livelli Ciclo d acqua IRA o ME PA di priorit dando luogo alla matrice Integrazione fonti rinnovabili D a priorit prescrizioni Non sono presenti delle vere e proprie schede d azione ma delle Linee di Attivit di carattere abbastanza generico Sono suddivise secondo gli obiettivi che si intende realizzare Brescia Agosto Conseguimento di una maggiore 22 3 i 38 2002 consapevolezza sul tema dell energia Riduzione dei carichi elettrici Riduzione del consumo di gas naturale Riduzione dell impatto dei trasporti Diffusione delle fonti rinnovabili e di tecnologie efficienti Descrizione dell intervento Costi e benefici attesi 9 COLE Sono riportate anche le attivit di monitoraggio Forl Aprile Le nove Schede rappresentano le attivit da p p i 99 f 9 poi volte a verificare lo stato d
130. C_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE tra cui anche molte soggette a marchi DOP che logicamente sottraggono spazio alle colture energetiche Si cerca quindi di sfruttare al meglio il territorio tramite lo sviluppo di aree in cui non sussistono ancora le condizioni per una coltivazione di particolare qualit ovvero utilizzando come biomasse alcuni scarti delle produzioni agricole di qualit La creazione di una filiera agro energetica permette di potenziare il serbatoio di energie rinnovabili fornendo al territorio un valore aggiunto di cui la popolazione risulterebbe beneficiaria In Campania infatti l agricoltura rappresenta il 3 2 del PIL totale a confronto della percentuale del 2 4 della media nazionale quindi evidente l opportunit di sfruttare a fini energetici anche gli scarti derivanti dalla gestione delle aree boschive o agricole nonch i residui agroindustriali di difficile smaltimento Un altra fonte di bioenergia costituita dall allevamento del bestiame Le aziende zootecniche rappresentano infatti circa il 34 delle aziende presenti in zona reflui prodotti in tale ambito sono particolarmente adatti alla produzione del biogas con una conseguente riduzione degli aggravi dovuti al loro difficile smaltimento In Figura 94 e Figura 95 sono descritte in particolare le distribuzioni a livello comunale del valore energetico dei residui agricoli e forestali Nello specifico si nota un potenziale energetico piuttosto con
131. Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDISALERNO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Tabella 48 Spostamenti sistematici totali relativi al comune di Salerno per modalit di trasporto fonte elaborazioni su dati ISTAT 2001 tutti i motivi modo treno tutti i motivi modo ferro tutti i motivi modo ferro Salerno Esterno Totale Salerno Esterno Totale Salerno Esterno Totale Salerno 94 809 903 0 2 6 5 1 5 2 6 22 0 24 5 Esterno 2 777 2 777 8 6 8 6 75 5 0 0 75 5 Totale 2 871 809 3 680 3 6 6 5 4 0 78 0 22 0 100 tutti i motivi modo bus tutti i motivi modo bus tutti i motivi modo bus Salerno Esterno Totale Salerno Esterno Totale Salerno Esterno Totale Salerno 5 337 3 707 9 044 11 5 29 9 15 4 28 3 19 7 48 0 Esterno 9 804 9 804 30 3 30 3 52 0 0 0 52 0 Totale 15 141 3 707 18 848 19 2 29 9 20 6 80 3 19 7 100 tutti i motivi modo individuale tutti i motivi modo individuale tutti i motivi modo individuale Salerno Esterno Totale Salerno Esterno Totale Salerno Esterno Totale Salerno 22 729 7 824 30 553 48 9 63 2 51 9 45 2 15 6 60 8 Esterno 19 688 19 688 60 8 60 8 39 2 0 0 39 2 Totale 42 417 7 824 50 241 53 7 63 2 55 0 84 4 15 6 100 tutti i motivi modo pedonale tutti i motivi modo pedonale
132. Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno R COMUNE DI SALERNO o 0 PIANO ENERGETICO COMUNALE Superficie disponibile 77 all installazione dei pannelli fv TE Y _z_ 7 RZ W N Adn A tangenziale salerno Figura 5 Aree su cui si prevede l installazione di pannelli fotovoltaici Il dimensionamento energetico dell impianto fotovoltaico connesso alla rete del distributore stato effettuato tenendo conto oltre che della disponibilit economica di e disponibilit di spazi sui quali installare l impianto fotovoltaico e disponibilit della fonte solare e fattori morfologici e ambientali ombreggiamento e albedo Per la localit sede dell intervento i valori giornalieri medi mensili della irradiazione solare sul piano orizzontale stimati utilizzando i dati UNI 10349 sono riportati in Figura 6 174 Vanta Proposta di Piano Energetico Comunale cc ji Comune di Salerno COMUNEIDISALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Irradiazione giornaliera media mensile kWh m 6 33 5 75 5 47 rans 6 4 36 4 31 4 3 31 3 08 mi 2 La 1 47 0 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug go Set Ott Nov Dic Figura 6 Irradiazione giornaliera media mensile sul piano orizzontale Fonte UNI 10349 Quindi i valori della irradiazione solare annua sul piano orizzontale sono pari alla sommatoria su tutti i mesi del prodotto tra i
133. DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Per gestire opportunamente le informazioni i consumi di energia richiesti dal Comune di Salerno sono stati opportunamente ripartiti e per vettori energia elettrica combustibili per autotrazione gas naturale gasolio e GPL e per settori civile terziario domestico Pubblica Amministrazione trasporti industria e agricoltura Al fine di minimizzare le incertezze derivanti dalla ripartizione dei consumi energetici tra i diversi settori di attivit la disaggregazione dei dati per settore stata effettuata secondo le seguenti modalit e i consumi elettrici sono stati suddivisi conservando la ripartizione adottata dall ENEL per settore Agricoltura Consumi Domestico ritenuto equivalente a Residenziale Industria Terziario e i Consumi propri ENEL peraltro molto limitati sono stati invece attribuiti al settore Altro e alcune voci attribuite dall ENEL al settore Terziario ma attinenti i trasporti Altri trasporti terrestri Attivit ausiliarie dei trasporti F S altri usi F S trazione Trasporti aerei Trasporti marittimi e per vie d acqua Vendita al dettaglio di carburanti e lubrificanti per autotrazione sono state attribuite al settore Trasporti e i consumi relative al metano ed ai prodotti petroliferi sono state ripartite per settori secondo lo schema presentato in Tabella 9 Agricoltura Industria Trasporti Terziario R
134. E Geotermoelettrico Miniidro Geotermico calore Solare ti i O Biocarburanti gen termico BT P MmZO sNDb lt zOZZ vovv Bassa Alta Presenza di industria italiana Necessit di innovazione Intensit dello sforzo necessario in termini di R amp S e industrializzazione per la i messa a punto di un prodotto competitivo Presenza di solo polo di ricerca Presenza industriale Presenza dell industria nazionale nel mercato della tecnologia considerata Figura 100 Situazione italiana in relazione alle tecnologie per la generazione di energia ed efficienza energetica 229 ga a E Proposta di Piano Energetico Comunale 22 B Comune di Salerno a e 0e_ COMUNEIDISALERNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE POSIZIONE MONDIALE PV Ill gen Legenda N amp PV c Si Fotovoltaico silicio cristallino E BT Bassa Temperatura E MT Media Temperatura H rinnovabili PAFC Celle a combustibile ad acido fosforico E PEFC Celle a combustibile ad elettrolita polimerico Ss Solare termodinamico gt ti PEFC MCFC Celle a combustibile a carbonati fusi SOFC Celle a combustibile ad ossidi solidi S A i NGCC Cicli combinatia gas naturale I i Energia el dal mare IGCC Ciclo combinato con gassificazione del carbone Biocarburanti Il gen USC Cicli ultra supercritici a carbone T a i B i OXY Cicli avanzati a carbone con oxyfuel ea PAFC CCS Cattura e confinamento della CO D Eolico offs
135. ERGETICO COMUNALE e Azioni raccomandate e Azioni consigliate e facoltative La matrice priorit prescrizioni Tabella 58 costituisce il quadro di riferimento per orientare proprietari costruttori e progettisti nella definizione delle dotazioni e delle prestazioni energetiche degli immobili sia di quelli nuovi che di quelli da ristrutturare anche in relazione alle classi di merito introdotte dalla Certificazione Energetica Tali elementi prestazionali dovranno accompagnare ogni elaborato fino alla progettazione definitiva ed esecutiva e saranno considerati elemento di valutazione discriminante da parte dell Amministrazione Comunale nelle comparazioni tra le diverse soluzioni insediative proposte La matrice riporta un quadro sintetico delle prescrizioni e delle priorit per ognuno degli argomenti oggetto delle Schede d zione rimandando alla relativa scheda per il dettaglio delle norme 136 use Comune DI SALERNO 0 Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE N Titolo scheda Livello di priorit e prescrizione 1 1 Campagna di illuminazione domestica ad alta efficienza Obbligatorio per edifici di nuova costruzione e per le parti comuni degli edifici residenziali Facoltativo per edifici esistenti consigliato in caso d intervento di messa in sicurezza e
136. ERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Fabbisogno di energia Figura 30 Serie storica del fabbisogno di energia approccio top down Emissioni di CO Figura 31 Serie storica delle emissioni di CO approccio top down I risultati determinati con l approccio top down per la domanda di energia e le emissioni di CO2 hanno mostrato soddisfacenti correlazioni con i valori calcolati in precedenza mediante il metodo bottom up Analoghe elaborazioni sono state effettuate anche per la domanda di energia elettrica con valutazioni specifiche anche riguardo i consumi settoriali In questo caso i risultati si discostavano molto rispetto a quelli calcolati attraverso il censimento dei dati forniti dal ENEL in modo puntuale Una spiegazione potrebbe essere ricondotta alle differenze esistenti tra il bilancio 82 za ana Ta Proposta di Piano Energetico Comunale 22 a Comune di Salerno a COMUNE DI SALERNO E amp www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE dell energia elettrica della Regione Campania caratterizzato dalla presenza di un parco generativo elettrico dalla autoproduzione e dalla presenza delle rinnovabili e quello del Comune di Salerno La totale assenza delle rinnovabili e del comparto produttivo oltre ai consumi determinati dalla maggiore densit abitativa del territorio comunale hanno cre
137. Elettrica 1 279 776 125 669 0 411 318 988 1 317 799 043 633 0 411 328 407 Metano 1 055 463 404 058 0 185 85 608 1 115 489 688 826 0 185 90 464 Gasolio 1 069 435 629 460 0 279 121 445 1 122 457 539 185 0 279 127 553 GPL 1 069 34 880 437 0 238 8 296 1 122 36 634 728 0 238 8 714 Benzina 1 069 265 851 813 0 277 73 577 1 122 279 222 672 0 277 77 278 Tot sc tendenz 975 891 437 607 914 2 062 129 044 632 415 Fatt riduz crisi 0 896 0 896 0 896 0 896 Totale risp 1990 1 770 398 728 544 691 105 75 1 847 667 624 129 63 566 644 110 01 Tabella 37 Scenari tendenziali a lungo termine 2020 90 Vins p Proposta di Piano Energetico Comunale q Comune di Salerno ESS Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 91 a E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno 23 re Comune DI SALERNO 0o 0 PIANO ENERGETICO COMUNALE 4 Analisi degli edifici di propriet comunale Nell ambito del PEC particolare attenzione destinata all analisi dei consumi energetici per gli edifici e per le strutture gestite dall ente Comune A tal fine sono stati acquisiti tramite l Energy Manager del Comune di Salerno i dati storici relativi ai consumi di metano e di energia
138. Figura 44 Coefficienti di correlazione tra consumi di metano e gradi giorno 102 Figura 45 Volumetrie delle scuole analizzate per tipologia 102 Figura 46 Andamento dei volumi serviti per le scuole CAMPiONEe i 104 Figura 47 Consumi di metano per le scuole CAMpione 104 Figura 48 Consumi di metano per unit di volume per le scuole campione 105 Figura 49 Consumi di metano per unit di volume e gradi giorno per le scuole campione 105 Figura 50 Indici qualitativi e relative volumetrie Tutte le tipologie 106 Figura 51 Indici qualitativi e relative volumetrie Scuole materne in 106 Figura 52 Consumi elettrici e trend temporale 109 Figura 53 Consumi elettrici e trend Pubblica illuminazione i 110 Figura 54 Consumi elettrici e trend Strutture pubbliche 110 Figura 55 Consumi elettrici e trend Uffici giudiziari ii 111 Figura 56 Una metodologia innovativa per la stima dei consumi energetici e delle emissioni da trafiico stradale s anice aan 113 Figura 57 Ripartizione percentuale consumi annui nel Comune di Salerno per tipologia di veicolo La ae 118 Figura 58 Ripartizione percentuale consumi annui nel Comune di Salerno per tipologia di veicolo etipologia l al bDUranit scranealcaer iran 118 Figura 59 Ripartizione percentual
139. I LEGGERI 10 3 8 TOTALE 100 0 100 0 100 0 117 e i Tr Proposta di Piano Energetico Comunale p e Comune di Salerno COMUNELDI SALERNO LA fia do www dimec unisa it PEC_Salerno Ripartizione percentuale consumi per tipologia di veicolo 80 0 70 0 60 0 50 0 40 0 30 0 10 0 b 0 0 AUTO MOTOCICLI BUS MERCI PESANTI MERCI LEGGERI E numero veicoli consumi equiv tep Figura 57 Ripartizione percentuale consumi annui nel Comune di Salerno per tipologia di veicolo 80 0 70 0 60 0 50 0 40 0 30 0 20 0 10 0 0 0 Ripartizione percentuale consumi per tipologia di veicolo e 7 T n AUTO MOTOCICLI BUS MERCI PESANTI MERCI LEGGERI E consumi diesel tonn consumi benzina tonn Figura 58 Ripartizione percentuale consumi annui nel Comune di Salerno per tipologia di veicolo e tipologia di carburante 118 zs va Proposta di Piano Energetico Comunale 5i 5 q I Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE a 5 2 2 Emissioni Attraverso la metodologia descritta stato inoltre possibile stimare le emissioni prodotte in termini sia di concentrazioni emesse di gas serra che di particolato atmosferico polveri sottili gas serra ovvero quelle sostanze che contribuiscono all effetto serra in particolare o biossido di carbonio anidride carbonica monossido di c
140. Ibrido I risultati delle stime mostrano come un intervento di questo tipo produrr benefici sul sistema del trasporto collettivo su gomma uguali a circa un terzo Infatti si stima che ad una riconversione del 20 dei veicoli corrisponder una riduzione dei consumi e delle emissioni di oltre il 7 La seconda analisi di scenario simulata stata quella dell ipotesi di realizzazione del Progetto Salerno Porta Ovest al fine di stimare le variazioni di emissioni da traffico stradale per il Comune di Salerno Stimate per ogni categoria veicolare le variabili di input del modello implementato velocit medie percorrenze medie e domanda di mobilit aggregata stato possibile quantificare le variazioni di emissioni prodotte nella citt Sono state stimate le concentrazioni di CO equivalente e di polveri sottili nello scenario di progetto Salerno Porta Ovest le tonnellate anno di CO equiv che si stima verranno emesse nel comune di Salerno a valle della realizzazione del progetto in questione sono circa 123 mila a cui corrisponder una riduzione del 3 4 rispetto alla situazione attuale circa 4 300 t anno di CO equiv Considerando soltanto i flussi veicolari direttamente influenzati dal nuovo intervento infrastrutturale si stima che vi sar una diminuzione della CO equiv emessa da tali veicoli di oltre 8 del totale Per quanto riguarda le polveri sottili si stima che la realizzazione di Salerno Porta Ovest porter la concentrazione
141. Inventory 1990 2007 ISPRA http www apat gov it site contentfiles 00155800 155881 NIR09 ITALY stampa pdf Gruppi di acquisto per pannelli solari http www jacopofo com q no0de 2662 The MathWorks http www mathworks com http www mathworks com access helpdesk help techdoc ref polyfit html http www mathworks com access helpdesk help techdoc ref polyval html SolarPark http www siemens nl sunit_en default asp p 31 Solar Parking Lots Charge While You Park http www ecogeek org content view 2147 1 Gli alberi nostri alleati nel combattere le polveri sottili http verdeblog go ilcannocchiale it post 528758 html Piantare alberi non basta http jekyll sissa it index php document 116 http it wikipedia org wiki Salerno CMS Centro Europeo Ambiente e Salute di Roma Programma Trasporto Ambiente e Salute Relazioni presentate alla VI riunione dell Expert Panel http nfp it eionet eu int 8980 Public irc circa it expert panel library l ept6 enea mopeds whoppt EN 1 0 amp a d Kyoto Protocol Status of Ratification PDF United Nations Framework Convention on Climate Change 2008 10 16 unfccc int files kyoto protocol status_ of ratification application pdf kp_ratification pdf Il Protocollo di Kyoto della Convenzione sui cambiamenti climatici 1998 http www2 minambiente it sito settori azione pia docs protocollo _kyoto_it PDF Incendi boschivi http www cfa monferrato it approfondimenti dettaglio php ID 70 Lotta agli incendi bos
142. LLA PRESSIONE Via Cavolella DN 200 Stab Valle N Installazione attuale Diametro Caratteristiche valvola Dati pressione mm Monte Valle 1 5 1 s 65 60m Via Cavolella DN 100 65 Stab Valle 72m Via Cavolella DN 80 65 Stab Valle 50m 50 Stab Valle GOm 40m 1 2 3 4 Casa Martino Rufoli 5 S Nicola di Giovi 6 Vallone Conca 65 Stab Valle Stab Monte Valle Stab a circa 15m 3 62 76m pelo libero 60 100 Pastorano Stab Valle 135 m 50 71m Brignano Superiore Stab Valle 140 m 90 m Brignano Inferiore Stab Valle 140 m 80 m Casa Manzo Bottino S Nicola Stab Monte Stab Monte Valle Stab a circa 80 m 20m Via Breccia Stab Valle Via dei Sanniti Via Wenner Stab Valle Stab Valle S S Pontecagnano Stab Valle S Leonardo Via Orofino Stab Valle Stab Valle 130 60 35 25 90 35 20 150 44 73m S F in Felline s Eustachio Stab Valle Stab Valle Modulazione orario Modulazione portata 20 0 5 9 7 15 4 6 0 2 5 2 3 al 70 35 25 15 60 25 140 80 25 Tabella 64 Valvole di regolazione inserite nell acquedotto di Salerno 42m 35m 110 202 zs vaa Proposta di Piano Energetico Comunale 5 5 q I Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE i
143. NTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE L illuminazione degli spazi esterni solitamente associata al concetto di Illuminazione pubblica non semplicemente legata alla funzionalit ma assume altri ruoli importanti legati alla sicurezza la socializzazione la valorizzazione del patrimonio storico e artistico della citt La graduale riqualificazione e razionalizzazione del sistemi di Illuminazione pubblica in grado di apportare un elevato risparmio energetico ed economico L adozione di una strategia di risparmio energetico nell ambito dell Illuminazione potrebbe arrivare a definire un vero e proprio Piano comunale dell illuminazione pubblica per perseguire i seguenti obiettivi e la sicurezza del traffico veicolare e delle persone questo la funzione principale che deve svolgere l illuminazione pubblica a prescindere dalle considerazioni di natura economica Il risparmio energetico non si pu ottenere tramite una diminuzione delle sorgenti luminose presenti nelle aree stradali ma solo attraverso la razionalizzazione dell intero sistema Inoltre particolare attenzione va posta all illuminazione dei parchi e delle piazze per evitare fenomeni di criminalit dovuti alla mancanza del controllo di tali luoghi in assenza della luce solare e Il miglioramento della qualit della vita e delle condizioni dei centri urbani e dei beni ambientali monumentali e architettonici l illuminazione pu assumere un carattere promozionale ai fini turistic
144. O COMUNALE O Entit selezionate Velocita media annua del vento a 75m s l t s l m lt 3m s da 3a 4 m s da 4a 5 m s D da 5a 6m s da 6a 7 m s MI 12728 m s da 8a 9 m s Bi da 9a 10 m s da 10a 11 m s si gt 11 m s mE i DE O Entit selezionate Ara d fa A diro Producibilita specifica ti A AF LI a 75m s l t s l m Lo f eifire f lt 500 MWh MW La J A La da 500 a 1000 MWh MW LEA a a aeri da 1000 a 1500 MWh MW LN k da 1500 a 2000 MWh MW RIOT E Lad da 2000 a 2500 MWh MW A PTE E zi da 2500 a 3000 MWh MW ZANTE T da 3000 a 3500 MWh MW sal da 3500 a 4000 MWh MW gt 4000 MWh MW srai Figura 80 Velocit media annua m s e Producibilit specifica h a 75 m s l t s l m 190 Fo Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno COMUNE DI SALERNO www dimec unisa it PEC_Salerno 0 PIANO ENERGETICO COMUNALE O Entit selezionate Velocita media annua e a 100m lt 3m s da 3a 4 m s da 4a 5m s da 5a 6 m s da 6a 7 m s D da 7a 8 m s da 8a 9 m s DB da 9a 10m s da 10a 11 m s i gt 11 m s Entit selezionate Producibilita specifica a 100m s l t s l m lt 500 MWh MW da 500 a 1000 MWh MW da 1000 a 1500 MWh MW da 1500 a 2000 MWh MW da 2000 a 2500 MWh MW ID da 2500 a 3000 MWh MW da 3000 a 3500 MWh MW da 3500 a 4000 MWh MW D gt 4000 MWh MW Figura 81 Velocit media annua m s e Producibilit specifica h
145. O2 225 x ua E Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 17 3 Stima dei costi AI fine di stimare la praticabilit e la fattibilit concreta di politiche di riduzione delle emissioni di CO necessario valutare almeno in via approssimativa i relativi costi Si tratta di una valutazione complessa perch riguarda in molti casi tecnologie in evoluzione in uno scenario tecnologico economico e legislativo caratterizzato da rapida variabilit e da notevole incertezza Uno degli studi pi attendibili stato recentemente svolto dall ufficio studi di ENEA e riportato nel Rapporto Energia e Ambiente 2008 131 Le stime sono state ottenute mediante analisi di scenario basate su modelli appartenenti alla famiglia MARKAL contraddistinti da una rappresentazione molto dettagliata delle tecnologie che caratterizzano il sistema energetico Lo studio dell ENEA riporta diverse valutazioni e stime sulle opzioni per la riduzione delle emissioni con una stima dei relativi costi E interessante esaminare le diverse opzioni considerate all orizzonte 2020 nell ambito dello scenario ENEA di Accelerazione Tecnologica ACT Le curve di costo marginale di abbattimento elaborate dal ENEA mostrano costi e benefici per il sistema energetico italiano delle principali opzioni disponibili in Italia per il contenimento delle emissioni
146. PEC costituisce anche una concreta applicazione del Piano Energetico Ambientale Regionale PEAR della Campania si riportano i principali risultati e si inseriscono gli obiettivi delineati a livello comunale nell ambito della pianificazione regionale Seguendo questa logica di integrazione si presentano poi i punti di contatto del PEC con il Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale RUEC In modo preliminare all analisi del sistema energetico comunale si analizzano gli elementi demografici e socio economici del territorio considerato riepilogando i dati pi significativi caratterizzanti la provincia e la citt di Salerno nell ambito della documentazione di censimento e programmazione regionale e dei dati ISTAT Il terzo capitolo dedicato al bilancio energetico e delle emissioni climalteranti di CO relative al territorio comunale Vengono presentati ed analizzati i dati sui consumi energetici relativi al metano al energia elettrica e agli altri vettori energetici analizzandone la ripartizione per settori di attivit e i relativi trend storici E quindi presentato il fabbisogno energetico disaggregato per settori di attivit e per vettore energetico e il bilancio delle emissioni di CO seguendo anche un diverso approccio metodologico di tipo top down Sono poi analizzati i consumi energetici degli edifici e delle strutture di propriet comunale analizzando i consumi di metano e di energia elettrica con un analisi
147. Rain H20 co ti illa illa e SO Bio Waste 4 pe alii Sa Figura 92 Ciclo dell anidride carbonica per le biomasse fonte 9 Nonostante gli indiscutibili effetti positivi connessi ad un utilizzo maggiore delle biomasse quale fonte energetica alternativa il loro utilizzo ancora piuttosto limitato soprattutto nel nostro paese A tal proposito in Figura 93 riportato l attuale livello di utilizzo delle biomasse in Europa In particolare si nota come i paesi che maggiormente sfruttano le biomasse sono per lo pi concentrati nel nord Europa mentre in Italia l utilizzo di questa fonte risulta ancora marginale e pone il nostro paese al di sotto della media Europea 20 18 18 17 16 14 13 12 10 8 6 4 2 0 Finlandia Svezia Austria Italia Media Europea W Utilizzo biomassa fra i vari paesi europei Figura 93 Utilizzo della biomassa in Europa Fonte 10 16 2 2 Situazione locale Attualmente in Campania non presente una filiera per la produzione delle biomasse ben definita Tuttavia il piano energetico e ambientale regionale PEAR Campania di recente approvazione 11 si propone di indicare il tipo di territorio atto ad accoglierla in modo da incentivarne la realizzazione Molte sono per le zone del nostro territorio dedicate a numerose altre produzioni 212 ven a Proposta di Piano Energetico Comunale 5 Comune di Salerno o 0 COMUNEIDISALERNO www dimec unisa it PE
148. Strade in presenza di superfici verticali Definiscono gli illuminamenti verticali Favoriscono la percezione di piani verticali in passaggi pedonali caselli svincoli Vengono presentate di seguito alcune tabelle Tabella 2 3 4 e 5 riprese dalla Norma UNI EN 13201 2 2003 Illuminazione stradale Parte 2 Requisiti Prestazionali relative alle principali categorie di illuminazione ME CE S e alla classe addizionale EV come sopra specificate rimandando alla norma stessa per ogni completamento e dettaglio 40 Tabella 2 Serie ME di classi di illuminazione da Norma UNI EN 13201 2 2004 Luminanza del manto stradale della carreggiata in condizioni di manto stradale asciutto illuminazione L media cdm Uo Ul TI SR minima mantenuta e I sr max ini 07 10 05 Abbagliamento Illuminazione Classe di debilitante aree circostanti ME3a ME3b e Mesa Uo Uniformit globale Rapporto tra illuminamento luminanza minima e media su un tratto stradale significativo Ul Uniformit longitudinale Rapporto tra illuminamento luminanza minima e massima lungo la mezzeria di ciascuna corsia Questo criterio pu essere applicato solo quando non vi sono aree di traffico con requisiti propri adiacenti alla carreggiata Tabella 3 Serie CE di classi di illuminazione da Norma UNI EN 13201 2 2004 257 ar iva Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_S
149. TAZIONI COLLETTIVE 22 654 43 094 37 016 17 492 21 829 VARIE 1 331 030 3 592 968 1 201 881 1 193 538 982 053 PUBBLICA ILLUMINAZIONE 14 289 431 12 202 220 12 295 688 13 853 622 10 202 715 TOTALE 22 433 720 23 830 911 20 872 259 22 913 569 16 659 291 Tabella 44 Consumi elettrici delle strutture comunali kKWh anno E utile anche al fine di individuare i settori prioritari di intervento esaminare la ripartizione relativa tra i consumi elettrici riportata nella Tabella 45 La maggiore incidenza sui consumi elettrici pari a circa il 60 rappresentata dalla Pubblica illuminazione Figura 53 seguita dalle Struttura pubbliche circa 13 Figura 54 e dagli Uffici giudiziari circa 7 Figura 55 Si pu anche notare come la ripartizione relativa sia sostanzialmente stabile negli anni nell arco del periodo considerato 108 iii COMUNE DI SALERNO EE PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno 2003 2004 2005 2006 2007 SCUOLA MATERNA 1 0 0 9 1 1 1 1 1 2 SC MAT ED ELEMENTARE 2 1 2 3 2 4 2 3 2 1 SC ELEMENTARE 0 6 0 5 0 7 0 8 0 5 SC MEDIA 1 4 1 2 1 5 1 3 1 6 IMPIANTI SPORTIVI 4 4 5 9 5 8 5 6 5 9 UFFICI GIUDIZIARI 6 8 7 2 7 7 7 1 5 9 IMPIANTI SEMAFORICI 1 0 0 9 1 1 1 2 1 4 IMPIANTI SOLLEVAMENTO 0 3 0 3 0 3 0 6 0 4 STRUTTURE PUBBLICHE 12 7 14 4 14 5 14 2 13 8
150. TICO COMUNALE 15 Energia Idroelettrica 15 1 1 Impianti ad acqua fluente Allo stato attuale non sono presenti impianti di produzione idroelettrica di taglia significativa nel comune di Salerno Il territorio comunale peraltro si colloca in una fascia di bassa producibilit idroelettrica potenziale in base alla mappa regionale del potenziale di produzione idroelettrica Figura 87 10 corsi d acqua pi importanti che attraversano il territorio comunale sono il fiume Irno che taglia la citt ed il fiume Picentino che ne segna il confine con il comune di Pontecagnano Entrambi i corsi d acqua citati non rientrano nell elenco dei maggiori fiumi italiani per portata 129 che censiscono i fiumi al di sopra degli 11 mc s la portata media dell Irno infatti stimata in 3 mc s 130 r KAI r 7 SER A Producibilit idroelettrica potenziale Campania NNI K FOGGIA Legenda Regioni I zl Fiumi e laghi lt 50 Ohir 50 100 GUmanno 100 150 OWh ann o 150 200 Gmianno 200 200 Glhianno 300 400 GiMianno 400 500 GWhianno 500 800 GUhfanno a B BIO Ginmianno 800 1000 Giahfanno 1000 1250 Gun amp nno 1250 1500 Guh amp nno 1500 1750 DI 1750 2000 Guhtnno 2000 2500 Gant nno gt 2600 Gt anno A Figura 87 Regione Campania mappa del potenziale di produzione idroelettrica La tipologia di impianto sarebbe quella delle centrali ad acqua fluente
151. TICO COMUNALE ns AREA TEMATICA Interventi di risparmio energetico negli edifici SCHEDA 2 4 Isolamento termico dell involucro DESCRIZIONE Allo scopo di migliore le prestazioni energetiche dell involcuro e di ridurre il fabbisogno di energia per la climatizzazione invernale ed estiva le componenti opache e trasparenti dell involucro degli edifici devono avere l indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale e valori di trasmittanza contenuti entro dei limiti stabiliti in base alla Zona Climatica in cui si trova l edificio stesso e dipendenti dalla geometria dell edificio RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI L 10 91 Dlgs 192 05 Digs 311 06 Regolamento edilizio Regione Campania RUEC Salerno REQUISITI APPLICATIVI Obbligatorio per gli edifici nuovi e per le ristrutturazioni di edifici esistenti aventi superficie maggiore di 1000 m2 ad eccezione degli immobili destinati a usi particolari o soggetti al vincolo di bene culturale TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE Secondo il DIgs 192 05 e il suo aggiornamento Dlgs 311 06 per gli edifici nuovi e per gli edifici soggetti ad ampliamento o ristrutturazioni aventi una superficie di oltre 1000 m2 l involucro edilizio deve essere realizzato in modo da rispettare i valori massimi definiti per l indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale e per la trasmittanza termica L indice di prestazione energetica EP esprime il consu
152. Terziario quota pari a quella del residenziale Consumi disaggregati per attivit Per la categoria commercio sono stati Per la ripartizione secondo gli usi economiche Trasporti considerati i consumi specifici per unit di finali stata fatta solo una stima di Comunicazioni Commercio superficie dell attivit e i consumi mensili massima perch mancano Alberghi e Ristoranti Credito ed Nel caso della categoria alberghi e pubblici completamente i dati di diffusione Assicurazioni Pubblica esercizi i consumi di energia elettrica sono delle apparecchiature Sono Elettrici ENEL Illuminazione Altri Servizi confrontati con il numero di presenze al riportati le distribuzioni stimate per variare dei mesi le tipologie di lampade e di Per la categoria istruzione il dato dei apparecchi per uffici consumi stato raffrontato con l informazione sul numero di alunni studenti Consumi di gas naturale disaggregati in base alla categoria produttiva Per ogni categoria produttiva L unico vettore energetico considerato il T n SNAM sono inoltre presenti gas naturale La ripartizione a livello Attivit ermici Singole Industrie e Consumo specifico per cittadino stata ottenuta attraverso il i dutti addetto numero di addetti Produttive e Numero di unit di locali e Numero di addetti ENEL Consumi disaggregati secondo le Elettrici 5 categorie produttive Singole Industrie 255 pe veni e P
153. a 20 20 20 che prevede il raggiungimento entro il 2020 di un incremento del 20 per le fonti rinnovabili di un pari incremento nel risparmio energetico ed di una riduzione del 20 di riduzione della CO Secondo le decisioni stabilite nell ambito del pacchetto clima energia dell UE l Italia dovr ridurre entro il 2020 le proprie emissioni a effetto serra del 13 rispetto ai livelli del 2005 In ambito europeo si scelto di fissare al 2005 invece che al 1990 l anno di riferimento per i nuovi tagli dei gas a effetto serra Questa decisione ha avvantaggiato l Italia che in controtendenza rispetto alla maggior parte dei partner europei aveva aumentato le proprie emissioni di gas serra del 12 1 rispetto al 1990 Ci nondimeno a causa dei ritardi accumulati finora gli obiettivi da raggiungere rimangono molto impegnativi Obiettivi cos ambiziosi non possono essere raggiunti senza un adeguato riverbero alle diverse scale territoriali Tra l altro oltre a costituire un problema planetario gli effetti indotti dai cambiamenti climatici si manifestano anche a livello locale con un aumento delle temperature con precipitazioni sempre pi brevi e pi forti con un impatto negativo sul dissesto idrogeologico sull agricoltura e sulla flora la fauna e la salute dell uomo n L India e la Cina che hanno ratificato il Protocollo non sono tenute a ridurre le emissioni di anidride carbonica nel quadro del presente accordo nonostante la loro p
154. a Elettrica e il Gas 9 prevede la possibilit in caso di potenze installate inferiori ai 200 kW di collegarsi alla rete e vendere l energia prodotta al netto degli autoconsumi con un corrispettivo somma di incentivo e ricavo per la vendita dell energia di 30 cent per ogni kWh per un periodo di 15 anni Per poter accedere alla Tariffa necessario che l impianto 192 iii COMUNE DI SALERNO vaa E Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE ottenga dal GSE Gestore dei Servizi Elettrici 10 la qualifica IAFR Impianti Alimentati a Fonti Rinnovabili Scaduti i 15 anni si pu continuare a vendere energia secondo il meccanismo del Ritiro dedicato delibera 280 07 dell AEEG una forma semplificata di vendita indiretta dell energia con ritiro demandato al GSE Fino a 1 MW di potenza nominale installata sono previsti dei prezzi minimi garantiti 9 Scambio sul Posto delibera 74 08 e 1 09 dell AEEG per potenze installate inferiori ai 200 kW una sorta di autoconsumo differito in quanto possibile immettere energia in rete e prelevarla quando se ne ha la necessit utilizzando quindi il sistema elettrico quale strumento per l immagazzinamento virtuale dell energia elettrica prodotta ma non contestualmente auto consumata In questo contesto l utente paga al proprio fornitore zonale ci che consuma mentre il GSE calcola un contr
155. a 100 m s l t s l m 191 zs va Proposta di Piano Energetico Comunale pae 5 q I Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 7 Tra le tavole che descrivono la velocit del vento la pi aderente alle misure delle stazioni anemometriche quella relativa ai 25 m dal suolo Al di sopra di questa quota infatti i sensori perdono di efficienza e le loro misurazioni diventano meno rilevanti le mappe relative ai 50 70 e 100 m sono state costruite utilizzando il modello di simulazione WINDS E da rimarcare infine che i dati di ventosit media rappresentati nelle mappe prodotte sono da ritenersi puramente indicativi per il territorio oggetto di indagine Pertanto le informazioni in esse contenute non sostituiscono in alcun modo quelle derivanti dalla conduzione di una campagna di misura anemometrica ad hoc indispensabile qualora si decidesse di candidare siti scelti sulla base delle sole indicazioni della mappa al eventuale sviluppo di impianti eolici per la produzione di energia elettrica Solo un tale approccio consentirebbe unitamente ad appropriati strumenti di valutazione di poter esplorare con cognizione di causa l effettiva producibilit correlata ai siti ritenuti eleggibili Per quanto concerne le mappe di producibilit occorre considerare che a parit di velocit media la producibilit energetica dipende anche e dalle caratteristiche degli aerogeneratori utili
156. a 83 Distribuzione territoriale della potenza associata alle onde marine kW m 91 197 Figura 84 Stima del potenziale energetico dalle onde marine a livello mondiale 37 198 Figura 85 Distribuzione del gradiente termico nelle acque marine 92 198 Figura 86 Distribuzione delle correnti marine 93 ii 198 Figura 87 Regione Campania mappa del potenziale di produzione idroelettrica 199 Figura 88 Confronto fra ciclo convenzionale e ciclo cogenerativo 205 Figura 89 Confronto fra le tipologie di impianto fonte 4 207 Figura 90 Benefici energetici ottenibili dalla generazione combinata di energia elettrica e calore biliari 208 Figura 91 Principali combustibili da biomassa fonte 8 iii 211 Figura 92 Ciclo dell anidride carbonica per le biomasse fonte 9 212 Figura 93 Utilizzo della biomassa in Europa Fonte 10 i 212 Figura 94 distribuzione comunale del contenuto energetico dei residui agricoli fonte 12 214 Figura 95 distribuzione comunale del valore energetico dei residui forestali fonte 11 214 Figura 96 Variazione dell utile annuo in funzione della potenza elettrica kWe impianto cogenerativo con motore endotermico ii 217 Figura 97 Confronto fra i payback dei diversi combustibili in funzione della potenza kWe
157. a convenienza economica di alcuni aerogeneratori di piccola e media taglia presenti in commercio in relazione al territorio di Salerno Le ipotesi di lavoro sono tutta l energia prodotta viene ceduta alla rete 3 o in caso di potenze installate inferiori ai 200 kW si adotta Tariffa Omnicomprensiva o in caso di potenze superiori a 200 kW si considera un ricavo per kWh dalla vendita del energia pari a 0 135 comprensivo di certificati verdi stimati a Novembre 2009 e regime di ritiro dedicato 193 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale 3 5 Comune di Salerno an COMUNE DI SALERNO e amp www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE e il tasso di interesse ipotizzato pari al 3 e a durata dell investimento 20 anni e i costi di manutenzione sono spalmati sugli anni di esercizio con un valore indicativo dell 1 del costo d acquisto dell impianto e gli oneri di connessione che intervengono in maniera significativa per potenze installate superiori a 200 kW si considerano sovrastimando il costo di installazione del 10 e vengono considerati aerogeneratori piccola e media taglia con caratteristiche medie rispetto a quelli in commercio 13 1 5 Valutazione della producibilit e della convenienza economica Le simulazioni condotte per questo studio hanno preso in esame aerogeneratori di piccola e media taglia con caratteristiche prestazionali e di costo effettivamente disponibili
158. a del settore Trasporti che assume un valore maggiore rispetto agli altri comuni esaminati ma in linea con il dato regionale che prevede una forte incidenza di tale settore Riguardo alla distribuzione per vettore Tabella 34 si pu notare come i consumi di metano siano nel caso di Salerno molto inferiori a quelli degli altri due comuni ma in linea con il dato regionale consumi elettrici sono invece pi elevati sia rispetto agli altri comuni che rispetto al dato regionale Trasporti Residenziale Industria Agricoltura Terziario Altro Trasporti Residenziale Ind e agric Terziario Bologna 28 37 12 23 100 Trasporti Civile Industria Agricoltura Foggia 33 28 31 8 100 Trasporti Civile Industria Agric e pesca Campania 45 6 26 2 25 1 3 1 100 Tabella 33 Ripartizione dei consumi energetici per settore in alcuni Piani Energetici italiani Metano En elettrica Gasolio Benzina GPL Altro Metano En elettrica Gasolio Benzina GPL Altro Bologna 47 18 16 12 4 3 100 Metano En elettrica Prod petroliferi Foggia 42 20 38 100 Metano En elettrica Prod petroliferi Rinnovabili Solidi Campania 18 8 21 2 58 8 1 1 0 1 100 Tabella 34 Ripartizione dei consumi energetici per vettore in alcuni Piani Energetici italiani Nell ambito della stesura del PEC di Salerno stato approfondito uno studio comparativo sulla struttura dei Piani Energetici di diversi comuni italia
159. a della forma e del colore dei componenti per evitare che le parti meccaniche riflettano i raggi solari consente di armonizzare la presenza degli impianti eolici nel paesaggio Sar comunque premura dell Amministrazione comunale diffondere correttamente le informazioni su tale tecnologia facendo confronti con gli impianti pi grandi e mettendo in evidenza gli aspetti positivi e i ridotti impatti ambientali Dovranno essere chiaramente descritti i vantaggi economici derivanti dal meccanismo degli incentivi 291 pe veni e Proposta di Piano Energetico Comunale ji amp e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE ns AREA TEMATICA Pianificazione urbana sostenibile SCHEDA 6 1 Interventi sul sistema del verde DESCRIZIONE La presenza di vegetazione migliora il microclima urbano e mitiga l inquinamento atmosferico la massa fogliare delle piante trasforma l acqua assorbita dalle radici in vapore acqueo rinfrescando e umidificando l atmosfera assorbe le polveri i fumi ed i gas e riduce il rumore Inoltre la presenza del verde in citt ha effetti positivi sul benessere psico fisico della popolazione RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI DIgs 192 05 DPR 02 04 09 RUEC Salerno REQUISITI APPLICATIVI TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE La presenza di aree verdi di grandi dimensioni opportunamente dislocate nella citt ha effetti
160. a massimizzare la capacit di trasporto Per quanto riguarda la rete regionale del gas naturale sono in fase di realizzazione diversi potenziamenti di metanodotti della rete nelle province di Avellino Salerno Napoli e Caserta a fronte di incrementi localizzati dei consumi e Abitazioni in edifici suddivise per uso occupazione presenza di impianto di riscaldamento e superfici Abitazioni lio Superficie m PIERA Abitazioni occupate da QUE Abitazioni in delle abitazioni Ka occupate da persone Province edifici ad uso occupate da en persone residenti con abitativo o ae persone residenti impianto di _ residenti riscaldamento Salerno 454 522 356 665 327 044 33 842 965 37 pci COMUNE DI SALERNO PEG PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno e Abitazioni occupate da persone residenti con impianto di riscaldamento suddivise per tipologia di impianto di riscaldamento Impianto fisso centralizzato ad Impianto fisso autonomo ad Apparecchi singoli fissi che riscaldano tutta Apparecchi singoli fissi che Province dica riscaldano solo uso di pi uso esclusivo o la maggior i NERA ii alcune parti abitazioni dell abitazione parte St NE dell abitazione dell abitazione Salerno 13 968 181 337 60 113 102 369 e Abitazioni in edifici ad uso abitativo suddiv
161. a produzione di greggio in Norvegia con la curva di Hubbert 13 Figura 3 Andamento dei prezzi e della produzione del petrolio negli ultimi cento anni 13 Figura 4 Andamento storico della domanda mondiale di energia 1980 2009 14 Figura 5 Andamenti misurati e stimati per la concentrazione di CO2 e la temperatura terrestre KD WWW UNEP ONE PARRA RAS 16 Figura 6 Incremento della motorizzazione in CiNa ii 16 Figura 7 Serie storica del fabbisogno di energia per aree geografiche n 20 Figura 8 Intensit energetica del PIL dal 1980 al 2008 Numeri indice 1980 100 21 Figura 9 Emissioni di anidride carbonica nello scenario di riferimento 2008 e nella revisione 2009 Mt CO3 Fonte ENEA 131 aria 23 Figura 10 Strumenti legislativi e programmatici collegati al PEC ii 31 Figura 11 Ripartizione dei consumi di energia per vettore energetico n 56 Figura 12 Ripartizione dei consumi di energia per settore di attivit i 57 Figura 13 Ripartizione dei consumi settoriali per vettore energetico kKWh anno 58 Figura 14 Ripartizione settoriale dei consumi di energia 60 Figura 15 Andamento dei consumi elettrici per settore KWh anno rielaborazione da dati ENEL Figura 16 Ripartizione dei consumi elettrici
162. a refrigerazione Idrofluorocarburo HFC uno dei principali sostituti dei Cfc i gas responsabili del buco dell ozono usato per refrigerazione e condizionamento Esafluoruro di zolfo SF un prodotto chimico usato nell industria E Yunita di misura utilizzata per misurare il GWP Global Warming Potential dei gas serra ovvero il loro potenziale di riscaldamento globale La CO il gas di riferimento usato per misurare tutti gli altri quindi il GWP della CO 1 CO2equivalenti dei principali gas serra C0 1 CHyj2 1 N 0 310 SFs 23 900 PFC 6 500 9 200 HFC 140 11 700 1 Ciascun paese che ha firmato il protocollo accetta il suo specifico obiettivo del 5 2 medio nei Paesi industrializzati dell 8 nella Ue 7 gli Usa e 6 il Giappone Con la Legge 120 2002 l Italia si impegnata ad una riduzione delle emissioni di gas serra del 6 5 Se i paesi del Vecchio continente sono tenuti ad abbassare le emissioni dell 8 per la Russia stata accettata la proposta di stabilizzarsi sui livelli raggiunti nel 1990 alcuni paesi poco inquinanti hanno ottenuto il permesso di aumentare l industrializzazione di una certa percentuale senza dover pagare sanzioni I paesi in via di sviluppo al fine di non ostacolare la loro crescita economica frapponendovi oneri per essi particolarmente gravosi non sono stati invitati a ridurre le loro emissioni paesi industrializzati hanno ridotto le loro emissioni complessive di circa
163. acqua calda e riscaldamento Ristorazione e Panifici Riscaldamento e acqua calda commerciale industriale enti pubblici caserme Riscaldamento e acqua calda enti scolastici Riscaldamento e acqua calda commerciale industriale industriale promiscuo Tabella 16 Categorie di clienti per consumi di metano sul territorio comunale Questa classificazione consente di utilizzare pi facilmente i risultati nell ambito della pianificazione tesa alla razionalizzazione dei consumi Per ognuna delle categorie sono forniti i consumi annui in normal metri cubi Tabella 17 ed il numero dei clienti 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 1 Cucina ed acqua calda 2 892 867 3 638 009 3 745 390 3 892 192 4 062 647 3 993 103 3 575 336 3 464 636 2 Cucina acqua calda e riscaldamento 15 971 518 19 632 879 21 543 284 22 689 197 24 677 289 20 796 307 21 077 123 20 424 528 3 Ristorazione e Panifici 1 580 010 1 826 315 1 539 656 1 440 923 1 580 874 1 562 609 2 555 275 2 476 158 Riscaldamento e acqua calda commerciale industriale enti 4 pubblici caserme 6 339 347 4 592 996 5 738 383 6 136 270 6 421 574 6 578 394 5 688 015 5 511 901 Riscaldamento e acqua calda enti 5 scolastici 353 812 363 348 692 538 722 969 854 960 831 701 370 810 359 329 Riscaldamento e acqua calda commerciale industriale industriale 6 promiscuo 2 528 981 2 618 848 3 113 250 2 906 070 2 702 653 2 982 711 4 581 815 4 439 9
164. ade tradizionali gi da questo si nota che il numero di prodotti a led considerati affidabili molto minore di quelli tradizionali Considerando poi le varie combinazioni ottenibili facendo variare i parametri geometrici ottiche altezza pali ecc si possono ottenere un certo numero di esplorazioni per le lampade a led e quelle tradizionali Numero di esplorazioni per apparecchi a led 9x3000 6000 Numero di esplorazioni per apparecchi tradizionali 2200x3000 6 600 000 stata poi ricercata la migliore soluzione in termini di economicit che quella che massimizza l interdistanza tra i corpi illuminanti in quanto prevede un numero minore di lampade per km i risultati sono mostrati in Figura 2 e 3 Per una strada ME3C larga 6 metri m Numero di pali km Led m Kw assorbiti Km Led m Numero di pali km Tradizionale mM Kw assorbiti Km Tradizionale Soluzione 1 Soluzione 2 Soluzione 3 149 Vaste Proposta di Piano Energetico Comunale 5 I Comune di Salerno COMUNEIDISALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE a Figura 2 Confronto tra 3 tipologie di lampade a led e tradizionali in termini di numero di pali e potenza assorbita per km per una strada di categoriaME3C Dal grafico si nota come la soluzione tradizionale offre un risultato migliore sia in termini del numero di corpi illuminanti per km 19 sia per potenza asso
165. aienergia ott08 pdf 7 http www legambiente campania it index php option com content amp task view amp id 302 amp ltemid 224 8 http it wikipedia org wiki Conto energia 9 Studi preliminari per l elaborazione del Piano Energetico Regionale P E R della Campania http www sito regione campania it energia energia_studi index studi poreliminari asp 10 Piano Energetico Ambientale Regionale PEAR Regione Campania Proposta di Piano http www dimec unisa it PEC Salerno Documenti PEAR Campania _0309 pdf 11 D Gaudioso R Pignatelli La pianificazione energetico ambientale a livello locale nelle principali citt italiane APAT http 12 ACEA CISPEL Il Piano Energetico Ambientale Comunale Linee metodologiche in applicazione della legge 10 91 art 5 comma 5 a cura dell Istituto di Ricerche Ambiente Italia Edizioni Ambiente srl Milano 1997 13 V Galibardi Analisi comparata dei Piani Energetici Comunali Tesi di laurea specialistica in Ingegneria Meccanica Universit di Salerno Novembre 2009 14 http demo istat it 15 http www statistica regione campania it tematiche 17censimenti ann02cap17 pdf 16 http www statistica regione campania it tematiche 02popolazione inf04_03demografia pdf 17 Mario Palazzetti e Maurizio Pallante L uso razionale dell energia Bollati Boringhieri Torino 1997 18 Silvana Kuhtz Energia Management e Modelli Aracne 2005 19 Silvana Kuhtz
166. al 2020 Infine per il settore dei trasporti si sono assunti come obiettivi minimi un risparmio energetico 18 Dati da intendere riferiti rispetto ai livelli del 2007 1 Calcolato includendo il fabbisogno di energia primaria corrispondente alle attuali importazioni di energia elettrica 2 Obiettivo minimo totale installato al 2013 pari ad almeno 2400 MW 2 Obiettivo minimo totale produzione da fonti rinnovabili pari ad almeno il 27 del fabbisogno elettrico lordo regionale ovvero ad almeno 5600 GWh anno 2 In termini di tonnellata di petrolio equivalente per grado giorno e volume riscaldato tep GGxV 33 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale fact 5 2 Comune di Salerno COMUNEIDI SALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE del 2 al 2013 e del 5 al 2020 con un contributo da biocombustibili pari almeno al 2 nel 2013 e al 10 nel 2020 e Annullamento entro il 2013 del deficit elettrico regionale Dal Bilancio energetico 2007 della Regione Campania si evidenzia una forte dipendenza energetica da apporti esterni infatti circa il 60 dell energia richiesta proviene da fonti esterne alla regione l obiettivo minimo che si pone nel PEAR l azzeramento di tale deficit elettrico regionale raggiungibile attraverso l incremento della produzione di energia dalle fonti rinnovabili la realizzazione di nuovi impianti termoelettrici convenzionali lo sviluppo della cogenerazione e la realizzazion
167. ale nelle lampade e consentire un regolare riscaldamento delle tali Rampa di salita Alla fine della fase di preriscaldamento il regolatore porta la tensione ai capi della lampada alla tensione nominale seguendo una rampa di salita programmabile in base al tipo di lampade installate In questo modo si evita di avere brusche variazioni d illuminazione Funzionamento a flusso nominale Il regolatore eroga la tensione nominale affinch non percepisce il comando di riduzione di tensione Rampa di discesa La tensione viene fatta scendere seguendo una rampa in discesa fino a raggiungere una tensione che pu variare da 170 V a 200 V Il calo progressivo ha un duplice pregio prima non fa notare brusche variazioni di illuminazione secondo consente un adeguamento termico delle lampade onde evitare un prematuro spegnimento Funzionamento a flusso ridotto Il regolatore eroga una tensione che varia da 170 V a 200 V per un tempo determinato dalla programmazione del sistema di illuminazione Un quadro di comando gestisce una o pi linee a cui sono collegati pi punti luce La gestione generalizzata alle linee collegate tecnologia abbastanza consolidata permettono di ottenere buoni i risultati con una spesa contenuta 30 40 euro punto luce valore medio con 100 punti luce a quadro permettono una maggior durata di lampada per effetto della stabilizzazione di tensione non permettono la variazione differenziata dei punti luce deve
168. alerno COMUNE DI SALERNO PIANO ENERGETICO COMUNALE Classe di debilitante illuminazione TI Tabella 4 Serie S di classi di illuminazione da Norma UNI EN 13201 2 2004 Abbagliamento Classe di Illuminamento orizzontale debilitante ill a E medio lux E siae mi TI minimo mantenuto mantenuto f 3 15 Classe di Illuminamento verticale illuminazione E medio lux minimo mantenuto 50 30 7 5 9 0 5 Classificazione delle strade e individuazione della categoria illuminotecnica di riferimento La classificazione delle strade in funzione del tipo di traffico e il corrispondente indice della categoria illuminotecnica viene definita dalla norma UNI 11248 2007 dellottobre 2007 che ha recentemente sostituito la norma UNI 10439 2001 La norma in particolare individua le prestazioni illuminotecniche degli impianti di illuminazione atte a contribuire per quanto di pertinenza alla sicurezza degli utenti delle strade Fornisce le linee guida per determinare le condizioni di illuminazione in una data zona della strada identificate e definite in modo esaustivo nella UNI EN 13201 2 mediante l indicazione di una 258 Va Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno COMUNE IDISALERNO ee www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE ii categoria illuminotecnica Tali categorie illuminotecniche di riferimento per i vari tipi di strade classificate secondo la legislazione vigent
169. alerno Sere COMUNE DI SALERNO oo 0 www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE nell uso delle risorse energetiche unitamente ad un maggior accesso alle rinnovabili e alla valorizzazione delle fonti energetiche quali attivit fondamentali della pianificazione dei territori verso la sostenibilit economica sociale ed ambientale 21000 10000 Pleistocene Late Glacial Holocene Years before present Year 400 000 300 000 200 000 100 000 1500 1600 1700 1800 dad Atmospheric carbon dioxide CO concentrations ppm Ice core a 280 ge SE uu gr Observations 240 200 Ice core analysis a iati Reterenca Reference n Temperature variations C grind iit o 0 25 Observations 0 4 0 25 8 Ice core analysis Multiple proxy reconstructions 0 5 400 000 300 000 200 000 100 000 1500 1600 1700 1800 1900 2007 Years before present Year Last Glacial Maximum 21 000 years ago L Repeated glaciations ice ages inter j Little ice Age j rupted by warmer interglacial periods Figura 5 Andamenti misurati e stimati per la concentrazione di CO2 e la temperatura terrestre http www unep org Motor Vehicle Registration Colnai Motor Vehcle registration millions 16 12 8 4 0 oO ocra n 0 N e coaosos Oo O oO oO a O Oo o o O OOOO e creecreercereecrrecANANNNNOAN Source China Statistical Yearbook 2006 Figura 6 Incremento della motorizzazione in Cina 16 ma u Proposta di Pi
170. alerno Rs Comune DI SALERNO e e _ www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Fabbisogno i 1990 1995 2000 2001 2002 2003 2004 2005 di energia Regione 6 068 5 695 6 192 6 459 6 406 6 344 6 318 6 488 Campania Tabella 29 Dati storici della domanda di energia in Regione Campania Consumi Lo sE Agricoltura Industria Terziario Domestico Totale elettrici Regione 263 7 5 564 4 5 512 6 5 746 6 17 087 3 Campania Tabella 30 Domanda di energia elettrica settoriale Provincia di Salerno e Regione Campania Consumi Li 2003 2004 2005 2006 2007 elettrici Regione i 15 714 1 15 933 4 16 334 1 16 824 5 17 087 3 Campania Provincia di 3 179 7 3 298 5 3 4104 4 3 547 3 3 653 3 Salerno Tabella 31 Dati storici della domanda di elettricit Provincia d i Salerno e Regione Campania Emissioni 3 1990 1995 2000 2001 2002 2003 2004 2005 di CO Regione 16 806 14 548 15 943 16 195 16 201 16 339 15 684 14 828 Campania Tabella 32 Dati storici della emissioni di CO Regione Campania grafici di Figura 30 e 31 mostrano l evoluzione delle serie storiche della domanda di energia e delle emissioni climalteranti di CO calcolati con riferimento al metodo top down dal 1990 al 2008 anno di riferimento 81 sasa E Proposta di Piano Energetico Comunale 22 S e Comune di Salerno IS Comune DI SAL
171. all edificio Il modo pi ovvio per esprimere questa valutazione attraverso delle classi in modo analogo a quanto si fa per gli elettrodomestici Per la definizione delle classi di qualit energetica si fa normalmente riferimento ad una distribuzione statistica dei consumi negli edifici attuali In questo caso le classi d efficienza energetica si possono distribuire in modo uniforme attorno al valore medio in modo da incentivare il miglioramento della classe agli edifici collocati nella situazione intermedia 270 COMUNE DI SALERNO PIANO ENERGETICO COMUNALE za Sata vai Proposta di Piano Energetico Comunale feat amp E Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno Una soluzione alternativa quella di fare coincidere la classe migliore con quella raggiungibile attraverso le migliori tecnologie presenti sul mercato con un eventuale classe plus nel caso di adozione di materiali ecologici per la costruzione dell edificio per poi distribuire le classi inferiori facendole corrispondere a livelli peggiori di prestazioni In questo modo si tende a favorire lo sforzo a realizzare edifici di ottime prestazioni comprimendo per le classi medie e quelle pi basse La classe energetica di appartenzenza di ogni edificio sar funzione dell isolamento termico delle caratteristiche tecniche e di installazione della geometria e della posizione in relazione agli aspetti climatici all esposizione alla propria capacit di g
172. alsiasi sia la scelta del progettista esister sempre la necessit di effettuare manutenzioni ordinarie programmate e straordinarie degli impianti Anche in questo caso esistono sul mercato 147 ze ua Proposta di Piano Energetico Comunale 2 a Comune di Salerno an COMUNE DI SALERNO e amp www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE tecnologie in grado di mettere in piedi delle strategie tali da ottenere una manutenzione ottimizzata in termini di costi e di sicurezza tali tecnologie sono quelle che impiegano sistemi di telecontrollo automatico degli impianti che permettono molteplici azioni possibili sull intero parco luce 8 2 5 Applicazioni di nuove tecnologie efficienti ed ecosostenibili Un buon progetto deve ricercare sul mercato quelle tecnologie che nei parametri di efficienza esaminati posseggano in termini di consumo energetico e di impatto ambientale caratteristiche migliori rispetto alle sorgenti tradizionali un esempio su tutti quello della tecnologia led L avvento dell illuminazione a led senz altro da accogliere ed interpretare come una fertile opportunit Il diodo luminoso di nuova generazione raccoglie in s una serie di caratteristiche e prestazioni che si allineano ai parametri ritenuti oggi essenziali per un prodotto eco compatibile 55 In rapida sintesi e rispetto ai prodotti tradizionali lampade a incandescenza alogene fluorescenti e a scarica assai minore la quantit
173. amite tecnologie GSM GPRS etc permettono di gestire monitorare variare da una centrale operativa che pu essere un semplice PC una serie di parametri legati all impianto d illuminazione Essi permettono di controllare il quadro sino alla gestione e regolazione del singolo punto luce nel caso si adottino regolatori di tipo punto punto oppure di un intera linea se la scelta del progettista ricade sui regolatori centralizzati permettendo fra le varie funzioni di e ricevere allarmi e ricevere misure elettriche e modificare a distanza i parametri di funzionamento di un regolatore e comandare l accensione di impianto e censire lo stato di fatto e programmare la manutenzione e comandare l accensione di un tratto di strada tramite l invio di un semplice SMS 146 ven Ia Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Il sistema di telecontrollo aggiunge ad un sistema di riduzione del flusso luminoso una gestione pi completa ed integrata riducendo anche i costi non sempre quantificabili di manutenzione Sistemi con regolazione del flusso ad illuminamento costante Abbinando ad un sistema di regolazione continua un elemento fotosensibile ed una unit di controllo possibile trasformare un sistema di illuminazione a potenza costante in uno ad illuminamento costante che risponde automaticamente sia alle variazioni di luce natural
174. annua di particolato PM10 emesso a oltre 51 t anno corrispondenti ad una riduzione del 3 3 del totale circa 2 tonnellate in meno di sostanze emesse all anno per quanto riguarda il PM2 5 si stima una concentrazione annua nello scenario di progetto di circa 47 tonnellate con una riduzione di circa il 4 rispetto alla situazione attuale circa 2 tonnellate in meno di sostanze emesse all anno Anche per le polveri sottili sono stati stimati gli effetti dei soli flussi veicolari direttamente influenzati dal nuovo intervento infrastrutturale per questi si stima una diminuzione di PM10 di oltre l8 del totale ed una riduzione di circa il 9 del totale per quanto riguarda il PM2 5 Per meglio comprendere i benefici ambientali derivanti della realizzazione di Salerno Porta Ovest dalle analisi parametriche descritte in precedenza stato possibile valutare quali potessero essere altri interventi sul sistema dei trasporti della citt di Salerno capaci di produrre gli stessi benefici in termini di riduzione delle emissioni da traffico stradale risultati delle simulazione hanno mostrato che la realizzazione di Salerno Porta Ovest produrr benefici comparabili con quelli prodotti ad esempio da una diversione modale auto trasporto collettivo del 10 oppure dal rinnovo del 14 del parco veicolare di Salerno veicoli EURO4 o superiori 131 na Va Proposta di Piano Energetico Comunale aci 5 z Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO www dimec unisa
175. ano Energetico Comunale e 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 2 1 Dalle prescrizioni di Kyoto agli impegni locali Con il Protocollo di Kyoto approvato nel 1997 ed entrato in vigore il 16 febbraio 2005 5 160 tra Paesi industrializzati e quelli che si trovano in un processo di transizione verso un economia di mercato si sono impegnati a ridurre il totale delle emissioni dei gas responsabili dell effetto serra almeno del 5 rispetto ai livelli del 1990 nel periodo di adempimento 2008 2012 avviando un piano d azione contro l aumento di temperatura della Terra In particolare il Protocollo prescriveva per il 2012 una riduzione del 5 2 delle emissioni di CO equivalente rispetto al 1990 Questo impegno non per distribuito in modo uniforme tra le diverse aree geografiche all Europa toccherebbe una riduzione dell 8 del quantitativo di CO2 rispetto al 1990 mentre l obiettivo assegnato all Italia in ambito comunitario sarebbe quello di una riduzione del 6 5 Tabella 1 Non si tratta solo di obiettivi generici in quanto il loro mancato conseguimento comporterebbe il pagamento di una penale pari a 100 euro a tonnellata di CO equivalente in eccesso Si tratta di 7il protocollo di Kyoto un trattato internazionale riguardante il riscaldamento globale firmato a Kyoto in Giappone l 11 Dicembre 1997 da pi di 160 paesi si basa sui pr
176. ano Energetico Comunale cc Di seguito vengono riportati i dati relativi alla sostituzione di una singola lampada semaforica ad incandescenza con una a led La lampada a led utilizzabile sia per una lanterna da 200mm che da 300mm ha una potenza di circa 10Watt i id i Sostituzione di 0 9 876 700 0 65 una singola 7 8 mesi lampada ad incandescenza da 100 W Ipotizzando la sostituzione dell intero parco di lampade semaforiche del Comune di Salerno si avrebbe un risparmio complessivo di energia di circa 200 000 kWh anno 32 000 anno ed un tempo di ritorno dell investimento di circa 8 mesi 154 i a E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno COMUNEIDISALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE va 9 Uso del verde 9 1 1 Giardini pensili Si va diffondendo in diversi comuni il ricorso alla promozione del verde sulle terrazze come mezzo per limitare i carichi termici estivi per gli ultimi piani per contribuire alla conversione di CO al filtraggio delle polveri sottili 66 ed alla ritenzione idrica e pi in generale come strumento per migliorare la qualit architettonica delle citt 30 La realizzazione di spazi verdi integrati con gli edifici esplicitamente citato nel RUEC del Comune di Salerno Art 226 1 tra gli interventi di architettura bio ecologia da promuovere e sostenere 54 Figura 73 Ricostruzione degli antichi giardini pensili di Babil
177. apprima agli edifici pubblici e in seguito al parco edilizio privato 271 ic COMUNE DI SALERNO E amp PIANO ENERGETICO COMUNALE aw e Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno AREA TEMATICA Impianti termici SCHEDA 3 1 Caldaie ad elevato rendimento a condensazione DESCRIZIONE Si propone l installazione di sistemi di produzione del calore ad alto rendimento in particolare le caldaia a condensazione Il principio di funzionamento di questi impianti si basa sulla condensazione dei prodotti della combustione Nelle caldaie di tipo tradizionale l energia termica che si sviluppa attraverso la combustione viene trasferita all acqua che circola nell impianto di riscaldamento attraverso opportuni scambiatori di calore prodotti di combustione vengono poi espulsi dalla caldaia a temperature superiori ai 100 110 C Nelle caldaie a condensazione sono presenti apposti scambiatori che permettono di raffreddare i fumi fino a temperature pari a 45 50 C alle quali il vapore condensa RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI DPR 412 93 e succ DPR 15 11 96 n 660 Dlgs 192 05 Dlgs 311 06 Regolamento Edilizio Regione Campania REQUISITI APPLICATIVI Obbligatorio per gli edifici nuovi e in caso di sostituzione della caldaia Negli edifici di nuova costruzione con pi di quattro unit abitative obbligatorio l impiego di impianti di riscaldamento centralizzati c
178. arbonio biossido di azoto metano altri composti organici volatili O O O O 0 biossido di carbonio equivalente anidride carbonica equivalente ovvero una somma pesata tramite i coefficienti GWP100 di tutte le precedenti sostanze particolato atmosferico polveri sottili ovvero tutte le particelle solide o liquide sospese nell aria esclusa l acqua pura con dimensioni microscopiche in particolare il o PM 10 il particolato atmosferico che ha un diametro uguale o inferiore a 10 um o PM 2 5 la frazione pi fine del PM 10 costituita dalle particelle con diametro uguale o inferiore a 2 5 um Dai risultati stimati emergono le attuali concentrazioni di sostanze emesse da traffico stradale all interno del comune La ripartizione percentuale per singolo composto chimico emesso Tabella 50 e Figura 59 mostra che le auto emettono la maggior parte di monossido di carbonio e biossido di azoto con rispettivamente il 60 ed il 74 del totale con oltre mille t anno di CO e oltre 3 t anno NO3 motocicli bench complessivamente incidano poco emettono oltre il 24 del totale di monossido di carbonio con oltre 474 t anno oltre il 23 del totale di metano circa 5 t anno e oltre il 29 del totale di altri composti organici volatili circa 88 t anno Gli autobus i veicoli merci pesanti e leggeri sono tra i veicoli che emettono la minor quantit di monossido di carbonio con rispettivamente il 6 il 5 ed il 4 del totale pari a 123
179. are nelle parti comuni degli edifici residenziali obbligatoria l installazione di interruttori crepuscolari o a tempo NOTE ED OSSERVAZIONI Oltre al risparmio energetico l utilizzo di queste lampade consente anche di ottenere un abbassamento della potenza di picco serale invernale 261 pe veni ls Proposta di Piano Energetico Comunale ji amp e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE ns AREA TEMATICA Illuminazione ed apparecchiature elettriche SCHEDA 1 2 Campagna di diffusione di elettrodomestici ad alta efficienza DESCRIZIONE Si vuole favorire la diffusione di elettrodomestici frigoriferi lavatrici lavastoviglie ad alta efficienza Uno degli strumenti messi a disposizione per scegliere in modo consapevole i prodotti l etichetta energetica A seguito di diverse direttive europee vige infatti ora l obbligo di dotare ogni elettrodomestico frigorifero lavatrice lavastoviglie di una etichetta ben visibile che deve contenere le indicazioni sulle caratteristiche tecnico energetiche del modello ed un indicatore sintetico dell efficienza energetica Sono state definite a questo proposito sette classi indicate con le lettere successive dalla A alla G che individuano il livello dei consumi dai bassi fino agli alti Per ogni elettrodomestico sono stati definiti dei criteri specifici per la classificazione in classi RIFERIMENTI NORMATIVI E
180. ari gli spazi ottenuti mediante la chiusura di logge o terrazze con vetrata trasparente quando detti spazi chiusi siano realizzati unicamente per conseguire il risparmio energetico e siano conformi alle seguenti caratteristiche e la serra solare costituisce un locale tecnico funzionale al contenimento energetico globale dell edificio o unit immobiliare che la contiene e in quanto tale non riveste caratteristiche di abitabilit atte a consentire la presenza continuativa di persone Pertanto la finalit del risparmio energetico deve essere attestata nella relazione tecnica che deve indicare il guadagno energetico conseguente alla sua realizzazione e laserra solare deve essere apribile ed ombreggiabile cio dotata di opportune schermature mobili o amovibili per evitare il surriscaldamento estivo e la superficie lorda della serra solare in ogni caso non potr eccedere il 10 della Superficie lorda di solaio dell edificio o dell unit immobiliare a servizio della quale viene realizzata e la realizzazione di serre solari in quanto volumi tecnici ammissibile in ogni parte del territorio comunale purch le stesse risultino conformi alle prescrizioni del presente Regolamento e non in contrasto con le norme di P U C ovvero con eventuali vincoli storici ambientali e paesistici Anche il paragrafo dedicato alla Bioarchitettura e ingegneria naturalistica richiede che la progettazione sia improntata ai seguenti criteri
181. arsa competenza e consapevolezza in merito alle problematiche energetico ambientali in un contesto nel quale la soluzione non pu essere soltanto demandata ad enti ed istituzioni ma richiede l adozione di comportamenti consapevoli da parte dei cittadini Il coinvolgimento attivo dei cittadini nella ricerca di soluzioni ai problemi energetici ed ambientali anche una delle priorit della UE attraverso i suoi programmi d azione come Ambiente 2010 79 Iniziative in tal senso sono in corso da parte di diversi comuni italiani come Pesaro 80 Parma 81 e Venezia 82 Nell ambito delle attivit dei gruppi di lavoro sul PEC stata svolta una indagine preliminare sugli Sportelli Energia attivi in dieci comuni italiani al fine di contribuire a definire le caratteristiche di un servizio simile da implementare presso il Comune di Salerno Lo Sportello Energia viene concepito nella maggior parte dei casi come uno strumento puntuale di informazione di supporto tecnico di progettazione e di consulenza amministrativa per il cittadino e per l impresa quindi un iniziativa a carattere pratico e divulgativo che vuole dare nozioni concrete e non solo teoriche Nella Tabella 59 sono riportate le caratteristiche e le applicazioni prevalenti per i comuni esaminati CONUN DIAGNOSI CONTRAC oi PIANIFICA Haden spie sa n SEA GRUPPI ENERGETICA TING FINANAZIA ZIONE i PROGETTI CORS DI EVENTI T AZIENDE
182. artizione merceologica dei consumi a livello Serie storiche dei consumi comunale per i settori Industria e Terziario si ripartiti in Illuminazione fatto il confronto con i dati provinciali Per Pubblica usi domestici altri determinare i consumi elettrici nelle Energia En l usi abitazioni stata eseguita un analisi elettrica ne Tabella con i consumi ripartiti attraverso la somministrazione di un per macrosettori agricoltura questionario ad un campione della domestico industria e popolazione i risultati di questo questionario terziario sono stati inseriti in un foglio di calcolo che restituisce una stima del consumo mensile dei VETTORI diversi usi finali di energia elettrica I consumi dovuti al riscaldamento su base ENERGETICI comunale sono stati calcolati utilizzando i dati forniti dal censimento delle caldaie a gasolio anno 2004 consumi calcolati per questo I dati del bollettino petrolifero sono ca ela stan Onano dati disponibili al pi su base provinciale e provinciali moaia e destagionalizzati Ta si riferiscono alle vendite annue sia per dei consumi comunali degli anni precedenti Bollettino Petrolifero elaborato dal PAutotrasporto che per gli usi per 9 effettuata mantenendo la stessa Gasolio ministero delle Attivit Produttive riscaldamento e per agricoltura dati proporne sa 2 MRPERS ST provinciali Per ripartire i consumi tra i Ufficio tecnico di finanze Pol sono i ag e sono Macrosettori si applic
183. as naturale e carbone che registrano dinamiche simili utilizzo eccessivo dei combustibili fossili favorisce l economia dei paesi produttori e penalizza quella degli importatori che ai primi devono ricorrere per soddisfare il proprio fabbisogno Giacch il sistema energetico globale fortemente dipendente dalle fonti fossili che ad oggi soddisfano gi pi dell 80 del fabbisogno mondiale di energia questa situazione permarr nei prossimi decenni In particolare il petrolio continuer a dominare la scena energetica nei primi decenni del XXI secolo gi oggi la principale fonte di energia coprendo il 35 dei consumi Anche per il carbone non cambia lo scenario vista la disponibilit a basso costo e la notevole quantit negli Stati Uniti in Germania e soprattutto nei paesi in via di sviluppo la cui domanda energetica cresce a ritmi elevati e veloci Il gas che copre oggi il 21 dei consumi continuer ad affermarsi ulteriormente grazie alla disponibilit e alle sue qualit ambientali A riprova di ci sta la costruzione di lunghi gasdotti per l esportazione e l espansione del mercato del gas naturale liquefatto per via nave creando nuovi consumatori anche nei paesi in passato sprovvisti di questa risorsa petrolio gas naturale combustibili solidi nucleare rinnovabili 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 Fonte Elaborazione Dati dell EA Figura 4 Andam
184. ati ad esempio sopra il tetto Sistemi fotovoltaici integrati Sostituiscono un altro elemento di un edificio architettonicamente BIPV Tabella 61 Livelli di integrazione dei moduli fotovoltaici da 100 167 ma u Proposta di Piano Energetico Comunale e 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 12 Potenziale fotovoltaico per il comune di Salerno 8 12 1 1 Introduzione Questa sezione ha come oggetto lo studio del potenziale fotovoltaico sul territorio del Comune di Salerno tramite una metodologia di indagine di carattere generale che illustra l approccio da utilizzare al fine di calcolare il potenziale fotovoltaico nell ambito di uno specifico territorio L analisi dei possibili scenari di diffusione della tecnologia fotovoltaica comporta come primo passo operativo la valutazione del potenziale massimo di diffusione che il binomio territorio infrastrutture locali in grado di assorbire In questo senso sulla base della considerazione per la quale la tecnologia fotovoltaica risulta essere una tecnologia di produzione elettrica a bassa densit energetica alto rapporto superficie occupata rispetto a energia prodotta si procede nell analisi metodologica di valutazione del potenziale massimo In linea teorica a valle di valutazioni preliminari sui dati di censimento di analisi urbanistica e di indagine sui terreni comunali vengono individuate l
185. ato con una data percentuale di completamento rispetto a quella al 2020 i cui valori sono riportati nell ultima colonna valori assegnati affetti da un inevitabile grado di arbitrariet variano in funzione della tipologia di intervento CO2 Risp unit Risp Ener Risp Ener Prod Rinn evitata Riduz realizz Intervento Misura Entit kWh anno kWh anno kWh anno t anno CO2 al 2012 Risparmio energetico Rinnovo parco veicolare 57 TEP per 1 incremento 20 662796 13 255 920 6 60 5 409 6 20 30 Decongestione rete traffico incremento v media 202 2 TEP per 1 15 2351181 6 35 267 724 17 55 9 051 10 37 30 Diversione modale traffico bus e metropolitana 25 1725595 43 139 875 21 47 10493 12 02 50 Interventi su Illuminazione punti pubblica luce 22 500 102 78 2 312 647 1 15 1 013 1 16 100 Lampade a basso consumo 100W gt 20 W 2 ore al giorno lampade 50 000 59 2 950 000 1 47 1 292 1 48 100 Isolamento edifici riduzione IPE su una base di 200 GWh anno 52 2 000 000 104 000 000 51 76 20 800 23 84 30 Produzione da fonti rinnovabili Impianto FV Eboli Prod 1290 kWh kW kW 24 000 1290 30 960 000 13 560 15 54 100 Impianti FV Salerno Prod 1290 kWh kW kW 30 000 1290 38 700 000 16 951 19 43 30 Impianti solari termici prod 800 kWh m2 anno m2 20 000 800 16 000 000 2 955 3 39 30 Eolico mini eolico 1000 MWh MW kW 1
186. ato pertanto delle forti divergenze nei risultati ottenuti con i due differenti approcci Infine le serie storiche negli anni 2012 2020 sono state invece calcolate in relazione a quella che sarebbe la loro naturale evoluzione in assenza quindi di una adeguata pianificazione delle azioni e sono riportate con maggior dettaglio nel capitolo successivo interamente dedicato alle previsioni 83 x ua Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDISALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE va 3 8 Sintesi e confronto del quadro energetico del Comune di Salerno con altri bilanci Comunali La ricostruzione del Bilancio energetico comunale e del relativo inventario delle emissioni climalteranti di CO2 sviluppato nel dettaglio dai precedenti paragrafi attraverso il censimento dei dati energetici disponibili e confermato anche dall approccio top down ha evidenziato alcuni aspetti peculiari del territorio del Comune di Salerno Volendo riepilogare la situazione energetica generale il Bilancio di sintesi e le relative serie storiche evidenziano che il fabbisogno di energia del Comune di Salerno continua ad essere soddisfatto esclusivamente dalle fonti fossili e cresce sebbene con moderazione e diversamente nei vari settori di utilizzo finale Nel quadro della crisi economica globale gli effetti sono visibili soprattutto nel trend dei consumi del settore industriale mentre l intensit energ
187. ato un coefficiente rr SUS VENCE T IREN determinato dalla percentuale di volumetria degli edifici non metanizzati destinati a una data categoria di utilizzo Per il settore agricolo si applicato ai dati provinciali un coefficiente di proporzionalit pari al rapporto tra il numero di attivit agricole comunali e quelle provinciali spe spia Bor Dati di effettivo utilizzo da Per calcolare i consumi su base comunale Olio Utenze specifiche edifici pubblici parte di specifiche utenze sono stati sottratti anno per anno ai consumi 247 ma Proposta di Piano Energetico Comunale quat T Comune di Salerno COMUNE DISALERNO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE combustibile caldaie di integrazione sistemi di e Vendite su territorio provinciali i consumi delle utenze note al provinciale risultato si applicato un coefficiente riscaldamento RO h moltiplicativo pari al rapporto tra le imprese Bollettino petrolifero su scala comunale e quelle su scala provinciale Si assunto che il 90 dei consumi attribuibile a utenti industriali e il restante ad utenti del settore terziario Il consumo complessivo di GPL a scala comunale stato stimato applicando alle vendite provinciali un coefficiente pari al Il bollettino petrolifero d i di vendita rapporto tra la popolazione comunale e quella Bollettino petrolifero ripartiti per uso agricolo e provinciale Per ripartire i consumi tra i
188. atteristiche di locale tecnico delle dimensioni minime necessarie e consentito realizzare coperture che impieghino pannelli solari per la produzione di acqua calda per potenze non inferiori a 3 kW per autoconsumo o immissione nella rete condominiale Al di sotto del solaio di copertura possono essere allocate eventuali attrezzature e o macchinari necessari al funzionamento di detti impianti in apposito ambiente avente le caratteristiche di locale tecnico delle dimensioni minime necessarie e nelle aree destinate a parcheggio qualora sia assentibile la realizzazione di coperture degli stalli queste potranno ospitare pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica o solari per la produzione di acqua calda Un altro aspetto di notevole interesse la decisione del Comune di introdurre incentivi in favore di chi utilizzer fonti di energia rinnovabile 224 11 Le descritte disposizioni si intendono applicabili laddove non contrastino con particolari norme urbanistiche o con eventuali limiti imposti dall esistenza di vincoli storici ambientali e paesistici fermo restante che il Comune stabilir con apposita regolamentazione incentivi anche di natura fiscale in favore di coloro che utilizzeranno le surrichiamate fonti rinnovabili di energia 45 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale 3 5 Comune di Salerno an COMUNE DI SALERNO e amp www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Di notev
189. benefici sia a livello macroclimatico che microclimatico Numerose indagini scientifiche hanno dimostrato che la temperatura dell aria in citt sia in estate che in inverno maggiore della temperatura dell aria in campagna Questo fenomeno che va sotto il nome di urban heat island effect in inverno vantaggioso per gli abitanti ma in estate pu portare la temperatura a livelli eccessivamente elevati In campagna la radiazione solare che raggiunge il suolo riscalda il terreno e la vegetazione e viene trasformato in vapore per evapotraspirazione In citt invece le superfici evapotraspiranti sono in genere molto ridotte mentre la gran parte delle superfici di strade piazze ed edifici sono costituite da materiali che conducono rapidamente il calore asfalto vetri mattoni acciaio Il bilancio radiativo quindi risulta molto diverso dalla campagna in mancanza di evapotraspirazione la radiazion o viene riflessa andando a riscaldare l aria o viene immagazzinata sotto la superficie e poi riscaldata durante la notte di conseguenza la temperatura dell aria in citt risulta pi alta sia di giorno che di notte Questo effetto pu essere mitigato dalla presenza di aree verdi disposte nella citt Il verde urbano ha anche altri effetti benefici ad esempio l effetto ombreggiante utile sia nel proteggere le persone dalla radiazione solare diretta o dal riverbero delle superfici pavimentate sia nel proteggere dalla radiazione le strutture edilizi
190. bero surriscaldamenti difficili da controllare ed eliminare Un esposizione a Nord non pone ovviamente problemi di surriscaldamento ma comporta che nei mesi invernali le radiazioni solari che raggiungono la serra saranno in quantit molto limitate la serra deve essere ventilabile Per evitare il surriscaldamento nelle stagioni intermedie e soprattutto d estate l aria calda che si forma all interno della serra deve essere espulsa e sostituita con aria esterna Di conseguenza la struttura della serra deve essere quanto pi possibile apribile consentendo un accentuata variabilit di assetto da molto chiuso in inverno 268 ma vu Proposta di Piano Energetico Comunale 5 3 e_ Comune di Salerno Comuirnipalenio e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE a molto aperto in estate in questa stagione si pu prevedere anche la temporanea dismissione degli infissi vetrati la serra dovrebbe essere munita di schermature mobili per la protezione delle superfici trasparenti in particolare quelle orizzontali e quelle verticali con esposizione ovest dai raggi solari nei periodi caldi Tali schermature possono essere di moltissimi tipi quali tende veneziane pannelli vegetazione Affinch siano efficaci opportuno che siano collocate all esterno delle superfici trasparenti e che siano di colore chiaro Per assicurare un buon comportamento termico e per ridurre il pericolo di condensa superfi
191. biodiesel sia per il trasporto pubblico sia per quello privato NOTE ED OSSERVAZIONI 301 Vins p Proposta di Piano Energetico Comunale q Comune di Salerno ESS Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 302 zs vaa Proposta di Piano Energetico Comunale 5 5 q I Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE i 24 Appendice A IV Analisi comparativa dei PEC Parallelamente allo sviluppo del Piano Energetico Comunale di Salerno stato effettuato uno studio comparativo sulla struttura dei Piani Energetici Comunali e sull impostazione delle Schede D Azione relative a otto diversi comuni italiani Ancona Bologna Foggia Forl Modena Piacenza Udine Venezia rispettivi Piani Energetici con le loro schede d azione sono stati analizzati in dettaglio anche nell ambito di una tesi di laurea presso l Universit di Salerno 13 Si tratta di documenti stilati per la maggior parte negli ultimi due o tre anni salvo quello di Brescia formulato nel 2002 La struttura ed il livello di dettaglio delle Schede d Azione proposte sono abbastanza diverse nei vari casi Anche il loro numero molto variabile si va dalle 9 di Forl che descrivono le sole azioni prioritarie alle 41 di Venezia che riportano in maggior dettaglio le azioni previste per il biennio successivo Si riporta Tabella 68 Tabella 69 un quadro si
192. cadimento dello 0 4 annuo Sono state condotte diverse valutazioni economiche dell investimento considerando diversi costi relativi all investimento A un costo dell investimento per la realizzazione dell impianto pari a 4500 kWp B un costo dell investimento per la realizzazione dell impianto pari a 4000 kWp C un costo dell investimento per la realizzazione dell impianto pari a 3500 kKWp Si pu osservare come il tempo di ritorno attualizzato varia da 10 a 8 anni Tabella 2 Scenario Investimento Variazione Risparmio di costo Incentivi Tempo consumi energetico conto energia kwh anno di ritorno anno E anno anni 714 150 181 151 21 352 62 678 ne 634 800 181151 21352 62678 555 450 181151 21352 62678 Tabella 2 Valutazione economica dell investimento 33 IL CONTO ENERGIA Decreto 19 febbraio 2007 La richiesta degli incentivi per gli impianti fotovoltaici Edizione n 4 marzo 2010 177 za Va E Proposta di Piano Energetico Comunale aci 5 z Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Gi 12 3 4 Riferimenti Normativi Gli impianti fotovoltaici e i relativi componenti devono rispettare ove di pertinenza le prescrizioni contenute nelle seguenti norme di riferimento comprese eventuali varianti aggiornamenti ed estensioni emanate successivamente dagli organismi di normazione citati Si applicano inoltre i documenti tecnici e
193. ccolgano la biomassa in un raggio di 25 30 km l analisi della soluzione minimale mostra ancora che nella provincia di Salerno possibile realizzare in alternativa alla soluzione precedente 6 impianti da 6 MWe ciascuno pag 498 e Per quanto riguarda le coltivazioni erbacee nella provincia di Salerno come in quelle di Benevento e Napoli la disponibilit di biomassa presente non sufficiente da sola a garantire la redditivit di un impianto di almeno 4 MWe di potenza mentre risulterebbe fattibile un impianto nella provincia di Avellino pag 507 41 vaa E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE pci e Nella provincia di Salerno solo il 7 dei consumi elettrici coperto dalla produzione interna Se si volesse procedere con un esercizio di riequilibrio a meno delle perdite sulla rete dell energia elettrica prodotta e consumata nelle singole province sfruttando impianti termoelettrici ne risulterebbe la necessit di installare complessivamente una potenza efficiente netta aggiuntiva pari a 2925 MW assumendo 4000 ore anno di funzionamento per tali impianti In dettaglio in provincia di Salerno occorrerebbero 656 MW pag 612 613 e Per quanto riguarda gli impianti di cogenerazione nelle province di Salerno ed Avellino erano in esercizio al 2001 sei impianti con potenze comprese tra 0 50 ed i 4 3 MW per un val
194. centuale emissioni per tipologia di veicolo 50 0 7 40 0 30 0 20 0 10 0 0 0 T T T AUTO MOTOCICLI BUS MERCI PESANTI MERCI LEGGERI E CO2 equiv Figura 60 Ripartizione percentuale emissioni annue di gas serra nel Comune di Salerno I valori delle concentrazioni emesse di particolato atmosferico polveri sottili mostrano un emissione annua di oltre 53 tonnellate di PM 10 di cui oltre 48 tonnellate di PM 2 5 Tabella 51 Dallo studio della ripartizione percentuale delle emissioni di particolato tra le singole categorie veicolari Tabella 51 Figura 62 emerge che le auto emettono circa il 23 del totale di PM10 oltre 12 t anno e il 20 del totale di PM2 5 circa 10 t anno i bus emettono oltre il 33 del totale di PM10 circa 18 t anno e oltre il 35 di PM2 5 circa 17 t anno i veicoli merci pesanti emettono circa il 31 del totale di PM10 oltre 16 t anno e circa il 32 del totale di PM2 5 oltre 15 t anno i veicoli merci leggeri emettono circa il 10 del totale di PM10 oltre 5 t anno e il 10 del totale di PM2 5 circa 5 t anno infine per i motocicli si stima che emettono oltre il 3 del totale di PM10 circa 2 t anno e oltre il 3 del totale di PM2 5 circa 2 t anno 121 aut Proposta di Piano Energetico Comunale 5 Comune di Salerno i COMUNEIDISALERNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Tabella 51 Emissioni annue di polveri sottili
195. cessivi Per quanto riguarda i consumi civili il settore del terziario manifesta una crescita modesta e costante negli anni accentuatasi nel 2008 mentre il settore domestico manifesta un trend di crescita piuttosto limitato e costante per tutto il periodo Pi recente l aumento dei consumi del settore dei trasporti che ad oggi arriva a coprire pi del 4 del totale L incremento dei consumi negli ultimi due anni da attribuirsi solo alla crescita dei consumi del settore terziario e dei trasporti quest ultimo con un peso minore considerata la stasi verificatasi nel settore industriale in parte da attribuire alla crisi economica generale 61 Ve CF Proposta di Piano Energetico Comunale amp e Comune di Salerno e e 7 COMUNE DI SALERNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 800 000 000 700 000 000 600 000 000 Agricoltura 500 000 000 Consumi propri ENEL Domestico 400 000 000 gt Industria 300 000 000 gt Terziario 200 000 000 Trasporti Totale 100 000 000 o ff nen 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Figura 15 Andamento dei consumi elettrici per settore kWh anno rielaborazione da dati ENEL 100 00 90 00 80 00 70 00 Agricoltura 60 00 E Consumi propri ENEL 50 00 Domestico 40 00 LLU LOT TN gt Industria gt Terziario
196. che musei teatri ner 7 e Impianti sportivi dati sono stati ricavati attraverso un lavoro e Mercati di raccolta coordinato dal servizio Politiche aan Sa pe F i e Scuole istituti e asili Municipio _ Ambientali con la collaborazione stretta dei a fticicomunali amininistrativi _ p servizi Patrimonio Tecnologico Ragioneria e Altre strutture e utenze varie Controllo di Gestione Economato e Sistemi Per il parco veicolare comunale Informativi e Consumi carburante e Km percorsi per area e Numero di automezzi e autovetture per tipologia di alimentazione 246 COMUNE DI SALERNO ES PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno PEC BOLOGNA Bilancio energetico per il periodo 1990 2004 TIPO DI RIPARTIZIONE FONTE DATI DATI NOTE Le prime due voci della tabella di sintesi Tabella di sintesi dei dati rappresentano i consumi nel settore Hera Bologna distributore di gas nel ripartiti in uso domestico residenziale stata eseguita una Gas Metano territorio comunale riscaldamento e altri usi destagionalizzazione dei dati per riportarli ad SNAM Database completi delle un anno di riferimento La voce altri usi utenze servite ordinarie e in stata suddivisa per settore di appartenenza deroga usando i database delle utenze Poich non c era a disposizione una rip
197. chivi http www smaitalia it news php newsid 122 amp PHPSESSID 32f271b106b5403ccde654d0b56efb93 htm Kyoto Club LA MOBILITA SOSTENIBILE IN ITALIA Indagine sulle principali 50 citt http www kyotoclub org docs indagine50citta_euromobility pdf Phyto green Roof gardens http www fytogreen com au products roofgarden index html M K hler Long Term Vegetation Research on Two Extensive Green Roofs in Berlin URBAN HABITATS VOLUME 4 NUMBER 1 ISSN 1541 7115 http www urbanhabitats org v04n01 berlin_pdf pdf M K hler M Schmidt M Laar U Wachsmann S Krauter Photovoltaic Panels on Greened Roofs Positive Interaction Between Two Elements of Sustainable Architecture http commons bcit ca greenroof publications photovoltaic_kohler pdf http en wikipedia org wiki Solar_cell Cell temperature ANCITEL Dossier Ambiente http portale ancitel it file DOSSIER 20 20AMBIENTE pdf Sportello Energia Comune di Pesaro http www partecipapesaro it edemps forum energia area forum energia sportello energia http www ecoparma it ambiente _34 htm http www ombrello org article archive 24 http it wikipedia org wiki Coefficiente di variazione ISTAT 14 Censimento generale http dawinci istat it daWinci jsp MD index html http it wikipedia org wiki Auto di gruppo Car Pooling Bergamo http www carpoolingbg it index html Car Pooling Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano http www gvcc net system web mitfahrboerse aspx menuonr 21826
198. ci 3 6 Rete di Teleriscaldamento Per aree di nuova urbanizzazione necessario verificare la disponibilit nelle zone limitrofe di una rete di TLR esistente di potenza e temperature adeguate in caso favorevole si rende obbligatorio l allacciamento Nel caso non sia presente alcuna rete di TLR necessario formulare un progetto di impianto cogenerativo e o di TLR di cui si evidenzino i vantaggi energetico ambientali per confronto con altre soluzioni impiantistiche ad alta efficienza 3 7 La cogenerazione e la micro cogenerazione Questa azione destinata prevalentemente all applicazione in campo pubblico cio ad edifici pubblici di propriet comunale 4 1 Dispositivi per il risparmio idrico Obbligatorio per gli edifici nuovi e per quelli esistenti in caso di rifacimento dell impianto idrico sanitario 4 2 Recupero acqua piovane Obbligatorio nei settori in cui elevato il ricorso ad acqua di processo non necessariamente di origine potabile 5 1 Impianti solari termici Obbligatorio per edifici di nuova costruzione e per interventi di ristrutturazione degli impianti termici esistenti 5 2 Impianti solari fotovoltaici Obbligatorio per gli edifici residenziali di nuova costruzione e consigliato in tutti gli altri edifici che presentino una buona esposizione a Sud ed elevate possibilit di integrazione dei pannelli fotovoltaici con la struttura architettonica 5 3 Biomasse e Biogas 6 1 Interventi sul sistema del verde 6 2 Interventi sul siste
199. ciale raccomandabile l uso di vetro camera telai possono essere realizzati in vari materiali come per le finestre Sempre per ridurre le dispersioni di calore ed i problemi di condensa consigliabile l utilizzo di profili con taglio termico la copertura della serra costituisce la parte pi delicata dell intero sistema le superfici orizzontali sono quelle che ricevono la maggiore quantit di radiazioni solari nei mesi estivi e quindi devono essere schermate e possibilmente apribili La schermatura si pu ottenere mediante tende da sole avvolgibili che scorrano su guide appoggiate alla struttura all esterno delle lastre trasparenti Per consentire il deflusso delle acque piovane la copertura non potr essere orizzontale ma presentare un inclinazione verso il bordo esterno dove sar presente una gronda di raccolta Nel caso di pannelli scorrevoli se il Movimento attuato manualmente tale inclinazione non dovr superare il 5 6 Nel caso di movimentazione motorizzata si potranno utilizzare anche inclinazioni maggiori 269 za Vus lai Proposta di Piano Energetico Comunale paci amp PE Comune di Salerno COMUNE DI SALERNO PIANO ENERGETICO COMUNALE www dimec unisa it PEC_Salerno AREA TEMATICA Interventi di risparmio energetico negli edifici SCHEDA 2 7 Certificazione energetica degli edifici DESCRIZIONE La certificazione energetica non un azione di carattere tecnologico ma un azione i
200. co per il periodo 2005 2007 TIPO DI RIPARTIZIONE FONTE DATI DATI NOTE L illuminazione pubblica stata considerata come un settore a s N N NIE stante per il quale stata condotta Per i settori di attivit residenziale j ni a Dai Ne i i un analisi specifica utilizzando i dati ENEL terziario industria agricoltura sono Vettori energetici Energia elettrica AnconaAmbiente S p A per l illuminazione pubblica presenti i dati e Consumo complessivo e Consumo procapite per abitante sui numeri di punti luce e pertipologia di illuminazione e pertipologia di lampade e pertipologie di apparecchi e pertipologia di sostegni e per consumo di energia Energia termica Settore residenziale e terziario e consumiannuali di metano e vendite annuali di gasolio Settore Industriale e consumi annuali di metano e vendite annuali di gasolio Settore agricoltura e vendite di benzina denaturata e vendite di gasolio denaturato Per il settore residenziale e terziario stato analizzato anche l andamento mensile del consumo di metano sono stati messi a confronto gli andamenti invernali dei consumi di metano e della temperatura media infine sono presenti i dati riguardanti il numero di impianti di riscaldamento autonomo e centralizzato Per il settore industriale sono stati analizzati anche i consumi mensili di metano Fonti rinnovabili Comune di Ancona fotovoltaico Rapporto Lega Ambie
201. cogenerazione da un minimo del 20 a un massimo del 40 della spesa di investimento per alcuni interventi effettuati in tal campo Il provvedimento CIP del 29 aprile 1992 ha regolato gli scambi energetici anche dal punto di vista economico incentivando gli scambi che includano fonti energetiche rinnovabili assimilando come fonte rinnovabile anche l energia proveniente da un impianto di cogenerazione In particolare gi dal 1991 l Enel venne obbligata ad acquistare a prezzi maggiorati l energia di produzione di impianti privati entrati in funzione dopo il 30 gennaio 1991 Si pu notare che il reale aiuto per lo sviluppo delle energie rinnovabili stato realizzato dai provvedimenti del CIP Comitato Interministeriale dei Prezzi che incentivano la produzione di energia elettrica derivante da fonti rinnovabili in particolare eolica e proveniente da biomasse facendo uso di un fondo di circa 10 miliardi di euro Mentre in altri settori vengono fruttate svariate forme di energia alternativa gli interventi nell ambito dei trasporti si basano per lo pi sull utilizzo di biocombustibili per una percentuale che copra il fabbisogno regionale pari al 2 entro il 2013 e del 10 entro il 2020 Per questa ragione sono state incentivate le colture energetiche per la produzione di biocarburante come il biodiesel e il bioetanolo Il biodiesel fornisce un esenzione dalle imposte applicabile annualmente a 200 000 tonnellate di combustibile Tale incentivo ris
202. crescita anche se nel breve medio periodo il loro ruolo sar relativamente marginale Nel complesso l attuale situazione della Regione Campania non delle migliori per quanto riguarda il contributo legato alle energie rinnovabili e in particolare al fotovoltaico pur in un quadro nazionale in cui la fonte fotovoltaica continua a manifestare una significativa crescita In Italia l incremento pi significativo stato registrato dal 2006 al 2007 presumibilmente a seguito della introduzione del Nuovo Conto Energia La crescita della fonte solare fotovoltaica stata infatti piuttosto limitata in Campania che si colloca al 14 posto a livello nazionale nella classifica delle regioni italiane delle installazioni nell ambito del Conto Energia con circa 0 2 W per abitante nonostante abbia potenzialit di gran lunga superiori alle regioni del nord In tale contesto la Provincia di Salerno si colloca appena sopra la media regionale con 252 KW installati nell ambito 84 ven ai Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE del Conto Energia corrispondenti a circa 0 23 W per abitante 7 8 E indicativo il fatto che per il Comune di Salerno questo dato di incidenza trascurabile non sia stato quantificato Il dato italiano in controtendenza rispetto a quanto previsto per paesi come Germania e Spagna che hanno rap
203. da dalla rete un energia superiore ai 100 GWh deve garantire la produzione di una quota inizialmente fissata al 2 di energia proveniente da fonti rinnovabili Per non venir meno a tale obbligo i gestori dell impianto possono acquistare tutta o parte della quota stabilita mediante il commercio dei certificati verdi e o procurarsi diritti di emissione regolati dai certificati neri Il gestore della rete nazionale ha l obbligo di favorire l immissione sulla rete dell energia proveniente dall uso di fonti rinnovabili da impianti cogenerativi e dall energia ricavata da fonti combustibili primarie nel suddetto ordine ottiene moltiplicando il netto dell energia elettrica prodotta per un coefficiente k Tale coefficiente pari a 1 8 se le fonti energetiche utilizzate sono biomasse provenienti da filiera corta e pari a 1 3 per le biomasse generiche 14 Il valore del certificato verde fissato annualmente e risulta essere pari alla differenza tra un valore di riferimento fissato durante la prima applicazione dei certificati verdi e pari a 180 e il valore medio annuo del prezzo di cessione dell energia elettrica definito dall Autorit dell Energia Elettrica e il Gas AEEG registrato all anno precedente e comunicato dalla stessa entro il 31 gennaio di ogni anno Il valore di riferimento e dei coefficienti k riferiti alle varie fonti rinnovabili possono essere aggiornati ogni tre anni Oggi l estensione della durata dei certificati
204. de dal tipo di veicolo scelto dalla fascia oraria di utilizzo e dalla presenza di eventuali servizi supplementari I punti di forza di questo servizio risiedono nell offrire prestazioni simili a quelle dell auto privata ma costi inferiori Le opportunit di scelta garantite dal car sharing attraverso la variet del parco auto e la possibilit di muoversi senza sostenere i disagi e i costi fissi legati al possesso dell automobile rappresentano infatti una valida alternativa all acquisto Il car pooling e il taxi collettivo sono altre due forma di mobilit alternativa volte alla riduzione dell inquinamento atmosferico e al risparmio energetico Sono entrambi servizi di condivisione di autovetture tra pi persone per compiere un percorso che abbia una parte comune almeno il 50 a pi utenti La differenza principale tra i due servizi che Il taxi collettivo si configura come un servizio pubblico mentre il car pooling pu essere gestito sia da privati che da enti o aziende interessate car pooling aziendale Esempi tipici di car pooling sono il trasporto al luogo di studio o al lavoro e viceversa di colleghi residenti nello stesso quartiere o il trasporto dalla stazione ferroviaria al luogo di lavoro e o di studio e viceversa Il Comune di Salerno Il taxi collettivo un servizio di trasporto ad un prezzo inferiore a quello del taxi tradizionale 299 ma vu Proposta di Piano Energetico Comunale 5 amp e Comune di Sa
205. degli impianti di riscaldamento 1 0 8 0 6 Correlazione tra consumi di metano e gradi giorno 0 4 0 2 Coeff di Correlazione 0 4 TOT IMP SP PAL C U COM SC MAT SC EL SC M U G Utenze 101 Vate m Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno e e Comune DI SALERNO www dimec unisa it PEC_Salerno i PIANO ENERGETICO COMUNALE Figura 44 Coefficienti di correlazione tra consumi di metano e gradi giorno 4 1 2 Analisi dei consumi di metano per le scuole Un analisi pi dettagliata stata condotta sui consumi di metano per gli edifici scolastici gestiti dal Comune di Salerno costituiti da scuole materne elementari e medie e da alcuni edifici scolastici misti Per l anno 2008 il numero di edifici censiti pari a 55 Tabella 40 Per 39 di essi pari al 71 sono anche disponibili le volumetrie e le potenzialit degli impianti termici La distribuzione delle volumetrie per le diverse tipologie di scuola presentata nella Figura 45 Materne 16 Elementari 27 Medie 12 Totale 55 Scuole con volumetria 39 su totale 70 91 Tabella 40 Tabella riepilogativa su scuole censite Volumetrie delle scuole 1 Materne 4 Misto 2 Element 3 Medie Figura 45 Volumetrie delle scuole analizzate per tipologia Per gli edifici scolastici di cui sono disponibili le volumetrie sono
206. del quadro energetico e di associare la dinamica dei flussi energetici presenti nel territorio Vale la pena precisare che la scelta delle fonti energetiche che ciascun territorio utilizza per soddisfare il proprio fabbisogno rimane una questione particolarmente delicata da analizzare sul piano sia strategico che sociale Pertanto anche nell individuare i settori di consumo che necessitano di interventi all insegna dell efficienza energetica si riscontrano le difficolt nell approcciare una tale analisi legate alle conseguenze economiche e ambientali di cui tale scelta responsabile Questo perch la peculiare storia energetica una risultante oltre che delle risorse energetiche disponibili anche delle proprie condizioni politiche economiche di mercato e dei progetti che evidenziano in particolare gli specifici bisogni di cui necessita Pertanto lo scopo di questa prima analisi limitarsi ad evidenziare le differenze negli usi energetici a livello settoriale preliminare alle successive valutazioni e scelte di interventi volti al risparmio energetico 53 Vins p Proposta di Piano Energetico Comunale q Comune di Salerno ESS Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 54 ven Tai Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 3 2 Bilancio complessivo del territorio comunale
207. diffusione di soluzioni avanzate e di buone pratiche A partire dalle strutture pubbliche sar fondamentale poter incidere sulle iniziative e sulle abitudini dei privati e delle aziende Un ruolo importante sar quindi svolto dalla comunicazione e dal coinvolgimento attivo di tecnici di cittadini di studenti e docenti attraverso un azione sistematica di informazione e sensibilizzazione e con una particolare attenzione verso le scuole l universit e le strutture di formazione in genere x ua E Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 1 2 Fasi di elaborazioni del PEC Per l elaborazione del PEC di Salerno stata fondamentale una fase preliminare di raccolta di dati al fine di ottenere un quadro conoscitivo di base dell attuale struttura della domanda e dell offerta del territorio Tenuto conto della provenienza dalle fonti pi disparate stato necessario disaminare e omogeneizzare il database raccolto in modo da poter illustrare e sintetizzare le indicazioni inerenti il settore energetico ambientale e i diversi ambiti della produzione e dell utilizzo Ci premesso l elaborazione del PEC di Salerno si sviluppa poi seguendo 4 fasi distinte Prima ed essenziale fase del PEC stata la predisposizione del bilancio energetico comunale che consente dapprima di analizzare la struttura attuale del sistema energetic
208. down Fra l altro considerando i decenni intercorsi tra i due censimenti il fattore che si andrebbe a definire potrebbe rendere poco attendibile i risultati Anche il livello della densit abitativa per Km notevolmente superiore per il Comune di Salerno rispetto alla media regionale potrebbe sottostimare nel bilancio il dato indicante i consumi di energia Ulteriori informazioni possono essere dedotte dalle serie storiche della crescita della popolazione della Regione Campania e del Comune di Salerno con un arco temporale pi ampio che si riferisce agli anni degli ultimi censimenti ufficiali come riportato nei grafici di Figura 26 e 27 popolazione Regione Campania 5800000 5600000 5400000 5200000 5000000 4800000 D c G sa F G o b D E 3 Z 4600000 4400000 4200000 1971 1981 1991 Figura 26 Serie storica della popolazione della Regione Campania 78 Vanta Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Ni Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE E Provincia di Salerno Comune di Salerno 1200000 1000000 T TZ 800000 600000 5 E e b o E 5 400000 200000 Figura 27 Serie storica della popolazione della Provincia e del Comune di Salerno Sebbene gli andamenti attenuino le divergenze esistenti tra la crescita della popolazione della regio
209. e La presenza di verde nelle aree residenziali favorisce il risparmio energetico in particolare per il condizionamento dell aria nei mesi pi caldi la vegetazione sia erbacea che arborea pu limitare notevolemente il riscaldamento degli edifici andando a intercettare la radiazione solare e limitando la radiazione riflessa dalle superfici circostanti Le superfici pavimentate ed il terreno nudo spesso presenti attorno agli edifici assorbono sottoforma di calore gran parte della radiazione solare emettendola in seguito come radiazione che va a riscaldare l aria o le pareti dell edificio meno calde Se queste superfici vengono sostituite da vegetazione ad esempio da prato la maggior parte della radiazione solare verr trasformata per evapotraspirazione e il terreno rimarr pi fresco Il mantenimento di un suolo fresco anche importante per prevenire la conduzione orizzontale del calore nel terreno verso l edificio Un altro metodo utile per limitare l eccessivo riscaldamento delle pareti l utilizzo di piante rampicanti grazie alle quali si ottiene il doppio effetto di ombreggiare la parete e di creare uno strato d aria pi fresco nelle immediate vicinanze della parete NOTE ED OSSERVAZIONI Un altra possibilit quella di realizzare le coperture degli edifici non con rivestimenti 292 Vauda Proposta di Piano Energetico Comunale ae ta amp e Comune di Salerno COMUNE IDI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Sal
210. e sono riportate nella seguente Tabella 6 43 Tabella 6 Classificazione delle strade e individuazione della categoria illuminotecnica di riferimento da Norma UNI 11248 2007 n SARE Tie gui Categoria ee Descrizione del tipo di strada ala illuminotecnica di strada km h dia riferimento A Autostrade extraurbane 130 150 ME o Autostrade urbane 13 0 Strade di servizio alle autostrade 70 90 Strade di servizio alle autostrade urbane Strade extraurbane principali o nuo MBa Strade di servizio alle stade cubane pa 090 O Mea Strade extraurbane secondarie tipi C1 e C2 Strade extraurbane secondarie 0 7090 70 Strade extraurbane secondarie con limiti particolari 70 Strade urbane di scorrimento veloce _ Strade locali extraurbane tipi F1 e F2 7090 Strade locali extraurbane Strade locali urbane tipi F1 e F2 Strade locali urbane centri storici isole ambientali CE4 Strade et urbane altre a CE5 83 Strade locali urbane aree i uu Ss Strade locali urbane centri storici utenti principali pedoni ammessi gli altri utenti Strade locali interzonali Piste ciclabili Non dichiarato s3 Strade a destinazione particolare 030 2 Secondo il Decreto Ministeriale 5 novembre 2001 n 6792 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 3 Secondo il Decreto Ministeriale 30 novembre 1999 n 557 del Ministero dei Lavori Pubblici 4 Secondo l art 3 5 del Decreto Ministeriale 5 novembre 2001 n 6792
211. e terziario che incide per il 50 A livello settoriale evidente quindi che la riduzione principalmente da attribuirsi alla caduta della produzione che ha raggiunto il 10 4 producendo una riduzione dei consumi energetici nel settore industriale 4 7 principalmente gas naturale 9 1 ed energia elettrica 3 1 Particolarmente esposti alla crisi sono stati il settore metallurgico e quello petrolchimico 11 seguiti dal settore del cemento anche tutti i settori manifatturieri hanno ridotto i consumi in modo significativo 21 ma Va Proposta di Piano Energetico Comunale je 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Il calo dei consumi stato invece pi contenuto nei trasporti dove in parallelo alla riduzione significativa dei prodotti petroliferi vi stata una forte crescita dei combustibili non tradizionali gas naturale e biocombustibili Hanno invece continuato a crescere gli usi civili e in particolare il gas naturale 131 Di conseguenza anche gli scenari futuri che sono alla base di molte analisi del settore sono in corso di revisione E evidente come formulare tali previsioni sia esercizio non facile perch il cambiamento dell evoluzione tendenziale del sistema determinato dalla crisi pu avere un impatto significativo anche sugli investimenti tecnologici in grado potenzialmente di ridurre le emissioni climalteranti Si riportano i ris
212. e alle opportunit per le imprese locali e per il territorio e Tutoraggio all avvio dei progetti con tale servizio lo sportello si prefigge di accompagnare il cittadino nella scelta di soluzioni impiantistiche adatte alle sue esigenze suggerendo eventualmente allo stesso il percorso di progettazione e di stipula di contratti interessanti l ambito energetico e Organizzazione di corsi di formazioni l organizzazione di corsi di formazione a livello scolastico ma anche a livello di impresa in modo da poter formare nel cittadino un opinione critica sul consumo energetico e sulle nuove forme di energia alternativa e Indicazioni riguardanti aziende del settore solo in un sito si trovato tale servizio che si rivolge al cittadino esclusivamente a titolo informativo fornendo i contatti di aziende operanti sul territorio nel settore energetico cui potersi rivolgere per richiedere eventualmente preventivi consulenze ecc e Gruppi d acquisto si intende pubblicizzare tale pratica che consente mettendo insieme pi persone con lo scopo di poter spuntare prezzi pi convenienti sia per l acquisto di energia sia per materiali che consentono di risparmiare energia lampadine a risparmio energetico ecc e di produrla pannelli solari inverter ecc In questo modo si delinea uno sportello energia che certamente in grado di fornire informazioni al pubblico ma che principalmente si pone come uno strumento privilegiato per le Amministrazioni
213. e che a quelle di luce artificiale in modo da mantenere costante nel tempo un desiderato livello d illuminamento I risparmi di energia che cos si ottengono possono essere significativi soprattutto perch possibile compensare gli inevitabili sprechi di energia legati al sovradimensionamento degli impianti Infatti con il regolatore si pu diminuire la potenza fornita alle lampade al valore a cui corrisponde il valore mantenuto di progetto della luminanza media La luminanza artificiale poi mantenuta costante nel tempo fornendo alle lampade una potenza lentamente crescente e tale da compensare le perdite graduali di luce In tal modo le lampade saranno alimentate a piena potenza solo al momento della loro sostituzione e non durante tutta la durata della vita delle lampade risparmi ottenibili dalla stabilizzazione e dalla regolazione dipendono in gran parte dallo stato dell impianto in esame e dalla tipologia delle lampade alimentate Nella tabella 2 sottostante sono indicati i differenti valori che si ottengono utilizzando come riferimento per il calcolo della percentuale di risparmio il valore nominale della tensione di rete e lampade non eccessivamente deteriorate Valore min di tensione ammissibile Risparmio energetico i 45 50 i Fluorescenza ad accensione convenzionale Fluorescenza per risparmio energetico Tabella 2 8 2 4 Ottimizzazione del piano di manutenzione Qu
214. e con impianto mini micro hydro Rend imp 0 8 250 r sl Salto 0 5 m t_ Salto 1 0m M di 200 Salto 1 5m n t Salto 2 0 m K D DS p S 150 F K y Pa Da PA i N A DL i _ yF 3 Mini hydro A A ai 100 di amp e H DI AR Micro hydro K Pa e de Dg Je pe AT d N H A per 5 LE 50 Ca i pe i patr 0 T L T L T L T T 0 3 4 5 6 7 8 9 10 Portata mc s Tabella 63 Potenza ottenibile con impianti idraulici ad acqua fluente 200 x ua E Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 15 2 Recupero dell energia dagli acquedotti Un aspetto interessante legato alla fonte idroelettrica rappresentato dalla possibilit di recuperare parte del surplus energetico utilizzato per alimentare gli acquedotti Nella rete idrica sono infatti presenti dei dispositivi atti a ridurre la pressione generata dalle pompe e o dal salto idrostatico per renderla compatibile con il funzionamento dei sistemi di distribuzione ed erogazione all utente L energia corrispondente alla portata erogata ed al corrispondente salto di pressione attualmente per lo pi dissipata mentre potrebbe essere almeno parzialmente convertita in energia meccanica e quindi in energia elettrica tramite un sistema composto da turbina idraulica e da un generatore elettrico Le potenz
215. e coperture degli edifici in particolare tramite una specifica analisi del territorio si procede alla determinazione della superficie urbanizzata netta utile all installazione degli impianti in esame A questo punto si procede classificando le superfici a seconda dell esposizione e per ciascuna di queste si valutano le energie specifiche captabili KWh m Infine si valuta la potenza teorica massima installabile e la relativa energia elettrica producibile nell arco di un anno e le emissioni nocive evitate 28 Questo capitolo stato sviluppato dal prof Antonio Piccolo e dall ing Pierluigi Siano del DINE 168 x ua Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 12 2 Determinazione del potenziale teorico 12 2 1 Premessa L analisi in seguito di carattere generale ed esprime l iter metodologico da seguire Al fine di ottenere dei risultati pi attendibili necessario effettuare lo studio seguendo lo stesso procedimento proposto ma facendo riferimento a superfici specifiche Quanto detto viene esplicitato nella seconda parte del lavoro in cui il procedimento illustrato si concretizza nell analisi di fattibilit di un impianto fotovoltaico da installare sulla copertura del Centro Agroalimentare in Salerno 12 2 2 Determinazione della superficie disponibile all installazione L approccio metodologico utilizzato per la val
216. e da persone residenti in propriet 68 07 69 16 98 42 Percentuale abitazioni occupate da persone residenti in affitto 25 00 18 99 131 65 Abitazioni in edifici ad uso abitativo 52 899 454 522 11 64 Abitazioni occupate da persone residenti 46 676 356 665 13 09 Altri tipi di alloggio occupati da persone residenti 40 00 1 228 3 26 Numero medio di componenti per famiglia 2 94 2 98 98 66 Numero di stanze per abitazione 4 41 4 09 107 82 Numero di occupanti per stanza in abitazione occupata da persone residenti 0 66 0 71 92 96 mq per occupante in abitazioni occupate da persone residenti 32 15 31 73 101 32 Tabella 6 Riepilogo di dati ISTAT relativi al Comune ed alla Provincia di Salerno In merito alla collocazione in ambito nazionale del territorio salernitano utile citare i risultati relativi a Salerno in recenti statistiche relative alla qualit della vita ed alla dotazione infrastrutturale Graduatorie di qualit della vita Posizione 1 103 Legambiente 83 Italia Oggi 91 Il sole 24 ore 90 Indicatori infrastrutturali Generale 55 Economiche 50 Sociali 61 Tabella 7 Piazzamenti della provincia di Salerno fonte www unioncamere it atlante Riguardo infine ad un contesto energetico ambientale regionale e provinciale caratterizzato generalmente da numerose criticit va citato l ottimo risultato ottenuto dal Comune di Salerno in termini di raccolta differenziata dei rifiuti settore nel quale ha
217. e dei termovalorizzatori secondo quanto stabilito dal Piano Regionale Rifiuti Unitamente all incremento della offerta di elettricit il PEAR considera gli interventi per il miglioramento dell efficienza del parco elettrico installato mediante politiche di sostegno e interventi di ammodernamento nonch il potenziamento delle reti di trasporto e distribuzione come indicato nei precedenti obiettivi generali Per l attuazione di tali obiettivi risulta poi fondamentale il ruolo delle attivit di ricerca e sostegno allo sviluppo di una filiera produttiva regionale che si intendono potenziare sia nel settore dell efficienza energetica che delle fonti rinnovabili L efficienza energetica e un adeguata politica volta alla razionalizzazione della domanda di energia devono essere necessariamente supportate dall attivazione di strumenti per la semplificazione delle procedure da attuare per la realizzazione di interventi di risparmio energetico Tale considerazione da estendersi anche per l installazione di impianti alimentati da fonte rinnovabile e per l incentivazione degli stessi coerentemente alla promozione di un mercato locale delle emissioni di gas serra Considerando poi la realizzazione di programmi di intervento per le utenze pubbliche data la difficolt di attuazione di un sistema efficiente in tale settore difficilmente controllabile e gestibile il PEAR prevede anche diverse campagne di informazione e sensibilizzazione verso l us
218. e descrizione di alcuni sistemi in commercio e dei vantaggi e svantaggi di ciascuno di essi 58 Vantaggi Risparmio e Sicurezza Ciclo di Accensione Tensione Su Misura per ogni Stabilizzata tipo di lampada 9 Ottimizzazione Riduzione Aumento lose del Livello di dei Costi di della vita Illuminamento Manutenzione delle Lampade Figura 72 Vantaggi derivanti dall uso dei regolatori di flusso Impiego di regolatori di flusso luminoso centralizzati regolatori centralizzati di flusso luminoso permettono di controllare la tensione di alimentazione delle lampade sulla base di un programma preimpostato Nell arco di tempo di accensione dell impianto di illuminazione il regolatore esegue automaticamente un ciclo di funzionamento nel quale si distinguono le seguenti fasi e Accensione L alimentatore presettato ad un valore di tensione minima durante l attesa di un segnale che comanda la connessione alle lampade Segnale che pu derivare da una fotocellula oppure da un interruttore orario 144 ven ai Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Pro Contro Preriscaldamento Il regolatore riceve il comando di accensione e genera in uscita una tensione di 200 205 V per un tempo che varia dai 30 s ai 20 min la tensione in questa fase in ogni caso minore alla tensione nominale onde evitare uno shock termico inizi
219. e di Salerno Rab Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Idroelettrico Produzione da Apporti Fotovoltaico Eolico Biomasse Totale Naturali GWh GWh GWh GWh GWh Lorda 186 4 0 7 54 9 12 2 254 2 Sc 4 9 0 0 0 7 5 6 Ausiliari Netta 181 4 0 7 54 9 11 6 248 6 Dall analisi dei consumi settoriali per Provincia nel 2007 emerge che la Provincia di Salerno quella con i maggiori consumi nel settore Agricoltura mentre si classifica al secondo posto per i consumi nei settori Industria Terziario e Domestico pag 54 e Previsione dei consumi al 2012 ed al 2018 espressi in GWh tabella 2 22 pag 64 Provincia 2007 2012 2018 Salerno 3 653 3 848 4 349 Dall analisi delle rete elettrica della Regione emerge che l area compresa tra le province di Napoli e Salerno caratterizzata una carenza di punti di immissione di energia elettrica dalla rete 380 kV e da elevatissima densit di carico Nelle aree di Benevento e Salerno sono previsti interventi per ridurre i vincoli sulla rete a 150 kV che rischiano di condizionare la produzione degli impianti da fonte eolica alcuni gi in servizio ed alcuni di prossima realizzazione In particolare nell area compresa tra Benevento e Salerno prevista la ricostruzione della direttrice di trasmissione a 150 kV Montecorvino Campagna Contursi Buccino Tanagro Sala Consilina Padula in modo d
220. e emissioni annue di gas serra nel Comune di Salerno 121 Figura 60 Ripartizione percentuale emissioni annue di gas serra nel Comune di Salerno 121 Figura 61 Emissioni annue di polveri sottili nel Comune di Salerno i 122 Figura 62 Ripartizione percentuale delle emissioni annue di polveri sottili nel Comune di Salerno Figura 63 Consumi energetici e variazioni percentuali del parco veicolare per il rinnovo di tutte le categorie veicolafil arica lara 126 Figura 64 Emissioni e variazioni percentuali del parco veicolare per il rinnovo di tutte le categorie LEE dille 126 Figura 65 Emissioni di PM10 e variazioni percentuali del parco veicolare per il rinnovo di tutte le categorie Velotta 126 Figura 66 Variazione dei consumi energetici da traffico stradale generata da una diversione modale trasporto individuale trasporto collettivo ii 128 Figura 67 Variazione delle emissioni di CO2 equivalente generata da una diversione modale trasporto individuale trasporto collettivO iii 128 239 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale aci 5 a Comune di Salerno COMUNEIDI SALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE da Figura 68 Variazione delle emissioni di PM10 generata da una diversione modale trasporto individuale trfaSp9pfto COlEtti VO rate 128 Figura 69 Consumi energetici e variazioni percentuali del parco veicolare varia
221. e eolico iii 186 13 1 1 Introduzione 186 13 1 2 Metodod analisi ian 186 Proposta di Piano Energetico Comunale per il Comune di Salerno IV tici Vauda Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno COMUNE DISALERNO e e _ www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Si 13 1 3 Cenni sui meccanismi economici di riferimento cvrrrrereree cere eieneeeeenee 192 13 1 4 Ipotesi di GVor o alllnaraaiaa 193 13 1 5 Valutazione della producibilit e della convenienza economica 194 14 Energia dal mare Li lari a aa ae ia 196 15 Enerfialdro Rieti 199 15 1 1 iimpiantLad acqua tfilehte acli 199 15 2 Recupero dell energia dagli acquedotti 201 16 Potenzialit energetico ambientali legate alla diffusione della cogenerazione a biomassa sul tErritorio COMUNA REP RC RE ORC I ETA 203 16 1 LaCogenerazione ria 204 16 1 1 I parametri di valutazione 205 16 1 2 Classificazione e Tipologie di impianti di cogenerazione se srrrrrrrrerrreee 206 16 1 3 Vantaggi e svantaggi della cogenerazione sreeserrerreeeriererene rece neeeenionee 207 16 2 Lelreae renda 210 16 2 1 Vantaggi e considerazioni sull utilizzo delle biomasse ssssesssesssesosssesssessse 211 16 2 2 Situazione locale anna 212 16 2 3 Incentivi e diffusione della biomassa
222. e l utilizzo del solare termico su larga scala e i passi da compiere per realizzarla sono i seguenti e definizione e stipula di un protocollo d intesa con gli installatori i potenziali utenti interessati ed istituti di credito per l incentivazione di installazione di impianti solari termici e raccolta delle informazioni e creazione di una banca dati informatizzata degli edifici che dispongono delle caratteristiche tecniche idonee per l installazione di un impianto solare termico e definizione di una campagna di divulgazione delle informazioni sugli interventi effettuati e sui vantaggi economici finalizzata a promuovere e sostenere l ulteriore diffusione dei sistemi solari termici e promozione di iniziative rivolte alla formazione di progettisti ed installatori di impianti solari con il coinvolgimento delle organizzazioni di categoria degli artigiani NOTE ED OSSERVAZIONI I collettori solari vanno installati su tetti piani falde e facciate esposte a Sud Sud Est Sud 285 COMUNE DI SALERNO oo 60 PIANO ENERGETICO COMUNALE vuy Proposta di Piano Energetico Comunale c Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno Ovest Est e Ovest ad eccezione dei casi in cui ci siano indicazioni particolari 286 za Vus lai Proposta di Piano Energetico Comunale 2 amp e_ Comune di Salerno Comunripr SaLERnO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE AREA
223. e negli Stati Uniti dove esistono associazioni specifiche e dove la pratica prevista anche nella segnaletica stradale mentre trova tuttora scarsa applicazione in Italia 85 Negli ultimi anni sono stati proposti anche in Italia sistemi informatici di supporto al Car Pooling sia residenti su internet che destinati ad essere adoperati da Mobility Manager di aziende o enti 163 zs va Proposta di Piano Energetico Comunale iS 5 q I Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE ta pubblici E possibile classificare tali sistemi in base al principio di funzionamento identificando in particolare due diversi gruppi di riferimento e sistemi a bacheca promossi attraverso portali internet e rivolti ai singoli viaggiatori che possono pubblicare e ricercare annunci nei quali sono indicati orari punti di partenza ed arrivo e recapiti degli altri utenti che desiderino condividere il viaggio e sistemi di gestione centralizzata generalmente software proprietari gestiti da Mobility Manager che prevedono l inserimento dei dati relativi alle esigenze di mobilit degli utenti poi associati in modo automatico in base ad algoritmi predefiniti Tra i progetti di Car Pooling attivi attualmente in Italia un esempio molto interessante stato sviluppato in partenariato dalla Provincia di Bergamo dal Comune di Bergamo all ACI di Bergamo da una serie di aziende e con l importante con
224. e qust azione i passi da seguire potrebbero essere Definizione degli incentivi e sostegni per la sostituzione di elettrodomestici con apparecchi ad alta efficienza e dei criteri e procedure per la loro erogazione stipula di un accordo volontario per l erogazione degli incentivi con le associazioni di categoria gli esercizi commerciali e i produttori di energia interessati realizzazione di una campagna promozionale in collaborazione con i soggetti aderenti all accordo monitoraggio e diffusione dei risultati con produzione di idoneo materiale informativo NOTE ED OSSERVAZIONI Oltre al risparmio energetico si prevede una riduzione della potenza richiesta sulla rete elettrica e un risparmio di acqua potabile grazie all utilizzo di lavabiancheria e lavastoviglie a basso consumo 262 pe veni ls Proposta di Piano Energetico Comunale ji amp e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE ns AREA TEMATICA Interventi di risparmio energetico negli edifici SCHEDA 2 1 Orientamento dell edificio DESCRIZIONE Il corretto orientamento degli edifici contribuisce sia al risparmio energetico sia al miglioramento delle condizioni di comfort per l utenza L orientamento dell edificio infatti in grado di diminuire sensibilmente le richieste energetiche necessarie al riscaldamento nei mesi invernali sfruttando l apporto energetico del soleggiamento invernale e
225. e requirements del novembre 2003 con correzioni introdotte il 3 dicembre 2003 definisce per mezzo di requisiti fotometrici le classi di impianti di illuminazione per l illuminazione delle strade indirizzata alle esigenze di visione degli utenti e considera gli aspetti 256 Z Sata De Proposta di Piano Energetico Comunale e_ Comune di Salerno Comunripr SaLeRno e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE ambientali dell illuminazione stradale In essa sono contenute tabelle con le classi illuminotecniche definendone le caratteristiche previste per le seguenti tipologie di strade e Classi ME Strade con traffico motorizzato manto stradale asciutto Definiscono le luminanze del manto stradale e Classi MEW Strade con traffico motorizzato manto stradale asciutto umido Definiscono le luminanze del manto stradale e Classi CE Strade conflittuali con traffico misto Definiscono gli illuminamenti orizzontali di aree di conflitto come strade commerciali incroci principali rotatorie sottopassi pedonali e Classi S Strade pedonali e ciclabili Definiscono gli illuminamenti orizzontali per strade e piazze pedonali piste ciclabili parcheggi e Classi A Strade pedonali e ciclabili Definiscono gli illuminamenti emisferici e Classi ES Strade pedonali Definiscono gli illuminamenti semicilindrici Favoriscono la percezione della sicurezza e la riduzione della propensione al crimine e Classi EV
226. e una considerevole riduzione delle emissioni inquinanti Inoltre l utilizzo di fonti energetiche alternative oltre a produrre benefici ambientali permette un indipendenza dalle importazioni di combustibile Ci fa della cogenerazione un appropriato mezzo per il raggiungimento degli obiettivi proposti dal protocollo di Kyoto 6 e dal pacchetto 20 20 20 7 Gli svantaggi riguardano soprattutto l applicazione pratica del concetto apparentemente semplice di cogenerazione che pu diventare difficoltosa a causa di tre circostanze a incongruenza tra le caratteristiche del calore reso disponibile dal ciclo di potenza ed il calore richiesto dalle utenze b sfavorevole ubicazione del ciclo di potenza rispetto alle utenze di calore c sfasamento temporale delle richieste di elettricit e calore I suddetti inconvenienti giustificano la necessit di affrontare il problema della scelta di un impianto cogenerativo attraverso un processo complesso che implica numerosi aspetti decisionali In primo luogo occorre effettuare un analisi di pre fattibilit tesa a stabilire le condizioni di convenienza tecnico economica ed a orientare la scelta su uno o pi tipologie impiantistiche Successivamente si passa all analisi di fattibilit progettuale finalizzata alla 208 vaas E Proposta di Piano Energetico Comunale tiet 5 e Comune di Salerno 0_ COMUNEIDISALERNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE definizi
227. e utilizzato per scaldare l acqua sanitaria I collettori solari termici sfruttano la radiazione solare sotto forma di calore e la accumulano riscaldando l acqua ad una temperatura compresa fra i 30 C e i 70 C A queste temperature l acqua pu essere utilizzata per soddisfare tutte le esigenze di acqua calda sanitaria domestica ma anche per il riscaldamento di piscine o anche come integrazione all impianto di riscaldamento invernale degli ambienti In questo caso l accoppiamento dei collettori solari con sistemi radianti a serpentina disposti a pavimento a soffitto o anche a parete pu rendere davvero significativo il contributo solare Anche nelle giornate invernali in cui l insolazione insufficiente e la temperatura non raggiunge i valori ottimali i collettori garantiscono comunque un risparmio di energia poich l acqua del serbatoio ha una temperatura superiore a quella dell acqua corrente dell acquedotto la quale di circa 10 12 C Inoltre nel periodo estivo il calore in eccesso fornito dai collettori solari pu trovare una efficace utilizzo come climatizzazione estiva Esso pu infatti alimentare un refrigeratore ad assorbimento chiller Questo impianto utilizza l energia termica fornita dei pannelli solari la quale tanto maggiore quanto alta la temperatura dell atmosfera e la radiazione solare per produrre il freddo necessario al raffrescamento degli ambienti L obiettivo di questa azione di diffonder
228. e utilizzo di tecniche integrative attive e passive per la produzione di calore e o energia basate su fonti di energia rinnovabili pannelli solari pannelli fotovoltaici serre solari per ridurre il fabbisogno di utilizzo di tecniche tradizionali 46 ma u Proposta di Piano Energetico Comunale e 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE e utilizzo di macchine per la produzione del calore e la climatizzazione di base che comportino le minori emissioni inquinanti in atmosfera nonch la loro adeguata collocazione nell ambito dell organismo edilizio e realizzazione di spazi verdi adeguatamente interrelati funzionalmente con gli edifici ed attrezzati con strutture realizzate utilizzando materiali il pi possibile naturali concepiti non solo come elemento di arredo urbano ma soprattutto come luoghi di riappropriazione del rapporto con l ambiente 2 5 1 Proposte di integrazione In una logica di integrazione il PEC ed il RUEC e di collaborazione con gli Assessorati preposti il gruppo di lavoro ha partecipato ad uno studio finalizzato a proporre ed aggiornare le norme di carattere energetico ambientale da inserire nel RUEC In particolare questo lavoro stato messo a punto sulla scorta del modello di RUEC elaborato nell ambito degli studi condotti dall architetto Alessandro Siniscalco per il dottorato di ricerca in Ingegneria Civile per l Ambiente ed il Territori
229. e varia a seconda che si debba intervenire su impianti esistenti o si debbano realizzare impianti nuovi In particolare laddove si riscontra per gli impianti esistenti la non corrispondenza alle normative UNI 11248 e L R 12 2002 necessario provvedere al completo o parziale rifacimento degli impianti Per cui soltanto dopo un serio studio di fattibilit specifico per tipologia di strada il progettista tenuto a seguire criteri diversi a seconda se gli impianti siano nuovi o esistenti Per gli impianti nuovi i criteri da seguire sono e Minimo costo complessivo annuo A parit di prestazioni il progettista sceglier tra tutte le soluzioni possibili quella che assicura il minor costo considerando la durata di vita dell impianto e Minor costo di dismissione a fine vita dell impianto e Ecosostenibilit In Italia il Consiglio dei ministri ha recepito col Decreto legislativo n 151 del 25 luglio 2005 la direttiva europea RAEE 2002 95 CE e 2002 96 CE relativa alla riduzione delle sostanze pericolose per la salute e per l ambiente nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche e dello smaltimento dei rifiuti da esse derivanti Per gli impianti esistenti i criteri da seguire sono e Minor tempo di ritorno dell investimento Tra tutte le soluzioni possibili si sceglie quella che assicura un tempo di ritorno minore dell investimento e Minor costo di dismissione a fine vita dell impianto e Ecosostenibilit L intervent
230. ealizzazione di una campagna informativa che preveda l organizzazione di uno sportello informativo sportello energia telefonico telematico in collaborazione con i produttori ed installatori 4 monitoraggio e diffusione dei risultati con produzione di idoneo materiale informativo Il risparmio energetico che si pu ottenere con la sostituzione di una caldaia tradizionale con una caldaia ad alta efficienza considerando sia il riscaldamento che la produzione di acqua calda sanitaria si aggira attorno al 25 NOTE ED OSSERVAZIONI In presenza di una rete di teleriscaldamento o in previsione di una sua creazione bisogna confrontare l efficacia in termini energetico ambientali delle diverse soluzioni impiantistiche Si dovr procedere allo stesso modo nel caso si consideri l opportunit dell installazione di pompe di calore 273 za Vus e Proposta di Piano Energetico Comunale 2 amp Comune di Salerno COMUNE DISALERNO ee www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE AREA TEMATICA Impianti termici SCHEDA 3 2 Pompe di calore ad elevato rendimento DESCRIZIONE L installazione di pompe di calore ad elevato rendimento rappresentano attualmente una soluzione competitiva rispetto agli altri sistemi di di climatizzazione invernale La maggior parte delle pompe di calore sono reversibili quindi possono essere usate anche per il condizionamento estivo La pompa di calore funziona ad elettricit
231. edura di calcolo In particolare sono stati utilizzati i risultati proposti dal gruppo di lavoro CORINAIR Coordination information air della Commissione delle Comunit Europee II modello di sistema dei trasporti risulta composto da un modello di offerta di trasporto rappresentativo di tutte le infrastrutture e i servizi di trasporto della citt di Salerno da una stima della domanda di mobilit stradale e da un modello di interazione domanda offerta per tutti i dettagli si veda l appendice al testo Per la stima della domanda di mobilit stradale interessante la citt di Salerno sono stati utilizzati pi tipologie di dati da fonte i dati ACI disponibili dal 2002 al 2007 riguardanti la composizione del parco veicolare le statistiche annue della CSTP la domanda di mobilit sistematica che interessa il comune di Salerno censita dall ISTAT nel 2001 e alcuni conteggi di traffico disponibili sul territorio comunale rilevati tra il 2003 e il 2008 Da un elaborazione dei dati ACI si stimata una crescita del parco veicolare del comune di Salerno da oltre 102 mila veicoli nel 2002 a circa 109 mila veicoli nel 2007 Di questi circa il 73 sono autovetture il 17 motocicli il 9 veicoli merci e circa l1 bus CATEGORIA VEICOLI 2007 AUTO 79 367 72 9 MOTOCICLI 18 788 17 3 BUS 563 0 5 MERCI PESANTI 1 641 1 5 MERCI LEGGERI 8 489 7 8 TOTALE 108 848 100 Tabella 46 Composizione del parco veico
232. efici economici dovuti al risparmio nell acquisto dell energia elettrica e risparmio della fonte energetica primaria nell ordine del 50 rispetto alla produzione di elettricit calore e freddo separatamente e riduzione nelle emissioni specifiche di inquinanti atmosferici e gas clima alteranti NOTE ED OSSERVAZIONI Rispetto ad altri Paesi europei la cogenerazione di piccola taglia trova in Italia un quadro normativo piuttosto favorevole soprattutto grazie a tre fattori sconti fiscali grazie alla defiscalizzazione del combustibile di cui godono gli autoproduttori italiani il periodo di ritorno di un investimento in cogenerazione generalmente inferiore ai quattro anni incentivi sono disponibili incentivi e contributi finanziari fino al 30 del costo complessivo d investimento vincoli ambientali gli impianti di cogenerazione con potenza termica inferiore a 3 MW se alimentati a metano o GPL e inferiore a 1 MW se alimentati a benzina o gasolio rientrano nelle attivit che comportano un inquinamento atmosferico poco significativi A questi vantaggi per si contrappone un iter burocratico lungo ed oneroso infine un altro ostacolo alla sviluppo della micro cogenerazione rappresentato dalla liberalizzazione del mercato energetico Le aspettative di tariffe pi basse infatti sono sfavorevoli per tutti i progetti che richiedono un investimento iniziale elevato 282 za Vus e Proposta di Piano Energetico Comunale
233. el Comune di Salerno a partire dalle quali possibile stimare l energia producibile installando aerogeneratori di piccola e media taglia 13 1 2 Metodo d analisi Per la stima del potenziale eolico del comune di Salerno ci si avvalsi dell impiego dell atlante eolico redatto dalla societ CESI SpA 6 nell ambito delle attivit di ricerca riguardanti il Sistema 34 Questo capitolo stato sviluppato dal prof Antonio Piccolo e dall ing Pierluigi Siano del DIIIE La bibliografia citata riportata in una sezione a parte 18 1 3 186 zs vaa Proposta di Piano Energetico Comunale 5i 5 q I Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE a Elettrico Nazionale Tale atlante costituito da mappe rappresentate su sfondo cartografico in scala 1 750 000 la sua costruzione stata condotta in due fasi gt in una prima fase stato impiegato il modello matematico WINDS attraverso cui sono stati ricavati i flussi di vento in un dominio tridimensionale Su questa base si sono costruite mappe di vento in funzione dell altezza dal suolo partendo da dati di vento in alta quota sfruttando i dati dell European Centre for Medium Range Weather Forecast ECMWF di Reading Gran Bretagna e tenendo altres conto dell orografia e delle caratteristiche del terreno database dell U S Geological Survey gt la seconda fase ha riguardato la raccolta e l elaborazione dei dati anemometric
234. ell edifico al Sole e quindi all illuminazione naturale consente di ottenere un risparmio energetico legato alla minore necessit di luce artificiale ma soprattutto un aumento notevole della qualit della luce e del comfort dell utenza Al corretto orientamento dell edificio deve corrispondere una corretta progettazione degli elementi interni in particolare gli ambienti nei quali si svolge la maggior parte della vita abitativa devono essere disposti a Sud Est Sud e Sud Ovest conformemente al loro fabbisogno di Sole Gli spazi che hanno meno bisogno di riscaldamento e di illuminazione quali ad esempio box ripostigli lavanderie e corridoi devono essere disposti lungo il lato Nord e servire da cuscinetto fra il fronte pi freddo e gli spazi pi utilizzati NOTE ED OSSERVAZIONI Questa azione non comporta alcun costo aggiuntivo ma solo una maggiore cura e attenzione nella fase di progettazione Le verifiche per questo requisito possono essere fatte in fase progettuale tramite l uso di maschere di ombreggiamento costruite mediante diagramma solare o assonometria solare o goniometro solare l utilizzo della progettazione CAD semplifica enormemente questa valutazione consentendo di visualizzare e misurare le superfici illuminate dal Sole nelle ore stabilite Un vincolo a quest azione potrebbe essere rappresentato dal regolamento urbanistico comunale 263 pe veni ls Proposta di Piano Energetico Comunale ji amp e Comune d
235. ella domanda energetica in particolare di quella pubblica grazie all efficienza e alla razionalizzazione e diversificazione e decentramento della produzione energetica favorendo l uso delle fonti rinnovabili e dei nuovi vettori ad esse associabili e creazione di uno spazio comune per la ricerca e il trasferimento tecnologico e coordinamento delle politiche del settore e dei relativi finanziamenti Il Documento indica una serie di obiettivi specifici e generali come delineato in modo preliminare dalle Linee di indirizzo strategico approvate con il DGR n 968 del 30 maggio 2008 giungendo dunque al termine di un percorso di un attivit di analisi avviata nel 2008 Si colloca pertanto alla fine del percorso tracciato dalla programmazione delle Linee Guida e come punto di partenza per l applicazione concreta attraverso un Piano d Azione Ambientale Energetico PAE da definire nell ambito dell aggiornamento del PASER 2009 La Regione intende dunque effettuare questo cambiamento profondo attraverso le Linee guida del PEAR che hanno definito le finalit l approccio metodologico e gli obiettivi di seguito sintetizzati come previsto dalla programmazione energetica regionale 32 pla i ns ii ll COMUNE DI SALERNO 0 Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 18 Interventi sulla domanda Interventi sull offerta Stabilizza
236. enerazione di energia e di altri fattori che considerino i seguenti aspetti e caratteristiche termiche e di permeabilit dell edificio e impianti di riscaldamento e di produzione dell acqua calda sanitaria impianti di climatizzazione impianti di ventilazione e impianti di illuminazione e posizione ed orientamento dell edificio sistemi solari passivi e di protezione dalla radiazione solare illuminazione naturale e ventilazione naturale e qualit dell ambiente interno L efficienza energetica di un edificio deve comprendere l indicatore dell emissione di CO2 Il certificato deve prevedere valori di riferimento per rendere possibile una verifica ed un confronto dell energia consumata ed eventualmente l elenco delle misure consigliate per il miglioramento dell efficienza energetica NOTE ED OSSERVAZIONI Nel caso che la certificazione evidenziasse l appartenenza ad una classe sotto a una soglia minima si dovrebbe prevedere l obbligo di sottoporre l edificio ad un audit energetico al fine di individuare con maggior precisione gli interventi minimi necessari per riportare l efficienza energetica dell edificio sopra il livello minimo tali interventi potrebbero essere resi vincolanti dall amministrazione locale stabilendo un idonea procedura nel regolamento edilizio La strategia da adottare potrebbe consistere nella verifica delle direttive comunitarie in materia e nell estensione della certificazione energetica d
237. energetico nell edilizia Decreto Legislativo n 26 del 2 02 2007 attuazione della direttiva 2003 96 CE che ristruttura il quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e dell elettricit Decreto Legge n 73 del 18 06 2007 testo coordinato del Decreto Legge 18 giugno 2007 n 73 Decreto Legislativo del 30 05 2008 attuazione della direttiva 2006 32 CE relativa all efficienza degli usi finali dell energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93 76 CEE Decreto 2 03 2009 disposizioni in materia di incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare D Lgs 81 2008 testo unico della sicurezza misure di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro DM 37 2008 sicurezza degli impianti elettrici all interno degli edifici 179 x ua Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e oe www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE a DECRETO 19 02 2007 criteri e modalit per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare in attuazione dell articolo 7 del decreto legislativo 29 dicembre 2003 n 387 Legge 23 12 2009 n 191 disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello stato legge finanziaria 2010 CEI 64 8 impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alte
238. ento storico della domanda mondiale di energia 1980 2009 Contestualmente alla continua crescita dei prezzi in parte legata al decrescente divario fra domanda e offerta dei beni energetici sui mercati internazionali l attuale panorama energetico vede una crescente domanda di combustibili fossili nonostante la crisi finanziaria mondiale Il fabbisogno di energia si intensificato con la domanda di petrolio addirittura raddoppiata per la crescita economica della Cina e dell India che hanno mantenuto alti i livelli dei consumi energetici 14 x ua E Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUINFIDISALERO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE interni seppur colpite dalla depressione economica Anche la dipendenza dalle importazioni in primis dell Unione Europea continua ad aumentare di anno in anno La quota crescente della dipendenza dall import oltre a comportare rischi politici ed economici dovuti alla forte pressione mondiale sulle risorse energetiche desta inquietudini circa la sicurezza o le difficolt di approvvigionamento Eppure la situazione attuale pone anche i paesi produttori in una situazione di dipendenza reciproca che devono garantire la sicurezza energetica internazionale e la stabilit economica del proprio paese oltre a condividere un azione efficace contro i cambiamenti climatici Finanche con ripercussioni talvolta differenti gli effetti di tale
239. enziale risparmio energetico Potenziali effetti occupazionali Udine Marzo Le schede d Azione sono presentate in Altri benefici 15 x 52 2004 maniera molto dettagliata Costi Ostacoli e vincoli normativi istituzionali e territoriali Barriere di mercato Accettabilit degli utenti e o degli operatori Indicatori per la valutazione dell azione Obiettivo dell azione Soggetti promotori 3 si Attori coinvolti o coinvolgibili Le schede d azione sono descrittive delle Pi 6 REN Passi dell azione attivit in cantiere o programmate per il i s PORRE nno Potenziale risparmio energetico e delle emissioni biennio successivo alla stesura del PEC Sono NE if Altri benefici di tre tipologie diverse nei NERI i P Costi complessivi Azioni che riguardano l introduzione di a 3 2 1 DC ci x Accettabilit degli utenti e o degli operatori Venezia Dicembr criteri energetici in strumenti procedurali ch 41 Lin FAR Interazione con altre azioni del piano 53 e 2004 pianificatori e di regolamentazione comunali Progetti realizzativi a diverso stato di avanzamento Azioni di educazione informazione e promozione Interazioni con altri piani Indicatori per la valutazione dell azione Le schede d azione sono aggiornate a Dicembre 2004 mentre il PEC stato redatto a Ottobre 2003 Per questo motivo per ciascuna scheda realizzazione in attesa di verifica o nuova Tabella 6
240. eolico molto maggiore rispetto all Italia 85 Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno ASK www dimec unisa it PEC_Salerno seg COMUNE DI SALERNO oo 0 PIANO ENERGETICO COMUNALE Il settore civile in particolare detiene grandi potenzialit di riduzione dei consumi e delle emissioni correlate sebbene sia difficile controllare l efficacia delle azioni trasporti rappresentano il settore pi critico anche per la difficolt di intraprendere efficaci interventi di contenimento della domanda energetica e delle emissioni evidenziando chiaramente questa ultima grande problematicit peculiare del settore Tale criticit giustifica gli sforzi dell Amministrazione verso interventi di natura radicale quali l adozione della Metropolitana che dovrebbe avviarsi a breve Anche per i consumi della Pubblica Amministrazione degli edifici comunali e dell illuminazione si possono ipotizzare importanti razionalizzazioni Per questi e tanti altri motivi grandi attese sono riposte nelle potenzialit delle azioni di politica energetica connesse alla promozione e allo sviluppo della programmazione delineata dal PEC A tal proposito interessante confrontare i risultati ottenuti per il comune di Salerno con quelli dei PEC per alcuni altri comuni italiani Bologna e Foggia e con quelli relativi al PEAR della regione Campania Il dato del consumo energetico per settore Tabella 33 vede nel caso di Salerno una prevalenz
241. erazioni tecniche ed economiche in primis necessario rispettare la normativa in materia di sicurezza stradale e quindi considerare le necessit dovute alla pubblica sicurezza alla tutela del patrimonio artistico e alla incentivazione delle attivit sociali Solo dopo aver adempiuto a tali obblighi possibile rivolgere i propri sforzi all ottimizzazione dei costi di esercizio e manutenzione dell impianto e al contenimento del flusso luminoso disperso 138 iii COMUNE DI SALERNO va E Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Le variabili in gioco per una adeguata illuminazione pubblica sono molte in funzione sia delle caratteristiche ambientali e delle necessit e peculiarit dell area da illuminare che delle caratteristiche degli impianti gi esistenti su tale area e sui quali si vuole intervenire Il progettista tenuto all osservanza delle attuali normative in materia ossia Regione Campania Legge Regionale n 12 del 25 luglio 2002 Norme per il contenimento dell inquinamento luminoso e del consumo energetico da illuminazione esterna pubblica e privata a tutela dell ambiente per la tutela dell attivit svolta dagli osservatori astronomici professionali e non professionali e per la corretta valorizzazione dei centri storici Norma EN 13201 2 2004 Illuminazione stradale Requisiti prestazionali Norma UNI 11248
242. erghi e ristoranti crediti e assicurazioni ecc Per Terziario Elettrici Consumi elettrici complessivi la disaggregazione in base agli usi finali si potuta fare solo una stima di massima a causa della mancanza di estese analisi statistiche Gli usi finali pi consistenti sono l illuminazione l office equipment e il condizionamento Per ogni edificio scolastico i Per calcolare i consumi energetici stata dati necessari sono utilizzata una metodologia di calcolo e Volume definita dall ENEA e dal FIRE che si basa e Superficie sul confronto fra i consumi di combustibile bbli Parco edilizio e Rapporto effettivamente misurati durante un anno Pu ICO scolastico comunale i Superficie Volume solare nell ambito dell edifico e delle e Fattore di classi di consumo di riferimento calcolati normalizzazione Fe su un significativo campione di edifici e Consumi di scolastici nazionali suddivisi per tipologie combustibile e Numero di veicoli ed autovetture presenti nel Comune di Foggia Piano Energetico R o motorizzazione nel Regionale Comune di Foggia Trasporti ACI e Numero di Ministero delle autoveicoli per tipo di alimentazione Infrastrutture benzina metano gasolio ecc e per classificazione EURO 251 i l Comune DI SALERNO PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno PEC PIACENZ
243. eria di energia 26 Regione Friuli Venezia Giulia LEGGE REGIONALE 18 06 2007 N 015 Misure urgenti in tema di contenimento dell inquinamento luminoso per il risparmio energetico nelle illuminazioni per esterni e per la tutela dell ambiente e dell attivit svolta dagli osservatori astronomici 27 Regione Sardegna Legge Regionale 29 maggio 2007 n 2 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione legge finanziaria 2007 28 Regione Sardegna Deliberazione Giunta Regionale 48 31 07 del 29 11 2007 Linee guida e modalit tecniche d attuazione per la riduzione dell inquinamento luminoso e acustico e il conseguente risparmio energetico art 19 comma 1 L R 29 maggio 2007 n 2 Finanziamento agli Enti pubblici Euro 3 000 000 29 Provincia Torino Deliberazione Consiglio Provinciale n 330414 del 10 febbraio 2004 Linee Guida per l applicazione della l r 31 2000 Indirizzi e disposizioni per la prevenzione e la lotta all inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche 30 Provincia Autonoma Trento Legge Provinciale 3 ottobre 2007 n 16 Risparmio energetico e inquinamento luminoso 235 za via Proposta di Piano Energetico Comunale 5 a Comune di Salerno an COMUNE DI SALERNO E www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 31 Provincia Autonoma Bolzano Legge Provinciale del 10 giugno 2008 n 4 art
244. erno PIANO ENERGETICO COMUNALE Gi iii 2 4 Il PEAR Campania Il contesto sociale e economico della Regione Campania ulteriormente penalizzato dai costi energetici pi elevati rispetto alla media europea e nazionale a fronte di un territorio in condizioni idonee per una valorizzazione delle proprie risorse di energia alternative richiede la definizione di una strategia chiara di interventi La riconversione del sistema Campania in un modello efficiente sia nelle modalit di produzione che di consumo non pu che avvenire attraverso la pianificazione energetica ambientale territoriale A tal dunque la Regione Campania dopo aver pubblicato nel 2001 degli studi preliminari 9 ha presentato nel corso del 2009 una proposta di Piano Energetico Ambientale Regionale PEAR quale strumento per la programmazione di uno sviluppo economico ecosostenibile mediante interventi atti a conseguire livelli pi elevati di efficienza competitivit flessibilit e sicurezza nell ambito delle azioni a sostegno dell uso razionale delle risorse del risparmio energetico e dell utilizzo di fonti rinnovabili non climalteranti 10 II PEAR assume quale saldo riferimento la politica energetica dell UE e i relativi obiettivi del pacchetto clima e secondo il meccanismo di burner sharing considera gli strumenti peculiari per l attuazione degli interventi su scala regionale pilastri programmatici su cui si basa il documento sono e riduzione d
245. erno PIANO ENERGETICO COMUNALE ti artificiali ma realizzando un inverdimento con diverse tecniche e tipologie di piante tetto verde Questa soluzione si pu attuare in condizioni di copertura piana o con limitata pendenza su edifici o manufatti di diverso tipo 293 ui Proposta di Piano Energetico Comunale tat amp e Comune di Salerno COMUNE DISALERNO ee www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE AREA TEMATICA Pianificazione urbana sostenibile SCHEDA 6 2 Interventi sul sistema dell Illuminazione pubblica DESCRIZIONE L illuminazione rappresenta un settore estremamente importante per quanto riguarda le possibilit di attuare un efficace risparmio energetico Il consumo di energia elettrica per l illuminazione pubblica pu essere notevolmente ridotto grazie all adozione di dispositivi tecnologicamente avanzati e ad alta efficienza Un azione atta a creare una base dati completa e aggiornabile sul patrimonio lampade installato all interno del territorio comunale consentir di definire un programma di sostituzione delle lampade obsolete e di pianificazione della manutenzione dell intero parco lampade L adozione di una strategia di risparmio energetico nell ambito dell illuminazione potrebbe arrivare a definire un vero e proprio Piano comunale dell illuminazione pubblica RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI RUEC Salerno REQUISITI APPLICATIVI TIPOLOGIA DI INTERVE
246. erobica e fermentazione alcoolica e estrazione di olii e produzione di biodiesel e transesterificazione In Figura 91 sono sintetizzati i processi di trasformazione delle principali forme di biomassa in biocombustibili 210 E vasi a Proposta di Piano Energetico Comunale amp e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE j Lignocellulosiche i Amidacee i Zuccherine i Oleaginose i I I I i I mais e patate 1 a g e 3 TE OAE EE lam o di i 7 Mei E PENTET E S cai a dontik Acidificazione hasut Idrolisi i I dadini dei I LOSE VE O CRITERI st nia sai i e OE E E ROSA E Sa i Gassificazione I i Fermentazione Esterificazione I i Cache scene die i ARA SE ESNS I E I E AEN Ooo n ul E PELE A E A D fr I l fr I fr I Gas misto I Etanolo i Biodiesel i Olio I r AEE NA ETEA e pece I ARTICO PERINI TERI VEDA ORRORI I 1 edi a ane ana Daonnan anaa I Figura 91 Principali combustibili da biomassa fonte 8 16 2 1 Vantaggi e considerazioni sull utilizzo delle biomasse L utilizzo delle biomasse costituisce uno strumento valido per affrontare le attuali problematiche energetiche ed ambientali Infatti si tratta di una fonte energetica inesauribile e in termini di salvaguardia ambientale consente una sensibile riduzione delle emissioni di gas serra oggi in crescente aumento a causa dell utilizzo prevalente di combustibili fossili A differenza d
247. esidenziale Metano Cucina ed acqua calda 1 Metano Cucina acqua calda e riscaldamento 1 Metano Ristorazione e Panifici 1 Metano Riscaldamento e acqua calda commerciale industriale enti pubblici caserme 0 5 0 5 Metano Riscaldamento e acqua calda enti scolastici 1 Metano Riscaldamento e acqua calda commerciale industriale industriale promiscuo 0 5 0 5 Consumo gasolio escluso autotrazione 0 25 0 25 0 25 0 25 Gasolio autotrazione GPL autotrazione 1 Benzina autotrazione 1 Tabella 9 Matrice di ripartizione per settori Mentre in molti casi stato possibile individuare con precisione il settore di afferenza in altri casi caratterizzati peraltro da consumi energetici pi limitati non stato possibile effettuare una assegnazione univoca In mancanza di un criterio pi specifico i relativi consumi sono stati quindi equiripartiti tra i possibili settori interessati La eventuale disponibilit di ulteriori dati derivanti da indagini campionarie potranno in futuro consentire una ripartizione pi precisa 52 ven ai Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Inoltre il bilancio viene impostato con particolare riferimento alle utenze civili e ai trasporti sia pubblici che privati Considerate infatti le dimensioni territoriali i consumi energetici del Comune posson
248. essere gestito e mantenuto nel tempo da personale qualificato Reattori elettronici punto punto dimmerabili La regolazione del flusso avviene direttamente nel punto luce tramite un ballast elettronico Pro soluzione flessibile ed energeticamente efficiente elevata durata della lampada sono gli unici che garantiscono elevate durate nel tempo delle sorgenti per la loro precisa gestione delle grandezze elettriche Watt Ampere Volt 145 vaa E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Gi 2 Contro e la certificazione del sistema ballast pi apparecchio illuminante Costo di mercato del solo ballast 90 150 euro punto luce Contro per ballast pretarati in fabbrica e potrebbero non rispondere alle leggi regionali che impongono la riduzione ENTRO le 24 e comando su cavo dedicato o con onde convogliate oneroso Costo del sistema completo del comando tra i 160 ed i 180 euro punto luce Reattori punto punto biregime Il flusso luminoso pu essere o quello nominale regime normale oppure abbassato al 50 regime ridotto Pro e soluzione affidabile e collaudata a differenza dei reattori elettronici e dai costi inferiori e costo compreso comando tra 120 e 140 euro pl Contro e non incrementano la durata delle lampade in quanto non stabilizzano la tensione Regolatori di flusso telecontrollati Sono sistemi che tr
249. etica del terziario aumenta L emancipazione dai combustibili tradizionali risulta un processo ancora limitato gas naturale e prodotti petroliferi infatti continuano a rappresentare insieme il totale delle fonti utilizzate dal Comune Giacch l aliquota dell energia elettrica presente nel bilancio si considera importata anche per il mix energetico della generazione elettrica regionale nonostante sia difficile attribuire la provenienza dell energia primaria utilizzata direttamente per gli usi comunali risulta ancora sbilanciato verso i combustibili fossili tradizionali Si rileva inoltre che pressoch nullo al momento il termine relativo alle fonti rinnovabili Questa situazione tradotta in cifre dal bilancio energetico complessivo mostra che i consumi di energia elettrica coprono quasi il 40 del fabbisogno richiesto il metano pesa per pi del 20 e tra i prodotti petroliferi l aliquota del gasolio maggiore rispetto a quello della benzina mentre il GPL contribuisce meno del 2 Tali risultati sono stati confermati dalla procedura bottom up pi affidabile essendo basata sul censimento dei fabbisogni energetici e delle emissioni e dall approccio deduttivo top down costruito invece a partire dai dati regionali presentati dal PEAR Le fonti rinnovabili considerato soprattutto il potenziale eolico e solare del Comune si spera che possano aumentare all interno del mix energetico utilizzato grazie a a ritmi molto sostenuti di
250. ezionate Velocita media annua del vento a 25m s l t s m n MO r T wE n FEI E Le pr a fs i a FAE RATA i i a 25m s l t s m fa ade 4 4 DITE LI lt 500 MWh MW e ti EE A RITA da 500 a 1000 MWh MW Aste i MerfCalt a b el San Xie toer da 1000 a 1500 MWh MW da 1500 a 2000 MWh MW da 2000 a 2500 MWh MW A o da 2500 a 3000 MWh MW da 3000 a 3500 MWh MW I_ da 3500 a 4000 MWh MW sd gt 4000 MWh MW Figura 78 Velocit media annua m s e Producibilit specifica h a 25 m s l t s l m 188 a ui CF Proposta di Piano Energetico Comunale it amp e Comune di Salerno ll e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE O Entit selezionate Velocita media annua del vento a 50m s 1 t s m lt 3m s da 3a 4 m s da 4a Sm s Bi da 5a 6m s da 6a 7 m s G da 7a 8 m s da 8a 9 m s mi da 9a 10 m s da 10a 11 m s 5 gt 11 m s O Entit selezionate Producibilita specifica a 50m s l t s lI m lt 500 MWh MW da 500 a 1000 MWh MW da 1000 a 1500 MWh MW da 1500 a 2000 MWh MW da 2000 a 2500 MWh MW 5 da 2500 a 3000 MWh MW da 3000 a 3500 MWh MW da 3500 a 4000 MWh MW D gt 4000 MWh MW gi 120 Eboli 145 O j n Figura 79 Velocit media annua m s e Producibilit specifica h a 50 m s l t s l m 189 E Proposta di Piano Energetico Comunale i e Comune di Salerno e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETIC
251. ffetti benefici sui carichi termici del fabbricato ma anche sui rendimenti di conversione dei pannelli fotovoltaici la cui efficienza si riduce al crescere della temperatura Per i pannelli al silicio cristallino i pi usati la riduzione dell ordine dello 0 50 per grado 78 Una riduzione della temperatura media di 20 gradi produrrebbe quindi un aumento di rendimento del 10 che si traduce in una maggiore potenza elettrica 9 1 7 Riutilizzo delle acque Altre sinergie interessanti possono nascere anche dalla eventuale presenza di condizionatori sulle terrazze o nell edificio in questo caso si potrebbero riutilizzare le acque di condensa come acque di irrigazione invece di disperderle nell ambiente o riversarle nelle condotte di scarico 159 x ua E Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 10 Azioni di informazione e sensibilizzazione 10 1 1 Sportello energia Lo sportello energia un servizio di front office di crescente diffusione nell ambito di comuni e province italiani Il servizio risponde all impellente esigenza di fornire maggiori informazioni riguardanti il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili anche al fine di tutelare i cittadini riguardo alle molte discordanti offerte ed informazioni spesso di non facile valutazione presenti in questo mercato Diversi studi hanno rilevato una sc
252. finalizzato all istituzione di un servizio di Car Pooling per i collegamenti tra Salerno ed il territorio connesso ed il Campus di Fisciano Il progetto ha gi ricevuto il patrocinio della Provincia di Salerno e del Comune di Salerno ed un finanziamento da parte del POGAS oggi Ministero della Giovent ai sensi del bando del concorso Giovani Idee Cambiano l Italia Il sistema presenta caratteristiche ibride in quanto si basa su di una elaborazione centralizzata automatizzata delle richieste ma adopera internet e la telefonia cellulare per dialogare costantemente con gli utenti 164 ua Sins Ta Proposta di Piano Energetico Comunale fdt B bd Comune di Salerno Mu COMUNEDSALEBNO 0 www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 11 Potenzialit delle fonti di energia rinnovabile 11 1 1 Generalit Si analizzano nei prossimi capitoli le potenzialit legate alle fonti di energia rinnovabile In particolare vengono esaminate la fonte solare con particolare riferimento al fotovoltaico l energia eolica l energia idroelettrica l energia ottenibile dal mare e le biomasse 11 1 2 Energia Solare Fotovoltaica Negli ultimi anni la fonte solare fotovoltaica continua a manifestare una notevole crescita in Italia Secondo recenti studi 100 l incremento medio annuo stimato per il periodo 2005 2010 del 119 con una crescita maggiore rispetto alla media europea che invece stimata attorno al 26 indice CAGR F
253. finitivo Non pubblicata nella II mercato interno dell energia misure Gazzetta ufficiale coordinate in materia di sicurezza Comunicazione della Commissione dell approvvigionamento energetico 2005 COM 2005 265 definitivo Libro verde sull efficienza energetica Fare di pi con meno 8 marzo 2006 COM 2006 105 definitivo Libro verde una strategia europea per un energia sostenibile competitiva e sicura 19 ottobre 2006 COM 2006 545 Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale Piano d azione per l efficienza energetica 16 novembre 2006 Sec 2006 1500 definitivo Summary report 10 gennaio 2007 COM 2007 1 definitivo Comunicazione della Commissione al Consiglio europeo e al Parlamento europeo Una politica energetica per l Europa 18 19 marzo 2007 CONCL1 Piano d azione 22 novembre 2007 COM 2007 723 definitivo Piano strategico europeo per le tecnologie energetiche PIANO SET Verso un futuro a bassa emissione di carbonio 19 20 Giugno 2008 CONCL 2 Tabella 3 Documentazione Ufficiale della CE In sintesi gli interventi da sostenere in ambito comunitario delineati nei Documenti pubblicati dalla Unione Europea riguardano l integrazione dei mercati elettrici nazionali la reale apertura e integrazione del mercato del gas gli investimenti nelle infrastrutture prioritarie di trasporto e di stoccaggio
254. forme ad esempio per una riconversione del 30 del parco veicolare corrisponder una riduzione del 5 dei consumi di Diesel con un consumo totale annuo di 25 4 mila tonnellate e del 2 dei consumi di benzina con un consumo totale annuo di 11 4 mila tonnellate Per quanto riguarda le emissioni da traffico stradale Tabella 53 e Figura 64 si stima che a fronte di una riconversione del 10 20 e 30 corrisponder una riduzione delle emissioni di CO equivalente dell ordine del 2 con un totale annuo di 124 mila tonnellate emesse del 5 con un totale annuo di 121 mila tonnellate e del 6 con un totale annuo di 119 mila tonnellate mentre per quanto riguarda il PM10 Tabella 53 e Figura 65 si stima una riduzione rispettivamente del 14 con un totale annuo di 46 tonnellate emesse del 26 con un totale annuo di 39 tonnellate e del 37 con un totale annuo di 33 tonnellate Tabella 52 Consumi energetici del parco veicolare per il rinnovo di tutte le categorie veicolari di riconversione Consumo Consumo Var Var Consumi Var veicoli Benzina t Diesel t Benzina Diesel tot tep totale 0 11 643 26 684 0 0 42 790 0 10 11 547 26 244 1 2 42 200 1 20 11 452 25 758 2 3 41 560 3 30 11 360 25 413 2 5 41 078 4 Tabella 53 Emissioni del parco veicolare per il rinnovo di tutte le categorie veicolari di riconversione Emissio
255. garantendo in maniera integrata e trasversale servizi di diagnosi energetica contracting pianificazione L informazione di base dello sportello viene in genere supportata da schede tematiche sui temi legati all energia BIOMASSE BIOGAS SOLARE TERMICO SOLARE FOTOVOLTAICO EOLICO IDROELETTRICO RISPARMIO ENERGETICO Le schede contengono le informazioni di maggiore utilit per i cittadini e sono disponibili sia in cartaceo sia allo Sportello e sul sito Internet Ogni scheda contiene la definizione della fonte energetica gli impianti compatibili con il territorio le infrastrutture necessarie il materiale utilizzato per produrre energia le tipologie di impianti per la produzione di energia termica e di energia elettrica Ai dati tecnici si aggiungono informazioni di natura pratica come costi tempi di ammortamento vantaggi e svantaggi normativa di riferimento autorizzazioni amministrative necessarie incentivi ed agevolazioni esperienze pilota aziende e professionisti di riferimento altre notizie eventuali 161 a Vanta Proposta di Piano Energetico Comunale fac a I Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Attenzione peculiare posta nella realizzazione del sito web utilizzato come strumento di comunicazione privilegiato Lo sviluppo di questi strumenti in particolare ha reso possibile un confronto pi aperto tra cittadini ed amministrazioni facendo emergere suggerimen
256. guarda l uso Bollettino contrattualit 1 cucina queste abitazioni stato ricavato in base cucina riscaldamento T2 riscaldamento NS ua N Petrolifero del a x alla differenza tra le utenze servite da gas La ripartizione territoriale dei Termici M individuale T3 riscaldamento i x Ministero centralizzato ed il numero complessivo di utenze consumi stata effettuata dell industria del Per gli altri Jeito energetici derivato dal numero di contratti di energia calcolando il fabbisogno energetico ustria Aoh recenti idat 4 vendite elettrica per uso abitativo Ad ogni utenza degli edifici a partire da dati Settor Residenzial Commercio e a ui E R stato attribuito un consumo pari al riguardanti le caratteristiche e e dell Artigia nato P consumo medio per utenza di gas naturale geometriche degli edifici le epoche Per quanto riguarda il GPL si sono di costruzione e i valori medi delle considerate le vendite a livello provinciale caratteristiche termo fisiche opportunamente riscalate al livello trasmittanze disaggregati per le comunale in base al numero di abitanti Dal parti costituenti l involucro momento che il valore cos ottenuto contempla tanto gli usi nel residenziale che nel terziario si utilizzata una ripartizione paritaria tra i due settori Consumi di energia elettrica in La ripartizione in usi finali stata termini di numero di utenze e ottenuta incrociando il dato di consumi associati e dat
257. h Si pu osservare come i dati storici Tabella 23 Figura 21 mostrino un trend decrescente del fattore di emissione la valutazione delle emissioni al 2008 si potr quindi ritenere approssimata per eccesso Energia Metano Gasolio Benzina GPL elettrica KgCO kWh KgCO smc KgCO Kg KgCO Kg KgCO Kg 0 459 1 95 3 175 3 152 3 026 Tabella 22 Fattori di emissione di CO per i diversi vettori energetici awe J 1860 198 000 2001 20a 08 200a 2005 _2006 2007 gCO2 kWh 562 508 496 511 504 481 482 474 459 Tabella 23 Fattori di emissione di CO per unit di energia elettrica prodotta gC0 kWh relativi alla media della produzione elettrica italiana 59 70 i COMUNE DI SALERNO EE PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno 0 1985 1990 1995 2000 2005 2010 Figura 21 Fattori di emissione di CO per unit di energia elettrica prodotta gC0 kWh relativi alla media della produzione elettrica italiana e linea di tendenza 59 Le emissioni complessive attribuibili al territorio del comune di Salerno sono stimate in circa 595 mila tonnellate annue La disaggregazione per settore di attivit Tabella 24 Figura 22 mostra come il maggiore contributo sia legato al settore dei trasporti seguito dall industria dal terziario e dal residenziale L agricoltura gioca invece un ruo
258. hology 28 4 2008 2 Comune di Portogruaro PIANO D AZIONE PER IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA ENERGETICA E L USO DELLE RINNOVABILI IN CONTESTO URBANO 3 C G Justus W R Hargraves A Mikhail D Graber METHODS FOR ESTIMATING WIND SPEED FREQUENCY DISTRIBUTION Journal of Climate and Applied Meteorology 17 1977 4 N Eskin H Artar S Tolun WIND ENERGY POTENTIAL OF GOK EADA ISLAND IN TURKEY Renewable and Sustainable Energy Reviews 12 2008 5 A Ouammi R Sacile A Mimet WIND ENERGY POTENTIAL IN LIGURIAN REGION Renewable and Sustainable Energy Reviews 14 2010 2009 6 C D Lloyd P M Atkinson ASSESSING UNCERTAINTY IN ESTIMATES WITH ORDINARY AND INDICATOR KRIGING Computers amp Geosciences 27 2001 7 Atlante Eolico del CESI http www ricercadisistema it 8 Studio sull uso dell energia eolica dell Universit di Cagliari http www diee unica it caseifici show page php p aneolico 9 Network di EDIZIONI AMBIENTE http www nextville it 10 Autorit per l energia elettrica e il gas http www autorita energia it 11 Gestore Servizi Energetici http www gse it 12 www enel it enelsi 237 vaa E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno Comune pIsALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE iii 19 Indice delle figure Figura 1 Schema della piattaforma di calcolo del PEC 11 Figura 2 Previsioni dell
259. hore D PV film sottile I Biomase rifiuti Solare termico MT gassificazione T N _ B N Piccolo eolico O roc V uc A B Eolico Miniidro a Bomase iu omas rifiuti n Z sS combustione Biocarburanti gen e I x i Geotermico O a Solare termico BT Bassa Alta Figura 101 Situazione mondiale in relazione alle tecnologie per la generazione di energia ed efficienza energetica 230 za Vate Proposta di Piano Energetico Comunale 22 i e Comune di Salerno an COMUNE DI SALERNO e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 18 Bibliografia 1 Legge 9 gennaio 1991 n 10 http www dimec unisa it PEC Salerno Documenti Legge10 91agg02 pdf 2 Brundtland G H et al II futuro di noi tutti Rapporto della commissione mondiale per l ambiente e lo sviluppo 1988 Milano Bompiani 3 D H Meadows D L Meadows J Randers W W Behrens III The Limits to Growth Universe Books 1972 ISBN 0 87663 165 0 4 Relazione annuale sullo stato dei servizi dell AEEG Marzo 2009 http www autorita energia it it relaz ann relaz annuale htm 5 Kyoto Protocol Status of Ratification PDF United Nations Framework Convention on Climate Change 2008 10 16 http unfccc int files kyoto protocol status of ratification application pdf kp_ratification pdf 6 The Italian Photovoltaic Market 2008 pubblicato da EuPD Research e Assosolare http www caspi it documenti vari EuPD Research S
260. i La crisi segnata dal drastico blocco subito dalla crescita dei Paesi avanzati Stati Uniti Unione Europea e Giappone ha coinvolto anche le economie emergenti il cui tasso di sviluppo non ha oltrepassato il 4 5 nel 2008 rispetto all 8 nel 2007 Del resto se la crescita economica globale dipende fondamentalmente dal commercio estero con i Paesi industrializzati travolti da un consistente calo era prevedibile che anche le economie emergenti non potessero continuare a crescere Alla recessione economica mondiale si strettamente correlata la richiesta del fabbisogno di energia e l instabilit dei prezzi dei beni energetici che ha colpito duramente i mercati internazionali Il grado di anomalia registrato dagli hub negli ultimi anni ha infatti confermato il parallelismo impressionante tra la crescente quotazione dei combustibili particolarmente evidente per il petrolio e la recessione economica mondiale Le forti escursioni del prezzo del petrolio hanno avuto la capacit di rilevare la sensibilit dei mercati finanziari di amplificare i segnali provenienti dalle dinamiche che regolano la domanda e l offerta di energia Il conseguente impatto sulle quotazioni internazionali seppur dissimile sui paesi esportatori e importatori risulta comunque negativo 4 Gli effetti della recente crisi economica hanno influenzato la domanda di energia uno dei pi importanti settori dell epoca contemporanea sebbene l andamento mostri
261. i semplicemente ponendo in evidenza percorsi e monumenti e riuscendo a prolungare la permanenza dei turisti nella citt oltre il canonico orario di chiusura dei musei Inoltre l illuminazione di particolari ambiti urbani come parchi e piazze favorisce la socializzazione riuscendo a prolungare l ipotetica durata delle giornate e Il risparmio energetico si devono individuare le soluzioni tecnologiche che garantiscono contemporaneamente un minore consumo di energia elettrica e un servizio migliore Si pu ottenere un risparmio anche solo orientando i fasci luminosi in maniera razione evitando di illuminare il cierlo e adottando sistemi di temporizzazione pi flessibili ed efficaci e L ottimizzazione dei costi d esercizio e di gestione manutenzione un costo rilevante determinato dal monitoraggio degli elementi da sostituire un modo per diminuire i costi di gestione l adozione di sistemi informatici di autodiagnosi che consentirebbe di gestire in maniera pi razionale ed economica gli interventi di manutenzione Tra i contenuti presenti nel Piano comunale dell Illuminazione pubblica ci saranno 294 i S Vauda aa Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno Comune DI SALERNO e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE e l analisi puntuale dell esistente sistema di illuminazione pubblica e le sorgenti luminose e le tipologie di sostegni esistenti e le linee guida per
262. i Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE ns AREA TEMATICA Interventi di risparmio energetico negli edifici SCHEDA 2 2 Geometria dell edificio DESCRIZIONE Per garantire una riduzione delle dispersione termiche verso l esterno l edificio deve essere caratterizzato da un basso rapporto Superficie Volume RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI L 10 91 Dlgs 192 05 Digs 311 06 Regolamento edilizio Regione Campania REQUISITI APPLICATIVI Obbligatorio per edifici di nuova costruzione TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE Il fabbisogno energetico di un edificio a parit di volume V decresce progressivamente con il decrescere della superficie disperdente ovvero della superficie che delimita verso l esterno oppure verso ambienti non riscaldati il volume riscaldato Per garantire una riduzione delle dispersione termiche verso l esterno l edificio deve essere caratterizzato da un basso rapporto S V In particolare per gli edifici residenziali questo rapporto non deve essere maggiore di 0 6 per gli altri edifici invece non deve superare 0 4 Nel caso in cui il rapporto S V superi i limiti indicati il progettista dovr dimostrare che tale scelta non inficia il contenimento dei consumi energetici dell involucro NOTE ED OSSERVAZIONI Questa azione deve essere un parametro di riferimento che sia da guida nella fase progettuale della struttura ed
263. i attuazione di 50 2008 perseguire prioritariamente een ciascuna attivit Sono presenti le voci Indicatori Frequenza monitoraggio Ente preposto Soggetto promotore Settore capofila Obiettivo specifico I ak PORRE z Riferimento al PEC Sono suddivise in tre ambiti diversi TEN SRO Da Target Pianificazione urbana sostenibile ai Modena Marzo i Azioni previste 17 Sistemi per la razionalizzazione ed il i sia 39 2007 i a Strumenti attuativi contenimento dei consumi energetici z ia DE bag Altri settori servizi coinvolti La mobilit sostenibile x Partners coinvolti Tempi di attuazione previsti Procedure di valutazione Indicatori dei risultati ottenuti Tabella 68 Quadro sinottico delle schede d azione per diversi comuni italiani 1 2 304 Proposta di Piano Energetico Comunale Ca I Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE DATA NUMERO COMUNE STESURA SCHEDE DESCRIZIONE VOCI PRESENTI e NOTE PEC D AZIONE Soggetti coinvolti Tempi di realizzazione 2 Efficacia Le schede d Azione rappresentano la sintesi ne Piacenza Marzo SI 5 Obiettivi 16 delle Direttive d Intervento presentate nel 51 2008 Risorse PEC Le Direttive d Intervento sono ampiamente descritte all interno del PEC Descrizione della tecnologia Obiettivi dell azione Soggetti promotori Passi dell azione Pot
264. i biossido di carbonio CO2 Tali coefficienti rappresentano il rapporto fra il riscaldamento globale causato in 100 anni da una particolare sostanza ed il riscaldamento provocato dal biossido di carbonio nella stessa quantit Complessivamente si stima che a Salerno ogni anno vengano consumate circa 43 mila tonnellate equivalenti di petrolio Rapportando i consumi medi annui del comune di Salerno con il numero dei residenti ed il PIL del comune emerge come mediamente vengono consumate 0 3 tep per abitante e oltre 14 tep per milione di euro all anno di PIL Da un analisi per singola categoria veicolare emerge come le auto bench corrispondano a circa il 73 del parco veicolare consumino il 46 delle tep totali i veicoli merci corrispodenti a oltre il 9 del parco veicolare consumino circa il 30 delle risorse gli autobus circa 1 consumino oltre il 20 del totale mentre i motocicli oltre il 17 consumino circa il 3 delle tep annue Tabella 49 Consumi annui di carburante nella citt di Salerno Gi Consumi diesel Consumi benzina Consumi totali tonn tonn tep AUTO 6 759 10 239 19 587 MOTOCICLI 0 1 034 1 241 BUS 9 511 0 10 272 MERCI PESANTI 7 751 34 8 411 MERCI LEGGERI 2 663 336 3 279 TOTALE 26 684 11 643 42 790 Categoria Consumi Diesel Consumi benzina Consumi totali tonn tonn tep AUTO 25 88 46 MOTOCICLI 0 9 3 BUS 36 0 24 MERCI PESANTI 29 0 20 MERC
265. i consumo dm Km per tipo di veicolo benzina GPL Diesel Migliaia di Km anno percorsi per tipo di veicolo Migliaia di dm anno di carburante per tipo di veicolo fabbisogno energetico medio di gasolio sulla base di un consumo medio stimato dm km 249 Proposta di Piano Energetico Comunale fici T Comune di Salerno ED Comune pi Saucano P ira www dimec unisa it PEC_Salerno PEC FOGGIA TIPO DI RIPARTIZIONE USI FINALI FONTE DATI DATI NOTE Censimento della e Numero edifici Il calcolo del fabbisogno termico degli e Numero abitazioni edifici per classe d epoca e tipologia popolazione e delle e Numero abitazioni edilizia stato condotto seguendo la abitazioni ISTAT al 2001 occupate metodologia UNI EN 832 Per la Elaborazioni e Popolazione valutazione dei consumi stato ipotizzato e Superficie totale un rendimento medio stagionale degli Ambienteltalia Li impianti termici per il riscaldamento degli Trasmittanze medie definite edifici pari a m 0 75 risultati ottenuti Termici in base a sono stati suddivisi in base agli usi e Tipo di elemento riscaldamento acqua calda sanitaria edilizio fabbisogno di gas per uso energia e Numero di piani e Epoca di costruzione delle edificio e Dati di consumo medio specifico risultanti da analisi consumi elettrici complessivi del settore SETTORI Residenziale statistiche effettuate dall Enel su scala nazionale residenziale sono stati ripartiti
266. i disponibili sul territorio per riportare i dati del vento vicino alla superficie terrestre Sono stati impiegati dati misurati nelle stazioni anemometriche di vari operatori ENEL CESI ENEA Aeronautica Militare le reti regionali ed altre reti dati raccolti in questa fase sono stati poi adattati con quelli delle mappe WINDS Oltre alle mappe della velocit media annua del vento alla quota sul livello del mare o del terreno di 25m 50m 75m 100m poich la producibilit energetica dipende anche dalla forma della distribuzione di frequenza delle velocit l Atlante del CESI profila per il territorio italiano la producibilit specifica rispetto alla quota sul terreno o sul mare ovvero il rapporto tra la producibilit media annua di un aerogeneratore MWh e la sua potenza nominale MW che il numero di ore equivalenti h ovvero il numero di ore annue di funzionamento alla piena potenza nominale Per quanto riguarda il territorio di Salerno le informazioni estratte dall Atlante Eolico dell Italia sono state sottoposte ad opportuno trattamento al fine di rendere disponibili risultati in una veste appropriata per una semplice lettura di come la risorsa eolica sia in linea di massima distribuita Si riportano di seguito le mappe estrapolate dall atlante 187 e Proposta di Piano Energetico Comunale it 5 e l Comune di Salerno kd INEDISALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE i Entit sel
267. i finanziamento tramite terzi Per ognuna di queste categorie possibile evidenziare le soluzioni migliori in termini di Economicit Risparmio energetico Sicurezza 142 ze ua Proposta di Piano Energetico Comunale 22 E Comune di Salerno a COMUNE DI SALERNO e amp www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 8 2 1 Ottimizzazione del progetto di impianti nuovi Ottimizzare il progetto di un impianto significa trovare tra tutte le possibili soluzioni quella che fornisce le prestazioni desiderate al minimo costo A volte come cercare un ago nel pagliaio perch le soluzioni possibili possono essere anche milioni 61 Esistono in commercio particolari software in cui inserendo tutti i parametri di un particolare sito aiutano il progettista nella scelta migliore Una progettazione illuminotecnica accurata deve ricercare la configurazione dell impianto che meglio soddisfi le seguenti indicazioni e massimizzare il rapporto interdistanza su altezza palo e minimizzare la potenza installata per chilometro di strada Per ottenere i risultati richiesti occorre scegliere accuratamente i corpi illuminanti normalmente preferendo ad esempio quelli che a parit di condizioni con corpo con vetro piano orizzontale sono caratterizzati da curve fotometriche molto aperte e fortemente asimmetriche lungo l asse trasversale alla strada per riuscire a coprire in modo uniforme tutta la strada e le sue aree atti
268. i interventi hanno come effetto diretto una diminuzione dei km anno percorsi dalle rispettive categorie veicolari da precisare che uno degli effetti indiretti di tali politiche quello di determinare una riduzione della congestione stradale stimabili come nel caso seguente La terza analisi parametrica ha riguardato l ipotesi di una diminuzione della congestione della rete stradale della citt di Salerno Poich uno dei principali effetti della diminuzione della congestione di una rete stradale l aumento della velocit media di viaggio o analogamente la diminuzione del tempo medio di spostamento si sono studiati gli effetti in termini di variazioni di consumi ed emissioni di una variazione percentuale delle velocit medie per singola categoria veicolare Le analisi condotte mostrano come i maggiori benefici si osservano agendo sulla riduzione della congestione stradale per tale intervento infatti ad un aumento percentuale della velocit media di viaggio corrisponde una riduzione dei consumi ed delle emissioni da traffico stradale pari a circa la met es 10 velocit media produce 5 consumi ed emissioni da traffico stradale Meno incisive risultano le altre due politiche di intervento per la diversione modale si stima che a fronte di una riconversione percentuale di spostamenti in auto a spostamenti su trasporto collettivo corrisponder una riduzione uguale a 1 3 per quanto riguarda i consumi e le emissioni di CO equivale
269. i propri bisogni 2 diffusosi nelle politiche energetiche nazionali e internazionali anche a seguito delle Conferenze di Stoccolma 1972 di Rio 1992 e di Kyoto 1997 In quest ultima in particolare sono emersi con enfasi i rischi del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici e l impatto su di essi delle attivit antropiche II legame tra tenore di CO variazioni di temperatura ed effetti climatici osservabile dalla elaborazione di dati ottenuti dal carotaggio dei ghiacciai poggia su basi scientifiche solide ed il trend di crescita nell ultimo secolo della concentrazione della CO e della temperatura media depurato dalle oscillazioni di breve periodo sufficientemente chiaro Figura 5 Tra i maggiori imputati alla crescita del tenore di CO vi sono i processi di combustione dei combustibili di origine fossile che alimentano direttamente o indirettamente la gran parte dei consumi energetici Le criticit ancora oggi esistenti insieme alla consapevolezza degli effetti negativi dell aumento della concentrazione dei gas a effetto serra in atmosfera inducono ad una crescente attenzione Un maggiore spazio di mercato a queste fonti potrebbe essere garantito solo da notevoli finanziamenti pubblici per l installazione degli impianti e da un impegno di risorse cospicue nella ricerca di innovazioni tecnologiche nel campo delle energie rinnovabili 15 g u E Proposta di Piano Energetico Comunale fed 5 e Comune di S
270. i questi ultimi le biomasse sono fonte di energia pulita in quanto rappresentano una forma naturale di accumulo di energia solare Inoltre l utilizzo delle biomasse consente di eliminare gli scarti delle diverse attivit agricole forestali urbane industriali e ricavare allo stesso tempo energia elettrica Per meglio comprendere l impatto ambientale positivo legato ad un maggiore utilizzo delle biomasse opportuno analizzarne il relativo ciclo dell anidride carbonica illustrato in Figura 92 Durante la fase di crescita le piante assorbono l anidride carbonica presente in atmosfera e successivamente nel processo di trasformazione la rilasciano Se si analizza in questo modo il ciclo risulta essere perfetto cio a emissioni 0 Ovviamente se si considera che accanto a queste fasi ci sono anche quelle di produzione e trasporto che comportano un contributo alla produzione di gas serra il ciclo non risulta essere equilibrato e si ha comunque un certo impatto ambientale Inoltre se anzich utilizzare terreni in degrado si sottraggono spazi verdi l utilizzo di queste risorse diviene ulteriormente negativo Complessivamente sono questi i punti di dibattito sostenuti da coloro che analizzano la possibilit di sfruttare al meglio tali fonti energetiche 211 nor a Ta Proposta di Piano Energetico Comunale 22 S Comune di Salerno ME AAEN o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE UUU get di Photosynthesis
271. i su scala TEMPI Agenzia S p A per provinciale il trasporto pubblico nel Comune e nella Provincia 253 E Proposta di Piano Energetico Comunale q Comune di Salerno COMUNEDI SALERRO e eo www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE PEC VENEZIA Bilancio energetico per il periodo 1990 2000 TIPO DI USI RIPARTIZIONE PER USI FONTE DATI DATI NOTE FINALI RIPARTIZIONE FINALI E TERRITORIALE I contratti T3 sono stati rivisti in Si ritiene che la maggior parte dei considerazione del fatto che in molti casi consumi attribuibile al parte della volumetria riscaldata adibita riscaldamento mentre in parte ad un uso diverso dal residenziale quale il minore sono attribuibili al terziario Per questo motivo si sono stimati i riscaldamento dell acqua e alla consumi derivanti da questo settore e sono cottura dei cibi Una stima dei stati sottratti ai complessivi in modo da combustibili dedicati a tali usi ottenere una stima dei consumi del solo stata calcolata in base ad un settore residenziale consumo medio giornaliero per Italgas peri consumi i datisu consumi dizas naturale quantitativi di gasolio consumati sono stati abitante di acqua calda e ad un i nni g ricavati nell ipotesi che questi servano le valore di consumo annuo per di gas naturale sono suddivisi per classi GIA Mani abitazioni non servite dal gas Il numero di famiglia per quanto ri
272. i sui diffusione delle diverse sia consumi riguardanti gli usi apparecchiature presso l utenza e il Elettrici ENEL generali alla residenza consumo medio delle Illuminazione parti comuni apparecchiature installate ascensori pompe per gli impianti La ripartizione territoriale per centralizzati di riscaldamento singolo quartiere stata effettuata 254 Proposta di Piano Energetico Comunale la Comune di Salerno COMUNEDI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE proporzionalmente al numero di famiglie residenti attribuendo ad ognuna di esse un consumo simile Per quanto riguarda i consumi di gas Sono stati presi in considerazione i naturale si sono sommati ai consumi delle tre settori principali commercio utenze autonome del settore terziario i alberghi e pubblico esercizio consumi di utenze terziarie che si trovano istruzione in edifici ad uso prevalentemente La metodologia usata per effettuare asa residenziale con contratti di tipo T3 la ripartizione territoriale dei Termici a sa i I quantitativi di gasolio consumati nel consumi la stessa usata per il terziario sono stati ricavati utilizzando la settore residenziale in particolare si stessa ripartizione tra combustibili presente sono assunti gli stessi consumi nel residenziale specifici e da questi si sono ricavati i Per quanto riguarda il GPL si utilizzata una consumi
273. ia di certo rappresentato dalle Linee guida in materia di politica regionale e di sviluppo sostenibile nel settore energetico approvate con il D G R 4818 del 25 10 2002 Le linee guida hanno definito gli obiettivi le strategie e le politiche del territorio della Campania puntando prioritariamente alla riduzione del deficit del bilancio elettrico con l introduzione di interventi sia dal lato dell offerta che dei consumi 28 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale aci 5 a Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Ga La necessit esistente che vede una soluzione soprattutto nell aumento dell offerta di energia elettrica ha portato la Regione Campania ad integrare successivamente le Linee Guida con il D G R 3533 del 5 12 2003 che ha approvato l Analisi del fabbisogno di energia elettrica in Campania bilanci di previsione e potenziamento del parco termoelettrico regionale definendo cos le esigenze del comparto generativo termoelettrico regionale La Regione Campania nel luglio 2004 ha poi adottato la procedura per l autorizzazione degli impianti che secondo il D Lgs 29 dicembre 2003 n 387 all art 12 prevede un procedimento conclusivo la Conferenza di Servizi per semplificare l iter amministrativo da sempre problematico per gli operatori compresi quelli del settore eolico In seguito con la Legge n 244 07 le competenze autorizzative s
274. ia e che necessitano dunque di una pi importante attenzione nell ambito della programmazione degli interventi finalizzati alla razionalizzazione dei consumi I risultati dell analisi si riportano in un unico grafico Figura 13 dove per ciascun settore si evidenziano i contributi delle fonti energetiche sia primarie che secondarie eliminando sempre le duplicazioni delle attivit di trasformazioni ossia nei dati relativi all energia elettrica si includono i consumi energetici delle fonti primarie Agricoltura Industria Trasporti Terziario Residenziale Altro E Benzina m GPL E Ga solio E Metano m Energia Elettrica Figura 13 Ripartizione dei consumi settoriali per vettore energetico kKWh anno Agricoltura Industria Trasporti Terziario Residenziale Altro Totale En Elettrica 706 094 297 367 822 30 721 529 221 676 297 140 873 069 6 224 521 697 569 332 Metano 2 492 694 47 161 977 20 871 113 77 092 116 252 163 390 O 399 781 291 Gasolio 7 910 972 7 910 972 399 571 349 7 910 972 7 910 972 O 431 215 236 GPL 0 O 31 935 781 0 0 0 31 935 781 Benzina 0 0 263 157 942 0 0 O 263 157 942 Totale 11 109 760 352 440 771 746 257 714 306 679 384 400 947 431 6 224 521 1 823 659 582 Tabella 12 Ripartizione dei consumi per settore e vettore energetico kKWh anno
275. ia nel solo 2006 di circa 2 2 milioni di tonnellate 73 Sebbene discordanti questi dati indicano come per una foresta siano necessari diversi anni da 3 a 20 per assorbire la quantit di CO liberata da un incendio 157 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale fact 5 z Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Gi 9 1 5 Riduzione delle polveri sottili Riveste particolare interesse il contributo offerto dalla vegetazione per la riduzione dell inquinamento urbano ed in particolare per le polveri sottili emesse in fase di combustione dalle caldaie e dai motori termici Secondo alcuni studi 66 il maggiore contributo alla riduzione delle polveri sottili attribuibile agli alberi di alto fusto La specifica capacit di riduzione del particolato varia oltre che per le dimensioni dell albero in funzione della specie e della sua localizzazione all interno della citt La massima efficacia si avrebbe per specie sempreverdi che mantengono la chioma in diversi periodi dell anno e con piante dotate di foglie piccole generalmente pi efficaci nella riduzione delle polveri Inoltre l effetto della riduzione sar pi efficace laddove le piante si pongano come barriere alle zone di emissione per esempio alberatura stradale oppure nelle adiacenze di boschi urbani e suburbani dove danno vita a strutture pi complesse in grado di catturare meglio le polveri trasportate dall
276. iale che s inserisce in un contesto molto pi ampio essendo i suoi obiettivi perfettamente allineati con quelli delle politiche energetiche nazionali e europee Essendo fra l altro la normativa di riferimento costituita da Leggi Nazionali che spesso recepiscono le Direttive emanate a livello comunitario si ritiene opportuno tracciare le principali tappe seguite dall UE nel percorso verso la sostenibilit energetica Pertanto per meglio comprendere le finalit assunte dai PEC che attraverso le azioni e gli interventi programmati non sono altro che la perfetta applicazione di quanto richiesto dalla Commissione europea si percorrono le principali tappe che hanno scandito negli ultimi anni lo sviluppo delle politiche energetiche comunitarie volte a sostenere lo sviluppo dell energia tutelando l ambiente la salute e la sicurezza pubblica 2 2 1 Il contesto normativo comunitario L Unione europea consapevole delle criticit esistenti ha provveduto negli ultimi anni a un riesame strategico dell attuale sistema energetico delineando gli interventi riportati nei Documenti Piani di Azione e Libri Verdi pubblicati dalla CE In sostanza dopo il Sector Inquiry sullo stato della liberalizzazione del settore energetico in Europa pubblicato in febbraio 2006 e il Piano per l efficienza energetica dell estate 2006 il 10 gennaio 2007 la Commissione Europea ha presentato lo Strategic Energy Review contenente le linee guida per aff
277. ialit sono notevoli soprattutto negli acquedotti montani dove sono presenti forti dislivelli nei quali si ricorre in genere a vasche di compensazione per limitare le sovrappressioni nell impianto Anche negli acquedotti urbani in cui l utenza sia caratterizzata da dislivelli geodetici significativi come nel caso di Salerno possono esistere potenziale di recupero energetico interessanti Ovviamente affinch il recupero energetico diventi competitivo anche da un punto di vista economico andr stimata l energia potenzialmente recuperabile legata alle portate ed ai corrispondenti salti di pressione mettendola in relazione ai relativi costi di investimento nonch ai costi di esercizio e manutenzione In un impianto idrico come quello di Salerno che eroga una portata media dell ordine dei 27 500 000 m anno le riduzioni di pressione si realizzano sia in apposite valvole di regolazione inserite nel tracciato dell acquedotto in numero di 20 nel caso in esame Tabella 64 che tramite i numerosissimi riduttori di pressione posti immediatamente a monte dell utenza finale In linea di principio possibile recuperare l energia in entrambi i casi ma evidente come convenga prioritariamente prevedere un intervento per le valvole di regolazione dove le portate unitarie sono sensibilmente pi elevate e dove quindi il rapporto costi benefici dell intervento pu essere pi favorevole A partire dai dati sui salti di pressione e sulle portate re
278. iazioni percentuali del parco veicolare variando le velocit medie urbane di tutte le categorie veicolari 5 3 4 Altre analisi di scenario Parallelamente alle analisi parametriche sono stati simulati e quindi valutati due differenti scenari progettuali uno volto alla riqualificazione di parte del parco veicolare bus a veicoli ibrido Diesel plug in un altro in cui si immagina la realizzazione del progetto Salerno Porta Ovest Per quanto riguarda la riconversione parziale del parco bus a veicoli ibrido Diesel plug in si pensato di progettare ed installare in ogni area adibita a sosta notturna degli autobus un impianto fotovoltaico grid connected che ceda energia alla rete durante il giorno quando gli autobus circolano In questa fase il proprietario dell impianto beneficer degli incentivi in conto energia derivanti dalla sola generazione di energia da fotovoltaico Durante il parcheggio quindi 130 zs vaa Proposta di Piano Energetico Comunale 5 5 q I Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE ca nelle ore notturne gli autobus plug in verranno collegati alla rete per la ricarica del pacco batterie Una corretta progettazione dell impianto fotovoltaico garantir un bilancio perfetto tra energia ceduta di giorno ed assorbita di notte portando quindi ad una sensibile ulteriore riduzione di consumi ed emissioni rispetto al caso di semplice riconversione Diesel
279. ibuto che ristabilisce l equit dello scambio Lo Scambio sul posto un meccanismo non compatibile con la Tariffa omnicomprensiva che piuttosto una vendita incentivata di energia elettrica e con il Ritiro dedicato dell energia ma compatibile con Certificati Verdi Certificati Verdi che hanno taglia di 1 MWh vengono riconosciuti per tutta l energia prodotta dall impianto moltiplicata per il suo coefficiente che nel caso dell eolico per impianti di taglia superiore a 200 kW 1 00 secondo l art 2 comma 144 Finanziaria 2008 per una durata di 15 anni A titolo esemplificativo il valore di riferimento dei Certificati del GSE cos come previsto dall articolo 2 comma 148 della Finanziaria 2008 di 180 per MWh Il prezzo al quale il Gestore si impegna a ritirare i Certificati pari al valore di riferimento detratto il valore medio annuo del prezzo dell energia comunicato dall Autorit per quell anno A questo valore per MWh va poi sommato il corrispettivo per la vendita dell energia Il regime fiscale connesso al Conto energia in regime di Scambio sul posto o in regime di Ritiro dedicato varia notevolmente a seconda della figura del gestore dell impianto e della taglia e modalit di utilizzo dello stesso 13 1 4 Ipotesi di lavoro Al fine di avere indicazioni pi precise rispetto alle mappe di producibilit redatte dalla societ CESI SpA stata effettuata un analisi di massima della producibilit e dell
280. ica apparecchiature con corrente di ingresso 16 A per fase CEI EN 60555 1 CEI 77 2 disturbi nelle reti di alimentazione prodotti da apparecchi elettrodomestici e da equipaggiamenti elettrici simili Parte 1 Definizioni 180 va E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE CEI EN 60439 CEI 17 13 apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione quadri BT CEI EN 60439 1 CEI 17 13 1 apparecchiature soggette a prove di tipo AS e apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo ANS CEI EN 60439 2 CEI 17 13 2 prescrizioni particolari per i condotti sbarre CEI EN 60439 3 CEI 17 13 3 prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso Quadri di distribuzione ASD CEI EN 60445 CEI 16 2 principi base e di sicurezza per l interfaccia uomo macchina marcatura e identificazione Individuazione dei morsetti e degli apparecchi e delle estremit dei conduttori designati e regole generali per un sistema alfanumerico CEI EN 60529 CEI 70 1 gradi di protezione degli involucri codice IP CEI EN 60099 1 CEI 37 1 scaricatori Parte 1 Scaricatori a resistori non lineari con spinterometri per sistemi a corrente alternata CEI 20 19 cavi isolati con gomma con tensione nomi
281. ici 6 35 pci COMUNE DI SALERNO LE PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno e Impianti di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili Situazione al 31 12 2007 tabella 2 10 pag 48 N Potenza Efficiente Potenza Efficiente Settore Impianti Lorda Netta Numero MW MW Idrico da apporti 9 17 90 4 90 3 naturali Termoelettrico da i 2 2 6 2 5 biomasse Eolico 6 51 9 51 9 Fotovoltaico 41 4 5 4 5 Totale 66 149 4 149 2 Complessivamente la provincia di Salerno quella che possiede il maggior numero di impianti di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili delle Regione In particolare si segnala la presenza di una delle centrali fotovoltaiche pi estese d Europa 3 3 MW a Serre e Produzione di energia elettrica nel 2007 tabella 2 12 pag 50 Settore Tipo Produzione Servizi Ausiliari Produzione Lorda Netta GWh GWh GWh Idrico 186 392 4 942 181 450 Solo produzione Termoelettrico di energia 12 233 0 658 11 575 elettrica Termoelettrico Cogenerazione 104 306 2 467 101 839 Eolico 54 867 0 000 54 867 Fotovoltaico 0 744 0 000 0 744 Totale 358 542 8 067 350 475 e Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel 2007 tabella 2 13 pag 51 36 va Proposta di Piano Energetico Comunale cc ji Comun
282. ico ed ambientale scaturenti dalle azioni individuate e valutare il comportamento del sistema in base a scenari evolutivi della domanda di energia e valutare le potenzialit di utilizzazione delle risorse rinnovabili considerate economicamente sviluppabili e sostenibili e considerare il potenziale di riduzione delle emissioni di inquinanti associato alle scelte in materia di efficienza energetica nei settori di uso finale e seguire gli effetti sulle dinamiche del sistema energetico comunale dell introduzione di tecnologie innovative e elaborare Capitolati d Appalto tipo per la gestione energetica degli impianti e degli edifici contenenti forme innovative di risparmio energetico e Linee guida per incrementare l uso di fonti energetiche rinnovabili da inserire negli strumenti di Pianificazione territoriale locale PUC e RUEC Una specifica attenzione inoltre richiesta per rendere il PEC uno strumento aggiornabile modificabile ed adattabile alle esigenze future Ma oltre agli obiettivi enunciati e agli adempimenti di legge la stesura del Piano Energetico Comunale costituisce un importante opportunit per studiare stimolare raccordare e mettere in rete risorse iniziative e buone pratiche nell ambito energetico e ambientale Una particolare attenzione dedicata agli interventi sulle strutture pubbliche dove il Comune potr prendere iniziative anche autonome per azioni che dovranno avere un ruolo di stimolo ed esempio per la
283. ientale di un edificio http www itaca org tematiche edilizia sostenibile 104 Green Building Challenge http greenbuilding ca 107 l indagine sugli incentivi comunali Confcooperative fed rabitazione http www she coop uploadedfiles DOSSIER Indagine Incentivi Convention pdf 108 Rapporto sull Efficienza Energetica http www sviluppoeconomico gov it pdf upload dossier energia efficenza_energia pdf 109 Rapporto sul Fotovoltaico http www sviluppoeconomico gov it pdf upload dossier energia rapportfotovoltaico pdf 110 Decreto 18 12 2008 Incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili http www sviluppoeconomico gov it pdf upload dossier energia decreto181208 pdf 111 http www ortourbano it 112 M F Errigo Il Piano Energetico Comunale Dispense 113 Tende fotovoltaiche 114 Comitato Italiano Promozione del Telelavoro 115 Dossier ENEA Mezzogiorno e rinnovabili Workshop Energia Ambiente e Mezzogiorno 6 4 2006 Roma 116 Dossier ENEA per il risparmio energetico 11 5 2006 Roma 117 Dossier Lo sviluppo del fotovoltaico in Italia e le tecnologie proposte dall ENEA 22 10 2007 Portici NA 118 MICA ENEA La situazione energetico ambientale del paese rapporto 1999 119 http en wikipedia org wiki Stern Review 120 Industria 2015 Efficienza Energetica per la competitivit e lo sviluppo sostenibile http www industria2015 ipi it file PII EE P
284. igura 65 Emissioni di PM10 e variazioni percentuali del parco veicolare per il rinnovo di tutte le categorie veicolari 5 3 2 Diversione modale Le analisi condotte riguardano la stima degli effetti prodotti da una riduzione degli spostamenti su trasporto individuale e dal conseguente aumento di quelli su trasporto collettivo Le stime condotte Tabella 54 e Figura 66 mostrano come ad una diversione modale trasporto individuale trasporto collettivo rispettivamente del 10 20 e 30 degli spostamenti corrisponderanno variazioni dei consumi di carburante dell ordine del 4 7 e 10 cui corrisponde un consumo totale annuo rispettivamente di circa 41 mila tep circa 40 mila tep e circa 38 mila tep Per quanto riguarda le emissioni da traffico stradale Tabella 54 e Figura 67 si stima che a fronte di una diversione modale del 10 20 e 30 degli spostamenti corrisponder una variazione 126 iii COMUNE DI SALERNO EE PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno percentuale delle emissioni di CO equivalente dell ordine del 3 7 e 10 con un totale annuo rispettivamente di circa 123 mila tonnellate circa 119 mila tonnellate e circa 115 mila tonnellate mentre per quanto riguarda le emissioni di polveri sottili Tabella 54 e Figura 68 si stima che si avranno delle variazioni percentuali di PM10 di circa 1 di oltre il 1 e di circa il 2 con un
285. igura 76 In Italia infatti si prevede una crescita costante a differenza di altri paesi In particolare per la Germania e la Spagna che hanno rappresentato i due mercati chiave in Europa prevista una significativa decrescita riconducibile al cambiamento delle politiche di incentivo dopo il boom del 2008 Nel caso italiano l incremento pi significativo stato registrato dal 2006 al 2007 Figura 77 anche a seguito della introduzione del Nuovo Conto Energia 99 Scenario di crescita Fante EuPD Ressarch 2008 S I 35901 CAGR Italia 119 oasi CAGR Europa 26 24 000 12 000 mepunne puoedez Figura 76 Scenario di crescita del fotovoltaico in Europa 100 165 vaas e Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno 0_ COMUNEIDISALERNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Scenario di crescita Fonte EuPD Resaarch 2008 1 000 MWp CAGR 119 900 MWP 856 9 800 MWp A 700 MWp 600 MWp 501 9 500 MWp 400 MWp a an 200 MWp ni ma A 100 a 32 5 419 aAA mm 2005 2006 2007 20088 20098 20106 amm installato annuo 68 94 70 0 140 0 250 0 355 0 accumulato 32 5 419 111 9 251 9 501 9 856 9 Indicazioni in MWp Figura 77 Scenario di crescita del fotovoltaico in Italia 100 Il quadro si fa pi pessimistico focalizzando l ambito locale La crescita della fonte solare fotovoltaica
286. il 3 dal 1990 al 2000 Si ritiene che ci stato principalmente dovuto ad un rilevante decremento nelle emissioni da parte delle collassate economie dei paesi dell ex Unione Sovietica che hanno mascherato un aumento decisamente rilevante tra i paesi ricchi 17 Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno pla i ns id COMUNE DI SALERNO o 0 PIANO ENERGETICO COMUNALE obiettivi molto impegnativi tenendo conto del trend di forte crescita della domanda mondiale di energia almeno prima della recente crisi economica legato soprattutto all emergere di nazioni quali Cina ed Indiat Figura 6 che assommano da sole circa un terzo della popolazione mondiale e che avrebbe richiesto un forte ricorso alle fonti rinnovabili e rilevanti interventi di risparmio energetico 1990 2005 2012 2012 2020 2020 TOTALE TOTALE TARGET TARGET TARGET TARGET anno base anno base 1990 1990 Mt CO2eq Mt CO2eq Mt CO2eq Mt COzeq Francia 562 569 0 562 3 14 9 448 Germania 1231 1022 21 972 9 31 6 842 Regno_Unito 775 692 12 5 678 27 565 Italia 519 588 6 5 485 5 1 492 UE_15 4269 4310 8 1 3925 16 1 3581 UE_27 5800 5299 8 1 5340 21 9 4527 Tabella 1 Target nazionali ed europei per il 2012 e 2020 in Migliaia di tonnellate di CO equivalente L Europa comunque si autonomamente prefissa obiettivi ancora pi avanzati con il programm
287. il continuo miglioramento del rendimento del sistema energetico nel suo complesso In parallelo si rileva comunque che il rapporto tra energia elettrica e PIL continua a crescere seppure in modo non continuo 1 L incremento della domanda di carbone in Cina rappresenta circa 180 della crescita nel periodo 1995 2008 e quasi il 40 dell incremento della domanda mondiale di energia nello stesso periodo 16 Dopo il valore massimo di 196 7 Mtep raggiunto nel 2004 il fabbisogno di energia per i consumi interni calato di 0 7 Mtep nel 2005 e 2006 di 1 3 Mtep nel 2007 Nel 2008 ha raggiunto 192 1 Mtep con un ulteriore calo di ben 2 1 Mtep Si tratta dunque di una diminuzione complessiva di 4 8 Mtep in 5 anni 20 i Vanta Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e I Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 125 120 115 110 105 100 95 90 85 80 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 1 1980 1981 1982 983 984 985 986 987 988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Energia primaria Energia elettrica Fonte Elaborazione Dati dell AEEG 2009 Figura 8 Intensit energetica del PIL dal 1980 al 2008 Numeri indice 1980 100 La congiuntura economica ha comunque influenzato l andamento fortemente decresce
288. ilizia ma non deve essere un vincolo nella fase di ideazione della struttura 264 pe veni ls Proposta di Piano Energetico Comunale ji amp e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE ns AREA TEMATICA Interventi di risparmio energetico negli edifici SCHEDA 2 3 Diminuizione delle isole di calore DESCRIZIONE Per isola di calore si intende l aumento delle temperature medie dell aria e della temperatura media radiante delle superfici sia nelle ore diurne che in quelle notturne Oltre all aumento di temperatura questo fenomeno comporta l accentuazione della formazione di smog fotochimico e in particolare dell ozono Questo fenomeno dovuto alla cattiva progettazione delle superfici esterne degli edifici e del layout urbano alcune cause della formazione di un isola di calore possono essere l uso di colorazioni scure per muri e pavimentazioni ad esempio l asfalto le superfici cementate e asfaltate con scarsa presenza di vegetazione e di specchi d acqua RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI L 10 91 Dlgs 192 05 Digs 311 06 Regolamento edilizio Regione Campania REQUISITI APPLICATIVI Obbligatorio per gli edifici di nuova costruzione TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE Per mitigare l effetto isola di calore nelle aree urbane si possono realizzare i seguenti interventi Verificare che l albedo ovvero il coefficiente di riflessio
289. imali e dalla sivicoltura e dalle industrie connesse nonch dalla parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani Questi prodotti possono fornire biomassa per sostenere due tipologie di filiera agro energetica quella della biomassa destinata alla produzione di biogas attraverso digestione anaerobica e quella della biomassa ligno cellulosica finalizzata alla combustione In particolare per la produzione di biogas i residui provenienti dall agricoltura che si possono utilizzare sono deizioni animali letame liquame di allevamenti zootecnici scarti vegetali residui inutilizzati degli insilati scarti ortofrutticoli ecc residui agroindustriali residui della lavorazione del settore lattiero caseario della trasformazione del pomodoro ecc II processo di digestione anaerobica delle biomasse consiste in una serie di reazione biochimiche di demolizione della materia organica in sostanze gassose semplici dalle quali si produce una miscela gassosa combustibile il biogas costituita essenzialmente da anidride carbonica e metano Il biogas viene poi utilizzato prevalentemente per la trasformazione in elettricit e calore cogenerazione ma pu essere usata anche come combustibile per alimentare caldaie a gas o motori endotermici alternativi Per la filiera della biomassa ligno cellulosica i materiali utilizzabili provengono in genere da biomassa derivante dalla gestione dei boschi di propriet pubblica e privata biomassa derivata da
290. in questione negli ultimi anni Si ritiene che tale aumento delle emissioni in particolare degli ultimi 5 anni sia ascrivibile oltre ai consumi del parco circolante anche all aumento nel complesso dei consumi energetici del settore terziario e civile A completare il quadro territoriale va inoltre tenuto in conto il perdurante deficit energetico regionale e quello della provincia di Salerno in particolare che costituiscono un ulteriore fattore di criticit e penalizzazione La Campania importa buona parte dell energia consumata anche dalle regioni vicine come Puglia e Calabria e la provincia di Salerno copriva fino a pochi anni fa con la sua produzione una percentuale dell ordine del 7 dei propri consumi 9 In considerazione del sempre crescente impiego dei combustibili fossili e della gi complessa situazione energetica sia regionale che nazionale si pone adesso il problema della diversificazione delle fonti e della programmazione degli interventi da realizzare nel Comune di Salerno per gestire la domanda e pianificare l offerta La pianificazione si basa sulla razionalizzazione della domanda di energia ma non prescinde dagli elementi socio economici e strutturali del territorio comunale e dalle criticit individuate nei singoli settori di uso finale i cui consumi sono analizzati in modo approfondito nei prossimi capitoli 2 Va detto peraltro che Germania e Spagna presentano al momento una diffusione del fotovoltaico e dell
291. incipi stabiliti in una struttura d accordo firmata nel 1992 e prevede l obbligo per i paesi industrializzati di operare una riduzione delle emissioni di elementi inquinanti del 5 da raggiungere nel periodo 2008 2012 avendo come base i livelli di emissione rilevati nel 1990 Nel novembre 2001 durante la Conferenza di Marrakech settima sessione della Conferenza delle Parti 40 paesi sottoscrissero il Protocollo di Kyoto Due anni dopo pi di 120 paesi avevano aderito al trattato fino all adesione e ratifica della Russia nel 2004 considerata importante poich questo paese produce da solo il 17 6 delle emissioni Nell aprile 2007 gli stati aderenti erano 169 L Australia che aveva firmato ma non ratificato il protocollo lo ha ratificato il 2 dicembre 2007 Finora hanno aderito effettivamente 125 Paesi tra cui Ue e Italia rispetto ai 160 iniziali Attualmente 170 paesi hanno depositato strumenti di ratifica per una percentuale totale di emissioni delle Parti in Allegato della Convenzione Quadro pari al 61 6 8 Sono sei i gas imputati dell effetto serra e almeno in parte responsabili del surriscaldamento complessivo Anidride carbonica CO un gas emesso soprattutto dalle industrie di trasformazione e produzione energetica e dagli scarichi delle auto Metano CH che proviene dal settore agricolo e dalle discariche di rifiuti Protossido di azoto N0 da energia trasporti e agricoltura Perfluorocarbuso PF un clorocarburo utilizzato per l
292. io in cls Armato 3c termoblocchi con soletta Stima del fabbisogno di energia termica per riscaldamento per la provincia di Salerno questa stima stata effettuata secondo la norma UNI TS 11300 1 che prevede la determinazione del fabbisogno per ogni mese in cui prevista l accensione dell impianto di riscaldamento tabella 3 21 pag 129 s v Fabbisogno di energia termica per riscaldamento Qisc GJ Epoca m m M1 M3 M4 1C 2C 3C Prima 0 9 53 083 83 343 33 298 10 564 5 931 0 1 del 1961 0 55 95 113 154 640 57 638 19206 10 900 0 Dal 0 9 124 263 144 588 0 0 452 761 23 118 1962 20 0 55 246 452 296 956 0 0 921 019 46 707 1981 0 3 16 470 20 288 0 0 62 257 3 143 Dal 0 9 22 236 25 873 0 0 0 277 710 3 pa 0 55 44 101 53 138 0 0 0 561 074 1991 0 3 2 947 3 630 0 0 0 37 756 Dal 0 9 6 076 7 173 0 0 0 115 219 1991 4 i 0 55 11 647 14 375 0 0 0 224 950 2001 0 3 748 955 0 0 0 14 590 Stima del fabbisogno di energia primaria per riscaldamento per civile abitazione per Salerno e provincia Il fabbisogno di energia primaria si calcola a partire del fabbisogno di energia termica per il riscaldamento EnP Qrisce Ng ng il rendimento globale medio 39 x ua Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE a
293. ioni di CO evitate di circa 420 t anno per ogni punto di diversione dal trasporto privato a quello pubblico 17 1 2 Interventi sui consumi residenziali Le analisi svolte sui consumi residenziali Capitolo 6 hanno permesso di stimare i risparmi di energia e la riduzione delle emissioni di CO ottenibile con diverse tipologie di interventi di 220 me u Proposta di Piano Energetico Comunale e 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE ristrutturazione edilizia In particolare per quanto riguarda i consumi di energia primaria si ottengono in media i seguenti risparmi e 27 in caso di isolamento della copertura e 52 in caso di isolamento della copertura e del primo calpestio e 68 in caso di isolamento della copertura del primo calpestio e potenziamento dell impianto di riscaldamento Per una valutazione di massima dei benefici ottenibili si ipotizzato Tabella 65 di operare un intervento di isolamento della copertura e del primo calpestio con un risparmio del 52 su un consumo complessivo di 200 GWh anno pari circa all 80 dei consumi energetici di metano per uso residenziale Tabella 12 17 1 3 Interventi sull illuminazione In base agli studi svolti sul sistema di illuminazione pubblica si ipotizzato un intervento su 22 500 punti luce con un risparmio energetico per punto luce stimato in 102 78 kWh anno Sul fronte dei consumi privati si ipot
294. iportata la dicitura obbligatorio ovvero nel secondo caso opportuno seguiti dalla specificazione del requisito In coda alla proposta d integrazione del regolamento sono riportate le schede di valutazione che possono essere impiegate dai tecnici in fase progettuale e di chiusura dei lavori consegnate unitamente alla richiesta del permesso di costruire o DIA e preventivamente alla richiesta di agibilit al fine di poter usufruire degli incentivi comunali 47 ven a Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 3 Bilancio energetico comunale Lo schema metodologico adottato per l elaborazione del PEC del Comune di Salerno prevede come prima analisi un bilancio energetico del territorio a cui associato un bilancio delle emissioni climalteranti di CO Alla formulazione del bilancio di energia uno dei principali obiettivi del PEC da conferire un ruolo preliminare di analisi riepilogativa nella quale convergono tutti gli elementi essenziali per la descrizione del quadro conoscitivo di base del sistema energetico del territorio analizzato Il bilancio risulta il principale supporto alla procedura di pianificazione configurandosi quale elemento propedeutico per la valutazione del livello di efficienza energetica e per l individuazione degli interventi da intraprendere nell ottica di una programma
295. ire un maggiore senso di sicurezza fisica e psicologica alle persone da sempre l illuminazione pubblica ha avuto la funzione di vedere e di farsi vedere e pertanto di acquisire un maggior senso di sicurezza che oggi inteso come un deterrente alle aggressioni nonch da ausilio per le forze di pubblica sicurezza e Aumentare la qualit della vita sociale con l incentivazione delle attivit serali con una adeguata illuminazione pubblica possibile favorire il prolungamento oltre il tramonto delle attivit commerciali e di intrattenimento all aperto e Valorizzare le strutture architettoniche e ambientali un impianto di illuminazione pubblica adeguatamente dimensionato in intensit luminosa e resa cromatica di supporto alla valorizzazione e al miglior godimento delle strutture architettoniche e monumentali Questi obiettivi primari devono essere ottenuti cercando non solo di minimizzare i consumi energetici ma anche contenendo il pi possibile il flusso disperso concausa dell inquinamento luminoso dell invasivit della luce e dell impatto sull ambiente dell intervento sia integrando formalmente gli impianti con il territorio in cui vengono inseriti sia con la scelta di materiali contestuali all ambiente ottimizzando i costi di esercizio e di manutenzione Pianificare quindi un intervento per migliorare l efficienza energetica nel campo dell illuminazione pubblica non comporta solo la messa in gioco di consid
296. ire un quadro indicativo dell entit degli interventi necessari per ricondurre le emissioni di CO agli obiettivi comunitari L analisi limitata ai principali interventi ipotizzati nel corso del lavoro in particolare allo studio del sistema di trasporto ai consumi residenziali ed al sistema di illuminazione pubblica ed agli altri interventi citati in Tabella 65 E peraltro evidente come sarebbe possibile ottenere una pari riduzione delle emissioni con un diverso mix di interventi ognuno dei quali caratterizzato da efficacia costi ed impatti diversi anche in termini di incidenza sulla bilancia tecnologica e sull impatto occupazionale Alcune valutazioni sui costi legati alle diverse tipologie di intervento e sulle potenziali implicazioni in termini di impatto sul sistema industriale sono riportate in successivi paragrafi 17 1 1 Interventi sul sistema di trasporti A partire dall analisi del sistema dei trasporti mostrata in dettaglio nel capitolo 5 sono stati considerati diversi tipi di interventi e Incremento delle vetture Euro 4 con un risparmio di circa 57 TEP per ogni percento di incremento e Decongestione della rete di traffico tramite un incremento della velocit media ne consegue un risparmio atteso di 202 2 TEP per ogni punto percentuale e Diversione modale del traffico ridurre il ricorso al mezzo di trasporto individuale a vantaggio di bus e metropolitana Ne consegue un risparmio medio di circa 148 TEP e di emiss
297. ise per epoca di costruzione tabella 3 3 pag 114 Prima Dal Dal Dal Dal Dal Dopo il Province del 1919 al 1946 al 1962 al 1972 al 1982 al 1991 Totale 1919 1945 1961 1971 1981 1991 Salerno 68 859 37 986 60 823 90 437 85 798 76 869 33 750 454 522 e Edifici suddivisi per numero di piani fuori terra tabella 3 4 pag 114 Province Numero di piani fuori terra 1 2 3 4 o pi Totale Salerno 46 992 103 042 30 712 13 242 193 988 e Edifici suddivisi per contiguit tabella 3 5 pag 115 Province Contiguit con altri edifici Su nessun lato Su un lato Su due o pi lati Totale Salerno 99 177 49 132 45 679 193 988 e Tipologie di involucro edilizio considerate nella provincia di Salerno tabella 3 8 pag 120 38 pci COMUNE DI SALERNO PEG 0 PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno Provincia Tipologia muratura Tipologia copertura Sigla struttura Solaio in cls Armato Muratura di tufo M1 con soletta Muratura di tufo Solaio in legno M3 Solaio in cls Armato Muratura calcarea M4 con soletta Salerno Tamponatura con Solaio in cls Armato a 1C blocchi di tufo con soletta Tamponatura con Solaio in cls Armato gt c intercapedine con soletta Tamponatura con Sola
298. istrutturare salvo verifica di compatibilit urbanistica o di eventuali limiti imposti dall esistenza di vincoli storici ambientali e paesistici dovranno essere previste soluzioni finalizzate al risparmio energetico e all uso di fonti energetiche rinnovabili quali e l utilizzo ottimale di materiali componenti e sistemi per raggiungere adeguati livelli di isolamento termico e di inerzia termica dell involucro dell edificio e il controllo della radiazione solare incidente sulle superfici trasparenti anche con l utilizzo di schermature o frangisole e l aumento dell efficienza energetica degli impianti di climatizzazione e produzione di acqua calda sanitaria e la riduzione delle dispersioni dell impianto di distribuzione dell acqua calda sanitaria e dell acqua o dell aria utilizzate come fluidi termovettori per il riscaldamento ed il raffrescamento e provvedimenti per ridurre i consumi ed aumentare l efficienza dell impianto di riscaldamento come l adozione di sistemi centralizzati progettati e realizzati in modo tale da consentire la termoregolazione e la contabilizzazione del calore per ogni singola utenza e l utilizzo di lampade ad alta efficienza energetica e di sistemi di regolazione automatica degli impianti di illuminazione interna ed esterna e l utilizzo di sistemi di controllo gestione e contabilizzazione degli impianti di riscaldamento ventilazione e raffrescamento in grado di adattare l impianto alle diverse condizio
299. it dell azione NOTE ED OSSERVAZIONI Per dare un maggiore impulso ad un iniziativa di mobilit alternativa di questo tipo si pu pensare di allargarla a livello regionale collocando almeno in ogni capoluogo della regione un sistema di park and ride a cui possono accedere tutti i cittadini della regione utilizzando sempre la stessa chiave ed evitando cos di doversi registrare in ogni capoluogo Un iniziativa di questo tipo stata realizzata in Emilia Romagna 298 za Vus e Proposta di Piano Energetico Comunale paci amp PE Comune di Salerno COMUNE DI SALERNO PIANO ENERGETICO COMUNALE www dimec unisa it PEC_Salerno AREA TEMATICA Mobilit Sostenibile SCHEDA 7 3 Incentivazione all uso plurimo dell auto Car sharing e Car pooling DESCRIZIONE Il car sharing e il car pooling sono due alternative efficaci e utili all uso dell auto privata e garantiscono una riduzione dell inquinamento atmosferico e un risparmio energetico RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI REQUISITI APPLICATIVI TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE Il car sharing un servizio di condivisione di un parco di autoveicoli tra i cittadini che consente di muoversi in citt in maniera intelligente contribuendo alla riduzione dei consumi energetici nel settore dei trasporti Il car sharing aiuta tra l altro a diffondere la cultura della non propriet dell automobile e dell utilizzo del mezzo di traspor
300. ita al Censita al 25 7 per Kmq 21 ottobre 20 ottobre Valori assoluti Percentuali 2001 1991 Regione i 5 701 931 5 603 280 71 651 1 3 419 6 Campania Provincia di 1 073 643 1 066 601 7 042 0 7 218 3 Salerno Comune di 138 188 148 932 10 744 7 2 2 343 8 4 Cfr paragrafo 2 4 1 25 Idati si riferiscono al 2001 77 R via Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e oe www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Salerno Tabella 28 Dati demografici fonte ISTAT Dall ultimo censimento del 2001 risulta che la popolazione residente in Campania comprende circa 5 701 931 unit rispetto al Censimento 91 si avuto quindi un incremento di oltre 72mila unit con una variazione di circa 1 3 Nella provincia di Salerno la popolazione al Censimento 2001 ha subito un incremento del 0 7 mentre nel Comune di Salerno si assistito a una diminuzione della popolazione di circa 10 744 unit pari a 7 2 Questi dati mostrano che le tendenze della provincia hanno mostrato una crescita seppure modesta in linea con gli incrementi registrati dalla regione mentre il comune ha visto un calo demografico significativo Non avendo riscontrato alcuna analogia nei trend relativi ai livelli di crescita della popolazione regionale con quella comunale non stato possibile definire un rapporto da utilizzare per la metodologia top
301. ive schede d azione Si sono individuate sette aree tematiche cos definite Illuminazione ed apparecchiature elettriche Interventi di risparmio energetico negli edifici Impianti termici Ciclo dell acqua Fonti energetiche alternative Pianificazione urbana sostenibile Mobilit Sostenibile NONUBRSEWNEP Per ognuna di esse si sono definite varie schede d azione per un numero totale di 27 cos come definito nella Tabella 57 Per ogni scheda stata adottata la seguente organizzazione in campi e Area Tematica e Titolo Scheda e Numero scheda e Descrizione e Riferimenti normativi e legislativi e Requisiti applicativi e Tipologia di intervento e prestazioni energetiche e Note e osservazioni sostenibilit ambientale suggerimenti applicativi ecc Il dettaglio delle schede proposte riportato in Appendice 134 va E Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno o 0o jii COMUNEIDISALEBNO A TE RE www dimec unisa it PEC_Salerno Illuminazione ed apparecchiature elettriche 1 1 Campagna di illuminazione domestica ad alta efficienza 1 2 Campagna di diffusione di elettrodomestici ad alta efficienza 2 1 Orientamento dell edificio Interventi di risparmio energetico negli edifici 2 2 Geometria dell edificio 2 3 Diminuizione delle isole di calore 2 4 Isolamento termico dell involucro 2 5 Co
302. izzato di operare la sostituzione delle lampade ad incandescenza potenza media pari a 100 W con lampade a basso consumo potenza media pari a 20 W Ipotizzando un uso per circa 2 ore al giorno ne consegue un risparmio di circa 59 kWh anno per lampada 17 1 4 Produzione da fotovoltaico Per quanto riguarda la produzione di energia da fonte solare fotovoltaica si considerata una producibilit media di 1290 kWh kW in linea con quanto ricavabile da atlanti solari per l area salernitana Sono state considerate due tipologie di impianto e un grande impianto della potenza di 24 MW programmato dal Comune di Salerno su un territorio di propriet comunale sito a Monti di Eboli e una serie di impianti medio piccoli distribuiti sul territorio comunale prevalentemente da allocare sui terrazzi di copertura delle abitazioni o su capannoni industriali o commerciali 17 1 5 Produzione da mini e micro eolico L analisi delle velocit medie e dei dati di producibilit disponibili dagli atlanti eolici non evidenzia per il territorio comunale siti caratterizzati da ventosit particolarmente elevata Si possono quindi ipotizzare due tipologie di impianto e impianti mini eolico e impianti micro eolico Per una stima della energia ottenibile si ipotizzata una producibilit media di 1000 MWh MW 3 Valutazioni basate sui risultati ottenuti tramite il software DOCET riportati in allegato hanno confermato un sostanziale riscontro con i consu
303. l energetica degli edifici l illuminazione pubblica e i trasporti Una disamina approfondita ha riguardato anche la possibilit di sfruttare le singole fonti di energia rinnovabili o assimilabili che soddisfano il fabbisogno energetico con tecnologie differenti da quelle tradizionali Questa categoria di fonti energetiche aumenta l offerta di energia conseguendo vantaggi di tipo economico e ambientale e realizzando contemporaneamente gli obiettivi di diversificazione e razionalizzazione dell utilizzo delle risorse La terza fase si conclude con una analisi sul potenziale risparmio di fonti energetiche tradizionali e sugli impatti positivi ad esse imputabili Si traggono infine le conclusioni del lavoro svolto che consentono di visualizzare i benefici ottenibili dalla pianificazione energetica territoriale individuata attraverso il confronto delle previsioni tra la domanda e l offerta di energia In particolare si stimano le variazioni dei consumi energetici nel medio termine attraverso la predisposizione di scenari energetici tendenziali della domanda al fine di ottenere indicazioni sulle conseguenze evolutive degli interventi da effettuare 5 za ana E Proposta di Piano Energetico Comunale aci 5 Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Attraverso una successiva azione di monitoraggio e aggiornamento del database raccolto opportunamente effettuata sar possibile segui
304. l edificio Gli obiettivi della Certificazione energetica degli edifici sono i seguenti e definire un indicatore del consumo energetico dell edificio nell interesse dell utente e rendere pi trasparenti i rapporti con i fornitori di energia e di servizi energetici e identificare gli edifici che necessitano di interventi diagnostici pi approfonditi e fornire elementi sulla necessit di prevedere i primi interventi di risparmio energetico La certificazione inoltre rappresenta un elemento importante per la pianificazione degli interventi di manutenzione straordinaria sia sugli edifici sia sugli impianti considerando anche azioni finalizzate al risparmio energetico o per gestire in modo pi efficiente contratti di fornitura di servizi energetici con finanziamento da parte di terzi La certificazione energetica pu influenzare anche il mercato immobiliare in futuro due edifici apparentemente simili potranno avere valori immobiliari molto differenti proprio in funzione della qualit energetica attestata con la certificazione Questo dovrebbe aiutare a puntare sulla qualit energetica proprio per avere un plus da proporre L attestato di certificazione energetica dell edificio nell esperienza comune acquisita finora richiede una valutazione complessiva delle prestazioni energetiche esprimibile attraverso un confronto con livelli di riferimento in modo da rendere pi immediata la percezione della qualit energetica raggiunta d
305. l fabbisogno di energia approccio top down 82 Figura 31 Serie storica delle emissioni di CO approccio top down i 82 Figura 32 Consumi di metano per gli edifici di propriet comunale valori assoluti 93 Figura 33 Consumi di metano per gli edifici di propriet comunale ripartizione percentuale 94 Figura 34 Consumi totali di metano Analisi dei trend temporali Modello del primo ordine 95 Figura 35 Consumi totali di metano Analisi dei trend temporali Modello del secondo ordine 96 238 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale aci 5 z Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Figura 36 Consumi totali di metano Analisi dei trend temporali Modello del terzo ordine 96 Figura 37 Valori sperimentali di temperatura differenze orarie e valori filtrati 97 Figura 38 Temperature orarie complete di dati stimati ii 98 Figura 39 Temperature medie giornaliere per il periodo 2003 2007 i 99 Figura 40 Gradi giorno calcolati nel periodo 2003 2007 99 Figura 41 Consumi di metano totali vs gradi giorno 100 Figura 42 Consumi di metano palazzo di citt vs gradi giOrnO 100 Figura 43 Consumi di metano uffici comunali vs gradi giOrnO ii 101
306. l impatto edilizio RIE Il RIE un indice numerico di qualit ambientale applicato al lotto edificabile con il fine di certificare la qualit dell intervento edilizio rispetto alla permeabilit del suolo e rispetto al verde E possibile scaricare un software per la sua determinazione sul sito del Comune di Bolzano Le regole che sovraintendono il settore sono riunite nella Norma UNI 11235 Istruzioni per la progettazione l esecuzione il controllo e la manutenzione di coperture a verde che pu essere acquistata presso il sito dell UNI II DPR 02 04 2009 Regolamento recante attuazione dell articolo 4 comma 1 lettere a e b del decreto legislativo 19 agosto 2005 n 192 concernente attuazione della direttiva 2002 91 CE sul rendimento energetico in edilizia prevede ed incentiva esplicitamente l adozione delle coperture a verde Il fatto che le coperture a verde siano inserite nel contesto del risparmio energetico estivo dovrebbe semplificare la documentazione da presentare per ottenere lo sgravio Irpef del 55 Il 156 zs vaa Proposta di Piano Energetico Comunale 5i 5 q I Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE si contributo del 55 e l abbassamento a 500 millesimi della maggioranza necessaria nelle assemblee condominiali produrr certamente una crescita del mercato del Verde Pensile Si pu prevedere infatti che si manifester interesse da parte di un tipo di
307. la scelta dei complessi illuminanti e le proposte per la sostituzione e per gli interventi di ammodernamento e messa in sicurezza degli impianti e la classificazione del territorio comunale per aree omogenee e il piano gestionale di manutenzione NOTE ED OSSERVAZIONI Si suggerisce l uso di regolatori di flusso e sistemi di telecontrollo per il funzionamento ad illuminamento costante Dal confronto tra le varie tipologie di lampade si evince la convenienza della lampade a LED per gli impianti semaforici 295 za Vus e Proposta di Piano Energetico Comunale fact SI e Comune di Salerno Comunripr SaLERnO ee www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE AREA TEMATICA Mobilit Sostenibile SCHEDA 7 1 Interventi di risparmio energetico per gli impianti semaforici DESCRIZIONE In quest azione vengono presente alcune delle possibili soluzione per ridure i consumi di elettricit dovuti alla semaforica stradale e per conseguire un utilizzo pi razionale dell energia L intervento pi importante che si pu realizzare la sostituzione delle lanterne ad incandescenza con lanterne a tipologia LED RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI REQUISITI APPLICATIVI TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE L obiettivo di quest azione definire gli interventi da attuare per ottenere una diminuizione del consumo di energia elettrica dovuto agli impianti semaforici Gli interventi rea
308. lanetarie e non locali Una riforestazione locale presenterebbe per ulteriori vantaggi in termini di miglioramento del ciclo delle acque assorbimento del particolato atmosferico riduzione dei carichi termici estivi effetto frangivento In tale quadro da considerare come la disponibilit di vegetazione in un ambito geograficamente prossimo alla citt consentirebbe anche la possibile utilizzazione delle biomasse come combustibile Ci permetterebbe di limitare il ricorso ad un certo quantitativo di combustibili fossili migliorando il bilancio complessivo in termini di produzione di CO2 Un ulteriore beneficio sarebbe legato al fatto che secondo alcuni studi un bosco in fase di crescita assorbe un maggiore quantitativo di CO rispetto ad un bosco maturo 67 La scelta di localizzare la vegetazione all interno delle aree urbane o sulle terrazze presenta dei vantaggi anche in termini di rischio di incendio che sono decisamente minori rispetto a quelli che caratterizzano una foresta localizzata al di fuori dell abitato Sugli effetti degli incendi boschivi in termini di produzione di anidride carbonica si trovano in letteratura dati contrastanti Secondo alcune fonti ogni ettaro di foresta che va in fumo libera nell aria fino a 14 tonnellate di anidride carbonica 72 Secondo il CFS Corpo Forestale dello Stato un rogo libera tra le cinquanta e le cento tonnellate di anidride carbonica per ettaro a cui corrisponderebbe un emissione in Ital
309. lare del comune di Salerno fonte ACI 2007 Per quanto riguarda l analisi della domanda di mobilit sistematica l ISTAT nel 2001 Tabella 47 ha censito pi di 91 mila spostamenti sistematici motivo lavoro e studio relativi al giorno feriale medio invernale di questi il 51 sono spostamenti intra comunali pi di 46 mila spostamenti ed i restanti 45 mila spostamenti sono di scambio con l esterno ingressi ed uscite dal comune 114 pitt COMUNE DI SALERNO EE PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno Un analisi della ripartizione modale mostra come il 55 degli spostamenti giornalieri venga effettuato con i modi individuali il 21 tramite bus il 20 a piedi ed il restante 4 tramite trasporto ferroviario Tabella 48 Tabella 47 Spostamenti sistematici intra comunali ed extra comunali relativi al comune di Salerno per motivo di spostamento fonte elaborazioni su dati ISTAT 2001 Motivo Intracomunali Extracomunali Totale Studio 21 665 16 592 38 257 Lavoro 24 860 28 196 53 056 Totale 46 525 44 788 91 313 Motivo Intracomunali Extracomunali Totale Studio 57 43 100 Lavoro 47 53 100 Totale 51 49 100 Motivo Intracomunali Extracomunali Totale Studio 47 37 40 Lavoro 53 63 60 Totale 100 100 100 115 n vuy E Proposta di Piano Energetico
310. lativi riferimenti bibliografici sono riportati nel paragrafo 18 1 2 203 ven a Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 16 1 La Cogenerazione La cogenerazione prevede la produzione combinata di energia termica ed elettrica o meccanica Spesso l energia termica di scarto proveniente da processi di conversione termodinamica e generalmente riversata nell ambiente pu essere riutilizzata all interno di un impianto cogenerativo per soddisfare oltre che l utenza elettrica anche una determinata richiesta di energia termica La maggior parte degli impianti moderni per la produzione di energia elettrica sono strutturati seguendo un certo ciclo termodinamico i e Ciclo convenzionale illustrato in Figura 88 che evolve fra una temperatura massima e una minima Analizzando tale ciclo e valutandone il rendimento come Tmin n 1 3 Tmax chiaro che esso cresce se aumenta la temperatura massima e diminuisce quella minima In generale negli impianti pi comuni che evolvono secondo questo ciclo la temperatura inferiore coincide con la temperatura ambiente Ci va a vantaggio del rendimento ma a discapito dell utilizzabilit del calore in uscita per la generazione di energia termica La tecnica della cogenerazione nasce proprio con l intento di utilizzare il calore in uscita dal ciclo Per fare ci necessario
311. lazione e contabilizzazione individuale nell utenza finale consente di raggiungere prestazioni energetiche complessive elevate RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI L 10 91 Dlgs 20 2007 Direttiva Europea 2004 8 CE Delibera Autorit 42 20 201 04 296 05 RUEC Salerno REQUISITI APPLICATIVI Per aree di nuova urbanizzazione necessario verificare la disponibilit nelle zone limitrofe di una rete di TLR esistente di potenza e temperature adeguate in caso favorevole si rende obbligatorio l allacciamento Nel caso non sia presente alcuna rete di TLR necessario formulare un progetto di impianto cogenerativo e o di TLR di cui si evidenzino i vantaggi energetico ambientali per confronto con altre soluzioni impiantistiche ad alta efficienza TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE L allacciamento alla rete di TLR consente la produzione centralizzata e l eliminazione delle emissioni di combustione su ogni singolo edificio ci comporta una migliore gestione della caldaia e un aumento del rendimento di oltre il 15 20 rispetto alla produzione tradizione in caldaia singola per appartemento o edificio Tale miglioramento deve compensare le eventuali perdite dovute al trasporto e alla distribuzione in rete che in ogni caso non devono superare il 5 10 del calore totale immesso in rete Tuttavia i miglioramenti di efficienza sono effettivi solo se la produzione di calore segue la curva di carico termico dell utenza Nel
312. le 2005 39 019 576 4 934 619 43 123 199 87 077 394 2006 44 806 927 6 653 843 39 598 266 91 059 036 2007 40 716 375 5 557 199 34 539 908 80 813 482 2008 41 275 663 4 827 377 32 092 432 78 195 472 Tabella 21 Vendite di gasolio benzina e GPL per autotrazione Litri anno fonte UTF consumi complessivi hanno toccato il valore massimo nel 2006 manifestando una riduzione di circa il 14 nei due anni successivi Tale riduzione pu essere spiegata con una progressiva sostituzione del parco circolante con modelli caratterizzati da consumi inferiori e da una generale tendenza alla riduzione dei consumi imputabile alla crisi economica Si pu anche notare Figura 20 un progressivo processo di sostituzione tra la benzina ed il gasolio da attribuirsi evidentemente ad una crescita della motorizzazione Diesel Le vendite di GPL dopo un picco toccato nel 2006 hanno manifestato invece un leggero decremento 50 000 000 45 000 000 40 000 000 35 000 000 30 000 000 Gasolio autotrazione 25 000 000 MGPL 20 000 000 A Benzina 15 000 000 10 000 000 5 000 000 E B n o 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Figura 20 Andamento dei consumi di gasolio benzina e GPL Litri anno fonte UTF 68 Vins p Proposta di Piano Energetico Comunale q Comune di Salerno ESS Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 69 vaa E Proposta di Piano Energetico Co
313. le sono risultati piuttosto disomogenei per tipologia di fonte per metodologia di elaborazione per completezza delle informazioni raccolte per periodo di raccolta per livello di disaggregazione e per criterio di classificazione Pertanto una delle difficolt ha riguardato il grado di disomogeneit riscontrabile nei dati che ha reso le fasi della loro organizzazione e implementazione estremamente complesse e laboriose richiedendo una analisi attenta ed una metodologia scrupolosa Un riepilogo sintetico delle tipologie di dati utilizzati delle fonti e del periodo di raccolta riportato in Tabella 8 Nei paragrafi successivi vengono presentati ed analizzati i dati relativi ai consumi di energia elettrica di metano e dei prodotti petroliferi gasolio benzina GPL Dati 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Consumi elettrici per 5 settori e numerose categorie ENEL e 1 3 1 e 1 Consumi di metano per 6 categorie di utenza Salerno Energia o o o o o e o o Consumi di gasolio per autotrazione benzina e GPL UTF Salerno 1 e Consumi di metano per autotrazione e distribuzione con carro bombolaio per serre SNAM Consumi di metano per autotrazione Salerno Energia 1 Tabella 8 Tipologie e fonti dei dati di consumi energetici disponibili per il territorio comunale 51 x ua E Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFI
314. le aree di nuova urbanizzazione auspicabile l allacciamento alla rete di TLR se gi esistente dopo aver verificato che le potenze e le temperature disponibili siano sufficienti a coprire i nuovi fabbisogni In caso contrario bisogna eseguire una valutazione tecnico economica che dimostri la convenienza della costruzione di impianti integrativi per la rete di 279 za Sata e Proposta di Piano Energetico Comunale paci amp E Comune di Salerno COMUNE DI SALERNO PIANO ENERGETICO COMUNALE www dimec unisa it PEC_Salerno TLR rispetto ad altre soluzioni impiantistiche ad alta efficienza Nelle aree in cui la rete di TLR non presente si deve verificare se ci sono le condizioni per la costruzioni di impianti di cogenerazione di quartiere anche in questo caso questa soluzione va confrontata con altre soluzioni impiantistiche ad alta efficienza Nel caso di progettazione di un nuovo impianto dovranno essere rispettati alcuni vincoli rispetto dei valori energetico prestazionali definiti dal Dlgs 20 2007 e dalle Delibere dell Autorit il rendimento globale dovr essere almeno del 70 per gli impianti di potenza inferiore a 1 MW e almeno del 75 per gli impianti di potenza superiore a 1 MW II rendimento di distribuzione del calore rapporto tra calore fornito all utenza e calore immesso in rete dovr essere almeno del 90 Nel caso di impianto TLR non collegato ad un impianto di cogenerazione il rendimento definito come ra
315. le industriale industriale promiscuo 8 52 8 02 8 56 7 69 6 71 8 12 12 11 Totale 100 00 100 00 100 00 100 00 100 00 100 00 100 00 Tabella 18 Distribuzione percentuale dei consumi di metano tra le tipologie di utenza L analisi della serie storica Figura 17 evidenzia una prima fase di crescita dei consumi complessivi che ha visto un incremento di circa il 33 negli anni tra il 2001 ed il 2005 anno in cui si manifestano i maggiori consumi Il periodo successivo ha visto i consumi stabilizzarsi circa al 90 dei valori raggiunti nel 2005 50 000 000 40 000 000 30 000 000 20 000 000 10 000 000 0 2000 2002 2004 2006 2008 2010 Figura 17 Andamento dei consumi di metano fonte Salerno Energia Uno studio dell andamento del numero di utenti evidenzia una crescita con un andamento di tipo quadratico che sembra essersi arrestato negli anni 2007 2008 Figura 18 consumi per utente manifestano un andamento relativamente stabile con una leggera crescita fino al 2005 seguita da un lieve decremento Si pu quindi desumere che l incremento dei consumi negli anni 2001 2005 stato dovuto essenzialmente all incremento delle utenze e parallelamente ad un incremento di circa il 10 dei consumi unitari La successiva fase di lieve riduzione seguita al 2005 pu attribuirsi alla tendenziale stabilizzazione del numero delle utenze e contemporaneamente ad una lieve riduzi
316. lerno ComurDisalanio www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE sebbene un servizio di taxi collettivo possa essere realizzato semplicemente ricalcando il percorso di linee bus gi esistenti si potrebbe estendere in maniera pi personalizzata maggiormente aderente ai bisogni degli utenti per la flessibilit dei percorsi e la gestione della flotta in tempo reale ricorrendo a tecnologie telematiche Il servizio pu soddisfare anche esigenze di ordine sociale rivolgendosi ad anziani portatori di handicap o bambini oppure essere utilizzato nel caso di insediamenti caratterizzati da una forte dispersione nel territorio NOTE ED OSSERVAZIONI Riguardo al territorio salernitano da segnalare un progetto Progetto Mercurio originariamente finalizzato all istituzione di un servizio di Car Pooling per i collegamenti tra Salerno ed il territorio connesso ed il Campus di Fisciano ma estendibile ad altre destinazioni Il progetto ha ricevuto il patrocinio della Provincia di Salerno del Comune di Salerno e dell Universit di Salerno ed un finanziamento da parte del POGAS oggi Ministero della Giovent Il sistema presenta caratteristiche ibride in quanto si basa su di una elaborazione centralizzata automatizzata delle richieste ma adopera Internet e la telefonia cellulare per dialogare con gli utenti 300 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale paci amp Pa Comune di Salerno COMUNEIDIS
317. li nella distribuzione dell energia elettrica e termica Nel caso di sostituzione di una caldaia a gasolio con tali impianti si arriva a riduzioni delle emissioni di gas clima alteranti che possono raggiungere il 70 Tuttavia perch questi indiscutibili vantaggi vengano pienamente sfruttati necessario che l energia termica prodotta in combinazione con l energia elettrica possa essere utilizzata dalla struttura dove essa installata o possa essere distribuita attraverso piccole reti di teleriscaldamento Pertanto sono necessarie scelte urbanistiche strategiche che prevedano la localizzazione di questi impianti in prossimit de aree adatte al loro utilizzo senza subire una penalizzazione dovuta a perdite di trasporto del calore in reti di teleriscaldamento eccessivamente lunghe ad esempio si possono prevedere impianti di microcogenerazione in ospedali alberghi centri commerciali centri sportivi e piscine grandi complessi residenziali serre e piccole medie industrie Inoltre l abbinamento di un cogeneratore con un refrigeratore ad assorbimento chiller consente la realizzazione di impianti in grado di produrre contemporaneamente energia elettrica energia termica per il riscaldamento e di provvedere anche al raffrescamento estivo in questo caso si parla di trigenerazione Questa combinazione resa possibile dalla capacit del refrigeratore ad assorbimento di produrre il freddo utilizzando il calore prodotto dal cogeneratore Quest
318. linit Stanze Stanze delle abitazioni in edifici ad uso abitativo Stanze in abitazioni occupate da persone residenti Stranieri per 100 residenti Superficie mq delle abitazioni occupate da persone residenti Superficie media delle abitazioni mq Superficie territoriale Kmq Tasso di attivit Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione giovanile Tasso di occupazione di tipo territoriale demografico abitativo e socio economico ritenuti pi significativi nell ambito della stesura del PEC si riportano nella Tabella 6 di riepilogo relativi al Comune di Salerno confrontati con gli analoghi a livello provinciale 49 ze vuy E Proposta di Piano Energetico Comunale 3 5 e Comune di Salerno a COMUNE DI SALERNO o amp www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Salerno Provincia Superficie territoriale Kmq 58 96 4 917 47 1 20 Popolazione presente 139 233 1 062 643 13 10 Popolazione residente 138 188 1 073 643 12 87 Popolazione residente che si sposta giornalmente 62 003 461 801 13 43 Densit abitativa ab kmq 2 344 218 1075 23 Edifici 7 431 219 753 3 38 Edifici ad uso abitativo 6 191 193 988 3 19 Abitazioni 52 968 455 592 11 63 Superficie media delle abitazioni mq 93 85 91 59 102 47 Superficie mq delle abitazioni occupate da persone residenti 4 418 835 33 842 965 13 06 Percentuale abitazioni occupat
319. lizzabili possono essere suddivisi in quattro categorie che possono anche rappresentare quattro distinte fasi di intervento sostituzione di componenti e sistemi con altri pi efficienti adozione di sistemi automatici di regolazione accensione e spegnimento dei punti luce installazione di sistemi di telecontrollo e di gestione energetica della rete semaforica sostituzione di incroci semaforici con rotatorie In particolare si possono sostituire le lampade ad incadescenza con lampade a LED LED utilizzati nella moderna segnaletica e cartellonistica hanno una luminosit anche di 10 volte superiore a quella prodotta dalla lampade ad incandescenza La caratteristica tecnica che li rende ideali per la semaforica l emissione luminosa monocromatica il colore dipendente dalle propriet del materiale con cui realizzato e si possono ottenere tutti i colori primari La durata delle lanterne a LED di circa 10 anni contro una durata media annuale delle lanterne di tipo tradizionale di un anno Questo comporta una cospicua diminuzione dei costi di gestione degli impianti semaforici infatti sugli impianti semaforici tradizionali vengono eseguiti mediamente otto interventi annui di manutenzione ordinaria e straordinaria mentre con la sostituzione a lanterne tipologia a LED si avr un abbattimento di questi interventi con la conseguente diminuzione dei disagi all utenza semafori a LED permettono inoltre di ekej e NOTE ED OSSERV
320. lla Campania In questo modo si favorisce l attuazione della programmazione su scala comunale seguendo un ottica di integrazione con gli obiettivi individuati nel territorio regionale Il PEC potrebbe applicare concretamente i contenuti PEAR devolvendo alla Regione il ruolo di controllo e di coordinamento delle azioni da intraprendere raccolte che siano le approvazioni necessarie nonch i sostegni adeguati Inoltre la stesura del PEC non pu esimersi da un confronto iniziale anche con le previsioni energetiche riportate nel Documento di pianificazione regionale che fornisce altres i database necessari per l applicazione della metodologia top down Vanno poi considerati gli obiettivi del RUEC che contribuiscono anche alla creazione di canali preferenziali di intervento In tal senso l integrazione delle proposte del PEC favorisce la collaborazione per l aggiornamento delle norme di carattere energetico ambientale da inserire nel RUEC Legge 9 gennaio 1991 n 10 Regione Campania Piano Energetico Ambientale Regionale PEAR Documenti di pianificazione a livello provinciale Piano Regolamento Urbanistico Energetico Edilizio Comunale RUEC Comunale Norme in materia energetico ambientale Piano Urbanistico Comunale PUC Figura 10 Strumenti legislativi e programmatici collegati al PEC 31 vaa E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno Comune pIsALERRO e e www dimec unisa it PEC_Sal
321. lluminazione a LED oggi chimera o realt Centro Congressi Universit di Napoli Federico II 13 marzo 2009 www led lighting it 62 L Di Fraia To LED or not to LED Atti del Convegno internazionale Illuminazione a LED oggi chimera o realt Centro Congressi Universit di Napoli Federico II 13 marzo 2009 www led lighting it 18 1 2 Bibliografia su cogenerazione e biomasse 1 Tommasi A Vademecum sulla cogenerazione www adrianotommasi it 2 Gavi P e Zuanazzi C Sistemi di cogenerazione www cesi it 3 Sileo M La micro cogenerazione a gas naturale una nuova via del risparmio energetico www ambientediritto it 4 GSE Guida al riconoscimento della cogenerazione www gse it attivita Cogenerazione PubbliInf Documents GUIDAALRICONOSCIMENTODELLACOGENERAZIONE pdf 5 Della Volpe R Macchine Liguori Editore Napoli 1998 6 Commission of the European Communities A European strategic energy echnology plan towards a low carbon future http eur lex europa eu LexUriServ LexUriServ do Puri CO0M 2007 0723 FIN EN PDF gt 236 Vasa I Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Ga iii 7 Kyoto protocol status of ratification United Nations framework convention on climate change 2008 10 16 2008 lt http unfccc int files kyoto_protocol status_of_ ratification application
322. lo marginale In termini di vettore energetico Tabella 25 Figura 23 il maggiore contributo dovuto ai consumi elettrici seguiti dal gasolio dal metano e dalla benzina Emissioni di Emissioni CO2 t CO2 1 Trasporti 209 777 35 28 2 Agricoltura 2 990 0 50 3 Industria 147 410 24 79 4 Terziario 118 197 19 88 5 Residenziale 113 450 19 08 6 Altro 2 857 0 48 Totale 594 681 100 00 Tabella 24 Emissioni di CO per settore di attivit 71 Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno CR PEC cart COMUNE DI SALERNO PIANO ENERGETICO COMUNALE Emissioni di CO2 0 48 E Trasporti E Agricoltura m Industria E Terziario E Residenziale m Altro Figura 22 Ripartizione percentuale delle emissioni di CO per settore di attivit Emissioni di CO2 Emissioni Ton anno di CO2 1 Energia Elettrica 320 184 53 84 2 Metano 73 854 12 42 3 Gasolio 120 214 20 21 4 GPL 7 596 1 28 5 Benzina 72 832 12 25 Totale 594 681 100 00 Tabella 25 Emissioni di CO per vettore energetico Emissioni di CO2 E Energia Elettrica E Metano m Gasolio E GPL E Benzina Figura 23 Ripartizione percentuale delle emissioni di CO per vettore energetico na ana a Proposta di Piano Energetico Comunale 22 a Comune di Salerno an COMUNE DI SALERNO e
323. lto interessanti Molte aziende producono nuove lampade semaforiche formate da gruppi di led principali vantaggi della lampada a led rispetto alle lampade a filamento sono e minor consumo fino al 93 in meno e maggiore durata media oltre 20 volte in pi e forte riduzione della manutenzione maggior durata assenza di parabola e maggiore sicurezza migliore visibilit in condizioni critiche ed elevata affidabilit della lampada I led utilizzati per la costruzione della lampada per tale applicazione hanno una vita media stimata di circa 100 000 ore contro le 5 000 di una lampada ad incandescenza La lampada consuma meno a parit di luminosit L intensit luminosa non subisce alterazioni da parte del filtro nel caso del rosso per esempio il vetro colorato fa passare solo il 20 della luce emessa da una lampada ad incandescenza in quanto la luce emessa dai led gi colorata Essendo la luce del led monocromatica risulta particolarmente brillante I led hanno una ridotta perdita di luminosit nel tempo e sono poco sensibili alle vibrazioni hanno quindi vita media pi lunga in impegni particolarmente gravosi Sul mercato sono reperibili delle lampade le cui forme e dimensioni ne permettono l istallazione sulle strutture gi esistenti senza bisogno di adottare alcuna modifica 153 ee O uiy Comune di Salerno N PO COMIFIPISLRO ee www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Pi
324. luppo di tale modalit di lavoro necessario sensibilizzare su queste tematiche i fruitori potenziali facendo comprendere che laddove possibile meglio spostare i dati sulle reti in fibra ottica alla velocit della luce e a costi energetici quasi nulli anzich le persone con tempi aleatori e consumi energetici rilevanti e predisporre aree di parcheggio destinate solamente ai veicoli merci situate nelle immediate vicinanze delle zone dove sono concentrate le attivit commerciali e incrementare l impiego di autobus a metano per il trasporto pubblico al fine di ridurre le emissioni di inquinanti in area urbana e la CO2 complessivamente emessa e incrementare il numero di mezzi a ridotte emissioni inquinanti destinati alla raccolta dei rifiuti urbani attraverso la sostituzione degli attuali mezzi a gasolio con altri alimentati a metano gpl gasolio bianco o altri sistemi di trazione ecologici e promuovere l acquisto la conversione e l impiego di veicoli a GPL a metano ibridi ed elettrici per ridurre le emissioni atmosferiche e proporre incentivazioni al rinnovo del parco auto con veicoli a basso impatto ambientale per tutte le aziende le cooperative e le Amministrazioni che utilizzano flotte di autoveicoli come ad esempio Cooperative di servizio taxi Cooperative di trasloco Amministrazioni pubbliche societ private per l erogazione di servizi pubblici acqua luce gas telecomunicazioni ecc sperimentare il biocombustibile
325. ma dell Illuminazione pubblica 7 1 Interventi di risparmio energetico per gli impianti semaforici 7 2 Incentivazione all uso della bicicletta Sistema park and ride 7 3 Incentivazione all uso plurimo dell auto Car sharing e Car pooling 7 4 Altri interventi di mobilit sostenibile Tabella 58 Matrice priorit prescrizioni 137 x ua E Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 e Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 8 Illuminazione pubblica Il servizio di pubblica illuminazione essenziale per la vita cittadina dato che persegue le seguenti importanti funzionalit Garantire la visibilit nelle ore buie dando la migliore fruibilit sia delle infrastrutture che degli spazi urbani secondo i criteri di destinazione urbanistica Su 8760 ore annue in Italia ve ne sono in media circa 4000 che vengono considerate notturne con diverse necessit di luce artificiale che viene fornita dagli impianti di illuminazione pubblica e Garantire la sicurezza per il traffico stradale veicolare al fine di evitare incidenti perdita di informazioni sul tragitto e sulla segnaletica in genere Per assicurare i valori di illuminamento minimi di sicurezza sulle strade con traffico veicolare pedonale misto ecc sono state emanate apposite norme che fissano i livelli di illuminamento in funzione della classificazione dell area da illuminare e Confer
326. manati dai gestori di rete riportanti disposizioni applicative per la connessione di impianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica e le prescrizioni di autorit locali comprese quelle dei VVFF 178 vaa Proposta di Piano Energetico Comunale cc ji Comune di Salerno Rab Comune DI SALERNO LA ia go www dimec unisa it PEC_Salerno 12 4 Leggi e decreti 12 4 1 Normativa generale 12 4 2 Decreto Legislativo n 504 del 26 10 1995 aggiornato 1 06 2007 Testo Unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative Direttiva CE n 77 del 27 09 2001 sulla promozione dell energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato dell elettricit 2001 77 CE Decreto Legislativo n 387 del 29 12 2003 attuazione della direttiva 2001 77 CE relativa alla promozione dell energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell elettricit Legge n 239 del 23 08 2004 riordino del settore energetico nonch delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia Decreto Legislativo n 192 del 19 08 2005 attuazione della direttiva 2002 91 CE relativa al rendimento energetico nell edilizia Decreto Legislativo n 311 del 29 12 2006 disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005 n 192 recante attuazione della direttiva 2002 91 CE relativa al rendimento
327. mette di osservare come la dispersione osservabile nei consumi assoluti CV 0 40 si riduca sensibilmente tenendo conto dell incremento dei volumi serviti CV 0 17 e della variabilit delle temperature annue CV 0 08 Si pu dedurre che l incremento della volumetria e gli andamenti delle temperature sono delle variabili in grado di spiegare almeno in parte la variabilit dei consumi energetici ed utili a formulare delle previsioni Gli andamenti nel corso del periodo osservato sono riportati graficamente nelle figure successive dove sono tracciati anche gli andamenti temporali delle variabili calcolati con regressione polinomiale del secondo ordine ed estrapolati al 2009 Nelle figure inoltre sono tracciati con linea tratteggiata i limiti delle regioni di confidenza la cui ampiezza fornisce una misura dell attendibilit di previsione Si pu notare come per i consumi energetici Figura 47 si possa prevedere un andamento stabile con una leggera tendenza al decremento per il 2009 Tale andamento risulta dalla combinazione di una crescita dei volumi serviti Figura 46 e di una parallela tendenza alla riduzione dei consumi unitari Figura 48 anche se depurati dall effetto della variabilit delle temperature annue Figura 49 103 vente m Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE x 10 Scuole campione CV 0 31792
328. mi energetici valutati a partire dai dati di vendita dei vettori energetici 221 vasi a Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Lo 17 1 6 Fonte idroelettrica e recupero energetico dagli acquedotti Sulla scorta degli studi presentati nei capitoli precedenti si pu ipotizzare l installazione di una centrale ad acqua fluente sul fiume Irno della potenza di circa 100 kW e di impianti di recupero del surplus energetico degli acquedotti attraverso sostituzione delle valvole di laminazione con sistemi turbina generatore per una potenza complessiva di circa 300 kW 222 Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno Fa i A i ie a I COMUNE DI SALERNO PIANO ENERGETICO COMUNALE 17 2 Scenari d azione quadro di sintesi La tabella seguente riporta in un quadro di sintesi i principali interventi ipotizzati che riguardano il risparmio energetico o la produzione da fonti rinnovabili Per ogni tipo di intervento ne indicata una entit in relazione a diverse modalit di quantificazione ed il relativo impatto in termini di risparmio energetico ovvero di produzione da rinnovabili e di CO evitata Gli interventi elencati si riferiscono ad uno scenario di medio termine 2020 Per quanto attiene allo scenario di breve termine si pu ipotizzare che ciascun intervento sia attu
329. mica utile resa annualmente dall impianto e Ee energia elettrica utile prodotta annualmente dall impianto al netto di autoconsumi energia assorbita dai servizi ausiliari sulla base del programma annuale di utilizzo Affinch un impianto convenzionale sia assimilabile ad un impianto che usa fonti rinnovabili dovr risultare IEN gt 0 51 Si avr poi una tariffa ancora pi favorevole nel caso di IEN gt 0 60 L Indice elettrico Z utilizzato per il confronto delle prestazioni fra i diversi impianti cogenerativi e g motori a combustione interna turbine a gas ecc definito come rapporto fra le potenze elettrica e termica 1 Pe Valutato in funzione del cogeneratore Zcog fisso e dipende dai dati di targa Dal punto di vista dell utenza Zutenza variabile in funzione delle ore del giorno del giorno della settimana del periodo dell anno perch varia la richiesta Il tipo di impianto cogenerativo che massimizza la convenienza economica corrisponde ad un valore Zcog uguale o prossimo al valore medio di Zutenza infine opportuno sottolineare che un impianto pu effettivamente ritenersi cogenerativo se supera i requisiti contenuti nel decreto n 79 99 dell AEEG Autorit dell Energia Elettrica e il Gas In particolare secondo tale decreto gli indici REP e Z non devono essere inferiori rispettivamente al 5 ed al 15 2 16 1 2 Classificazione e Tipologie di impianti di cogenerazione Gli impianti di cogenerazione poss
330. mo di energia primaria totale riferito all unit di superficie utile o di volume lordo espresso rispettivamente in kKWh m2 anno o kWh m3 anno mentre la trasmittanza termica il flusso di calore che passa attraverso una parete per m2 di superficie della parete e per grado K di differenza tra la temperatura interna ad un locale e la temperatura esterna o del locale contiguo I valori limite che devo essere rispettati sono contenuti nell allegato C del Dlgs 311 06 I valori limite dell indice di prestazione energetica dipendono dalla Zona Climatica in cui l edificio si trova dalla geometria dell edificio in particolare dal rapposto Superficie Volume e anche dal tipo di edificio Residenziale o non Residenziale mentre i valori della Trasmittanza dipendono dalla Zona Climatica e dal tipo di elementi considerati Strutture opache verticali Strutture opache orizzontali o inclinate quali Coperture e Pavimenti verso locali non riscaldati o verso l esterno Chiusure trasparenti comprensive degli infissi Vetri NOTE ED OSSERVAZIONI 266 pe veni ls Proposta di Piano Energetico Comunale ji amp e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE ns AREA TEMATICA Interventi di risparmio energetico negli edifici SCHEDA 2 5 Contenimento delle dispersione per i ricambi d aria DESCRIZIONE Un modo per ridurre il fabbisogno energetico degli edifici ridurre al minimo po
331. mpiego delle risorse energetiche 12 Regione Piemonte Legge Regionale 23 marzo 2004 n 8 Modificazioni alla legge regionale 24 marzo 2000 n 31 Disposizioni per la prevenzione e lotta all inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche Ecologia 13 Regione Lombardia Legge Regionale 27 Marzo 2000 N 17 Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all inquinamento luminoso 14 Regione Lombardia Decreto direttore generale D G Reti e servizi di pubblica utilit e sviluppo sostenibile 3 agosto 2007 n 8950 Legge regionale 27 marzo 2000 n 17 Linee guida regionali per la redazione dei piani comunali dell illuminazione 15 Regione Basilicata Legge Regionale n 41 del 10 04 2000 Inquinamento luminoso e conservazione della trasparenza e stabilit atmosferica dei siti di ubicazione di stazioni astronomiche 16 Regione Lazio Legge Regionale 13 aprile 2000 n 23 Norme per la riduzione e per la prevenzione dell inquinamento luminoso Modificazioni alla legge regionale 6 agosto 1999 n 14 17 Regione Marche Legge Regionale n 10 del 24 Luglio 2002 Misure urgenti in materia di risparmio energetico e contenimento dell inquinamento luminoso 18 Regione Campania Legge Regionale n 12 del 25 luglio 2002 Norme per il contenimento dell inquinamento luminoso e del consumo energetico da illuminazione esterna pubblica e pri
332. munale e Comune di Salerno Comune pIsALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE iii 3 6 Bilancio delle Emissioni di CO2 La tendenza degli ultimi anni vede associare all elaborazione dei piani energetici comunali un bilancio anche ambientale per fornire una fotografia delle emissioni presenti sul territorio che derivano dalle attivit che caratterizzano lo stesso Sempre pi frequentemente si finalizzano le scelte energetiche del PEC alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti come previsto dal Protocollo di Kyoto Coerentemente alla programmazione energetica il mix di azioni individuate volte alla razionalizzazione energetica teso anche a fornire una risposta concreta al problema della sostenibilit Lo schema metodologico del PEC di Salerno pertanto prevede anche un bilancio delle emissioni di CO presenti nel territorio che rappresentano tuttavia 86 dei gas serra rilasciati a livello nazionale ed il settore energetico nello specifico 83 delle emissioni totali 10 A partire dai consumi energetici sono state valutate le corrispondenti emissioni di CO secondo i fattori di emissione sintetizzati in Tabella 22 Le emissioni relative ai consumi elettrici sono state stimate utilizzando i fattori di emissione per unit di energia elettrica prodotta relativi alla media della produzione elettrica italiana E stato utilizzato l ultimo dato disponibile relativo al 2007 459 gCO kW
333. n modo marcato dalla presenza di incentivi quali il Conto Energia ed i Certificati verdi Va infine considerato come l analisi dell ENEA per quanto basata su metodologie avanzate debba ritenersi soltanto indicativa in quanto valuta costi mediati sul territorio nazionale non tenendo conto di fattori geografici climatici e territoriali locali che possono consigliare di privilegiare alcune soluzioni rispetto ad altre Per esempio evidente come il Comune di Salerno possa beneficiare di una producibilit per il solare termico e fotovoltaico maggiore rispetto alla media nazionale come pure che vada incontro a consumi energetici per il riscaldamento domestico e per la climatizzazione estiva rispettivamente inferiori e superiori rispetto alla media nazionale PO SHIFT MODALE TRASPORTI si EFFICIENZA GENERAZIONE p71 EFFICIENZA INDUSTRIA Se 6CS IDROGENO 300 i EFFICIENZA TERZIARIO po CALORE DA FER peee EFFICIENZA TECNOLOGIE i pee ELETTRICITA DA FER 200 TRASPORTO Lis s NUCLEARE que EFFICIENZA ina 3 i SOLARE i RESIDENZIALE i i i i TERMICO 100 BIOFUE LS 80 import tCO2 100 200 300 400 0 20 40 60 80 100 120 Mt CO2 Figura 98 Potenziale economico di mitigazione settoriale in Italia secondo lo scenario ENEA ACT anno 2020 131 227 Vanta E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno
334. n sito della struttura ed inoltre di valutare il contesto in cui la struttura verr ad ubicarsi bisogna inoltre considerare le possibili condizioni di ombreggiamento e riflessione che possono influenzare i risultati della progettazione Segue uno schema della struttura Figura 2 Figura 3 e Figura 4 172 x vu E Proposta di Piano Energetico Comunale 22 B Comune di Salerno a e COMUNE DI SALERNO e www dimec unisa it PEC_Salerno NAVY ENNIS ARIA ANNIE Ediiao A Edice B Figura 4 Prospetto trasversale A questo punto stato effettuato uno studio relativo alla copertura della struttura Come si evince dai grafici la copertura si distingue in tre zone due zone esterne piane ed una parte centrale pi alta e imbarcata La parte centrale della copertura stata esclusa per motivazioni di carattere strutturale l installazione dei pannelli fotovoltaici sarebbe risultata comunque difficile anche se la struttura fosse caratterizzata da materiale resistente poich la copertura presenta una curvatura variabile e di conseguenza anche l inclinazione dei pannelli avrebbe dovuto essere variabile Inoltre delle due zone piane possibile prevedere l installazione soltanto sulla parte di copertura esposta a Sud Le aree sulle quali possibile installare i pannelli sono indicate nella figura seguente Figura 5 173 Vate E Proposta di Piano Energetico Comunale e
335. nale non superiore a 450 750 V CEI 20 20 cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale non superiore a 450 750 V CEI EN 62305 CEI 81 10 protezione contro i fulmini CEI EN 62305 1 CEI 81 10 1 principi generali CEI EN 62305 2 CEI 81 10 2 valutazione del rischio CEI EN 62305 3 CEI 81 10 3 danno materiale alle strutture e pericolo per le persone CEI EN 62305 4 CEI 81 10 4 impianti elettrici ed elettronici interni alle strutture CEI 81 3 valori medi del numero di fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato CEI 0 2 guida per la definizione della documentazione di progetto per impianti elettrici CEI 0 3 guida per la compilazione della dichiarazione di conformit e relativi allegati per la legge n 46 1990 UNI 10349 riscaldamento e raffrescamento degli edifici Dati climatici CEI EN 61724 CEI 82 15 rilievo delle prestazioni dei sistemi fotovoltaici Linee guida per la misura lo scambio e l analisi dei dati CEI 13 4 sistemi di misura dell energia elettrica Composizione precisione e verifica 181 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale fact 5 z Comune di Salerno COMUNEIDI SALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE CEI EN 62053 21 CEI 13 43 apparati per la misura dell energia elettrica c a Prescrizioni particolari Parte 21 Contatori statici di energia attiva classe 1 e 2 EN 50470 1 ed EN 50470 3 in corso di recepimento nazionale presso
336. ndo le velocit medie urbane di tutte le categorie veicolari i 130 Figura 70 Emissioni e variazioni percentuali del parco veicolare variando le velocit medie urbane di tutte le categorieveicolati c sla ara 130 Figura 71 Emissioni di PM10 e variazioni percentuali del parco veicolare variando le velocit medie urbane di tutte le categorie veicolari uunir ia 130 Figura 72 Vantaggi derivanti dall uso dei regolatori di fIUSSO i 144 Figura 73 Ricostruzione degli antichi giardini pensili di Babilonia iii 155 Figura 74 Orti urbani su terrazzi di cCOpertura 156 Figura 75 Integrazione di pannelli fotovoltaici con verde su terrazzi di copertura 159 Figura 76 Scenario di crescita del fotovoltaico in Europa 100 i 165 Figura 77 Scenario di crescita del fotovoltaico in Italia 100 ii 166 Figura 78 Velocit media annua m s e Producibilit specifica h a 25 m s l t S AM 188 Figura 79 Velocit media annua m s e Producibilit specifica h a 50 m s l t S 1M 189 Figura 80 Velocit media annua m s e Producibilit specifica h a 75 m s l t S A MmM 190 Figura 81 Velocit media annua m s e Producibilit specifica h a 100 m s l t s l m 191 Figura 82 Siti pi favorevoli per sfruttare l energia delle maree 91 197 Figur
337. ne di competenza finalizzato all individuazione del bilancio energetico attuale e alla programmazione razionale di interventi tesi al risparmio energetico ed all uso di fonti rinnovabili con conseguenti ripercussioni positive sulla tutela dell ambiente Come genericamente indicato nel suddetto articolo 5 lo scopo della pianificazione del sistema energetico locale infatti garantire lo sviluppo efficiente e sostenibile e ridurre i consumi di combustibili fossili e le emissioni di gas serra inserendosi nel territorio considerato coerentemente alle principali variabili socio economiche carattererizzanti lo stesso La redazione del PEC consente di fotografare l attuale situazione energetica del Comune quale punto di partenza per prospettare lo scenario futuro di impiego delle risorse energetiche definito in riferimento a un quadro di azioni concrete ben delineate Essendo infatti articolato secondo specifiche Linee Guida e strutturato con Schede d Azione il Documento propone un approccio pragmatico attraverso un mix di interventi e strumenti operativi L importanza attribuita al PEC nell ambito della gestione delle fonti energetiche su scala locale conferisce ai Comuni un ruolo rilevante nell applicare gli indirizzi di politica energetica europea e nazionale Nonostante gli obblighi imposti a livello comunitario l Italia gode di un ampia discrezionalit nel gestire la situazione energetica nazionale potendo cos ado
338. ne di microclima Per quanto riguarda l influenza della latitudine occorre precisare che le variazioni di irraggiamento risultano sensibili per variazioni significative di questo parametro per questo motivo il territorio italiano pu essere suddiviso secondo macroaree di almeno centinaia di km Per l Italia VENEA sta procedendo dal 1994 alla realizzazione di una mappa statistica della radiazione solare globale orizzontale utilizzando le immagini Meteosat 12 2 5 Determinazione del energia annua producibile Per poter valutare l energia producibile E si accettano le seguenti ipotesi e poich occorre considerare la teorica distribuzione delle esposizioni ovvero il contributo dei differenti orientamenti rispetto alla ideale posizione Sud si considerano equiprobabili i casi in cui la superficie netta utile S per copertura a falde inclinate abbia le seguenti caratteristiche in termini di elevazione e azimut Elev 20 Azimut 0 Elev 20 Azimut 20 Elev 20 Azimut 40 e per valutare l energia giornaliera E si fa riferimento ai dati UNI 10349 HH e l efficienza dell impianto influenzata dai componenti elettrici necessari per trasferire l energia prodotta dal modulo fotovoltaico all utenza In termini tecnici si parla di efficienza del BOS per la quale si ritiene accettabile un valore medio pari al 75 7 e poich le prestazioni di efficienza generalmente sono variabili tra 11 e il 15 si as
339. ne e del comune l arco temporale dei censimenti rispetto al periodo considerato per le elaborazioni del bilancio energetico non coincide Pertanto si preferito elaborare i dati presenti nelle statistiche ma ancora non presentati nei rispettivi documenti di censimento ufficiali L ISTAT infatti mette a disposizione i dati ufficiali pi recenti dei Comuni italiani derivanti dalle indagini effettuate presso gli Uffici di Anagrafe anche con cadenza mensile relativamente al bilancio demografico e alla popolazione residente suddivisa per sesso e per fasce di et 14 dati rilevati statisticamente con data successiva al 2001 sono da considerarsi in genere provvisori almeno fino alla fine dell anno di riferimento e precisamente fino alla diffusione del comunicato stampa relativo al Bilancio demografico nazionale Si forniscono cos le stime sulla crescita delle popolazioni unendo i valori secondo quella che sarebbe la loro evoluzione spontanea Nei grafici di seguito si riportano le serie storiche relative alla popolazione del Comune di Salerno dal 1997 al 2001 15 16 come riportato nei Documenti della Regione Campania e dal 2002 al 2009 come presente nelle statistiche provvisorie dell ISTAT 14 79 su ar E Proposta di Piano Energetico Comunale 22 B Comune di Salerno a e ComuneDi SaLeato e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE popolazione Regione Campania 5840000 5820000 58
340. ne totale dell involucro esterno dell edificio e delle pavimentazioni degli spazi pubblici sia tale da permettere la riduzione delle temperature superficiali Sfruttare il verde urbano in modo da produrre effetti sul microclima dell area mitigando i picchi di temperatura estiva inoltre si sfrutta l ombreggiamento prodotto dalle piante per controllare l irraggiamento solare diretto sugli edifici e sulle superfici circostanti durante le diverse ore del giorno Anche l uso di piante rampicanti sulle facciate degli edifici consente buone riduzioni dell assorbimento della radiazione solare in estate e una riduzione delle dispersioni per convezione in inverno Per le coperture degli edifici consigliata la realizzazione di tetti verdi con lo scopo di ridurre gli effetti dovuti all insolazione sulle superfici orizzontali Per lo sfruttamento di questa tecnologia deve essere garantito l accesso per la manutenzione Utilizzare la doppia pelle in materiale riflettente o non assorbente delle radiazioni lungo le superfici verticali dell involucro in particolare lungo quelle esposte ad Est e Ovest Utilizzare teli protettivi e o pellicole esterne sulle superfici vetrate Prevedere l ombreggiamento delle zone adibite a parcheggio sfruttando la presenza di vegetazione NOTE ED OSSERVAZIONI 265 pe veni ls Proposta di Piano Energetico Comunale ji amp e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGE
341. nenti Non sempre gli apparecchi che permettono la massimizzazione del rapporto interdistanza altezza palo sono quelli da preferire in quanto a volte questa ottimizzazione non coincide con la minimizzazione della potenza installata maggiori risparmi sui consumi energetici o con la minimizzazione del numero di apparecchi installati che si ottiene con la massimizzazione dell interdistanza e minimizza i costi di installazione e di manutenzione 8 2 2 Interventi sui componenti Talvolta opportuna la sostituzione dei componenti elettrici e delle sorgenti luminose con sorgenti di minore potenza allo scopo da un lato di evitare problemi di abbagliamento dall altro inutili sprechi di energia Risulta evidente che per la vastit di prodotti efficienti presenti sul mercato il progettista pu sempre stabilire nel particolare ambito di istallazione quale il pi performante consigliando dove occorre la sostituzione delle sole lampade o degli interi corpi illuminanti inoltre egli deve prevedere l dove le norme lo richiedono l impiego di regolatori di flusso luminoso La logica di questo tipo di intervento non pu che essere quella da un lato di rendere l impianto di illuminazione rispondente alle attuali normative dall altro ottimizzare i costi adottando quelle tecnologie che richiedono un tempo di ritorno dell investimento minore ed una sicurezza maggiore dell utente se si pensa ad esempio al numero di incidenti che potrebbe provocare una
342. nerzia termica ovvero il rapporto tra massa effettiva di stoccaggio e la superficie calpestabile superiore a 230 kg m2 Se sono presenti controsoffittature ci deve essere un apertura pari ad almeno il 15 della superficie complessiva del controsoffitto in modo da favorire lo scambio termico convettivo Guadagni solari le superfici vetrate devono avere un coefficiente di trasmissione energetica inferiore a 0 15 Uso gli spazi da raffrescare devono essere minimizzati ad esempio bisogna concentrare le apparecchiature ad elevato fabbisogno di freddo in spazi separati Contributi interni il carico elettrico interno W m2 dovuto all illuminazione e alle apparecchiature presenti deve rispettare dei limiti ben definiti a seconda dell uso a cui destinato l ambiente che si sta verificando Se i limiti indicativi vengono superati bisogner fornire informazioni dettagliate sui dispositivi elettrici utilizzati per contenere il pi possibile il ricorso a sistemi di raffrescamento Comfort la temperatura interna accettabile e l umidit relativa dell aria possono variare attraverso limiti stabiliti che dipendono dall uso a cui destinato l ambiente che si sta verificando NOTE ED OSSERVAZIONI NB Verificare quali sono i limiti da rispettare 277 za Vus e Proposta di Piano Energetico Comunale 2 amp Comune di Salerno COMUNE DISALERNO ee www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE AREA TEMATIC
343. nformativa rivolta a sensibilizzare l utente sulla qualit energetica del corpo edilizio Si tratta di un azione condotta nell interesse del consumatore e dell intera collettivit nel caso in cui si ottenga una effettiva riduzione dei consumi attraverso azioni di riqualificazione energetica oppure nel caso in cui il mercato immobiliare si orienti verso modelli edilizi meno dissipativi E un azione in grado di valorizzare la qualit dell edificio e stimolare una competizione virtuosa in grado di modificare il mercato immobiliare a costo minimo RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI L 10 91 Digs 192 05 Digs 311 06 Regolamento edilizio Regione Campania Regolamenti sulla certificazione energetica RUEC Salerno REQUISITI APPLICATIVI Obbligatorio per gli edifici di nuova costruzione e per le ristrutturazioni di edifici di superficie utile superiore ai 1000 m2 Obbligatorio da luglio 2007 nel casp di vendita o locazione di edifici di superficie utile superiore ai 1000 m2 Obbligatorio da luglio 2008 per vendita o locazione di edifici di superficie utile inferiore ai 1000 m2 Obbligatorio da luglio 2009 per vendita e locazione di singole unit immobiliari TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE Con la certificazione energetica si assegna una classe di merito che definisce in modo sintetico le prestazioni energetiche dell edificio tenendo conto sia delle caratteristiche dell involucro sia delle dotazioni impiantistiche del
344. ni Ancona Bologna Foggia Forl Modena Piacenza Udine Venezia Reggio Emilia Modena Brescia per alcuni dei quali si riportano le impostazioni delle Schede D Azione adottate peculiari per ciascuno di essi rispettivi Piani Energetici hanno mostrato come la situazione energetica relativa ad alcuni Comuni sia pi virtuosa rispetto a quella del Comune di Salerno fattori determinanti riguardano il ricorso a una politica comunale che ha portato all ottimizzazione al parziale ampliamento e al revamping delle centrali di cogenerazione con cui stato possibile trasportare i cascami entalpici di centrale a 27 L elenco completo della sintesi delle Schede di Azione riportato in Appendice A IV Analisi comparativa dei PEC 86 Vate Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e ii Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE E teleriscaldare estesi settori della citt oltre alle buone pratiche finalizzate al uso razionale dell energia messe in opera dalla Pubblica Amministrazione e da alcune realt locali e alla promozione e sviluppo delle fonti rinnovabili 87 Vins p Proposta di Piano Energetico Comunale q Comune di Salerno ESS Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 88 Ji a B Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno amp COMUNEIDISALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno
345. ni Var PM 10 Var veicoli t CO2 eq emissioni t anno PM 10 0 127 130 0 53 1 0 10 124 095 2 45 5 14 20 120 912 5 39 1 26 30 119 016 6 33 4 37 125 a a Fo Proposta di Piano Energetico Comunale S Comune di Salerno e COMUNEIDISALERNO e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE gt 60 000 0 db gf 0 1 55 000 2 3 4 gt E v cem 0 50 000 g 10 E 2 2 45 000 42 790 42 200 41 560 41 078 9 P 5 amp 20 O gt 40 000 5 35 000 r 30 7 0 10 20 30 0 10 20 30 Figura 63 Consumi energetici e variazioni percentuali del parco veicolare per il rinnovo di tutte le categorie veicolari 160 000 g o E da F 150 000 V S 0 2 E S 140 000 10 i 130 000 127 130 124 095 B 3 a 120 000 E 20 E 110 000 i 100 000 i 7 gt 30 0 10 20 30 0 10 20 30 Figura 64 Emissioni e variazioni percentuali del parco veicolare per il rinnovo di tutte le categorie 53 1 o i m i i 0 1 20 14 26 40 37 veicolari o 5 a D w w D 60 80 T T T 100 0 10 20 30 0 10 20 30 N SS tonn anno Particolato PM10 tonn anno Ww la Var particolato PM10 o F
346. ni di carico e alle differenti esigenze di comfort degli occupanti e l impiego di collettori solari termici e di sistemi fotovoltaici e realizzazione di impianti a pompa di calore con scambiatori di calore e impianti di teleriscaldamento e cogenerazione In particolare dovr essere privilegiato rispetto alla realizzazione di impianti tradizionali l impiego di collettori solari termici e di sistemi fotovoltaici Di particolare interesse l obbligo della dotazione di un Attestato di Certificazione Energetica Gli edifici di nuova costruzione e quelli esistenti assoggettati agli interventi di all art 3 comma 2 lett a del D Leg vo 192 05 debbono essere dotati al termine della costruzione medesima ed a cura del costruttore di un Attestato di Certificazione Energetica redatto secondo i criteri e le 44 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale paci 5 z Comune di Salerno COMUNEIDI SALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE metodologie di cui all art 4 comma 1 dello stesso Decreto Questo comprende i dati relativi all efficienza energetica propri dell edificio i valori vigenti a norma di legge e valori di riferimento che consentono ai cittadini di valutare e confrontare la prestazione energetica dell edificio L Attestato corredato da suggerimenti in merito agli interventi pi significativi ed economicamente convenienti per il miglioramento della predetta prestazione
347. nisa it PEC_Salerno 4 2 Consumi elettrici Per quanto riguarda i dati sui consumi elettrici e sui relativi costi questi sono disponibili per gli anni a partire dal 2003 al 2007 su base mensile per le seguenti tipologie di utenze SCUOLA MATERNA SC MAT ED ELEMENTARE SC ELEMENTARE SC MEDIA IMPIANTI SPORTIVI UFFICI GIUDIZIARI IMPIANTI SEMAFORICI IMPIANTI SOLLEVAMENTO STRUTTURE PUBBLICHE ABITAZIONI COLLETTIVE VARIE PUBBLICA ILLUMINAZIONE La Tabella 44 presenta i consumi annuali per ognuna delle tipologie di utenza considerate ed il totale In Figura 52 descritto l andamento temporale dei consumi complessivi con indicazione del trend ottenuto con un modello del primo ordine Si pu notare una tendenza complessiva alla riduzione dei consumi elettrici ma con un andamento piuttosto irregolare negli anni 2003 2004 2005 2006 2007 SCUOLA MATERNA 231 694 225 978 226 180 248 443 197 437 SC MAT ED ELEMENTARE 474 416 541 423 505 298 521 458 355 307 SC ELEMENTARE 126 474 120 328 155 920 182 296 84 425 SC MEDIA 306 560 282 749 318 728 298 512 260 039 IMPIANTI SPORTIVI 996 020 1 400 652 1 219 329 1 279 300 976 781 UFFICI GIUDIZIARI 1 519 366 1 716 147 1 606 376 1 633 712 977 547 IMPIANTI SEMAFORICI 216 488 208 749 222 915 286 000 232 685 IMPIANTI SOLLEVAMENTO 61 425 59 652 63 931 140 059 64 679 STRUTTURE PUBBLICHE 2 858 162 3 436 951 3 018 997 3 259 137 2 303 794 ABI
348. no ComunepI SaLeato PANO ian a www dimec unisa it PEC_Salerno 600 500 400 N O O 300 200 scenario di riferimento 2008 100 scenario di riferimento 2009 Figura 9 Emissioni di anidride carbonica nello scenario di riferimento 2008 e nella revisione 2009 Mt CO Fonte ENEA 131 scenario ACT 2009 scenario ACT 2008 1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 2035 2040 Fonte Enea Anno 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Scenario pre crisi 496 498 499 500 500 501 502 503 505 509 513 517 521 524 526 529 Scenario post crisi 496 490 485 479 474 469 469 468 468 469 470 470 471 471 473 474 Rapporto 1 000 0 985 0 972 0 960 0 947 0 937 0 934 0 932 0 927 0 921 0 915 0 910 0 904 0 900 0 898 0 896 Tabella 2 Emissioni di CO per gli scenari di riferimento pre e post crisi e loro rapporto 23 Vins p Proposta di Piano Energetico Comunale q Comune di Salerno ESS Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 24 vaa E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno COMUNE DI SALERNO 0o 0 PIANO ENERGETICO COMUNALE 2 2 Il contesto normativo Il Piano Energetico Comunale PEC uno strumento di programmazione a livello territor
349. normali termosifoni sarebbe difficile ottenere un adeguato livello di comfort Quindi necessario che costruttori e installatori nel proporre la soluzione tecnologica a pi alta efficienza informino gli utenti anche degli ulteriori vantaggi abbinati ad un sistema di diffusione del calore a bassa temperatura E possibile che l Amministrazione Comunale in collaborazione con le associazioni di categoria svolga un percorso formativo in grado di diffondere capillarmente la conoscenza e i vantaggi dei dispositivi di riscaldamento ad alta efficienza Si pu prevedere di erogare un contributo a fondo perduto unito ad un pari contributo erogato dai fornitori delle 272 Vauda Proposta di Piano Energetico Comunale amp e Comune di Salerno COMUNE IDI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE n caldaie L accordo volontario dovr prevedere impegni dei fornitori e o produttori volti ad una politica di contenimento dei prezzi di sconti aggiuntivi e di assistenza alla clientela L azione dovr essere realizzata secondo le seguenti fasi 1 definizione degli incentivi e sostegni finanziari per la sostituzione di impianti tradizionali concaldaie a condensazione nei casi in cui non sia prevista l obbligatoriet e delle procedure ecriteri per la loro erogazione 2 sottoscrizione di un accordo volontario con i fornitori di caldaie a condensazione che preveda sconti e assistenza alla clientela 3 r
350. nottico con il confronto tra le schede d azione per gli otto comuni considerati rimandando alla bibliografia 13 ed ai documenti originali per un analisi pi dettagliata La tabella analizza il numero delle schede la data di stesura del PEC la classificazione per aree tematiche e voci con alcune note Altro punto critico per la stesura del PEC rappresentato dalla reperibilit e dalla disponibilit dei dati Pertanto anche questo aspetto stato analizzato in dettaglio con riferimento ad alcuni recenti PEC disponibili in rete Ancona Bologna Brescia Foggia Piacenza Venezia Sono stati analizzati i diversi vettori energetici distinti per tipologia e o per settore residenziale terziario attivit produttive i trasporti ed il sistema della mobilit anche di tipo portuale ove pertinente risultati dell analisi sono stati raggruppati in tabelle sinottiche riportate nella Appendice A I 303 Proposta di Piano Energetico Comunale Ca I Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE DATA NUMERO COMUNE STESURA SCHEDE DESCRIZIONE VOCI PRESENTI e NOTE PEC D AZIONE Le schede rappresentano le Azioni Prioritarie da realizzare e sono suddivise secondo le Descrizione dell azione adi seguenti tipologie Descrizione della tecnologia Azioni di risparmio energetico Risvolti ed obiettivi dell azione 49 Ottobre Di AREA N Da 2008 15
351. nte solare Per gli impianti fotovoltaici pubblici e privati sono presenti le informazioni riguardanti e la potenza dell impianto kW e la produzione annua kWh e im di fotovoltaico installati e emissioni evitate kg CO e m installati per ogni abitante Per gli impianti solari e m installati ogni 1000 abitanti Sistema della Privato Ufficio delle Dogane di Ancona e Vendite di carburante benzina gas metano GPL 245 uu Proposta di Piano Energetico Comunale 5 Comune di Salerno COMUNE SALO e 0e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE mobilit Regione Marche e Rapporto autovetture abitanti Multiservizi S p A e Numero automobili per tipologia i Bi di alimentazione Aci e Numeroautomobili per cilindrata e Numero di veicoli merci per tipologia di alimentazione e Numero di motocicli circolanti nel territorio comunale e Vendite di carburante e Numero di mezzi in servizio Trasporto Pubblico Conerobus S p A e Lunghezza della rete e Km percorsi e Km percorsi per mezzo e Vendite di carburante e Tonnellate di merci trasportate complessivamente Traffico Portuale Autorit portuale onnellate di merci trasportate per tipologia e Numero di imbarchi e sbarchi di autovetture e tir e Numero di passeggeri Sono presenti i dati riguardanti i consumi di elettricit e di metano ripartiti secondo le aree e Bibliote
352. nte sebbene il calo sia avvenuto in via generale per tutto lo spettro degli usi finali in modo diverso per fonte e settore Il petrolio ha registrato il calo pi consistente tra le fonti energetiche negli usi finali 1 4 La riduzione dei consumi posta in relazione al crescente prezzo del greggio non ha fatto altro che aggravarsi nel corso del 2008 e peggiorare ancora nei primi mesi del 2009 per effetto della crisi economica La diminuzione dei consumi stata significativa in tutti i settori soprattutto in quello dei trasporti che hanno visto un calo assoluto di poco inferiore a un milione di tep 1 8 Il settore meno colpito stato quello degli usi civili dove i prodotti petroliferi sono comunque presenti in forma minoritaria Il calo dei consumi di gas naturale nel settore industriale nel suo complesso stato pari al 9 1 mentre i consumi negli usi civili determinati prevalentemente dal riscaldamento degli ambienti sono aumentati del 6 1 Gli effetti della congiuntura economica sui consumi di energia elettrica gi presenti a met del 2008 sono emersi in tutta chiarezza nell ultimo trimestre dell anno con una caduta del fabbisogno particolarmente forte nelle regioni settentrionali ma comunque rilevante anche nelle regioni meridionali La riduzione pi forte avvenuta non sorprendentemente nel settore industriale 3 1 mentre il settore degli usi civili evidenzia una leggera crescita nonostante il calo del settor
353. nte oltre agli effetti di riduzione della congestione mentre corrisponder una riduzione uguale a 1 15 per quanto riguarda le polveri sottili tale circostanza legata alla maggiore emissione unitaria di particolato dei bus rispetto alle auto Per quanto riguarda le politiche di intervento volte al rinnovo del parco veicolare se da un lato si stimano benefici pari ad 1 6 per quanto riguarda i consumi e le emissioni di CO equivalente es 20 veicoli EURO 4 produce 3 consumi ed emissioni di CO equivalente dall altro l efficacia 124 x ua Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE dei nuovi filtri anti particolato permetter un abbattimento delle polveri sottili esattamente uguale alla percentuale di veicoli rottamati es 20 veicoli EURO 4 produce 20 emissione di PM10 5 3 1 Rinnovo parco veicolare In riferimento all ipotesi di rinnovo dell intero parco veicolare le stime condotte mostrano come ad una percentuale di riconversione del 10 20 e 30 corrisponder una variazione dei consumi di carburante Tabella 52 Figura 63 dell ordine dell 1 del 3 e del 4 cui corrisponde un consumo totale annuo rispettivamente di 42 2 mila tep 41 6 mila tep e 41 1 mila tep Nelle tabelle e figure seguenti si indicato con 0 lo scenario attuale La ripartizione per tipologia di combustibile non uni
354. ntenimento delle dispersione per i ricambi d aria 2 6 Serre solari 2 7 Certificazione energetica degli edifici Impianti termici 3 1 Caldaie ad elevato rendimento a condensazione 3 2 Pompe di calore ad elevato rendimento 3 3 Pannelli radianti e sistemi a bassa temperatura 3 4 Verifica dei fabbisogni di raffrescamento 3 5 Condizionamento estivo con gruppi frigoriferi ad alta efficienza o ad assorbimento 3 6 Rete di Teleriscaldamento 3 7 La cogenerazione e la micro cogenerazione Ciclo dell acqua 4 1 Dispositivi per il risparmio idrico 4 2 Recupero acqua piovane Fonti energetiche alternative 5 1 Impianti solari termici 5 2 Impianti solari fotovoltaici 5 3 Biomasse e Biogas Pianificazione urbana sostenibile 6 1 Interventi sul sistema del verde 6 2 Interventi sul sistema dell Illuminazione pubblica Mobilit Sostenibile 7 1 Interventi di risparmio energetico per gli impianti semaforici 7 2 Incentivazione all uso della bicicletta Sistema park and ride 7 3 Incentivazione all uso plurimo dell auto Car sharing e Car pooling 7 4 Altri interventi di mobilit sostenibile Tabella 57 Schede d azione proposte per il Comune di Salerno 7 1 1 Matrice priorit prescrizioni Le Linee Guida per l Energia si articolano secondo i seguenti diversi livelli di priorit Azioni obbligatorie 135 ze a Proposta di Piano Energetico Comunale e 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO EN
355. nti consigliato in caso d intervento di messa in sicurezza e rifacimento dell impianto elettrico TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE Per ridurre i consumi di energia elettrica del settore residenziale essenziale intervenire sul settore dell illuminazione Si pu ottenere un notevole risparmio grazie alla sostituzione delle lampade ad incandescenza con le lampade fluorescenti compatte ad alimentazione elettronica La diffusione di tali lampade non molto elevata sia a causa dei costi iniziali pi alti sia per una scarsa informazione sebbene i vantaggi economici derivanti dall adozione di adeguate soluzioni tecnologiche sono stati messi in evidenza da tutte le pi grandi case produttrici di prodotti per l illuminazione le lampade tradizionali a incandescenza hanno una durata di mille ore mentre quelle fluorescenti compatte hanno una durata dieci volte maggiore Pi luce con meno potenza assorbita e maggior durata assieme ai benefici ambientali che ne derivano sono i vantaggi evidenti per i consumatori l obiettivo di questa azione favorire la penetrazione capillare di lampade ad alta efficienza nel settore domestico attraverso una campagna informativa Le esperienze effettuate in altre citt mostrano che per una buona riuscita dell iniziativa oltre ad una buona campagna pubblicitaria occorre il coinvolgimento attivo di diversi attori associazioni dei consumatori e o ambientaliste rivenditori produttori fo
356. nzione e finanziamento di un investimento finalizzato al miglioramento dell efficienza energetica secondo modalit per le quali il recupero del costo di questi servizi in funzione in tutto o in parte del livello di risparmio energetico Tale forma di finanziamento non purtroppo particolarmente diffusa in Italia anche se un modo semplice ed efficace di investire sui risparmi Le E S C O Energy Service Company sono compagnie promosse da tale direttiva e possono essere genericamente definita come un impresa 150 ve Tani Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE che sviluppa finanzia e installa progetti volti al miglioramento dell efficienza energetica e alla riduzione dei consumi Esistono varie tipologie di ESCO e societ indipendenti e societ fornitrici di apparecchiature e Utility e agenzie ed authority nazionali o regionali e joint venture pubblico privato E evidente che il Comune ha tutto il vantaggio a fare gare miranti ad affidare i servizi a terzi pur mantenendo la propriet degli impianti a fronte di investimenti di ammodernamento e messa a norma che in questo caso non deve sostenere o deve sostenere solo in parte a seconda del contratto stipulato per conseguire subito i risultati prefigurati limitatamente di risparmio per la durata del contratto e successivamente per poter beneficia
357. o presso l Universit degli Studi di Salerno sotto il coordinamento del prof Roberto Gerundo Il lavoro si sviluppa essenzialmente secondo due Macroaree Regolamentazione degli interventi sugli spazi urbani aperti e Regolamentazione degli interventi sugli edifici che al loro interno contengono le principali Indicazioni articoli obiettivi obbligatorie e raccomandate in tema di bioedilizia e di efficienza energetica messe a punto in ossequio alla normativa vigente con particolare riguardo alla Lr Campania 16 04 e alle delibere Dgr 659 07 e Dgr 834 07 in funzione degli studi effettuati ed in base ai migliori esempi applicativi riscontrati durante lo studio Alla prima Macroarea possono essere ricondotti tutti quei tematismi inerenti la struttura urbana le strade il verde pubblico e pertinenziale l edificazione di lotti ecc mentre alla seconda Macroarea afferiscono quelli che riguardano la nuova edificazione e le ristrutturazioni la qualit ambientale ed il comfort i requisiti funzionali ecc Per rendere il documento presentato pi agevolmente fruibile da parte dell Amministrazione stata mantenuta la suddivisione e la numerazione dell articolato del RUEC preesistente e per inserire le nuove Indicazioni si operato attraverso la suddivisione in articoli commi xxx xx e sottocommi xxx xx xx All interno di ciascuna Indicazione per identificarne la natura giuridica cogente o facoltativa r
358. o consapevole dell energia Infine per la verifica degli obiettivi di attuazione del piano fondamentale sar l attivazione di strumenti per il monitoraggio dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra Il PEAR vuole essere quindi non solo il documento di programmazione del settore ma anche il quadro di riferimento per i soggetti pubblici e privati che vogliono assumere un qualsiasi tipo di iniziativa in campo energetico nel territorio della Campania Inoltre si inserisce nello scenario regionale quale strumento di pianificazione dinamico adattandosi alle evoluzioni del contesto energetico normativo e del mercato in continuo mutamento Aspettiamo che il PEAR possa fornire risposte efficaci 2 4 1 Il dato provinciale nel PEAR Campania II PEAR contiene studi ed analisi a livello regionale e provinciale ma non rende direttamente disponibile il database energetico ad un livello di disaggregazione comunale Si ritiene utile comunque evidenziare i principali aspetti di possibile interesse energetico ambientale che 34 sa Proposta di Piano Energetico Comunale pesi 5 q I Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e _ www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE a riguardano la provincia di Salerno con riferimento alla sezione del PEAR in cui sono presentati i dati citati sono riferiti alla data di pubblicazione del Documento Consumi finali elettrici per settore nel 2007 espressi in GWh tabella
359. o entrati in vigore nel 2005 Il loro valore viene modificato nel tempo in base all andamento del mercato per opera dell Autorit per l Energia Elettrica e il Gas e nel 2010 stato fissato a 92 22 tep 215 vaa E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno Comune pISALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE iti Gli interventi che permettono il risparmio energetico possono essere effettuati sia a monte di un processo produttivo sia distribuendo al utenza strumenti di pi alta efficienza Generalmente il risparmio energetico deve essere rilevato entro 5 anni eccetto per gli interventi di architettura bioclimatica che hanno un periodo di rilevamento che si prolunga fino agli 8 anni Il mercato dei certificati bianchi gestito dal GME Gestore del Mercato Elettrico mentre l AEEG Autorit per l Energia Elettrica e il Gas autorizza l emissione dei TEE oltre che valutare e controllare l effettivo risparmio energetico certificati bianchi sono infatti attribuiti sulla base delle tonnellate equivalenti di petrolio che permettono di produrre un quantitativo di energia pari a quella risparmiata grazie all efficienza dell impianto 16 Gli impianti cogenerativi a biomasse sono considerati all interno del succitato decreto Bersani impianti alimentati con fonti energetiche rinnovabili 11 Tale considerazione porta a concludere l elevata convenienza ad investire sulla cogenerazione a
360. o essere ricondotti essenzialmente a tre tipologie di utenti settoriali trasporti edifici comunali residenziale di cui si riporter singolarmente l analisi dei consumi energetici mentre in relazione ai vettori energetici sia primari che secondari vengono approfonditi i dati relativi ai consumi di energia elettrica al metano e ai prodotti petroliferi gasolio benzina GPL Nel presente caso l analisi sia per vettori sia per settori ove la disponibilit dei dati l ha reso possibile si riporta relativamente agli ultimi sei anni 2002 2008 considerato quale periodo temporale valido per rappresentare un intervallo sufficientemente ampio in relazione all evoluzione socio economica del territorio risultati del bilancio energetico indicheranno i criteri per individuare le linee di intervento che avranno come priorit la razionalizzazione della domanda oltre alla ristrutturazione dell offerta o della produzione di energia in primis da fonti rinnovabili Come supporto conclusivo si riporta anche un bilancio delle emissioni atmosferiche di CO2 che consentir altres la comprensione della fattibilit e della convenienza economico ambientale dell introduzione e o potenziamento delle fonti di energia rinnovabile e o assimilabili Infine si ritenuto opportuno considerare lo strumento grafico quale valido sussidio per una comprensione pi immediata dell esposizione dei risultati permettendo di tracciare le evoluzioni
361. o impianto evita quindi l elevato consumo di energia elettrica che richiede la climatizzazione estiva convenzionale con l utilizzo di condizionatori a compressore Il condizionamento estivo con l utilizzo di impianti ad assorbimento consente un risparmio della fonte energetica primaria del 50 rispetto ad un condizionatore tradizionale RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI L 10 91 DPR 25 luglio 1991 RUEC Salerno REQUISITI APPLICATIVI Questa azione destinata prevalentemente all applicazione in campo pubblico cio ad edifici pubblici di propriet comunale TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE Lo scopo dell azione quello di individuare all interno del territorio comunale edifici o gruppi di edifici adatti all installazione di impianti di cogenerazione di piccola taglia in grado di soddisfare il fabbisogno termico ed elettrico dell utenza interessata E opportuno che il proprietario dell impianto sia anche l utilizzatore dell energia prodotta inoltre importante che l energia elettrica prodotta venga consumata in loco quindi il dimensionamento dell impianto deve essere tale da ridurre al minimo le eventuali cessioni ad aziende elettriche 281 za Vasa Proposta di Piano Energetico Comunale ji amp e I Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE perci non da escludere che parte dell energia termica ed elettrica prodotta
362. o previsto per gli impianti nuovi preveder e Ottimizzazione del progetto e L impiego dei regolatori di flusso e di sistemi di telecontrollo per il funzionamento ad illuminamento costante e L impiego di sistemi di ottimizzazione della manutenzione e L applicazione di nuove tecnologie a LED laddove conveniente isole ecologiche semafori e Formedi finanziamento tramite terzi L intervento previsto per gli impianti esistenti preveder 140 Ji vasi a Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE e La sostituzione di lampade con altre a pi alta efficienza e L impiego dei regolatori di flusso e di sistemi di telecontrollo per il funzionamento ad illuminamento costante e L impiego di sistemi di ottimizzazione della manutenzione e L applicazione di nuove tecnologie a LED laddove conveniente e Individuazione degli impianti sovradimensionati laddove possibile e Formedi finanziamento tramite terzi 141 2 COMUNE DI SALERNO a PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno 8 2 Interventi per il Comune di Salerno 2003 2004 2005 2006 2007 SCUOLA MATERNA 231 694 225 978 226 180 248 443 197 437 SC MAT ED ELEMENTARE 474 416 541 423 505 298 521 458 355 307 SC ELEMENTARE 126 474 120 328 155
363. o provinciale Va precisato che il metodo top down applicabile o almeno ritenuto pi affidabile qualora si verifichino alcune condizione legate alla particolare omogeneit in relazione al territorio alle tipologie di attivit produttive e ai fattori socio economici Altri fattori da considerare per ritenere accettabile il confronto dei sistemi energetici su scale diverse riguardano la particolare conformazione geografica il livello della popolazione le attivit presenti le condizioni climatiche le reti stradali e ferroviarie ecc Si potr poi considerare paragonabile l energy pattern caratteristico del Comune con quello del territorio regionale se le dinamiche osservate nelle serie storiche dei fabbisogni energetici 75 sua ir Fo Proposta di Piano Energetico Comunale en 5 e Comune di Salerno k COMUNE DI SALERNO oo 0 www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE regionali possono con buona approssimazione essere lo specchio delle analoghe variazioni riscontrabili a livello locale In relazione alla conformazione geografica interessante osservare l analogia riscontrata tra la Regione Campania e i Comuni della Provincia di Salerno che presentano la stessa composizione percentuale per zona altimetrica in relazione sia ai Comuni che alla popolazione Figura 24 e 25 Composizione percentuale per zona altimetrica dei Comuni della Regione Campania Composizione percentuale per zona altimet
364. o sui limiti dello sviluppo commissionato a tre ricercatori del MIT dal Club di Roma evidenzi seppur con un modello matematico piuttosto semplificato e poi successivamente migliorato come le interazioni e le dinamiche di crescita delle cinque variabili esaminate popolazione mondiale industrializzazione inquinamento produzione alimentare e consumo delle risorse naturali avrebbero potuto anche condurre a delle brusche inversioni di tendenza catastrofi rispetto all andamento atteso di una crescita continua se non opportunamente controllate Per cogliere la portata innovatrice di queste indicazioni va ricordato come la percezione delle interdipendenze tra le diverse variabili che oggi piuttosto diffusa non lo fosse altrettanto alla fine degli anni 60 quando circolava quella che stata poi definita Utopia della Crescita Illimitata In quel periodo l economista Herman Kahn ascoltato consigliere del presidente Eisenhower pronosticava per il ventunesimo secolo l avvento della societ 20 20 una popolazione di 20 miliardi ognuno con 20 000 dollari di reddito annuo degli anni 60 Erano scenari che evidentemente non facevano i conti con la limitatezza delle risorse naturali Riguardo ai combustibili fossili in particolare diviene sempre pi chiaro il rischio del loro depauperamento anche grazie al lavoro del geofisico Marion King Hubbert che svilupp gi nel 1956 un semplice modello matematico per prevedere la produ
365. o territoriale attraverso la distribuzione dei consumi energetici e le variazioni temporali degli stessi L analisi della domanda poi effettuata considerando sia le fonti energetiche utilizzate che gli impieghi finali valutando anche le relative emissioni di inquinanti in atmosfera Lo studio sui consumi settoriali delle fonte energetiche primarie propedeutica all individuazione delle aree di criticit e consente la definizione di una programmazione degli interventi efficienti da realizzare per gestire la domanda e pianificare l offerta di energia del sistema nel medio lungo periodo Le tecnologie e le misure individuate per l uso razionale dell energia nascono necessariamente dall analisi degli elementi strutturali economici e produttivi che ne caratterizzano il territorio e dall analisi della struttura energetica del Comune effettuata attraverso il bilancio energetico di sintesi che conclude la prima fase La seconda fase dedicata alla disamina degli interventi da attuare nei vari settori di utilizzo finale per ciascuno dei quali possibile soddisfare la domanda di energia con misure tecnologie o azioni volte al risparmio o alla razionalizzazione dei consumi energetici Per ciascun settore sono state individuate delle linee di indirizzo specifiche riportate nelle Schede di Azione In particolare viste le dimensioni territoriali si approfondir un analisi degli aspetti riguardanti il risparmio energetico ottenibile attraverso
366. ole importanza poi la possibilit di scomputare dai calcoli volumetrici gli elementi costruttivi finalizzati alla coibentazione termica acustica e di inerzia termica 224 12 Al fine di agevolare l attuazione delle norme sul risparmio energetico e per migliorare la qualit degli edifici le strutture perimetrali portanti e non nonch i tamponamenti orizzontali ed i solai intermedi che comportino spessori complessivi sia per gli elementi strutturali che sovrastrutturali superiori a 30 cm non sono considerati nei computi per la determinazione dei volumi e nei rapporti di copertura per la sola parte eccedente i centimetri 30 e fino ad un massimo di ulteriori centimetri 25 per gli elementi verticali e di copertura e di centimetri 15 per quelli orizzontali intermedi in quanto il maggiore spessore contribuisce al miglioramento dei livelli di coibentazione termica acustica e di inerzia termica sempre che tale spessore scaturisca dall applicazione di materiale coibente e isolante Tali criteri valgono anche per le altezza massime per le distanze dai confini fra gli edifici e dalle strade ferme restanti le prescrizioni minime dettate dalla legislazione nazionale Ugualmente non saranno computati nel calcolo dei volumi e nei rapporti di copertura le serre solari come definite al punto seguente del presente Regolamento Viene infine dedicata attenzione alle serre solari con le seguenti disposizioni 224 13 Si definiscono serre sol
367. ollo per il funzionamento ad illuminamento costante Il parco lampade del Comune di Salerno quasi esclusivamente costituito da lampade al sodio ad alta pressione per un numero complessivo di 25000 corpi illuminanti di potenza 150 250 W Essendo tali lampade ad elevata efficienza non si ritiene attualmente necessaria la loro sostituzione Considerando che il 10 circa delle lampade gi dotato di regolatori si pu intervenire su circa 22500 corpi illuminati consumi medi annui imputati alla illuminazione stradale tra gli anni 2003 2007 sono Cmatot 12 568 735 kWh anno consumo medio annuo da cui bisogna sottrarre l energia consumata dai corpi gi dotati di regolatori che per una stima di massima si possono ipotizzare attorno all 8 20 in meno perch con regolatori Cma 11 563 236 kWh anno consumo medio annuo delle lampade sprovviste di regolatori Ipotizzando che le lampade possano beneficiare del ciclo di funzionamento a tensione ridotta per un periodo pari al 50 dell intero impiego e tenendo presente che grazie ad esso si riesce ad ottenere una riduzione oraria media dei consumi pari al 40 rispetto a quelli nominali i consumi ipotizzati istallando i regolatori considerando 4380 ore di funzionamento all anno delle lampade un ciclo di funzionamento di 12 ore al giorno di cui 6 ore a flusso ridotto saranno pari a Cmareg 9 250 589 kWh anno consumo medio annuo con regolatori Con un risparmio energetico medio annuo
368. olo in pianura o al mare il vento spira con intensit maggiore che in campagna o nelle citt Un altro in funzione dell altezza dal suolo pi ci si alza maggiore la velocit del vento In generale la posizione ideale di un aerogeneratore in un terreno appartenente ad una bassa classe di rugosit e che presenta una pendenza compresa tra i 6 e i 16 gradi Per promuovere la diffusione degli impianti eolici nel territorio comunale i passi da seguire sono 1 Raccolta delle informazioni relative ai dati amemometrici per le centraline del territorio comunale 2 Definizione delle aree a maggior attivit anemometrica ed eventuale esclusione di zone speciali 3 Promozione di corsi di formazione professionale per progettisti e installatori 4 Creazione di forme di incentivazione private per la realizzazione degli interventi sia da parte degli istituti di credito locali attraverso contributi in conto capitale e crediti a lungo termine a basso interesse sia da parte delle ESCO NOTE ED OSSERVAZIONI In generale gli impianti eolici non godono di un buon livello di accettabilit da parte dell utenza a causa del loro impatto visivo gli aerogeneratori per la loro configurazione sono 290 ma vu e Proposta di Piano Energetico Comunale ta 3 e Comune di Salerno o COMUNE DI SALERNO E www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE visibili in ogni contesto ove vengono inseriti ma una scelta accurat
369. on sistema di gestione e contabilizzazione dei consumi individuali TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE Lo scopo di questa azione favorire l installazione di caldaie ad alta efficienza e in particolare di quelle a condensazione la caldaia a condensazione rispetto alle caldaie tradizionali ad alto rendimento consente di recuperare il calore latente del vapore acqueo contenuto nei prodotti della combustione principali vantaggi di queste caldaie sono e maggiore rendimento per recupero del calore di condensazione particolarmente a basso carico condizione nella quale il generatore funziona per la maggior parte dell anno i rendimenti risultano tuttavia particolarmente elevati anche in assenza di condensazione poich esse hanno minori dispersioni e l efficacia dei sistemi di regolazione della temperatura di caldaia e della fiamma del bruciatore in grado di adeguare costantemente la produzione di calore alle effettive esigenze di impianto Mentre gli svantaggi consistono nel e maggiore costo di acquisto nell ordine del 30 40 dell apparecchio rispetto ad una caldaia tradizionale e necessit di disporre di una canna fumaria resistente all attacco di condense Un impianto di questo tipo inoltre richiede requisiti particolari quali ad esempio l installazione di un impianto di diffusione del calore a pannelli radianti questi infatti hanno un funzionamento efficiente a temperature non molto elevate mentre con i
370. one trifase in media tensione 175 vaa Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno COMUNEIDISALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Ha una potenza pari a circa 159 kW ed costituito da 690 moduli da 230 W ciascuno che occupano una superficie di circa 2 600 m L energia totale annua producibile dall impianto di circa 181 151 kWh che corrispondono a 1141 ore equivalenti Nel grafico Figura 7 si riporta l energia mensile prodotta dall impianto 24000 21000 18000 15000 12000 9000 6000 3000 0 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Sett Ott Nov Dic Figura 7 Energia mensile prodotta dall impianto Considerato che il centro agroalimentare di Salerno ha una potenza contrattuale di 200 kW per il collegamento alla rete MT dell impianto fotovoltaico potranno essere utilizzate le due cabine MT BT gi presenti 12 3 3 Valutazione economica dell investimento Il Gestore dei servizi energetici GSE ha reso note agli operatori le tariffe incentivanti per gli impianti fotovoltaici in Conto Energia che entrano in esercizio nell anno 2010 Come previsto dall articolo 6 comma 2 dal DM 19 febbraio 2007 per la determinazione delle tariffe incentivanti stata applicata la decurtazione del 4 rispetto alla tariffa incentivante base Tariffe per tipologia di impianto fotovoltaico incentivato ai sensi del DM 19 02 2007 con entrata in esercizio nell anno
371. one dei consumi unitari che pu attribuirsi presumibilmente all effetto combinato delle campagne di sensibilizzazione sul risparmio energetico e della crisi economica 65 vamas m Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno 0 ta www dimec unisa it PEC_Salerno COMUNE DI SALERNO PIANO ENERGETICO COMUNALE Utenti 49 000 48 000 47 000 46 000 45 000 44 000 43 000 2000 2002 2004 2006 2008 2010 Figura 18 Andamento del numero di utenti per il metano fonte Salerno Energia NMC Utente 0 4 y _ n 2000 2002 2004 2006 2008 2010 Figura 19 Andamento dei consumi medi di metano per utente fonte Salerno Energia Ulteriori informazioni fornite da Salerno Energia hanno poi consentito di valutare per i soli 2007 e 2008 le vendite di metano destinate ad autotrazione nel territorio comunale Anno 2007 2008 NMC 599 554 1 015 899 Tabella 19 Vendite di metano per autotrazione consumi per autotrazione sono da intendersi inclusi nei valori presentati nella voce Riscaldamento e acqua calda commerciale industriale industriale promiscuo della Tabella 17 Sono inoltre disponibili i dati di distribuzione forniti da SNAM per quanto riguarda l autotrazione e la distribuzione tramite carro bombolaio finalizzata essenzialmente al riscaldamento delle serre per il 2007 e 2008 66 za vaa E Propos
372. one di tipologia e taglia dell impianto strategie di gestione e controllo aspetti tariffari e normativi 209 ze a Proposta di Piano Energetico Comunale e 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 16 2 Le biomasse Nell ambito delle fonti energetiche alternative vi sono le biomasse che rappresentano un valido sostituto alle fonti non rinnovabili come i combustibili fossili Per biomassa si intende l insieme di materiali di origine organica vegetale o animale quali residui dell attivit agricola allevamento industria del legno urbani ecc Le principali fonti energetiche da biomassa sono e legname da ardere e residui agricoli e forestali e scarti dell industria agroalimentare e reflui degli allevamenti e rifiuti urbani e specie vegetali coltivate per lo scopo A seconda dell origine e della tipologia di biomassa si avr un diverso contenuto energetico nonch diverse tecniche di reperimento e di utilizzazione Le tipologie principali di biomassa sono rappresentate dai biocarburanti impiegati nell industria del trasporto biocombustibili per la produzione di energia elettrica biogas e biomassa secca e si distinguono a seconda che subiscano una trasformazione in energia diretta o indiretta Le tecnologie attualmente disponibili sono 8 e combustione diretta e carbonizzazione e pirolisi e gassificazione e digestione anaerobica e digestione a
373. onia Le regole che sovraintendono il settore sono riunite nella Norma UNI 11235 Incentivi volumetrici ed economici sono stati inseriti di recente nel regolamento edilizio del Comune di Reggio Emilia Le norme prevedono tra l altro la realizzazione di verde pensile per pi del 50 della superficie di copertura 9 1 2 Orti urbani Di particolare interesse il fenomeno della diffusione di orti urbani anche sui terrazzi Le finalit iniziali sono state soprattutto di tipo sociale con il recupero di spazi per il tempo libero e la socializzazione in particolare per gli anziani benefici energetici ed ambientali di questa pratica sono per molteplici oltre a tutti i benefici citati in questa pagina legati all uso del verde sulle terrazze migliore isolamento termico riduzione della impermeabilizzazione dei suoli riduzione delle temperature superficiali e miglioramento del rendimento dei pannelli fotovoltaici assorbimento della CO2 e delle polveri sottili vanno considerati almeno altri due aspetti il minor ricorso ai fertilizzanti derivati dal petrolio connesso al ricorso a metodi di agricoltura biologica e l accorciamento della filiera agro alimentare connessa alla produzione al trasporto ed al consumo dei prodotti Un ampia sperimentazione stata condotta dalla FAO in alcune citt egiziane In Italia sono in corso numerosi progetti in particolare a Torino dove la pratica degli orti urbani piuttosto diffusa 155 vu Prop
374. ono aerogeneratori diversi per forma e dimensioni possono avere da una a tre pale di varie lunghezze dai 50 cm fino anche a 30 m queste ultime sono in grado di erogare una potenza elettrica di 1500kW Pi aerogeneratori collegati insieme formano le wind farm fattorie del vento che sono delle vere e proprie centrali elettriche Nelle wind farm la distanza reciproca tra gli aerogeneratori non casuale ma viene calcolata per evitare interferenze reciproche che potrebbero causare cali di produzione di regola gli aerogeneratori vengono situati ad una distanza di almeno cinque dieci volte il diametro delle pale Per produrre energia elettrica in quantit sufficiente necessario che il luogo dove si installa l aerogeneratore sia molto ventoso Il rendimento delle macchine eoliche dipende dalla intensit del vento a parit di diametro delle pale con l aumento della velocit del vento la potenza teoricamente estraibile aumenta in modo pi che proporzionale Pertanto prima di decidere l installazione di un impianto eolico indispensabile un accurata conoscenza delle caratteristiche del vento nel sito in cui si intendono installare gli aerogeneratori Tali conoscenze si ottengono realizzando preventivamente un accurato studio anemologico cio della frequenza della velocit della durata e della direzione del vento L intensit del vento dipende dalle caratteristiche orografiche del terreno Un primo elemento la rugosit del su
375. ono essere classificati secondo vari criteri Nel seguito si riportano quelli principali In funzione della dimensione e quindi della potenza elettrica nominale dell utenza da servire 3 e Cogenerazione Macro gt 1 MW o industrie o comuni o interi quartieri urbani e Cogenerazione micro piccola cogenerazione lt 1 MW o Abitazioni singole pluri familiari o piccoli edifici o Uffici In funzione del campo di applicazione e Ambiti produttivi o industrie ceramiche cartarie o alimentari tessili e Ambito energetico 206 i a E Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO www dimec unisa it PEC_Salerno i PIANO ENERGETICO COMUNALE o teleriscaldamento e Settore terziario o ospedali scuole alberghi piscine o impianti sportivi In funzione del dispositivo di conversione di energia primaria o Motore Primo e motori a combustione interna MCI e turbine a gas TG e turbine a vapore TV e impianti combinati CC e celle a combustibile Fuel Cell FC La Figura 89 riassume i dati caratteristici utili ad eseguire una scelta appropriata del cogeneratore in funzione dello specifico ambito applicativo rendimento complessivo 70 80 70 75 65 80 70 90 rendimento elettrico 25 50 20 38 40 60 35 55 costo installazione 700 1400 600 800 700 900 gt 2500 600 800 kWhe costo manutenzione 6 12 2 7 3 2 12 2 6 MWh Figura 89 Confronto fra le tipologie di impian
376. ono state delegate dalle Regioni esclusivamente alle Province modificando il suddetto articolo Le difficolt esistenti nelle procedure autorizzative del comparto delle rinnovabili hanno portato poi all approvazione nel Luglio del 2006 delle Linee guida per lo svolgimento del procedimento unico relativo alla installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile Le competenze regionali sono state poi nuovamente estese dal D Lgs 311 06 quale integrazione e modifica del precedente D Lgs 19 agosto 2005 n 192 che prevede interventi volti all efficienza energetica mirati soprattutto al comparto edilizio La normativa nazionale chiedeva poi la predisposizione di sistemi di certificazione e di controllo che la Regione Campania ha istituito attraverso le Linee Guida per lo svolgimento del Procedimento Unico di cui al comma 3 dell art 6 del D Lgs 29 dicembre 2003 n 387 Considerata la mancanza di indirizzi specifici nazionali e il pi veloce dinamismo normativo comunitario recepito a livello nazionale ma devoluto su scala regionale anche la Regione Campania ha emanato le Linee Guida nel 2006 che dopo qualche anno di applicazione hanno richiesto aggiornamenti dovuti anche all esperienza maturata nel contempo Pertanto la DGR 962 del 30 05 2008 nell ambito dell aggiornamento del PASER 2008 2011 ha predisposto e approvato le nuove Linee di Indirizzo strategico del Piano Energetico Ambientale Regionale
377. opolazione relativamente grande Infatti Cina India e altri paesi in via di sviluppo sono stati esonerati dagli obblighi del protocollo di Kyoto perch essi non sono stati tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra durante il periodo di industrializzazione che si crede stia provocando oggi il cambiamento climatico paesi non aderenti sono responsabili del 40 dell emissione mondiale di gas serra 12 Tale riduzione relativa ai settori non soggetti alla Direttiva Emission Trading System ETS vale a dire essenzialmente trasporti edilizia servizi agricoltura rifiuti piccoli impianti industriali A questo obiettivo si aggiungeranno quelli relativi ai settori ETS termoelettrico impianti di combustione oltre i 20 MWt raffinazione produzione di cemento acciaio carta ceramica vetro che saranno fissati complessivamente a livello UE 10 18 ven Tai Proposta di Piano Energetico Comunale amp e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 2 1 1 Glieffetti della crisi economica L andamento del PIL mondiale dal 2008 ha visto un susseguirsi di previsioni calanti annuncianti l eventualit di una recessione economica insolitamente rigida e prolungata Le prospettive per il 2009 ancora abbastanza ottimistiche fino alla fine del 2008 sono precipitate poi nei primi mesi dell anno con la constatazione di un crollo dell economia mondiale a tassi sempre pi negativ
378. orbono una aliquota di poco superiore mentre gli Uffici Giudiziari incidono per una quota paria circa il 2 TOTALI IMPIANTI SPORTIVI PALAZZO DI CITTA UFFICI COMUNALI SCUOLE MATERNE SCUOLE ELEMENTARI SCUOLE MEDIE UFFICI GIUDIZIARI Nmc anno g 0 x 2002 2003 E ni 2004 2005 2006 2007 Anno Figura 32 Consumi di metano per gli edifici di propriet comunale valori assoluti 93 Vasa I Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE iii Consumi di metano IMPIANTI SPORTIVI PALAZZO DI CITTA UFFICI COMUNALI cn t SCUOLE MATERNE t SCUOLE ELEMENTARI SCUOLE MEDIE UFFICI GIUDIZIARI o Percento a p GW op o0 Ez F 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Anno Figura 33 Consumi di metano per gli edifici di propriet comunale ripartizione percentuale E stata effettuata un analisi dei trend temporali ricorrendo a tecniche di regressione polinomiale in una variabile In particolare sono state utilizzate le funzioni polyfit 62 e polyval 63 di Matlab che consentono oltre a tracciare l andamento ottimale ottenuto con tecnica dei minimi quadrati corrispondente ad una forma polinomiale in una variabile anche il t
379. ore complessivo di circa 12 MW pag 671 Sono infine di interesse i dati regionali e nazionali sull intensit elettrica per settore forniti dall Ufficio Statistico di Terna Tabella 5 Settore Campania Italia Agricoltura 0 131 0 199 Industria 0 391 0 491 Terziario 0 108 0 112 Domestico 0 105 0 088 Richiesta elettrica PIL 0 233 0 264 Tabella 5 Intensit elettrica per settore Anno 2007 FONTE Ufficio Statistico TERNA kKWh a valori concatenati base anno 2000 42 Vins p Proposta di Piano Energetico Comunale q Comune di Salerno ESS Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 43 x ua Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 2 5 Prescrizioni nell ambito del RUEC di Salerno Il Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale RUEC di Salerno 54 approvato nel 2006 dedica agli aspetti energetici ed ambientali un capitolo TITOLO XI Norme in materia energetico ambientale E pertanto evidente la stretta analogia intercorrente tra il RUEC ed il PEC Se ne riportano i punti di maggior interesse ai fini della stesura del Piano Energetico Comunale indicando in corsivo le parti riprese dal Regolamento e rimandando al documento originale per una disamina pi completa 54 Per tutti i nuovi edifici e per gli edifici da r
380. orto individuale Var consumi tep 0 10 20 30 7 i A 10 VA L 7 30 20 10 0 Var spostamenti trasporto individuale Figura 67 Variazione delle emissioni di CO2 equivalente generata da una diversione modale trasporto individuale trasporto collettivo 100 80 gt a E 60 52 2 52 5 52 8 SICU 40 58 6 20 Q 0 T T T 30 20 10 0 Var spostamenti trasporto individuale Var particolato PM10 tonn anno 0 10 20 30 lt LKO__ ___ 30 20 10 0 Var spostamenti trasporto individuale Figura 68 Variazione delle emissioni di PM10 generata da una diversione modale trasporto individuale trasporto collettivo 5 3 3 Decongestione della rete Le stime condotte Tabella 55 e Figura 69 mostrano come ad un aumento della velocit media di viaggio del 10 20 e 30 corrisponder una variazione dei consumi di carburante dell ordine del 5 9 e 13 cui corrisponde un consumo totale annuo rispettivamente di 40 8 mila tep 39 0 mila tep e 37 4 mila tep La ripartizione per tipologia di combustibile pi o meno uniforme ad esempio per un aumento delle velocit medie del 30 del parco veicolare corrisponder una variazione del 13 dei consumi di Diesel con un consumo totale annuo di 23 3 mila tep e del 12 dei cons
381. osizioni per i dettagli si veda l appendice al testo 123 vaa E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno Comune pisaLERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Gi pci 5 3 Analisi di scenario AI fine di ridurre i consumi energetici e le emissioni da traffico stradale per la citt di Salerno possibile utilizzare il sistema di modelli implementato come sistema di supporto alle decisioni DSS per valutare gli effetti di differenti ipotesi progettuali Per tale motivo sono state elaborate alcune analisi parametriche di scenario volte a quantificare i benefici prodotti in termini di variazioni di consumi ed emissioni da tre possibili strategie di intervento rinnovo del parco veicolare diversione modale decongestione della rete dei trasporti In merito al rinnovo del parco veicolare si ipotizzato uno svecchiamento dei veicoli con un passaggio dalle categorie veicolari delle classi EURO 0 e o EURO 1 alle classi EURO 4 e EURO 5 La seconda analisi parametrica consistita nel valutare i benefici prodotti in termini di variazioni di consumi ed emissioni dalle politiche sulla domanda di mobilit volte ad una diversione modale dai mezzi individuali auto e motocicli verso quelli di trasporto collettivo bus per il comune di Salerno Congiuntamente a questa sono stati valutati gli effetti prodotti da una riorganizzazione del trasporto urbano delle merci Entrambi quest
382. osta di Piano Energetico Comunale 5 e Ni Comune di Salerno COMUNELDISALEENO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE da diversi decenni alimentata dalle iniziative dei primi immigrati meridionali alla ricerca di spazi nei quali ritrovare un legame con la terra di origine Un progetto pilota Orti di citt stato portato avanti negli ultimi anni da Legambiente sul territorio del Parco Archeologico di Pontecagnano con l assegnazione di 35 lotti da coltivare Figura 74 Orti urbani su terrazzi di copertura 9 1 3 Tecnologie e norme Esistono diverse modalit realizzative per impiantare il verde sui terrazzi che differiscono per fruibilit superficie calpestabile o meno esigenze e costi di manutenzione pesi e relativi carichi statici sulla copertura costi di realizzazione ed esigenze climatiche e di insolazione Le principali tipologie sono Estensivo Intensivo leggero e Intensivo Costi ed esigenze di manutenzione crescono andando dall estensivo all intensivo come pure la fruibilit della superficie Il peso va dai 130 180 kg mq per l estensivo ai 225 400 per l intensivo leggero ai 400 1500 per l intensivo Una descrizione pi dettagliata delle caratteristiche delle coperture a verde di tipo estensivo ed intensivo reperibile sul sito dell Associazione Italiana Verde Pensile Il Comune di Bolzano uno dei pi avanzati in Italia in tema energetico ambientale ha proposto un indice di riduzione del
383. pe che si estendono fino ad un valore minimo di 5 kW m non ne riportano i valori numerici 196 vuy o Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno Comune ni SaLeno e 0 www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Figura 82 Siti pi favorevoli per sfruttare l energia delle maree 91 100 Wave power levels are approximate and given as kW m of wave front Figura 83 Distribuzione territoriale della potenza associata alle onde marine kW m 91 197 vert D Proposta di Piano Energetico Comunale amp a Comune di Salerno e ie io eo _ www dimec unisa it PEC_Salerno 60 0 OO0O0O0OO0DOCO 30 0 0 0 30 0 Figura 84 Stima del potenziale energetico dalle onde marine a livello mondiale 37 ATCO BETWEEN SURFACE AND 500 METER DEPTH 50 60 70 80 90 00 IOE I20E I30E I40E ISOE I60E ITOE I80E I70W I6OW ISOW I 40W_ I30W K2OW_IIOW IOOW 90W 60w 7OW 60W S0W 40w 30W 20w IOW OW 50 60E 70E BOE 90E 100E NOE ROE 30E 140E IS0 J60E ITOE I80E I7OW I60W ISOW i4Ow I30W IZOW IOW I00W 90W sow 70w 6ow 50W 40W 30W 20W IOW OW OE 20E Figura 85 Distribuzione del gradiente termico nelle acque marine 92 EEE e TW A La Figura 86 Distribuzione delle correnti marine 93 198 Sins Proposta di Piano Energetico Comunale e I Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno COMUNE DI SALERNO PIANO ENERGE
384. peo per l Ambiente e la Salute di Roma organismo afferente all Organizzazione Mondiale della Sanit per il traffico veicolare di Roma per l anno 2000 in cui le emissioni totali di particolato sono stimate in 1993 tonnellate per anno 69 Ipotizzando in prima approssimazione che il tasso di produzione per abitante possa ritenersi costante si ricava per la citt di Salerno una produzione di 103 tonnellate per anno per assorbire le quali sarebbero necessari 1 78 kmq di foresta corrispondente a circa il 3 della superficie complessiva del Comune di Salerno pari a 58 96 kmq 9 1 6 Integrazione di giardini pensili con pannelli solari Uno dei pi grandi impianti fotovoltaici attualmente esistenti a Berlino stato creato su un giardino pensile nell UFA Complex 76 77 La presenza di vegetazione sul tetto infatti riduce sensibilmente le temperature Alcuni studi condotti in Canada hanno mostrato come nei mesi estivi la superficie di terrazzi ricoperti con bitume pu raggiungere i 70 C mentre quella dei 158 vasta a Proposta di Piano Energetico Comunale 22 S Comune di Salerno IS Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE giardini pensili non supera i 30 C Le escursioni medie della temperatura giornaliera si riducono da circa 45 C a circa 6 C 75 Figura 75 Integrazione di pannelli fotovoltaici con verde su terrazzi di copertura La riduzione delle temperature ha e
385. per settore percento rielaborazione da dati ENEL 62 Figura 17 Andamento dei consumi di metano fonte Salerno Energia 65 Figura 18 Andamento del numero di utenti per il metano fonte Salerno Energia 66 Figura 19 Andamento dei consumi medi di metano per utente fonte Salerno Energia 66 Figura 20 Andamento dei consumi di gasolio benzina e GPL Litri anno fonte UTF 68 Figura 21 Fattori di emissione di CO per unit di energia elettrica prodotta gC0 KWh relativi alla media della produzione elettrica italiana e linea di tendenza 59 71 Figura 22 Ripartizione percentuale delle emissioni di CO per settore di attivit 72 Figura 23 Ripartizione percentuale delle emissioni di CO per vettore energetico 72 Figura 24 Composizione per zona altimetrica dei COMUNI ii 76 Figura 25 Composizione per zona altimetrica dei COMUNI iii 77 Figura 26 Serie storica della popolazione della Regione Campania ii 78 Figura 27 Serie storica della popolazione della Provincia e del Comune di Salerno 79 Figura 28 Serie storica della popolazione della Regione Campania i 80 Figura 29 Serie storica della popolazione della Provincia e del Comune di Salerno 80 Figura 30 Serie storica de
386. pporto tra calore fornito all utenza e calore immesso in rete dovr essere almeno pari all 85 Per quanto riguarda il risparmio economico ci sar sicuramente un risparmio nell investimento iniziale dovuto alla non necessit di installazione delle caldaie condominiali del relativo locale delle canne fumarie e di tutte le concessioni e certificazioni di sicurezza necessarie a questo risparmio va a compensare l aumento dei costi dovuto all installazione delle rete di distribuzione Inoltre ci sar un risparmio anche dei costi di gestione dovuto all annullamento dei costi di manutenzione della caldaia Inoltre la disponibilit di un vettore di calore a temperature di mandata tra i 90 e i 110 C permette anche il ricorso a sistemi ad assorbimento per la produzione di freddo nel periodo estivo in questo modo si riducono i costi d investimento e di gestione per l impianto di condizionamento NOTE ED OSSERVAZIONI Per mantenere ben calibrato il funzionamento invernale ed estivo degli impianti preferibile dare la priorit di allacciamento alla rete di TLR alle utenze terziarie poich presentano carichi per la climatizzazione estiva dello stesso ordine di grandezza rispetto a quelli invernali Negli ultimi anni si rilevato anche nel settore domestico una costante crescita del fabbisogno di climatizzazione tuttavia per queste utenze auspicabile ridurre al minimo le esigenze di raffrescamento andando ad intervenire sull involucro dell
387. presentato i due mercati chiave in Europa per i quali prevista una significativa decrescita riconducibile al cambiamento delle politiche di incentivo dopo il boom del 2008 Secondo recenti studi 6 l incremento medio annuo stimato in Italia per il periodo 2005 2010 sar del 119 con una crescita maggiore rispetto alla media europea che invece stimata attorno al 26 indice CAGR Di conseguenza si spera che anche per il Comune di Salerno il bilancio energetico atteso nel medio lungo periodo possa essere maggiormente caratterizzato dalla generazione da fonti rinnovabili L analisi della domanda di elettricit negli ultimi due anni ha evidenziato un andamento in modesta crescita nel periodo soprattutto per il calo dei consumi dell industria settore importante nell ambito delle analisi energetiche settoriali Nonostante la recessione economica la crescita del fabbisogno di energia elettrica registrata negli ultimi due anni si concentrata prevalentemente nel settore terziario e legata in piccola parte anche all aumento della domanda dei trasporti L incremento percentuale della crescita tuttavia non eguaglia nel complesso i valori raggiunti duranti gli ultimi anni a causa anche del miglioramento nel complesso dell efficienza energetica Dall analisi del bilancio energetico delle emissioni della CO valutate nel 1990 2005 e 2008 emerso un fondamentale fattore critico riguardante l aumento di concentrazione del gas serra
388. quindi che l energia termica in uscita dal ciclo i e Q2 venga rilasciata a una temperatura sufficientemente superiore a quella ambiente cfr Ciclo cogenerativo illustrato in Figura 88 Ci determina un aumento della temperatura minima con una conseguente riduzione del rendimento cfr Eq 1 Per valutare quindi i vantaggi ricavabili dall utilizzo di questa tecnica necessario stabilire dei parametri che permettono di confrontare il sistema tradizionale con il sistema di cogenerazione T amp E Massima temperatura limiti tecnologici Minima temperatura temperatura ambiente 300 K 204 za uw E Proposta di Piano Energetico Comunale aci 5 z Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Figura 88 Confronto fra ciclo convenzionale e ciclo cogenerativo 16 1 1 I parametri di valutazione La valutazione energetica di un impianto cogenerativo eseguita sulla base dei seguenti parametri i il CUC Coefficiente di utilizzo del combustibile ii ne Rendimento elettrico iii nt Rendimento termico il REP Risparmio di energia primaria iv PIEN indice energetico v l indice elettrico Z Il CUC valutato secondo la seguente formula __ EetE Em Ep CUC 4 con e Ee Energia elettrica resa all utenza e Em Energia meccanica resa all utenza e Et Energia termica resa all utenza e Ep Energia immessa nel sistema ed associa
389. r i quattro anni considerati Figura 39 ed i Gradi Giorno Figura 40 valutati come la somma estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento delle sole differenze positive giornaliere tra la temperatura convenzionale fissata a 20 C e la temperatura media esterna giornaliera risultati sono riepilogati in Tabella 38 Anno 2003 2004 2005 2006 2007 Gradi giorno 1 463 1 436 1 628 1 490 1 340 Temperatura media C 18 03 17 50 17 10 17 92 19 22 Dati stimati 2 19 0 00 0 56 5 99 34 69 Tabella 38 Calcolo delle temperature medie e dei gradi giorno Si pu notare come il 2005 sia stato l anno pi freddo mentre il 2007 quello pi caldo Si pu ancora osservare come mentre gli anni 2003 2006 presentano valori che ricadono nell ambito della fascia D per il 2007 si misurato un valore inferiore a 1400 e quindi appartenente alla fascia C Tabella 39 dati dell anno 2007 comunque sono affetti da una maggiore incertezza per la presenza pi elevata di dati stimati 98 vaa B Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE ta Lo Temperature medie giornaliere Temperatura esterna C 0 L 2003 2004 2005 2006 2007 Anno Figura 39 Temperature medie giornaliere per il periodo
390. racciamento dei limiti della regione di confidenza Si riportano i risultati ottenuti utilizzando polinomi di grado dal primo a terzo indicando con linea tratteggiata l ampiezza della regione di confidenza al 50 Si pu notare come in generale l ampiezza della regione di confidenza tenda ad aumentare al crescere dell anno di previsione La previsione quindi diventa progressivamente pi incerta al crescere dell orizzonte temporale I risultati mostrano come il modello del primo ordine Figura 34 appaia inadeguato a descrivere la dinamica dei consumi annui mentre i modelli del secondo Figura 35 e soprattutto del terzo ordine Figura 36 riproducano i dati storici con una precisione maggiore Si pu per notare come al crescere del grado la previsione dei consumi futuri diventi pi incerta e comunque poco realistica in particolare per il modello del terzo ordine la cui regione di confidenza arriva a contenere consumi negativi per il 2009 E d altra parte noto come al crescere del grado della funzione approssimante si verifichi un miglioramento della precisione del modello ma nello stesso tempo una maggiore incertezza della stima misurata dall ampiezza della relativa regione di confidenza 94 ze ana Ta Proposta di Piano Energetico Comunale jci o e Comune di Salerno a COMUNE DI SALERNO e amp www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE x 10 Consumi totali ordine 1
391. rbita per km 3 1 anche se importante una buona progettazione in quanto si pu notare sempre dal grafico che la migliore soluzione a led comunque migliore della peggiore soluzione tradizionale Per una strada MES larga 6 metri m Numero di pali km Led m Kw assorbiti Km Led m Numero di pali km Tradizionale m Kw assorbiti Km Tradizionale Soluzione 1 Soluzione 2 Soluzione 3 Figura 3 Confronto tra 3 tipologie di lampade a led e tradizionali in termini di numero di pali e potenza assorbita per km per una strada di categoriaMES5 Dal grafico si nota come per una categoria di strada meno stringente da un lato la soluzione tradizionale offre un risultato migliore sia in termini del numero di corpi illuminanti per km 11 sia per potenza assorbita per km 3 1 dall altro anche la peggiore soluzione tradizionale migliore della migliore soluzione a led 60 8 2 6 Forme di finanziamento tramite terzi Attualmente possibile stipulare contratti full service con diverse societ oppure arrivare persino a finanziare i propri impianti con finanziamenti tramite terzi per esempio con societ ESCO il Comune manterrebbe comunque la propriet dei propri impianti Il Finanziamento Tramite Terzi F T T definito dall Art 4 Direttiva 93 76 CEE del 1993 per Finanziamento Tramite Terzi si intende la fornitura globale dei servizi di diagnosi installazione gestione manute
392. rca 3 5 molto inferiore rispetto al 13 prescritto mentre per lo scenario di alta crescita si prevede una sostanziale parit di emissioni rispetto al 1990 Si conferma pertanto com era largamente atteso la necessit di ricorrere ad azioni tese al risparmio energetico ed alla produzione di energia da fonti rinnovabili 2012 2012 Ipotesi bassa crescita Ipotesi alta crescita Consumo Fatt emiss Consumo Fatt emiss risp a 2005 Cons kWh KgCO02 kWh CO2 t risp a 2005 Cons kWh KgCO2 kWh CO2 t Energia Elettrica 1 130 685 864 149 0 442 303 152 1 148 696 559 199 0 442 307 879 Metano 1 026 450 537 724 0 185 83 231 1 054 462 803 949 0 185 85 497 Gasolio 1 032 420 695 221 0 279 117 282 1 057 430 919 760 0 279 120 132 GPL 1 032 33 684 667 0 238 8 012 1 057 34 503 336 0 238 8 207 Benzina 1 032 256 737 888 0 277 71 055 1 057 262 977 622 0 277 72 782 Tot sc tendenz 1 847 519 649 582 731 1 887 763 866 594 497 Fatt riduz crisi 0 932 0 932 0 932 0 932 Totale risp 1990 1 721 888 313 120 80 543 106 105 44 1 759 395 923 123 44 554 071 107 57 Tabella 36 Scenari tendenziali a breve termine 2012 2020 2020 Ipotesi bassa crescita Ipotesi alta crescita Consumo risp a 2005 Cons kWh Fatt emiss KgCO02 kWh CO2 t Consumo risp a 2005 Fatt emiss Cons kWh KgC02 kWh co t Energia
393. re una struttura che ha proprio queste caratteristiche La serra solare uno spazio chiuso separato dall ambiente esterno mediante pareti vetrate e collegato alla costruzione con aperture eventualmente apribili la copertura pu essere vetrata o opaca a seconda delle latitudine e delle esigenze termiche richieste in fase di progettazione Le serre solari possono essere realizzate quando possibile sia davanti ad un muro accumulatore sia davanti ad una parete vetrata Nel secondo caso la realizzazione della serra fa s che la struttura riesca a trattenere le dispersioni termiche dovute alla parete vetrata La serra combina le caratteristiche del guadagno diretto con quelle del muro ad accumulo Infatti essendo direttamente riscaldata dai raggi del sole funziona come un sistema a guadagno diretto in cui l ambiente adiacente ad essa riceve il calore dal muro termoaccumulatore La radiazione solare viene cio assorbita dal muro di fondo della serra convertita in calore ed una parte di quest ultimo viene poi trasferita all edificio preferibile che le vetrate della serra siano sempre apribili per garantire la regolazione della temperatura si a in estate che in inverno NOTE ED OSSERVAZIONI Nella progettazione di una serra solare si dovr tenere in considerazione la serra deve essere orientata verso sud con una tolleranza di pi o meno 30 40 gradi Sono assolutamente da evitare gli orientamenti Est ed Ovest che provochereb
394. re completamente del risparmio conseguito La Esco diventa come una interfaccia che gestisce per il Comune con la sua competenza i finanziamenti gli interventi di messa a norma e le manutenzioni 57 principali vantaggi per i comuni sono e nessun investimento e risparmi garantiti e condivisi e tecnologie garantite e gestione del risparmio energetico e possibilit di interventi futuri Questa forma di finanziamento non porta talvolta vantaggi economici immediati al Comune ma una serie di vantaggi pratici non diversamente conseguibili e di valore ben superiore e possibilit di messa a norma degli impianti in pochissimi mesi con una immediata qualit della luce e visibilit e degli interventi e riduzione di ogni forma di deficienza manutentiva di pronto intervento etc e terzializzazione e completo disimpegno da un servizio talvolta complicato da gestire e trovare un partner che ha gli stessi obiettivi di fare impianti ad elevato contenuto tecnologico e ad elevate performance per conseguire un risparmio energetico sicuro da cui trarne il massimo vantaggio e beneficio anche economico pi il Comune risparmia pi la Esco guadagna e questo si pu ottenere se le cose si fanno bene e di qualit 151 x ua Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE ua 8 3 Impiego di regolatori di flusso e sistemi di telecontr
395. re da sorgenti calda e fredda per un ciclo termodinamico di potenza OTEC Ocean Thermal Energy Conversion Le zone dove tale gradiente raggiunge un valore apprezzabile infatti sono rappresentate quasi esclusivamente dagli oceani nella fascia tropicale Figura 85 Per quanto riguarda le correnti marine l esame della loro distribuzione geografica Figura 86 evidenzia come nel Mediterraneo il fenomeno assuma scarsa rilevanza almeno ai fini di un suo sfruttamento energetico estensivo e con l eccezione di siti particolari come lo Stretto di Messina Oltre allo sfruttamento di correnti superficiali sono allo studio tecniche per utilizzare l energia cinetica generata dalle correnti sottomarine che possono essere associate a particolari conformazione dei fondali es presenza di canyon ed all effetto congiunto dei gradienti termici Tali condizioni potrebbero verificarsi in aree marine limitrofe al comune di Salerno come quelle prospicienti la costiera amalfitana Una situazione analoga si verifica per l energia dalle onde marine principali studi sulla distribuzione geografica del potenziale energetico associato alle onde marine si concentrano infatti sulle coste oceaniche aperte piuttosto che sui mari chiusi come il Mediterraneo Figura 83 Figura 84 In Europa l energia associata alle onde assume valori particolarmente elevati sulle coste atlantiche dell Irlanda dove stimata in 70 kW per metro mentre per il mar Mediterraneo le map
396. re l evoluzione del contesto energetico analizzato ed evidenziare o meno i progressi ottenuti con la realizzazione della pianificazione energetica predisposta con il PEC E importante verificare l efficacia del Piano e segnalare i progressi compiuti Contestualmente si analizzeranno i contenuti evolutivi della politica energetica sia nazionale che comunitaria sebbene presenter un dinamismo pi veloce di quanto si possa verificare a livello comunale Il dinamismo per si tradurr sicuramente in nuove direttive europee e quindi nuove leggi di attuazione nazionali attraverso regolamenti e normative che dovranno essere prese in considerazione nelle fasi evolutive del PEC La delegazione a livello locale dell attuazione di competenze a livello nazionale un importante processo di evoluzione istituzionale che necessita di un coordinamento a livello regionale x ua E Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDISALERO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 1 3 Struttura del documento Le fasi dapprima delineate permettono di definire la struttura del Documento elaborato Dopo una esposizione degli obiettivi del PEC viene richiamato e discusso il contesto energetico ambientale e normativo in cui si colloca il lavoro di programmazione svolto al livello comunale con i necessari richiami al quadro delineato dal protocollo di Kyoto e dagli accordi in sede comunitaria Poich il
397. res Pistorio pdf 121 20 20 20 by 2020 122 M Barroso Boosting jobs and growth through climate action 123 J Sui JMunemoto Shape Study on a Green Roof Integrated Photovoltaic System by Bi Objective Optimization of Invenstment Value and CO2 Emissions Journal of Asian architecture and building engineering Journal of Asian architecture and building engineering Architectural Institute of Japan ISSN 1346 7581 124 Plant Your Vegetables On Your Rooftops http www islamonline net English Science 2004 09 article03 shtml 125 http www abrampaolo 191 it 126 Norma UNI 11235 Istruzioni per la progettazione l esecuzione il controllo e la manutenzione di coperture a verde 127 Associazione Italiana Verde Pensile http www aivep org 128 http www gianodo it ri media Press Energy p 23 129 http it wikipedia org wiki Fiumi italiani Elenco dei fiumi italiani per portata 130 http it wikipedia org wiki Irno 131 ENEA Rapporto energia e ambiente 2008 http www enea it produzione scientifica pdf volumi V2009 REA2008 Analisi pdf 18 1 1 Bibliografia su Illuminazione pubblica 1 Decreto legislativo n 285 del 30 4 1992 Nuovo Codice della Strada G U n 114 Suppl ordinario 18 5 1992 e ss mm ii 2 Decreto Presidente Repubblica n 495 del 16 12 1992 Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada 3 Decreto legislativo 360 93 Disposizioni cor
398. rettive ed integrative del Codice della Strada approvato con Decreto legislativo n 285 del 30 4 1992 4 Direttiva Ministeriale LLPP 12 04 95 Direttive per la redazione adozione ed attuazione dei piani Urbani del traffico Supp ordinario n 77 alla G U n 146 del 24 giugno 1995 Serie generale 5 Decreto Legislativo 6 novembre 2007 n 201 Attuazione della direttiva 2005 32 CE relativa all istituzione di un quadro per l elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia 234 za via Proposta di Piano Energetico Comunale 2 a Comune di Salerno an COMUNE DI SALERNO e amp www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 6 Decreto Ministeriale LL PP del 5 novembre 2001 Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade 7 Regione Veneto Legge Regionale 27 giugno 1997 n 22 Norme per la prevenzione dell inquinamento luminoso 8 Regione Valle d Aosta Legge Regionale 28 aprile 1998 n 17 Norme in materia di illuminazione esterna 9 Regione Toscana Legge Regionale 21 marzo 2000 n 37 Norme per la prevenzione dell inquinamento luminoso 10 Regione Toscana Legge Regionale Legge Regionale n 39 del 24 febbraio 2005 Disposizioni in materia di energia 11 Regione Piemonte Legge Regionale 24 marzo 2000 n 31 Disposizioni per la prevenzione e lotta all inquinamento luminoso e per il corretto i
399. rica della popolazione residente nella Regione Campania 6 60 m Montagna E Montagna E Collina gt m Collina E Pianura m Pianura Figura 24 Composizione per zona altimetrica dei Comuni e della popolazione residente nella Regione Campania Composizione percentuale per zona altimetrica dei Comuni della provincia di Salerno m Montagna E Collina Pianura Composizione percentuale per zona altimetrica della popolazione residente nella provincia di Salerno 6 60 E Montagna m Collina m Pianura 76 Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno COMUNE DI SALERNO PIANO ENERGETICO COMUNALE Figura 25 Composizione per zona altimetrica dei Comuni e della popolazione residente nella Provincia di Salerno Anche in relazione alle condizioni climatiche e ad altri fattori dettagliatamente analizzati si pu ritenere accettabile approssimare situazione del Comune di Salerno con quelle della regione In virt della necessit di riscontrare analoghe condizioni tra la realt regionale di riferimento e quella comunale anche per il Comune di Salerno si ritenuto ragionevole applicare il metodo top down ipotizzando quindi una valida proporzione con i fabbisogni energetici della Regione Campania compatibilmente con le valutazioni sulle emissioni inquinanti e climalteranti di CO loro correlate Di certo l appproccio
400. rifacimento dell impianto elettrico 1 2 Campagna di diffusione di elettrodomestici ad alta Facoltativo efficienza 2 1 Orientamento dell edificio Questa azione obbligatoria per gli edifici di nuova costruzione a meno che l area oggetto di edificazione non sia soggetta a particolari vincoli di natura morfologica E possibile concedere una deroga se il progettista redige una relazione tecnica nella quale dimostra che la soluzione proposta garantisce le stesse prestazioni energetiche che si avrebbero nel caso di corretta esposizione dell edificio 2 2 Geometria dell edificio Obbligatorio per edifici di nuova costruzione 2 3 Diminuizione delle isole di calore Obbligatorio per gli edifici di nuova costruzione 24 Isolamento termico dell involucro Obbligatorio per gli edifici nuovi e per le ristrutturazioni di edifici esistenti aventi superficie maggiore di 1000 m2 ad eccezione degli immobili destinati a usi particolari o soggetti al vincolo di bene culturale 2 5 Contenimento delle dispersione per i ricambi d aria Obbligatorio per gli edifici di nuova costruzione e per quelli soggetti a ristutturazioni o ampliamenti 2 6 Serre solari Raccomandato nelle nuove costruzioni e nelle aree residenziali gi esistenti 2 7 Certificazione energetica degli edifici Obbligatorio per gli edifici di nuova costruzione e per le ristrutturazioni di edifici di superficie utile superiore ai 1000 m2 Obbligatorio da luglio 2007 nel caso di vendita o locazione di edifici di
401. rnata e a 1500 V in corrente continua CEI 11 20 impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuit collegati a reti di I e Il categoria CEI EN 60904 1 CEI 82 1 dispositivi fotovoltaici Parte 1 Misura delle caratteristiche fotovoltaiche tensione corrente CEI EN 60904 2 CEI 82 2 dispositivi fotovoltaici Parte 2 Prescrizione per le celle fotovoltaiche di riferimento CEI EN 60904 3 CEI 82 3 dispositivi fotovoltaici Parte 3 Principi di misura per sistemi solari fotovoltaici per uso terrestre e irraggiamento spettrale di riferimento CEI EN 61727 CEI 82 9 sistemi fotovoltaici FV Caratteristiche dell interfaccia di raccordo con la rete CEI EN 61215 CEI 82 8 moduli fotovoltaici in silicio cristallino per applicazioni terrestri Qualifica del progetto e omologazione del tipo CEI EN 61646 82 12 moduli fotovoltaici FV a film sottile per usi terrestri Qualifica del progetto e approvazione di tipo CEI EN 50380 CEI 82 22 fogli informativi e dati di targa per moduli fotovoltaici CEI 82 25 guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti elettriche di Media e Bassa tensione CEI EN 62093 CEI 82 24 componenti di sistemi fotovoltaici moduli esclusi BOS Qualifica di progetto in condizioni ambientali naturali CEI EN 61000 3 2 CEI 110 31 compatibilit elettromagnetica EMC Parte 3 Limiti Sezione 2 Limiti per le emissioni di corrente armon
402. rnitori di energia elettrica La campagna informativa potrebbe svolgersi in concomitanza con quella per gli elettrodomestici ed avere una durata di 3 4 mesi distributori e produttori saranno invitati a presentare sconti ed offerte speciali in coincidenza con la campagna l azione dovr essere realizzata secondo le seguenti fasi stipula di un accordo volontario con le associazioni di categoria gli esercizi commerciali e i produttori interessati per la realizzazione della campagna promozionale preparazione della campagna di promozione attraverso idonei strumenti informativi ed informatici monitoraggio e diffusione dei risultati con produzione di idoneo materiale informativo 260 COMUNE DI SALERNO PIANO ENERGETICO COMUNALE ma vu I Proposta di Piano Energetico Comunale Ca amp E Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno Per riuscire a coinvolgere una quota significativa della popolazione necessario che la campagna sia affiancata da investimenti pubblicitari autonomi dei distributori e produttori E inoltre auspicabile una riproposizione periodica della campagna con una cadenza di 4 5 anni Insieme all utilizzo di queste lampade si consiglia l utilizzo di dispositivi che permettano di controllare i consumi die energia dovuti all illuminazione quali interruttori locali interruttori a tempo controlli azionati da sensori di presenza controlli azionati da sensori di illuminazione naturale In particol
403. rno www dimec unisa it PEC_Salerno COMUNE DI SALERNO PIANO ENERGETICO COMUNALE I led inoltre presentano un decadimento del flusso luminoso al trascorrere del tempo infatti i costruttori forniscono le relazioni tra le ore di funzionamento i lumen prodotti e la temperature di giunzione di utilizzo Attualmente si sente sempre pi spesso discutere sull impiego delle sorgenti luminose in tecnologia led per l illuminazione stradale un esempio su tutti il comune di Torraca primo comune al mondo ad adottare questa tecnologia Molti per sono stati gli studi per verificare se effettivamente la tecnologia led offra vantaggi circa l aspetto che normalmente viene privilegiato dalle pubbliche amministrazioni ossia quello energetico economico Da alcuni studi emerso che la tecnologia a led non offre ancora quei vantaggi di efficienza che troppo ottimisticamente erano stati paventati e questo soprattutto perch da un lato il numero di prodotti per l impiego stradale presenti sul mercato ancora scarso dall altro perch i dati forniti dai costruttori delle lampade spesso non risultano essere veritieri 60 61 Si riporta ora una sintesi del lavoro svolto per meglio comprendere quale attualmente il gap tra le lampade tradizionali e quelle a led 62 sono state prese in considerazione due categorie di strade pubbliche della larghezza di 6 metri la ME3C e la meno stringente MES considerando 9 tipologie di lampade a led e 2200 di lamp
404. rno del Piano di Sviluppo Rurale PSR 17 si classificano delle aree regionali analizzandone le caratteristiche in modo da definire un piano che ne sfrutti al meglio le potenzialit In tal modo si incentiva l installazione dove opportuno di piccoli impianti di produzione energetica che sfruttino fonti rinnovabili da circa 1MW e si individuano i punti di raccolta delle bioenergie 216 Lo vasi a Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 16 3 Benefici ottenibili In virt delle considerazioni fatte in merito agli orientamenti attuali in materia di sostegno allo sviluppo di impianti cogenerativi a biomassa stata effettuata un analisi parametrica dell influenza della taglia dell impianto sui benefici economici In particolare la Figura 96 mostra la variazione dell utile annuo al variare della potenza nominale di un cogeneratore MCI alimentato con biogas ottenuto da biomassa con filiera corta FC biogas da filiera lunga FL e gas naturale Il confronto dei tre andamenti mostra che sia i certificati verdi CV che la tariffa omnicomprensiva TO associati all utilizzo di biogas risultano convenienti rispetto ai certificati bianchi ottenuti con il gas naturale L andamento dell utile nei casi FC e FL mette inoltre in evidenza come nel caso di potenze richieste prossime ad 1 MW soglia che delimita il passaggio da TO a CV oppor
405. rocedimenti applicativi emanati non hanno vincolato la struttura del PEC che rimane pertanto condizionato dagli obiettivi piuttosto generali riportati nella Legge 10 91 riferimento ancora oggi fondamentale per l elaborazione dei contenuti La mancanza di indicazioni specifiche offre ai Comuni la possibilit contestuale di godere di grande potere decisionale non solo nelle scelte di redazione del Documento ma ancora pi nella gestione efficiente delle proprie risorse energetiche in considerazione dei soggetti socio economici e produttivi presenti nei territori Il percorso di elaborazione del PEC richiede pertanto un approccio multidisciplinare legato alla capacit di legare lungo la strada l economia l industria l ecologia l innovazione i soggetti pubblici e privati il quadro normativo e programmatico le istituzioni le risorse energetiche x ua E Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno GoMuneipiSaLso e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 1 1 Obiettivi del PEC L obiettivo primario del PEC fornire un quadro sintetico ma completo delle informazioni relative al sistema energetico comunale con i rispettivi settori di impiego che consenta di individuare le azioni finalizzate alla pianificazione del territorio e valutare il potenziale energetico utilizzabile e ancora non sfruttato nel territorio L ottica da cui scaturisce il Documento prevede una visione d insieme delle
406. rontare l emergenza climatica ed energetica e definire una politica congiunta dell Unione sulla materia In seguito il Consiglio Europeo dell 8 e 9 marzo 2007 nel rilevare la necessit di una nuova politica climatica ed energetica integrata ha varato il Piano di Azione con le indicazioni per la Politica Energetica per l Europa Contestualmente le pubblicazioni del Libro Verde sull energia costituiscono altres una tappa importante nell informazione nello sviluppo e nell attuazione delle misure individuate dalla Commissione La tabella successiva sintetizza senza alcuna pretesa di esaustivit la Documentazione Ufficiale prodotta nell ambito della politica energetica comunitaria negli ultimi anni 17 Cfr Introduzione del Capitolo 2 25 iii COMUNE DI SALERNO ES PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno Data Documento Contenuto 29 novembre 2000 COM 2000 769 definitivo Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale Libro verde Verso una strategia europea di sicurezza dell approvvigionamento energetico 26 giugno 2002 COM 2002 321 definitivo Non pubblicata nella Relazione finale sul Libro verde Verso una Gazzetta ufficiale strategia europea di sicurezza Comunicazione della Commissione al Consiglio e dell approvvigionamento energetico al Parlamento europeo 11 settembre 2002 COM 2002 488 de
407. roposta da ENEL Per fornire una fotografia della situazione attuale si effettua dapprima l analisi settoriale dei consumi dell energia elettrica relativa ai consumi del 2008 riportata nella Figura 14 Consumi settoriali elettrici 2008 0 1 0 89 m Agricoltura m Cons propri ENEL E Domestico E Industria m terziario E trasporti Figura 14 Ripartizione settoriale dei consumi di energia maggiori contributi ai consumi elettrici sono forniti nell ordine dall industria dal terziario e dal domestico mentre i consumi per agricoltura e trasporti sono molto inferiori consumi propri ENEL infine risultano inferiori all 1 ed in alcuni casi caratterizzati da valori negativi Ulteriori considerazioni possono essere fornite dall analisi dell andamento storico delle serie dei dati dei consumi elettrici che coprono un periodo temporale a partire dal 2002 Si riportano 60 Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE COMUNE DI SALERNO pertanto i consumi annui per settore Tabella 14 Figura 15 e la ripartizione percentuale dei consumi annui tra i diversi settori Tabella 15 Figura 16 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Agricoltura 569 828 521 808 613 062 578 529 722 663 688 131 706 094 Cons propri ENEL 1 155 192 1 210 263 1 162 285 1 161 569 769
408. roposta di Piano Energetico Comunale ji amp e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE si 22 Appendice A II Classificazione delle strade La classificazione delle strade deve avvenire in sintonia con quanto riportato nei provvedimenti di legge di seguito elencati Decreto Legislativo 30 04 1992 n 285 Nuovo codice della strada pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie generale n 114 del 18 maggio 1992 Supplemento ordinario n 74 1 Comunicato Ministeriale LL PP del 12 04 1995 Direttive per la redazione adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie generale n 146 del 24 giugno 1995 Suppl ordinario n 77 Direttive emanate dal Ministero dei Lavori Pubblici in attuazione dell art 36 del D Lgs 30 aprile 1992 n 285 4 Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 5 11 2001 n 6792 Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade pubblicato sulla Gazzetta ufficiale Serie Generale del 04 01 2002 n 3 Suppl Ordinario n 5 Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 22 04 2004 Modifica del decreto 5 novembre 2001 n 6792 recante Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade pubblicato sulla Gazzetta ufficiale 25 06 2004 n 147 6 Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 19
409. roposta di Piano Energetico Comunale q Comune di Salerno ESS Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 219 vaa E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno Comune pIsALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE iii 17 Scenario di azione Lo studio degli scenari tendenziali Sezione 3 9 mostra come pur nell incertezza insita ad una previsione basata sulla interazione delle complesse dinamiche socio economiche e dei processi tecnologici sottesi non sarebbe possibile soddisfare gli obiettivi comunitari in termini di riduzione della CO in mancanza di specifici interventi In questo capitolo verranno analizzati possibili interventi sul fronte del risparmio energetico e della produzione energetica da fonte rinnovabile ed il loro impatto su consumi energetici ed emissioni di CO2 Poich gli obiettivi di Kyoto fanno riferimento al 2012 mentre gli obiettivi comunitari sono riferiti al 2020 saranno considerati due diversi scenari uno a breve termine 2012 ed uno a medio termine 2020 Per ognuno degli interventi di risparmio energetico e di produzione da rinnovabili saranno pertanto ipotizzati due diversi tassi di completamento al 2012 ed al 2020 per valutarne l impatto su entrambi gli scenari a breve e medio termine L analisi svolta pi che delineare uno scenario basato su metodologie previsionali strutturate e codificate intende forn
410. rradiazione giornaliera media mensile e numero di giorni in un mese ovvero 1 416 kWh m Gli effetti di schermatura da parte di volumi all orizzonte dovuti ad elementi naturali rilievi alberi o artificiali edifici determinano la riduzione degli apporti solari ed aumentano il tempo di ritorno dell investimento Il Coefficiente di Ombreggiamento funzione della morfologia del luogo pari a 1 00 Inoltre per tener conto del plus di radiazione dovuta alla riflettanza delle superfici della zona in cui inserito l impianto si sono stimati i valori medi mensili di albedo considerando anche i valori presenti nella norma UNI 8477 si ipotizzato un valore di albedo medio annuo pari a 0 20 12 3 2 Dimensionamento del impianto e valutazione economica dell investimento 12 3 2 1 Criterio di stima dell energia prodotta L energia generata come detto dipende e dal sito di installazione latitudine radiazione solare disponibile temperatura riflettanza della superficie antistante i moduli e dall esposizione dei moduli angolo di inclinazione Tilt e angolo di orientazione Azimut e da eventuali ombreggiamenti o insudiciamenti del generatore fotovoltaico e dalle caratteristiche dei moduli potenza nominale coefficiente di temperatura perdite per disaccoppiamento o mismatch e dalle caratteristiche del BOS Balance Of System L impianto in esame di tipo grid connected ed collegato alla rete elettrica con una connessi
411. rse iniziative di park and ride Occorre pertanto pensare nelle fase di progettazione alla realizzazione di recinzioni e predisporre sistemi di vigilanza sul sistema Tra i veicoli che possono essere utilizzati nei parcheggi scambiatori ci sono le biciclette a pedalata assistita da motore elettrico dotata di luce di posizione anteriore e posteriore e cambio a sei marce questi veicoli possono raggiungere una velocit massima di circa 25 Km ora e questo permette al passeggero di muoversi agevolmente Si tratta quindi di mezzi a zero emissioni dirette che contribuiscono al miglioramento della qualit dell aria Come tutti i mezzi elettrici sono dotati di batterie per l accumulo che vengono ricaricate attraverso allaccio alla rete di energia elettrica durante il periodo di non utilizzo All adozione di questa tecnologia sono associate emissioni indirette legate alla produzione di energia elettrica dovute al ricorso nelle centrali di trasformazione a fonti fossili Un auspicabile sviluppo del progetto riguarda la copertura del fabbisogno di energia elettrica del parco bici attraverso la realizzazione di postazioni di ricarica alimentate da fotovoltaico Cos facendo i mezzi diventerebbero a zero emissioni non solo dirette ma anche indirette aumentando la 297 ma vu Proposta di Piano Energetico Comunale 3 amp e Comune di Salerno CoMurnipalanio www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE sostenibil
412. sensibili differenze tra le aree geopolitiche paesi emergenti e quelli in via di sviluppo hanno visto pur nel rallentamento economico un interrotta crescita della domanda di energia in atto da anni 3 7 all anno nel periodo 1995 2008 trascinata in modo particolare dalla richiesta energetica di India e Cina circa 5 e 6 5 all anno nel periodo 1995 2008 Per i paesi OCSE economicamente pi maturi e con una crescita della domanda di energia storicamente pi contenuta 1 in media annua tra il 1995 e il 2008 la crisi ha portato invece una flessione netta della domanda 13 La crisi economica iniziata nella seconda met del 2008 sta determinando un forte rallentamento dell economia mondiale e una fase recessiva delle economie occidentali la peggiore dal 1929 destinati a continuare per tutto il 2009 e per parte del 2010 i cui esiti finali sono tuttora molto incerti Ci avvenuto nonostante gli interventi volti a sostenere la domanda e la stabilit finanziaria dati e le previsioni del Fondo Monetario Internazionale per il periodo 2008 2009 evidenziano tuttavia la diversa dinamica che potrebbe interessare le principali aree geopolitiche Pur nella crisi i paesi emergenti e quelli in via di sviluppo mostrano tassi di crescita ancora sostenuti rispetto alla diffusa recessione dei paesi pi avanzati Fonte Enea 14 Dal 4 a livello globale pronosticato nel luglio del 2008 e dal 2 in dicembre si giunti a 0 5 in febbraio 2009
413. si disponibili dalla societ Salerno Sistemi si stimata una potenza media recuperabile di 304 kW che corrisponderebbe ad un recupero di 2 212 GWh anno corrispondenti a circa 970 tonnellate annue di CO evitata Il calcolo da ritenersi largamente approssimativo consente comunque di stimare l ordine di grandezza dei benefici ottenibili da un intervento concentrato sulle valvole dell acquedotto Per quanto riguarda i regolatori di pressione posti a monte dell utenza si potrebbe ipotizzare un intervento di recupero energetico almeno nel caso delle utenze caratterizzate da consumi di acqua elevati come per gli impianti sportivi Sono gi disponibili sul mercato dei sistemi composti da turbine assiali collegate ad un alternatore inseribili negli acquedotti e compatibili con l utilizzo di acqua potabile con potenze dell ordine dei 100 W per portate dell ordine di 3 l s 36 c i i x a Si considerato un rendimento medio dell 83 Nel caso di pressione a valle variabile si considerato un valore medio pari alla media pesata tra i valori minimo e massimo con pesi pari al 70 e 30 per tener conto della variabilit attesa delle portate e quindi dei salti di pressione nel corso dell esercizio 201 iii COMUNE DI SALERNO ES PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno VALVOLE DI REGOLAZIONE STABILIZZAZIONE O MODULAZIONE DE
414. ssibile le dispersione dovute ai ricambi d aria Bisogna eliminare i ricambi d aria non legati alle normali necessit fisiologiche di salubrit degli ambienti di vita e di lavoro Negli ambienti in cui necessario mantenere elevato il numero di ricambi d aria per garantire la salubrit dell ambiente bisogna installare dei recuperatori di calore RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI L 10 91 Dlgs 192 05 Digs 311 06 Regolamento edilizio Regione Campania REQUISITI APPLICATIVI Obbligatorio per gli edifici di nuova costruzione e per quelli soggetti a ristutturazioni o ampliamenti TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE In tutti i tipi di edifici il tasso di rinnovo dell aria pari a 0 25 V h quindi il numero di ricambi d aria deve essere tale da garantire questo valore Negli edifici di nuova costruzione tutti i locali ad abitazione permanente ad esclusione quindi di corridoi e disimpegni devono usufruire di aerazione naturale diretta Nei casi in cui necesssario garantire un tasso di ricambio dell aria maggiore ad esempio nelle cucine e nei bagni ciechi delle abitazioni o per esigenze di rimozione di emissioni inquinati e o odori obbligatorio l installazione di un recuperatore di calore che sia in grado di recuperare almeno il 50 dell energia termica in uscita NOTE ED OSSERVAZIONI 267 pe veni ls Proposta di Piano Energetico Comunale ji amp e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e
415. stagionale valutato secondo la UNI TS 11300 2 Il fabbisogno di energia primaria stato valutato ipotizzando cinque scenari diversi tabella 3 28 pag 132 Energia primaria per riscaldamento per civile abitazione INTERI Fabbisogno attuale N giob medio 0 6 0 171 Fabbisogno adeguando le trasmittanze dell intero involucro edilizio e l impianto di 0 063 riscaldamento scenario1 N giob medio 0 84 Fabbisogno adeguando le trasmittanze dei componenti opachi e trasparenti scenario 2 0 088 n glob medio 7 0 6 Fabbisogno adeguando le trasmittanze dei soli infissi scenario 3 N giob medio 0 6 ii Fabbisogno adeguando l impianto di riscaldamento con il rendimento minimo imposto dal D Lgs n 311 06 scenario 4 n glob medio 7 0 84 0 122 Fabbisogno sostituendo il solo generatore di calore caldaia scenario 5 N giobmedio 0 161 0 64 Attraverso il confronto tra il valore stimato dell energia primaria attualmente utilizzata ed il valore dell energia primaria che potrebbe aversi applicando le limitazioni imposte al 2010 dal D Lgs n 331 06 si calcolato il potenziale risparmio energetico per la provincia di Salerno tabella 3 29 pag 132 Provincia Min risparmio Max risparmio Salerno 5 85 62 40 Nella provincia di Salerno stata individuata un area che interessa 20 comuni per una superficie totale di 198 139 ettari in cui possibile reali
416. stati valutati i consumi energetici annui in kWh anno ed i consumi unitari espressi in kWh anno m Sono stati inoltre calcolati i consumi unitari in Wh anno m GG per tener conto degli effetti della temperatura media annua espressa in Gradi Giorno valori dei Gradi Giorno sono stati calcolati a partire dalle temperature misurate per gli anni 2003 2007 Figura 40 La Tabella 41 presenta i valori annui relativi al periodo 2002 2007 102 ze ua Proposta di Piano Energetico Comunale 2 E Comune di Salerno an COMUNE DI SALERNO e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Consumi scuole comunali 2002 2003 2004 2005 2006 2007 CV Volumi serviti mc 135 106 129 876 135 106 221 656 234 422 260 572 0 32 Consumi metano kWh anno 814 781 994 632 1 193 344 2 163 496 2 229 150 1 960 224 0 40 Consumi unitari kWh anno mc 6 03 7 66 8 83 9 76 9 51 7 52 0 17 Gradi giorno 1 463 1 436 1 628 1 490 1 340 0 07 Consumi unitari Wh anno mc GG 5 23 6 15 6 00 6 38 5 62 0 08 Tabella 41 Consumi di metano per le scuole l ultima colonna CV presenta il coefficiente di variazione lungo gli anni calcolato come rapporto tra la deviazione standard e la media u 83 Per un campione di n valori il coefficiente di variazione esprimibile dalla seguente espressione Equazione 2 n x xy PIa n gel i 1 Cv L esame di questo valore per
417. sul mercato allo stato dell arte A Velocit di Aerogeneratore Potenza Tecnologia Altezza Diametro regime Costo totale kw Asse m m m s A 1 orizzontale 6 2 8 9 4 500 B 6 orizzontale 9 5 5 12 24 000 C 10 orizzontale 12 8 10 40 000 D 15 orizzontale 15 9 12 52 500 E 20 orizzontale 18 8 13 60 000 F 20 verticale 12 8 5 14 60 000 G 55 orizzontale 25 18 11 190 000 H 225 orizzontale 32 33 14 342 000 I 2300 orizzontale 90 80 15 2 300 000 Tabella 62 Caratteristiche degli aerogeneratori Secondo le indicazioni estratte dall atlante eolico del CESI per il Comune di Salerno i range di velocit del vento disponibili a diverse quote sul livello del terreno sono principalmente vedi Figura 78 Figura 79 Figura 80 Figura 81 e 3 1 4 m s e 4 1 5 m s e 5 1 6 m s e 6 1 7 m s Si propongono scenari di impiego degli aerogeneratori precedentemente indicati Tabella 62 per ciascun range di velocit del vento disponibile sul territorio Per ogni scenario stato calcolato il VAN inteso come la sommatoria dei flussi di cassa per ogni anno di durata di vita dell impianto attualizzata al costo opportunit del capitale Dall analisi incrociata di mappe dell atlante eolico con le caratteristiche degli aerogeneratori sia in termini di altezza che di producibilit e tempo di ritorno attualizzato dell investimento si pu
418. sume un valore medio pari al 13 77 per i pannelli L energia producibile si trova come k ENEA www solaritaly enea it 170 na ana Jo Proposta di Piano Energetico Comunale aci 5 z Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Gi E E In Tabella 2 si riporta il calcolo dell energia producibile nel caso di coefficiente di impiego di superficie pari al 25 Energia annua Producibile Superficie netta m Potenza Installabile MW MWh anno El v 20 368 333 36 83 42 089 Azi 0 PEV 368 333 36 83 41 845 Azi 20 PEVA 368 333 36 83 41 139 Azi 40 1 105 000 110 5 125 073 Tabella 2 Caso coefficiente di impiego della superficie lorda del 25 171 guar asa Proposta di Piano Energetico Comunale 22 S I Comune di Salerno COMUNEDNSALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 7 12 3 Impianto fotovoltaico sul Centro Agroalimentare di Salerno In questa sezione viene presentata l analisi di fattibilit tecnico economica di un impianto fotovoltaico connesso alla rete elettrica di distribuzione ed ubicato sulla copertura piana del Centro Agroalimentare di Salerno 12 3 1 Descrizione del sito Il Centro Agroalimentare ubicato in via Mecio Gracco Figura Figura 1 Centro Agroalimentare di Salerno Per la realizzazione dell impianto fotovoltaico necessario effettuare un rilievo i
419. superficie utile superiore ai 1000 m2 Obbligatorio da luglio 2008 per vendita o locazione di edifici di superficie utile inferiore ai 1000 m2 Obbligatorio da luglio 2009 per vendita e locazione di singole unit immobiliari 3 1 Caldaie ad elevato rendimento a condensazione Obbligatorio per gli edifici nuovi e in caso di sostituzione della caldaia Negli edifici di nuova costruzione con pi di quattro unit abitative obbligatorio l impiego di impianti di riscaldamento centralizzati con sistema di gestione e contabilizzazione dei consumi individuali 3 2 Pompe di calore ad elevato rendimento Consigliato in tutte le nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni di edifici esistenti non raggiunti dalla rete di gas metano 3 3 Pannelli radianti e sistemi a bassa temperatura Obbligatorio per gli edifici nuovi e quelli oggetto di ristrutturazione in combinazione con l uso delle caldaie a condensazione e delle pompe di calore 3 4 Verifica dei fabbisogni di raffrescamento Obbligatorio per gli edifici nuovi e per gli edifici oggetti di riqualificazione impiantistica appartenenti al settore terziario 3 5 Condizionamento estivo con gruppi frigoriferi ad alta Entrambe le soluzioni sono consigliate nel caso di installazione di nuovi impianti in particolare i sistemi di raffrescamento ad assorbimento sono consigliati efficienza o ad assorbimento nel caso di presenza di un impianto di cogenerazione o di sistemi di teleriscaldamento integrati con impianti solari termi
420. t dei dati si dovuto comunque ricorrere alla ricostruzione delle serie storiche mancanti mediante processi di interpolazione e o di stima a partire dai valori disponibili La metodologia in precedenza applicata che si basa dunque sulla rilevazione statistica dei dati energetici ha tuttavia consentito di determinare una valutazione quantitativa ma approssimata del fabbisogno energetico e delle emissioni di anidride carbonica caratterizzanti il territorio comunale In considerazione poi della mancanza dei dati storici relativi ad alcune fonti energetiche l approccio dall alto ha permesso di tracciare i trend di sviluppo completando cos i bilanci le cui informazioni non erano reperibili Queste considerazioni hanno suggerito di applicare la procedura top down anche per la stima del bilancio e delle previsioni nel caso in esame Fra l altro il diverso approccio considerato procedendo per una via alternativa a quella seguita con le attivit di censimento dei fabbisogni energetici locali consente comunque una comparazione del bilancio energetico elaborato con quello derivante dai dati di altri piani energetici regionali o locali Giacch essi inevitabilmente condizionano anche la pianificazione elaborata su scala territoriale pi ridotta il confronto risulta oltre che un momento o meno di convalida anche di valida riflessione sulle valutazione e sugli interventi da intraprendere rispetto alla programmazione su dimensione regionale
421. ta alla fonte primaria utilizzata rendimenti elettrico e termico valutano le condizioni di funzionamento nominale di un impianto sotto carico continuo Sono definiti secondo le seguenti espressioni E we 5 Et n 6 Il REP si ottiene confrontando il sistema con quello tradizionale a parit di energia resa all utenza Energia primaria risparmiata E REP Hii g_ __P__ 7 Fabbisogno di energia primaria Ep c Epensei dove Ep enel ed Ep c rappresentano rispettivamente l energia immessa nel sistema tradizionale i e centrale ENEL per la conversione in energia meccanica e o elettrica e quella fornita al sistema tradizionale i e caldaia per la conversione in energia termica Il criterio di assimilabilit definito dal CIP 6 si basa sul concetto di Indice energetico IEN definito come ER a DI IEN a am esi 1 0 51 a 8 dove in questo caso si assume che energia immessa annualmente nell impianto attraverso i combustibili fossili Ep g t ll impiant tt bustibili f commerciali 38 provvedimento CIP n 6 del 29 Aprile 1992 definisce le condizioni affinch un impianto di cogenerazione sia assimilabile a fonte rinnovabile e il prezzo di retribuzione dell energia immessa in rete da impianti di questo tipo 205 zs aa Proposta di Piano Energetico Comunale 5i 5 q I Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Da e Et energia ter
422. ta di Piano Energetico Comunale pack 5 e Comune di Salerno Comune pISALERNO LC fia go www dimec unisa it PEC_Salerno Carro Anno Autotrazione bombolaio Totale 2007 1 525 035 233 286 1 758 321 2008 961 364 236 150 1 197 514 Tabella 20 Vendite di metano per autotrazione e usi agricoli Fonte SNAM 67 Lo vasi a Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 3 5 Consumi di prodotti petroliferi Nell ambito del fabbisogno energetico complessivo i prodotti petroliferi il cui consumo legato essenzialmente al settore dei trasporti pesano per quasi il 40 Questi risultati evidenziano l importanza che riveste il settore dei trasporti nell ambito della programmazione degli interventi da attuare Risulta pertanto essenziale riportare dapprima l analisi approfondita dei consumi del settore illustrando i dati relativi ai consumi dei singoli prodotti petroliferi Per il bilancio dettagliato sono stati acquisiti dall Ufficio tecnico delle Finanze UTF di Salerno i dati sulle vendite di gasolio per autotrazione benzina e GPL dati disponibili a partire dal 2005 sono presentati in Tabella 21 mentre i relativi trend temporali sono mostrati nella Figura 20 consumi di gasolio e benzina sono comparabili e superiori di un ordine di grandezza a quelli di GPL Anno Gasolio autotrazione GPL Benzina Tota
423. taggiate Risoluzione n 21 E del 28 01 2008 istanza di Interpello Aliquota Iva applicabile alle prestazioni di servizio energia nn 103 e 122 della Tabella A Parte terza d P R 26 10 1972 n 633 Alfa S p A Risoluzione n 22 E del 28 01 2008 istanza di Interpello Art 7 comma 2 d Igs vo n 387 del 29 dicembre 2003 Risoluzione n 61 E del 22 02 2008 trattamento fiscale ai fini dell imposta sul valore aggiunto e dell applicazione della ritenuta di acconto della tariffa incentivante per la produzione di energia fotovoltaica di cui all art 7 comma 2 del d lgs n 387 del 29 dicembre 2003 Risoluzione n 13 E del 20 01 2009 istanza di interpello Art 11 Legge 27 luglio 2000 n 212 Gestore dei Servizi Elettrici SPA Dpr 26 ottobre 1972 n 633 e Dpr 22 dicembre 1986 n 917 184 x ua Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno S e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Risoluzione n 20 E del 27 01 2009 interpello Art 11 Legge 27 luglio 2000 n 212 ALFA art 9 DM 2 febbraio 2007 Risoluzione n 3 2008 accertamento delle centrali elettriche a pannelli fotovoltaici Guida al nuovo Conto Energia ed 3 marzo 2009 Guida agli interventi validi ai fini del riconoscimento dell integrazione architettonica del fotovoltaico Regole tecniche sulla disciplina dello scambio sul posto ed 1 Estratto della risoluzione della Agenzia delle Entrate
424. tale bicicletta standard bicicletta con pedalata assistita scooter elettrici ecc con cui l utente pu muoversi liberamente nella citt tre aspetti pi importanti nell ideazione di un area di park and ride sono e il parcheggio e la continuit del trasporto e la sicurezza Per quanto riguarda il parcheggio in fase di progettazione non bisogna limitarsi semplicemente alla determinazione del numero di posti auto e alla loro dimensione geometrica ma la progettazione deve tenere conto anche dello studio dell organizzazione interna dell area e delle interazioni della stessa con la rete viaria circostante Per il secondo fattore bisogna prevedere una distanza a piedi tra il parcheggio e il terminal o fermata del sistema di trasporto pubblico molto ridotta attorno ai 100 metri circa Il percorso deve essere inoltre protetto dai veicoli e dalle eventuali avverse condizioni atmosferiche pioggia vento e sole e la frequenza del trasporto pubblico deve necessariamente essere molto alta cos come deve essere correttamente dimensionata l offerta di mezzi alternativi L ideale dare la possibilit di scelta su come proseguire il viaggio all automobilista prevedere dunque delle velostazioni per il noleggio di biciclette e dove possibile dei percorsi pedonali Infine non bisogna trascurare il problema della sicurezza la paura di essere derubati della propria autovettura o di subire aggressioni uno dei fattori che ha fatto fallire dive
425. tensit elettrica per settore Anno 2007 FONTE Ufficio Statistico TERNA kWh a valori concatenati base anno 2000 ai 42 Tabella 6 Riepilogo di dati ISTAT relativi al Comune ed alla Provincia di Salerno 50 Tabella 7 Piazzamenti della provincia di Salerno fonte www unioncamere it atlante 50 Tabella 8 Tipologie e fonti dei dati di consumi energetici disponibili per il territorio comunale 51 Tabella 9 Matrice di ripartizione per settori i 52 Tabella 10 Bilancio energetico per vettore energetico ii 56 Tabella 11 Bilancio energetico per settore di attivit ii 57 Tabella 12 Ripartizione dei consumi per settore e vettore energetico kKWh anno 58 Tabella 13 Ripartizione dei consumi per settore e vettore energetico 58 Tabella 14 Consumi elettrici per anno e settore kKWh anno fonte ENEL 61 Tabella 15 Ripartizione dei consumi elettrici per anno e per settore fonte ENEL 61 Tabella 16 Categorie di clienti per consumi di metano sul territorio comunale 64 Tabella 17 Consumi di metano sul territorio comunale Fonte Elaborazione Dati Salerno Energia cala a ala 64 Tabella 18 Distribuzione percentuale dei consumi di metano tra le tipologie di utenza 65 Tabella 19
426. tenuto nella citt di Salerno laddove altri comuni limitrofi presentano valori molto pi interessanti Quest ultima considerazione comunque in accordo con uno degli obiettivi specifici del PEAR ovvero la realizzazione di filiere corte per la distribuzione della biomassa dal punto di produzione a quello di conversione energetica teplanno o o N A O 10 2 30 40 Kia ar n lt 213 x ua Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno GonuneipiSaLsano e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE ia Figura 94 distribuzione comunale del Figura 95 distribuzione comunale del valore contenuto energetico dei residui agricoli fonte energetico dei residui forestali fonte 11 12 16 2 3 Incentivi e diffusione della biomassa Il primo atto governativo mirante ad incrementare il ricorso alle fonti di energia rinnovabile stato il Piano Energetico Nazionale PEN del 1988 cui hanno fatto seguito le leggi del 9 gennaio 1991 n 9 e 10 ed il Provvedimento CIP 6 92 12 La legge 9 91 ha concesso ai privati la produzione di elettricit e ha indetto la libera circolazione dell energia all interno del gruppo industriale dell autoproduttore La quantit di energia eccedente veniva invece ceduta all Enel che avendo assoluto monopolio in quest ambito ha avuto la facolt di rifiutare il ritiro La legge 10 invece prevede incentivi in conto capitale per l installazione di impianti di
427. tenziale Teorico stato valutato il Potenziale Teorico nell ipotesi che 10 m di superficie di moduli in silicio policristallino consentano di ottenere un impianto da 1 kWp Nella Tabella 1 si presentano i diversi casi di superficie netta e potenziale teorico a seconda del coefficiente di impiego della superficie usato 2 Dati Istat ISTAT 3 PEC Bologna 2009 31 PEC Comune di Portogruaro 2009 169 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale 3 5 Comune di Salerno a COMUNE DI SALERNO e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Coefficiente Superficie Netta km Potenziale Teorico MWp 0 19 0 840 83 98 0 21 0 928 92 82 0 23 1 017 101 66 0 25 1 105 110 50 0 27 1 193 119 34 0 29 1 282 128 18 0 31 1 370 137 02 Tabella 1 Superficie netta e potenziale teorico di potenza fotovoltaica installabile Per esempio impiegando il coefficiente usato dal comune di Bologna 25 risulta che alla superficie netta di 1 105 km corrisponda un Potenziale Teorico di 110 5 MWp 12 2 4 Determinazione dei valori di radiazione solare Per valutare la distribuzione della radiazione solare sul territorio in esame in relazione alle diverse orientazioni della superficie captante sono state utilizzate le mappe ricavate dall EN EA Le variazioni di irraggiamento solare a terra in relazione al variare del sito sono legate principalmente alla variazione di latitudine ed alla variazio
428. teria di misura dell energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici Delibera ARG elt n 74 08 TISP testo integrato delle modalit e delle condizioni tecnico economiche per lo scambio sul posto TISP Delibera ARG elt n 184 08 disposizioni transitorie in materia di scambio sul posto di energia elettrica Delibera ARG elt n 1 09 attuazione dell articolo 2 comma 153 della legge n 244 07 e dell articolo 20 del decreto ministeriale 18 dicembre 2008 in materia di incentivazione dell energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili tramite la tariffa fissa onnicomprensiva e di scambio sul posto Delibera EEN 3 08 aggiornamento del fattore di conversione dei kWh in tonnellate equivalenti di petrolio connesso al meccanismo dei titoli di efficienza energetica Delibera ARG elt n 109 08 revisione dei prezzi minimi garantiti di cui alla deliberazione dell Autorit per l energia elettrica e il gas 6 novembre 2007 n 280 07 Circolare n 46 E del 19 07 2007 articolo 7 comma 2 del decreto legislativo 29 dicembre 2003 n 387 Disciplina fiscale degli incentivi per gli impianti fotovoltaici Circolare n 66 del 06 12 2007 tariffa incentivante art 7 c 2 del decreto legislativo 29 dicembre 2003 n 387 Circolare n 46 E del 19 luglio 2007 Precisazione Circolare n 38 E del 11 04 2008 articolo 1 commi 271 279 della legge 27 dicembre 2006 n 296 Credito d imposta per acquisizioni di beni strumentali nuovi in aree svan
429. tes e aain nuana ane N Naai ia atana 113 5 2 Stima dei consumi e delle emissioni da traffico stradale per la citt di Salerno 117 52 1 Consumi E 117 522 EMISsSpoaeaanaari 119 5 3 Andlisidiscehario online 124 5 3 1 Rinnovo parcavelcolare a agri 125 5 3 2 Diversione modale i ia 126 5 3 3 Decongestione della tret uuciciiiaia ei 128 5 3 4 Altre analisi di scenario sssssesssssossssssssesoesosssssessssossssssssesssssosssssssssnossesssssessss 130 6 consumi del settore FESICENZIA e csiliica ari ar 132 7 linessuidaperionerti loca 133 7 1 SCREEN 134 7 1 1 Matrice priorit prescrizioni ccscsrrrrrerererere rene ne nice rene ce nine ne nice nenenenenee 135 8 Illuminazione pubblica rear 138 8 1 Proposta di strategie IMOvVallve sile 140 8 2 Interventi per il Comune di Saletto lai lia 142 8 2 1 Ottimizzazione del progetto di impianti nuovi sssssssssssssssssssssessscssesscsssseseecse 143 8 2 2 Interventi sui componenti s sssssessssssosssosssosssesssesssessssssseosesosseosseesssessssessseesss 143 8 2 3 Interventi sui sistemi di alimentazione s ssssssssesossssssssssossosssssessesossssssssssnssssse 144 8 2 4 Ottimizzazione del piano di manutenzione rrrrrttrrrrrreeeereeresenizeneeneneoe 147 8 2 5 Applicazioni di nuove tecnologie efficienti ed ecosostenibili 0 gt 148 8 2 6 Forme di finanziamento tramite terzi
430. ti alle trasformazioni in energia elettrica nel bilancio di sintesi sarebbe pi opportuno riportare oltre al dato degli effettivi consumi finali anche quello relativo al quantitativo di energia primaria impiegato per la produzione dell elettricit consumata ossia il vettore primario da sommare agli altri individuati attraverso classi omogenee In realt considerati gli scarsi contributi della produzione elettrica all interno del territorio comunale si ritiene che essa venga trasportata e pertanto considerata nella voce importazione Essendo inoltre difficile stabilire da quali centrali oltre ai combustibili e ai rendimenti delle macchine e delle apparecchiature arrivi effettivamente l energia consumata si ritiene utile inglobare nel fabbisogno la voce energia elettrica trasformando negli equivalenti TEP il contributo 56 ut Proposta di Piano Energetico Comunale 5 Comune di Salerno Comune DI SALERNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE di questa aliquota al consumo totale Nel paragrafo successivo si riportano i consumi settoriali derivanti dal fabbisogno di energia elettrica In relazione alla ripartizione per settore di utilizzo finale si riportano Tabella 11 i consumi secondo la suddivisione delineata nella metodologia Consumi Consumi energetici Consumi energetici kWh TEP energetici 1 Trasporti 746 257 714 64 178 40 92 2 Agricoltura
431. ti da una centrale di produzione alle abitazioni e ritorno alla stessa centrale Le centrali di produzione possono sfruttare diversi combustibili per produrre il calore necessario gas naturale oli combustibili carbone biomassa o anche rifiuti A destinazione il fluido termovettore riscalda attraverso uno scambiatore di calore acqua acqua o vapore acqua generalmente a piastre l acqua dell impianto di riscaldamento della abitazione Lo scambiatore che in pratica sostituisce la caldaia o le caldaie pu produrre anche acqua di uso sanitario La distribuzione di acqua calda ancor pi giustificata quando questa a sua volta resa disponibile a condizioni economiche vantaggiose sufficienti cio a compensare i costi di investimento di gestione e manutenzione della rete di tubazioni Questa situazione si realizza in genere quando il calore distribuito costituito almeno in parte da un sottoprodotto della produzione di energia elettrica Si parla in questo caso di cogenerazione La cogenerazione di energia elettrica e termica pu risultare una delle opzioni pi promettenti per il miglioramento del sistema energetico urbano e la riduzione delle emissioni di gas di serra La produzione centralizzata dell energia offre vantaggi gestionali manutentivi e di sicurezza purch le perdite sulla rete di distribuzione termica siano contenute e la generazione di calore segua la curva di carico termico dell utenza La combinazione con sistemi di rego
432. ti utili e feedback in merito alle azioni intraprese in questo settore 162 vaa E Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Gi iii 10 2 Mobilit sostenibile Si sono esaminati i risultati di una recente ricerca svolta su 50 citt italiane 74 L indagine stata curata da Euromobility e Kyotoclub in collaborazione con Assogasliquidi ed Ecogas e con il patrocinio del Ministero dell Ambiente In base ai risultati pubblicati Salerno occupa il 44 posto su 50 nella classifica generale In particolare risulta carente in termini di standard emissivo dei veicoli di offerta di trasporto pubblico Non risultano inoltre disponibili dati sulla qualit dell aria sulle piste ciclabili e sulla misurazione dei livelli di qualit dell aria e delle polveri sottili 10 2 1 Parcheggi solari Una possibile proposta in tema di mobilit sostenibile e di riduzione dei consumi energetici e dell inquinamento atmosferico legato al traffico veicolare potrebbe essere la istituzione di uno o pi parcheggi per auto elettriche e o ibride con stazioni di ricarica provviste di connessioni alla rete elettrica e di pannelli fotovoltaici La presenza dei pannelli fotovoltaici oltre a consentire la ricarica delle batterie riduce l insolazione nelle vetture limitando il ricorso al condizionamento nel periodo estivo con ulteriori risparmi energe
433. tici La stazione potrebbe ricaricare dei taxi elettrici o anche delle navette elettriche o ibride destinate a servizi comunali o anche a collegare Salerno con il Campus di Fisciano In tal caso un parcheggio similare potrebbe essere collocato all interno del Campus Diverse proposte di realizzazione di parcheggi solari sono descritte in letteratura 64 65 10 2 2 Car Pooling Una delle modalit pi interessanti in tema di mobilit sostenibile i PX car pooling ovvero l auto di gruppo Questo tipo di trasporto consiste nella condivisione di automobili private tra un gruppo di persone con il fine principale di ridurre i costi del trasporto uno degli ambiti di intervento della mobilit sostenibile Un beneficio direttamente correlato alla riduzione dei costi la riduzione dei consumi energetici connessi al trasporto e delle relative emissioni inquinanti oltre al decongestionamento del traffico e dei parcheggi Uno o pi dei soggetti coinvolti mettono a disposizione il proprio veicolo eventualmente alternandosi nell utilizzo mentre gli altri contribuiscono a coprire una parte delle spese sostenute dagli autisti Questa modalit di trasporto particolarmente diffusa in ambienti lavorativi o universitari dove diversi soggetti che percorrono la medesima tratta nella stessa fascia oraria spontaneamente si accordano per viaggiare insieme La pratica del condividere l auto maggiormente diffusa nei paesi del nord Europa
434. tici intra comunali ed extra comunali relativi al comune di Salerno per motivo di spostamento fonte elaborazioni su dati ISTAT 2001 115 Tabella 48 Spostamenti sistematici totali relativi al comune di Salerno per modalit di trasporto fonte elaborazioni su dati ISTAT 2001 a aa 116 Tabella 49 Consumi annui di carburante nella citt di Salerno i 117 Tabella 50 Emissioni annue di gas serra nel Comune di Salerno e ripartizioni percentuali 120 Tabella 51 Emissioni annue di polveri sottili nel Comune di Salerno i 122 Tabella 52 Consumi energetici del parco veicolare per il rinnovo di tutte le categorie veicolari 125 Tabella 53 Emissioni del parco veicolare per il rinnovo di tutte le categorie veicolari 125 Tabella 54 Variazione dei consumi energetici e delle emissioni da traffico stradale generate da una diversione modale trasporto individuale trasporto collettivO 127 Tabella 55 Consumi energetici del parco veicolare variando le velocit medie urbane di tutte le Categorie veicolari ci 129 Tabella 56 Emissioni del parco veicolare variando le velocit medie urbane di tutte le categorie Wii 129 Tabella 57 Schede d azione proposte per il Comune di Salerno ii 135 Tabella 58 Matrice priorit prescrizioni ir nreaa 137 Tabella 59 Caratteristiche dello Sportello Energia in diversi comuni italiani
435. to fonte 4 16 1 3 Vantaggi e svantaggi della cogenerazione I principali vantaggi della cogenerazione sono direttamente connessi all elevato indice di utilizzazione del combustibile i e CUC che pu arrivare fino al 75 80 La Figura 90 fornisce una descrizione schematica dei risparmi ottenibili attraverso una generazione combinata i e cogenerazione rispetto ad un sistema tradizionale in cui l energia elettrica e l energia termica sono rese all utenza da due impianti separati 207 ze a Proposta di Piano Energetico Comunale e 5 Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Ex 152 Utenza termica ii Es __ Utenza termica E 55 Figura 90 Benefici energetici ottenibili dalla generazione combinata di energia elettrica e calore 5 Ulteriori vantaggi sono elencati di seguito e minore dissipazione energetica grazie alla decentralizzazione della produzione e la possibilit di utilizzare fonti alternative in particolare le biomasse e la possibilit di accedere a varie forme di incentivazione tra cui l acquisizione di certificati bianchi e se l impianto utilizza fonti energetiche alternative di certificati verdi Tali vantaggi producono ulteriori benefici Il miglior grado di sfruttamento dell energia primaria non solo consente un risparmio di combustibile ma anch
436. to individuale solo nei casi di effettivo bisogno o di non soddisfacente offerta del trasporto pubblico Facendo una serie di stime si valutato che un cittadino che aderisce al servizio di car sharing riduce i propri consumi di circa il 40 grazie ad un utilizzo pi oculato del veicolo e ad un maggiore impiego dei mezzi pubblici Inoltre tale servizio contribuisce a ridurre l impatto sul territorio e a limitare il consumo di suolo urbano poich mediamente ogni veicolo condiviso sostituisce 4 auto private Il car sharing inoltre produce nel tempo effetti benefici sull ambiente e sui consumi energetici riducendo il traffico veicolare nei centri urbani e favorendo comportamenti individuali pi razionali nell uso dell automobile a vantaggio di mezzi ecocompatibili e a bassa intensit energetica Le modalit di accesso al servizio prevedono l associazione ad un circuito che eroga il servizio gestendo una flotta di veicoli di diversa tipologia L utente associato pu prenotare e prelevare in qualsiasi ora del giorno e della notte il veicolo richiesto dall area di parcheggio pi vicina Il costo globale per l utente risulta composto da un costo fisso che comprende una quota di ingresso non rimborsabile che l aderente paga una tantum a titolo associativo una eventuale cauzione rimborsabile una quota di abbonamento da versare annualmente o mensilmente per aderire all associazione ed un costo variabile legato all utilizzo del servizio e che dipen
437. top down risulta applicabile qualora si abbiano a disposizione database su scala maggiore rispetto a quella comunale Nel caso specifico da letteratura il riferimento pi importante per il Comune di Salerno sicuramente il Piano Energetico e Ambientale della Regione Campania PEAR 10 che riporta i dati regionali disaggregati anche livello provinciale Pertanto considerato quale riferimento strategico il PEAR presenta il bilancio energetico e l inventario delle emissioni in atmosfera del sistema energetico regionale fornendo altres i trend storici dei fabbisogni energetici riferiti alle singole fonti e della domanda energetica dei diversi settori fondamentali per l applicazione della procedura Per la determinazione del bilancio energetico su scala locale secondo questa metodologia risulta dapprima fondamentale valutare il livello della popolazione locale rispetto a quella regionale nonch i relativi tassi di incremento registrati negli ultimi anni Ulteriori informazioni possono essere poi dedotte dai dati relativi alla densit abitativa maggiormente indicativi dei livelli dei consumi energetici A tal fine la Tabella 27 fornisce i dati di interesse relativi alla popolazione residente nel Comune di Salerno nella Provincia di Salerno e nella Regione Campania come risulta dagli ultimi censimenti del 1991 e del 2001 VARIAZIONE DI POPOLAZIONE POPOLAZIONE RESIDENTE TRA IL 1991 ED IL 2001 k Densit Cens
438. tore fotovoltaico Gli impianti fotovoltaici presentano una estrema flessibilit di impiego Essi possono essere impiegati in sistemi isolati non collegati alla rete elettrica stand alone i quali sono dotati di un accumulatore che permette di immagazzinare l energia prodotta durante le ore diurne dall impianto per poi utilizzarla nei periodi in cui non c radiazione solare Un altra possibilit di impiego quella di sistemi fotovoltaici connessi alla rete elettrica grid connected i quali scaricano in rete l energia elettrica prodotta e non utilizzata direttamente dall utenza a cui sono allacciati La quantit di energia elettrica prodotta da un sistema fotovoltaico dipende da vari parametri superficie dell impianto orientamento dei moduli inclinazione e orientamento rispetto al Sud radiazione solare incidente nel sito latitudine altezza s l m rendimento dei moduli temperatura di funzionamento importante notare a questo proposito che pi la temperatura di funzionamento elevata pi basso il rendimento dell impianto La tecnologia fotovoltaica permette una vasta gamma di applicazioni e la potenza dell impianto pu essere modificata in qualsiasi momento senza problemi Inoltre la manutenzione ordinaria minima non essendoci parti meccaniche in movimento L obiettivo dell azione quello di diffondere su larga scala l utilizzo degli impianti solari fotovoltaici affinch tale intervento abbia luogo sen
439. tosi recentemente avvenuto su un periodo dieci volte pi lungo La forte impennata dei prezzi del petrolio e delle altre risorse energetiche ad esso indicizzate ha fatto aumentare le entrate dei Paesi aderenti al cartello OPEC in modo sproporzionato in confronto agli anni precedenti 4 Il forte rialzo dei prezzi di beni energetici ha portato anche ad un aumento della concorrenza nel mercato internazionale per le loro forniture che vede i L Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio meglio conosciuta come OPEC Organization of the Petroleum Exporting Countries fondata nel 1960 comprende attualmente quattordici paesi che si sono associati formando un cartello economico per negoziare con le compagnie petrolifere aspetti relativi alla produzione di petrolio prezzi e concessioni Le entrate sono valutabili in circa 1 000 miliardi di dollari contro una media di 200 miliardi nel triennio 2000 2003 Fonte AEEG 2009 13 i Vanta Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e l Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE affiancare alla secolare produzione del Medio Oriente quella di diverse aree del continente americano dell Africa dell Estremo Oriente e della Russia particolarmente vantaggiata per le immense riserve e per la strategica posizione geopolitica Ci vuol dire che in uno scenario di prezzi petroliferi in forte tensione e in tendenza al rialzo con g
440. totale annuo rispettivamente di 52 8 tonnellate 52 5 e tonnellate 52 2 Tabella 54 Variazione dei consumi energetici e delle emissioni da traffico stradale generate da una diversione modale trasporto individuale trasporto collettivo 0 i A il peg Var Emissioni Var i PM 10 Var individuale collettivo tep anno consumi t CO2 eq anno emissioni t anno PM 10 0 0 42 790 0 0 127 130 0 0 53 1 0 0 10 10 41 309 3 5 122 941 3 3 52 8 0 6 20 20 39 828 6 9 118 752 6 6 52 5 1 2 30 30 38 338 10 4 114 539 9 9 52 2 1 8 127 2 DE SS Comune DI SALERNO e PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno 60 000 55 000 50 000 45 000 40 000 35 000 42 790 39 828 D 20 Consumi tep 733338 7 7 30 10 0 Var spostamenti trasporto individuale Var consumi tep 0 10 20 30 30 20 10 0 Var spostamenti trasporto individuale Figura 66 Variazione dei consumi energetici da traffico stradale generata da una diversione modale trasporto individuale trasporto collettivo 160 000 im pa 150 000 8 140 000 130 000 lin 14815 122 941 OLO 5 120 000 110 000 100 000 30 20 10 0 Var spostamenti trasp
441. tributo di una radio locale Radio Antenna2 86 Tale sistema ha caratteristiche ibride in quanto prevede una gestione centralizzata delle associazioni contatto telefonico con gli Animatori del servizio ma adopera il web per coinvolgere utenti non accomunati dalla sede di lavoro Un altro esempio interessante rappresentato dal progetto di Car Pooling promosso dal Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano 87 Il sito riporta un elenco dei luoghi di partenza e di arrivo e dei relativi orari dei giorni della settimana in cui attivo l equipaggio ed altri dettagli fumatori giorno di inizio validit ecc Questo un sistema puramente a bacheca in quanto sul sito internet sono disponibili i contatti telefonici diretti di chi pubblica l annuncio consentendo agli utenti di organizzarsi autonomamente Sul web sono disponibili numerosi sistemi analoghi basati sulla pubblicazione libera di annunci da parte degli utenti tuttavia riscontrano in genere un limitato successo a causa della difficolt di incontro delle esigenze di utenti dispersi sull intero territorio nazionale il caso di Bolzano si differenzia in quanto il sistema si rivolge ad uno specifico contesto territoriale e pu vantare una buona promozione da parte degli enti locali elementi chiave per il raggiungimento del volume critico di utenti necessario al successo dell iniziativa Riguardo al territorio salernitano da segnalare un progetto Progetto Mercurio 88
442. ttare le azioni per adattarsi alle specifiche identit energetiche presenti nel Paese Pertanto a seguito della devoluzione delle competenze nazionali si ritiene che l azione locale sar decisiva nel conseguimento degli obiettivi europei in primis del Pacchetto Due volte 20 al 2020 Si potrebbe affermare che l Unione Europea svolge un ruolo leader globale nel guidare le nazioni verso gli obiettivi della politica comunitaria energetica e ambientale ma i veri drivers sono proprio le Regioni e i Comuni che attraverso i Piani Energetici e Ambientali declinano una strategia complessiva e ne promuovono la concreta applicazione 1 di cui alla Legge 17 Agosto del 1942 n 1150 e successive modificazioni e integrazioni Il PEC di Salerno parte quindi diversi anni dopo la legge istitutiva Va detto per che le linee metodologiche furono presentate solo nel 1997 12 che ancora al 2004 solo l 8 dei comuni con oltre 50000 abitanti l avevano predisposto e che anche il PEAR Campania ha visto la luce solo nel 2009 10 Va peraltro considerato come per la notevole velocit di cambiamento del quadro energetico normativo e tecnologico un piano energetico predisposto immediatamente a valle della legge istitutiva sarebbe oggi con buona probabilit obsoleto ze a Proposta di Piano Energetico Comunale e 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Le normative e i successivi p
443. ttori dell industria del terziario dei trasporti e del residenziale Seguono con costi di abbattimento crescenti la produzione di calore da fonte rinnovabile biomasse la produzione di elettricit da rinnovabile escluso il solare essenzialmente idroelettrico ed eolico il solare termico i biocombustibili si ipotizzata una loro prevalente importazione Il fotovoltaico il solare a concentrazione termodinamico e l idrogeno sarebbero caratterizzati da costi maggiori Si pu anche notare come nello scenario a lungo termine 2040 elaborato con la stessa metodologia il costo del fotovoltaico e del solare termodinamico sarebbero pi che dimezzati mentre il costo dell idrogeno si manterrebbe ancora molto elevato Figura 99 La modellistica Markal stata sviluppata nei primi anni ottanta nell ambito del progetto Energy Technology Systems Analysis Project dell International Energy Agency IEA ed ormai utilizzata per la valutazione delle politiche energetiche e ambientali in pi di 100 istituti di circa 60 Paesi diversi 131 226 vasi B Proposta di Piano Energetico Comunale i 5 e Comune di Salerno e o Comunepi SaLeato www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Dall analisi presentata emerge con chiarezza la convenienza ad investire prioritariamente su interventi di risparmio energetico Va peraltro osservato come la valutazione della convenienza e della opportunit di interventi dipenda i
444. tuno preferire la TO per massimizzare la convenienza economica come emerge d altronde anche dall analisi del payback cfr Figura 97 La Figura 97 indica altres che investire sulla cogenerazione a biomassa consente di ridurre drasticamente i tempi di recupero dell investimento rispetto all utilizzo di gas naturale soprattutto nel caso di utilizzo della filiera corta i e linea arancione Tale beneficio economico unito alle ovvie considerazioni in merito alla riduzione delle emissioni di CO2 ottenibili con il biogas dimostra la necessit di incrementare l azione di sostegno verso la diffusione di impianti cogenerativi e o per la sola autoproduzione di elettricit sul territorio comunale 2500000 Biogas da FOUG biomasse da FC E Biogas da biomasse da FL 00000 i m 4 Gasnaturale 5 pressi w 1000000 500000 845 1064 1416 1822 2430 3047 3496 kWe Figura 96 Variazione dell utile annuo in funzione della potenza elettrica kKWe impianto cogenerativo con motore endotermico 217 a ar E Proposta di Piano Energetico Comunale 22 B Comune di Salerno as e COMUNE DI SALERNO e www dimec unisa it PEC_Salerno 845 1064 1416 1822 2430 3047 3496 Figura 97 Confronto fra i payback dei diversi combustibili in funzione della potenza kWe impianto cogenerativo con motore endotermico Per la legenda si rimanda a quella utilizzata in Figura 96 218 Vins p P
445. tura sono e la stima disaggregata per tipologia di veicolo delle variabili di input del modello dei consumi e delle emissioni velocit media e percorrenze medie generalmente stimate in 113 x ua Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE pa maniera aggregata tramite dati da fonte e comunque non stimati come indicatori di performance di un sistema di trasporto e spesso non suddivisi per categoria veicolare e a stima disaggregata della domanda di mobilit stradale per tipologia di veicolo e stima della domanda interna al comune oggetto di studio generalmente stimata coincidente con il parco veicolare immatricolato nel comune oggetto di studio e stima della domanda di scambio ovvero degli ingressi uscite dalla citt spesso trascurata a causa delle difficolt di stima e la stima di un modello elastico rispetto a variazioni del sistema dei trasporti e o delle attivit ovvero possibile stimare quantitativamente le variazioni in termini di emissioni da traffico stradale in seguito alla realizzazione di ipotetici scenari progettuali II modello proposto risulta comunque coerente con lo standard europeo Per il calcolo sia dei consumi energetici che delle emissioni da traffico stradale sono stati utilizzati i fattori unitari proposti dalla Commissione Europea che gi da tempo ha inteso standardizzare questa proc
446. uadro di riferimento generale a livello comunale si riportano le tavole di dati disponibili relativamente al Comune di Salerno come risultato nell ambito del 14 Censimento generale della popolazione e della abitazioni prodotti dall ISTAT 84 Prima di illustrare l analisi effettuata sul sistema energetico del Comune di Salerno si ritiene dunque opportuno evidenziare alcuni dati ISTAT relativi alla citt In particolare si indicano in grassetto quelle che contengono dati di rilievo ai fini del PEC i cui dati sono stati acquisiti Abitazioni in edifici ad uso abitativo Abitazioni occupate da persone residenti Altri tipi di alloggio occupati da persone residenti Anziani per un bambino Convivenze con almeno una persona residente Densit abitativa ab kmq Sin we a 48 2 ven Tai Proposta di Piano Energetico Comunale 5 e Comune di Salerno Comune DI SALERNO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 dati Edifici Edifici ad uso abitativo Famiglie Famiglie in abitazione Famiglie in altri tipi di alloggio Indice di dipendenza Indice di non conseguimento della scuola dell obbligo 15 52 anni Indice di possesso del Diploma scuola media superiore 19 anni e pi Indice di possesso del Diploma scuola media superiore
447. uanto i consumi energetici sono stati computati a partire dal 2008 Si pu osservare infine un anomalo valore negativo per la scuola Produttivit Sorriso che sar oggetto di approfondimenti Anche in termini di volumetrie servite la stragrande maggioranza degli edifici scolastici ricade nella categoria Buono Figura 50 Anche per le scuole materne dove sono concentrati gli unici casi di classificazione Sufficiente circa 80 delle volumetrie interessate possono essere classificate nella categoria Buono Figura 51 105 CF Proposta di Piano Energetico Comunale e Comune di Salerno e 0 www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE Indici qualitativi scuole 1 Materne Sufficiente Sufficiente Buono Buono Figura 50 Indici qualitativi e relative Figura 51 Indici qualitativi e relative volumetrie Tutte le tipologie volumetrie Scuole materne 106 iii COMUNE DI SALERNO ce PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno Consumi di metano strutture comunali KWh mc anno Indice Volume Denominazione A mc 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Media IQ 1 3 SC ELEM E MAT MEDAGLIE D ORO 1006 16200 0 0 0 0 0 0 0 1 SC ELEM MAT E MEDIA O CONTI 66 12050 5 87 6 94 6 47 6
448. uegli impianti per i quali non si avevano a disposizione dati si stimato il consumo totale annuo relativo a ciascun settore d attivit Per il settore agricoltura per risalire al dato comunale stato necessario procedere ad una stima utilizzando il dato sulla percentuale di Superficie Agricola Utilizzata nel Comune di Piacenza Olio combustibile Impianti produttivi presenti nel Comune Sono presenti i dati relativi al consumo di olio combustibile solo per alcuni degli impianti presenti nel Comune Si sono presi in considerazione i consumi di gas naturale delle industrie per le quali noto il consumo di olio combustibile ed stato calcolato il valore percentuale che i consumi di olio combustibile di tali industrie rappresentavano sul consumo di gas naturale dell intero settore industriale Supponendo anche per l olio combustibile la stessa percentuale di consumo si risalito al consumo totale di olio 252 za Vasa Proposta di Piano Energetico Comunale id I Comune di Salerno e COMUNE DI SALERNO amp www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE combustibile da parte dell intero comparto industriale Assessorato Attivit Per stimare l andamento dei consumi di Produttive Emilia Consumi di carburante Benzina Gasolio metano nel territorio comunale si Gpl supposto costante il rapporto tra l erogato Trasporti Romagna Consumi di gas naturale dat
449. ulta parte di un programma che si prolunga da Gennaio 2005 a Dicembre 2010 e pu essere modificato nel caso in cui vi sia una sovracompensazione dei costi di produzione del biodiesel medesimo 13 Un ulteriore finanziamento fornito dal Ministero delle politiche agricole e forestali e dal PAC Politica Agricola Comune che spingono verso lo sfruttamento delle zone territoriali in modo da realizzare colture di biomasse o semplicemente riutilizzare gli scarti di una generica produzione a fini energetici II mercato energetico stato inoltre liberalizzato in modo da sfruttare al meglio l energia specialmente quella rinnovabile che pu essere fornita da impianti di cogenerazione o da altre tipologie di impianto In tal modo la richiesta di energia elettrica viene soddisfatta in minor misura da approvvigionamenti esterni meno affidabili Da ci ne ricavano benefici i fornitori italiani e nel caso di utilizzo di fonti rinnovabili anche l ambiente oltretutto si realizza cos un utilizzo pi efficiente dell energia 214 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale paci 5 e Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE ta Il decreto Bersani del 99 ha introdotto un altro sistema per l incentivazione delle risorse rinnovabili basato sui certificati verdi forniti dal gestore nazionale in favore di fornitori di energia prodotta da fonti rinnovabili Ogni impianto che immetta o richie
450. ultati di un recente studio presentato dall ENEA 131 sui possibili effetti della crisi sul sistema energetico italiano In particolare si analizzato l andamento delle emissioni di CO nel cosiddetto scenario tendenziale utilizzato come riferimento per i successivi scenari di intervento in molti studi compreso il Piano Energetico Regionale della Campania 10 e questo Piano Energetico Comunale come mostrato nel capitolo sul Bilancio Energetico Il grafico mostra il confronto tra lo scenario utilizzato dall ENEA come riferimento nel 2008 che non teneva ancora in conto la profonda revisione al ribasso di tutte le stime di crescita per gli anni 2008 2010 con uno scenario aggiornato all anno successivo Lo scenario di riferimento prevede attualmente una crescita leggermente negativa per il periodo 2008 2012 mentre dopo il 2012 si ipotizza una crescita media annua dell 1 5 simile a quella dello scenario precedente Si pu notare che per effetto dell abbassamento della curva delle emissioni tendenziali le emissioni previste per il 2012 e per il 2020 si riducono rispettivamente al 93 2 ed all 89 6 di quelle previste dallo scenario pre crisi Tabella 2 In particolare rispetto all anno 2005 492 Mt per il quale lo scenario tendenziale precedente prevedeva per il 2020 una crescita del 6 5 lo scenario aggiornato ipotizza una riduzione di quasi il 5 22 za E Proposta di Piano Energetico Comunale 22 e Comune di Saler
451. umi di benzina con un consumo totale annuo di 10 2 mila tep 128 pci COMUNE DI SALERNO PES PIANO ENERGETICO COMUNALE Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno Per quanto riguarda le emissioni da traffico stradale Tabella 56 Figura 70 Figura 71 si stima che a fronte di un aumento percentuale delle velocit medie del 10 20 e 30 corrisponder una variazione percentuale delle emissioni di CO2 equivalente dell ordine del 5 9 e 13 con un totale annuo rispettivamente di 121 1 mila tonnellate 115 9 mila tonnellate e 111 2 mila tonnellate e di PM10 dell ordine del 5 9 e 13 con un totale annuo rispettivamente di 50 6 tonnellate 48 4 tonnellate e 46 4 tonnellate Tabella 55 Consumi energetici del parco veicolare variando le velocit medie urbane di tutte le categorie veicolari Var Consumo Consumo Var Var Consumi Var velocit medie Benzina t Diesel t Benzina Diesel tot tep totale 0 11 643 26 684 0 0 42 790 0 10 11 097 25 419 5 5 40 768 5 20 10 628 24 287 9 9 38 983 9 30 10 210 23 264 12 13 37 377 13 Tabella 56 Emissioni del parco veicolare variando le velocit medie urbane di tutte le categorie veicolari Var Emissioni Var PM 10 Var velocit medie t CO2 eq emissioni t anno PM 10 0 127 130 0 53 1 0 0 10 121 096
452. usi finali Pertanto si dovrebbe riportare per ciascuna fonte energetica l analisi comparata dei dati relativi al consumo interno lordo totale disaggregato secondo le aliquote di consumo appena descritte 55 Proposta di Piano Energetico Comunale Comune di Salerno www dimec unisa it PEC_Salerno i G o COMUNE DI SALERNO PIANO ENERGETICO COMUNALE Le peculiari caratteristiche della domanda del Comune di Salerno hanno originato nel periodo di riferimento considerato il fabbisogno interno riportato nella Tabella 10 che illustra i consumi finali di energia per tipologia di fonte energetica utilizzata Consumi Consumi energetici energetici TEP 1 Metano 34 381 21 92 2 Gasolio 37 084 23 65 3 GPL 2 746 1 75 4 Benzina 22 631 14 43 5 Energia Elettrica 59 990 38 25 Totale 156 833 100 00 Tabella 10 Bilancio energetico per vettore energetico L analisi del bilancio per vettore energetico mostra come circa il 38 dell energia venga veicolata sotto forma di energia elettrica Gli altri contributi sono dati nell ordine dal gasolio 23 6 dal metano 21 9 e dalla benzina 14 4 mentre il contributo del GPL relativamente trascurabile Figura 11 Consumi per vettore energetico E Energia Elettrica E Metano M Gasolio m GPL M Benzina Figura 11 Ripartizione dei consumi di energia per vettore energetico In effetti per quanto riguarda i consumi lega
453. utazione del potenziale fotovoltaico nella dimensione territoriale in esame si basa sulla considerazione della superficie netta delle coperture degli edifici del patrimonio immobiliare comunale disponibile per l installazione del fotovoltaico In particolare il metodo di analisi utilizzato prevede la valutazione della superficie lorda partendo dalla densit locale dell urbanizzato considerando come dati di base quelli rilevati dal sito della Provincia di Salerno E stata valutata la superficie lorda dell urbanizzato corrispondente a 4 42 km pari a circa il 7 5 della superficie totale del Comune di Salerno 58 96 km In particolare stata considerata la superficie delle abitazioni occupate da persone residenti In questo modo in realt si considerano le superfici chiuse che comprendono non solo gli edifici ma anche altre costruzioni non idonee all installazione di impianti ad energia solare In letteratura non possibile individuare una posizione univoca per quanto concerne la percentuale di superficie effettivamente utilizzabile per le installazioni a partire da quella lorda Nel P E C del Comune di Bologna si impiegato un coefficiente pari al 25 In questa sede per completezza si preferisce effettuare un analisi di sensitivit della potenza fotovoltaica installabile al variare di tale parametro Nella Tabella si mostra la variazione di superficie netta al variare del coefficiente di impiego 12 2 3 Calcolo del Po
454. utorit per l energia elettrica e il gas per l erogazione dei servizi di vendita dell energia elettrica di maggior tutela e di salvaguardia ai clienti finali ai sensi del decreto legge 18 giugno 2007 n 73 07 Allegato A TIV Delibera A RG elt n 156 07 testo integrato delle disposizioni dell Autorita per l energia elettrica e il gas per l erogazione dei servizi di vendita dell energia elettrica di maggior tutela e di salvaguardia ai clienti finali ai sensi del Decreto Legge 18 giugno 2007 n 73 07 Delibera ARG elt n 171 08 definizione per l anno 2009 del corrispettivo di gradualit per fasce applicato all energia elettrica prelevata dai punti di prelievo in bassa tensione diversi dall illuminazione pubblica non trattati monorari e serviti in maggior tutela o nel mercato libero Delibera ARG elt n 188 08 aggiornamento per l anno 2009 delle tariffe per l erogazione dei servizi di trasmissione distribuzione e misura dell energia elettrica e delle condizioni economiche per l erogazione del servizio di connessione 182 x ua Proposta di Piano Energetico Comunale ai 5 Comune di Salerno COMUNFIDI SALERNO e o www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE a Delibera ARG elt n 190 08 aggiornamento per il primo trimestre 2009 1 gennaio 31 marzo delle condizioni economiche del servizio di vendita di maggior tutela e modifiche al TIV e al TIT Delibera ARG elt n 191 08 aggiornamento per il trimestre gennaio
455. vata a tutela dell ambiente per la tutela dell attivit svolta dagli osservatori astronomici professionali e non professionali e per la corretta valorizzazione dei centri storici 19 Regione Emilia Romagna Deliberazione legislativa n 113 2003 del 24 settembre 2003 Norme in materia di riduzione dell inquinamento luminoso e di risparmio energetico 20 Regione Umbria Legge Regionale 28 febbraio 2005 n 20 Norme in materia di prevenzione dall inquinamento luminoso e risparmio energetico 21 Regione Umbria Regolamento Regionale n 2 del 5 4 2007 Regolamento di attuazione della LR 20 2005 Norme in materia di prevenzione dall inquinamento luminoso e risparmio energetico Pubblicato sul B U R n 17 del 18 aprile 2007 suppl ord n 1 22 Regione Abruzzo Legge Regionale 3 MARZO 2005 n 12 Misure urgenti per il contenimento dell inquinamento luminoso e per il risparmio energetico 23 Regione Siciliana Legge Regionale 22 aprile 2005 n 4 Norme riguardanti il contenimento dei consumi energetici e il miglioramento dei livelli qualitativi delle abitazioni Disposizioni volte alla riduzione dell inquinamento luminoso Deroga ai regolamenti edilizi comunali per le farmacie 24 Regione Puglia Legge Regionale n 15 del 23 Novembre 2005 Misure urgenti per il contenimento dell inquinamento luminoso e per il risparmio energetico 25 Regione Liguria Legge Regionale 29 Maggio 2007 N 22 Norme in mat
456. verdi stata ampliata ai 15 anni e ha un valore di 88 MWh al netto di IVA La quota di energia emessa da ogni impianto e proveniente da fonti rinnovabili dovr aumentare di una percentuale dello 0 75 ogni anno nel periodo 2007 2012 e il singolo certificato rilasciato per ogni MWh di energia prodotto Gli impianti che non producano una quantit di energia elettrica superiore a 1 MWh possono richiedere in alternativa ai certificati verdi una tariffa comprensiva sia dell incentivo per lo _ ___ _L sfruttamento di risorse rinnovabili sia del ricavo della vendita di energia elettrica i e tariffa omnicomprensiva Per gli impianti che sfruttino biomasse da filiera corta tale tariffa sar pari a 300 MWh mentre per lo sfruttamento delle biomasse generiche sar pari a 280 MWh Tali misure possono comunque essere modificate dopo tre anni dalla loro adozione 15 Con il D M del 18 12 2008 stata stabilita la non cumulabilit dei certificati verdi o della tariffa omnicomprensiva sostitutiva con altri incentivi di natura nazionale regionale locale o comunitaria fatta eccezione degli impianti che utilizzino le biomasse In tal caso infatti tutti gli incentivi saranno cumulabili fino ad una quantit non eccedente il 40 del costo d impianto complessivo certificati bianchi detti anche titoli di efficienza energetica TEE sono utilizzati per ridurre il consumo energetico Istituiti in Italia nel luglio 2004 son
457. viceversa durante i mesi pi caldi il soleggiamento ridotto al minimo inoltre grazie all integrazione del sistema del verde possibile controllare l apporto energetico derivante dal soleggiamento estivo Il corretto orientamento dell edificio inoltre deve considerare le ombre portate dagli edifici limitrofi e anche delle influenze dei venti principali soprattutto per la protezione da quelli tipicamente invernali RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI L 10 91 Dlgs 192 05 Digs 311 06 Regolamento edilizio Regione Campania REQUISITI APPLICATIVI Questa azione obbligatoria per gli edifici di nuova costruzione a meno chel area oggetto di edificazione non sia soggetta a particolari vincoli di natura morfologica E possibile concedere una deroga se il progettista redige una relazione tecnica nella quale dimostra che la soluzione proposta garantisce le stesse prestazioni energetiche che si avrebbero nel caso di corretta esposizione dell edificio TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE In assenza di documentati impedimenti di natura tecnica e funzionale gli edifici di nuova costruzione devono essere posizionati con l asse longitudinale principale in direzione Est Ovest con una tollerenza di 45 e le interdistanze fra edifici contigui all interno dello stesso lotto devono garantire nelle peggiori condizioni stagionali 21 dicembre il minimo ombreggiamento possibile sulle facciate La corretta esposizione d
458. vo diversamente ripartito tra il solare e l eolico Per recepire le indicazioni fornite dalla legislazione comunitaria e rendere concreta la loro applicazione a livello nazione sono state emanate nel 1991 le Leggi n 9 e n 10 che hanno fornito le basi per l attuazione del PEN e pi in generale del nuovo assetto energetico In particolare la Legge del 9 gennaio 1991 n 9 riguardante le Norme per l attuazione del nuovo Piano energetico nazionale aspetti istituzionali centrali idroelettriche ed elettrodotti idrocarburi e geotermia autoproduzione e disposizioni fiscali ha fornito le normative concernenti la produzione e la autoproduzione dell energia elettrica il vettoriamento del gas naturale il teleriscaldamento le agevolazioni fiscali il contenimento dei consumi istituendo altres il marchio Risparmio Energetico Ancora la Legge del 9 gennaio 1991 n 10 concernente al TITOLO I le Norme per l attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia al TITOLO Il le Norme per il contenimento del consumo di energia negli edifici e al TITOLO Ill le Disposizioni finali ha definito le Norme attuative e sulle tipologie tecnico costruttive sul teleriscaldamento sul risparmio di energia e sull uso di fonti rinnovabili di energia o assimilate in particolar modo nel settore agricolo i contributi in conto capitale
459. z altro fondamentale un lavoro di informazione e sensibilizzazione da parte del Comune verso i cittadini e una semplificazione delle procedure da seguire per poter installare un impianto di questo tipo Il Comune pu inoltre considerare l opportunit di individuare istituti di credito e finanziari che applichino tassi particolarmente favorevoli per tali tipi di interventi 287 aw Ea Proposta di Piano Energetico Comunale e_ Comune di Salerno COMUNE DISALERNO ee www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE E NOTE ED OSSERVAZIONI 288 za Vus lai Proposta di Piano Energetico Comunale 2 amp e_ Comune di Salerno Comunripr SaLERnO e e www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE AREA TEMATICA Fonti energetiche alternative SCHEDA 5 3 Biomasse e Biogas DESCRIZIONE Si vuole incentivare la produzione di energia da biomasse derivanti da prodotti agricoli di allevamento e forestali la biomassa pu essere destinata alla produzione di biogas attraverso un processo di digestione anaerobica o pu essere utilizzata direttamente per la combustione RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI L 10 91 Dlgs 192 05 Dlgs 311 08 REQUISITI APPLICATIVI TIPOLOGIA DI INTERVENTO E PRESTAZIONI ENERGETICHE Le biomasse sono rappresentate dalla parte biodegradabile dei prodotti rifiuti e residui provenienti dall agricoltura comprendente sia sostanze vegetali che an
460. zione del fabbisogno regionale di energia primaria da fonte fossile Incremento della potenza elettrica installata da fonte s 420 3 5 21 rinnovabile e della relativa produzione Riduzione del consumo di energia elettrica negli edifici e nell illuminazione pubblica pari al 5 Sviluppo del solare termico Sostegno vettore idrogeno Riduzione del consumo di combustibili fossili negli edifici pubblici pari al 5 con una definizione di programmi per la riduzione di un ulteriore 15 entro il 2020 Incremento dell installazione di impianti di cogenerazione a gas naturale di piccola e media taglia fino a 10MW presso industrie ospedali centri sportivi edifici del terziario Riduzione finale dei consumi i energia elettrica 2 e di combustibili fossili 3 nel settore residenziale Interventi a sostegno del miglioramento dell efficienza del parco elettrico installato Riduzione dei consumi finali di energia elettrica 3 e di combustibili fossili 5 nel settore terziario Interventi a sostegno del miglioramento e del potenziamento delle reti di trasporto e distribuzione Riduzione del consumo energetico e delle emissioni clima alteranti e inquinanti nel settore del trasporto pubblico in misura pari almeno al 10 Sostegno della filiera agro energetica Tabella 4 Interventi previsti dalla programmazione del PEAR La pianificazione regionale considera come orizzonte temporale il 2020
461. zione di combustibili fossili 3 Curiosamente la sigla stata ripresa di recente dalla Comunit Europea con il programma 20 20 20 venti per cento di rinnovabili venti per cento di riduzione della CO venti per cento di incremento di efficienza energetica il nuovo programma pur avendo connotazioni antitetiche rispetto al precedente ne accomunato da una visione altrettanto utopistica C da chiedersi quanto la suggestione della numerologia possa influenzare la stessa formulazione degli scenari energetici ed economici 12 ze aw E Proposta di Piano Energetico Comunale paci 5 Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE secondo la quale ad una fase di crescita segue una fase simmetrica di decrescita fino all esaurimento Il modello di Hubbert inizialmente contestato predisse con buona precisione il raggiungimento del picco della produzione negli Stati Uniti nel 1970 e l andamento della produzione di greggio in alcune aree geografiche come la Norvegia Figura 2 A questo primo modello ne seguirono altri con livelli di complessit crescenti anche per tener conto di ulteriori variabili quali i prezzi e l impatto delle tecnologie che non ne smentirono per le caratteristiche fondamentali legate al fatto che il petrolio un bene limitato o lentamente rinnovabile rispetto al tasso di consumo 3 5 Produzione mondiale e prezzi del petrolio
462. zione tesa alla razionalizzazione dei consumi energetici ed al contenimento delle emissioni In funzione poi dei risultati del bilancio possibile prevedere le tendenze di sviluppi a breve e medio termine attraverso le elaborazioni di scenari futuri sia in assenza di interventi che con riferimento a un quadro di azioni ben delineate Alla luce di questi obiettivi le analisi del bilancio vanno inquadrate in un ottica dinamica che contempla valutazioni sulle modalit di scambio energetico sulle implicazioni territoriali ed infrasettoriali anche su scala pi ampia sulle interrelazioni con il sistema socio economico e sulle evoluzioni storiche della domanda di energia attraverso il confronto su periodi diversi In sintesi il bilancio energetico lo strumento che consente di caratterizzare il territorio in ragione della distribuzione dei flussi energetici in considerazione degli elementi e delle esigenze proprie del territorio Il fabbisogno di energia che si origina da un territorio infatti strettamente correlato alla sua attivit economica sociale produttiva e ambientale ed altres funzione delle infrastrutture in esso presenti Pertanto risulta fondamentale la conoscenza dei dati demografici e socio economici date le strette relazioni per un determinato periodo e per un territorio geograficamente definito tra il sistema energetico e gli aspetti considerati Al fine di inserire i dati relativi al consumo energetico in un q
463. zzabili andamento del coefficiente di potenza e dai profili di dettaglio della distribuzione statistica locale della velocit del vento tipo di distribuzione Una serie di elaborazioni condotta in questa direzione facendo alcune assunzioni e semplificazioni ha portato a proporre una mappatura di massima della producibilit specifica di aerogeneratori valutata con riferimento alla media di un campione rappresentativo di modelli commerciali di aerogeneratori con mozzo alla quota dal suolo considerata La producibilit teorica trascura inoltre perdite di energia di qualunque tipo Alla luce di queste considerazioni appare evidente come tali informazioni forniscano dei parametri puramente indicativi che possono supportare in una prima scrematura dei siti al fine di individuare quelli potenzialmente strategici Per le aree di interesse sar comunque necessario uno studio pi dettagliato basato sui dati di campagne anemometriche ad hoc 13 1 3 Cenni sui meccanismi economici di riferimento I due meccanismi cui fare riferimento in caso di collegamento alla rete di un impianto eolico al di l delle alternative contratti bilaterali o vendita diretta in borsa ci si riferisce secondo il Dm Sviluppo Economico del 18 dicembre 2008 a impianti a fonti rinnovabili di piccole dimensioni entrati in esercizio in data successiva al 31 dicembre 2007 sono e Tariffa Omnicomprensiva a seguito alla delibera 1 09 dell AEEG Autorit per l Energi
464. zzare investimenti tecnologici relativi alla filiera del biogas pag 143 In Campania nel 2007 sono stati trasformati circa 2 2 milioni di tonnellate di pomodoro a fronte di un trasformato nazionale pari a 4 6 milioni di tonnellate Sul territorio campano sono presenti 104 aziende di trasformazione del pomodoro che rappresentano circa il 70 delle aziende nazionali su un totale di 177 aziende in Italia la maggior parte localizzata tra le province di Napoli e Salerno Pi precisamente 26 aziende in provincia di Napoli 74 in provincia di Salerno pag 145 La provincia di Salerno quella che presenta una maggiore superficie a bosco 48 della superficie regionale La provincia di Salerno inoltre quella con maggior superficie assestata 54 per la 40 ze ua E Proposta di Piano Energetico Comunale paci 5 z Comune di Salerno COMUNEIDISALEBNO www dimec unisa it PEC_Salerno PIANO ENERGETICO COMUNALE quale cio stato previsto un Piano di Assestamento Forestale per la gestione dei boschi gli interventi di taglio e rimboschimenti pag 147 Sul territorio regionale sono previsti numerosi interventi di potenziamento del parco termoelettrico convenzionale centrali a ciclo combinato a gas naturale in particolare per la provincia di Salerno tabella 5 4 pag 162 e Procedura autorizzativa e Denominazione intervento Potenza elettrica lorda n stato dell intervento Autorizzata ex L 55 02 Salerno zona ASI

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