Luoghi con pericolo di esplosione da Polveri
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1. umidit E Tipo di ambiente l l ad ata velocit i vel aria w ventilaz e sedimentaz u Rapporto tra portata Qd e LEL Altezza della SE ii T 11 4 d GL 4 ii I lt dA 150 200 250 Diametro medio particelle um Distanza di riferimento pressione di emissione ecc DISTANZA ADDIZZIONALE dh COEFFICIENTE ka Condizione LEL 10 u d _ Se li 2 0 e u velocit di sedimentazione m s funzione di densit assoluta polvere e dimensione media particelle formula GD 3 b Q4 portata di emissione SE kg s COEFFICIENTE k COEFFICIENTE k Condizione In pratica il coefficiente kw produce un aumento della distanza a cui pu giungere la polvere in considerazione del rapporto tra la velocit dell aria di ventilazione W e la velocit propria delle particelle di polvere assunta pari alla velocit di sedimentazione ut f 4a delta porre Big mena delle partacebels mi ne di gravit 19 81 coeficiente di viscont dnamica del ana 1 8 10 COEFFICIENTE k COEFFICIENTE k Contenuto di umidit della polvere Campo di variazione del Campo di variazione del Coefficiente consigliato valore Coefficiente Tipo di ambiente Coefficiente2. POLVERE Pemax gt 666 Pa TT ESPLODIBILE PROVE IN LABORATORIO E r Sovrapressione massima p Grandezze rappresentative della PI Pemas violenza dell esplosione di una nube in un volume confinato Velocit max di aumento della pressione dp dt max SE LA POLVERE NON E ESPLODIBILE Pemax lt 666 Pa IL LUOGO NON PRESENTA PERICOLO DI ESPLOSIONE 2 POLVERI COMBUSTIBILI CARATTERISTICHE gt grandezza media delle particelle e granulometria REGOLA DI PREVENZIONE DELL ESPLOSIONE DA POLVERI LE POLVERI GENERANO SEMPRE POLVERI PIU FINI IL CAMPIONE DI POLVERE PER LA MISURA DELLA GRANDEZZA MEDIA DEVE ESSERE RAPPRESENTATIVO DELLA POLVERE NELLE PEGGIORI CONDIZIONI DI TRASPORTO E MANIPOLAZIONE RACCOLTA DATI 2 POLVERI COMBUSTIBILI CARATTERISTICHE gt combustibilit ATTITUDINE A BRUCIARE IN STRATO provata mediante prove in laboratorio TEMPERATURA MINIMA DI ACCENSIONE IN STRATO Ti CLASSE DI COMBUSTIBILITA DELLE POLVERI comportamento qualitativo della combustione in stato delle polveri SE LA POLVERE NON E COMBUSTIBILE BZ 1 IL LUOGO NON PRESENTA PERICOLI DI INCENDIO DA STRATI DI POLVERE 2 POLVERI COMBUSTIBILI CARATTERISTICHE gt grandezza media delle particelle e granulometria PARTICELLE DI GRANDEZZA gt 500 um NON DETERMINANO NUBE ESPLOSIVA La sovrapressione lt 666 Pa
3. Aperto da 0 5 a 0 70 0 5 dal 40 al 50 da 0 3 a 0 5 Aperto con ostacoli da 0 7 a 1 0 0 8 dal 12 al 40 da 0 5 a 1 0 Chiuso da 10a 1 2 1 0 inferiore al 12 da 1 0a 1 2 3 STRATO DI POLVERE O PASSO 1 DETERMINARE SE POSSONO FORMARSI STRATI S E TALE DA FORMARE UNA SI DEFINISCE IL GRADO DI NUBE punto EMISSIONE Q PASSO 2 DETERMINARNE LE CARATTERISTICHE dell impianto O PASSO 3 VALUTAZIONE SITUAZIONE AMBIENTALE presenza di disturbi o turbolenze nell ambiente che possano interessare lo PUO ESSERE SOLLEVATO IN POLVERE strato O PASSO 4 DETERMINARE SE LO STRATO PUO ALZARSI IN NON PUO NUBE OPPURE SE ORIGINA SOLO PERICOLO D INCENDIO ESSERE E E SOLLEVATOIN Valut re valutazione dello strato come possibile se POLVERE rischio incendio STRATO DI POLVERE CARATTERISTICHE DELLO STRATO DI POLVERE VALUTAZIONE DELLO STRATO COME SE determinazione del grado di emissione O GRANDEZZA MEDIA DELLE PARTICELLE Il grado di emissione continuo primo o secondo di uno strato di polvere dipende dal bili i I gt d icoli d losi livello di mantenimento della pulizia buono adeguato scarso dal disturbo dello serve per stabilire se la polvere pu determinare pericoli a esplosione strato frequente o poco frequente e dal grado di emissione della sorgente di fungendo da SE opp
4. Area in cui durante le normali attivit non probabile la formazione di un atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere combustibile e qualora si verifichi sia unicamente di breve durata Classificazione in zone dei locali con pericolo esplosione per presenza di gas Classificazione in zone dei locali con pericolo esplosione per presenza di polvere ESCLUSIONI Aree utilizzate direttamente per le cure mediche dei pazienti Apparecchi a gas di cui al DPR 661 96 La produzione la manipolazione lo stoccaggio ed il trasporto di esplosivi o di sostanze chimicamente instabili Industrie estrattive a cui si applica il D Lgs 624 96 L impiego di mezzi di trasporto terrestre marittimo fluviale ed aereo SI APPLICA INVECE Nei lavori in sotterraneo ove presente un area con atmosfere esplosive o prevedibile da indagini geologiche Ai veicoli destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva es carrello elevatore in raffineria OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO Obblighi generali prevenire la formazione di atmosfere esplosive evitare l accensione di atmosfere esplosive Obblighi specifici ripartire in zone 0 1 2 20 21 22 le aree con pericolo di esplosione All XV bis utilizzare attrezzature conformi alle prescrizioni di sicurezza previste dall All XV ter Parte A attrezzature gi in uso Parti A e B attrezzature nuove DOCUMENTO CLASSIFICAZIONE SUL
5. Evitare la presenza di ATEX in prox SI oppure eliminare si manifesta una scintilla o un arco o una temperatura SI superficiale troppo elevata in una parte dell impianto che determina una causa di innesco QUANDO NON E POSSIBILE CI SI AFFIDA ALL USO DI IMPIANTI E COSTRUZIONI TALI DA AVERE UNA BASSA PROBABILITA DI ESSERE SORGENTI DI ACCENSIONE VALUTARE LA PROBABILITA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPLOSIONE n ge ar n LE IDENTIFICAZIONE DEL PERICOLO Identificare tutte le sostanze presenti nell impianto Identificare le loro caratteristiche chimico fisiche CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE Analizzare tutte le possibili condizioni operative modalit di lavorazione coinvolgimento manipolazione e deposito Analizzare le condizioni derivanti da Ee GUASTI e ANOMALIE ragionevolmente prevedibili 2 PREVENIRE LA FORMAZIONE DI ATEX E VALUTARNE LA PROBABILITA E DURATA CONDIZIONE a CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE E un metodo per analizzare e classificare l ambiente dove si possono formare atmosfere esplosive al fine di facilitare la corretta scelta ed installazione delle costruzioni apparecchi da impiegarsi con sicurezza in detti luoghi La suddivisione in zone dell ambiente subordinato a Presenza di sostanze pericolose Provenienza del pericolo se da Gas Vapori Nebbie Infiamma
6. tutti controllo di fabbricazione interno all VIII in alternativa per tutt e tutti i tipi di pr verifica CE di un unico prodotto all IX PROCEDURE DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA GRUPPO II CATEGORIA 3 ZONA 2 ZONA 22 Costruttore effettua verifiche e prepara documentazione tecnica 94 9 CE DOCUMENTI OGNI SINGOLO PRODOTTO deve poi essere corredato da dichiarazione CE di conformit attestato di conformit dei componenti se applicabile istruzioni per l uso nel caso di un assieme tutte le informazioni per una corretta installazione utilizzo e manutenzione La direttiva NON prescrive l obbligo di fornire all utilizzatore finale copia del fascicolo tecnico del certificato CE di tipo n dei rapporti di prova DICHIARAZIONE DI CE DI CONFORMITA gt nome o marchio e indirizzo del fabbricante gt descrizione dell apparecchio gt disposizioni cui soddisfa l apparecchio gt none n di identificazione ed indirizzo dell ON n attestato CE del tipo gt identificazione del firmatario che impegna il fabbricante o il mandatario nella UE gt eventuale riferimento a v norme armonizzate v norme specifiche tecniche utilizzate v altre direttive comunitarie applicate DIRETTIVA 94 9 CE MARCATURA DOCUMENTI la dichiarazione CE Una volta conclusa la procedura di valutazione della conformit il fabbricante ha l onere di marcare correttamente il prodotto
7. 11 SI INDIVIDUANO LE APERTURE INTERESSATE DALLE ZONE PERICOLOSE 12 SI VALUTANO GLI INTERVENTI POSSIBILI PER LA LIMITAZIONE IN NUMERO E PORTATA DELLE EMISSIONI CONTINUE E DI PRIMO GRADO E LA BONIFICA 13 SI ESEGUE L INVILUPPO DELLE ZONE PERICOLOSE 14 SI DEFINISCONO I REQUISITI DEI PRODOTTI 2 POLVERI COMBUSTIBILI CON L AUSILIO DI schede di sicurezza informazioni degli specialisti di processo produttore della sostanza letteratura tecnica e o APPENDICE GA della guida Tab GA 1 A sperimentalmente PROVE DI LABORATORIO SULLE POLVERI si individuano le sostanze anche allo stato solido compatto che sottoforma di polvere combustibile possono formare con l aria miscele esplosive e le loro propriet PREPARARE FOGLI DATI PER L ELENCO DELLE SINGOLE PROPRIETA DELLE DIVERSE POLVERI 15 2 POLVERI COMBUSTIBILI CARATTERISTICHE gt combustibilit gt esplodibilit gt grandezza media delle particelle e granulometria gt contenuto di umidit ed altre sostanze inertizzanti gt campo di esplodibilit LEL UEL gt temperatura di accensione della nube e dello strato gt energia minima di accensione gt resistivit elettrica gt densit massa volumica e densit apparente i serali 5 gt concentrazione limite di ossigeno nell atmosfera gt pressione nel punto di emissione altre caratteristiche RACCOLTA DATI 2 POLVERI COMBUSTIBILI CARATTERISTICHE gt esplodibilit
8. PRODOTTO LE NORME RELATIVE AL PERICOLO DI ESPLOSIONE PER ATMOSFERE DI ARIA POLVERE COMBUSTIBILE SONO RACCOLTE NELLE NORME DELLA SERIE EN 61241 recepite ad oggi SVILUPPANO IL CONCETTO DI MODO DI PROTEZIONE IN ANALOGIA ALLE COSTRUZIONI ELETTRICHE PER ATMOSFERE ESPLOSIVE DOVUTE A GAS VAPORI E NEBBIE ABBIAMO custodie antipolvere a prova di esplosione Ex tD conformi alla IEC 61241 1 costruzioni protette da incapsulamento Ex mD conformi alla IEC 61241 18 costruzioni a sicurezza intrinseca Ex iD conformi alla IEC 61241 11 custodie a sovrapressione interna Ex pD conformi alla IEC 61241 2 11 POLVERI LO STATO DELL ARTE NORME EN 61241 PRODOTTO gt EN 61241 0 Costruzioni elettriche destinate ad essere utilizzate in presenza di polveri combustibili Parte 0 Prescrizioni generali Requisiti per progettare costruire e provare le costruzioni elettriche a seconda della zona di installazione Sostituisce la Norma EN 50281 1 1 che cessa la presunzione di conformit alla direttiva ATEX 94 9 CE dal 01 Ottobre 2008 Prevede un ciclo severo di invecchiamento per le custodie non etalliche e le guarnizioni parti non metalliche di custodie Prescrive l ordine preciso delle prove dopo l invecchiamento Introduce i modi di protezione anche per la polvere e rimanda e parti specifiche della Norma per ogni modo di protezione 9 http www newapproach org NOVITA NORM
9. Palazzoli LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE DIRETTIVE ATEX CENNI SUL PERICOLO DI ESPLOSIONE ESPLOSIONE UNI EN 1127 1 Aumento repentino della PRESSIONE e della TEMPERATURA dovuto all ossidazione o ad altra reazione esotermica triangolo del fuoco esplosione Un esplosione si pu innescare per cause inerenti all impianto elettrico e non elettrico solo quando in uno stesso ambiente coesistono nello spazio e nel tempo le seguenti condizioni INNESCO CENNI SUL PERICOLO DI ESPLOSIONE COMBUSTIBILE COMBURENTE ATMOSFERA ESPLOSIVA UNI EN 1127 1 Miscela in aria di una sostanza infiammabile sottoforma di gas vapore nebbia infiammabile polvere fibra in condizioni atmosferiche normali in cui dopo l accensione la combustione si propaga alla miscela incombusta Dopo l innesco la combustione procede fino all esaurimento della miscela stessa SOMMARIO CENNI SUL PERICOLO DI ESPLOSIONE PRINCIPI DI SICUREZZA CONTRO L ESPLOSIONE DIRETTIVA 1999 92 CE DIRETTIVA 94 9 CE PANORAMA NORMATIVO ESPLOSIVO CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI POLVERI SCELTA DELLE COSTRUZIONI ELETTRICHE POLVERI NOVITA NORMATIVE CENNI SUL PERICOLO DI ESPLOSIONE COMBURENTE ARIA gt miscelata con il combustibile in condizioni atmosferiche normali forma atmosfera esplosiva si escludono i luoghi con atmosfera che anche in anche in circostanze solo accidentali possono essere arricchite di ossige
10. elettrico e non elettrico SICUREZZA Numero di barriere contro l esplosione IMPIANTO C Zona 0 0 20 0 BARRIERE Prodotti 3 BARRIERE del Gruppo Il 1G D 3 BARRIERE es ia ma Zona 1 o 21 1 BARRIERA Prodotti 2 BARRIERE del Gruppo II 2 G D es ib T Zona 2 0 22 2 BARRIERE Prodotti DATORE DI LAVORO VALUTAZIONE DELLA PRESENZA DI ATEX IN AMBIENTE DI LAVORO condizione a DEFINIZIONE DELLE ZONE PERICOLOSE ZONA 0 ZONA 20 ZONA 1 ZONA 21 ZONA 2 ZONA 22 VALUTAZIONE DELLA PRESENZA DI SORGENTI DI INNESCO PER ATEX PRESENTE NELL AMBIENTE condizione b operazioni procedure o componenti del processo produttivo 1 BARRIERA del Gruppo Il 3 G D 3 BARRIERE es n fr COSTRUTTORE VALUTAZIONE DELL APPARECCHIO COME SORGENTE DI INNESCO PER UNA ATEX condizione b SCELTA APPARECCHIO MACCHINA CHE NON INTRODUCE SORGENTE DI INNESCO NELL AMBENTE CON ATEX condizione b CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE Sono necessarie misure tanto severe quanto maggiore la probabilit di presenza di atmosfera esplosiva secondo quanto ottenuto dalla classificazione dei luoghi Es in zona 0 si devono prevedere componenti dell impianto costruiti per garantire la sicurezza in tale zona Al fine di impedire l innesco dell esplosione la scelta e F installazione dei componenti deve essere tale da cost
11. Tmax temperatura massima superficiale del prodotto e Ta temperatura di accensione della nube T temperatura di accensione dello strato di polvere lenta combustione a Luoghi con presenza di sole nubi esplosive senza depositi in strato Tmax lt 2 3 Ta b Luoghi con presenza di soli depositi in strato innesco dell incendio lt T determinata dalle regole 1 2 3 e 4 con riferimento a T c Luoghi con presenza sia di nubi che di depositi in strato Tax min T determinata con a e b m GRUPPO E CATEGORIA DEI PRODOTTI ZONA 20 II 1D ZONA 21 I1 2D ZONA 22 II 3D GRADO DI PROTEZIONE IP REQUISITI DELLE COSTRUZIONI IN RELAZIONE ALLA ZONA ZONA 20 ZONA 21 ZONA 22 MARCATI MARCATI MARCATI CE Ex Il 1D CE x II 2D CE x II 3D IP 6X se polvere conduttrice resistivit lt 100m IP 5X se polvere non conduttrice 25 TEMPERATURA DI INNESCO DELLO STRATO Regola 1 Strati di polvere fino a 5 mm La temperatura superficiale massima dell apparecchiatura deve essere Tax Tomm 75 C 5mm Dove T mm la temperatura minima di accensione di uno strato di polvere di 5 mm 5mm Regola 2 Strati di polvere superiori a 5 mm e fino a 50 mm di spessore La temperatura superficiale deve essere ridotta di conseguenza La temperatura ridotta in funzione di un grafico che fornisce la Tmax superficiale ammessa per l apparecchiatura in funzio
12. coclea e del sacco nella fase di riempimento sono valutate dal costruttore della macchina O L assieme macchina soggetto alla direttiva ATEX 94 9 CE il costruttore deve valutarne la conformit e marcarlo in conformit a tale direttiva CASO 2 FALEGNAMERIE Sono luoghi di lavorazione del legno in cui vengono eseguite operazioni per asportazione di truciolo taglio fresatura piallatura foratura ecc mediante macchine utensili con relativa produzione di segatura e polvere Si ricorda che O I vigenti regolamenti in tema di igiene del lavoro impongono il controllo delle quantit concentrazioni di tali prodotti della lavorazione che possono essere inalati dagli operatori Si tenga conto che il limite di esposizione professionale alle polveri di legno di 5 mg m3 allegato XLIII del DIgs 81 2008 inteso come valore misurato o calcolato in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore considerando tutte le polveri di legno O Pertanto generalmente le macchine utensili utilizzate nelle falegnamerie sono dotate di aspirazione localizzata per l asportazione della segatura e della polvere O Nelle falegnamerie possono inoltre essere svolti piccoli lavori manuali di aggiustaggio in postazioni che possono essere privi di aspirazione localizzata In genere i lavori manuali producono una quantit di segatura e polvere nettamente inferiori all operazione mediante macchina CASO 2 FALEGNAMERIE Presenza di polvere di leg
13. come Gruppo IIIA IIIB and IIIC Introduce gli Equipment protection levels EPL IN FASE DI VOTO AL CENELEC CHE LA RECEPIRA SENZA MODIFICHE ENTRO IL 2008 IEC ZONE SYSTEM GAS VAPORI E NEBBIE ZONE APPARECCHI TIPO DI CLASSE DI eta DEFINIZIONE TOL GRUPPO DEI GAS MODI DI PROTEZIONE Area in cui presente in permanenza o per lunghi periodi o spesso Sicurezza intrinseca ia un atmosfera esplosiva due guasti consistente in una miscela di Incapsulamento ma aria e di sostanze due guasti infiammabili sotto forma di gas vapore o nebbia SERIE EN 60079 e EN 60079 15 modo di protezione n e EN 60079 31 200X 2008 2009 EXPLOSIVE ATMOSPHERES Part 31 Equipment dust ignition protection by enclosure t Sicurezza intrinseca ib Area in cui durante le un guasto normali attivit probabile incapsulamento mb la formazione di 450 un guasto un atmosfera esplosiva Gruppo I Miniere grisoutuose Flame proof d consistente in una miscela di e Gruppo ll Industrie di superficie Sicurezza aumentata e aria e di sostanze IIA propano Immersione in Olio o infiammabili sotto forma di e IB etilene Riempimento con polvere q gas vapore o nebbia A II C idrogeno e acetilene Tutti i modi di protezione idonei per ZONA 0 Area in cui durante le Modo di protezione n suddiviso in normali at
14. di tem peratura A prevenzione T1 450C Custodia a prova di esplosione T2 300C Pressurizzazione Condizione peggiore T3 200C Incapsulamento Immersione in olio T4 135C Sotto sabbia T5 100C Sicurezza aumentata 21018 ru auoIzZIpuo p T6 85C Sicurezza intrinseca cat a f c 2 M G ia I Sicurezza intrinseca cat b N B Le classi sono valide per T ambiente 20C 40 PERICOLO DI ESPLOSIONE DIRETTIVE LEGGI NORME PANORAMA PARTE 10 NORMATIVO CLASSIFICAZIONE PARTE 14 E NEBBIE IMPIANTI ELETTRICI SERIE EN 60079 Classificazione i i VERIFICHE esecuzione e verifica EE POLVERI impianti elettrici SERIE EN 61241 PARTI 0 1 2 7 15 18 30 PRODOTTI GAS CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI Norma EN 60079 10 CEI 31 30 edizione seconda fasc 7177 Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas Parte 10 Classificazione dei luoghi pericolosi In vigore dall 1 3 2004 ha sostituito la prima edizione che era in vigore dall 1 11 1996 con la quale stata in parallelo fino all 1 12 2005 La norma elenca dei principi ma non d elementi pratici per la classificazione Le modifiche introdotte hanno avuto effetto pratico quando sono state recepite dalla guida CEI 31 35 in base alla quale viene fatta la class
15. e manutenzione dei sistemi di contenimento 17 2 GRADO DI EMISSIONE DELLE S E ESEMPI DI EMISSIONI DI GRADO CONTINUO IN GENERE L INTERNO DI UN SISTEMA DI CONTENIMENTO nel sistema di contenimento la polvere non in movimento sempre depositata per questo si assume che tali strati originano sempre una nube continua a causa del movimento dovuto alla natura del processo O strati di polvere in recipienti aperti O strati di polvere all interno dei sistemi di contenimento formatisi come prodotto o sottoprodotto indesiderato del processo ad es in recipienti apparecchi mulini frantumatrici essiccatoi coclee nastri trasportatori insaccatrici sili cicloni filtri tramogge ecc PUNTI DI DISCONTINUITA NELLE APPARECCHIATURE E TUBAZIONI EMISSIONI STRUTTURALI 2 GRADO DI EMISSIONE DELLE S E ESEMPI DI EMISSIONI DI SECONDO GRADO O punti di discontinuit es flange manicotti ecc O aperture vs ambiente di unit di riempimento o di svuotamento occasionale a cielo aperto prive di mezzi di prevenzione della formazione di nubi di polvere trasportatori carico e scarico treni e autocarri tramogge ecc O aperture vs ambiente di unit di riempimento o di svuotamento occasionale a cielo aperto dotate di mezzi di prevenzione della formazione di nubi di polvere trasportatori carico e scarico treni e autocarri tramogge ecc Q punti di riempimento sacchi O sacchi non ermeticamente chiusi e quelli so
16. e redigere la dichiarazione CE di conformit Il fabbricante o il suo mandatario nella UE deve conservare una copia della dichiarazione CE di conformit per almeno 10 anni a partire dalla data di produzione dell ultimo apparecchio Per i componenti il fabbricante rilascia l attestato scritto di conformit dei componenti che deve riportare la conformit del componente alla direttiva e le caratteristiche del componente le modalit di incorporazione con apparecchi sistemi di protezione previsti al fine di rispettare i RESS DOCUMENTI istruzioni per l uso Le istruzioni per l uso sono fondamentali in quanto la loro corretta applicazione CONDIZIONE NECESSARIA per il rispetto dei RESS Nella fase di valutazione del rischio il fabbricante deve considerare tutte le modalit d impiego del prodotto che impediscano il generarsi di situazioni pericolose e o sorgenti potenziali d innesco Pertanto nelle istruzioni per l uso devono essere indicate le operazioni per effettuare in modo sicuro e corretto impiego zona condizioni ambientali richiamo ai contrassegni ecc e corretto utilizzo eventuali condizioni d uso non consentito particolare o limitato e corretta installazione e o regolazione e messa in servizio corretta manutenzione installazione e o sostituzione componenti eventuali Le norme EN 60079 EN 61241 ed EN 13463 definiscono inoltre altre necessarie informazioni che devono essere contenute a
17. la velocit massima di aumento della pressione tende a zero SI ESCLUDE L ESPLODIBILITA DELLA POLVERE QUANDO CONSIDERATE TUTTE LE CONDIZIONI DI MANIPOLAZIONE E DEPOSITO LE FRAZIONI AL DI SOTTO DI 500 um SONO IN QUANTITA TRASCURABILE O ASSENTI gt SOLO PERICOLO D INCENDIO DEGLI STRATI Pemax dp dt max Grandezza media Energia minima di accensione LEL LA RICERCA DELLA GRANULOMETRIA distribuzione statististica della grandezza delle particelle SI RENDE UTILE QUANDO LA GRANDEZZA MEDIA E gt 500 um 2 POLVERI COMBUSTIBILI CARATTERISTICHE gt contenuto di umidit ed altre sostanze inertizzanti Le caratteristiche di esplodibilit della polvere sono influenzabili dall umidit L umidit crea agglomerati pi difficili da disperdere perch si riduce la possibilit che la polvere sia sollevata nell aria e dia origine ad una nube A livelli di umidit superiori al 30 50 la maggiorparte delle polveri inerte anche se non esiste una relazione diretta tra polvere e umidit dell aria ambiente L UMIDIFICAZIONE DELL ARIA E UN METODO DI BONIFICA gt campo di esplodibilit LEL UEL le polveri hanno un campo di esplodibilit compreso tra un limite minimo inferiore LEL e un minimo superiore UEL al di fuori del quale non possibile l innesco I limiti di esplodibilit sono espressi in massa di polvere per unit di
18. lenta ossidazione o decomposizione delle particelle surriscaldate I PERICOLI DA POLVERI COMBUSTIBILI TIPI DI PERICOLI PERICOLI DA NUBI ESPLOSIONE La polvere combustibile La polvere dispersa in aria nube Granulometria propagare la fiamma Concentrazione nell intervallo di esplodibilit Atmosfera con sufficiente ossigeno Sorgente d innesco di energia sufficiente Quando la concentrazione di polvere nell aria non supera 10 g m si ha la ragionevole certezza di non raggiungere il LEL rischio di esplosione trascurabile 14 I PERICOLI DA POLVERI COMBUSTIBILI TIPI DI PERICOLI PERICOLI DA STRATI DI POLVERE FORMANO NUBI SE SOLLEVATI per Q azione del vento O passaggio di un mezzo O conseguenza di una esplosione primaria esplosione secondaria pi grave ed effetto domino In questo caso lo strato a tutti gli effetti una SORGENTE DI EMISSIONE Procedimento per la CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI Raccolta DATI GENERALI DI PROGETTO INDIVIDUAZIONE SOSTANZE IN QUALSIASI STATO FISICO CHE SOTTOFORMA DI POLVERE COMBUSTIBILE pu originare atmosfera esplosiva INDIVIDUAZIONE AMBIENTI i INDIVIDUAZIONE S E per ogni grado della POLVERI EMESSE DALLE S E S E si determina GRADI DI EMISSIONE DELLE S E VERIFICA ESISTENZA SISTEMI DI BONIFICA es sistemi di aspirazione CONTEMPORANEITA DELLE EMISS
19. nube di pra polvere combustibile e ai qualora si verifichi sia unicamente di breve durata N B per i modi di protezione indicati le norme di riferimento sono rispettivamente IEC 61241 1 2004 TEC 61241 11 2005 TEC 61241 18 2004 TUTTAVIA tali norme non riportano ancora la suddivisione in a b c prevista nella IEC 60079 0 2007 ed 5 0 con l introduzione degli EPL A B e C Pertanto saranno soggette a revisione per allinearle alla parte generale ad esempio allo studio il priEC 60079 31 Explosive Atmospheres Part 31 Equipment dust ignition protection by enclosure t E gi previsto ed allo stato di work in progress che la IEC 61241 18 sia inglobata nella futura edizione della IEC 60079 18 CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE Per la presenza di POLVERI COMBUSTIBILI CEI EN 61241 10 CEI 31 66 GUIDA CEI 31 56 ALCUNE DEFINIZIONI DI CUI TENERE CONTO CONDIZIONI ATMOSFERICHE la concentrazione di OSSIGENO in atmosfera del 21 Per concentrazioni maggiori del 22 23 non possibile fare riferimento alle caratteristiche chimico fisiche delle polveri riportate nelle norme e nella letteratura tecnica FUNZIONAMENTO NORMALE DI UN IMPIANTO O PRODOTTO Funzionamento entro le grandezze caratteristiche di progetto FUNZIONAMENTO ANORMALE DI UN IMPIANTO O PRODOTTO Malfunzionamento previsto Comprende avarie guasti stati difettosi e l uso non co
20. volume d aria g m per diverse polveri il LEL compreso tra 20 e 100 g m 16 2 POLVERI COMBUSTIBILI CARATTERISTICHE gt temperatura di accensione della nube e dello strato Le temperature di accensione per la combustibilit e l esplodibilit sono due a Temperatura minima di accensione della nube T temperatura minima della parete interna calda di un forno per la quale si innesca spontaneamente la nube b Temperatura minima di accensione dello strato di polvere T temperatura minima di una superficie calda per la quale si verifica l innesco di uno strato di polvere di spessore specificato es 5 mm depositato su di essa Le temperature sono espresse in C il valore di T in genere pi alto di T 2 POLVERI COMBUSTIBILI CARATTERISTICHE gt resistivit elettrica la conducibilit delle polveri influisce sulle caratteristiche dielettriche dell atmosfera in cui sono disperse e sulle caratteristiche superficiali dei materiali sui quali si depositano Particolarmente pericolosa quando si deposita all interno delle custodie dei prodotti elettrici perch se elettroconduttrice pu determinare scariche superficiali che generano cortocircuiti dispersioni a terra ecc Le polveri sono considerate conduttrici se hanno resistivit a 10 m Qm Le polveri sono considerate non conduttrici se hanno resistivit gt 10 m Qm S E PUNTO O PARTE DEL SISTEMA DI CONTENIMENTO DA CUI PUO ESSER
21. ATIVE PRODOTTI DIRETTIVE LEGGI PRODOTTI e EN 60079 0 200X 2008 2009 PRICIPI GENERALI GAS VAPORI comprender sia gas che polveri E NEBBIE e EN 60079 1 modo di protezione d LO O D NORME EN 61241 PRODOTTO Modo di Protezione tD gt EN 61241 1 Electrical apparatus for use in the presence of combustible dust Part 1 Protection by enclosures tD Requisiti per progettare costruire e provare le costruzioni elettriche con modo di protezione a custodia antipolvere tD a seconda della zona di installazione Sostituisce la Norma EN 50281 1 1 che cessa la presunzione di conformit alla direttiva ATEX 94 9 CE dal 01 Ottobre 2008 Prevede due metodi diversi per realizzare la custodia metodo A basato sul GRADO DI PROTEZIONE IP metodo B basato sul dimensionamento dei giunti Marcatura diversa rispetto alla EN 50281 1 1 LO STATO DELL ARTE IL FUTURO 2009 Dall Ottobre 2007 in vigore la V edizione della norma IEC 60079 0 Explosive atmospheres Part 0 Equipment General requirements INTRODUCE SIGNIFICANTI CAMBIAMENTI Non contiene pi prescrizioni solo per GAS ma anche per POLVERI e requisiti per Costruzioni elettriche destinate ad essere utilizzate in presenza di polveri combustibili sono trasferite in questa norma dalla Norma IEC 61241 0 gt RIUNISCE IN UNA LE DUE SERIE DI NORME Oltre ai gruppi di Gas IIA IIB e IIC definisce i gruppi di Polvere definiti
22. DIRETTIVA 94 9 CE IN VIGORE OBBLIGATORIAMENTE DAL 1 LUGLIO 2003 OGGETTO Si applica agli apparecchi e ai sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera esplosiva gt INCLUDE TUTTI I RISCHI DI ESPLOSIONE e quindi comprende TUTTI I PRODOTTI NON SOLO QUELLI ELETTRICI che possono costituire una sorgente di innesco Riguarda sia materiali per miniera che di superficie DESTINATARI PRINCIPALI COSTRUTTORI E VENDITORI APPARECCHI EX PRESCRIZIONI sesessssse nee sasilzzezonese insesazezzonee sussscessessee alassoseseeene Sssessesenesso laesesessesean COTTA ESCLUSIONI Apparecchiature mediche Apparecchi in luoghi con presenza di esplosivi o sostanze chimiche instabili Apparecchi impiegati in ambiente domestico e non commerciale Dispositivi di protezione individuale oggetto della direttiva 89 686 CEE Navi e unit mobili offshore comprese le loro attrezzature Mezzi di trasporto esclusi i veicoli destinati ad essere utilizzati in atmosfera esplosiva GRUPPI E CATEGORIE DEGLI APPARECCHI e I prodotti vengono suddivisi in due gruppi v Gruppo I apparecchi per miniere v Gruppo II apparecchi per industrie di superficie e Ogni gruppo suddiviso in categorie e Le diverse categorie sono caratterizzate dai livelli di protezione garantiti in funzione della diversa pericolosit della zona d impiego degli apparecchi La direttiva fornisce criteri per la determinazione della categ
23. E EMESSO IN ATMOSFERA POLVERE COMBUSTIBILE CON MODALITA TALE DA ORIGINARE ATMOSFERA ESPLOSIVA analisi delle apparecchiature e delle fasi del processo o altre azioni nella normale condotta delle procedure di lavoro S E TALE DA FORMARE UNA SI DEFINISCE IL GRADO DI NUBE punto EMISSIONE dell impianto PUO ESSERE SOLLEVATO IN POLVERE NON PUO ESSERE SOLLEVATO IN Valutare POLVERE rischio incendio STRATO DI POLVERE 2 POLVERI COMBUSTIBILI CARATTERISTICHE gt energia minima di accensione Il valore MIE viene espresso in mJ le polveri combustibili per avviare e mantenere il processo di combustione richiedono un energia minima che dipende dalla natura chimica della polvere dalla sua granulometria e dall uniformit della nube e dalla turbolenza L energia pu essere generata da sorgenti diverse scintilla arco filo caldo elettricit statica ecc L ENERGIA MINIMA E IMPORTANTE PER STABILIRE LE CARATTERISTICHE DI ALCUNI MODI DI PROTEZIONE DEI PRODOTTI es modo di protezione ID Ricordo che l elettricit statica accumulata da una persona pu raggiungere i 135 mJ 2 POLVERI COMBUSTIBILI CARATTERISTICHE gt concentrazione limite di ossigeno nell atmosfera LOC la concentrazione di ossigeno massima ammessa in una miscela d aria gas inerte e polvere combustibile finch non si raggiunge tale concentrazione non pu avvenire l esplosione v
24. IONI 8 IL TIPO DI ZONA INDIVIDUAZIONE S E RAPPRESENTATIVE 9 L ESTENSIONE DELLA per pericolosit caratteristiche costruttive ZONA modalit di emissione polvere e condizioni ambientali 10 SE ESISTE LA POSSIBILITA DI FORMAZIONE DI STRATI E LORO SPESSORE 1 DATI DI PROGETTO CON IL CONTRIBUTO DEL COMMITTENTE SI RACCOLGONO O Dati del committente O Dati del datore di lavoro O Denominazione dell opera oggetto della classificazione e sua destinazione d uso Q Ubicazione O Scopo del lavoro es realizzazione di un nuovo impianto trasformazione o ampliamento oppure classificazione definitiva ecc O Descrizione schematica dell impianto o parte dell impianto oggetto della classificazione eventuali schemi ecc O Vincoli posti dal committente e o enti che ne anno facolt I PERICOLI DA POLVERI COMBUSTIBILI TIPI DI PERICOLI PERICOLI DA STRATI DI POLVERE Se depositato sulla superficie di componenti elettrici peggiora il loro raffreddamento con conseguente aumento della temperatura Innesco dello strato per lenta combustione Se 120 gt T_ strato 1 possibile sollevamento di frazioni pi leggere in nube esplosiva dipende dalla granulometria 2 Strato incapace di sollevarsi SOLO PERICOLO D INCENDIO lenta combustione Procedimento per la CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI Dopo aver determinato i tipi e le estensioni di tutte le zone pericolose
25. IU ALTA RISPETTO AI GAS 20 300 pJ ossida rapidamente le particelle la combustione procede cos rapida da generare un onda di pressione ed un fronte di fiamma La reattivit di una polvere tanto maggiore quanto sono pi piccole le particelle che la compongono SORGENTE DI ACCENSIONE I PERICOLI DA POLVERI COMBUSTIBILI MANUTENZIONE v Non rientra nel FUNZIONAMENTO NORMALE n ANORMALE dell impianto v gli interventi sono regolati da SPECIFICHE PROCEDURE OPERATIVE v tali procedure dovrebbero essere tali che le emissioni che possono avvenire durante le operazioni non siano maggiori di quelle che si hanno nel funzionamento normale o anormale considerati v se sono maggiori si deve aumentare l estensione della zona o aggravare il tipo di zona v LE PROCEDURE OPERATIVE per i lavori di manutenzione DEVONO ESSERE SCRITTE ed il PERSONALE DEVE ESSERE ADDESTRATO I PERICOLI DA POLVERI COMBUSTIBILI TIPI DI PERICOLI In particolare le polveri possono O restare disperse in aria per un certo periodo di tempo e formare una miscela esplosiva con questa nubi O successivamente depositarsi in strati per effetto della propria massa Gli strati a causa di turbolenze o azione meccanica possono essere dispersi nell aria a formare la nube in questo caso lo STRATO E S E PER L AMBIENTE O formare strati che NON SI PREVEDE POSSANO ESSERE SOLLEVATI IN UNA NUBE e che presentano solo pericolo d incendio
26. LA PROTEZIONE ZONA 0 20 CONTRO LE ESPLOSIONI ZONA 1 21 ZONA 2 22 IMPIANTO ELETTRICO IMPIANTI E ATTREZZATURE RECEPIMENTO LA DIRETTIVA 1999 92 CE E STATA RECEPITA IN ITALIA D Lgs n 233 03 del 12 Giugno 2003 Attuazione della direttiva 1999 92 CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 197 DEL 26 AGOSTO 2003 IN VIGORE DAL 10 SETTEMBRE 2003 Aggiunge il Titolo VIII bis protezione da atmosfere esplosive dopo il titolo VIII del D Lgs 626 94 Art 2 D Lgs 233 03 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO Obblighi specifici predisporre il documento sulla protezione contro le esplosioni che parte integrante del documento di valutazione dei rischi di cui all art 4 provvedere alla verifica periodica degli impianti DOCUMENTO CLASSIFICAZIONE SULLA VERIFICHE Denuncia DIRETTIVA 94 9 CE impianti PROTEZIONE ZONA 0 20 CONTRO LE ESPLOSIONI ZONA 1 21 ZONA 2 22 rischi d esplosione misure prese per raggiungere gli obiettivi della direttiva IMPIANTI E ATTREZZATURE I luoghi nei quali stata effettuata la ripartizione in zone e in cui si applicano le prescrizioni minime ambienti di lav
27. O DI ATMOSFERE ESPLOSIVE PREVENIRE L INNESCO DELL ATEX REQUISITI DI SICUREZZA DEGLI IMPIANTI E DEI COMPONENTI DIRETTIVA 94 9 CE MATERIALI ELETTRICI E NON ELETTRICI DA INSTALLARE IN LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE DIRETTIVA ATEX 1999 92 CE Del 16 dicembre 1999 OGGETTO e Si applica a tutte le attivit in cui i lavoratori sono esposti al rischio di atmosfere esplosive e Riguarda gli obblighi dei datori di lavoro in materia di protezione dei lavoratori dalle esplosioni E un applicazione specifica della direttiva 89 391 CEE D Lgs 626 94 DESTINATARI PRINCIPALI DATORI DI LAVORO Ripartizione delle aree a rischio di esplosione per la presenza di gas vapori o nebbie secondo direttiva 99 92 CE DIRETTIVA 1999 92 CE PRESCRIZIONI MINIME PER IL MIGLIORAMENTO DELLA PROTEZIONE DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DEI LAVORATORI CHE POSSONO ESSERE ESPOSTI AL RISCHIO DI ATMOSFERE ESPLOSIVE LE ATMOSFERE ESPLOSIVE CONSIDERATE SONO QUELLE DOVUTE A GAS VAPORI NEBBIE E POLVERI COMBUSTIBILI PRESCRIZIONI Fornisce le disposizioni per garantire la prevenzione la protezione contro le esplosioni e per la valutazione del rischio di esplosione Prescrive l obbligo di classificare in zone i luoghi con pericolo di esplosione Definisce le zone di classificazione delle aree in base alla frequenza e alla durata della presenza di atmosfera esplosiva 0 1 2 per gas e 20 21 22 per polveri Consi
28. SO EL SCARSA Continuo Zona non Zona 22 Zona 21 Zona 20 Zona 20 Zona 20 pericolosa 1 2 Zona 22 Zona 21 riduzione istantanea della concentrazione al Asportazione presente con continuit i i iato i R j 1 2 di sotto del LEL nell immediato intorno riserva con partenza automatica o arresto i 2 Zona 22 Zona 22 Zona 21 Zona 21 Zona 21 della S E e all interno del sistema di automatico del processo Zona non aspirazione pericolosa 1 2 Zona 22 Zona 22 1 2 al di sotto del LEL nell immediato intorno Asportazione presente durante il di R Secondo Zona non Zona non Zona 22 Zona 22 Zona 22 della S E e all interno del sistema di funzionamento normale Tnterruziont brei 4 pericolosa pericolosa a 2 e poco frequenti a aspirazione ma cattura tutta la polvere emessa n A E n papa 1 E prevista la formazione di strati di polvere di spessore generalmente inferiore a 5mm NON in grado di ridurre la concentrazione Asportazione non risponde ai requisiti di buona e adeguata anche se non pil sono previste interruzioni per lunghi 2 E prevista la formazione di strati polvere di spessore generalmente maggiore di 5mm periodi NON in grado di ridurre la concentrazione al di sotto del LEL nell immediato intorno della S E e all interno del sistema di aspirazione NON cattura tutta la polvere emessa SE IL GRADO DI ASPORTAZIONE E BASSO ESTEI
29. VSIONE DELLE ZONE PERICOLOSE LE ZONE DEVONO ESSERE DEFINITE CONSIDERANDO appendice CO Uda CE 31 36 L ASSENZA DEL SISTEMA DI CAPTAZIONE ED L estensione della zona si definisce mediante una quota a determinata a partire dalla ASPORTAZIONE DELLA POLVERE DISTANZA PERICOLOSA d VALE LA CORRISPONDENZA GRADO EMISSIONE TIPO DI ZONA d distanza dalla SE nella direzione di emissione e di pi probabile dispersione della nube a partire dalla quale la concentrazione delle polveri combustibili nell aria emissione grado continuo zona 20 interiore aLLEL emissione 1 grado zona 21 De ra a k d emissione 2 grado zona 22 quando d lt 1 msi assumea 1m considerando che in ambienti chiusi esi hanno ancora uno o pi tipi di zone pericolose nell intorno della SE ela zona 22 deve essere prevista nell intorno delle zone 21 non confinate ESTENSIONE DELLE ZONE PERICOLOSE appendice GD Guida CEI 31 56 IN GENERALE ESTENSIONE DELLE ZONE PERICOLOSE appendice GD Guida CEI 31 56 IN GENERALE DOVE LA ZONA E LIMITATA DA UN OSTACOLO QUESTO PUO ESSERE IL LIMITE DELL ESTENSIONE DELLA ZONA O ZONA 20 quota a compresa tra 0 1 m e 1 m nell intorno della SE con estensione verticale verso il baso fino alla superficie di deposito suolo pavimento ecc O ZONA 21 generalmente sufficiente una quota a di 1 m nell intorno della SE con SE L OSTACOLO E TALE PER CUI LA POLVERE PUO SUPERARLO estensione verticale v
30. a speranza non averlo mancato Chi conosce approfonditamente la norma EN 61241 10 e la guida CEI 31 56 conosce la difficolt di arrivare al risultato finale VI RINGRAZIO PER LA CORTESE E PAZIENTE ATTENZIONE VOLTIDEA Srl g Via Aldo Moro 2 25086 Rezzato BS tel 030 2593279 vol 26
31. bili o da Polveri combustibili Si definiscono tre zone in base ad una probabilit decrescente di formazione dell atmosfera esplosiva zona 0 1 e 2 per Gas e zona 20 21 e 22 per Polveri PREVENZIONE DELL INNESCO CONDIZIONE b Li REQUISITI DI SICUREZZA DEGLI IMPIANTI E DEI COMPONENTI ra LI 4 VALUTARE L ENTITA DEGLI EFFETTI PREVEDIBILI DI UNA ESPLOSIONE E LIMITARE I DANNI ULTIMA RISORSA potenziali cause d innesco di un esplosione Superfici calde es surriscaldamento Scintille di origine meccanica Fiamme o gas caldi gas di scarico Compr adiabatiche e onde di pressione Reaz esotermiche autocombustione di polveri Materiale elettrico Correnti vaganti e di protez catodica Cariche elettrostatiche Fulmini Onde elettromagnetiche e radio frequenze Energia acustica es ultrasuoni Radiazioni ottiche es laser Radiazioni ionizzanti es R x Valutare TUTTI i guasti e le anomalie ragionevolmente prevedibili che possono dare origine ad una causa di innesco Definire un PIANO DI MANUTENZIONE PERIODICO Ripartizione delle aree a rischio di esplosione per la presenza di gas vapori o nebbie secondo direttiva 99 92 CE Area in cui presente in permanenza o per lunghi periodi o spesso un atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas vapore o nebbia gt 1000 ore anno Area in cui durante le normali attivit probab
32. dera tutte le cause di innesco non solo quelle derivate dall impianto elettrico in particolare quelle derivate da cariche elettrostatiche meno prevedibili Fa riferimento alla direttiva 94 9 CE per l installazione di apparecchiature nelle zone con presenza di atmosfera esplosiva Fissa le prescrizioni minime per il miglioramento della protezione dei lavoratori Area in cui presente in permanenza o per lunghi periodi o spesso un atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas vapore o nebbia Ripartizione delle aree a rischio di esplosione per la presenza di polvere combustibile secondo direttiva 99 92 CE Area in cui presente in permanenza o per lunghi periodi o spesso un atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere combustibile nell aria Area in cui durante le normali attivit probabile la formazione di un atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas vapore o nebbia Area in cui occasionalmente durante le normali attivit probabile la formazione di un atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere combustibile nell aria Area in cui durante le normali attivit non probabile la formazione di un atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas vapore o nebbia e qualora si verifichi sia unicamente di breve durata
33. erso il baso fino alla superficie di deposito suolo pavimento ecc Nei casi particolari si usa il metodo indicato nell appendice GD per il calcolo di a LA ZONA SI ESTENDE CON LA REGOLA DEL FILO TESO O ZONA 22 quota a calcolata come indicato nell appendice GD Nei luoghi chiusi devono essere previste zone 22 circostanti alle zone 21 non confinate o LA ZONA PERICOLOSA PUO ESSERE CONSIDERATA DI ESTENSIONE TRASCURABILE QUANDO IL VOLUME DELLA ZONA estensione verticale verso il baso fino alla superficie di deposito suolo pavimento ecc O per la zona 20 lt 1 dm O in ambienti aperti le zone pericolose possono essere meno estese che negli ambienti chiusi O per la zona 21 lt 10 dm O in ambienti aperti quando la portata di emissione Qd piccola l emissione avviene Q per la zona 22 lt 100 dm ad un altezza h gt 10m e si prevedono vento turbolenze sufficienti a diluire la polvere in caduta ragionevole assumere una estensione verso il basso lt 5a E NEGLI AMBIENTI CHIUSI RISULTA lt 0 01 DEL VOLUME AMBIENTE ESTENSIONE DELLE ZONE PERICOLOSE DISTANZA DI RIFERIMENTO do appendice GD Guida CEI 31 56 Emissioni a bassa velocit Patm d 1 m e Emissioni ad alta velocit sistemi in pressione d funzione della vel aria d calcolata a partire da una distanza di riferimento ventilazione w densit polvere diametro medio particelle Z d d d ky ky ka K u
34. ggetti a rompersi O bocche di caricamento o di scarico chiuse e tramogge chiuse O trasportatori ed elevatori chiusi particolarmente in corrispondenza delle estremit O manichette di connessione in materiale tessile O scarichi dei filtri O tenute di alberi rotanti traslanti valvole CONTEMPORANEIT S E Da considerare per definire Concentrazione massima di polvere nell atmosfera g m Possibilit di formazione di strati di polvere ed il loro spessore definizione degli intervalli di pulizia degli ambienti Le S E di grado continuo sono da considerarsi tutte contemporanee Si considerano anche le emissioni strutturali In presenza di S E di continue e primo grado si considerano tutte quelle continue pi quelle di primo grado contemporanee Sono contemporanee le S E di primo grado che sono dipendenti da cause comuni di emissione e quelle pi gravose Nel caso non sia possibile definire la contemporaneit si usa la Tab 5 7 A della GUIDA In presenza di S E di continue di primo e secondo grado si considerano tutte quelle continue pi quelle di primo grado contemporanee pi ciascuna emissione di secondo grado considerata singolarmente Si pu considerare la S E di secondo grado rappresentativa per concentrazione massima portata e pericolosit 2 GRADO DI EMISSIONE DELLE S E ESEMPI DI EMISSIONI DI PRIMO GRADO O aperture vs ambiente di macchine del processo atti a produrre polveri mul
35. iene determinata sperimentalmente gt pressione nel punto di emissione p la pressione assoluta all interno del sistema di contenimento nei pressi della sorgente di emissione SE si misura in Pa e serve per definire la portata di emissione Q4 altre caratteristiche per stabilire se la polvere presenta rischi di esplosione la temperatura T della polvere all interno del sistema di contenimento nei pressi della sorgente di emissione SE la stabilit termica la quantit di polvere presente 2 GRADO DI EMISSIONE DELLE S E O EMISSIONE DI GRADO CONTINUO emissione che pu avvenire per lunghi periodi oppure per breve periodi a intervalli frequenti O EMISSIONE DI PRIMO GRADO emissione che pu avvenire periodicamente od occasionalmente durante il funzionamento normale O EMISSIONE DI SECONDO GRADO emissione che NON prevista durante il funzionamento normale e che se avviene possibile solo poco frequentemente e per brevi periodi Emissioni continue e di primo grado essendo previste nel funzionamento normale possono essere generalmente definite sia nelle caratteristiche che come durata e frequenza di emissione Una emissione poco frequente e per brevi periodi se previsto avvenga durante il funzionamento normale deve essere considerata di primo grado non di secondo Emissioni di secondo grado riconducibile SOLO ad eventi NON VOLUTI La loro DURATA e FREQUENZA dipende dalle modalit di sorveglianza
36. ificazione GAS CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI CEI 31 35 A Fasc 8851 Anno 2007 Edizione Terza Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di gas Guida all applicazione della Norma CEI EN 60079 10 CEI 31 30 Classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas vapori o nebbie infiammabili Esempi di applicazione GAS VERIFICHE E MANUTENZIONE Norma EN 60079 17 CEI 31 34 edizione seconda fasc 7296 Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas Parte 17 Verifica e manutenzione degli Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas diversi dalle miniere In vigore dall 1 7 2004 ha sostituito la prima edizione che era in vigore dall 1 8 1998 La norma completa la prima edizione aggiungendo delle varianti GAS CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI Guida CEI 31 35 edizione terza fasc 8705 Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas Guida all applicazione della Norma CEI EN 60079 10 CEI 31 30 Classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas vapori o nebbie infiammabili GAS IMPIANTI ELETTRICI Norma EN 60079 14 CEI 31 33 edizione seconda fasc 7297 Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas Parte 14 Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas diversi dal
37. ile Zona 21 22 di contomo Atmosfera di Zona 21 se caricamento manuale da contenitore se il caricamento della tramoggia Processo Zona 22 di contorno valutazione sistemi bonifica avviene direttamente da un stoccaggio sistema di trasporto pneumatico e traspori ATMOSFERA INTERNA DI PROCESSO Zona 20 valutare eventuali punti di D a interna alla tramoggia di carico O affinch si verifichi una esplosione necessaria la contemporanea presenza emissione all attacco tramoggia interna Sila oodles di atmosfera esplosiva e di un innesco interna al sistema di riempimento Si ricorda che interna al sacco in riempimento Q Una atmosfera esplosiva per definizione una miscela in aria di una sostanza infiammabile in condizioni atmosferiche normali woman racoucri Inoltre che prodotto soggetto alla direttiva 94 9 CE ATEX PRODOTTI se O F destinato ad essere installato in atmosfera esplosiva Atmosfera di a Probabile Zona 21 22 di contorno Sa CA g x Processo valutare eventuali punti di emissione all attacco O Presenta potenziali sorgenti di accensione innesco elettriche o non insaccatura tramoggia sacco e durante l operazione di elettriche rimozione del sacco pieno CASO 1 sistema di raccolta polveri per trasporto pneumatico interfaccia apparecchio atmosfera esterna Atmosfera interna O La Zona 0 all interno del sistema di contenimento delle tramogge della
38. ile la formazione di un atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas vapore o nebbia 10 1000 ore anno Area in cui durante le normali attivit non probabile la formazione di un atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas vapore o nebbia e qualora si verifichi sia unicamente di breve durata lt 10 ore anno Classificazione in zone dei locali con pericolo esplosione per presenza di gas Ripartizione delle aree a rischio di esplosione per la presenza di polvere combustibile secondo direttiva 99 92 CE nell aria gt 1000 ore ani Area in cui presente in permanenza o per lunghi periodi o spesso un atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere combustibile no Area in cui occasionalmente durante le normali attivit probabile la formazione di un atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere combustibile nell aria 10 1000 ore anno Area in cui durante le normali attivit non probabile la formazione di un atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere combustibile e qualora si verifichi sia unicamente di breve durata lt 10 ore anno Classificazione in zone dei locali con pericolo esplosione per presenza di polvere ZONA PERICOLOSA Numero di barriere contro la formazione di Numero di barriere contro l innesco un atmosfera esplosiva
39. ina si ferma e o vi sono sistemi di aspirazione di riserva per cui si pu considerare l asportazione presente con continuit Grado di efficacia dell asportazione Media Disponibilit Buona Zona 21 cono di aspirazione dall utensile in lavorazione fino alla cappa di aspirazione CASO 2 FALEGNAMERIE Considerando in genere che eventuali perdite dal sistema di aspirazione sono improbabili in conseguenza del fatto che lavora in depressione 1 NON riduce la concentrazione di polvere in modo istantaneo al di sotto del LEL sia nei dintorni della lavorazione che nel condotto di aspirazione ma cattura tutta la polvere prodotta dalla lavorazione 2 il grado di efficacia dell asportazione Medio e all interrompersi dell aspirazione non vi sono sistemi allarme blocco operazione riserva Grado di efficacia dell asportazione Media Disponibilit Adeguata due tipi di zone Zona 21 Zona 22 dall utensile in lavorazione fino alla cappa di aspirazione di contorno per una distanza a da calcolare intorno alla SE proiettata in verticale fino al suolo Se vi una barriera parete struttura ecc questa considerata generalmente come limite dell estensione della zona Quando pu essere superata dalla polvere la zona pu estendersi con la regola del filo teso Strato di polvere nei pressi di u
40. ini polverizzatori ecc O aperture vs ambiente di unit di riempimento o di svuotamento continui o frequenti a cielo aperto prive di mezzi di prevenzione della formazione di nubi di polvere trasportatori carico e scarico treni e autocarri tramogge ecc O punti svuotamento sacchi e o piccoli contenitori O sacchi chiusi di materiale che lascia trapelare polvere per ciascun ambiente si fa un elenco delle S E e codice S E e descrizione S E e ubicazione grado o gradi di emissione e polveri emesse e caratteristiche di emissione DETERMINAZIONE DELLE ZONE Il tipo di zona strettamente correlato da un legame causa effetto al grado dell emissione emissione grado continuo zona 20 emissione 1 grado zona 21 emissione 2 grado zona 22 LA BONIFICA E L ELEMENTO CHE PUO ALTERARE QUESTA CORRISPONDENZA BIUNIVOCA LA PROBABILITA DI PRESENZA DI ATMOSFERA ESPLOSIVA DIPENDE DA gt GRADO DI EMISSIONE gt BONIFICA DELL AMBIENTE 18 BONIFICA DELL AMBIENTE GRADO DELLA CAPTAZIONE E ASPORTAZIONE DELLA POLVERE SISTEMA ARTIFICIALE DI ASPORTAZIONE DELLA POLVERE EFFICACIA GRADO Alto Medio GRADO DI EFFICACIA DISPONIBILITA DELLA ALTO EH BUONA trace DISPONIBILITA DEL SISTEMA DI ASPORTAZIONE DELLA POLVERE MEDIO EM ADEGUATA Buona Adeguata Scarsa Buona Adeguata Scarsa BAS
41. ituire una barriera contro il manifestarsi dell evento innesco dell atmosfera esplosiva Ogni barriera possiede un proprio grado di sicurezza che indica il suo livello di efficacia contro l esplosione Per ottenere un elevato grado di sicurezza necessario prevedere pi barriere tra loro indipendenti da cause comuni di inefficacia ridondanza La somma dei singoli GdS di barriere indipendenti poste in serie tra loro detto Grado di Sicurezza Equivalente Si considera accettabile il rischio in un impianto con Grado di Sicurezza Equivalente pari a 3 REQUISITI DI SICUREZZA DEGLI IMPIANTI E DEI COMPONENTI PRINCIPI DI SICUREZZA CONTRO LE ESPLOSIONI La sicurezza contro l esplosione si ricerca attraverso la valutazione della presenza di atmosfera esplosiva CONTEMPORANEAMENTE alla presenza di sorgenti d innesco condizioni a e b Due FIGURE a cui corrispondono responsabilit diverse DATORE DI LAVORO COSTRUTTORE Presenza di atmosfera esplosiva e L apparecchio macchina presenza di sorgenti di innesco che immette nel mercato pu nell ambiente di lavoro costituire sorgente di innesco per una data atmosfera esplosiva LEGISLAZIONE PERICOLO DI ESPLOSIONE PREVENIRELA FORMAZIONE DI ATEX LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE DIRETTIVA 1999 92 CE PRESCRIZIONI MINIME PER IL MIGLIORAMENTO DELLA PROTEZIONE DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DEI LAVORATORI CHE POSSONO ESSERE ESPOSTI AL RISCHI
42. le miniere In vigore dall 1 7 2004 ha sostituito la prima edizione che era in vigore dall 1 3 1998 con la quale stata in parallelo fino all 1 7 2006 La norma completa la prima edizione ed indispensabile per gli installatori che eseguono impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas POLVERI CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI Norma EN 61241 10 CEI 31 66 edizione prima fasc 8290 Costruzioni elettriche destinate ad essere utilizzate in presenza di polveri combustibili Parte 10 Classificazione delle aree dove sono o possono essere presenti polveri combustibili In vigore dall 1 7 2006 ha sostituito la Norma EN 50281 3 CEI 31 52 che era in vigore dall 1 8 2003 con la quale in parallelo fino all 1 7 2007 La nuova norma segue la precedente le novit introdotte non hanno alcun effetto perch la classificazione dei luoghi viene eseguita in base alla guida CEI 31 56 10 POLVERI CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI Guida CEI 31 56 edizione prima fasc 9049C Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di polveri combustibili Guida all applicazione della Norma EN 61241 10 CEI 31 66 Classificazione dei luoghi dove sono o possono essere presenti polveri esplosive In vigore dall 1 11 2007 allineata alla nuova norma CEI 31 66 che dall 1 07 2007 sostituisce definitivamente la norma CEI 31 52 POLVERI VERIFICHE E MANUTENZIONE N
43. ll esterno dai quali potrebbe fuoriuscire sia durante il funzionamento normale che anormale che per manutenzione INDUSTRIA POLVERE COMBUSTIBILE Alimentare Polvere di grano cereali legumi latte in polvere e derivati foraggio farina amido zucchero ecc Chimica Polvere di plastiche vernici insetticidi prodotti farmaceutici diserbanti detergenti ecc Metallurgica e o Polvere di alluminio magnesio ferro titanio ecc Lavorazione meccanica Del legno Polvere di legno e derivati segatura carta composti di cellulosa Polvere di zolfo carbone ecc essiccazione combus 10ne miscelazione pulizia ecc I PERICOLI DA POLVERI COMBUSTIBILI TIPI DI PERICOLI PER LA EN 61241 10 LA POLVERE PRESENTA DUE PERICOLI O FORMAZIONE DI UNA NUBE da qualsiasi sorgente di emissione COMPRESO UNO STRATO o un accumulo tale da formare un atmosfera esplosiva EN 61241 3 art 5 O FORMAZIONE DI STRATI non suscettibili di formare una nube ma in grado di accendersi a causa di AUTO RISCALDAMENTO o di superfici calde provocare un pericolo d incendio o di surriscaldamento dell apparecchiatura LO STRATO ACCESO inoltre PU FUNGERE DA SORGENTE DI ACCENSIONE PER UN ATMOSFERA ESPLOSIVA EN 61241 10 art 7 I PERICOLI DA POLVERI COMBUSTIBILI TIPI DI PERICOLI PERICOLI DA NUBI ESPLOSIONE COMBUSTIBILE POLVERE COMBURENTE O IN ARIA NUBE MISCELA ESPLOSIVA ENERGIA DI INNESCO 5 500 mJ P
44. ll interno delle istruzioni per l uso ESEMPIO DI MARCATURA ABCD SpA Via Moro 2 Milano nome e indirizzo costruttore MRT 1234 2004 tipo numero serie o di lotto anno 0051 marcatura CE numero Organismo Notificato responsabile Se di gruppo II lettera G per gas e vapori II 2 G gruppo categoria lettera D per polveri Ex d IIB T4 modo di protezione gruppo dei gas classe di temperatura CEC 06 2044 AET204 X numero certificato esame CE del tipo Parametri caratteristici tensione alimentazione freq ecc I MODI DI PROTEZIONE ESEMPIO DIMARCA TUR 4 Le tre modalit fondamentali Cast Dusi MODO DI PROTEZIONE Per evitare l esplosione causata dall innesco elettrico di una atmosfera esplosiva sono in CATEGORIA 3 Te pratica tre modalit GRUPPO II GAS DUST POLVERI I segregare le parti pericolose entro custodie in modo da circoscrivere l esplosione entro la custodia stessa CE KE x I13GD Ex nR T4 Ex tD A22 IP65 T120 C evitare il contatto tra i punti caldi e l atmosfera potenzialmente esplosiva mediante interposizione di corpi solidi liquidi o gassosi prendere provvedimenti che limitino il generarsi di punti caldi pericolosi sia eliminando la possibilit di guasti che limitando l energia a entit insufficiente a provocare l accensione ESEMPIO MODI DI PROTEZIONE PER GAS Classi
45. na macchina che pu essere sollevato l esistenza di procedure di lavoro per l asportazione dello altre possibili SE Filtri di scarico del sistema di aspirazione possono originare Zona 21 e Zona 22 di contorno frequenza del disturbo dello strato eventi che contribuiscono al sollevamento in nube sono i parametri per la determinazione della zona strato livello di mantenimento della pulizia e la a seconda delle condizioni ambientali in cui sono posizionati emissioni di polvere durante operazioni con elettroutensili portatili e o perdite di polvere durante le operazioni di riempimento svuotamento trasporto di sacchi di contenimento della segatura possono originare Zona 21 e Zona 22 a seconda delle condizioni ambientali asportazione della polvere mediante delle procedure di lavoro asportazione dello strato aspirazione localizzata o con sistemi di ricambio dell aria ambiente e 24 SCELTA DELLE COSTRUZIONI ELETTRICHE NEI LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE DA POLVERI COMBUSTIBILI LE COSTRUZIONI ELETTRICHE DEVONO INOLTRE ESSERE SCELTE IN MODO TALE CHE LA TEMPERATURA SUPERFICIALE CHE RAGGIUNGONO NEL FUNZIONAMENTO NORMALE E ANORMALE NON SIA TALE DA INNESCARE L ATMOSFERA ESPLOSIVA NUBE O L INCENDIO STRATO ED AVERE IDONEO MODO DI PROTEZIONE AD ESEMPIO IL GRADO DI PROTEZIONE IP SCELTA DELLE COSTRUZIONI IN FUNZIONE DELLE TEMPERATURE MASSIME SUPERFICIALI e
46. ne dello spessore per varie curve fornite in base alla temperatura di innesco dello strato di 5 mm a partire da 250 C fino a 400 C La norma consiglia comunque la definizione della temperatura minima di accensione dello strato in funzione dello spessore attraverso indagini di laboratorio e definisce il grafico come linea semi quantitativa TEMPERATURA DI INNESCO DELLO STRATO Regola 3 Strati di polvere di spessore eccessivo Quando lo strato di polvere eccessivo sulla sommit di una apparecchiatura o ai lati della stessa non pu essere evitata o quando l apparecchiatura completamente sommersa dalla polvere la T superficiale deve essere ulteriormente limitata in funzione dello spessore dello strato tale prescrizione pu essere soddisfatta da un sistema di limitazione di potenza APPLICAZIONI TIPICHE SONO apparecchiature di misura e controllo es strumentazione sensori comandi con energia molto bassa Regola 4 Indagini di laboratorio DEVONO essere condotte per apparecchiature e o polveri TSmm lt 250 C o se esistono dubbi sul grafico B 2 sommit della costruzione coperta da strati oltre i 50 mm strati di qualsiasi spessore superiore a 5 mm ai lati dell apparecchiatura quando completamente sommerse dalla polvere sore dello strati L obiettivo era darvi un idea sommaria del procedimento di classificazione e dei concetti principali che ne sono alla base L
47. no COMBUSTIBILE presenza di una sostanza esplosiva o una miscela di gas di vapore o polvere infiammabile con l atmosfera INNESCO manifestarsi di una scintilla o un arco o una temperatura superficiale troppo elevata in una parte dell impianto che determina una causa di innesco CENNI SUL PERICOLO DI ESPLOSIONE POLVERE insieme di particelle solide presenti nell atmosfera che si depositano per propria massa ma che possono rimanere sospese nell aria per un certo periodo di tempo dim fino a 1 0 mm POLVERE COMBUSTIBILE polveri fibre o particelle in sospensione che possono bruciare o incendiarsi nell aria e potrebbero formare miscele esplosive con l aria in condizioni di pressione atmosferica e temperature normali EN 61241 14 _ solo polveri con granulometria lt 0 5 mm Jr a GAS VAPORIO POLVERI O FIBRE NEBBIE INFIAMMABILI COMBUSTIBILI PRINCIPI DI SICUREZZA CONTRO LE ESPLOSIONI Prena ATEX cond a j Eliminare in quanto causa primaria del pericolo LA PROBABILITA CHE COESISTANO LE DUE CONDIZIONI a E b DEVE ESSERE RIDOTTA ENTRO VALORI ACCETTABILI IN QUANTO PICCOLI Si pu eliminare presente una probabile sorgente d innesco Segnalare il pericolo e misure di sicurezza i presente una sostanza esplosiva o una miscela di gas di vapore o polvere infiammabile con l atmosfera atmosfera esplosiva
48. no O Le lavorazioni eseguite con macchine utensili producono particelle di polvere che si staccano dal pezzo in lavorazione formando una nube O Nel caso in cui le particelle abbiano dimensione media inferiore a 500 um le macchine che generano la polvere si devono considerare SE CASO 1 sistema di raccolta polveri per trasporto pneumatico interfaccia apparecchio atmosfera esterna Atmosfera esterna O Valutare gli eventuali punti di emissione operazione di caricamento della tramoggia se operazione manuale punti da cui pu fuoriuscire la polvere sistema di trasporto in pressione connessione alla tramoggia di carico fuoriuscite dal collegamento dei sacchi in riempimento operazione di scollegamento e trasporto dei sacchi O A seconda della presenza di sistemi di bonifica aspirazione umidificazione ecc probabile ZONA 21 originata dai punti di emissione di cui sopra estesa per una quota a determinata come visto in precedenza nell intorno della SE e in verticale verso il basso fino alla prima superficie piana suolo ecc probabile ZONA 22 di contorno estesa per una quota a 1 m a partire zona 21 nell intorno della zona e in verticale verso il basso fino alla prima superficie piana suolo ecc O Valutare la presenza di strati intorno alle zone polvere depositata e sulle superfici orizzontali nei dintorni delle zone pericolose e SE CASO 2 FALEGNAMERIE Presenza di segatura O Le dime
49. nsioni delle particelle che costituiscono la segatura generalmente superiore a 500 um e quindi non generano pericolo di esplosione O L aspirazione localizzata sulle macchine in genere non asporta particelle di tali dimensioni per cui la segatura si deposita al suolo costituendo uno strato che pu essere pericoloso per l incendio CASO 2 FALEGNAMERIE Presenza di polvere di legno Prima di procedere alla classificazione pu essere utile verificare le concentrazioni di polvere nei pressi delle SE individuate la concentrazione di polveri rilevate molto la concentrazione di polveri inferiore al LEL del legno il pericolo di rilevate vicina al LEL del legno esplosione trascurabile In generale se la concentrazione di polvere nell aria non supera 10 g m3 si ha la ragionevole certezza di non raggiungere il LEL LEL appendice GA Guida CEI 31 56 PROCEDERE ALLA a seconda del tipo di legno e composizione del CLASSIFICAZIONE materiale in lavorazione truciolati presenza di resine ecc pu variare da 15 a 125 200 g m3 23 CASO 2 FALEGNAMERIE Presenza di polvere di legno Individuazione SE Una macchina che produce polvere in concentrazione superiore al LEL da considerarsi SE di primo grado CASO 2 FALEGNAMERIE Bonifica Ipotizziamo una macchina con sistema di aspirazione delle polveri locale tale pe
50. oria basati sul numero di guasti che l apparecchio sopporta senza uscire dalle condizioni di sicurezza barriere di sicurezza GRUPPO E CATEGORIA DEI PRODOTTI Gas Vapori e Nebbie Polveri GRUPPI E CATEGORIE DEGLI APPARECCHI GRUPPO II ZONA Presenza e durata Categoria Livello di protezione L x ia Atmosfera pericolosa gas polveri molto elevato mezzi di protez 0 per lunghi ti due guasti ZONA 0 II 1G ZONA 20 II 1D ZONA 1 II 2G ZONA 21 II 2D ZONA 2 II 3G ZONA 22 II 3D PROCEDURE DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA Tipo di prodotti Procedura esame CE del tipo all 111 tutti garanzia qualit produzione all IV oppure verifica su prodotto all V Gas Vapori e Nebbie Polveri ZONA 0 ZONA 20 II 1GD ZONA 1 ZONA 21 II 2GD ZONA 2 ZONA 22 II 3GD PROCEDURE DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA GRUPPO Il CATEGORIA 2 L Organismo Notificato es CEC rilascia un attestato di esame CE del tipo eseguito sul prototipo Costruttore effettua prove su ciascun prodotto sotto la responsabilit dell ON Sistema Qualit approvato per le prove ON valuta SQ e lo sorveglia esame CE del tipo all III conformit al tipo all VI oppure garanzia qualit prodotti all VII controllo fabbricazione interno all VIII non elettrici e trasmissione documentazione a organismo notificato
51. orma EN 61241 17 CEI 31 68 edizione prima fasc 8291 Costruzioni elettriche destinate ad essere utilizzate in presenza di polveri combustibili Parte 17 Verifica e manutenzione degli Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione diversi dalle miniere In vigore dall 1 7 2006 ha sostituito il Cap 12 della Norma EN 50281 1 2 CEI 31 36 prima edizione che era in vigore dall 1 11 1999 e con il quale resta in parallelo fino all 1 4 2008 La norma affronta per la prima volta l argomento delle verifiche e della manutenzione PERICOLO DI ESPLOSIONE DIRETTIVE LEGGI NORME PARTE 10 CLASSIFICAZIONE GAS VAPORI PARTE 14 E NEBBIE IMPIANTI ELETTRICI SEREEN E0079 PARTE 17 VERIFICHE MANUTENZIONE PARTI 0 1 2 7 15 18 30 PRODOTTI POLVERI SERIE EN 61241 POLVERI IMPIANTI ELETTRICI Norma EN 61241 14 CEI 31 67 edizione prima fasc 8293 Costruzioni elettriche destinate ad essere utilizzate in presenza di polveri combustibili Parte 14 Scelta e installazione In vigore dall 1 7 2006 ha sostituito la norma EN 50281 1 2 CEI 31 36 che era in vigore dall 1 11 1999 La norma molto pi esauriente e chiara della precedente in particolare per il tipo di cavi e per la loro posa PANORAMA NORMATIVO NORME ARMONIZZATE PER PRODOTTI LE NOVITA A DI NORME EN 61241
52. oro provvedimenti adottati PERIODICHE OGNI DUE ANNI SECONDO DPR 462 in ZONA 0 20 ZONA 1 21 Organizzativi procedure formazione dei lavoratori istruzioni scritte per il lavoro nelle aree a rischio luoghi e attrezzature ideati usati e mantenuti in efficienza tenendo conto la sicurezza LA DIRETTIVA EX 94 9 CE del 23 3 1994 PRESCRIZIONI e Fornisce i requisiti essenziali di sicurezza come criteri fondamentali da seguire nella progettazione e fabbricazione degli apparecchi e Gli apparecchi sono divisi in categorie livelli di protezione diversi in funzione della pericolosit della zona di installazione e Stabilisce per ogni categoria le procedure di valutazione della conformit v Verifica del prototipo CERTIFICAZIONE CE DEL TIPO y Sorveglianza sulla produzione conformit del prodotto al prototipo e Gli apparecchi conformi saranno marcati con il simbolo x nell esagono ed inoltre dovranno riportare il marchio CE che attesta la loro conformit anche alle altre direttive europee RECEPIMENTO LA DIRETTIVA 94 9 CE E STATA RECEPITA IN ITALIA D P R n 126 del 23 Marzo 1998 Regolamento recante norme per l attuazione della direttiva 94 9 CE in materia di apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 101 DEL 4 MAGGIO 1998
53. r cui 1 riduce la concentrazione di polvere in modo Grado di efficacia istantaneo al di sotto del LEL sia nei dintorni della dell asportazione lavorazione che nel condotto di aspirazione Alto 2 all interrompersi dell aspirazione la macchina si ferma e o vi sono sistemi di aspirazione di riserva per cui si pu considerare l asportazione presente Disponibilit Buona con continuit Zona 21 NE zona di estensione trascurabile non pericolosa CASO 2 FALEGNAMERIE Bonifica Ipotizziamo una macchina con sistema di aspirazione delle polveri locale tale per cui CASO 2 FALEGNAMERIE Presenza di polvere di legno Bonifica Una macchina di lavorazione del legno in genere dotata di sistema di bonifica Ad esempio del tipo asportazione delle polveri combustibili emesse dalle singole SE tipo GC 3 appendice GC Guida CEI 31 56 del tipo contenimento in depressione delle polveri combustibili tipo GC 4 appendice GC Guida CEI 31 56 ecc CASO 2 FALEGNAMERIE Bonifica Ipotizziamo una macchina con sistema di aspirazione delle polveri locale tale per cui 1 NON riduce la concentrazione di polvere in modo istantaneo al di sotto del LEL sia nei dintorni della lavorazione che nel condotto di aspirazione ma cattura tutta la polvere prodotta dalla lavorazione 2 all interrompersi dell aspirazione la macch
54. rretto ragionevolmente prevedibili esclusi GUASTI CATASTROFICI il dolo la colpa e la MANUTENZIONE TRASCURATA Palazzoli LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE FINE PRIMO TEMPO PREMESSA GUIDA CEI 31 56 Strumento informativo utilizzabile per la classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di polveri combustibili in conformit alla Norma EN 50281 3 CEI 31 52 La classificazione dei luoghi non fa parte del progetto elettrico MA DEI DATI NECESSARI per lo sviluppo del progetto stesso DATI DI PROGETTO ALCUNE DEFINIZIONI DI CUI TENERE CONTO POLVERE COMBUSTIBILE E in grado di reagire con O nell atmosfera SI OSSIDA di ardere in strati DIVENTA INCANDESCENTE e di formare miscele esplosive con l aria in condizioni atmosferiche ANCHE SOSTANZE NON COMBUSTIBILI ALLO STATO SOLIDO COMPATTO POSSONO PRODURRE POLVERI COMBUSTIBILI ossidabili ad esempio Acciaio Alluminio Rame Zinco Zolfo Ecc La Norma CEI 64 2 la chiamava infiammabile privilegiando la caratteristica di formare nubi esplosive Nelle nuove Norme EN 61241 viene definita combustibile per evidenziare il pericolo dovuto alla caratteristica di formare strati che possono bruciare per lenta combustione 13 I PERICOLI DA POLVERI COMBUSTIBILI LUOGHI NEI QUALI SIA PREVEDIBILE POLVERE COMBUSTIBILE Polvere combustibile pu essere presente come prodotto o sottoprodotto sia all interno dei sistemi di contenimento che a
55. sa primaria Grado della g della formazione dello strato sorgente di i emissione Continuo o primo Secondo Il livello di mantenimento della pulizia dell ambiente si pu definire del contenitore Livello buono quando gli strati di polvere sono mantenuti a spessore trascurabile o sono assenti Livello adeguato quando gli strati di polvere non sono trascurabili ma permangono per breve tempo massimo 8 h circa Livello scarso quando gli strati di polvere non sono trascurabili e perdurano per oltre un turno di lavoro pi di 8 h Grado di Grado di Disturbo strato emissione emissione strato strato Livello di pulizia Frequente Primo Secondo Adeguato Poco frequente Secondo Frequente Continuo Primo Per quanto riguarda il disturbo dello strato logico che se esso viene Scarso disturbato di frequente la polvere si solleva con frequenza maggiore e di Poco frequente Primo Secondo conseguenza il grado di emissione risulta pi elevato 3 STRATO DI POLVERE SE LO STRATO NON SI SOLLEVA IN NUBE NONE E ERI ANBETE LUOGHI CON PERICOLO DI ALLORA PRESENTA SOLO PERICOLO DI ESPLOSIONE DA POLVERI INCENDIO SI DEVONO SCEGLIERE COSTRUZIONI PEMP ELETTRICHE CHE NON SVILUPPINO TEMPERATURE SUPERFICIALI TALI DA INNESCARLO CASO 1 sistema di raccolta polveri per trasporto pneumatico interfaccia apparecchio atmosfera esterna interfaccia apparecchio atmosfera esterna ESEMPIO Probab
56. tivit non nA non scintillante probabile la formazione di nC chiusi ermeticamente un atmosfera esplosiva nincendive consistente in una miscela di spirazione limitata aria e di sostanze ni infiammabili sotto forma di Tutti i modi di protezione idonei per gas vapore o nebbia e ZONA 1 qualora si verifichi sia Tutti i modi di protezione idonei per unicamente di breve durata ZONA0 12 POLVERI COMBUSTIBILI ZONE APPARECCHI DEFINIZIONE TEMPERATURE GRUPPO MODI DI PROTEZONE Area in cui presente in permanenza o per lunghi periodi o spesso eProtezione mediante custodie ta Zona 20 un atmosfera esplosiva Sicurezza intrinseca ia sotto forma di nube di Incapsulamento ma polvere combustibile nell aria Area in cui Tsup C occasionalmente durante le normali attivit probabile la formazione di un atmosfera esplosiva Max Tsup raggiunta sotto forma di nube di dalla costruzione polvere combustibile coperta da uno strato nell aria di polvere di spessore m IEC 60079 0 2007 ed 5 0 Protezione mediante custodie tb Sicurezza intrinseca ib Ill A combustible flyngs Incapsulamento mb Ill B polvere non conduttiva IIC polvere conduttiva Zona 21 LT Area in cui durante le normali attivit non Probabile aena Protezione mediante custodie tc un atmosfera esplosiva 6 Zona 22 Sicurezza intrinseca ic sotto forma di
57. ure solo di incendio emissione del sistema di contenimento come causa primaria della formazione dello strato O L ESTENSIONE IN PIANTA Il livello di mantenimento della pulizia dell ambiente si pu definire Livello buono quando gli strati di polvere sono mantenuti a spessore trascurabile o O LO SPESSORE sono assenti utilizzato per la definizione della temperatura di innesco dello strato Livello adeguato quando gli strati di polvere non sono trascurabili ma permangono per breve tempo massimo 8 h circa Livello scarso quando gli strati di polvere non sono trascurabili e perdurano per oltre A LA DURATA DI PRESENZA un turno di lavoro pi di 8 h funzione del livello di mantenimento della pulizia serve per determinare il grado di emissione dello strato quando lo si debba considerare come SE Per quanto riguarda il disturbo dello strato logico che se esso viene disturbato di frequente la polvere si solleva con frequenza maggiore e di conseguenza il grado di emissione risulta pi elevato VALUTAZIONE DELLO STRATO COME SE determinazione del grado di emissione VALUTAZIONE DELLO STRATO COME SE Il grado di emissione continuo primo o secondo di uno strato di polvere determinazione del grado di emissione dipende dal livello di mantenimento della pulizia buono adeguato scarso dal disturbo dello strato frequente o poco frequente e dal grado di emissione della sorgente di emissione del sistema di contenimento come cau
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