I GAS NELLA VITA INDUSTRIALE E CIVILE Conoscere i Gas Il GAS
Contents
1. Cloruro di Idrogeno Hydrogen Chloride HCL 5 gt 1 36 Acido Cloridrico J o y Fosfina ______ Phosphine FH 03 gt 1 34 Acido Solfidie A o o o y o Ossido di Etene Ethylene Oxide c0 5 Co C e lol E E Ozono ozone O 03 01 gt 1 48 Possibilit di esplosione In ambito domestico fughe accidentali di gas GPL o di gas Metano possono provocare in determinate situazioni ambientali sviluppo di fiamme o esplosioni esistono due livelli di pericolosit legati alla concentrazione di questi gas combustibili in rapporto alla quantit di aria presente nel locale tali livelli sono detti Limite Inferiore di Esplosivit L 1 E minima concentrazione di gas espressa come percentuale in volume di gas in aria al di sotto della quale anche in presenza di un innesco non si ha propagazione di fiamma e Limite Superiore di Esplosivit L S E massima concentrazione di gas espressa come percentuale in volume di gas in aria al di sopra della quale anche in presenza di un innesco non si ha propagazione di fiamma Livelli di in Volume di alcune sostanze GAS infiammabilit VAPORI infiammabilit Inferiore Superiore Inferiore Superiore Acetilene 1 5 100 n Butano 15 Meno fs Frere aceto 22 i IERE 125 ci 40 7 Di mi pei Propamo o Coni QQ Dai STI ina ST Doni SI Xi T Ossido di etilene Alcol metilico notano fa Acquaragia mine2. 10 1995 Part 10 Classification of hazardous areas harmonized as EN 60079 10 1996 IEC 60079 14 1996 Part 14 Electrical installation in hazardous areas other than mines harmonized as EN 60079 14 1997 ISO 2738 1987 Permeable sintered metal materials Determination of density oil content and open porosity ISO 4003 1977 Permeable sintered metal materials Determination of bubble test pore size ISO 4022 1987 Permeable sintered metal materials Determination of fluid permeability Norme e Leggi in ambito domestico e in ambito industriale Aspetto Legale del dopo incidente Ispezioni e sanzioni 5 1 3 Dicembre 1991 Costituzione CLC TC 116 Con il documento CLC BT Blx SG 431 il Bureau Tecnique del CENELEC decide di costituire il TC116 Gas detectors con lo scopo di definire con priorit su altre possibili attivit una Norma per sensori di gas per uso domestico La Norma Inglese BS7348 1990 di recente pubblicazione viene presa come documento base 5 1 4 18 Dicembre 1992 Costituzione CT 116 IT Con lettera del presidente del CEI di pari data viene formalizzata la costituzione del CT 116 Italiano corrispondente del TC116 CENELEC 5 1 5 1 Febbraio 1993 Ammissione al regime di CS IMQ IMQ annuncia la decisione di ammettere al regime di Certificato con Sorveglianza i Rivelatori di gas per uso domestico secondo la Norma Inglese BS7348 1990 Il certificato si intende valido per i semplici Segnalatori cio per i rivelatori non dota
3. ANNI Prevenzione QUADRO NORMATIVO E S A None G P R prEN 50054 E S A EN 50014 G prEN 50073 E S I EN 60079 10 G P R EN 50054 gt G pr EN 50073 E S A None E S A EN 50014 G P R pr EN 45544 1 gt E S I EN 60079 10 G P R pr EN 45544 1 gt E S A pr EN 50291 CO type A E S A pr EN 50194 CH4 LPG type A G P R type B G P R type B G pr EN 50292 CO G pr EN 50244 CH4 LPG cdi Normative references EN 50014 1998 Electrical apparatus for potentially explosive atmospheres General requirements EN 50015 1994 Electrical apparatus for potentially explosive atmospheres Oil immersion o EN 50016 1995 Electrical apparatus for potentially explosive atmospheres Pressurized apparatus p EN 50017 1994 Electrical apparatus for potentially explosive atmospheres Powder filling q EN 50018 1994 Electrical apparatus for potentially explosive atmospheres Flameproof enclosure d EN 50019 1994 Electrical apparatus for potentially explosive atmospheres Increased safety e EN 50020 1994 Electrical apparatus for potentially explosive atmospheres Intrinsic safety EN 50028 1987 Electrical apparatus for potentially explosive atmospheres Encapsulation m EN 50039 1980 Electrical apparatus for potentially explosive atmospheres Intrinsically safe electrical systems IEC 60079 1994 Electrical apparatus for explosive gas atmospheres IEC 60079
4. CIG 9 2 Cucine Dal 1 gennaio 1996 tutti gli apparecchi di cottura a gas in circolazione nel mercato comunitario devono essere marcati con il simbolo CE che attesta la conformit dell apparecchio alle Normative di sicurezza armonizzate nell ambito dell Unione Europea La garanzia della sicurezza rispetto al pericolo di rilascio di gas combustibili nell ambiente dove l apparecchio installato deve essere considerata a tre livelli 9 2 1 La sicurezza nella costruzione dell apparecchio Gli apparecchi di cottura a gas marcati CE sono dotati di accorgimenti costruttivi sperimentati che garantiscono la massima affidabilit sulla produzione essi vengono inoltre collaudati in fabbrica al 100 rispetto alla tenuta gas 9 2 2 La sicurezza nel collegamento all alimentazione Il collegamento all alimentazione gas deve essere effettuato solo da tecnici addestrati seguendo i dettami dalle Normative di installazione in vigore UNI 7129 In particolare gli apparecchi da incasso devono essere raccordati alla rete solo per mezzo di tubi rigidi in rame o di tubi flessibili in acciaio inox a parete continua Per le cucine a posa libera invece possibile utilizzare tubi flessibili in gomma a patto che essi siano accessibili per periodici controlli Ricordiamo che questi tubi devono essere sostituiti entro la data di scadenza impressa sul tubo stesso Una volta completata l installazione il tecnico deve controllare la tenuta dell insieme tubo raccordo ad e
5. azzeni uffici ecc Aree irregolari corridoi gallerie ecc Gas leggero Gas pesante Gas leggero Gas pesante Cella elettrochimica 120 300 120 300 60 150 60 150 Catalitico 75 100 50 75 50 75 25 50 Catalitico professionale 100 300 75 100 50 150 50 75 Semiconduttore 100 100 75 75 Livello di protezione e progetto e tipo di esecuzione 8 5 Criteri generali di installazione Il Rivelatore non deve essere installato in uno spazio chiuso ad esempio in un mobile o dietro un tendaggio direttamente sopra un lavandino vicino ad una porta o ad una finestra vicino ad un ventilatore estrattore d aria in una zona dove la temperatura al di fuori dei limiti previsti dal costruttore dove sporcizia e polvere possono intasare il sensore in zone umide 8 6 L Elettrovalvola Il segnale in uscita del Rivelatore pu essere utilizzato per azionare una valvola di intercettazione posta sulla tubazione di arrivo del gas Le elettrovalvole devono essere costruite a regola d arte e avere caratteristiche idonee per il collegamento con il Rivelatore considerato Tali elettrovalvole come prescritto dalla Norma UNI CEI CIG 70028 devono richiedere un azione manuale di riarmo verso la posizione di aperto Le elettrovalvole collegate al Rivelatore di gas devono essere installate immediatamente a valle dal punto di ingresso della conduttura del gas nell ambiente controllato o all esterno e quindi adeguatamente protette dagl
6. cdi I GAS NELLA VITA INDUSTRIALE E CIVILE Conoscere i Gas Il GAS si muove nell aria con movimento casuale le particelle di gas vanno in collisione tra loro e con le pareti dell ambiente che le contengono da qui deriva il suo nome CAOS GAS poche molecole di gas liberate nell aria si espandono cos come fanno anche le molecole di vapore sprigionate da sostanze infiammabili Il gas si misura convenzionalmente in volume Volume per medie ed late quantit mentre per piccole quantit si misura in parti per milione ppm Perch un gas infiammabile rappresenti un pericolo necessita di tre componenti il combustibile il gas stesso o polveri o vapore il comburente l aria o l ossigeno e l accensione una scintilla E bene sapere che i pi semplici composti organici e quindi naturali sono gli idrocarburi composti appunto da Carbonio ed Idrogeno e sono la parte pi consistente del petrolio in forma grezza il pi semplice a noi noto il metano 1 parte di carbonio e 4 di idrogeno da qui la formula CH4 altri sono l etano C2H6 il propano C3H8 il butano C4H10 il Pentano C5H12 lesano C6H14 l eptano C7H16 l ottano C8H18 il nonano C9H20 il decano C10H22 questi sono gli alcani METANO GASSOSO ETANO C2H6 GASSOSO PROPANO C3H8 GASSOSO BUTANO C4H10 GASSOSO ci sono poi gli alcheni idrocarburi insaturi aciclici che ha nella propria composizione molecolare un doppio legame C C che gli conferisce grande reattivit
7. d tests for the detectors using software and digital techonologies in approntamento con il TC 31 9 project 5391 Electrical apparatus for the detection of carbon monoxides in domestic premises allo studio La Norma Sperimentale UNI CEI CIG 70028 si applica a rivelatori di gas naturale e GPL destinati ad ambienti domestici e similari per funzionamento continuo ed installati in posizione fissa La buona regola Il riferimento alla Norma UNI CEI CIG 70028 fondamentale nell ottica del rispetto della regola dell arte e dell innalzamento del livello di sicurezza Rivelatori di gas conformi ai requisiti richiesti dalla Normativa Tecnica si distinguono per qualit e sicurezza affidatevi quindi a Costruttori seri e diffidate di produttori non bene identificabili cdi La conformit del dispositivo dimostrata in due modi o attraverso dichiarazioni di conformit rilasciate direttamente dal costruttore o attraverso il marchio di qualit IMQ Per quanto riguarda la Certificazione del prodotto l Istituto del Marchio di Qualit IMQ ha ammesso il dispositivo al regime del certificato di sorveglianza gi a partire dal febbraio del 1993 Il regime del certificato di sorveglianza si applica nel caso in cui non esista una Norma italiana specifica sull argomento e prevede anche un controllo periodico sulla produzione il riferimento preso era la Norma BS 7348 90 il cui campo di applicazione era riferito ai soli segnalatori Poco dopo la pubblicazi
8. dopo 2 5 minuti Inizio irritazione degli occhi 6 0 T 0 200 300 Forte congiuntivite infiammazione degli occhi e irritazione dell apparato respiratorio dopo un ora di esposizione Olfatto perduto rapidamente 500 700 Perdita di coscienza e POSSIBILE MORTE entro 30 minuti 1 ora 700 1000 Rapida perdita di coscienza arresto respiratorio morte 1000 2000 Immediata perdita di coscienza con rapido arresto respiratorio e morte in pochi minuti la morte pu avvenire anche se la persona viene immediatamente trasportata all aria fresca TEMPERATURA DI ACCENSIONE C 538 524 260 365 423 446 404 452 405 651 100 366 261 515 180 443 450 585 537 429 543 466 927 536 464 528 529 Come individuare il pericolo Incidenti in ambito lavorativo Incidenti in ambito domestico CONCENTRAZIONE MORTALE AVVELENAMENTO ACUTO TEMPORANEO MALESSERE Ogni anno moite __ Semo senese famiglie sono Durata inalazione da 5 a 10 minuti 30 a 60 minuti 30 a 60 minuti colpite dagli effetti Gas Tossico mg l ppm mg l ppm mg l ppm delle fughe di gas nelle abitazioni Non raro infatti sentire di abitazioni Acido Solforoso 80 300 40 03 100 _ letteralmente Ammoniaca esplose o di intere Acido Fosfidrico famiglie asfissiate Arsenuro d idrogeno eo 0 06 2 i Monossido di Carbonio 6 0 5 000 dalle esalazioni di Diossido di Carbonio Fosfene apparecchi utilizzatori non correttamente
9. e seguenti riportano i valori relativi al gas GPL venduto e indicano il numero di utenti GAS IN BOMBOLE PICCOLI SERBATOI FISSI GPL DATI ANNUALI GAS VENDUTO NUMERO DI UTENTI GAS VENDUTO 10 t O T 1 81 1 37 161 lbi 1 48 1988 1989 1990 1991 1992 1993 LI94 1995 NUMERO UTENTI 10 BI 5 68 aor 1989 1990 1991 1992 3 Valori statistici relativi a incidenti e o decessi da gas per uso civile Valori statistici relativi a incidenti e o decessi da gas canalizzato METANO I dati e le tabelle riportate sono stati elaborati da un Gruppo di Lavoro a tale scopo creato dal CIG e formato dalle Associazioni delle Aziende del gas Anig Federgasacqua Assogasliquidi dai costruttori di Apparecchi e dispositivi Anima dalla Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche ANIE dall Istituto del Marchio di Qualit IMQ e dalla SNAM Le fonti informative sono essenzialmente due la stampa e le Aziende Distributrici INCIDENTI TOTALI 350 329 339 247 1995 1988 1990 1991 1992 1993 A li 1993 1994 1995 Valori statistici relativi a incidenti e o decessi da gas GPL I dati e le tabelle riportate sono stati elaborati da un Gruppo di Lavoro a tale scopo creato dal CIG e formato dalle Associazioni delle Aziende del gas Anig Federgasacqua Assogasliquidi dai costruttori di Apparecchi e dispositivi Anima dalla Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche ANIE dall Ist
10. ell avvelenamento in funzione della concentrazione di CO nell aria e del tempo di esposizione ad essa Un esempio di tali legami fornito in tabella dove vengono riportate una serie di dati relative alla concentrazione in PPM parti per milione di CO nell aria ed alla relativa pericolosit per l essere umano cdi CARATTERISTICHE DI ALCUNE SOSTANZE INFIAMMABILI 2 SOSTANZA LIMITI DI IFIAMMABILIT A PUNTO DI INFIAMMABILIT A INFERIORE SUPERIORE C acetilene 2 5 81 acetone 2 6 12 8 20 acido acetico 4 0 1 6 43 acido solforico 4 3 45 alcole butilico n 1 7 1 8 29 alcole etilico 3 3 19 13 alcole metilico 6 0 36 alcole propilico n 2 5 13 5 22 benzene 1 4 8 17 butano 1 9 8 5 carbonio ossido 12 5 carbonio solfuro 1 3 44 30 diossano 2 0 22 12 esano 1 1 7 5 30 etano 3 0 12 5 etere etilico 1 9 48 45 etere isopropilico 1 4 21 28 etere di petrolio 30 60 cal ca8 57 etere di petrolio 60 70 cal ca8 32 etilene 3 1 32 idrazina 4 7 100 38 idrogeno 4 0 75 metano 5 0 15 ossido di etilene 3 0 100 18 ossido di propilene 2 1 21 5 37 piridina 1 8 12 4 8 propano 2 2 4 5 propilene 2 4 10 3 toluene 1 2 7 1 4 xilene o 1 0 6 32 xilene m 1 1 T 29 xilene p 1 1 Li 27 Minimo odore percettibile Odore moderato facilmente riconoscibile concentrazione Acido Solfidrico ppm 4 ibi 2 Forte odore sgradevole ma non intollerabile 10 Colpi di tosse irritazioni degli occhi perdita dell olfatto
11. ente altre apparecchiature rilasci nei locali caldaia sono meno probabili in generale le caldaie sono apparecchiature fisse e sono equipaggiate con mezzi di intercettazione del gas in assenza di fiamma rilasci di gas dalle connessioni ai contenitori possono avvenire solo per brevi periodi durante il cambio delle bombole Il Rivelatore di gas deve essere montato su una parete liscia ad una altezza sul pavimento di circa 30 cm e ad una distanza di non pi di 4 f m dalla apparecchiatura pi usata Il sito deve essere protetto S Gas GPL dagli urti e dai getti d acqua durante le normali operazioni quali ad esempio quelle di pulizia min im max 4m PRECAUZIONI E NORME DI SICUREZZA NELL UTILIZZO DI LIQUIDI CRIOGENICI PREMESSA pericoli connessi all utilizzo di gas liquefatti inerti come AZOTO e ARGON sono legati a due importanti propriet A sono estremamente freddi B quantit assai piccole di liquido si trasformano in volumi assai grandi Questo discorso vale anche per i gas liquefatti tossici nocivi infiammabili o esplosivi ma saranno necessarie altre precauzioni aggiuntive NORME DI SICUREZZA 1 Evitare il contatto Maneggiare sempre i liquidi con la massima cautela Dal momento che la loro temperatura estremamente bassa producono sulla cute un effetto simile ad una ustione Versati su una superficie tendono a coprirla completamente ed in ogni anfratto tessuti altamente sensibili es
12. es Etilene Propilene gli alchini che come gli alcheni sono idrocarburi insaturi aciclici ma che hanno un triplo legame C C vedi Acetilene composti di cui abbiamo appena parlato sono gli alifatici altri idrocarburi di tipo aromatico come il Benzene hanno una struttura ad anello ed un elevato rapporto Carbonio Idrogeno Quando un ldrocarburo brucia reagendo con l ossigeno forma CO2 ed H20 se invece l ossigeno insufficiente la combustione cattiva e si forma CO ossido di carbonio o monossido Le sostanze gassose pi diffuse nella vita di tutti i giorni sono principalmente tre il metano il gas di petrolio liquefatto o GPL e il monossido di carbonio CO Il metano che viene portato dai giacimenti di estrazione alle nostre case attraverso un sistema di condotte e reti di distribuzione ed il GPL ottenuto dalla distillazione del petrolio che viene fornito in bombole o piccoli serbatoi a volte anche con rete di distribuzione sono gas infiammabili e in quanto tali possono provocare incendi e o esplosioni il monossido di carbonio o CO che un prodotto della combustione inodore e velenoso anche in piccole concentrazioni In poche localit si distribuisce ancora il cosiddetto gas di citt o gas manifatturato che invece contiene componenti tossici i suoi impianti sono per in via di trasformazione Il fatto che siano distribuiti pi tipi di gas tra loro differenti per le caratteristiche chimico fisiche hanno differenti effet
13. funzionanti Solfuro di Carbonio 60 2000 30 1000 15 500 Premesso che Benzma 120 30 000 80 20 000 60 15 000 _ nulla possibile Acetilene contro episodi che Etilene 950 000 800 000 500 000 abbiano la loro origine nella voluta trascuratezza o inosservanza delle norme di sicurezza o da atto distruttivo intenzionale rimane il problema di scegliere strumenti adeguati per mettersi al riparo da disattenzioni guasti o eventi imprevisti Le cause accidentali possono essere molteplici e altres per definizione difficilmente prevedibili disattenzione errato uso degli apparecchi utilizzatori scarsa manutenzione degli stessi sono fattori che il rivelatore di gas pu concorrere utilmente a combattere se costruito secondo la Norma ben installato e mantenuto Dunque situazioni di incidenti e pericolo possono essere determinate principalmente dal cattivo funzionamento degli apparecchi dalla mancanza di manutenzione degli stessi dalla disattenzione da errate manovre degli utenti esse possono essere imputabili altres ad una percentuale non ben definita di cause accidentali AI fine di scegliere la posizione del Rivelatore necessario conoscere l origine della fuoriuscita del gas il modo in cui rilasciato ed il suo comportamento una volta rilasciato Le principali e pi probabili sorgenti di fughe di gas in ambiente domestico sono le apparecchiature a gas e le connessioni tra apparecchiature e impianto fisso d
14. i agenti atmosferici L installazione dell elettrovalvola non deve pregiudicare il corretto funzionamento degli apparecchi utilizzatori a gas presenti nell impianto 9 Correlazione con apparecchi utilizzatori Ricordiamo che l utilizzo di apparecchi sicuri fondamentale e che dal 1 gennaio 1996 gli apparecchi a gas caldaie scaldabagni cucine stufe ecc devono essere marcati con il simbolo CE accompagnato dal codice dell ente notificato che ha provveduto all esame di tipo e al controllo della produzione il codice IMQ 0051 Questo simbolo attesta che il prodotto costruito nel rispetto delle Norme di sicurezza Oltre alla scelta di un apparecchio sicuro e che deve essere usato e mantenuto correttamente la sicurezza si raggiunge ponendo la massima attenzione all esecuzione dell impianto alla ventilazione dei locali ed allo scarico dei fumi 9 1 Caldaie La possibilit di fughe di gas combustibile legata alla sola connessione con l apparecchiatura in quanto quest ultima gi equipaggiata con mezzi di intercettazione di gas in assenza di fiamma Gli apparecchi costruiti per l installazione all esterno degli edifici devono essere protetti contro gli agenti atmosferici e installati secondo le istruzioni del costruttore Ricordiamo che anche osservando le prescrizioni di ventilazione e scarico dei fumi vi sono dei locali nei quali questi apparecchi non possono essere installati per esempio vani chiusi e bagni vedere Norme UNI
15. i distribuzione per gas metano o contenitore per gas GPL nel caso subiscano danneggiamenti a causa di spostamenti o altro Un altra causa di rilascio di gas che si verifica principalmente in corrispondenza dei fornelli lo spegnimento della fiamma dovuto anche alla fuoriuscita di liquidi dalle pentole alle correnti d aria ecc sistemi di distribuzione fissi all interno dell edificio nella ipotesi siano correttamente installati e verificati sono usualmente a tenuta di gas fino a quando l edificio si mantiene integro o le tubazioni non sono danneggiate da lavori urti ecc Il gas potrebbe inoltre penetrare all interno dell edificio filtrando lungo le tubazioni o i condotti provenendo da una perdita dal tubo di distribuzione principale In questo caso il gas potrebbe essere rilasciato in ogni spazio sotterraneo o al piano terra dell edificio a seconda del punto di fuga e della struttura sotterranea 8 1 Comportamento del gas metano In un ambiente tipo il gas rilasciato tende a riempire tutto lo spazio al di sopra del livello della perdita La velocit di incremento della concentrazione di gas dipende dall intensit del flusso dal volume della stanza in cui tale rilascio si verificato e dalla ventilazione presente Il gas metano essendo un gas volatile raggiunge quindi maggiori concentrazioni nei livelli pi alti dell ambiente quindi in prossimit del soffitto 8 2 Comportamento del gas GPL Il GPL essendo pi pe
16. i piccole dimensioni bens coprirli quando non sono in uso per proteggere lo sfiato dall umidit Riempire i contenitori soltanto con i liquidi che essi sono destinati a contenere 2 Attrezzature di travaso Usare un imbuto ogniqualvolta si versi gas liquefatto in un vaso di Dewar o altro contenitore di piccole dimensioni Quando risulta pericoloso o scomodo inclinare il contenitore usare un tubo di travaso per estrarre il liquido Immergere a fondo il tubo di travaso nel liquido fino a che il materiale di guarnizione o il tappo sul tubo di travaso formi una tenuta con il collo del contenitore L evaporazione normale produce di solito una pressione adeguata per l estrazione del liquido Se si vuole ottenere una estrazione continua il contenitore pu essere pressurizzato con il gas corrispondente al prodotto liquido oppure con un altro gas inerte esente da olio Non usare una pressione pi elevata di quanto sia appena sufficiente per l estrazione del liquido 3 Serbatoi di deposito Assicurarsi che soltanto il personale autorizzato acceda ai serbatoi di deposito dei liquidi E buona norma che tutte le operazioni ai serbatoi siano condotte da almeno due operatori Anche se il fornitore proprietario dei serbatoi essenziale che l utilizzatore abbia una conoscenza perfetta di ogni aspetto dell impiego di questo impianto ed in particolare dell esatta sistemazione delle valvole e degli interruttori da usare qualora occorresse chiudere c
17. ienti sempre ben ventilati Si ricorda che qualora la concentrazione di ossigeno cali sotto il 16 circa possibile che una persona perda i sensi senza alcun sintomo premonitore ll vapore nebuloso che si sviluppa quando un gas atmosferico liquefatto viene esposto all aria costituito da umidit condensata in quanto il gas stesso incolore LE ATTREZZATURE cdi Attenersi sempre alle procedure prescritte dal costruttore per l impiego e la manutenzione delle attrezzature Chiunque lavori con questi liquidi dovr essere opportunamente addestrato Le attrezzature non devono mai essere manomesse o modificate senza l intervento di un tecnico esperto 1 contenitori Usare soltanto contenitori studiati appositamente per contenere gas liquefatti evitando di riempirli troppo velocemente quando la loro temperatura sia troppo elevata Occorre comunque che tutti i contenitori siano di tipo aperto oppure che siano protetti da uno sfiato od altro dispositivo di sicurezza che permetta lo scarico di gas Quando si usa uno speciale tappo distributore a pressione con sfiatatoio oppure un tubo di sfiato come nel caso di piccoli contenitori portatili controllare lo sfiato ad intervalli regolari per accertarsi che non sia ostruito dall umidit atmosferica ghiacciata grandi recipienti di deposito non aperti devono essere muniti di dispositivi di limitazione della pressione Utilizzare solo i tappi forniti con i contenitori Non tappare mai contenitori d
18. inertizzazione industria mineraria industria nucleare piattaforme petrolifere industria delle acque di scolatura Qualit dell aria analisi del respiro ciminiere caldaie per uso domestico rilevamento incendi officine meccaniche serre industria mineraria acciaierie tunnels parcheggi sotterranei Industria chimica cantieri edili piattaforme petrolifere industria delle acque di scolatura tunnels Industria chimica ciminiere caldaie per uso domestico industria alimentare cartiere fabbricanti PCB acciaierie piscine trattamento acque Gas di scarico veicoli ciminiere caldaie per uso domestico industria mineraria Industria chimica ciminiere caldaie per uso domestico stoccaggio di cereali industria mineraria Industria chimica cartiere piscine trattamento acque Locali batterie analisi del respiro industria chimica industria nucleare piattaforme petrolifere industria dei semiconduttori HCN Industria chimica fumigazione industria dei semiconduttori Industria chimica ciminiere fabbricanti PCB industria dei semiconduttori Industria chimica allevamento polli ciminiere impianti per fertilizzanti industria alimentare refrigerazione industria dei semiconduttori i sret frea ii en Relativa n Acido Cianidrico Hydrogen Cyanide HCN 10 lt 1 17570 N RM DC i I e n Biossido di Cloro _ Chlorine Dioxide CLO 0 3 0 1 gt 1 68 Anidride Solforosa __ _ __
19. ito all approvazione del progetto Se i voti dei Comitati Nazionali degli stati membri pesati in sede comunitaria secondo le procedure CENELEC raggiungeranno il valore di consenso il progetto diverr a tutti gli effetti Norma Europea Analoga procedura sta seguendo il PrEN 50244 Draft European Standard Guide for the selection installation use and maintenance of domestic combustible gas detectors Quest ultimo progetto ricopre una notevole importanza a livello italiano considerato che attualmente non esiste un riferimento all impianto e all installazione del dispositivo se non nelle istruzioni fornite dal Costruttore Riportiamo qui di seguito una tabella chiarificatrice dei lavori in corso in sede Europea EN 50194 Electrical apparatus for the detection of combustible gases in domestic premises al voto disponibile presumibilmente entro il 1998 project 5391 Electrical apparatus for the detection of combustible gases in mobile homes caravans and boats allo studio EN 50244 Electrical apparatus for the selection installation use and maintenance of domestic combustible gas detectors al voto disponibile presumibilmente entro il 1998 EN 50270 Electromagnetic compatibility electrical apparatus for the detection and measurement of combustible gases toxic gases oxygen or breath alcohol in approntamento con il TC 31 9 EN 50271 Electrical apparatus for the detection and measurement of combustible gases toxic gases or oxygen Requirements an
20. ituto del Marchio di Qualit IMQ dalla SNAM Le fonti informative sono essenzialmente duc la stampa e le Aziende Distributrici 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 DECESSI 90 _ 84 80 m 70 60 50 40 _ 30 20 10 0 1928 1991 1992 1993 19944 1995 Dati provvisori I dati relativi al 1992 e al 1994 sono ancora provvisori in quanto in relazione all incidente accaduto a Napoli frazione Ponticelli il 16 dicembre 1992 non si conosce il tipo di gas che ha provocato l esplosione anche se la magistratura di Napoli ha concluso le indagini Anche i dati del 1994 rimangono provvisori in quanto la Magistratura di Milano non ha ancora chiuso le indagini per chiarire le cause dell esplosione verificatasi a Milano in Viale Monza N B I dati si riferiscono ad incidenti causati da incendio esplosione intossicazione ed asfissia Una ricerca statistica effettuata in Giappone dimostra che un diffuso e corretto utilizzo di dispositivi di sicurezza contro le fughe di gas e la formazione di monossido di carbonio pu contribuire a diminuire sensibilmente il numero degli incidenti domestici In questo paese gi da diversi anni tali dispositivi vengono utilizzati anche per uso privato con milioni di installazioni annue che hanno portato ad una diminuzione degli incidenti di circa il 40 60 50 40 e 30 a 20 3 x 10 O 2 a e 0 125456789 10 INDAGINE EFFETTUATA SU BASE STATISTICA DI 10
21. l ambiente di pi gas contemporaneamente lo stesso Ministero dell Industria si pronunciato sull argomento con la Circolare n 161892 del 27 Luglio 94 escludendo categoricamente questa possibilit Un ultimo consiglio all utente finale tenuto conto che i tempi di risposta e le concentrazioni a cui il Rivelatore di gas chiamato ad intervenire sono frutto di attenti e scrupolosi studi il consiglio quello di non improvvisarsi assolutamente nello sperimentarne l intervento in loco Oltre ai consigli precedenti che sono validi per tutti gli utenti del gas chi usa il gas in bombole deve tener presente che 1 la sostituzione di una bombola una operazione delicata che va effettuata solo da personale competente 2 le bombole non devono essere tenute in locali ubicati sotto il livello stradale e vanno protette dal sole e da altre fonti di calore 3 in un locale di volume minore di 20 m vietato installare piu di una bombola da 15 kg 4 se il volume supera i 20 m si possono installare al massimo 2 bombole per un contenuto complessivo fino a 30 kg nei locali che non superano 50 m e fino a 40 kg nei locali che superano 50 m in casa nei garage e nei ripostigli vietato tenere bombole non allacciate vuote o anche parzialmente piene Bombole Sulla materia si applicano le disposizioni della circolare ministeriale 78 del 1967 e della nuova norma UNI 7131 del gennaio 1999 che a causa dei diritti di propriet dell UNI
22. me maggiore di 20 m3 sono presenti finestre apribili sull esterno l apparecchio dotato di un dispositivo di controllo fiamma l apparecchio non supera gli 11 6 kW 10 000 kcal h ed infine non esistono altri apparecchi a gas nel locale il locale pu essere considerato adeguato alla norma QUADRO DEI PRODOTTI Gas da rilevare Tecnologia dei sensori Gas Infiammabili e catalitici e termoconduttivi e infrarosso e infrarosso a cammino aperto e semiconduttore e elettrochimici e a ionizzazione di fiamma FID e adanalisi della temperatura di fiamma FTA Gas Tossici e elettrochimici e semiconduttore e infrarosso Ossigeno e elettrochimici Gas della combustione e infrarosso incompleta e catalitici speciali Biogas e termoconduttivi e catalitici e elettrochimici Porous Refractory Platinium Detector Bead with Catalyst Wire Coil 7 D C Voltage Supply lt Compensator 1 mm Schematic drawing of Suggested a catalytic bead Operating Circuit doc City Technology cdi PROBLEMATICHE INSTALLATIVE AREA DI COPERTURA E difficoltoso affrontare con precisione una tabella tipo per la copertura dei vari sensori le varianti in gioco sono molte tipo di gas tipo di ambiente ventilazione e riscaldamento comunque daremo una tabella di riferimento per avere quanto meno un punto di partenza dal quale analizzare la copertura ideale AREA DI COPERTURA ESPRESSA IN METRI QUADRI Aree regolari mag
23. metro sia circa 1 cm maggiore di quello del tubo del gas Lo spazio vuoto tra i due tubi deve essere sigillata dalla parte interna 5 il tubo rigido pu essere posto in vista o sottotraccia almeno 2 cm In ogni caso termina con un rubinetto 6 caso di utilizzatore mobile cucina a gas a valle del rubinetto al tubo rigido collegato un tubo flessibile mediante l uso di una fascetta Sempre tramite fascetta il tubo flessibile collegato all utilizzatore mobile 7 caso di utilizzatore fisso caldaia scaldabagno a valle del rubinetto un tubo rigido collegato all utilizzatore fisso tubi flessibili devono essere sostituiti ogni 5 anni L apparecchio utilizzatore La sicurezza dell apparecchio legata a due aspetti la sua corretta costruzione e l effettiva funzionalit delle aperture di ventilazione e dei tubi di scarico dei fumi Controllare se l apparecchio utilizzatore conforme alle norme di sicurezza facile infatti basta controllare se presente la marcatura CE cio il simbolo che indica la conformit alla direttiva europea sugli apparecchi a gas Purtroppo questo requisito obbligatorio in Italia solo dal 1996 e pertanto per gli apparecchi venduti precedentemente la verifica di sicurezza non possibile se non a tecnici specializzati Per quanto riguarda la corretta realizzazione delle aperture di ventilazione esistono dei valori minimi da rispettare pubblicati sulla norma UNI CIG 7129 In particolare le apert
24. ne Norma UNI CEI CIG 70028 Con questo Decreto il Ministero dell Industria del Commercio e dell Artigianato approva ufficialmente la Norma UNI CEI CIG 70028 5 1 9 Indicazione Gazzetta Ufficiale n 124 del 30 maggio 95 Indicazione di un ulteriore elenco di Norme tecniche valide ai sensi della Legge 6 dicembre 1971 n 1083 recante Norme per la sicurezza dell impiego del gas combustibile Viene sancita tra le varie Norme approvate ai sensi della Legge 1083 71 anche la presenza della Normativa UNI CEI CIG 70028 5 1 10 Circolare 8 agosto 96 n 162429 Il Ministero dell Industria del Commercio e dell Artigianato in attesa che Enti Normatori definiscano una specifica Norma sull argomento indica con la Circolare in oggetto caratteristiche e i criteri tecnici per la corretta installazione del dispositivo Rivelatore di gas L obiettivo della Circolare quello di permettere una corretta applicazione della Legge 46 90 5 1 11 Lettera Ministero Industria 12 marzo 96 al CT 116 Invito alla diffusione e all incentivazione all uso del Rivelatore di gas 6 Quadro Tecnico Normativo Europeo In sede Europea sono in corso molti progetti normativi tra questi hanno raggiunto una fase conclusiva il PrEN 50194 e il PrEN 50244 Il PrEN 50194 Electrical apparatus for the detection of combustible gases in domestic premises sar a breve diffuso in inchiesta pubblica questo significa che i Comitati Nazionali saranno ora chiamati ad esprimersi in mer
25. non possono essere trascritte ma solo acquistate presso l UNI stesso Comunque la norma UNI 7131 riprendendo ed ampliando le prescrizioni della vecchia circolare ministeriale richiede che una bombola singola possa essere installata sia all aperto anche balcone o terrazza sia al chiuso nel caso la bombola sia all aperto dovr essere protetta dall eccessivo riscaldamento in pratica deve essere riparata dall irraggiamento solare diretto Serbatoio Se l impianto alimentato da un serbatoio di gas questo deve essere controllato dai Vigili del Fuoco sia prima di essere realizzato parere sul progetto ed anche dopo sopralluogo per rilascio del certificato di prevenzione cdi incendi Sar quindi sufficiente verificare che sia stato rilasciato il certificato di prevenzione incendi oppure in attesa della visita da parte dei Vigili del Fuoco che l installatore abbia firmato una dichiarazione di conformit dell installazione del serbatoio alle normative di sicurezza vigenti Tubi del gas Collegamento da bombole Il collegamento tra la bombola e l apparecchio utilizzatore ad esempio cucina a gas deve avvenire nel seguente modo 1 alla bombola collegato il regolatore di pressione 2 al regolatore di pressione collegata unatubo flessibile flessibile 3 Il tubo flessibile flessibile collegata con l uso di fascette al tubo rigido 4 il tubo rigido attraversa il muro all interno di un controtubo il cui dia
26. nuti 100 fatale 6 minuti 50 fatale 4 5 minuti ricovero con cura Coma in 40 secondi convulsioni arresto respiratorio morte nausea stanchezza ecc Sostanze estremamente punto infiammabilit lt 0 C etere etilico infiammabili punto di ebollizione lt 35 C etere di petrolio 30 60 metanolo etanolo ter butanolo idrocarburi leggeri idrogeno acido solforico ossido di etilene metalli alcalini e alcalino terrosi metalli in polvere non stabilizzata idruri carburi fosfuri alcossidi PUNTO DI INFIAMMABILIT A DI ALCUNE SOSTANZE Alcuni pericoli di intossicazione derivano dalla formazione di monossido di carbonio CO prodotto da combustioni di composti di carbonio quando queste avvengono in presenza di insufficiente aerazione La progressiva concentrazione in un ambiente di CO provoca sensazioni che sono inizialmente facilmente confondibili con altre relative a sintomatologie pi ricorrenti ma meno pericolose mal di testa Questa situazione causa l innalzamento nel sangue del livello di CO che si fissa all emoglobina causando conseguentemente una perdita graduale della capacit di trasportare ossigeno alle fibre muscolari ed al sistema nervoso Quindi se i primi allarmi che il nostro corpo avverte sono per qualsiasi ragione ignorati si passa inevitabilmente ad un livello pi pericoloso che pu portare a gravissime conseguenze danni irreversibili al cervello ecc La gravit d
27. occhi devono essere particolarmente protetti Tenersi sempre a distanza sicura da un liquido che bolle e schizza e dal gas da esso emanato Ci avviene sempre quando si riempie un recipiente caldo oppure quando si inseriscono degli oggetti nel liquido Eseguire sempre queste operazioni LENTAMENTE per minimizzare ebollizione e schizzi Evitare sempre il contatto di qualsiasi parte del corpo non protetta con tubazioni o recipienti non isolati contenenti gas atmosferici liquefatti il metallo estremamente freddo pu infatti aderire saldamente alla pelle e lacerarla Usare delle tenaglie per estrarre oggetti immersi nel liquido 2 Indossare gli indumenti protettivi Proteggere gli occhi con una visiera od occhiali di protezione gli occhiali di sicurezza non muniti di ripari laterali non garantiscono una protezione adeguata Portare sempre dei guanti per maneggiare qualsiasi oggetto che o possa essere stato in contatto con il liquido guanti dovranno calzare in maniera larga in modo che possano essere gettati via rapidamente qualora si versasse o schizzasse del liquido dentro di essi Quando si maneggiano dei liquidi in contenitori aperti per aver cura di non versarli dentro le calzature indossare sempre i pantaloni all esterno delle calzature 3 Ventilazione adeguata Anche piccole quantit di liquido possono sviluppare grandi volumi di gas per eliminare ogni pericolo di asfissia necessario maneggiare i gas atmosferici liquefatti in amb
28. ompletamente i serbatoi in caso di emergenza NORME DI PRONTO SOCCORSO 1 Ustioni da liquidi freddi In caso di contatto con la cute o con gli occhi di uno qualsiasi dei gas liquefatti bagnare immediatamente la parte del corpo interessata con abbondanti quantit di acqua non riscaldata ed applicare quindi delle compresse fredde Se sulla cute si formano vesciche o vi sia stato il pericolo di contatti con gli occhi condurre immediatamente il paziente da un medico per il trattamento del caso 2 Asfissia Se una persona comincia a vacillare oppure perde i sensi mentre lavora con l azoto liquido portarla immediatamente in un luogo ben ventilato Se si arrestata la respirazione praticare la respirazione artificiale Ogniqualvolta una persona perde i sensi chiamare immediatamente il medico Tenere presente che la maggior probabilit di un accumulo di azoto avviene quando il locale chiuso ad esempio durante la notte Se sorge un qualsiasi dubbio circa la quantit di ossigeno nel locale ventilare completamente l ambiente prima di entrarvi
29. one della Norma UNI CEI CIG 70028 e pi precisamente a partire dal giugno 95 i rivelatori di gas sono stati ammessi al regime ordinario del marchio IMQ UNI CIG Per i soli segnalatori permane comunque la possibilit dell ammissione al regime del certificato di sorveglianza Chi utilizza o tratta Rivelatori di gas deve prestare particolare attenzione alle dichiarazioni di conformit alla Norma UNI CEI CIG 70028 che accompagnano prodotti di marche poco note controllando la loro chiarezza e precisione sia per il modo in cui sono presentate e sia per gli aspetti tecnici contenuti La legge 46 90 Norme per la sicurezza degli impianti prescrive che tutti i lavori di realizzazione rifacimento e ampliamento degli impianti tecnici devono essere effettuati solo da installatori provvisti delle necessarie qualifiche professionali Costoro dopo avere effettuato il lavoro devono rilasciare una dichiarazione di conformit dell impianto alla regola d arte Per questo se il commerciante si assume anche l incarico di effettuare l installazione deve affidare il lavoro solo a dei veri professionisti ed evitare di eseguirlo personalmente a meno che non sia egli stesso un installatore qualificato Nel caso dei rivelatori di gas l installatore firmer la dichiarazione di conformit per le attivit svolte nel suo ambito di competenza elettricista o installatore di impianti a gas Bisogna diffidare poi da chi propone dispositivi atti a segnalare la presenza nel
30. otrebbe verificarsi la fuga di gas Generalmente uno di questi locali la cucina a causa del presenza dei fornelli di cottura e di altre apparecchiature a gas Il comportamento del gas mostra che esso tende a salire e a riempire tutto il volume al di sopra del livello del rilascio Il Rivelatore di gas deve essere installato al di sopra del livello della possibile fuga di gas a circa 30 cm dal soffitto in una posizione in cui i movimenti dell aria non siano impediti Il suo posizionamento non deve essere troppo vicino alle aperture o ai condotti di ventilazione poich il flusso d aria nei loro pressi pu essere intenso e diminuire localmente la concentrazione del gas Da ultimo non deve essere installato al di sopra o presso le apparecchiature a gas poich piccoli rilasci di gas possono avvenire all atto dell accensione causando falsi allarmi Particolare attenzione dovrebbe essere data poi ai fornelli poich il vapore generato dalla cottura potrebbe determinare falsi allarmi o al contrario inibire il funzionamento del Rivelatore di gas a causa dell accumulo di grasso o altro 9 2 5 Posizionamento del Rivelatore di gas GPL Anche il Rivelatore di gas GPL deve essere installato nella stanza in cui sistemata l apparecchiatura usata pi di frequente e dove pi probabile che avvenga una perdita Nella maggior parte degli ambienti domestici come detto questa stanza la cucina a causa della presenza di un fornello di cottura ed eventualm
31. rale _ 11____ 60 Xilolo 1 70 85 CCR a5 O IN O i Concentrazione Monossido di Carbonio Tempo ppm ore Livello di esposizione consentito 8 200 Leggero mal di testa sensazione di 3 disagio punto infiammabilit lt 0 C punto di ebollizione lt 35 C etere di petrolio 60 70 esano carbonio solfuro etere isopropilico acetone cicloesano benzene THF infiammabili metalli alchili e ra metalliche stabilizzate ottano alcole amilico terziario diossano toluene gas infiammabilit in aria alla temperatura ambiente sostanze che a contatto con l acqua sviluppano gas infiammabili punto infiammabilit lt 21 C i vapori possono produrre esplosioni metalli alchili sodioammide Sostanze infiammabili punto infiammabilit 21 55 C n propanolo xileni n butanolo ragia ragia minerale acido acetico Fonte Dizionario di Chimica Cappelli Possibilit di intossicazione Minimo livello d Ossigeno consentito Diminuita capacit di lavorare strenuamente Pu indurre leggeri sintomi in persone con problemi circolatori cardiaci polmonari Aumenta lo sforzo per la respirazione aumenta il battito cardiaco problemi di coordinazione percezione discernimento La velocit e la profondit di respirazione aumentano ulteriormente scarso discernimento labbra blu Incapacit di ragionamento debolezza incoscienza faccia pallida labbra blu nausea e vomito 8 mi
32. sante dell aria tende a riempire il volume al di sotto del punto di rilascio cosicch la massima concentrazione di esso si ha in prossimit del pavimento Anche in questo caso la concentrazione nell ambiente aumenta in relazione al flusso del gas al volume della stanza e alla ventilazione presente In generale ci sono tre principali pericoli causati dal gas esplosione avvelenamento soffocamento insufficienza di ossigeno La Norma UNI CEI CIG 70028 in tal senso si occupa solo dei rischi di esplosione dei gas combustibili Le condizioni nelle quali avviene la combustione sono variabili e dipendono dalla composizione del gas Quando la concentrazione di gas combustibile supera un particolare valore il gas pu bruciare o esplodere Per il gas naturale metano il valore sopracitato corrisponde a circa il 5 di gas in aria mentre per il gas GPL tale valore pari a circa il 2 di gas in aria Quadro statistico attuale Le tabelle seguenti illustrano l andamento del gas venduto e del numero di utenti nell arco di tempo compreso tra il 1988 e il 1995 GAS COMBUSTIBILE CANALIZZATO DATI ANNUALI GAS VENDUTO NUMERO DI UTENTI GAS VENDUTO 10 m3 EAN 21 40 ER 20 80 LEF SALI 19 40 Db 60 1985 1989 1940 199 1992 1995 1994 1995 NUMERO UTENTI 10 17 90 13 20 12 20 10 70 1984 1989 1990 1992 1993 1994 Risulta altres importante la distribuzione di gas GPL in bombole e piccoli serbatoi fissi Le tabell
33. sempio con un apparecchio Rivelatore di gas 9 2 3 La sicurezza nell uso Un uso improprio o disattento dell apparecchio pu causare l uscita di gas e l accumulo nell ambiente ad esempio lo spegnimento accidentale della fiamma con rubinetto aperto permette al gas di uscire liberamente nell ambiente a meno che un dispositivo di sicurezza non intervenga ad interromperne il flusso Gli apparecchi dotati di termocoppie e valvole sui rubinetti realizzano un elevatissimo grado di sicurezza anche rispetto a questo pericolo la termocoppia infatti un elemento sensibile al calore generato dalla fiamma in caso di spegnimento della fiamma la termocoppia si raffredda rapidamente ed interrompe il flusso di gas in un tempo molto breve la Norma richiede meno di 90 secondi per i piani di cottura 60 secondi per i forni Questo dispositivo inoltre di tipo fail safe in caso di rottura cio impedisce comunque il funzionamento dell apparecchio rendendo necessario l intervento di un tecnico In conclusione un apparecchio di cottura a gas dotato di termocoppie e valvole di sicurezza offre la tranquillit della sicurezza in ogni possibile situazione d uso La massima attenzione invece deve essere posta nella fase di installazione dell apparecchio e nella successiva sorveglianza e manutenzione dell allacciamento all alimentazione GAS 9 2 4 Posizionamento del Rivelatore di gas Naturale Il Rivelatore di gas deve essere installato nei locali dove p
34. so l esterno da mettere in funzione durante tuto il tempo di funzionamento dell apparecchio di cottura In questo caso devono essere rispettate le seguenti condizioni il ventilatore non pu tassativamente essere collegato a canne fumarie destinate allo scarico di apparecchi diversi da quelli di cottura quali caldaie scaldabagni e stufe anche se installati su altri piani nel locale non deve esserci alcun condotto di scarico funzionante o fuori servizio a meno che non sia tappato o sigillato l elettroventilatore deve avere una portata d aria di almeno 2 m3 h ogni 2000 kcal h di portata installata oppure mediante 5 3 2 un apposito foro verso l esterno nella parte alta della parete o dell infisso con una superficie netta non minore di 100 cm2 Tale foro non concorre al calcolo della superficie di ventilazione prevista al punto 4 1 Tuttavia l apertura di ventilazione di cui al punto 4 1 pu essere coincidente con quella di aerazione sopradescritta con esclusione degli impianti alimentati a GPL appendice D in tale caso l apertura unica deve risultare ubicata necessariamente nella parte alta del locale ed avere una superficie netta non minore di 250 cm2 Nell appendice D sono riportati alcuni esempi riferitri alle superfici di aerazione e di ventilazione dei locali contenenti solo apparecchi di cottura Un esempio di verifica Consideriamo un locale cucina in cui si intenda verificare la ventilazione se il locale ha un volu
35. ti di funzione d uscita per il comando di elettrovalvole di intercettazione del gas Nel corso del 1993 il CT116 Italiano ha modo di influire con notevole peso sullo sviluppo della Norma Europea presentando l intero documento fino al momento elaborato al CLC TC116 5 1 6 27 Luglio 1994 Circolare Min n 161892 Circolare del Ministero dell Industria del Commercio e dell artigianato n 161892 sui requisiti indispensabili dei Rivelatori di gas ai fini di garantire il consumatore contro la presenza sul mercato di dispositivi inaffidabili 5 1 7 20 Dicembre 1994 Circolare Ministeriale n 162473 Circolare del Ministero dell Industria del Commercio e dell Artigianato n 162473 sulle caratteristiche per la commercializzazione dei dispositivi Rivelatori di gas per uso domestico e similare Detta Circolare ribadisce che la Norma UNI CEI CIG 70028 una Normativa di prodotto ed approvata dal Ministero dell Industria del Commercio e dell Artigianato ai sensi della Legge n 1083 71 Norme per la sicurezza dell impiego del gas combustibile La Circolare sottolinea tra l altro che il costruttore deve provvedere a fornire insieme con le istruzioni per l uso chiare cdi indicazioni sulle modalit di collegamento tra i componenti del dispositivo stesso alimentatore Rivelatore ed attuatore e la parte relativa all intercettazione del flusso del gas combustibile per esempio elettrovalvola 5 1 8 Decreto Ministeriale 26 Aprile 95 Approvazio
36. ti sulle persone e sulle cose Anche i dispositivi per la rivelazione dei sopracitati gas sono estremamente diversi per tecnologia struttura ed installazione E opportuno ricordare che l odorizzazione del gas obbligatoria per Legge ed a cura delle Aziende distributrici L odore deve essere caratteristico ed avvertibile prima che il gas sia presente nell ambiente in quantit pericolosa Occorre precisare che esistono due tipi di problemi fondamentali legati all utilizzo o alla presenza di gas cui la tecnologia pu aiutare a porre rimedio ACCENNI SUL BIOGAS E il gas combustibile detto anche Biogas o gas biologico prodotto per fermentazione digestione anaerobica di materiali organici di varia provenienza residui vegetali letame fanghi di depurazione delle acque liquami effettuata in apparecchiature chiamate digestori Tali apparecchiature sono dei contenitori cilindrici nei quali viene effettuata la fermentazione o digestione anaerobica al duplice scopo di effettuare una depurazione e di ottenere Biogas Il processo libero da Ossigeno ed chiamato anaerobico principali gas costituenti il Biogas sono Concentrazione media Metano 58 Anidride Carbonica 40 Azoto 1 Ossigeno 0 5 Idrogeno Solforato 3 000 ppm Idrogeno 40 ppm Utilizzo Generazione Gas di scarico dei veicoli cantine per birra ciminiere cantieri edili caldaie per uso domestico industria alimentare stoccaggio di cereali serre incubatrici
37. ure di ventilazione devono essere proporzionali alla potenza dei bruciatori L apertura minima richiesta pari a 150 cm2 ma il suo valore deve essere verificato a seconda del tipo di apparecchio Per quanto riguarda la verifica dei canali da fumo e dei camini esiste una recente norma UNI CIG la 10738 che spiega come svolgere le operazioni di controllo In particolare la UNI CIG 10738 impianti alimentati a gas combustibile per uso domestico preesistenti alla data del 13 marzo 1990 Linee guida per la verifica delle caretteritiche funzionali prevede che 6 1 apparecchi di cottura Gli appartecchi di cottura dei cibi devono scaricare i prodotti della combustione in apposite cappe che comunque devono essere collegate a condotti specificamente dedicati oppure scaricare direttamente all esterno a parete Nei condotti dove scaricano le cappe delgli apparecchi di cottura non consentito convogliare lo scarico di qualsiasi altro apparecchio In alternativa allo scarico per mezzo della cappa consentito adottare uno dei requisiti specificati in 5 3 che recita 5 3 Nei locali in cui sono installati solo apparecchi di cottura privi della cappa per lo scarico dei prodotti della combustione punto 6 1 l aerazione del locale si ritiene soddisfatta in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti 5 3 1 un elettroventilatore estrattore applicato alla parete esterna o alla finestra oppure collegato ad un apposito condotto di scarico ver
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