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Manuale utente

1. Description Absolute value DN Arccosine e ste Absolute value abla co bio dali E anche possibile rendere mobile la barra delle applicazioni sia premendo il tasto CTRL sia spostando la barra via da un qualsiasi bordo della finestra Communication Schame alabis Window Toos Help Communication Schame alabis Window Toos Help E hi gd E H E Hey s ace E Re e RSA ii e dl E Name s pe Andress Array Iit val Ue ati x Name Type Andress Aray Iit value ati E n a WFFP FF_O Auto Ja p m WFpFIOp FE_O Auto Ja D Ean TWF ter TusFilter Auta Pio DI A WF ter TusFilter Auto Ho D ra fhGplit BweToelli Auto Pio m tap fhGpiit BrteToBli Auta Po o P Tsp ByteTnAli AUTO ro o Tospl t_0 ByteTnAli AUTO ro O i tb Pulse Pulz nabla pailad 3 3 LE FINESTRE FISSE 3 3 1 MOSTRARE NASCONDERE LE FINESTRE DI STRUMENTI Il menu a finestra View gt Too permette di mostrare o nascondere una finestra strumen to ad esempio la finestra Qutput 16 LogicLab manuale utente LOGICICAB TE Fio edt RE rate Debug Communication Schema arabe window Tools Help J i i Haa O Tobas Fida Sf MERE E J A Tod windowse w Wwolkepace Clo TE E Fulzoreeno CitH4 Ea Obani kL Ra El Bi _ cu CUR E Giid tt Midia pare A i mea SS deregbhicwindo Cik N EH Piget A Defirilione Maleh window CiT Type Addes E il pepe Proeck 3 DI Pregare a rornpFIoO FFD Aut
2. M ain Task Assign to LogicLab manuale utente 9 LOGICICLAB LogicLab mostra ora la finestra di modifica dell oggetto Main program In alto c l editor delle variabili locali L editor delle variabili permette di aggiungere rimuovere copiare e incollare le definizioni delle variabili Name Type Address Array Init value Attribute Description 0001 Il codice dell editor testuale posizionato nella parte bassa della finestra 6 Inserire una nuova variabile locale premendo il tasto Insert record nella barra Project Altrimenti possibile usare l opzione Insert del menu Variables 7 Modificare il nome per esempio Counter ed il tipo di variabile Un doppio click sul campo type apre la finestra di dialogo di selezione del tipo Scegliere il tipo di dato INT 8 Implementare un semplice counter in linguaggio ST come mostrato sotto E Main Hame Type Address Array int value Attnb ute Descriphon counter HT Auto Ho j z 0001 mmeg sinple counter 0003 counter counter 1 9 Per essere eseguito il programma Main deve essere assegnato ad un task Nella finestra Workspace cliccare col tasto destro sul task Slow e selezionare l opzio ne Add program Si apre la finestra pop up Object browser C Function blocks Functions E Global variables ni Tasks Fast Task properties I 10 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 10 Selezionare il progra
3. Type O Hexadecimal O Binary O Octal Decimal O Boolean 8 Infine si pu aggiungere una breve descrizione e poi confermare l operazione New variable EJ Name Sai T Group Array 0 3 limf Attribute AUTO tvass 1002 JEA Description Proportional gate Se si crea una variabile Mapped si dovr specificare l indirizzo della variabile durante la sua definizione Per fare ci seguire le indicazioni Cliccare sul tasto per aprire l editor dell indirizzo e inserire il valore desiderato IO ariable dedaration Dala lype UDINT i ca a Ts IPS Data block Lai sudindan HHE ET Locaion 170 data Hock Easa addi iz Unuzed Use vanades EHICDM CI 15 11 Othei data blicke sa A S Desziption 40 LogicLab manuale utente LOGICICAEB Yariable address Sutomalle address Size Location O Bit C Input C Byte 8 bit C Output Word 1E bit Memon Double word 32 bit Data block Index i Bo Selezionare dall elenco che LogicLab mostra l area di memoria che si vuole usare lo strumento sceglier automaticamente l indirizzo della prima posizione libera di memoria di quest area 1 D watiable dedaration Mame Dala lype REAL amp Gray Ge Ho Data bock HD p Subidas Locatii Eata addi Siza Degcriptor 5 2 1 4 MODIFICARE UNA VARIABILE GLOBALE Per modificare una variabile globale esistente 1 Aprire la
4. il tipo della variabile di output per esempio INT_TO_ REAL LogicLab fornisce un set di funzioni di conversione che evitano allo sviluppatore di specificare il tipo della variabile di input LogicLab manuale utente 177 LOGICICLAB Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi 178 TO_BOOL Conversione in BOOL booleano 1 Qualsiasi tipo numerico BOOL out TO_BOOL 0 out FALSE but TO BOOL 1 J out TRUE out TO BOOL 1000 J ut TRUE TO_SINT Conversione in SINT intero con segno di 8 bit 1 Qualsiasi tipo numerico SINT out TO SINT 1 J 7 out L out TO_SINT 16 100 J out 0 TO_USINT Conversione in USINT intero senza segno di 8 bit 1 Qualsiasi tipo numerico USINT out i TO USINI 1 Ji out 255 out TO_USINT 16 100 s out 0 TO_INT Conversione in INT intero con segno di 16 bit 1 Qualsiasi tipo numerico INT out TO_INTW I000 0 J out 1000 Out TO_INT 16 8000 J out 32768 TO_UINT Conversione in UINT intero senz
5. Track Min value Max value vJdiv Red cursor Blue cursor Note Variables window 138 LogicLab manuale utente LOGICICLAB The caption bar La barra Caption in cima alla finestra pop up mostra informazioni sulla posizione del trig ger nella quale vengono campionate le variabili elencate nella finestra Variables Il testo nel titolo ha il seguente formato ModuleName Location Dove Nome del programma funzione o blocco funzione dove il trigger ModuleName a stato posizionato Posizione esatta del trigger all interno del modulo ModuleName Se ModuleName in IL ST Location ha il seguente formato N1 Altrimenti se ModuleName in FBD LD diventa Location N2SBT BID N1 Istruzioni sul numero della riga N2 numero del network BT tipo di blocco operatore funzione blocco funzione etc BID identificatore del blocco La barra dei controlli Questa finestra di dialogo permette di controllare meglio il lavoro della finestra dei trigger grafici Una descrizione dettagliata delle funzioni di ogni controllo data nella sezione Controlli dei trigger grafici vedi 9 6 1 5 Area del grafico L area Chart include sei oggetti 1 Plot area che contiene la traccia attuale della curva delle variabili trascinate 2 Campioni da acquisire numero di campioni collezionati con la finestra gestore dei trigger 3 Cursore orizzontale il cursore viene identificato con una linea orizzontale Il valore d
6. __n F Fn ME Fest e i E Exer p Gibal viables 9 Running Glass F Hame Type SITA Inita He Ahribuie bisi 1 Fast i a var Mote nabied ADOL Mo FALEE Transition result la SI 2 WAR MotRunnme ACL Mo FALEE Transition resul REG 1 var Motetopo ed AGOL Mo FALBE Transition resul 4 Global wanabe ila aR i DINT Mo DI j TAuming fi Running AOOL Mo FALBE Transition result E VARLINPUT 0 anali AOL Mo FALGE 7 MarmeuT mn AGOL Mo FALBE Pra o dd E stre can 3 4 1 LA BARRA DOCUMENT La barra Document permette di passare da un editor aperto all altro cliccando semplice mente sul nome corrispondente Ha Fal stati _ lie Ep Gola variable punin eta Class P Mame Type Amay Intvalue Sftibute a l NotEnabled BOOL Mo o FALSE 2 WAR hotFun ning BdL ho FALSE 1 WSR hintaan rl AGI ha FAI SF si La Sult e ipa iii a Raadinp it l Waima or dt E y nY m ee n ma Fast E Stati E Exec I Global variables F tunning j j Si pu mostrare o nascondere la barra Document con l opzione del menu avente lo stesso nome nel menu View gt Toolbars LogicLab manuale utente 19 LOGICICLAB 3 4 2 IL MENU WINDOW 3 5 Il menu Window alternativo alla barra Document elenca tutti gli editor aperti e permette di passare dall uno all altro ipa Tools Hel pi Cascade Tile Arange lcong Close All 2 Stati 3 Eec 4 Global variables 5 Running
7. APPLICAZIONE Vicino allo stato della comunicazione c un altro piccolo riquadro che fornisce informazio ni sullo stato dell applicazione attualmente in esecuzione sul target device Quando lo stato di connessione connected lo stato dell applicazione assume uno dei seguenti valori No code nessuna applicazione eseguita sul target device LogicLab manuale utente 93 LOGICICLAB 8 3 Diff code l applicazione attualmente in esecuzione sul target device non la stessa di quella aperta nell IDE inoltre non disponibile nessuna informazione di debug in li nea con l applicazione i valori mostrati nella finestra watch o nell oscilloscopio non sono reali e la modalit debug non pu essere attivata Diff code Symbols OK l applicazione attualmente in esecuzione sul target device non la stessa di quella attualmente aperta nell IDE tuttavia sono disponibili alcune informazioni di debug per esempio perch l applicazione stata precedentemente scaricata dal target device dallo stesso PC il valore mostrato nella finestra watch o nell oscilloscopio sono reali ma la modalit debug non pu essere ancora attivata Source OK l applicazione attualmente in esecuzione sul traget device la stessa attual mente aperta sull IDE la modalit debug pu essere attivata SOURCE DK ESEGUI RE IL DOWNLOAD DELL APPLI CAZIONE Un applicazione PLC compilata deve essere scaricata al target d
8. 8 3 1 1 INTERROMPERE IL DOWNLOAD DEL CODICE SORGENTE AI fine di accelerare il ciclo di sviluppo si consiglia di disabilitare il download del codice sorgente deselezionare la voce Source code download nel menu Communication aae Tools Help n 49 h Source code download E Connect 3 Settings a Quando si ferma lo sviluppo dell applicazione possibile riattivare il download del codice sorgente cliccando sulla stessa voce del menu te ii elaliet lai TOO Help LET Source code download Ei Connect Settings dei T Quando ci si disconnette dal target device LogicLab controlla se l applicazione attualmen te in esecuzione sul target e il codice sorgente disponibile a bordo coincidono avvisandovi se non lo sono Source code not up to date A The application currently executing on the target device and the source code file downloaded to the target device do not match Disconnect anyway 8 3 1 2 PROTEGGERE IL CODI CE SORGENTE CON UNA PASSWORD Si consiglia di proteggere il codice sorgente scaricato sul target device con una password cos che LogicLab non aprir il progetto scaricato se la pasword inserita non sar corretta Aprire la finestra Project options menu Project gt Options e impostare la pas sword Frea mio Code generation Debug Buld events Project PLC sample g a mas 10 chars Version 6 example 1 0 su le
9. Live debug mode poe e Uprdavn O 118 LogicLab manuale utente 9 4 1 ANIMAZIONE SFC LOGICICLAB Come spiegato nella sezione di riferimento del linguaggio una POU SFC strutturata come un set di stati ciascuno dei quali attivo o inattivo a seconda del momento Una volta avviato questo strumento di debug specifico del linguaggio SFC anima i documenti SFC evidenziando gli stati attivi Animazione OFF TRUE T seriviv al T etri D own SI cele Animazione ON TRUE T scrivi ta T ctrl D own SI Nella colonna di sinistra mostrata una parte di un network SFC con il diagramma di animazione impostato su off Nella colonna di destra mostrata la stessa parte di network quando la modalit debug live attiva La figura della colonna di destra mostra che gli stati S1 e S3 sono attivi mentre Init S2 e S4 sono inattivi Notare che il manager di animazione SFC testa periodicamente lo stato di tutti gli stati e l utente non pu modificare il periodo di campionamento Per questo motivo pu capitare che uno stato rimanga attivo per un periodo di tempo troppo corto da essere visualizzato sul video Il fatto che uno stato non sia mai evidenziato non implica che l azione non venga eseguita ma potrebbe semplicemente significare che il rate di campionamento troppo lento per captare l esecuzione 9 4 1 1 DEBUG DI AZIONI E CONDIZIONI Come spiegato nel riferimento al linguaggio SFC uno step pu essere asse
10. LogicLab manuale utente 201 LOGICICLAB 11 5 1 4 OPERATORI DEL LINGUAGGIO ST Operazione Simbolo Precedenza Parentesizzazione PIU ALTA Analisi di funzioni lt fname gt lt arglist gt Complemento di negazione NOT Elevamento a potenza xX Modulo moltiplica dividi MOD o i F Addizione sottrazione Comparazione Se Pe Se 73 Uguaglianza Disuguaglianza lt gt AND Boolean AND or Exclusive Boolean or Boolean PIU BASSA 11 5 2 DICHIARAZIONI IN ST Tutte le istruzioni seguono le seguenti regole terminano con il punto e virgola a differenza di IL il ritorno a capo o una nuova linea di carattere sono trattati allo stesso modo di un carattere di spazio LogicLab non impone nessuna restrizione alla lunghezza massima delle istruzioni Le istruzioni ST possono essere divise in classi in rapporto alla loro semantica 11 5 2 1 ASSEGNAMENTI Semantica Le istruzioni di assegnamento rimpiazzano il valore attuale di una variabile a elemento singolo multiplo con il risultato del calcolo di un espressione L istruzione di assegnamento anche utilizzata per assegnare il valore che si vuole che una funzione produca ponendo il nome della funzione alla sinistra dell operatore di asse gnamento nel corpo di dichiarazione della funzione Il valore prodotto dalla funzione il risultato del calcolo pi recente di questo assegnamento Sintassi Un istruzione di assegnamento consiste in un riferimento del
11. None Trigger For events After I trigger possono essere avviati o stoppati con l apposito bottone Pei Dati Fissare Il numero degli aggiornamenti Se volete aggiornare le variabili la prima volta che la finestra sia avviata selezionare None e premere il bottone step singolo in caso contrario impostare il contatore ad 1 e selezionare For Se volete aggiornare le variabili per un numero di campioni X a partire dall attivazione della condizione di trigger impostare il contatore ad X e selezionare For Se volete che i valori siano aggiornati solo dopo un numero di campioni Y a partire dall at tivazione della condizione di trigger impostare il contatore ad Y e selezionare After Le impostazioni relative ai trigger e alle loro condizioni diventano attive quando il trigger viene fatto ripartire Guardare l accumulatore Come indicato nel capitolo Aggiornamento dei valori vedi 9 5 1 5 quando si inserisce un trigger su una linea di istruzione si stabilisce che le variabili nella relativa finestra di de bug saranno aggiornate ogni volta che il processore raggiunger questa posizione prima che l istruzione venga eseguita In alcuni casi per esempio quando il trigger posizionato prima di un istruzione ST pu essere utile conoscere il valore dell accumulatore Ci con sente di prevedere l esito dell istruzione che verr eseguita dopo che tutte le variabili nella finestra trigger saranno state aggiornate
12. Puig i FFO Tuf tai BaeTo6ti EriteTobri E FALL si Ebs il si gui cauti tbSschama ai J dorai ssaa eut ssut3 irr DID d ean eura IF sout5 gt 2047 THEH 1r TO_IBRTI valD i ELSIF sant Z046 THEN TOLINTI vslD i EHD_IF iE Analog cutput saut sirpi sirpi 4 Li p i JFC mtata logic z z m F A ADS Da 3a Da Paea z E L H E ted fi di I Cnds quadra Enda quadra nda quadra Diipa Praprocare try Global shared cosplet d Fi Frapronsmsirg Beni Sokpl st si Fraprocarrir beriz coxplatard Freppeoc ss 193 tihsessesd 1 oap laisi air xvabol Eilas L Applicaziani IESI al PP E EC ryan Eal sp latd Fasiirg targat gykbol fila L Applicsziomi IEC IEC p E cop La ts D vsrnit 5 D SFroPa alej Bad i Fino i Dea Paone Pandy Output window Library window Status bar LogicLab manuale utente 1 LOGICICLAB I paragrafi seguenti mostrano una panoramica di questi elementi 1 1 1 LA FINESTRA DI OUTPUT La finestra di Output il luogo in cui LogicLab mostra i suoi messaggi di output Questa finestra contiene quattro schede Build Find in project Debug e Resources x Output Freproce ssing Global shared completed Freprocessitig Menu completed Freproce ssing basic completed Freprocessing thermmodel completed Reading sy
13. Rev 4 0 Marzo 2012 LOGICICAE Manuale utente SOLUZIONI AXEL SOFTWAR AGE PER L AUTONAZIONE INDUSTRIRLE LOGIC TAE LogicLab manuale utente Rev 4 0 23 03 2012 Published by Axel S r l Via del Cannino 3 21020 Crosio della Valle VA Axel S r l 2010 All Rights Reserved Il LogicLab manuale utente Lal ii 1 1 2 1 1 3 1 1 4 1 1 5 LLG 1 1 7 2 2 2 255 em 3 2 sol 3 2 2 3 3 3 3 1 3 3 2 3 4 3 4 1 3 4 2 3 5 3 6 4 1 4 2 4 3 4 3 1 4 3 2 4 4 4 4 1 4 4 2 4 4 3 Contents Visione di insieme Area di lavoro La finestra di output La barra di stato La barra dei documenti La finestra watch La finestra delle librerie La finestra di lavoro Editor del codice sorgente Quick start Setup procedura Usare l I DE Un esempio piu complesso Usare l ambiente Personalizzazione del Layout Toolbars Mostrare nascondere le barre Spostare le barre Le finestre fisse Mostrare nascondere le finestre di strumenti Spostare le finestre di strumenti Lavorare con le finestre La barra document Il menu window Modalita schermo intero Opzioni d ambiente Gestire i progetti Creare un nuovo progetto Caricare il progetto dal sistema target Salvare il progetto Mantenere le modifiche al progetto Salvare in una diversa locazione Gestire i progetti esistenti Aprire un progetto esistente di LogicLab Modificare il progetto Chiudere il proge
14. Type Variable Name kp 5 2 2 VARIABILI LOCALI Le variabili locali sono dichiarate all interno di una POU programma funzione o blocco funzione il modulo l unico elemento del progetto che pu riferirsi ed accedere ad esse Le variabili locali sono elencate nell albero del progetto sotto alla POU che le dichiara solo quando la suddetta POU aperta per la modifica dove sono ulteriormente classificate secondo la classe a cui appartengono per esempio variabili input o inout E I Function blocks Ha chena Hl Input variables tl ii t i2 tF i3 Output variables tF ol l Local variables ud elapsedT E tim it Jh Stati Per creare modificare e cancellare le variabili locali occorre aprire la POU per modificare e usare l editor variabili locali 7 E LogicLab manuale utente 43 LOGICICAB Mame Project 49 Definiione E gi pepe Pmect tim Rii JJ Progam MAR elapsedT IOIHT Ho TMg Fad VAR INPUT i BODL Ho FALE z a VAR _ MPLIT i i BO OL He FALE ZI Wed VAR _ MPLIT J j BODL No FALE VAR OUTPUT d m BOOL He FALE 3 E Funchon blck i E Input varizbies E I Dup variables bi ol H Local variable ud capsed T inf h zii EE ai M A a Fare riferimento alla sezione corrispondente di questo manuale per ulteriori dettagli vedi paragrafo 6 6 1 2 5 3 TASK 5 3 1 ASSEGNARE UN PROGRAMMA AD UN TASK Leggere le istruzioni sottostanti per sape
15. pos sibile aggiungere alla finestra Watch tutte le variabili del progetto senza preoccuparsi di dove sono dichiarate 9 1 2 1 AGGIUNGERE UNA VARIABILE DA UN EDITOR DI CODICE SORGENTE PER LINGUAGGI TESTUALE Seguire la procedura seguente per aggiungere una variabile da un editor di codice sorgen te testuale come IL or ST alla finestra Watch selezionare una variabile cliccando due volte su di essa e trascinarla nella finestra Watch a ET e e a i sumi Eigri gow edium La stessa procedura funziona per tutte le variabili che si vogliono inserire 9 1 2 2 AGGIUNGERE UNA VARIABILE DA UN EDITOR DI CODICE SORGENTE PER I LINGUAGGI GRAFICI Seguire la procedura seguente per aggiungere una variabile da un editor di codice sorgen te grafico LD FBD o SFC alla finestra Watch 1 Premere il bottone Watch sulla barra FBD rasoi 2 Cliccare sul blocco che rappresenta la variabile che si vuole che sia mostrata nella finestra Watch E Main tI Test Address Init va Type Array 98 LogicLab manuale utente LOGICICAE 3 Apparir una finestra di dialogo che elenca tutte le ricorrenze di finestre di debug at tualmente esistenti chiedendo quale debba ricevere l oggetto sul quale si ha appena cliccato Debug windows list Symbol to add out Oscilloscope Per mostrare la variabile nella finestra Watch premere Watch e poi OK Debug windows list Sembol to add out Debug windows Os
16. 3 C Structures EEPROM Parameters Init 82 LData Pai Status variables Main r actual A Enums 5 Function blocks F max amp BIOS Parameters ti Schema F min El Menu h Stati E Enumerations amp B To Mapping E te Input variables a C SubRanges A Alarms 8 Local variables untzi gt Help Q Actions A Macro Ezec Initialize S C Transitions Ti NotEnabled t NotRunning Ti NotStopped Ti Running 5 Functions Wait 5 0 Global variables CI Automatic variables a 1 0 variables Onda quadra period f tau e valueFilt r valueRef Constants J Retain variables Tasks Timed H Fast Background H Main Boot AT 9 Ii m al E tei POM 1 1 6 1 PROGETTO Il pannello Project contiene una serie di cartelle Program Function blocks Functions ciascuna cartella contiene le Program Ora ganization Units abbreviato in POUs vedi paragrafo 5 1 del tipo specificato nel nome della cartella Global Variables ulteriormente suddiviso in Variables I O Variables Con stants e Retain Variables Ogni cartella contiene le variabili globali del tipo specifi cato nel nome della cartella vedi paragrafo 5 2 Tasks questa voce elenca i task del sistema e i programmi associati ad ogni task vedi paragrafo 5 3 1 1 6 2 DEFINIZIONI Il pannello Definitions contiene le definizioni di tutti i tipi di dati definiti dall utente come le st
17. I commenti dell utente sono delimitati all inizio e alla fine dalle combinazioni di caratteri speciali and Icommenti sono permessi in qualunque parte del programma e non hanno alcun significato semantico o sintattico in nessuno dei linguaggi definiti da questo standard L uso di commenti nidificati per esempio NESTED segnalato come errore 11 1 2 TI PI DI DATI ELEMENTARI Un numero di tipi di dati elementari ovvero predefiniti sono resi disponibili da LogicLab tutti compatibili con lo standard IEC 61131 3 Nella tabella seguente sono descritti i tipi di dati elementari la parola chiave per ciascun tipo di dato il numero di bit per elemento di dati e la gamma di valori per ciascun tipo di dato Keyword Datatype Bit Range BOOL 0 to 1 SINT Shortinteger 8 128 to 127 USINT Unsigned short integer 8 0 to 255 INT 32768 to 32767 LogicLab manuale utente 167 LOGICICAB Keyword Datatype Bit __ Range UINT 0 to 65536 DINT 27 to 2 1 UDINT 0 to 23 BYTE Bit string oflength 8 8 WORD Bit string of length 16 16 _ DWORD Bit string of length 32 32 __ REAL Realnumber 32 3 40E 38 to 3 40E 38 STRING String of characters Nota la reale implementazione del tipo di dato BOOL dipende dal processore del target device per esempio lungo 1 bit per i device che hanno un area bit indirizzabile 11 1 3 TIPI DI DATO DERI VATI I tipi di dato derivat
18. None Trigger For After bi SHR a 16 04 e SHR d 16 04 Applicare la stessa procedura a tutte le variabili che si vogliono controllare 9 5 2 10 RIMUOVERE UNA VARI ABI LE DALLA FINESTRA TRIGGER Se si desidera che una variabile non venga visualizzata pi nella finestra trigger selezio narla cliccando sul suo nome una volta quindi premere il tasto Del 9 5 2 11 USARE I CONTROLLI Questo paragrafo tratta i controlli della finestra trigger che consentono di visionare me glio il funzionamento dello strumento debug per avere maggiori informazioni sul codice interessato Lo scopo principale dei controlli della finestra trigger che consente di definire maggiori limiti sui controlli cos che le variabili nella finestra Variables vengano aggiornate quan do il processore raggiunge la posizione del trigger e questa condizione soddisfatta 134 LogicLab manuale utente LOGICICLAB Abilitare i controlli Quando si imposta un trigger tutti gli elementi nella finestra Contro sono disabilitati STe Oni 0 Condition al Hone Trigger Far events o After Infatti non possibile accedere ai controlli ad eccezione del display Accumulator fino a quando almeno una variabile verr trascinata nella finestra Debug Quando questo accadr verr avviato automaticamente il trigger e la finestra Controls cambier come mostrato nell immagine seguente Ac Cnt 391 Condition
19. OUT TRUE OR FALSE OUT 1651234 OR 16 5678 OUT FALSE OUT 16 567C XOR XOR logico se input 0 e input 1 sono entrambi BOOL altrimenti XOR bit a bit 2 Tutti i tipi tranne il tipo STRING Tutti i tipi tranne il tipo STRING Lo stesso degli input OUT TRUE OR FALSE OUT 16 1234 OR 16 5678 OUT TRUE OUT 16 444C NOT Negazione logica se l input BOOL altrimenti NOT bit a bit 1 Tutti i tipi tranne il tipo STRING Lo stesso degli input OUT NOT FALSE OUT NOT 16 1234 OUT TRUE OUT L 6 EDCB LogicLab manuale utente LOGICICLAB Funzioni di selezione SEL Descrizione Selezione tra due input Numero di operandi 3 Tipo di dato input BOOL Qualsiasi Qualsiasi Tipo di dato output Lo stesso dell input selezionato OUT SEL G FALSE INO X IN1l 5 Esempi OUT X MAX Descrizione Selezione del valore massimo Numero di operandi 2 estendibile Qualsiasi tipo numerico Qualsiasi tipo numerico Qualsiasi tipo numerico Tipo di dato output Stesso tipo dell input massimo Tipo di dato input Esempi OUT MAX 8 120 1000 OUT 120 MIN Descrizione Selezione del valore minimo Numero di operandi 2 estendibile Qualsiasi tipo numerico Qualsiasi tipo numerico Qualsiasi tipo numerico Tipo di dato output Stesso tipo dell input minimo Esempi OUT MIN 8 120 1000 OUT 1000
20. Per aggiungere l accumulatore alla finestra dei trigger cliccare sul bottone Accumulator display Definire una condition Questo controllo consente all utente di impostare una condizione sulle occorrenze di un trigger Di default questa condizione impostata a TRUE e i valori nella finestra debug sono aggiornati tutte le volte che il gestore della finestra attivato Se volete una restrizione sul meccanismo degli aggiornamenti potete specificare una condizione cliccando sull apposito bottone d LogicLab manuale utente 135 LOGICICLAB Premendo il bottone si apre una finestra di testo dove poter scrivere il codice IL che im posta la condizione Trigger condition Una volta scritta la condizione premere il bottone 0K per istallarla o premere il bottone Esc per cancellare l operazione Se si sceglie di istallarla il valore nella finestra debug aggiornato tutte le volte che si attiva il gestore della finestra e le condizioni definite dall utente sono vere Una espressione semplificata della condizione appare ora nel controllo Condition AGT 100 Ci Per modificarla premere nuovamente sul bottone indicato Lal Appare la finestra di testo contenente il testo scritto precedentemente e che potete ora modificare Per rimuovere completamente una condizione definita dall utente eliminare l intero codi ce IL nella finestra di testo e premere OK Dopo l esecuzione della condizione l accumulatore d
21. Tal TS rin vale Max val 3 Apparir una finestra di dialogo che elenca tutte le ricorrenze di finestre di debug attualmente esistenti chiedendo quale debba ricevere l oggetto sul quale si appena cliccato Debug windows list Sombol to add vwalueFilt Debug Wadi Watch Oscilloscope Selezionare Oscilloscope e premere OK Il nome della variabile ora visualizzato nella colonna Track La stessa procedura si applica a tutte le variabili che si vogliono introdurre Una volta inserite nell Oscilloscopio tutte le variabili che si vogliono visualizzare cliccare sul tasto Se ect Move della barra FBD il cursore torner alla sua forma originale 9 2 2 3 AGGIUNGERE UNA VARIABILE DA UN EDITOR DI VARIABILI Per aggiungere una variabile all Oscilloscopio selezionare il record corrispondente dell e ditor variabili e poi prenderlo e trascinarlo nell Oscilloscopio Sr Pret E TueFlter Usciltacope ATAY Initval 1 MAR umi REAL ho D 2 MAR vimi REAL hlo D 3 VAR Den REAL No D hi i ta ANEL gt A l j n PDA FEAL p h i OH 5 VAR IHPLIT i Tau REAL No i E MARJI HPLT 2 Ta REAL ho Il FP MAR OUTPUT mo y REAL Mo D o premere il tasto F10 e scegliere Oscilloscope dalla lista di finestre di debug che com pare LogicLab manuale utente 107 LOGICICLAB Debug windows list Symbol to add yt Debug windows Watch E scillazco pe 9 2
22. Trigger Caption bar La barra Caption della finestra pop up mostra informazioni sulla posizione del trigger che provoca l aggiornamento della finestra delle Variables quando raggiunta dal proces sore Il testo nella barra Caption ha il seguente formato Trigger n X at ModuleName Location 122 LogicLab manuale utente LOGICICLAB dove X Identificatore di trigger Nome del programma funzione o blocco funzione dove il trigger posizionato Posizione esatta del trigger all interno del modulo ModuleName ModuleName Se ModuleName in IL Location ha il seguente formato N1 Altrimenti se il ModuleName in FBD diventa N2 BT BID Location dove numero di linea dell istruzione N1 N2 numero network BT etc tipo di blocco operando funzione blocco funzione BID identificazione del blocco Sezione controlli Questa finestra di dialogo consente all utente di controllare meglio il refresh della finestra di trigger per ottenere maggiori informazioni sul codice Una descrizione dettagliata delle funzioni di ogni controllo data nella sezione controlli Trigger window vedi 9 5 2 11 In tutti i comandi tranne Ac il bottone Accumulator display non accessibile fino a quando almeno una variabile trascinata dentro la finestra debug Sezione variabili La parte pi bassa della finestra Debug una tabella composta da una riga per ogni va riabile trascinata dentro Ogni riga ha qua
23. a Symbol Type mm CHT_1 ENABLE TRUE BOOL SPLE E PROVASTRU STRUTTURA PLC w REALE 0 564264 REAL PLi INTERO INT PL cnT_0 CONTATORE PLC 0 CONTATORE PLE a ENABLE FALSE BOOL PLE RESET FALSE ECOL PLE COUNTER 0 HINT PLC SED CONTATORE PLC SEC CONTATORE PLC i CONTATORE PLC l La 1 1 5 LA FINESTRA DELLE LI BRERI E La finestra Library contiene una serie di pannelli diversi che rientrano nelle categorie spiegate nei paragrafi seguenti E possibile scegliere la modalit di visualizzazione cliccando il tasto destro del mouse Nella modalit View list ciascun elemento rappresentato dal nome e dall icona In vece nella modalit View details appare una tabella ogni riga della quale associata ad uno degli elementi inseriti Quest ultima modalit mostra inoltre il Type Operatore Funzione e la descrizione di ciascun elemento Cliccando col tasto destro uno degli elementi di questo pannello e cliccando successi vamente Object Properties nella finestra di dialogo appare una finestra contenente ulteriori informazioni sugli elementi selezionati tipi di input e output supportati nome dei pins di input e output ecc 1 1 5 1 OPERATORS AND STANDARD BLOCKS Questo pannello elenca gli elementi del linguaggio base come gli operatori e le funzioni definiti dallo standard IEC 61131 3 Ix AES Function Absolute value a acos Function Arccosine ADC Operat
24. do sul suo nome quindi premere il tasto Del 9 6 2 10 USARE I CONTROLLI Questo paragrafo tratta i controlli della finestra dei trigger grafici che permette di miglio rare il controllo del lavoro dello strumento debug in modo da ottenere ulteriori informa zioni sul codice sotto controllo Abilitare i controlli Quando si imposta un trigger tutti gli elementi sulla barra Contro sono abilitati Potete iniziare l acquisizione del dati cliccando il bottone Start graphic trace acquisition E lai L LogicLab manuale utente 151 LOGICICLAB Se si definisce una condizione che attualmente falsa l acquisizione dei dati non parte anche se si preme l apposito pulsante AI contrario una volta che la condizione diventa vera l acquisizione inizia e continua fino a quando non viene rilasciato il bottone Start graphic trace acquisition indipen dentemente dalla condizione che sia ancora vera o no Se si rilascia il bottone Start graphic trace acquisition prima che tutti i campioni necessari siano stati acquisiti il processo di acquisizione si ferma e tutti i dati raccolti saranno persi Definire una condizione Questo controllo consente all utente di impostare una condizione su quando iniziare l ac quisizione Per impostazione predefinita questa condizione impostata a true e l acqui sizione inizia non appena si preme il bottone Enable Disable acquisition Da questo momento il valore delle variabili nella finestra
25. premere Comment sulla barra FBD 6 4 3 ETICHETTARE I NETWORK Si pu modificare l ordine di esecuzione usuale dei network attraverso un istruzione jump che trasferisce il controllo del programma ad un network etichettato Per assegnare un e tichetta ad un network cliccare due volte il tasto grigio in rilievo che porta il numero del network sulla sinistra A N Ci far apparire una finestra di dialogo dove sar possibile digitare l etichetta che si vuole associare al network selezionato Network label x Mew network label Laber E Ok Premendo OK l etichetta sar stampata nell angolo in alto a sinistra del network selezio nato Labelx 6 4 4 INSERIRE E CONNETTERE I BLOCCHI Questo paragrafo mostra come costruire un network Aggiungere un blocco al network vuoto con una delle seguenti operazioni Cliccare 0Object gt New nel menu Scheme Premere sul tasto New block nella barra FBD ci far comparire una finestra di dialogo che elenca tutti gli oggetti del progetto scegliere poi una voce dalla lista Se il blocco una costante un return statement o un jump statement si pu semplicemente cliccare sui tasti corrispondenti nella barra FBD Trascinare l oggetto selezionato nella posizione desiderata Per esempio le variabili glo bali possono essere prese dalla finestra Workspace mentre gli operatori standard e le funzioni incorporate possono essere trascinate dalla finestra Libraries mentre le
26. se eviden ziata permette la ricerca della stringa a cui l oggetto si riferisce 5 Spuntare Match whole word only per ricercare solo la parola per intero 6 Spuntare Match case per effettuare la ricerca facendo distinzione tra Maiuscole e Minuscole 7 Premere Find per avviare la ricerca altrimenti cliccare su Cancel per abbandonare 62 LogicLab manuale utente LOGICICLAB Find in project Filters Program Variables User Types Function blocks Description Function Types Match whole word only batch case I risultati verranno riportati nella casella Find in project della finestra Output 1 Globa sarnshles t El Tasks ki Bu d Findin projeci Dewa 5 6 LAVORARE CON LE ESTENSIONI DI LOGICLAB La finestra Workspace di LogicLab potrebbe includere una sezione i cui contenuti dipendo no completamente dal target device con cui IDE sta interagendo il pannello Resources Se il pannello Resources visibile si pu avere accesso ad alcune componenti aggiuntive relative al target device elementi di configurazione schemi wizard e cos via RIE Ai sg Ea Project S Definitions 3 Resguces aAA ar Pe e ia A I E ao CheckSFC Definitions 2 TypeDefs Structures I Frnraeratitma Le informazioni relative a questi componenti possono essere trovate in un documento separato fare riferimento al fornitore dell hardware per i dettagli L
27. 1 DEFI NI ZI ONI Una transizione rappresenta la condizione con cui il controllo passa da uno o pi step precedenti la transizione ad uno o pi step successivi lungo il link diretto corrispondente La transizione rappresentata come un quadratino grigio sul link diretto verticale La direzione di evoluzione che segue i link diretti dalla parte inferiore dello step prece dente verso la parte superiore dello step successivo 11 6 2 2 CONDI ZIONI DI TRANSI ZI ONE Ogni transizione ha una condizione di transizione associata che il risultato del calcolo di un espressione Booleana singola Una condizione di transizione sempre true rappresen tata dalla keyword TRUE mentre una condizione di transizione sempre false simbolizzata dalla keyword FALSE Una condizione di transizione pu essere associata con una transizione attraverso uno dei seguenti mezzi Rappresentazione Descrizione TRUE Ponendo la costante Booleana appropriata TRUE ni FALSE adiacente al link diretto verticale LogicLab manuale utente 209 LOGICICLAB Rappresentazione Descrizione Dichiarando una variabile Booleana il cui valore VarMame o x i determina se la transizione e verificata Scrivendo un segmento di codice in uno dei linguaggi ProgMame supportati da LogicLab tranne SFC Il risultato H dell analisi di un codice di questo tipo determina la condizione di transizione La visibilit di un nome di transizione locale alla POU in cu
28. 2 4 AGGIUNGERE UNA VARIABILE DALL ALBERO DEL PROGETTO Per aggiungere una variabile all Oscilloscopio selezionarla nell albero del progetto e poi prenderla e trascinarla B E Funziion blocks Ti Schema ta Stai B Funciione E wat B E Gbbal vansbles J Aulomate vansbles di fresFiurCounle Z amp nsbg cul 3 Pei LI vansbles 4 Ords queds Tr pano r tau r Lr vabieftel D Constant L Aetan varizhies H ER Taws B Frat o premere il tasto F10 e scegliere Oscilloscope dalla lista di finestre di debug che com pare Debug windows list Symbol to add valueFilt Debug windows Watch CUscilloscope Cancel 9 2 3 ELIMINARE UNA VARIABILE Per rimuovere una variabile dall Oscilloscopio selezionarla cliccando su di essa e premere il tasto Del 9 2 4 VARIABILI DI ESEMPIO 9 2 4 1 OPERAZIONE NORMALE Considerare l esempio seguente ai L E 108 LogicLab manuale utente LOCC E Fast E TusFiter Dsciossope x o IO ANSA a o S FDF ilber E na i BEL pela TusFilter our gt 9 _U vil q Vili _ _ e and bia m fisc ValueRei gt i i ani Ta L Binar counter on outputs 8 to 16 ba Ye bsp o TO_USINT ExtaToBi byte Il manager dell Oscilloscopio legge periodicamente il valore delle variabili dalla memoria Tuttavia quest azione avviene in modo asincrono quindi pu succedere che un task a pr
29. Debug campionato tutte le volte che si verifica il trigger Per specificare una condizione aprire la scheda Condition della finestra di dialogo 0p tions quindi premere il seguente bottone I Si apre una finestra di testo dove poter scrivere il codice IL che imposta le condizioni Trigger condition LD a GT 100 Una volta finito di scrivere il codice della condizione premere il bottone 0K per installare o premere il bottone Esc per cancellare Il campionamento non partir fino a quando il bottone Start graphic trace acquisition sar premuto e le condizioni definite dall u tente saranno vere Un espressione semplificata della condizione appare ora nel controllo Condition A GT 100 la Per modificarla premere nuovamente il relativo bottone I La finestra di testo appare contenente il testo originariamente scritto che potete ora modificare Per rimuovere completamente una condizione definita dall utente premere nuovamente sul pulsante menzionato eliminare l intero codice IL nella finestra di testo quindi premere 0K 152 LogicLab manuale utente LOGICICLAB Dopo l esecuzione della condizione l accumulatore deve essere di tipo Boolean TRUE o FALSE in caso contrario si verifica un errore del compilatore Possono essere usate nel codice della condizione solo variabili globali e le variabili trascinate della finestra Vale a dire che tutte le variabili locali al modulo dove il trigger stato or
30. Funcom Bick Fiuinction Hozka LOGICICAE fiu Desciplioni Hitabe reseldorminoani Bitabie ist siommeni Comais a byle lam bils Dompig a Word Fom TE biis Comonez a sori from 2 pero O ype ipfa Fallmo s dos delecto D FF dala timer OH dela bmer Puze oms sico A kig adoe detecto Epika tyte into bite A Spia siro ite bis Spia Word ito buo hjera Object list mostra tutti gli oggetti filtrati La lista pu essere ordinata in maniera ascen dente o discendente cliccando sull intestazione della colonna E inoltre possibile ordinare gli oggetti per Name Type or Description Facendo doppio click su un oggetto l utente pu eseguire le operazioni di default associa te le azioni sono le stesse delle azioni dei bottoni di 0K Import object o Open source Quando permessa la selezione multipla degli oggetti sono visibili i bottoni Select all e Select none E possibile selezionare tutti gli oggetti cliccando sul bottone Select all Select none deseleziona tutti gli oggetti I pulsanti sono abilitati se almeno un oggetto selezionato nella lista F Enie giard E JERE e eF TRIG Fauna F TOR E MLIE Type Funoelotre una tone grcelsn dock Furnchom block Fiuncliofi Funcione una tore une lan blocks Fiir lidi 1 e fa 104 Function blocks nr Hat Ea Furihan blocks Furlan blocks Furncion Heck fe Li m mg black N fe ed
31. Hame L Hame Operslo reco b EYTE ut sposi lipacsliona a DIHT Lies snsbil di AD Basic lype La IHT F REAL ei SINT lets TRING ked LICH HT fui INT LogicLab manuale utente Type Eac toe Basic types Basic tnes Basic types Baic types Bajc types Basic tpoes Basic bons Basic types Barictpper Basir tes LOGICICLCAEB se si vuole definire un alias per un array scegliere la dimensione dell array 4 Inserire una descrizione significativa se lo si desidera e confermare l operazione Mew Typedef Name DINTS_T Type USINT Init alue Description Sbit unsigned integer Cancel __ OK n 5 4 1 2 MODIFICARE UN TYPEDEF Le typedef del progetto sono elencate sotto la cartella Typedefs Per modificare una type def basta cliccare due volte sul nome E n ga SSL Fa Definitions al E FicExample Definitions E E TypeDef LITE T Structures 5 4 1 3 CANCELLARE UN TYPEDEF Per cancellare una typedef seguire la seguente procedura 1 Cliccare col tasto destro sul nome della typedef e scegliere Delete dal menu conte stuale EA EF Project Definitions II E it Peano Definitions E C TypeDefz EF i Structures Properties T Enumeratio F e e E Maor 2 Confermare la scelta gt Delete the selected PLC Object ii Type Typedef Mame UINTS_T 5 4 2 STRUTTURE I paragrafi seguenti mostrano come ge
32. IL PROGETTO Per modificare un elemento di un progetto bisogna prima aprire questo elemento clic cando due volte sul suo nome che si pu trovare navigando la struttura ad albero della linguetta di navigazione del progetto sulla barra Workspace Cliccando due volte sul nome dell oggetto che si vuole modificare si apre un editor coe rente con il tipo di oggetto per esempio quando si clicca due volte sul nome di una POU di un progetto viene mostrato l appropriato editor del codice sorgente cliccando due volte il nome di una variabile locale viene mostrato l editor delle variabili E importante notare che LogicLab impedisce di applicare modifiche agli elementi di un progetto quando persiste almeno una delle seguenti condizioni Non possibile modificare alcun oggetto del progetto in modalit debug Non possibile modificare un oggetto di una libreria inclusa mentre si pu modificare un oggetto importato da una libreria Il progetto aperto in modalit sola lettura vedere progetto 4 4 3 CHIUDERE IL PROGETTO 4 5 Si pu terminare la sessione di lavoro sia chiudendo esplicitamente il progetto sia uscen do da LogicLab In entrambi i casi quando ci sono modifiche non ancora salvate su file LogicLab richiede di scegliere se salvare o meno tali modifiche ne Save current project 7 Per chiudere il progetto selezionare la voce Close project dal menu File LogicLab mo stra la Welcome page permettendo di
33. In aggiunta questo menu fornisce dei comandi che permettono di rendere automatiche alcune mansioni base come la chiusura di tutte le finestre MODALITA SCHERMO INTERO Per facilitare la codifica dell applicazione potrebbe essere utile passare alla modalit schermo intero In questa modalit l editor del codice sorgente estende le proprie di mensioni a tutta l area di lavoro rendendo pi semplice l attivit di modifica del codice soprattutto quando sono coinvolti linguaggi di programmazione grafici LD FBD e SFC Si Ph LE hr Auel Doblo Cossa ie visite rd radi Hd Vi par fm Ea SE ng E Fiara p Tri iii irop iraj ma lr aE Curri im Fas ap L Fin inn mb Mir fa Le Mesa HER ag i k 7 i irta Ta dpi _L o UCI Sii i i E z5 ia n il ue la spes bel um _ E possibile attivare e disattivare la modalit schermo intero con l opzione Full screen del menu View o col comando corrispondente della barra Main Edit RIE Proiect Debug Communicatio 1 a Toolbars bol Tool windows k El la E Ful SE Ci e E oe peple Project C Programs EA Fast nit lain 20 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 3 6 OPZIONI D AMBI ENTE Cliccando su Options nel menu File appare una finestra di dialogo multi tab che per mette di personalizzare alcune opzioni di LogicLab General Salvataggio automatico se la casella Enable Autosave sel
34. LogicLab manuale utente 17 LOGIC CAES 3 3 2 SPOSTARE LE FINESTRE DI STRUMENTI Per muovere una finestra strumento cliccare sul suo nome nella parte alta della finestra e quindi prenderla e trascinarla a destinazione lwah Xx Dastrptian Description P RA ct ANSE l X FFD la i ri va q 1 DUI ik sefil jerit x x wach x tion value i addhon bilvease AND 3 Bia bs S la N Symbol Value T ank srt oY ta vaus liz cosine je diesion isponerta Basic tremmedel idal gt E possibile rendere mobile la finestra strumento cliccando due volte sul suo nome pre mendo il tasto CTRL o spostando la finestra strumento dai bordi della finestra principale DS x em ss Gala Symbol Symbol Type Una finestra strumento pu essere ridimensionata cliccando e trascinando i suoi bordi fino al raggiungimento della dimensione desiderata X Watch x X Watch x E 68 fa la erae e fra la Symbol Value Type Location A w 18 LogicLab manuale utente LOGIC TAES 3 4 LAVORARE CON LE FI NESTRE LogicLab permette di aprire numerosi editor di codice sorgente cos che lo spazio di lavo ro potrebbe risultare piuttosto disordinato Si pu facilmente navigare attraverso queste finestre grazie alla barra Document e al menu Window VENERE 1006 Hop x F Cascade nis re Arange leone
35. Main Functions Function blocks H Global variables C Functions FEE Tasks C Global variables Eal Tasks 2 Cliccare due volte sul nome dell oggetto che si vuole modificare L editor relativo si aprir permettendo di modificare il codice sorgente della POU EA Project a Definitions dee ER Project End Definitions Name Type A S El PicExample Project ES PlcExample Project 1 counter INT Aut E Programs Programs E amp E Ma EJ Function blocks Function blocks Functions Functions H C Global variables C Global variables E Tasks EF Tasks simple counter counter counter 34 LogicLab manuale utente LOGIC TAEK Per cambiare il nome della POU 1 Aprire l editor Object properties del menu contestuale che appare cliccando col ta sto destro sul nome della POU nell albero del progetto altrimenti selezionare la voce del menu Project corrispondente E Project 4 Definitions E Progetto FicExample E Programs mm Function Edit source D Funzioni E Global vs Li Autor Duplicate program i HO x Cielete program a Eohi M5 Petai Export program to library ur E Tasks Ba Program propettie Copy name Chrl C Crypt 2 Modificare il nome dell oggetto e confermare Object properties Object name M ainProg Properties Description O oo o To PROGRAM Code type CAT Cancel Infine potete creare una cop
36. Rimuove il pin pi a destra della transizione pin divergente selezionata Add convergent Aggiunge un nuovo pin alla transizione pin convergente selezionata Remove convergent Rimuove il pin pi a destra della transizione pin convergente selezionata Add simultaneous Aggiunge un nuovo pin alla transizione simultanea divergent pin divergente selezionata Remove Rimuove il pin pi a destra della transizione simultaneous simultanea divergente selezionata divergent pin Add simultaneous Aggiunge un nuovo pin alla transizione simultanea convergent pin convergente selezionata Remove simultaneous convergent pin Rimuove il pin pi a destra della transizione simultanea convergente selezionata ST eT a fa e EE ie e E le Aumenta la distanza tra i due pins pi a destra della transizione corrente per permettere al subnet SFC collegato al pin di destra di contenere rami divergenti I Shift pin right l 164 LogicLab manuale utente LOGIC CAE Bottone Descrizione Diminuisce la distanza tra i due pins pi a destra 11 Shift pin left ci i della transizione correntemente selezionata Permette all utente di creare una nuova azione da associare ad uno degli stati Premendo questo New action code tasto LogicLab chiede quale linguaggio si desidera utilizzare per implementare la nuova azione e apre l editor corrispondente Permette all utente di scrivere il codice da associare ad una del
37. Select target LOGICICLAB Descrizione Se selezionato mostra la barra Force I 0 altrimenti la nasconde Se selezionato mostra la finestra Workspace chiamata anche finestra Project altrimenti la nasconde Se selezionato mostra la finestra Libraries altrimenti la nasconde Se selezionato mostra la finestra Qutput altrimenti la nasconde Se selezionato mostra la finestra Oscilloscope altrimenti la nasconde Se selezionato mostra la finestra Watch altrimenti la nasconde Espande la finestra del documento attivo a tutto schermo Premere Esc per tornare alla normale interfaccia di LogicLab Se selezionato mostra una griglia sullo sfondo di codice sorgente grafico Descrizione Apre un altro menu che permette di creare una nuova POU o dichiarare una nuova variabile globale Copia l oggetto correntemente selezionato nel Workspace Incolla l oggetto precedentemente copiato Duplica l oggetto correntemente selezionato nel Workspace e chiede di digitare il nome della copia Cancella l oggetto correntemente selezionato Come spiegato sopra necessario eseguire il comando Save project per eliminare definitivamente un documento dal progetto Mostra le propriet e la descrizione dell oggetto correntemente selezionato nel Workspace Apre l Object browser che permette di navigare tra gli oggetti Chiede se si vogliono salvare le modifiche poi lancia il compilatore di LogicLab Ricompila il progetto Genera
38. T kiniiner IHT ita Analog outs Mo AL CONSTANT 6 LogicLab manuale utente 2 1 LOGICICAEB QUI CK START Questo capitolo una guida che vi introdurr passo per passo all uso dell ambiente di sviluppo LogicLab Sarete guidati attraverso tutti i compiti che dovrete assolvere per gestire e monitorare una semplice applicazione PLC Gli esempi di questo capitolo si riferiscono ad un target virtuale VPLCI che installato insieme a LogicLab durante la procedura di setup SETUP PROCEDURA Per installare LogicLab seguire la semplice procedura seguente 1 Chiudere tutte le applicazioni in funzione sul sistema 2 Aprire il file di esecuzione di setup di LogicLab e seguire le istruzione indicate nel setup wizard E Setup AwelLogicLab 26 0 9 Welcome to the Axel LogicLab 2 0 0 9 Setup Wizard This val irclal sel PC Toar Logilab 28 0 9 on you comptar li is recommended that soy dose all ohe applicators before conlinung Click H est to continue or Cancel to eil Sabup L Nets Cancel F La procedura di setup aggiunge il seguente menu Start di Axel PC Tools i LogicLab 2 _ B Logiclab sd SimuLab i Uninstall LogicLab 2 La cartella di LogicLab nel file system ha la seguente struttura 4 Axel PC Tools gt di Catalog gt di Common 4 LogicLab2p0 de Docs gt di templates gt di SampleProjects gt SimuLab LogicLab manuale utente 7 LOGICICAB 2 2 USARE L IDE Le segu
39. Tipo di dato input LIMIT Limita input 0 ad essere uguale o maggiore di input 1 e uguale PESCNZIONE o minore di input 2 Numero di operandi 3 Tipo di dato input Qualsiasi tipo numerico Qualsiasi tipo numerico Qualsiasi tipo numerico Tipo di dato output Lo stesso degli input OUT LIMIT IN 4 MI i 0 MX 5 Jy OUT 4 Esempi OUT LIMIT IN 88 MN 0 MX 5 OUT 5 OUT LIMIT IN 1 MN 0 MX 5 OUT 0 MUX Descrizione Multiplexer Seleziona uno degli N input in base al valore dell input K Numero di operandi 3 estendibile Qualsiasi tipo numerico Qualsiasi tipo numerico Qualsiasi tipo numerico Tipo di dato output Lo stesso dell input selezionato Esempi OUT MUX 0 A B C Jy OUT A Tipo di dato input LogicLab manuale utente 187 LOGICICLAB Funzioni di comparazione Questo tipo di funzioni pu essere utilizzato per comparare stringhe se la funzionalit supportata dal target Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi 188 GT Pi grande di Restituisce TRUE se input 0 gt di input 1 altrimenti FALSE 2 Tutti i tipi tranne BO
40. Waadles i 2000 Variable i aoutl Varia bles eda lenta Lino Wariatlesi Lili dani Varlables Ur p Variables Uther lileiz i invi Variablea Meine n d Mi npolD Vanables i t LT nipti Yarables localon Tanget br inci variables T inci Variables Libiaiy sul I npl4 Worinbles i pla Vanables a Fu aah Lasala salle a li sertpoes FiaWibilioes Yasiyo All Calci al Select norne Librerie Completa il grado di specificazione di una ricerca sugli La oggetti contenuti nelle librerie II valore di questo controllo Funzioni o a su i e rilevante solo se il filtro Symbol location e impostato su Library Insieme di valori All librarynamel libraryname2 validi All mostra gli oggetti contenuti in una libreria qualunque Uso LibrarynameN mostra solo gli oggetti contenuti nella libreria chiamata librarynamen Applicabile a Tutti i tipi di oggetto LogicLab manuale utente 55 LOGICICAEB Ubieet hker W Froprame Unam Furciin Eits a Furchans Haah W Usertince Elarrlerd lutirnir Larak sa salile O Folkia Checkail Checbmone Other lilete Hume Localon ER zai nepe e p i E po bolya Deme biegli Tipi di variabili HaTe F fiT te E EiToWord F HyleT ohil fd Bute cord TFF TRIG Fo T Pue ALTAIG RS TF SF F10F TON worciToBil TPwWadToByte bpesti Hino Type Funciare Funitione Furclon Hocka Funclha
41. Watch nella barra FBD aj Il cursore diventer come il seguente Ora possibile fare clic sul blocco che rappresenta la variabile che desiderate venga vi sualizzata nella finestra trigger Nell esempio che stiamo considerando cliccare il blocco Lia Appare una finestra di dialogo con l elenco di tutte le istanze correnti esistenti della fine stra debug e chiede quale deve ricevere l oggetto che avete appena cliccato LogicLab manuale utente 129 LOGICICAB RE Cnt Condition Trigger Symbol to add k Debug windows Watch Oscilloscope Trigger n 0 at MAINFED 3 0 3 vili AI fine di visualizzare la variabile k nella finestra trigger selezionare il suo riferimento nella colonna Debug windows poi premere 0K Il nome della variabile ora stampato nella colonna Symbol II IU Trigger n 0 at MAINFED 3 0 3 m c Crt 53 condito CA None Tigger For H events After Value i Applicare la stessa procedura per tutte le variabili che si vogliono controllare Una volta aggiunte alla finestra Graphic watch tutte le variabili che si vogliono osservare potete premere il bottone con il cursore normale cos il cursore riprender la sua forma originale 130 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 9 5 2 6 APRIRE UNA FINESTRA TRIGGER DA UN MODULO LD Supponiamo di avere un modulo LD che contenga le s
42. from library Oggetti disponibili In questa modalit si possono elencare gli oggetti di questo tipo Program Function Block Function Variables User type Questi oggetti possono essere selezionati o deselezionati dalla sezione Objects filter per mostrare o nascondere gli oggetti nella lista Altri tipi di oggetti Operator Standard function Local variables Basic types non possono essere navigati in questo contesto cos questi sono deselezionati e non abilitati Operazioni disponibili Cares Expottolitean Deltechiecte Opansauwce Seestal Solctrore 58 LogicLab manuale utente LOGICICLAB Le operazioni disponibili in questa modalit sono Open source operazioni predefinite sul doppio click di un oggetto Apre l editor con cui stato creato l oggetto selezionato e visualizza Il relativo codice sorgente Se l oggetto un programma o una funzione o un function block questo bottone apre il relativo editor di codice sorgente Use Se l oggetto una variabile questo bottone apre l editor delle variabili Selezionare l oggetto il cui editor si vuole aprire quindi premere sul bottone Open source Function Esportare in una libreria Function Per esportare un oggetto ad una libreria Selezionare l oggetto che si vuole esportare quindi Use premere il bottone Export to library Cancellare gli oggetti Function Permette di eliminare un oggetto Selezionare l oggetto che s
43. il simbolo di trigger in questo caso l istruzione alla linea 5 e immediatamente dopo l istruzione precedente linea 4 a cui stata assegnata Dunque nell esempio precedente la seconda istruzione ST non stata ancora eseguita quando il nuovo valore di a viene letto dalla memoria per essere visualizzato nella finestra di trigger Perci il valore di a 1 9 5 1 6 FINESTRA DEI CONTROLLI Questo paragrafo tratta i controlli della finestra trigger che permette di avere una visio ne migliore del lavoro di questo strumento di debug per avere maggiori informazioni sul codice I controlli della finestra trigger agiscono in modo definito sul comportamento della fine stra indipendentemente dal tipo di modulo IL o FBD dove il trigger stato inserito Tutti i controlli ad eccezione di Accumulator display non sono accessibili fino a quando almeno una variabile trascinata dentro la finestra delle Variables I controlli della finestra sono resi accessibili all utente attraverso la parte grigia superiore della finestra di debug 124 LogicLab manuale utente Tnigger n 0 at MAIN 5 Ac Condition None Trigger For After LOGICICAB Se Start Stop Single step A execution Ac Accumulator display Type UINT Address Array Init value Attribute Descrizione Questo controllo usato per avviare una sessione di trigger Se il trigger avviato sul sistema potete premere questo bottone
44. in una posizione adatta Per esempio le variabili globali possono essere prese dalla finestra Workspace mentre gli operatori standard e le funzioni incorporate possono essere trascinate dalla finestra Library mentre le variabili locali possono es sere selezionate dall editor delle variabili locali LogicLab manuale utente 65 LOGICICLAB 6 1 3 LOCAZIONE AUTOMATICA DELL ERRORE L editor IL mostra automaticamente anche la posizione degli errori del compilatore Per sapere dove si verificato un errore di questo tipo cliccare due volte sulla linea di errore corrispondente sulla barra Qutput 6 1 4 SEGNALIBRI E possibile impostare i segnalibri per segnalare la riga maggiormente frequentato del file sorgente Una volta che il segnalibro posizionato lo si pu raggiungere con un semplice comando della tastiera E inoltre possibile rimuoverlo una volta che non sia pi necessa rio 6 1 4 1 IMPOSTARE UN SEGNALI BRO Spostare il punto di inserzione sulla linea in cui si vuole posizionare il segnalibro poi pre mere CTRL F2 La linea sar evidenziata a margine con un cerchio azzurro IR 0029 0030 6 1 4 2 SALTARE AD UN SEGNALI BRO Premere ripetutamente F2 fino al raggiungimento della linea desiderata 6 1 4 3 RIMUOVERE UN SEGNALI BRO Spostare il cursore in un punto qualunque sulla linea contenente il segnalibro poi premere CIRLEFZ 6 2 EDITOR STRUCTURED TEXT ST IgqDW sysIq s ysIq addI
45. input 2 Qualsiasi tipo numerico Qualsiasi tipo numerico Lo stesso degli input GUT ADD 20 40 OUT 60 MUL Moltiplicazione Moltiplica i due input 2 Qualsiasi tipo numerico Qualsiasi tipo numerico Lo stesso degli input OUT MUL 10 10 OUT 100 LogicLab manuale utente LOGICICAB SUB Descrizione Sottrazione Sottrae input 1 da input 0 Numero di operandi 2 Tipo di dato input Qualsiasi tipo numerico Qualsiasi tipo numerico Tipo di dato output Lo stesso degli input Esempi OUT SUB 10 3 OUT 7 DIV Descrizione Divisione Divide input 0 con input 1 Numero di operandi 2 Tipo di dato input Qualsiasi tipo numerico Qualsiasi tipo numerico Tipo di dato output Lo stesso degli input Esempi OUT DIV 20 2 J OUT 10 MOD Resto Calcola il resto della divisione intera di input 0 diviso input 1 Numero di operandi 2 Descrizione Tipo di dato input Qualsiasi tipo numerico Qualsiasi tipo numerico Tipo di dato output Lo stesso degli input Esempi OUT MOD 10 3 OUT 1 POW Descrizione Potenza Elevamento di base alla potenza Expo Numero di operandi 2 LREAL dove disponibile altrimenti REAL LREAL dove disponibile altrimenti REAL Tipo di dato output LREAL dove disponibile altrimenti REAL Tipo di dato input i OUT POW 2 0 3 0 OUT 8 0 Esempi OUT POW 1 0 5 0 OUT 1 0 ATAN2 Arcotangente con 2 parametri Calc
46. la barra Main EDITOR DELLE VARI ABI LI LogicLab comprende un editor grafico sia per le variabili globali che per quelle locali che fornisce un interfaccia semplice per dichiarare e modificare le variabili lo strumento si occupa della traduzione dei componenti di questi editor in codice sorgente IEC 61131 3 sintatticamente corretto Per esempio considerare i componenti dell editor variabili globali rappresentato nella se guente figura Mame Type Address Group Array Init value Attribute 3 gA BOL Auta Mo TRIJE 10 gB REAL Auto 0 4 5 0 11 gt REAL HMDE0 20 Mo 1 0 Il codice sorgente corrispondente avr questo aspetto VAR_GLOBAL gA BOOL TRUE gB ARRAY 0 4 OF REAL gC AT MD60 20 REAL 1 0 END_VAR VAR_GLOBAL CONSTANT gD INT 74 END_VAR 6 6 1 APRIRE UN EDITOR DI VARI ABILI 6 6 1 1 APRIRE L EDITOR DELLE VARIABILI GLOBALI Per aprire l editor variabili globali cliccare due volte su Global variables nell albero del progetto X Proleci ES Project 9 Definitions El peple Project C Programs E C Function blocks E C Functions CEM Global variable E Tasks 80 LogicLab manuale utente LOGICICAB Protect Defralions SEI popo Finec I Pregame A Fonction blocks E 0 Fonctions EE Global alistg s F j domaa z lA vaiabies x Em E Relan anail GO A p Fe Lo e 6 6 1 2 APRIRE L EDITOR DELLE VARIABILI LOCALI Per ap
47. la finestra manager e il relativo trigger continuano a lavorare Difatti se poi si vuole ripristinare la finestra Graphic trigger che si nascondeva in pre cedenza aprire la finestra Trigger list selezionare il record tipo G cliccare il bottone Open La finestra Interface appare con il contatore del trigger correttamente aggiornato come se non fosse mai stato chiuso Rimuovere un trigger Se si sceglie questa opzione si rimuove completamente il codice sia della finestra mana ger che del suo trigger A questo proposito aprire la finestra Trigger list selezionare il record tipo G premere il bottone Remove Oppure si pu spostare il cursore sulla linea se il modulo in IL o cliccare sul blocco se il codice in FBD dove avete posizionato il trigger Ora premere il bottone Graphic trace nella barra Debug Rimuovere tutti i trigger In alternativa potete rimuovere tutti i trigger in una sola volta indipendentemente dai record selezionati cliccando sul bottone Remove all triggers LogicLab manuale utente 153 LOGIC TAE 154 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 10 ELEMENTI LOGI CLAB 10 1 ELEMENTI DEI MENU Nelle tabelle seguenti riportata la lista di tutti i comandi LogicLab Tuttavia poich Lo gicLab ha un interfaccia multi document MDI si possono trovare alcuni comandi disabi litati o addirittura menu non disponibili a seconda di quale documento correntement
48. la posizio ne cio le istruzioni se il linguaggio IL o ST o il blocco se il linguaggio FBD o LD del trigger 9 6 1 1 PRE CONDI ZIONI PER APRIRE UNA FINESTRA DI TRIGGER GRAFICI Nessuna necessit di compilazione dedicata Tutti gli strumenti di debug di LogicLab operano a run time Cos a differenza di altri lin guaggi di programmazione come C il compilatore non ha bisogno di sapere se suppor tare o meno la finestra dei trigger dato un codice PLC l uscita del compilatore unica e non vi alcuna distinzione tra la versione di debug e di rilascio Memoria disponibile Una finestra di trigger grafici richiede tutto lo spazio di memoria libera nel settore del codice dell applicazione Ovviamente per avviare una finestra trigger necessario che una sufficiente quantit di memoria sia disponibile altrimenti generer un errore 9 6 1 2 INTERFACCIA DELLA FINESTRA DEI TRI GGER GRAFICI L impostazione di un trigger grafico provoca l apertura di una finestra pop up chiamata Interface Questa la stessa interfaccia per accedere alle funzioni di debug che la fi nestra dei trigger grafici rende disponibile E composta da una serie di elementi come mostrato qui sotto i zl lt Caption bar soia a A l s EIEI ni o a DHEER aA Ean A Ae EE Controls bar lt Chart area mmm rr _ ___ __ _AAa____ _ _ lt T OOo o ____ Trrrrrrrr__ ___22m21zy gt _m_
49. leggendo i valori delle variabili nella finestra Watch bene ricordare che sussiste la possibilit che possano riferirsi a cicli di esecuzione differenti dal task corri spondente La finestra Watch contiene una voce per ciascuna variabile che abbiamo aggiunto ad essa Le informazioni mostrate nella finestra Watch comprendono il nome della variabile il suo valore il suo tipo e la sua posizione nell applicazione PLC Symbol value Type Location incr 50 INT DSlow Main mu fbSchema i TRUE BODL Slow Main m fbPUlse enable FALSE BODL mFast Fast infr cr TAIT init TmiF 9 1 1 APRIRE E CHIUDERE LA FINESTRA WATCH Per aprire la finestra Watch cliccare sul bottone Watch della barra Main TARRE E Per chiudere la finestra Watch cliccare ancora sul bottone Watch DARE LogicLab manuale utente 97 LOGICICLAB In alternativa cliccare sul bottone Close sull angolo in alto a destra della finestra Watch Watch __1 Al a ke ta I pk b E ia In entrambi i casi chiudere la finestra Watch significa semplicemente nasconderla non reimpostarla A prova di ci chiudendo e riaprendo la finestra Watch si noter che contie ne sempre le variabili aggiunte ad essa 9 1 2 AGGIUNGERE OGGETTI ALLA FINESTRA WATCH Per vedere una variabile occorre prima aggiungerla alla lista watch Notare che a differenza delle finestre trigger e della finestra Graphic trigger
50. line compiler che pu essere richiamato per esempio in un file batch con numerose opzioni Per ottenere le informazioni sulla sintassi e le opzioni di questo strumento di command line lanciare il file eseguibile senza parametri IT lar LC ri Fy PGCE GTE GGUS n File File filo FF como IT Ctapocet gt F E FU LI N 6 File mal 9 HUTE 90 the Flans m CWWINDOWSeysrema ahem ona ial Unwn lond compi led peo derct if ppt plecady conpiled Will compile at TE Gompi le the project treving to canneti TL TL without connecting Hchuild and download the project 3 Gohnerate C headere in the destination Fila defavrtt Dofaultt ld Gonerate tile target variable trach Fila dofault Default oec Generate the global variable track Fils default Dofaunltt ose 2 Force t communication bprRopertias Force the taroct board typa Tiueti to dovmload code dithout opening tha project Perform download acknovlsdgas eequast Rebuild the piodject trvinog to connata Rchbuild tht project without conngsceting Porformn dov Load vithout checking Eor updated source status Append the output to the destination File zall omlig Lth GI 60 Elagqzd Genepite Palicitieihutabkla cotece File dle Cace centit Lue LogicLab manuale utente LOGICICLAB 8 LANCIARE L APPLICAZIONE Per eseguire il download e il debug dell applicazione nec
51. memoria quindi il processo di acquisizione viene fermato La comunicazione con il target stata interrotta lo stato della finestra trigger non pu essere determinata 9 6 1 6 FINESTRA OPZIONI TRI GGER GRAFICO Per aprire la scheda delle opzioni premere il bottone Properties sulla barra Controls Facendo questo si aprir la seguente finestra di dialogo Generale Controlli Controllo Show grid Show time bar Show tracks list Valori Controllo Horizontal scale Unit of the x axis Ah Syncronous oscilloscope settings pr a Show grid IM Horizontal scale 500 samples div Showtime bar v Buffer size 65535 samples max 65535 Show tracks list V Condition a Tracks list Value diy Offset Hide 1 ni Descrizione Spuntare questo controllo per visualizzare una griglia sullo sfondo dell area Chart La barra di scorrimento nella parte inferiore dell area Chart disponibile fino a quando questo box sar spuntato La finestra delle Variables mostrata fino a quando questo box sar spuntato altrimenti l area Chart si estender fino alla fine della finestra del trigger grafico Descrizione Numero di campioni per unit dell asse x Con unit dell asse x si intende lo spazio tra due linee verticali sulla griglia di sfondo LogicLab manuale utente 143 LOGICICAB Controllo Buffer size Tracce Descrizione Numero di campioni da acquisire Quando si apre l
52. nella finestra Variables La variabile ora apparir nella colonna Track d UINT Auto No Q UINT Auto MAIN 12 Ea a ao Aa Bale Ei Aa A le l bd Cnt 0 65535 na x i n ooooooooooooooo reeek OoooooooO Ue W N H O D oo SI o Ue U N H y H 0 Um Min value Max value Cur value vi div Red cursor E _ iann IFN loali NG HINNAT Applicare la stessa procedura per tutte le variabili che si vogliono controllare Una volta che la prima variabile viene immessa in una traccia grafica si apre automati camente la finestra Graphic properties e permette all utente di impostare campioni e visualizzare propriet LogicLab manuale utente 145 9 6 2 3 APRIRE LA FINESTRA DI TRIGGER GRAFICI DA UN MODULO FBD Supponiamo di avere un modulo FBD e che contenga le seguenti istruzioni X ihrarv Supponiamo inoltre di voler conoscere il valore di c d e k appena prima che venga eseguita l istruzione ST k Non si pu mai impostare un trigger in un blocco che rappresenta una variabile come questa aa selezionare il primo blocco disponibile precedente alla variabile selezionata Nell esempio della figura sopra si deve spostare il cursore al network 3 e premere il blocco ADD Ora premere il bottone Graphic trace nella barra Debug L Questo provoca il cambiamento di colore del blocco selezionato che diventa verde un cer chio verde con il numero ID del trigger appare nel
53. pin di destinazione l editor SFC crea una con nessione tra i due Altrimenti si pu abilitare il modo di auto connessione cliccando Autoconnect nel menu Scheme o cliccando il tasto Autoconnect nella barra Network Prendere poi i due bloc chi e trascinarli uno vicino all altro cosicch i pins rispettivi coincidano ci far s che l editor SFC tracci automaticamente la connessione 6 5 4 ASSEGNARE UN AZIONE AD UNO STEP Questo paragrafo spiega come rendere effettiva un azione e come assegnarla ad uno stato 6 5 4 1 SCRIVERE IL CODICE DI UN AZIONE Per iniziare l implementazione di un azione occorre aprire un editor Fare ci seguendo una di queste istruzioni Cliccare Code object gt New action nel menu Scheme Cliccare col tasto destro sul nome della POU SFC nella finestra Workspace Apparir un menu contestuale da cui si potr scegliere il comando New action In tutti e due i casi LogicLab mostra una finestra di dialogo come questa xl Cancel Language IL Y FBD LD ST t SFE Selezionare uno dei linguaggi e digitare il nome della nuova azione nella casella di testo che si trova alla fine della finestra di dialogo Confermare premendo 0K o uscire premendo Cancel Premendo 0K LogicLab apre automaticamente l editor associato al linguaggio selezionato nella finestra di dialogo precedente e si potr digitare il codice della nuova azione Notare che non possibile dichiarare n
54. ricompilando l applicazione finch non appare nessun messaggio di warning n m 0 dovrebbe sempre lavorare con 0 warning 0 error ERRORI DEL COMPILATORE Il codice PLC interamente corretto la compilazione eseguita Si Quando l applicazione contiene uno o pi errori nella finestra Output vengono riportate alcune preziose informazioni per ognuno di questi errori Tua Generating untesslmed conple ler Lode sizs 5 0h O KEmisi Free code space FFFEUO 511 KErtei Data space L0000h bd KEptei Fres data space FFFbh 63 KEetel Ert data pece nh i i EE iei Free bii data space Oh 0 Kbrtel hiten dais space nh Ml EEy te Free riten data space Ol O EEwiel HA H 4 varning S1404 lizeless express 00 L vwatning grrors 00 Buld Fron omea Debug A Come si pu vedere l informazione comprende il nome della POU che presenta l errore il numero della linea del codice sorgente in cui l errore si verificato sx n se si tratta di un errore bloccante error o di un warning che il compilatore pu aggi rare warning il codice dell errore 88 LogicLab manuale utente LOGIC TAEK la descrizione dell errore Fare riferimento all apposita sezione per la descrizione degli errori del compilatore Cliccando due volte sul messaggio di errore nella barra Output LogicLab apre il codice sorgente ed evidenzia la linea contenente l errore Proiect ER Pioect 4 Dentim S
55. sar anche il nome della cartella che conterr tutti i file che compongono il progetto LogicLab Il nome del percorso nel campo Directory indica la posizione di de fault di questa cartella Target selection permette di specificare il target device che far funzionare il progetto Per finire si pu rendere il progetto case sensitive attivando la relativa opzione Notare che per default questa opzione non attiva in conformit con lo standard IEC 61131 3 se si sceglie di creare un progetto case sensitive questo non sar pi conforme allo standard Una volta che la decisione di creare un nuovo progetto stata confermata e le informa zioni richieste sono state fornite LogicLab completa l operazione creando la directory e i file del progetto a questo punto il progetto aperto La lista dei device da cui possibile selezionare il target per il progetto che si sta creando dipende dai contenuti del catalogo dei target device disponibili per LogicLab Se manca il target desiderato o si lanciato l eseguibile di setup sbagliato occorre lancia re un setup separato responsabile dell aggiornamento del catalogo In tutti e due i casi consigliabile contattare il fornitore dell hardware per avere supporto CARICARE IL PROGETTO DAL SISTEMA TARGET A seconda del target device con cui ci si sta interfacciando potete caricare un progetto di lavoro di LogicLab direttamente dal target LogicLab manuale utente 23 LOGICI
56. sempre mostrato LogicLab manuale utente 197 LOGICICLAB I due power rail sono sempre connessi con una linea orizzontale detta signal link Tutti gli elementi LD dovrebbero essere posti e connessi al signal link Descrizione Simbolo Power rail sinistro con link orizzontale attaccato Power rail destro con link orizzontale attaccato Power rail connessi dal signal link 11 4 2 ELEMENTI LINK E STATI Gli elementi di link possono essere orizzontali o verticali Lo stato degli elementi di link sar su on o OFF a seconda dei valori letterali Booleani 1 o 0 rispettivamente Il ter mine link state sinonimo di power flow Le seguenti propriet si applicano agli elementi di link lo stato del rail sinistro deve essere sempre considerato on Nessuno stato definito per il rail destro Un elemento di link orizzontale indicato da una linea orizzontale Un elemento di link orizzontale trasmette lo stato dell elemento immediatamente alla sua sinistra allele mento immediatamente alla sua destra L elemento di link verticale consiste in una linea verticale che si interseca con uno o pi elementi di link orizzontale in ogni parte Lo stato del link verticale rappresenta l inclu sivo OR degli stati oN dei link orizzontali nella sua parte sinistra ovvero lo stato del link verticale OFF se gli stati di tutti i link orizzontali attaccati alla sua sinistra sono OFF Se gli stati di tutti i link o
57. trigger La finestra trigger pu essere in uno dei seguenti tre stati None non stato avviato nessun contatore quindi non sono state specificate condizioni sul trigger 126 LogicLab manuale utente LOGICICLAB For partendo al presupposto che avete dato il valore N come limite del contatore il gestore delle finestre aggiunge 1 al valore corrente del contatore e aggiorna il valore di questa variabile ogni volta che la finestra debug attivata Tuttavia quando il contatore uguale ad N la finestra smette di aggiornare i valori e cambia lo stato visualizzando Stop After partendo al presupposto che avete dato il valore N come limite del contatore il gestore delle finestre fa ripartire il contatore e aggiunge 1 al suo valore corrente ogni volta che attivato La finestra rimane sullo stato Ready e non aggiorna il valore delle sue variabili fino a quando il contatore raggiunge N 9 5 2 DEBUG CON LA FINESTRA TIRGGER 9 5 2 1 INTRODUZIONE Lo strumento finestra trigger permette all utente di selezionare un insieme di variabili e di avere il loro valore visualizzato e aggiornato in modo sincrono su una finestra pop up A differenza della finestra Watch la finestra trigger aggiorna simultaneamente tutte le variabili che contiene ogni volta che sono attivate 9 5 2 2 APRIRE UNA FINESTRA TRIGGER DA UN MODULO IL Supponiamo di essere in un modulo IL che contenga le seguenti istruzioni UUUI 0002 ID a 0003 ADD b 000
58. un programma dopo un da breakpoint Breakpoint list Elenca tutti i breakpoint a 8 a e W R amp e a u Change current Cambia la ricorrenza del blocco funzioni corrente instance modalit live debug 166 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 11 RIFERIMENTI DI LINGUAGGIO Tutti i linguaggi di LogicLab rispettano lo standard IEC 61131 3 Elementi comuni Instruction list IL Function block diagram FBD Ladder diagram LD Structured text ST Sequential Function Chart SFC Inoltre LogicLab aggiunge alcune estensioni Puntatori Macro 11 1 ELEMENTI COMUNI Gli elementi comuni testuali e grafici sono mezzi che sono comuni a tutti i linguaggi di programmazione di controlli programmabili specificati dallo standard IEC 61131 3 Nota la definizione e la modifica della maggior parte degli elementi comuni variabili elementi strutturati definizioni di blocchi funzione ecc sono gestiti da LogicLab attraverso edi tor moduli e tabelle LogicLab non permette di modificare direttamente il codice sorgen te relativo agli elementi comuni menzionati qui sopra I paragrafi seguenti spiegano gli elementi dei linguaggi Per gestire correttamente gli elementi comuni fare riferimento alla guida utente di LogicLab 11 1 1 ELEMENTI BASE 11 1 1 1 SET DI CARATTERI I documenti e gli elementi testuali dei linguaggi grafici sono scritti usando il set di caratteri ASCII standard 11 1 1 2 COMMENTI
59. va riabili locali possono essere selezionate dall editor delle variabili locali LogicLab manuale utente 73 LOGICICLAB Ripetere fino a che non si sono aggiunti tutti i blocchi che costruiranno il network A questo punto connettere i blocchi Cliccare Connection mode nel menu Edit o premere il tasto Connection della barra FBD o premere semplicemente la barra spaziatrice della tastiera Cliccare una volta il pin sorgente poi spostare il cursore sul pin di destinazione l editor FBD crea una con nessione tra i due Se si vogliono connettere due blocchi che hanno una corrispondenza di pins uno a uno si pu abilitare la modalit di autoconnessione cliccando Autoconnect nel menu Sche me o premendo il tasto Autoconnect nella barra Network Prendere poi i due blocchi e trascinarli l uno vicino all altro cosicch i pins corrispondenti coincidano L editor FBD traccia automaticamente le connessioni Step 1 Step 2 Step 3 Block Blocki I MUX 9 MUX Sa MUE vector ByScalar E VectorByScalar p Vector ByScalar al w IO al vi Ea ue E 32 vZ 43 v3 IZ a3 va 43 wi S 34 vi Io a w l4 J uz I 43 va E a w b Cancellando un blocco le sue connessioni non saranno rimosse automaticamente ma di venteranno non valide ed evidenziate in rosso Cliccare Delete invalid connection nel menu Scheme o digitare CTRL B sulla tastiera 6 4 5 M
60. variabile Variabili di esempio Controllare i dati acquisiti e visualizzarli Cambiare il polling rate Salvare e stampare il grafico Modalit di modifica e debug Debug live Animazione SFC Animazione LD Animazione FBD Animazione IL e ST Trigger Finestra dei Trigger Debug con la finestra tirgger Trigger grafici Finestra dei trigger grafici LogicLab manuale utente 88 88 90 91 91 93 93 93 93 94 94 96 97 97 97 98 101 101 102 103 104 105 106 108 108 109 115 116 117 118 119 119 120 120 120 120 127 138 138 9 6 2 10 10 1 10 1 1 10 1 2 10 1 3 10 1 4 10 1 5 10 1 6 10 1 7 10 1 8 10 1 9 10 1 10 10 1 11 10 2 102 1 10 2 2 10 2 3 10 2 4 10 2 5 10 2 6 10 2 7 11 11 1 11 1 1 i12 11 1 3 11 1 4 LETO 11 1 6 RD 11 2 11 2 1 iiaa lia 11 3 11 3 1 11 3 2 133 11 3 4 11 4 Debug con la finestra dei trigger grafici Elementi LogicLab Elementi dei menu Menu file Menu Edit Menu View Menu Project Menu Debug Menu Communication Menu Scheme Menu Variables Menu Definitions Menu Window Menu Help Elementi Toolbars Toolbar principale Toolbar FBD Toolbar LD Toolbar SFC Toolbar Project Toolbar Network Toolbar Debug Riferimenti di linguaggio Elementi comuni Elementi base Tipi di dati elementari Tipi di dato derivati Costanti letterali Variabili Program Organization Units Funzioni standard IEC 61131 3 In
61. 3
62. 4 ST a a005 O00e LL e O00 ADD d 0008 al 0009 O010 ID k ii ADD 1 0012 ST H Ata Supponiamo anche che volete conoscere il valore di b d e k appena prima che venga eseguita l istruzione ST k Per fare questo spostare il cursore sulla riga 12 ugua O010 LU k 001i ADD 1 0012 ST H anA Quindi possibile fare click sul bottone Set Remove trigger sulla barra Debug In ogni caso una freccia verde appare vicino al numero della linea e viene aperta la re lativa finestra trigger pop up Non tutte le istruzioni IL supportano i trigger Per esempio non possibile inserire un trigger all inizio di una riga che contiene un istruzione JMP o premere il tasto F9 9 5 2 3 AGGIUNGERE UNA VARIABILE AD UNA FI NESTRA TRI GGER DA UN MODULO IL Per vedere il valore di una variabile necessario aggiungerla alla finestra trigger Per fare questo selezionare una variabile fare doppio click e trascinarla dentro la finestra delle Variables il rettangolo in basso bianco della finestra pop up Il nome della variabile ap pare ora nella colonna Symbol LogicLab manuale utente 127 LOGICICAEB LD n ADD Trigger n 0 at MAIN 1 IE ST a ans E IZI Ac Cnt 14805 Triggered f endhon oa None LD ADD ST O ELI LD ADD ST Trigger For After TH Applicare la stessa procedura per tutte le variabili che si vogliono controllare 9 5 2 4 APRIRE UNA FINESTRA TRIGGER DA UN MODULO FBD Supponiam
63. ASE CASE tw OF Lo E display oven_temp Zi display motor_speed ei display gross_tare Zi Oa LOG display status tw 4 ELSE display 0 tw_error 1 END_CASE 11 5 2 4 ISTRUZI ONI DI ITERAZIONE Le istruzioni di iterazione specificano che il gruppo di istruzioni associate sono eseguite ripetutamente L istruzione FOR utilizzata se il numero di iterazioni pu essere determi nato in precedenza altrimenti sono utilizzati i costrutti WHILE e REPEAT FOR l istruzione FOR indica che la sequenza di istruzioni eseguita ripetutamente fino alla keyword END_FOR mentre una progressione di valori assegnata alla variabile di controllo del ciclo FOR Il valore iniziale e il valore finale della variabile di controllo sono espressioni dello stesso tipo di intero per esempio SINT INT o DINT e non possono essere alterati da nessuna delle istruzioni di ripetizione L istruzione FOR incrementa o decrementa il valore della variabile di controllo dal valore iniziale al valore finale con incrementi determinati dal valore di una espressione questo valore di default 1 Il test per la condizione di termine fatto all inizio di ogni iterazione cos che la sequenza di istruzione non eseguita se il valore iniziale eccede quello finale LogicLab manuale utente 205 LOGICICLAB WHILE l istruzione WHILE fa s che la sequenza di istruzioni sia eseguita ripetutamente fino alla keyword END_WHILE e
64. CLAB Per caricare il progetto dal target device seguire la seguente procedura 1 Selezionare la voce Import project from target nel menu File Edit view Project Debug Communication E New project A Open project Import project from target Y iew project read only hi 2 Selezionare il target device da connettere dalla lista mostrata nella finestra Target list 3 Impostare la comunicazione per dettagli vedere la sezione Impostare la comunica zione Target list Veri Connection Communication settings Upload Sources Cancel 4 E possibile testare la connessione con il target device Target list Modbus 1 1000 M C0M 1 9600 E 8 1 H Verify Connection k communication settings LogicLab prova ad aprire la connessione e riporta il risultato del test Connection verified 1 The connection with the target is available 24 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 5 Confermare l operazione Target list SiaxProComm 0 1000 T TCPIP 10 0 0 222 12001 5000 Verify Connection Communication settings Upload Sources N Cancel Quando l applicazione caricata correttamente il progetto viene aperto per le mo difiche 4 3 SALVARE IL PROGETTO 4 3 1 MANTENERE LE MODIFICHE AL PROGETTO Quando si apporta una qualsiasi modifica al progetto per esempio si aggiunge una nuova Program Organization Unit occorre salvare il progetto per mantenere i
65. COMUNI ED USO DELL OBJ ECT BROWSER Questa sezione descrive le caratteristiche e l uso dell Object browser che sono comuni a tutte le modalit con cui l Object browser pu essere utilizzato Objects filter Ubects tile F Fragiame Uperalorz F Function Blocks fl Funzioni Sranuard unciare Malisblee Luca vaiades Urar lypes Hate lipe Cheokal Check none Questi sono i filtri principali dell Object browser L utente pu abilitarne disabilitarne uno tra i disponibili In questo esempio sono selezionati i filtri Programs Function Blocks e Functions cos oggetti di questo tipo sono riportati nella lista di oggetti LogicLab manuale utente 53 LOGICICLAB Variables e User types possono essere selezionati dall utente ma in questo esempio gli oggetti di questo tipo non sono mostrati nella lista di oggetti Operators Standard functions Local variables e Basic types non possono essere selezionati dall utente a causa del contesto L utente pu inoltre cliccare sul bottone Check all per selezionare in una volta tutti gli oggetti disponibili o pu cliccare sul bottone Check none per deselezionare in una volta sola tutti gli oggetti Other filters Cher liten Hore Location A ibay l Var upe Al Gli oggetti selezionati possono inoltre essere filtrati per nome posizione libreria e tipo di variabile I filtri sono tutti additivi e vengono applicati immediatamente dopo l impostazio
66. E bio TT da i i a Size of Yariable Scalar G Array 4 Matrix Dimensione 122 Cancel 6 Modificare i valori iniziali della variabile cliccare sul tasto nella cella corrispondente e inserire i valori nella finestra che compare Array value Vane TEA rr t_ Type Hexadecimal O Binary Octal Decimal Boolean LogicLab manuale utente 83 7 9 LOGICICLAB Assegnare un attributo alla variabile per esempio CONSTANT 0 RETAIN selezionan dolo dalla lista che si apre cliccando sulla cella corrispondente moman a o no an ET to Na TRUE N n WIAT Cycle ia ai e a MD6O 20 A to Ko T CONSTANT RETAIN N Digitare la descrizione della variabile nella cella corrispondente Notare che nel caso di variabili globali questa operazione potrebbe cambiare la posizione della variabile nell albero del progetto r ud a TT Salvare il progetto per mantenere i cambiamenti fatti alla dichiarazione della varia bile 6 6 4 CANCELLARE LE VARIABILI Per cancellare una o pi variabili selezionarle nell editor si possono usare i tasti CTRL o SHIFT per selezionare pi elementi 84 Mame Type Address 1 freeRunCounter DINT AUTO i 5 E liner INT Auto 7 Knilner INT Auto H i Il obE NORD CITE 23 a period REAL MD1 11 10 tau REAL MD1 9 11 valueFilt REAL a q1 uah a DO a DICA ORAMAI 41471 Cliccare poi su Delete nella barr
67. E FICE ample Pioject Frograme Main E tdyProgiam i Function blocks i Functiore A Gioba variable Ei Tarks ito X Generating unrsso v conpleted Code sime Oh I N EByte Free cede space EFBIh i 511 Ebyt j Data space 10000k i amp 4 KBste Free data space FFFGh i 6J EBytej Brt data space k 0 KByte Free bit data spaces h i O EByt Eliten data space Ob i EByte Free riten data spacca Ok i i KByte l warnings l srtrors Buld i Find r poeci Deag Sar quindi possibile risolvere il problema e ricompilare Frnect x Em I ER Piojact 4 Dentin Hame Type Address AT EI FicE ample Fioect 1 n MINT Aul Mo _ Frogiame zE Man E MyProgiam 40 Function blacks i Functiore _ Gleba variable Gi Tarka EF Fag Z gt 5l H Han EF lnl Dipu X Generating progran HAIN A Generating Unresolved conpleted Code site 40h i 0 EByt Free code space YFFC0Oh i Gil EBytaj Data space Innnnk i 64 KAytei Free data space FEF6h i 6J HHstei Fit data spac h i O ERytes Free bit data space Ob i i EByte FRiten data spacs Uk i Kbyte Free riten data spac Uh I 0 EBytei ll varnings 0 errors se Buld Prde poeci Debug LogicLab manuale utente 89 LOCC 7 3 COMPI LATORE COMMAND LI NE Il compilatore di LogicLab pu essere usato indipendentemente dall IDE nella directory LogicLab si trova un file eseguibile chiamato Command
68. F LogicLab manuale utente 179 LOGICICLAB TO_REAL Descrizione Conversione in REAL virgola mobile 32 bit Numero di operandi 1 Tipo di dato input Qualsiasi tipo numerico Tipo di dato output REAL out TO REALI 1000 j Ut 1000 0 Esempi out TO_REAL 16 8000 out 32768 0 TO_LREAL Descrizione Conversione in LREAL virgola mobile 64 bit Numero di operandi 1 Tipo di dato input Qualsiasi tipo numerico Tipo di dato output LREAL E out TO LREAL 1000 J out 1000 0 Esempi out TO_LREAL 16 8000 out 32768 0 Funzioni numeriche La disponibilit delle seguenti funzioni dipende dal sistema target Fare riferimento al pro prio fornitore hardware per maggiorni informazioni Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi 180 ABS Valore assoluto Calcola il valore assoluto dell input 0 1 Qualsiasi tipo numerico Lo stesso dell input OUT ABS 5 OUT 5 OUT 5 ABS 1 618 J OUT 1 618 OUT ABS 3 141592 OUT 3 141592 SQRT Radice quadrata Calcola la radice quadrata dell input 0 1 LREAL dove disponibile altrimenti REAL LREAL dove disponibile altrimenti REAL GUT i SORTI 4 0 J OUT 2 0 LN Logaritmo naturale Calcola il
69. F quando il link sinistro sullo F stato ON e rimane reimpostato finch non viene impostato da un uscita SET Lo stato della variabile booleana associata ON dal momento della valutazione di questo elemento alla successiva F valutazione quando viene rilevata una transizione da OFF a ON del link sinistro Lo stato della variabile booleana associata ON dal momento della valutazione di questo elemento alla successiva N valutazione quando viene rilevata una transizione da ON a OFF del link sinistro Uscita negata SET latch uscita RESET unlatch uscita Uscita sensibile al fronte di salita Uscita sensibile al fronte di discesa 11 4 5 OPERATORI FUNZIONI E BLOCCHI FUNZIONI La rappresentazione di funzioni e blocchi funzione in linguaggio LD simile a quella uti lizzata per FBD Verranno visualizzati su ogni blocco almeno un input Booleano e un ou tput Booleano per calcolare il power flow attraverso il blocco come mostrato nella figura seguente timEx21 200 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 11 5 STRUCTURED TEXT ST Questa sezione definisce la semantica del linguaggio ST Structured Text 11 5 1 ESPRESSIONI Un espressione un costrutto che una volta calcolata produce un valore corrispondente ad uno dei tipi di dati elencati nella tabella di tipi di dati elementari LogicLab non impone nessuna restrizione sulla lunghezza massima delle espressioni Le espressi
70. H KKO nre S ms div i 1935 84 In questo caso cliccando su Restart acquisition l evoluzione del valore della variabile tracciato dalla linea di partenza 9 2 5 2 IMPOSTARE LA SCALA DEGLI ASSI Aprendo Oscilloscopio LogicLab applica una scala di default agli assi Tuttavia se si vuole impostare una scala diversa seguire questa procedura 1 Aprire le propriet del grafico cliccando sulla voce corrispondente della barra Ozcliozzone M BHE Beba ur Su Um Hin vake Mec walie div Red cursor 110 LogicLab manuale utente LOGICICAB Impostare la scala dell asse orizzontale che comune a tutte le tracce 2 Oscilloscope settings Show ord Samo poling rate jo m Realrata 2000 Show ime ber Horizontal scale 1000 Maddy Show track s ia Bile rre anaco samples Tiackelit Vabed Oflset Hide Show vale ars Fast FEF iler gi 20 Pe 244 720 O E 3 Per ogni variabile possibile specificare una scala distinta per l asse verticale Oscilloscope settings Show grid Samole poling rate ms Realrata 72095 Horizontal scale 1000 melde Show lime ber Show iracki D Buflerrze ano0 samplez Tracks list Vala di Oftast Hama Uril Fotili nat 50 iaa Ra een Hide Show valle MFastFratftFilor yi 4 Confermare le impostazioni Il grafico si adatter per riflettere la nuova scala Oscilloscope settings Shox id Zamok poing rate ms Realrata 2537 Horizontal scale 5000 melde Show ime ber Sho
71. LORI 9 1 4 1 OPERAZIONI NORMALI Considerare l esempio seguente an E Medium Watch E Ai 0002 LD sum IQ2 Yalue 0003 ADD vIQ2 0004 ST sumIQ2 sumIQ2 0 771999 REAL 0005 k 32 UINT 0006 LD suny 2 0007 ADD vW2 0008 ST suny 2 0009 O0iOo LD k 001i amp 4DD 1 LogicLab manuale utente 101 LOGICICLAB Il manager della finestra Watch legge periodicamente il valore delle variabili dalla memo ria Tuttavia quest azione avviene in modo asincrono quindi pu succedere che un task a pri orit pi alta modifichi il valore di alcune delle variabili mentre queste sono lette Quindi alla fine del processo di aggiornamento i valori mostrati nella finestra potrebbero riferirsi a stati di esecuzione diversi del codice PLC 9 1 4 2 TARGET DISCONNESSO Se il target device sconnesso la colonna Value contiene tre puntini CSELEAFIEA Fid i symbol value Trae sumigz FEAL k UET Jafinitione im dium m blocks hama mne 9 1 4 3 OGGETTO NON TROVATO Se il codice PLC cambia e LogicLab non riesce a riportare la posizione di memoria di un oggetto nella finestra Watch la colonna Value conterr tre puntini Main EJ Medium Watch p DOO pe e lb 0002 LD sumIQ2 0003 ADD vIQ2 Symbol 0004 SI sumIQ2 sumIQ2 1 134 REAL 0005 k ii UINT 0006 LD sunW2 0007 ADD y2 0008 ST sunW2 0009 0010 36 0011 LD k 0012 ADD 1 0013 ST k ODla Prov
72. LogicLab Open fila i amp i Cot ca New projed Ciplione S Piht ChkP Pit preve A l Open project Pinta Sabun E pit 8 LogicLab manuale utente 5 LOGICICLAB Inserire il nome del nuovo progetto per esempio PIcExample e selezionare la car tella di destinazione poi premere 0K Per questo progetto stato selezionato il target virtuale VPLC1 Lo spazio di lavoro di LogicLab ha ora l aspetto mostrato nella figura del passaggio 2 ovvero sono mostrati tutti gli operatori e le variabili di target il logo dello status di precompilazione apparso nella finestra di output Froject Name PicExample Directory LiAPrTrainingY Target selection Select the target for a new project VPLOI 10 x Options Case sensitive Per aggiungere un nuovo programma vuoto al progetto selezionare New program dal menu Project gt New object an Ei ca Dommunicadon Toos Hep a d wa nn E EI Mer inclini k Hisl Her incli act l few 4a iiable Li Piger EE Fi pi PLE Obec propete dbEnter ci beck Browse E i Compl F7 E na R ie al ni E Hi Ecompi E Gernsiate redelnbalahl source modue Import object rom libran Ha Lbrarp manager Hacms E geleg haget piana Scegliere il linguaggio ST inserire il nome del nuovo programma per esempio Ma i n e premere OK E inoltre possibile assegnare qui il programma ad uno dei task disponibili Language E IL Name
73. Menusa Ead e Enee _ _bosly Premere Add II nome dato al nuovo strumento ora visualizzato nella lista di caselle nella parte superiore del pannello General Graphic Editor Text Editors Language Directories Tools Command C MWINDIOR S Usystema2tcalc ese ica Arguments Menu string Cale oe ed anche nel menu Tool Piil bad bod 22 LogicLab manuale utente 4 1 4 2 LOGICICLAB GESTI RE PROGETTI Questo capitolo si focalizza sui progetti LogicLab Un progetto corrisponde ad un applicazione PLC e include tutti gli elementi richiesti per far funzionare questa applicazione sul target device compreso il suo codice sorgente i link alle librerie le informazioni sul target device e cos via I paragrafi seguenti spiegano come lavorare propriamente con i progetti e i loro elementi CREARE UN NUOVO PROGETTO Per iniziare un nuovo progetto cliccare New project nel menu File della finestra prin cipale di LogicLab Lo stesso comando disponibile nella barra Main e se non aperto nessun progetto nella Welcome page di LogicLab Ci fa apparire la finestra di dialogo seguente Mew project Froject Name Directory CADocuments and Settings Default UserDesktop Target selection Select the target for a new project Options Case sensitive C E richiesto l inserimento del nome del nuovo progetto nel campo Name La stringa che viene inserita
74. ODI FICARE I NETWORK L editor FBD fornito di funzioni comuni alla maggior parte delle applicazione grafiche funzionanti sulla piattaforma Windows ovvero selezione di un blocco Selezione di un set di blocchi premendo il tasto Shift left e disegnare una cornice che include i blocchi da selezionare Operazioni di Cut Copy e Paste di un singolo blocco o di un set ti blocchi Drag and drop Tutte le funzioni nominate sono accessibili tramite il menu Edit o la barra Main 6 4 6 MODI FICARE LE PROPRI ETA DEI BLOCCHI Cliccare Increment pins nel menu Scheme o premere il tasto Inc pins nella barra FBD per incrementare il numero di pins di input di alcuni operatori e funzioni incorpo rate Cliccare Enable EN ENO pins nel menu Scheme o premere il tasto EN ENO nella barra FBD per visualizzare le pins input e output abilitate 74 LogicLab manuale utente LOGICICLAB MUX E E JO Ho 7 Cliccare 0Object gt Instance name nel menu Scheme o premere il tasto FBD properties nella barra FBD per cambiare il nome della ricorrenza del blocco funzione 6 4 7 ACQUISIRE INFORMAZIONI SU UN BLOCCO E sempre possibile informarsi su un blocco aggiunto ad un documento FBD selezionando lo e compiendo una delle seguenti operazioni Cliccare 0bject gt 0Open source nel menu Scheme o premere il tasto View source nella barra FBD per aprire il codice sorgente di un blocco Cliccare Object properties nel m
75. OL Tutti i tipi tranne BOOL BOOL OUT GT 0 20 OUT FALSE OUT GT pippo pluto OUT TRUE GE Maggiore o uguale di Restituisce TRUE se input 0 gt input 1 altrimenti FALSE 2 Tutti i tipi tranne BOOL Tutti i tipi tranne BOOL BOOL OUT GE 20 20 OUT TRUE OUT GE pippo pluto OUT FALSE EQ Uguale a Restituisce TRUE se input 0 input 1 altrimenti FALSE 2 Qualsiasi Qualsiasi BOOL OUT EQ TRUE FALSE OUT FALSE OUT EQ pippo pluto OUT FALSE LT Minore di Restituisce TRUE se input 0 lt input 1 altrimenti FALSE 2 Tutti i tipi tranne BOOL Tutti i tipi tranne BOOL BOOL OUT LI 0 20 J LI OUT TRUE OUT pipp pluto J OUT TRUE LogicLab manuale utente Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi LOGICICLAB LE Minore o uguale di Restituisce TRUE se input 0 lt input 1 altrimenti FALSE 2 Tutti i tipi tranne BOOL Tutti i tipi tranne BOOL BOOL OUT LE 20 20 J OUT TRUE OUT LE pipp pluto j OUT TRUE Diverso da Restituisce TRUE se input 0 input 1 altrimenti FALSE 2 Qualsiasi Qualsiasi BOOL OUT NE TRUE FALSE OUT TRUE OUT NE bp1ip
76. OOL Auto mimpi Lal AUTO REAL MD60 20 2 Cambiare il tipo di variabile editando il nome del tipo nella cella corrispondente o cliccare sul pulsante e selezionare il tipo desiderato dall elenco che compare Edi bor pA e 93 0A BOL Auto Filters Hame Symbol location Al Library AI Wars type A J Cancel 3 Modificare l indirizzo della variabile cliccando sul tasto nella cella corrispondente e inserendo le informazioni richieste nella finestra che compare Notare che in caso di variabili globali questa operazione potrebbe cambiare la posizione della variabile nell albero del progetto 1 i bormio wo e 82 LogicLab manuale utente m Mm P_ Yariable address l Automatic address Size O Bit Input C Byte 8 bit O Output word 16 bit Memory O Double word 32 bit Data block Index pe e 4 Nel caso di variabili globali possibile assegnare la variabile ad un gruppo selezio nandolo dalla lista che si apre cliccando sulla cella corrispondente Questa operazione cambier la posizione della variabile nell albero del progetto Roddi BREST i e g GA BOOL Auto 10 glok B MAGRE HMAT Cycle 11 gC MD60 20 12 fgg INT Auta Analog outa r Onda quadra Cycle h 5 Scegliere se la variabile un array o no se lo modificare la dimensione della va riabile BOL Auto No TRU
77. ORE L editor LD mostra automaticamente anche la posizione degli errori del compilatore Per raggiungere il blocco dove l errore ha avuto luogo cliccare due volte sulla linea corrispon dente dell errore nella barra Output 6 4 EDITOR FUNCTION BLOCK DI AGRAM FBD L editor FBD permette di codificare e modificare le POU usando FBD Function Block Dia gram uno dei linguaggi ammessi in TEC 6 4 1 CREARE UN NUOVO DOCUMENTO FBD Vedere la sezione Creare e modificare le POU paragrafi 5 1 1 e 5 1 2 6 4 2 AGGI UNGERE RIMUOVERE NETWORK Ogni POU codificata in FBD composta da una sequenza di network Un network definito come un insieme massimo di elementi grafici interconnessi Le estremit alta e bassa di ogni network sono fissate da due linee dritte mentre a sinistra ogni network delimitato da un tasto grigio in rilievo che contiene il numero del network 72 LogicLab manuale utente LOGICICLAB Sul network si possono eseguire le seguenti operazioni Per aggiungere un nuovo network cliccare Network gt New nel menu Scheme o premere uno dei tasti equivalenti nella barra Network Perassegnare un etichetta ad un network selezionato eseguire ilcomando Network gt Label del menu Scheme Questo render possibile raggiungere direttamente il network eti chettato Per visualizzare una griglia di sfondo che aiuti ad allineare gli oggetti premere View grid sulla barra Network Per aggiungere un commento
78. Per criptare una POU seguire i seguenti passaggi 1 Cliccare col tasto destro sul nome della POU nell albero del progetto e scegliere Crypt dal menu contestuale EE Project 4 Definitions H PFicExample Project E 3 Programs ENT Edit source Function Program properties E C Global v i Auto Duplicate program 0 Delete program Duo lg Cons i Feta Export program to library i E Taks Copy name Ctrl C here _ dl T I 2 Inserire due volte la password per evitare i problemi che potrebbero sorgere da er rori di battitura e confermare l operazione Get password Password le Confirm password BEE 36 LogicLab manuale utente LOGICICLAB Per decriptare una POU cliccare col tasto destro sul nome della POU nell albero del pro getto e scegliere Decrypt dal menu contestuale E Project gilt Delirio 1 PIcE sample Project E q Programs Function Edit source Functions Program properties E Global ve E Autor Duplicate program LI HO Delete program C Cons C Retai Export program to library B ga Tasks c i Copy name Chil C i a LogicLab vi richieder di inserire la password E possibile scegliere di criptare tutte le POU non criptate con una sola operazione I Project Definitions N J ini PicExarn Prolechl I 1 onunter E E Program Hew object E Main Import object from library Fun
79. Sssgntio Be ugo o Inserire Il nome del nuovo modulo Language OIL OFBD OLD ST O SFC Name Mairi 4 Confermare l operazione premendo 0K Altrimenti si pu creare una nuova POU di un tipo specifico programma blocco funzione o funzione cliccando col tasto destro sulla voce corrispondente dell albero del progetto Ei Project a Definitions B PlcE sample Project Programs Main a Function blocks Ms S Global vatiagies i E Automatic variables 1 0 variables Constants Retain variables Tasks LogicLab manuale utente 33 LOGICICAB 5 1 1 1 ASSEGNAZIONE DI UN PROGRAMMA AD UN TASK IN FASE DI CREAZIONE LogicLab d la possibilit di assegnare un nuovo programma ad un task contestualmente alla sua creazione selezionare il task a cui assegnare il programma dalla lista mostrata nella selezione Task della finestra New program 5 1 2 MODIFICARE LE POUS Tutte le POU di un progetto sono elencate nelle cartelle Programs Function blocks e Function della scheda Project della barra Workspace La procedura seguente mostra come modificare il codice sorgente di una POU esistente 1 Aprire la cartella nella scheda Project dello spazio di lavoro che contiene l oggetto che si vuole modificare cliccando due volte sul nome della cartella ER Project S Definitions E Project S Definitions E PIcExample Project E g E C Furictioh blocks
80. T 100 9 6 2 DEBUG CON LA FINESTRA DEI TRIGGER GRAFICI Lo strumento della finestra di trigger grafici permette di selezionare un insieme di varia bili di averle campionate in modo sincrono e di avere le loro curve visualizzate in una speciale finestra 9 6 2 1 APRIRE UNA FINESTRA DI TRIGGER GRAFICI CON UN MODULO IL Supponiamo di avere un modulo IL e che contenga le seguenti istruzioni 144 0002 ID a 0003 ADD b 0004 ST a a005 O00e LU O00 ADD d 0008 ST 0009 O010 ID k O0l1 ADD 1 0012 ST H Anita LogicLab manuale utente LOGIC Supponiamo inoltre di volere conoscere il valore di b d e k appena prima che venga eseguita l istruzione ST k Per fare ci spostare il cursore alla linea 12 UU LUI 0010 LID k 0011 ADD 1 0012 ST H nns Quindi premere il bottone Graphic trace sulla barra Debug Una freccia verde appare vicino al numero della linea le la finestra di trigger grafici appare Pa a io LINT Ile LINT 4 g UiT UHT Non tutte le istruzioni IL supportano i trigger Per esempio non possibile posizionare un trigger all inizio di una linea che contiene un istruzione JMP 9 6 2 2 AGGI UNGERE UNA VARI ABI LE AD UNA FI NESTRA DI TRIGGER GRAFICI DA UN MODULO IL Per ottenere il diagramma di una variabile tracciata necessario aggiungerla nella fine stra dei trigger grafici A questo scopo selezionare una variabile facendo doppio click su di essa e trascinarla
81. a scheda delle opzioni dopo avere trascinato tutte le variabili che si vogliono controllare in questo campo si pu leggere un numero di default che rappresenta il numero massimo dei campioni che si possono raccogliere per ogni variabile E quindi possibile digitare un numero maggiore o inferiore a quello di default Questa scheda permette di definire alcune propriet grafiche della traccia di ciascuna va riabile Per selezionare una variabile cliccare sul nome nella colonna Track list Controllo Unit Value div Hide Descrizione Unit di misura stampata sulla tabella della finestra delle Variables A valore per unit dell asse y Con unit dell asse y si intende lo spazio tra due linee orizzontali sulla griglia di sfondo Selezionare questa opzione per nascondere le tracce selezionate sul grafico Premere Apply per rendere le modifiche effettive o premere 0K per applicare le modifiche e chiudere la finestra Condizioni definite dall utente Se si definisce una condizione usando questo controllo il processo di campionamento non partir fino a quando questa condizione non sar soddisfatta Notare che a differenza della finestra trigger una volta iniziata l acquisizione di dati i campioni sono prelevati ogni volta che viene attivata la finestra indipendentemente che la condizione sia vara o no Dopo avere inserito una condizione il controllo visualizza la sua espressione semplificata Condition A G
82. a 16 comandi al menu Tools Questi comandi possono esse re associati a qualsiasi programma che sar in funzione sul vostro sistema operativo E inoltre possibile specificare un argomento per ogni comando aggiunto al menu Tools La procedura seguente mostra come aggiungere uno strumento al menu LogicLab manuale utente 21 LOGICICAEB 1 Digitare l intero percorso del file eseguibile dello strumento nella casella di testo Command Altrimenti si pu specificare il nome del file selezionandolo da Windows Explorer che si apre cliccando sul tasto Browse General Graphic Editor Test Editors Language Directories Tools la Command R Arguments Menu string 2 Nella casella Arguments digitare gli argomenti se ne esistono da trasferire al co mando eseguibile menzionato al passaggio 1 Ricordare di separarli con uno spazio 3 Inserire in Menu string il nome che si vuole dare allo strumento che si sta aggiun gendo Questa la stringa che verr visualizzata nel menu Tools 4 Premere Add per inserire effettivamente il nuovo comando nel menu adatto 5 Premere OK per confermare o Cancel per annullare Per esempio presumiamo che si voglia aggiungere la calcolatrice di Windows al menu Tools Riempire i campi della finestra di dialogo come mostrato General Graphic Editor Test Editors Language Directories Tools Command CAWINDOWSAsystem924calc exe il peig p
83. a Project ui Lal a E Init value Attribute AR E LogicLab manuale utente LOGICICAB Notare che non si pu cancellare il RESULT di una FUNCTION 1EC61131 3 rel 6 6 5 ORDINARE LE VARI ABILI E possibile ordinare le variabili nell editor cliccando sull intestazione Type Undefined della colonna del campo che si desidera utilizzare come criterio di ordinamento Hame Type AC art Mame sn Sie Type AL valueFilt REAL fli 1 feeRunCounter DINT Auto TEN Itau REAL oi hll Iner INT Auto 3 valueFef REAL MI SEME SARRI molo 4 KlInil INT AUT 4 period REAL MI e pi Bai een 5 period REAL So hl 5 KInilncr INT Auta E li MW DINT Auto 7 valuerilt REAL Hhh egie INT Auto 8 valueRet REAL MI E freeRunCounter DINT Auto n 6 6 6 COPIARE LE VARIABILI L editor variabili permette di copiare e incollare elementi rapidamente Si possono usare le scorciatoie della tastiera o accedere a queste componenti dal menu Edit Project EJ no Cile lid x Cut ES Copp Eetun SS Lot Paste e t Tide G Fida poeci Crh5hitttF E Medum CI Funchon blocks LI Functions tarlablos Sindi4 Tools Help n tha G Eit wE Hims Tp 1 iresRunCounter CINT 2 ina IPIT a jk HINT ES lki IPIT BE pened REAL E sa ORE F xeluerit REAI LogicLab manuale utente Name Type Address 1 freeRunCounter DINT Auto 2 incr INT Auto An 3 ki WINT Auto 4 Klnilncer INT Auto An 5 p
84. a con le variabili input e output Se l oggetto una variabile o un parametro apre una finestra di dialogo che permette di cambiarne il nome e la direzione logica input output LogicLab manuale utente 159 LOGICICLAB 10 1 8 MENU VARIABLES Comando Descrizione Aggiunge una nuova riga alla tabella nell editor correntemente Insert attivo se un editor PLC alla tabella delle variabili locali se un editor di variabili alla tabella dei parametri ecc Cancella la variabile nella riga selezionata della tabella correntemente attiva Apre una finestra di dialogo che permette di creare e cancellare gruppi di variabili Delete Group 10 1 9 MENU DEFI NI TI ONS Comando Descrizione Insert Enum Crea un nuovo tipo di dato enumerativo Insert gt Structure Crea un nuovo tipo di dato strutturato Insert Subrange Crea un nuovo tipo di dato subrange Insert gt Typedef Crea un nuovo tipo di dato typedef 10 1 10 MENU WINDOW Comando Descrizione Sposta tutti i documenti aperti in sequenza cos che si Cascade sovrappongano completamente eccetto che per la loro didascalia L area dell editor PLC divisa in riquadri aventi le stesse dimensioni che dipendono dal numero di documenti correntemente aperti Ogni riquadro automaticamente assegnato ad uno di questi documenti Sposta le icone dei documenti ridotti a icona nell angolo in basso a sinistra dell area dell editor PLC Close all Chiude tutti i docume
85. a di caricare il file immagine img file che contiene la mappa di memoria del target device Se il target connesso al momento dell inizio della compilazione il compilatore cercher il file immagi ne direttamente nel target stesso Altrimenti caricher la copia locale del file immagine dalla cartella di lavoro Se il target device non connesso e non c copia locale del file immagine la compilazione non pu avvenire sar necessario connettersi ad un target device operativo r T LogicLab manuale utente 87 LOGICICLAB FPlcExample img error IUOULl Invalid memory image file Flease upload memory image from the target 7 2 OUTPUT DEL COMPILATORE Se stato completato il passaggio precedente il compilatore compie la compilazione effettiva e stampa un report nella barra Qutput L ultima stringa del report ha il formato seguente m warnings n errors Informa l utente del risultato della compilazione 7 2 1 Condizione Descrizione n gt 0 f gt che non possono essere aggirati dal compilatore Errori di compilazione Il codice PLC contiene uno o pi errori gravi Warning di compilazione Il codice PLC contiene uno o pi errori minori che il compilatore individua e aggira automaticamente Si n 0 m gt 0 comunque informati che il programma PLC pu comportarsi in una maniera diversa da quella che ci si aspetta si spronati ad eliminare questi warning modificando e
86. a di input 0 per il numero di bit indicato da input 1 Numero di operandi 2 Descrizione Tipo di dato input Qualsiasi tipo numerico Qualsiasi tipo numerico Tipo di dato output Lo stesso di input 0 i OUT ROL IN 16 1000CAFE 4 Esempi OUT 16 000CAFEIl ROR Shift circolare a destra di input 0 per il numero di bit indicato da input 1 Numero di operandi 2 Descrizione Tipo di dato input Qualsiasi tipo numerico Qualsiasi tipo numerico Tipo di dato output Lo stesso di input 0 i OUT ROR IN 16 1000CAFE 16 Esempi OUT 16 CAFE1000 LogicLab manuale utente 185 LOGICICLAB Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi 186 AND AND logico se input 0 e input 1 sono entrambi BOOL altrimenti AND bit a Dit 2 Tutti i tipi tranne il tipo STRING Tutti i tipi tranne il tipo STRING Lo stesso degli input OUT TRUE AND FALSE OUT 16 1234 AND 16 5678 FALSE OUT OUT 16 1230 OR OR logico se input 0 e input 1 sono entrambi BOOL altrimenti OR bit a Dit 2 Tutti i tipi tranne il tipo STRING Tutti i tipi tranne il tipo STRING Lo stesso degli input
87. a segno di 16 bit 1 Qualsiasi tipo numerico UINT out TO_UINT 1000 0 out 1000 out TO _UINT 16 8000 J out 32768 LogicLab manuale utente Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi LOGICICAEB TO_DINT Conversione in DINT intero con segno di 32 bit 1 Qualsiasi tipo numerico DINT out TO DINT 10 0 x out 10 out TO_DINT 16 FFFFFFFF out 1 TO_UDINT Conversione in UDINT intero senza segno di 32 bit 1 Qualsiasi tipo numerico Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi UDINT out i TO UDINI 10 0 J3 47 uc LO out TO_UDINT 16 FFFFFFFF out 4294967295 TO_ BYTE Conversione in BYTE 8 bit 1 Qualsiasi tipo numerico BYTE out TO BYTE 1 x out T6 FE out z TO _BYTE 16 100 out 16 00 TO_WORD Conversione in WORD 16 bit 1 Qualsiasi tipo numerico WORD out TO_WORD 1000 0 out 16 03E8 out TO_WORD 32768 out 16 8000 TO_DWORD Conversione in DWORD 32 bit 1 Qualsiasi tipo numerico DWORD gut TO DWORD 10 0 out 16 0000000A out TO_DWORD 1 out 16 FFFFFFF
88. alizzazione per la variabile dichiarata quando un controllore programmabile supporta la dichiarazione dell utente di valori iniziali per variabili 11 1 5 2 STRUTTURARE ELEMENTI La dichiarazione di una variabile deve seguire la seguente sintassi KEYWORD RETAIN CONSTANT Declaration 1 Declaration 2 LogicLab manuale utente 171 LOGICICLAB Declaration N END_VAR 11 1 5 3 PAROLE CHIAVE E AMBITO Parola chiave I mpiego della variabile VAR Interna all unit di organizzazione VAR_INPUT Fornita esternamente Fornita dall unit di organizzazione ad entit esterne Fornita da entit esterne pu essere VAR_IN_OUT modificata all interno dell unit di organizzazione Fornita in base alla configurazione via VAR_EXTERNAL VAR_GLOBAL pu essere modificata all interno dell unit di organizzazione VAR_GLOBAL Dichiarazione di una variabile globale VAR_OUTPUT La visibilit delle dichiarazioni contenute negli elementi di struttura sono locali alla POU in cui la dichiarazione SI trova Ovvero le variabili dichiarate non sono accessibili alle altre POU tranne che per passaggio esplicito di parametri tramite variabili che sono state dichiarate input o output di queste unit L eccezione alla regola il caso della dichiarazione di variabili globali Questo tipo di va riabile accessibile ad una POU tramite una dichiarazione di vAR_ExTERNAL Il tipo di variabile dichiarata in una VAR_EXTERNAL deve accordars
89. ando ad aggiungere alla finestra Watch un simbolo che non stato allocato LogicLab dar il seguente messaggio d errore v rs Dod LD sumipa SI r 1 11 nana ADD ID o Smil vale Tine Dod ST lt un102 sumioe 519499 REL DoOoS 000E LD eun DOO ADD Wa DUO ST sun AU oi o i narz D l le d k symbol not found Cant addba wath Di i H an ALI itale GE 9 1 5 CAMBIARE IL FORMATO DI UN DATO Quando si aggiunge una variabile alla finestra Watch LogicLab riconosce automaticamen te il suo tipo intero senza segno intero con segno virgola mobile esadecimale e mostra regolarmente il suo valore Inoltre se la variabile a virgola mobile LogicLab gli assegna un numero decimale di default Tuttavia ci potrebbe essere bisogno di stampare la variabile in un formato differente 102 LogicLab manuale utente LOGICICAEB Per impostare un altro formato diverso da quello assegnato da LogicLab premere il tasto Format value della barra di applicazione Watch HINT Scegliere il formato e confermare l operazione Yalue format Format G Signed i Float C Exadecimal Float format Humber ot decimal 3 9 1 6 LAVORARE CON UNA WATCH LIST E possibile salvare come file il set delle voci nella finestra Watch per poter facilmente ri memorizzare lo status di questo strumento di debug in una sessione di lavoro successiva Per salvare l elenco seguire questa procedu
90. argets Cancel 2 Selezionare uno del target device elencati nella casella combinata 3 Cliccare Change per confermare Cancel per abbandonare 4 Confermando LogicLab mostra la finestra di dialogo seguente gt This operation requires to save the project nt Continue the operation Premere Yes per completare l operazione No per abbandonare Premendo Yes LogicLab far l aggiornamento del progetto per farlo funzionare col nuovo target Far anche una copia di backup dei file del progetto in una sotto di rectory inserita nella directory del progetto in modo che si possa riportare indietro l operazione rimpiazzando manualmente per es usando Windows Explorer i file del progetto con la copia di backup 4 8 LAVORARE CON LE LI BRERI E Le librerie sono un potente strumento per condividere oggetti tra i progetti di LogicLab Le librerie sono normalmente memorizzate in specifici file sorgente con estensione p7 4 8 1 IL GESTORE DELLA LIBRERIA Project library list herovre Remove all Il gestore della libreria elenca tutte le librerie incluse al momento in un progetto LogicLab 28 LogicLab manuale utente LOGICICLAB Permette inoltre di inserire o rimuovere librerie Per accedere al gestore della libreria cliccare Library manager nel menu Progject 4 8 1 1 INCLUDERE UNA LI BRERI A La seguente procedura mostra come inserire una libreria in un progetto LogicLab che ri sulti in tutti gli o
91. as ooo Mote a Enable Password Password e EOS LogicLab manuale utente 95 LOGIC CAES Si pu anche scegliere di disabilitare la password Project info Code generation Debug Build events Project PLC sample _ a max 10 chars Version 1 6 example 1 0 Author John Doe Password 8 4 SIMULAZIONE A seconda del target con cui ci si sta interfacciando si pu essere in grado di simulare l esecuzione dell applicazione PLC con l ambiente di simulazione integrato di LogicLab SimuLab Per avviare la simulazione basta cliccare sulla voce corretta della barra Project File View Project Debug Communication Tools EErEE ER TETN una Slo AS uu a x 0 Definitions Fare riferimento al manuale di lt lt Simulation gt gt per ottenere informazioni su come con trollare la simulazione 96 LogicLab manuale utente 9 1 LOGICICLAB DEBUG LogicLab fornisce numerosi strumenti di debug che aiutano lo sviluppatore a controllare se l applicazione si comporta come voluto oppure no Tutti questi strumenti di debug fondamentalmente permettono allo sviluppatore di vedere il valore delle variabili selezionate mentre l applicazione PLC sta funzionando Gli strumenti di debug di LogicLab possono essere raggruppati in due classi Strumenti di debug asincroni Leggono i valori delle variabili selezion
92. ask in the alesong Sjal an intepoateri single axs mos Slarts an inbsipolated ndeas miv enfiez il he lagat al an niepokoi Wais untilthe end of an intanpolatad ni a i 6 e 1 1 5 4 PANNELLI INCLUSI NELLA LIBRERIA I pannelli descritti nei paragrafi precedenti sono solitamente sempre disponibili nella fine stra Library Tuttavia altri pannelli possono essere aggiunti a questa finestra uno per ogni libreria inclusa nel progetto LogicLab in corso Per esempio l immagine sotto mostra un progetto LogicLab che include due librerie basic p e thermmodel paragrafo 4 7 p11 vedi anche Mame type Description o f BitToByte f EitToword FF B teToBit a B teToWord F REEN and standard block TERA VERE Function Compose a byte from 8 bits Compose a word from 16 bits Split a byte into bits Compose a word from 2 bytes Function Function block Function Function block Falling edge detector Function block basic thermmodel LogicLab manuale utente LOGICICLAB 1 1 6 LA FINESTRA DI LAVORO La finestra Workspace formata da tre pannelli distinti come mostrato nella figura se guente Project x Project une ee TN mm__ e E Project o Definitions a Resources Project Definitions A Resources Project Definitions a Resources mery al m E configuration 4 TypeDefs El Modbus objects BIO Fast
93. ate dallo sviluppa tore con richieste successive inviate al target device Tanto gli strumenti di debug in esecuzione sul PC quanto potenzialmente il task responsabile di rispondere a queste richieste sul target device eseguono indipendentemente dall applicazione PLC Quindi non ci sono garanzie di sincronismo in relazione all esecuzione dell applicazione PLC sui valori di due distinte variabili campionate allo stesso momento uno o pi cicli PLC potrebbero intercorrere tra il campionamento della prima variabile e quello della secon da per la stessa ragione l evoluzione del valore di una singola variabile non affida bile soprattutto quando cambia velocemente Strumenti di debug sincroni Richiedono la definizione di un trigger nel codice PLC Ag giornano simultaneamente tutte le variabili a loro assegnate ogni volta che l esecuzione dell applicazione PLC raggiunge il trigger poich nessun altra istruzione pu essere ese guita finch il valore di ogni variabile stato aggiornato Come risultato gli strumenti di debug sincroni sopperiscono alle limitazioni caratteristiche di quelli asincroni Questo capitolo mostra come eseguire il debug dell applicazione usando sia gli strumenti sincroni che quelli asincroni FINESTRA WATCH La finestra Watch permette di monitorare i valori attuali di un set di variabili Essendo uno strumento asincrono la finestra Watch non garantisce la sincronizzazione dei valori Per questo motivo
94. ati tramite FALSE O TRUE I caratteri e gli esempi dei letterali numerici sono riportati nella tabella sottostante Descrizione Esempio Letterali Interi 120 123 986 Letterali reali 12 0 0 0 0 4560 1 34E 12 or 1 34e 12 Letterali reali con esponente 1 0E 6 or 1 0e 6 1 234E6 or 1 234e6 2 11111111 256 decimali 2 11100000 240 decimali 8 377 256 decimali 8 340 240 decimali 16 FF or 16 ff 256 decimali 16 E0 or 16 e 0 240 decimali Boolean FALSE e TRUE FALSE TRUE Letterale a base 2 Letterale a base 8 Letterale a base 16 11 1 4 2 COSTANTI LETTERALI STRINGA Una costante letterale stringa una sequenza di zero o pi caratteri che iniziano e termi nano con il carattere apice singolo Le combinazioni di tre caratteri del simbolo del dollaro seguito da due cifre esadecimali devono essere interpretate come la rappresentazione esadecimale del codice a otto bit del carattere 170 LogicLab manuale utente LOGICICLAB Esempio Spiegazione ul Stringa vuota lunghezza zero A Stringa di lunghezza uno contenente un singolo carattere A a Stringa di lunghezza uno contenente il carattere space Stringa di lunghezza uno contenente il carattere apice T S TI singolo ni Stringa di lunghezza uno contenente Il carattere virgolette SRSL Stringa di lunghezza due contenente i carattere CR e LF SOA Stringa di lunghezza uno contenente il carattere LF Le combinazioni di due caratteri che iniziano con il s
95. ato di scrivere il codice cliccare due volte sullo stato a cui si vuole asse gnare la nuova condizione Apparir una finestra di dialogo Cvanzble Core Ho code HotEnebled tane RotFunnino Lita Commantk Selezionare il nome della condizione che si vuole assegnare a questo stato Confermare premendo 0K Se successivamente si avr bisogno di modificare il codice sorgente della condizione cliccare due volte sul nome della transizione nella cartella Transitions della finestra Workspace 6 5 7 SPECIFICARE LA DESTI NAZIONE DI UN J UMP Per specificare lo step di destinazione di un jump cliccare due volte sul blocco di jump nello spazio Chart Ci far apparire una finestra di dialogo simile a quella mostrata sot to che elenca il nome di tutti gli stati esistenti Selezionare lo stato di destinazione poi confermare premendo 0K o abbandonare premendo Cancel SFC Jump properties E Cancel LogicLab manuale utente 79 LOGICICAB 6 5 8 MODIFICARE UN NETWORK SFC 6 6 L editor SFC fornito di funzioni comuni alla maggior parte di applicazione grafiche fun zionanti sulla piattaforma Windows ovvero selezione di un blocco Selezione di un set di blocchi premendo CTRL tasto destro Operazioni di Cut Copy e Paste sia di un singolo blocco sia di un set di blocchi Drag and drop Alcune di queste funzioni sono accessibili tramite il menu Edit o
96. azione automatica dell errore LogicLab manuale utente 26 27 28 28 28 30 31 33 33 33 34 36 36 37 37 43 44 44 45 45 45 47 49 50 52 53 61 63 65 65 65 65 66 66 66 66 67 67 67 6 2 5 6 3 6 3 1 6 3 2 6 3 3 6 3 4 6 3 5 6 3 6 6 3 7 6 3 8 6 3 9 6 3 10 341 6 4 6 4 1 6 4 2 6 4 3 6 4 4 6 4 5 6 4 6 6 4 7 6 4 8 6 5 6 5 1 6 5 2 6 5 3 6 5 4 6 5 5 6 5 6 6 5 7 6 5 8 6 6 6 6 1 6 6 2 6 6 3 6 6 4 6 6 5 6 6 6 Zad Tii LOGICICLAB Segnalibri Editor Ladder Diagram LD Creare un nuovo documento LD Aggiungere rimuovere network Etichettare i network Inserire i contatti Inserire le uscite Inserire i blocchi Modificare le proprieta delle uscite e dei contatti Modificare i network Modificare le proprieta dei blocchi Acquisire informazioni da un blocco Rilevazione automatica dell errore Editor Function Block Diagram FBD Creare un nuovo documento FBD Aggiungere rimuovere network Etichettare i network Inserire e connettere i blocchi Modificare i network Modificare le proprieta dei blocchi Acquisire informazioni su un blocco Rilevazione automatica dell errore Editor Sequential Function Chart SFC Creare un nuovo documento SFC Inserire un nuovo elemento SFC Connettere elementi SFC Assegnare un azione ad uno step Specificare una costante variabile come condizione di una transizione Assegnare codice condizionale ad una transi
97. cLab Full screen D gt T x I O 10 2 2 TOOLBAR FBD poA EODH FH Bottone Comando Descrizione Modalit edit che permette di inserire e spostare Move Insert Bocchi Modalit edit che permette di tracciare fili logici Connection dn per connettere pins Modalit edit che permette di aggiungere variabili Watch a qualsiasi strumento di debug Permette di inserire un nuovo blocco nel network New block i selezionato Constant Aggiunge una costante al network selezionato Aggiunge un blocco di ritorno condizionale al Return network selezionato Aggiunge un blocco di jump condizionale al network selezionato OCA E Comment Aggiunge un commento al network selezionato EJ Per default alcuni operatori come ADD MUL ecc Hanno due pin di input anche se si pu occasionalmente aver bisogno di compiere i operazioni con pi di due operandi Questo Inc pins comando permette di aggiungere tanti pins di input quanti ne servono per raggiungere il numero di operandi richiesto di Dec pins Annulla il comando Inc pins ala 162 LogicLab manuale utente LOGIC CAE Bottone Descrizione Aggiunge i pins enable in enable out al blocco selezionato Il codice per implementare tale blocco E sar eseguito solo quando il segnale enable in Lo FICA true I segnale enable out ripete semplicemente il valore di enable in permettendo sia di attivare sia di disatti
98. cartella che contiene la variabile che si desidera modificare dalla casella Project dello spazio di lavoro i i Gl 1alWariablez wE Automatic variables lag 7 Analog out 3 idi freeRunCounter ui k CI O variables CI Constants C1 Retain variables EI Tasks HF 2 Cliccare due volte sul nome della variabile da modificare l editor delle variabili globali si aprir permettendo la modifica Ti Schema 7 kInilner INT Auto Analog T Stati nei INT FE SJ Functions sa w al 5 Global variables E H Automatic variables a 0 Analog out 3 di feeRunCounter Tai i A 0 ables Constants Retar variables H H LogicLab manuale utente 41 LOGIC CAEG Per cambiare solamente il nome della variabile 1 2 Aprire l editor Variable properties dal menu contestuale che appare cliccando col tasto destro sul nome della variabile nell albero del progetto o selezionare la voce corrispondente del menu Project E CI Global variables E E Automatic variables E CI Analog out 3 lidi feeRunCounter ui it gt J a o Variable properties E Const Cuplicate variable DI Retail Delete variable GA El Tasks Esport variable to library Copy name Ctrl C T Cambiare il nome della variabile e confermare Object properties Object name Properties Description VARIABLE Normal UINT Auto Type Attribute val type amp ddress Cancel Infine si
99. cia per avere accesso alle funzioni di debug che l Oscilloscopio mette a disposizione L Oscilloscopio formato da tre elementi come mostrato qui sotto Usnlozzone DER BRAB AE DEmono Treck Lim iFastiFost fbFiber u PF astoFoat PbFiber if La barra di applicazione permette di controllare meglio l Oscilloscopio Una descrizione dettagliata di ciascun comando verr data pi avanti in questo capitolo L area Chart include numerose voci Plot area contenente la curva delle variabili Cursori verticali cursori che identificano due linee verticali distinte I valori di ciascuna variabile all intersezione con queste linee sono riportati nelle colonne corrispondenti Barra di scorrimento se la scala dell asse x troppo larga per mostrare tutti i campio namenti nell area Plot la barra di scorrimento permette di muoversi avanti e indietro lungo l asse orizzontale La parte pi bassa dell Oscilloscopio una tabella che presenta una riga per ogni variabile LOGICI x mi IE 9 2 1 APRIRE E CHIUDERE L OSCILLOSCOPIO Per aprire l Oscilloscopio cliccare sul bottone Async PAHA qE sulla barra Main Per chiudere l Oscilloscopio cliccare nuovamente sul bottone Async narge E LogicLab manuale utente 105 LOGICI Altrimenti cliccare sul tasto Close nell angolo in alto a destra della finestra dell Oscillo Scopio In entrambi i casi chiudere l O
100. cilloscope Il nome della variabile il valore e la locazione sono ora visualizzate in una nuova riga della finestra Watch watch _X Symbol Value Type Location mm IMP FALSE Biol global mn INP TRUE BOOL global m LITI FALSE BIOL global La stessa procedura si applica a tutte le variabili che si vogliono controllare Una volta inserite nella finestra Watch tutte le variabili che si vogliono visualizzare clic care sul tasto Se ect Move della barra FBD il cursore torner alla sua forma originale LogicLab manuale utente 99 LOGIC CAES 9 1 2 3 AGGIUNGERE UNA VARIABILE DA UN EDITOR DI VARIABILI Per aggiungere una variabile alla finestra Watch selezionare il record corrispondente dell editor variabili e fare drag and drop nella finestra Watch e Type Em ahah Sp Sil p b chema suia PE 7 jeni IHT Auto Ho 3 fbStali Stati Auto Ho y da Y UL Ladder logic x 0003 o premere F8 Ent ren watch Array i Symbol Yele 2 cni 3 fbStali Stati IF fhachema 9 1 2 4 AGGIUNGERE UNA VARIABILE DALL ALBERO DEL PROGETTO Per aggiungere una variabile alla finestra Watch selezionarla nell albero del progetto e fare drag and drop nella finestra Watch Frmeck ER Proiect E Definitions o EF pepe Finec 2 _ Froga A Fat E inii S E tan E A Localvariatlz ile bEchena fbStati Function block e At
101. co funzione L istruzione RETURN causa l uscita anticipata dalla funzione o dal blocco funzione per esempio come risultato dell analisi di un istruzione IF Sintassi 1 Funzione dst_var function_name argl arg2 argh 2 Blocco funzione con elenco argomenti formali 3 4 instance name var_inl argl var inz arg2 y 7 var_inN argN Blocco funzione con assegnamento di argomenti instance_name var_in1 argil instance_name var_inN argN instance_name Istruzione di controllo di funzione e blocco funzione RETURN LogicLab manuale utente 203 LOGICICLAB Esempi CMD_TMR IN 3IX5 PT 300 richiamo FB con elenco di argomenti formali IN SIX5 PT 300 CMD_TMR richiamo FB con assegnamento di argomenti a CMD_TMR 0Q utilizzo di output FB RETURN uscita anticipata dalla funzione o dal blocco funzione 11 5 2 3 ISTRUZI ONI DI SELEZIONE Semantica Le Istruzioni di selezione includono le istruzioni 1F e CASE Un istruzione di selezione se leziona uno o un gruppo di sue istruzioni componenti di esecuzione basate su una con dizione specifica IF l istruzione IF specifica che un gruppo di istruzioni deve essere eseguito solo se l espressione Booleana associata restituisce il valore TRUE Se la condizione falsa nessuna istruzione sar eseguita o verr eseguito il gruppo di istruzioni che segue la keyword ELSE o la k
102. condizione di transizione 11 6 1 STEP 11 6 1 1 DEFINIZIONE Uno stato rappresenta una situazione in cui il comportamento della POU con rispetto dei suoi input e output segue una serie di regole definite dalle azioni associate dello stato Uno stato attivo o inattivo In ogni momento dato lo stato della POU definito da una serie di stati attivi e dal valore delle sue variabili interne e output Uno stato rappresentato graficamente da un blocco che contiene il nome dello stato nella forma di un identificatore Il link s diretto nello stato pu essere rappresentato graficamente da una linea verticale attaccata alla parte superiore dello stato Il link s di retto fuori dallo stato pu essere rappresentato da una linea verticale attaccata alla parte inferiore dello stato Rappresentazione Descrizione I stepiame Step rappresentazione grafica con link diretti LogicLab non impone nessuna restrizione al numero massimo di stati per SFC Step flag La step flag stato inattivo o attivo di uno stato pu essere rappresentata dal valore logi co della variabile Booleana _x dove il nome dello stato Questa variabile Boole ana ha valore TRUE quando lo stato corrispondente ha attivo e FALSE quando inattivo La visibilit dei nomi degli stati e delle step flag locale alla POU in cui compaiono gli stati LogicLab manuale utente 207 LOGICICAB Rappresentazione Descrizione Step flag step Name_x TRUE whe
103. ction block Functions Cyipt all objects E CJ Global variable Decrypt all objects Automatic vanabies Hii la stessa password sar valida per tutti gli oggetti 5 2 VARIABILI Esistono due classi di variabili in LogicLab variabili globali e variabili locali Questo paragrafo mostra come aggiungere al progetto modificare e rimuovere sia le va riabili globali che quelle locali 5 2 1 VARIABILI GLOBALI Le variabili globali possono essere visualizzate e consultate da qualsiasi modulo del pro getto 5 2 1 1 CLASSI DI VARIABILI GLOBALI Le variabili globali sono elencate nell albero del progetto nella cartella Global varia bles dove sono ulteriormente classificate secondo le loro propriet in variabili Automa tiche variabili Mapped Costanti e variabili Retain Le variabili Automatiche includono tutte le variabili che il compiler alloca automatica mente in una posizione appropriata della memoria del target device Le variabili Mapped invece hanno un indirizzo assegnato nel sistema logico di indirizzo del target device che deve essere specificato dallo sviluppatore Le variabili Costanti sono quelle che lo sviluppatore dichiara come aventi l attributo CON STANT cos che non possano essere scritte Le variabili Retain sono quelle che lo sviluppatore indica come aventi attributo RETAIN cosicch i loro valori sono memorizzati in un area della memoria persistente del target device LogicLab ma
104. dichiarazione di una funzione deve essere eseguita come segue FUNCTION BLOCK FunctionBlockName VAR_INPUT declaration of input variables see the relevant section END_VAR VAR_OUTPUT declaration of output variables END_VAR VAR_EXTERNAL declaration of external variables END_VAR VAR declaration of local variables END_VAR Function block body END_FUNCTION_BLOCK Parola chiave Descrizione Nome del blocco funzione dichiarato notare nome del modello non delle sue ricorrenze Un blocco funzione pu accedere alle variabili globali solo se sono elencate in un elemento di struttura VAR_EXTERNAL END_VAR VAR_EXTERNAL Le variabili passate al FB tramite un costrutto VAR_EXTERNAL possono essere modificate all interno del FB Specifica le operazioni da eseguire sulle variabili input per assegnare valori alle variabili output dipendenti Function block body dalla semantica del blocco funzione e dal valore delle variabili interne Pu essere scritta in uno qualunque dei linguaggi supportati da LogicLab FunctionBlockName 176 LogicLab manuale utente LOGICICLAB Dichiarare funzioni in LogicLab Qualunque linguaggio PLC sia in uso LogicLab permette di non tener conto della sintassi riportata qui sopra poich fornisce un interfaccia semplice per usare i blocchi funzione 11 1 6 3 PROGRAMMI I ntroduzione Un programma definito in IEC 61131 3 come un assemblamento logico di tutti gli elementi e costrutti del linguaggio di p
105. divergente Avviene un evoluzione da S5 a s6 Se e soltanto se s5 attivo e la condizione di transizione e TRUE o da s5 a s8 se e soltanto se s5 attivo e f TRUE e e FALSE moo o j soltanto se s7 attivo e la condizione di transizione h TRUE o da s9 a 10 soltanto se s9 attivo e j TRUE Transizione divergente simultanea Avviene un evoluzione da 11 a S12 S14 SOltanto se S11 attivo e la l 511 b condizione di transazione b associata alla transizione comune TRUE Dopo l attivazione simultanea di 12 S14 ecc l evoluzione di ciascuna sequenza procede indipendentemente Transizione convergente simultanea Avviene un evoluzione da 13 S15 a s16 soltanto se tutti gli stati che sono sopra e sono connessi alla linea orizzontale doppia sono attivi e la condizione di transizione d associata alla transizione comune TRUE LogicLab manuale utente 211 LOGICICLAB Esempi Schema non valido SCUSE SEL STELE Note permesso Comportamento previsto avviene un evoluzione da S30 a 33 Se a FALSE e d TRUE Lo schema nella colonna pi a sinistra non valido perch le condizioni da e TRUE sono direttamente collegate Comportamento previsto avviene un evoluzione da S32 a 31 se c FALSE e d TRUE Lo schema nella colonna pi a sinistra non valido perch i link diretti si dirigono solo verso Il basso Le transizioni verso l alto possono esser
106. do il trigger all istruzione successiva segnata da una freccia verde Contatore dei Trigger Crt 2h Questo controllo di sola lettura conta quante volte il gestore della finestra debug stata attivata da quando la finestra stata installata Il gestore delle finestre ripristina automaticamente questo contatore tutte le volte che una nuova sessione di trigger viene attivata Stato dei Trigger Questo controllo di sola lettura mostra lo stato della finestra di Debug Pu assumere i seguenti valori Il trigger non si verificato durante la corrente esecuzione del task Ready Tniggered Il trigger si verificato durante la corrente esecuzione del task Il sistema non sta eseguendo il trigger Il trigger non stato fatto partire oppure stato fermato dall utente oppure si verificata una condizione di stop La comunicazione con il target stata interrotta lo stato della finestra trigger non pu essere determinato Condizioni definite dall utente Condition EJ Se viene definita una condizione usando questo controllo il valore nella finestra Debug viene aggiornato tutte le volte che il gestore delle finestre viene attivato e le condizioni definite dell utente sono vere Dopo avere inserito una condizione il controllo visualizza la sua espressione semplificata Condition A GT 100 Contatori None Trigger For After Questo controllo permette di definire condizioni sul contatore dei
107. e EI Project amp Definitions a CETTE ei E 0 FicE sample Definitions El TypeDetz UINTS T El Structures O HS COMPLEX E E numeratione 1 1 SubRanges Properties C Macra Delete 2 Confermare la scelta Delete the selected PLE Object Type Enumeration Name HYDROCARBON 5 4 4 SUBRANGE Il paragrafo seguente mostra come gestire un subrange 5 4 4 1 CREARE UN NUOVO SUBRANGE Seguire la procedura seguente per creare un nuovo subrange 1 Cliccare col tasto destro sulla cartella Subranges e scegliere New subrange dal menu contestuale E Project 5 Definitions E 3 PicExample Definitions E TopeDefs UNTAET E Structures COMPLEX El Enumerations 4 HYDROCARBON pi E Subh arie C Macro 1 ENE 50 LogicLab manuale utente LOGICICAEB 2 Digitare il nome del subrange New Subrange Name WATER_TEMPERATURE Usi ai Min Value Max Value Description __ 3 Scegliere il tipo di subrange New Subrange Name WATER_TEMPERATURE ve Gi Min Value Max Value cet __________ W amp TER_TEMPE RA amp TURE Mame Typa Mii ab Dbiecta Riker Hare pl Resstiolion Priagiani Jaera di D IT SirictonBlocko Hinam landa funelon Bi SINT Bosickyoes md LU DINT Basic types iui LIT Basic types ws SINT Basic tipes _ anha __Laea vaahe Ushpa VEe hpes l Checkall Checkmone D iher filters Mama Location z 4 I
108. e attivo 10 1 1 MENU FILE Comando New project Open project View project Save project Save project As Close project New text file Open file Save Close Options Print Print preview Print project Printer setup recent EXTL Descrizione Permette di creare un nuovo progetto LogicLab Permette di aprire un progetto LogicLab esistente Apre un progetto LogicLab esistente in sola lettura Uguale a Save All ma salva anche il file ppj Notare che tutte le modifiche al progetto LogicLab sono prima applicate solo in memoria necessario eseguire il comando Save Project per rendere le modifiche permanenti Richiede di specificare il nuovo nome e la nuova posizione di un progetto e salva qui una copia di tutti i file del progetto Richiede se si vogliono salvare i cambiamenti poi chiude il progetto attivo Apre un nuovo file generico di testo vuoto Apre un file esistente qualunque sia la sua estensione Il file mostrato nell editor testuale Comunque aprendo un file del progetto si apre anche il progetto LogicLab a cui questo riferito Permette di salvare il documento della finestra correntemente attiva Chiude il documento della finestra correntemente attiva Apre la finestra di dialogo Programming environment options Mostra una finestra di dialogo che permette di impostare le opzioni di stampa e stampare il documento della finestra correntemente attiva Mostra un immagine nel v
109. e eseguite tramite i blocchi jump 11 7 ESTENSIONI DI LINGUAGGIO IN LOGI CLAB LogicLab presenta alcune estensioni allo standard IEC 61131 3 per arricchire ulterior mente il linguaggio e adattarsi ai differenti stili di codice 11 7 1 MACRO LogicLab implementa le macro nello stesso modo del preprocessore di linguaggio C Le macro possono essere definite usando la seguente sintassi MACRO lt macro name gt PAR_MACRO lt parameter list gt END_PAR lt macro body gt END_MACRO Notare che l elenco dei parametri potrebbe essere eventualmente vuoto facendo distin zione in questo modo oggetti tipo macro che non prendono parametri e funzioni tipo macro che prendono parametri Un esempio concreto di una definizione macro la seguente che prende due Byte e com pone una word 16 bit 212 LogicLab manuale utente LOGICICLAB MACRO MAKEWORD PAR_MACRO lobyte hibyte END_PAR i CODE SST lobyte SHL TO_UINT hibyte 8 END_MACRO Ogni qualvolta il nome della macro appare nel codice sorgente rimpiazzato insieme alla lista dei parametri correnti in caso di macro tipo funzione con il corpo della macro Per esempio data la definizione della macro MAKEWORD e il frammento di codice di Structured Text seguente w MAKEWORD bl b2 il pre processore macro lo espande a w b1 SHL TO _UINT b2 8 11 7 2 PUNTATORI I puntatori sono un tipo speciale di variabili che si comportano come un
110. e Object browser e la compo nente Find in project 52 LogicLab manuale utente LOGICICAB 5 5 1 OBJECT BROWSER LogicLab fornisce uno strumento manuale per navigare gli oggetti del progetto l Object browser Dbect hbar Frograme STE Evi T cobit Function Hocka E Furclian Blacks piet Ad a Functions Slariead iieri dB CresPart tre HT_A Furclons f Gesfaib al HT _B Funclons a CissPaiEztraDIMT_C Funcliore TE F TAIG Fyrition bocke l leda TF FET et Function blocks esk nine pi Variable LEA al a E lisar Hoes Rabbia Ehecha Funcli n blocks Fidze Fiinclion Docs Dither litez f A_TRIG Function blocka n T AE Funciar Hozka 7 CE dela Funcion blocks Localon A SW T Ecl USI Fiooram i T T_Eco Logic Programs Libtaly j T r_catsdvariced Programi T cat FOOL Program Home Vareiypa Cancel Export te Ibran Delle objects Open sawe Select al Select more Questo strumento dipendente dal contesto questo implica che il tipo di oggetti che pos sono essere selezionati e che le operazioni disponibili sugli oggetti sono diversi a seconda del contesto in cui ci si trova L Object browser pu essere aperto in questi tre modi Modalit Browser Modalit Import object Modalit Select object L interazione dell utente con l Object browser principalmente la stessa per tutte e tre le modalit ed descritta nel prossimo paragrafo 5 5 1 1 CARATTERI STI CHE
111. e bit a bit dell operando Il modificatore parentesi sinistra indica che la misurazione dell operatore deve es sere differita finch non si incontra un operatore parentesi destra La forma della sequenza di informazioni tra parentesi mostrata qui sotto accumulator accumulator AND MX1 3 OR SMX1 4 Il modificatore c indica che l istruzione associata pu essere eseguita solo se il valore del risultato correntemente analizzato Booleano 1 o Booleano 0 se l operatore com binato con modificatore N 11 2 2 OPERATORI STANDARD Gli operatori standard con i loro modificatori e operandi permessi sono elencati qui sotto Tipi di operatori Operatore Modificatore Semantica supportati Acc_ type Op_ type LD N Anw An Imposta l accumulatore uguale VE all operando Situa l accumulatore nella posizione dell operando Imposta l operando a TRUE se Ma ite l accumulatore TRUE Imposta l operando a FALSE se j Ma aa l accumulatore TRUE AND N Any but REAL Any but i REAL Any but REAL Any but Any but REAL Any but ar E T E E Ti CAL FB instance name 192 LogicLab manuale utente AND logico o bit a bit OR logico o bit a bit XOR logico o bit a bit NOT logico o bit a bit Addizione Sottrazione Moltiplicazione Divisione Modulo divisione Comparazione Comparazione Comparazione Comparazione Comparazione Comparazione Salta all etichetta Rich
112. e del cursore Di 9 5 2 8 APRIRE UNA FINESTRA TRIGGER DA UN MODULO ST Supponiamo di avere un modulo ST che contenga le seguenti istruzioni 008 a b kh 0003 c SHR a 16E04 1 0004 d e e f E SHRi d 16 04 Supponiamo inoltre di voler conoscere il valore di e da e f appena prima che venga eseguita l istruzione f f SHR d 16 04 Per fare questo spostare il cursore alla linea 6 Quindi premere il pulsante Set Remove trigger sulla barra Debug La o premere il tasto F9 In entrambi i casi apparir una freccia verde vicino al numero della linea e si aprir la relativa finestra pop up LogicLab manuale utente 133 LOGICICLAB Trigger n 0 at MAINST 6 Condition 16 04 None Trigger For ma 0A 16 04 After Non tutte le istruzioni ST supportano i trigger Per esempio non possibile posizionare un trigger su una linea che contiene una terminazione come END_IF END_FOR END_WHILE etc 9 5 2 9 AGGI UNGERE UNA VARI ABI LE AD UNA FI NESTRA TRI GGER DA UN MODULO ST Per vedere il valore delle variabili necessario aggiungerla in una finestra trigger A que sto proposito selezionare una variabile facendo doppio click su di essa quindi trascinarla dentro la finestra delle Variables nella parte bianca in basso nella finestra pop up Il nome della variabile ora appare nella colonna Symbol Trigger n 0 at MAINST 6 Condition Ceo
113. e ricorrenze di una specifica stringa di ca rattere nel progetto Seguire la procedura sottostante per utilizzare lo strumento corret tamente 1 Cliccare Find in project nel menu Edito nella barra Main File E wiew Project Debug Communication Ir 3 sil dh h pe N Sb FERA i Copy Cte G Main e E File Edit view Project Debug Communication Yariables W Ea Pro _TT_r T _ 3 33 S Delete li Ct o ie db ae Da i ge CATE MO SFA E Find in project pani Hi Bookmarks d Go to line 0 dh Find Ctrl F Ci far apparire la seguente finestra di dialogo Find in project Ca Location All ra Filters Frogram Function blocks varables Description Function Tupes Uzer Types _ Match whole word only Match case 2 Nella casella di testo Find what digitare il nome dell oggetto che si vuole cercare Qreck ell Cheeknene Othe Filters Mame Lasaon Library Libian baic Yar Une al Canval FF Fus JAAG amp ds SA 105 ord obi in ordToEyla LogicLab manuale utente Find profe Ce E Find what i liE Locshon dl a Cancel Filters Object browser a F Fiogram Totta hber a Function blog a Progiame Operatore i E Furejar ia i SF EiT Byle areire P Function Blocks I Yard Funotione 1 Finto __ Slandand lureloni Poe 7oBit Function Hozka El DaTort Arr Vi Wa
114. e selezionato con un click Apre l editor con cui l oggetto stato creato e mostra il codice sorgente corrispondente Se l oggetto un programma una funzione o un blocco funzione questo comando apre il suo codice sorgente se l oggetto una variabile o un parametro questo comando apre l editor di variabili corrispondente se l oggetto una funzione standard o un operatore questo comando non apre niente Se selezionato abilita l autoconnessione che una creazione automatica di un filo logico che collega i pins di due blocchi quando sono sistemati vicini Rimuove tutte le connessioni non valide rappresentate da una linea rossa nello schema attivo Per default alcuni operatori come ADD MUL ecc hanno due pins di input anche se pu esserci occasionalmente bisogno di compiere queste operazioni su pi di due operandi Questo comando permette di aggiungere tanti pins di input quanti ne sono richiesti per raggiungere il numero voluto di operandi Annulla il comando Increment pins Aggiunge i pins enable in enable out al blocco selezionato Il codice che implementa il blocco selezionato sar eseguito solo quando il segnale enable in true Il segnale enable out ripete semplicemente il valore di enable in permettendo sia di abilitare sia di disabilitare Il set di blocchi in sequenza Mostra alcune propriet del blocco selezionato Se l oggetto una funzione o un blocco funzione mostra una tabell
115. ea un file RSM del progetto source module LogicLab manuale utente 165 LOGICICLAB 10 2 6 TOOLBAR NETWORK fiii oO oo H Bottone Comando Descrizione Aggiunge un network vuoto nella parte alta del documento LD FBD attivo Aggiunge un network vuoto nella parte bassa del documento LD FBD attivo Aggiunge un network vuoto dopo il network selezionato del documento LD FBD attivo Insert Top Insert Bottom Insert After Aggiunge un network vuoto prima del network Insert Before selezionato del documento LD FBD attivo Se selezionato mostra una griglia puntata sullo sfondo dell editor LD FBD Se selezionato abilita l autoconnessione che la creazione automatica di un filo logico che collega i pins di due blocchi una volta portati uno vicino View grid Auto connect 7 Emma all altro 10 2 7 TOOLBAR DEBUG 2A FE Do Ma Bottone Comando Descrizione Debug mode Attiva disattiva la modalit di debug Live debug mode Attiva disattiva la modalit di debug live Set Remove Imposta rimuove un trigger nella linea di codice trigger sorgente corrente Imposta rimuove un trigger grafico nella linea di Graphic trigger codice sorgente corrente ne dii Rimuove tutti trigger triggers Trigger list Elenca tutti i trigger Imposta un breakpoint nella linea di codice Set breakpoints sorgente corrente Remove all breakpoints Rimuove tutti i breakpoint Fa ripartire l esecuzione di
116. ed Inserimento di un nuovo contatto negativo in base contact alla modalit selezionata serie o parallela cl Insert contact Insert rising Inserimento di un nuovo contatto rising edge in JP N I edge contact base alla modalit selezionata serie o parallela JN Insert falling Inserimento di un nuovo contatto falling edge in edge contact base alla modalit selezionata serie o parallela ici Inserimento di una nuova uscita attaccata al Insert coil ag power rail di destra LogicLab manuale utente 163 LOGICICAB Bottone Comando Descrizione Insert negated Ilnserimento di una nuova uscita negata attaccata coil al power rail di destra AAE Insert set Inserimento di un nuovo set di uscite attaccato al contact power rail di destra w Inserimento di una nuova uscita sempre spenta Insert reset coil attaccata al power rail di destra Insert rising Non ancora implementato funziona come una edge contact normale uscita Insert falling Non ancora implementato funziona come una edge contact normale uscita 10 2 4 TOOLBAR SFC pio babe BEREE ds it Bottone Comando Descrizione Inserisce un nuovo stato nel documento corrente SFC Aggiunge una nuova transizione al corrente documento SFC New step Add transition Aggiunge un nuovo jump al corrente documento SFC Aggiunge un nuovo pin alla transizione divergente selezionata Add jump Add divergent pin Remove divergent
117. eguente dell elemento In tal caso la variabile Booleana RUN la variabile feedback nell esempio mostrato di sotto Loop espliciti ready AND JR run Ba db__ A starte p LogicLab manuale utente 195 LOGICICLAB Loop impliciti AND 11 3 4 ELEMENTI DI CONTROLLO DELL ESECUZIONE 11 3 4 1 SEGNALI EN ENO Gli input addizionali Booleani EN Enable e Eno Enable Out caratterizzano i blocchi Lo gicLab secondo le dichiarazioni EN ENO VAR_INPUT VAR_OUTPUT EN BOOL 1 ENO BOOL END_VAR END_VAR Vedere la sezione delle propriet di modifica dei blocchi per conoscere come aggiungere questi pins ad un blocco MOX E 5 Quando si utilizzano queste variabili l esecuzione delle operazioni definite dal blocco sono controllate dalle regole seguenti 3 se il valore di EN FALSE quando il blocco richiamato le operazioni definite dal corpo della funzione non sono eseguite e il valore di ENo reimpostato a FALSE dal sistema del controller programmabile 4 Altrimenti il valore di ENo impostato a TRUE dal sistema del controller programma bile e le operazioni definite del corpo del blocco sono eseguite 11 3 4 2 J UMP I jump sono rappresentati da una linea di segnale Booleano che termina in una doppia freccia La linea di segnale per una condizione di jump ha origine da una variabile Boo leana o da un output Booleano di una funzione o di un blocco funzione Il trasferimento di un c
118. eguenti istruzioni Potete inserire un trigger su un blocco come il seguente AD EN ENO In questo caso vengono applicate le stesse regole usate per inserire un trigger in un mo dulo FBD su un contatto 4 H o un uscita gt In questo caso seguire le istruzioni del linguaggio ST Supponiamo di voler conoscere il valore di alcune variabili tutte le volte che il processore raggiunge il network numero 1 Per prima cosa premere uno degli oggetti che compongono il network numero 1 Ora po tete cliccare sul bottone Set Remove trigger della barra Debug kd In alternativa potete premere sul tasto F9 In ogni caso il pulsante grigio in rilievo contenente il numero del network ritorna verde e un cerchio bianco con il numero del trigger appare nel mezzo del bottone mentre appare la relativa pop up LogicLab manuale utente 131 LOGIC TAEK Trigger n 1 at MAINLD 1 CL 4 Condition None Trigger For After Trigger n 0 at MAINLD 2 0 3 Th Cnt 0 Condition None Trigger For After T IHIARG RE AGIM hAPNS larl FP x ntn tarast cenmnleated A differenza degli altri linguaggi supportati da LogicLab LD non permette di inserire un trigger in un singolo contatto o in un uscita in quanto permette di selezionare solo un network intero Quindi le variabili nella finestra trigger saranno aggiornate tutte le volte che il processore raggiunger l inizio del network s
119. elezionato 9 5 2 7 AGGI UNGERE UNA VARI ABI LE AD UNA FI NESTRA TRI GGER DA UN MODULO LD Per vedere il valore di una variabile necessario aggiungerla nella finestra trigger Sup poniamo di voler controllare il valore della variabile b nel codice LD rappresentato nella figura seguente A questo proposito premere il bottone Watch nella barra FBD al Il cursore diventa come il seguente Ora potete premere l oggetto che rappresenta la variabile che volete mostrare nella fine stra trigger Appare una finestra di dialogo con l elenco di tutte le istanze correnti esistenti nella fine stra debug e chiede quale deve ricevere l oggetto che avete appena cliccato Trigger n 0 at MAINLD 1 T c Cnt Condition NI Debug windows list Trigger OF Symbol to add b Debug windows Watch Oscilloscope Trigger n 0 at MAINLD H1 132 LogicLab manuale utente LOGICICLAB Per visualizzare la variabile B nella finestra trigger selezionare il suo riferimento nella colonna Debug window e premere OK Il nome della variabile ora stampata nella colonna Symbol Trigger n 0 at MAINLD 1 Condition None Trigger For Applicare la stessa procedura a tutte le variabili che si vogliono controllare Una volta aggiunte alla finestra Graphic watch tutte le variabili che si vogliono osservare potete premere il bottone Norma cursor cos si ripristina la forma original
120. emere 0K Il nome della variabile ora stampato nella colonna Track LogicLab manuale utente 147 ic No O MAINFBD 3 0 3 6 65HNEBFs6 Xa DES H Cnt 100 100 4 id UINT Auto No 0 samples div 9 90 Applicare la stessa procedura a tutte le variabili che si vogliono controllare Una volta aggiunte alla finestra Graphic watch tutte le variabili che si vogliono osservare potete premere il bottone Normal cursor per tornare al cursore originale Una volta che la prima variabile viene immessa in una traccia grafica la finestra Graphic properties automaticamente mostrata e permette all utente di impostare i campioni e visualizzare propriet 9 6 2 5 APRIRE UNA FINESTRA DI TRIGGER GRAFI CI DA UN MODULO LD Supponiamo di avere un modulo LD e che contenga le seguenti istruzioni Potete posizionare un trigger in un blocco come il seguente AD EN ENO In questo caso applicare le stesse regole usate per inserire un trigger grafico in un modulo FBD su un contatto 4 H 148 LogicLab manuale utente LOGICICLAB o uscita In questo caso seguire le istruzioni Supponiamo di voler conoscere il valore di alcune variabili tutte le volte che il processore raggiunge il network numero 1 Fare click su undo degli elementi che compongono il nerwork nr 1 quindi premere il bot tone Graphic trace sulla barra Debug Questo provoca il cambio di colore del bottone grigio
121. enti istruzioni mostrano come creare gestire ed eseguire il debug di un semplice programma PLC di LogicLab Il programma scritto in linguaggio ST ed eseguito diret tamente sulla vostra macchina Un target virtuale VPLC1 stato installato durante la procedura di setup VPLC1 emula un controller programmabile semplice fornito del digitale e dell analogico 1 0 1 Lanciare LogicLab dal menu Start di Axel PC Tools di LogicLab 2 O ogiaz SimuLab i Uninstall LogicLab 2 2 Quando LogicLab lanciato per la prima volta non vengono mostrate tutte le finestre e le barre d applicazione E possibile personalizzare lo spazio di lavoro di LogicLab attraverso il menu View rar ti ve ei Uta Cerama indie Tes Hr di a li 4 be ALONE E a l E aa 4 4 I I I i Ki 5 eilh o l A r a a EG A J b db Ehil x A sura ira apre SE NI o a PLCI Configuration Sii Ys Tra IJF mie s r Hone to u ihi Tria stihi TERL Tasti priri 7 LLT EE Cosstam pijit Duane li Frepprosss ih Boia lih cosplatai Fraprocsriina Edda la HIF ccaplatad Frecroceni pr Shasderd ccarhobri Froproccsa ina Fri opii l asnalageo spram ili fr Fi pi gt Dei TT ei BOSS iiini i MST Coi PiE 3 Per creare un nuovo progetto selezionare New project dal menu File Edit es Project Cetug communication noom Togs E Maw proigct fg a Sk n T A Open pivieat E eT E E View pojeci read arny Welcome to Mass tani file
122. enu Scheme o premere il tasto FBD properties nella barra FBD per vedere le propriet e i pins di input e output del blocco selezionato 6 4 8 RILEVAZIONE AUTOMATI CA DELL ERRORE L editor FBD mostra automaticamente anche la posizione degli errori del compilatore Per raggiungere il blocco dove l errore ha avuto luogo cliccare due volte sulla linea corrispon dente dell errore nella barra Output 6 5 EDITOR SEQUENTI AL FUNCTI ON CHART SFC L editor SFC permette di i codificare e modificare le POU usando SFC Sequential Function Chart uno dei linguaggi ammessi in IEC 6 5 1 CREARE UN NUOVO DOCUMENTO SFC Vedere la sezione Creare e modificare le POU paragrafi 5 1 1 e 5 1 2 6 5 2 INSERIRE UN NUOVO ELEMENTO SFC Ci si pu avvalere indifferentemente di una delle seguenti procedure Cliccare Object gt New nel menu Scheme poi selezionare il tipo di nuovo elemento azio ne transizione o salto Premere il tasto New step Add transitiono Add jump della barra SFC In ogni caso il puntatore del mouse cambia in CJ per gli step y R per i salti per le transazioni LogicLab manuale utente 75 LOGICICLAB 6 5 3 CONNETTERE ELEMENTI SFC Seguire la procedura seguente per connettere blocchi SFC Cliccare Connection mode nel menu Edit o premere il tasto Connection nella barra FBD o premere semplicemente la barra spaziatrice della tastiera Cliccare una volta sul pin sorgente poi spostare il cursore sul
123. eriod REAL MD1 11 Or E tau REAL MD1 9 Or 7 valueFilt REAL WMS Or 8 valueRef REAL MD1 10 Or 85 LOGIC TAE 86 LogicLab manuale utente 7 1 LOGICICLAB COMPI LARE La compilazione consiste nel prendere il codice sorgente PLC e tradurlo automaticamente in codice binario che pu essere eseguito dal processore del target device COMPILARE IL PROGETTO Prima di iniziare la compilazione effettiva assicurarsi che almeno un programma sia stato assegnato ad un task Quando non sussiste questa pre condizione la compilazione genera un messaggio di er rore significativo Output x error P2068 Ho task defined for the application 0 varnings l errors Per cominciare la compilazione cliccare su Compile nella barra Project a sf AD URAS Altrimenti si pu scegliere Compile dal menu Project o premere F7 sulla testiera ib View Debug Communication Mariables Window Tools sa i di de New object H Ga Fi li z I t 3 gram T a _ i i 5 De PLC Object properties amp lt Enter T Example fa Object Browser IT Frogiami aa Compile Main E MyFi Recompile all Function Ep Generate redistributable source module LogicLab salva automaticamente tutti i cambiamenti al progetto prima di iniziare la com pilazione 7 1 1 CARICARE UN FILE MMAGI NE Prima di compiere la compilazione effettiva il compilatore necessit
124. essario stabilire una connessio ne col target device Questo capitolo si focalizza sulle operazioni richieste per connettersi al target device ed eseguire il download dell applicazione mentre l ampia gamma di stru menti di debug verranno descritti in un capitolo separato vedi capitolo 9 8 1 IMPOSTARE LA COMUNI CAZI ONE Per stabilire una comunicazione col target device assicurarsi che sia collegato corretta mente tutti i cavi devono essere attaccati il network configurato correttamente ecc Seguire la procedura seguente per impostare e stabilire la connessione al target device 1 Cliccare su Settings nel menu Communication della finestra principale di LogicLab Questo far apparire la seguente finestra di dialogo Device Link Manager Config vB 22 EI Current selected protocol FCDe Protocols Active Y Modbus ModbusTCP y PCDev Active Properties Activate Description FCE mul Frotocal Gli elementi presenti nella lista dei protocolli di comunicazione dipendono dai file eseguibili di setup fatti funzionare sul PC riferirsi al fornitore dell hardware se un protocollo che doveva essere presente nella lista non compare 2 Selezionare il protocollo appropriato e renderlo attivo premendo il bottone Activate Device Link Manager Config vB 22 K Current selected protocol PEDew anna die as Protocols Active Y ModbusTCF PCDew Active Froperlies Description hi Modbus Fr
125. estra di dialogo seguente Tonica Epot to Ibran Code encmpon Canl 3 Inserire la libreria di destinazione specificando la posizione del suo file p77 Si pu fare Digitando l intero nome del percorso nel casella di testo bianca cliccando il tasto Browse per aprire una finestra di dialogo esplorativo che per mette di navigare il disco e la rete 4 Si pu scegliere di criptare il codice sorgente della POU che si sta esportando per proteggere la propria propriet intellettuale 5 Premere 0k per confermare l operazione altrimenti premere Cancel per abbandona re Se nel passaggio 3 della procedura si inserisce il nome di un file p 7 non esistente Logi cLab crea il file creando quindi anche una nuova libreria 30 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 4 8 2 1 CANCELLARE L ESPORTAZIONE AD UNA LI BRERI A Al momento non possibile annullare l esportazione ad una libreria L unico modo per rimuovere un oggetto creare un altra libreria contenente tutti gli oggetti di quella cor rente meno l oggetto che si vuole eliminare 4 8 3 IMPORTARE DA UNA LIBRERIA O UN ALTRA FONTE E possibile importare un oggetto da una libreria per usarlo nel progetto corrente Quando si importa un progetto da una libreria la copia locale dell oggetto perde il riferimento alla libreria originale e appartiene esclusivamente al progetto corrente Per questo motivo possibile modificare oggetti importati a di
126. eve essere di tipo Booleano TRUE o FALSE altrimenti si verificher un errore di compilazione Solo le variabili globali e le variabili trascinate all interno della finestra possono essere usate per le condizioni Ovvero tutte le variabili locali al modulo dove il trigger stato originariamente inserito sono fuori portata se non sono state trascinate dentro la finestra debug Nella finestra delle condizioni non possono essere dichiarate nuove variabili 9 5 2 12 CHIUDERE LA FINESTRA TRIGGER E RIMUOVERE UN TRIGGER Questa pagina web si occupa di cosa si pu fare quando si termina una sessione di debug con una finestra di trigger E possibile scegliere tra le seguenti opzioni Chiudere la finestra dei trigger Rimuovere il trigger Rimuovere tutti i trigger Notare che le azioni elencate sopra producono risultati molto diversi Chiudere la finestra dei trigger Se avete finito di osservare una serie di variabili tramite una finestra di trigger si consiglia di chiudere la finestra Debug senza rimuovere il trigger 136 LogicLab manuale utente LOGICICLAB Se si preme il bottone sull angolo in altro a destra si nasconde la finestra mentre il ge store delle finestre e il relativo trigger continuano a funzionare Trigger n 0 at MAINFBD 140 4 T Ac Cat 570 Condition None Trigger For Difatti se si desidera ripristinare il debug con una finestra trigger precedentemente na sc
127. evice in modo che il processore la esegua Questo paragrafo mostra come inviare un codice PLC ad un target device Notare che LogicLab pu eseguire il download del codice al target device solo se quest ultimo collegato al PC su cui LogicLab sta funzionando Vedere la sezione corri spondente per i dettagli Per eseguire il download dell applicazione cliccare sul tasto corrispondente nella barra Project In alternativa scegliere Download code dal menu Project o premere il tasto F5 details tai Tools Help Connect Settings Upload IMG file LogicLab controlla che il progetto non abbia dei cambiamenti non salvati In questo caso comincia la compilazione dell applicazione automaticamente Alla fine il codice binario inviato al target device che esegue un reset automatico alla fine della trasmissione Ora il codice inviato effettivamente eseguito dal processore del target device 8 3 1 CONTROLLARE IL CODICE SORGENTE SCARICATO Se il codice sorgente dell applicazione viene scaricato insieme al codice binario o no di pende dal target device con cui ci si sta interfacciando alcuni device ospitano il codice sorgente dell applicazione nella loro memoria in modo di permettere allo sviluppatore di caricare il progetto in un momento successivo In questo caso potete controllare alcuni aspetti del processo di download del codice sor gente come spiegato nel paragrafo seguente 94 LogicLab manuale utente LOGICICLAB
128. evidenza Start graphic trace Enable Disable CUFSOrs Show samples il punto esatto in cui le variabili vengono attivate a ciascun campione Quando premuto questo controllo divide l asse y in tanti segmenti quante sono le variabili Ed Split variables trascinate nell area in modo che il diagramma di ciascuna variabile viene disegnato in una banda distinta LogicLab manuale utente 141 LOGICICLAB Bottone Descrizione E usato per riempire la finestra del grafico con Show all values tuttii valori campionati per la variabile selezionata nel record corrente Lo zoom avanti un operazione che rende le curve nell area Chart pi grandi sullo schermo in modo Horizontal Zoom In da vedere maggiori dettagli Lo zoom in dietro and Zoom Out un operazione che rende le curve pi piccole sullo schermo in modo da poterle vederle per intero Lo zoom orizzontale agisce solo sull asse orizzontale Questo controllo usato per centrare orizzontalmente un set di record campionati Cos che il primo campione verr posizionato sul margine sinistro e l ultimo sar posizionato sul margine destro della finestra grafica b i Vertical Zoom In Ey Hi Vertical Zoom agisce solo sull asse verticale and Zoom Out Questo controllo usato per centrare verticalmente un set di record campionati Cos che il valore massimo del campione verr posizionato vicino al margine in alto e il valore pi basso verr posiziona
129. eyword ELSIF se la sua condizione Booleana associata TRUE CASE l istruzione CASE consiste in un espressione che valuta il valore della variabile di tipo DINT il selettore e una lista di gruppi di istruzioni ogni gruppo viene etichettato da uno o pi interi o gamma di valori interi Viene eseguito il primo gruppo di istruzioni che contiene il valore del selettore Se il valore del selettore non presente in nessun caso viene eseguita la sequenza di istruzioni che segue la keyword ELSE se pre sente nell istruzione cASE Altrimenti non verr eseguita nessuna delle sequenze di istruzioni LogicLab non impone nessuna restrizione al numero massimo di selezioni possibili nell i struzione CASE Sintassi Notare che le parentesi quadrate includono il codice opzionale mentre le graffe compren dono segmenti di codice ripetibili 1 IF IF expressionl THEN stat_ list ELSIF expression2 THEN stat last ELSE stat_list END_IF 2 CASE CASE expressionl OF incw L p dint stat_ list I intv gt intv 204 LogicLab manuale utente LOGICICAB stat_list ELSE stat_list END_CASE intv being either a constant or an interval a or a b Esempi Istruzione IF IF d 0 0 THEN nRoots 0 ELSIF d 0 0 THEN nRoots 1 zl is p A0 di j ELSE nRoots 2 xl b SORT d 2 0 a x2 b SQRT d 2 0 a END _ IF Istruzione C
130. ezionata LogicLab salva di tanto in tanto l intero progetto E possibile specificare l intervallo di esecuzione di questa funzione immettendo il numero di minuti che si vuole far intercorrere tra un salvataggio automatico e l altro nella casella di testo Autosave interval Graphic Editor Questo pannello permette di modificare le propriet degli editor del codice sorgente LD FBD e SFC Geresal Graphic Editor Text Editors Language Diteclone Tools Fonl name Graph Obert Spia Mebwok gid coo Fi Spstem Barkgurnd rahani coli Tahoma Selection color Tempus Sars ITC Obiect colo Terminal Tesi color Selected leg cali Timer New Roman Bakie Eno caki Timer Hew Aomar CE w Comment ooo a Tree boni mes e TELI Tansanbek anler Font dmersion 10 s C i Lok iaa ao o E n im Pad n X Library Text Editors Language Si pu cambiare la lingua dell ambiente selezionandone una nuova nella lista mostrata in questo pannello Dopo aver selezionato la nuova lingua premere Select e confermare cliccando su OK Il cambiamento sar effettivo dalla successiva apertura di LogicLab r EATEN E TP P y E General Graphic Editor Text Editors Language Directories Tools amp s brs yt Default I SLI Select the program language You need to restart the program for the change to take effect Select Tools Si possono aggiungere fino
131. fferenza degli oggetti delle librerie inserite Ci sono due modi per ottenere una POU da una libreria La procedura seguente mostra come importare oggetti da una libreria 1 Cliccare Import object from library dal menu Project Ci far apparire una fi nestra di dialogo esplorativa che permette di selezionare il file p77 della libreria che si vuole aprire 2 Una volta trovato il file p77 aprirlo col doppio click o premendo il tasto Open La fi nestra di dialogo esplorativa della libreria apparir in primo piano Ciascuna scheda della finestra contiene una lista di oggetti di un tipo coerente con il titolo della scheda Uber hbar Frograme AERE F EvieTchit Function Hocks I Functian Blache Tr F_TRIG Furetion Hacks Funelcins Blanrid turite FHE Funchon Hozka Purs Funchan blocks 7 A_TRIG Functor blocks TE AS Function Blocks Gherea Checkmone FR Function bHocks gra Gar F ILE Funcion blocks E TOR Diher lileis FF odabi Funetion Hocks Home ce LF WordToByte Funcion Hocks Waah Loealwa alle Usertyoes mile Localon Libraty Variypo MI Cancel Impoilobrect Seel sl Select mona 3 Selezionare la scheda del tipo di oggetto che si vuole importare E anche possibile svolgere una semplice ricerca degli oggetti di ogni scheda usando i Filters Notare comunque che alle librerie applicabile solo il filtro Name Per usarlo selezionare una scheda poi immettere il nome dell oggetto deside
132. finch l espressione Booleana associata risulta false Se l espressione inizialmente falsa allora il gruppo di istruzioni non viene eseguito REPEAT l istruzione REPEAT fa s che la sequenza di istruzioni sia eseguita ripetutamen te almeno una volta fino alla keyword UNTIL e finch la condizione Booleana associata vera EXIT l istruzione EXIT usata per terminare le iterazioni prima che la condizione di termine sia soddisfatta Quando l istruzione EXIT posizionata all interno dei costrut ti iterativi annidati l uscita avviene dal ciclo pi interno in cui si trova l EXIT cio il controllo passa all istruzione successiva dopo il primo terminatore del ciclo END_FOR END_WHILE o END_REPEAT che segue l istruzione EXIT Nota le istruzioni WHILE e REPEAT non possono essere utilizzate per raggiungere la sincroniz zazione interprocessuale per esempio come un wait loop con una condizione di termine determinata esternamente Per questo scopo devono essere utilizzati gli elementi SFC definiti Sintassi Notare che le parentesi quadre includono codice opzionale mentre quelle graffe includono segmenti di codice ripetibile 1 FOR FOR control_var init_val TO end val BY increm val DO stat_list END_FOR 2 WHILE WHILE expression DO stat_list END WHILE 3 REPEAT REPEAT stat_list UNTIL expression END_REPEAT Esempi FOR statement J 101 FOR i 1 TO 100 BY 2 DO IF arrvalsl
133. gSq addIgSq SHR IqgDW 16 04 IdDW sysId sysId addIdSq addIdSq SHR IdDW 16 04 IF a gt b THEN a Ci n_ a b amp c L editor ST permette di codificare e modificare le POU utilizzando ST Structured Text uno dei linguaggi ammessi in IEC 6 2 1 CREARE E MODIFICARE OGGETTI ST Vedere la sezione Creare e modificare POU paragrafi 5 1 1 e 5 1 2 66 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 6 2 2 MODIFICARE LE FUNZIONI L editor ST fornito di funzioni comuni alla maggior parte degli editor funzionanti su una piattaforma Windows ovvero Selezione del testo Operatori Cut Copy e Paste Funzioni Find e Replace Drag and drop del testo selezionato La maggior parte di queste funzioni accessibile dal menu Edit o dalla barra Main 6 2 3 RIFERIMENTO AD OGGETTI PLC Se c la necessit di aggiungere al codice ST un riferimento ad un oggetto PLC esistente sono possibili due opzioni Digitare direttamente il nome dell oggetto PLC Trascinarlo in una posizione adatta Per esempio le variabili globali possono essere prese dalla finestra Workspace mentre gli operatori standard e le funzioni incorporate possono essere trascinate dalla finestra Library mentre le variabili locali possono es sere selezionate dall editor delle variabili locali 6 2 4 LOCAZIONE AUTOMATICA DELL ERRORE L editor ST mostra automaticamente anche la posizione degli errori del compilatore Per sapere do
134. ggetti della libreria divenuti disponibili per il progetto corrente Inserire una libreria significa che viene aggiunto al progetto corrente un riferimento al file p11 della libreria e che viene fatta una copia locale della libreria E opportuno notare che non possibile modificare gli elementi di una libreria inserita a differenza degli oggetti importati Se si vuole copiare o spostare un progetto che include una o pi librerie accertarsi che i riferimenti a queste librerie siano sempre validi nella nuova posizione 1 Cliccare Library manager nel menu Project aprendo cos la finestra di dialogo Li brary manager 2 Premere il tasto Add che far apparire una finestra di dialogo esplorativa per permet tere di selezionare il file p 7 della libreria che si desidera aprire 3 Una volta trovato il file p 7 aprirlo tramite il doppio click oppure premendo il tasto Open Il nome della libreria e il suo percorso sono ora visualizzati in una nuova riga alla fine dell elenco della casella bianca Project library list Link c program filez H EMONE Remove all Close 4 Ripetere i passaggi 1 2 e 3 per ogni libreria che si desidera inserire 5 Una volta terminato l inserimento premere 0k per confermare o Cancel per abbandonare 4 8 1 2 RIMUOVERE UNA LI BRERIA La procedura seguente mostra come rimuovere una libreria inserita dal progetto corrente Bisogna ricordare che rimuovere la libreria non significa cancella
135. gnato ad un a zione e una transizione ad un codice di condizione Azioni e condizioni possono essere codificate in uno dei linguaggi IEC 61131 3 Gli strumenti di debug per qualsiasi evenien za possono essere utilizzati all interno di ciascuna azione condizione come se fossero una POU isolata 9 4 2 ANIMAZIONE LD Nella modalit debug live gli schemi Ladder Diagram sono animati evidenziando i contatti e le uscite con valore true nell esempio il e i2 timRit _ celapsedT 750 LogicLab manuale utente 119 LOGICICLAB Notare che il manager dell animazione LD testa periodicamente lo stato di tutti gli elemen ti Pu capitare che un elemento rimanga true per un periodo di tempo troppo corto da essere visualizzato sul video Il fatto che un elemento non sia mai evidenziato non implica che il suo valore non diventa mai true il rate di campionamento potrebbe essere troppo lento 9 4 3 ANIMAZIONE FBD Nella modalit debug live LogicLab mostra i valori di tutte le variabili visibili direttamente nell editor di codice sorgente grafico auz quara imaue filiaring mibiih warti iau vali oyiput ira ib Fili r e ENI A SEL VAIO gt TUSfitar a PL FALSE uir T y ld u vw WaluaFitt o i ano H i 005 ts h Ta pig 1000 GalusRei INI Ba Ts Questo funziona sia per il linguaggio FBD che per quello LD timRit TON i e slapsedT 750 Notare che a
136. i 5 THEN SR Li EXIT END_IF END_FOR WHILE statement Jas d WHILE jJ lt 100 AND arrvals i lt gt 57 DO j 5 j 2 END_WHILE REPEAT statement vas 206 LogicLab manuale utente LOGICICLAB REPEAT va E UNTIL J 101 AND arrvals i 57 END_REPEAT 11 6 SEQUENTI AL FUNCTI ON CHART SFC Questa sezione definisce gli elementi SFC per strutturare l organizzazione interna di una POU PLC scritta in uno dei linguaggi definiti dallo standard con lo scopo di eseguire fun zioni di controllo sequenziali Le definizioni in questa sezione derivano da IEC848 con i cambiamenti necessari per convertire le rappresentazioni di uno standard di documenta zione ad un set di elementi di controllo di esecuzione per una POU PLC Dal momento che gli elementi SFC richiedono la memorizzazione di informazione di stato le uniche POU che possono essere strutturate con questi elementi sono i blocchi funzione e programmi Se una qualsiasi parte di una POU suddivisa in elementi SFC l intera POU sar cos sud divisa Se non fornita nessuna suddivisione SFC per una POU l intera POU considerata come un azione singola che si esegue sotto il controllo dell entit che l ha richiamata Elementi SFC Gli elementi SFC forniscono mezzi di suddivisione di una POU PLC in una serie di stati e transizioni interconnesse tramite link diretti Un set di azioni associato ad ogni stato e ad ogni transizione associata una
137. i avete trascinato all interno Ogni riga ha diversi campi come mostrato nella figura seguente Blue cursor o Campo Track Um Min value Max value Cur value v div Blue cursor Red cursor 140 Descrizione Nome della variabile Unit di misura Valore minimo del set di record Valore massimo del set di record Valore corrente della variabile How many engineering units are represented by a unit of the y axis i e the space between two ticks on the vertical axis Quante unit ingegneristiche sono rappresentate da una unit dell asse y cio lo spazio tra due linee orizzontali del grafico Valore della variabile all intersezione con la linea identificata con il cursore blu Valore della variabile all intersezione con la linea identificata con il cursore rosso LogicLab manuale utente LOGICICLAB Campo Descrizione Valore della variabile all intersezione con la linea Horz cursor n identificata con il cursore orizzontale Notare che potete trascinare dentro la finestra dei trigger grafici solo le variabili locali al modulo dove avete posizionato il trigger relativo o le variabili globali o i parametri Non potete trascinare le variabili dichiarate in un altro programma o le funzioni o i blocchi funzione 9 6 1 4 CAMPIONI DI VARIABILI Considerare il seguente esempio Il valore della variabile campionato tutte le volte che la finestra viene attivata cio ogni volta che
138. i con il tipo dichiarato nel blocco VAR GLOBAL Si verifica un errore se una POU qualsiasi cerca di modificare il valore di una variabile che stata dichiarata CONSTANT una variabile dichiarata VAR_GLOBAL CONSTANT in un elemento di configurazione o in una POU elemento di contenimento utilizzata in una dichiarazione VAR_EXTERNAL senza la caratteristica CONSTANT di un elemento qualsiasi contenuto all interno dell e lemento di contenimento 11 1 5 4 QUALI FI CATORE Qualificatore Descrizione L attributo CONST indica che le variabili all interno degli elementi di struttura sono costanti ovvero hanno un CONST _ gt valore costante che non puo essere modificato una volta che il progetto PLC stato compilato L attributo RETAIN Indica che le variabili all interno inni degli elementi di struttura sono ritentive ovvero mantengono il loro valore anche dopo che il target device resettato o disattivato 172 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 11 1 5 5 VARIABILI SCALARI E ARRAY Una variabile scalare rappresenta un singolo elemento di dato di tipi elementari o di tipi di dati derivati Un array una collezione di elementi di dati dello stesso tipo per avere accesso ad un singolo elemento dell array deve essere usato un indice chiuso tra parentesi quadre Gli indici possono essere sia letterali interi sia variabili ad elemento singolo Per rappresentare facilmente le matrici di dati gli ar
139. i connette un target device usando una porta seriale porta COM di solito si usa sempre la stessa porta per tutti i device molti PC moderni hanno una sola porta COM Potete salvare l ultima porta COM utilizzata lasciare che LogicLab usi questa porta per sovrascrivere le impostazioni del progetto questa funzione si rileva particolarmente utile quando si condividono progetti con altri sviluppatori che possono usare porte COM diffe renti per connettersi al target device Per salvare le impostazioni della porta COM abilitare l opzione Use last port nel menu File gt Options General Graphic Editor Test Editors Lane Save options e Autosave 1 Interval min Uutput window MS Mincho AL Conzolaz ari Font size Courier Courier New W LIS Communication sorsnasonna Pura iron 8 2 STATO ON LINE 8 2 1 STATO DELLA CONNESSIONE Lo stato della comunicazione mostrato in una piccola casella vicina al bordo destro della barra Status Se non si ha ancora provato a stabilire una connessione lo stato della comunicazione impostato su Not connected NOT CONNECTED Provando a connettersi al target device lo stato di comunicazione diventa uno dei se guenti Error la comunicazione non pu essere stabilita controllare sia i link fisici che le im postazioni di comunicazione Connected la comunicazione stata stabilita CONNECTED 8 2 2 STATO DELL
140. i la transizione posizionata 11 6 3 REGOLE DI EVOLUZIONE Introduzione La situazione iniziale di un network SFC caratterizzata dallo step iniziale che si trova nello stato attivo sull inizializzazione del programma o del blocco funzione che contiene il network Le evoluzioni degli stati attivi di stati avvengono sui link diretti quando sono causate dalla verifica di una o pi transizioni Una transizione abilitata quando tutti gli step precedenti connessi al simbolo di transi zione corrispondente tramite link diretti sono attivi La verifica di una transizione avviene quando la transizione abilitata e la condizione di transizione associata true La verifica di una transizione causa la disattivazione o reimpostazione di tutti gli step immediatamente precedenti connessi al simbolo di transizione corrispondente tramite link diretti seguita dall attivazione di tutti gli step immediatamente seguenti L alternanza Stato Transizione e Transizione Stato sempre mantenuta nelle connessioni di elementi SFC ovvero due stati non sono mai direttamente collegati sono sempre separati da una transizione due transizioni non sono mai collegate direttamente sono sempre separate da uno step Quando la verifica di una transizione porta all attivazione di numerosi step allo stesso tempo le sequenze alle quali questi step appartengono sono chiamate sequenze simul tanee Dopo la loro attivazione simultanea l evo
141. i nl Ho ks D esoriplion a E rlash e m t To AE Hetabe ist rinmmaeni Comoe a byte fam S bite Compose a Ho Fom 16 Ciis amgen a nori kom 2 hrer LI ly pie pti almosdgs defezio DFF dalay timer H delay himer Furie amie soi A kng adoe detecti Tpi a Wie nio bits Gpir aspri irta bis n Spia ord into baa bites scesi ore LogicLab manuale utente 57 LOGICICLAB Ridimensionare La finestra pu essere ridimensionata il cursore cambia lungo il bordo della finestra di dialogo e permette all utente di ridimensionare la finestra Quando viene riaperta la finestra di dialogo Object browser tiene la stessa dimensione e posizione dell utilizzo precedente Chiudere la finestra Per chiudere la finestra Object browser sono disponibili due opzioni Premere il bottone vicino alla fine del bordo destro della barra del titolo al Premere il bottone Cance1 0K Com a 5 5 1 2 USARE UN OBJ ECT BROWSER COME UN BROWSER Per usare Object browser in questo modo cliccare su Object browser nel menu Project Questo fa apparire una finestra di dialogo che consente di navigare tra gli og getti del progetto attualmente aperto Fie View Rio Debug Communication Tools Help AIS Mew object P a PLE Object properties Al Enter E i E E DERRA EL i4 Compile Ezo Recompile all 3 Ep Generate redistributable source module 7 EI E Import object
142. i ogni variabile all incrocio con questa linea riportato nella colonna horz cursor 4 Cursore blu il cursore viene identificato con una linea verticale Il valore di ciascuna variabile che si interseca con questa linea riportato nella colonna left cursor 5 Cursore rosso il cursore viene identificato con una linea verticale Il valore di ciascu na variabile che si interseca con questa linea riportato nella colonna left cursor 6 Barra di scorrimento se la scala dell asse x troppo grande per visualizzare tutti i campioni nell area Plot la barra di scorrimento consente di scorrere avanti e indietro lungo l asse orizzontale La finestra delle variabili Questa sezione in basso alla finestra Debug una tabella composta da una riga per ogni variabile Ogni riga contiene diversi campi descritti nel dettaglio nella sezione di informa zione del Drag and drop LogicLab manuale utente 139 LOCC 9 6 1 3 FINESTRA TRIGGER GRAFICI INFORMAZI ONI DRAG AND DROP Per guardare una variabile necessario copiarla nella sezione inferiore della finestra De bug m ORE BRR DS li Cnt 0 _ u u n u mmmmmTt TI II IIIIWuu mT TTPPmu etTe gt _ wi Track Min value Max value widiy Red cursor Blue cursor Note lt Finestra variabili Questa sezione inferiore della finestra Debug una tabella composta da una riga per ogni variabile che vo
143. i possono essere dichiarati usando la costruzione TYPE END_TYPE Questi tipi di dati derivati possono essere utilizzati nelle dichiarazioni delle variabili in aggiunta ai tipi di dati elementari Sia le variabili ad elemento singolo che gli elementi delle variabili multi elemento che sono descritti come tipi di dati derivati possono essere utilizzati dovunque una variabile di questo tipo pu essere utilizzata 11 1 3 1 TYPEDEF Lo scopo dei typedef di assegnare nomi alternativi a tipi esistenti Non esiste nessuna differenza tra un typedef e il suo tipo di appartenenza tranne il nome I typedef possono essere dichiarati utilizzando la sintassi seguente TYPE lt enumerated data type name gt lt parent type name gt END_TYPE Per esempio considerare la dichiarazione seguente mappare il nome LONGWORD di tipo DWORD dello standard IEC 61131 3 TYPE Llongword DWORD END_TYPE 11 1 3 2 TIPI DI DATO ENUMERATI VI Una dichiarazione di tipo di dato enumerativo stabilisce che il valore di ogni elemento di questo tipo pu essere solo uno dei valori dati nella lista associata di identificatori La lista degli enumerativi definisce un set ordinato di valori enumerati che partono il primo identificatore della lista e finiscono con l ultimo I tipi di dato enumerativi possono essere dichiarati con la seguente sintassi TYPE lt enumerated data type name gt lt enumeration list gt END_TYPE Per esempio considerare la seguen
144. i vuole eliminare quindi sli premere il bottone Delete object Selezione multipla La selezione multipla permessa per queste modalit sono visibili i bottoni Select all e Select none 5 5 1 3 USARE L OBJ ECT BROWSER PER IMPORTARE L Object browser anche usato per supportare l importazione di oggetti nel progetto da una libreria esterna desiderata Selezionare Import object from library dal menu Project quindi scegliere la libreria desiderata Pa Debian c Tools rreren Mew abjeci F i 4 4 PLC Dbject properties Mt Enter Jr Objed Browser sj Compie F7 Ty Racompik al ER Ganarate radietributable acunca module Imet abiast from ibrar We Lbramwmanager Macma b Selec target Qotione LogicLab manuale utente 59 LOGICICLAB Oggetti disponibili In questa modalit In questa modalit si possono elencare gli oggetti di questo tipo Program Function block Function Variables User types Questi oggetti possono essere selezionati o deselezionati nella sezione Objects filter per mostrare o nascondere gli oggetti nella lista Altri tipi di oggetti Operator Standard functions Local variables Basic types non posso no essere importati quindi sono disabilitati e deselezionati Operazioni disponibili Importatkesk Selectal Selctrore L unica operazione supportata in questa modalit Import objects E possibile imp
145. ia della POU nel seguente modo 1 Selezionare Duplicate dal menu contestuale o dal menu Project El Project Definitions E FicE sample Project E 4 Programs Functionl Edit source Function Program properties El Global vl HO x Delete program 7 Co s F Ea Fetal E sportprogram to library E ga Task i 5 pam Copy name Crypt 2 Inserire il nome della nuova POU e confermare LogicLab manuale utente 35 LOGIC TAES 5 1 3 CANCELLARE LE POU Seguire la seguente procedura per rimuovere una POU dal vostro progetto 1 Dalla casella Project dello spazio di lavoro aprire la cartella contenente l oggetto che si vuole cancellare cliccando due volte sul nome della cartella 2 Cliccare col tasto destro sul nome dell oggetto che si desidera cancellare Apparir un menu contestuale riferito all oggetto selezionato EN Project a Definitions 6 E PicExample Project C Programs O EO Functie Edit source CJ Funcetic Program properties C Global E Tasks Duplicate program Delete program K Export program to library Copy name Ctrl C 3 Cliccare su Delete object nel menu contestuale poi confermare l operazione pre mendo Yes a Delete the selected PLC Object 7 I Type Program Mame Main 5 1 4 CRIPTARE IL CODICE SORGENTE Potreste voler nascondere il codice sorgente di una o pi POU LogicLab vi permette di criptare le POU e proteggerle con una password
146. iama un function block LOGICICLAB Supported operand Operator types Acc_ type Semantics Op_ type Riporta al programma alla funzione o al blocco funzione richiamati Valuta le operazioni differite 11 2 3 CHIAMATE A FUNZIONI E BLOCCHI DI FUNZIONE 11 2 3 1 CHIAMATE A FUNZIONI Le funzioni come definite nella sezione corrispondente sono richiamate ponendo il nome della funzione nel campo dell operatore Questo richiamo ha la struttura seguente LD d MUX 5 arl 6 5 314 ST vRES Notare che il primo argomento non contenuto nella lista degli input ma l accumulatore usato come il primo argomento della funzione Argomenti addizionali partendo dal secon do se richiesti sono riportati nel campo operando separati da virgole nell ordine della loro dichiarazione Per esempio l operatore mux nella tabella qui sopra si serve di cinque operandi il primo dei quali caricato nell accumulatore mentre gli altri quattro argomenti sono riportati ordinatamente dopo il nome della funzione Le seguenti regole vengono applicate per richiamare le funzioni 1 Le assegnazioni di argomenti vAR_INPUT possono essere vuoti costanti o variabili 2 L esecuzione di una funzione finisce raggiungendo un istruzione RET o con la fine fi sica della funzione Quando accade ci la variabile output della funzione copiata nell accumulatore Richiamare Function Blocks I blocchi funzione come definiti nella sezione corrispo
147. ideo che riproduce fedelmente quello che si ottiene stampando il documento della finestra correntemente attiva Stampa tutti i documenti che compongono il progetto Apre la finestra di dialogo Printer setup Elenca una serie di file ppj di progetti LogicLab aperti recentemente Cliccare su uno di essi per aprire il progetto corrispondente Chiude LogicLab LogicLab manuale utente 155 LOGICICLAB 10 1 2 MENU EDIT Comando Undo Redo Cut Copy Paste Delete Delete line Find in project Bookmarks Go to line Find Find next Replace Insert Move mode Connection mode Watch mode 10 1 3 MENU VI EW Comando Main Toolbar Status bar Debug bar FBD bar LD bar SFC Dar Project bar Network Document bar 156 Descrizione Cancella l ultima modifica apportata al documento Ripristina l ultima modifica annullata da Undo Rimuove le voci selezionate dal documento attivo e le salva in un buffer di sistema Copia le voci selezionate ad un buffer di sistema Incolla nel documento attivo i contenuti del buffer di sistema Elimina gli oggetti selezionati Cancella l intera linea di codice sorgente Apre la finestra di dialogo Find in project Permette di impostare rimuovere e spostarsi tra i segnalibri Permette di spostarsi velocemente ad una linea specifica dell editor di codice sorgente Chiede di digitare una stringa e ricerca le sue ricorrenze all interno del documento attivo dalla posizione co
148. iginariamente inserito sono fuori portata se non sono state precedentemente trascinate nella finestra Debug Inoltre non possono essere dichiarate nuove variabili Impostare la scala degli assi x QXIS Quando l acquisizione completata LogicLab traccia le curve delle variabili trascinate regolando l asse x in modo che tutti i dati siano inseriti nella finestra Chart Se si vuole applicare una scala differente aprire la scheda General della finestra di dialogo Graph properties digitare un numero nella cella relativa la scala orizzontale quindi conferma re premendo Apply y axIS E possibile modificare la scala della traccia di ciascuna variabile attraverso la scheda Tracks list della finestra di dialogo Graph properties Altrimenti se non si necessita di specificare esattamente una scala potete usare i controlli Zoom In e Zoom Out 9 6 2 11 CHIUDERE LA FINESTRA DEI TRIGGER GRAFICI E RIMUOVERE IL TRIGGER Alla fine di una sessione di debug con la finestra dei trigger grafici potete scegliere tra le seguenti opzioni Chiudere la finestra Graphic trigger Rimuovere Il trigger Rimuovere tutti i trigger Chiudere la finestra dei trigger grafici Se avete finito di tracciare il diagramma di un insieme di variabili per mezzo della finestra Graphic trigger si consiglia di chiudere la finestra di Debug senza rimuovere il trigger Se si preme il bottone nell angolo in alto a destra si nasconde la finestra Interface mentre
149. il processore esegue l istruzione segnata dalla freccia verde Tuttavia potete impostare i controlli in modo da avere le variabili campionate anche quando il trigger sod disfa ulteriori condizioni di limiti definiti Il valore delle variabili nella colonna Track letta dalla memoria appena prima dell istru zione segnata e immediatamente dopo l istruzione precedente 9 6 1 5 FINESTRA CONTROLLI TRIGGER GRAFICI Questo paragrafo tratta i controlli della finestra Graphic trigger I controlli permettono di specificare in dettaglio quando LogicLab dovrebbe campionare le variabili aggiunte alla finestra Variables I controlli della finestra dei trigger grafici agiscono in modo definito sul comportamento della finestra indipendentemente per il tipo di modulo IL ST FBD o LD dove il trigger relativo stato inserito L utente pu accedere alla finestra dei controlli attraverso la barra Controls della finestra debug Bottone Comando Descrizione Quando si preme questo bottone inizia l acquisizione Ora se l acquisizione avviata e il bottone viene premuto nuovamente si arresta il processo di raccolta del campione e si ripristinano i tutti i dati acquisiti fino ad ora I due cursori cursore rosso cursore blu possono essere visti e spostati lungo il proprio asse fino a quando il bottone premuto Premere nuovamente il bottone se si vogliono nascondere simultaneamente tutti i cursori Questo controllo usato per mettere in
150. imbolo del dollaro devono essere interpretate quando si verificano in stringhe di caratteri come indicato nella tabella se guente Combinazione Interpretazione Segno del dollaro S Apice singolo SL Or 1 Linea di alimentazione SN Or n Nuova linea P Or p Modulo di alimentazione pagina R Or r Ritorno a capo ST Or t Tab 11 1 5 VARI ABILI 11 1 5 1 INTRODUZI ONE Le variabili offrono mezzi di identificazione di oggetti di dati il cui contenuto pu cam biare per esempio i dati associati agli input e agli output o alla memoria del controllore programmabile Una variabile deve essere dichiarata come un dato di tipo elementare Le variabili possono essere rappresentate simbolicamente o altrimenti in una maniera che rappresenti direttamente l associazione dei dati con la loro posizione logica o fisica nell in put output o memoria del controllore programmabile Ciascuna POU per esempio ciascun programma funzione o blocco funzione contiene al meno una sezione dichiarativa iniziale che consiste in uno o pi elementi strutturali che specificano i tipi e se necessario la posizione fisica o logica delle variabili usate dalla POU Questa parte dichiarativa inizia con una delle keyword VAR VAR_INPUT o VAR_OU TPUT opzionalmente seguita da uno o pi qualificatori RETAIN o CONSTANT seguita da una o pi dichiarazioni separate da semicolonne e terminate dalla keyword END_VAR Una dichiarazione pu anche specificare un inizi
151. in rilievo contenente il numero del network che diventa verde un cerchio bianco con all interno un numero appare nel mez zo del bottone e la finestra dei trigger grafici appare MAINLD81 o ORBEBRIARKRAEKDE S Ort Dm Notare che a differenza degli altri linguaggi supportati da LogicLab LD non permette di inserire un trigger prima di un singolo contatto o un uscita in quanto permette di selezio nare solo un network intero Cos le variabili nella finestra Graphic trigger sar campio nata tutte le volte che il processore raggiunger l inizio del network selezionato 9 6 2 6 AGGI UNGERE UNA VARI ABI LE AD UNA FI NESTRA DI TRIGGER GRAFICI DA UN MODULO LD Per vedere il diagramma di una variabile necessario aggiungerla alla finestra Graphic trigger Supponiamo che si vuole vedere la traccia della variabile b nel codice LD rap presentato nella figura sotto A questo proposito premere il bottone Watch nella barra FBD aj a II cursore diventer come il seguente LogicLab manuale utente 149 E am a e G Ora potete premere l oggetto che rappresenta la variabile che si vuole mostrare nella fi nestra Graphic trigger Apparir una finestra di dialogo con l elenco di tutte le istanze esistenti della finestra de bug e chiede quale di queste deve ricevere l oggetto che avete appena cliccato Per tracciare le curve della variabile b selezionare Graphic trace nella colonna Debug windows qui
152. iniziare rapidamente una nuova sessione di lavoro DISTRIBUIRE I PROGETTI Quando c la necessit di condividere un progetto con un altro sviluppatore possibile inviare o una copia dei file del progetto o un redistributable source module RSM gene rato da LogicLab Nel primo caso il numero di file che si deve condividere dipende dal formato del file del progetto PLC file singolo di progetto estensione file ppjs il file del progetto contiene tutte le informazioni richieste per far funzionare l applicazione ammesso che lo sviluppatore ricevente abbia un target device appropriato disponibile compresi i moduli di codice sorgente cos che occorra condividere solo il file ppjs PLC file multiplo di progetto estensione file ppjx 0 ppjJ il file di progetto contiene solo i link ai moduli di codice sorgente che compongono il progetto i quali sono memorizzati come file singoli nella directory del progetto Occorre condividere l intera directory 26 LogicLab manuale utente LOGICICAB Altrimenti possibile generare un modulo di codice sorgente ridistribuibile RSM tramite la voce corrispondente del menu Project o della barra d applicazione ils Help CERI LogicLab notifica il nome del file RSM e permette di scegliere se proteggere il file con una password o meno Scegliendo di proteggere il file LogicLab richieder di inserire la pas SWOrd Generate redistributable source module Protect with pa
153. io PLC in uso LogicLab permette di ignorare la sintassi riportata qui sopra poich fornisce un interfaccia semplice per l uso delle funzioni T LogicLab manuale utente 175 LOGICICLAB 11 1 6 2 BLOCCHI FUNZIONI Introduzione Per gli scopi dei linguaggi di programmazione del controller programmabile un blocco funzione una POU che quando viene eseguita riporta uno o pi valori Possono essere create ricorrenze multiple nominate copie di un blocco funzione Ogni ricorrenza ha un identifier associato il nome della ricorrenza e una struttura di dati contenente il suo input output e variabili interne Tutti i valori delle variabili output e le variabili interne necessarie di questa struttura di dati si mantengono da un esecuzione del blocco funzio ne all altra per questo motivo il richiamo di un blocco funzione con gli stessi argomenti variabili input non produce sempre gli stessi valori di output Solo le variabili input e output sono accessibili al di fuori di una ricorrenza di un blocco funzione ovvero le variabili interne del blocco funzione sono nascoste all utente del bloc co funzione Per eseguire le sue operazioni un blocco funzione ha bisogno di essere richiamato da un altra POU Il richiamo dipende dal linguaggio specifico del modulo che chiama il blocco funzione Il raggio di una ricorrenza di un blocco funzione locale alla POU nella quale rappresentata Sintassi per la dichiarazione La
154. ioni particolari uno o pi operandi separati da virgole Gli operandi possono essere di una qualsiasi delle rappresentazioni di dati per i letterali e per le variabili Le istruzioni possono essere precedute da un etichetta di identificazione seguita dai due punti Possono essere inserite delle linee vuote tra le istruzioni Esempi Analizziamo un segmento di codice START LD SsIXL Push button ANDN MX5 4 Not inhibited ST 30X2 Fan Ut Gli elementi che costituiscono ciascuna istruzione sono classificati come segue modificatore Semantica delle istruzioni IL Accumulatori Con accumulatore si intende che un registro contiene il valore del risultato corrente mente analizzato Operatori Se non specificato diversamente la semantica degli operatori accumulator accumulator OP operand Ovvero il valore dell accumulatore rimpiazzato dal risultato prodotto dall operazione OP applicata al valore corrente dello stesso accumulatore con rispetto dell operando In tal caso l istruzione AND IX1 interpretata come accumulator accumulator AND IX1 LogicLab manuale utente 191 LOGICICLAB e l istruzione GT IW10 avr il risultato Booleano TRUE se il valore corrente dell ac cumulatore pi grande del valore dell input word 10 e in caso contrario il risultato Booleano FALSE accumulator accumulator GT SIW10 Modificatori Il modificatore N indica negazion
155. iorit pi alta modifichi il valore di alcune delle variabili mentre queste sono lette Quin di alla fine del processo di campionamento i dati associati allo stesso valore dell asse x potrebbero riferirsi a stati di esecuzione diversi del codice PLC 9 2 4 2 TARGET DISCONNESSO Se il target device sconnesso le curve delle variabili coinvolte si bloccheranno fino a quando verr restaurata la comunicazione 9 2 5 CONTROLLARE I DATI ACQUISITI E VISUALI ZZARLI L Oscilloscopio contiene una barra di applicazioni con parecchi comandi che possono es sere usati per controllare il processo di acquisizione e il modo in cui i dati vengono mo strati Questo paragrafo si focalizza su questi comandi Notare che tutti i comandi della barra sono disattivati se non stata aggiunta nessuna variabile all Oscilloscopio 9 2 5 1 INIZIARE E FERMARE L ACQUISI ZIONE DEI DATI Aggiungendo una variabile all Oscilloscopio l acquisizione di dati parte immediatamente Ozclozzone x Um Min value Mex wake widiy Ret pursor LogicLab manuale utente 109 LOCC Tuttavia possibile sospendere l acquisizione cliccando su Pause acquisition Osclozcone x La curva si blocca mentre il processo di acquisizione dei dati continua in sottofondo fino a che non si clicca su Restart acquisition Dsciloscope x UGREBRABRAO ie 6g ma di 1935 84 i Per fermare l acquisizione cliccare su Stop acquisition Oscilloscope x HHA HSA
156. ipo di dato input LREAL dove disponibile altrimenti REAL Tipo di dato output LREAL dove disponibile altrimenti REAL OUT TAN 0 0 Jy OUT 0 0 Esempi OUT TAN 3 141592 4 0 x OUT 1 0 LogicLab manuale utente 181 LOGICICLAB Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi 182 ASI N Arcsin Calcola l arcsin di input 0 espresso in radianti 1 LREAL dove disponibile altrimenti REAL LREAL dove disponibile altrimenti REAL OUT ASIN 0 0 OUT 0 0 OUT ASIN 1 0 OUT PI 2 ACOS Arcoseno Calcola l arcoseno di input 0 il risultato espresso in radianti 1 LREAL dove disponibile altrimenti REAL LREAL dove disponibile altrimenti REAL OUT ACO 1 1 0 jy OUT 0 0 ODT 1 0 PI ACOS OUT ATAN Arcotangente Calcola l arcotangente di input 0 il risultato espresso in radianti 1 LREAL dove disponibile altrimenti REAL LREAL dove disponibile altrimenti REAL OUT ATAN 0 0 OUT 0 0 OUT ATAN 1 0 OUT PI 4 ADD Somma Calcola la somma dei due
157. l cambiamento Per salvare il progetto possibile selezionare la voce corrispondente del menu File o della barra Main FIN Edit View Project Debug Com E A Nem project 3 Upen project Gai View project read only Fz Saye project i di Save project As il 4 3 2 SALVARE IN UNA DIVERSA LOCAZIONE Quando non si vuole o non si pu ad esempio perch il file in sola lettura riscrivere il file progetto si pu salvare la versione modificata del progetto in una posizione alternati va selezionando Save project as dal menu File E A Hew project j E Open project EA View project read anly 2 Fz Save project Save project s i l Pr Cinze nrmiert AET Edit View Project Debug Com S LogicLab richiede di selezionare la nuova destinazione che deve essere una directory vuota poi salva una copia del progetto in quella posizione e apre il file del nuovo progetto per eventuali modifiche LogicLab manuale utente 25 LOGICICLAB 4 4 GESTIRE PROGETTI ESISTENTI 4 4 1 APRIRE UN PROGETTO ESISTENTE DI LOGI CLAB Per aprire un progetto esistente cliccare su Open project nel menu File della finestra LogicLab principale o nella barra Main o nella Welcome page quando non aperto nes sun progetto Ci fa apparire una finestra di dialogo che permette di caricare la directory contenente il progetto e selezionare il file di progetto relativo 4 4 2 MODIFICARE
158. la variabile nella parte sini stra seguita dall operatore di assegnamento seguita dall espressione da calcolare In questo caso l istruzione A B sarebbe usata per rimpiazzare il valore del dato singolo della variabile A dal valore attuale della variabile B se fossero entrambi di tipo INT 202 LogicLab manuale utente Esempi a b assegnamento pCV pCV 1 assegnamento cC SIN x LOGICICLAB assegnamento con richiamo di funzione FUNCTION SIMPLE FUN variables declaration funotion body SIMPLE_FUN a b END_FUNCTION REAL C assegnare il valore dell output ad una funzione 11 5 2 2 DI CHI ARAZI ONE DI FUNZIONI E BLOCCHI FUNZIONE Semantica Le funzioni sono richiamate come elementi dell espressione che consistono nel nome della funzione seguito da un elenco di argomenti tra parentesi Ciascun argomento pu essere letterale una variabile o un espressione complessa arbitraria I blocchi funzione sono richiamati da un istruzione che consiste nel nome della ricorren za del blocco funzione seguito da un elenco degli argomenti tra parentesi E supportato sia il richiamo con la lista formale degli argomenti sia l assegnamento di argomenti RETURN le istruzioni di controllo di funzione e di blocco funzione consistono nei mec canismi per richiamare i blocchi funzione e per riportare il controllo all entit richiamata prima della fine fisica della funzione o del bloc
159. le transizioni Premendo questo tasto LogicLab chiede quale linguaggio si desidera utilizzare per implementare la nuova transizione e apre l editor corrispondente New transition code Ge he la ad RI Bottone Comando Descrizione Tl Library manager Apre il manager library Chiede se salvare le modifiche non ancora salvate Compile poi lancia il compilatore LogicLab Chiede se salvare le modifiche non ancora salvate Recompile all poi lancia il compiler LogicLab per ricompilare tutto il progetto Connect to the LogicLab cerca di stabilire una connessione con Il target target Comando E recorre an New macro BE LogicLab controlla se sono state apportate modifiche dall ultima compilazione e in questo caso compila il progetto Poi invia il codice compilato al target luna Code download New macro Definisce una nuova macro Apre l object browser che permette di navigare tra Object browser gli oggetti PLC Obj Mostra le propriet e la descrizione dell oggetto properties correntemente selezionato nel Workspace Aggiunge una nuova riga nella tabella dell editor correntemente attivo se un editor PLC alla tabella delle variabili locali se un editor di parametri alla tabella di parametri ecc Cancella la variabile nella riga selezionata della KA Delete record tabella correntemente attiva Insert record Bl e Generate Gi redistributable Cr
160. logaritmo in base e di input 0 1 LREAL dove disponibile altrimenti REAL LREAL dove disponibile altrimenti REAL OUT EN 27168291 jy OUT 1 0 LogicLab manuale utente LOGICICAEB LOG Descrizione Logaritmo Calcola il logaritmo in base 10 di input 0 Numero di operandi 1 Tipo di dato input LREAL dove disponibile altrimenti REAL Tipo di dato output LREAL dove disponibile altrimenti REAL Esempi OUT LOG 100 0 OUT 2 0 EXP E Esponente naturale Calcola la funzione esponenziale di e Descrizione l alla input 0 Numero di operandi 1 Tipo di dato input LREAL dove disponibile altrimenti REAL Tipo di dato output LREAL dove disponibile altrimenti REAL Esempi OUT EXP 1 0 OUT 2 718281 SIN Descrizione Seno Calcola il seno di input 0 espresso in radianti Numero di operandi 1 Tipo di dato input LREAL dove disponibile altrimenti REAL Tipo di dato output LREAL dove disponibile altrimenti REAL i QUT z SIN 0 0 J OUT 0 0 Esempi OUT SIN 2 5 3 141592 OUT 1 0 COS Descrizione Coseno Calcola il coseno di input 0 espresso in radianti Numero di operandi 1 Tipo di dato input LREAL dove disponibile altrimenti REAL Tipo di dato output LREAL dove disponibile altrimenti REAL i OUT COS 0 0 OUT 1 0 Esempi OUT COS 3 141592 OUT 1 0 TAN D AE Tangente Calcola la tangente di input 0 espressa in escrizione d Numero di operandi 1 T
161. loscopio cliccando sulla voce Graph properties nella barra di applicazioni AAD amp E Nella finestra che compare scegliere se visualizzare Background grid Time slide bar e Track list oppure no Oscilloscope settings Show grid n Sample p Show time bar Honzonte Show tracks list Buffer siz 9 2 6 CAMBIARE IL POLLI NG RATE LogicLab invia periodicamente richieste al target device per leggere i dati tracciati nell O scilloscopio Il polling rate pu essere configurato seguendo la procedura seguente 1 cliccare Graph properties LogicLab manuale utente 115 LOGICICAB 2 Nella finestra che appare modificare Sampling polling rate Oscilloscope settings Show grid Sample polling rate adl p mg Realrate 21 13 Show time bar Horizontal scale 1000 ma div Show tracks list Butter size 40000 samples 3 Confermare l operazione Notare che la rate effettiva dipende dalla performance del target device in particolare dalla performance della sua mansione di comunicazione Si pu leggere la rate effettiva nella finestra Oscilloscope settings Sample polling rate 10 z m Real rate 1131 Horizontal cale 1000 mas di Buffer size 40000 samples 9 2 7 SALVARE E STAMPARE IL GRAFICO LogicLab permette di mantenere l acquisizione sia salvando i dati su un file sia stampando una visualizzazione dei dati tracciati nell Oscilloscopio 9 2 7 1 SALVARE I DATI SU UN FILE E pos
162. luzione di ognuna di queste sequenze diventa indipendente Per enfatizzare la speciale natura di questi costrutti la divergenza e la convergenza di sequenze simultanee indicata da una linea orizzontale doppia Il tempo di verifica di una transizione pu essere teoricamente considerato tanto corto quanto si vuole ma non pu mai essere zero In pratica il tempo di verifica sar imposto dall implementazione PLC numerose transi zioni che possono essere verificate simultaneamente saranno verificate simultaneamente entro le restrizioni di tempo della particolare implementazione PLC le restrizioni di priorit definite nella tabella di evoluzione della sequenza Per la stessa ragione la durata di atti vit di uno step non pu mai considerarsi essere zero Il test della condizione di transizione del successore di uno step attivo non sar eseguito finch gli effetti dell attivazione dello step non si saranno propagati attraverso tutta la POU in cui lo step dichiarato Tabella di evoluzione della sequenza Questa tabella definisce la sintassi e la semantica delle combinazioni di step e transizioni ammesse 210 LogicLab manuale utente x 7 TRUE n 7 Shi 55 I I S7 59 Transizione convergente Avviene un evoluzione da S7 a s10 LOGICICLAB Esempio Regola Transizione normale Un evoluzione dallo stato s3 allo stato s4 avviene se e soltanto se lo stato 3 attivo e la condizione di transizione Transizione
163. mezzo del blocco e la relativa finestra trigger appare UNT Auto No UINT Auto No Min value Max value Cur value v div Red curso 146 LogicLab manuale utente LOGICICLAB Quando si preprocessa il codice sorgente FBD il compilatore traduce le istruzioni in lin guaggio IL L istruzione ADD al network 3 ampliata a LD k ADD 1 ST Kk Quando si aggiunge un trigger in un blocco FBD si posiziona effettivamente il trigger pri ma della prima istruzione del suo codice equivalente IL 9 6 2 4 AGGI UNGERE UNA VARI ABI LE AD UNA FI NESTRA DI TRI GGER GRAFICI DA UN MODULO FBD Per guardare il diagramma di una variabile necessario aggiungerla alla finestra trigger Supponiamo di voler vedere la traccia della variabile k del codice FBD nella figura seguen te A questo proposito premere il bottone Watch nella barra FBD ql Il cursore diventa come il seguente Ora si pu premere il blocco che rappresenta la variabile che si vuole vedere nella finestra dei trigger grafici Nell esempio che stiamo considerando fare click sul blocco E Appare una finestra di dialogo che elenca tutte le istanze attualmente esistenti della fi nestra debug e chiede quale di queste deve ricevere l oggetto che avete appena cliccato Symbol to add k Debug windows Watch Oscilloscope Graphic trace Per tracciare le curve della variabile k selezionare Graphic Trace nella colonna Debug windows quindi pr
164. mma Main e premere 0K L immagine sotto mostra la finestra Workspace dopo che l operazione stata completata con successo Ubyects hbar Fropamns Diperatore _ FurcionBlatks reii _ Ebaridesd turii _ Usertpoes _ Rasctyoes Pataba _ incalsanable Checka Lisbon Cher lile w Home Localon all Librai E Varg ivpe All 11 Selezionare Simulation mode dal menu Debug ject Communication Variables Window Tools H Ra gi Smuatonmode F Create new workspace Name PLCExampleWsp C Open existing workspace Choose other t vele LogicLab manuale utente 11 LOGICICAE 12 VPLC1 un software che emula un semplice controllo a logica programmabile fornito 13 14 15 di digitale e di analogico I O E possibile interagire con il simulatore come spiegato nel manuale di SimuLab o brevemente nella scheda Resources Era nat ice Prii Det tenti Holt Aaa bh dl aL NERE E al T F E DONANMA pi reh gt PL Pobnieni Di i pla dala Typa beres tal s i E EEELREEEECE RL EEE E if fida SF pei Dea ri i af ero i E Tai ia I PA List EBT niiti s io Lo stato del VPLCI I O disponibile in LogicLab come le Target variables elencate nella finestra Library Connettere LogicLab a VPLCI tramite l apposito tasto nella barra d applicazione Aah a x Premere F7
165. modalit di visualizzazione di default Dasclozzone M DRe araB ae SY LogicLab manuale utente 113 LOCC 9 2 5 5 PRENDERE MISURE L Oscilloscopio contiene due barre di misurazione che possono essere sfruttate per pren dere alcune misure sul grafico per mostrarle e nasconderle cliccare sulla voce Show me asure bars della barra Oscilloscope o scilloscope x NAA ESE Rr OE si Per misurare un intervallo di tempo tra due eventi spostare una barra sul punto del gra fico che corrisponde al primo evento e l altra sul punto che corrisponde al secondo DCacillozzone x Bid BEBE air SG aasde I MR hails icai ricca TEE dito rss 2000 00 Tee dit 1245614 me L intervallo di tempo tra le due barre mostrato nell angolo in alto a sinistra del grafico madi 2000 00 i Time diff 12456 14 ms Get e Fj Si pu usare una barra di misurazione anche per leggere il valore di tutte le variabili nell Oscilloscopio in un determinato momento muovere la barra sul punto del grafico che corrisponde all istante che si vuole analizzare Oscilloscope GR ARKA RRE lt L Pe Pi S T i ms div 1000 00 Time diff 12951 63 ms rrr 7 24167e 006 2 4 114 LogicLab manuale utente LOGIC Nella tabella sotto al grafico si possono leggere i valori di tutte le variabili in un particolare momento 9 2 5 6 IMPOSTAZIONI DELL OSCILLOSCOPIO E possibile personalizzare ulteriormente l aspetto dell Oscil
166. n Step Name_x IS active FALSE otherwise Gli utenti non possono assegnare un valore direttamente allo stato di uno step 11 6 1 2 STEP INIZIALI Lo stato iniziale della POU rappresentato dai valori iniziali delle sue variabili interne e output e dalla sua serie di stati iniziali ovvero gli stati che sono inizialmente attivi Ogni network SFC o il suo equivalente testuale ha esattamente uno stato iniziale Uno stato iniziale pu essere disegnato graficamente col bordo a doppia linea come mostrato sotto Per l inizializzazione del sistema lo stato iniziale di default FALSE per gli stati ordinari e TRUE per quelli iniziali LogicLab non pu compilare un network SFC che non contiene esattamente uno stato iniziale Rappresentazione Descrizione Init Initial step rappresentazione grafica con link diretti 11 6 1 3 AZIONI Un azione pu essere una collezione di istruzioni in linguaggio IL una collezione di network in linguaggio FBD una collezione di scalini in linguaggio LD una collezione di istruzioni in linguaggio ST una SFC organizzata come specificato in questa sezione Ad ogni stato possono essere associate nessuna o pi azioni Le azioni sono dichiarate tramite gli elementi di struttura testuale elencati qui sotto Elementi strutturali Descrizione STEP StepName Step body Step forma testuale END_STEP INITIAL STEP StepName Step body Initial step forma testuale END_STEP U
167. n analog output 3 aout3 i aout3 inerii i EEA IF aout3 gt 2047 THEN incr TO_INT vall 1 ELSIF aout3 lt 2048 THEN incr TO _INT val0Q END_IF Analog output 0 analog inp 0 analog inp 1 x Et ainpl ainpl SFC state logic fbStati enab inpl0 run inpll stop inpl2 0 Non tutte le istruzioni St supportano i trigger Per esempio non possibile posizionare un trigger su una linea che contiene un terminatore come END_IF END_FOR END_WHILE etc 9 6 2 8 AGGI UNGERE UNA VARI ABI LE AD UNA FINESTRA DI TRIGGER GRAFICI DA UN MODULO ST Per ottenere il diagramma di una variabile tracciata necessario aggiungerla alla finestra Graphic trigger A questo proposito selezionare la variabile facendo doppio click e quindi trascinarla nella finestra Variables che la parte bianca in basso della finestra pop up La variabile ora appare nella colonna Track 4 ig UNT Auto Ho D 5 le VINT ALBO MAINST G 5 if UNT AO rar 3 X ol SEAmnZJERa NES Applicare la stessa procedura a tutte le variabili che si vogliono controllare Una volta che la prima variabile stata trascinata in una traccia grafica la finestra Graphic properties automaticamente mostrata e permette di impostare i campioni e visualiz zare propriet 9 6 2 9 RIMUOVERE UNA VARIABILE DA UNA FINESTRA DI TRIGGER GRAFICI Se si vuole rimuovere una variabile dalla finestra Graphic trigger selezionarla cliccan
168. n elemento di struttura di questo genere esiste nel file Isc di ogni stato che ha almeno un azione associata 11 6 1 4 QUALI FICATORI ACTION Il tempo in cui eseguita un azione associata ad uno step dipende dal suo qualificatore di azioni 208 LogicLab manuale utente LOGICICLAB LogicLab implementa i seguenti qualificatori di azioni Qualificatore Significato _ a L azione eseguita per tutto il i di e a tempo in cui lo step rimane attivo L azione eseguita solo la prima volta all attivazione dello step indipendentemente dal numero di cicli in cui lo step rimane attivo P Pulse Se uno stato non ha azioni associate allora si considera che abbia una funzione WAIT ovvero aspetta che la condizione di transizione del successore diventi TRUE 11 6 1 5 J UMP I link diretti si dirigono solo verso il basso Per questo motivo se si vuole ritornare ad uno stato superiore da uno inferiore non possibile disegnare un filo logico dall ultimo al primo Esiste un tipo di blocco speciale chiamato Jump salto che permette di implemen tare questo genere di transizione Un blocco Jump logicamente equivalente ad uno step poich devono essere sempre separati da una transizione L unico effetto di un Jump l attivazione della step flag dello step precedente e l attivazione della flag dello step in cui porta Rappresentazione Descrizione Jump JP link logico allo step di destinazione 11 6 2 TRANSITION 11 6 2
169. nahle ita raol i Bisio ad Eluri lafts Matohcas TF Uscityprs F gmi hpu EF daniile Funetion Hocks Function blocks Function bocka Function boks Furclon blocks Function Horts Function blocks Furion bots Funelion blocks 61 LOGIC CAES Altrimenti cliccare il tasto Browse alla destra della casella di testo e selezionare il nome dell oggetto dalla lista di tutte le voci esistenti Find in project Find what Lal Location All w Filters Program Function blocks Function Variables Description Types Match whole word only C Match case Find what Localit Al Fil ers Programi Funclon bleo e Function Byte obk CoB phaw F_TRIG FF_D blath Cal lblatiiB blati Mati E Scala Fuke A_TRIG Mateh whale _ Matehooss Bawmy MMS i Usar Tipes Hame o Pogemi Fonction bocke funclons t Symbol locaton Thgmbada bl zj TOF E Libra TusFilei Vago calar UordToGk Ward Byte EJ User Types 3 Selezionare uno dei valori elencati nella casella di selezione Location per specificare una restrizione sulla posizione dell oggetto da ricercare Find in project Find what t A Location Filters Frogra Farameters W Funct Aus Sources Function Types Match whole word only Match case User Types 4 La cornice chiamata Filters contiene sette caselline ciascuna delle quali
170. nche questo strumento asincrono 9 4 4 ANIMAZIONE IL E ST La modalit debug live si applica anche agli editor di codice sorgente testuale quelli di IL e ST Si possono facilmente vedere i valori di una variabile posizionandosi col mouse sopra di essa LELLO DIT Analog output 0 analog inp 0 analog inp 1 001s Dis aout0 ainpl ainpl 0020 MESE SFC state logic O0za D023 fbStatif enab inpll run inpli stop inpl D024 DIE cht cent 1 UE D027 29133 miao 9 5 TRIGGER 9 5 1 FINESTRA DEI TRIGGER Lo strumento Trigger window permette di selezionare un insieme di variabili e di sincro nizzarle in una speciale finestra pop up 120 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 9 5 1 1 PRE CONDIZIONI PER APRIRE UNA FINESTRA DI TRIGGER Nessuna necessit di compilazione dedicata I tool di debug di LogicLab funzionano a run time Di conseguenza a differenza di altri linguaggi di programmazione come il C il compilatore non richiede di indicare se sup portare o no finestre di trigger dato un codice PLC il risultato del compilatore unico e non vi distinzione tra versione debug e release Memoria disponibile Una finestra di trigger occupa un segmento di area codice PLC di dimensione ben definita Ovviamente per far partire una finestra trigger necessario che sia disponibile una suffi ciente quantit di memoria altrimenti apparir un messaggio di errore Incompatibili
171. ndente possono essere richiamati condizionatamente e incondizionatamente tramite l operatore caL Questo richiamo avr la struttura seguente LD A ADD 5 ST INSTS INI LD 3 141592 St INSTS LINZ CAL INSTO LD NST5 OUT ST vRES LD INST5QUT2 ST vVALID Questo metodo di richiamo equivalente ad un cAL con un elenco di argomenti che con tiene solo una variabile col nome della FB instance Gli argomenti Input sono passati a gli argomenti output sono letti da FB instance tramite operazione ST LD eseguite su operandi con la struttura seguente FBInstanceName IO_var LogicLab manuale utente 193 LOGICICLAB dove Parola chiave Descrizione FBInstanceName Nome della ricorrenza che si vuole richiamare IO_var Variabile input o output da scrivere leggere 11 3 FUNCTI ON BLOCK DI AGRAM FBD Questa sezione definisce la semantica del linguaggio FBD 11 3 1 RAPPRESENTAZIONE DI LINEE E BLOCCHI Gli elementi di linguaggio grafico sono disegnati utilizzando elementi grafici o semi grafici come mostrato nella tabella qui sotto Nessuna riserva di dati o associazione con elementi di dato pu essere associata all uso dei connettori quindi per evitare ambiguit non possibile attribuire nessun identifica tore ai connettori Aspetto Esempio Linee CL Incrocio di linee con connessione Blocchi con linee di connessione e pins sconnessi a 11 3 2 DIREZIONE DI FLUSSO NEI NETWORK Un network definito come un se
172. ndi premere 0K Il nome della colonna ora stampato sulla colonna Track RAAINLOF1S a o BEERFAFBRATIEE S Gi 11m Smp porri bicialcrontozenize Forti 1 Track lr Min vale Man valu Curlue wan Red cuar E h Fan ri ani Ten w Applicare la stessa procedura a tutte le variabili che si vogliono controllare Una volta aggiunte tutte le variabili che si vogliono osservare alla finestra Graphic watch si pu premere nuovamente sul bottone Normal cursor in modo da ripristinare la forma originale del cursore Una volta che la prima variabile stata trascinata in una traccia grafica la finestra Graphic properties automaticamente mostrata e permette di impostare i campioni e visualiz zare propriet 9 6 2 7 APRIRE UNA FINESTRA DI TRIGGER GRAFICI DA UN MODULO ST Supponiamo di avere un modulo ST e che contenga le seguenti istruzioni 000i 000z a h h 0003 c c SHR a 16 04 0004 0005 d g 000 f E SHKR d 16 04 0007 Supponiamo inoltre di voler conoscere il valore di e ad e f appena prima che l istruzione f f SHR d 16 04 sia eseguita Per fare questo spostare il cursore alla linea 6 Quindi premere il bottone Graphic trace sulla barra Debug 150 LogicLab manuale utente Una freccia verde appare vicino al numero della linea e la finestra Graphic trigger si apre E x 6bBAHEEBss alga O e ld Cnt 065535 Up down logic o
173. ne Nome Funzione Filtra gli oggetti in base al loro nome Insieme dei valori I Tutte le stringhe di caratteri validi Digitare una stringa per visualizzare l oggetto specifico il cui nome corrisponde alla stringa Usare il carattere jolly per visualizzare tutti gli oggetti Uso il cui nome contiene la stringa della casella di testo Name Digitare se si vuole disabilitare il filtro Premere Enter quando la edit box ha il focus o premere sul bottone 0K vicino alla edit box per applicare il filtro Applicabile a Tutti i tipi di oggetto Ubecis hter Wt Programs TF EtToNKe Functions etl Function Elche TE BiTowcond Funclione a Funclons a F imahe E Usertypes Other liletr Hame Bri Localon fali Libia A lare ivpo All Deez al Select none 54 LogicLab manuale utente LOGICICLAB Posizione del simbolo Funzione Filtra gli oggetti in base alla loro posizione Insieme di valori All Project Target Library Aux Sources validi All disabilita questo filtro ProJect oggetti dichiarati in LogicLab Target oggetti firmware Uso Library oggetti contenuti in una libreria In questo caso utilizzare contemporaneamente anche il filtro Library descritto in seguito Aux sources mostra solo fonti aux Applicabile a Tutti i tipi di oggetti Obez hbar 7 Programs Damer i sirp0 Wariables 4 Function Blache i sinp VWariables 3 Furetigine Eilarirlerd lunetienie i eirp Variables HETE
174. nella cartella Actions della finestra Workspace 6 5 5 SPECIFICARE UNA COSTANTE VARI ABILE COME CONDIZIONE DI UNA TRANSIZIONE Come affermato nella sezione del riferimento del linguaggio una transizione pu essere assegnata attraverso una costante una variabile un segmento di codice Questo paragra fo spiega come usare i primi due mentre il codice condizionale sar trattato nel prossimo paragrafo LogicLab manuale utente 77 LOGICICLAB Prima di tutto cliccare due volte sulla transizione a cui si vuole assegnare una condizione Ci far apparire la seguente finestra di dialogo x Value era i True Fake Cancel Wariable A Code No code ue Mame Comment Selezionare True se si vuole che questa transizione sia costantemente verificata False se si vuole che il programma PLC continui ad eseguire il blocco precedente Altrimenti selezionando Variable la transizione dipender dal valore della variabile Bo oleana Cliccare sulla parte corrispondente per rendere disponibile la casella di testo alla sua destra e per specificare il nome della variabile Per questo scopo possibile servirsi dell object browser che si pu richiamare premendo Il tasto Browse mostrato qui sotto Premere 0K per confermare o Cancel per abbandonare senza applicare i cambiamenti 6 5 6 ASSEGNARE CODICE CONDIZIONALE AD UNA TRANSIZIONE Questo paragrafo mostra come specificare una condizione attraverso un segme
175. ns Funelion Dlocks Function blocks Function Blocks Funclian blocks Fiuinclion Hotts Function Hocks Funcion Plocka Fureion blocks Funelion blocks Fargon blocks Seiacl al I Select none Filtra le variabili globali e le variabili di sistema dette anche variabili del firmware in base al loro tipo All Normal Constant Retain FUNZIONI Insieme di valori validi All mostra tutte le variabili globali e di sistema U Normal mostra solo le variabili globali normali di Constant mostra solo le costanti Retain mostra solo le variabili retain Applicabile a Variabili Uber hker _ Proprame Ucan T Funotign Elos _ Furelans bl l ariablen El Usertoes Slarded loviclione LI Local Dite ial lic TRasntges Check al Checknone ther lilets Home Localon Libialy Varena 56 LogicLab manuale utente Varia bles Yabla Yartables Ya ables Varia Dee Varlables Yabla Variable variables Varlablea Vanables Varadles Varlables Variable Yarab Yarab Selectinone Lista di oggetti Ham AR testtagsteDWDFD EFI teste gate WOFID LE SA IF EiT te 3 BiT oword AF EricT vani r G F TRIG JF TOF FTON Fuze a A TAIG TE EvsTcbit TE Wodi Hii TP WorcTobyte Type Tyureians Furaziiarms Furclon Hicka Furiciem blocks Fumoliort Funcions Fung liamns Funelian blocks Fiinction Oogt Funclion Hocks Furneion Hocks Furlan blocks Function blocks Function Hocks
176. nserire un valore minimo e un valore massimo New Subrange Name WATER_TEMPERATURE Type INT Min Value 0 Mas Value pesa 5 Inserire una descrizione significativa opzionale e confermare l operazione New Subrange Name WATER_TEMPERATURE Type INT Fa Min Value o Mas Value Description Temperature of the water LogicLab manuale utente 51 LOGIC TAES 5 4 4 2 MODI FI CARE UN SUBRANGE I subrange del progetto sono elencati nella cartella Subranges Per modificarle basta clic care due volte sul loro nome Poet E aedi fz Project 8 Definitions E O FicExample Definitions i TypeDefs UINTO_T E Structures 878 COMPLEX E Enumeratione HrDROCARBON 5 4 4 3 CANCELLARE UNA SOTTOCATEGORIA Seguire la procedura seguente per cancellare un subrange 1 Cliccare con il tasto destro sul nome del subrange e selezionare Delete dal menu contestuale Freet a si Project a Definitions j E O PlcExample Definitions C TypeDefs UINTS_T 5 C Structures HE COMPLEX 5 Enumerations HYDROCARBON 5 0 SubRanges CJ Macro Properties 2 Confermare l operazione P Delete the selected PLC Object Type Subrange Mame WATER_TEMPERATURE 5 5 NAVIGARE IL PROGETTO I progetti possono diventare enormi ecco perch LogicLab fornisce due strumenti per ricercare un oggetto all interno del progetto la component
177. ntazione n PP Descrizione diretta OE Word che parte dal primo byte del settimo i elemento del blocco di dati 4 in memoria MW 4 Word che parte dal byte 4 in memoria Esempio VAR RETAIN CONSTANT XQuote DINT Enabling BOOL FALSE TorqueCurrent AT MW4 32 INT Counters ARRAY 0 9 OF UINT Limits ARRAY Urs 3 Da 9 END_VAR La variabile xQuote lunga 32 bit ed automaticamente posizionata dal compilatore LogicLab La variabile Enabling inizializzata su FALSE dopo il reset del target La variabile TorqueCurrent posizionata nell area di memoria del target device utilizza 16 bits partendo dal primo byte del trentatreesimo elemento del blocco dati 4 La variabile Counters un array di dieci variabili indipendenti di tipo intero senza segno 174 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 11 1 5 8 DI CHIARARE VARIABILI IN LOGICLAB Qualsiasi linguaggio PLC sia in uso LogicLab permette di non tener conto della sintassi riportata qui sopra poich fornisce l editor di variabili locali l editor di variabili globali e l editor dei parametri che presentano un interfaccia semplice per dichiarare tutti i tipi di variabili 11 1 6 PROGRAM ORGANI ZATI ON UNITS Le POU sono funzioni blocchi funzione e programmi Queste POU possono essere conse gnate dal produttore o programmate dall utente attraverso i mezzi definiti in questa parte dello standard Le POU non sono ricorsive ovvero richiamare una POU n
178. nte di salita una transizione da OFF a ON della variabile associata e lo stato del link sinistro ON Altrimenti lo stato del link destro OFF Lo stato del link destro ON dal momento della valutazione di questo elemento alla successiva Contatto sensibile al valutazione quando viene rilevata Ink fronte di discesa una transizione da ON a OFF della variabile associata e lo stato del link sinistro ON Altrimenti lo stato del link destro OFF 11 4 4 USCITE Un uscita copia lo stato del link alla sua sinistra al link alla sua destra senza alcuna modi fica e memorizza una funzione appropriata dello stato o della transizione del link sinistro nella variabile Booleana associata LogicLab manuale utente 199 LOGICICLAB I simboli delle uscite standard sono mostrati nella tabella seguente Nome Simbolo Lo stato del link sinistro Uscita copiato nella variabile Booleana 4 associata e nel link destro Lo stato del link sinistro copiato sul link destro L inverso dello stato del link sinistro copiato nella variabile Booleana i associata ovvero se lo stato del link sinistro OFF allora lo stato della variabile associata ON e viceversa La variabile Booleana associata reimpostata sullo stato OFF quando il link sinistro sullo 5 stato ON e rimane reimpostato finch non viene impostato da un uscita SET La variabile Booleana associata reimpostata sullo stato OF
179. nti aperti Tile Arrange Icons 10 1 11 MENU HELP Comando Descrizione Index Elenca tutte le Help keyword e apre l argomento relativo Aiuto relativo al contesto Apre l argomento corrispondente Context alla finestra correntemente attiva About Informazione sul produttore e la versione 10 2 ELEMENTI TOOLBARS Le tabelle seguenti mostrano l elenco delle barre d applicazione di LogicLab I tasti compo nenti ciascuna barra sono sempre gli stessi qualunque sia il documento attivo Tuttavia 160 LogicLab manuale utente LOGICICLAB alcuni di questi potrebbero essere nulli se non c una relazione logica col documento attivo 10 2 1 TOOLBAR PRI NCI PALE Baer se RR SR IIITITO E e orco Bottone Comando Descrizione a New project Crea un nuovo progetto Del Open project Apre un progetto esistente Salva tutti i documenti della finestra correntemente aperta compreso il file progetto Notare che dal momento che tutte le modifiche ad un progetto LogicLab sono dapprima applicate solo in memoria necessario eseguire il comando Save project per renderli permanenti Save project Undo Cancella l ultima modifica apportata al documento Redo Ripristina l ultima modifica cancellata da Undo mi Rimuove le voci selezionate dal documento attivo Cut o e le mette in un buffer di sistema Copy Copia le voci selezionate in un buffer di sistema Incolla nel documento attivo i conte
180. nto di co dice e come assegnarlo ad una transizione 6 5 6 1 SCRIVERE IL CODICE DI UNA TRANSI ZIONE Iniziare aprendo un editor seguendo una delle seguenti procedure cliccare Code object gt New transition nel menu Scheme Cliccare col tasto destro sul nome della POU SFC nella finestra Workspace poi selezio nare il comando New transition dal menu contestuale che apparir In entrambi i casi LogicLab mostra una finestra di dialogo come quella mostrata in figura Cancel Languages i IL FBD LD ST i SFE Notare che si pu usare qualunque linguaggio per codificare una condizione tranne SFC Selezionare uno dei linguaggi e digitare il nome della nuova condizione nella casella di testo alla fine della finestra di dialogo Poi confermare cliccando 0K o abbandonare con Cancel 78 LogicLab manuale utente LOGICICLAB Premendo 0K LogicLab apre automaticamente l editor associato al linguaggio selezionato nella finestra di dialogo precedente e sar possibile digitare il codice della nuova condi zione Notare anche che non possibile dichiarare nuove variabili poich il modulo che si sta modificando fa parte del modulo SFC originale che la POU in cui possono essere di chiarate le variabili locali La visibilit delle variabili locali si estender a tutte le azioni e transizioni che fanno parte del diagramma SFC 6 5 6 2 ASSEGNARE UNA CONDIZIONE AD UNA TRANSI ZI ONE Una volta termin
181. nuale utente 37 LOGICICLAB 5 2 1 2 GRUPPI DI VARIABILI GLOBALI E possibile categorizzare ulteriormente l insieme di varianti globali raggruppandole se condo criteri specifici di applicazione Per definire un nuovo gruppo seguire la seguente procedura 1 Selezionare Group dal menu Variables notare che questo menu disponibile solo se l editor Global variables aperto E Ea Window Insert A i Delete ssp he 1 freeRuni ounte Yariables groups Group name Cycle Analog out 3 Onda quadra Remove 3 E ora possibile usare il gruppo di variabili nella dichiarazione di nuove variabili globali 5 2 1 3 CREARE UNA NUOVA VARIABI LE GLOBALE Applicare la seguente procedura per avere una nuova variabile globale 1 Selezionare New object dal Project menu Debug Communication Mariables Window Tools Help Mew object New program AL Copy Object New function block I al New function Ka l GE Duplicate variable Mew variable b Delete variable cpr gi 2 Selezionare New variable dal menu che appare New object New program Et E Copy Object New function block A New function Lem Aran Duplicate variable New variable Automatic Delete variable INT Auto X0 variable Lu properties REAL MD sir i ject Browser REAL MA etain 38 LogicLab manuale utente LOGICICAEB Scegliere la classe della variabile che si vuole creare variabile A
182. nuti del buffer ASSE di sistema Chiede di digitare una stringa e cerca le ricorrenze Find di quest ultima all interno del documento attivo dalla posizione in cui si trova il cursore Prosegue la ricerca precedentemente compiuta dal Find next comando Find Find in project Apre la finestra di dialogo Find in project Mostra una finestra di dialogo che permette di Print impostare le opzioni di stampa e stampare il documento correntemente aperto Mostra un immagine sul video che riproduce Print preview fedelmente cosa si otterrebbe stampando il documento della finestra correntemente attiva Se premuto mostra il Workspace anche chiamato MONKS DARE finestra Project altrimenti la nasconde Se premuto visualizza la finestra di Output Output altrimenti la nasconde Se premuto mostra la finestra Libraries altrimenti la nasconde Se selezionato mostra la finestra Watch altrimenti la nasconde Library aa peer Watch LogicLab manuale utente 161 LOGICICLAB Bottone Comando Descrizione al Se selezionato mostra la finestra Oscilloscope altrimenti la nasconde A Forc DU Se premuto mostra la finestra Force 1 0 altrimenti la nasconde Fa PLC run time Se selezionato visualizza la finestra PLC run time monitor altrimenti la nasconde Espande la finestra del documento correntemente attivo a schermo intero Premere Esc o il tasto Full screen per tornare all aspetto normale dell interfaccia Logi
183. o la RIA a mFt TUSFINer Auto g AA 4 rofpht ByteToBit Auto gt Bi Funcion boa 5 msmo ByteToEit Auto i Schema la La Sigi Te 8 DJ Funchont LA a CJ Globa varichles Siqliata gue an alani T f gl Tasks Potlod tO me walt penao Y i Dnu Xi Liaw Freproce 1ng3 Module TARGET conpleted Freproce 1ng Module MAIN compieted Preprores ing basic conpleted Freprocessing thernnodel conpleted Hama HAAS GElAcOS FADD ZAND Asi BEATAM 4 0 varnings Dl errors ce N eleh But Fam maeS J Tebon ahaw or hide the cutput bar La finestra strumento ora visibile o nascosta HE Fie Edt Wew Project Cebug Communication Gcheme Yorebes Window Toos Hep BANA E RE A ARRE Jb sarei aa A OAA an a eA aaa E Fer O o Re Pioeci 48 Definitions 3 Efl pepe Proper E CJ Frogiams IL fbFlipFlop FFO T Mg Fast 3 fbFiler TusFilter Auto z pri 4 ibepit ByteToBit Auto Sei Fanion bbi E fbSpli o AytsToBit Auto Ti Schema T Sla a Funch oggi F Si Global ansbles Squali uao dh dubpui7 E Ei Tarts i Period 10 me wall Mame Type Daeciptori Fl hBS Function Aboaluta alue 5005 Function Alcocghna Le ADE Operaio Anihmeti addibon alano Operator LogeditiWze AND GE ASIN Funchon rrna EZIATAN Funelioni Aiclangent EZ ATANE Function Apctangent af Ye _Oparator and standard blocka Targat variable basi themmodal e Ready
184. o di avere un modulo FBD che contenga le seguenti istruzioni 4 In b x ihrane Supponiamo anche di volere conoscere il valore di C D e K appena prima che venga ese guita l istruzione ST k Sapendo che non si pu mai inserire un trigger in un blocco che rappresenta una variabile come A kf potete selezionare il primo blocco disponibile precedente la variabile selezionata Nell e sempio della figura sopra potete spostare il cursore al network 3 e premere il blocco ADD Potete premere il bottone Set Remove trigger sulla barra Debug In ogni caso il colore del blocco selezionato diventa grigio in mezzo al blocco appare un cerchio bianco con un numero dentro e la relativa finestra trigger pop up appare o premere il tasto F9 128 LogicLab manuale utente LOGICICLAB III All atto di preprocessare il codice sorgente FBD il compilatore lo traduce in istruzioni di linguaggio IL L istruzione ADD al network 3 esteso a LD k ADD 1 ST K Quando aggiungete un trigger in un blocco FBD dovete posizionare il trigger prima della prima istruzione del suo codice IL equivalente 9 5 2 5 AGGIUNGERE UNA VARIABILE AD UNA FINESTRA TRIGGER DA UN MODULO FBD Per vedere il valore di una variabile bisogna aggiungerla alla finestra trigger Supponiamo che si vuole controllare il valore della variabile k del codice FBD nella figura sottostante A questo proposito premere il bottone
185. o selezionare l opzione Project Compile dal menu per compilare l ap plicazione Verificare che la compilazione finisca con 0 warnings 0 errors altri menti correggere gli errori e compilare nuovamente Eseguire il download del codice mediante l apposito comando sulla barra delle appli cazioni Aga a Era Rx Il PLC ora in esecuzione su VPLCI Potete vedere nella barra in basso di LogicLab l indicazione Source ok Connected SOURCE OK CONNECTED 16 Aprire la finestra Watch attraverso il menu View poi selezionare la variabile nell editor 12 del testo con un doppio click prenderla e trascinarla nella finestra Watch La finestra Watch mostra il valore della variabile Counter che dovrebbe incrementare progressivamente LogicLab manuale utente 2 3 LOGICICLCAEB Adresa Arar Inita lue Attrib Siete arrivati alla fine di questa semplice ma completa modifica compilazione download debug sessione di lavoro con LogicLab Altri passaggi che occorre fare per acquisire una conoscenza pi profonda dello strumento sono l uso di altri linguaggi blocchi di funzione amp funzione variabili globali librerie debug in tempo reale e cos via Le sezioni seguenti di questo manuale vi forniranno le informa zioni necessarie UN ESEMPIO PI U COMPLESSO Nella sotto directory SampleProjects Sample della vostra installazione LogicLab potete trovare un esempio pi complesso di VPLC1 che vi offre una pano
186. ogicLab manuale utente 63 LOGIC TAE 64 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 6 MODIFICARE IL CODICE SORGENTE Editor PLC LogicLab comprende cinque editor di codice sorgente che supportano l intera gamma di linguaggi di programmazione IEC 61131 3 Instruction List IL Structured Text ST Ladder Diagram LD Function Block Diagram FBD e Sequential Function Chart SFC In aggiunta LogicLab comprende un editor a griglia per fornire supporto all utente nella definizione delle variabili Questo capitolo dedicato a tutti questi editor 6 1 EDITOR INSTRUCTI ON LI ST IL LD svalg HUL svelg ST IqDW SHF 1604 ADD addIgSgq ST addIgSq LD sveld HUL svald ST IADW SHE 16 04 ADD addIdSq ST addIdSq ail L editor IL permette di codificare e modificare le POU utilizzando IL Instruction List uno dei linguaggi ammessi in IEC 6 1 1 MODIFICARE LE FUNZIONI L editor IL fornito di funzioni comuni alla maggior parte degli editor funzionanti su una piattaforma Windows ovvero selezione del testo Operatori Cut Copy e Paste Funzioni Find and Replace Drag and drop del testo selezionato La maggior parte di queste funzioni accessibile dal menu Edit o dalla barra Main 6 1 2 RIFERIMENTO AGLI OGGETTI PLC Se c la necessit di aggiungere al codice IL un riferimento ad un oggetto PLC esistente sono possibili due opzioni Digitare direttamente il nome dell oggetto PLC Trascinarlo
187. ola l arcotangente di Y X il risultato espresso in radianti Numero di operandi 2 LREAL dove disponibile altrimenti REAL LREAL dove disponibile altrimenti REAL Tipo di dato output LREAL dove disponibile altrimenti REAL Descrizione Tipo di dato input OUT ATAN2 0 0 1 0 OUT 0 0 OUT ATAN2 1 0 1 0 OUT PI 4 Esempi OUT ATAN2 1 0 1 0 OUT 3 4 PI OUT ATAN2 1 0 0 0 OUT PI 2 LogicLab manuale utente 183 LOGICICLAB Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi Descrizione Numero di operandi Tipo di dato input Tipo di dato output Esempi SI NH Seno iperbolico Calcola il seno iperbolico dell input 0 1 LREAL dove disponibile altrimenti REAL LREAL dove disponibile altrimenti REAL OUT SINH 0 0 OUT 0 0 COSH Coseno iperbolico Calcola il coseno iperbolico dell input 0 1 LREAL dove disponibile altrimenti REAL LREAL dove disponibile altrimenti REAL OUT COSHI 0 0 Jy OUT 1 0 TANH Tangente iperbolica Calcola la tangente iperbolica dell input 0 1 LREAL dove disponibile altrimenti REAL LREAL dove disponibile altrimen
188. on causa il richiamo di un altra POU dello stesso tipo 11 1 6 1 FUNZIONI Introduzione Per gli scopi dei linguaggi di programmazione del controller programmabile una funzione definita come una POU che quando viene eseguita produce esattamente un elemento di dato che considerato il risultato della funzione Le funzioni non contengono informazioni di stato interne ovvero il richiamo di una fun zione con gli stessi argomenti variabili input VAR_INPUT e variabili in out VAR_IN_OUT produce sempre gli stessi valori variabili output VAR_OUTPUT variabili in out VAR_IN_OUT e risultato della funzione Sintassi per la dichiarazione La dichiarazione di una funzione deve essere eseguita in questo modo FUNCTION FunctionName RetDataType VAR_INPUT declaration of input variables see the relevant section END_VAR VAR declaration of local variables see the relevant section END_VAR Function body END_FUNCTION Parola chiave Descrizione FunctionName Nome della funzione dichiarata RetDataType Tipo di dato del valore che la funzione ha riportato Specifica le operazioni che devono essere eseguite sulle variabili input per assegnare valori dipendenti dalla semantica della funzione ad una variabile con lo stesso nome della funzione che rappresenta il risultato della funzione stessa Pu essere scritto in un qualsiasi linguaggio supportato da LogicLab Function body Dichiarare funzioni in LogicLab Qualunque sia il linguagg
189. oni sono composte da operatori e operandi 11 5 1 1 OPERANDI Un operando pu essere un letterale una variabile un richiamo di funzione o un altra espressione 11 5 1 2 OPERATORI Aprire la tabella degli operatori per visualizzare l elenco di tutti gli operatori supportati da ST L analisi dell espressione consiste nell applicare gli operatori agli operandi in una sequenza definita dalle regole di precedenza degli operatori 11 5 1 3 REGOLE DI PRECEDENZA DEGLI OPERATORI Gli operatori hanno livelli diversi di precedenza come specificato nella tabella degli opera tori L operatore con la precedenza maggiore applicato per primo in un espressione se guito dall operatore con il grado di precedenza successivo finch l analisi non completa Gli operatori con uguale livello di precedenza sono applicati come scritto nell espressione da sinistra a destra Per esempio se A B C e D sono di tipo INT con i rispettivi valori 1 2 3 e 4 allora A B C ABS D produce 9 and A B C ABS D produce 0 Quando l espressione ha due operandi l operando pi a sinistra analizzato per primo Per esempio nell espressione SIN A COS B l espressione SIN A analizzata per prima seguita da cos B seguita dall analisi del prodotto Le funzioni sono richiamate come elementi dell espressione che consistono nel nome del la funzione seguito da un elenco di argomenti tra parentesi come definito nella sezione corrispondente
190. ontrollo del programma all etichetta designata del network si verifica quando il va lore Booleano della linea di segnale TRUE quindi il salto incondizionale una speciale variante del salto condizionale Il target di un jump un etichetta del network all interno della POU all interno della quale si verifica un jump 196 LogicLab manuale utente LOGICICLAB Simbolo Esempio Spiegazione TRUE Label amp Jump incondizionale _ P Labels 2 Jump condizionale AND gt LabelA Esempio network jump condizionale ready SA 11 3 4 3 RETURN CONDIZIONALI I risultati condizionali di funzioni e blocchi funzione sono implementati usando una co struzione RETURN come mostrato nella tabella sotto L esecuzione del programma ri trasferita all entit richiamante se l input Booleano TRUE e continua nel modo normale se l input Booleano FALSE Irisultati incondizionali sono forniti dalla fine fisica della funzione o del blocco funzione Simbolo Esempio Spiegazione x lt BEU Risultato condizionale C RET gt Example network risultato condizionale ready 11 4 LADDER DI AGRAM LD Questa sezione definisce la semantica del linguaggio LD 11 4 1 POWER RAILS Il network LD delimitato nella parte sinistra da una linea verticale detta power rail sini stro e nella parte destra da una linea verticale detta power rail destro Il power rail destro pu essere esplicito nell implementazione LogicLab e
191. or tare gli oggetti selezionati facendo clic sul pulsante Import objects o facendo doppio clic su uno degli oggetti della lista Selezione multipla In questa modalit disponibile la selezione multipla sono visibili i bottoni Select all e Select none 5 5 1 4 USARE L OBJ ECT BROWSER PER L OGGETTO SELECTION La finestra Object browser utilizzabile per molte operazioni che richiedono la selezione di un singolo oggetto PLC Cos l Object browser pu essere usato per selezionare il programma da aggiungere ad un task per selezionare il tipo di una variabile per selezionare un oggetto per selezionare un oggetto da cercare nel progetto etc Oggetti disponibili Gli oggetti disponibili sono strettamente dipendenti dal contesto per esempio nell ope razione di assegnamento di un programma ad un task i soli oggetti disponibili sono gli oggetti dei programmi E possibile che non tutti gli oggetti disponibili siano selezionati in modo predefinito Operazioni disponibili ca o oo In questo modo possibile selezionare un singolo oggetto facendo doppio click sulla lista o cliccando sul bottone 0K quindi la finestra viene automaticamente chiusa Selezione multipla La selezione multipla per questa modalit non disponibile I bottoni Select all e Se lect none non sono visibili 60 LogicLab manuale utente LOGICICAE 5 5 2 RICERCA CON IL COMANDO FI ND IN PROJECT Il comando Find in project recupera tutte l
192. or Arithmetic addiction amp JAND Operator Logical bitwise AND lt ASIN Function Arcsine Function amp rctangent Target variables thermmodel LogicLab manuale utente 3 LOGICICLAB 1 1 5 2 TARGET VARI ABLES Questo pannello elenca tutte le variabili di sistema chiamate anche variabili del target che sono l interfaccia tra il firmware e il codice di applicazione PLC d F IMT INT CIMT IMT CIMT EN and TER blocks 1 1 5 3 TARGET BLOCKS yoMi 1 DEB ANALOG DIGITAL EN incremental position SM wi 12 DEB ANALOG DIGITAL EN DSP cycles without position increment SPO 10 DEB amp NALOG DIGITAL EN calculated speed SM0 DEB ANALOG DIGITAL EN sine channel offset Solo DEB ANALOG DIGITAL EN virtual position Solo 215 DEB amp ANALOG DIGITAL EN Target variables thermmodel Questo pannello elenca tutte le funzioni di sistema e i blocchi funzione disponibili sul tar get device specifico Lhtarp _Hame dal Maglie ono ST 450 Liesin eroine ic T iP eiren onie D Glen F a laliniepona da ae lallnephonn Fk TT aT arole k dd vi Vallatapono E Al kf Onerztorand standard bocke E Tage aliabie Target bocke 4 Dario T Funzioni Function Firon Figon Function n teme n Deania Checks messages fiom angle any inl Venfie hie end cf an Mbsipalated sin Reset an mieipolate ri singie sa mo Pits ite cument t
193. osta basta aprire la finestra Trigger list selezionare la riga che si riferisce alla fine stra trigger e cliccare sul bottone Open Trigger list Type Module Line MAINFBC Remove all La finestra apparir con i valori delle variabili e dei contatori dei trigger aggiornati come se non fosse stata chiusa Rimuovere un trigger Se scegliete questa opzione rimuoverete completamente il codice sia dalla finestra che dai suoi trigger A questo proposito aprire la finestra Trigger list selezionare la riga corrispondente alla finestra trigger che si vuole eliminare e premere il bottone Remove Trigger list Type Module b amp AIMFED In alternativa potete spostare il cursore sulla linea se il modulo in IL o ST o cliccare il blocco se il modulo in FBD o LD dove stato inserito il trigger Ora premere il bottone Set Remove trigger nella barra Debug LogicLab manuale utente 137 Rimuovere tutti i trigger Potete rimuovere tutti i trigger esistenti in una volta sola senza selezionare i record clic cando sul bottone Remove all Trigger list Type Module Line T MAINFBD 1 9 6 TRI GGER GRAFICI 9 6 1 FINESTRA DEI TRIGGER GRAFICI La finestra dei trigger grafici permette di selezionare un insieme di variabili di campionar le in modo sincrono e di avere la loro curva visualizzata in una speciale finestra pop up Il campionamento delle variabili avviene ogni volta che il processore raggiunge
194. otocol LogicLab manuale utente 91 LOGIC TAES 3 Compilare tutti le impostazioni specifiche del protocollo per esempio l indirizzo del timeout di comunicazione ovvero per quanto tempo LogicLab deve aspettare una risposta dal target prima di riportare un messaggio di errore Mesica Link Manager Cone vi 22 X Cumrent relecied piotoco Modbus Piotocols F tlodbus F ModbusTCP Y Pcie Modbus Config 4 14 Communicalon Device Link Manager Config v8 22 A Fort COMI w Current selected protocol Modbus Baudrale 35400 Protocals Active Active Fiama aeting ME w ModbusTCF 4 PCDEv 1534 Ea Deszipion Modbus Protocol Pioloca ek odbus dddies ii Description h Modbus Protocol C bue Tirecyi 1000 C Enable emab communication Sere name Ensble modem communiestion Dia number 4 Applicare i cambiamenti apportati alle impostazioni di comunicazione Device Link Manager Config vB 22 IK Current selected protocol Modbus Frotocols Active Y Modbus Active ModbusTCF 4 PCDEw Description Modbus Frotocal E ora possibile stabilire la comunicazione cliccando su Connect nel menu Communication o premendo il tasto Connect nella barra Project Tools Help ms Zi Connect Settings 92 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 8 1 1 SALVARE L ULTI MA PORTA DI COMUNI CAZIONE USATA Quando s
195. ovvero Selezione di un blocco Selezione di un set di blocchi premendo il tasto Shift Right e disegnando una cornice che includa i blocchi da selezionare Operazioni di Cut Copy e Paste sia di un singolo blocco sia di un set di blocchi Drag and drop Tutte le funzioni nominate sono accessibili tramite il menu Edit o la barra Main 6 3 9 MODIFICARE LE PROPRI ETA DEI BLOCCHI Cliccare Increment pins nel menu Scheme o premere il tasto Inc pins nella barra FBD per aumentare il numero di pins di input di alcuni operatori e funzioni incorporate LogicLab manuale utente 71 LOGICICLAB Cliccare Enable EN ENO pins nel menu Scheme o premere il tasto EN ENO nella barra FBD per visualizzare i pins input e output abilitati Cliccare Object Instance name nel menu Scheme o premere il tasto FBD properties nella barra FBD per cambiare il nome dell istanza di un blocco funzione 6 3 10 ACQUISIRE INFORMAZIONI DA UN BLOCCO E sempre possibile informarsi su un blocco aggiunto ad un documento LD selezionandolo e compiendo una delle seguenti operazioni Cliccare 0bject gt 0Open source nel menu Scheme o premere il tasto View source nella barra FBD per aprire il codice sorgente di un blocco Cliccare Object properties nel menu Scheme o premere il tasto FBD properties nella barra FBD per vedere le propriet e i pins di input e output del blocco selezionato 6 3 11 RILEVAZIONE AUTOMATI CA DELL ERR
196. p pluto j 7 OUT TRUE Funzioni stringhe La disponibilit delle seguenti funzioni dipende dal sistema target Fare riferimento al pro prio fornitore hardware per maggiori informazioni CONCAT Descrizione Concatenazione di stringhe Numero di operandi 2 Tipo di dato input STRING STRING Tipo di dato output STRING Esempi OUT CONCAT AB CD DELETE Descrizione h posizione Numero di operandi 3 Tipo di dato input STRING UINT UINT Tipo di dato output STRING OUT DELETE IN ABXYC L Esempi OUT ABO j FI ND Descrizione Numero di operandi 2 Tipo di dato input STRING STRING Tipo di dato output UINT Esempi OUT FIND INI AB BCO IN2 LogicLab manuale utente QUI ABCD Cancella L caratteri di IN a partire dal carattere in P esima Indica la posizione del carattere iniziale della prima occorrenza di IN2 in IN1 Se IN2 non viene trovata ritorna OUT 0 lg AS OUr A T 189 LOGICICLAB INSERT Descrizione Inserisce IN2 in IN1 dopo il carattere in posizione P Numero di operandi 3 Tipo di dato input STRING STRING UINT Tipo di dato output STRING OUT INSERT INI ABC IN2 xY P 2 jj Esempi OUT ABXYC LEFT Descrizione Restituisce gli L caratteri a partire da sinistra della stringa IN Numero di operandi 2 Tipo di dato input STRING UINT Tipo di dato output STRING Esem
197. per forzare l arresto In caso contrario la sessione viene automaticamente fermata quando viene raggiunta una condizione A questo punto potete premere questo bottone per avviare un altra sessione di trigger Questo controllo usato per eseguire un singolo step del trigger E abilitato solo quando non ci sono sessioni attive del trigger e None selezionato Sono considerate condizioni specifiche Finita l esecuzione del singolo step del trigger la sessione viene automaticamente stoppata Questo controllo aggiunge l Accumulator alla lista delle variabili gi trascinate dentro la finestra trigger Viene aggiunta una nuova riga alla fine della tabella delle variabili contenente la stringa Accumulator nella colonna Symbol il valore dell accumulatore nella colonna Value Type non specificato e Location settato a livello globale come mostrato nella figura seguente Water Descriptior No 0 Symt Trigger n 0 at MAIN 5 Ac Condition None Trigger For Value 1 ACCUMULATOR 2 LogicLab manuale utente 125 LOGICICLAB Per rimuovere l accumulatore dalla tabella cliccare sul suo nome nella colonna Symbol e premere il tasto Del Questo controllo pu essere molto utile se un trigger stato inserito in una dichiarazione ST perch permette di conoscere quale valore viene scritto nella variabile di destinazione durante l esecuzione corrente del task E possibile ottenere lo stesso risultato spostan
198. pi OUT LEFT IN ASTR L 3 OUT AST LEN Descrizione Lunghezza della stringa Numero di operandi 1 Tipo di dato input STRING Tipo di dato output UINT Esempi OUT LEN ASTRING OUT 7 MID Restituisce gli L caratteri di IN a partire dalla posizione Descrizione indicata da P Numero di operandi 3 Tipo di dato input STRING UINT UINT Tipo di dato output STRING OUT MID IN ASTR L 2 P 2 Esempi OUT ST REPLACE Sostituisce gli L caratteri di IN1 che iniziano alla posizione Descrizione P esima con IN2 Numero di operandi 4 Tipo di dato input STRING STRING UINT UINT Tipo di dato output STRING OUT REPLACE IN1 ABCDE IN2 X L 2 P Esempi 3 OUT ABXE 190 LogicLab manuale utente LOGICICAB RI GHT Descrizione Restituisce gli L caratteri a partire da destra della stringa IN Numero di operandi 2 Tipo di dato input STRING UINT Tipo di dato output STRING Esempi OUT RIGHT IN ASTR L 3 OUT STR 11 2 INSTRUCTION LI ST IL Questa sezione definisce la semantica del linguaggio IL Instruction List 11 2 1 SINTASSI E SEMANTICA 11 2 1 1 SINTASSI DELLE ISTRUZIONI IL Il codice IL composto da una sequenza di istruzioni Ciascuna istruzione comincia su una nuova linea e contiene un operatore con modificatori opzionali e se necessario per operaz
199. ppatore di passare alla modalit di debug dove le modifiche al codice sorgente non sono permesse prima di po ter accedere a questi strumenti Per attivare e disattivare la modalit debug cliccare sulla voce corrispondente della barra Debug ci HE Altrimenti scegliere Debug mode nel menu Project LogicLab manuale utente 117 LOGICICAB 9 4 Fa Add symbol to a debug Window F10 reels new ilem inlo a debug windo Shit F10 Quick match sembe FIT _ i 1 FILI Me ME fi 4 sn m lt N La barra status mostra se la modalit debug attiva o no CONNECTED DEBUG MODE Notare che non possibile accedere alla modalit debug se lo status di connessione diverso da Connected DEBUG LIVE LogicLab pu mostrare un animazione esaustiva dell attuale e variabile stato di esecu zione nel tempo di una POU codificata in qualunque linguaggio di programmazione IEC 61131 3 Per attivare e disattivare la modalit debug live cliccare sulla voce corrispondente della barra Debug sE o scegliere Live debug mode dal menu Project ES communication Variables ndon Togs Help Add spendo ba walch F IL I Add spo to a debug Window FI rgerl new ilem nto a debug window Shilt F10 Duk calca Fi Wi i g ddemove led ngge FS Addtemove gephic tigger shiit ner Hemove ell tigga Clih E Trigoerlist Cide Debug mode
200. pu creare un duplicato della variabile in questo modo 1 Selezionare Duplicate variable dal menu contestuale o dal menu Project E Global variables E S Automatie variables H I Analog out 3 di freeBunCounter ui 9 O Variable properties E Consi Duplicate variable Di i Delete variable tl Tasks E sport variable to library Ctrl C Inserire il nome della nuova variabile e confermare Copy name New object name 5 2 1 5 CANCELLARE UNA VARI ABI LE GLOBALE Seguire la seguente procedura per eliminare una variabile globale dal proprio progetto 1 42 Aprire la cartella che contiene la variabile che si vuole eliminare dalla casella Projec dello spazio di lavoro LogicLab manuale utente LOGICICLAB Ei Global variable Gi E Automatic variables E C Analog out 3 di freeRunCounter ui ki lui kp E IZD variables Constants Retain variables i Tasks 2 Cliccare col tasto destro sul nome della variabile da cancellare Apparir un menu contestuale riferito alla variabile selezionata Global variables 39 Automatic variables C Analog out 3 di freeBunCounter lui ki O val Variable properties BO Consta Duplicate variable C Fetain Gelete variable E Tasks K am Esport vanable to library Ea Cops name Chrl C 3 Cliccare su Delete variable nel menu contestuale poi premere Yes per confermare Delete the selected PLC Object i
201. ra 1 Cliccare sulla voce corrispondente nella barra Watch window Watch SI 3 pr Symbol Value da 138 UINT A sumIQz 349 656 REAL vIQ2 0 007 REAL A sumwa 2005 02 REAL v2 0 034 REAL 2 Inserire il nome del file e scegliere la sua destinazione nel file system Gelect watch list file Sa eln O SofFareFic atu try Compule File name watch hli Mahwoik Save mi DE Wiakoh list te ea LogicLab manuale utente 103 LOGIC CAES Per caricare una watch list procedere come segue 1 Cliccare sulla voce corrispondente della barra Watch window Watch e 6 ha Value Type 2 Navigare il file system e selezionare il file watch list Select watch list file Look in O SofFareFic Backup Mp F Eter Documents a Mi Documents Fly Compuler File name walch wlr My Mehyok Files of spe Watch list He wde Il set di simboli della watch list viene aggiunto alla finestra Watch Watch e 31 B Symbol Value da 1539 WINT A sumIQ2 361 375 REAL vIQ2 0 007 REAL da sumwa 2062 08 REAL y2 0 034 REAL 9 2 OSCILLOSCOPIO L Oscilloscopio permette di tracciare l evoluzione dei valori di un set di variabili Essendo uno strumento asincrono l Oscilloscopio non garantisce la sincronizzazione della campio natura 104 LogicLab manuale utente Aprendo l Oscilloscopio appare una nuova finestra vicino al bordo destro della cornice di LogicLab Questa l interfac
202. ramica di tutti e cinque i linguaggi IEC 61131 3 Per aprire il progetto usare l opzione File 0pen project del menu e aprire PLCISample ppjs o selezionarlo da Example projects nella pagina di benvenuto LogicLab manuale utente 13 LOGIC TAE 14 LogicLab manuale utente 3 1 LOGICICLAB USARE L AMBI ENTE Questo capitolo mostra come trattare coi numerosi elementi UI di cui LogicLab compo sto per permettervi di programmare IDE nel modo pi adatto al vostro specifico pro getto di sviluppo PERSONALI ZZAZI ONE DEL LAYOUT Il layout dello spazio di lavoro di LogicLab pu essere liberamente personalizzato secondo le vostre esigenze LogicLab si preoccupa di salvare la configurazione del layout all uscita dall applicazione per mantenere le vostre preferenze in sessioni di lavoro differenti 3 2 TOOLBARS 3 2 1 IMOSTRARE NASCONDERE LE BARRE Per mostrare o nascondere un barra di applicazione aprire il menu View gt Toolbars e selezionare la barra d applicazione desiderata per esempio la barra Function Block Diagram HHA Preci Debug Communication Scheme Variables Window Togs Help ig Toba F Mariioaba l aala o E ii Tool windoas F Slus far E Fdem Cbi Debug bs Chl Bi ZZZ arto an a Fast Gad EBD bai I Eri sE n Lobs mA Mare popi Prajac 5 Fi bai Erieg 1 li 9 Piaectbai civ 2 ibFlipFlop a E ini Mahon Eri S MAEN E Main e Document bar Cir A fbSplit DI Function block
203. rato usando anche il jolly se necessario 4 Selezionare l oggetto che si vuole importare poi premere il tasto Import object 5 Una volta finito di importare oggetti premere indifferentemente 0K o Cancel per chiudere la finestra di navigazione della Library 4 8 3 1 CANCELLARE L IMPORTAZI ONE DA UNA LIBRERIA Quando si vuole importare un oggetto in un progetto LogicLab non si fa altro che creare una copia locale di quell oggetto Per questo motivo sufficiente cancellare l oggetto lo cale per cancellare l importazione da una libreria E LogicLab manuale utente 31 LOGIC TAE 32 LogicLab manuale utente 5 1 LOGIC TAEK GESTI RE GLI ELEMENTI DEL PROGETTO Questo capitolo mostra come relazionarsi con gli elementi che compongono un progetto ovvero Program Organization Units POUs task tipi di dati derivati e variabili PROGRAM ORGANI ZATI ON UNITS Questo paragrafo mostra come aggiungere nuove POUSs al progetto come modificarle e rimuoverle 5 1 1 CREARE UNA NUOVA PROGRAM ORGANI ZATI ON UNIT 1 Selezionare la voce New object dal menu Project foca Debug Communication Tools Help New object N New program New function block New function New variable b 2 Specificare quale tipo di POU si vuole creare cliccando su una delle voci del sotto menu che appare 3 Selezionare il linguaggio che si vuole usare per implementare la POU Language IL Mame Man Sssgnto A
204. ray possono essere multi dimensio nali in questo caso richiesto un indice composto un indice per dimensione separati da virgole II numero massimo di dimensioni permesse nella definizione di un array tre 11 1 5 6 SINTASSI DI DI CHI ARAZI ONE Le variabili devono essere dichiarate all interno degli elementi di struttura usando la sin tassi seguente VarNamel Typenamel InitialVall VarName2 AT Locatlon2 Typename2 InitialVal2 VarName3 ARRAY 0 N OF Typename3 dove Parola chiave Descrizione Identificatore di variabile che consiste in una stringa di caratteri alfanumerici di lunghezza 1 o superiore VarNameX F f E usato per la rappresentazione simbolica delle variabili Tipo di dato della variabile selezionato da tipi di dati TypenameX elementari li a che la variabile assume dopo il reset del LocationX Vedere il paragrafo successivo Indice dell ultimo elemento con array avente N lunghezza N 1 11 1 5 7 INDIRIZZO LOGICO Le variabili possono essere rappresentate simbolicamente ovvero possibile accedere ad esse attraverso il loro identificatore o altrimenti in un modo che rappresenta diret tamente l associazione dell elemento di dato con la posizione logica o fisica nell input output o struttura di memoria del controller programmabile La rappresentazione diretta di una variabile a singolo elemento fornita da un simbolo speciale formato dalla concatenazione del
205. re come fare eseguire un programma ad un de terminato task 1 I task a disposizione sono elencati nella casella Project della finestra Workspace Cliccare col tasto destro sul nome del task che si vuole che esegua il programma e scegliere Add program dal menu contestuale EA Project SY Definitions i FIcExample Froject E Frograms Main Function blocks Functions El CJ Global variables E Ea Tasks t e 6 P Init Addprogiam gt k Task properties 2 Selezionare dalla lista che appare il programma che si vuole far eseguire al task e confermare Object browser Programs Filters Name n Symbol location All Library All ars type All Cancel a E l Lop 44 LogicLab manuale utente LOGICICLAB Il programma ora assegnato al task come si pu vedere nell albero del progetto EA Project Definitions e PicEsample Project E Programs Mai Furiction blocks Furictions Global variables Bi E Tasks F Fast A Main rit 3 Ce PEA Notare che possibile assegnare pi di un programma ad una mansione Dal menu con testuale si pu classificare ed in caso rimuovere i programmi assegnati alle mansioni E Tasks Fast E t Slow H Main pas E FASProgra l zS 43 Init Remove program Re __ no __ I Move down Output 5 3 2 CONFIGURAZIONE DEI TASK A seconda del target device con cui ci si sta in
206. riferimento ad un altra variabile la variabile ipuntata Il valore di un puntatore infatti l indirizzo della variabile puntata per accedere ai dati memorizzati nell indirizzo puntato i puntatori possono essere dereferenziati La dichiarazione di un puntatore richiede la stessa sintassi usata nella dichiarazione di variabili dove il nome del tipo il nome del tipo della variabile puntata preceduto dal segno VAR lt polnter name gt lt pointed variable type name gt END_VAR Per esempio la dichiarazione di un puntatore ad una variabile REAL la seguente VAR px REAL END_VAR Un puntatore pu essere assegnato ad un altro puntatore o ad un indirizzo Uno speciale operatore ADR disponibile per recuperare l indirizzo di una variabile px py px and py are pointers to REAL that is vari ables of type REAL px ADR x x is a variable of type REAL px x is an alternative notation for ADR L operatore utilizzato per togliere il riferimento al puntatore quindi per accedere alla variabile puntata px ADR x px i 3 141592 the approximate value of pi is assigned to x pn ADR n n pn 1 n is incremented by 1 Prestare attenzione al fatto che l uso improprio dei puntatori potenzialmente pericoloso infatti i puntatori possono puntare a qualsiasi posizione arbitraria che potrebbe causare effetti indesiderati LogicLab manuale utente 21
207. rigger ed i trigger Remove all grafici esistenti vengono rimossi simultaneamente triggers Tasti shortcut premere Ctr Shift F9 equivalente che premere sul bottone Questo bottone apre una finestra con l elenco di tutte le finestre trigger esistenti Tasti shortcut premere Ctr I equivalente che premere sul bottone Set Remove trigger P Trigger list E LogicLab manuale utente 121 LOGICICAB Trigger list TN Type Module Line Open G System T FMS Remove T Fast 14 T Imit Remove all T Slow Ogni record si riferisce ad una finestre trigger sia grafico che testuale La tabella seguente spiega il funzionamento di ciascun campo Campo Descrizione T finestra trigger Type n G finestra trigger grafici Nome del programma funzione o blocco funzione dove il trigger posizionato Se il modulo un function block Module i i M questo campo contiene il nome del tipo non dell istanza per la quale si installato il trigger Per i linguaggi testuali IL ST indica la linea su cui Line posizionato trigger Per gli altri linguaggi il valore sempre n 9 5 1 3 INTERFACCIA UTENTE L impostazione di un trigger provoca la visualizzazione di una pop up questa l interfac cia per accedere alle funzioni di debug che la finestra trigger rende disponibili E compo sta da tre elementi come mostrato qui sotto Trigger n 0 at MAIN 3 amp Crt Condition
208. rire l editor variabili locali aprire semplicemente la POU di cui le variabili che si de sidera modificare sono locali Project x Eal Project Definitions E peple Project E Programs BI Fast I nik E Meditim H Function blocks E Functions O Global variables Poet x Erer Project d Defirilions Type Addr G E pepe Fioec hSrhema Schema Aulo Progam IHT Aulo fait fu Stat Stati Aulo A irii A Mati E Medii A Function blocks i Tadder logic Ma fhechennti il lt inpl a i da f ban il pi 1 cia Gilchal vallebier outhi fbSchens nl 6 6 2 CREARE UNA NUOVA VARIABILE Per creare una nuova variabile si pu cliccare sulla voce Insert record nella barra Project Init value Attribute PTS TRUE 1 0 T4 COMSTANT Altrimenti accedere al menu Variables e scegliere Insert LogicLab manuale utente 81 LOGICICLAB Seles Window Tools Help DEI a Delete 1 0 variable PIENO Ta Delete A TE Constant e _ l Eh ca i Name Retain 2 1 freeRunCo i b amp chema da fo Awt 6 6 3 MODIFICARE LE VARIABILI Seguire la procedura seguente per modificare la dichiarazione di una variabile in un editor di variabili tutti i passaggi seguenti sono opzionali e normalmente si salteranno durante la modifica di una variabile 1 Modificare il nome della variabile inserendo il nuovo nome nella cella corrispondente E l k LONE pwee e d e t B
209. rizzontali attaccati alla sua sinistra sono OFF ON se lo stato di uno o pi dei link orizzontali attaccati alla sua sinistra ON Lo stato del link verticale copiato su tutti i link verticali attaccati alla sua destra lo stato del link verticale non copiato su nessuno dei link orizzontali attaccati alla sua sinistra Descrizione Simbolo Link verticale con link orizzontali attaccati 198 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 11 4 3 CONTATTI Un contatto un elemento che trasmette uno stato al link orizzontale nella sua parte de stra che uguale al Booleano AND dello stato del link orizzontale nella sua parte sinistra con una funzione appropriata di un input output o variabili di memoria Booleani associati Un contatto non modifica il valore della variabile Booleana associata I simboli di contatto standard sono mostrati nella tabella seguente Nome Descrizione Simbolo Lo stato del link sinistro copiato sul link destro se lo stato della Contatto od i H normalmente aperto variabile Booleana associata ON Altrimenti lo stato del link destro OFF Lo stato del link sinistro copiato al link destro se lo stato della variabile Booleana associata J4 OFF Altrimenti lo stato del link destro OFF Contatto normalmente chiuso Lo stato del link destro ON dal momento della valutazione di questo elemento alla successiva Contatto sensibile al valutazione quando viene rilevata JP fro
210. rla ma eliminare il rife rimento del progetto ad essa 1 Cliccare Library Manager nel menu Project della finestra principale di LogicLab si aprira la finestra di dialogo Library manager Project library list Mame Link basic c program files thermmodel cA program fless R Moanve Remove all LogicLab manuale utente 29 LOGICICLAB 2 Selezionare la libreria che si desidera rimuovere cliccando una volta sul suo nome Il tasto Remove ora abilitato Project library list Link c program files thermmodel c program files I pt Close I 3 Cliccare il tasto Remove il riferimento alla libreria selezionata sparir dall elenco Project library 4 Ripetere l operazione per tutte le librerie che si desidera rimuovere Altrimenti per rimuoverle tutte cliccare su Remove all 5 Una volta finito di rimuovere le librerie premere 0K per confermare o Cancel per non apportare nessuna modifica 4 8 2 ESPORTARE AD UNA LI BRERI A E possibile esportare un oggetto da un progetto correntemente aperto ad una libreria per rendere tale oggetto disponibile per altri progetti La procedura seguente mostra come esportare oggetti ad una libreria 1 Cercare l oggetto che si vuole esportare navigando la struttura ad albero della scheda progetto della barra Workspace poi cliccare una volta sul nome dell oggetto 2 Cliccare Export object to library nel menu Project Ci far apparire la fin
211. rogrammazione necessari per l elaborazione del segnale intenzionale richiesto da un sistema di controlli a logica programmabile per il controllo di una macchina o di un processo Sintassi per la dichiarazione La dichiarazione di un programma deve essere eseguita come segue PROGRAM lt program name gt Declaration of variables see the relevant section Program body END_PROGRAM Parola chiave Descrizione Program Name Nome del programma dichiarato Specifica le operazioni da eseguire per ottenere l elaborazione del segnale intenzionale Pu essere scritta in uno qualsiasi dei linguaggi supportati da LogicLab Program body Scrivere un programma in LogicLab Qualunque sia il linguaggio PLC in uso LogicLab permette di non tener conto della sintassi riportata qui sopra poich fornisce un interfaccia semplice per scrivere i programmi 11 1 7 FUNZIONI STANDARD IEC 61131 3 Questo paragrafo descrive tutte le funzioni standard IEC 61131 3 disponibili in LogicLab pi altre che possono essere considerate come estensioni di LogicLab allo standard Queste funzioni sono comuni all intero set di linguaggi di programmazione e possono quindi essere usate in qualunque Programmable Organization Unit POU Una funzione indicata come Ext pu avere un numero variabile di input Funzioni di conversione di tipo In base allo standard le funzioni di conversione devono avere la forma _TO_ dove il tipo di variabile input e
212. rrente del cursore Continua la ricerca precedentemente compiuta dal comando Find Permette di sostituire automaticamente una o tutte le ricorrenze di una stringa con un altra Modalit di modifica che permette di inserire e spostare i blocchi Modalit di modifica che permette di disegnare fili logici per connettere pins Modalit di modifica che permette di aggiungere variabili a qualsiasi strumento di debug Descrizione Se selezionato mostra la barra Main altrimenti la nasconde Se selezionato mostra la barra Status altrimenti la nasconde Se selezionato mostra la barra Debug altrimenti la nasconde Se selezionato mostra la barra FBD altrimenti la nasconde Se selezionato mostra la barra LD altrimenti la nasconde Se selezionato mostra la barra SFC altrimenti la nasconde Se selezionato mostra la barra Project altrimenti la nasconde Se selezionato mostra la barra Network altrimenti la nasconde Se selezionato mostra la barra Document altrimenti la nasconde LogicLab manuale utente Comando Force I 0 bar Workspace Library Output Async Graphic window Watch window Full screen Grid 10 1 4 MENU PROJECT Comando New object Copy object Paste object Duplicate object Delete object PLC object properties Object browser Compile Recompile all Generate redistributable source module Import object from library Export object to library Library manager Macros
213. rutture o i tipi enumerativi 1 1 6 3 RISORSE I contenuti del pannello Resources dipendono dal target device con cui LogicLab si sta relazionando pu includere elementi di configurazione schemi wizard ecc LogicLab manuale utente 5 LOGICICLAB 1 1 7 EDITOR DEL CODICE SORGENTE L ambiente di programmazione LogicLab include un set di editor per gestire modificare e stampare i file sorgente scritti in uno dei cinque linguaggi di programmazione definiti dallo standard IEC 61131 3 vedi cap 6 Of E fua Name E anne y addmes Aray Inti NalEresbled di 7 Auba Ha Haotfunniro d Auta Ho E Oo l Resa fre Di rotEnabind ciesa 1l inpil o inpli 1 uri fbSchsas 01 i pidon logic on anaita qutput 1 acuti scout incr IF amut p hi THER incr TO_INTi vall i ELSIF aata j 2048 THER ino To INT valli i It Luna T ee mna fi see DI e MC fl e fi a Pa Wn e RS i o o a n rl EHI_IF p dii m i Sens Par in dnslog c tpit D anslog inp 0 enal ai capii ja 1i La definizione delle variabili locali e globali supportata da specifici editor simili ad un foglio elettronico Meme The Address Group ana Initsalue amp iibut Descriprtor 7 te Ato I 2 hcr INT Auti Anag outa Ma 0 3 perioi REAL SEDII tonda duada NO 0 4 valugFii REAL Mig conda guada MO 1 5 Lau REAL KOTO conda guada Mo 0 E valUoFRef REAL ERE 1O0 onda quadia Mo q
214. s 5 fsplitO tti Schema Ej T Slali z E Funtors H Globa enable l g La barra d applicazione ora visibile nascosta BA Fig Edt Wes Projet Dabug Commuricaton Scheme Narfabbs Window Took Bar opaan AREE let E EOD a OTEL EL EER Pot x fare Gi Piget 4 Definition BUE popit Project I 3 O Frogiame IE i dini Fas E _ToFner TusF Iter Auto SN MUSA ByteTon Auto 8 D Funchon bincks _5 Spino ByteToBli Auta E Funclioni PI s 1 Globa vanak rr Eal e l A 3 2 2 SPOSTARE LE BARRE E possibile muovere una barra d applicazione cliccando sulla sua parte sinistra e poi pren dendola e trascinandola fino a destinazione Ea File Edit View Project Debug Communication Scheme variables Window Tools Help BIHA csBae af aL MDATAS E a gt ar ra FRODI LogicLab manuale utente 15 LOGICICAB La barra di applicazione compare nella nuova posizione 75 file Edit View Project Debug Communication Scheme Variables Window Tools Help asus ce4sBe 45 SL aos E A e PENE E RR A e x rt Fast E inoltre possibile cambiare la forma della barra d applicazione da orizzontale a verticale sia premendo il tasto Shift sia spostando la barra vicino al bordo verticale di una finestra qualsiasi Project water Description i Symb Description Watck Symb ie
215. s Upload IMG file Start Stop watch value 158 Descrizione LogicLab controlla se sono stati applicati dei cambiamenti dall ultima compilazione e in tal caso compila il progetto Poi invia il codice compilato al target LogicLab cerca di stabilire una connessione con il target Permette di impostare le propriet di connessione al target Se il target device connesso permette di caricare il file img Blocca sblocca l aggiornamento della finestra Watch LogicLab manuale utente 10 1 7 MENU SCHEME Comando Network gt New gt Top Network New Bottom Network New Before Network New gt After Network gt Label Object gt New Object gt Instance name Object gt Open source Auto connect Delete invalid connection Increment pins Decrement pins Enable EN ENO pins Object properties LOGICICAB Descrizione Aggiunge un network vuoto nella parte alta del documento LD FBD attivo Aggiunge un network vuoto nella parte bassa del documento LD FBD attivo Aggiunge un network vuoto prima del network selezionato nel 138 documento LD FBD attivo Aggiunge un network vuoto dopo il network selezionato nel documento LD FBD attivo Assegna un etichetta ad un network selezionato per essere indicato come target di un istruzione jump Permette di inserire un nuovo oggetto in un network selezionato Permette di assegnare un nome ad una ricorrenza di un blocco funzione precedentement
216. scilloscopio significa semplicemente nasconderlo non re settarlo A prova di ci aprendo nuovamente l Oscilloscopio dopo averlo chiuso si vedr ancora il tracciato della curva delle variabili aggiunte ad esso 9 2 2 AGGIUNGERE VOCI ALL OSCI LLOSCOPIO Per tracciare l evoluzione del valore di una variabile sar necessario aggiungerla all Oscil loscopio Notare che a differenza delle finestre trigger e della finestra Graphic trigger possi bile aggiungere all Oscilloscopio tutte le variabili del progetto senza preoccuparsi di dove sono dichiarate 9 2 2 1 AGGIUNGERE UNA VARIABILE DA UN EDITOR DI CODI CE SORGENTE TESTUALE Seguire la procedura seguente per aggiungere una variabile da un editor di codice sorgen te testuale IL o ST all Oscilloscopio selezionare una variabile cliccando due volte su di essa e trascinarla nella finestra Oscilloscopio Um Min value Hec value La stessa procedura funziona per tutte le variabili che si vogliono inserire 9 2 2 2 AGGIUNGERE UNA VARIABILE DA UN EDITOR DI CODI CE SORGENTE GRAFICO Seguire la procedura seguente per aggiungere una variabile da un editor di codice sorgen te grafico LD FBD o SFC all Oscilloscopio 1 Premere Il tasto Watch nella barra FBD a A 106 LogicLab manuale utente e fe ee 09 2 Cliccare sul blocco che rappresenta la variabile che si vuole che sia mostrata nell O scilloscopio tb Filter Tus Riter yi agent
217. segno percentuale un prefisso di posiziona mento e uno di dimensione e uno o due interi senza segno separati da punti lt location size index index 1 posizione il prefisso di posizione deve essere uno dei seguenti Prefisso di D DO a escrizione posizione I Posizione Input Q Posizione Output M Posizione Memory LogicLab manuale utente 173 LOGICICLAB 2 dimensione il prefisso di dimensione deve essere uno dei seguenti Prefisso di E _ h Descrizione dimensione x Bit singolo B Byte 8 bits W Word 16 bits D Double word 32 bits 3 Index Index questa sequenza di interi senza segno separati da punti specifica la posizione della variabile nell area specificata dal prefisso di posizione Esempio Rappresentazione me PP Descrizione diretta 2MWA 6 Word che parte dal primo byte del settimo l elemento di memoria del blocco di dati 4 Tod Primo bit del primo byte del quinto elemento del set input 0 Notare che la posizione assoluta dipende dalla dimensione degli elementi del blocco di dati non dal prefisso di dimensione Infatti MW4 6 e IX0 4 iniziano dallo stesso byte in memoria ma il primo porta ad un area che 16 bits pi corta dell ultimo Per utenti avanzati se l indice consiste solo in un intero senza punti allora perde qual siasi riferimento al blocco di dati e porta direttamente al byte nella memoria che ha il valore dell indice come suo indirizzo assoluto Rapprese
218. sere dichiarate utilizzando la sintassi seguente TYPE lt structured type name gt STRUCT lt declaration of stucture element s gt END_STRUCT END_TYPE Considerare per esempio la dichiarazione seguente TYPE structurel STRUCT eleml USINT elem2 USINT LogicLab manuale utente 169 LOGICICAB elem3 INT elem3 REAL END_STRUCT END_TYPEK 11 1 4 COSTANTI LETTERALI 11 1 4 1 COSTANTI LETTERALI NUMERICHE La rappresentazione esterna di dati nei vari linguaggi di programmazione di controlli a logica programmabile consiste in letterali numerici Ci sono due classi di letterali numerici letterali interi e letterali reali Un letterale nume rico definito come un numero decimale o un numero con base I letterali decimali sono rappresentati con una connotazione decimale convenzionale I letterali reali sono distinti grazie alla presenza della virgola decimale Un esponente indica la potenza intera di dieci con cui si deve moltiplicare il numero precedente per ottenere il valore rappresentato I letterali decimali e i loro esponenti possono essere preceduti da un segno o I letterali interi possono essere rappresentati in base 2 8 o 16 La base in notazione decimale Per la base 16 usato un set esteso di cifre che consistono nelle lettere da A a F con il rispettivo significato convenzionale di decimale da 10 a 15 I numeri con base non contengono nessun segno 0 I dati Booleani sono rappresent
219. si vuole associare al network selezionato Network label E Mew network label Laber E Ok Premendo OK l etichetta sar stampata nell angolo in alto a sinistra del network selezio nato Labels 6 3 4 INSERIRE I CONTATTI Per inserire nuovi contatti sul network seguire una di queste opzioni Selezionare un contatto un blocco o una connessione Selezionare il modo di inseri mento tra seriale o parallelo usando il tasto della barra LD o il menu Scheme Inserire il contatto appropriato usando il tasto LD della barra Scheme gt 0bject gt New o l opzione nel menu di pop up Per l inserimento seriale il nuovo contatto verr inserito nella parte destra del contatto blocco selezionato o nel mezzo della connessione selezionata a seconda di quale sia l elemento selezionato prima dell inserimento Per l inserimento parallelo possono essere selezionati pi contatti blocchi prima dell inserimento Il nuo vo contatto verr in questo caso posizionato alla fine del blocco di selezione 0001 Step 1 LogicLab manuale utente 69 LOGICICLAB Step 2a Trascinare una variabile booleana nella posizione desiderata sopra ad una connessione Per esempio le variabili globali possono essere prese dalla finestra Workspace mentre le variabili locali dall editor di variabili locali Apparir la finestra di dialogo mostrata qui sotto e richieder di definire se la variabile debba essere inserita come contatto
220. sibile salvare i campionamenti acquisiti dall Oscilloscopio in un file per poterli ulte riormente analizzare con altri strumenti 1 Fermare l acquisizione prima di salvare i dati in un file 2 Cliccare su Save tracks data into file della barra Oscilloscope 3 Scegliere tra i formati di dati disponibili per l esportazione osc un semplice file di testo contenente tempo e valore di ogni campione oscx un file XML che include informazioni pi complete che potranno essere analizzate con altri tool forniti sepa ratamente da LogicLab Oscilloscope XML files OSC al Osciloscone ML files FOSCEI scios cone files 05 Li 4 Scegliere il nome del file e la directory di destinazione poi confermare l operazione 116 LogicLab manuale utente 9 2 7 2 STAMPARE IL GRAFICO Seguire questa procedura per stampare una vista dei dati tracciati nell Oscilloscopio 1 sospendere o fermare l acquisizione BAN A RAHKAA gt ma div 50 00 DO 2 Muovere la barra di scorrimento dell asse dei tempi e sistemare lo zoom per include re nella visuale gli elementi che si vogliono stampare Cacliozzone KM SHE BAA fa m r E Su EET midde IAA 3 Cliccare su Print graph Dsciloscope x Gn SFERA Su 9 3 MODALIT DI MODIFICA E DEBUG Anche se sia la finestra Watch sia l Oscilloscope non utilizzano il codice sorgente tutti gli altri strumenti di debug s quindi LogicLab richiede allo svilu
221. ssword PicExample_09082010150726 tsm Get password Password Confirm password LU e TI vantaggi del formato del file RSM sono il codice sorgente codificato in codice binario quindi non pu essere letto da terze parti che non utilizzano LogicLab garantendo un trasferimento in rete pi sicuro pu essere protetto con una password che verr richiesta da LogicLab al momento dell apertura del file trattandosi di un file binario la sua dimensione ridotta 4 6 OPZIONI DEL PROGETTO E possibile modificare alcune propriet basiche del progetto come il nome e la versione dell applicazione nella finestra che appare dopo aver selezionato la voce Options nel menu Progject Project info Code generation Debug Build events Release PLC example Werin AE cei O O o L informazione qui inserita sar visualizzata in ogni documento stampato e potr essere inoltre scaricata sul target device L a LogicLab manuale utente 27 LOGICICLAB 4 7 SELEZIONARE IL SISTEMA TARGET Potrebbe essere necessario trasferire un applicazione PLC su un target device diverso da quello per cui il codice era stato inizialmente scritto Seguire le istruzioni sottostanti per adattare il proprio progetto LogicLab al nuovo target device 1 Cliccare Select target nel menu Project della finestra principale di LogicLab Ci far apparire la seguente finestra di dialogo Select target Axallable T
222. stire le strutture LogicLab manuale utente 47 LOGIC TAES 5 4 2 1 CREARE UNA NUOVA STRUTTURA Seguire la procedura seguente per creare una nuova struttura 1 Cliccare col tasto destro sulla cartella Structures e scegliere New structure dal menu contestuale EA Project Definitions i E o PEE ie sl se TypeDefz fe UTET E Enur E New Structure CJ SubA i a Macro pi 2 Digitare Il nome della struttura New Structure Mame COMPLE Description 3 Inserire una descrizione significativa e confermare l operazione New Structure Name COMPLEX Description Complex numbed Cancel Ok x 5 4 2 2 MODIFICARE UNA STRUTTURA Le strutture del progetto sono elencate sotto la cartella Structures Per modificare la struttura per esempio definirne i campi cliccare due volte sul suo nome Project x l i COMPLEX i Array Init value EE Project Definitions 0 PlcExample Definitions a TypeDefs UINTS_T e Structures 5 4 2 3 CANCELLARE UNA STRUTTURA Seguire la procedura seguente per cancellare una struttura 1 Cliccare col tasto destro sul nome della struttura e selezionare Delete dal menu con testuale ial Project T Definitions El gt FicEsample Definitions S TypeDefs UINTSA_T E 7 Structures a STR a Properties CJ SubRanges Delete k Macro 48 LogicLab manuale utente LOGICICAEB 2 Confermare la scel
223. struction List IL Sintassi e semantica Operatori standard Chiamate a funzioni e blocchi di funzione Function Block Diagram FBD Rappresentazione di linee e blocchi Direzione di flusso nei network Valutazione dei network Elementi di controllo dell esecuzione Ladder Diagram LD LogicLab manuale utente LOGICICLAB 144 155 155 155 156 156 157 158 158 159 160 160 160 160 160 161 162 163 164 165 166 166 167 167 167 167 168 170 171 175 177 191 191 192 193 194 194 194 195 196 197 P T VII 11 4 1 11 4 2 11 4 3 11 4 4 11 4 5 11 5 11 5 1 Ese 11 6 11 6 1 11 6 2 11 6 3 11 7 di 11 7 2 VIII LOGICICLCAB Power rails Elementi Link e stati Contatti Uscite Operatori funzioni e blocchi funzioni Structured Text ST Espressioni Dichiarazioni in ST Sequential Function Chart SFC Step Transition Regole di evoluzione Estensioni di linguaggio in LogicLab Macro Puntatori LogicLab manuale utente 197 198 199 199 200 201 201 202 207 207 209 210 212 212 213 1 1 LOGICICLAB VISIONE DI INSI EME LogicLab un IEC61131 3 Integrated Development Environment che supporta l intera serie di linguaggi definiti dallo standard Per il supporto dell utente in tutte le attivit coinvolte nello sviluppo di un applicazione LogicLab include editor del codice sorgente testuale per i linguaggi di programmazione Instr
224. t con le finestre di trigger grafici Una finestra di trigger grafico occupa l intero spazio libero di area codice PLC Quindi una volta che tale strumento di debug stato avviato non possibile aggiungere nessuna finestra di trigger e un messaggio di errore viene visualizzato se si tenta di av viarene una nuova Una volta che la finestra di attivazione grafica sar chiusa le finestre di trigger saranno di nuovo abilitate Si noti che tutte le finestre di trigger esistenti continuano a lavorare normalmente Non semplicemente possibile aggiungerne di nuove 9 5 1 2 TOOLBAR DELLA FI NESTRA DEI TRIGGER L icona della finestra dei trigger fa parte della barra Debug ed abilitata solo se LogicLab in modalit debug gt sel x Ep Bottone Descrizione Per avviare un trigger selezionare il punto del codice PLC dove inserire il relativo trigger e premere questo bottone Eseguire la stessa procedura per rimuovere il trigger per chiudere definitivamente una finestra di debug cliccare un volta sul blocco istruzione dove stato inserito il trigger quindi premere nuovamente questo bottone Questo bottone funziona esattamente come quello sopra Set Remove trigger salvo che viene aperta una finestra di trigger grafici Pu essere Graphic trace usato allo stesso modo anche per rimuovere un trigger grafico Tasti shortcut premere Shift F9 equivalente che premere sul bottone Premendo questo bottone tutti t
225. t Schema h Stai E L Functions Global aiizblee 3 Automati vaiebles di leesRunCountei a 0 Anabg cul 3 j i z PO vaiabes o premere F8 K Walch a Hm Bhi a Syr A By Project X Walton ER Piacct 2 Denli toe ba a E popo Pick Spe Val z Programa in THA Fat E inii E E blair E Local variable T enl Schema bStati 2 Function block e T Schema h Stai I Funcion 0 Global aiizblec 5 1 Automarie vaiables di leeRunCouritei 0 Anabg cul 3 ji P z 0 iis bi 100 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 9 1 2 5 AGGIUNGERE UNA VARIABILE DELLA BARRA DELLA FINESTRA WATCH Per aggiungere una variabile anche possibile cliccare sull apposita voce della barra in terna della finestra Watch value sumi 6 1034 REAL Digitare o selezionare navigando i simboli del progetto il nome della variabile e la sua posizione dove stata dichiarata Add item to watch window E Symbol name sumt2 Browse Location Medium 9 1 3 RIMUOVERE UNA VARIABILE Affinch una variabile non sia pi mostrata nella finestra Watch selezionarla cliccando sul suo nome e premere il tasto Del Watch x oou E Location mm INPZ FALSE BIOL global mm IMPE TRUE BOL global BOOL global Diei toaa a T ________ ___ ____ 6qTO EST SM Symbol Location mm IMP FALSE BOL global mm IMPE TRUE BIOL global l 9 1 4 AGGIORNAMENTO DEI VA
226. t massimo di elementi grafici interconnessi Un etichetta di network delimitata a destra dai due punti pu essere associata ad ogni network o gruppo di network Il raggio di un network e della sua etichetta locale alla POU in cui il network inserito I linguaggi grafici sono utilizzati per rappresentare il flusso di un quantit concettuale at traverso uno o pi network che rappresentano un piano di controllo Vale a dire nel caso di function block diagrams FBD il Signal flow tipicamente usato analogamente al flusso di segnali tra gli elementi di un sistema di elaborazione di segnali Il flusso di segnale in linguaggio FBD dalla parte output a destra di una funzione o un blocco funzione alla parte input a sinistra della funzione o del blocco funzione cos connessi 194 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 11 3 3 VALUTAZIONE DEI NETWORK 11 3 3 1 ORDI NE DI VALUTAZI ONE DEI NETWORK L ordine in cui i network e i loro elementi sono analizzati non necessariamente lo stesso in cui sono etichettati o visualizzati Quando il corpo di una POU consiste in uno o pi net work i risultati dell analisi del network all interno del suddetto corpo sono funzionalmente equivalenti all osservanza delle seguenti regole 1 Nessun elemento del network analizzato fino a che gli stati di tutti i suoi input sono stati analizzati 2 L analisi dell elemento di un network non completa fino a che gli stati di
227. ta e Delete the selected PLC Object 7 td Type Structure Mame COMPLEX 5 4 3 ENUMERATIVI I seguenti paragrafi mostrano come gestire gli enumerativi 5 4 3 1 CREARE UN NUOVO ENUMERATIVO Seguire la procedura seguente per creare un nuovo enumerativo 1 Cliccare col tasto destro sulla cartella Enumerations e scegliere New enumeration dal menu contestuale Project Definitions E PlcExample Definitions C TypeDefs UINTS_T J Structures a COMPLEX Enumerations CJ SubRanges gl New Enumeration amp Macro 2 Digitare il nome dell enumerativo New Enumeration Hame HyDROCARBON Description 3 Inserire una descrizione significativa e confermare l operazione New Enumeration Name HYDROCAREON Description List the hydrocarbons 5 4 3 2 MODIFI CARE UN ENUMERATI VO Gli enumerativi del progetto sono elencati sotto la cartella Enumerations Per modificare un enumerativo per esempio per definire i suoi valori cliccare due volte sul suo nome LogicLab manuale utente 49 LOGICICLAB Pioject Froject E at FleEsample Definitions EC TypeDefs LINTA_T S Structures o E COMPLEX Enumerations HYDROCARBON SubA anges Macro Definitions 5 4 3 3 CANCELLARE UN ENUMERATI VO Seguire la procedura seguente per cancellare un enumerativo 1 Cliccare col tasto destro sul nome dell enumerativo e scegliere Delete dal menu con testual
228. te dichiarazione di due tipi di dati enumerativi Notare che quando non assegnato nessun valore esplicito ad un identificatore nella lista degli enumerativi il suo valore equivale al valore assegnato all identificatore precedente aumentato di uno 168 LogicLab manuale utente LOGICICAB TIPE enuml vall the value of vall is 0 val2 the value of vall is 1 val3 the value of vall is 2 enum2 k 11 i 0 Jy the value of J is i 1 1 l 5 END_TYPE Diversi dati enumerativi possono utilizzare gli stessi identificatori Per essere identificati unicamente quando utilizzati in un contesto particolare gli enumerativi letterali possono essere qualificati con un prefisso che consiste nel nome del tipo di dato associato e il se gno 11 1 3 3 SUBRANGE Una dichiarazione di tipo subrange specifica che il valore di qualsiasi elemento di dato incluso tra i limiti massimi e minimi specificati I subrange possono essere dichiarati con la sintassi seguente TYPE lt subrange name gt lt parent type name gt lt lower limit gt lt upper limit gt END_TYPE Per un esempio concreto considerare la dichiarazione seguente TYPE we 0 Toi 100 4 INT 0100 END_TYPE 11 1 3 4 STRUTTURE Una dichiarazione STRUCT specifica che gli elementi di dati di questo tipo contengono sot toelementi di tipi specifici cui si pu avere accesso con nomi specifici Le strutture possono es
229. terfacciando potrebbe essere possibile con figurare le impostazioni dei task del PLC Selezionare la voce Task configuration dal menu contestuale che appare nella fi 1 nestra di pop up se premente con il tasto destro del mouse sul nome del task che si vuole configurare E Tasks a Q Add program i Task properties n Task configuration Set task period Task period ms 1a 5 4 TIPI DI DATI DERIVATI La sezione Definitions della finestra Workspace permette di definire i tipi di dati derivati 5 4 1 TYPEDEF I paragrafi seguenti mostrano come gestire le typedef LogicLab manuale utente 45 LOGICICAB 5 4 1 1 CREARE UN NUOVO TYPEDEF Per creare una nuova typedef seguire la procedura seguente 1 2 3 46 IA Project Definitions B ai PicE sample Definitione ime y Digitare il nome della typedef Mew Iypedef Mame Type Init Value Description UINTS_T Structure a Hew TypeDef he Enumeral SubA anges Macro Rella ai Mew Typedef Mame Type Init alue Description HINTET ril valke Descioliori Object bitwser Lenin Selezionare il tipo per cui si sta definendo un alias cliccare col tasto destro sulla cartella Typedefs e scegliere New Typedef dal menu contestuale DR see 10 Objects dite Figi Firncton Blocks Finchi E vaiahies T User hipe Other Akers
230. ti REAL OUT TANH 0 0 OUT 0 0 CEI L Arrotondamento all intero superiore Restituisce il pi piccolo intero che maggiore o uguale all input 0 1 LREAL dove disponibile altrimenti REAL LREAL dove disponibile altrimenti REAL OUT CEIL 1 95 7 O OUT 2 0 QUT CEIL 1L 27 OUT 1 0 FLOOR Arrotondamento all intero inferiore Restituisce l intero pi grande che minore o uguale all input 0 1 LREAL dove disponibile altrimenti REAL LREAL dove disponibile altrimenti REAL OUT FLOOR 1 95 OUT 1 0 OUT FLOOR Lu27 x OUI 240 funzioni fornite come estensione allo standard IEC 61131 3 184 LogicLab manuale utente LOGICICLAB Funzioni stringhe di bit SHL Shift a sinistra di input 0 per il numero di bit indicato da input 1 con riempimento di zero a destra Numero di operandi 2 Descrizione Tipo di dato input Qualsiasi tipo numerico Qualsiasi tipo numerico Tipo di dato output Lo stesso di input 0 i OUT SHL IN 16 1000CAFE 16 Esempi OUT 16 CAFE0000 SHR Shift a destra di input 0 per il numero di bit indicato da Descrizione i i Di input 1 con riempimento di zero a sinistra Numero di operandi 2 Tipo di dato input Qualsiasi tipo numerico Qualsiasi tipo numerico Tipo di dato output Lo stesso di input 0 i OUT SHR IN 16 1000CAFE 24 Esempi OUT 16 00000010 ROL Shift circolare a sinistr
231. ti opzioni Selezionare un contatto una connessione o un blocco e cliccare 0bject gt New nel menu Scheme Selezionare un contatto una connessione o un blocco e premere il tasto New block nella barra FBD Ci far comparire una finestra di dialogo che elenca tutti gli oggetti del progetto scegliere una delle voci dell elenco Se il blocco una costante un istruzione return o un istruzione jump possibile premere direttamente i tasti corrispondenti sulla barra FBD Trascinare l oggetto selezionato dalla finestra Workspace dalla finestra Libraries o dall editor variabili locali sulla connessione desiderata pins in alto saranno connessi al power link I pins EN ENO dovrebbero essere attivati prima dell inserimento e 6 3 7 MODIFICARE LE PROPRI ETA DELLE USCITE E DEI CONTATTI Il tipo di contatto normale negato o di uscita normale negata sempre accesa sempre spenta pu essere cambiato attraverso una delle seguenti operazioni Doppio click sull elemento contatto o uscita Selezionare l elemento e poi premere Enter Selezionare l elemento attivare il menu di pop up col tasto destro del mouse poi sele zionare Properties Apparir un apposita finestra di dialogo Selezionare il tipo di elemento desiderato della lista presentata e premere 0K 6 3 8 MODIFICARE I NETWORK L editor LD fornito di funzioni comuni alla maggior parte di applicazione grafiche funzio nanti sulla piattaforma Windows
232. to sul margine inferiore della finestra grafica Premendo questo bottone apparir una finestra di dialogo che permette di impostare le opzioni Graphic trigger generali riguardanti le azioni della finestra dei window properties trigger grafici Dal momento che le opzioni che potete impostare sono abbastanza numerose sono trattate in una sezione a parte Premere questo bottone per stampare l area Chart E Print chart l e la finestra delle Variables m Premere questo bottone per salvare l area del grafico Contatore trigger Horizontal show all Vertical show all Cnt 25 100 Questo controllo in sola lettura visualizza due numeri con il seguente formato x y x indica quante volte la finestra debug stata attivata da quando il trigger grafico stato installato Y rappresenta il numero dei campioni che il trigger grafico ha raccolto prima di fermare l acquisizione dei dati e disegnare le curve Stato del Trigger Questo controllo di sola lettura mostra lo stato della finestra Debug Pu avere i seguenti valori Nessun campione raccolto dato che il trigger non si ancora verificato durante l esecuzione corrente 142 LogicLab manuale utente Triggered LOGICICLAB Campioni raccolti il trigger si verificato durante l esecuzione dell attivit corrente Il contatore di trigger indica che un numero di campioni stato raccolto soddisfando la richiesta dell utente o i vincoli della
233. tto LogicLab manuale utente LOGICICAB O N N DD UU WWY NNNEFEWW WE HP e HW UO a W e e ae U U U me e ae o D N e Ho O W O 0 N N N N N w U U e O N N N UI U VI N N N N Do a jo LOGICICLAB 4 5 4 6 4 7 4 8 4 8 1 4 8 2 4 8 3 5 5 1 SLI 512 5 1 3 5 1 4 5 2 Dai 5 22 5 3 53i 5 3 2 5 4 5 4 1 Sad 2 5 4 3 5 4 4 5 5 55 41 Do2 5 6 6 1 6 1 1 6 1 2 6 1 3 6 1 4 6 2 6 2 1 6 2 2 6 23 6 2 4 Distribuire i progetti Opzioni del progetto Selezionare il sistema target Lavorare con le librerie Il gestore della libreria Esportare ad una libreria Importare da una libreria o un altra fonte Gestire gli elementi del progetto Program Organization Units Creare una nuova Program Organization Unit Modificare le POUs Cancellare le POU Criptare il codice sorgente Variabili Variabili globali Variabili locali Task Assegnare un programma ad un task Configurazione dei task Tipi di dati derivati Typedef Strutture Enumerativi Subrange Navigare il progetto Object browser Ricerca con il comando Find in project Lavorare con le estensioni di LogicLab Modificare il codice sorgente Editor Instruction List IL Modificare le funzioni Riferimento agli oggetti PLC Locazione automatica dell errore Segnalibri Editor Structured Text ST Creare e modificare oggetti ST Modificare le funzioni Riferimento ad oggetti PLC Loc
234. ttro campi il nome della variabile il suo valore il tipo e la posizione task ModuleName letti dalla memoria durante l ultimo aggiornamento Trigger n 0 at MAIN 5 SEIN Condition Gal None Trigger For After LogicLab manuale utente 123 LOGICICLAB 9 5 1 4 FINESTRA TRIGGER INFORMAZI ONE SU DRAG AND DROP Per vedere una variabile necessario copiarla nella parte bassa della finestra Debug Questa sezione una tabella composta da una riga per ogni variabile trascinata dentro Potete trascinare dentro la finestra trigger solo variabili locali al modulo dove avete po sizionato il relativo trigger o variabile globale o parametro Non potete trascinare una variabile dichiarata in un altro programma funzione o blocco funzione 9 5 1 5 AGGIORNAMENTO DEI VALORI Si consideri il seguente esempio S Br Re Water Type Address Array Init value Attribute Descriptior UINT Auto No 0 Sym Trigger n 0 at MAIN 5 Ac Condition None Trigger 5 For Il valore delle variabili viene aggiornato ogni volta che viene attivato il window manager ogni volta che il processore esegue le istruzioni segnate da una freccia verde Tuttavia possibile impostare i controlli in modo da ottenere l aggiornamento delle variabili solo quando i trigger soddisfano le condizioni definite Si noti che il valore della variabile nella colonna Symbo letto dalla memoria appena prima dell istruzione marcata con
235. tutti i suoi output non sono stati analizzati 3 Come enunciato descrivendo l editor FBD un numero assegnato automaticamente a tutti i network All interno di una POU i network sono analizzati seguendo la se quenza del loro numero il network N analizzato prima del network N 1 a meno che non sia specificato diversamente mediante gli elementi di controllo dell esecuzione 11 3 3 2 COMBI NAZIONE DI ELEMENTI Gli elementi del linguaggio FBD devono essere interconnessi tramite linee di flusso di se gnale Gli output dei blocchi non devono essere connessi insieme In particolare il costrutto Wired 0R del linguaggio LD non permesso mentre richiesto un esplicito blocco Booleano oR Feedback Un percorso feedback esiste in un network quando l output della funzione o del blocco funzione utilizzato come input della funzione o del blocco funzione che lo precede nel network la variabile associata chiamata variabile feedback I percorsi feedback possono essere oggetto delle seguenti regole 1 le variabili feedback devono essere inizializzate e il valore iniziale utilizzato durante la prima analisi del network Vedere l editor variabili globali l editor variabili locali o l editor parametri per sapere come inizializzare le rispettive voci 2 Una volta che l elemento con una variabile di feedback come output stato analiz zato il nuovo valore della variabile feedback utilizzato fino all analisi s
236. twork delimitato a sinistra da un tasto grigio in rilievo che contiene il numero del network Su ogni network LD sono rappresentati i power rails di destra e di sinistra secondo le indicazione del linguaggio LD Sul nuovo LD network una linea orizzontale unisce i due power rails E definita power link Su questo link devono essere sistemati tutti gli elementi LD contatti uscite e bloc chi Sul network si possono eseguire le seguenti operazioni Per aggiungere un nuovo network cliccare Network gt New nel menu Scheme o premere uno dei tasti equivalenti sulla barra Network Perassegnare un etichetta ad un network selezionato eseguire ilcomando Network gt Label del menu Scheme Questo render possibile raggiungere direttamente il network eti chettato Per visualizzare una griglia di sfondo che aiuti ad allineare gli oggetti premere View grid sulla barra Network Per aggiungere un commento premere il tasto Command nella barra FBD 68 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 6 3 3 ETICHETTARE I NETWORK Si pu modificare l ordine di esecuzione usuale dei network attraverso un istruzione jump che trasferisce il controllo del programma ad un network etichettato Per assegnare un e tichetta ad un network cliccare due volte il tasto grigio in rilievo che porta il numero del network a sinistra Lun Tan in eci Ci far apparire una finestra di dialogo dove sar possibile digitare l etichetta che
237. uction List abbreviato IL e Structured Text abbreviato ST vedi cap 6 editor del codice sorgente grafico per i linguaggi di programmazione Ladder Diagram abbreviato LD Function Block Diagram abbreviato FBD e il Sequential Function Chart abbreviato SFC vedi cap 6 editor del codice sorgente grafico per i linguaggi di programmazione Ladder Diagram abbreviato LD Function Block Diagram abbre viato FBD e il Sequential FunctionChart abbreviato SFC vedi cap 6 un compilatore che traduce direttamente in codice macchina le applicazioni scritte secondo lo standard IEC evitando il bisogno di un traduttore run time permettendo l esecuzione del programma il pi velocemente possibile vedi cap 7 un sistema di comunicazione che permette il download dell applicazione al target envi ronment vedi cap 8 un ricco set di strumenti di debug che variano da una finestra watch facilmente utiliz zabile a strumenti pi potenti che permettono di campionare i dati che cambiano ve locemente direttamente sul target environment assicurando un informazione accurata ed affidabile vedi cap 9 AREA DI LAVORO La figura sottostante mostra un esempio dello spazio di lavoro LogicLab includendo molte delle sue componenti pi usate Workspace Source code window editors Document bar Watch window Bis Edi Kiss Profeti Debug Goens here Nest c indoa Tod esso Aa om Bh hi SEL ESE A i sPE GE ji 3 J Faa E E
238. un file RSM Permette di importare un oggetto LogicLab da una libreria Permette di esportare un oggetto LogicLab ad una libreria Apre Library manager Apre un altro menu che permette di creare cancellare macro Permette di cambiare il target E T LogicLab manuale utente 157 Comando Options 10 1 5 MENU DEBUG Comando Add symbol to watch Insert new item into watch Add symbol to a debug window Insert new item into a debug window Quick watch Run Add Remove breakpoint Remove all breakpoints Breakpoint list Add remove text trigger Add remove graphic trigger Remove all triggers Trigger list Debug mode Live debug mode LOGICICLAB Descrizione Permette di specificare le opzioni del progetto Descrizione Aggiunge un simbolo alla finestra Watch Inserisce un nuovo elemento nella finestra Watch Aggiunge un simbolo alla finestra debug Inserisce un nuovo elemento in una finestra di debug Apre una finestra con il valore attuale della variabile Fa ripartire il programma dopo un breakpoint Aggiunge o rimuove un breakpoint Rimuove tutti i breakpoint attivi Elenca tutti i breakpoint attivi Aggiunge rimuove un trigger testuale Aggiunge rimuove un trigger grafico Rimuove tutti trigger attivi Elenca tutti i trigger attivi Attiva la modalit debug Attiva la modalit live debug 10 1 6 MENU COMMUNICATION Comando Download code Connect Setting
239. uove variabili locali poich il modulo che si sta modificando un componente del modulo SFC originale La visibilit delle variabili locali si estende a tutte le azioni e transizioni che fanno parte del diagramma SFC 76 LogicLab manuale utente LOGICICAB 6 5 4 2 ASSEGNARE UN AZIONE AD UNO STEP Una volta terminato di scrivere il codice cliccare due volte sullo stato a cui si vuole asse gnare il nuovo step Apparir una finestra di dialogo ma sama i i ona i ie i sue co ana sio gt n anms ous oms i nni cn SFC Action Properties Zen Ho code E T Netstopped rn Dalla lista mostrata nel box Code N selezionare se lo step attivo il nome dell azione che si vuole eseguire Si pu anche scegliere dalla lista mostrata nel box Code P Pulse il nome dell azione che si vuole eseguire ogni volta che lo step diventa attivo l azione viene eseguita solo all attivazione dello step indipendentemente dal numero dei cicli degli step che rimango no attivi Confermare l assegnamento premendo 0K Nello schema SFC le assegnazioni di azioni a step sono rappresentate da lettere sull bloc co dello step azione N con la lettera N nell angolo in alto a destra azione P con la lettera P nell angolo in basso a destra Se si avr bisogno successivamente di modificare il codice sorgente dell azione baster cliccare due volte su questo simbolo Altrimenti cliccare due volte sul nome dell azione
240. uscita o variabile come gli schemi FBD Scegliere il tipo di contatto appropriato I contatti inseriti tramite il trascinamento sono sempre inseriti in serie LO object type xj ber wpa LD Objet C Variable LO object E Moma T Nega f Contaci Negaive Positive sil 7 t Gel Reset Vansble bpe fe cpu Co gupi Cancel 6 3 5 INSERIRE LE USCITE Per inserire nuove uscite su un network procedere come segue Premere uno dei tasti di uscita nella barra LD La nuova uscita sar inserita e collegata al power rail di destra Se sono gi presenti delle uscite nel network la nuova uscita sar aggiunta parallelamente rispetto alle precedenti Outi Outi Step1 Stepz Trascinare una variabile booleana sul network Per esempio le variabili globali possono essere prese dalla finestra Workspace mentre le variabili locali dall editor di variabili locali Apparir la finestra di dialogo mostrata qui sotto e richieder di definire se la va riabile debba essere inserita come contatto uscita o variabile Scegliere il tipo di uscita appropriato 70 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 6 3 6 INSERIRE I BLOCCHI Gli operatori le funzioni e i blocchi funzione possono essere inseriti in un network LD nei modi seguenti Sul power link come contatti e uscite Fuori dal power link per fare ci seguire le indicazioni dei blocchi FBD Per inserire i blocchi sul network seguire una delle seguen
241. utomatica variabile Mapped Costante o variabile Retain Debug Communication Yariables Window Tools Help New object New program 3 a oi Copy Object New function block i New function a ee 7 i I dove Ai 1 140 variable Delete variable Duplicate variable INT Auto ic properties REA aci Porm IECt browser REAL GA etain Inserire il nome della variabile tenere presente che i caratteri 2 e cos via non possono essere utilizzati la variabile deve avere un identificatore IEC 61131 3 valido New variable Hame a m Description aee e A M i Type Array Group Attribute Specificare il tipo di variabile digitandolo E uni L no _JL Intsaues E Name Type Group Array Attribute New variable Hame Type fe O Init vates E Deseription O O Group Array Attribute Object browser Function blocks Basic types User Types Eisra Mame rn _ __ Symbol location All Library Al Wars type LogicLab manuale utente 39 LOGIC TAES 6 Se si vuole dichiarare un array si pu specificarne la misura Size of Yariable O Scalar 6 Aray Matrix Dimensione al 7 E inoltre possibile assegnare il valore iniziale alla variabile New variable Mame k Type UINT Vga Group v Ana 0 3 TER Attribute AUTO Init values 40 Description Array value Value Edit
242. vare la sequenza del blocchi Mostra alcune propriet del blocco selezionato se l oggetto una funzione o un blocco di funzioni mostra una tabella con le variabili input Cal FBD properties e output se l oggetto una variabile o un parametro apre una finestra di dialogo che permette di cambiare il nome e la direzione logica input output Apre l editor con cui l oggetto selezionato stato creato e mostra il codice sorgente relativo Se l oggetto un programma una funzione o un blocco funzione questo comando apre l editor di T View source codice sorgente corrispondente se l oggetto una variabile o un parametro apre l editor di variabili corrispondente se l oggetto una funzione standard o un operatore il comando non apre nulla 10 2 3 TOOLBAR LD WAPE OHOOO N Bottone Comando Descrizione Attiva la modalit di inserimento di parallele Tutti i contatti inseriti con questa modalit verranno inseriti in parallelo con i contatti attualmente selezionati Attiva la modalit di inserimento in serie Tutti i contatti inseriti con questa modalit verranno inseriti alla destra del contatto blocco HF Insert series N correntemente selezionato Se selezionata una connessione il nuovo contatto sar posizionato a met del segmento di connessione Insert parallel Inserimento di un nuovo contatto in base alla modalit selezionata serie o parallela J4 Insert negat
243. ve si verificato un errore di questo tipo cliccare due volte la linea di errore corrispondente sulla barra Qutput 6 2 5 SEGNALIBRI E possibile impostare i segnalibri per segnalare le righe maggiormente frequentate del file sorgente Una volta che il segnalibro posizionato lo si pu raggiungere con un semplice comando della tastiera E inoltre possibile rimuoverlo una volta che non sia pi necessario 6 2 5 1 IMPOSTARE UN SEGNALI BRO Spostare il punto di inserzione sulla linea in cui si vuole posizionare il segnalibro poi pre mere CTRL F2 La linea sar evidenziata a margine con un cerchio azzurro 6 2 5 2 SALTARE AD UN SEGNALI BRO Premere ripetutamente F2 fino al raggiungimento della linea desiderata 6 2 5 3 RIMUOVERE UN SEGNALI BRO Spostare il cursore in un punto qualunque sulla linea contenente il segnalibro poi preme re CTRL F2 LogicLab manuale utente 67 LOGICICLAB 6 3 EDITOR LADDER DI AGRAM LD L editor LD permette di codificare e modificare le POU utilizzando LD Ladder Diagram uno dei linguaggi ammessi in IEC 6 3 1 CREARE UN NUOVO DOCUMENTO LD Vedere la sezione Creare e modificare POU paragrafi 5 1 1 e 5 1 2 6 3 2 AGGI UNGERE RIMUOVERE NETWORK Ogni POU codificata in LD consiste in una sequenza di network Un network definito come un set massimo di elementi grafici interconnessi Le estremit alta e bassa di ogni network sono fissate da due linee dritte mentre ogni ne
244. vnbol file L Applicazioni JEC IEC vm eml completed hkeading target symbol file L Applicazioni JEC IEC svt enl completed O warnings 0 errors i Buld Findinptoject Debug Resortes Build Il pannello Build mostra l output delle seguenti attivit apertura di un progetto compilazione di un progetto download codice ad un target Find in project Questo pannello mostra i risultati della ricerca con Find in progject Debug Il pannello Debug mostra le informazioni sulle attivit di debug avanzate per esempio i breakpoint Resources Il pannello Resources mostra i messaggi legati al target specifico con cui LogicLab si sta connettendo 1 1 2 LA BARRA DI STATO La barra Status mostra nella parte sinistra lo stato dell applicazione e un comando ani mato che riporta lo stato della comunicazione nella parte destra Ready EDIT MODE CONNECTED E 1 1 3 LA BARRA DEI DOCUMENTI La barra Document elenca l insieme dei documenti aperti al momento per la modifica in LogicLab EI Fa Pi Fast El Main Ep Global variables 2 LogicLab manuale utente LOGICICLAB 1 1 4 LA FINESTRA WATCH La finestra Watch uno dei numerosi strumenti di debug forniti da LogicLab Tra gli altri strumenti di debug importante menzionare l oscilloscopio vedi paragrafo 9 2 i trigger e la modalit di debug live vedi paragrafo 9 4 Ti A ooe ba
245. w iracks it Bifle roe anaco samplez Tiaka liet Yakherdi Dfizet arr i0 fl PE E Hide Show value renne sn HT LogicLab manuale utente 111 Ozcliozzone x OAE BXsB ED sus SY i ms de G000 00 m o N I ttt mPaePA A A E 4 A ilffl amp illddLLlziIi P P gt P ll l 6 Track Um Hi value Hax value ujde EF astiF ast ibFiter yf E inoltre possibile zoommare con rispetto sia dell asse orizzontale che di quello verticale Osclloszope x Osclloszope x GE E ge DS S HAE Beba go nu S maddy G000 00 In pi si pu adattare velocemente la scala dell asse orizzontale di quello verticale o di entrambi per includere tutti i campionamenti cliccando sulla voce corrispondente della barra Osclloszope K DCacliozzope x HAA AKAA AAN M o Su HHE A aAA AAD M l a 112 LogicLab manuale utente 9 2 5 3 DIVISIONE VERTI CALE Guardando l evoluzione di due o pi variabili si potrebbe voler dividere le due tracce Per questo risultato cliccare sulla voce Vertical split nella barra Oscilloscope Oscliozzope x DAR BAKE RED aq Cecliozzone KI 9 2 5 4 VISUALI ZZARE I SINGOLI CAMPI ONI Cliccando sulla voce Show samples nella barra Oscilloscope lo strumento evidenzia i valori singoli riscontrati durante l acquisizione dei dati Osciloscope x a Baao aae I Sag mgdiv 2000 00 Si pu cliccare ancora sulla stessa voce per tornare alla
246. zione Specificare la destinazione di un jump Modificare un network SFC Editor delle variabili Aprire un editor di variabili Creare una nuova variabile Modificare le variabili Cancellare le variabili Ordinare le variabili Copiare le variabili Compilare Compilare il progetto Caricare un file immagine LogicLab manuale utente 67 68 68 68 69 69 70 71 71 71 71 72 72 72 72 72 13 73 14 14 75 75 75 75 75 76 76 71 78 79 80 80 80 81 82 84 85 85 87 87 87 P LOGICICLAB Fo 7 2 1 7 3 8 8 1 8 1 1 8 2 8 2 1 022 8 3 8 3 1 8 4 9 1 9 1 1 9 1 2 9 1 3 9 1 4 9 1 5 9 1 6 9 2 Qal 9 2 2 205 9 2 4 9 2 5 9 2 6 J27 9 3 9 4 9 4 1 9 4 2 9 4 3 9 4 4 9 5 9 5 1 9 5 2 9 6 9 6 1 VI Output del compilatore Errori del compilatore Compilatore Command line Lanciare l applicazione Impostare la comunicazione Salvare l ultima porta di comunicazione usata Stato on line Stato della connessione Stato dell applicazione Eseguire il download dell applicazione Controllare il codice sorgente scaricato Simulazione Debug Finestra Watch Aprire e chiudere la finestra watch Aggiungere oggetti alla finestra watch Rimuovere una variabile Aggiornamento dei valori Cambiare il formato di un dato Lavorare con una watch list Oscilloscopio Aprire e chiudere l oscilloscopio Aggiungere voci all oscilloscopio Eliminare una

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