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Allegato N alle Norme - Città metropolitana di Bologna

1. Prevedere programmi quinquennali di verifica ricerca perdite e manutenzione delle reti di adduzione e distribuzione al fine di contenere il valore delle perdite al 10 dei volumi immessi in rete Prevedere piani di manutenzione e controllo dei sistemi di adduzione dell acqua potabile di recupero Sulla base dei dati misurati dai sistemi di contabilizzazione il gestore dovr fare le opportune valutazioni al fine di contenere i consumi delle attivit insediate b Qualora sia previsto un accumulo ed una fornitura comune delle acque meteoriche recuperate prevedere un regolamento per il riutilizzo da parte delle singole attivit I contenuti del regolamento potrebbero prevedere modalit eventuali tariffe controlli sanzioni CXLV HP HABITAT E PAESAGGIO OBIETTIVI Ob1 Garantire l armonizzazione dell intervento con gli elementi del paesaggio naturali ed antropici in cui si inserisce Ob2 Garantire la qualit degli spazi aperti aree verdi strade parcheggi e aree di pertinenza dei lotti e dell edificato in termini di assetto complessivo e scelte realizzative OB1 GARANTIRE L ARMONIZZAZIONE DELL INTERVENTO CON GLI ELEMENTI DEL PAESAGGIO NATURALI ED ANTROPICI IN CUI SI INSERISCE AZIONE SPECIFICA ER a Prevedere un Prevedere opportuni e mirati interventi di lotta integrata alla zanzare tigre 1 programma di gestione manutenzione degli s
2. DDGA 14096 2006 utilizzare corpi illuminanti che UNI 10439 Requisiti illuminotecnici delle strade con traffico non consentano la motorizzato dispersione dei flussi UNI 10819 Impianti di illuminazione esterna Requisiti per luminosi verso l alto la limitazione della dispersione verso l alto del flusso luminoso Norma CEI 34 33 Apparecchi di Illuminazione Parte Il Prescrizioni particolari Apparecchi per l illuminazione stradale Norme CEI del comitato 34 Lampade e relative apparecchiature b Progettare l illuminazione Rispetto dei requisiti della LR del 29 settembre 2003 n 19 RUE A 2 esterna in funzione dell uso Privilegiare in particolare l utilizzo di sistemi di telecontrollo PUA dei diversi spazi e delle regolatori di flusso crepuscolari o programmabili timer per la esigenze temporali graduale riduzione notturna sensori di prossimit fotocellule dimensionando l intensit etc luminosa in ragione degli effettivi usi c Realizzare impianti di Si segnala in particolare la tecnologia a Led per gli eventuali PUA U 3 illuminazione pubblica con tecnologie a basso consumo e possibilmente alimentati con fonti rinnovabili impianti semaforici e per la segnaletica luminosa in genere Vedi TM Ob2 P e In caso di ristrutturazioni valutare caso per caso quali azioni di quelle proposte possono essere efficacemente applicate dovr comunque essere perseguito un risparmio dei consumi
3. Ob4 Perseguire il risparmio energetico e il contenimento dell inquinamento luminoso negli ambienti esterni pubblici e privati CX MR MATERIALI E RIFIUTI La grande distribuzione organizzata cos come le strutture commerciali medio grandi e loro aggregazioni possono giocare un ruolo essenziale nel campo della riduzione e del recupero dei rifiuti promuovendo ad esempio prodotti a basso contenuto di imballaggi oppure organizzando al meglio la raccolta differenziata dei propri rifiuti e di quelli dei fruitori In particolare la grande distribuzione ricopre un ruolo centrale per quanto riguarda il tema della riduzione degli imballaggi Essa infatti utilizzatrice di imballaggi primari per i prodotti a marchio proprio secondari e terziari nonch produttrice di rifiuti da imballaggio La grande distribuzione concorre inoltre a definire gli standard operativi di tutta la catena logistica dal produttore di merci fino al punto vendita e di conseguenza la caratteristica stessa degli imballaggi Infine data l elevata visibilit sul mercato le strutture commerciali medio grandi e la grande distribuzione in particolare sono in grado di attivare e promuovere azioni volte alla riduzione e alla prevenzione degli imballaggi e dei rifiuti da essi derivati riuscendo indirettamente a sensibilizzare i clienti verso comportamenti pi responsabili nell acquisto di merci Cos come per le altre anche per questa sezione si sono disti
4. Prevedere un adeguato numero di spazi di sosta e di attesa dei mezzi pubblici e localizzarli in modo strategico Garantire l adeguata visibilit riconoscibilit e protezione dagli eventi metereologici avversi protezione dalla pioggia dal sole ecc delle fermate Collegare le fermate con i percorsi pedonali protetti vedi TM Ob2 P a Garantire un adeguata frequenza del servizio Condizione minima deve essere presente almeno una fermata illuminata e protetta da eventi meteorici ad una distanza non superiore a 150 m dall ingresso e una frequenza non inferiore a 30 nelle ore di punta AZIONE SPECIFICA S L A L P a Valutare gli effetti indotti Stimare i carichi urbanistici aggiuntivi e la loro capacit di PSC U 1 dall attuazione attrazione generazione di traffico e garantire mediante appositi Valsat dell insediamento studi che le infrastrutture per l accesso territoriale all area Scat commerciale sulla viabilit e abbiano un basso livello di congestione sul traffico locali In particolare effettuare le seguenti stime e verifiche Risolvere gli eventuali punti Definire il bacino di utenza ambito territoriale e numero di critici individuati nel sistema di consumatori potenziali accessibilit all area al fine di Stima del volume di attivit del numero di presenze delle aree garantire l efficienza della rete geografiche di provenienza stradale interessata dai flussi Concentrazione delle presenze
5. ADEGUATA CONFIGURAZIONE DELLE AREE DI SOSTA DELLA RETE VIARIA E CICLO PEDONALE E UNA OPPORTUNA REGOLAMENTAZIONE DEL TRAFFICO AZIONE SPECIFICA L P a Programmare gli interventi 2 di manutenzione e di pulizia di strade parcheggi e segnaletica b Attuare misure per ridurre gli Fare riferimento al PPSS Piano Provinciale per la Sicurezza Stradale 2 incidenti in itinere CXLIV AQ ACQUA OBIETTIVI Ob1 Garantire la sicurezza idrogeologica dell area ridurre le portate di deflusso e contribuire alla ricarica della falda sotterranea e la qualit ambientale del reticolo idrografico superficiale Ob2 Ridurre i consumi anche differenziando gli approvvigionamenti in funzione degli usi attraverso l adozione di sistemi per il riutilizzo dell acqua meteorica o di reflui recuperabili Ob3 Ridurre lo scarico delle acque reflue attraverso un sistema di smaltimento a reti separate e garantire un sistema di depurazione dei reflui che riduca l impatto ambientale dei processi depurativi tradizionali OB2 RIDURRE I CONSUMI ANCHE DIFFERENZIANDO GLI APPROVVIGIONAMENTI IN FUNZIONE DEGLI USI ATTRAVERSO L ADOZIONE DI SISTEMI PER IL RIUTILIZZO DELL ACQUA METEORICA DI REFLUI RECUPERABILI AZIONE SPECIFICA L P a Elaborare programmi di ricerca perdite di rete e di manutenzione dei sistemi di rilancio delle reti di adduzione di acque recuperate Vedi anche AQ Ob2 P c
6. ATTRAVERSO L ADOZIONE DI SISTEMI PER IL RIUTILIZZO DELL ACQUA METEORICA O DI REFLUI RECUPERABILI AZIONE SPECIFICA S L A L P a Realizzare una rete duale Prevedere sistemi per il recupero e riutilizzo di acqua per usi RUE U A 1 per l approvvigionamento non potabili PUA idrico sistemi di raccolta e riutilizzo delle acque meteoriche una rete per l acqua provenienti dalle coperture potabile ed unsistemadi raccolta e riutilizzo delle acque meteoriche di una rete per acque ad usi seconda pioggia provenienti dai piazzali e dalle strade non potabili scarico wc il recupero e riutilizzo delle acque trattate in uscita dal irrigazione lavaggio depuratore comunale acquedotto industriale nel caso in cui raffrescamento antincendio il processo di depurazione e smaltimento delle acque etc alimentata con acque di depurate adottato dal depuratore comunale sia gi recupero acque meteoriche predisposto o predisponibile per tale impiego acquedotto industriale acque Nota la realizzazione degli impianti per il recupero delle acque grigie depurate etc meteoriche dovr rispettare i requisiti tecnici indicati dal Vedi anche art 13 4 comma 3 Regolamento Edilizio Tipo della Regione Emilia Romagna 4 delle Nta del Ptcp Allegato B Requisito volontario 8 2 o dalla norma tedesca E DIN 1989 1 2000 12 Entrambe le normative se pur con modalit di calcolo e verifica leggermente differenti forniscono criteri per un corretto dimension
7. sostenibilit e chiusura dei cicli naturali Si riporta di seguito un introduzione descrittiva dei temi trattati in cui sono individuati gli obiettivi generali a cui tendere 2 Vedi in particolare allegato 1 alla Prima valutazione preventiva del documento preliminare del Piano di Coordinamento Provinciale della Provincia di bologna http est provincia bologna it ptcp conf pian frameset htm In particolare sono stati presi a riferimento criteri e obiettivi di sostenibilit individuati da Carta di Aalborg dieci criteri chiave di sostenibilit Convenzione sui cambiamenti climatici Protocollo di Kyoto Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi Strutturali dell Unione Europea Agosto 1998 Commissione Europea DG XI Ambiente sicurezza nucleare e protezione civile Sviluppo sostenibile in Europa per un mondo migliore strategia dell Unione Europea per lo sviluppo sostenibile comunicazione della Commissione Europea del 15 05 2001 VI Piano di Azione Ambientale 2002 2010 dell UE Ambiente 2010 il nostro futuro la nostra scelta comunicazione della Commissione Europea del 24 1 2001 Strategia d Azione Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile in Italia delibera n 57 del 2 agosto 2002 del Comitato Interministeriale per la programmazione economica Linee Guida per le Agende 21 Locali in Italia Anpa 2000 e Pia
8. ad esempio definire un regolamento per la mobilit dei mezzi all interno dell area che agevolino l accesso alle imprese es predisporre un piano di modulazione degli orari di apertura e chiusura coordinati per ridurre il traffico di punta organizzare sistemi di forniture collettive favorire lo sviluppo delle competenze imprenditoriali necessarie a ridurre le inefficienze ritardi e discrezionalit nella consegna dei colli al vettore ecc per consentire una migliore qualit dei servizio e un efficace programmazione delle spedizioni ottimizzare gli accessi e la segnaletica organizzare se presenti le aree infrastrutture logistiche comuni anche con applicazione di strumenti ICT negoziare con un unico prestatore i servizi di trasporto a prezzi convenzionati gestire i resi compresa la reserve logistic cio l organizzazione dei flussi di recupero ricondizionamento o smaltimento dei prodotti e degli imballi gestire in accordo con gli enti e i soggetti competenti i rifiuti speciali in uscita incentivare i comportamenti virtuosi aumentare la saturazione dei mezzi merci e ottimizzare i percorsi con relativa riduzione dei chilometri percorsi e del numero di veicoli circolanti nell area e sul territorio creare masse critiche di merci per lo sviluppo dell intermodalit OB2 MASSIMIZZARE LA SICUREZZA STRADALE E OTTIMIZZARE LA CIRCOLAZIONE INTERNA MENTE ALL AREA MEDIANTE UN
9. etc d Controllare l impatto dei Predisporre una segnaletica pubblicitaria unica per l intero RUE P A 2 cartelloni pubblicitari e delle ambito che si integri con l ambiente colori taglia materiali PUA insegne Le insegne devono naturali ed ecologici illuminati con tecnologie ad alta essere collocate in maniera efficienza led e possibilmente alimentati con energia funzionale e coerente con la rinnovabile progettazione dello spazio GCollocare le insegne in maniera funzionale e coerente con stradale e dello spazio aperto la progettazione dello spazio stradale in genere Per la segnaletica stradale vedi anche TM Ob2 P c TM Ob2 G a e SI Ob1 P b e Orientare e localizzare gli L azione pu essere attuata prevedendo ad esempio l utilizzo di RUE U A 3 spazi esterni fruibili in modo barriere naturali barriere artificiali barriere miste naturale e PUA da risultare protetti dai venti invernali prevalenti senza tuttavia impedire la ventilazione naturale estiva artificiali presenza di depressioni o rilievi del terreno barriere preesistenti Nota riferirsi al Regolamento Edilizio Tipo della Regione Emilia Romagna Allegato B Requisiti Volontari 6 4 e 6 5 CXXVI EN ENERGIA OBIETTIVI Ob1 Ridurre i consumi di energia primaria per riscaldamento e o raffrescamento e garantire il comfort termoigrometrico negli ambienti interni Ob2 Controllare ridurre l utilizzo delle fonti non r
10. numero di viaggi generati e generati ed attratti attratti nei giorni e nelle ore di punta Vedi anche DGR 1705 00 Calcolo dei flussi di traffico generati e loro distribuzione sulla allegato 2 scheda 1 rete stradale e sugli accessi uscite Verifica degli effetti cumulativi del traffico sulla rete degli svincoli in termini di rapporto flusso capacit previa sovrapposizione della distribuzione temporale dei flussi esistenti e di quelli afferenti alle strutture in esame Laddove necessario e possibile nelle intersezioni della POC U 1 viabilit principale realizzare rotatorie PUA Separare i flussi con destinazione interna all area da quelli esterni Vedi anche RU Ob1 P a b Garantire la presenza del Attivare un confronto con il gestore del servizio di trasporto POC U 1 servizio di trasporto pubblico pubblico locale al fine di garantire un servizio adeguato In PUA CXVII AZIONE SPECIFICA L A L P c Realizzare percorsi ciclabili e pedonali che colleghino l area con il centro urbano vicino e con le eventuali stazioni ferroviarie in modo rapido comodo e sicuro Vedi TM 0b2 P b Realizzare percorsi ciclabili protetti e possibilmente separati dalla viabilit automobilistica continui ed integrati alla rete ciclo pedonale esistente di adeguata sezione realizzati a norma della L 28 06 1991 n208 Interventi per la realizzazione di itinerar i ciclabili e pedonali dotati di a
11. AQ Ob1 P c Nota per approfondimenti vedi il sistema LID Low Impact Development www lowimpactdevelopment org realizzare tetti verdi vedi EN Ob1 P h e HP Ob2 P c e Non effettuare il prelievo da Non autorizzare l apertura di nuovi pozzi a meno di comprovate POC U 2 falda in riferimento al Ptcp art motivazioni legate ad esigenze non diversamente risolvibili 5 4 comma 7 vedi AQ Ob1 P a AQ O0b2 P a e a meno di utilizzi che prevedano la restituzione in natura dell acqua prelevata ad esempio sistemi di pompe di calore o simili f Verificare la protezione Prevedere sistemi di prevenzione e controllo di possibili Valsat U A 2 naturale o garantire sversamenti Ad esempio realizzare nelle zone a rischio sistemi Scat un adeguata protezione di chiusura e parzializzazione delle reti di raccolta delle acque RUE artificiale della falda reflue in caso di sversamenti accidentali o in alternativa dotare PUA superficiale e profonda i piazzali di aree depresse delimitate da muretti in cls atte a riducendo i rischi di contenere i liquidi inquinanti accidentalmente sversati inquinamento DGR 1705 00 all 2 scheda 5 g Limitare le operazioni di Vedi anche MR Ob2 P a PUA U 2 movimento terra ed in particolare evitare di modificare i flussi di drenaggio e smaltimento delle acque superficiali CXXI OB2 RIDURRE CONSUMI ANCHE DIFFERENZIANDO GLI APPROVVIGIONAMENTI IN FUNZIONE DEGLI USI
12. ai limiti di emissione stabiliti dal DPR 14 11 1997 in corrispondenza dei confini di ogni struttura commerciale Tali indicazioni vanno interpretate con la necessaria flessibilit considerando che la base di partenza sempre il rispetto dei limiti imposti dalla normativa vigente dal quale non si pu prescindere ma si possono comunque assumere come riferimento per valutare le performance acustiche delle aree commerciali ecologicamente attrezzate in un ottica di continuo miglioramento Priorit dovr essere assegnata in particolare all abbattimento dei rumori all origine Ne consegue la necessit in tutte le fasi di progettazione di prevedere adeguate disposizioni volte a ridurre l incidenza delle fonti di rumore e i loro effetti In particolare l inquinamento acustico uno dei principali fattori di degrado della qualit degli ambienti esterni Le principali cause di rumore presenti in un area commerciale sono traffico generato clienti fornitori e dipendenti impianti installati gruppi elettrogeni ventilatori per il condizionamento operazioni di carico e scarico merci Per quanto riguarda l ambiente esterno all area spesso sono presenti fattori di inquinamento acustico preesistenti che rendono difficoltoso o impossibile il raggiungimento di tale obiettivo rif TEMA OBIETTIVI Garantire un buon clima acustico negli ambienti esterni con Ob1 particolare attenzione ai ricettori presenti aree spazi comu
13. chiari per le superfici interne di massimizzare il coefficiente di trasparenza al visibile delle aperture trasparenti di non alterare la qualit della luce naturale in ingresso attraverso vetri colorati controllare l abbagliamento in relazione alle mansioni svolte favorire la percezioni visiva di elementi del paesaggio dalle postazioni fisse di lavoro e dagli spazi comuni b Adottare dispositivi che Prevedere un sistema di controllo che modifichi l illuminazione RUE A 1 permettano di controllare artificiale in relazione ai livelli di illuminamento naturale sensori PUA razionalizzare i consumi di di illuminazione naturale e o ai diversi scenari di occupazione energia elettrica per degli spazi sensori di presenza e temporizzazione delle illuminazione accensioni Il sistema pu garantire un controllo tutto o niente spegnimento accensione o a gradini spegnimento accensione differenziati oppure la variazione dei flussi luminosi emessi regolatori di flusso Vedi anche EN Ob1 P b c Garantire alle superfici La geometria dell edificio deve garantire una corretta PUA U A 2 trasparenti un ottimale esposizione delle aperture trasparenti per massimizzare il relazione con le fonti di luce comfort e le prestazioni visive degli ambienti di lavoro e negli naturale garantendo una spazi di vendita sia per quanto riguarda gli aspetti quantitativi buona visione del cielo che qualitativi In particolare prevedere aperture ch
14. dei piani provinciali generale e di settore Inoltre si appoggiano e si intrecciano alle azioni normative che il nostro Paese sta mettendo in campo per il perseguimento dei suddetti obiettivi ad esempio il D Lgs 311 2006 in tema di certificazione energetica degli edifici Le Linee Guida Acea propongono in particolare una suddivisione delle schede di approfondimento in due parti la prima dedicata a indicazioni che riguardano il processo progettuale mentre la seconda dedicata alla gestione operativa diversa dalla gestione progettata Le Linee Guida Acea indicano per ogni azione il livello di attuazione a cui si riferiscono e gli strumenti attraverso cui possibile realizzarle Sulla base delle normative vigenti delle conoscenze maturate dalla Provincia di Bologna e di esperienze analoghe italiane e internazionali tenendo conto ovviamente della realt territoriale e del tessuto produttivo bolognese sono poi state individuate le azioni prioritarie per il raggiungimento della qualifica Acea e quelle ritenute auspicabili allo scopo di ridurre ulteriormente gli impatti sull ambiente e migliorare la qualit delle strutture commerciali Le Linee Guida Acea si sostanziano quindi in schede che forniscono una sorta di check list con la quale poter orientare le decisioni al fine di realizzare una gestione e un disegno sostenibile degli insediamenti commerciali progettazione di lay out infrastrutture servizi e edifici in un ottica di
15. elementi anche tramite l impiego di personale specializzato A tal scopo possibile stipulare convenzioni con imprese di servizio a favore di tutta l Acea b Controllare le emissioni 2 prodotte dagli impianti di diffusione CLIII Bibliografia AA VV Acqua Sistemi e dispositivi per il risparmio e il riuso EdicomEdizioni Monfalcone 2002 Bollini G Borsari L Stacchini V a cura di Insediamenti industriali e sostenibilit Linee guida per la realizzazione di Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate Alinea Editrice Firenze marzo 2007 Bollini G a cura di Regolamento Edilizio Sostenibile per la Citt di Bologna Brick non pubblicato Environment Park Dispense Bioedilizia scaricabili da http 213 212 128 168 bioedilizia be_progetto htm Environment Park a cura di Requisiti per la sostenibilit ambientale degli edifici scaricabili da www envipark com Philadelphia City Planning Commission Neighborhood Design Guidelines for all of Philadelphia Neighborhoods Estratti e traduzione per Eddyburg a cura di Fabrizio Bottini scaricabili da http www eddyburg it Linee guida per la gestione ambientale e responsabile di strutture commerciali di medie e grandi dimensioni Comune di Sesto San Giovanni e Coop Lombardia scaricabile da www largoconsumo info L Fantini G Venturelli a cura di Superare le barriere architettoniche migliorando il confort schede tecniche per p
16. facilitata riconfigurazioni includendo la documentazione progettuale dettagliata delle dotazioni tecnologiche e impiantistiche OB3 RIDURRE RISCHI E GARANTIRE LA SICUREZZA NELLA GESTIONE RIFIUTI AZIONE SPECIFICA S L A L P a Realizzare un area Le aree di deposito temporaneo devono essere POC U 1 apposita per il deposito coperte da tettoia PUA temporaneo e adeguatamente areate differenziato dei rifiuti protette dall azione del vento qualora fossero presenti prodotti dalle attivit sostanze polverulente ospitate dall insediamento impermeabilizzate depresse delimitate da muretti in cls atti commerciale a contenere i liquidi inquinanti eventualmente presenti e dotate di sistemi di raccolta dei reflui che in maniera accidentale possano fuoriuscire provviste di illuminazione artificiale provviste di acqua corrente nel caso di pi di 8 contenitori e di dimensioni superiori ai 10 mq ubicate tenendo conto delle prescrizioni igieniche in particolare evitare localizzazioni che possano favorire la produzione e il trasporto di sostanze inquinanti e maleodoranti deve essere consentita un agevole movimentazione dei mezzi e delle attrezzature in ingresso ed in uscita b Predisporre aree Lo stoccaggio dovr essere differenziato in relazione alla tipologia POC U 1 comuni isole ecologiche o alla possibilit di riutilizzo e se possibile dovr essere assistito PUA per lo stoccaggio dei rifiuti urbani da parte dei
17. fruitori dell area commerciale da personale addetto nelle forme e nei modi concordate con l ente gestore Vedi specifica MR Ob3 P a CXXXVI RU RUMORE OBIETTIVI Ob1 Garantire un buon clima acustico negli ambienti esterni con particolare attenzione ai ricettori presenti aree spazi comuni unit con permanenza di persone Ob2 Ridurre l impatto acustico generato dall area commerciale Ob3 Garantire un buon clima acustico interno agli ambienti abitativi OB1 GARANTIRE UN BUON CLIMA ACUSTICO ESTERNO ED INTERNO ALL AREA CON PARTICOLARE ATTENZIONE AI RICETTORI PRESENTI AREE SPAZI COMUNI UNIT CON PERMANENZA PER MOTIVI DI LAVORO E NON acustico in riferimento agli edifici di progetto e nell area di pertinenza della L 447 95 e del DPCM 14 novembre 1997 AZIONE SPECIFICA S L A L P a Definire il clima acustico Verificare preventivamente al fine di determinare la Scat U 1 ante operam e individuare le localizzazione delle fonti di inquinamento acustico la presenza SIA eventuali criticit esistenti al di sorgenti esterne all area che caratterizzano il clima acustico PUA fine di fornire indicazioni al del contesto insediativo es autostrada attivit produttive progetto ed in particolare esistenti etc Vedi anche 7M Ob1 P a all orientamento degli edifici Alcune possibili misure da adottare potrebbero essere RUE U A 2 di
18. il quantitativo dei rifiuti ha raggiunto i 20 mc I rifiuti pericolosi e i rifiuti non pericolosi in deposito temporaneo siano comunque raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento con cadenza almeno annuale I rifiuti depositati non contengano policlorodibenzodiossine policlorodibenzofurani policlorodibenzofenoli in quantit superiore a 2 5 ppm n policlorobifenile policlorotrifenili in quantit superiore a 25 ppm CLII RU RUMORE OBIETTIVI Ob1 Garantire un buon clima acustico negli ambienti esterni con particolare attenzione ai ricettori presenti aree spazi comuni unit con permanenza di persone Ob2 Ridurre l impatto acustico generato dall area commerciale Ob3 Garantire un buon clima acustico interno agli ambienti abitativi OB1 GARANTIRE UN BUON CLIMA ACUSTICO NEGLI AMBIENTI ESTERNI CON PARTICOLARE ATTENZIONE Al RICETTORI PRESENTI AREE SPAZI COMUNI UNIT CON PERMANENZA DI PERSONE AZIONE SPECIFICA L P a Predisporre un piano di Nel piano di monitoraggio dovr essere specificata la tempistica e la tipologia 2 monitoraggio del rumore che delle misure acustiche in funzione delle condizioni e delle problematiche individui i ricettori pi riscontrate nel singolo ambito cicli produttivi delle aziende e viabilit significativi presenti nelle aree limitrofe in corrispondenza dei quali effettuare periodica
19. inferiori al 40 Ottimizzare i ricambi d aria tramite sensori di qualit dell aria RUE PUA CXXVIII AZIONE SPECIFICA S L A L P f Ottimizzare la resistenza Adottare da subito i valori di trasmittanza prescritti dal D Lgs 29 RUE A 1 termica dell involucro dicembre 2006 n 311 per il 1 gennaio 2010 seguon o trasmittanze PUA opaco e trasparente limite per zona climatica E come recepiti dalla Del Assemblea Legislativa ER 156 2008 allegato 3 Requisito 6 1 2 U 0 34 W mK chiusure opache verticali U 0 30 W m K chiusure opache orizzontali di copertura piane e a falda U 0 33 W m K chiusure opache orizzontali di pavimento e su spazi esterni o non riscaldati U 2 2W m K chiusure trasparenti infissi _U 1 7 W mK solo vetro g Garantire il controllo Il mantenimento di un livello corretto di umidit relativa Ur RUE A 1 della condensa necessario in tutti gli ambienti dove si permane a lungo e deve PUA superficiale e della rispondere alle norme UNI EN ISO 7730 condensa interstiziale Le misure per ottenere un buon controllo della condensa dell involucro edilizio superficiale sono Vedi D Lgs 29 dicembre elevato isolamento termico dell involucro opaco e trasparente 2006 n 311 Allegato adeguato rinnovo d aria comma 8 come recepito utilizzo di materiali garantiti da certificazione di buone dalla Del dell Assemblea prestazioni fisico tecniche re
20. materiale rinfianco di tubazioni di rete fognature acquedotti gasdotti proveniente anche da anticapillare su terreni vegetali e tessuti geotessile attivit esterne al magroni in calcestruzzo cantiere drenaggio strati di massicciata con presenza di acqua Vedi anche l Accordo di rilevati stradali e industriali stesure finali prima della Programma sugli inerti pavimentazione stradale della Provincia di Bologna Per la realizzazione dei sottofondi stradali di qualsiasi natura RUE A 2 22 ottobre 2002 strade e parcheggi sia di urbanizzazione che di pertinenza degli PUA interventi privati si dovr utilizzare materiale proveniente da demolizione cosiddetto macinato per almeno il 50 dello spessore del cassonetto secondo il succitato Accordo di Programma della Provincia di Bologna Limitare le operazioni di movimento terra Vedi anche AQ Ob1 P RUE A 2 g PUA b Stabilire e definire le In sede di attuazione della nuova area Poc Pua Conferenza di POC U 2 modalit attraverso cui servizi etc stipulare accordi con il gestore del servizio pubblico PUA dovr essere effettuata la locale Spl per l organizzazione della raccolta differenziata dei raccolta e la gestione dei rifiuti urbani e assimilati nella modalit porta a porta rifiuti internamente Mediante appositi accordi o in sede di convenzione urbanistica PUA U 2 all area garantire che la raccolta dei rifiuti speciali eventualmente anche pericolosi av
21. meno accorpate ad es parcheggi attrezzati come campi sportivi da utilizzarsi nei periodi in cui il parcheggio vuoto Vedi anche S Ob1 P a PUA RUE U A b Prestare particolare cura alla definizione di altezze volumetrie allineamenti materiali di rivestimento colori recinzioni impianti del progetto architettonico Definire gli allineamenti e gli orientamenti Contenere al massimo l impatto visivo e acustico vedi anche RU Ob2 delle zone esterne adibite a deposito parcheggio mezzi pesanti spazi per la raccolta e trattamento dei rifiuti per carico e scarico merci inserendole correttamente nella progettazione generale dell intervento edilizio e dell arredo verde In particolare si suggerisce l impianto di siepi arboreo arbustive di piante autoctone oppure la realizzazione di schermi verdi realizzati con piante rampicanti o modellazioni del terreno RUE PUA U A Per ogni unit e per l intervento nel suo insieme definire regole unitarie per la disposizione di impianti condotte e apparecchiature poste all esterno degli edifici o in copertura In particolare prevedere una progettazione unitaria degli edifici e degli spazi aperti l dove si desidera raggiungere particolari obiettivi di qualit per realizzare un affaccio vetrina verso tratti di viabilit ad alta percorrenza Definire materiali e colori utilizzabili Vedi MR Ob1 P a Realizzare le cabine di trasformazione da media tensione
22. pioggia e conferirle in fognatura nera PUA U della DGR 266 2009 amp Realizzare sistemi per il trattamento in loco delle acque di prima PUA U 2 della DGR 1860 2006 idonei interventi per la pioggia tali da consentire il conferimento delle stesse nella rete delle acque bianche gestione della acque di prima pioggia Realizzare i suddetti sistemi di trattamento naturale mediante PUA U 2 tecnologie naturali vedi fitodepurazione AQ Ob3 P c c Realizzare quando Gli impianti di fitodepurazione possono essere utilizzati come POC U 2 possibile impianti di trattamenti secondari dopo una sedimentazione per scarichi civilio PUA fitodepurazione misti come trattamenti terziari di affinamento per scarichi industriali o per il trattamento delle acque grigie Realizzare uno studio di fattibilit nel quale vengano indicate tutte le tipologie di reflui prodotti nell area ed una loro caratterizzazione ed in funzione di questa valutare l idoneit delle varie tipologie di impianto di fitodepurazione a flusso superficiale a flusso sommerso verticale o orizzontale ibrido ecc Progettare gli impianti di fitodepurazione in maniera integrata con la progettazione paesaggistica Vedi anche HP Ob1 P d Approfondimento R I E La procedura R I E ovvero Riduzione dell Impatto Edilizio rappresenta un metodo per controllare l impatto ambientale di un intervento edilizio in termini di effetti negativi pro
23. prodotti E necessaria l attivazione di una rete articolata di soggetti composta sia da 1 invenduti con difetti estetici o prossimi alla scadenza per donarli ad associazioni che si occupano di bisognosi scuole cooperative sociali o associazioni sportive locali dipendenti della struttura commerciale sia da associazioni enti e amministrazioni locali volta ad organizzare la logistica della scelta dei prodotti da donare individuandone le modalit e i beneficiari finali Nota un esperienza di successo rappresentata da Last Minute Market www lastminutmarket org CXLII TM TRASPORTI E MOBILITA OBIETTIVI Ob1 Garantire l efficienza della rete stradale interessata dai flussi generati e attratti ottimizzare l accessibilit viabilistica all area e favorire una mobilit sostenibile delle persone e delle merci Ob2 Massimizzare la sicurezza stradale e ottimizzare la circolazione internamente all area mediante un adeguata configurazione delle aree di sosta della rete viaria e ciclo pedonale e un opportuna regolamentazione del traffico OB1 GARANTIRE L EFFICIENZA DELLA RETE STRADALE INTERESSATA DAI FLUSSI GENERATI E ATTRATTI OTTIMIZZARE L ACCESSIBILIT VIABILISTICA ALL AREA E FAVORIRE UNA MOBILIT SOSTENIBILE DELLE PERSONE E DELLE MERCI AZIONE SPECIFICA L P a Istituire la figura del Mobility Manager dell Acea Tale figura prester supporto e coordinamento pe
24. progetto e degli spazi adottare ove possibile sagome degli edifici che riducano PUA interni ed esterni l impatto per attenuare rumori provenienti dall esterno aumento delle distanze tra strade ed edifici inserire parcheggi nell area intermedia realizzare le strade di distribuzione interna con sezioni e geometrie che non favoriscano velocit elevate e ridurre le dimensioni delle carreggiate ai minimi consentiti al doppio flusso dei mezzi pesanti Vedi anche 7M Ob2 P a predisporre un adeguata segnaletica stradale indicante i limiti di velocit di transito vedi anche TM Ob2 P c i locali che presentano i requisiti pi stringenti di quiete dovranno preferibilmente essere situati sul lato dell edificio meno esposto al rumore esterno e interno installazione di componenti esterni in posizione schermata rispetto ai ricettori sensibili con installazione di impianti rumorosi in appositi locali tecnici b Caratterizzare le nuove Allegare schede tecniche con indicazione dei livelli di pressione PUA U 1 sorgenti sonore traffico sonora attratto apparecchiature Definire il traffico attratto Vedi anche TM Ob1 P a rumorose installate e definire le emissioni previste c Effettuare una valutazione Redigere la Documentazione Previsionale di Clima Acustico Scat A 1 previsionale di clima DPCA Redazione ad opera di tecnico competente ai sensi SIA CXXXVII OB2 RIDURRE L IMPATTO ACUSTICO GENERATO DALL AREA CO
25. servizi di zona e commercio evitando insediamenti commerciali isolati e in particolare la localizzazione di strutture alimentari non inserite in poli integrati di servizio il consolidamento di centri ordinatori e di polarit di servizio in posizione di filtro rispetto ai flussi centripeti per acquisti dalle colline e dalla pianura oggi prevalenti la localizzazione di nuove piattaforme di servizio commerciale in relazione ai nodi di interscambio della mobilit nello specifico le stazioni del Servizio Ferroviario Metropolitano Tuttavia anche azioni concertate a livello di area commerciale volte al raggiungimento di un efficace organizzazione viaria all interno dell area e di una mobilit sostenibile delle persone e delle merci possono contribuire a raggiungere considerevoli miglioramenti possibili campi di azione riguardano la creazione di infrastrutture l organizzazione della circolazione l uso di mezzi alternativi all auto privata attraverso forme di incentivazione la realizzazione di percorsi cilco pedonali sicuri e protetti relazionati con il sistema del verde il miglioramento dell offerta di trasporto pubblico locale una segnaletica efficiente la sicurezza stradale per tutti i tipi di mezzi diminuzione dell incidentalit la razionalizzazione della logistica riducendo i costi per le aziende e diminuendo i mezzi in circolazione Possono inoltre essere organizzati servizi comuni ad es la raccolta della post
26. verdi che la presenza di sistemi di raccolta e riutilizzo dell acqua meteorica in quanto ad entrambe i casi corrisponde un coefficiente di deflusso pi basso rispetto alle coperture tradizionali Tale metodo stato adottato dal Comune di Bolzano il quale con l art 19 bis del proprio Regolamento Edilizio introdotto con deliberazione di C C n 11 del 10 02 2004 ha infatti reso obbligatoria l adozione della procedura RIE per tutti gli interventi di nuova costruzione e per gli interventi su edifici esistenti nonch per gli interventi di qualsiasi natura su fondi e o edifici esistenti che incidano sulle superfici esterne esposte alle acque meteoriche coperture terrazze sistemazioni esterne cortili aree verdi aree pavimentate ecc Nota Il R 1 E Indice di Riduzione dell Impatto Edilizio uno strumento di valutazione che il Comune di Bolzano a partire dal 2004 ha inserito nel proprio Regolamento Edilizio per certificare la qualit dell intervento edilizio rispetto alla permeabilit del suolo e del verde Il programma per il calcolo guidato dell indice R I E scaricabile come eseguibile dal sito ufficiale del Comune di Bolzano www comune bolzano it CXXIII HP HABITAT e PAESAGGIO OBIETTIVI Ob1 Garantire l armonizzazione dell intervento con gli elementi del paesaggio naturali ed antropici in cui si inserisce Ob2 Garantire la qualit degli spazi aperti aree verdi strade parcheg
27. 3 1 lett a obbligatoria l installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica per una potenza installata non inferiore a 0 5 kW per ogni 100 m2 di superficie utile di edifici non residenziali vedi Del dell Assemblea Legislativa ER 156 2008 allegato 3 Requisito 6 6 lett C RUE Le soluzioni da adottare possono essere le seguenti e Valutare l opportunit di installare impianti a collettori solari Predisporre i nuovi edifici ad ospitare i pannelli anche con previsione di ampliamento futuro dei moduli prevedendo appositi spazi adeguati carichi strutturali e realizzando appositi cavedi e dotazioni impiantistiche Prevedere soluzioni integrate architettonicamente tetti a falda shed etc ed in grado di sfruttare un esposizione a Sud 15 e Valutare l opportunit di installaree impianti fotovoltaici nei nuovi edifici nel rispetto del D Lgs 311 06 e valutare la fattibilit di installarli in quelli esistenti Favorire l integrazione architettonica dei pannelli nell edificio prevedendo anche appositi spazi tecnici e cavedi impiantistici Prevedere soluzioni integrate architettonicamente Massimizzare l esposizione a Sud 15 Prevedere la possibilit futura di ampliare il numero di moduli installati Riferirsi al Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Ambiente del 19 02 07 e successive modificazioni Decreto attuativo del D Lgs 387 03 Conto Ene
28. ALLEGATO N ACEA AREE COMMERCIALI ECOLOGICAMENTE ATTREZZATE LINEE GUIDA Stesura Approvata con delibera del Consiglio Provinciale n 30 del 07 04 2009 PREMESSA DOCUMENTI COSTITUTIVI DELLA VARIANTE AL PTCP IN MATERIA DI INSEDIAMENTI COMMERCIALI DENOMINATA PIANO OPERATIVO DEGLI INSEDIAMENTI COMMERCIALI POIC Nell ambito delle procedure disposte dall art 27 della L R 20 2000 per l approvazione del PTCP e delle sue varianti il Piano Operativo degli Insediamenti Commerciali POIC costituisce variante al PTCP Al fine di evitare erronee interpretazioni si specifica pertanto che con l acronimo POIC non si rimanda a successivi strumenti attuativi bens ci si riferisce alla variante al PTCP in materia di Insediamenti Commerciali denominata anche Piano del Commercio Provinciale documenti costitutivi della Variante al PTCP approvato con delibera del Consiglio Provinciale n 19 del 30 03 2004 sono QUADRO CONOSCITIVO il documento integra il Quadro Conoscitivo del PTCP alla sezione C capitolo C 1 Il sistema insediativo sostituendo integralmente il paragrafo C 1 6 RELAZIONE il documento integra e modifica la Relazione del PTCP alla Sezione B Politiche riferite agli obiettivi di qualit del sistema insediativo urbano e rurale di qualit sociale e di competitivit economica del territorio in particolare il capitolo B 2 sostituendo integralmente i paragrafi B 2 2 8 e B 2 2 9 VALSAT il documento inte
29. IL RISPARMIO ENERGETICO E IL CONTENIMENTO DELL INQUINAMENTO LUMINOSO NELL ILLUMINAZIONE NEGLI AMBIENTI ESTERNI PUBBLICI E PRIVATI AZIONE SPECIFICA L P a Utilizzare sistemi Dove possibile sostituire gli apparecchi illuminanti dotati di lampade a vapori di 1 d illuminazione degli spazi mercurio con apparecchi esterni ad alta efficienza illuminanti ad alto rendimento ottico maggiore o uguale all 80 per cento dotati di lampade a vapori di sodio ad alta o bassa pressione o di lampade a ioduri metallici Dove possibile installare o integrare regolatori del flusso luminoso Vedi anche_EN Ob4 P b Differenziare e Utilizzare temporizzatori al fine di spegnere le luci esterne e delle vetrine 2 programmare l illuminazione esterna in funzione dei diversi spazi e delle esigenze temporali durante le ore notturne CXLIX MR MATERIALI E RIFIUTI OBIETTIVI Ob1 Garantire la qualit ambientale e la salubrit dei materiali da costruzione utilizzati Ob2 Ridurre il consumo di materia e la produzione di rifiuti tendendo alla chiusura del ciclo Ob3 Ridurre i rischi e garantire la sicurezza nella gestione rifiuti OB1 GARANTIRE LA QUALIT AMBIENTALE E LA SALUBRIT DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE UTILIZZATI AZIONE SPECIFICA L P a Introdurre criteri di Si tratta di prevedere nelle procedure di acquisto l introduzione di criteri di 2 sostenibilit nella selezi
30. L P a Predisporre un bilancio Elaborare un bilancio a preventivo e a consuntivo in riferimento agli 1 energetico annuale per la obiettivi del progetto e alle modalit di conduzione degli impianti e riferiti al verifica del consumo manuale d uso e manutenzione Inserire nei nuovi contratti o nei rinnovi una clausola relativa all efficienza energetica da conseguire circa i valori massimi di consumi energetici e di consumo specifico relativi alla superficie di vendita Vedi anche EN Ob3 G a b Programmare ed attuare Redazione del piano di manutenzione programmata dei fabbricati con 1 degli impianti la manutenzione ordinaria e individuazione ed evidenziazione delle prestazioni delle componenti edilizie e straordinaria degli edifici e impiantistiche CXLVII c Ridurre i consumi di Incentivare il recupero di calore refluo prodotto dagli impianti presenti ad 1 energia primaria e i consumi integrazione degli impianti termici e di climatizzazione estiva Vedi EN Ob1 delle apparecchiature P d elettriche complementari Utilizzare motori ad alta efficienza i motori utilizzati devono avere un non di impianto generale9 efficienza gt 75 in riferimento alle classi di efficienza EFF1 e EFF2 proposte dal Cemep Comitato Europeo Costruttori Macchine Rotanti e Elettronica di Potenza Adottare motori elettrici con regolazione ad inverter Programmare il rif
31. MMERCIALE AZIONE SPECIFICA S L A L P a Valutare l entit del Redigere un Documento di Impatto Acustico Do Im A POC U 1 disturbo acustico prodotto in PUA riferimento ai bersagli ritenuti significativi esterni all area di inserimento b Realizzare se necessarie Lungo le vie di accesso all area e in prossimit di recettori POC U 1 idonee opere di mitigazione dovranno essere previste adeguate opere di mitigazione acustica PUA acustica da interiorizzare es modellazioni del terreno e utilizzo di asfalti fonoassorbenti nella progettazione privilegiando interventi di ingegneria naturalistica funzionali all inserimento paesaggistico dell area come fasce boscate siepi e o elementi vegetali valutare la densit della chioma i periodi di fogliazione e defogliazione dimensioni e forma accrescimento integrate ove necessario con elementi artificiali barriere in materiale biosostenibile Limitare l impatto acustico determinato dalle operazioni di carico e scarico merci attraverso un opportuna localizzazione e schermatura vedi anche HP Ob2 P b e RU Ob1 G a In prossimit dei ricettori interni all area dovranno essere previste adeguate opere di mitigazione acustica privilegiando l utilizzo di materiali biosostenibili Pavimentazioni e superfici dure dovranno essere minimizzate allo scopo di evitare per quanto possibile la riflessione dei rumori da parte del terreno prati e aree verdi contr
32. a approvato dal Consiglio comunale con delibera n 205 del 17ottobre 2005 Regolamento Edilizio del Comune di Bolzano approvato con deliberazioni C C n 163 16801 del 16 05 1962 e n 57 8341 del 27 02 1963 e modificato con deliberazione di C C n 11 del 10 02 2004 introduzione della procedura R I E CLIV Regolamento Edilizio Tipo della Regione Emilia Romagna approvato con Del di G R n 593 del 28 2 1995 e aggiornato con Del di G R n 268 00 e n 21 01 Atto di indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici della Regione Emilia Romagna approvato con Del Dell Assemblea Legislativa n 156 il 4 marzo 2008 LINK AquaER http www aquaer it index htm Ambiente Italia Istituto di ricerche I http www ambienteitalia it ricerche sviluppo sviluppo htm Federambiente Federazione italiana servizi pubblici igiene ambientale www federeambiente it CLV
33. a o consegne a domicilio che utilizzino veicoli a ridotto impatto elettrici a metano o a biodiesel Un sistema di parcheggi efficiente e sicuro un elemento chiave dell area commerciale unita alla gestione della logistica interna In definitiva numerosi vantaggi potrebbero essere ottenuti mediante una gestione della mobilit mobility rif TEMA OBIETTIVI Ob1 Garantire l efficienza della rete stradale interessata dai flussi generati e attratti ottimizzare l accessibilit viabilistica all area e favorire una mobilit sostenibile delle persone e delle merci TRASPORTI a TM e MOBILITA Ob2 Massimizzare la sicurezza stradale e ottimizzare la circolazione internamente all area mediante un adeguata configurazione delle aree di sosta della rete viaria e ciclo pedonale e un opportuna regolamentazione del traffico CVII AQ ACQUA Una gestione eco efficiente delle acque presenti in un area commerciale superficiali meteoriche sotterranee potabile etc rappresenta uno dei punti di forza nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilit Seppure in termini generali i consumi determinati dalle strutture commerciali non sono particolarmente significativi sono ormai evidenti sintomi che preannunciano possibili crisi idriche nei Paesi del Mediterraneo il forte aumento dei consumi potr generare tra l altro fenomeni di competizione e anche un sensibile aumento dei costi Le recenti imp
34. alizzati etc In linea generale si propone di dotare l Acea sia di un piano della gestione attraverso il programma di azione in cui si individuano le priorit si quantificano gli obiettivi annuali di miglioramento e si definiscono le azioni da mettere in campo al fine di minimizzare gli impatti ambientali determinati dell esercizio commerciale che di un progetto della gestione attraverso la redazione del Manuale d uso e manutenzione dell edificio nel quale saranno pianificati e programmati tutti gli interventi necessari al fine di mantenere nel tempo la funzionalit le caratteristiche di qualit l efficienza e il valore economico dell edificio Le Linee Guida costituiscono elemento di riferimento per l autorizzazione commerciali di competenza provinciale poich individuano le condizioni urbanistico architettoniche azioni progettuali con priorit 1 da rispettare e definiscono inoltre i criteri per ottenere la qualificazione Acea CII Tab 2 Definizione delle diverse tipologie di strutture e aggregazioni commerciali e relative competenze Tipologia Settore Comuni lt 10 000Ab Comuni gt 10 000Ab LU DI VICINATO A e Na Sv lt 150 mq Sv lt 250 mq z MEDIO PICCOLE A e Na 150mg lt Sv lt 800mq 250mq lt Sv lt 1 500mq MEDIO GRANDI A e Na 800mq lt Sv lt 1 500mq 1 500mq lt Sv lt 2 500mq gt CENTRI COMMERCIALI DI VICINATO A e Na esercizi di vicinato oppu
35. ambientali che economici Ad esempio i centri commerciali sono caratterizzati da consumi energetici particolarmente elevati che pesano in maniera significativa sulle spese di gestione delle stesse il consumo di energia elettrica anche 10 volte superiore a quello di una famiglia media Si tuttavia rilevato che tale spesa pu essere ridotta in modo consistente attraverso da un lato l adozione di accorgimenti nella fase di progettazione architettonica e impiantistica dall altro attraverso azioni di carattere gestionale Si evidenzia peraltro che sono gi numerose le iniziative promosse e realizzate volontariamente dal mondo del commercio dalla grande alla piccola distribuzione tali iniziative testimoniano un impegno importante e propositivo nei confronti della diffusione di tecnologie pratiche e prodotti a ridotto impatto ambientale Le presenti Linee guida nascono principalmente con l obiettivo di comporre un quadro complessivo e ordinato delle diverse azioni possibili in alcuni casi gi richieste ma in maniera settoriale e frammentata dalla legislazione vigente mettendo a sistema i vari ambiti d azione e le diverse XCVIII scale di intervento In particolare con tale strumento si affronta in maniera distinta ma correlata e coerente il tema della progettazione e quello della gestione All interno delle norme di piano si chiede alle nuove strutture commerciali di competenza provinciale e associativa il rispetto di alcune c
36. amento dei serbatoi d accumulo La capacit d accumulo dei serbatoi dovr infatti essere dimensionata in funzione dell apporto d acqua piovana calcolabile principalmente in funzione della superficie di raccolta e dell entit delle precipitazioni e dall entit del fabbisogno stimabile in funzione della gamma e della tipologia dei riutilizzi previsti Per gli usi alimentati da tali impianti dovr essere prevista una rete di adduzione ad essi esclusivamente dedicata ben distinguibile dalla rete di distribuzione dell acqua potabile Infine dovranno essere previste soluzioni tecnologiche che nel caso di disfunzioni della rete non potabile esempio prolungata carenza di eventi piovosi consentano la commutazione alla rete potabile Realizzare un sistema di raccolta e riutilizzo delle acque grigie RUE U A 2 proveniente dai lavabi dei bagni e dalle docce Per la PUA realizzazione e la verifica di tali impianti fare riferimento al Regolamento Edilizio Tipo della Regione E R Allegato B Requisito Volontario 8 3 Come esempio applicativo si veda il progetto AcquaSave del Comune di Bologna b Prescrivere l adozione di In ottemperanza alle prescrizioni ed indirizzi regionali contenuti nel RUE A 1 dispositivi tecnologici per la Piano Tutela Acque prescrivere l utilizzo di PUA riduzione del consumo di rubinetteria dotata di sistemi e dispositivi che acqua razionalizzano il consumo dell acqua frangigetto diffusore ridu
37. ando in modo chiaro quelli PUA U 2 ridurre al minimo le pubblici da quelli privati Evitare grandi estensioni di parcheggio RUE interferenze con il traffico interamente impermeabilizzate veicolare agevolare la Indicativamente i parcheggi dovrebbero essere circolazione e minimizzarne almeno in parte collocati a livelli inferiori o in apposite l impatto paesaggistico strutture multipiano Vedi anche SI Ob1 P a e HP accorpati Ob2 P a alberati integrati con spazi verdi con funzione di ricarica della falda d Realizzare adeguate aree Vedi anche HP Ob2 P b e MR Ob3 P a PUA U 2 di carico scarico merci e RUE deposito rifiuti che consentano la sosta e manovra dei mezzi pesanti e Realizzare una segnaletica Realizzare un opportuna segnaletica PUA U 2 che permetta un facile orientamento e che imponga velocit limitate zone 30 per le emergenze stradale indicante i limiti di velocit pubblicitaria in particolare posta agli accessi in cui siano indicati chiaramente i nomi delle vie e quelli delle attivit commerciali presenti oltre ad individuare le aree di sosta Vedi vademecum della Provincia di Bologna per la segnaletica pubblicitarie La segnaletica dovr essere localizzata in modo efficace efficacemente illuminata mediante tecnologie a basso consumo ad es Led vedi EN Ob4 P c CXIX AQ ACQUA OBIETTIVI Ob1 Garantire la sicurezza idrogeologica dell area
38. are anche in collaborazione con altri soggetti eventualmente gi attivi nell area associazioni scuole fondazioni ecc Potrebbe inoltre essere inoltre dedicato presso la struttura commerciale un piccolo spazio all animazione di un servizio per la messa in rete e la promozione coordinata delle varie attivit di aggregazione sociale presenti sia nell area circoscritta che su tutto il territorio comunale Gli esercizi commerciali possono contribuire alla realizzazione di tali eventi attraverso sponsorizzazioni ma anche mettendo a disposizione spazi e pubblicizzando gli eventi attraverso i propri canali g Prevedere un paniere low 2 cost costituito da prodotti con prezzo ridotto h Promuovere la vendita In accordo con l amministrazione comunale e le associazioni di agricoltori locali 1 diretta da parte degli individuare le modalit con cui ospitare all interno della struttura commerciale la imprenditori agricoli locali dei vendita diretta dei prodotti agricoli locali propri prodotti in attuazione A tale scopo mettere a disposizione momenti e spazi per ospitare ad esempio del Decreto del Ministro delle mercati settimanali riservati alla vendita diretta degli imprenditori agricoli politiche agricole alimentari e forestali 20 novembre 2007 i Introdurre la vendita di Ampliare l offerta di prodotti senza glutine e attuare strategie per dare maggiore 3 prodotti senza glutine per visibilit a tali prodotti celiaci I Recuperare
39. arica della falda e diminuire il carico della rete fognante d Realizzare sistemi per la Per garantire un sistema di laminazione dell acqua meteorica POC U 1 laminazione delle acque come richiesto dalla normativa ovvero 500 mc ha Ptcp art 4 8 PUA meteoriche mediante soluzioni comma 1 Piano Stralcio per l assetto Idrogeologico art 20 integrate con il paesaggio adottare soluzioni conformi alle seguenti A tale scopo attivare un vasche realizzate in maniera integrata con la progettazione confronto con l Autorit idraulica del verde evitando vasche o canali con pareti artificiali vedi competente Consorzi di anche HP Ob1 P b Bonifica Autorit di bacino etc interventi strutturali sul sistema di scolo che ne aumentino per individuare una soluzione la capacit d invaso risezionamenti favorendone al condivisa e ottimale contempo la rinaturalizzazione recuperare i maceri esistenti favorendone la tutela e salvaguardia rimuovere i tratti tombati riportando a cielo aperto il corso dei canali e facendo riacquistare loro laddove possibile un percorso naturale una officiosit idraulica e una migliore capacit di invasare volumi prevedere sistemi per il recapito delle acque di pioggia di dilavamento a basso impatto costituito dalla progettazione di piccole aree naturali finalizzate a trattenere filtrare e facilitare l infiltrazione delle acque meteoriche rallentandone la velocit di scorrimento Vedi anche
40. cedere anche adattandole e modulandole alla situazione e alla specifica area che si intende riqualificare Pi nello specifico per relativamente al tema energia dovr comunque essere perseguita una riduzione dei consumi energetici pari almeno al 20 rispetto ai consumi precedenti in linea con quanto stabilito negli accordi internazionali sui cambiamenti climatici Alla luce di tali considerazioni quindi necessario sottolineare che le schede si rivolgono prioritariamente alla progettazione ex novo pur volendo rappresentare uno strumento utile per individuare anche possibili interventi volti alla riqualificazione dell esistente Le azioni individuate dalle schede sono distinte in base al diverso livello di attuazione a cui esse afferiscono e sono specificati gli strumenti attraverso i quali possibile il loro indirizzo e controllo Sulla base delle normative vigenti delle conoscenze maturate dalla Provincia di Bologna e di esperienze analoghe italiane e internazionali tenendo conto ovviamente della realt territoriale e del contesto socio economico bolognese sono stati individuati obiettivi di qualit e azioni utili al loro conseguimento In particolare stato individuate azioni indispensabili azioni con priorit 1 per la qualificazione energetico ambientale degli insediamenti e quelle ritenute opportune in relazione alla salvaguardia dell ambiente e all uso razionale delle risorse CXIII Sono stati inoltre individuate
41. che rappresentano anche una potenziale fonte di approvvigionamento idrico In alcune situazioni possono costituire un alternativa economicamente vantaggiosa rispetto ad un approvvigionamento di acque primarie Sono generalmente usate come acque di servizio nell alimentazione o integrazione dei sistemi antincendio per i lavaggi nell irigazione degli spazi verdi negli scarichi dei wc e dovunque non sia necessario disporre di acque di elevata qualit ed in quantit costanti La conservazione delle acque meteoriche pu avvenire all interno di bacini a pelo libero o con stoccaggi sotterranei nel primo caso possono dare origine anche ad un effetto paesaggistico che caratterizza positivamente l intervento Per il loro riutilizzo andr prevista una rete di adduzione dedicata esclusivamente a questo tipo di acque garantendo il perfetto isolamento di questa dalla rete di acque potabili In sintesi una corretta gestione delle acque meteoriche pu rappresentare un vantaggio per l area commerciale in quanto e l utilizzo di tecniche alternative riduce gli investimenti nella creazione e nel dimensionamento delle reti di smaltimento delle acque bianche garantita una maggiore sicurezza idrogeologica ed ambientale possibile un recupero dell acqua contribuisce alla protezione dei corpi idrici naturali rif TEMA OBIETTIVI Ob1 Garantire la sicurezza idrogeologica dell area ridurre le portate di deflusso e contribuire alla ricar
42. co dal punto di vista divenendone parte integrante e funzionale all obbiettivo di paesaggistico garantire l armonizzazione con gli elementi del paesaggio es Vedi anche AQ Ob1 P b e AQ zone umide canali vegetati ecc Ob3 P c Le vasche potranno anche avere funzione di dispersione nel suolo qualora le caratteristiche di vulnerabilit degli acquiferi presenti nell area e le caratteristiche chimiche a valle di opportuni trattamenti delle acque lo permettano CXXIV OB2 GARANTIRE LA QUALIT DEGLI SPAZI APERTI AREE VERDI STRADE PARCHEGGI E AREE DI PERTINENZA DEI LOTTI E DELL EDIFICATO IN TERMINI DI ASSETTO COMPLESSIVO E SCELTE REALIZZATIVE AZIONE SPECIFICA S LA LP a Definire e qualificare la struttura e l articolazione dello Spazio aperto accessi strade principali strade di distribuzione parcheggi aree per le dotazioni territoriali aree per la costruzione della rete ecologica a partire dagli elementi esistenti aree verdi in genere aree necessarie per la tutela e la valorizzazione degli elementi di importanza storica testimoniale esistenti Collocare solo parte dei parcheggi in superficie e possibilmente non su fronte strada parcheggi coperti devono essere integrati nel complesso commerciale vedi anche Sl Ob1 P a e TM Ob2 P b Realizzare aree a verde compatto e di supporto ai percorsi ciclo pedonali di collegamento agli accessi Prevedere parcheggi e percorsi ombreg
43. cologica allo scopo di favorire molti e diversi biotopi Infittire la rete ecologica mediante creazione di nuovi corridoi ecologici e potenziare quelli preesistenti Utilizzare specie autoctone e che richiedono bassa manutenzione Preferire l utilizzo in caso di funzione prettamente ecologica di piantine forestali e sesti d impianto tali da richiedere bassa manutenzione o comunque una manutenzione limitata per le fasi successive ai primi anni d impianto Garantire la presenza pi diffusa possibile di filari arborei e siepi arboreo arbustive lungo strade percorsi pedonali e ciclabili Utilizzare l elemento acqua per creare maggiore biodiversit Condizione minima realizzare le connessioni alla rete ecologica previste dal Ptcp c Realizzare ove necessario Stabilire una connessione con la rete ecologica locale POC U 1 adeguate fasce di mitigazione Le specie da utilizzarsi devono essere autoctone e la fascia PUA paesaggistica deve essere sviluppata sul piano sia arbustivo che arboreo d sistemi per la laminazione La vasca di laminazione delle acque meteoriche o il POC U 1 delle acque meteoriche e gli risezionamento di canali e o l impianto di fitodepurazione oltre PUA eventuali impianti di alla loro funzione specifica dovranno avere una funzione fitodepurazione dovranno ecologica e paesaggistica e dovranno essere progettati in essere integrati nel territorio coerenza con il progetto urbanistico paesaggisti
44. di qualit riguarda invece l applicazione ad ampliamenti in volume superiori al 5 b Secondo un approccio e Definire specifici obiettivi di benessere secondo l approccio RUE A 1 adattativo al benessere adattativo riferimento EN 15251 2007 Indoor environmental PUA definire livelli prestazionali specifici in relazione alle attivit svolte utilizzare sistemi BMS Building Management System o BACS Building Automation Control System per ottimizzare le prestazioni del sistema edificio impianto in relazione a tali esigenze input parameters for design and assessment of energy performance of buildings addressing indoor air quality thermal environment lighting and acoustics e Differenziare la climatizzazione in funzione dell uso degli spazi e Adottare sistemi di controllo regolazione e gestione automatica dell edificio e dell impianto per ottimizzarne le prestazioni e adattarle alle condizioni variabili interne ed esterne e Soddisfare il Requisito 6 5 dell allegato 3 della Del Assemblea Legislativa ER 156 2008 CXXVII AZIONE SPECIFICA L A L P c Ottimizzare il comportamento passivo dell edificio ai fini della climatizzazione invernale ed estiva mediante misure e strategie per il controllo dell impatto sole aria Prevedere sistemi per la protezione delle chiusure opache e trasparenti maggiormente esposte all irraggiamento solare e ridurre l apporto di calore per irragg
45. dotti dall impermeabilizzazione dei suoli Tale metodo si basa sul calcolo mediante apposito algoritmo di un indice numerico indice RIE appunto che in grado di quantificare la qualit ambientale di un intervento edilizio rispetto alla permeabilit del suolo e alla presenza di verde che caratterizzano l intervento stesso L algoritmo con cui calcolare tale indice si presenta nella forma seguente n 1 x Dove Z Sv y Se RIE Indice di riduzione dell impatto edilizio RIE di Svi i esima superficie permeabile impermeabile o sigillata trattata a verde m Si j esima superficie permeabile impermeabile o sigillata non trattata a verde Sv Si y y coefficiente di deflusso fm Se superfici equivalenti alberature In termini semplificati l algoritmo R I E esprime un rapporto dove con riferimento ad una determinata area oggetto di valutazione al numeratore vengono inserite le superfici trattate a verde e al denominatore le superfici non trattate a verde Le superfici inserite opportunamente moltiplicate per y coefficiente di deflusso o per il reciproco dello stesso e con l aggiunta al numeratore delle alberature presenti espresse in superfici equivalenti tramite valori preimpostati concorrono a restituire un numero denominato R I E con campo di variazione compreso tra 0 e ca 10 11 13 per esattezza E importante sottolineare come all aumento dell indice R I E concorrano sia la presenza di tetti
46. due azioni ritenute indispensabili al processo decisionale si ritiene infatti doveroso prestare una particolare attenzione a il contesto in cui si interviene attraverso la redazione di un analisi iniziale agli aspetti gestionali e manutentivi fin dalla fase progettuale attraverso la redazione di manuale d uso e manutenzione L Analisi del sito e la valutazione degli impatti ambientali prodotti dagli interventi urbanistici ed edilizi comporta da parte del progettista una necessaria attenzione nelle diverse fasi del suo lavoro verso quegli elementi ambientali e climatici condizionanti le scelte progettuali rivolte verso un edilizia sostenibile Le analisi da effettuare sono nella maggior parte dei casi semplici e spesso rimandano a specifiche normative vigenti la cui applicazione deve comunque essere rispettata In particolare l analisi ambientale dovr raccogliere e comprendere tutte le indagini svolte nell ambito degli studi di impatto ambientale necessari ad esempio screening vas via sia e nello specifico i contenuti delle schede tecniche di indirizzo di cui alla DGR 1705 2000 L obiettivo che si intende perseguire soprattutto quello di agevolare la progettazione di interventi eco sostenibili a seguito di ponderate valutazioni sulla realt ambientale locale Il Manuale d uso e manutenzione consiste nella programmazione di tutti gli interventi necessari a mantenere nel tempo la funzionalit le caratteristiche di qual
47. e Vedi anche EN Ob1 P I garantiscano ai dipendenti e ai clienti la visibilit di qualificati spazi esterni d Garantire una buona Realizzare una corretta localizzazione degli apparecchi RUE A 2 illuminazione artificiale illuminanti in funzione dei compiti visivi da soddisfare contenendo i PUA negli ambienti interni in termini di qualit e quantit livelli di illuminamento a quelli di progetto Impiegare sorgenti luminose con opportuna resa cromatica Negli ambienti di lavoro interni devono essere utilizzate sorgenti con indice di resa cromatica gt 80 ai sensi della EN 12464 1 Impiegare sorgenti luminose ed apparecchi di illuminazione con un adeguato livello di luminanza rispondenza ai requisiti di prestazione definiti dalla norma UNI EN 12464 1 in funzione del tipo di locale compito visivo o attivit ai sensi della UNI EN 12464 1 limiti di luminanza degli apparecchi negli ambienti con videoterminali deve essere di 200 cd m e 1000 cd m per angoli gt 65 radiali CXXXII OB4 PERSEGUIRE IL RISPARMIO ENERGETICO E IL CONTENIMENTO DELL INQUINAMENTO LUMINOSO NELL ILLUMINAZIONE NEGLI AMBIENTI ESTERNI PUBBLICI E PRIVATI AZIONE SPECIFICA S L A L P a In tutte le aree esterne L R 29 Settembre 2003 n 19 RUE A 1 pubbliche e private Direttiva per l applicazione dell art 2 della L R 29 PUA garantire un illuminazione Settembre 2003 n 19 energeticamente efficiente e
48. e gli eventuali impianti o stazioni di alta tensione progettando i relativi manufatti edilizi in riferimento alla loro qualit architettonica ed integrazione paesaggistica Realizzare gli eventuali sistemi fissi radiotelevisivi e per le telecomunicazioni progettando le installazioni impiantistiche e i manufatti edilizi in riferimento alla loro qualit architettonica ed integrazione paesaggistica RUE PUA U A CXXV AZIONE SPECIFICA S LA LP c Realizzare interventi Tale controllo che si differenzia in relazione al periodo RUE A 2 finalizzati al controllo dell anno estate inverno e alla localit pu essere attuato PUA dell irraggiamento solare negli attraverso l adozione delle seguenti strategie e tecnologie spazi esterni a Controllo Tecniche di sistemazione degli Vedi anche EN Ob1 P i e HP dell ombreggiamento nella spazi esterni quali Ob2 P a stagione surriscaldata schermi verticali e orizzontali trattamento delle superfici circostanti disposizione del verde etc b Controllo del Tecniche di sistemazione degli soleggiamento nella spazi esterni quali stagione sottoriscaldata schermi verticali e orizzontali disposizione del verde etc c Controllo della Tecniche di sistemazione degli radiazione riflessa e della spazi esterni quali temperatura delle superfici terreno nudo o circostanti pavimentazione fredda uso dell acqua tetti verdi
49. e avvisatori acustici e luminosi per la segnalazione di fonti di pericolo scanner parlanti e Prevedere punti di sosta e attesa quali sedute e appoggi diffusi per fornire la possibilit di momenti di pausa e aggregazione e Prevedere spazi per i bambini con attivit ludico didattiche dedicate locali fasciatolo spazi per allattamento c Analizzare le tendenze di Prevedere apposite indagini studi e scenari progettuali SCAT U 2 lungo periodo stimando la Sottoscrivere precisi impegni condivisi con il soggetto durata dell Acea e prevedendo autorizzato la possibilit di recupero ambientale e o di destinazioni d uso alternative in caso di variazione cessazione delle attivit CXVI TM TRASPORTI E MOBILITA OBIETTIVI Ob1 Garantire l efficienza della rete stradale interessata dai flussi generati e attratti ottimizzare l accessibilit viabilistica all area e favorire una mobilit sostenibile delle persone e delle merci Ob2 Massimizzare la sicurezza stradale e ottimizzare la circolazione internamente all area mediante un adeguata configurazione delle aree di sosta della rete viaria e ciclo pedonale e un opportuna regolamentazione del traffico OB1 GARANTIRE L EFFICIENZA DELLA RETE STRADALE INTERESSATA DAI FLUSSI GENERATI E ATTRATTI OTTIMIZZARE L ACCESSIBILIT VIABILISTICA ALL AREA E FAVORIRE UNA MOBILIT SOSTENIBILE DELLE PERSONE E DELLE MERCI particolare
50. e l integrazione con il tessuto urbanistico e il contesto socio SI SOCIO economico esistente assicurare l accessibilit da parte di tutti i cittadini e ECONOMICO favorire l aggregazione sociale e le pari opportunit CVI TM TRASPORTI E MOBILITA trasporti di merci e di persone soprattutto su gomma sono causa di significativi impatti negativi sul territorio inquinamento acustico emissioni in atmosfera traffico incidentalit etc In mancanza di una corretta localizzazione in fase di pianificazione urbanistica territoriale risulta difficile impostare delle strategie di azione efficaci per ridurre gli effetti negativi dei trasporti Infatti solo attraverso una corretta ubicazione dell area ovvero in prossimit delle principali vie di comunicazione intermodali stazioni ferroviarie metropolitane viabilit principale ecc possibile perseguire in maniera sostanziale una mobilit di tipo razionale sicura efficiente e sostenibile da un punto di vista ambientale La presenza di una viabilit capace e sicura il collegamento rapido con le vie di scorrimento veloci o con i nodi logistici sono indispensabili al corretto funzionamento di un area commerciale oltre alla vicinanza ai propri utenti Il Ptcp della Provincia di Bologna il Piano della Mobilit e lo stesso Piano del Commercio a tale proposito hanno gi compiuto scelte strategiche infatti promossa l integrazione effettiva fra residenza
51. egato 2 scheda 4 di terreno profondit della falda morfologia determinazione del bilancio idrico dell area alla scala del bacino Nota imbrifero significativo cos come individuato dal Piano regionale Relativamente a tale azione ed Tutela Acque in generale relativamente al valutazione delle tipologia di superfici presenti nell area di tema acqua si segnala come intervento differenziate in permeabili ed impermeabili con utile riferimento il progetto definizione dei coefficienti di deflusso e dei tempi di corrivazione AquaER della Regione Emilia valutazione delle tipologie di attivit insediate in funzione Romagna della possibile dispersione di inquinanti della contaminazione delle acque meteoriche di dilavamento dei piazzali del fabbisogno idrico anche in relazione alle attivit svolte Nelle strategie di intervento prevedere POC U 1 misure di controllo degli apporti di acque meteoriche vasche di PUA laminazione o risezionamento di canali esistenti o interventi di riqualificazione dei corsi d acqua vedi AQ Ob1 P d misure di controllo dei carichi inquinanti delle acque reflue industriali e domestiche e meteoriche di dilavamento di superfici scoperte vedi AQ Ob1 P f eventuali sistemi di depurazione valutando anche la possibilit di utilizzo di impianti di fitodepurazione per i reflui idonei identificazione dei recapiti dei reflui depurati con valutazione delle loro possibilit di riutilizzo descrizione dei s
52. ell acqua meteorica o di reflui recuperabili 0b3 Garantire un sistema di smaltimento e depurazione dei reflui che riduca l impatto ambientale dei sistemi tradizionali Obi Garantire l armonizzazione dell intervento con gli elementi del paesaggio naturali ed antropici in cui si inserisce HABITAT e f f HP PAESAGGIO Garantire la qualit degli spazi aperti aree verdi strade parcheggi e aree di Ob2 pertinenza dei lotti e dell edificato in termini di assetto complessivo e scelte realizzative Obi Ridurre i consumi di energia primaria per riscaldamento e o raffrescamento e garantire il comfort termoigrometrico negli ambienti interni Ob2 Controllare ridurre l utilizzo delle fonti non rinnovabili per l approvvigionamento energetico e massimizzare l utilizzo di fonti rinnovabili EN ENERGIA F 0b3 Ottimizzare le prestazioni dei sistemi di illuminazione naturale e artificiale negli ambienti interni ai fini del risparmio energetico e del comfort visivo Ob4 Perseguire il risparmio energetico e il contenimento dell inquinamento luminoso negli ambienti esterni pubblici e privati Ob1 Garantire la qualit ambientale e la salubrit dei materiali utilizzati MATERIALI Ridurre il consumo di materia e la produzione di rifiuti tendendo alla chiusura del MR Ob2 RIFIUTI ciclo Ob3 Ridurre i rischi e garantire la sicurezza nella gestione rifiuti Garantire un buon clima acustico negli ambienti esterni con particolare Ob1 at
53. energetici del 20 rispetto allo stato attuale in linea con gli accordi internazionali sui cambiamenti climatici CXXXIII MR MATERIALI e RIFIUTI OBIETTIVI Ob1 Garantire la qualit ambientale e la salubrit dei materiali da costruzione utilizzati Ob2 Ridurre il consumo di materia e la produzione di rifiuti tendendo alla chiusura del ciclo Ob3 Ridurre i rischi e garantire la sicurezza nella gestione rifiuti OB1 GARANTIRE LA QUALIT AMBIENTALE E LA SALUBRIT DEI MATERIALI UTILIZZATI AZIONE SPECIFICA L A L P a Richiedere alla progettazione esecutiva la definizione dei criteri di scelta dei materiali da costruzione utilizzati in termini di sostenibilit ambientale e prestazioni complessive del costruito Nella selezione dei materiali da costruzione utilizzabili privilegiare l utilizzo di materiali con assenza di rilasci di vapori odori polveri particelle e microfibre e altre sostanze nocive e o inquinanti in fase di produzione di applicazione e di uso a bassa emissione di VOC con particolare attenzione alla scelta di pitture adesivi a base di solventi materiali per pavimentazione pavimenti acrilici tappeti moquette e materiali di finitura di origine naturale e provenienti da fonti rinnovabili non provenienti da sintesi petrolchimica a bassa energia inglobata con preferenza a parit di prestazione di quelli a minore energia inglobata ovvero quei material
54. erce ottimizzare l agibilit alle accogliente e fruibile al casse creare servizi di assistenza diffusa e diretta all interno del punto vendita meglio per tutti predisporre etichette con caratteri pi leggibili predisporre etichette in braille in facilitando la spesa a particolare per proprie linee di prodotti predisporre lenti per rendere la lettura particolari categorie di pi agevole realizzare un servizio di spesa a domicilio gratuito per disabili o persone con disabilit anziani realizzare attivit ludico didattiche per i bambini motorie ipovedenti non vedenti e anziani prevedendo servizi per i bambini b Organizzare iniziative volte Promuovere le azioni delle aziende delle organizzazioni sindacali e delle 1 alla formazione continua dei istituzioni locali alla presentazione di piani periodici di formazione condivisi lavoratori relativamente ai relativamente ai temi della qualit ambientale della sicurezza sul lavoro e della temi della qualit ambientale responsabilit sociale delle imprese della sicurezza sul lavoro e Tali piani potranno essere realizzati in collaborazione con le istituzioni locali della responsabilit sociale mediante piani di formazione professionale a finanziamento pubblico anche delle imprese attraverso i fondi interprofessionali Particolare attenzione sar rivolta al segmento dei lavoratori adulti con rischio di esclusione dal mercato del lavoro ai percorsi rivolti alle donne occu
55. ercorsi e dei parcheggi uso di materiali con bassa assorbenza della radiazione solare Sulle coperture tetti verdi vedi anche AQ Ob1 P c EN Ob1 P f HP Ob2 P C cool roofs certificati guaine impermeabilizzanti di colore chiaro e capacit riflettente superiore al 50 coperture ventilate evitare le guaine bitumate anche ardesiate di colore scuro RUE A 1 PUA I Definire l assetto degli Nell ambito dell organizzazione degli spazi e della loro destinazione PUA U 3 spazi in base all impatto sole aria massimizzare l accesso al sole nella stagione sottoriscaldata e di minimizzarlo in quella surriscaldata Vedi anche EN Ob3 P a c e EN Ob1 P c d uso tenere in debita considerazione l impatto sole aria intervenendo con soluzioni dedicate per il controllo bioclimatico in relazione alle diverse orientazioni solari ovvero ai diversi carichi termici dinamici CXXIX OB2 CONTROLLARE RIDURRE L UTILIZZO DELLE FONTI NON RINNOVABILI PER L APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO E MASSIMIZZARE L UTILIZZO DI FONTI RINNOVABILI AZIONE SPECIFICA S L A L P a Realizzare impianti centralizzati con generatori termici ad alta efficienza modulari quindi implementabili Vedi anche art 13 7 comma 3 delle Nta del Ptcp e Piano di Gestione Qualit dell aria Pgqa Qualora nelle vicinanze dell area distanza inferiore a 1000 m sia gi presente o prevista una rete di teleriscaldamen
56. gi e aree di pertinenza dei lotti e dell edificato in termini di assetto complessivo e scelte realizzative OB1 GARANTIRE L ARMONIZZAZIONE DELL INTERVENTO CON GLI ELEMENTI DEL PAESAGGIO NATURALI ED ANTROPICI IN CUI SI INSERISCE AZIONE SPECIFICA S LA LP a Predisporre un progetto Conservare valorizzare ed incrementare gli elementi di POC U 1 urbanistico paesaggistico importanza naturalistica quali siepi filari piantate boschetti PUA che partendo dalle ecc e antropica es corti rurali infrastrutture ed elementi di preesistenze da valorizzare valore storico architettonico archeologico culturale e e o riutilizzare individui le testimoniale previa individuazione e censimento principali scelte di assetto Verificare e valutare i principali punti ed elementi lineari della futura area tali da da cui l area viene vista percepita osservata e che minimizzare le interferenze e potrebbero richiedere la previsione di elementi di mitigazione valorizzare le preesistenze mascheramento apertura Vedi DGR 1705 00 allegato 2 scheda 6 b Contribuire alla Formare un ambiente urbanizzato permeato da elementi PUA U 1 realizzazione di reti naturali ecotopo urbano ecologiche Collegare le nuove reti alla rete ecologica esistente Integrare gli spazi aperti con gli elementi costituenti il nuovo sistema di rete ecologica Diversificare gli elementi che compongono la rete e
57. giati con specie arboree Prestare particolare attenzione alla definizione degli spazi e alle condizioni d impianto della vegetazione e prevedere una protezione dagli urti Nei percorsi nord sud privilegiare la piantumazione di specie a foglia caduca sul lato ovest mentre nei percorsi est ovest privilegiare il lato sud al fine di favorire l ombreggiamento estivo in relazione al percorso del sole Attrezzare inoltre i percorsi con panchine e cestini per i rifiuti Posizionare le varie cabine di servizio e impianti in modo integrato con il disegno complessivo dell intervento Utilizzare la vegetazione a medio alto fusto per migliorare il controllo climatico dell area Predisporre un corretto sesto d impianto in relazione alla tipologia e funzione che dovr assolvere lo spazio aperto progettato fruibile non fruibile ricreativo multifunzionale parco urbano attrezzato o non attrezzato verde di rappresentanza ecc Predisporre assetti degli spazi aperti che favoriscano l orientamento dei fruitori all interno dell area localizzando e organizzando i percorsi in modo tale da consentire all utente di identificare in modo chiaro l ingresso i punti di passaggio soglie entrata uscita tra un ambito e l altro i luoghi di sosta e di attivit PUA RUE U A 1 Curare in particolare le aree di passaggio e di connessione con l edificato esistente Valutare la possibilit di utilizzi multipli delle aree a parcheggio pi o
58. gra la VALSAT del PTCP e ne costituisce Allegato tematico per quanto attiene la pianificazione e programmazione degli insediamenti commerciali NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE il documento integra le Norme Tecniche di Attuazione del PTCP sostituendo integralmente l art 9 5 del Titolo 9 Ambiti specializzati per attivit produttive e Poli Funzionali XCVII Premessa La Provincia di Bologna impegnata da tempo nel promuovere sul proprio territorio uno sviluppo sostenibile nel 2001 ha aderito alla Carta delle citt europee per uno sviluppo durevole e sostenibile e successivamente ha sottoscritto gli Impegni di Aalborg Aalborg Commitments impegnandosi a fissare perseguire e monitorare obiettivi locali di sostenibilit Nell ambito del Piano energetico provinciale approvato nel 2003 si posto quale principale obiettivo in coerenza con il protocollo di Kyoto la riduzione dei consumi energetici sul proprio territorio e il contenimento delle emissioni climalteranti Al fine di dare attuazione a tale obiettivo stato sottoscritto il 18 maggio 2006 dalla stessa Provincia di Bologna e dai Comuni un Protocollo in cui si condividono gli obiettivi enunciati dal Protocollo di Kyoto e in cui tali obiettivi sono applicati in riferimento al territorio provinciale Un ulteriore protocollo stato recentemente sottoscritto al fine di coinvolgere anche le imprese del territorio nella riduzione dei gas serra far loro conoscere nuove modalit
59. i promozioni o offerte dedicare spazi apposita nei vari canali di informazione informare e sensibilizzare i clienti ai temi della sostenibilit ambientale al rispetto dei diritti dei lavoratori e della sicurezza e della qualit ambientale Vedi anche S Ob1 G d OB3 RIDURRE I RISCHI E GARANTIRE LA SICUREZZA NELLA GESTIONE RIFIUTI AZIONE SPECIFICA L P a Garantire la corretta I rifiuti devono essere stoccati nel modo pi differenziato possibile cos da 1 gestione del deposito temporaneo dei rifiuti agevolarne il recupero I rifiuti non siano mescolati fra loro e in particolare sia rispettato il divieto di miscelazione di cui all art 9 del D Lgs n 22 97 I rifiuti siano depositati nel rispetto delle norme che disciplinano l imballaggio e l etichettatura dei rifiuti pericolosi I rifiuti pericolosi in deposito temporaneo siano raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento con cadenza almeno bimestrale indipendentemente dalle quantit in deposito ovvero in alternativa allorch la periodicit fosse superiore al bimestre ma inferiore all anno quando il quantitativo dei rifiuti abbia raggiunto i 10 mc I rifiuti non pericolosi in deposito temporaneo siano raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento con cadenza almeno trimestrale indipendentemente dalle quantit in deposito ovvero in alternativa allorch la periodicit fosse superiore al trimestre ma inferiore all anno quando
60. i che comportino processi produttivi a basso consumo di energia provenienti da processi di riciclaggio e riuso di elementi tecnici e provenienti da demolizioni selettive sottoprodotti e materiali residui prodotti in loco e a trasporto limitato attraverso il controllo delle distanze di approvvigionamento dei materiali rispetto al cantiere escludere i materiali che necessitano di trasporto aereo i cui sistemi di produzione siano certificati es ISO 14001 EDP certificazioni per la bioedilizia che hanno effettuato LCA emissioni controllate di radon In particolare escludere l utilizzo di materiali la cui atossicit non sufficientemente comprovata preferire materiali e componenti facilmente mantenibili di lunga durata facilmente riciclabili e con elevata protezione antincendio RUE PUA b Orientare la scelta dei materiali verso soluzioni che richiedono ridotta manutenzione RUE PUA CXXXIV OB2 RIDURRE IL CONSUMO DI MATERIA E LA PRODUZIONE DI RIFIUTI TENDENDO ALLA CHIUSURA DEL CICLO AZIONE SPECIFICA S L A L P a Ridurre recuperare e Gli inerti provenienti dal recupero e dalla lavorazione di materiale RUE A 2 riutilizzare il materiale risultante da demolizioni dovranno essere in possesso delle PUA inerte risultante da caratteristiche tecniche richieste dal capitolato speciale d appalto demolizioni o scarti di e potranno essere utilizzati per lavorazione
61. ia N HW CXIV SI SISTEMA SOCIO ECONOMICO OB1 GARANTIRE L INTEGRAZIONE CON IL TESSUTO URBANISTICO E IL CONTESTO SOCIO ECONOMICO ESISTENTI ASSICURARE L ACCESSIBILIT DA PARTE DI TUTTI CITTADINI E FAVORIRE L AGGREGAZIONE SOCIALE E LE PARI OPPORTUNIT AZIONE SPECIFICA S L A L P a Realizzare una integrazione e Evitare insediamenti isolati favorendo invece la PSC U 2 ricucitura riqualificazione connessione dell insediamento commerciale con il tessuto POC urbanistica relativa al contesto urbano esistente in cui si inserisce la struttura e Prevedere funzioni di servizio complementari e sinergiche di vendita a quella commerciale in modo da rafforzare la gamma di servizi all utente e al contempo favorire una fruizione diversificata dell area rispetto sia alla tipologia di utenti sia alla attrattivit in orari e giornate diversi e Realizzare aree verdi e spazi pubblici in continuit o RUE U 2 comunque ben collegati con quelli presenti e in relazione con PUA il contesto Valorizzarne la fruibilit attrezzandoli adeguatamente e assicurandone la manutenzione e la pulizia Vedi HP Ob2 P a e Realizzare una viabilit di accesso ciclo pedonale in collegamento con quella esistente Vedi anche TM Ob2 P b e Evitare di collocare grandi estensioni di parcheggi in superficie sulle strade principali Vedi anche TM Ob2 P c e HP Ob2 P a e Promuovere la condivisione dei parcheggi per le funzioni con momen
62. iamento solare attraverso le superfici vetrate In particolare dovranno essere evitate aperture zenitali non schermate Fare riferimento a Del Assemblea Legislativa ER 156 2008 allegato 3 Requisito 6 4 lett A Be C D Lgs 29 dicembre 2006 n 311 Allegato I comma 10 Normativa UNI 10375 UNI EN 14501 UNI EN 13363 Requisiti Volontari 6 1 e 6 2 Allegato B del Regolamento Edilizio Tipo dell Emilia Romagna RUE PUA e Le superfici vetrate devono essere dimensionate per garantire il necessario livello di illuminazione naturale vedi EN Ob3 P a La forma e la dimensione devono tenere conto dell orientamento solare al fine di sfruttare al meglio i guadagni termici solari nella stagione sottoriscaldata ed essere adeguatamente protette dal soleggiamento estivo in particolare obbligatorio l ombreggiamento anche per le prese di luce zenitali e Favorire la ventilazione naturale o ibrida dell edificio tenendo in considerazione le condizioni termoigrometriche dell aria immessa Sfruttare al meglio le condizioni ambientali esterne e le caratteristiche distributive dell edificio per ottimizzare la ventilazione naturale In particolare adottare strategie volte a realizzare il night cooling o free cooling ventilazione notturna Vedi D Lgs 311 2006 Allegato I comma 9 lettera c e Del Assemblea Legislativa ER 156 2008 allegato 3 Requisito 6 4 lett D Vedi anche EN Ob1 P e RUE PUA d Ottimizzare il rendimen
63. ibuiscono significativamente all abbattimento del rumore c cantieri di costruzione All interno del Capitolato speciale d appalto si dovr prescrivere RUE A 2 dovranno essere che PUA adeguatamente progettati sia come lay out sia come modalit gestionale e operativa al fine di limitare i disagi per gli addetti e la popolazione durante gli orari in cui consentito l utilizzo di macchinari rumorosi non dovr mai essere superato il valore limite Laeq 70 dB A con TM gt o a 10 minuti rilevato in facciata ad edifici con ambienti ad uso civile dovranno essere eventualmente previste barriere mobili in corrispondenza delle lavorazioni pi gravose a protezione dei ricettori impattati dovr essere adeguatamente studiata l accessibilit al cantiere e la viabilit utilizzabile dai mezzi pesanti dovranno essere utilizzati macchinari rispondenti alla normativa dotati di dispositivi per la riduzione delle emissioni acustiche CXXXVIII OB3 GARANTIRE UN BUON CLIMA ACUSTICO ALL INTERNO DEGLI EDIFICI CON PARTICOLARE ATTENZIONE AGLI AMBIENTI SENSIBILI PRESENTI SPAZI COMUNI UNIT CON PERMANENZA DI PERSONE AZIONE SPECIFICA S L A L P a Ridurre il rumore negli Adottare strategie per la riduzione della trasmissione del rumore RUE A 2 ambienti prodotto da impianti proveniente da impianti produttivi e tecnologici In particolare si PUA tecnologici da fonti di tipo raccoma
64. ica poich si collocano a valle di scelte strutturali localizzazione quantit vincoli ambientali etc gi assunte nei Piani Provinciali generali Ptcp di settore Piano del Commercio CI di cui le Linee Guida costituiscono un allegato e in altri atti di pianificazione e concertazione politica e territoriale in particolare Accordi Territoriali Le Linee Guida intendono rivolgersi non solo alla realizzazione di strutture ex novo ma anche al caso di ampliamenti di aree o edifici commerciali esistenti In particolare nel caso di ristrutturazioni dovr essere valutato e motivato caso per caso quali azioni di quelle proposte possono essere efficacemente applicate pi nello specifico relativamente al tema energia dovr comunque essere perseguita una riduzione dei consumi energetici pari almeno al 20 rispetto ai consumi precedenti in linea con quanto stabilito negli accordi internazionali sui cambiamenti climatici Le Linee Guida non si collocano solo nell ambito del processo progettuale ma si rivolgono anche alla fase gestionale L attenzione alla gestione infatti fondamentale ai fini della sostenibilit complessiva dell intervento Ad esempio una corretta gestione decisiva al fine di conseguire una riduzione dei consumi energetici Peraltro alcune scelte progettuali indicate aspirano a qualificare la futura gestione dell insediamento progettazione della segnaletica piano della sicurezza sistemi impiantistici centr
65. ica della falda sotterranea e la qualit ambientale del reticolo idrografico superficiale Ob2 Ridurre i consumi anche differenziando gli approvvigionamenti in AQ ACQUA funzione degli usi attraverso l adozione di sistemi per il riutilizzo dell acqua meteorica o di reflui recuperabili Ob3 Ridurre lo scarico delle acque reflue attraverso un sistema di smaltimento a reti separate e garantire un sistema di depurazione dei reflui che riduca l impatto ambientale dei processi depurativi tradizionali HP HABITAT E PAESAGGIO CVIII La realizzazione di un area commerciale determina importanti effetti dal punto di vista naturalistico e paesaggistico Gli obiettivi da perseguire nella realizzazione di un Area Commerciale Ecologicamente Attrezzata sono essenzialmente quelli di assicurare l armonizzazione dell intervento con gli elementi del paesaggio naturali ed antropici in cui lo stesso si inserisce e garantire la qualit degli spazi aperti aree verdi strade parcheggi e aree di pertinenza dei lotti e dell edificato AI fine di garantire l armonizzazione dell intervento con gli elementi del paesaggio naturali ed antropici in cui si inserisce occorre predisporre un progetto urbanistico paesaggistico che partendo dalle preesistenze da valorizzare e o riutilizzare individui le principali scelte di assetto delle futura area tali da minimizzare le interferenze e valorizzare le preesistenze In fase di progettazio
66. ica della frazione organica In accordo con riutilizzabili l amministrazione e con le aziende di gestione dei rifiuti potrebbero essere indicate sulla busta stessa le modalit tempistiche di raccolta nonch la tipologia di materiale che pu essere indicato a tale raccolta cestelli asportabilie riutilizzabili preferibilmente in materiale riciclabile Prevedendo la possibilit per il cliente di acquistare presso il punto vendita tali contenitori di diverse dimensioni e abbinandoli a sistemi elettronici di pagamento possibile consentire al cliente di terminare la spesa senza dover vuotare e riempire nuovamente il cestello Accompagnare l azione a campagne informative e di comunicazione c Vendere e promuovere Vendere e promuovere l acquisto di 2 l acquisto di prodotti a basso prodotti ad es detersivi concentrati contenuto di imballaggi o con bevande con vuoto a rendere imballaggi di tipo riutilizzabile prodotti con imballaggi monomateriale o multifunzionale prodotti con imballaggi che utilizzano materiali riciclati prodotti con imballaggi che minimizzano la quantit di materia utilizzata prodotti con imballaggi che migliorano le operazioni di immagazzinamento ed esposizione ottimizzano carichi sui pallet e sui mezzi di trasporto e perfezionano il rapporto tra imballaggio primario secondario e terziario d In particolare ma non Allestire un area dedicata all interno del punto vendita attrezzata con dispe
67. ifficolt in termini di qualit dei servizi e qualit ambientale Per questa ragione occorre intervenire con grande cura e forza avviando un concreto processo per un loro progressivo miglioramento ci senza dubbio pu essere fatto anche sfruttando le opportunit offerte dalla contemporanea realizzazione di nuovi ampliamenti ma non solo AI fine di realizzare un programma di progressivo miglioramento e riqualificazione delle aree esistenti condizione necessaria il consenso e la collaborazione dei soggetti privati insediati nell area Si tratta comunque di programmi di interventi di natura complessa finalizzati al raggiungimento di obiettivi di prevenzione integrata dell inquinamento e di prestazioni ambientali di qualit ma nel caso di aree di nuova concezione si richiede la presenza di caratteristiche di elevata qualit ambientale e tecnologica a partire dalla previsione nello strumento di pianificazione mentre la riqualificazione di aree esistenti programmata a partire da infrastrutture e tecnologie d area non necessariamente adeguate e perci gli interventi di riqualificazione di riconversione tecnologica e di riprogettazione organizzativa e gestionale punteranno al raggiungimento degli obiettivi di qualit per fasi progressive In particolare dovr essere valutato e motivato caso per caso quali azioni di quelle proposte per la progettazione possano essere tecnicamente ed economicamente ritenute fattibili ed eventualmente pro
68. ili g Introdurre all interno della Prevedere la collazione di opportuni contenitori da dislocarsi sia all interno del 1 struttura commerciale della punto vendita che all esterno della struttura ingresso area parcheggi raccolta differenziata delle Articolare e organizzare il servizio in maniera coordinata e in sinergia con il principali frazioni sistema esistente sul territorio comunale frazioni modalit e frequenza di merceologiche rivolta agli raccolta tipologia di contenitori e sacchi adottati multimateriali La raccolta utenti in particolare per di ulteriori frazioni es pile esauste toner RAEE pile esauste farmaci quanto riguarda gli scaduti potr essere attuata attraverso la collocazione di opportuni imballaggi anche ai fini contenitori e il recupero da parte di operatori del settore dell alleggerimento della spesa h Minimizzare la pubblicit 1 anonima in cassetta posta CLI AZIONE SPECIFICA L P i Incrementare la diffusione Dovranno essere prese in considerazioni varie soluzioni ad esempio 2 di prodotti sostenibili contenere i prezzi dei prodotti sostenibili ecologici ecolabel biologici ampliare l offerta di prodotti sostenibili energeticamente efficienti implementare strategie di marketing per la promozione di prodotti sostenibili es segnalare in modo adeguato tali prodotti assegnare punti spesa in pi prevedere particolari scont
69. innovabili per l approvvigionamento energetico e massimizzare l utilizzo di fonti rinnovabili Ob3 Ottimizzare le prestazioni dei sistemi di illuminazione naturale e artificiale negli ambienti interni ai fini del risparmio energetico e del comfort visivo Ob4 Perseguire il risparmio energetico e il contenimento dell inquinamento luminoso negli ambienti esterni pubblici e privati OB1 RIDURRE CONSUMI DI ENERGIA PRIMARIA PER RISCALDAMENTO E O RAFFRESCAMENTO E GARANTIRE IL COMFORT AZIONE SPECIFICA S L A L P a Applicare il D Lgs 29 Ai sensi del D Lgs 29 dicembre 2006 n 311 solo gli RUE A 1 dicembre 2006 n 311 e la Del ampliamenti con un volume gt al 20 dell edificio stesso sono PUA dell Assemblea Legislativa ER assimilabili ad una nuova costruzione e pertanto assoggettati 156 2008 integralmente ma interamente al decreto limitata al solo ampliamento Ai sensi della Del dell Assemblea Legislativa ER 156 2008 art dell edificio anche in caso di 3 1 b richiesta una applicazione integrale ma limitata al solo ampliamenti in volume ampliamento dell edificio nel caso che il volume a temperatura superiori al 10 e comunque controllata della nuova porzione di edificio risulti superiore al in tutti i casi in cui 20 di quello dell edificio esistente e comunque in tutti i casi in l ampliamento risulti superiore cui l ampliamento sia superiore agli 80 metri quadrati agli 80mq L obiettivo
70. ione del perseguimento della qualit sociale oltre ad essere un orientamento strategico pu essere sviluppata attraverso sistematiche azioni operative quali quelle sinteticamente evidenziate di seguito nella scheda Esiste inoltre una forte relazione tra nuova competitivit e sostenibilit oltre ad essere mere operazioni di marketing le iniziative di promozione della qualit ambientale e sociale conseguono infatti efficaci miglioramenti dell azione dei sistemi economici locali Da valide puntuali e innovative azioni di qualificazione economica derivano sistemi e modelli di sviluppo pi avanzati pi sostenibili e pi equi Altro tema di rilievo quello delle pari opportunit in senso molto ampio da un lato le pari opportunit di genere che si focalizzano sui rapporti contrattuali tra azienda e dipendenti con particolare attenzione all aspetto della conciliazione dei tempi di cura e di lavoro dall altra le pari opportunit rispetto alle condizioni di qualit e sicurezza sia dei lavoratori che dei clienti volte a migliorare le modalit e le possibilit di fruizione degli spazi e dei servizi a disposizione riducendo le barriere architettoniche agevolando la presenza di bambini supportando con azioni concrete categorie disagiate Questa accezione ampia del tema si riflette anche nella presentazione indicativa e non esaustiva di alcuni possibili interventi di miglioramento rif TEMA OBIETTIVI SISTEMA Ob1 Garantir
71. istemi di gestione delle acque meteoriche di dilavamento loro recapiti finali e possibilit di riutilizzo b Favorire la riqualificazione Effettuare un analisi approfondita degli elementi del reticolo POC U 1 paesaggistico ecologica dei idrografico presenti nell area al fine di evidenziare le criticit e PUA sistemi idrici presenti le eventuali potenzialit esistenti sia dal punto di vista Vedi AQ Ob1 P d idraulico che qualitativo Vedi AQ Ob1 P a Evitare il tombamento dei corpi idrici esistenti prevedendo invece la presenza di una vegetazione che ne migliori la capacit e l efficienza autodepurativa Ai lati dei corpi idrici realizzare sezioni di terreno POC U 2 densamente vegetate con la funzione di fasce tampone o PUA fasce filtro CXX AZIONE SPECIFICA S L A L P c Garantire la massima Garantire una superficie permeabile non inferiore al 60 della POC U 1 permeabilit superficiale Superficie Utile Su PUA possibile compatibilmente con AI fine di certificare il soddisfacimento dell azione si propone di POC U 2 le caratteristiche di vulnerabilit utilizzare il metodo basato sull indice R I E Riduzione PUA degli acquiferi presenti Impatto Edilizio richiedendo che questo sia inferiore a 1 5 nell area facendo riferimento vedi approfondimento in coda alla scheda alla zonizzazione presente nel Ptcp allo scopo di mantenere una funzione di ric
72. it l efficienza e il valore economico dell edificio Con tale strumento si intende pertanto programmare la manutenzione ordinaria e straordinaria degli elementi tecnici contemplati nella progettazione tecnologica dell edificio nonch dei piani di esercizio degli impianti tecnici cio servizi tecnologici previsti Tale documento si dovrebbe pertanto comporre di per approfondimenti si vedano le indicazioni della Norma UNI 10874 2000 e manuale d uso indirizzato agli utenti finali e manuale di manutenzione indirizzato agli operatori tecnici e programma di manutenzione indicante un sistema di controlli e di interventi da eseguire a scadenze temporali prefissate Tab 5 Legenda L A LIVELLO DI ATTUAZIONE U Pianificazione urbanistica strutturale operativa e attuativa scelte localizzative lay out infrastrutture comuni A Architettonico Edilizio spazi e dotazioni impiantistiche degli ambienti privati interni ed esterni S STRUMENTO DI CONTROLLO E INDIRIZZO PSC Piano Strutturale comunale POC Piano Operativo Comunale RUE Regolamento Urbanistico ed Edilizio PUA Piano Urbanistico Attuativo Valsat Valutazione di sostenibilit ambientale e territoriale Scat Studio di compatibilit ambientale e territoriale ex art 40 1 20 2000 SIA Studio di impatto ambientale c Convenzione urbanistica A Autorizzazione commerciale L P LIVELLO DI PRIORITA azioni obbligatorie priorit elevata priorit med
73. lative a igroscopicit e permeabilit Legislativa ER 156 2008 al vapore allegato 3 Requisito 6 3 e Per quanto invece riguarda la condensa interstiziale disposizione corretta degli strati costituenti l involucro opaco adozione di barriera al vapore adeguato rinnovo d aria Come richiesto dalla Del Assemblea Legislativa ER 156 2008 non si devono realizzare condensazioni superficiali e devono essere limitate le condensazioni interstiziali delle pareti opache alla quantit rievaporabile h Contenere le dispersioni Prevedere soluzioni tecniche specifiche per la riduzione di RUE A 2 termiche per ricambi d aria dispersione per aerazione dagli ingressi ad es barriere d aria PUA non necessari evitando i Nota n strutture dedicate ad attivit commerciali ricambi d aria ricambi d aria non indesiderati si hanno nelle zone di accesso al pubblico e indispensabili al soprattutto nei magazzini per attivit di carico scarico merci mantenimento delle condizioni di salubrit dei locali i Contenere il fenomeno di Adottare strategie per ridurre l effetto isola di calore e soluzioni RUE A 2 isola di calore e il carico tecnologiche specifiche per le coperture per contenere i flussi PUA termico estivo sulla termici estivi verso gli ambienti interni A titolo esemplificativo si copertura dovuto alla consiglia di realizzare radiazione solare Per le sistemazioni esterne un progetto del verde mirato all ombreggiamento dei p
74. le al 60 Dove possibile installare o integrare regolatori del flusso luminoso b Redigere un regolamento Per arrivare alla definizione di un regolamento interno di illuminazione 2 interno di illuminazione che definisca i carichi elettrici massimi a scopo di illuminazione in particolare per gli spazi di vendita i carichi termici massimi dissipati in ambiente da apparecchi illuminanti e apparecchiature elettriche necessario innanzitutto analizzare le necessit di illuminazione rispetto alle destinazioni d uso e alle superfici di riferimento e le caratteristiche tecniche degli elementi illuminanti Si possono quindi definire i valori massimi di consumo specifico da riferirsi alle singole superfici di vendita anche in relazione ai relativi carichi termici massimi dissipati in ambiente E opportuno accompagnare tale strumento con informazioni relative agli obiettivi di risparmio da ottenere e alle possibilit tecniche di illuminazione alternative comunicate con chiarezza e semplicit a tutti gli operatori responsabili di una zona vendita Allo scopo di diminuire i consumi per illuminazione opportuno adottare dispositivi che permettano di controllare razionalizzare i consumi di energia elettrica per illuminazione Vedi anche EN Ob3 P d Tale azione dovrebbe inoltre essere accompagnata dalla realizzazione di un archivio informatico dei consumi vedi EN ObU G b CXLVIII OB4 PERSEGUIRE
75. liminare della gestione finalizzata ad individuare macro problemi e soluzioni in modo tale da condizionare positivamente le scelte progettuali in particolare occorre favorire un confronto fra il gruppo di progettazione e chi gestir la struttura 1 Ai sensi di quanto stabilito nel Documento Preliminare del Piano Provinciale del Commercio approvato con Delibera di Giunta n 159 del 17 04 2007 CIII Temi e obiettivi Le Linee Guida Acea seguendo il modello tracciato dal lavoro sull Apea si sostanziano in schede tematiche organizzate in temi o componenti ambientali acqua habitat e paesaggio energia rifiuti a cui si aggiunge anche un tema denominato trasporti e mobilit e uno sistema socio economico Obiettivi vedi tab 4 di carattere generale e strategico calibrati sulla specifica realt bolognese dove a monte sono gi state effettuate importanti scelte sulla localizzazione e la qualificazione degli insediamenti commerciali in sede di redazione del nuovo piano provinciale azioni operative volte raggiungimento dell obiettivo di riferimento Ad ogni azione inoltre associata una specifica descrizione tecnico qualitativa laddove possibile anche quantitativa della modalit in cui l azione deve essere attuata Le Linee Guida Acea fanno particolare riferimento ai criteri e obiettivi di sostenibilit elaborati a livello europeo nazionale e regionale gi presi a riferimento nelle Valsat
76. lizzative EN ENERGIA Un approccio sostenibile per le strutture commerciali non pu prescindere da una profonda riflessione sulla gestione dell energia finale utilizzata per far funzionare un organismo complesso CIX come un punto vendita Si tratta infatti di edifici che hanno un comportamento del tutto particolare in quanto il comfort degli spazi interni anch esso un fattore di marketing l illuminazione artificiale spesso altamente sofisticata gli squilibri termici sono difficili da evitare La progettazione architettonica dell involucro non sempre importante quanto l allestimento degli interni e di conseguenza alcune mancate scelte determinano un comportamento termofisico dell edificio che necessita di una grande quantit di energia L energia inoltre necessaria anche allo svolgimento di alcune attivit interne in particolare per alimentare celle frigorifere e forni produrre acqua calda azionare sistemi di movimentazione permettere il funzionamento di macchine e attrezzature Per impostare quindi una politica ambientale che riduca la quantit di risorse utilizzate e le emissioni climalteranti necessario studiare e analizzare il comportamento non solo dell edificio ma di tutto il sistema edificio impianto attivit al fine di individuare gli interventi pi idonei spesso con notevoli vantaggi anche economici e di comfort Nella prima parte della scheda sono elencate le azioni necessarie alla
77. lla rete ciclabile intorno al punto vendita etc attribuire punti spesa in pi ai clienti che si recano al punto di vendita a piedi in bici con i mezzi pubblici o condividendo la propria auto con altri organizzare un parco mezzi dell Acea veicoli ecologici per le consegne a domicilio e il car sharing o per altre forme di utilizzo collettivo biciclette elettriche etc fornire servizio di consegna a casa della spesa con mezzi a ridotto impatto ambientale Fondamentale per la riuscita degli interventi la divulgazione degli stessi e in particolare la comunicazione dei benefici determinati dagli interventi per i singoli e per la collettivit CXLIII AZIONE SPECIFICA L P c Eseguire coordinato con Effettuare una mappatura dei flussi merci e dell organizzazione logistica 1 gli esercizi commerciali delle imprese presenti uno studio delle Verificare la necessit e tipologia di infrastrutture logistiche comuni e o di modalit di trasporto delle servizi logistici merci e redigere sulla base Diffondere le best practice e i risultati ottenuti nelle esperienze di successo dell analisi effettuata un In funzione delle condizioni e delle problematiche riscontrate nel singolo ambito 1 piano della logistica comune saranno attuate azioni specifiche e mirate Tale piano dovr essere monitorato e rinnovato periodicamente Dovranno essere prese in considerazioni varie soluzioni
78. lta differenziata gestione di particolari frazioni quali apparecchiature elettroniche Particolare attenzione posta al tema degli imballaggi Azioni di grande utilit al fine di raggiungere gli obbiettivi posti potrebbero essere l istituzione di un Waste Manager d Acea e la redazione di un Piano di Gestione Rifiuti d Acea rif TEMA OBIETTIVI Ob1 Garantire la qualit ambientale e la salubrit dei materiali da costruzione utilizzati MR lia Ob2 Ridurre il consumo di materia e la produzione di rifiuti tendendo alla chiusura del ciclo Ob3 Ridurre i rischi e garantire la sicurezza nella gestione rifiuti CXI RU RUMORE Il rumore rappresenta una delle forme di inquinamento pi critiche per gli abitanti troppo spesso trascurato nella progettazione urbana Le aree commerciali ecologicamente attrezzate dovranno arrivare a garantire un buon clima acustico sia esternamente all area sorgenti interne esterne ricettori esterni sia all interno dell area stessa sorgenti interne ricettori interni sia all interno degli stessi edifici con particolare attenzione agli ambienti sensibili presenti Per buon clima acustico nello specifico si intende Ill classe per le residenze interne ed esterne all area IV classe per aree spazi unit con permanenza per motivi di lavoro e non uffici mense bar etc interni ed esterni all area 3dB A in meno rispetto
79. mente il monitoraggio dei livelli acustici b Le operazioni di consegna Qualora la struttura commerciale sia in prossimit di aree urbane non 2 merci e carico scarico non consentire operazioni consegna scarico trattamento o rimozione rifiuti fra le devono disturbare le zone e 10 di sera e le 7 del mattino a meno che si dimostri un efficace riduzione dei funzioni adiacenti rumori sino ad un livello di 45 db rilevati sulla linea delle propriet adiacenti c Ridurre il traffico veicolare Ridurre la domanda di mobilit privata 2 attratto Vedi TM Ob1 G Organizzare la logistica OB2 RIDURRE L IMPATTO ACUSTICO GENERATO DALL AREA COMMERCIALE AZIONE SPECIFICA L P a Adottare strumenti 2 amministrativi di pianificazione e controllo dell impatto acustico che privilegino misure di mitigazione alla fonte OB3 GARANTIRE UN BUON CLIMA ACUSTICO INTERNO AGLI AMBIENTI ABITATIVI AZIONE SPECIFICA L P a Promuovere ed incentivare Promuovere strategie per la riduzione della trasmissione del rumore 1 azioni per ridurre il rumore proveniente da impianti tecnologici In particolare si raccomanda negli ambienti prodotto da la scelta di componenti silenziosi o comunque debitamente silenziati impianti produttivi e realizzare un idonea e periodica manutenzione delle macchine attraverso tecnologici da fonti di tipo una corretta lubrificazione la tempestiva sostituzione dei componenti usurati continuo e discontinuo il serraggio dei vari
80. munque SUPERIORE POLI FUNZIONALI quando St gt 5 ettari A alimentare Na non alimentare Tab 3 Il ciclo di vita di una struttura commerciale dalla progettazione alla realizzazione gestione e dismissione o riconversione con evidenziati i momenti di verifica da parte di un Ente pubblico Le linee guida Acea sono utilizzabili dai diversi attori del processo decisionale fin dalle prime fasi di procettazione e in tutto il ciclo di vita della struttura commerciale Momenti di verifica Ente Pubblico e PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE PTCP Approvazione Piano SCALA A 7 rovazione Piano tenne PIANO DEL COMMERCIO pp az ACCORDO TERRITORIALE Sottoscrizione accordo w e PROGRAMMAZIONE SCALA Fattibilit N INSEDIATIVA Metaprogetto E e PIANO PARTICOLAREGGIATO Approvazione Piano g e PROGETTO EDILIZIO Preliminare SCALA Definitivo Esecutivo Permesso di costruire EDILIZIA FIBRA o Progetto operativo o Progetto sicurezza o Manuale d uso e manutenzione J REALIZZAZIONE COSTRUZIONE Tx e COLLAUDO Agibilit e APPROVVIGIONAMENTO Uso GESTIONE e MANUTENZIONE ORDINARIA Dichiarazione MANUTENZIONE STRAORDINARIA di inizio attivit e RISTRUTTURAZIONE l e DISMISSIONE Permesso di costruire FINE VITA e RICONVERSIONE occorre riportare tali documenti in fase di verifica richiedendo in sede di permesso di costruire una progettazione pre
81. nda continuo e discontinuo confinamento delle fonti di rumore e adeguata collocazione degli impianti rispetto alle unit funzionali adeguato isolamento acustico delle sorgenti di rumore e contenimento della riverberazione sonora Cercare di raggiungere come obiettivo di qualit dell ambiente lavorativo quello di non dovere utilizzare dispositivi di protezione individuale cuffie tappi etc se non nei locali nei quali l utilizzo di macchinari particolarmente rumorosi li rendano necessari b Realizzare strutture edilizie Adottare strategie volte alla riduzione della trasmissione del RUE A 2 adibite ad usi civili uffici bar rumore nelle strutture edilizie ad esempio PUA mensa tali da garantire adottare tecnologie di involucro opaco e trasparente e di valori elevati di potere partizioni interne ad elevato potere fonoisolante fonoisolante Per tali strutture adottare strategie volte a ridurre i ponti acustici infatti il problema la adottare accorgimenti particolari in presenza di vibrazioni a protezione dell ambiente bassa e bassissima frequenza suscettibili di essere interno rispetto al rumore trasmesse dalle strutture edilizie proveniente dall esterno c Controllare il tempo di RUE A 2 riverberazione negli spazi di PUA vendita e negli spazi di distribuzione con presenza di persone CXXXIX SCHEDE DI GESTIONE Il presente capitolo sposta l attenzione dal tema della progettazi
82. ne occorrer quindi prendere in considerazione varie soluzioni urbanistiche ed architettoniche in funzione della percezione che si ha dall esterno ma anche immaginando l area al suo interno allo scopo di garantire una qualit paesaggistica complessiva In sede di progetto occorrer inoltre valutare non solo le eventuali interruzioni che l insediamento commerciale determiner sulla rete ecologica esistente ma anche i possibili nuovi corridoi ecologici che possono essere realizzati all intorno o addirittura all interno dell insediamento stesso Rispetto alla finalit di rendere gli spazi dell insediamento commerciale vivibili e gradevoli per le persone che usufruiscono o lavorano all interno dell area o per chi risiede nelle vicinanze emerge la necessit di una progettazione molto accurata non solo delle caratteristiche architettoniche degli edifici altezze volumetrie materiali di rivestimento presenza di condotte e apparecchiature allineamenti e disposizione ma anche della struttura e delle caratteristiche degli spazi aperti aree verdi strade parcheggi spazi di sosta aree pertinenziali schermature ecc che in termini ancora generali dovrebbero puntare ad una maggiore presenza e diffusione del verde Tutto ci significa valorizzare il territorio in tutte le sue componenti attraverso politiche e processi integrati sviluppando una progettazione multidisciplinare e multisettoriale La scelta delle essenze vegetali e in partic
83. ni unit RU RUMORE con permanenza di persone Ob2 Ridurre l impatto acustico generato dall area commerciale Ob3 Garantire un buon clima acustico interno agli ambienti abitativi CXII SCHEDE DI PROGETTAZIONE Le schede per la progettazione sviluppano un elenco di azioni utili al concreto perseguimento degli Obiettivi Acea Tali azioni dovranno essere tradotte in un disegno ed una conformazione urbanistica con determinate caratteristiche con specifiche dotazioni territoriali e ambientali fra cui appositi impianti e reti infrastrutturali e dovranno essere declinate in efficaci norme urbanistiche ed edilizie Diverse tuttavia sono le azioni da applicarsi a aree di nuovo impianto interventi su terreni precedentemente non urbanizzati aree esistenti gi realizzate e con esercizi commerciali insediati Alle prime si chiede di essere da subito Area Commerciale Ecologicamente Attrezzata attraverso un disegno sostenibile degli stessi insediamenti progettazione di lay out infrastrutture servizi e edifici in un ottica di sostenibilit e chiusura dei cicli naturali Lo stesso si chiede alle seconde per quanto possibile vincoli determinati da scelte precedenti Il tema della riqualificazione degli esercizi esistenti cruciale questi rappresentano un patrimonio vasto e prezioso per la nostra economia e per la nostra societ ma al tempo stesso presentano frequentemente elementi di fragilit e d
84. ni di Azione Piano di azione ambientale per uno sviluppo sostenibile Regione Emilia Romagna Assessorato Agricoltura Ambiente Sviluppo Sostenibile Direzione Generale Ambiente Difesa del suolo e della costa Programma Triennale Regionale Tutela Ambientale 2001 2003 L R 3 99 CIV Tab 4 Elenco Temi e Obiettivi Acea ri TEMA rif OBIETTIVI Garantire l integrazione con il tessuto urbanistico e il contesto socio economico SI Sole Ob1 esistente assicurare l accessibilit da parte di tutti i cittadini e favorire l aggregazione sociale e le pari opportunit Garantire l efficienza della rete stradale interessata dai flussi generati e attratti Ob1 ottimizzare l accessibilit viabilistica all area e favorire una mobilit sostenibile TRASPORTI e delle persone e delle merci MOBILITA Massimizzare la sicurezza stradale e ottimizzare la circolazione internamente Ob2 all area mediante un adeguata configurazione delle aree di sosta della rete viaria e ciclo pedonale e una opportuna regolamentazione del traffico Garantire la sicurezza idrogeologica dell area ridurre le portate di deflusso e Ob1 contribuire alla ricarica della falda sotterranea e la qualit ambientale del reticolo idrografico superficiale AQ ACQUA Ridurre i consumi anche differenziando gli approvvigionamenti in funzione degli sisi Ob2 usi attraverso l adozione di sistemi per il riutilizzo d
85. nsabili significa comportarsi in modo etico sia 2 finalizzati a promuovere e internamente nell ambito della gestione delle risorse umane della salute e realizzare azioni di sicurezza sul lavoro dell organizzazione aziendale della gestione delle risorse Responsabilit Sociale naturali e degli effetti sull ambiente che esternamente nelle relazioni con la d Impresa comunit locali i partner economici i fornitori i clienti i consumatori nel rispetto dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva A tal fine possono ad esempio essere adottati i seguenti strumenti Bilancio sociale strumento di certificazione etica per il controllo delle politiche d impresa volto a dare visibilit alle domande e alla necessit di informazione e trasparenza dell utenza Codice Etico rappresenta una sorta di carta costituzionale dell impresa in cui sono enunciati i diritti e i doveri morali che definiscono quelle responsabilit etico sociali che ogni partecipante dell organizzazione dovrebbe osservare Standardcertificativi Social Accountability 8000 SA8000 schema di riferimento riconosciuto in ambito internazionale avente valore certificativi dei valori di eticit sostenuti da un organizzazione f Promuovere la Promuovere iniziative culturali e di spettacolo come ad esempio mostre 2 realizzazione di momenti e spettacoli eventi culturali e musicali da svolgere all interno dell area spazi di aggregazione commerciale da realizz
86. nser 1 solo negli esercizi alimentari bilance pesatrici sacchetti preferibilmente compostabili per l imbustamento dei vendere e promuovere prodotti e contenitori riutilizzabili l acquisto di prodotti sfusi Le frazioni per cui possibile introdurre tale tipo di distribuzione sono detersivi mediante dispenser o bilance liquidi e in polvere prodotti igiene casa prodotti igiene persona cereali self service caramelle pasta riso legumi spezie frutta secca caff in grani cibo per animali latte acqua minerale bibite Accompagnare l azione a campagne informative e di comunicazione limitazione dell offerta di prodotti preconfezionati frutta e verdura in particolare riduzione dell assortimento di confezioni uniporzione In una fase iniziale potrebbe essere stimolato l utilizzo da parte degli utenti attraverso incentivi quali offerte speciali o punti spesa in pi e Negli esercizi alimentario Sostituire vaschette e contenitori per alimenti in materiale plastico 2 di ristoro utilizzare polistirolo alluminio con vaschette in materiale biodegradabile es mater bi contenitori per alimenti in PLA materiale biodegradabile Sostituire lo stovigliame usa e getta con stovigliame riutilizzabile o quanto meno biodegradabile f Negli esercizi alimentari Utilizzare preferibilmente cassette con sponde abbattibili per agevolare la 1 sostituire le cassette per logistica l ortofrutta monouso con cassette riutilizzab
87. nti 2 livelli di intervento a Progettazione del nuovo In questa sezione si inteso indirizzare la fase costruttiva degli stabili dell Acea verso l uso di materiali e tecniche a basso impatto ambientale Particolare attenzione stata rivolta alla gestione del cantiere ed all utilizzo di materiali ad elevata riciclabilit e provenienti da impianti di recupero di rifiuti inerti Nella scelta dei materiali da costruzione tuttavia necessario tenere in debito conto le ricadute che hanno sulle prestazioni complessive dell edificio in termini sia di contenimento dei consumi energetici che di comfort microclimatico acustico Un altro punto su cui si ritenuto di dover agire stata la corretta progettazione fin da subito delle aree destinate al deposito temporaneo dei rifiuti delle diverse strutture commerciali b Azioni gestionali Ci che veramente pu incidere per quanto riguarda l effettiva riduzione delle quantit e della pericolosit dei rifiuti nonch la possibilit di poterli recuperare sono le azioni gestionali che i singoli soggetti possono mettere in atto Di seguito sono elencate alcuni esempi di possibili interventi ed iniziative mirati al miglioramento del sistema di gestione dei rifiuti con particolare riferimento a e prevenzione nella produzione dei rifiuti che deve costituire l obiettivo centrale nelle strategie di gestione e gestione complessiva dei rifiuti all interno dei punti vendita racco
88. o di punti rifornimento di carburanti ecologici POC PUA OB2 MASSIMIZZARE LA SICUREZZA STRADALE E OTTIMIZZARE LA CIRCOLAZIONE INTERNAMENTE ALL AREA MEDIANTE UN ADEGUATA CONFIGURAZIONE DELLE AREE DI SOSTA DELLA RETE VIARIA E CICLO PEDONALE E UN OPPORTUNA REGOLAMENTAZIONE DEL TRAFFICO AZIONE SPECIFICA L A L P a Progettare un adeguata rete viaria interna all area Strutturare la viabilit interna in circuiti ad anello evitando strade a fondo cieco Diversificare per quanto possibile il flusso delle merci da quello delle persone Predisporre sezioni e geometrie che non favoriscano velocit elevate Vedi anche RU Ob1 P a Lungo le vie di accesso dei mezzi di soccorso evitare dossi artificiali o altre misure che ne ostacolino l accessibilit Realizzare percorsi ciclo pedonali continui e sicuri come specificato in TM Ob1 P c in particolare all interno dei parcheggi PUA CXVIII AZIONE SPECIFICA S L A L P b Prevedere pi ingressi per i Tutti gli ingressi devono avere caratterizzazione architettonica PUA U 2 clienti chiaramente essere chiaramente visibili e offrire protezione dalle intemperie RUE riconoscibili e tali da Vedi anche_TM Ob2 P a e HP Ob2 P a contenere le distanze da percorre a piedi per accedere ai vari esercizi commerciali Vedi anche Sl Ob1 b c Realizzare parcheggi tali da Organizzare i parcheggi separ
89. o e il contenimento dell inquinamento luminoso negli ambienti esterni pubblici e privati OB U UNITARIO AZIONE SPECIFICA L P a Istituire una figura L Energy Manager deve 2 apposita Energy sensibilizzare le insegne commerciali al tema della gestione energetica Manager che analizzare i consumi energetici d area 1 definisce e valuta monitorare i consumi le strategie di attuare le strategie di risparmio energetico definite nel programma poliennale di intervento intervento 2 definisce una valutare le possibili sinergie tra le diverse insegne commerciali presenti come ad programmazione esempio il recupero di calore etc poliennale degli valutare con le insegne gli ambiti ove possibile attuare un risparmio energetico investimenti anche in termini di revisione e miglioramento dei processi produttivi 3 stabilisce un piano formare e sensibilizzare gli addetti all adozione di buone pratiche per il risparmio di incentivi e energetico finanziamenti comunicare gli obiettivi e diffondere i risultati raggiunti alle comunit locali rivolti ai comportamenti virtuosi b Costruire un L archivio deve essere gestito con un sistema di telecontrollo o con monitoraggi 2 archivio informatico periodici dei consumi elettrici e termici OB1 RIDURRE I CONSUMI DI ENERGIA PRIMARIA PER RISCALDAMENTO E O RAFFRESCAMENTO E GARANTIRE IL COMFORT TERMOIGROMETRICO NEGLI AMBIENTI INTERNI AZIONE SPECIFICA
90. o soluzioni ad esempio verifica e controllo del livello di attuazione delle disposizioni previste dalle diverse normative di filiera oli usati apparecchiature elettriche e elettroniche ecc la messa in atto di un sistema organizzativo che individui le possibilit di avvio di filiere di recupero sia in loco che nel territorio predisporre un servizio di raccolta differenziata collettivo concertare con l Ente locale competente l introduzione di una modulazione della tariffa in funzione delle prestazioni raggiunte di raccolta differenziata o di riciclo riutilizzo dei rifiuti avviare azioni di formazione e informazione sulle possibilit tecniche e gestionali di riduzione della produzione di rifiuti alla fonte con la modifica dei sistemi di gestione degli approvvigionamenti Tale piano dovr essere monitorato annualmente e rinnovato periodicamente CL AZIONE SPECIFICA L P b Contenere l utilizzo di Introdurre ad esempio l utilizzo di 1 borse per la spesa in borse riutilizzabili che potrebbero essere venduti a prezzo contenuto o di polietilene attraverso costo Potrebbe inoltre esserne incentivato l utilizzo il riconoscimento di punti l introduzione di borse premio per ogni spesa effettuata utilizzando stopper riutilizzabili riutilizzabili biodegradabilio biodegradabili da promuovere in particolare nei contesti in cui effettuata di cestelli asportabili e la raccolta domest
91. ogramma dovr mirare a conseguire gli obiettivi indicati nelle linee guida Nelle schede seguenti sono state individuate azioni di carattere gestionale utili a tale scopo Risulta di notevole importanza l individuazione di una figura preposta alla gestione della struttura commerciale soggetto che gi oggi esiste se pur in varie e diverse forme ma che nelle Acea assume un ruolo fondamentale per la realizzazione di concrete politiche ambientali E opportuno che tale figura abbia un ruolo e un autorit ben definita cos da assicurare il funzionamento del processo di miglioramento continuo e il raggiungimento degli obiettivi posti Tab 6 Legenda L P LIVELLO DI PRIORITA priorit molto elevata 2 priorit elevata 3 priorit media pera I CXL SI SISTEMA SOCIO ECONOMICO OBIETTIVI OB1 GARANTIRE L INTEGRAZIONE CON IL TESSUTO URBANISTICO E IL CONTESTO SOCIO ECONOMICO ESISTENTI ASSICURARE L ACCESSIBILIT DA PARTE DI TUTTI CITTADINI E FAVORIRE L AGGREGAZIONE SOCIALE E LE PARI OPPORTUNIT OB1 GARANTIRE L INTEGRAZIONE CON IL TESSUTO URBANISTICO E IL CONTESTO SOCIO ECONOMICO ESISTENTI ASSICURARE L ACCESSIBILIT DA PARTE DI TUTTI CITTADINI E FAVORIRE L AGGREGAZIONE SOCIALE E LE PARI OPPORTUNIT AZIONE SPECIFICA L P a Realizzare una struttura di Misure costitutive l azione possono essere 2 vendita accessibile ottimizzare la disposizione degli scaffali e della m
92. olare di quelle arboree deve essere orientata verso le specie autoctone in quanto essendo quelle che nella scala evolutiva hanno dimostrato il miglior adattamento all ambiente locale risultano di conseguenza quelle che richiedono il minor consumo energetico in termini di acqua luce e sostanze minerali e minore manutenzione per il loro sostentamento La selezione delle essenze e della loro localizzazione dovr seguire specifici criteri progettuali legati alle caratteristiche dell intervento ad es il criterio di facilitare l orientamento piuttosto che contribuire all ombreggiamento delle facciate esposte a sud tenendo al contempo conto delle caratteristiche quali la rapidit di crescita lo sviluppo della chioma la necessit di manutenzione il clima e le caratteristiche del suolo Inoltre importante valutare quanto alcune specie possano essere incompatibili con determinate funzioni previste per lo spazio esterno specifico ad esempio per le aree adibite a parcheggio sarebbe meglio evitare l impianto di specie arboree che producono sostanze viscose o lasciano cadere frutti o bacche rif TEMA OBIETTIVI Ob1 Garantire l armonizzazione dell intervento con gli elementi del HABITAT e paesaggio naturali ed antropici in cui si inserisce HP PAESAGGI 0p2 Garantire la qualit degli spazi aperti aree verdi strade O parcheggi e aree di pertinenza dei lotti e dell edificato in termini di assetto complessivo e scelte rea
93. ondizioni urbanistiche architettoniche azioni indicate con priorit 1 all interno delle schede per la progettazione delle presenti linee guida al fine di promuovere una qualificazione energetico ambientale di tali complessi E inoltre indicata per ciascuno dei nuovi ambiti a destinazione commerciale programmati dal Piano Provinciale del Commercio ovvero per i poli funzionali e le nuove aree commerciali di Cento di Budrio e di Ozzano dell Emilia la qualificazione di Area commerciale ecologicamente attrezzata un marchio di qualit che pu essere conseguito attraverso una progettazione e gestione attenta alla riduzione degli impatti ambientali e del consumo di risorse Si sottolinea inoltre che una delle principali difficolt che si incontrano quando ci si propone di operare secondo criteri di sostenibilit ambientale riuscire a garantire coerenza al processo decisionale dove intervengono ed interagiscono pi soggetti es proprietario immobile societ che gestisce grande insegna ente territoriale ente di controllo ambientale portatori di interessi diversi se quindi si vuole tradurre concretamente l obiettivo di realizzare una struttura commerciale sostenibile diventa fondamentale conoscere e governare tale processo Il primo passo da compiere quindi quello di condividere fra i vari soggetti obiettivi e impegni comuni intento basilare delle presenti Linee Guida quindi proprio quello di fornire una base cultu
94. one sostenibilit sia richiedendo certificazioni ed etichette specifiche es marchi dei fornitori e utilizzazione di ecologici biologici equo solidali SA8000 sia imponendo il rispetto di prodotti sostenibili acquisti standard ambientali e sociali scelti dall operatore commerciale verdi Alcune azioni che possono essere realizzate sono utilizzare prodotti ecologici per le pulizie utilizzare carta igienica ecologica utilizzare salviette ecologiche richiedere certificazioni ai fornitori di servizi b Scegliere arredamenti eco Scegliere prodotti con certificazione ad esempio ecolabel fsc e con ridotta 3 compatibili presenza di colle OB2 RIDURRE IL CONSUMO DI MATERIA E LA PRODUZIONE DI RIFIUTI TENDENDO ALLA CHIUSURA DEL CICLO AZIONE SPECIFICA L P a Effettuare coordinato con L analisi dovr quantificare le quantit di rifiuti prodotti suddivisi per tipologia 1 le attivit commerciali modalit di raccolta gestione e per frazione merceologica Particolare presenti nell area un quadro attenzione dovr essere dedicata al tema imballaggi conoscitivo dei rifiuti prodotti In funzione delle condizioni e delle problematiche riscontrate saranno attuate 1 e sulla base dei risultati conseguiti e auspicabilmente mediante un apposita figura di Waste Manager redigere un Piano di Gestione dei Rifiuti dell Acea azioni specifiche e mirate Dovranno essere prese in considerazioni varie azioni e
95. one a quello della gestione al fine di delineare che cosa e con quali strumenti sia necessario operare per raggiungere gli Obiettivi Acea e quindi attuare un a gestione ambientale e responsabile AI fine di una programmazione efficace di fondamentale importanza condurre analisi finalizzate a fornire un quadro conoscitivo iniziale determinare le eventuali criticit e orientare in questo modo le scelte e le azioni da mettere in campo al fine di minimizzare gli impatti ambientali determinati dell esercizio commerciale riqualificazione manutenzione gestione servizi in un ottica di miglioramento continuo Il Programma d azione in funzione dei risultati emersi dalle analisi effettuate criticit ed esigenze rilevate individua le priorit quantifica gli obiettivi annuali di miglioramento e definisce le azioni di riqualificazione e di gestione attraverso cui perseguire tali obiettivi Tale programma dovr comprendere una descrizione dettagliata degli interventi individuati identificando le risorse umane e finanziarie che verranno stanziate per la realizzazione di ciascun intervento nonch la definizione delle scadenze temporali per la relativa attuazione e l individuazione chiara delle responsabilit e delle funzioni coinvolte E inoltre opportuno effettuare monitoraggi periodici e a consuntivo al fine di verificare l efficacia delle azioni intraprese e aggiornare il programma d azione In termini generali il pr
96. ostazioni legislative nazionali e regionali tendono infatti ad incoraggiare un uso durevole della risorsa D Lgs 152 99 e successive modifiche DM Ambiente 185 2003 consumi di acqua in un area commerciale sono dovuti principalmente alla preparazione di prodotti nei laboratori alimentari pulizia dei reparti e delle attrezzature servizi igienici banchi frigo celle frigorifere e sistemi di climatizzazione ma esistono anche altri consumi significativi come le acque di servizio cio quelle destinate all antincendio al lavaggio delle strutture o delle strade e agli usi irrigui per le aree verdi La gestione in chiave ambientale delle acque di pioggia che ad oggi sono generalmente trattate con l allontanamento via fognature deve essere attuata attraverso un apposito studio da accompagnare al progetto di attuazione o di riqualificazione dell area commerciale ed il cui principale obiettivo il mantenimento degli assetti idrologici superficiali naturali ante intervento La riduzione per quanto possibile della presenza di superfici impermeabili concorre efficacemente al raggiungimento degli obiettivi di gestione sostenibile delle acque meteoriche Nell ottica di una gestione sostenibile e di riduzione del recapito delle acque meteoriche in fognatura richiamata anche dalla DGR 286 05 dovrebbero essere valutate tecniche alternative che possano associare alla riduzione del rischio di inquinamento sistemi di trattamento in loco Le acque meteori
97. pate agli immigrati Saranno particolarmente apprezzate iniziative sperimentali sul tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro c Favorire la partecipazione E opportuno prevedere un premio variabile da collegare al 2 e la co responsabilizzazione raggiungimento mantenimento degli obiettivi connessi all Acea delle lavoratrici e dei lavoratori al raggiungimento di elevate prestazioni ambientali uso contenuto delle risorse idriche ed energetiche differenziazione dei rifiuti utilizzo di mezzi di trasporto collettivo ecc d Adottare misure per Obiettivo dell azione sar non tanto la promozione di singoli prodotti sostenibili 2 promuovere negli utenti un consumo consapevole Vedi anche MR Ob2 G c ma far crescere l attenzione dei cittadini ai temi della sostenibilit ambientale del rispetto dei diritti dei lavoratori della sicurezza e della qualit alimentare e far conoscere l esistenza e la particolarit di questi prodotti Tra le possibili azioni si possono citare le seguenti realizzare brochure informative per i propri clienti Creare dei kit informativi delle mostre materiale multimediale da esporre negli spazi commerciali creare pagine o siti web dedicati all educazione ambientale e al consumo consapevole Organizzare laboratori di educazione alimentare CXLI AZIONE SPECIFICA L P e Adottare specifici strumenti Essere socialmente respo
98. pecchi d acqua degli habitat naturali disinfestazioni chimico biologiche presenti corsi d acqua sistemi larvicidi specchi d acqua corretto inserimento ambientale di specie predatrici stagnanti al fine di campagne informative evitare controllare la etc presenza della zanzara tigre e di altre specie moleste per l uomo OB2 GARANTIRE LA QUALIT DEGLI SPAZI APERTI AREE VERDI STRADE PARCHEGGI E AREE DI PERTINENZA DEI LOTTI E DELL EDIFICATO IN TERMINI DI ASSETTO COMPLESSIVO E SCELTE REALIZZATIVE AZIONE SPECIFICA L P a Realizzare una Prevedere manutenzioni e controlli coerenti agli usi funzioni previste ricreativa 1 corretta ecologica ecc manutenzione del verde volta a mantenere un elevata qualit degli spazi aperti Selezionare l operatore a cui affidare la gestione del verde sulla base di criteri che ne assicurino le necessarie competenze CXLVI EN ENERGIA OBIETTIVI Ob1 Ridurre i consumi di energia primaria per riscaldamento e o raffrescamento e garantire il comfort termoigrometrico negli ambienti interni Ob2 Controllare ridurre l utilizzo delle fonti non rinnovabili per l approvvigionamento energetico e massimizzare l utilizzo di fonti rinnovabili Ob3 Ottimizzare le prestazioni dei sistemi di illuminazione naturale e artificiale negli ambienti interni ai fini del risparmio energetico e del comfort visivo Ob4 Perseguire il risparmio energetic
99. per il risparmio energetico e contribuire alla realizzazione di progetti locali per la sostenibilit ambientale E stato attivato uno specifico forum di Agenda 21 su Acquisti verdi e consumi responsabili impegnato a promuovere la diffusione di prodotti con marchi di qualit ambientale e sociale Ecolabel ad esempio Transfair Nel 2006 la Provincia ha conseguito la registrazione Emas impegnandosi nella realizzazione di un Programma di miglioramento ambientale e nella comunicazione al pubblico dei risultati conseguiti L amministrazione provinciale ha poi avviato diverse attivit sul costruire sostenibile in tale ambito si colloca il progetto sperimentale per la realizzazione di Aree produttive ecologicamente attrezzate Apea per le quali sono state redatte linee guida che come si preciser in seguito hanno costituito il punto di partenza per la redazione del presente documento Ora la redazione del nuovo Piano provinciale del Commercio ha offerto alla Provincia di Bologna l occasione per promuovere politiche di sostenibilit anche dell ambito delle strutture e della rete di distribuzione commerciale Le strutture commerciali determinano infatti notevoli impatti ambientali in particolare per quanto riguarda la generazione di traffico sia di persone che di merci la produzione di rifiuti e il consumo di risorse ed energia Rispetto alla condizione attuale possibile realizzare notevoli miglioramenti e consistenti risparmi sia in termini
100. r avviare processi di razionalizzazione dei flussi merci e delle persone interne all area o struttura commerciale A lui spetter il compito di attuare le azioni indicate al presente Obiettivo b Eseguire coordinato con gli esercizi commerciali presenti uno studio sulle modalit di spostamento casa lavoro dei dipendenti e redigere sulla base dell analisi effettuata un Piano degli Spostamenti Casa Lavoro PSCL Redigere uno studio delle modalit di spostamento casa lavoro dei dipendenti analizzando la distribuzione territoriale delle residenze dei dipendenti e la scelta modale analizzare inoltre l offerta di trasporto reti e servizi Potranno essere prese in considerazioni varie soluzioni ad esempio stipulare convenzioni con gli operatori del trasporto pubblico per adattare l offerta esistente ai bisogni delle imprese in termini di fermate frequenze e beneficiare di tariffe preferenziali organizzare bus navetta o vere e proprie linee in collegamento con i centri urbani e le principali stazioni di mezzi pubblici promuovere incentivare il trasporto collettivo premi parcheggi riservati al car pooling oltre che al car sharing introdurre una tariffa sui parcheggi liberi etc promuovere presso i singoli punti di vendita la dotazione di appositi servizi per gli addetti e i clienti che utilizzano la bicicletta ad esempio facilitare l acquisto di carrello e o borsa per la bici predisporre una cartina de
101. rale comune oltre che una sorta di check list attraverso cui orientare le scelte politiche progettuali e gestionali per la realizzazione di Aree Commerciali Ecologicamente Attrezzate E inoltre intenzione dell Amministrazione condividere con i vari portatori di interesse indirizzi e criteri per la qualificazione energetico ambientale delle strutture commerciali attraverso la promozione di un apposito protocollo di intesa nell ambito del quale si condividono gli impegni necessari per poter fregiarsi del marchio Acea XCIX Introduzione Cosa sono le Linee Guida Acea Le Linee Guida per la realizzazione di Aree Commerciali Ecologicamente Attrezzate Acea forniscono una check list con la quale poter orientare le decisioni ed in particolare le scelte progettuali per la realizzazione di una area commerciale definibile ecologicamente attrezzata fornendo al contempo un primo strumento operativo utile al controllo degli obiettivi di qualit energetico ambientale Le Linee Guida non nascono come iniziativa isolata e a s stante ma si inseriscono e discendono da un quadro strategico e normativo molto vasto e ormai consolidato derivano dalle Direttive e dagli Obiettivi di sostenibilit ambientale della Comunit Europea si appoggiano e si intrecciano alle azioni governative che il nostro Paese sta mettendo in campo per il perseguimento dei suddetti obiettivi ad esempio il D Lgs 311 2006 e infine rappresentano la conseguen
102. re anche 1 medio piccola 9 CENTRI COMMERCIALI DI LIVELLO AeNa almeno 2 medie oppure anche 1 grande a condizione che Svt lt 4 500 mq A lt INFERIORE Svt lt 10 000 mq Na e inoltre St lt 5 ha N CENTRI COMMERCIALI DI LIVELLO Ke Na almeno 2 medie oppure anche 1 grande a condizione che Sv tot lt 4 500 mq INFERIORE A Sv tot lt 10 000mq Na e inoltre St lt 5 ettari Hi pi esercizi di vicinato con anche medio piccole strutture di vendita e n COMPLESSI COMMERCIALI DI VICINATO AeNa servizi con accessi separati e collocati in contenitori contigui caratterizzati da gt attrattivit unitaria per gli utenti 2 AEE AEE INTEGRATE DILIVEECONI r A e Na pi strutture di medie e o grandi dimensioni A o Na e inoltre 2ha lt St lt 5ha GRANDE A 1 500mq lt Sv lt 4 500mq 2 500mq lt Sv lt 4 500mq I Na 1 500mq lt Sv lt 10 000mq 2 500mqg lt Sv lt 10 000mq Jg GRANDE DI LIVELLO SUPERIORE A SISSI MA SV gt 4 900 mq fi s Na Sv gt 10 000 mq Sv gt 10 000 mq wu Z Aggregazione di medie strutture con St gt 1 5ha e Sv tot gt 5 000 mq anche A gt ARRESE RE DNEPRI RUTIURE AeNa attraverso fasi successive di accrescimento G CENTRI COMMERCIALI DI LIVELLO AeNa Comprendono almeno 1 grande struttura di livello superiore oppure medie o O A SUPERIORE POLI FUNZIONALI grandi strutture a condizione che SVt gt 4 500 mq A SVt gt 10 000 mq Na AREE COMMERCIALI INTEGRATE DI LIVELLO AeNa Comprendono almeno 1 grande di livello superiore A o Na e co
103. re in maniera sinergica e condivisa Si vuole infatti promuovere e favorire un percorso progettuale fatto di integrazione e dialogo fra i soggetti coinvolti cosa che nella prassi attuale spesso non avviene Ad esempio in troppi casi lo studio di impatto ambientale finisce col rappresentare un rimedio posto a valle di decisioni gi assunte invece di sostanziarsi in un insieme di valutazioni ed analisi che si integrano al progetto urbanistico e ne guidano le scelte Si vuole favorire il passaggio dal concetto di mitigazione che presuppone l individuazione di rimedi ad un danno gi compiuto alla definizione di scelte progettuali che permettano per quanto possibile di prevenire il danno Le Linee Guida si rivolgono infine anche a chi responsabile della gestione della struttura commerciale soggetto che gi oggi esiste se pur in varie forme ma che nelle Acea assume un ruolo di fondamentale importanza come si preciser meglio in seguito Quando utilizzare le Linee Guida Acea Le Linee Guida Acea sono rivolte in particolare alle strutture commerciali sia esercizi singoli che aggregazioni autorizzate dalla Provincia vedi tab 2 tuttavia si propongono di costituire un riferimento anche per esercizi di dimensioni inferiori Le Linee Guida sono utilizzabili nella progettazione dell insediamento dell organismo edilizio fino alla fase gestionale vedi tab 3 Non affrontano invece i temi propri della pianificazione territoriale e urbanist
104. re stimolo all approfondimento e a favorire la comunicazione fra gli specialisti di ciascun settore coinvolto evidenziando la necessit di ricomposizione complessiva dell intero processo decisionale che si pone come obiettivo la sostenibilit Tab 1 Riferimenti che le linee guida Acea prendono a riferimento e tentano di coordinare e portare a sistema alle diverse scale di intervento PROGETTO PROGETTO GESTIONE INSEDIATIVO EDILIZIO SOLUZIONI TECNICHE X X X STUDI DI IMPATTO AMBIENTALE Studio sugli effetti ambientali come da allegato alla DGR 1705 2000 Studio di compatibilit ambientale e territoriale in X caso di Accordi di programma ex art 40 Lr20 2000 Screening ex Lr9 99 REGOLAMENTI EDILIZI x in particolare il Regolamento edilizio tipo RER NORMATIVE DI SETTORE X X SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE su modello ISO14001 e EMAS X A chi si rivolgono le Linee Guida Acea Le Linee Guida si rivolgono alle amministrazioni pubbliche che hanno il compito di indirizzare le scelte urbanistiche ed edilizie di una Acea Le Linee Guida sono utilizzabili dai diversi attori del processo decisionale ed in particolare dal gruppo di tecnici coinvolto nella progettazione delle strutture commerciali che si vogliono qualificare come Acea tecnici operanti alle varie scale insediativa o edilizia e nelle varie discipline coinvolte fornendo primi elementi di un linguaggio comune ed obiettivi da raggiunge
105. realizzazione di nuove strutture energy saving con particolare riferimento alle recenti normative nazionali in tema di certificazione energetica degli edifici Nel caso di interventi su strutture gi esistenti si evidenzia quale primo intervento da mettere in atto il monitoraggio dei consumi al fine di rendere evidente gli elementi prioritari su cui agire ma anche cos da porre le basi per una valutazione oggettiva nel corso del tempo dei vantaggi derivati dagli interventi attuati Nella seconda parte sono invece individuate azioni gestionali in particolare si raccomanda la predisposizione di un Costruire un archivio informatico dei consumi elettrici e temici al fine di aumentare la consapevolezza rispetto a tale tema e individuare una figura preposta Energy manager all individuazione di strategie mirate Inoltre nel caso di esercizi alimentari si segnala quale azione prioritaria l utilizzo di frigoriferi dotati di sportelli di chiusura rif TEMA OBIETTIVI Ob1 Ridurre i consumi di energia primaria per riscaldamento e o raffrescamento e garantire il comfort termoigrometrico negli ambienti interni Ob2 Controllare ridurre l utilizzo delle fonti non rinnovabili per l approvvigionamento energetico e massimizzare l utilizzo di fonti EN ENERGIA rinnovabili Ob3 Ottimizzare le prestazioni dei sistemi di illuminazione naturale e artificiale negli ambienti interni ai fini del risparmio energetico e del comfort visivo
106. rgia e Valutare l opportunit di installare impianti geotermici con pompe di calore per riscaldare produrre acqua calda sanitaria e per raffrescamento estivo free cooling system In tal caso garantire un COP gt 4 e assicurare un risparmio effettivo fino al 90 per raffrescare free cooling system e Valutare l opportunit di inserire impianti microeolici sulla base di una indagine sulle risorse eoliche e Valutare l opportunit di inserire impianti a biomassa in presenza di filiere corte esistenti o attivabili che consentano un facile e vantaggioso approvvigionamento di materia prima combustibile e Valutare l opportunit di recuperare calore da processi produttivi RUE CXXXI OB3 OTTIMIZZARE LE PRESTAZIONI DEI SISTEMI DI ILLUMINAZIONE NATURALE E ARTIFICIALE NEGLI AMBIENTI INTERNI Al FINI DEL RISPARMIO ENERGETICO E DEL COMFORT VISIVO AZIONE SPECIFICA S L A L P a Garantire un adeguato Garantire negli spazi principali compresi gli spazi comuni e di RUE A 1 livello di illuminazione distribuzione della galleria commerciale escludendo i corridoi PUA naturale per contenere al secondari di accesso ai locali tecnici ed ai servizi igienici un massimo l uso della luce fattore medio di luce diurna FLDm gt 2 artificiale nelle ore diurne Nell ottenimento della prestazione considerare di utilizzare camini di luce l effetto dei sistemi di schermatura solare l utilizzo di colori
107. ridurre le portate di deflusso e contribuire alla ricarica della falda sotterranea e la qualit ambientale del reticolo idrografico superficiale Ob2 Ridurre i consumi anche differenziando gli approvvigionamenti in funzione degli usi attraverso l adozione di sistemi per il riutilizzo dell acqua meteorica o di reflui recuperabili Ob3 Ridurre lo scarico delle acque reflue attraverso un sistema di smaltimento a reti separate e garantire un sistema di depurazione dei reflui che riduca l impatto ambientale dei processi depurativi tradizionali OB1 GARANTIRE LA SICUREZZA IDROGEOLOGICA DELL AREA RIDURRE LE PORTATE DI DEFLUSSO E CONTRIBUIRE ALLA RICARICA DELLA FALDA SOTTERRANEA E LA QUALIT AMBIENTALE DEL RETICOLO IDROGRAFICO SUPERFICIALE AZIONE SPECIFICA S L A L P a Redigere un documento da contenuti del quadro conoscitivo e il bilancio idrico dovrebbero Valsat U 1 allegare al Pua sulla gestione comprendere Scat del ciclo delle acque che valutazione delle caratteristiche climatiche del sito con PUA contenga particolare attenzione all intensit degli eventi piovosi ed alle quadro conoscitivo durate bilancio idrico analisi dello stato della rete drenante naturale che evidenzi Strategie di intervento le criticit esistenti sia dal punto di vista idraulico che monitoraggio qualitativo Vedi anche DGR 1705 00 valutazione delle caratteristiche idrogeologiche e officiosit tipo all
108. rogettare la normalit editrice Maggioli 2001 realizzato per conto della Regione Emilia Romagna Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino Confesercenti di Torino e Provincia Linee guida per la progettazione e gestione di un negozio verde scaricabili da http www to camcom it Dichiarazione ambientale 2006 2009 Ipercoop citt delle stelle di Ascoli Piceno scaricabile da www e coop it Low Impact Development for Big Box Retailers prepared under Epa Assistance Agreement for Epa Office Of Water November 2005 scaricabile da www lowimpactdevelopment org Legge Regionale dell Emilia Romagna 24 marzo 2000 n 20 Disciplina Generale sulla Tutela e l uso del territorio Piano di gestione della qualit dell aria della Provincia di Bologna Provincia di Bologna adottato settembre 2006 Piano Territoriale di Coordimento Ptcp della Provincia di Bologna Provincia di Bologna approvato marzo 2004 Raccomandazione della Commissione 2001 680 CE del 7 settembre 2001 relativa agli orientamenti per l attuazione del Regolamento CE n 761 2001 del Parlamento europeo e del Consiglio sull adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit Emas Regolamento CE n 761 2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 marzo 2001 sull adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit Emas Regolamento Edilizio Comunale di Perugi
109. ta operata garantisce un miglioramento dell efficienza ed una conseguente riduzione degli impatti rispetto a soluzioni convenzionali realizzare impianti distribuiti di micro cogenerazione oppure impianti d accorpamento per unit minime d intervento Caldaia Forno Riscaldatore Recupero calore a perdere Pompa di calore ecc Deve sussistere una rispondenza alla deliberazione n 42 02 dell AEEG che prescrive un valore IREmin pari a 0 050 5 0 e per il parametro LTmin un valore pari a 0 100 10 0 PUA Valutare l opportunit di inserire sistemi di tigenerazione anche in relazione alle esigenze di raffrescamento estivo L impianto deve essere realizzato mediante un sistema centralizzato o tramite assorbitori di calore presso le utenze finali PUA CXXX AZIONE SPECIFICA L A L P b Installare impianti per la produzione di energia termica ed elettrica alimentati da fonti rinnovabili Soddisfare almeno il 70 del fabbisogno di acqua calda sanitaria A modifica di quanto richiesto dal D Lgs 29 dicembre 2006 n 311 Allegato I comma 12 13 come recepito dalla Del dell Assemblea Legislativa ER 156 2008 allegato 3 Requisito 6 6 lett A Predisporre l edificio ad ospitare pannelli solari termici e fotovoltaici adeguata struttura della copertura e necessarie dotazioni impiantistiche Per gli interventi di cui alla Del dell Assemblea Legislativa ER 156 2008 Parte Prima punto
110. tasamento delle macchina elettriche e degli impianti d Negli esercizi alimentari Vedi anche_EN Ob1 P d 1 utilizzare frigoriferi dotati di sportelli di chiusura e dispositivi per il recupero termico e Adottare sistemi di Vedi EN Ob1 P b e EN Ob3 P d 2 telegestione degli impianti OB2 CONTROLLARE RIDURRE L UTILIZZO DELLE FONTI NON RINNOVABILI PER L APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO E MASSIMIZZARE L UTILIZZO DI FONTI RINNOVABILI AZIONE SPECIFICA L P a Massimizzare la quota di Massimizzare lo sfruttamento delle risorse naturali in rapporto al contesto 2 approvvigionamento climatico ambientale energetico da fonti Qualora non si realizzi un autoproduzione in loco di energia costituire o rinnovabili entrare a far parte di un consorzio di acquisto dell energia elettrica che abbia fra le proprie finalit anche l acquisto sul libero mercato di energia prodotta da fonte rinnovabile Vedi anche EN Ob2 P b OB3 OTTIMIZZARE LE PRESTAZIONI DEI SISTEMI DI ILLUMINAZIONE NATURALE E ARTIFICIALE NEGLI AMBIENTI INTERNI AI FINI DEL RISPARMIO ENERGETICO E DEL COMFORT VISIVO AZIONE SPECIFICA L P a Utilizzare lampade a Dove possibile sostituire le lampade ad incandescenza con lampade 1 basso consumo e ad alta fluorescenti di classe A in apparecchi illuminanti ad alto rendimento ottico efficienza maggiore o uguale al 60 per cento In caso di sostituzione di corpi illuminanti prediligere le tecnologie di illuminazione pi efficienti maggiore o ugua
111. tenzione ai ricettori presenti aree spazi comuni unit con permanenza di RU RUMORE parsone Ob2 Ridurre l impatto acustico generato dall area commerciale Ob3 Garantire un buon clima acustico interno agli ambienti abitativi CV SI SISTEMA Socio EcoNOMICO La realizzazione di un Area Commerciale Ecologicamente Attrezzata comprende in maniera significativa i temi e le azioni relative ad un corretto inserimento nel tessuto urbanistico esistente e ad interventi per la promozione della sostenibilit dell intervento anche in termini economici e sociali Ad un Acea infatti richiesta una progettazione e realizzazione di contenuti urbanistico territoriali di qualit a partire dalle scelte localizzative e organizzative del sistema insediativo In particolare si evidenzia la necessit di realizzare una integrazione ricucitura riqualificazione urbanistica relativa al contesto in cui si inserisce la struttura di vendita E inoltre importante considerare le tendenze di lungo periodo stimando la durata degli insediamenti commerciali e prevedendo la possibilit di recupero ambientale e o di destinazioni duso alternative in caso di variazione cessazione delle attivit La sostenibilit sociale invece caratterizzata dall interazione di alcuni elementi basilari qualit ambientale consumo e produzione responsabile processi di qualificazione degli insediamenti commerciali e dei contesti organizzativi di lavoro L opz
112. ti di punta a orari differenti della giornata come uffici palestra ristoranti e cinema Vedi anche HP Ob2 P a e Realizzare facciate aperte in relazione alla dimensione pedonale in particolare evitare facciate cieche prospicienti strade pubbliche vedi anche TM Ob2 P b e realizzare se necessarie saracinesche di sicurezza trasparenti e Prevedere un opportuna illuminazione contemperando le necessit di pubblica sicurezza e di risparmio energetico ed evitando fenomeni di inquinamento luminoso Vedi anche EN Ob4 P CXV AZIONE SPECIFICA S L A L P b Realizzare una struttura di e Prevedere interventi atti all eliminazione delle barriere PUA U A 2 vendita accessibile architettoniche RUE accogliente e fruibile da tutti e Predisporre una segnaletica adeguata Azioni migliorative facilitando la spesa a possono indicativamente consistere in particolari categorie di migliorare la visibilit della segnaletica anche mediante persone con disabilit pannelli large print motorie anche parziali garantire riferimenti visivi che contrastino con lo spazio ipovedenti non vedenti e circostante anziani inserire di segnali sul pavimento prevedendo la presenza di realizzare una pavimentazione in materiale antiscivolo spazi per i bambini differenziata percorsi tattili Vedi anche 7M Ob2 P b predisporre mappe tattili di rappresentazione dei luoghi con scritte in braille inserir
113. to degli impianti termici per la climatizzazione invernale per la produzione di ACS e per la climatizzazione estiva e Assicurare il rispetto degli indici di prestazione energetica degli edifici e il rendimento degli impianti termici richiesti dal D Lgs 29 dicembre 2006 n 311 come recepito dalla Del Assemblea Legislativa ER 156 2008 allegato 3 Requisiti 6 1 1 e 6 2 e Operare il recupero energetico del calore prodotto dagli impianti presenti gruppi frigoriferi forni cappe aspiranti e Ombreggiare ed assicurare la ventilazione naturale delle macchine a servizio dell impianto di condizionamento dell aria poste in esterno per garantire un loro corretto ed efficiente funzionamento RUE PUA e Privilegiare l utilizzo di sistemi radianti rispetto ad impianti di riscaldamento e raffrescamento esclusivamente ad aria anche allo scopo di ridurre i fenomeni di stratificazione dell aria e Utilizzare fluidi refrigeranti compatibili con l ambiente RUE PUA e Ottimizzare il rendimento degli impianti di aerazione Vedi EN Ob1 P c Qualora debbano essere adottati sistemi di ventilazione ibrida meccanica con o senza trattamento aria Vedi D Lgs 29 dicembre 2006 n 311 Allegato I comma 9 come recepito dalla Del Assemblea Legislativa ER 156 2008 allegato 3 Requisito 6 4 lett D RUE PUA In particolare in caso di utilizzo di ventilazione meccanica adottare recuperatori di calore con rendimenti non
114. to e o teleraffrescamento predisporre gli edifici e le opere di urbanizzazione ad allacciarsi a tale impianto del quale eventualmente realizzare il necessario ampliamento Vedi D Lgs 29 dicembre 2006 n 311 Allegato I comma 14 come recepito dalla Del dell Assemblea Legislativa ER 156 2008 allegato 3 Requisito 6 6 lett B POC PUA Privilegiare sempre sistemi centralizzati con gestione e contabilizzazione autonoma operanti in cascata termica che consentano una elevata modulazione della potenza erogata Mediante apposito studio valutare la fattibilit di un impianto di cogenerazione centralizzato considerando l opportunit di realizzare la centrale anche a servizio di comparti urbani limitrofi residenziali e o produttivi In particolare realizzare un analisi costi benefici che consideri i costi globali dell intervento compreso i costi di gestione ed esternalit La produzione mediante cogenerazione deve fornire un risparmio di energia primaria calcolato in conformit della lettera b della Direttiva 2004 8 CE dell 11 febbraio 2004 maggiore del 30 rispetto ai valori di riferimento per la produzione separata di elettricit e di calore Qualora sia valutato fattibile prevedere come quota parte di dotazioni territoriali l area necessaria per realizzare la centrale Se invece motivatamente non valutato fattibile prevedere soluzioni alternative POC PUA In alternativa dimostrando comunque che la scel
115. ttori o interruttori di flusso rubinetti monocomando rubinetti con temporizzatore e rubinetti con chiusura elettronica altro scarichi wc dotati di tasto interruttore o di doppio tasto Nota fare riferimento al Regolamento Edilizio Tipo della Regione E R allegato B Requisito volontario 8 1 c Introdurre sistemi di RUE A 2 contabilizzazione dei consumi PUA per ogni fonte di approvvigionamento CXXII OB3 RIDURRE LO SCARICO DELLE ACQUE REFLUE ATTRAVERSO UN SISTEMA DI SMALTIMENTO A RETI SEPARATE E GARANTIRE UN SISTEMA DI DEPURAZIONE DEI REFLUI CHE RIDUCA L IMPATTO AMBIENTALE DEI PROCESSI DEPURATIVI TRADIZIONALI AZIONE SPECIFICA S L A L P a Realizzare reti fognarie Le reti devono essere differenziate in funzione della qualit dei POC U 1 separate reflui realizzare reti separate per PUA acque nere reflui domestici reflui industriali acque bianche acque meteoriche di seconda pioggia per le quali prevedere un eventuale trattamento in loco possibilmente come previsto in AQ 0b3 P b e acque meteoriche provenienti dalle coperture solo quando queste eccedono dalle capacit di accumulo previsto per un loro riutilizzo vedi AQ Ob2 P a Realizzare una rete separata per la raccolta delle acque grigie RUE A 2 proveniente dai lavabi dei bagni e dalle docce in funzione di un PUA possibile riutilizzo per usi non potabili Vedi AQ Ob2 P a b Realizzare ai sensi Separare le acque di prima
116. ttraversamenti sicuri adeguatamente segnalati ed illuminati a norma della L 28 06 1991 n208 prevalenti rispetto alla viabilit automobilistica ovvero che in caso di incroci e attraversamenti la percorrenza ciclo pedonale sia favorita e facilitata rispetto a quella automobilistica ombreggiati alberati vedi HP Ob2 P a illuminati dotati di spazi attrezzati per la sosta e il ristoro es panchine fontane accessibili alle persone con disabilit motorie agli ipovedenti ai non vedenti e agli anziani In presenza di elementi naturali e storico testimoniali di pregio sentieri argini cavedagne monumenti case coloniche ecc realizzare anche percorsi ciclo pedonali che valorizzino tali elementi Occorrer tuttavia differenziare tali percorsi da quelli per spostamenti sistematici per i quali infatti necessario privilegiare tracciati il pi breve possibili Nota rispetto al tema dell accessibilit per approfondimenti vedi Superare le barriere architettoniche migliorando il confort Schede tecniche per progettare la normalit a cura di Leris Fantini consulente Gaetano Venturelli editrice Maggioli Realizzato per conto della Regione Emilia Romagna POC PUA Realizzare parcheggi per biciclette coperti e localizzati nelle immediate vicinanze degli ingressi dei clienti e del personale e adeguatamente illuminati PUA RUE d Dotare l area di punti di ricarica per mezzi elettrici e
117. ure privilegiare i sistemi ventilati realizzati secondo stratigrafie a secco o parzialmente a secco caratterizzate da materiali isolanti a taglio acustico ed impermeabilizzanti Nelle partizioni interne verticali privilegiare sistemi costituiti da pannelli da posare direttamente in opera nelle partizioni interne orizzontali privilegiare sistemi a secco o con getto di calcestruzzo collaborante costituiti da strati di materiali a taglio acustico e termoisolanti Nelle partizioni interne inclinate privilegiare sistemi strutturalmente indipendenti Nelle partizioni esterne ed interne verticali ed orizzontali impiegare giunti meccanici e colle reversibili Nei diversi impianti di fornitura dei servizi climatizzazione idrosanitari di smaltimento posizionamento degli impianti in canaline ispezionabili ed esterne CXXXV AZIONE SPECIFICA S L A L P e Dotare gli organismi Predisporre una relazione di accompagnamento al progetto RUE A 3 edilizi di un elevata architettonico Permesso di Costruire che illustri le dotazioni di PUA flessibilit tale da flessibilit e le possibilit di riconfigurazione degli organismi edilizi facilitare la risposta ad con particolare riferimento a eventuali esigenze di trasformabilit a basso costo delle partizioni edilizie senza trasformazioni necessit di intervenire su parti strutturali ampliamenti e metodi e accorgimenti per la manutenzione
118. venga nella modalit porta a porta attivando filiere di recupero delle materie seconde sia internamente all area sia inserendosi in filiere territoriali ponendosi precisi obiettivi di riduzione della quantit e dei rifiuti generati dall area commerciale c Elaborare di un piano Vedi anche Il Mattone Ritrovato AdP inerti PUA U A 3 di gestione dei residui da In particolare tale piano dovr essere contenere azioni rivolte a C cantiere Piano riduzione degli imballaggi Ambientale di Cantiere recupero e smaltimento differenziato degli imballaggi da allegare al Pua d Utilizzare materiali e Nelle strutture di elevazione verticali orizzontali ed inclinate RUE A 3 tecniche di adottare sistemi costruttivi prefabbricati e o direttamente PUA costruzione installazione che consentano lo smontaggio differenziato costruzioni a secco e sistemi prefabbricati attraverso sequenze pianificate delle diverse parti del fabbricato in fase di manutenzione e demolizione ed il contenimento energetico in fase di dismissione riciclaggio posabili in opera a secco Nelle chiusure perimetrali verticali progettare sistemi indipendenti rispetto alle strutture privilegiando sistemi assemblati a secco costituiti da strati di materiali indipendenti in grado di svolgere funzioni di isolamento termico ed acustico e adottando tecnologie caratterizzata da rivestimenti a cappotto o facciate ventilate Nelle copert
119. za e l evoluzione di quanto la Provincia di Bologna gi aveva stabilito nelle direttive e negli indirizzi contenute nel proprio Picp Le Linee Guida si pongono in continuit con il lavoro svolto per le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate Apea adottando la stessa struttura e lo stesso linguaggio di quel documento allo scopo di dare vita a due strumenti coerenti Le Linee Guida vogliono sistematizzare e richiamare sinteticamente le indicazioni attualmente gi contenute nelle normative esistenti di settore impatto ambientale regolamenti edilizi etc integrandoli con aggiornate indicazioni di buone prassi collegandoli e rendendoli pi espliciti ove necessario per tendere ad un sistema complessivo che affrontando tutte le tematiche coinvolte sia in grado di indirizzare organicamente il progetto di una Acea sia alla scala insediativa che a quella edilizia ed in riferimento sia alla fase progettuale che a quella gestionale vedi tab 1 Le Linee Guida nel rispetto dell impostazione metodologica e del linguaggio adottato per le Apea sono organizzate per temi obiettivi e azioni questo porta ad una necessaria scomposizione utile alla soluzione di specifici aspetti tuttavia ci finalizzato ad aiutare una loro ricomposizione in soluzioni progettuali organiche frutto sia dell indispensabile integrazione fra le varie discipline coinvolte che fra le diverse scale di intervento Le Linee Guida vogliono quindi contribuire a crea

Allegato N alle Norme - Città metropolitana di Bologna

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