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D.Lgs 81/08 - GESTIONE SICUREZZA sas di Virgili Lorenzo

1. 22 02 2014 Codice Civile Gi nel 1942 imponeva all imprenditore di attuare nell esercizio della sua attivit tutte le cautele necessarie a garantire la tutela del lavoratore Costituzione Italiana Art 32 e41 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo e interesse della collettivit e garantisce cure gratuite agli indigenti La Sicurezza non un costo MA un diritto di chi lavora peered L imprenditore tenuto ad adottare nell esercizio dell impresa le misure che secondo la particolarit del lavoro l esperienza e la tecnica sono necessarie a tutelare l integrit fisica e la personalit morale dei prestatori di lavoro Art 17 18 D Lgs 81 08 Obblighi del Datore di Lavoro e del dirigente valutare tutti i rischi presenti in azienda e elaborare il Documento di valutazione dei Rischi nel affidare i compiti ai lavoratori tenere conto delle loro capacit e condizioni in rapporti alla salute e alla sicurezza richiedere l osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti nonch delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza 22 02 2014 La Normativa Italiana per la Salute e la Sicurezza D P R 547 55 D P R 164 56 D P R 303 56 D Lgs 626 94 D Lgs 494 96 D Lgs 81 08 D Lgs 106 2009 D P R 547 55 D P R 303 56 D P R 164 56 Stabilisce norme generali Norme generali di Norma che che riguardano la i
2. 65 e oltre 1 3 Fino a 34 32 1 Grafico Tratto dal Rapporto Annuale INAIL 2010 22 02 2014 40 22 02 2014 D Lgs 81 08 La Segnaletica di Sicurezza fondamentale Titolo V NON AUTORIZZATO VIETATO Accesso FUMARE A CHI ATTENZIONE AI CARRELLI USARE OBBLIGATORIO UA ELEVATORI PERSONALE IN DOTAZIONE ACI IDRANTE Rosso Segnale di divieto Azzurro Segnala una o attrezzatura antincendio prescizione o un obbligo Giallo Avverte di un pericolo Verde Segnala una situazione di sicurezza o uscita Principali cartelli di divieto D Lgs 81 08 41 22 02 2014 Principali cartelli di prescrizione Principali cartelli di avvertimento D Lgs 81 08 42 22 02 2014 e Principali cartelli antincendio e D Lgs 81 08 di sicurezza USARE SOLO IN CASO D INCENDIO Interventi di Prevenzione Incendi Il fuoco una reazione chimica che pu avvenire se si verificano tre condizioni cCombussbie 43 22 02 2014 Per prevenire il rischio di incendio e per limitare le conseguenze Vigilare sul divieto di fumo Non usare fiamme libere vicino a materiali infiammabili Accertarsi di non mescolare sostanze incompatibili tra di loro Segnalare deterioramenti dell impianto elettrico ed evitare allacciamenti elettrici di fortuna CD Yietato Usare Yietato Fumare fiamme libere Affrontare con calma il principio di incendio con i presidi in dotazione e avvisare la Squ
3. 30 22 02 2014 Come svolgere quotidinamente il lavoro al VDT Art 175 Do ee odica Distogliere pe di Lavoro 31 22 02 2014 II Rischio per Posture Incongrue Stare appoggiati allo schienale reclinato a 135 con i piedi ben piantati a terra costituirebbe una postura ottimale La postura corretta Una buona sedia deve assicurare il mantenimento di una posizione seduta comoda riducendo l affaticamento della muscolatura dorsale e il carico sui dischi intervertebrali Innanzitutto deve essere STABILE quindi necessario che poggi su 5 ruote e sia girevole per assicurare oltre alla stabilit anche la LIBERT DI MOVIMENTO II SEDILE deve essere ampio ed ergonomico e regolabile in altezza da 42 a 55 cm 32 22 02 2014 Sedetevi in posizione arretrata e utilizzate l intera profondit del sedile Regolate il sedile verso l alto fino a quando i gomiti appoggiano comodamente sulla superficie della scrivania consentendo ai muscoli delle spalle di distendersi L angolo formato da busto e cosce nonostante l appoggio dello schienale normalmente dovrebbe essere maggiore di 90 95 in modo che l inclinazione del bacino che ne consegue stimoli la parte superiore del corpo ad assumere una postura eretta Regolate l altezza dello schienale in modo che il supporto lombare l imbottitura pi rigida dello schienale sia collocato pi o meno all altezza della cintura Regolate la co
4. interno delle apposite sacchette in modo che non si degradino v Copri occhiali protettivi per prevenire gli schizzi in fase di miscelazione Smaltimento dei fitosanitari ritirati e dei contenitori vuoti Per lo smaltimento di questo tipo di rifiuti opportuno provvedere ad uno smalti mento almeno a cadenza annuale tramite i canali legalmente autorizzati in modo da ripulire il magazzino e assoggettarsi agli obblighi di legge SMALTIMENTO DEI PRODOTTI REVOCATI Nel caso in cui in magazzino siano presenti prodotti fitosanitari revocati dal marcato perch privi di registrazione del Ministero della Sanit o esclusi dal Disciplinare CReSO occorre provvedere al loro smaltimento In attesa di questo il loro stoccaggio deve av venire all interno del magazzino fitofarmaci segregandoli rispetto agli altri prodotti e identificandoli come materiale da NON usare e in attesa di smaltimento Lo smaltimento avviene affidando il prodotto in questione alle Ditte autorizzate a compiere questa operazione in quanto questi prodotti sono sempre considerati rifiuti speciali pericolosi opportuno indicare sul registro di magazzino l avvenuto smalti mento eventualmente con riferimento al formulario compilato a tal proposito DIFESA PRODOTTI FITOSANITARI SMALTIMENTO DELLE CONFEZIONI VUOTE Lo stoccaggio dei botticini e delle confezioni dei prodotti fitosanitari in attesa di smal timento deve avvenire nell ottica di evitare ogni possibile inqu
5. Ambiente di lavoro ordinario 633 369 593 285 6 3 452 450 0 4 Circolazione stradale 54 601 50 028 8 4 292 230 21 2 In itinere 88 129 81 861 7 1 229 240 4 8 Totale 776 099 725 174 6 6 973 920 5 4 Tabelle Tratte dal Rapporto Annuale INAIL 2011 Modalit di evento 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 In occasione di lavoro 965 093 920 299 898 109 881 780 850 490 835 303 814 204 775 723 697 075 var su anno preced 2 4 1 8 3 5 1 8 2 5 4 7 10 1 var su anno 2001 6 9 8 6 11 9 13 4 15 6 19 6 In itinere 58 286 72 356 79 083 84 916 89 523 92 837 98 1982 var su anno preced 24 1 9 3 7 4 5 4 5 8 4 7 var su anno 2001 24 1 35 7 45 7 53 6 59 3 68 5 52 1 TOTALE 1 023 379 992 655 977 192 966 696 940 013 928 140 912 402 875 144 790 112 775 374 var su anno preced 3 0 1 6 1 1 2 8 1 3 1 7 4 1 9 7 1 9 var su anno 2001 4 8 14 5 22 8 24 2 p 39 Analisi Infortuni per Lavoratori Stranieri 2010 Gestione Settore Infortuni Casi mortali di attivit economica Agricoltura Industria e Servizi 113 448 di cui Costruzioni 15 010 Trasporti e comunicazioni 9 331 7 8 Servizi alle imprese 9 260 T Metallurgia 8 319 6 9 Alberghi e ristoranti 6 198 5 2 Commercio 5 796 Sanit e servizi sociali 5 107 4 3 Personale domestico 3 791 3 2 Dipendenti Conto Stato 787 0 7 Totale 120 135 100 0 Tabelle Tratte dal Rapporto Annuale INAIL 2010 Analisi Infortuni per fascia di et
6. PROTEZIONE INDIVIDUALE 8 1 Parametri di controllo Non pubblicati 8 2 Controlli dell esposizione Pag 4 di 8 AGRIPHAR ITALIA SRL Ed n 3 Data 06 02 12 gt TERRANALISI Respiratorio Maschera con filtro composto per vapori e gas organici e per particelle solide e liquide Mani Guanti impermeabili di gomma Occhi Occhiali a tenuta o visiera Pelle e corpo Indumenti adatti normale tuta protettiva Lavare gli indumenti contaminati prima di usarli nuovamente Ulteriori informazioni Evitare ogni contatto del prodotto con la cute occhi abbigliamento Evitare l inalazione dei vapori lavare via immediatamente gli spruzzi Non mangiare bere o fumare 9 PROPRIETA FISICHE E CHIMICHE 9 1 Informazioni sulle propriet fisiche e chimiche fondamentali Aspetto Liquido giallo chiaro Odore Caratteristico pH n d Punto intervallo di ebollizione na Punto intervallo di fusione n a Punto di infiammabilit 268 C Infiammabilit nd Autoinfiammabilit n d Propriet esplosive n d Propriet comburenti n d Pressione di vapore n d Densit 1150 g l Solubilit Disperdibile in acqua Coefficiente di ripartizione n ottanolo acqua n d Altri dati i 9 2 Altre informazioni Nessuna ulteriore informazione disponibile 10 STABILITA E REATTIVITA 10 1 Reattivit Stabile nelle normali condizioni di stoccaggio 10 2 Stabilit chimica Stabile nelle normali condizioni di
7. Protezione attenua gli effetti dell evento dannoso 4 Cos il RISCHIO Prote jone R z P x D P Probabilit P Probabilit Prevenzione D Danno D Danno 12 Protezione Prevenzione MAGNITUDO il Modesta Notevole Ingente Formazione Base Generica Esiste la possibilit di dei lavoratori identificazione Valutazione ELIMINARE dei RISCHI e dei Terzi completamente i rischi esposti a rischi potenziali organizzo ed attivo misure per eliminare i rischi Scheda di valutazione del Unit Produttiva 22 02 2014 13 22 02 2014 Normativa sulle misure di prevenzione e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro INTRODUCE UN INNOVATIVO STRUMENTO PER RAGGIUNGERE UNA MAGGIORE SICUREZZA NEL LAVORO L ORGANIZZAZIONE UN SISTEMA DEDICATO PER LA GESTIONE INTEGRATA DELLA SICUREZZA Jrganizzazione Valutare corrett e Compiti dei singoli mansioni p stress 14 22 02 2014 HA LO SOPO DI LA MAI 15 22 02 2014 Esposizione al rischio i I Tre categorie di Effetti sui Lavoratori Rischio 16 22 02 2014 La normativa sulle misure di prevenzione e sicurezza DEFINISCE PRECISE FIGURE ISTITUZIONALI E PROFESSIONALI Datore di Lavoro Dirigenti e Preposti e Responsabile del Servizio di Prevenzione e P
8. comportare la presenza di agenti biologici e attivit in industrie alimentari e attivit nell agricolturz e attivit nelle quali vi contatto con animali e o loro prodotti e attivit di servizi sanitari comprese le unit di isolamento e post mortem attivit nei laboratori clinici veterinari e diagnostici esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica e attivit impianti di smaltimento rifiuti e raccolta rifiuti speciali potenzialmente infetti e attivit negli impianti per la depurazione delle acque di scarico g DIO r qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni Gruppo 1 scarsamente patogeni acari insetti morso di vipera ecc Gruppo 2 possono causare malattia rischio limitato di diffusione in comunit di norma disponibili misure profilattiche e terapeutiche es Batteri CI tetani V cholerae Leptospirosi ecc Gruppo 3 altamente patogeni serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunit di norma disponibili misure profilattiche e terapeutiche es Brucelle M tuberculosis HBV antrace carbonchio Gruppo 4 altamente patogeni ed infettanti serio rischio per i lavoratori elevato rischio di propagazione in comunit di norma non disponibili misure profilattiche e terapeutiche es Virus Ebola HCV HIV SARS BSE ecc 24 Misure di Preven
9. lavoro ya NON PIU Principio ispiratore lavoratori 22 02 2014 Il nuovo Decreto Legislativo 81 08 con 306 Articoli e 51 Allegati abroga le precedenti norme in materia di sicurezza Testo Unico in materia di Salute e Sicurezza delle Lavoratrici e dei Lavoratori D Lgs n 81 08 TITOLO I Principi comuni TITOLO II Luoghi di lavoro TITOLO III Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale TITOLO IV Cantieri temporanei o mobili TITOLO V Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro TITOLO VI Movimentazione manuale dei caichi TITOLO VII Attrezzature munite di videoterminali TITOLO VIII Agenti fisici TITOLO IX Sostanze pericolose TITOLO X Esposizione ad agenti biologici TITOLO XI Protezione da atmosfere esplosive TITOLO XII Disposizioni in materia penale e di procedura penale TITOLO XIII Norme transitorie e finali 10 22 02 2014 Definizioni INFORTUNIO SUL LAVORO Eventoj avena per ca U MALATTIA PRODESS DI Evento da noso Danno ma a PROBABILITA 11 22 02 2014 CHE OBIETTIVO SI PONE LA NORMATIVA Operare al fine di evitare o diminuire i RISCHI intervenendo sulla riduzione del danno e o sulla probabilit che avvengano eventi negativi L applicazione della Normativa sulla Sicurezza riduce il Rischio La Prevenzione diminuisce la probabilit di accadimento La
10. motivazioni m Scarsa comunicazione m Presenza di manodopera straniera m Scarso flusso di informazioni all interno della struttura aziendale m Mancata segnalazione di pericoli aree di lavoro altro L errore umano come causa d incidente Alcune stime americane attribuiscono a errori di progettazione o a difetti delle apparecchiature una Fattore Umano percentuale attorno al 10 dei problemi di sicurezza presenti in laboratorio le stesse stime assegnano al fattore umano la percentuale complementare pari al 90 22 02 2014 22 02 2014 In caso di evento incidentale l errore umano pu avere varie cause scatenanti distrazione livello di attenzione non ottimale non corretta formazione e o informazione degli operatori mancanza di un sistema codificato di comunicazioni mancanza di efficienza fisica e o mentale preparazione dell operatore non adeguata allo scopo soprattutto in condizioni di emergenza mancanza di motivazioni eventualmente unita a non corretta supervisione si diventa negligenti con il passare del tempo altro indolenza inefficienza mancanza di self control ecc Gli incidenti in Europa e in Italia Europa 2008 Italia 2009 Italia 2010 Italia 2011 Infortuni sul 4 8 mil anno 790 112 776 099 725 174 lavoro Malattie 4 7 mil anno 46 558 professionali Casi mortali 5200 anno Giornate lavorative 158 mil anno perse
11. per l ambiente Sono i preparati che qualora si diffondano nell ambiente presentano o possono presentare rischi immediati differenti per una o pi delle componenti ambientali Sono contrassegnati dalla lettera N e dall indicazione PERICOLOSO PER L AMBIENTE Tab 2 Dizioni e simboli indicanti particolari pericoli ritrovabili sull etichetta EST REMAMENTE IN FIAMM ABI LE FACI LM ENT E IN FIAMM ABI LE COM BURENT E ESPLOSIVO C Molto corrosivo Provoca gravi ustioni C Corrosivo Provoca ustioni F Estremamente infiammabile A contatto con l acqua libera gas facilmente infiammabili F Facilmente infiammabile A contatto con l acqua libera gas facilmente infiammabili O Comburente E Esplosivo Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti DIFESA PRODOTTI FITOSANITARI Distribuzione dei prodotti fitosanitari E fondamentale che l applicazione dei prodotti antiparassitari in agricoltura non av venga con macchine irroratrici poco efficienti o comunque non tarate e con parame tri operativi inadeguati es pressioni di esercizio molto elevate volumi di distribuzione eccessivi errati profili di distribuzione sulle colture arboree Ci comporterebbe conseguenze ne gative sia di carattere economico le perdite di prodotto fitoiatrico pos sono raggiungere anche l 80 della quantit distribuita sia di carattere ambientale Le perdite di prodotto fi toiatri
12. portare Infortuni derivanti da Derivanti da macchine mezzi e Prodotti di macchine Attrezzature e cattiva Attrezzature e dalla progettazione degli Cattiva organizzazione ambienti degli ambienti Stato di malessere fisico e mentale che porta ad infortuni e malattie professionali Rischi negli ambienti di lavoro Microclima Temperatura Illuminazione Norme igienico sanitarie condizioni meteorologiche Nei luoghi di lavoro chiusi necessario far si che tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori essi dispongono di aria salubre in quantit sufficiente anche ottenuta con impianti d areazione Se viene utilizzato un impianto di areazione esso deve essere sempre mantenuto funzionante 11 Se sono utilizzati impianti di condizionamento dell aria o di ventilazione meccanica essi devono funzionare in modo che i lavoratori non siano esposti a correnti fastidiose Qualsiasi sedimento o sporcizia che potrebbe comportare un pericolo immediato per la salute dei lavoratori dovuto all inquinamento dell aria respirata deve essere eliminato rapidamente Gli impianti di condizionamento dell aria o di ventilazione meccanica essi devono funzionare in modo che i lavoratori non siano esposti a correnti fastidiose Qualsiasi sedimento o sporcizia che potrebbe comportare un pericolo immediato per la salute dei lavoratori dovuto all inquinamento dell aria resp
13. stoccaggio 10 3 Possibilit di reazioni pericolose Nessuna in condizioni normali 10 4 Condizioni da evitare Proteggere dall irradiazione solare diretta Tenere lontano da fonti di calore e da scintille e da fiamme libere Non fumare 10 5 Materiali incompatibili Forti agenti ossidanti 10 6 Prodotti di decomposizione pericolosi In caso d incendio si possono liberare HCI Cl2 NOx COx HCN Pag 5 di 8 AGRIPHAR ITALIA SRL Ed n 3 Data 06 02 12 gt TERRANALISI 11 INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE 11 1 Informazioni sugli effetti tossicologici Tossicit acuta Orale LD50 Imidacloprid LD50 gt 5000 mg kg ratto Cutanea Imidacloprid LD50 gt 2000 mg kg ratto Inalazione Imidacloprid LC50 4 h 0 56 mg l ratto Tossicit subacuta cronica Esposizione prolungata Dati non disponibili Irritazione Pelle Non Irritante su coniglio Occhi Leggermente irritante su coniglio Sensibilizzazione Non causa effetto di sensibilizzazione su porcellino d india Altre informazioni Evitare qualsiasi contatto non indispensabile con il prodotto L abuso pu provocare effetti dannosi per la salute 12 INFORMAZIONI ECOLOGICHE 12 1 Tossicit Dati per Imidacloprid LD50 31 mg kg per Quaglia LC50 96 h gt 100 mg l Trota arcobaleno EC50 48 h gt 524 mg l per Daphnia magna EC50 72 h gt 78 88 mg l per Alghe Pericoloso per api e altri insetti portatori di polline 0 1 ug specie 1
14. 2 2 Persistenza e Degradabilit Stabilit al suolo Imidacloprid DT50 4 465 gg 12 3 Potenziale di bioccumulo z n d 12 4 Mobilit nel suolo n d 12 5 Risultati nella valutazione PBT e vPvB Nessuna ulteriore informazione disponibile 12 6 Altri effetti avversi Nessuna ulteriore informazione disponibile 13 CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO 13 1 Metodi di trattamento dei rifiuti Legislazione Recuperare se possibile Operare secondo le vigenti disposizioni locali e nazionali Smaltire in conformit alle normative vigenti Pag 6 di 8 AGRIPHAR ITALIA SRL Ed n 3 a TERRANALISI Data 06 02 12 Metodi di smaltimento Residui Rispettando la normativa locale deve essere sottoposto ad un trattamento speciale per es idoneo impianto di termodistruzione Contenitori del prodotto Il contenitore completamente svuotato non deve essere disperso nell ambiente Avviare a discarica termodistruzione in impianti autorizzati Osservazioni L utilizzatore deve assicurarsi che non siano in vigore altre disposizioni nazionali o regionali 14 INFORMAZIONI SUL TRASPORTO TRASPORTO VIA TERRA STRADA FERROVIA ADR RID 14 1 Numero ONU 3082 14 2 Nome di spedizione dell ONU Sostanza pericolosa per l ambiente liquida contiene Imidacloprid 17 1 14 3 Classe di pericolo connesso al trasporto 9 M6 14 4 Gruppo di imballaggio ii 14 5 Pericoli per l ambiente Inquinante marino 14 6 Precauzioni speciali per gli utilizza
15. 22 02 2014 25 22 02 2014 A U S L Azienda Unit Sanitaria Locale Prevenzione degli infortuni e malattie professionali Igiene e medicina del lavoro Igiene dell ambiente Vigilanza in materia di igiene e sicurezza sul lavoro ISPETTORATO DEL LAVORO o Attivit di vigilanza ovunque prestato lavoro subordinato al fine di accertare il rispetto di tutte le leggi sul lavoro e previdenza sociale Accertare e reprimere gli illeciti penali consumati in materia di lavoro Vigilare sull esecuzione dei Contratti Collettivo Nazionale del Lavoro C C N L CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO ALTRI ORGANI MINISTERO DI VIGILANZA INDUSTRIA COMMERCIO PER SPECIFICHE ARTICA ATO COMPETENZE REGIONI e PROVINCIE AUTONOME 26 22 02 2014 LE STRUTTURE PUBBLICHE DI ASSISTENZA INGIL Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro L INAIL garantisce supporto al lavoratore offrendo un Assicurazione in caso di Infortunio e Malattia Professionale Inoltre esegue attivit di ricerca e supporto alle Imprese in ambito di Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Ricordatevi la SICUREZZA un Vostro diritto Grazie per l Attenzione 27 22 02 2014 GESTIONE SICUREZZA SAS DI VIRGILI LORENZO Parliamo di Sicurezza Corso di Formazione Base Specifica Rischio Medio Art 37 del D Lgs 81 08 e s m i Ai sensi dell Accordo Stato Regioni del 21 Dicem
16. 22 02 2014 GESTIONE SICUREZZA SAS DI VIRGILI LORENZO Parliamo di Sicurezza Corso di Formazione Base Art 37 del D Lgs 81 08 e s m i Ai sensi dell Accordo Stato Regioni del 21 Dicembre 2011 Formazione 22 02 2014 Educare con Fornire notizie utili o funzionali Rendere edotto mediante i Insegnamento pratico LA FORMAZIONE OGGI D Lgs 81 08 e s m i e Accordo Stato Regioni del 21 Dicembre 2011 22 02 2014 Perch nasce A SICUREZZA S Per il bene della Vostra Salute Le Statistiche degli infortuni sul lavoro in Italia In Italia secondo il Rapporto annuale dell INAIL il 2012 si chiuso con un numero di denunce d infortuni sul lavoro pari a 744 916 di cui sono stati riconosciuti 790 mortali Quindi ogni giorno nel nostro Paese muoiono pi di 3 persone sul posto di lavoro 6 22 02 2014 Analisi degli infortuni cause e modalit d accadimento Le cause che conducono ad un infortunio sono molteplici comunque la maggior parte degli infortuni avviene per m Mancata formazione e informazione m Mancato addestramento m Eccessiva sicurezza nei propri mezzi m Distrazione mancanza di concentrazione stress m Malfunzionamento di impianti macchinari e attrezzature m Utilizzo non corretto di impianti macchinari e attrezzature m Scarsa esperienza a Mancanza di efficienza fisicalmentale Mancanza di
17. 4 Protezione degli arti superiori i DPI per gli arti superiori riguardano in particolare le mani guanti maggiormente esposte ai rischi che possono essere di varia natura Protezione degli occhi Gli occhi sono soggetti a diversi rischi schegge materiali roventi o caustici o corrosivi radiazioni che possono portare a tre tipi di lesioni meccaniche ottiche e termiche Per proteggere questi organi delicati si usano DPI del tipo occhiali maschere visiere scherme Protezione dell udito il danno all udito detto ipoacusia professionale grave perch non rimarginabile Si utilizzano DPI quali cuffie tappi auricolari archetti Protezione del capo Il dispositivo di protezione per il capo uno solo elmetto Protezione degli arti inferiori la protezione dei piedi importante sia per la loro incolumit sia per garantire una buona stabilit del lavoratore In genere per i DPI per gli arti inferiori sono previsti i seguenti DPI scarpe ginocchiere ghette suole amovibili dispositivi amovibili di protezione per il collo del piede Protezioni da caduta dall alto i DPI utilizzati sono cintura di sicurezza imbracatura di sicurezza cordino d aggancio dispositivo dissipatore di energia Protezione del corpo e della pelle i DPI sono di vario tipo indumenti di protezione creme pomate ecc 36 22 02 2014 IMPORTANTE Verificare prima dell uso il buono stato dei Dispositi
18. 836207 Fax 39 51 6835777 E mail agripharitalia agriphar com 1 4 Numero telefonico di emergenza Tel 39 51 6836207 oppure 39 51 6835484 Consultare un Centro antiveleno Bologna Osp Maggiore Tel 051 6478955 Milano Osp Niguarda Tel 02 661010296 Roma Policlinico Gemelli Tel 06 3054343 Napoli Osp Caldarelli Tel 081 7472870 2 IDENTIFICAZIONI DEI PERICOLI 2 1 Classificazione della sostanza o della miscela Classificazione secondo la direttiva 67 548 EC o 1999 45 EC PERICOLOSO PER L AMBIENTE Pag 1 di 8 AGRIPHAR ITALIA SRL gt TERRANALISI Ed n 3 Data 06 02 12 Effetti avversi fisiochimica per la salute umana e per l ambiente Nessuna ulteriore informazione disponibile 2 2 Elementi dell etichetta Etichettatura in conformit alla direttiva 67 548 EEC o 1999 45 EC Simboli di pericolo N Natura del rischio Frasi R R51 R 53 Consigli di prudenza Frasi S S2 S 13 S 20 21 S 29 S 60 2 3 Altri pericoli Nessuna ulteriore informazione disponibile Tossico per gli organismi acquatici Pu provocare a lungo termine effetti negativi per l ambiente acquatico Conservare fuori della portata dei bambini Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande Non mangiare n bere n fumare durante l impiego Non gettare i residui nelle fognature Non disperdere nell ambiente Riferirsi alle istruzioni speciali schede informative in materia di sicurezza 3 COMPOSIZIONE INFO
19. I Rischi per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro 16 22 02 2014 Rischi legati alla movimentazione manuale dei carichi Per la valutazione delle condizioni di rischio occorre considerare i seguenti elementi Caratteristiche del carico se troppo pesante perch supera 30 Kg per gli uomini adulti o 20 Kg per le donne adulte le donne in gravidanza non possono essere adibite al trasporto e al sollevamento di pesi ingombrante o difficile da afferrare non permette la visuale di difficile presa o poco maneggevole con spigoli acuti o taglienti troppo caldo o troppo freddo contiene sostanze o materiali pericolosi di peso sconosciuto o frequentemente variabile l involucro inadeguato al contenuto in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato ad una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco pu a motivo della struttura esterna e o della consistenza comportare lesioni per il lavoratore in particolare in caso di urto 2 Sforzo fisico richiesto se eccessivo pu essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco compiuto con il corpo in posizione instabile pu comportare un movimento brusco del corpo 34 17 22 02 2014 3 Caratteristiche dell ambiente di lavoro lo spazio libero in particolare verticale insufficie
20. LOSO quotidiane al superiori a 85 dB PREVENZIONE I DPI normalmente pi utilizzati sono Inserti auricolari Cuffie antirumore 20 22 02 2014 L esposizione umana a vibrazioni meccaniche rappresenta un fattore di rischio rilevante sul SISTEMA MANO BRACCIO SISTEMA CORPO INTERO dita polso avambraccio apparato muscolo scheletrico provocando patologie vascolari sistema neurologico organi interni quali la sindrome del dito bianco apparato vascolare ecc Sindrome di Raynoud aynoud provocando lombagie traumi alla colonna vertebrale e delle articolazioni Art 201 VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE E VALORI DI AZIONE Il Decreto introduce un VALORE LIMITE di esposizione a vibrazioni meccaniche da non superare nell arco della giornata lavorativa ed un VALORE D AZIONE denominato in questo modo perch il suo superamento fa scattare l azione correttiva di ripristino dei livelli di esposizione a valori compatibili con la salute del lavoratore sia per il sistema mano braccio che per il corpo intero 21 22 02 2014 Rischi legati agli Agenti Chimici Rischi derivanti da tutte quelle sostanze che E4 possono provocare danni pi o meno gravi alla salute delle persone Sg L esposizione agli Agenti Chimici avviene per INGESTIONE INALAZIONE CONTATTO CUTANEO Per poter lavorare in sicurezza manipolando prodotti chimici essenziale conoscere le caratteristiche dell
21. RMAZIONE SUGLI INGREDIENTI 3 1 Sostanze Non applicabile 3 2 Miscele Descrizione prodotto Insetticida Concentrato solubile a base di Imidacloprid 17 1 200 g l Direttiva 67 548 EEC Regolamento CLP N 1272 2008 Componenti N CAS N EEC Simbolo Frasi di Hazard Class Hazard pericolosi pericolo Rischio R and Category Statement Code s Codes Imidacloprid 38261 41 3 428 040 8 Xn N R 22 50 53 Acute Tox 4 H 302 410 17 6 18 Testo delle frasi R e frasi H vedi sezione 16 Denominazione chimica IUPAC del principio attivo 1 6 chloro 3 pyridyImethyl N nitroinidazolin 2 ylideneamine Formula bruta del principio attivo CoH oC N509 Pag 2 di 8 Aquatic Acute 1 Aquatic Chronic 1 AGRIPHAR ITALIA SRL Ed n 3 Data 06 02 12 gt TERRANALISI 4 MISURE DI PRIMO SOCCORSO 4 1 Descrizione delle misure di primo soccorso In caso di intossicazione chiamare il medico per i consueti interventi di pronto soccorso Primo Soccorso In Generale Sostituire immediatamente gli indumenti contaminati In caso di pericolo di perdita di conoscenza sistemare su un fianco in posizione stabile eventuale respirazione artificiale Inalazione Riposo aria fresca soccorso medico Pelle Lavare immediatamente e a fondo con acqua e sapone e consultare un medico Occhi Sciacquare a fondo per almeno 15 minuti sotto l acqua corrente tenendo le palpebre aperte Successivo controllo da un medico oculista Ingestione Non indurre il vomito S
22. UBILI IN ACQUA SL Anche i concentrati liquidi solubili SL vengono fabbricati sciogliendo il principio at tivo in solventi come avviene per le formulazioni EC ed EW Diversamente da queste per tutti i componenti della formulazione SL si solubilizzano nella miscela acquosa da irrorare che si presenta sotto forma di una soluzione chiara Le formulazioni SL vengono approntate solo per principi attivi con una alta solubilit EMULSIONI IN ACQUA EW Le formulazioni EW sono emulsioni in acqua di un principio attivo liquido o di un principio attivo gi diluito in un solvente Rispetto alle formulazioni EC impiega ta una dose di solvente nettamente inferiore Nelle formulazioni EW l emulsione formata gi nel prodotto destinato alla vendita che viene poi solamente diluito in acqua Sono meno pericolose rispetto alle formulazioni EC perch contengono meno sostanze volatili CONCENTRATI IN SOSPENSIONE SC Nelle formulazioni SC Sospensioni Concentrate il principio attivo solido viene fine mente macinato e disperso in acqua Le particelle del principio attivo hanno una di mensione pari a 1 4 um e sono tenute in sospensione nella sostanza acquosa gra zie alla combinazione di agenti disperdenti Sono pratiche da utilizzare e sicure per l operatore DIFESA PRODOTTI FITOSANITARI GRANULATI DISPERDIBILI IN ACQUA WG In passato i principi attivi solidi non solubili in acqua venivano impiegati come polveri da irrorare ex zolfo i
23. ZIONI NECESSARIE y Misurini bilance e materiale per la miscelazione del prodotto es secchiello appo sito e contrassegnato v Contenitore a portata di mano con sabbia fine o segatura per assorbire eventuali versamenti Deve essere a disposizione anche una scopa ed una paletta v Contenitori o zona di raccolta per i contenitori esausti v Estintori come previsti dal piano antincendio o analisi dei rischi v Toilette o lavandino con acqua corrente a portata di mano indicativamente 10 m DIFESA I PRODOTTI FITOSANITARI v Cassetta del pronto soccorso come previsto dal piano antincendio o analisi dei rischi vArmadietto apposito o attaccapanni per il vestiario di protezione v Schede di sicurezza possono essere cartacee e quindi sistemate in prossimit del ma gazzino oppure informatizzate ed in questo caso occorre avere un computer fisso o portatile a disposizione nell azienda J preferibile avere un elenco con le giacenze di magazzino aggiornate a disposizione VESTIARIO DI PROTEZIONE v Tuta protettiva l ideale una tuta usa e getta classificata in categoria 3 di tipo da 3 a 6 a seconda della modalit con cui viene impiegata v Guanti in neoprene o gomma nitrilica v Stivali in gomma e impermeabili v Filtri obbligatoriamente di III categoria D lgs 475 92 necessario almeno un filtro combinato marrone antivapori organici e bianco antipolvere filtri vanno sosti tuiti mensilmente e conservati all
24. a sostanza quali sono i rischi correlati a tali uso e conseguentemente quali modalit operative seguire e quali sistemi di prevenzione e protezione utilizzare L etichetta e la scheda di sicurezza forniscono la maggior parte delle informazioni necessarie Per ridurre i Rischi legati agli Agenti Chimici Occorre leggere sempre i sistemi di informazione etichetta schede di sicurezza istruzioni di lavoro raccomandazioni di sicurezza segnaletica prima di manipolare un agente chimico evitare in ogni caso il contatto con la sostanza compreso magiare bere fumare in luoghi dove le sostanze sono impiegate verificare lo stato di conservazione degli imballaggi e recipienti seguire le corrette modalit operative utilizzando i presidi necessari aspirazioni DPI conservare gli agenti chimici solo nei loro recipienti o comunque in contenitori adeguatamente identificati etichettati controllare lo stato di manutenzione dei DPI e di eventuali altri presidi applicare immediatamente le procedure di emergenza in caso di esposizione e o infortunio 22 22 02 2014 T T C Xn Xi Altamente Tossico Corrosivo Nocivo Irritante Tossico E F F O N Esplosivo Estremamente Facilmente Comburente Pericoloso per l Ambiente Infiammabile La Nuova etichettatura secondo il Regolamento CLP 23 22 02 2014 Rischi legati agli Agenti Biologici Elenco esemplificativo di attivit lavorative che possono
25. adra Antincendi e RSPP Assicurarsi che i materiali infiammabili siano debitamente isolati e non superino le quantit ammesse nel CPI se previsto e Controllare periodicamente l efficienza dei mezzi antincendio e non ostacolarne l utilizzo 44 22 02 2014 flash over L Addetto Antincendio deve intervenire ignizion ropagazione diri estinzione 119 e propag generalizzato i Lavoratori addetti all emergenza 45 Addetti alle Emergenze Antincendio D M 10 03 98 Rischio Basso 4 Ore Rischio Medio 8 Ore Rischio Alto 16 Ore Pronto soccorso D M 388 03 Aziende Gruppo A 16 Ore Aziende Gruppi B e C 12 Ore Verifiche da effettuare Estintori D M 10 03 98 Cassetta Primo Soccorso Controllo degli estintori ogni 6 mesi Controllo degli idranti ogni 6 mesi D M 388 03 Verificare il contenuto e le date di scadenza 22 02 2014 46 Piano Di Emergenza Cenni sui Sistemi di Gestione della Sicurezza Art 30 D Lgs 81 08 e s m i OHSAS 18001 2007 Obbligatorio Procedure di verifica OHSAS 18001 Volontario 22 02 2014 47 22 02 2014 Cenni sui Sistemi di Gestione della Sicurezza e Miglioram
26. bre 2011 Ambienti di Lavoro rebbe diventare Sorgenti di rischio 22 02 2014 II luogo di lavoro deve essere sempre in ordine Aree di deposito e stoccaggio Disporre i carichi in modo uniforme controllandone la stabilit e rispettando la portata dei solai e Non sovrapporre troppi strati in pila onde evitare lo schiacciamento degli strati inferiori e Immagazzinare separatamente le sostanze pericolose che possono reagire tra loro e Tubi e sbarre vanno stoccati su apposite rastrelliere e Non arrampicarsi sulle pile di materiale ma utilizzare le apposite scale e Rispettare il divieto di fumo nelle aree a rischio di incendio e Nelle aree a rischio incendio non utilizzare attrezzature che possano provocare scintille 22 02 2014 22 02 2014 In particolare Usare con cura la strumentazione e le macchine Tenere gli attrezzi e gli strumenti di controllo in modo ordinato Liberare le aree operative da ostacoli di qualsiasi genere Disporre il materiale in lavorazione in modo da evitarne la caduta e Evitare spandimenti di materiale scivoloso o pericoloso Fermare tutti i motori e togliere tensione a macchine o impianti quando si abbandona il posto di lavoro _ A JEN CON L EFFETTIVA E COSTRUTTIVA PARTECIPAZIONE DI TUTTI 22 02 2014 Attrezzature di Lavoro Manuali non Gli Ambienti di Lavoro e le Attrezzature di Lavoro possono
27. ciacquare la bocca con acqua Consultare immediatamente un medico 4 2 Principali sintomi ed effetti sia acuti che ritardati Nessuna ulteriore informazione disponibile 4 3 Indicazione della eventuale necessit di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali Terapia sintomatica Non sono noti antidoti In caso di intossicazione procedere con i consueti interventi di pronto soccorso 5 MISURE ANTINCENDIO 5 1 Mezzi di estinzione Mezzi di estinzione appropriati Polvere acqua nebulizzata diossido di carbonio schiuma Mezzi di estinzione non adatti Getti d acqua voluminosi 5 2 Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela Rischi di esposizione In caso d incendio si possono liberare HCI CI2 NOx COx HCN 5 3 Raccomandazioni per gli addetti all estinzione degli incendi Equipaggiamento di protezione Autorespiratore e indumenti di protezione adeguati Altre informazioni Raffreddare con acqua i contenitori in pericolo Raccogliere separatamente le acque di estinzione contaminate e non immetterle nelle fognature o nelle acque reflue residui d incendio devono essere eliminati in conformit con Pag 3 di 8 AGRIPHAR ITALIA SRL Ed n 3 TERRANALISI Data 06 02 12 le disposizioni legislative vigenti 6 MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALE 6 1 Precauzioni personali dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza Vedi sezione 8 6 2 Precauzioni amb
28. cifiche attivit lavorative presenti con ampio potere decisionale e coerente responsabilit personale 22 02 2014 21 22 02 2014 Responsabilit per le Figure della Sicurezza Respons Respon Responsabilit derivante Responsabilit derivante dalla violazione di norme dalla violazione di una di diritto privato norma penale sanzionata Tutti gli Illeciti in ambito di Sicurezza sul Lavoro sono di tipo PENALE LESIONI PERSONALI COLPOSE LIEVI ART 590 C P LESIONI PERSONALI RESPONSABILITA COLPOSE GRAVI O PENALE GRAVISSIME ART 590 CP OMICIDIO COLPOSO ART 589 CP 22 RESPONSABILITA PENALE e Imprudenza e Imperizia e Negligenza Mancanza di abilit e preparazione specifica Comportamento palesemente contrastante con le norme d sicurezza Grave disattenzione o dimenticanza Atteggiamento passivo nei confronti di obblighi o doveri dovuto a pigrizia o insensibilit Sistema Sanzionatorio SOGGETTI Datore di lavoro Dirigenti Preposti Medico Competente Lavoratori Progettisti fabbricanti installatori Violazione Art 20 ARRESTO FINO AD UN MESE AMMENDA DA 200 00 A 600 00 22 02 2014 23 Ambienti di Lavoro are i di rischio ira e p artificiali 22 02 2014 24 mantenimen nte di lavoro ganizzazione GLI ORGANI DI VIGILANZA
29. co infatti si traducono in feno meni di contaminazione del terreno all interno dell appezzamento trat tato di entit notevole ad esempio Fase di distribuzione dei prodotti fitosanitari nel caso dei trattamenti alle colture arboree e dell ambiente circostante al campo trattato es acque superficiali per effetto della deriva delle gocce di spray prodotte dall irroratrice Proprio per questo motivo consigliabile utilizzare il servizio di controllo funzionale e taratura delle irroratrici in uso che si pone come obiettivo proprio il miglioramento delle modalit di distribuzione dei fitofarmaci in agricoltura Attualmente operano sul territorio regionale dieversi tecnici abilitati attraverso appo siti corsi di formazione tenuti dal personale del DEIAFA dell Universit di Torino presso il Centro Crop Protection Technology FASE DI PREPARAZIONE DELLA MISCELA DOSAGGIO DEI PRODOTTI Sulla maggioranza delle confezioni viene riportato il dosaggio per hl d acqua ma non va dimenticato che il vero riferimento deve essere la superficie del terreno ha o me glio ancora se si disponesse di dati appropriati la superficie fogliare Per alcuni prodotti quali ad esempio gli Inibitori della Sintesi dello Sterolo 1 B S dicarbossimidici anilopirimidine e strobilurine il rischio di selezionare popolazioni di funghi resistenti risulta elevato e pertanto il dosaggio dovr essere sempre quello indicato ed preferibile una loro alternanza con grup
30. e esercitata a livello delle vertebre lombari di 750 Kg o 150 Kg Rischi legati alla caduta di persone e o oggetti dall alto Condizione di lavoro che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota superiore a 2 metri rispetto ad un piano stabile Per lavori temporanei in quota si intendono lavori su tetti e coperture di edifici lavori su pareti di edifici e o di strutture di costruzione lavori su pareti e scarpate di strutture naturali lavori su parti elevate di impianti lavori su tralicci e pali lavori su alberi di alto fusto lavori che prevedono il montaggio lo smontaggio e l utilizzo di opere provvisionali di altezza superiore a 2 m lavori in pozzi e luoghi profondi Tutti i lavoratori che operano sono soggetti a rischio di caduta dall alto devono ricevere un adeguata e specifica formazione 19 22 02 2014 La difesa contro il Rumore Il rumore crea danni Danni generalmente permanenti con diminuzione della capacit uditiva Ipoacusia e sordit E pu avere riflessi negativi sul comportamento Aumentando le difficolt di Comunicazione Diminuendo l attenzione e la concentrazione Con esposizioni quotidiane al Con rumore comprese tra 80 85 dB obbligatoria la fornitura di DPI esposizioni rumore obbligatorio l uso di DPI Danni meno evidenti e meno immediati apparentemente non riconducibili all esposizione al rumore affaticamento stress ATTENZIONE RUMORE PERICO
31. enere i prodotti che nell azienda vengono normalmente acquistati con siderando anche i periodi in cui il volume di prodotto utilizzato molto alto Il di mensionamento va definito sulla base del volume di acquisti e non delle giacenze v Il locale deve avere una capacit contenitiva per prevenire la fuoriuscita dei prodot ti Il volume minimo di questa protezione del 110 del contenitore pi grande in esso contenuto v Illuminazione la fonte di illuminazione deve permettere la lettura delle etichette in qualunque situazione Illuminazione artificiale prodotta da normale impianto elettrico Illuminazione artificiale prodotta da una torcia elettrica posta all ingresso del locale v Porta Deve essere chiusa a chiave con una serratura o un lucchetto Deve essere in materiale ignifugo in lamiera metallica o in legno trattato Pu essere fessurato per permettere l aerazione del locale senza permettere l ac cesso di animali Deve essere installata in modo da permettere al magazzino di avere un bacino di contenimento v Finestre se presenti ed apribili devono essere provviste di griglia di protezione che impedisca l accesso di animali v Pavimenti e pareti devono garantire un certo livello di impermeabilit Le pareti devono essere almeno nella parte pi esposta al prodotto verniciate con sostante impermeabilizzanti vernici lavabili o piastrelle pavimenti possono essere piastrellati verniciati con sos
32. ento continuo continual improvement Processo continuo di sostegno del SGS per migliorare le prestazioni dell organizzazione in termini di salute e sicurezza del lavoro in linea con la politica della sicurezza Miglioramento continuo Politica OH amp S Pianificazione Implementazione Monitoraggio e ed operativit misure correttive GESTIONE SICUREZZA SAS DI VIRGILI LORENZO AA AA AOA GESTIONE SICUREZZA SAS DI VIRGILI LORENZO Sede Legale e Ufficio Via Santa Lucia Filippini n 1 A 01016 Tarquinia VT Iscr CCIAA Viterbo al Nr 02011710569 P Iva e Cod Fisc 02011710569 Nr REA 145858 Tel e Fax 0766 840377 Cell 328 6555132 e mail formazione gestionesicurezzasas it virgili gestionesicurezzasas it 48 AGRIPHAR ITALIA SRL Ed n 3 TERRANALISI Data 06 02 12 SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA Secondo Regolamento CE n 453 2010 1 IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E DELLA SOCIETA IMPRESA 1 1 Identificatore del prodotto REACH tipo Miscela Denominazione commerciale APHID 1 2 Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati Uso professionale industriale Insetticida Aficida Usi non raccomandati Nessuna ulteriore informazione disponibile 1 3 Informazioni sul fornitore della scheda di sicurezza AGRIPHAR ITALIA S r l Sede legale Via Nino Bixio 6 Sede Amm va Via Donizetti 2 a 44042 CENTO FE ITALY Tel 39 51 6
33. evamen to ecc Le macchine irroratrici superato il controllo ricevono un bollino identifica tivo che ne certifica l idoneit all impiego per un periodo di cinque anni Il controllo funzionale delle macchine irroratrici in Piemonte al momento obbligatorio sol tanto per le aziende agricole che aderi scono al PSR tuttavia auspicabile che anche le altre aziende agricole si avvalga no del servizio che rappresenta un utile strumento per migliorare la qualit e l ef ficacia della distribuzione dei fitofarmaci alle colture riducendone di conseguenza il costo e soprattutto per ridurre i rischi di contaminazione ambientale legati a tale operazione Ad oggi sono stati controllati e messi a taratura nei diversi centri di con trollo che operano nel territorio cuneese circa 1300 irroratrici 10 barre 90 ato mizzatori circa un 15 del totale Fase della taratura di un atomizzatore DIFESA I PRODOTTI FITOSANITARI Lo Stoccaggio dei fitosanitari in conformit allo stan dard Globalgap e alle disposizioni nazionali in materia STRUTTURA DEL LOCALE ADIBITO A MAGAZZINO FITOSANITARI v Il locale idoneo allo stoccaggio deve proteggere gli agrofarmaci dalle intemperie separandolo dagli altri materiali e deve impedire l accesso ai prodotti fitofarmaci alle persone non autorizzate v Il locale deve essere ventilato v Il locale deve avere dimensioni opportune per l uso che se ne intende fare cio deve poter cont
34. giene industriale tese definisce le misure prevenzione degli a salvaguardare la di tutela per la infortuni sul lavoro salute dei lavoratori prevenzione degli principalmente requisiti tecnici delle macchine e luoghi di lavoro D Lgs 626 94 Contiene norme tese al miglioramento della Sicurezza e della Salute dei lavoratori sul luogo di lavoro Introduce il concetto della prevenzione come metodo di lavoro frutto di una organizzazione tesa a individuare valutare ridurre e controllare i fattori di rischio infortuni nei cantieri edili D Lgs 494 96 Norme specifiche relativer agli obblighi del Committente e del Responsabile dei lavori per i cantieri edili fin dalla afse di progettazione 22 02 2014 Vecchia Legislazione 547 55 164 56 Tipo Prescrittivo Lavoratore Passivo Subisce la Sicurezza Nuova Legislazione degli Anni 90 626 94 494 96 Tipo Prestazionale Lavoratore Attivo Promuove la Sicurezza La filosofia del D Lgs 626 94 Un tempo responsabile solo della corretta installazione delle macchine della loro rispondenza alle norme dell adeguatezza degli ambienti di lavoro della formazione ed informazione dei lavoratori il datore di lavoro assume ora la responsabilit della sua azienda a livello globale in quanto a lui spetta l organizzazione del lavoro nel rispetto della sicurezza dei lavoratori alla luce delle moderne tecniche antinfortunistiche e delle conoscenze di medicina del
35. i ai rischi di tipo chimico fisico 6 DIFESA I PRODOTTI FITOSANITARI Tab 1 Dizioni e simboli delle classi tossicologiche sull etichetta MOLTO TOSSICO NOCIVO ATTENZIONE Manipolare con prudenza T MOLTO TOSSICO Sono i preparati che in caso di inalazione ingestione o assorbimento cutaneo in piccolissime quantit possono essere letali o provocare lesioni acute e croniche Sono contrassegnati dalla lettera T e dall indicazione di pericolo MOLTO TOSSICO T TOSSICO Sono i preparati che in caso di inalazione ingestione o assorbimento cutaneo in piccolissime quantit possono essere letali o provocare lesioni acute e croniche Sono contrassegnati dalla lettera T e dall indicazione di pericolo TOSSICO Xn NOCIVO Sono i preparati che in caso di inalazione ingestione o assorbimento cutaneo in piccolissime quantit possono provocare lesioni acute e croniche Sono contrassegnati dalla lettera XN e dall indicazione di pericolo NOCIVO Xi IRRITANTE Sono i preparati non corrosivi il cui contatto diretto prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose pu provocare una reazione infiammatoria Sono contrassegnati dalla lettera Xi e dall indicazione di pericolo IRRITANTE Non classificato m c p NC Non classificato Quando sul etichetta non compare una delle sigle sopra riportate si intende che il prodotto non classificato N Pericoloso
36. i con luce naturale o artificiale in modo da assicurare una sufficiente visibilit 22 02 2014 Nei luoghi all aperto come i cantieri temporanei o mobili campi agricoli e strade un ulteriore fonte di pericolo rappresentata dalle condizioni meteorologiche avverse in particolare a pioggia neve in caso di pioggia obbligo del preposto e o del capo cantiere provvedere alla salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori conducendoli dopo aver messo in sicurezza il proprio posto di lavoro verso un luogo sicuro e riparato Vento in caso di forte vento e o raffiche in particolare per lavori in altezza i lavoratori devono mettere in sicurezza il posto di lavoro e recarsi in un luogo sicuro E VIETATA la somministrazione di vino di birra e di altre bevande alcooliche nell interno dell azienda o del cantiere Nei luoghi di lavoro o nelle loro immediate vicinanze deve essere messa a disposizione dei lavoratori acqua in quantit sufficiente tanto per uso potabile quanto per lavarsi Per la provvista la conservazione e la distribuzione dell acqua devono osservarsi le norme igieniche atte ad evitarne l inquinamento e ad impedire la diffusione di malattie I lavoratori devono disporre in prossimit dei loro posti di lavoro dei locali di riposo degli spogliatoi e delle docce di gabinetti e di lavabi con acqua corrente calda se necessario e dotati di mezzi detergenti e per asciugarsi I lavoratori devono
37. ientali Tenere lontano da fonti d ignizione Non lasciar penetrare il prodotto nelle fognature 6 3 Metodi e materiali per il contenimento e la bonifica Recuperare se possibile Arginare e pompare in contenitori le grandi quantit Raccogliere i residui con materiale assorbente in appositi contenitori ed eliminare secondo le norme vigenti Bonificare il pavimento lavando con lavasciuga 6 4 Riferimento ad altre sezioni Sez 8 Controllo dell esposizione protezione individuale Sez 13 Considerazioni sullo smaltimento 7 MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO 7 1 Precauzioni per la manipolazione sicura Leggere l etichetta prima dell uso Indossare i dispositivi di protezione per prodotti liquidi tuta da lavoro guanti di gomma occhiali maschera con filtri per vapori Evitare di respirare i vapori Non fumare n mangiare n bere durante l impiego Non operare contro vento 7 2 Condizioni per l immagazzinamento sicuro comprese eventuali incompatibilit Proteggere dall umidit dai raggi del sole da fonti di ignizione e di calore Stoccare il prodotto in contenitori chiusi in luogo ben ventilato Stoccare a temperature non superiori a 30 35 C e non inferiori a 0 C Tenere lontano dai bambini dalle persone non autorizzate e dagli animali Stivare immagazzinare e caricare separatamente da alimenti mangimi e bevande 7 3 Usi finali specifici Nessuna ulteriore informazione disponibile 8 CONTROLLO DELL ESPOSIZIONE
38. inamento e riutilizzo dei contenitori in questione Il materiale da smaltire subisce in dipendenza di quanto stabilito dal contratto di fornitura del servizio di smaltimento delle Ditte autorizzate un eventuale fase di bo nifica e poi il confezionamento negli appositi sacchi NORME DI BONIFICA Riempire la confezione esaurita con acqua per Portata di almena 4 5 minuto 1 5 del suo volume Chiudere ermeticamente Compiere 15 inversioni complete durata dell operazione 30 secondi e versare il contenuto di risciacquo nel serbatoio dell irroratrice Pressione superiore a 3 bar Ripetere l operazione per 3 volte Durata dell operazione almeno 40 secondi L inserimento nel sacco possibilmente trasparente avviene previa riduzione del volu me del contenitore e della sua eventuale foratura contenitori vengono normalmen te sigillati e identificati con i dati anagrafici dell azienda agricola sacconi cosi pro dotti devono essere conservati nel deposito fitosanitari o in un luogo comunque non accessibile al personale non autorizzato La loro posizione va comunque identificata con una segnalazione di pericolo
39. io attraverso aperture nei solai o nelle pareti le aperture per il passaggio del carico ai singoli piani nonch il sottostante spazio di arrivo o di sganciamento del carico stesso devono essere protetti su tutti i lati mediante parapetti normali provvisti ad eccezione di quello del piano terreno di arresto al piede 22 02 2014 I parapetti devono essere disposti in modo da garantire i lavoratori anche contro i pericoli derivanti da urti o da eventuale caduta del carico di manovra Gli stessi parapetti devono essere applicati anche sui lati delle aperture dove si effettua il carico e lo scarico a meno che per le caratteristiche dei materiali in manovra ci non sia possibile In quest ultimo caso in luogo del parapetto normale deve essere applicata una solida barriera mobile inasportabile e fissabile nella posizione di chiusura mediante chiavistello o altro dispositivo Davanti alle uscite dei locali e alle vie che immettono direttamente ed immediatamente in una via di transito dei mezzi meccanici devono essere disposte barriere atte ad evitare investimenti e quando ci non sia possibile adeguate segnalazioni Rischi legati all attrezzatura di lavoro Tutta l attrezzatura utilizzata deve avere marcatura CE Utensili elettrici verificare periodicamente che non presentino difetti danni evidenti utilizzare i D P I previsti utilizzare attrezzatura inerente al materiale e all attivit non modificare l attrezzatura
40. irata deve essere eliminato rapidamente 22 02 2014 Gli impianti di condizionamento sono a volte fonte di inquinamento a Quando riprendono l aria da zone inquinate per esempio da gas di scarico a Quando vi si annidano agenti patogeni La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all organismo umano durante il tempo di lavoro tenendo conto del grado di umidit e del movimento dell aria Le finestre i lucernari e le pareti vetrate devono essere tali da evitare un soleggiamento eccessivo dei luoghi di lavoro La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all organismo umano durante il tempo di lavoro tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori Quando non possibile modificare la temperatura di tutto l ambiente lavori all aperto si deve provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse mediante misure tecniche localizzate o mezzi personali di protezione A meno che non sia richiesto diversamente dalle necessit delle lavorazioni e salvo che non si tratti di locali sotterranei i luoghi di lavoro devono disporre di sufficiente luce naturale Gli impianti di illuminazione dei locali di lavoro e delle vie di circolazione devono essere installati in modo che il tipo d iluminazione previsto non rappresenti un rischio di infortunio per i lavoratori Gli ambienti i posti di lavoro ed i passaggi devono essere illuminat
41. l Mobbing Eccesiva focalizzazione dell Azienda solo sugli obiettivi da raggiungere Etc 34 22 02 2014 DPI Articolo 74 Definizione Si intende per dispositivo di protezione individuale qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o pi rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro nonch ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo Articolo 78 commi 2 e 3 Obblighi dei lavoratori lavoratori utilizzano i DPI messi a loro disposizione conformemente all informazione e alla formazione ricevute e all addestramento eventualmente organizzato lavoratori e Provvedono alla cura dei DPI messi a loro disposizione e e Non vi apportano modifiche di propria iniziativa E importante sottolineare che la legge ne prevede l utilizzo solo quando siano gi state adottate misure tecniche preventive e o organizzative di collettiva In altri termini il DPI va utilizzato solo quando non possibile eliminare il rischio Le tipologie di D P I sono Protezione delle vie respiratorie i DPI per le vie respiratorie servono a proteggere da sostanze aeriformi potenzialmente nocive gas polveri vapori e a permettere la normale respirazione Quando il livello d ossigeno inferiore al 19 5 Essi possono essere a filtro Maschera e semimaschera facciale e isolanti autorespiratori 35 22 02 201
42. legnameria e restauro 7 18 INGIL Analisi Infortuni per Comparto Infortuni in complesso Casi mortali Raml Settori di attivit 2010 2011 VETA 2010 2011 TAA Agricoltura 50 215 46 963 6 5 Industria 285 656 262 152 8 2 Costruzioni 74 475 63 505 14 7 Meccanica 20 833 19 438 6 7 Metallurgia 38 375 35 832 6 6 Servizi 440 228 416 059 5 5 Trasporti e comunicazioni 60 516 53 679 11 3 Servizi alle imprese e attivit immobiliari 52 152 47 097 9 7 Commercio 70 301 63 552 9 6 Personale domestico 4 952 4 785 3 4 Totale 776 099 725 174 Tabella Tratta dal Rapporto Annuale INAIL 2011 38 22 02 2014 Analisi Infortuni per Area Geografica Infortuni in complesso Casi mortali Ripartizione geografica 2010 2011 Var 2010 2011 Var Nord Ovest 224 012 210 428 6 1 225 220 2 2 Nord Est 243 162 228 092 6 2 225 226 0 4 Centro 157 534 147 457 6 4 200 199 0 5 Mezzogiorno 151 391 139 197 8 1 323 275 14 9 Italia 776 099 725 174 6 6 973 920 5 4 Analisi Malattie Professionali per Comparto Stato di definizione Denunciate Agricoltura 1 650 1 832 3 926 Industria e servizi 26 888 27 906 30 584 Dipendenti conto Stato 395 355 379 Totale 28 933 30 093 34 889 Tabelle Tratte dal Rapporto Annuale INAIL 2011 Analisi Infortuni per Modalit di Evento Infortuni in complesso Casi mortali 2010 2011 Var 2010 2011 Var Modalit di evento In occasione di lavoro 687 970 643 313 6 5 744 680 8 6
43. n polvere con lo svantaggio che tendevano a formare polve ri facilmente inalabili Oggi questi problemi sono stati risolti impiegando granulati bagnabili o solubili in acqua Le formulazioni WG nelle quali la sostanza attiva omogeneamente distribuita all interno di un granulo possono essere applicate senza formazione di polveri e permettono di ottenere prodotti con un elevato contenuto di sostanza attiva SOSPENSIONI IN CAPSULE CS Le sospensioni in capsule comunemente detti microincapsulati risultano particolar mente adatte a principi attivi con un profilo sfavorevole dal punto di vista tossico logico e di stabilit Una formulazione CS si ottiene da una emulsione contenente la sostanza attiva che viene attraverso un processo chimico trasformata in capsule biodegradabili All interno della capsula la sostanza attiva pu trovarsi sciolta in fase liquida od essere dispersa La sostanza attiva liberata molto gradualmente di mano a mano che la parete della capsula si degrada risultando cos molto persistente SUSPOEMULSIONI SE Una suspoemulsione una combinazione delle formulazioni SC e EW ed allo stato liquido La fase continuativa rappresentata dall acqua ed in essa sono presenti sia particelle solide che goccioline di emulsione finemente distribuite DISPERSIONI IN OLIO OD Numerosi nuovi principi attivi per le loro caratteristiche non possono essere formulati come EC per cui sono necessarie formulazioni alter
44. native che permettano l assorbi mento e la distribuzione del principio attivo nella pianta Con questo tipo di formu lazione la sostanza attiva solida viene sospesa in olio che funge anche da veicolo per gli altri coformulanti Diluendo formulazioni OD in acqua si possono ottenere misce le diverse se il principio attivo solubile in acqua come avviene per molti erbicidi si forma un emulsione mentre con un principio attivo poco solubile si forma una suspoemulsione ATTENZIONE ALLE MISCELE Tutti i tipi di formulazione devono essere testati in merito alla miscibilit con altri agrofarmaci con concimi o con additivi Anche nelle miscele necessario garantire efficacia biologica e selettivit la stessa miscibilit tecnica non un aspetto banale in quanto ciascuna formulazione rappresenta un sistema chimico fisico a s stante Dato che ogni formulato si presenta sia fisicamente che per contenuto di coformulanti in maniera diversa possibile se non vengono seguite strettamente le raccomandazioni indicate in etichetta per le miscele con altri prodotti che si creino flocculazioni o sedi menti tali da rendere inutilizzabile la miscela stessa CLASSIFICAZIONE TOSSICOLOGICA DEI PRODOTTI FITOSANITARI Dal 1 ottobre 2005 tutte le confezioni di agrofarmaci hanno dovuto riportare etichet te conformi alla nuova classificazione In tab 1 riportiamo le classi tossicologiche ripor tate in etichetta in tab 2 riportiamo i simboli relativ
45. nte per lo svolgimento dell attivit richiesta il pavimento ineguale quindi presenta rischi di inciampo o di scivolamento per le scarpe calzate del lavoratore il posto o l ambiente di lavoro non consentono al lavoratore la movimentazione manuale dei carichi a un altezza di sicurezza o in buona posizione il pavimento o il piano di lavoro presenta dislivelli che implicano la manipolazione del carico a livelli diversi il pavimento o il punto di appoggio sono instabili la temperatura l umidit o la circolazione dell aria sono inadeguate 4 Esigenze connesse all attivit richiedono sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale troppo frequenti o troppo prolungati 35 non assicurato un periodo di riposo fisiologico o di recupero insufficiente ci sono distanze troppo grandi di sollevamento di abbassamento o di trasporto l impegno regolato secondo un ritmo imposto da un processo che non pu essere modulato dal lavoratore Inoltre il lavoratore pu correre un rischio nei seguenti casi inidoneit fisica a svolgere il compito in questione se utilizza indumenti calzature o altri effetti personali inadeguati 18 22 02 2014 Figura 1 esempio di come si deve sollevare in maniera corretta un carico da terra 150k ona spalle morbide schiena dritta ginocchia piegate il gambe leggermente aperte 50 kg Secondo la postura per un carico di 50 Kg la forza che vien
46. ntro pressione dello schienale in modo che il busto assuma una postura eretta ma non subisca spinte in avanti Microclima La situazione di pericolo si ha in tutte le attivit che comportano per il lavoratore una permanenza in ambienti con parametri climatici temperatura umidit ventilazione presenza di polveri nell aria etc non confortevoli Le attivit che si svolgono in condizioni climatiche avverse senza la necessaria protezione possono dare origine sia a bronco pneumopatie soprattutto nei casi di brusche variazioni delle stesse che del classico colpo di calore in caso di intensa attivit fisica durante la stagione estiva 33 22 02 2014 Stress Lavoro Correlato SALUTE Stato di completo benessere fisico mentale e sociale non consistente solo in un assenza di malattia o di infermit STRESS Condizione che pu essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica psicologica o sociale ed conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o aspettative riposte in loro Stress Lavoro Correlato Tale condizioni di malessere mentale causata da fattori propri del contesto lavorativo Orari di lavoro non idonei Relazioni tra colleghi difficili Compiti lavorativi non idonei alle proprie capacit incapacit di comunicazione da parte del management Lavorare in un ambiente dove le attrezzature risultano non idonee I
47. o e Informa i lavoratori esposti al rischio e Affida i compiti ai lavoratori tenendo conto delle loro capacit 22 02 2014 18 raprese tunamente Obblighi del preposto Articolo 19 preposti secondo le loro attribuzioni e competenze devono sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge nonch delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e in caso di persistenza della inosservanza informare i loro superiori diretti Obblighi dei lavoratori Articolo 20 Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni conformemente alla sua formazione alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro 22 02 2014 19 OBBLIGHI PARTICOLARI CIASCUN LAVORATORE DEVE OSSERVARE LE DISPOSIZIONI e le istruzioni impartite dal datore di lavoro SEGNALARE al datore o ai dirigenti le deficienze dei mezzi e ogni condizione di pericolo CONTRIBUIRE all adempimento di tutti gli obblighi UTILIZZARE CORRETTAMENTE i macchinari i dispositivi di sicurezza e le attrezzature SOTTOPORSI ai controlli sanitari previsti NON COMPIERE di propria iniziativa ope
48. o sempre quantit di fitofarmaco rapportate ai 1500 per ettaro TECNICA DI TRATTAMENTO Oltre al volume d acqua i parametri dei quali si deve tener conto nella distribuzione sono VELOCIT DI AVANZAMENTO Per piante inferiori ai 4 5 5 m di altezza risulter ottimale una velocit di 4 5 5 km h determinabile con un semplice cronometro se il trattore non dispone di contachilometri PRESSIONE DELLA POMPA Con ugelli tradizionali si operer mediamente a 10 bar con un max di 15 bar pressioni maggiori determinano perdite di prodotto gocciolamento a terra deriva ecc con danno ambientale ed economico Con ugelli non a piastrina del tipo ALBUZ o di altre ditte la pressione da impiegare generalmente indicata dalla ditta su apposite tabel le in funzione della portata che si vuole ottenere VOLUME D ARIA Poich l aria costituisce il veicolo per il trasporto della miscela antiparassitaria im portante che la sua velocit sia adeguata se il flusso d aria eccessivo aumentano le dispersioni di prodotti e la deriva se troppo scarso la miscela potrebbe non giungere sul bersaglio specialmente nella parte pi alta delle piante In pratica se si dispone di piante alte o con elevata massa vegetativa si dovr operare con velocit della ventola pi elevata o comunque ad almeno 540 giri della presa di potenza Con piante basse o in presenza di scarsa vegetazione sempre preferibile operare con una marcia pi ridotta o c
49. on un regime di giri inferiore DIFESA PRODOTTI FITOSANITARI VERIFICA SULLA FUNZIONALIT DELLE IRRORATRICI parametri precedentemente indicati hanno validit se la macchina irroratrice pre senta una buona efficienza Questo possibile stabilirlo solo se l atomizzatore viene sottoposto periodicamente ad adeguati controlli funzionali che peraltro sono gi da alcuni anni obbligatori per le aziende aderenti al P S R o soggette a certificazioni di vario tipo es Globalgap I tecnici CATAC dell Agenzia 4A con il supporto tecnico scientifico della Sezione di meccanica agraria dell Universit di Torino hanno creato Centri Prova utilizzando una apposita attrezzatura in grado di effettuare i controlli di base per rendere funzionale l atomizzatore principali controlli riguardano v Stato di efficienza e precisione del manometro v Funzionalit del sistema di regolazione v Individuazione della direzione del flusso d aria v Verifica della portata e dello stato di usura degli ugelli v Verifica della velocit di avanzamento v Valutazione dell uniformit dell irrorazione verticale Avvalendosi di appositi banchi prova i tecnici del Centro provvedono alla verifica dello stato di efficienza degli atomizzatori e provvedono a consigliare l agricoltore circa i parametri operativi es tipologie di ugelli pressioni di esercizio volumi di distribuzio ne pi adeguati per le specifiche realt aziendali tipo di coltura forma di all
50. osamente alle prescrizioni di sicurezza fornite loro controlli da effettuare prima dell ingresso in ambienti confinati sono 1 Controllo della presenza di ossigeno in concentrazione gt al 19 controllo da effettuare dall esterno dell ambiente confinato introducendo una sonda all interno dell ambiente per circa 3 m dal punto di ispezione 2 Verifica dell effettiva assenza di gas vapori infiammabili controllo da effettuare dall esterno dell ambiente confinato introducendo una sonda all interno dell ambiente per circa 3 m dal punto di ispezione 29 22 02 2014 Rischio di seppellimento In ogni attivit di scavo da eseguirsi nel cantiere a sezione obbligata di sbancamento manuali dovranno rispettarsi le seguenti indicazioni generali a profilare le pareti dello scavo secondo l angolo di natural declivio b evitare tassativamente di costituire depositi sul ciglio degli scavi c qualora ci si rivelasse indispensabile provvedere a puntellare adeguatamente il fronte dello scavo d per scavi a sezione obbligata superiori ad 1 5 m posizionare adeguate sbadacchiature sporgenti almeno 30 cm al di sopra il ciglio dello scavo e le pareti degli scavi in terreni costituiti in materiale non coesivo devono essere opportunamente armate e puntellate f il transito dei mezzi nei pressi degli scavi deve avvenire a debita distanza dallo scavo e a velocit moderata 59 Rischi connessi all Uso di Videoterminali
51. pi di prodotti a diverso mecca nismo d azione MISCELE DI PRODOTTI Va premesso che per garantire il miglior funzionamento dei prodotti quando pos sibile preferibile l utilizzo di miscele con al massimo due od eccezionalmente tre prodotti Per i fitoregolatori consigliabile quando possibile utilizzarli da soli ag giungendovi soltanto bagnanti od olio DIFESA PRODOTTI FITOSANITARI Tuttavia nel caso si debba ricorrere a miscele oltre a prestare attenzione alle note incompatibilit olio zolfo dodina ecc si dovr rispettare una ben precisa sequenza nella preparazione delle miscele stesse e precisamente 1 Formulazione in Granuli idrodispersibili WG DF 2 Formulazione in Polvere Bagnabile PB WP 3 Formulazione in Sospensione Concentrata SC SE 4 Formulazione in Concentrato emulsionabile EC 5 Bagnanti Adesivanti Concimi fogliari QUANTIT DI MISCELA AD ETTARO Nella grande maggioranza dei casi l applicazione avviene ad alti volumi cio con oltre 1000 l ha Sulla quantit d acqua influiscono la massa fogliare e l altezza delle piante ormai prassi normale considerare ottimali 500 d acqua per metro d altezza delle piante Nella media dei nostri impianti e per piante adulte e in piena vegetazione si ritiene gi sufficiente una quantit d acqua di 1000 1200 l ha Va ricordato che ulteriori riduzioni di volume oggi possibili con l adozione di ugelli e regolazioni adeguati richiederann
52. pra 19 Rischi chimici 1 aerodispersi Polvere fibre Fumi Nebbie 2 liquidi A Immersioni a Areosol schizzi 3 gas vapori 4 sostanza irritanti e o sensibilizzanti 5 sostanze corrosive 6 sostanze tossiche e o nocive 7 sostanze cancerogene 8 sostanze mutagene 9 sostanze tossiche per il ciclo riproduttivo 10 sostanze pericolose per l ambiente 11 piombo amianto 12 fitofarmaci 13 farmaci 14 farmaci antiblasti 15 sostanze che causano sonnolenza e calo dell attenzione 16 altri rischi chimici non individuati sopra 22 02 2014 14 Rischi biologici batteri virus funghi endoparassiti umani altri parassiti colture cellulari agenti biologici gruppo 1 2 3 4 microrganismi geneticamente modificati attivit particolari con rischio biologico 0 altri rischi biologici non individuati sopra Rischi trasversali o organizzativi 1 Organizzazione del lavoro 2 Fattori psicologici 3 Fattori Ergonomici 4 Condizioni di lavoro difficili 22 02 2014 15 22 02 2014 Altri rischi 1 videoterminali A gt 4h continuative al giorno per tutto l anno gt 20h alla settimana in media per tutto l anno 2 movimentazione manuale dei carichi da20a 27kg da 3 a 20 kg 3 rischi d incendio Sostanze combustibili comburenti Sostanze infiammabili Sostanze esplosive 4 locali particolari 5 altri rischi non individuati sopra 31
53. razioni o manovre che non sono di propria competenza NON RIMUOVERE o modificare i dispositivi di sicurezza segnalazione e controllo RLS Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza designata dai lavoratori per qi i della salute e della sicurezza e Verifica l applicazione delle misure di sicurezza e Acquisisce notizie dai lavoratori sui problemi concernenti la salute e la sicurezza e Propone l elaborazione e l attuazione di misure di prevenzione e Partecipa alle riunioni periodiche e Ricorre secondo i termini di legge all Autorit Giudiziaria e Formula osservazioni in occasioni di visite e verifiche dell autorit competente e consultato sulla designazione dell RSPP addetti antincendio e soccorso Soggetto ad obbligo di formazione 22 02 2014 20 RSPP Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Partecipa alla stesura del Documento di valutazione dei rischi e Supervisiona l attivit del SPP Individua tutti i fattori di rischio Elabora tutte le misure di prevenzione e protezione Propone programmi di informazione formazione Elabora le procedure di sicurezza Fornisce ai lavoratori tutte le informazioni di cui all art 21 Medico Competente Persona che esercita nell unit produttiva nella sfera dell attivit della prevenzione e sicurezza sul lavoro il controllo sanitario mirato in funzione delle spe
54. ro Segnalare al diretto superiore ogni principio di usura degli apparecchi e Non aprire quadri elettrici cabine e ar adi senza autorizzazione 26 22 02 2014 Protezione da Contatto Indiretto INTERRUZIONE AUTOMATICA DELL ALIMENTAZIONE COMPONENTI ELLETTRICI CON DOPPIO ISOLAMENTO MESSA A TERRA DELLE ATTREZZATURE FISSE PROTEZIONE CON INTERRUTTORE DIFFERENZIALE Si ricorda che gli impianti elettrici devono essere istallati e modificati esclusivamente da personale qualificato per svolgere tale mansione Tali impianti devono essere conformi al D P R 37 08 ex Legge 46 90 Scale Portatili e Fisse L integrit dei pioli e dei montanti L efficienza dell incastro dei pioli nei montanti La presenza di efficaci dispositivi antisdrucciolo alla base L efficienza dei dispositivi di blocco e di sfilo per le scale doppie e ad elementi innestati e La pulizia dei pioli da qualsiasi materiale sdrucciolevole e Che la distanza tra piede d appoggio e parete sia 1 4 della lunghezza L altezza massima 15 m per le scale ad innesto 5 m per le scale doppie 27 22 02 2014 Per Lavorare in Sicurezza su una scala importante e Collocare gli attrezzi in borsa chiusa a tracolla o a cintura Sollevare oggetti pesanti mediante apparecchi di sollevamento non fissati alla scala e Non abbandonare o appoggiare attrezzi sulle mensole delle scale doppie ATTENZIONE e Assicurarsi con la cint
55. rotezione RSPP e Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS e Medico Competente e Lavoratore Obblighi del datore di Lavoro Articolo 17 Il datore di lavoro non puo delegare le seguenti attivita a la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall articolo 28 b la designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi Obblighi del datore di lavoro e del dirigente Articolo 18 Affidare i compiti ai lavoratori tenendo conto delle capacita e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza Fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente ove presente Richiedere l osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti nonche delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione 17 e Custodisce il documento di valutazione dei rischi eFa eleggere e consulta l RLS e Designa il personale addetto all antincendio soccorso e all evacuazione eNomina il MEDICO COMPETENTE e Aggiorna le misure di prevenzione e Fornisce ai lavoratori necessari e idonei D P I e Tiene un registro degli infortuni e Custodisce la cartella sanitaria e di rischi
56. sificazioni A prescindere dal principio attivo e dal tipo di impiego anche la formulazione riveste un ruolo fondamentale sia per un discorso di efficacia sia per la sicurezza dell operatore SOSPENSIONE EMULSIONE GRANULATO O SOLUZIONE Per l operatore in campo importante che la miscela di acqua e agrofarmaci rimanga stabile nella botte La tecnica di formulazione deve quindi affrontare un compito dif ficile in quanto praticamente non esistono quasi mai prodotti completamente solubili in acqua Spesso le formulazioni sono gi prima dell impiego sospensioni concentrate od emulsioni altre si presentano come granulati o soluzioni che diluite nella botte formano una sospensione od un emulsione Nel primo caso sospensione i principi attivi solidi sono distribuiti nell acqua nel secondo sono sciolti in goccioline d olio finemente distribuite CONCENTRATI EMULSIONABILI EC La formulazione EC Concentrazioni Emulsionabili una formulazione liquida solu bilizzata in un solvente organico la quale diluita in acqua da origine ad un emulsione che pu essere v micro se costituita da particelle aventi una grandezza di 0 01 0 1 um In questo caso la soluzione finale si presenta limpida in quanto le goccioline sono cos piccole da non essere pi visibili ad occhio nudo y macro se le goccioline raggiungono una dimensione pari a 0 1 10 um In questo caso invece la soluzione finale ha il tipico colore bianco latte CONCENTRATI SOL
57. tanze impermeabilizzanti ricoperti da teligommati Sono normalmente accettate le semplici pavimentazioni in battuto di cemento se quest ultimo in buona condizione e privo di sgretolature v Scaffalature all interno di un locale possono essere di qualunque dimensione e fog gia necessario che siano in materiale ignifugo e non assorbente ideale metallo STRUTTURA DELL ARMADIETTO MAGAZZINO FITOSANITARI v Devono essere in materiale ignifugo e non assorbente metallo v L armadietto deve essere ventilato buona norma che non si sentano odori v Se provvisto di aperture di dimensioni consistenti queste devono essere grigliate per evitare l ingresso di animali v Deve essere chiuso a chiave DIFESA PRODOTTI FITOSANITARI v Deve avere un sistema di contenimento interno 110 del contenitore pi grande in esso contenuto oppure esterno vasca di contenimento esterna v L armadietto deve avere dimensioni opportune per l uso che se ne intende fare cio deve poter contenere il materiale che nell azienda viene normalmente acqui stato considerando anche i periodi in cui il volume di prodotto utilizzato molto alto Il dimensionamento va definito sulla base del volume di acquisti e non delle giacenze REGOLE DI STOCCAGGIO v Nel magazzino fitofarmaci sono ammessi Prodotti fitosanitari Concimi liquidi e fogliari se opportunamente contrassegnati e separati dal resto Contenitori dei prodotti fitosanitari in attesa di smal
58. timento se opportunamente contrassegnati e separati dal resto Prodotti fitosanitari non pi registrati o comunque non pi ammessi nel disciplinare di lotta integrata se opportunamente contrassegnati e separati dal resto Materiale per la miscelazione e la dosatura dei prodotti fitosanitari I materiali differenti da questa lista non sono ammessi v Tutti i prodotti debbono essere conservati nelle confezioni originali in caso contrario occorre che sulla confezione di fortuna sia applicata un etichetta del prodotto v Le formulazioni liquide devono essere stoccate in modo da evitare che si rovescino su altri tipi di prodotto In altre parole non devono essere posti sopra o a lato dei prodotti in polvere v prodotti fitosanitari utilizzati per colture non sottoposte a certificazione Globalgap es cereali possono essere stoccati nello stesso armadietto o magazzino se indicati e separati dagli altri per esempio con disposizione su un piano apposito munito di cartello indicativo cereali INDICAZIONI OBBLIGATORIE vIl magazzino va contrassegnato con il cartello a forma di triangolo indicante pro dotti pericolosi e la scritta magazzino fitosanitari v In prossimit del magazzino e in posizione visibile vanno applicate tutte le car tellonistiche informative inerenti le modalit d uso dei prodotti DPI dispositivi di protezione individuale le norme di sicurezza i piani di emergenza ed i numeri telefonici utili DOTA
59. tori Numero di pericolo Kemler 90 ADR codice restrizione in galleria E Quantit limitate 5 litri Quantit esenti E1 14 7 Trasporto di sfuso secondo l appendice II Non applicabile della convenzione Marpol 73 78 e secondo il codice IBC 15 INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE 15 1 Norme e legislazioni su salute sicurezza e ambiente specifiche per sostanza e miscele Registrazione Ministero della Sanit N 13477 del 31 07 2009 AGRIPHAR S A Non contiene alcuna sostanza candidata REACH 15 2 Valutazione della sicurezza chimica Nessuna ulteriore informazione disponibile 16 ALTRE INFORMAZIONI Legenda Frasi R secondo Direttiva 67 548 EEC R 22 Nocivo per ingestione R 50 Altamente tossico per l ambiente R 53 Pu provocare i a lungo temine effetti negativi per l ambiente acquatico Hazard Statement Codes secondo normativa 1272 2008 CLP Pag 7 di 8 AGRIPHAR ITALIA SRL Ed n 3 Lx Data 06 02 12 gt TERRANALISI H 302 Nocivo se ingerito H 410 Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata Le informazioni fornite su questa SCHEDA SICUREZZA PRODOTTI corrispondono allo stato della nostra conoscenza e della nostra esperienza del prodotto e non sono esaustive Si applica al prodotto tal quale conforme alle specifiche In caso di combinazioni o di miscele assicurarsi che nessun nuovo pericolo possa manifestarsi Pag 8 di 8 I PRODOTTI FITOSANITARI Formulazioni e clas
60. ura di sicurezza FI Non dimenticate MAI di usare i DPI Rischio nei lavori in ambienti confinati Gli ambienti confinati sono tutti i luoghi che sono abbastanza ampi da permettere ad una persona di entrarci dentro per eseguire dei lavori che non sono stati previsti perch ci si lavori all interno e che hanno aperture di accesso e di uscita limitate o ristrette Alcuni esempi di ambienti confinati serbatoi e recipienti fogne e tombini sotterranei es metropolitana cisterne su autocarri cisterne interrate vasche di raccolta acque piovane o altri reflui vasche di raccolta liquami silos stive di imbarcazioni 28 22 02 2014 Si ricorda che l aria che noi respiriamo una miscela di gas e vapori atmosfera ed composta da a 79 da Azoto 21 da Ossigeno 1 da Ar CO Hz He NO NO altro dunque il nostro organismo ha bisogno per sopravvivere di una quantit sufficiente di Ossigeno pari al 21 dell aria respirata il corpo umano comunque in grado di sopravvivere anche se esposto per lungo tempo a concentrazioni di O2 pari al 19 Esigenze lavorative richiedono interventi in ambienti confinati dunque preliminarmente all ingresso del personale che deve operare quel tipo di intervento necessario accertarsi dell assenza di pericoli derivanti dalla presenza di inquinanti nell atmosfera 57 Il preposto e i lavoratori devono durante l esecuzione di queste attivit attenersi scrupol
61. usare con cura e propriet i locali adibiti a servizi igienici refettori dormitori ecc contribuendo a mantenerli puliti e decenti 16 22 02 2014 Vie di circolazione Zone di pericolo Passaggi sicuri Le vie di circolazione comprese scale scale fisse e banchine e rampe di carico devono essere situate e calcolate in modo tale che i pedoni o i veicoli possano utilizzarle facilmente in piena sicurezza e conformemente alla loro destinazione Se i luoghi di lavoro comportano zone di pericolo in funzione della natura del lavoro e presentano rischi di cadute dei lavoratori o rischi di cadute di oggetti tali luoghi devono essere dotati di dispositivi per impedire che i lavoratori non autorizzati possano accedere a dette zone pavimenti degli ambienti di lavoro e dei luoghi destinati al passaggio non devono presentare buche o sporgenze pericolose non devono essere ingombrati da materiali che ostacolano la normale circolazione 17 Quando per evidenti ragioni tecniche non si possono completamente eliminare dalle zone di transito ostacoli fissi o mobili che costituiscono un pericolo per i lavoratori o i veicoli che tali zone devono percorrere gli ostacoli devono essere adeguatamente segnalati Le aree di lavoro devono essere delimitate perimetrate e interdette all accesso ai non addetti ai lavori Quando argani paranchi e apparecchi simili sono usati per il sollevamento o la discesa dei carichi tra piani diversi di un edific
62. verificare prima dell uso il collegamento a terra di tutti gli elettrici con la sola esclusione di quelli dotati di doppio isolamento e di quelli alimentati a tensione inferiore a 25V in corrente alternata ad es per le lampade elettriche o inferiori a 50V in corrente continua per gli utensili elettrici 20 22 02 2014 10 22 02 2014 utilizzare prolunghe collegate regolarmente da spine e prese dotate di blocco antistrappo non eseguire collegamenti elettrici di fortuna Attrezzi manuali utilizzare solo attrezzi non danneggiati o difettosi utilizzare i D P I utilizzare attrezzatura idonea al materiale e all attivit per dimensione tipologia e stato di conservazione non modificare le attrezzature in particolare non aggiungere prolunghe o quant altro Rischi legati all utilizzo di macchine operatrici Le prescrizioni da osservare al fine di un corretto utilizzo delle macchine operatrici sono mantenere sempre una velocit moderata Mantenere i mezzi in buono stato di conservazione ed efficienza effettuando manutenzione periodica I mezzi devono essere utilizzati nel rispetto delle prescrizioni riportate all interno del libretto d uso e manutenzione e delle targhette presenti sullo stesso I mezzi devono essere utilizzati compatibili con le caratteristiche e le condizioni del lavoro da svolgere I conducenti dei mezzi devono essere adeguatamente formati informati e addestrati per svolgere tale mansione Le
63. vi di Protezione Individuale e di tutte le loro componenti Verificare che tutti i Dispositivi siano marcati Incidenti e Infortuni INCIDENTE Qualsiasi evento improvviso ed imprevisto che altera il normale andamento dell attivit lavorativa e determina danni materiali ad impianti ed attrezzature iene definito nel DPR 1124 come un Evento lesivo avvenuto per causa violenta in occasione di lavoro da cui sia derivata una inabilit permanente assoluta o parziale ovvero una inabilit temporanea assoluta CNEAR MISS GD rtunio incidente mancato Qualsiasi evento che in circostanze avverse potrebbe determinare un incidente e o un infortunio MALATTIA PROFESSIONALE malattia causata da uno o pi rischi lavorativi che d diritto alla tutela assicurativa INAIL come per l infortunio sul 37 22 02 2014 Indici Infortunistici di Comparto Codici di Tariffa INAIL Inabilit Permanente 1100 Lavorazioni meccanico agricole 10 84 1200 Mattazione e macellazione Pesca 6 41 1400 Produzione di alimenti 3 57 2100 Chimica plastica e gomma 2 76 2200 Carta e poligrafia 2 73 2300 Pelli e cuoi 2 97 3100 Costruzioni edili 8 60 3200 Costruzioni idrauliche 9 12 3300 Strade e ferrovie 7 55 3400 Linee e condotte urbane 9 67 3500 Fondazioni speciali 12 39 3600 Impianti 5 43 4100 Energia elettrica 2 20 4200 Comunicazioni 2 07 4300 Gasdotti e oleodotti 2 16 4400 Impianti acqua e vapore 4 11 5100 Prima lavorazione legname 7 95 5200 Fa
64. zione per i Gruppi 1 e 2 Gruppo 1 Principali norme igieniche disinfezioni e disinfestazioni periodiche Gruppo 2 sono valide le norme gruppo 1 Misure di contenimento Accesso limitato solo alle persone autorizzate Specifiche procedure di disinfezione Il D d 1 deve attivare tutte le misure tecniche organizzative e procedurali per evitare l esposizione dei lavoratori e comunicare all organo di vigilanza territorialmente competente tramite documento e almeno trenta giorni prima dell inizio dei lavori le fasi del procedimento lavorativo con rischio di esposizione il numero dei lavoratori addetti le generalit del R S P P i metodi le procedure le misure preventive e protettive applicate Art 269 D Lgs 81 08 Rischi legati Mezzi e Apparecchi di Sollevamento Misure di Prevenzione 22 02 2014 25 22 02 2014 D Lgs 81 08 ATTENZIONE CARICHI SOSPESI Non transitare sotto carichi sospesi o nelle zone di passaggio Rischio di natura elettrica Il corpo umano molto sensibile alla corrente elettrica e il passaggio di corrente nel corpo pu avvenire in due modi Pertanto e Non effettuare allacciamenti elettrici di fortuna e Non eseguire lavori su elementi elettrici di tensione e Non eseguire modifiche non autorizzate ai dispositivi di protezione elettrica e Disinserire spine e prese impugnando l involucro esterni e Assicurarsi che il rivestimento isolante dei conduttori e degli apparecchi elettrici sia integ
65. zone di lavoro siano mantenuto in buono stato con particolare riferimento al piano di lavoro 22 11 22 02 2014 Per un uso in sicurezza necessario Conoscere la macchina ed essere addestrati al suo utilizzo Mantenere la macchina in un buono stato di efficienza Controllare l efficienza di schermi e barriere protettive Non rimuovere o modificare i dispositivi di sicurezza VIETATO LUBRIFICARE ORGANI Segnalare al diretto superiore ogni anomalia rilevata IN MOTO Non utilizzare la macchina per lavorazioni diverse da quelle previste Non effettuare operazioni non di propria competenza Non effettuare manutenzione con organi in movimento Arrestare la macchina quando si abbandona il posto di lavoro Disinserire l interruttore generale della macchina in caso di interruzione elettrica I RISCHI CUI SONO ESPOSTI I LAVORATORI 12 22 02 2014 Rischi fisici 1 meccanici Cadute dall alto Urti colpi impatti compressioni Punture tagli abrasioni Scivolamenti cadute a livello Vibrazioni Calore radiante fiamme libere Freddo Mocroclima 3 elettrici e o magnetici Contatto con elementi in tensione Rischi da campi statici Campi a frequenza industriale Campi a frequenze superiori 4 radiazioni ionizzanti Non ionizzanti ultavioletti radiofrequenza laser a lonizzanti raggi X radioisotopi miscroscopi elettronici 5 rumore e o ultrasuoni vibrazioni 6 altri rischi fisici non individuati so

D.Lgs 81/08 - GESTIONE SICUREZZA sas di Virgili Lorenzo

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