Piano di Emergenza e Evacuazione
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1. 12 SIMULAZIONI VERIFICA PERIODICA E AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI EMERGENZA 13 IPOTESI DI RISCHIO NORME PER TUTTO IL PERSONALE 14 NORME PER GLI ADDETTI AL POSTO DI CHIAMATA DELLA SICUREZZA 15 NORME PER GLI ADDETTI ALLA EMERGENZA NORME PER IL RESPONSABILE DELL EMERGENZA INCENDIO O PERICOLO GENERICO ACCERTATO STRUTTURA ORGANIZZATIVA PROCEDURE E COMPETENZE INFORMAZIONI IMPORTANTI PUNTO DI RIUNIONE IN CASO DI EVACUAZIONE INFORMAZIONI PER LAVORATORI ED UTENTI ISTRUZIONI GENERALI IN CASO DI EMERGENZE DOTAZIONI ANTINCENDIO IN CASO DI INCENDIO IN CASO DI ALLAGAMENTO DEI LOCALI IN CASO DI TERREMOTO IN CASO DI ANNUNCIO DI ORDIGNO ESPLOSIVO EMERGENZE INTERNE ED ESTERNE NORME UTILI DI PRONTO SOCCORSO ARRESTO RESPIRATORIO ARRESTO CARDIACO STATO DI COMA FRATTURE E iii a 29 USTIONI LEGGERE a ea ai 29 Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PIANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 4 di 35 COMUNICAZIONI RAPPORTI CON L ESTERNO SALVAGUARDIA E UTILIZZO DELLE RISORSE UMANE EVENTI INATTESI Allegato 1 RESPONSABILE DELL EMERGENZA Capo d Istituto o suo delegato Allegato 2 ADDETTI ALLA SICUREZZA DI PIANO O DI ZONA Allegato 3 SQUADRA DI EMERGENZA E PRONTO SOCCORSO Allegato 4 COMPORTAMENTO DEI DOCENTI Allegato 5 COMPORTAMENTO DEGLI ALLIEVI NORMATIVA2. LICEO SCIENTIFICO STATALE S CANNIZZARO Via Gen Arimondi 14 90143 PALERMO Tel 091347266 Fax 091307957 E mail IZIOT Sito Web www cannizzaro palermo it Codice Fiscale 80014480828 Datore di Lavoro Dirigente scolastico Prof ssa Anna Maria Catalano Resp Servizio Prevenzione e Protezione ing Antonino Abbagnato Rappr dei Lav per la Sicurezza Prof ssa Filippa Lo lacono 03 Dicembre 2014 Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PIANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 2 di 35 LICEO SCIENTIFICO STATALE S CANNIZZARO Via Gen Arimondi 14 90143 PALERMO Tel 091347266 Fax 091307957 E mail Pa ps020001 istruzione it Sito Web www cannizzaro palermo it Codice Fiscale 80014480828 PIANO DI EMERGENZA Scuola Liceo Scientifico Statale S Cannizzaro Via Arimondi 14 Dirigente Scolastico Prof ssa Anna Maria Catalano Responsabile del Servizio di Ing Antonino Abbagnato Prevenzione e Protezione Data 03 12 2014 Il Datore di Lavoro Prof ssa Anna Maria Catalano Il Responsabile del S P P Ing Antonino Abbagnato Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PIANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 3 di 35 STATO DEL DOCUMENTO GENERALITA RIFERIMENTI NORMATIVI SCOPO DEL PIANO DI EMERGENZA ELEMENTI SIGNIFICATIVI DEL PIANO CONTROLLO DELLE OPERAZIONI ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE
3. Emergenza comunica la fine dell emergenza l addetto segnala la cessata emergenza per esempio 2 suoni di durata pari a 10 secondi con intervallo pari a 5 secondi Visti compiti che competono a tali addetti potrebbero assumere tale incarico i lavoratori scelti tra il personale docente ed il personale non docente designati dal Datore di lavoro quali Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione lavoratori designati preferibilmente fra il personale non docente in quanto la loro presenza nei locali scolastici continua avranno l incarico di controllare un intero piano o un intera area o zona del plesso scolastico allo scopo di mettere in atto i compiti propri del SPP art 9 D Lgs 626 94 e nello stesso tempo controlleranno che siano rispettate le norme di sicurezza e di prevenzione incendi attueranno le azioni di verifica periodica dei sistemi di protezione e prevenzione controllo vie di esodo impianti di estinzione fissi e mobili impianti di rivelazione e di allarme impianti elettrici ed illuminazioni di emergenza avranno il compito di comunicare e collaborare con il Responsabile dell Emergenza e dovranno attuare adeguati comportamenti in caso di emergenza Allegato 3 SQUADRA DI EMERGENZA E PRONTO SOCCORSO Gli addetti alle Emergenze e al Pronto soccorso dovranno gt Essere informati dal Responsabile dell Emergenza del manifestarsi di un evento pericoloso con l indicazione del luogo e del tipo di rischio
4. PALERMO PIANO DI EMERGENZA Ultima Revisione del 03 12 2014 Pagina 7 di 35 LICEO SCIENTIFICO STATALE S CAN NIZZARO ALBO DELLA SICUREZZA a s 2014 15 SEDE CENTRALE Dirigente scolastico Prof ssa Anna Maria Catal ano Responsabile della sicurezza formazione e prevenzione Prof Ing Antonino Abbagnato INCARICHI DEL PERSONALE INCARICO NOMINATIVI D S Anna Maria Catalano Prof ssa Serena Viola 1 Emanazione ordine di evacuazione 2 Controllo operazioni di evacuazione e gestio Prof ssa Rosalba Abate ne delle emergenze Piano terra Sig Donato salvatore Sig ra Passalacqua A Maria Sig Santoro Ignazio Sig Messina Giovanni Sig Paterna Massimiliano Sig Ferraro Giacomo Sig Francesco Paolo Niosi Piano Primo Sig Presti Giovanni Sig ra Calamia Elisabetta Sig Venezia Antonino Sig Caramanno Giuseppe Sig Scotto Giovanni Piano secondo Sig Florio Girolamo Sig Sena Antonino Sig ra Tripoli Maria Grazia Sig Lo Galbo Giovanbattista Sig Panzarella Mariano Piano semicantinato Sig ra Bonanno Calogera Sig Marino Maurizio A T Sig Marchese Salvatore 3 Chiamate di soccorso Sig Carduccio F sco Paolo Prof ssa Rosalba Abate Prof ssa Serena Viola Sig ra Passalacqua A Maria Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientif
5. 03 12 2014 Pagina 22 di 35 IN CASO DI INCENDIO Segnalare la presenza di fumo o fiamme allertando il Dirigente Scolastico ovvero il Coordinatore del gruppo antincendio o in caso di urgenza valutare la possibilit di usare personalmente l estintore Chiudere la porta del locale in cui si sviluppato l incendio In caso di presenza di fumo camminare abbassati proteggendo le vie respiratorie con fazzoletti preferibilmente bagnati Prestare la massima attenzione nell evitare che il fuoco nel suo propagarsi si intrometta tra voi e la via di fuga e prepararsi all eventuale ordine di evacuazione Se si rimasti isolati dal resto del personale abbandonare l area seguendo le indicazioni previste per l evacuazione Ricevuto l ordine di evacuazione dirigersi sollecitamente ma senza correre verso la pi vicina uscita di emergenza seguendo i percorsi indicati dalle frecce direzionali rispettando le indicazioni generali previste in caso di evacuazione senza attardarsi a recuperare gli oggetti personali Qualora si sia rimasto imprigionato all interno di un locale e le vie di fuga sono bloccate dall incendio proteggere le vie respiratorie con una stoffa bagnata quindi proteggere con una coperta bagnata gli interstizi fra l infisso e il locale attraverso i quali potrebbe passare il fumo ricordarsi che una buona porta in legno offre un riparo dall incendio per almeno un quarto d ora Quindi fare di tutto per fare rilevare la
6. Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 12 di 35 1 Il Dirigente scolastico ha il compito di decidere l eventuale ordine di evacuazione seguire l evoluzione delle relative operazioni e tenere i rapporti con l esterno e in particolare con il personale esterno addetto al soccorso 2 Gli addetti del gruppo antincendio evacuazione in numero di 3 dei quali uno con funzioni di Coordinatore del Gruppo 3 Eventuali altri addetti con compiti specifici ad esempio un addetto per ognuna delle due zone della struttura scolastica che in caso di evacuazione assista eventuali soggetti in difficolt CONTROLLO DELLE OPERAZIONI Tale fase assume connotati diversi nei due casi di stato di emergenza finalizzata ad evitare che si verifichi l evento dannoso e o a proteggere le persone dai suoi potenziali effetti negativi e di stato di emergenza conseguente ad un evento dannoso gi avvenuto che ha dispiegato parte dei suoi effetti nel 1 caso diventa fondamentale seguire l evoluzione del fenomeno cercando di controllarlo nel 2 l aspetto principale diventa una rapida organizzazione dei soccorsi In entrambi i frangenti per il coordinamento tra le varie figure essenziale e la possibilit da parte del Dirigente scolastico di seguire continuamente attraverso i collegamenti con gli altri addetti l evoluzione della situazione diventa determi
7. corridoi etc raggiungere la zona esterna indicata nella planimetria come area di raccolta collaborare con l insegnante per controllare le presenze dei compagni prima dell esodo e dopo lo sfollamento nel caso di contrattempi di qualsiasi genere che richiedano un improvvisa modificazione delle indicazioni del Piano d emergenza attenersi strettamente a quanto ordinato dall insegnante In caso di terremoto non precipitarsi subito fuori ma restare in classe e ripararsi sotto il banco o sotto l architrave della porta o vicino ai muri portanti fino al termine della scossa se la scossa si avverte mentre si fuori dalla classe rientrare immediatamente nella propria classe o nella classe pi vicina e ripararsi sotto i banchi fino al termine della scossa seguire infine le procedure per l evacuazione NORMATIVA DI RIFERIMENTO Lgs 9 Aprile 2008 n 81 Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro e successive modifiche D M 26 08 1992 Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica D M 09 04 1994 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l esercizio D M 20 05 1992 delle attivit ricettive turistiche alberghiere D M 19 08 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento D M 16 02 1982 Modifiche al D P R del 27 09 1965 concernente la determinazione delle attivit soggette al
8. gt Raggiungere il luogo dell evento per accertare la natura e la portata dello stesso incendio esplosione o altro grave incidente e tentarne l eliminazione nel caso in cui sia possibile senza correre alcun rischio per l incolumit propria o altrui e dando priorit al soccorso di eventuali persone coinvolte In caso di incendio controllabile tentarne l estinzione con l impiego di estintori portatili Comunicare al Responsabile dell Emergenza l entit dell evento e consigliare il tipo da azione da mettere in atto segnalazione di allarme chiamata dei soccorsi ordine di evacuazione Collaborare nel fare defluire le persone presenti al piano o nell ambiente in cui si verificato l evento Dopo l evacuazione disinserire l alimentazione elettrica al piano o nell ambiente in cui si verificato l evento Accompagnare sul posto dell evento i vigili del fuoco le forze dell ordine e mantenere i contatti con loro Gli Addetti alle Emergenze saranno quei lavoratori scelti preferibilmente tra il personale non docente per i motivi sopra esposti che il Dirigente scolastico Datore di Lavoro deve designare preventivamente ai sensi dell art 43 del D Lgs 81 2008 e che deve formare secondo i contenuti indicati nell allegato IX al D M 10 marzo 1998 In particolare come gi detto nell allegato X al D M 10 marzo 1998 previsto che per scuole di ogni ordine e grado con oltre 300 persone presenti i lavoratori incaricati quali addetti all
9. DI RIFERIMENTO 9 Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PIANO DIEMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 5 di 35 STATO DEL DOCUMENTO MOTIVO DATA Adeguamento al T U 81 2008 30 12 2008 Nuova distribuzione personale scolastico 3 12 2010 i i Nuova distribuzione personale scolastico 29 02 2012 Nuova distribuzione personale scolastico 03 12 2013 EDIZ PAR PAG a 2 Nuova distribuzione personale scolastico _ 25 11 2009 Ii OoOo T Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 6 di 35 GENERALITA RIFERIMENTI NORMATIVI Una delle innovazioni principali del D Lgs 81 2008 in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro stata quella di affiancare alla impostazione tradizionale basata sull osservanza di prescrizioni normative la reazione in ciascuna azienda di una struttura permanente finalizzata all individuazione dei rischi specifici dell unit produttiva e alle definizione delle misure da attuare per un costante miglioramento delle condizioni di sicurezza In particolare nell ambito della gestione delle emergenze in caso di incendio prescrive che all esito della valutazione dei rischi d incendio il datore di lavoro adotta le necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio riportandole in un piano di emergenza elaborato in conformit ai criteri del gi citato
10. EVACUAZIONE addetti preposti CONTROLLO DELLE Addetti del Gruppo OPERAZIONI DI Antincendio Evacuazione EVACUAZIONE GAS E Componente del Gruppo DELL ALIMENTAZIONE Antincendio Evacuazione DELLA CENTRALE TERMICA CHIAMATA DI Componente del Gruppo SOCCORSO Antincendio Evacuazione oppure addetto al Pronto Soccorso COORDINATORE DELLE Componente del Gruppo OPERAZIONI DI Antincendio Evacuazione SOCCORSO oppure addetto al Pronto Soccorso CONTROLLO DELLE VIE Componente del Gruppo DI ESODO Antincendio Evacuazione ANTINCENDIO Componente del Gruppo Antincendio Evacuazione VERIFICA DEL Componente del Gruppo FUNZIONAMENTO Antincendio Evacuazione DELLE LAMPADE DI EMERGENZA CONTROLLO Componente del Gruppo PERIODICO DELLA Antincendio Evacuazione SEGNALETICA ED ADEGUAMENTO DEL PIANO TENTATIVO DI Componente del Nucleo SPEGNIMENTO DEL Antincendio Evacuazione PRINCIPIO DI presente nei locali INCENDIO ASSISTENZA ALLE Componente del Nucleo PERSONE CON Antincendio Evacuazione IMPEDITE O RIDOTTE nei locali Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 19 di 35 CAPACITA MOTORIE Le disposizioni sopra segnalate dovranno essere oltre che comunicate al personale interessato discusse all interno di apposite riunioni av
11. Nel caso dello stato di coma primario cio non dovuto ad arresto cardiaco potr essere presente attivit respiratoria e cardiaca normale STATO DI COMA Per stato di coma si intende la condizione in cui l infortunato non risponde ai comandi elementari come la richiesta di mostrare la lingua o di aprire gli occhi Lo stato di coma potr essere provocato da ictus intossicazione da farmaci sincope ipoglicemia folgorazione epilessia Il soccorritore dovr provvedere a mantenere libere le vie aeree contrastando l abbassamento della base della lingua con la manovra di iperestensione del capo e a porre il paziente in posizione di sicurezza laterale in quanto durante il coma possono non funzionare i riflessi della tosse e della deglutizione Tale deficit espone il paziente al rischio di inalazione di materiale gastrico eventualmente rigurgitato con conseguente soffocamento SEQUENZA DI INTERVENTO Per un corretto ed efficace approccio ad una persona con arresto delle funzioni vitali necessario seguire una sequenza di operazioni predefinita che permette al soccorritore di non omettere manovre importanti e di mantenere la necessaria calma anche in circostanze drammatiche La sequenza consta delle seguenti fasi 1 verifica dello stato di coscienza 2 richiesta di intervento al Pronto Soccorso 3 apertura della bocca e verifica delle vie aeree guardo ascolto sento 4 ventilazione di soccorso 2 insufflazioni 5 palpazione de
12. autocontrollo da parte delle diverse componenti operanti nella struttura Tale fase riveste particolare importanza per un corretto approccio verso la possibile evoluzione incrementale del fenomeno che ha suscitato allarme si ritiene che siano sufficienti tre livelli di attenzione una situazione di preallarme dovuta ad un messaggio non confermato che pu sfociare in una evidenza di falso allarme invece conclamarsi nel passaggio ad una delle fasi successive una situazione di allarme locale dovuta alla presenza di condizioni di crisi limitate ad un solo locale che pu richiedere il passaggio alla fase di evacuazione di tutta la struttura una situazione di allarme generale dovuta al contemporaneo interessamento di pi locali o di tutta l area incendio esteso terremoto rovinoso minaccia concreta di azione terroristica ecc che pu richiedere l evacuazione massiccia del personale e degli alunni e va evidenziata con avvisatori acustici e o luminosi Alla definizione degli scenari che conducono ad una situazione di emergenza concorrono attivamente tutti i lavoratori in particolare i componenti del nucleo per la gestione delle emergenze la cui valutazione e comunicazione dei fatti essenziale per consentire al Dirigente Scolastico di assumere decisioni fondate Le responsabilit in ordine all attuazione delle istruzioni di emergenza sono articolate secondo il seguente schema Ing Antonino Abbagnato R S P P
13. avvisare immediatamente anche tramite ricerca persone o altoparlante gli addetti alla emergenza e dare indicazioni precise per una rapida ispezione del luogo dell evento b INCENDIO O PERICOLO GENERICO ACCERTATO Gli addetti al posto di chiamata devono e impedire l accesso di altre persone nello stabile Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 16 di 35 sgombrare l atrio da eventuali ostacoli al deflusso del personale aprire le porte dell atrio che fossero eventualmente chiuse in caso di sfollamento di emergenza invitare il personale ad uscire ordinatamente e con calma e a non sostare sulla soglia o nelle immediate vicinanze richiedere l appello fuori dall edificio e dopo lo sfollamento al capo squadra della emergenza c CHIAMATA DEL SOCCORSO PUBBLICO In caso di pericolo accertato e su istruzioni del responsabile dell emergenza o di un suo sostituto gli addetti al posto di chiamata provvederanno a far intervenire il soccorso pubblico VVF Vigili Urbani Polizia Carabinieri CRI ENEL 118 ecc AI segnale di sfollamento di emergenza abbandoneranno l edificio NORME PER GLI ADDETTI ALLA EMERGENZA a SEGNALAZIONE DI PERICOLO Una volta ricevuta la segnalazione di pericolo la squadra si reca velocemente sul posto e verifica se si tratta di un vero o di un falso allarme I
14. disporsi sullo stesso lato rispetto alle fiamme garantirsi alle spalle una via di fuga Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 21 di 35 INFORMAZIONI PER LAVORATORI ED UTENTI ISTRUZIONI GENERALI IN CASO DI EMERGENZE Mantenere la calma Interrompere immediatamente ogni attivit Non curarsi del recupero di effetti personali Non spingere non gridare non correre SE VIENE DIRAMATO L ORDINE DI EVACUAZIONE O IN CASO DI PERICOLO IMMINENTE Comporre gli alunni in fila ordinata e abbandonare lo stabile senza indugi ordinatamente e con calma senza creare allarmismi o confusione non portare al seguito ombrelli bastoni borse o pacchi ingombranti o pesanti non tornare indietro per nessun motivo non ostruire gli accessi allo stabile raggiungere il punto di riunione non usare veicoli per allontanarsi seguire le vie di fuga indicate dalla segnaletica di sicurezza aiutando eventuali persone in difficolt e allertando chi non avesse percepito l emergenza portarsi in corrispondenza dei punti di raccolta individuati nel piano immediatamente dopo lo sfollamento d emergenza per rispondere all appello e ricevere istruzione Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del
15. e i muscoli del collo la presenza del polso La rilevazione del battito cardiaco al polso non attendibile in quanto in alcune situazioni pu essere assente pur essendo mantenuta l attivit cardiaca Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 29 di 35 Accertata l assenza di polso carotideo e quindi la condizione di arresto cardiaco il soccorritore deve iniziare immediatamente la manovra di massaggio cardiaco che consiste nel comprimere il cuore fra lo sterno e la colonna vertebrale Il soccorritore si pone in ginocchio a lato della vittima appoggiando le mani sovrapposte sulla met inferiore dello sterno poi con le braccia tese comprime lo sterno con forza sufficiente ad abbassarlo di 3 5 cm nell adulto Si eseguono in questo modo 5 compressioni alle quali si fa seguire una respirazione di soccorso La sequenza di una respirazione alternata a 5 compressioni va proseguita fino all arrivo del medico e ha lo scopo di pompare sangue sufficientemente ossigenato negli organi vitali come il cervello che viene in questo modo protetto dall anossia mancanza di ossigeno Dopo 10 cicli di compressioni e ventilazioni 5 1 il soccorritore deve ricontrollare il polso carotideo per accertarsi del perdurare o meno dell arresto cardiaco La lettura e lo studio delle manovre illustrate in questo capito
16. l assenza della respirazione spontanea avvicinando l orecchio alla bocca della vittima per non pi di 5 secondi Da questa posizione si guardano con la coda dell occhio i movimenti della gabbia toracica si ascoltano i rumori respiratori e si sente il passaggio di aria calda Accertata l assenza di respiro spontaneo il soccorritore deve eseguire due respirazioni di soccorso soffiando lentamente circa 800 cc equivalente ad un espirazione forzata di aria nei polmoni dell infortunato con il metodo a bocca a bocca cio circondando con la propria bocca quella dell infortunato avendo cura di tappare con le dita le narici e di mantenere la posizione iperestesa del capo con l altra mano eventualmente interporre tra le proprie labbra e quelle dell infortunato un fazzoletto In questa fase pu accadere di non riuscire a immettere aria nei polmoni dell infortunato tale evenienza deve far pensare ad un corpo estraneo in una zona irraggiungibile dalle dita del soccorritore e si rende necessaria la manovra di Heimlich che consiste nel comprimere il torace per espellere il corpo estraneo che ostruisce le vie aeree Dopo le prime due respirazioni di soccorso il soccorritore deve accertarsi della presenza o meno di attivit cardiaca palpando per non pi di 10 secondi il polso carotideo Questa manovra si esegue mantenendo l iperestensione della testa con una mano sulla fronte e cercando con tre dita dell altra mano posizionate nello spazio tra la laringe
17. D Lgs 81 2008 Per le scuole in particolare il punto 12 del Decreto del Ministero dell Interno 26 agosto 1992 prevede che a cura del titolare dell attivit deve essere predisposto un piano di emergenza e devono essere fatte prove di evacuazione almeno due volte nel corso dell anno scolastico Il piano riporter le specifiche procedure da adottare in caso di emergenza previste dalla specifica normativa di prevenzione incendi per le scuole In particolare si fa riferimento alle seguenti misure aggiuntive i controlli gli accorgimenti per prevenire gli incendi gli interventi manutentivi l informazione e l addestramento al personale le istruzioni per gli alunni le procedure da attuare in caso di incendio le procedure da attuare in caso di sisma Cos come previsto dal D Lgs 81 2008 che sancisce l obbligo da parte del Datore di lavoro di designare un certo numero di lavoratori Addetti all attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato di salvataggio di pronto soccorso e comunque di gestione dell emergenza che assumono un ruolo attivo nella prevenzione e nella gestione di eventuali emergenze e che hanno ricevuto uno specifico addestramento per l attuazione di tale compito sono stati designati i seguenti addetti Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro
18. ZA a s 2014 15 SEDE SUCCURSALE Dirigente scolastico Prof ssa Anna Maria Catalano Responsabile della sicurezza formazione e prevenzione Prof Ing Antonino Abbagnato INCARICHI DEL PERSONALE INCARICO NOMINATIVI 1 Emanazione ordine di evacuazione Prof ssa Carmela Mocciaro Prof ssa Macaluso Patrizia Sig Barone Carmelo Sig Carmelo Barone 2 Controllo operazioni di evacuazione e gestione delle Sig Gualtiero Talluto emergenze Sig ra Angela Milito 3 Chiamate di soccorso Prof ssa Carmela Mocciaro Prof ssa Macaluso Patrizia Sig Barone Carmelo 4 Controllo mensile di estintori e idranti Sig Carmelo Barone 5 Controllo mensile di quadri elettrici segnaletica e vie di Sig Gualtiero Talluto uscita di emergenza Prof ssa Carmela 6 Addetti alle emergenze e primo soccorso Mocciaro 7 Addetti antincendio rischio elevato Sig Carmelo Barone Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 10 di 35 Essendo il tipo di attivit scuola con oltre 300 presenze i lavoratori incaricati dell attuazione delle misure di prevenzione incendi lotta antincendio e gestione delle emergenze hanno conseguito l attestato di idoneit tecnica Si precisa che sono equiparati ai lavoratori gli allievi delle istituzioni scolastiche ed educative
19. a infantile 15 20 20 50 50 e oltre accento italiano straniero inflessione dialettale tono di voce rauco squillante forte debole modo di parlare veloce normale lento dizione nasale neutra erre moscia somigliante a voci note 5 intonazione calma emotiva volgare eventuali rumori di fondo traffico conversazioni musica annunci il chiamante sembra conoscere bene la zona si no data XXXX ora XXXX durata della chiamata provare a trascrivere le parole esatte utilizzate dal chiamante nel fare la minaccia Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 25 di 35 EMERGENZE INTERNE ED ESTERNE La differenza tra una emergenza interna dovuta a cause endogene ed esterna dovuta a cause esogene non sempre richiede variazioni di atteggiamento rispetto agli schemi gi esaminati in dettaglio peraltro sono stati gi trattati i casi di terremoto o altre calamit che provochino danni alla struttura dell edificio Infatti una volta che l agente nocivo si sia introdotto nell edificio che si tratti di incendio proveniente dall esterno o esplosione di un ordigno o una nube tossica riproduce in larga parte lo schema di incidenti la cui matrice interna alla struttura e nel caso si decida l evacuazione dei locali questa segue le direttive gi indicate
20. a Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 17 di 35 e azionare i dispositivi di spegnimento Le predette operazioni in particolare l interruzione dell erogazione di energia elettrica e l azionamento dei dispositivi di spegnimento vanno effettuate con l autorizzazione del responsabile dell emergenza o di un suo sostituto d INTERVENTO DEL SOCCORSO PUBBLICO In caso di intervento del soccorso pubblico la squadra di pronto intervento tenuta a fornire tutte le informazioni necessarie ai servizi di pronto soccorso ubicazione degli idranti degli estintori dell interruttore generale dell energia elettrica delle attrezzature di scorta delle uscite di sicurezza ecc NORME PER IL RESPONSABILE DELL EMERGENZA In caso di incendio o pericolo generico accertato necessario che le azioni da seguire vengano coordinate da un unica persona alla quale devono arrivare il maggior numero di informazioni possibili sull evento e che deve prendere le opportune decisioni operative INCENDIO O PERICOLO GENERICO ACCERTATO In tal caso il responsabile dell emergenza deve valutare la gravit della situazione recandosi sul posto Egli deve poi e incaricare il posto di chiamata di effettuare le telefonate esterne previste VVF Vigili Urbani Polizia Carabinieri CRI ENEL 118 ecc dare ordine alla squadra di emergenza o ai bidelli di azionare i segnali di sfollamento rapido dell edificio e in seguito la chiusura delle
21. aro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 30 di 35 attrezzature vanno attuate la ventilazione con maschera ad ossigeno e l intubazione nonch l avvio di una perfusione endovenosa CONTATTO DEGLI OCCHI CON SOSTANZE NOCIVE sciacquare immediatamente con acqua per diversi minuti CONTATTO DEGLI OCCHI CON SCHEGGE evitare di rimuovere il corpo estraneo e coprire l occhio con una benda sterile SVENIMENTO O MALORI verificare se c battito cardiaco e se l individuo respira in caso di assenza di tali parametri vitali valutare se l intervento dei sanitari pu giungere prima che l infortunato subisca danni irreversibili 3 5 minuti e in caso contrario ipotizzare l applicazione di tecniche di rianimazione massaggio cardiaco e respirazione artificiale sdraiare l individuo a gambe alzate e a testa in basso per far affluire sangue al cervello slacciare gli eventuali indumenti stretti non somministrare bevande di alcun tipo in caso di malore provocato da contatto con sostanze nocive o loro inalazione attenersi alle istruzioni riportate sulla scheda di sicurezza della specifica sostanza e astenersi in ogni caso dall effettuare manovre di cui non si ha padronanza NOTE Dovr essere verificato periodicamente il contenuto del pacchetto di medicazione TERMINE DELL EMERGENZA Al termine dello stato di emergenza necessario discutere con tutto il personale interessato in merito alla realizzazione
22. delle manovre di emergenza ed evacuazione messe in atto E utile compilare e discutere il seguente questionario COMUNICAZIONI la diffusione della notizia o dell emergenza in atto stata tempestiva chi vi ha informato le informazioni fornitevi descrivevano fedelmente la natura e la gravit dell evento la rete di comunicazione ha funzionato in modo soddisfacente gli elenchi telefonici in vostro possesso erano tutti aggiornati RAPPORTI CON L ESTERNO e tutti gli organi esterni sono stati attivati nei tempi e nei modi previsti e vi sono stati conflitti di competenza o incomprensioni e informazioni fornite dal personale interno al loro arrivo sono state efficaci Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 31 di 35 SALVAGUARDIA E UTILIZZO DELLE RISORSE UMANE tutti i presenti sono stati evacuati rapidamente e ordinatamente il punto di riunione stato raggiunto senza difficolt vi sono stati problemi specifici riguardanti il pubblico e le ditte esterne vi sono stati problemi specifici riguardanti eventuali persone con mobilit ridotta il punto di riunione era presidiato l intervento di soccorso agli infortunati stato tempestivo l elenco delle attrezzature utili in caso di emergenza era aggiornato e veritiero EVENTI INATTESI e si sono verificate si
23. e emergenze conseguano anche l attestato di idoneit tecnica di cui all art 3 della legge 28 novembre 1996 n 609 Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 34 di 35 Allegato 4 COMPORTAMENTO DEI DOCENTI II personale docente non appena sentito il segnale di allarme o la comunicazione a voce evacuazione deve Interrompere immediatamente ogni attivit Tralasciare il recupero di oggetti personali Prelevare e portare con se il registro di classe per effettuare un controllo delle presenze una volta raggiunta l area di raccolta o un luogo sicuro Seguire le operazioni di evacuazione avvalendosi della collaborazione degli addetti alla sicurezza di piano e del personale ausiliario quindi fare disporre gli alunni in fila indiana la fila sar aperta da due alunni come apri fila e chiusa da due chiudi fila farli camminare in modo sollecito tenendosi per mano e sul lato del corridoio assegnato e fargli raggiungere il punto esterno stabilito indicato nella piantina come area di raccolta Una volta raggiunta la zona di raccolta fa pervenire ai Responsabili della gestione delle emergenze tramite i ragazzi individuati come chiudi fila il MODULO DI EVACUAZIONE Allegato 5 con i dati sul numero degli allievi presenti ed evacuati su eventuali dispersi e o feriti Copie in bianco di tale Alle
24. e in sicurezza le apparecchiature presenti guida delle persone evacuate verso le vie di fuga e il punto di riunione Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 13 di 35 SIMULAZIONI VERIFICA PERIODICA E AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI EMERGENZA Le simulazioni saranno condotte con livelli di coinvolgimento crescenti verificando in un primo tempo solo la reperibilit ed i tempi potenziali di intervento dei vari soggetti e degli organismi di soccorso esterni In seguito si passer ad esercitazioni che prevedono la mobilit reale del personale tenendo conto che se gi non funzionano le simulazioni di livello iniziale inutile passare a quelle con maggior livello di coinvolgimento In funzione delle esperienze maturate con le simulazioni il presente piano sar costantemente aggiornato IPOTESI DI RISCHIO Le cause che determinano situazioni di emergenza e che potrebbero rendere necessaria l evacuazione anche parziale dei locali della scuola sono le pi diversificate e possono dipendere da fattori di rischio sia interni che esterni all edificio stesso quali incendi che possono svilupparsi nei locali della scuola o negli spazi comuni danni strutturali al complesso o che interessino le sue aree esterne a seguito di eventi catastrofici naturali o provocati terremoti esplosioni trombe d ar
25. e o al Datore di lavoro Segnalare l insorgere di situazioni di rischio al Responsabile dell Emergenza indicando il luogo e la tipologia del pericolo Su richiesta del Responsabile dell Emergenza azionare il segnale d allarme se disponibile oppure dare la segnalazione d allarme tramite la campanella azionata manualmente durante le lezioni usando la particolare sequenza di suoni stabilita per segnalare le emergenze per esempio 4 suoni di durata pari a circa 5 secondi d intervalli di 4 secondi Diffondere la comunicazione di allarme o dell eventuale ordine di evacuazione anche a voce classe per classe In caso di sfollamento guidare l esodo delle persone dalla zona di competenza controllando nel frattempo che tutte le persone abbiano lasciato la zona e che tutte le porte comprese quelle resistenti al fuoco siano state chiuse Segnalare al Responsabile dell Emergenza ogni eventuale difficolt che dovesse sorgere durante lo sfollamento Informare il Responsabile dell Emergenza dell avvenuto sfollamento Agevolare per quanto possibile l avvicendamento dei mezzi di soccorso nello spazio antistante l edificio scolastico Impedire l avvicinamento di mezzi che non siano di soccorso Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 33 di 35 gt Nel momento in cui il responsabile dell
26. enibile in pochi secondi prima di valutare la possibilit di un evacuazione anche perch tale condotta crea una pericolosa competizione con le altre persone presenti bisogna invece confidare nelle qualit antisismiche della struttura difendendosi da possibili danni dovuti al crollo di elementi secondari tramezzi tamponamenti cornicioni Restare all interno dei locali e ripararsi sotto tavoli o letti o in prossimit di elementi portanti della struttura Non precipitarsi fuori si rischia di essere colpiti da pezzi di struttura o altri materiali provenienti dall alto rispettare eventuali compiti da assolvere in caso di emergenza Allontanarsi da superfici vetrate e da armadi o scaffalature Cessata la scossa raggiungere sollecitamente il punto di riunione seguendo le indicazioni valide in generale in caso di evacuazione e prestando particolare attenzione ad eventuali strutture pericolanti Se ci si trova all aperto Allontanarsi dai fabbricati da alberi lampioni linee elettriche e altre fonti di rischio da caduta di oggetti o materiali terminata la scossa raggiungere il punto di raccolta Indicazioni analoghe possono essere date in caso di altri eventi trombe d aria esplosioni frane impatto di aeromobili che possano provocare danni strutturali anche in casi del genere la corsa cieca verso le aperture pu essere controproducente attendere piuttosto l eventuale ordine di evacuazione cercando un posto riparato pot
27. enti lo scopo di migliorare il Piano ed aggiornarlo fornendo inoltre l occasione per definire a priori le soglie di rischio oltre le quali scatter la diramazione dell ordine di sfollamento E competenza del Dirigente Scolastico vigilare sull applicazione dell ordine di servizio relativo all agibilit delle vie di fuga sul non superamento dei carichi di incendio previsti e sulla riduzione al minimo della quantit di materiali infiammabili presenti sull applicazione del divieto di sosta degli autoveicoli nelle aree del complesso scolastico interessate dai flussi di esodo sulla verifica periodica dell efficienza dei dispositivi antincendio e di sicurezza sull addestramento periodico da parte del personale nell uso degli strumenti e delle attrezzature antincendio sull aggiornamento del Piano di Evacuazione in rapporto alle modifiche dell organico per cambi di destinazione d uso di locali e per interventi sulle strutture e sui servizi INFORMAZIONI IMPORTANTI piano di Evacuazione deve poter essere consultato da chiunque abbia interesse alla sua attuazione ed altres deve essere a disposizione per visite ispettive e verifiche degli organi di controllo e di vigilanza Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 20 di 35 PUNTO DI RIUNIONE IN CASO DI EVACUAZIONE Sono state individ
28. esponsabile dell Emergenza debba essere lo stesso Dirigente Scolastico oppure se persona diversa il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione figura prevista all art 31 del D Lgs 81 2008 In applicazione del D Lgs 81 2008 dovr comunque essere il Datore di Lavoro a designare preventivamente i lavoratori addetti alle emergenze ed al pronto soccorso e provvedere alla loro formazione dovr inoltre essere comunque il Datore di Lavoro a dovere predisporre come obbligo di legge il piano per la gestione delle emergenze che si presentino nei luoghi di lavoro a predisporre dei programmi per la manutenzione ed a provvedere all informazione di tutti i lavoratori sulla sicurezza e sulle norme di prevenzione incendi Per le designazioni vedi Allegato 3 Allegato 2 ADDETTI ALLA SICUREZZA DI PIANO O DI ZONA Agli addetti alla sicurezza di piano o di zona vedi Allegato 3 B Compiti e designazione incaricati personale docente e non docente competeranno i seguenti compiti Verificare l applicazione delle norme di sicurezza di prevenzione incendi Verificare quotidianamente la funzionalit delle porte e delle vie d esodo Verificare mensilmente i mezzi di estinzione estintori e idranti Verificare mensilmente il funzionamento degli interruttori differenziali Verificare mensilmente l efficienza dell illuminazione di sicurezza Segnalare le carenze sotto l aspetto della sicurezza al Responsabile dell Emergenza
29. gato 5 pronte all uso devono sempre essere custodite all interno del registro di classe Gli insegnanti di sostegno con l aiuto ove occorra di personale ausiliario cureranno le operazioni di sfollamento unicamente degli studenti handicappati loro affidati attenendosi alle procedure che il piano stabilisce per gli alunni in difficolt considerate le oggettive difficolt che comunque qualsiasi tipo di handicap pu portare in occasione di un evacuazione opportuno predisporre la loro uscita in coda alla classe Vigilare stando continuamente a met della fila o verso la fine affinch l allontanamento dalla zona di pericolo avvenga senza creare resse alle uscite o sulla scala Manifestare sempre decisione nei comandi senza tradire apprensione o panico Intervenire laddove si dovessero determinare situazioni critiche dovute a condizioni di panico Raggiunta l area di raccolta i docenti provvederanno ad effettuare la ricognizione degli alunni tramite il registro di classe Dovranno informare adeguatamente gli alunni sulla necessit di una disciplinata osservanza delle procedure del piano al fine di assicurare l incolumit a se stessi e agli altri Illustreranno periodicamente il piano di evacuazione tenendo lezioni teorico pratiche sulle problematiche derivanti dall instaurarsi di una situazione di emergenza nell ambito dell edificio scolastico all inizio dell anno scolastico in ogni classe i docenti individueranno alcuni a
30. ia inondazioni frane impatti di aeromobili scariche atmosferiche presenza o preannuncio di ordigni esplosivi diffusione nei locali interni di agenti nocivi inquinamento da nubi tossiche o situazioni di emergenza derivanti da fughe di gas allagamenti estesi dei locali che alterino le normali condizioni di sicurezza minaccia a persone e impianti rappresentata dal gesto di un esaltato o di un terrorista eventi anomali che espongano una o pi persone al rischio di folgorazione elettrica ogni altra causa anche remota che imponga l adozione di misure di emergenza Tra le aree a rischio specifico vanno segnalate in particolare i locali con maggiore densit di macchinari potenzialmente pericolosi la centrale termica il locale gruppo elettrogeno ecc o di apparecchiature elettriche gruppi di continuit quadri elettrici pompe idriche ecc Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 14 di 35 ASSEGNAZIONE INCARICHI Sono illustrate di seguito le procedure che devono seguire in caso di emergenza i dipendenti della scuola in funzione del ruolo rivestito nell organizzazione della sicurezza In considerazione del fatto che le cause di un emergenza possono insorgere all esterno da altri locali vicini da mezzi di transito sulle strade che costeggiano la scuola ecc o all intern
31. ico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PIANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 8 di 35 5 Controllo mensile di estintori e idranti Piano terra Sig Ferraro Giacomo Piano Primo Sig ra Calamia Elisabetta Piano secondo Sig Florio Girolamo Piano semicantinato Sig Marino Maurizio 6 Controllo mensile di quadri elettrici segnaletica e vie di uscita di emergenza Piano terra Sig Santoro Ignazio Piano Primo Sig Caramanno Giuseppe Piano secondo Sig Panzarella Mariano Piano semicantinato Sig Marchese Salvatore Prof Caserta Leonardo 7 Addetti alle emergenze e primo soccorso Prof ssa Sonia Montalto Sig Matteo Richiusa A T aggiornamento Prof ssa Mirella Caruso Prof Nicola Lombardo Prof ssa Anna Ferrara Prof Marcello La Rocca Sig ra Passalacqua A Maria Sig ra Tripoli Maria Grazia Forte Giuseppe 8 Addetti antincendio rischio elevato ig Cottone Vincenzo F sco P Carduccio Giovanni Messina F sco Paolo Niosi Donato salvatore Giuseppe Russo Giovanni Presti ig Paterna Massimiliano Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PIANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 9 di 35 LICEO SCIENTIFICO STATALE S CANNIZZARO ALBO DELLA SICUREZ
32. l polso carotideo 6 inizio del massaggio cardiaco 5 compressioni alternate ad una insufflazione 7 prosecuzione dei cicli di massaggio cardiaco e ventilazione bocca a bocca con rapporto 5 1 Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 28 di 35 Arrivando presso una persona vittima di un malore ci si deve accertare della presenza o meno della coscienza chiedendo come stai e scuotendo leggermente la spalla Se non si ottiene risposta stato di coma si deve attivare immediatamente il sistema di soccorso fornendo i seguenti dati localit dell evento numero telefonico chiamante descrizione dell episodio numero di persone coinvolte condizioni della vittima coscienza respiro attivit cardiaca Il passo successivo consiste nella valutazione dell attivit respiratoria Tale analisi richiede alcune manovre preliminari sistemazione della vittima in posizione supina su superficie dura pavimento apertura della bocca con le dita per accertare la presenza di materiale solido o liquido da rimuovere con fazzoletto e dita ad uncino posizionamento della testa in iperestensione che si ottiene con una mano sulla fronte e una sotto la mandibola la manovra serve a sollevare la base della lingua che potrebbe ostruire le vie aeree A questo punto possibile valutare
33. le visite di prevenzione incendi D P R 547 1955 Norme di prevenzione infortuni sul lavoro D Lgs 626 94 Attuazione delle direttive comunitarie riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro D Lgs Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 19 Settembre 1994 n 626 recante attuazione delle direttive comunitarie riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro D 10 03 1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro
34. lo necessariamente ridotto all essenziale dovranno essere affiancate da un ulteriore approfondimento pratico della materia sotto l assistenza di personale medico indispensabile per affrontare con sicurezza ed efficacia le situazioni presentate OPERAZIONI DA EFFETTUARE IN CASO DI INCIDENTI VARI FRATTURE E CONTUSIONI preparare un impacco freddo per ridurre il dolore e il gonfiore immobilizzare la parte ad es con steccatura USTIONI LEGGERE irrorare abbondantemente con acqua fresca e proteggere da infezioni la parte lesa con un fazzoletto di cotone lino o seta cospargere la sede dell ustione con pomata al cortisone o altro prodotto antiustioni EMORRAGIE ARTERIOSE arrestare il flusso del sangue con un tampone premuto o per ferite agli arti con legatura tramite laccio emostatico a monte della ferita EMORRAGIE VENOSE arrestare il flusso del sangue con un tampone premuto o per ferite agli arti con legatura tramite laccio emostatico a valle della ferita RISCHIO DI ANNEGAMENTO Il primo intervento consiste nella rianimazione cardiorespiratoria mediante manovra atta a rimuovere i corpi estranei la Rianimazione o ventilazione bocca a bocca e l eventuale massaggio cardiaco E importante e necessario liberare la persona dai vestiti bagnati e sistemarla in un luogo asciutto e caldo Se sono disponibili idonee Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizz
35. lora ne sia in grado e possa farlo senza pregiudizio per la propria e altrui incolumit In caso di focolai di incendio in attesa dell intervento degli addetti pu cercare di spegnere le fiamme con gli estintori ubicati ai piani seguendo comunque attentamente le norme per il loro utilizzo c SEGNALAZIONE DI SFOLLAMENTO DI EMERGENZA Nel caso in cui si renda necessario lo sfollamento di emergenza dello stabile ne deve essere data segnalazione mediante apposito segnale acustico convenzionalmente stabilito II responsabile dell emergenza ordina al posto di chiamata l azionamento dei segnali di sfollamento Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 15 di 35 d MODALIT DI SFOLLAMENTO DI EMERGENZA Se viene impartito l ordine di sfollamento di emergenza gli occupanti dell edificio devono dirigersi verso le uscite di sicurezza del settore in cui si trovano come indicato dai segnali di uscita e rappresentato in forma grafica nelle planimetrie di zona realizzate in funzione della struttura e della relativa valutazione di rischio Durante lo sfollamento di emergenza bisogna abbandonare l edifico scolastico senza indugi ordinatamente e con calma senza creare allarmismi o confusione non portare al seguito ombrelli bastoni borse o pacchi ingombranti o pesanti non tornare indietro per nessun
36. lunni cui attribuire gli incarichi di apri fila e chiudi fila e due alunni cui affidare il compito di aiutare gli eventuali disabili ad abbandonare l aula per raggiungere la zona di raccolta i docenti effettueranno unitamente agli alunni le prove di evacuazione almeno due volte l anno con il Responsabile dell emergenza Allegato 5 COMPORTAMENTO DEGLI ALLIEVI Gli allievi devono adottare il seguente comportamento non appena avvertito il segnale di allarme ad esempio suono intermittente della campanella o la comunicazione a voce dell ordine evacuazione Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 35 di 35 interrompere immediatamente l attivit tralasciare il recupero di oggetti personali libri cartelle etc mantenere l ordine e l unit della classe durante e dopo l esodo disporsi in fila evitando il vociare confuso grida e richiami la fila sar aperta dai due compagni designati come apri fila e chiusa dai due chiudi fila seguire le istruzioni dell insegnante che accompagner la classe per assicurare il rispetto delle precedenze camminare in modo sollecito senza soste non preordinate e senza spingere i compagni recarsi immediatamente verso il proprio gruppo classe quando l allarme sorprendesse gli alunni che si trovino in altre parte dell edificio servizi
37. motivo non ostruire gli accessi allo stabile dopo lo sfollamento d emergenza portarsi nei punti di raccolta prestabiliti per rispondere all appello e ricevere istruzione In presenza di fumo o fiamme opportuno e possibile bagnare un fazzoletto e legarlo sulla bocca sul naso in modo da proteggere per quanto possibile dal fumo le vie respiratorie se disponibili avvolgere indumenti di lana cappotti sciarpe scialli ecc attorno alla testa in modo da proteggere i capelli dalle fiamme NORME PER GLI ADDETTI AL POSTO DI CHIAMATA DELLA SICUREZZA Tale postazione va identificata con la posizione del posto di chiamata per l emergenza generalmente la stanza dal Dirigente Scolastico In questo sito debbono confluire tutte le informazioni sull origine della emergenza sopravvenuta e da questo sito ripartono le segnalazioni di comportamento per tutto il personale Pertanto deve essere verificato il sistema delle comunicazioni sia in entrata che in uscita Dalla certezza delle comunicazioni dipende il buon esito del programma di contenimento della emergenza a SEGNALAZIONE DI PERICOLO Nel caso in cui gli addetti al posto di chiamata Presidenza della sicurezza ricevano una segnalazione di pericolo devono richiedere a chi telefona le seguenti precisazioni il luogo dell evento il tipo di evento incendio fuga di gas ecc una valutazione se possibile della gravit dell evento le generalit di chi telefona Devono quindi
38. n caso di falso allarme e comunica il cessato allarme al posto di chiamata Presidenza e disattiva la segnalazione acustica erronea e ripristina la funzionalit dei sensori b INCENDIO ACCERTATO In caso di incendio o pericolo generico accertato la squadra d emergenza deve e telefonare al posto di chiamata indicando il luogo e le caratteristiche del pericolo e ordinare lo sfollamento rapido dello stabile avvisare persone che ritengono possano essere coinvolte da probabili sviluppi dell evento e farle allontanare intervenire se ritengono sia possibile e non pericoloso con i mezzi a disposizione estintori idranti materiale di emergenza in dotazione ritelefonare al posto di chiamata per indicare che il pericolo rientrato o per segnalare la necessit di intervento dei Vigili del Fuoco c SFOLLAMENTO DI EMERGENZA In caso di sfollamento rapido dello stabile la squadra di emergenza deve mettersi a disposizione del responsabile dell emergenza o del suo sostituto componenti della squadra previa verifica dell operato dell addetto alla disattivazione delle fonti di energia devono tenersi pronti a e fermare gli impianti di riscaldamento di condizionamento e interrompere l erogazione dell energia elettrica fornita dalla rete quadro generale dai generatori di emergenza dal gruppo di continuit Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultim
39. nante per un soddisfacente funzionamento delle procedure previste Riveste particolare importanza per la corretta esecuzione delle procedure contenute nel piano i comportamenti assunti dai soggetti coinvolti nella gestione dell emergenza tali comportamenti possono essere acquisiti solo a seguito di apposito addestramento e di ripetute simulazioni che correggano eventuali anomalie e creino i necessari automatismi Sar indispensabile inoltre creare in questi soggetti una adeguata motivazione assicurando il riconoscimento del loro importante ruolo ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE Si dovr assicurare un addestramento formazione iniziale da ripetere periodicamente in merito alle azioni teoriche e pratiche da mettere in atto per la corretta esecuzione del presente piano In particolare l attivit scolastica del Liceo Scientifico S Cannizzaro risulta a rischio di incendio Elevato in quanto le persone presenti al suo interno sono maggiori di 1000 e pertanto rientra fra le attivit a rischio elevato In estrema sintesi le azioni che gli addetti dovranno compiere in caso di attivazione di uno stato di emergenza sono utilizzo dei mezzi di estinzione antincendio rapida ispezione dei locali in caso di evacuazione per accertarsi che nessuno sia rimasto sul posto assistenza durante l evacuazione a persone difficolt intercettazione di valvole critiche elettricit gas combustibile liquidi acqua ecc e manovre per metter
40. ne almeno due volte l anno per verificare i comportamenti ed eventualmente migliorare le procedure Ricevere i segnali di allarme e le comunicazioni di emergenza In caso di situazioni a rischio richiedere l intervento degli addetti alle emergenze sul posto ove l evento si sta verificando e richiedere se necessario l intervento dei mezzi di soccorso VV FF e Ambulanze Raggiungere il luogo dell incidente per valutarne l entit e sovrintendere le conseguenti operazioni oppure attendere le comunicazioni da parte degli addetti alle emergenze valutare la situazione e l entit del pericolo e quindi assumere le decisioni del caso Decidere di fare scattare l allarme ed eventualmente di attuare l evacuazione in caso di evento pericoloso anche su segnalazione del personale non docente Coordinare con l apporto del Servizio di Prevenzione e Protezione tutte le operazioni di evacuazione del plesso scolastico Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 32 di 35 All arrivo dei mezzi di soccorso mettersi a loro disposizione per fornire le informazioni necessarie all intervento gt Valutare dopo le dovute osservazioni la fine dell emergenza e fare dare il segnale di cessata emergenza dagli addetti alla sicurezza di piano o di zona Visti i suddetti compiti si ritiene che ad assumere la funzione di R
41. nelle quali i programmi e le attivit di insegnamento prevedano espressamente la frequenza e l uso di laboratori appositamente attrezzati con possibile esposizione ad agenti chimici fisici e biologici l uso di macchine apparecchi e strumenti di lavoro in genere ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali SCOPO DEL PIANO DI EMERGENZA Lo stato di emotivit che colpisce ogni individuo al verificarsi di una situazione di emergenza induce a comportamenti quali istinto di fuga cieca ed egoistica ricerca della propria salvezza tendenza a coinvolgere gli altri nell ansia generale dimenticanza di operazioni determinate decisioni errate causate dal panico Questo documento accompagnato da una azione educativa di natura preventiva ed organizzativa che mira al conseguimento di una sufficiente capacit di autocontrollo da parte delle diverse componenti operanti nella struttura scolastica indica le azioni da compiere al manifestarsi di una situazione di pericolo evitando l improvvisazione che pu causare danni superiori a quelli dell evento stesso Il panico ha due spontanee manifestazioni che se incontrollate costituiscono di per s elemento di turbativa e di pericolo istinto di coinvolgere gli altri nell ansia generale con invocazioni di aiuto grida atti di disperazione istinto alla fuga in cui predomina l autodifesa con tentativo di esclusione anche violenta degli altri con spinte corse in avanti ve
42. o dello della struttura scolastica stessa Oltre al personale addetto alle emergenze bene coinvolgere altro personale con incarichi di specifiche mansioni di supporto come la disattivazione delle alimentazioni energetiche all interno del comparto soggetti vanno per omogeneit di funzioni estratti dagli addetti alle manutenzioni ed hanno il compito preciso di escludere dalla fornitura di energia elettrica del gas dei liquidi infiammabili della circolazione dell aria di ventilazione ed altro i locali o gli spazi interessati dalla emergenza sempre previo avviso al responsabile della emergenza o di un suo sostituto Si prescrive con il presente piano che nell ambito dell edificio scolastico dovranno esserci sempre almeno tre elementi con le caratteristiche specificate e con tale specifica consegna di incarico NORME PER TUTTO IL PERSONALE a Segnalazione di pericolo Chiunque individui un principio di incendio o rilevi qualche altro fatto anomalo presenza di fumo inondi scoppi crolli spargimento di sostanze infiammabili ecc tenuto a telefonare al numero interno segnalando la natura dell emergenza il luogo da cui avvenuto l incidente l eventuale presenza di infortunati le proprie generalit Deve poi avvertire immediatamente le persone che a suo giudizio possono essere coinvolte dagli sviluppi dell evento b INTERVENTO DI EMERGENZA Il personale presente pu tentare un intervento di emergenza ma solo qua
43. o e agli altri organi vitali per alcuni minuti Il polso carotideo presente L arresto respiratorio pu essere provocato da ostruzione delle vie aeree da corpi estranei perdita di coscienza duratura inalazione di fumo durante incendio overdose da farmaci folgorazione infarto miocardico L intervento del soccorritore nei casi di insufficienza o arresto del respiro permette attraverso la respirazione bocca a bocca di migliorare l ossigenazione in persone che hanno ancora un cuore battente e di prevenire l imminente arresto cardiaco ARRESTO CARDIACO Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 27 di 35 In caso di arresto cardiaco primario la circolazione del sangue si ferma completamente l ossigeno non arriva pi agli organi vitali come il cervello nel quale il danno neurologico irreversibile inizia circa 4 minuti dopo l arresto L arresto cardiaco pu essere provocato da infarto cardiaco emorragia grave folgorazione trauma con emorragia importante rischio di annegamento L intervento del soccorritore in caso di arresto cardiaco che si accerta con la palpazione del polso carotideo permette di ripristinare attraverso il massaggio cardiaco esterno una circolazione sanguigna adeguata a proteggere il cervello e gli altri organi vitali dall anossia mancanza di ossigeno
44. o si danno informazioni e consigli pratici su come riconoscere e trattare le emergenze sanitarie pericolose per la sopravvivenza tralasciando i problemi minori del primo soccorso Una emergenza sanitaria viene vissuta di solito come un evento incontrollabile e drammatico perch non esiste nel nostro Paese una educazione di massa e un addestramento permanente della popolazione a organizzare e prestare il primo soccorso Il risultato di questa situazione si riflette talvolta pesantemente sull esito di emergenze sanitarie che implichino la sospensione delle funzioni vitali arresto cardiaco arresto respiratorio In questo tipo di emergenze molto importante attivare immediatamente la catena della sopravvivenza 1 precoce allertamento telefonare al 118 o in mancanza al Pronto soccorso 2 precoce rianimazione cardiorespiratoria ad opera del soccorritore 3 precoce defibrillazione in ambiente ospedaliero 4 precoce trattamento medico in ambiente ospedaliero avanzato Il supporto delle funzioni vitali attraverso la rianimazione cardio polmonare di fondamentale importanza perch permette di mantenere ossigenato il cervello limitando i danni neurologici il cuore e altri organi in attesa dell arrivo del medico opportunamente attrezzato per il ripristino definitivo delle funzioni vitali sospese ARRESTO RESPIRATORIO In caso di arresto respiratorio primario il cuore continua a battere e il sangue trasporta l ossigeno al cervell
45. porte antincendio fare sospendere immediatamente il lavoro di eventuali imprese esterne curando di far porre il lavoro in sicurezza e disporre l immediata evacuazione degli stessi fermare gli impianti di condizionamento e riscaldamento interrompere l erogazione dell energia elettrica assicurarsi che al personale degli uffici pubblici di emergenza intervenuti vengano date tutte le indicazioni del caso STRUTTURA ORGANIZZATIVA PROCEDURE E COMPETENZE Allo scopo di evitare dannose improvvisazioni il Dirigente Scolastico coadiuvato dal Servizio di Prevenzione e Protezione proceder ad approntare le necessarie predisposizioni organizzative e ad assegnare i relativi incarichi con apposita disposizione di servizio in modo da raggiungere i necessari automatismi nelle operazioni da compiere Dovranno essere chiaramente identificati i compiti da assegnare al personale gli eventuali sostituti in considerazione dei turni di lavoro In particolare per maggiori dettagli esaminare le schede specifiche Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 18 di 35 AZIONE RESPONSABILE Nominativo Nominativo Titolare Supplente DECISIONE Dirigente Scolastico in sua DELL ORDINE DI assenza R S P P o Vice EVACUAZIONE Presidi DIFFUSIONE DI Dirigente Scolastico in sua ORDINE DI assenza R S P P ovvero gli
46. propria presenza ai soccorritori IN CASO DI ALLAGAMENTO DEI LOCALI Informare immediatamente il Dirigente Scolastico fornendogli informazioni sull esatta ubicazione sull entit e sul tipo di liquido che ha invaso i locali indicandone la causa se identificabile Individuare le persone e le apparecchiature che possono subire danni per la presenza del liquido segnalando l esito di tale esame al Responsabile dell azienda Usare estrema cautela se vi sono apparati elettrici e prese di corrente raggiungibili dal liquido sicuramente utile staccare l interruttore generale se nessun altro vi pu provvedere e se per farlo non si deve attraversare la zona allagata Se stata identificata con esattezza la causa dell allagamento e si ritiene di poterla mettere sotto controllo senza rischi intervenire per interrompere il flusso idrico Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 23 di 35 IN CASO DI TERREMOTO Se ci si trova all interno della struttura Ricordare che il terremoto sviluppa la sua azione in pochi secondi e quindi inutile ingaggiare con esso una improponibile gara di velocit nella speranza di arrivare all aperto l esodo del locale raccomandato per le persone che si trovano al piano terra dell edificio per le quali il raggiungimento di un luogo sicuro all esterno ott
47. rebbero avvenire altre esplosioni o crolli collegati nell allontanarsi dall edificio muoversi con circospezione controllando prima di trasferire il peso del corpo da un punto all altro la stabilit del piano di calpestio Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 24 di 35 IN CASO DI ANNUNCIO DI ORDIGNO ESPLOSIVO Anche se in genere la telefonata viene filtrata dal centralino chiunque potrebbe trovarsi nella condizione di ricevere una telefonata terroristica nella quale si segnala la presenza di un ordigno In questo caso ascoltare con attenzione rimanere calmi e cortesi non interrompere il chiamante cercare di estrarre il massimo delle informazioni tenendo il chiamante in linea per il maggior tempo possibile e alla fine della telefonata avvertire il Dirigente Scolastico ovvero il Responsabile per la gestione delle emergenze senza informare nessun altro per evitare la diffusione di un panico incontrollato Compilare immediatamente la check list del tipo di quella sotto riportata e consegnarla al Coordinatore generale o suo delegato Quando esploder la bomba Dove collocata A che cosa assomiglia Da dove state chiamando Qual il vostro nome Perch avete posto la bomba Caratteristiche di identificazione del chiamante Sesso maschio femmina et stimat
48. rso la via di salvezza Il piano di sicurezza ed emergenza tende a ridurre nella sfera della razionalit tali comportamenti sviluppando l autocontrollo individuale e collettivo Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 11 di 35 ELEMENTI SIGNIFICATIVI DEL PIANO Il piano individua le predisposizioni organizzative e le operazioni da compiere in caso di un evento improvviso che esula dalla gestione ordinaria dalla struttura scolastica e rappresenta un pericolo potenziale o in atto che potrebbe richiedere il sollecito sfollamento del presidio o di una sua parte Pertanto non si identifica con il piano di evacuazione pur includendolo in quanto molte situazioni di emergenza possono e devono essere gestite come situazioni di preallarme o di crisi locale evitando non solo la loro propagazione a strutture adiacenti ma anche il ricorso indiscriminato all abbandono della struttura che potrebbe causare danni maggiori dell evento stesso che ha innescato la situazione di emergenza La definizione delle soglie di rischio al di sopra delle quali opportuno diramare l ordine di evacuazione costituisce un necessario completamento del presente piano Questo documento deve essere accompagnato da una azione educativa di natura preventiva ed organizzativa che mira al conseguimento di una sufficiente capacit di
49. salvo forse una maggiore circospezione nell affrontare l ambiente esterno La diversit piuttosto va cercata nel fatto che essendo l origine del sinistro all esterno della struttura e spesso al di fuori del controllo da parte dell organizzazione interna per la gestione dell emergenza non sempre si in grado di percepirne la genesi e l evoluzione con lo stesso grado di dettaglio di un episodio scaturito dall interno dell edificio in questo caso diventa fondamentale il raccordo con le strutture esterne di soccorso Vigili del Fuoco Protezione civile per le quali sono gi attivi i canali di collegamento previsti dalla Legge In questi casi pi che mai diventa imperativo attendere prima di assumere iniziative o evacuare direttamente i locali le indicazioni che provengono dagli organi di soccorso esterni e vanno intensificati i collegamenti con gli stessi In caso di incendio o nube tossica che tendono ad invadere i locali interni potrebbe essere ad esempio molto pi utile sfruttare le compartimentazioni antincendio ove presente per creare un ostacolo alle fiamme o ai gas piuttosto che una evacuazione disordinata che esporrebbe molto di pi agli effetti dannosi dell agente nocivo Ing Antonino Abbagnato R S P P Liceo Scientifico S Cannizzaro Liceo Scientifico S Cannizzaro Ultima Revisione PALERMO PI ANO DI EMERGENZA del 03 12 2014 Pagina 26 di 35 NORME UTILI DI PRONTO SOCCORSO In questo capitol
50. tuazioni inattese e o impreviste non contemplate nel Piano che avrebbero potuto accrescerne la gravit rallentare i soccorsi pregiudicare la salvaguardia delle persone o dei beni materiali Allegato 1 RESPONSABILE DELL EMERGENZA Capo d Istituto o suo delegato Il Responsabile dell emergenza competeranno i seguenti compiti gt Predisposizione del piano d emergenza gt Predisposizione delle planimetrie dei locali con indicazione dei mezzi e degli impianti antincendio delle vie d esodo della posizione dei mezzi di estinzione dei pulsanti di allarme nonch di altre eventuali apparecchiature e attrezzi utili per la sicurezza Costituzione della squadra di emergenza designazione degli addetti alla sicurezza di piano o di zona Controllo dell osservanza delle norme di sicurezza e di prevenzione incendi anche mediante la predisposizione di appositi registri per le verifiche periodiche dei mezzi antincendio degli interruttori differenziali e dell illuminazione di sicurezza Predisposizione del piano di manutenzione illuminazione di sicurezza estintori dispositivi di protezione elettrici Addestramento comportamentale e di intervento del personale con compiti specifici addetti alle emergenze addetti alla sicurezza di piano o di zona Diffusione delle informazioni relative alle norme comportamentali da osservare in caso di emergenza da parte di allievi personale docente e personale non docente Esecuzione di prove di evacuazio
51. uate n 2 zone esterne al presidio pi precisamente CENTRO DI RACCOLTA PER LE CLASSI DEL BIENNIO PIAZZA ALBERIGO GENTILI CENTRO DI RACCOLTA PER LE CLASSI DEL TRIENNIO GIARDINO INGLESE ingresso lungo Via Duca della Verdura Si rimanda al piano di evacuazione allegato alla presente per una maggiore e dettagliata sequenza sulla prova di esodo DOTAZIONI ANTINCENDIO PROTEZIONE ATTIVA La dotazione antincendio indispensabile per affrontare un incendio nelle prime fasi di sviluppo necessita l addestramento periodico del personale incaricato del loro uso Il locale dotato della seguente attrezzatura utile allo spegnimento di un principio di incendio Mezzi di estinzione mobili Estintori a Polvere ABC di classe 13 A 89 BC da 5 kg impiegabili per incendi dovuti a Combustibili solidi carbone legnami tessuti carta e paglia Combustibili liquidi alcoli acetone vernici benzine oli e lubrificanti ecc Combustibili Gassosi gas liquefatti metano ecc motori elettrici cabine elettriche interruttori e trasformatori per apparecchiature delicate documenti e altri oggetti di valore usare solo 2 laddove la polvere pu provocare danni permanenti Istruzioni per l uso degli estintori togliere la spina di sicurezza impugnare la lancia tenere verticale l estintore premere a fondo la leva di comando dirigere il getto alla base delle fiamme non perpendicolarmente ad esse se si interviene in due
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